limiti derivanti dalla sua caratteristica di essere finito, gli consente e, per così
: l'epoca passata, epoca che ha finito colla rivoluzione francese, era destinata a
uno ufiziuolo della madonna]; e finito che io l'ebbi, lo portai
libretti. dessi, 9-15: aveva finito per intestarle un libretto postale, dove ogni
, xliii-461: fatto lo convito e finito, medea di licenzia del suo padre
, 2-28: poiché queste parole ebbe finito, / dal suo caro amadigi si
mi ha licenziata, ed è l'amor finito. bacchelli, 14-n: le donne
dalla nave un marinaro prima che sia finito il viaggio, se non per quattro cagioni
. licenziati chiamavansi coloro i quali avendo finito il corso intero de'loro stipendi,
sciupano l'un l'altro. * finito il ginnasio, entrare nel liceo; dal
questo da dio a certo termine è finito. boccaccio, viii- 1-257: è
determinare, definire, delimitare un ente finito nell'infinito spaziale o concettuale o sostanziale
limiti, in una parola diviene il finito. 10. matem. limitare un
, definito, delimitato (un ente finito nell'infinito spaziale o concettuale o sostanziale
carattere di ciò che è contingente, finito, non eterno, o di ciò che
delimita, determina, definisce un ente finito nell'infinito spaziale, sostanziale o concettuale
limiti, in una parola diviene il finito. -condizione che delimita, determina,
. labriola, i-231: nessun essere finito può dunque esistere o concepirsi senza il
limite (cioè senza un'altro essere finito dal quale sia limitato). b.
, iii-467: l'articolo non è finito: ho tardato tanto a spedirlo perché mi
. bocchelli, 1-iii-359: a lavoro finito, io vi condurrò a copparo:
divenuto elemento rafforzativo indeclinabile, che ha finito per fondersi colla preposizione ». lunghettaménte
quelli d'un'altra si partivono per avere finito el tempo, e qualcuna dava in
cavallo per la fortezza umana tanto ben finito che vi si vede il lustrare dell'arme
, i-382: certuni... avevan finito per considerare francesco un lustro del villaggio
viene di lustro molto pulitamente lavorato e finito. = cfr. lustro1.
: in cibernetica, sistema fisico, finito, a numero finito di stati, dall'
sistema fisico, finito, a numero finito di stati, dall'uno all'altro
insieme col tempo, e 'l peso essere finito insieme cambia perfino la fisionomia.
1-ii-91: la canapa di dosolina aveva finito di macerare, d'asciugare e d'
f. f. frugoni, 3-iii-325: finito il giorno, se ne tornò romuoldo
254: aspettando che nostro signore avesse finito di magnare, monsignore illustrissimo di santo
grazzini, 2-264: avevano via gli operai finito di lavorare uno magolato quando, udito
, cioè fu fatto di terra e finito magro in circa un dito. milizia
el simposio lessi, non prima ebbi finito di leggere le sue parole [di
collodi, 13: non sei ancora finito di fare e già cominci a mancar
tue braccia. comisso, 17-136: ò finito con l'ammalarmi, uno sconquasso,
come uno; come finito e imperfetto, non come perfetto e infinito
gli sapeva male / di non aver finito il madrigale. carducci, iii-25-317:
di movimento. cantini, 1-10-178: finito che sarà il detto mallevato...
carducci, iii-19-180: l'impero era finito anche prima di rumare nella catastrofe di
adorano, non altrimenti che vi abbia finito di conoscere il diabolico lutero, contra
perdite oh dio!), ha finito di colmare in nostro dolore per la
foscolo, xv-565: non ch'io abbia finito, mi manca più della metà:
marito della trapezista aspettava ch'ella avesse finito il suo numero. -in senso
bene al maneggio: ma dipoi che fu finito, finse la scorruc- ciata col sozzo
buzzati, 3-285: il signor colonnello è finito, dovrei rispondere, ecco quello che
occhi. cassola, 2-182: ella aveva finito di sfaccendare, ma indugiava ancora nella
cellini, 2-75 (431): finito che io ebbi di cavar la cera
dell'artigianato 0 dell'industria; oggetto finito destinato al consumo; manufatto, merce
te domine speravi ', il qual finito e appoggiato il collo sopra un tronco di
pavese, 5-144: l'incendio era ormai finito, tutti i vicini erano corsi a
manomessa, / perché il vinaio avea finito il vino. note al malmantile,
reprimere e manomettere gli scozzesi quando avessero finito di prostemere il partito realista. vico
erano profferti alle faccende agricole manuali, finito il divertimento delle novità, anzi che
un materiale grezzo o su un prodotto finito. - anche: l'insieme delle marche
esser tenuti a riportare detti lavori di finito e di tinto alla detta arte,
santo a riaccendere il lucignolo della vita già finito e inzuppato nella marcia di mille abusi
acquari. montale, 1-103: ora è finito il cenilo marezzo. / si getta
o donna, e pone lo nome finito per lo infinito. landino, 373:
, contro i convenzionalismi, ecc. abbiano finito con lo stomacare e col togliere serietà
provinciale di pisa, e poi tutto è finito. cantoni, 132: mio marito
terra e sì come del mastio ho finito l'anima, e come ho ricotto la
. instruzione a'cancellieri, 1-6-237: finito che avrà di descrivere in detto dazzaiuolo
beverne con ghiottoneria fanciullesca sinché non fu finito. 7. figur. elemento
. slataper, 2-241: ora, finito un mastodontico articolo su trieste che mette
.. suggono, finché non è finito il liquido. panzini, iv-409: *
: si dimostra matematicamente che ogni numero finito si contien infinite volte in qualunque infinito
g. ferrari, i-45: il finito e l'infinito si suppongono, si accusano
rosmini, viii-41: quando il reale finito si spoglia di tutte le sue forme che
suggestioni naturali, di quante pagine abbiamo finito col farci un carcere, una gabbia
pirandello, 8-714: sarei un uomo finito. forse m'acchiapperebbero, mi legherebbero e
loredano, 1-14: le carte, finito il giuoco, si ripongono tutte nel
mia donna! - ho bell'e finito. ma lei sappia che non ho l'
mela. pavese, 1-52: una volta finito, chiedo a talino se non aveva
. idem, par., 24-114: finito questo, l'alta corte santa /
e 'l membrificare non sia troppo finito, sta contento solamente a'siti d'
... quello che ha appena finito di venir fuori di là...
dall'altra banda un casigliano, avendo finito li colpi di pistola, messa mano
un verso in quattro dì non ho finito. guadagnoli, vii-737: batti, dàgli
dài, picchia e mena, ho finito con lo spuntarla. papini, 39-53:
po'i tempi, un po'tutto avevan finito per sospingere il futuro autore del a
argento. e. cecchi, 2-167: finito il banchetto, il giuoco occorre come
: i letteratucoli e gli eruditucoli hanno finito di tenere il campo della vita mentale italiana
... che loren- zino abbia finito d'imparar tutto dante a mente. rosmini
ideando e lavorando, ma col bozzetto finito in mano mercanteggia. soffici, v-6-14
le civiltà più mercantili ed industriali hanno finito col produrre, in londra e berlino,
: che sì, che non del tutto finito ancor di crescere, / te pure
né pensavano pure anche, come, finito l'assedio, quella meschina città si potesse
partirsi dal suo uficio, se none finito il tempo per lo quale promise el tale
moriva e il nuovo nou aveva ancora finito di nascere. 10. fusione
345: quando il marmitta ebbe finito il suo discorso, parve che ci
e su 'l piccante. qui è finito il giuoco (disse) non è vostro
quando ebbe percorso all'in finito quel tenace ammasso di molta farina e di
particolare, contingente, temporale, finito, ecc.); immateriale, trascen
ogni essere creato è di sua natura finito e limitato, ond'è che costi di
è una giungla, la gente ha finito per comportarsi davvero come le belve della
la scienza della natura e sembra ridurre il finito a un'ombra incerta e fuggevole di
le civiltà più mercantili ed industriali hanno finito col produrre, in londra e berlino,
(329): quando il conte ebbe finito, e messo un lungo soffio,
infinita. è l'uno infinito divenuto finito, perché partecipa della natura degli estremi
. bruno, 3-58: non avea finito quel dire, che vien piantato lui
che il tempo del piacere è quasi finito per me. bacchelli, 2-v-219: poi
levi, 3-164: l'oliveto era finito, il terreno era aperto, il grano
14-325: la povera signora laura ha finito i suoi patimenti; meglio così per
, sacrificando il grosso, che fu finito dai mombectu sopravvenienti. -braccio
fiorentina del gabinetto viesseux, che aveva finito co 'l divenire insoffribile al leopardi come
ed unica. carducci, ii-10-196: hai finito la traduzione dell'atta troll? il
, ii-14-11: credevo che tutto fosse finito. siamo salvi per un miracolo.
albertazzi, 239: l'incanto era finito: dell'illusione mirifica restavan solo il
sf. letter. moltiplicazione all'in- finito di un'immagine in seguito al rispecchiamento
1-117 \ le corrottele di questo tuo finito regno si meschieranno fra questi tuoi novelli
pene, di tutto l'amor suo finito miseramente per una volgare questione d'interessi
durante il suo lungo ministero egli aveva finito per crearsi una religione secondo la misura
dell'eternità caduto, decaduto, nel finito, cioè nel misurabile. -con
arrivavano a quell'estremo; i primi, finito quel misurato soccorso, ci ricadevano.
i giornali annunziavano che il poeta aveva finito un'altra tragedia, pastorale questa, di
da insegnare deve finire. come è finito il mito della rivelazione.
di seta azurra. aretino, 20-219: finito di saziar l'appetito il barone presentò
cui fusse dato lo moccobèllo, non fosse finito. buti, 2-135: ora sono
; / il moccolino tuo non è finito. /... / carlo s'
. v.]: 'non esser finito il moccolino ': non esser finita
. b. croce, iii-27-270: finito, [il romanticismo] era certamente uscito
gioberti, 4-1-420: la produzione infinita del finito è la creazione sostanziale. la creazione
¥-1-952: un fratello del sia, più finito e più spedito, collegato da pochi
anime per generare le cavità del pezzo finito. biringuccio, 1 -77: ne
lo scopo e la natura di ogni bene finito, 11 cui ideale esprime o rappresenta
carducci, ii-6-229: ecco il lavoro finito; tardi, ma bene, da
/... solamente cum puoco finito / modicissimo membro del tuo canto, /
altri modificatori. rosmini, 2-147: il finito non può sentire in sé un'azione
2-14 (i-807): veggendo che, finito il giuoco, non cessava di dirgli
-in costruzione con un verbo di modo finito concorre a formare un'espressione che vale
. mazzini, iv-3-57: tutto è finito pel momento in romagna: ma non
-che è o appare incompiuto, non finito (una costruzione, un elemento architettonico
). -mondo corporeo, dementato, finito, fisico, materiale, naturale,
fisico col mondo spirituale, il mondo finito col vivente: intendo parlare dello spiritismo
soggiornando un pezzo nella villa, avrebbe finito col raddrizzare le storte idee che vi
/ c'onni deleto ornai ne sia finito / e chi se aiegra fose sepelito /
? g. bassani, 5-152: era finito il tempo nel quale i ricchi,
(oppure una parte di esso) finito, completo e funzionante. panzini
collegati insieme fino alla formazione del prodotto finito. -in partic.: il trasportatore
i-1-116: donne, il conto è finito e, o finto o vero, /
oriani, x-15-45: una strana morbosità aveva finito col fargli credere di essere cresciuto d'
momento della protesta e della rivolta è finito, o almeno di questa protesta e di
salvini, 19-iv-2-263: mi piace il moretto finito e 'l ritratto. gozzano, i-547
, 3-483: è qui che hanno appena finito la prima chiesa mormona d'inghilterra:
gentiliano, che si concepisce limitato, finito e determinato in quanto riconosce la natura
di questo [il disperato] il finito, e la differenza che è tra l'
giuglaris, 127: in che ha finito un uomo sì mortificato, sì cauto,
una situazione disperata; essere un uomo finito; essere disperato, perduto, smarrito.
pratolini, 8-384: lo sciopero era finito per tutti, e bastava non conservare
; e credi che prima di aver finito il lavoro non si rizza da sedere '
2-111 (494): avendo del tutto finito il mio crocifisso di marmo, ei
. algarotti, 1-x-185: io ho finito il mio tabacco di spagna e qui
egli può. ma lo citi a testo finito, non a parole poche, mozze
il massimalismo unitario di serrati non ha finito di dominare dentro il partito socialista,
': forma filosofica, qualità del finito che è pure dissimile, apposto all'infinito
schiavo). serdini, 1-165: finito ch'ebbon le quattro sorelle / il
. moravia, i-471: « sono finito », pensavo tirandomi i capelli e
è saltato giù dalla serpa, ha finito di togliere la marti- nicca.
da lunghi pennacchi bianchi, quando ebbero finito di suonare, guidati dal loro capobanda.
, / e non potè 'l concerto esser finito, / perché, rizzando un muso
collerica musoneria. pirandello, 7-74: finito il pranzo fra la musoneria generale,
soffici, v-2-113: intanto il ragazzo aveva finito di mangiare e stava muson musoni a
ghislanzoni, 16-198: appena annibaie ha finito di aggiustarsi sul capo la cuffia di
divenire che caratterizza il contingente e il finito in opposizione all'immutabilità divina).
22-2 (381): poiché agamennone ebbe finito il parlamento, piacque a tutta gente
. quello che guiderà detto offizio, finito esso, dirà el principio dello offizio
l'infinito presente usato stilisticamente come tempo finito nelle narrazioni e nelle descrizioni per dare
. carducci, ii-11-89: io avevo finito... un'ode sul natalizio
difficoltà per terminare il cenacolo già come finito, cioè il trovare una testa ch'
. 5. ant. finito, spacciato, rovinato. brignole sale
40: per questa negletta / è finito il sospiro d'amor: / altri sono
ben assettato, o non del tutto finito, curato, o anche è scelto
punite con le reprensioni fatte nel tempo finito che ricevere quella dura reprensione nel tempo
ne stolsi quando la ditta apostulos ebbe finito di liquidare i conti, fu solamente
ella [margherita di navarra] ancora finito i trenta anni della sua età, fu
o simili. -il negozio è finito: per indicare che una vicenda,
è chiusa, / il negozio è finito, / spenta è la cortesia, morta
è la città? / 'il negozio è finito: così sta. -mettere in
secondo il quale l'unità tra il finito e l'infinito è dimostrabile solo negativa-
filosofia che il neoplatonismo del ficino aveva finito di screditare presso gli spiriti pratici.
nuovo... oramai il dopoguerra è finito e si sente il bisogno di una
, rastremate,... donatello sarebbe finito vicino ad un'arte da far pensare
come il segno che il lavoro era finito. 2. oggetto (o
orda romantica, wagneriana e titanesca avesse finito di menare strage e si fosse ritirata
g g. capponi, 1-i-258: finito il giorno del torneo, succedendo nel
nocheri èi disperato / e sta quasi per finito, / tonde el mar tant'à
ma bene,... hanno appena finito di mangiare e di prendere il caffè
esso, è formata da un numero finito di ideali (ed è di questo tipo
, iv-1-107: -tutto, proprio, è finito? - bianca, vi prego,
, di rimbaud, di campana, ha finito con lo scuotere pericolosamente la fede degli
g. b. adriani, 1-i-598: finito il divino uffizio, da uno araldo
una prop. concessiva con verbo di modo finito. fra giordano, 166: avvegnaché
(nel 1936). non finito, sm. nella storiografia e nella critica
. = comp. da non e finito (v.). non frase
il diritto di credere che tutto fosse finito? ebbene, nossignori. ho ricevuto
voglio che stiate riguardata fin che non è finito quest'influsso, perché siete la nostra
c'è: quando poi tutto è finito, si raccolgono i conti, e a
miglio con una colonna di pietra e finito ponendo di la e di quà della strada
correva la notizia che il tale era finito prigioniero e domani che il tal altro
quartieri solitari della periferia, ed era finito in un caffeuccio, il solo aperto lungo
: se le corrottele di questo tuo finito regno si meschieranno fra questi tuoi novelli
dalli 9 novèmbro e da li io numero finito e completo, decembro. ragazzoni,
contraddizione si presenta nuda nella lotta del finito e dell'infinito, del
ore. gemelli careri, 1-v-12: finito il giro del mondo, si troverà aver
quanto el tuo remo debbe durare ed è finito el tempo. a. cattaneo,
il procedimento numeratorio) in un numero finito. = deriv. da numeratore.
un infinito contradditorio, e l'infinito finito. ripugna infatti che l'infinito consti
proprietà dell'ente, e nell'individuo finito la proprietà delf idea. 8
ramazzini, 292: quando sarà finito di stampare farò caratteristiche richieste (
delle fibre di un foglio di carta finito, visibile in trasparenza. 4.
che mi tenevano sacrificato finché non avessi finito un tal lavoro. -necessario a
suo, il parentado si / intendesse finito. allegri, 222: io son in
pensiero di kierkegaard vale come categoria del finito o di transizione dalla sfera dell'idea a
gli occhiali, tanto che questi hanno finito a costituire una caratteristica molto importante
caverne di paura,... avevano finito per indisporre i due funzionari.
negozio che io non l'abbia ottimamente finito. algarotti, 1-ii-18: che vorremo
con raccapriccio. « tutto è dunque finito per me? ». odontòide
fabbricar le pallottole de'moschetti, che, finito, sarebbono rimasi affatto senza armi
: quel nuovo cartellino di neo-sperimentalismo ha finito con l'essere identificato con una specie
vincoli olonomi, nel quale il numero finito di gradi di libertà coincide con quello
essendo assai giovanetto, che appena avevo finito il corso della filosofia, tralasciato poi
più ricercato in ogni sua parte e finito degli altri. -sfumato in una
. e. cecchi, 2-167: finito il banchetto, il giuoco occorre come
permanere di bolle d'aria nel pezzo finito. 3. fis. omogeneizzazione del
fondamentale. mamiani, 10-ii-74: nel finito bisogna che... quello che
vien biasimata d'aver fatto il mondo finito e di essere agente infinito circa suggetto finito
finito e di essere agente infinito circa suggetto finito. chiabrera, 1-i-385: l'onnipotenza
fiera freda 'il mercato quando è finito... ed è così comune fra
e il suo essere appreso dall'intuito finito come essere ideale, privo dei suoi
ma mette in essere la forma del pensiero finito separandola dall'oggettivo assoluto. la distinzione
rusco... ritornava da opre stanco finito. -con riferimento al servizio prestato
sono cominciati, e ne era quasi finito uno con certo pochissimo aiuto dato dall'opera
operato né opererebbono ricavarne il prodotto finito. - anche: fabbricare, produrre
processo produttivo e la realizzazione del prodotto finito. 8. log. logica operativa
, l'atto infinito e la potenza del finito. 9. contraddizione, contrasto
e l'ascoltava attentamente e quando aveva finito gli domandava ridendo forte: -che hai
. montale, 1-103: ora è finito il ceralo marezzo. -in contrapposizione
schiù china le ciglia / et ha finito il suo nuovo oratorio, / odi poi
carichi di fagotti e di figli ebbero finito di prendere d'assalto con urla selvagge il
orda romantica, wagneriana e titanesca avesse finito di menare strage e si fosse ritirata
: il cameriere... aveva finito d'apparecchiare e, presa l'ordinazione,
b. segni, 7-175: essendosi finito il ragionamento di tutte le potenze dell'
loggia con bello e riposato ordine serviti, finito che si ebbe, tutti su ci
orecchia sola. boccaccio, 1-ii-743: finito il grazioso canto della donna bella,
.. il conforto de'disperati. laura finito l'orlo dovea cominciare anch'ella ad
penso a difendermi. oramai tutto è finito. saba, 387: si riviveva,
monti, iii-404: 'omero 'è finito. mantenetemi adunque la parola e venite
in ortiche quei due bocconi che ho appena finito di mangiare. -trasformarsi in
sistema ortonormale a partire da un insieme finito o numerabile di vettori linearmente indipendente e
nel dipinto] il ballo dei bambini finito di oscuro e di chiaro. firenzuola,
. f ii mancatore, di mangiar finito, / tossa e le scorze in un
sul duro e su l'ostinato è finito il dire. 19. dimin
3-99: monti d'immondizie ave- van finito coll'ostruire le strade e sulle barricate razzolavano
de'pazzi, v-170: era appunto finito le laude di mattutino e era l'
l'ottava è un mondo armonico e finito, come quello di platone e di aristotile
negozio che io non l'abbia ottimamente finito. sacchi, i-235: sanno ottimamente
rosso. cellini, 1-71-169: avendo finito la mia medaglia, la stampai in
la notte. vasari, i-91: ha finito ultimamente il tadda la testa di cosimo
. faldella, 1-74: quando ebbe finito quel vezzeggiativo di declamazione e tosse,
ch'io t'ascolto: / hai tu finito ancora? ovvia di'presto. note
di, 92: lo mandò liberato e finito pregando esso gli uomini e gl'iddii
! ». « ho bello che finito! » riprende teodoro « c'è qualcuno
. carducci, ii-6-104: quando avremo finito il petrarca, le parlerò d'una
è contradetta da ciò che dentro al finito padroneggia invece il diverso e non già l'
-una le paga tutte. -ha finito anche lui. -un diavolo paga l'
184: avea gianbologna... finito e messo su il cavallo di bronzo il
/ sul principio e la fine / finito ed infinito? 5. locuz
su. comisso, 5-341: aveva appena finito allora di lavorare tra il paltano ad
. bastava che mi lasciassi intendere; avrebbe finito presto di mangiar pane. de amicis
quello [san francesco di marmo] finito di pannamenti e testa, che il
i cardinali / del papa morto avean finito il pianto, / 'idest '
perché quando io ho dato il lavoro per finito, lui si è arrampicato su piano
rosari,... e così avea finito di purgarsi del vecchio lievito..
, iv-864: sem benelli è stanco e finito anche come scenografo parabolone di pantomime mascherate
intendimenti, cominciando ove il tasso aveva finito, nulla togliendo dal tasso, nulla se
le civiltà più mercantili ed industriali hanno finito col produrre, in londra e berlino,
687: una specie di paralisi ha finito per impossessarsi del mio pensiero e della
6: l'edera... avea finito col fargli [al castello] addosso
chi non lavora non mangia. e finito il tempo dei parassiti, oggi non è
manzoni e guerrazzi. carducci, iii-19-152: finito il suo egitto, al regaldi parve
colombi, 74: ornai i babbi hanno finito di parlamentare a lungo in segreto col
. quanto a me dunque è affare finito, parlamentarmente almeno. faldella, i-5-116:
potremo dire che l'uficio nostro fusse finito. g. morelli, 439:
sua. b. segni, 29: finito che ebbe antonfrancesco il suo discorso,
schiù china le ciglia / e ha finito il suo nuovo oratorio, / odi poi
jahier, 159: ogni volta che ha finito, la nostra fanfara ci ha detto
. buzzati, 6-221: non aveva finito di parlare che già se ne era pentito
alle spalle a tuo padre; l'hai finito con un colpo alla nuca.
ogni riguardo. mascardi, 251: finito questo discorso..., dionigi
trova presente nella natura di ogni ente finito. -suscettibile della partecipazione e dell'intervento
, xiii-337: la mente confronta un ente finito coll'altro e vede che l'uno
. oriani, x-15-3: essi avevano finito da un'ora la solita partita a scopa
giocatori di bridge e di biliardo avevano finito le loro partite, le signore avevano
9. esaurito, terminato; finito, consumato. chiabrera, 1-iv-319:
: le vacche partorienti, quando hanno finito il tempo della gravidanza, non si
dalle bande nere], egli è finito l'essempio de la fede antica,
alfine, alle pruine algenti / è finito passaggio ed all'incontro / per la stessa
lavoro. carducci, ii-4-68: ho finito di metter insieme il i volume dei
, iv-321: se il libro non è finito non importa: 10 il dimandava solo
maria. -concluso, terminato, finito. giovio, i-150: la quarta
citolini, 428: poi che è finito il viaggio, sarà lo allentar le
329): quando 11 conte ebbe finito, e messo un lungo soffio, che
cammino. massaia, ii-161: finito il pranzo, uscimmo insieme a far
, iii-202: pare che non sia ancor finito il passo dei forestieri. -passaggio
zibetto, dell'ambra, è negozio finito. parini, giorno, ii-60: polvi
i giornali annunziavano che il poeta aveva finito un'altra tragedia, pastorale questa,
.. pataccaro... sei finito pataccaro. = deriv. da
si sapeva nulla, neanche se fosse finito nel suo letto o sul patibolo.
, 14-325: la povera signora laura ha finito i suoi patimenti; meglio così per
o su entrambe le facce el foglio finito uno strato idoneo di una miscela acquosa
incapace d'assuefazione, e ho quasi finito di patire. tommaseo [s. v
. 19. locuz. -aver finito di patire: essere morto.
v.]: è morto. ha finito di patire. -aver patito nel nascere
padre de la patria celeste, avendo finito il suo raggionamento con venere, il proposito
alvaro, 11-199: il patriarcalismo era finito, e nulla lo poteva risuscitare.
v.]: 'non ho mica finito un patrimonio 'dice chi non ha fatto
farebbe questi patti...: finito e pubblicato il lavoro, altri patti,
cellini, 1-40 (109): finito questo modello, piacque tanto al duca
. pavese, 1-52: una volta finito, chiedo a talino se non aveva
lettera... aveva in breve finito col somigliare a uno di quei vecchi
manderei l'inno all * 'aurora 'finito questa mattina, che io credo la
. soffici, v-2-572: la beppa, finito che aveva la sua pelatura, riponeva
nove mesi, ripigliata la penna e finito il libro, adempio il mio antico
cimquanta se 'n tanto tempo non fusse finito e simili capitoli che si suol fare
lasciato incompiuto, non ultimato, non finito (nell'espressione in pendente).
, incompiuto, non terminato, non finito (un lavoro, una narrazione:
-cascante. baiatri, 71: finito ch'ha di far le sue questioni,
, 159: ogni volta che ha finito, la nostra fanfara ci ha detto
l'occhio mio corporale, perché è finito, ha il termine suo, che è
col suo pennello « l'infinito nel finito, l'astratto nel concreto, il sovrannaturale
v-1-952: un fratello del sia, più finito e più spedito, collegato da pochi
morire. deledda, ii-201: -ha finito la sua penitenza terrestre! - rispose
conventuali. ojetti, ii-150: non è finito: ecco i bussolanti in seta rossa
penneggiare un cagnolo, se non a lavoro finito. 2. scrivere, trascrivere
, ma scelto dal vero e ben finito. fucini, 628: essendomi capitata
. ojetti, i-565: ha finito di scrivere e placido, le mani presso
. giov. cavalcanti, 22: finito il testamento, finì il testatore intorno
flagellarono. carducci, iii-io-179: dante avrebbe finito scrivendo rime puramente dottrinali, se l'
filos. che patisce privazioni (l'essere finito). mamiani, 10-ii-233: nei
e non risolubili in cui versa il finito a rispetto di sé. 10
'forse perche colle frutte il desinare è finito. quando il primo impero francese stava
e con un impulso che si mantiene finito. -in senso generico: impulso fisico
-recipr. chiabrera, 1-iv-132: finito questo canto, gli strumenti ripigliarono a
. ed ha contratto un matrimonio (finito in perdizione per cause profonde e quasi
e capiva che alla morte del nonno sarebbe finito con l'andare tutto in perdizione.
scherzo, soggiungeva che allora marta aveva finito di convincersi del tutto di aver fatta
rovinato finanziariamente, socialmente, politicamente; finito. anonimo, i-464: perduta non
all'ottava] la risolutezza del metro finito e la fluidità del perenne.
condorcet, crede possibile in un essere finito, quale è l'uomo, una
antioco. -portato a compimento, finito, ultimato. m. nicoletti,
. -in senso concreto: prodotto finito. ottimo, i-495: è vero
invogliare attilio a farle compagnia, aveva finito per trattenerlo peritante su l'uscio della
, è solo permutazione d'un insieme finito d'elementi e funzioni? 10
, v-3-135: quando il dicitore ebbe finito, si levò un colonnese per nome andreozzo
pirandello, 8-50: aveva, sì, finito di rovinare la famiglia già decaduta dei
non ha più prospettive e speranze; finito, condannato, rovinato. -anche: spacciato
. marinetti, iii-485: il diplomatico ha finito per pescarmi col cameriere. e.
foscolo, xi-2-600: i veneziani avevano finito a diventare signori della navigazione e del
due mesi fa a roma, ed ha finito per andarsene scuotendo la testa, quasi
'un peso': e dicono 'aver finito il peso'quando hanno finito di lavorar quel
'aver finito il peso'quando hanno finito di lavorar quel tanto che era stato
ha (come si suol dir) finito il peso. note al malmantile, 11-31
. note al malmantile, 11-31: 'ha finito il peso'...: s'
annoia. - perdoni, or ora ho finito. = nome d'azione da
, / se quella tua linguaccia ha ancor finito. ghislanzoni, 18-159: anche quest'
verso la famosa meg che non aveva ancor finito di leccare i suoi dodici pezzati cuccioli
moravia, ix-23: dopo che fu finito e lui si era allontanato da me,
ai piagnucoloni, subito dopo che han finito di piangere: -se sapeste oh se
sospirava: -povero angelo! ha finito di penare! r. sacchetti, 1-413
non funziona se non è chiuso e finito; e funziona imperfettamente quando alcune parti
loro piani per l'avvenire ora che avevano finito gli studi. jahier, 2-8:
: agnellino o bozzone che appena ha finito di poppare. = dimin.
. bruno, 3-58: non avea finito quel dire che vien piantato lui in
sua figliuola, ancor che non fosse finito il tempo del pianto di vero suo
di qualcosa: considerarlo ormai perduto o finito, rassegnarsi alla sua perdita.
dell'ente e del possibile, del finito e dell'infinito, si vive in un
madelon... ogni volta che aveva finito, il violinista portava in giro un
, molte amarezze, ecc., hanno finito per rendermi rozzo, trivialuccio, bisbetico
la gente del nostro campo, appena finito il solito lavoro di formazione, si gettò
dài, picchia e mena, ho finito con lo spuntarla. montale, 21-34:
sole piccolo e ammalato come avesse ormai finito il suo compito sulla terra.
: guardati nello specchio, un uomo finito sei, rudere, brutto, senza
in atto, non concluso, non finito (una situazione). ammirato,
, 16: quando il prete ha finito la messa tutta, viene tutto il populo
picciuolo. campanella, 4-321: finito il seme dal calor natio et estivo
fatto finta di farla o peggio avevano finito con la guerra di mettersi le scarpe
sp., 8 (127): finito di scrivere rilesse attentamente, senza alzar
acqua, raggiunta la massima altezza, ha finito di crescere. guglielmini, 133
. - anche: che ha appena finito di pronunciare qualcosa. chiabrera
-pietà è morta: per indicare che è finito il tempo dell'indulgenza nei confronti dei
. donato degli albanzani, ii-69: finito il parlamento e tornati gli ambasciatori a
infinito e ha voluto pigliare il nostro finito, mortale e tanto vile e basso
ghirardacci, 3-95: era di già finito il termine pigliato da tartaro di avere
a spendere. giannone, 242: finito quel poco contante che avea, non
: come farai, coglion, quando finito / tonto sarà di quel gentil garzone,
non voler rifiatare se non a discorso finito. 4. per estens.
perfetto. montale, 1-103: ora è finito il cenilo marezzo. / si getta
, 21-240: -beh, come è finito il racconto?.. -è finito con
finito il racconto?.. -è finito con una pioggia di domande su viola
degli ultimi trent'anni del secolo ultimo finito. = deriv. da piombo1
formata una città così complessa, è finito l'orgoglio che era il fascino di milano
male., ancora 'un t'è finito.. / ritonfa! o la pipita
dagli angoli completi che congiungono un numero finito di rette passanti per un punto detto
: il pistrino de lo scrivere è finito, dico pistrino perché, se ben io
suggestioni naturali, di quante pagine abbiamo finito col farci un carcere, una gabbia
, ii-92: un pastore, che aveva finito di sorseggiare un calice d'acquavite
de'misteri, al di sopra del finito. borgese, 1-63: fuggire,
fare nuovissimo, di questo abbattere il finito e l'incatenato per la libertà?
che si è dato al suo senso ha finito i suoi plausi. -con
, 1-118: lo citi a testo finito, non a parole poche, mozze,
: così, con poco, ho finito per farmi un'esperienza assai felice, in
che siam qui, che tutto è finito, quel latino che andava cavando fuori,
peruzi e galganeto suo figliuolo ci à finito il pudere ch'egli ci aveano inpegnato
ho non ha speranza; / così fosse finito come è ella, / e che
d poggiuolo dell'organo inferiore. sarà finito in tutto fra dieci giorni. = voce
alla dualità o alla molteplicità dell'essere finito, in partic. dell'uomo.
buco dell'anticlericalismo positivo, e han finito per dissezionare e alterare la grande polifonica
e contrari) ed è inseparabile dal finito. in virtù di questa poligonia l'individuo
dott. luigi frati ha in quest'anno finito di pubblicare
palco finché i suoi polli non àn finito di starnazzare. jahier, 76: carrera
ghislanzoni, 18-5: d pranzo era finito ed il padrone di casa, sdraiato nella
. tommaseo, lxxix-i1i-132: quando, finito il pranzo, solo de'commensali il
aveva ventitré o ventiquattro anni, aveva finito pur allora di studiare diritto, aveva
manovali polverosi, che a lavoro finito scendevano dai battelli o dai tranvai,
era affatto uscito, ma aveva semplicemente finito il suo sonnellino pomeridiano. piovene,
terra per salsa, e tutto è finito: aggiungi un mezzo bicchier di vino.
popolare di questi simili soldati che avesser finito di far questo essercizio e si avessero
moravia, i-330: d bimbo aveva finito di poppare. -sostant. d'
. la gazzaniga e la bellotta hanno finito col loro tè, e ci hanno lasciato
il tuo piacer e il mio sarà finito ». biffi, 88: un porco
riuscito. mazzini, 32-214: appena finito questo porco mio opuscolo, riavrai tutti
seguitate a me. -ed ecco non avea finito quel dire, che
, non c'è più grappa, finito il genepì, finita anche la porca d'
sp., 8 (127): finito di scrivere rilesse attentamente, senza alzar
. calvino, 8-96: un numero finito di spugne eterne avrà il mondo; u
alfine, alle pruine algenti / è finito passaggio, ed all'incontro / per
amleto molto popolare agli esordi, hanno finito per approdare a esiti estremamente diversi.
entrasi in porto di riposo eterno, finito el mare tempestoso e rio nel quale più
bocchelli, 1-i-283: « io ho finito d'aggottare e ho ristoppate le falle dalla
è tempo molto breve, e prima finito che le cose siano condotte a porto
5-113: ora va pure. ho finito. doppio porto, questa lettera.
, 5-152: m'immagino quello che ha finito allora d'ammazzare l'amante, lasciandola
mai posa. cicognani, 13-136: finito il patrimonio,... aveva
la breve nel posaménto per non aver del finito sfuma per modo di dire e fa
mai posato per quella foto, abbia finito per persuadersi che la bella bagnante è
, perché ammette l'infinito oltre il finito. de sanctis, ii-11-279: augusto comte
intelletto], se fusse circa atto finito, dove l'infinita potenza sarrebe privativa;
comincia un discorso: « quando sarà finito il nostro villino.. » e s'
1-i-13: -signori, questo ponte dev'essere finito prima di giorno. -si farà il
sì e in tal modo che, finito il canone e preso il sagramento,
come romani m'avea promesso di darmi finito il terzetto e poi mi mancò, postergai
. donato degli albanzani, ii-69: finito il parlamento e tornati gli ambasciatori a
. consegnato (una merce, un lavoro finito). federici, lxli-4-10: se
i re e i potenti quando hanno finito di dar ordini e vedono il mondo
potenza naturale finita, un certo termine finito nelle operazioni loro. b. segni
nell'atto infinito e l'altra nel finito. ma la quantità di potenza effettuabile
potenza. -potenza di un insieme finito: numero cardinale degli elementi di un
g. bassani, 6-11: è finito così male, poveruomo. =
e superbo prandio. aretino, 14-88: finito il prandio, a guisa di corona
: fu loro dato da pranzo, finito il quale si licenziarono. comoldi caminer,
avrebbe riscattato dalla miseria lui malato e finito. -disus. pensione.
13-iii-1986], 21: in carcere è finito giuseppe lo surdo, 23 anni:
iii-12: poi che il mio preceptóre ebbe finito / il suo parlare, i'me
ciò che porta con sé l'essere finito de'mondi creati. e corsero essi
.. fra dieci minuti tutto sarà finito.. io vado a precipitarmi dal
orsù tiriamo innanzi, ch'io ho finito, / perch'a questi discorsi le
d'in fluenza europea è finito. carducci, ii-4-208: che ti pare
. bar etti, i-78: è finito [il primo tomo], ed hogli
e avente approssimatamente la forma dell'oggetto finito, che viene preparata per facilitare l'
careri, i-v-291: fingono d'aver finito il danaio e che l'attendono di
, si levò molto a bonora. finito rofizio et audita la messa, in
del consiglio. magalotti, 22-182: finito il sermone, si venne alla destinazione delle
: non riesco a spiegarmi come son finito qui dentro... il terribile è
« non riesco a spiegarmi come son finito qui dentro. mi sembra tutto un
chiabrera, i-iv-112: imeneo, poiché ebbe finito di cantare, s'accostò alla fecondità
dee., 1-5 (i-iv-66): finito il desinare, acciò che il presto
di sé; e il sentimento è tutto finito in se stesso e nulla prevede.
, 5-227: or vedete quant'è finito il nostro misterioso cavaliere, disse mylord
patinato d'un sudicio annoso, avevano finito per assumere una orrida preziosità di ricamo
passavano. e. cecchi, 5-140: finito il corso, troppi fiori erano rimasti
, v-3-135: quando il dicitore ebbe finito, si levò un colonnese per nome
: il pnncipato de'vescovi romani è finito legalmente dal momento nel quale fu proclamata
doppo molte fatiche e tempo terminato e finito. -punto di partenza di un futuro
xv di luglio mcclxxxii: il quale finito, se ne creò sei, uno per
). poliedro (detto anche prisma finito) le cui facce sono costituite da parallelogrammi
. -per estens. estinto; finito. bonagiunta, xxxv-i-261: l'aigua
questa risoluzione: che il prelato religioso, finito l'anno aella probazione, fosse tenuto
soluzione o più soluzioni costituenti un insieme finito o anche infinito ma discreto; indeterminati,
un ragionamento, decidendo in un numero finito di passi se un enunciato è dimostrabile
, se è concretabile in un numero finito di passi descritti
) e la potenza che ha fi finito di tornare all'infinito (spirito);
., 4-7 (i-rv-410): fu finito il processo di messer lo giudice sopra
una prima fase di lavorazione. -prodotto finito: che ha subito l'intero processo di
, di conseguenza, uanto denaro sarebbe finito nelle tasche dei paesi pro- uttori,
di questo mviolabil decreto hanno a pena finito di proemizzare che subito si sfrenano in
accrebbe lo strettoio al petto quando (finito ch'ebbe di cantar la profana) un
professo nel noviziato. salvini, 39-v-202: finito il quinquennio, [i pitagorici]
per questo che non si veda un finito fumoso e non termini e profilamenti spediti e
secondo il mio consueto, ho già finito i miei sonni, e, acceso
come d'un altro, il discorso era finito quasi in un grido a voce bassa
dalla superficie, resta per ogni banda finito e terminato. bruno, 3-1059:
questi il libro 'de mundo \ finito in sette capi, e mi condannano di
e colpevole dover essere scacciata non appena finito d'allattare il nascituro: questo,
, che si conclude in un numero finito di passi. -programma di libreria
.. circa la scala elei prc esso finito o infinito in cause subordinate. idem
... è logico che si sia finito a credere tutta l'umanità in progresso
ii-209: de la prole d'adam finito è il regno; / già de le
pochi di prolegomeni. del resto è finito finitissimo in tutte le lettere da capo
in pergamo; l'altro dopo l'aver finito il prolighino o prologo o proemio che
verista è finita per sempre, e finito insieme è il tipo del giovane operista
bonsanti, 4-555: non aveva ancora finito di propinare, a un pubblico servile per
0. rucellai, 2-6-3-278: al sole finito porge [dio] chiarezza propagabile per
nozione dell'ente infinito e dell'ente finito. b. spaventa, 1-43: tutto
i mestieri o la legislazione... finito questo il presidente domandi se tutti convengono
scorda il vostro avermi detto che tra il finito e lo infinito non è alcuna proporzione
o considerati tali, come fra il finito e l'infinito, il perfetto e l'
, e la divina maestà, cioè tra finito e infinito? siri, ii-694:
, 4-278: il suo romanzo era finito, definitivamente; e quella lettera ne
carducci, iii-7-403: l'alfieri aveva finito bestemmiando la rivoluzione francese: il foscolo
come una volta i preti quando avevan finito di dir messa. fucini, 78:
, ornatista buono e in ogni parte finito e leccato. 3. figur
reprimere e manomettere gli scozzesi quando avessero finito di prostemere il partito realista. botta
ricama intorno ai articolari, e, finito un discorso, non potete più trovare
, ii-901: « tutto è dunque finito per me? ». « come?
26: li mm. protettori, finito l'anno della protettoria, persevereranno ancora
penali le prove testimoniali e materiali hanno finito col sostituire le affermazioni dell'imputato con
. tozzi, vl-551: quando aveva finito [la zingara], ascoltava sorridendo gli
dimenticando gl'inconvenienti che la nevicata avrebbe finito col provocare, girò intorno al capanno,
mamiani, 10-ii-361: per le necessità del finito anche nel mondo chimico, dopo certa
danari, cum sit che 'l russe finito il termine di potere metere arzentti in zeca
. condizione di ciò che non è stato finito, ultimato o sistemato definitivamente e ordinata-
al buco dell'anticlericalismo positivo, e han finito per dissezionare e alterare la grande polifonica
ogni altro beneficio. tassoni, 8-66: finito il vin, nacque fra lor contesa
jack johnson e tommy bums u canadese, finito in carneficina anche quello. ojetti,
, colla mia liberalissima ricotta, aveva finito per sguinzagliare le plebi, più assai che
, i-458: l'affare di farnese è finito in una paura pulcinellesca cagionata dall'aspetto
viene di lustro molto pulitamente lavorato e finito. nannini [olao magno],
. carducci, iii-20-49: fatto e finito, se non condotto all'ultimo pulimento,
ricopiare pulitamente in udine per bello e finito. carducci, iii-i 1-293: l'
fr. colonna, 3-372: finito che la ninfa cum comitate blandissima ebbe
. limo volgar., 3-248: finito il terzo anno della guerra punica,
d'efelidi aspettano che il babbo abbia finito ai prender la sbornia. fracchia,
avara. comisso, 12-185: tutto era finito e l'arte era divenuta una grande
(329): quando il conte ebbe finito e messo un lungo soffio, che
punto sei? » « ho quasi finito » disse la madre. -con
proceduta di punto in punto, ma finito il mangiare lo potrete pienamente sapere.
si deve fare, tenuto a disposizione; finito, terminato. s. antonino
molto piccole appiè delle scale gemonie e finito di ammazzarlo, quindi con uno uncino lo
purché tu mi ritrovi, e che sia finito questo diavolo d'influsso. cattaneo,
come romani m'avea promesso di darmi finito il terzetto, e poi mi mancò,
avea a esser cominciato coi terzetti e finito coi quademali.
registrino a un quadernario; e, finito la visita, lo presentino in cancelleria.
, 1-279: ne'piccoli quadretti è finito e leccato quanto fossero miniature, nelle
numeri e da gli ìmpari e dal finito e da l'iminito, per questa cagione
del mio scritto inglese, e appena finito te lo manderò in qualche modo.
: la mangiamanti, al solito, appena finito di dime qualcuna della sue, si
vuole almeno riempiere tutta la capacità del finito e... però i possibili vengono
di lavorazione del prodotto o sul prodotto finito). -coefficiente di qualità: quello
. soldati, 2-457: il film è finito solo adesso: sono quattordici rulli con
grandezze. mamiani, 10-ii-109: nel finito... ed in ogni suo atto
hanno da sparire, perché il quarantotto è finito e suona l'ora di metter giudizio
, 14- 140: qui ha finito il suo quaresimale nel duomo il padre
immaginari, distinti o coincidenti, al finito o all'infinito). -quartica sghemba
, / che 'l primo parmi aver finito già. salvini, 41-38: nel cominciamento
del pitagorico. rosmini, xiii-267: nelressere finito... ci sono quattro elementi
circa quattordicimila anni ai vita, è finito praticamente di colpo. quattordicina
8 (127): don abbondio, finito di scrivere, rilesse attentamente, senza
segni. calvino, 11-24: hai finito, bella mia, di cambiar le carte
ma non mi sentivo più quella: tè finito per me il giovane canto. tarchetti
il 'che si fa quando il vino è finito. -portare ghiande alle querce:
desiderio. b. tasso, i-307: finito hai, bella donna, il brieve
: fu da papa chimento giocondo / finito e quietato del tesoro, / che dovia
veste. da porto, 1-133: finito il parlare di messer antonio, fu
lennità de'sacrifici, e già avendo finito il combattimento a cavallo e gli
era lontano il momento in cui alessandro avrebbe finito col far quello che rimproverava agli altri
i denti. baretti, 1-304: è finito carnovale e... la rabbia
un cenno, la scarica. e finito. il plotone d'esecuzione -raccapriccio,
dalle divozioni: il servizio divino è finito giusto adesso. cesarotti, i-vm-58: in
. ferd. martini, i-51: ho finito ora di leggere 'il fiaccheraio '
, 189: poi che la nunziata ebbe finito / di raccontar (la cena era
. f. frugoni, 2-331: finito il racconto de'doni che portò la francia
? », chiese, quando ermanno ebbe finito. « a torto, quanto allo
liquidi, sale, zucchero) in prodotto finito, attraverso procedimenti tecnologici di purificazione
fondo del torrente, non aveva piu finito di segnarsi al buio rivoltandosi sullo stramazzo
campionato 1948 / 49 non è ancora finito. il tonno è in testa con quattro
per regalo nelle gite al mulino; finito che avevano si mettevano a ragghiare d'allegria
, i-8-72: 1 loro ragionamenti sopra il finito e l'infinito. pirandello, 8-48
dalla nave un marinaio prima che sia finito il viaggio, se non per quattro cagioni
mona lucrezia..., e quasi finito il ragionamento viene uno suo ragioniere di
che bisogna rallegrare. ogni volta che ha finito, la nostra fanfara ci ha detto
dice il vento, / tutto è finito, ramano le spoglie / della tua croce
torno. t. alberti, 148: finito il desinare o la cena, [il
. che l'imposta sui fabbricati ha finito per diventare quasi un ramo secco della
irghesia alle così dette 'masse 'ha finito per rampollare i suoi frutti.
e non ostante la 'ricchezza ', finito all'ospizio. 3. derivato
vetrina aveva ramponi. bello. ma è finito il tempo dei ramponi. le balene
altro effetto non seguitasse: tutto sarebbe finito nella pelle stessa, la quale può
lo scopo e la natura di ogni bene finito, il cui ideale esprime o rappresenta
i-iv- 119: non sì tosto ebbero finito gl'istrioni di rappresentare il secondo atto
carducci, ii-11-89: io avevo finito... un'ode sul natalizio
e l'anno passato incominciai, né ho finito ancora, una rapsodia su la battaglia
, 9-80: forse l'estate ha finito di vivere. / si sono fatte rare
rassa intenta. sannazaro, iv-286: finito che fo il mangiare, se disparò il
pace né ancora al duca non è finito il tremito del suo mortale pericolo. montigiano
. non dài l'idea d'un affare finito, ma più recente di quello che
ma più recente di quello che significherebbe 'finito 'senz'altro o 'passato '
: l'avvocato zummo credeva d'aver finito per quel giorno, e rassettava le carte
per tre quarti d'ora; quando aveva finito, ravvoltolava il suo rotolo e se
ogni razza. speriamo peraltro che abbiano finito. -mescolare le razze: stringere
quando è perduto il re, è finito il gioco. ibidem, 155: l'
. e. cecchi, 2-148: aveva finito col prendere quel passo esagerato e falciante
. manzoni, iv-318: non avendo ancora finito di ridere de'vecchi realisti francesi,
reprimere e manomettere gli scozzesi quando avessero finito di prostemere il partito realista.
una potenza infinita coniugata con un atto finito. g. ferrari, i- 344
necessità ignote ed arcane dell'essenza del finito. tommaseo, 3-i-241: gli errori e
campana, ii-237: avendo... finito di recitar la lor lunga diceria gli
antonio, e sempre, prima che avesse finito, trovava quello che cercava. silone
bassani, 3-255: non appena ebbi finito, malnate mi fissò con straordinaria serietà
non tornasse; ma non avevamo neppure finito di leggerli e già vilma si sciattava
reducismo, compreso quello partigiano, è finito. 7. pietra [« l'illustrazione
massa maggiore. soldati, 0-109: finito il remuage, le bottiglie vengono refrigerate
. pavese, 8-321: ogni sera, finito l'ufficio, finita posteria, andate
guarnigione: i giovinetti di certo hanno finito col fabbricarsene un romantico idolo di dogaressa
ripetevamo, ammonendo, che esso sarebbe finito in un disastro nazionale. ojetti,
. e. cecchi, 2-167: finito il banchetto, il giuoco occorre come
3-492: ciascuno de gl'infiniti mondi è finito ed ha regione finita. =
: il principato de'vescovi romani è finito legalmente dal momento nel quale fu proclamata
non sa regnare. -s'è finito di regnare: quando si ammette che
. v.]: 's'è finito di regnare quando bellezze, ricchezze,
delrindividuale, non c'è già l'astratto finito, ma il finito ingenuo, che
è già l'astratto finito, ma il finito ingenuo, che è l'unità indistinta
che è l'unità indistinta d'infinito e finito. 15. ant. mitra
semplicemente incurvandosi, ma facendo un angolo finito e tracciando la figura di una punta
i-44: l'infinito è evidente quanto il finito; se volete negare l'uno de'
ha motivo di preferire? infinito al finito; se scegliete a caso, la dialettica
personale gestione del lavoro e del prodotto finito (con riferimento al processo produttivo capitalistico
verse spezie dello scibile, è un intelletto finito, del quale disse bene aristotile ch'
. che non è autosufficiente; che è finito, limitato e non sussiste in sé
rosmini, xiii-166: se il soggetto finito intelligente è un ente per participazione, conseguentemente
-sostant. mamiani, 56: il finito rivelaci l'infinito, il relativo l'assoluto
. serao, i-27: carmela minino avrebbe finito per amarlo. conveniva a lui,
bellezza. alvaro, 10-137: è finito l'orgoglio che era il fascino di milano
per la sola continuazione di fatto, dopo finito il termine. = comp.
e liberazione, imperoché gli ebrei, finito el septimo septennario degli anni che è
fatto un clistere e che lo ha finito di rendere e di evacuarlo, immediatamente se
l'astro azzurrognolo sospeso in aria. finito il pezzo, ne chiesero ed ottennero la
, sopravvivere. -darlo per finito, per spacciato. mazzini, 24-338
favorir l'unione. cantini, 1-22-354: finito il tempo della residenza, se quelli
basino, 1-233: abbiamo finito per passare due bizzarri s
c. bartoli, 7-12: se finito il partire ci resterà cosa o residuo
ad altre razze bianche, che hanno finito per passare rimanendo nei canoni della società
bocciare. carducci, ii-n-170: ho finito, ora alle 2, il mio officio
. che avanza quando tutto il resto è finito, consumato, esaurito. firenzuola
ne avvedrete fra pochi dì che arà finito un altro par di foderette, che per
giudici. pontano, 57: prospero, finito dieto tempo, sia restituito in la
volare, aprono tali; e, finito il volo, tornano a ristringerle. casoni
, 1-i-20: non si hanno tosto finito di bere il tè in nostra compagnia,
nel dilatorio,... avevano finito per indisporre i due funzionari. tecchi,
luce bianca del mio paese che avevo finito per credere una truffa della memoria o,
prime coordinazioni, come dice pitagora, finito ed infinito: curvo e retto,
doppo molte fatiche e tempo terminato e finito. de luca, 1-1-153: si
problemi,... libero aveva finito per riaddormentarsi. moravia, 24-232:
suono). alvaro, 18-145: finito il chiasso, raffiorò il cantare della
tardi alquanto la terra fu rotta, aver finito di riararla. = comp.
unità monetarie avranno finito di rotolare e si saranno riassestate, dell'
non sorprendesse la camera prima che lui avesse finito di riassettarla: avrebbe, perciò,
indi ai primi luoghi riassisi, e finito il rimanente del sacrificio, e rimenato il
dal gran duca ferdinando i... finito questo la- orioso riassortimento, s.
spicciarmi molto. e prometto anche, finito il primo volume, riattaccar subito col secondo
; il ribollimento sfoga; e tutto è finito; e sono più sano di prima
patinato d'un sudicio annoso, avevano finito per assumere una orrida preziosità di ricamo barbarico
. cellini, 1-40 (109): finito que sto modello, piacque
come lui [d'annunzio] abbia finito col credere alla illimitata potenza dell'arte propria
g. f. achillini, 69: finito il canto, fé una recercata /
non si perda. campofregoso, ili-24: finito aveva phebo allora il giorno / recoglienao
. chiabrera, i-iv-122: poiché amore ebbe finito di cantare e che la sua nuvola
, 2-485: segna sopra il cavallo finito tutti li pezzi della forma di che tu
necessario. l. pascoli, i-72: finito che ebbe [il quadro],
sottoin- sieme (e si dice ricoprimento finito, infinito o numerabile a seconda del
x-26-203: padrino, padrino! abbiamo ormai finito di ricoprire la poltrona.
croce di cristo. giannone, 242: finito quel poco contante che avea, non
, colla mia liberalissima ricotta, aveva finito per sguinzagliare le plebi, più assai che
firenze, quello che oggi hanno appena finito di ricucire col filo bianco e del
patinato d'un sudicio annoso, avevano finito per assumere una orrida preziosità di ricamo
di pensare che la ridda dei fidanzati avesse finito per conferire alla sua bellezza un carattere
. dazeglio, 2-138: quando sia finito, l'esporrò; e, da
del lago, mano ai coltelli e fatelo finito. gli ridisse: fate a buon
ridicea per questa carta ancora: / finito il tempo in che per fede astretto
ancor bolle, più che poi quando ha finito di bollire, schiarisce il vino.
parte del mio scritto inglese, e appena finito te lo manderò in qualche modo.
-trasformazione di un prodotto grezzo in uno finito. maironi da ponte, 1-i-177:
animo umano] non siano riempitali dal finito, questo ancora spero che ognuno,
, fin che il suo riempiente era finito, nel passaggio, che questo fa all'
certi moderni che compongono a caso, e finito quel primo concettuccio che mosse loro la
. pea, 3-232: tutto sarebbe finito, appena fossero state riequilibrate le leggi
i ritocchi sulle bozze, è definitivamente finito. montale, 15-1078: le poesie 'visitatori'
f. fona, 4-258: non ebbi finito appena di trascorrere quelle parole mortifere ch'
, 1-132: quando il male è finito, sebbene sono levati i lazzeretti e
grande appetito che si ritrova, dopo finito la sua parte ai cibo, va a
arles. cassola, 9-133: aveva appena finito di cenare quando si scatenò un temporale
, 64: scopone avendo del rigagnato, finito il dire d'ugo, il quale
dura, l'intermetta, / il qual finito ed ella rigermoglia. alfieri, 1-543
e nel dilatorio,... avevano finito per indisporre i due funzionari. landolfi
della cucina, non appena stella aveva finito di rigovernare i cocci del pranzo gli rovesciava
che stiate riguardata fin che non è finito quest'influsso. tommaseo [s. v
. targioni tozzetti, 5-112: doppo finito il breve corso di essa febbre [scarlattina
. carducci, ii-8-119: tutto sarà finito, anche la composizione tipografica, spero,
legatore quattro legnate, non avendo mai finito di rilegarli. mazzini, 14-163: alla
sp., 8 (127): finito di scrivere, rilesse attentamente, senza
. cennini, 3-132: quando hai finito di rilevare la tua ancona, abbiti
, se il pedinamento non è ancora finito, telefonami e verrò a rilevarti ».
, / di stroppiarmi le piante avrai finito. manzoni, pr. sp.
come quando un grosso tempo cattivo ha finito d'annerare tutto il cielo e sta
govoni, 3-152: non ha ancora finito la macchina che trebbia / di ronzare
ariosto, 34-89: v'è chi, finito un vello, rimettendo / ne viene
libera custodia, sotto parola che, finito il conclave, dovesse ritornare in francia
due o tre giorni sarà del tutto finito. -riabituarsi, riprendere gusto a
suo. silone, 5-225: quando ebbe finito, si allontanò e si girò due
. cassola, 2-230: mario aveva appena finito di rimontare la ruota quando scorse piero
faldella, i-5-132: « io no finito, o signori.. (la camera
che è andato perduto, che è finito per sempre, che non ritornerà più
, 2-205: l'intelletto umano, essendo finito e non potendo attendere per via riflessiva
, rimuginate nei loro cuori, avevano finito col diventare certezze. a. intenso
. -trasformare un materiale in un prodotto finito, in un manufatto. patrizi
divenire che caratterizza il contingente e il finito in opposizione all'immutabilità divina).
[s. v.]: pareva finito l'amore: eccola rinca- priccita.
ricetto fra la sala de dugento è finito e l'opera del bandinelle ha già
. carducci, ii-21-36: ho quasi finito i sigari di rinforzo. = deverb
, licenziare i soldati, che hanno finito il soldo, rinfrescare e rifar l'
., 1-5 (1-iv-66): finito il desinare,... [il
lustro addietro e quantunque sospeso non ancora finito, si parte in due periodi,
rinserrava. fracchia, 1019: avevo finito col perdermi in un dedalo di viuzze
chiabrera, 1-iv-119: non sì tosto ebbero finito gl'istrioni di rappresentare il secondo atto
an- nunziar la novella: tutto è finito! borgese, 1-118: le pareva
io t'ascolto: / hai tu finito ancora? ovvia, di'presto: /
! c. boito, 299: dopo finito un rondò del ci- marosa, rinzeppato
ed entrasi in porto di riposo eterno, finito el mare tempestoso e rio nel quale
. (carducci, ii-3-159: ho finito il riordinamento dei rispetti continuati e spicciolati
. un cenno, la scarica. è finito. -per simil. rimettere al posto
ricominciato a gonfiarsi... avevano finito per riotturare tutto il cielo. =
che avete fatto. ora tutto è finito! tutto e per sempre!
da scolaro... quando ebbe finito, ripartì i reclusi in tre gruppi.
divisione di una grandezza in un numero finito di parti in base a una determinata
era andata ricomponendosi, né aveva ancora finito, su vicende ripescate nella memoria.
dianzi io venni. monti, 6-505: finito non avea queste parole / la guardiana
: nel mondo dei contingenti, il finito... à la ripetizione di sé
tacque, non già per aver ancor finito di ragionare, ma per riposarsi alquanto e
concetto. e. cecchi, 5-140: finito il corso, troppi fiori erano rimasti
loggia con bello e riposato ordine serviti, finito che si ebbe, tutti su ci
incapace d'assuefazione, e ho quasi finito di patire. stampa periodica milanese,
. cameriere. costo, 2-616: finito di desinare, il ripostièro del doria
puntuale alla prova ». non avrà finito [il capocomico] la reprensione,
, nella fama comune, ha quasi finito per cancellare tutti gli altri. r.
. barilli, 8-277: a programma finito fu costretto a conceder dei bis e
alto. iani, 38: il finito e l'infinito, l'efficiente e il
bottega un apparecchio telefonico « appena ha finito il lavoro? », « io no
'le confessioni d'un italiano'è già finito e pronto alla ripulitura. moravia, 16-321
822: quando tornava a credere di aver finito e si rimetteva in giro per le
(proprio o di una persona cara) finito in mano di estranei e che rischia
... come superfluo s'intenda finito. targioni pozzetti, 12-7-282: pesatore
della stanza, la risolutezza del metro finito e la fluidità del perenne, farla
affermo che vostra signoria non dèe lasciarlo per finito senza vederlo. salvini, 39-iii-208:
, non mi finisce in un lavoro così finito come è il suo. -dispiegare,
dante, par., 24-113: finito questo, l'alta corte santa /
aula colla speranza che l'oratore abbia finito. 6. che riprende un
risorse. moretti, i-962: uomo finito anche vincenzino, col suo brio,
, 27-3: sparirono gli astri ed è finito, perciò, l'alterno succedersi dei
madre], ma non perché abbia finito, perché esita. ci guarda e non
birba d'un figliolo, non sei ancora finito di fare e già cominci a mancar
. f. giambullari, 297: finito il sagrifizio, attendevano a ristorarsi mangiando e
, definito, delimitato (un ente finito nell'infinito spaziale o concettuale o sostanziale
il risucchio verso la chiesa era quasi finito, le campane s'erano taciute, la
. b. tasso, i-307: finito hai bella donna il brieve corso /
, 1-iv-442: ma non avendo ancora finito dieci mesi dopo il suo ritiramento in sicilia
che non so quando sarà terminato. finito ciò, se ella mi favorirà della
amore. cicognani, 13-35: quand'ebbero finito, la signora lucia si avvio verso
quel lavoro che si fa dopo aver finito una pittura a fresco, allorché è già
lagrime che con argomenti, promise loro finito l'anno ritornar a casa.
i ritocchi sulle bozze, è definitivamente finito. moravia, viii-49: mancavano, per
una parte va, l'altra ha finito il suo tempo e se ne ritorna.
sanctis, 9-212: è il ritratto più finito di una società vicina a sciogliersi,
oblico e ritroso. 13. finito in basso, sprofondato (anche con riferimento
alvaro, 14-156: i riti ecclesiastici hanno finito con l'essere incomprensìbili ai più,
. -essere compiuto, costruito o finito con un determinato risultato (un manufatto
/ a rivederci, ha d'imparar finito. -a rivederci a casa calda:
rivele. mamiani, 56: il finito rivelaci l'infinito, il relativo l'assoluto
ii-5-149: non mi par vero d'aver finito e rivenirmene a casa e rimettermi a
differenti ». landò, 139: finito adunque ch'egli ebbe la sua ballata,
, e le occhiate... avevano finito di condurre la sua euforia ai limiti
lo ricevè. soldati, 2-457: aveva finito di rivestirsi in pochi istanti, aveva
gran fatiche e lunghi stenti / entran, finito orrido sentiero, / in un gran
, 17-455: forse, il 'gauchismo'è finito, consumato dal suo pragmatismo e dai
.]. magalotti, 21-56: finito d'empire si copre la nocca a c
contro i convenzionalismi, ecc. abbiamo finito con lo stomacare e col togliere serietà
e latrati; l'attore giaceva in terra finito, ucciso dalla donna. c.
. -ah! vi pare che allora sarà finito tutto!.. -oh no?
un bicchiere di grappa... ho finito per berne tre. allora dentro
, none aspettomo i cittadini che avesse finito che si rizorono e dissono che, s'
vetustà assai romantico. ojetti, iii-25: finito il giro, eravamo nel parco presso
romanzo, cominciato come un idillio e finito in tragedia. -passione travolgente.
lento / di gente che ha finito, / e il rombazzo e il garrito
. g. raimondi, 6-11: finito il rombo dei piccioni, nel portico ritornava
donna scolorita / e sparì via, finito 'l suo parlare. / a la grotta
grigio. montale, 1-103: ora è finito il cenilo marezzo. / si getta
rompimento di testa e poi spero di aver finito. -discorso pressoché incomprensibile.
del vocianesimo al rondismo e hanno così finito col restare indietro, al margine.
poeta con la speranza che egli avesse finito la supplica in versi e volesse scrivere
del cinema, accomodanti e pratici hanno finito per fare un paio di occhiali rosa
fatiche e lunghi stenti / entran, finito l'orrido sentiere, / in un gran
non adempiuto (una promessa); finito, dileguato (un'illusione).
26-iv-1982], 20: gater bowl, finito sul tabellone degli squalificati per una doppia
spadone. cicognani, v-1-407: non ero finito di mettermi a passo con lui che
via d'un uomo che era un ladro finito, e lo dovetti cacciar di bottega
, dimmi, quella tua nuora ha finito di darti noia? é cotesti bambini vengon
ancora dalla proiezione: il film è finito solo adesso: sono quattordici rulli con la
ruminando una castagna secca, giacché aveva finito allora di desinare. - assol.
delle bambine: l'una aveva appena finito di allattare l'altra, e questa
corde e 'l suol percote. / finito il ballo, in un momento scocca /
e. cecchi, 9-349: è finito, invece, che il venturi,
tenuto restituire il loro valore al proprietario finito l'usufrutto. vocabolario di agricoltura [s
.: conferisce all'ala del cappello finito il garbo proprio del modello; sistema
: io,... ho finito con il sacrificarmi e con il doventare ingiusto
p. f. giambullari, 297: finito il sagrifizio, attendevano a ristorarsi mangiando
, e rispondeva: « eh, hanno finito il loro viaggio. ora li scaricano
d'annunzio, ii-1-571: abbiam quasi finito il saettarne. idem, iii-1-551: stipati
no; ed ecco spezzato l'arco e finito il saettar dei sillogismi.
parere. bisticci, 1-ii-449: ora finito ebbi le dette 'vite', m'è parato
chiarirà in che tenpo io posso aver finito. c. carrà, 469: con
altro modello in gesso e legno, finito in tutti i suoi particolari come una
fortuna c'era la mastella dell'acqua. finito così. niente di male. quegli
largo, riformisti e coiporativisti, hanno finito col persuadere di ciò anche quelli che
grinta dura -che gli chiese dov'era finito, ai tempi di prima, quello zolfo
lalli, 6-88: or che ho finito i giorni miei tapini: / nudo
. cicognani, iii-2-125: beatrice aveva finito allora di vestirsi quando sentì nel piazzale voci
in movimento e non s'era ancora finito di salutare il secolo nuovo.
dei vecchi amici: pierre louys, finito in una casa di salute, un cencio
sec. biondi, 1-ii-15: finito ch'ebbero di mangiarsi i cavalli non
se avessi continuato a lusingarlo, avrebbe finito col disperarsi più tardi; meglio è
complimento 'loro hanno buon tempo', avrebbe finito di fare sgorgare una troscia di mostarda
lontas tua'. lascia ch'or ora ho finito le mie orazioni. -rappresentazione di
soccorso santo, /... / finito è 'l viver mio con tristo pianto
al mento. bonsanti, 3-ii-203: finito ch'ebbe di pulire la lama del
in casa per risparmio, quando avevano finito di lavare, buttavano fuori l'acqua saponata
vivace nelle mosse, saporito nelle tinte, finito e leccato in gue'suoi quadretti.
sullo stomaco de'tedeschi è il non aver finito di carpir de'genovesi il resto di
macchina migliore al prezzo più basso. finito al limite di estrema saturazione, investì
vi-172: le mie visite a lui, finito il travaglio del giorno, al suo
che quando finisce di lavorare abbia anche finito di vivere ». 7.
popolare di questi simili soldati che avesser finito di fai- questo essercizio e si avessero
quasi di canzonatura: « t-o-to.. finito ». e. cecchi, 6-382
solaio fra i tananà e i tanavèi han finito per ritornare da basso.
, 21-17: viola, una volta finito di vestirsi, si è mossa maestosamente anche
. e. cecchi, 7-73: finito di servire la cena, due ragazzotti,
. carducci, iii-18-86: leopoldo aveva finito di fiaccare gli spiriti e avvilire l'
e maestro colombino disegnano, come sia finito questo fosso delle 20 braccia, sbocarvi tucto
pareva che il cupolone non avesse ancora finito di sbocciare e dondolasse lievemente nell'aria
al naturale, quel di don mancio finito, gli altri solamente sbozzati. scannelli
nel difficile: lo scabroso interrogatorio avrebbe finito con lo sminuzzolarsi nelle sofisticherie d'un
scaccheggia- tori pe'quali tutto non è finito quando una delle parti ha ricevuto il
berchet, 133: van dipoi, finito il pasto, / a giuocare a uno
era tanto scaldata la fantasia che aveva finito col persuadersi d'essere uno di que'
per potersi trovare proporzione tra termine finito e infinito, bisognerà che quel corpo,
tempo c dal corpo scaldativo b, sia finito. = agg. verb.
unigenito reale. monti, 2-557: finito il prego / e sparso il farro
coscienza dei napoletani, anche loro hanno finito con il guadagnarsi uno status sociale,
atto che, scantonata la quinta, ha finito la parte. viani, 13-486:
ributtato poi via a scapaccioni), fosse finito, proprio lui, nella trappola di
danaro che mi avete mandato l'ho finito, perché i danari scappano che uno non
», mi dice, « ha già finito la sua colazione ». 15
vi. sanudo, xiii-235: finito questo canto, uno figlio di san
l'univa, fin che il mazzo era finito. 2. per simil.
universe... ora tutto è finito, salvo rigurgiti scartof- fieschi del destino
scassatissime. calvino, 6-193: ha finito per regalarmi questa [pistola] perché
217: le batterie di breccia avevano ormai finito di rompere e scassinare le mura e
sciascia, 11-7: è un libro non finito, che non finirò mai, che
al secondo scatto e lei avrà finito di studiare e insegnerà o si sarà impiegata
ariosto, 34-89: v'è chi, finito un vello, rimettendo / ne viene
scempia. cattaneo, iv-2-27: ho finito di spogliare il lungo e scempio libro di
firenzuola, 433: poscia che gli fu finito il bel giudizio, giunone insieme con
: 'scena muta': quando l'attore, finito che han gli altri parlare, co'
, 2-69: dopo che il doge ha finito la sua orazione, scendono tutti da
montaggio: testo che registra fedelmente il film finito riportando tutti gli elementi visivi e sonori
. arpino, 19-115: aveva appena finito di recitare la parte d'un vecchio
i-4: il catalogo della libreria è finito, sotto la direzione amorosa di albano
volli neppur aspettare che i calesseros avessero finito di rodere uno scheletro di coniglio,
fa i dipendenti della ditta atma avevano finito di portar via. 5.
stavano per chiudere. angioletti, 192: finito il ballo tornava a sedersi accanto a
come sempre. chi sa, credevano tutto finito. -avvilito, annientato nella
bacchetti, 2-xi-233: più tardi avrebbe finito lui di guarirli, schiaffandoli alla prigione
: non mangi [il cavallo] che finito di sudare, né anco strameggi,
, schiavizzarlo, il fascismo non finito. = denom. da schiavo1
come dai fogli del diario, pur ora finito di leggere, la stessa sensazione:
e questa diligenzia si fa acciò che finito il tuo smalto egli non schizzi, cioè
in piedi, poiché il cameriere avea finito di sciacquargli il mento. de amicis
qualcosa gli diceva il volo non esser finito... frenò la discesa più che
, / vuol giusto sul principio esser finito. pirandello, 7-64: pareva che avessero
sanctis, 9-212: è il ritratto più finito di una società vicina a sciogliersi
un vincolo etico o sociale); finito, interrotto (un rapporto amoroso).
animo intrepido e coraggioso; e, finito il ritratto, il mostrò al viceré,
la riso lutezza del metro finito e la fluidità del perenne,..
12-iii-275: il pistrino de lo scrivere è finito, dicopistrino, perché se ben io scrivo
-i- e -o- la vocale -o- ha finito col conquistare parecchie posizioni e spese della
azeglio, 7-ii-125: mi si diceva tutto finito, ed ho trovato invece che ci
cui si ricava per cristallizzazione il prodotto finito. - anche: melassa. cavour
teatrale). marino, 1-5-133: finito il ballo, in un momento scocca
: in italia, la grande cospirazione ha finito: pretendere che venti punti s'alzino
dalla 'promenade', e, come se avesse finito di scodellare ai villeggianti la consueta porzione
da seta. tanaglia, 1-1129: finito un mese e mezzo, loro scoglia /
co spillata, che aveva finito di scolar per terra, a spreco della
inondarono. fogazzaro, 7-378: finito di scolare il fiume del magazzini
ha squilibrato la sua mente ed ha finito di scompaginarla tutta. 7.
davvero e saldo e perfettibile nell'ente finito. ma perché di questo è carattere
veramente che il tempo dei filosofi sia finito e cominci l'epoca
bambini e i vecchi di fontamara avevano finito la recita delle litanie e cominciava quella degli
che giovato. a roma poi mi avrebbe finito. scontento per me, disillusioni per
leonardo, 2-485: segna sopra il cavallo finito tutti li pezzi della forma di che
725 attendeva alla storia dello sconvolgimento civile finito l'anno prima. b. croce,
baciava. canoniero, 120: altri, finito di bere, si succhiano le labra
mettere su il legniame, ché l'ha finito di scorniciar tutto. targioni tozzetti,
). carducci, ii-10-196: hai finito la traduzione dell'atta troll'? il
speranze e delle scorribande metafisiche, era finito suicida romantico e filosofico. gramsci,
al maneggio: ma dipoi che fu finito, finse lo scorrucciato col sozzo drudo
ha uno sotto; subito che avrà finito di scorticar quello, servirà vostra signoria illustrissima
, 2-37: la necessità politica finito, / tossa e le scorze in un
1 soldati d'insegna delle due legioni finito di screditarlo. scredenti, stanziati
montale, 9-80: forse l'estate ha finito di vivere. / si sonopigiama e bolero
finita nel punto stesso ch'egli ha finito di scriverne l'ullogazione dei fondi antichi
... almeno allora avrete anche finito di scroccare le paghe. bacchelli,
). ojetti, 1-107: avevano finito con la guerra di mettersi lescarpe con lo
ponte, 14: aveva io appena finito quest'ultimo verso, quand'odo dietro alle
manzini, 7-160: il concerto era finito. luca guardò dinuovo la finestra vicina alla
inbatterebbe a roma... sarebbe finito il monumento che gnora teresa si sarebbe
una raffigurazione. boiardo, 5-43: finito el terzo giuoco, del quarto, patrona
o innanzi che lo faccino o dopo che finito abbino di mandarlo fuora...
i-299: lo sdoganamento è... finito; ma le accomodature noi sono.
e passeggiate fino a che tutto è finito in italia. -riposino.
col suo pennello 'l'infinito nel finito, l'astratto nel concreto, il sovrannaturale
un altro poco di secchezza, ed ho finito. 12. ant. scarsità
voi sten tinuo. ha finito il suo litro / e ne attacca un
rari / l'arco del cielo appare finito. pratolini, 3-150: in piazza san
di prato. bacchetti, 1-iii-476: finito il tratto d'ogni segata, [i
leonardo, 2-485: segna sopra il cavallo finito tutti li pezzi della forma di che
199: -son io... uom finito? o dentro me / sta qualcun
[raccomandato] arà cervia, subito finito il semestre del tancredi. gualdo priorato,
un'ulteriore lavorazione per diventare un prodotto finito. einaudi, 2-189: ogni
senato. sarpi, vi- 1-35: finito il concistoro, fu il monitorio affisso nelli
che rimandano a segni, in un universo finito ma illimitato di fantomatiche apparenze semiosiche.
dormivano tutti. le cordicelle appeseal soffitto avevano finito di ardere e sul pavimento si torceva
'continuum * di un eterno presente abbia finito per imporre una certa iconoclastia ai paesi
la riprova clregli era un essere ormai finito. caproni, i-19: gli uccelli sono
. guerrazzi, 4-1-29: qui avrei finito, sendoché mi fossi proposto ammonire il
che spaziano per sì dire tra il finito e l'infinito. gioberti, 1-24:
, 4-168: come se la segheria avesse finito allorala giornata e nulla, nessuno avesse intaccato
, ii-237: avendo... finito di recitar la lor lunga diceria gli amba-
classico della lirica non fosse sentenziato e finito co'tentativi per lo più impoetici di claudio
le spine. / entran, finito l'orrido sentiere, / in un gran
sanctis, ii-13-283: ecco un lavoro finito, degno di ammirazione, ma senza
praga, 4-59: si era appena finito, e i commensali stavano ancora ripiegando
totalmente al passato, definitivamente concluso, finito (un sentimento, un'età della
grafi 5-867: un altro giorno è finito. / un altro giorno è passato
delle operazioni necessarie per ottenere il prodotto finito. -sequenza di automazione, nella tecnica degli
dell'amore, comunque, ecco, era finito ne la mano de li carabinieri.
modesto. pasolini, i-1: appena finito il sermoncino del vescovo, don pizzutoe due
1-81 (190): io, avendo finito a miomodo la medaglia et avendola serrata nel
erano partiti molti dì prima che avessino finito di servire lo stipendio ricevuto.
17-xi-1984], 6: l'servizi'hanno finito per diventare essi stessi un centro di
officio di questi dura solamenteper un triennio, finito il quale si convoca parimente in roma
xv di luglio mcclxxxii: il quale finito, se ne creò sei, uno per
le sete. perdoni, or ora ho finito, 'seguita, staccia e ripesta'. giu
: eccolo lì mogio mogio, melenso, finito, che non dà in sette né
, iii- 1-469: colletto alto, finito in punta, cinto da un settemplice
landino, 120: gli ebrei, finito el septimo septennàrio degli anni, che
321: talune parole... hanno finito per assumere un valore mitico, quasi
gli individui in ciascuna specie sono di numero finito. -lato di un solido.
castagneda], i-426: avendo il bombardiere finito di aggiustare la sua sfera (che
levi, i-61: ecco, è finito: non si tocca più. / quantomi
/ ora basta, il lavoro è finito, / rifinito, sferico.
cinelli, 11-49: lo sferisterio era stato finito nell'inverno e già vi si disputavano
erano domate in massimiliana; tutto era finito per comporsi in un accasciamento stanco ed
poter masticare. nievo, 2-114: son finito, sfinito, sfinitissimo! verga,
: aggirandomi per quelle cinque stanze ho finito collo scoprire in un muro un piccolo
a quest'ora il regno di temira è finito. iltempo ha sfogliato le rose della bellezza
. verga, 7-277: quand'ebbe finito di sfornare il pane, venne nelcortile anche
al pubblico un libro o un periodico finito di stampare.
morto uno sforzo di natura, egli è finito l'essempiode la fede antica, egli è
all'anno 1000 il 'miracolo greco'era finito da gran tempo; dello splendore, della
: un quarto spedendo e spandendo, ha finito l'entrate, è precipitato in mano
e che, riprendendo il gioco, avrebbe finito con lo sgrammaticare a scopone con grande
citolini, 428: poi che è finito il viaggio, sarà lo allentar le
vergini. cantoni, 569: aveva finito per sguinzagliare le plebi, più assai
e di rendere conto delle loro azioni, finito l'uffizio. g. m.
, rade,... avevan finito col parermi piantate e allevate per canzonatura.
giuglaris, 1-142: il discorso è finito: voglio però sigillarlo con ridirgli ciò
a suafiglia il matrimonio, come un negozio finito, sul quale non v'era più
foscolo, xi-2-600: i veneziani avevano finito a diventare signori della navigazione e del
ripristinata la repubblica... tutto parve finito conuna promessa di perdono generale e l'elezione