di questo inviolabil decreto hanno a pena finito di proemizare che subito si sfrenano in
, 6-170: il brigadiere dei carabinieri, finito di racimolare, a quel che si
volgar., 1-90: quando egli ebbe finito il censo a cuiturato, trattenuto, obbligato
tuo istinto ». -essere quasi finito (una bevanda). carducci,
alla chiesa era già da qualche tempo finito, e perciò la porta era sgombra e
finestra si chiudeva, e tutto era finito. -con riferimento all'analogo segnale
siliqua. cianci, i-733: finito il fiore, l'embrione a cui s'
di simmetria traslazionale incompatibile con un oggetto finito qual è un cristallo. -gruppo
» diceva intanto ruiblas. « l'ho finito di leggere a letto, ieri sera
. fr. colonna, 3-231: finito lo incenso sacrificio, il pontifice..
presa una piega litigiosa, ed era finito togliendogli del tutto la voglia di sincerare
, vii-s60: l'itinerario qui mi par finito, / e ven'ho data relazion
, la materia grezza per il prodotto finito ('bronzo'per 'statua'), la specie
, 50: come ti dissi, ho finito la sinfonia della 'bianca'. tarchetti,
ultimo epilogo della sinistra storica era così finito. b. croce, iv-12-353: quando
gli enti finiti, e il reale finito, o, per dir meglio, i
manzoni, v-3-342: supponendo che tu abbi finito di stare al del discorso, evocativo
la radio ci dice che tutto è finito perché il marlin si è slamato oppure che
hanno concorso a una scoperta che ha finito per dimostrare ciò che non intendeva dimostrare
ha dormito, e con questo sonno è finito tutto, smaltito, sepolto tutto.
cui fu commesso di comporre l'epigrafe aveva finito forse allora di leggere il pulci o
. a diciott'anni mi pareva d'aver finito la vita. = comp.
grazzini, 9-471: avevano già gli operai finito di lavorare uno magolato, quando,
tu certo, per compiacermi, avresti finito col ritirare o sminuire quelle disgrazie parole
penetra). sermini, 102: finito il festareccio mese, le tombe di sabar
m. -cessare di lavorare avendo finito la giornata o un turno lavorativo.
maffei, 40: non aveva ancor finito lucifero di comandare, quando con orribile terremoto
3-135: nel fin poi del giorno, finito che si avrà lo intonicato, si
quella brigata ch'io po finito che per ragionevole. lambruschini, 1-61:
i mazzi) che, quando hanno finito di sodare i panni alzano i mazzi,
lettera del 17 agosto che avete di già finito il quadro della 'maddalena', che
e sul piccante: « qui è finito il giuoco », disse, « non
che aspettava, quella sofisticata che ha finito per scocciarmi l'anima. la capria,
, 6-1 io: lo scabroso interrogatorio avrebbe finito con lo sminuzzolarsi nelle sofisticherie d'un
. piovene, 7-380: ha appena finito di piovere; siamo usciti a guardare una
manzoni, iv-448: quelle parole volevano dire finito il regno del 'palais royap, che
quando ogni storia ed ogni interesse è finito. 2. morto in seguito
, cioè da1 fin a 28 e, finito questo rivolgimento, di nuovo si ritorna
, avendo il suo soldo co'pisani finito, a firenze se ne andò. algarotti
1-v-145: licenziare i soldati che hanno finito il soldo. -gettare i soldi
la fede e la metafisica, ogni bello finito è un raggio del sole vivente,
, rimuginate nei loro cuori, avevano finito col diventare certezze. 8.
voglio il fiato.. / e, finito questo 'a solo', / più un sospir
a quattro avevano giuocato insieme, avevan finito per perdere una sommerta.
285: quanto a me, io avea finito i miei studi di umanità e di
matem. somma algebrica di un numero finito o infinito di termini in una successione;
oggetto). chiabrera, 1-iv-132: finito questo canto, gli strumenti ripigliarono a
, e il doloroso letargo non è ancor finito. 3. presentare occasionalmente cadute
se è stato affidato, l'ho finito di leggere la settimana scorsa, dopo un
in soppressa l'infinito nel mangano del finito e, vedendo scappar fuori questa tela
forma in queste sovracostruzioni luminose: sarebbe finito nell'architettura pura. = comp
da tutto e da tutti, son finito sotto i piedi di tutti, come uno
verso sovra mercato perciocché senza lui già era finito il concetto e d'altra tasta avea
tuttavia non possa esprimersi con alcun numero finito di figure aritmetiche, chiamasi irrazionale o
altro processo dannati. pavese, 8-377: finito oggi 'tra donne sole'...
mia casa è tutta sossopra: di finito non v'è che la stanza da pranzo
. vico, 4-i- 974: finito il regno romano, gli si sustituiscono annali
sotterrato mi vivo. 9. finito chi sa dove (un libro).
io aveva guardato, il quale, finito tutte le cerimonie secondo il costume di
lasciava il suo avversario per terra, finito, spacciato per sempre. intervennero gli
panorama », 2-viii-1987], 54: finito l'esame di terza media, enzo
spara- giai, l'attaccarvi fuoco, finito che hanno di fare tutti i lor frutti
, tu! tacchino spennacchiato! hai finito, sai, di sparar la coda!
baldini, 9-48: il poeta aveva finito la 'barbara'del 'clitumno', con la quale
acchiappati.. so assai! finito apena il giuramento, sparecchiate apena le mense
al postutto il re laumedon lo avrebbe finito, imperocché era indebolito per la ferita
. gadda, 6-192: quando poi pareva finito tutto... riecco invece li
un suo spartito o a quando fosse finito il domo di colonia. verga,
. dante, inf, 3-131: finito questo, la buia campagna / tremò
l'inadeguata offerta di trasporto collettivo, ha finito per produrre non solo diseconomie di tempo
sei? -comandar, patron. -hai finito di spazzare i miei panni? sono all'
pirandello, 7-335: donna giannetta, finito d'acconciarsi i capelli, si levò dalla
fra il genere e l'individuo finito, fra l'ente e l'esistente,
l'esistente, fra l'infinito e il finito, fra l'intel ligibile
certo rispetto. è un infinito finito, è l'infinito appreso finitamente.
anche sostant. abba, 354: finito lo strascico degli infermi, dei malconci,
leonardo, 2-513: perché non ho ancora finito tal discorso, così lo lascierò per
il disco s'era spento da solo, finito il ballo altre coppie erano in piedi
. carducci, iii-18-86: leopoldo aveva finito di fiaccare gli spiriti e avvilire l'
g. bertati, cxxxvii-107: finito è quel tempo, / che pascendosi
cielo un fulmine per incenerirlo, è finito il ribrezzo, l'orrore dello spergiuro.
chiabrera, 1-iv-112: imeneo, poiché ebbe finito di cantare, s'accostò alla fecondità
, 10-ii-171: ugualmente non si potendo dal finito racchiudere l'uno e il tutto con
, 3-4-214: ecco spezzato l'arco e finito il saettar dei sillogismi. davila,
di corde spezzate. -figur. finito, cessato (un vincolo affettivo, una
perfettamente realizzate, finite come un lavoro finito. -sezione di un libro,
. pascoli, ii-223: aspettava che finito avessero di spianare e di raschiare eziandio la
forme i fantocci... aspettava che finito avessero di spianare e di raschiare eziandio
consentaneo al dogma panteistico che concepisce il finito come una spiccazióne e un rivolo,
e di parigi. tutto v'è ora finito; ma sapete quanto sangue s'è
freddo spietato dei risvegli alparia aperta è finito. -mortalmente pericoloso (un elemento
. moretti, iii-105: quando aveva finito, rifaceva il verso ai contadini che
. pirandello, 12-37: così ho finito. è tutto un fitto spineto,
vede più niente, perché tutto è finito, perché l'ultimo fiato, dirò così
6-30 (i-163): non ha finito quest'ultimo motto / il frate, che
fisico col mondo spirituale, il mondo finito col vivente: intendo parlare dello spiritismo
e destinato solamente per applicazioni indusoggettivo o finito è analogo alla ragione individuale, lo
-non restare che spolverarsi le mani: avere finito un lavoro impegnativo. pratolini,
meditò pensieri di partenza sol quando ebbe finito di averli spolverisati tutti tutti.
tutte le figure dell'opera; e finito il tutto, le fece murare e commettere
maledetta, -mondana, lussu finito il sacerdote queste parole, quando la mula
marcel proust e alla sua opera, ho finito per gettare la spugna prima di arrivare
arpino, 19-83: a quest'ora sarebbe finito ogni mistero. la storia è
tutto vero e proprio, fatto e finito. - anche con uso awerb.
certi moderni che compongono a caso, e finito quel primo con- cettuccio che mosse loro
poven occhierugioli smarriti... avevano finito per indisporre i due funzionari: l'ingravallo
squallida, terribile felicità dell'uomo irrimediabilmente finito. -privo di capacità, di talento
/ un verso in quattro dì non ho finito. e. cecchi, 10-274
. caproni, 190: mio padre era finito / e solo (a letto)
novità e travagli; né appena ebbono finito di assicurarlo e stabilirlo che vennono tra
/ finché il numer de'colpi era finito. alfieri, iii-1-12: la differenza fra
vii-297: ti aspetto fuori, quando hai finito, ci ho la macchina.,
fatte nell'aprile: il resto era finito nei primi dell'anno. perché questo stacco
di trasformazione della materia prima in prodotto finito. verbali del consiglio ai amministrazione fiat
solidificandosi, rimuginate nei loro cuon, avevano finito col diventare certezze. 20
, 3-62: il campione che dicon finito, / che pareva intoccabile dallo scherno
porta, 1-228: digli ch'io trovi finito lo staglio quando ritorno.
di 20 stari, e non ha finito di crescere! -ant. come
soa grazia me veggia disciolto, / finito è 'l viver mio con tristo pianto
, abitazione. campofregoso, iii-25: finito aveva febo allora il giorno / recogliendo
alla trasformazione della materia prima in prodotto finito. g. r. carli,
un sentimento, un atteggiamento); finito, concluso (un'età).
: / gli hanno annunziato presso che finito / il musoleo che s'è regalato /
tarchetti, 6-ii-354: i libri poi hanno finito di rovinarla. al diavolo i libri
stella propria quella che ha il centro al finito e stella impropria quella che l'ha
sbarbaro, i-569: il corso è finito, siamo lutti 'stellettati'. = deriv
. 'in inghilterra l'oratore non ha finito di dire che il suo discorso è stenografato
cellini, 1-125 (285): finito che 10 ebbi di desinare, essendo
prima sua figliuola, ancor che non fosse finito il tempo del pianto di vero suo
contro i convenzionalismi, ecc. abbiano finito con lo stomacare e col togliere serietà a
dell'infinito presente usato stilisticamente come tempo finito per conferire a un'azione passata l'
[nella stilisticamente in latino come tempo finito nella narsua opera storica] un saporitissimo
panni, 662: né ebbe appena baccio finito di fare un così bel lavorio che
: alcuni... hanno a pena finito di proemi- zare che subito si sfrenano
si guada. di costanzo, 1-202: finito che ebbe lo strame e la vittovaglia
strada con i tuoi stracci e tutto sarà finito per sempre. pavese, 7-86:
pirandello, 7-1137: se tutto è finito, strafinito, arcifinito! strafiorito,
controverso. ugolino martelli, 216: finito il tenpo di detta acomanda i detti
una volta il dì, la sera, finito quello e tuttavia buona paglia di strameggiare
, mangiando e bevendo; e subito finito questo loro lungo strangùglio, diede a
g. p. maffei, 157: finito il colloquio, sentissi emerico di una
così risoluto, interpretandolo anzi strapazzato che finito, pensavano al non piu volerlo. giulianelli
girò su se stesso, strapiombò, finito. cicognani, 13-5: la moglie
avea per babbo uno strappacasa, giocatore finito e di borsa e di bisca.
suo posto. 'quel ragazzo, quando ha finito di studiare, fa come le lumache
in una prigione. abba, 354: finito lo strascico degli infermi, dei malconci
fretta). gherardi, 2-ii-147: finito e morto i. rre, sanza molto
. dogma panteistico... concepisce il finito come una negazione e una strettura dell'
appresso dello strido uno 'oimè', e finito p'oimè'uno 'o dio'che ci
e così, 'tira e stringi, fu finito. -per estens. congiungere lo
. pasolini, 4-53: ho quasi finito di montare il film. l'ho stretto
/ questi pretacci e fratacci ghiottoni / finito han di strippar co'lor sermoni. parini
un salto sui binari, e tutto sarebbe finito: mi vedevo stritolato, sfracellato,
i ritocchi sulle bozze, è definitivamente finito. ho stroncato una trentina di cartelle
, 19-119: aveva [l'attore] finito di struccarsi, sfregò ancora il volto
li fanno asciutti. 11. finito, terminato (una guerra).
oratori veneti (1523), lii-9-104: finito il pasto, si levarono sturfi e
e dicesi quella che sopraggiunge prima che sia finito il parossismo della precedente. subentrare
di un sensibile il quale, benché finito, soverchia per la sua grandezza la
uno, ma è molti, e finito l'uno, viene l'altro; sì
. la successione non viene al reale finito dall'essere, ma è propria del reale
ordinatamente e tendono a un limite, finito o infinito. -in partic.: serie
al modo di uscire, a spettacolo finito, senza tirarsi dietro anche la poltrona
la gomma, o dopo che han finito di mandarla e sudarla. nannini [olao
9-713: l'uomo... aveva finito per trovare nel grigio verde il suo
mescolato. dante, inf, 3-132: finito questo, la buia campagna / tremò
gadda conti, 1-383: tutto era finito, suggellato dalla morte. 15
.. suggono, finché non è finito il liquido. butti, 544: labbra
ovidio volgar., 6-806: finito è il testo d'ovidio publio nasone
tutti gli eventi della civiltà occidentale hanno finito con l'essere dei derivati.
ornamento d'arezzo, che per non esser finito tutto, et è 30 some,
implorazione. obizzo, 9-90: finito il sacrificio e le devote / lor supplicanze
il bene possibile o vo- gliam dire finito. 5. che occupa una
pietra, e si prende il denaro finito più vicino alla sua piastrella,
. e. gadda, 6-192: pareva finito tutto, ed eran le donne in
a un padronato ricco,... finito che ha il colmarello che gli avanzò
b. croce, iv-11-312: si è finito con l'accontentarli, quantunque la fisionomia
la settimana. algarotti, 1-x-184: ho finito il mio tabacco di spagna, e
invitò al ballo. saccenti, 1-2-31: finito questo bel divertimento, / si va
guerin sportivo », 10-vi-1963]: ho finito il tap- pone dolomitico (sette colli
sovra mercato; perciocché senza lui già era finito il elle frasi di una lingua attraverso
gentile, 3-41: quando, come ha finito col persuadersi lo scrittore predetto, la
se non l'avete già presso che finito e volto al subbio, io vi consiglio
e città franca che manda soldati, finito il tempo deirobbligo, non si vuole indurre
-sostant. mamiani, 56: il finito rivelaci l'infinito, il relativo l'assoluto
termina in lui [dio] e il finito campeggia nell'infinito, e il temporàrio
, ma io, dopo che avevo finito di saldare e mi avevano dato il collaudo
, v-479: in questo punto ho finito di scrivere, a tenore del vostro desiderio
. menzini, 5-45: io ho finito, e me traggo d'impiccio, /
ponte, 14: aveva io appena finito quest'ultimo verso, quand'odo dietro
(una vicenda, un compito); finito (un'opera d'arte);
b. spaventa, 1-197: il finito ut sic, non espresso ancora, è
. in quanto il termine interno, il finito si dichiara alterabile; e, in
5. limite capace di racchiudere uno spazio finito o una superficie. - in partic
per la sola continuazione di fatto dopo finito il termine. -contratto a termine
le vicende dei suoi abitanti, aveva finito per riflettere l'indole terragna e la scarsa
lenta fatica questa civiltà italica che ha finito a far luce sul mondo.
volgar., 1-90: quando egli ebbe finito il censo a cui avea astretto ciascuno
della pelle. savinio, 12-39: finito di leggere l'epistolario di mozart, bisogna
che sua moglie sarebbe stata un giorno, finito il tesseramento, una mirabile cuoca.
... infino atanto che non ha finito di tessere i giorni suoi.
un poema separato, e in se stesso finito, come in un sonetto o madrigale
, 1-163: quando sua santità ebbe finito di dar l'acqua alle mani, servando
in fretta alla testa d'un lavoro non finito per impedire al nemico di disturbare il
testoncino. l'acqua, e, finito, lilì uscì dal bagno col suo passo
assegnato. - gruppo tetraedraler. gruppo finito di proiettività di una retta in se
messo lì con pazienza a aspettare che avessero finito. 14. dimin. tintarèlla
altra. bacchelli, 1-iii-359: a lavoro finito,... chiederemo le nostre
fenoglio, 5-ii-393: mio padre era finito nel pozzo per disgrazia, l'avevano
alle tanaglie da lei, egli aveva finito col aire che era stufo di quel
gramicina, bacitracina ecc.) hanno finito col dare al pubblico una sensazione curiosa:
. montefoschi, 5-102: non hai finito di dirlo e ti telefona tizio, ti
classico, separazione della preposizione dal verbo finito con cui è unita, per lo
bandello, 2-23 (i-887): finito il desinare, si mise morenes a
mi tocca nel vivo? io ho finito il mio tabacco di spagna.
. marinetti, 11-307: ella ha finito di acconciarsi i capelli, ed è
deve finire, deve finire; è già finito. 6. che merita il
totale o parziale assemblaggio o il prodotto finito. = voce dotta, lat
nelle finanze. 'il bravo à finito a far tombola'. 3. inter
! 2. per estens. finito, per lo più fortuitamente, in un
, più opaco o più terso, / finito in questo ognuna il proprio tondo,
l'ora che il mio dentista abbia finito di tormentarmi due denti per andare un po'
molte amarezze, ecc., hanno finito per rendermi rozzo, trivialuccio, bisbetico.
, 1-iv-117: non sì tosto ebbe venere finito di cantar questo madrigale, che la
benni, 1-55: quando il gelato è finito, il bambino dice « non ci
: mentre prima se ne andava via appena finito l'ultimo boccone, ora accendeva il
, 7-51: tosto che il ragazzo ebbe finito la minestra, le perpetue si alzarono
g. bassani, 5-227: è finito così male, poveruomo, così tragicamente.
la compagnia alla quale apparteneva, avevan finito il traino delle barche di servizio e
tralasciati. galileo, 3-1-143: appena avevo finito il corso della filosofia, tralasciato poi
fondo. firenzuola, 395: essendo finito ai andare giù tutto il grano che
consegnato l'anello. ma se era finito! » « sembrava, finito. invece
se era finito! » « sembrava, finito. invece la pietra andava tramutata »
di elementi che va al di là del finito (un numero). - aritmetica
lat. trans 'attraverso, oltre'e da finito (v.). transfisso
per i suoi costumi strani, è finito trappista, e ora con una lunga
lei: tanto più che molteni aveva finito poi con lo sposare sua cugina. arpino
ritira col parlare, mostrando d'aver già finito, o di finire. -mandare
non nasce per operazione d'alcun ente finito, ma che pose dio medesimo colla
egli si parte. bruno, 3-139: finito questo iscorso, cominciomo a raggionar
quademotto da scolaro... quando ebbe finito, ripartì i reclusi in tre gruppi
violabi] decreto, ànno a pena finito di poemizare che subito si sfrenano in
posizione tra due elementi di un insieme finito e ordinato. 9. medie.
4. carducci, ii-18-190: ho finito di rivedere 'giambi ed epodi': per
è tenuta da due domenicani, che finito quel trastullo de'roghi si divertono colle cesoie
2-i-291: questi schiavini di parigi, finito l'ufficio, divengon nobili, ed nan
ornamento d'arezzo, che per non esser finito tutto, et è 30 some,
. b. davanzati, i-406: quando finito ebbe, s'inginocchiò al popolo,
delle operazioni necessarie per ottenere il prodotto finito. einaudi, 357: si possono
cassola, 2-26: poveretta! ha finito di tribolare. -dare da tribolare-
più sciocchi. pirandello, 8-143: finito fra strepitosi applausi il discorso del sindaco,
anche il triste vino dei nostri compagni era finito. l'assicuro. 3. che
ghislanzoni, 16-19: il mio pranzo è finito, disse l'altro, tritolando fra
bolle, più che poi quando ha finito di bollire, schiarisce il vino. l
mazziniano. savinio, 403: finito. un silenzio totale era calato sul palazzo
molte amarezze, ecc., hanno finito per rendermi rozzo, trivialùccio, bisbetico.
. chiari, 1-i-127: non avrebbe finito sì presto se troncate io non gli
vino nuovo sopra avanti che abbia finito di bollire. = nome d'azione
, cioè quelle dette bifoglie e trifoglie. finito il fiore, l'embrione, a
. calandra, 30: non aveva finito di dire, che il cortile si empì
libro le infermità e manchevolezze d'ogni finito e come il tut- toinsieme di tutti
. papini, x-1-3 72: ogni essere finito, come tuttodì vediamo, viene a
. berchet, xvi-331: bell'e finito mandami presto quell'idillio, in cui introduci
l'armonia e la dissonanza, / finito il numero, impossibile l'udienza?
i paragrafi, dimmi che fai. hai finito di spogliare de'lor migliori officiali le
rezasco], 26: li monsignori protettori finito l'anno della pro- tectoria persevereranno ancora
suol dire, questi hiavini di parigi finito l'uficio, divengon nobili, ed han
pavese, 8-321: ogni sera, finito l'ufficio, finita l'osteria, andate
tarismo. carducci, iii-17-69: finito l'abbattimento, l'egualitario civile (
venuto il riscontro della russia, tutto è finito... questa, con termini
che quando unisce di lavorare abbia anche finito di vivere. -in modo totale
entravano in un corpo umano: e finito il viver di quello passavano al corpo ora
officianti, monsignor giorgio, quando aveva finito metteva in testa la berretta canonicale.
285: quanto a me, io avea finito i miei studi di classi e
aspettate un momento, non abbiamo ancora finito »; poi si gira verso quelfaltra,
. b. spaventa, 1-206: il finito che si fa infinito è come il
l'atto contenente d'un ente reale finito è il suo primo atto, e si
e carichi di fagotti e di figli ebbero finito di rendere d'assalto con urla
(1-iv-143): madama beritola, finito il suo diurno lamento, tornata al lito
uomo, un uomo marcio, usato, finito, ma esistente per tutti.
, i-v-29'1: fingono d'aver finito di danaio, e che l'attendono di
mal genio. stuparich, 5-44: finito di mangiare, uscimmo. era sopra
, i protetti in alto luogo, avrebber finito per cavarsela, travide, nel vagellamento
tenuto restituire il loro valore al proprietario finito l'usufrutto. leoni, 635: notevole
giocata e valorizzata,... avevano finito per indisporre i due funzionari.
termine di questo mese spero che sarà finito di stamparsi una mia opera di fisica animale
lo strumento e il veicolo d'un agente finito. -persona che compie un'azione per
sipario teatrale. firenzuola, 429: finito che fu il bellissimo giuoco, mandato
. zena, 1-432: aveva appena finito il senatore tommaseo i suoi pre
leonardo, 7-i-121: se tu avessi finito un'opera con esso verde semplice,
zena, 1-511: paolino carbonara aveva finito di vestirsi e, inalberato un cappello
è lì da stamane. quando avrà finito di venderli? -in espressioni iperb
. riuscire, diventare, risultare una volta finito (in relazione con un compì,
, di aver fatto qualcosa: avere appena finito di fare qualcosa. secchi [
venuto il calcagno. pavese, 8-377: finito oggi 'tra donne sole'...
passivi, cicognani, v-1-407: non ero finito di mettermi a passo conspecialmente al participio,
, venire al verde con qualcosa: averlo finito, soldati, 6-289: il bianco locorotondo
mani, tutto squinternato, evidentemente finito nel mucchio per decrepitezza.
essere veritiero. comisso, 17-146: ò finito di mettere a posto il nuovo romanzo
veramente si deve intendere, quando, finito un lato, si volta all'altro sopra
che portano dalla materia prima al prodotto finito sono ripartite fra imprese che appartengono al
, 5-27: a fè ch'io son finito. il sangue mi si gela,
» dice il capotreno. / « è finito il viaggio. » -con
e la tesi pubblicata da bocca, è finito direttore di un ufficio pubblicità; rebuffo
fenoglio, 87: e quando abbiamo finito di caricare le casse sul camion,
/ ha dentro a sé, ma poi finito stassi, / perché non puote aver
nuova manomessa, / perché il vinaio avea finito il vino. redi, 2-56:
poi una vista veramente degna la sera, finito il lavoro, vedere tornarsene a casa
di vitellini giovani che non hanno ancora finito le elementari. = dimin. di
mi tocca nel vivo? io ho finito il mio tabacco di spagna, e qui
al rondi- smo, e hanno così finito col restare indietro, al margine.
(190): io, avendo finito a mio modo la medaglia et avendola serrata
da s. c., 40-12-6: finito è il libro degli ammaestramenti degli antichi
ora che siam qui, che tutto è finito; quel latino che andava cavando fuori
. moravia, iv-106: il vomito era finito e carla respingeva da sé il catino
che [gli spogliatoli di cadaveri] abbiano finito. 4. figur. susseguirsi
. pirandello, 1-ii-387: non aveva finito l'ultima battuta, che su la
... come d'ogni altro ente finito, dal suo termine e dal principio
chiamano fraticelli zelanti o spirituali, avevo finito con l'indovinare che si trattasse di questioni
zeppe di aggettivi ma quando si è finito di leggerle per lo più ne sappiamo come
le coprire doppiate. monti, 2-559: finito il prego / e sparso il farro
saccenti, 1-2-253: né prima ebber finito di cenare, / che sen- ton
. cicognani, 1-178: non ò finito la frase, che il passo zoppicante
e crollava spesso la testa; e, finito, disse al marito: « che
sbrigativo. labriola, 1-iii-726: ho finito di accocchiare quel discorso, che dirò
rovesciamento del capitalismo su scala planetaria, ha finito per salvare i suoi nemici: sia
nasconde un rovescio storto, ogni prodotto finito uno sconquasso di pezzi che non combaciano
una sigaretta, ti prometto che, finito di fumarla, mi butterò in fondo a
. -nei libri moderni, indicazione « finito di stampare » seguita dalla data,
per altre industrie che produrranno il prodotto finito; l'insieme dei componenti stessi.
, come nel caso del cristo di giotto finito in controfacciata e poi in sagrestia e
quale, a partire da un numero finito di regole e costituenti, si generano frasi
'sorella', ecc. a un repertorio finito di tratti elementari. = comp.
. prima che il suo culo sia finito in qualche paese d'oriente e ci riprendiamo
ungaretti, xiii-32: quando avete finito il libro, una intera società,
finalmente la ritrovò cobra, il quale era finito inganciato coi calzoni proprio nel filo spinato
localisti, degli avventurieri, i riformisti avevano finito col crederci e col credere che noi
; troverò un altro posto quando avrò finito i soldi ». buzzati, i-513:
cui il braccio che rema nell'acqua ha finito di dare la spinta. il movimento
scrittore in panne, bloccato, forse finito, che conosce una donna e se ne
rinviano l'un l'altro all'in- finito. eco, 12-47: pansemiotismo,
dei giornalisti (per colmo d'ironia è finito poi corrispondente di giornali esteri. savinio
era andata ricomponendosi, né aveva ancora finito, su vicende ripescate nella memoria, su
58: le aree di collaudo del prodotto finito sono gestite da un impianto con scanner
a. busi, 16-105: poi ho finito di slordare anche il sagrato e mancava
. arrighi, 56: avea pur finito col ridere delle generose utopie, se per
sera del 14 agosto 1957 piva aveva appena finito di trangugiare un bicchiere e aveva chiesto
questo potrebbe creare instabilità. direi che è finito il terremoto ma continueranno gli aftershock.
il percorso anticlassico e antihollywoodiano di tarantino abbia finito per portarlo a una specie di vicolo
220: essendo, da vari anni, finito ogni spettro comunista e borghesista.
stretto contatto con la gente che ha finito per accettarmi. la repubblica delle donne [
pittoriche dal disegno appena delineato, non finito. savinio, 22-64: ipittotisirestrinseroa'bozzettare'
nel vento », dissi. « abbiamo finito la broda ». brodaglione, sm
], 16: paola borboni ha appena finito di recitare nella matinée di 'cosìè
era dichiarato prigioniero politico; ma aveva finito per collaborare. na collaboratore, agg
intende essere che non sia in loco o finito o infinito, o corporea – o
economico alla maggioranza nera, che ha invece finito per favorire una ristretta élite di profittatori
1-177: i contadini... avean finito col nominarli la favitta e lo sgricciolo
iscrivono a corsi etnici e tradizionali, che finito di lavorare corronointaxiaseguirelelezionideglichefpiù famosi. l'espresso
e regole di inferenza con un numero finito di premesse (un linguaggio formale).
). = deriv. da finito; cfr. anche l'ingl. finitary
tivù. game over, il gioco è finito, dice bush. e allora ti
al quale, a partire da un numero finito di regoleecostituenti, sigeneranofrasiinnumeropotenzialmente infinito (
azione indicata da un verbo di modo finito, in proposizioni secondarie, funzione temporale,
generativa: qualunque grammatica descrivibile come insieme finito di regole di riscrittura che, applicate
riscrittura che, applicate a un insieme finito di unità lessicali, sono capaci di
aveva destato molto interesse, che sembrava poi finito troppo presto ma che ora pare in
intende essere che non sia in loco o finito o infinito, o corporea-o incorporeamente,
provenuto l'intercettamento, speriamo ch'egli abbia finito, e che ora ci sia permesso
mille miliardi di dollari. il resto è finito tutto nella pubblicità... tutte
de rossi: in arrivo maxisqualifica, mondiale finito. = comp. da maxi e
stato il caso di alan bond, ha finito con il pesare molto negativamente. bond
del metaromanziere americano robert coover, è finito nel sito della brown university (dove coover
76: ma che minchia raddoppi? ho finito! ho finito! esco subbito,
che minchia raddoppi? ho finito! ho finito! esco subbito, dio fà!
con materiali il più possibile vicini al prodotto finito allo scopo di rendere l'idea dell'
per cercare di liberare quel povero motociclista finito sotto un'auto, nel canavese, si
esigenze della ristrutturazione capitalista in atto hanno finito col fare aggio sui programmi del neoriformismo
. cheportaabitualmentegliocchiali, tanto che questi hanno finito per costituire una caratteristica molto importante dell'
, nell'alta val graveglia, è finito in un dirupo. corriere della sera [
congetturabile. labriola, 1-iii-653: ho finito per prometterne uno [articolo] 'nolens
si era dichiarato prigioniero politico; ma aveva finito per collaborare. na primàrio
: anzi immaginai, che tutto sarebbe finito in uno scappa scappa, per la
. de carlo, 2-80: appena abbiamo finito e sparecchiato carla si mette a insistere
da semis 'metà, quasi') e da finito. semifino, agg. tondeggiante e
27vi- 1995]: il miracolo è finito anche nei sexy-bar. corriere della sera
24-79: con questi [ragni] ho finito coll'adottare una tattica di stancheggiamento che
, subito dopo la sigla radiofonica, è finito in manette roberto da crema, il
nelle fasce di sotto gli uomini avevano quasi finito nanin legava i carichi nei teli-tenda per
wonton, le crespelle cinesi, e finito con maionese di wasabi, il rafano