sua buona sorte, ha la zazzera fìnta. = comp. di chiappare
nell'orchestra c'era una citareda che faceva fìnta di suonare, ma non suonava.
che finte erano allor tue parolette, / fìnta la voce e finto il dolce aspetto
diatonica, entrando in una alterata e fìnta. congiunto2, sm. ant.
fronte, dipignendo la sembianza di letizia fìnta, tentava pur di fargli credere che
divertivano enormemente a vederla alfine assumere quella fìnta aria di indifferenza e di mondana superiorità
da enea, ed ascitizia, e quasi fìnta e par ch'egli ci sia inesperto
. locuz. -fare il furbo: far fìnta di niente, assumere un atteggiamento ambiguo
dell'occhio, perché il soffitto della fìnta stanza del bassorilevo non isfuggisse con troppa
che parta. 2. per fìnta, facendo ricorso alla finzione, artificiosamente.
dimostra contrizione degli errori passati, innocenza fìnta, gioia simulata e giustizia intorbidata.
promesse) attenzione, affetto o benevolenza fìnta o interessata per qualcuno, al
3. figur. falsa apparenza, fìnta sembianza, aspetto ingannevole, finzione;
hai tu, che non sia tutta fìnta? / s'apri la bocca, menti
. locuz. fare il mirabondo: far fìnta di meravigliarsi, affettare stupore.
giustizia ch'io seppi mischiare alla mia fìnta pazzia. -aggiungere, sommare,
.):. per burla, per fìnta, per gioco, per scherzo.
loredano, 12-73: questa è una favola fìnta da voi ribaldi per otturarmi la bocca
« vediamo dalla finestra che è un'altra fìnta grotta, di ro- cailles però questa
con un abile palleggio o con una fìnta. - anche assol. g
vivere, di finta eccitazione, di fìnta ricchezza. 4. istituzione o
condannagione. -sonare campane, far fìnta di non udire. -sonare a consiglio