, appoggiata a un albero, si fìnge stanca. buzzati, 1-101: se ne
spauracchio, mostro immaginario (che si fìnge di evocare per far paura ai bambini
uomini, si truova facilmente chi le fìnge. d. bartoli, 40-i-517: il
figlio, / e or ride or fìnge cormcciarsi un poco. prati, i-48:
, giorno, iv-661: quale / fìnge colui che con la gobba enorme /
un muro,... e si fìnge un vano non aperto ma chiuso;
mentre i colpi il germano adombra e fìnge / con molti tempi, e il tempo
saluta, chiacchiera, passeggia: / novelle fìnge, litiga, corteggia. forteguerri,
che simula o dissimula, e si fìnge più semplicione e quietone che non è
: io sento dire / che qui si fìnge amare e che il promettere / e
/ l'astuzie militari del frontino, / fìnge di non badar, dorme e fa
suo canto in gruga, / non fìnge sì la 'ngegnosa dolcezza / di melodia
quando non si è capito o si fìnge provocatoriamente di non aver capito.
pallavicino, 1-398: tale stato appunto fìnge platone ch'eleggesse il prudentissimo e peritissimo
saluta, chiacchiera, passeggia: / novelle fìnge, litiga, corteggia. / tutto
èl'ombra del corpo che per lei si fìnge, e di questa ombra daremo i
di tromba incominciavano la battaglia; ma fìnge d'essere uno di quegli che, guidati
. cità che si possiedono o che si fìnge di possedere; 2. figur.