, / sento da finta immago ardor non fìnto, / e mi dà vivo duol
inf., 4-127: « avea fìnto essere stolto, e vivea quasi come bruto
(di una persona); che è fìnto, che non è reale (di
di mente e dabbenaggine; fare il fìnto tonto. giusti, 4-i-344: messa
l'antiporta de'savini, dove ha fìnto un gran rabesco con fogliami, ed
una fede amorosa, un cor non fìnto, / un languir dolce, un desiar
4-72: cattolica, lui, aveva sempre fìnto di non rilevare, aveva lasciato che
, una virtù, ecc.); fìnto, fittizio. s. agostino volgar
-con valore aggettivale: falso, fìnto. -anche: scherzoso, burlesco.
discorso ingannevole o notizia falsa o evento fìnto, architettato per ingannare altri. caro
stollo del pollaio / e come un fìnto gallo giri al vento. tecchi,
prima. 5. simulato, fìnto; affettato. manzini, 17-198:
rondinelli, 2-11: il teatro era fìnto di marmo,... e dalla
non per far apprendere più vivamente il fìnto. f. m. zanotti,
: a furia di vibrafono e glockenspiel il fìnto bartok si sdà in un tacco-e-punta da
giusto, che con lei dimori / un fìnto successor dentro a quel tetto. goldoni
rubini, o cinabri: / con quel fìnto collar mi prendi a gioco. forteguerri