ecco gli uccelli cinguettare, trillare, fischiare. ungaretti, viii-19: s'acqueti per
137: si diede dunque a fischiare non so qual arietta, con quanta aggiu
cantare come doveva, s'è messo a fischiare una canzonetta da caffè concerto.
men male pestar la neve, che sentirsi fischiare cento diversi venti intorno, uno de'
diritto anch'io come gli altri e di fischiare e d'applaudire. d'annunzio,
barilli, 2-136: la locomotiva prese a fischiare disperatamente aprendosi adagio adagio il varco
nievo, 137: si diede dunque a fischiare non so qual arietta, con quanta
ant. e letter. sibilare, fischiare. sannazaro, 12-212: deh se
sempre aumenta d'intorno il frusciare e il fischiare del vento. = voce
rosso avanti il focolare / brilla, al fischiare della tramontana. 6.
: egli camminava avanti agli altri facendo fischiare per l'aria una bacchetta che aveva
. giusti, 2-132: per farsi fischiare / fa tanto bordello / un re travicello
111): talvolta... sentendosi fischiare ancora agli orecchi quell'esordio di profezia
). ant. sibilare, fischiare. fatti di cesare, 129
il pollice in bocca e si mise a fischiare. bacchelli, 2-155: si provvide
della cannella di cucina, prendeva a fischiare come fosse in fondo a un borro,
ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato
, gorgheggiare, pigolare, chioccolare, fischiare, da ogni albero e cespuglio.
. -per estens.: cantare, fischiare, gridare confusamente (un uccello).
ant. e dial. zufolare, fischiare. masuccio, 22: la
(forma dial. di sibilare) * fischiare *, con esito parallelo a zufolare
cigolare si chiama quello stridere e quel fischiare sottilmente che fanno i zufoli quando si
[ciucio). popol. sibilare, fischiare per disapprovazione. -per estens.:
la loro vita è quella di poter fischiare cordialmente l'amico. carducci, i-262:
: onde un piccolo comamento, o fischiare d'orecchi parrà un fulmine, o
cornar non rompe. 2. fischiare, ronzare (gli orecchi).
. giusti, ii-492: non ti senti fischiare gli orecchi? noi qua, a
. pea, 7-117: avrei dovuto fischiare, con quel fischietto che portavo appeso
, a gridare, a urlare, a fischiare, a ululare, come se volessero
in sella, tutti insieme principiarono a fischiare, un fischio maligno di dileggio.
nel dittongo ou che per pronunziarlo bisogna fischiare come le serpi. 2.
: egli camminava avanti agli altri facendo fischiare per l'aria una bacchetta che aveva divelto
, / polverizzò le strade / fece fischiare e divincolò gli alberi. moravia,
: se fosse vera quella donnicciolata sul fischiare degli orecchi, a quest'ora tu dovresti
non seppi resistere e mi misi a fischiare come una locomotiva. jovine, 5-180
(vedete un poco!) sentendosi fischiare ancora agli orecchi quell'esordio di profezia
. che ti fa, passando, di fischiare? d'annunzio, i-701: fiammeggiava
2-71: nivasio tirò su il fiato per fischiare. pavese, 6-129: respiravo un
fischiante1 (part. pres. di fischiare), agg. (ant.
. -anche: codone. fischiare (popol. tose, fistiare),
, tra lo stridore delle cicale e il fischiare delle zanzare, nel riverbero torrido delle
mancava alla chiama, era un gran fischiare, un gran vociare. -per
; al nome del quale chi cominciò a fischiare, chi a ridere, chi a
se, per esempio, senti- rannosi fischiare gli orecchi, gli udrai dire, conviene
: se fosse vera quella donnicciolata sul fischiare degli orecchi, a quest'ora tu dovresti
. vittorini, 3-13; odi un fischiare improvviso, il treno, l'urlo
v-30: se avesse sentito... fischiare i venti o stridere i gangheri,
tutta la ramaglia fremere e ripugnare e fischiare. d'annunzio, iii-1-217: non
aumenta d'intorno il frusciare e il fischiare del vento. 7. sport
butteri si misero a gridare e poi a fischiare un'aria, battendo a tempo i
dalle labbra di ugo -labbra dotte soltanto a fischiare gli uccelli. 10.
. 11. locuz. -farsi fischiare da qualcuno: meritarne la derisione,
era da farsi compatire, da farsi fischiare da tutto milano. c'era da morir
consente, stonimi con lui e lascio fischiare a'tordi. -fischiare come un
-fischiare come un biacco (anche solo fischiare): essere in miseria.
contro il proprio prencipe. -sentirsi fischiare qualcosa alv orecchio: ricordare insistentemente,
don rodrigo]... sentendosi fischiare ancora agli orecchi quell'esordio di profezia
bovi non vogliono arare, non serve fischiare: è inutile tentare di smuovere,
bovi non vogliono arare, non serve fischiare, non serve fischiare. =
arare, non serve fischiare, non serve fischiare. = deriv. dal lat
foglie. = deriv. da fischiare. fischiata (popol. tose
, vicina. = deriv. da fischiare. fischiatóre (popol. tose,
(femm. -tricé). che sa fischiare particolarmente bene (una persona, un
cardinal fischiatore. = deriv. da fischiare. fischi atura (popol.
fatta. = deriv. da fischiare. fischierèlla, v. fischiarella
. e tr. (fischierèllo). fischiare sottovoce, fra sé, svagatamente;
musicale. = iterativo di fischiare. fischiettaménto, sm. un fischiettar
d'amore. = iterativo di fischiare. fischiettio, sm. emissione
di materiale plastico, che serve per fischiare. - in partic.: lo zufolo
argento. = deverb. da fischiare. fischio, sm. raro.
letto. = deriv. da fischiare. fischioncèllo, sm. ornit
diverso. = deriv. da fischiare, per il suono che emette.
fistiare e deriv., v. fischiare e deriv. fistico (fistécco)
fitto del bosco, ogni tanto, fischiare. -in partic.: con
calvino, 106: stava imparando a fischiare con una foglia d'erba tra le
, indurita dal gelo, s'udivano fischiare le foglie folate dal vento.
aumenta d'intorno il frusciare e il fischiare del vento. -figur.
giusti, ii-342: ma non ti senti fischiare gli orecchi dalla mattina alla sera?
insensibile mare. -ululare, sibilare, fischiare (il vento, anche un proiettile
. 2. per estens. fischiare, sibilare attraversando l'aria (un
sicuro della fame, i ode venti fischiare, acque scrosciare, / ilare. de
coll'affrontare le prigionie, vuoi co 'l fischiare o coll'applaudire in teatro. d'
massima. = adattamento su fischiare del fr. s'enficher (nel 1748
= voce dotta, lat. insibilàre 4 fischiare dentro, fare penetrare fischiando '.
. govoni, 1-216: si vorrebbe fischiare nella chiave / se non fosse il pensiero
, sarà un capriccio, si mette a fischiare funi- culi, e i tordi s'
= deriv. dal lat. insibilàre 'fischiare '; cfr. insibilare. inzipillato
miei paesi a quell'ora / cominciano a fischiare le lepri. fenoglio, 1-217:
udii / sprigionate co'musi le marmotte fischiare. pascoli, 361: pendeano li
dalla furia davanti alla porta, udendo fischiare il tramvai che manovrava prima di partire.
udii / sprigionate co'musi le marmotte fischiare. tarchetti, 6-i-631: suo padre suonava
melare 'nel senso metaforico di 'farsi fischiare, esporsi alle derisioni altrui ',
-ah, senti, senti i merli fischiare - / ella disse, fermandosi.
: se fosse vera quella donnicciolata sul fischiare degli orecchi, a quest'ora tu dovresti
cielo, i tuoni spaventevoli, il fischiare orribile del vento, lo stridore della
dalla furia davanti alla porta, udendo fischiare il tranvai che manovrava prima di partire
. govoni, 9-69: incomincerà a fischiare / tra l'erba la falce fienaia /
il nastro e ogni tanto sbottava a fischiare, appena sulle labbra, i motivi
ah, senti, senti i merli fischiare / ella disse, fermandosi. dal
che parte rifarsi! -cornare, fischiare, intronare gli orecchi', sentire un
una persona lontana (cfr. anche fischiare, n. 4). pataffio
agli orecchi di qualcuno', v. fischiare, n. 11. -grattare gli
del vento nel cortile / e il fischiare degli alberi fantasmi, / trasalivano sbigottiti
marito. carducci, ii-10-267: non fischiare. non è per la tua bocca
. cantù, 196: si dànno a fischiare una cadenza, a cantacchiare un mottetto
per estens. emettere segnalazioni acustiche; fischiare (un treno). c.
s. v.]: 'pispolare': fischiare agli uccelli colla pispola. è mezz'
pispolar d'amore. 3. fischiare per richiamare l'attenzione di qualcuno.
pollice in bocca e si mise a fischiare: guardandomi. bartolini, 20-328: lieve
già il borgognini è in possesso di farsi fischiare. nuovo giornale letterario d'italia,
sabbia. dev'essere lui che ha sentito fischiare il postino ciclista, gli è andato
primaverile brezza arguta / s'u- dian fischiare nelle bianche barbe. pascarella, 1-328:
preso diletto di applaudire o di fischiare qualche lavoro teatrale. -più qua:
[il tamburino] si mette a fischiare anche lui, beato, uscendo mezzo
volta e due, tra molte strisciate, fischiare e uscirne un sibilo molto gagliardo e
cavando la lingua fuora, si sentivan naturalmente fischiare; e poscia si ravviluppavano insieme.
folla che avrebbe dovuto riattraversare spolmonandosi a fischiare e a urlare. 3.
gozzi, i-13-160: avea tanta virtù nel fischiare che facea correre le femmine alla finestra
, al nome del quale chi cominciò a fischiare, chi a ridere, chi a
ci rideva sopra, poi riprendeva a fischiare. -sostant. anonimo, i-478
v.]: 'rifischiare'e 'rifistiare': fischiare di nuovo o rispondere al fischio con
e intens., e da. fischiare (v.). rifischióne
garibaldi, che consigliava il popolo a fischiare certi deputati, quando fossero usciti da
mia vita da quando ho imparato a fischiare solo e ti rallegravi che ero un omino
7. per estens. ronzare, fischiare (gli orecchi); provocare un
: stamani innanzi giorno, / due rondoni fischiare udii più volte / a casa mia
per dare la libertà al pubblico di fischiare..., salvandosi solamente tamburini
5-i-643: tutto era sciabordare e mulinellare e fischiare come intorno alle prue dei riassaltanti fascisti
all'angolo del palchetto, osava di fischiare. gli corse addosso e gli
e udii / sprigionate co'musi le marmotte fischiare. cicognani, 1-187: la signora
al soldato che non smetteva più di fischiare dalla finestra del casermone. calvino, 6-11
e due, tra molte strisciate, fischiare e uscirne un sibilo molto gagliardo e
caratterizzato da sonorità acuta e prolungata; fischiare (un serpente o un altro animale
sotto ai lor piedi. 8. fischiare emettendo aria dalle labbra accostate, in
alcuni animali risuona. 2. il fischiare continuo di proiettili. b. corsini
{ sìffìlo). ant. zufolare, fischiare. s. bernardino da siena
intr. (sìfolo). ant. fischiare, sibilare, in partic. in
cielo, i tuoni spaventevoli, il fischiare orribile del vento, lo stridore della
cielo, i tuoni spaventevoli, il fischiare orribile del vento, lo stridore della
avrebbe dovuto ri attraversare, spolmonandosi a fischiare e a urlare, in piazza vittorio emanuele
udii / sprigionate co'musi le marmotte fischiare. 2. liberato dalla passione
bella ragione è che ti sei fatto fischiare! » staffilò un'altra voce,
. extra (v. extra) eda fischiare (v.). strafizzèca
paura: / non senti i greci a fischiare, et a ridere / e per
al vento (una bandiera); fischiare nel calare sul nemico (una spada
le tenebre spessissime,... il fischiare orribile del vento, lo stridore della
e due, tra molte strisciate, fischiare e uscirne un sibilo molto gagliardo e
intr. tose. (stùfelo). fischiare, sibilare. ottimo, i-437:
. (sùbio, subi) region. fischiare (per diletto, ripetendo o improvvisando
cosa che dicono. 3. fischiare, ronzare (le orecchie). -al
pirandello, 8-563: si metteva a fischiare pian piano, o a tam- burar
timone a l'arrembaggio, / tra 'l fischiare de 'l vento ne 'l cordame.
lato. 3. ronzare, fischiare (l'orecchio). molineri,
. -fischiare ai tordi: v. fischiare, n. 11. -godere il
avanti il focolare / brilla, al fischiare della tramontana, / che giunge come
e istupidito. -rozzo strumento per fischiare fatto con canne o steli cavi.
-fischiare veleno contro qualcuno: v. fischiare, n. 11. -mangiare
miei paesi a quell'ora / cominciano a fischiare le lepri. 2.
lingua per parlare o emettere suoni, fischiare, ecc. francesco da barberino,
si contrafà volgendo la lingua, nel fischiare, e con questo si fanno venire
intr. (zìfolo). ant. fischiare, zufolare. ariosto,
con lo zufolo. - anche: fischiare, fischiettare; emettere fischi di richiamo
olà. baruffaldi, i-242: 'zufolare': fischiare o sonare il zufolo. g.
zuffolare della zampogna prefata, e dal fischiare di eolo, e dalle rotte strida,
bian- cheggerà. 4. fischiare per attrito con l'aria essendo scagliato o
negli orecchi; e che anche discesi fischiare. 'mi sento zufolare quest'orecchio'.
col bicchiere. -intendere a un fischiare zufolo: capire al volo, al