crosta di tartaro folla sbigottita e avida fiutò il cadavere, non apparendo aggrumatovi, che
interni grigi delle annate, / levatasi fiutò la notte tumida / di semi che morivano
interni grigi delle annate, / levatasi fiutò la notte tumida / di semi che morivano
sue insalatine [questa voce] e la fiutò volentieri. goldoni, v-549: -che
al tristo brago. / avidamente pria fiutò il carname, / e rallegrossi, e
intorno al tristo brago. / avidamente pria fiutò il carname, / e rallegrossi,
lo sappiamo!... mèndola fiutò la burrasca e si alzò per svignarsela:
intorno al tristo brago. / avidamente pria fiutò il carname, / e rallegrossi,
in certe sue insalatine, e la fiutò volentieri. giannone, 2-i-268: dice
. manzoni, 13: avidamente pria fiutò il carname, / e rallegrossi, e
primi lampi dell'irrequieto ingegno, che fiutò, quasi volendo farla cesarea, la
ojetti, i-59: finite le lodi, fiutò un poco di tabacco, e con
. manzoni, 13: avidamente pria fiutò il carname, / e rallegrossi, e
nari il petto mio sì spesso / fiutò. pindemonte, 19-533: innanzi i cani
in certe sue insalatine, e la fiutò volentieri. berchet, 5 7: a
miglia lontano; gli occhi di barbagianni; fiutò, capì, e disse: -vi
specialmente nello stato pontificio. d'azeglio fiutò l'aria. d'annunzio, iii-1-669:
, giunse correndo fino a lui, fiutò scodinzolando, frusciò col grosso capo i
fumose nari il petto mio sì spesso / fiutò. d'annunzio, i-774: quando
] in certe sue insalatine, e la fiutò volentieri. della porta, 5-34:
froge il semivivo, / nell'ombra lo fiutò; di bava intriso / l'addentò
stanza. d'annunzio, iv-2-1070: fiutò l'aria, e vi colse un leggero
. cassola, 5-43: il giovane fiutò l'aria e s'immerse nei dolci pensieri
reverendo cavò di tasca la tabacchiera, fiutò una presa di rapè levando gli occhi
e muto su l'impressa arena / ne fiutò le vestigia. fantoni, ii-16:
il semivivo, / nell'ombra lo fiutò; di bava intriso / l'addentò per
, non scorta che lui, dapprima fiutò e poi incominciò a leccare.
il semivivo, / nell'ombra lo fiutò; di bava intriso / l'addentò per
sanctis, ii-1-60: quello scaltro ragazzotto fiutò la cosa e mi tirò il secreto di
di mentire, serrò le mascelle e fiutò l'aria vuota. luzi, 1-25:
a bandoliera, la sturò, la fiutò, poi l'accostò alle labbra dell'inglese