muraglia. -che pare non finire mai, interminabile. gatto, 4-66
tanto armeggìo in questo mondo si dovesse finire, in su e in giù, «
, pensò che il ciarlone doveva poi finire di parlar di lui; e concluse
non par che sappia o che voglia tosto finire. c. bini, 1-64
viva cosa, non ebbero il tempo di finire. -plotone di esecuzione: v
polemiche. gobetti, i-122: dovremmo finire con l'escludere decisamente nel salvemini una
. milizia, vii-47: vada a finire in un grande spazio semicircolare o semielittico
di francia con la promessa che al finire della guerra gli sarebbe toccato il milanese
nuova; poliuria, che poi va a finire nel dimenticatoio; ronzìo degli orecchi.
intendeva lavarsene le mani, non volendo sul finire del salmo della sua vita sentirsi chiamare
profani; e il crocifisso sarà andato a finire tra i ragnateli e la polvere
prostrato nella polvere l'aw. casini di finire la pratica di quell'adozione.
, ix-29: fu a ravenna, sul finire dello scorso marzo. nel mausoleo di
: e poi, vedete come va a finire, pensate a piazzale loreto e a
se accadeva che il tempo era per finire e la squadra locale non vinceva, la
si conobbe e si ammirò solo sul finire del secolo xvii, e sul principio del
'porcellana di sevres': in francia, sul finire del xvii secolo, si fecero tutti
fanfani, lvii-27: il batacchi sul finire del secolo xvm e sul principio del
x-556: -oh razza porca, la vogliam finire? / -non far l'impertinente,
dal sole, che tosto è per finire in cenere, con la più che adamantina
editore ne pone l'età tra 'l finire del trecento e il cominciare del quattrocento)
scena a questi amici troppo esigenti e finire col metterli alla porta! p.
: era il maresciallo wurmser giunto, sul finire di luglio, in tirolo, e
, 1-1-92: tutto poi va a finire in incantesimi e magie, di che sono
anno di lavoro per i ragazzi sta per finire... quando i portieri si
quasi giunto al porto / del mio finire sanza alcun conforto, / se già tu
. -capitare a buon porto: finire in buone mani. pulci, 26-106
si mise iacopo da sé solo a finire il resto e, trasportato dal disio
casca si va per lo piu a finire malissimo, perché il trip gratificante non
pronuncia. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende
soluzione. -figur. andare a finire, a trovarsi. lanaolfi, 8-96
). piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende
, « sì sì », senza lasciar finire il discorso. -audace, temerario
(economica o anche politica); finire miseramente (la vita). ariosto
-in grande quantità, a non finire, a profusione. passeroni, 6-32
ebbi la certezza che tutto stava per finire, che, passata la tempesta, io
, da pensare che si avviasse a finire precocemente di etisia. = comp.
i fati predi- ceano ch'egli doveva finire la vita sua in que'luoghi.
(per la coniug.: cfr. finire). ant. e letter
da prae 'prima 'e da finire (v. finire1).
nella polvere l'aw. casini di finire la pratica di quell'adozione. govoni,
riferimento al tempo: consumare, far finire. petrarca, v-1-41: parvemi terribil
: -credi che i fuori-corso li lasceranno finire ugualmente? -mi rendo conto di darti un
ad aver il lor vigore, e il finire quando lo perdono, che è passato
, 1-1-76: mancandomi ancora un anno a finire la condotta precedente, volevano che il
; la quale quando conservano, possono finire infelici, ma finiscono almanco onorati,
mazzini, 47-344: non ho potuto finire a tempo e impostare tutti questi giorni
: lontan di gioia e presso di finire. cavalca, 20-100: intantoché io fu'
tuttavia, e non pareva vicina a finire. [ediz. 1827 (100)
100): non pareva presso a finire]. pascoli, 335: o rosseggiar
/ lontan di gioia e presso di finire. saba, 12: era il vespro
riferimento alla prassi introdotta a siena sul finire del sec. xiii). ricordi
partenza egli s'avrà di leggieri domenticato finire la creatura che nel ventre portate.
sperino il favor di maria, onorandola senza finire né odiare la colpa. g.
fisiche. saba, 3-69: andò a finire come, figlia mia, vanno,
vanno, prima o poi, a finire tutte le cose, le vere come le
crede di vincere nel suo presunto di finire il libro la prossima estate od autunno
ebbi la certezza che tutto stava per finire, che, passata la tempesta, io
di questa sciocca apparenza, non lasciano finire il compagno, ma, prevenendo a quel
e di riconoscere i luoghi, doveva finire quel pezzo di erta salita senz'ombra.
) e magari qualche arbusto, per finire le mie aiuole. gozzano, ii-533
non appena ha il danaro bastante per finire la settimana. = comp. di
quel dipinto opera di raffaele eseguito sul finire della seconda maniera, ed il disegno un
io / mi consumo di voglia di finire / con quel piacere tutto questo giorno /
; e il crocifisso sarà andato a finire tra i ragnateli e la polvere di qualche
bettinelli, 3-175: tempo è di finire il quadro di questo secolo con pennellate più
di ben prinzipiar e bon mezzo e bono finire cum salvazione de ranime nostre e onor
sollecita di far profitto nelle onorate per finire con più lodevole atto la commedia della sua
forse fatto, tanto che non potè finire d'intendere così di essa grandezza della malizia
.; programmatori elettronici che pretendono di finire col calcolatore i miei romanzi incompiuti.
per sua natura hanno a andare e finire. musso, 69: ogni azzione ha
], la sera di martedì, sul finire del pranzo, alzò gli occhi sulla
: lo sapevo da un pezzo che doveva finire così, ma con linda era tutto
parole. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più
promesso, 7 di contar non può finire / che non facci uno interesso.
. carducci, iii-15-353: su '1 finire del 1719 il muratori ne aveva
], la sera di martedì, sul finire del pranzo, alzò gli occhi sulla
ciancato nel san giuseppe, per poi finire a mezzo nell'ambio quatto dell'asinelio
suoi lunghissimi pianti, dal proponimento di finire queste mie vilissime angosce una volta.
. tenca, 1-66: quando sul finire del secolo scorso la francia udiva proporsi quella
quasi sempre le assemblee proporzionalistiche andarono a finire nella dittatura. gobetti, 1-i-701:
lancellotti, 1-113: dìamisi licenza di finire con questo verso, che mi prorompe
ella materia... rischiava anche di finire in sermone ce- d sotto ornati
una situazione o un evento vadano a finire. cesarotti, i-x-2-270: qual regalo
disse mio padre; c'era da finire sulla panca degli imputati, e ho passato
prostrato nella polvere l'aw. casini di finire la pratica di quell'adozione.
domandandoci come, aove si andrà a finire, se l'equilibrio non sarà rotto
a prova che la malattia è sul finire. è. croce, iii-27-72: che
mondo, e uno non li lasciava finire il suo ragionamento, allor costui disse a
l'asta delle proviande austriache avesse a finire a legnate. -in relazione con
per un istante la gran vita mondana per finire in un impiego subalterno. borgese,
. marchesa colombi, 1-133: sul finire della mietitura gaudenzio, dovendo passare presso
provvisione... che noi facessimo finire il comune d'altrettanta quantità a coloro che
popoli d'olanda un impaziente desiderio di finire quella guerra. -annunciarsi, stare
quasi distrutta. e qui potremmo anche finire di martoriare questo nostro pésto psicogramma.
quale, dalla fossa pterigoide va a finire nella superficie interna del ramo aella mascella.
si era recato nel 735 in grecia per finire l'eneide, chi sa? forse
e. gherardi, cxiv-20-366: circa il finire della ventura settimana spera il manfrè
tornatosi lui al convento, più attese a finire la faccenda che alla compieta e altri
lotta. malaparte, 7-511: anche finire in galera è un modo di far
1-55: in toscana poi l'ebbero a finire a pugni. -determinare un'
e malacche, dal momento che va a finire in un gioco non chic di confusioni
, di un luogo che va a finire in una prominenza smussata o arrotondata;
puntigli vanno in sì breve tempo a finire in un marciume, e pure si trovan
puntiglio? luzi, 11-18: adesso sul finire del round / si piega sulle corde
la veduta se ne va anche a finire la immaginativa dello spettatore. -punto
di francesco; e diceva: -va a finire che mi darà dei punti a
minimo il numero delle opposizioni si dovrebbe finire per limitare il concetto della zona franca
e punzecchiati dai grandi a non lasciar finire un così indovinato trastullo. 4
deledda, v-306: mi lasci prima finire di allevare questa pupetta: guardi quant'è
sposati. ma allora, dove va a finire la poesia dell'amore? non c'
/ di supplica, palinodìe a non finire / con un pio sogghigno umettando la busta
, che ancora di poi, per voler finire il restante della mia vendetta, la
valloncello. ariosto, 20-7: non potei finire il mio viaggio, / che qua
quarantennio fra la guerra civile e il finire dell'ottocento. calvino, 13-41: la
d'ariento fino compramo da lui per finire la figura di santo bernardino. nieri
non c'era via che la volesse finire dal pianto, gridava, batteva e ribatteva
per scadere, i suoi quattrinelli per finire. 2. quattrinello del cordone
'giacché siamo a quella, tant'è finire \ -fare come quei di prato
uccelli. viani, 14-447: è triste finire il mese della vendemmia e dei queruli
tesori. carducci, iii-24-359: senza finire di leggere racchiusi in una busta la
ch'un giorno la disdetta ha da finire, / perocché 1 tempi variabili sono /
: il voto dell'anima mia è di finire la vita, non nell'apostolato quieto
montale, 18-218: una civiltà musicale potrebbe finire con un dramma come * orfeo '
il castello di prora, lungi dal finire con murate curvilinee, come oggidì, era
uguale a un miraggio; e va a finire che di mondi non ce n'è
uno che debba iterare il colpo per finire la vittima. pirandello, 8-317:
il tedio del mio prolisso ragionamento, vo finire con un pezzo di leggiadrissima canzonetta del
cecchi, 13-181: palazzeschi va a finire nei raccontini, nelle novellette: bella
, non sapeva come sarebbe andata a finire; tuttavia mi feci coraggio, e
pea, 11-66: la guerra che doveva finire subito, pareva volesse metterci le radici
l'osso del collo per poi finire intossicato o stecchito o ra- dioattivizzato.
a minuti fogliami di marmo andava a finire in una grande statua che alla faccia di
più d'un palmo, che va a finire a punta rotonda. * raffilatoio '
tempo ornai da raccoglier le vele e finire colle debite benedizioni a quelle anime benemerite
parti- cella pronom. ant. finire; cessare; smettere. -an
di angelino ho saputo: come anelerà a finire, vattel a pesca. mi dispiace
d'inchiostro. -andare miseramente a finire. p. levi, i-53
, / non perch'io creda sua laude finire, / ma ragionar per isfogar
per sua natura hanno a andare e finire, ma tardano più che non è la
, 2-17: mirano ramanzine a non finire, frustate, pensi, reclusione a
mio rame. pratesi, 5-175: per finire quella generale ripulitura della casa,.
va a ramengo. -andare a finire in malo modo. g. e
di tremare per freddo, né puoi finire il lungo tuo rammarichio. giraldi cinzio
al diluvio, non fosse andato davvero a finire tra i lontani acquitrini e le ranocchiaie
. palazzeschi, 10-150: così doveva finire / non sanno più / dove han
20-101: il suo ideale era di finire la vita possedendo non più un negozio ma
e asciugare. pratesi, 5-175: per finire quella generale ripulitura della casa,.
e sottile. io. andare a finire. alfieri, i-177: il
r. longhi, 1019: sul finire dei romani potrassi anche noverare un professore
perché quando uno comincia una volta a finire m prigione, non ci si leva più
arrichiti fuori di misura, attesero a finire a'mercanti gli schiavetti che avevano presi
il male. 14. far finire la vita. casti, ii-3-55:
nelle scuole di recitazione che apparvero sul finire del- tottocento). caro,
e 'nforzo il canto presso a lo finire / e stando gaio tomo dismaruto / e
, v. rifingere. re finire e deriv., v. rifinire e
: l'offensiva nemica sembrava dovesse non finire più. dodici 305 su due chilometri
i ciechi cominciano non lo sanno mai finire, e durerebbero fino al regnontùo, che
la vista dei templi costruiti per non finire, con regola estrema, può darsi che
difesa perdurante fino all'ultimo, veggonsi finire a poco a poco que'goti, il
, e rendutosi frate francescano, pensava di finire santamente i suoi giorni. carducci,
la perdizione ch'era sugli uomini potesse finire, e mai potesse venire una liberazione.
impedito da un lavoro che mi bisognava finire, ho tardato a respingerle corretti i suoi
, / o spectator, ché noi vogliam finire / questa comedia, e non resta
quale si vada restringendo nel fondo sino a finire in una punta, come di un
stile. magalotti, 1-40: per non finire così presto e riavvezzar male la signora
non c'era via che la volesse finire dal pianto, gridava, batteva e ribatteva
intervalli o nella sosta di essa, dovea finire e languire. 2. rifiuto
. -mettere via, mandare a finire. papini [in lacerba, iii-81
23. ant. andare a finire. poliziano, orfeo, 263:
in questo anno mi riesce comporre o finire l'ode alla libertà, l'ode su
e. cecchi, 8-166: non vorrei finire con lo spicciolare in chiacchiere gli ori
che dia loro legge di cominciare né di finire. v galilei, 1-87: non
o durante il corso o in sul finire della fuga, si lavora a 'canone'.
ora del ricevimento, che sta per finire. borgese, i-m: tu lo vedi
. 8. per simil. finire, terminare (un periodo di tempo
mia giovinezza. -andare a finire. f. f. frugoni,
come dal fuoco e sentendosi vicino a finire i suoi giorni, ricorse alla spelonca
. -andare a riporsi, a finire. lapo gianni, xxxv-ii-589: ché
materia verde ne'suoi progressi e nel suo finire, se fosse mai stata animata o
che la avessi m processo di tempo a finire, che la morte la quale sa
glie decìa: / 'pénsate de lo finire! ', / e quello se ne
(ridivóro). divorare nuovamente; finire di divorare. tommaseo [s.
-di soggetti inanimati: andare a finire; essere portato, trascinato.
; prodursi o evolversi o andare a finire secondo precise modalità (un fatto).
una condizione alquanto cattiva, andare a finire male; trovarsi in una situazione difficile
riduzione camica della mia ballata che ricevei sul finire dell'anno, la ringrazio. stampa
facciano rima ed attaccandoli collo sputo per finire il sonetto o quello che sia. salvini
. croce, iv-i 1-230: ora sul finire dell'anno, riesaminando quel che è
con la particella pronom. andare a finire; terminare; dare. biringuccio,
italiana, i-163: s'egli accadesse finire decta condocta et il prefato ill. mo
. 4. avere termine, finire, cessare. t. valfierga di
domandar pietate. -concludersi, andare a finire. genovesi, 4-236: paragonando i
percosse, con maltrattamenti. -anche: finire un gruppo di nemici. f.
. 7. andare di nuovo a finire in uno stesso luogo. -al figur
.]: 'rifinire':... finire, dar di capo: 'carlino dov'
. e iter., e da finire (v.). rifinitézza
noi ci sentiamo vecchi, ci sentiamo finire di consunzione: e vogliamo far rifluire
accorciamento e del troncamento possono molte voci finire in una di queste quattro consonanti '1'
alla sua gente a fine che potessero finire l'impresa. -in senso concreto
subitamente. -figur. andare a finire, trovare un'estrema sede.
kantismo; ed è noto che va a finire nel vaniloquio e nell'ipocrisia. idem
, quanta ella è, cominciare a finire nell'atrio davanti al tempio di giunone,
rimanere / non si vergogna e poralla finire. -con uso impers.
, avere tregua. - anche: finire, avere termine. testi fiorentini,
giovane, i-131: quarto verso deve finire in ira... vediamo un poco
. mi farebbero raccontare a non più finire. 6. commemorazione; cerimonia
grandezza di essa sapienzia che faceva e fa finire esso vostro intelletto non potendone esser capace
per sempre). 5. finire, concludersi a propria volta. michelstaedter
portavano ad altri che in conclusione dovevano finire non solo al rimpaciaménto delle persone della
uomo, capolavoro < f assassino, a finire il quale la madre natura, da
rimpiattavano vigliaccamente. 3. finire sottoterra, scorrere sotterraneo e non più
. 5. essere andato a finire (un oggetto). tommaseo [
i primi accenni di rinascita; sul finire del 1400 si edifica il duomo di s
-andare fra il ribollito e il rincagnato: finire in un inganno reciproco, in uno
non v'è chi acudisca serriamente a finire di rincontrare detto manuscritto ambrosiano. r
presagio incivettito. -andare a finire. periodici popolari, ii-530: chi
astragallo del focone, e va a finire alla fascia della prima cornice al di sotto
però, la scarlattina neoclassicista sta per finire. ora incominciano i rinnegamenti e le
e silvia rinselva. -andare a finire in una selva (una strada).
. con la particella pronom. -andare a finire negli angoli più nascosti (un oggetto
sfuggito di mano o che è andato a finire confuso in mezzo ad altri.
contrasta. baretti, i-313: voglio certamente finire i quattro tomi della 'frusta',.
o egli avesse debile il braccio a finire il quarto, ch'era il buon luigi
periferici. 10. andare a finire. c. e. gadda,
gli altri, sempre sentendone io al finire di tutti lo stesso repetìo e rimpianto
tornato al suo posto, egli l'osservò finire tutto il pane ripieno. bernari,
al mattino inoltrato. -andare a finire. e. cecchi, 2-113:
quella vera forma? 25. finire, cessare. tommaseo [s.
non morire in quelle fatiche, ma finire, con un poco da vivere, sì
giro all'altro, senza già mai finire. campailla, 4-77: gli aquei
cesare, solo per morire e per poter finire lo dono che cesare li aveva fatto
penna': e dopo breve sosta per finire una lettera e ridarsi allo scrivere per
di statue. pratesi, 5-175: per finire quella generale ripulitura della cosa,.
le mie dolcissime glorie zamay non hano finire, / ma sempre hano renovare e
teatro dal verme di milano rischiò di finire tragicamente per me. bocchelli, 1-ii-422
dato nscontro delli 25 zecchini che sul finire di gennaio mi furono finalmente consegnati dall'
si fondò bene, ma non si potè finire. nannini [epistole], 487
vacche rosse de montesanto, si può finire la caccia alle vignie di cometo. vico
in grazia delle quali il giocatore può finire l'esame prima di accettare l'invito dell'
[bramante] e non avendo possuto finire la sua bella tribuna di san piero
malvasia, 1-49: non è un finire, quello del cignani, che dia
rosso di uovo il giorno ed a finire per risoluzione senza dolori e mali. vasari
e redùce il sole. -far finire una stagione o un fenomeno naturale.
de innamorarsi di cose già vicine a finire e risolvibili in cenere? magalotti,
8: l'affare non mancava di finire come si avrebbe potuto prevederlo. la sola
quarantennio fra la guerra cavile e il finire dell'ottocento. furono esse che misero
grassetta. 31. andare a finire in un determinato luogo. restoro,
, che in sismi / possa finire i miei lugubri giorni. =
vita in sì squallida chiostra / pria di finire ristagni? gentile, 2-i-228: contro
vigo: credi proprio che ora lavoro a finire, cioè a ristendere, per la
al costo. colletta, iv-50: al finire deiranno 1816 arrivata nel golfo di napoli
e diciamo più rozze, andavano a finire in quartine imbecilli, nelle quali '
le indisposizioni passate m'hanno ritardato il finire e il pubblicare alcune mie opere.
errore fin qui tollerabile, ma nel finire del terzo anno triplicandosi il predetto numero
labbra di lui, insisteva a non finire sul buon cuore del duce, sul suo
periodo. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende
poco discosto da toledo, dove disegna finire sua vita. g. p. maffei
nozze, in casa dei suoi, per finire di affiatarmi con sua madre e per
non sarà fuor di proposito che su 'l finire di questo compendio ritorniamo la donde partimmo
capitale: rifarsi delle spese, non finire in perdita. sassetti, 113:
): attendevo con gran sollecitudine a finire l'opera mia, e servire la zecca
meta prefissa; arrivare, andare a finire, capitare, sbucare. dante,
a un effetto determinato; andare a finire; ridursi. g. villani,
io. compiersi, concludersi, andare a finire in un moao o con un esito
, ma si saprà sempre dove vanno a finire i quattrini sborsati, perché le camere
inganno, siffatto metodo è in sul suo finire. già in quelle riviste prende più
vasta portata: rovesciare l'autocrazia, finire la guerra, riforma agraria, libertà
nella scodella, appunto al momento di finire il pranzo e cominciare la digestione.
era un monte di materiali preparati per finire i lavori di questa. 2
, si è cominciato a fabbricare nel finire del 1750 e si è proseguito fin verso
ritegno... insisteva a non finire sul buon cuore del duce, sul
tommaseo, 1-114: dove vanno a finire le frasi romagno- siane! rebora,
, iii-412: la decadenza e il finire d'una fede, d'una religione ch'
a modo italiano, eccoti su 'l finire del secolo undecimo risonare colà una nuova
attuale dove il « come va a finire » non ha molto interesse e grande importanza
altra lingua il suono. -far finire un'intesa, un legame spirituale, un
nave sua. -figur. far finire male la propria esistenza o un'esperienza
realtà. -interrompere il sonno, farlo finire svegliando chi dorme, per lo più
minuta. -figur. interrompersi, finire (la vita). a.
di divina grazia); andare a finire male (un matrimonio). fra
59. figur. andare a finire male, concludere negativamente un'esperienza morale
). 62. interrompersi, finire (il sonno). dante,
fosse rotto. 63. finire improvvisamente nel nulla (una strada).
-rompere il corso alla vita: farla finire con la morte. giuliano de'
morte: andare per sempre perduto, finire nell'oblio. fuicaia, 2-2-11:
lo dico; il mondo non vuol finire. e lei, signora, non hanno
di vino. fogazzaro, 5-111: dovette finire con rassegnarsi a rosicchiare una dannata torta
. frese poi il nome di rostri al finire della gran guerra latina, perché venne
quarta 0 su la sesta viene a finire la voce. minturno, 287: di
caso che la detta testa non si potesse finire, s'intenda, in caso che
bona né sapeva dove fosse andata a finire. p. levi, 6-89: l'
13. cadere, abbattersi, finire o buttarsi al suolo 0 alringiù;
o buttarsi al suolo 0 alringiù; finire riverso, stramazzare. c. campana
17. decadere, andare a finire o precipitare in una condizione di degradazione
i morsi di velenose lingue sia per finire la vita in disperata prigione.
robinetto dei progetti e si pensa di finire questo libro. -soffocare un sentimento
mia non ma. -andare a finire. canteo, 329: l'una
, cascare in ruina: capitare male, finire male. tolomei, 2-164:
. cadere, precipitare verso il basso o finire gettato a terra violentemente. dante
che questi rumori d'armi siano per finire in nozze. boterò, 1-66:
belle étoile'come se la notte non dovesse finire mai più. comisso, v-113:
. bonghi, 409: additeremo, sul finire, la forma di quella barella affatto
lavorandoli non furon molto curiosi di farli finire, ma se ne servivano rusticamente.
di natura economica, come aveva potuto finire appeso a un laccio con due soldi
panorama e di riconoscere i luoghi doveva finire quel pezzo di erta salita senz'ombra che
. -saltare in bocca a qualcuno: finire in suo potere. vi fussi uno
vostri fratelli, ogni cosa andrà a finire in termini di tutta pace solo che
salva di battimani che pareva non dovesse finire mai più. bacchelli, i-445: una
paulo arà salvocondotto dalle parche abastanza per finire e serrare questo male aperto e ben
rivalità locali. dov'è andata a finire la solidarietà degli iniziatori, dei sansepolcristi
più nobili, a cominciare 0 a finire dall'uomo sapiente, fanno tutti al paragone
ha promesso, / di contar non può finire / che non facci uno interesso.
14-142: con vostra licenza ho voluto prima finire un mese di saporita villeggiatura sul bolognese
santi, ii-176: io non voglio finire il presente capitolo senza far più particolar
è segno che la caccia sta per finire. 2. locuz. dàgli,
o che la sua pena fosse prossima a finire. carducci, iii-6-155: benché al
comisso, v-103: la messa sta per finire, quando improvviso un grande urlo e
g. borgna, 215: sul finire del decennio... prenderà piede
'sbasire': termine pistoiese, consumare, finire. à sbasito tutto quel patrimonio. vocabolario
v.]: 'sbasire': consumarsi, finire. questi penzoli sono bell'e sbasiti
. 9. mandare qualcuno a finire chi sa dove. guerrazzi, 1-69
malo modo contro qualcosa o mandandolo a finire a terra. anonimo genovese, 1-1-196
contro il lavandino. -andare a finire addosso (un insetto). slataper
casualmente in un luogo; andarvi a finire. ungaretti, xi-368: se le
dove il dente dòle: va a finire che sbocco in un de'miei soliti
ulteriore sviluppo; risolversi, andare a finire. bugnole sale, 3-88: se
iii-25-381: questo secolo pedante andrà a finire che anche i lattanti m cattedra su le
. pasolini, 5-195: andò a finire che le vecchie le cacciarono su in camera
da tutte le regole / così doveva finire. = comp. dal pref.
potentemente il misero stato della sicilia sul finire del secolo xviii. papini, iii-540:
che volge al termine, che sta per finire (una periodo di tempo).
. 8. volgere al termine, finire (un periodo di tempo determinato)
ponte, 260: dove andò a finire sì bella pompa? fra un'altra gran
di solito dall'osso buco e va a finire agli scaloppini coi funghi.
a sussulti e sobbalzi che sembrava non finire mai. 2. per simil
-ciò che avanza di una passione al suo finire. guittone, i-16-35: dimandandovi
. pascoli, iv-2-61: darei prima di finire o in qualche stranissima scandescenza od in
loria, 1-182: la tragedia doveva finire con la strage dei vecchi e con
ogni idioma che abbia la disgrazia di finire tra le mie mandibole. il superbo nervoso
capofitto nell'acqua gelata colla certezza di finire annegati sotto gli scapaccioni di un mulino
di un verso scapezzato, il ti lascian finire a te. -che ha
che m'importa se dovrò finire nella miseria e nella fame? -per
falcata rude di turbodiesel e va a finire che allarmato scapuccia e incappa in una toma
gli uomini, in cui andavano a finire le scariche del suo cuore e dei suoi
. 47. ridursi, andare a finire. antonio da ferrara, 133:
, s'infiorò e coprì d'immagini da finire, col facile abuso di tutti,
254: la scarlattina neoclassicista sta per finire. 3. turbamento profondo dell'animo
quando a mezzo il cammin, senza finire / la posta, iscavalcar m'è bisognato
differenza del verso giambico comune, che deve finire con piede giambo. zanella, 1-250
la miseria e il dolore abbiano da finire. -in modo ideologicamente trasgressivo.
dicemmo scambievolmente diverse cose che parevano dover finire assai seriamente. nievo, 4-52: il
rami non tagliati bene per la fretta di finire: sembra vi si crei una ridda
scrivere ieri in tutta fretta e devo finire oggi una prefazione a un libro di madame
allo schermo della necessità, e di finire i suoi giorni onorato sotto il modesto
il tempo ne'baci che si dovevano finire per ischernevole morte. -ingannevole.
-non andare da scherzo: minacciare di finire male. n. agostini
che non tutto finisca e debba necessariamente finire in uno 'schianto'. 6
goduto l'animo di poterla tacere sino al finire del libro. imbriani, 7-84:
, poiché non bastavan sazi ma dovevan finire schifati, ecco enormi teglie di capretto al
non... tutto l'apparecchiarvisi dè finire in solamente non aver l'anima immonda
sonni tranquilli. -che è andato a finire lontano; volato via (un oggetto
che queste son buffonate che vanno a finire a sciacquatorio. = deriv. da
un giorno o l'altro potesse anche finire di sciagurata morte suicida, era un
non esiste; e allora dove vanno a finire il senso di colpa, la colpa
accentrino in pochi sin che vadano a finire in un solo mo- loch. l'
« dottore, ma come andrà a finire? » = var.,
voi baciaste. 3. andato a finire scivolando sul pavimento. emanuelli, i-171
3. figur. andare a finire, ammucchiarsi. sansovino, 2-101:
xiii-82: un mazzetto di consigli, per finire. avvezzati a leggere a voce alta
avvenimento sul quale si scommette o al finire della partita di giuoco. d'annunzio
si scompagina, né so dove andremo a finire. bacchetti, 2-xxiii-601: il primo
b. minerbetti, 4-i-310: attendete a finire le vostre cose, che vi faranno
gli stinchi dei santi, andavano a finire in due scarpe sconquassate. d'annunzio,
con tessersi introdotta finalmente l'inquisizione per finire affatto di violentarle. brusoni, 97
sconvolse. tenca, 1-66: quando sul finire del secolo scorso la francia udiva proporsi
8. indotto, ridotto; andato a finire male, nel peccato. fazio,
fu sì fatta che l'ebbe a finire. tommaseo [s. v.]
, 2-273: ragazzi meno scinditi tanto da finire alla bella meglio un periodo e da
pirandello, iii-239: la scuola sta per finire. al levarsi della tela, cinquemani
. v.]: le scuole dovrebbero finire innanzi igran caldi e ripigliare innanzi l'inverno
« ora scusatemi, ma ho ancora da finire le faccende », disse rosa.
arrivar sempre l'ultimo di tutti a finire il piatto. -rendere accettabile un
stampa periodica milanese, i-176: così nel finire del die- cisettesimo e nel principiare del
tedio. - andare a finire in un determinato luogo. lorenzo de'
1-46: ogni sentenza... può finire o in compiute o sono sdrucciolose
barca diede in secco. -esaurirsi, finire (una famiglia). p.
: ragazzi meno scinditi, tanto da finire alla bella meglio un periodo e da
metà; e conosco che, averlo finire, tu perderesti di capitale pare- chi
... e corno siquita da finire, cum quilglie patte, mode e condizione
mi fa un bosco che andrà a finire sul fuoco. -sostant. terreno
comprese come per cementatore, dovendo pure finire il semiesposito terenzio. = comp
grande e di tal condizione non si potessi finire e ch'egli era stato una sempricità
trovi qualche altro sentiero ov'io possa finire con più decoro questo pellegrinaggio della vita
come sua maestà aveva grandissimo desiderio di finire il sipulcro del re arrigo suo marito
-contenitore o luogo in cui va a finire ciò che viene buttato via.
annoiato, annoiato; e non so come finire la serata, altro che annoiandomi ancora
fatto benissimo a non farlo rinettare né finire, perché il torso così come sta riesce
: l'acqua del serbatoio stava per finire. g. testori, 1-88: le
. pascoli, 1-307: dovrò finire col 'suicidarmi'! lo dico sul serio
l. giustinian, 1-130: madre, finire al tuto / voglio 'sto mio sermone
lucia, 554: un giorno sul finire del marzo 1630,... il
serrava. carducci, iii-10-270: lasciategli finire il 'paradiso', e la sua gloria vincerà
): attendevo con gran sollecitudine a finire l'opera mia e servire la zecca,
pasqualigo, 293: qui mi convien finire, perché la testa non mi serve
perché io arei auto a piacere di poter finire quella mia opera, servendomi di lei
inoltre alle attuali circostanze legislative. siamo sul finire della sessione, abbiamo ancora da dar
qual, ch'e'vengan, suol finire avanti. / finisce la seconda, e
per le vacanze pasquali, neppure volli finire lassù quella settimanùccia scarsa. = lat
che immagino quanto dovrà sfacchinare) di finire le due traduzioni. 2. tr
esclamai sorpreso: « ma si può finire qui ». 2. che logora
che volge al declino, che sta per finire (una = comp. dal
-avere come effetto, andare a finire. pasta, ii-195: il tutto
/ non perch'io creda sua laude finire, / ma ragionar per isfogar la
quindicina di giorni, il tempo di finire il libro da vallecchi; e poi se
uno sfrigolìo di cristalli che non voleva finire. -il frinire delle cicale.
gno data loro da dio va a finire in concertar trame e frodi, per
meno profondamente la natura; andare a finire, dopo un processo più o meno
modo. 2. esaurirsi, finire (una tempesta). d
pasolini, 3-246: tommaso non la lasciò finire: tale quando non servono più alla propulsione
vederli. 4. figur. finire, concludersi. machiavelli, 1-iii-1043:
. locuz. essere colto a sguazzetto-, finire a mollo, cadere in acqua.
le mele da'fianchi, / a non finire, che via sgusciavano. 8
versione del trojan horse'che ho potuto finire prima del previsto... sarà
dall'azienda agricola); proposto sul finire del sec. xix da agronomi italiani
purulenti nella luna piena ed asciutte sul finire delle fasi. lucini, 5-78:
voi, signore e signorine (dolce è finire con voi), confortate del vostro
riphinte, / « dove andremo a finire ». tomizza, 3-20: non
a minuti fogliami di marmo andava a finire in una figie antropomorfa di una
. 27. -incontrare sinistro recapito, finire nelle mani sbagliate. testi, 1-225
trovare una sistemazione là non ho voglia di finire in una pensione per studenti. parise
locuz. venire à smarrimento: andare a finire male. chiaro davanzali, xxxvii-12:
, la quale si è smascherata sul finire della tornata di ieri, era armata di
cxiv-3-623: né veggo l'ora di finire le cose mie per andarmene da questo paese
camera, quegli incespicò e andò a finire a battere la pancia alla spalliera del letto
lagrime versate dirottamente. -figur. far finire anzitempo la vita. bruni, i-131
credo. non è così che può finire questa storia » smozzicò l'uomo.
fuoco d'interdizione, avrebbero forse dovuto finire col soccombere al numero ed alla violenza
al lavoro / che non può mai finire, / e a poco a poco in
, oltre al resto, mi sedurrebbe finire i miei 'canti'e un altro libro a
può che una volta lo spettacolo ha da finire. fagiuoli, vii-84: per dir
. -levare da soffrire-, finire un animale ferito. pavese, 15-85
/ di supplica, palinodìe a non finire / con un pio sogghigno umettando la
. locuz. passare il raggio solare, finire il giorno. becelli, 1-215:
adolfo dima- grava... al finire dei concerti due solchi profondi gli scendevano
non morire in quelle faticne, ma finire con un poco da vivere sì duro soldo
-mancare il lume del sole, finire il giorno. guglielmini, 2-222:
sollecita di far profitto nelle onorate per finire con più lodevole atto la commedia della sua
che la miseria e il dolore abbiano da finire; ma sono di quelli che fermamente
, / e di poi presto mia vita finire! sannazaro, iv-211: oh sacro
la metà, e conosco che averlo finire tu perderesti di capitale parechi migliaia di
al prezzo di lire 127, 50 nel finire le sue somministranze espose al ministero come
per tre somme ragioni: primamente deve finire il 2° tomo del montecuccoli; in secondo
gli sgabelli sotto le finestre per poter finire lo smerlo o il sopraggitto.
[in lacerba, ii-323]: sul finire del 1912 noi soprascritti tornammo a pensare
7-46: la stagione cinematografica sul punto di finire al lido ebbe un soprassalto di vita
/ di maria non si trave al mio finire! nappi, xxxviii- 250:
queh'avvenimento sul quale si scommette o al finire della partita di giuoco. nievo,
foscolo, xvi-191: se non potrò finire i miei interessucci prima delle otto della mattina
iudicio e piatire, riscuotere i crediti e finire. = deriv. da sostituire
di ernia e non aveva sostituto per finire il campionato. -stor. nei sistemi
di questo gusto, e tutto andava a finire nello stampare foglietti di sotterfugio. tarchetti
con la particella pronom. disporsi o finire sottovento rispetto a un punto di riferimento
e sollecita di far profitto nelle onorate per finire con più lodevole atto la commedia della
volta, corre pericolo di senza finire di capire se ciò ch'ei vedea e
spacciato. -che è sul punto di finire (la vita). latti,
i-144: nel 1748 altre necessità costringevano a finire la guerra; la stanchezza de'governi
. gli spacchi sulle schiene vanno a finire sotto la seggiola. sbarbaro, 8-1-75
che spappolata! presto presto che voglio finire! = deriv. da spappolare.
spagnolate. morire, / i'non posso finire / la vita mia: a questo modo
, con gran sospensione che avesse a finire quella burrasca, lontano però dal sospettar
). -morire allo spedale, finire la propria esistenza in estrema miseria.
a ovest. 5. far finire una persona addosso a un'altra (un
vigne] tosto mal condotte consumarsi e finire, e massimamente quelle dei poggi e monti
creativa. 23. cessare, finire, avere termine, in partic. in
-dieci spendenti-, epiteto polemico che, sul finire del sec. xv, il popolo
inglese. bonghi, 1-113: volevo finire in questa lettera il mio discorso,
vincoli spezzati. -figur. far finire un'intesa, un legame affettivo, un
con la via del sonno si possa finire la digestione, e non si finendo,
la pace; e si andava a finire nella chiromanzia (celestina aveva una linea
guardare, / ché tardi, tra finire, andar bel bello, / intridere,
gli si spianava. la carestia doveva poi finire: tutti gli anni si miete:
riarmi, senza intrusione nessuna, di finire a stampare tutte le cose mie fatte
. tommaseo, i-373: voleva finire la disputa, e non sapeva spiccicarsene.
sempre più il contrabbando passivo, prese sul finire dello scorso anno il partito di spiegare
l'affare della lite, e spero poi finire una volta. carducci, ii-3-
, chiuso in una impazienza spinosa di finire quel viaggio. -che si esprime
2. per simil. terminare, finire, cessare. fagiuoli, vi-19:
della sua religione. -che sta per finire (la vita). c.
4. giungere al termine, finire, compiersi (un periodo di tempo
6. concludersi o esaurirsi o andare a finire (una consomiglianti a quelle che ci
un giorno o l'altro potesse anche finire di sciagurata morte suicida era un pensiero
e faceva gli occhi dolci, per finire, in mente sua, di sedurre rosaria
come a dire, ecco dove vanno a finire tutte le tue prediripugnanza). che
: seguendo la macera, andavamo a finire su uno sperone del monte di sinistra
oceanidi geme? -per estens. finire all'inferno. segneri, 2-i-123:
iii-12-14: roma, che su 'l finire del secolo xvi non avrebbe dovuto esser
facciano rima ed attaccandoli collo sputo per finire il sonetto. baretti, 6-22: il
perché io so ben che prima che finire, / ci potrei diventar vecchio squarcuoio
/ e la mia gloria può tosto finire. -destinato a una carica (una
43. intr. smettere di lavorare; finire il proprio orario o turno di lavoro
: il mio volume dantesco è quasi per finire nel manoscritto ed è avanti nelle stampe
solo inevitabile, ma regolare che dovessero finire col ficcarsi sotto le mote. g.
dicendo a casa volerla puoi con delligenzia finire. fucini, 636: in quei
armeggio della vita che non vuol saperne di finire. 2. bot. sezione
stendere. verso la fine, sul finire. 26. intr. per
r. longhi, 851: sul finire dei suoi giorni più miserevoli...
non voler più maritaggi e di lasciarlo finire. -grave ristrettezza economica; miseria
stèrminó). ant. terminare, finire. iacopone, 58-77: pensete per
i piedi. e io duro, dovessi finire sullo sterquilinio di giobbe.
.. da sapere... il finire della nostra vita e separarsi l'anima
, 12-149: rischiò [cesare] di finire come catilina, e aveva anche lui
tanto tempo lasciato addosso l'idea di finire ghigliottinato. = deriv. da
. figur. estinguere una stirpe, far finire una dinastia; cancellarne il nome.
cerimoniali), ma si diffuse sul finire del sec. xvi e soprattutto nel sec
armi cortesi e giovanili in italia sul finire del 1927: cioè tendenza paesana, nostrana
della nobiltà -essere, ritrovarsi, finire, rimanere in mezzo alla strada:
(per la coniug.: cfr. finire). letter. concludere definitivamente un
extra (v. extra) e da finire (v.). strafinito (
averani, iii-152: non potendo alessandro finire il secondo [bicchiere di vino],
.. di starmi in casa a finire tre figure come son d'acordo col duca
con l'interprete suddetto ch'egli dovrebbe finire questo negozio con ogni autorità, ma
/ qual stretta te bisogna a ciò finire. g. f. achillini, 99
stridori de'denti, che vanno a finire coll'epilessia e colla morte.
ragioni vechie co. llui a strigare e finire. caro, 12-iii-199: ora intendo
de'miei segreti. tempo di finire il racconto, tra gli strombettamenti irosi,
turbine va la parte ampia a finire in acuta et è da la parte dritta
si strozzava e, in vece di poter finire la parola, le veniva un nodo
fui condotto a sparger sangue e a finire strozzato. quarantotti gambini, 7-135: era
struggeano la divinità 12. far finire o cessare una situazione favorevole, un
.. non si fosse potuto perfettamente finire... sacrificavano altri animali e queste
non fiarlare poi ai quelli che dovevano finire al succhiotto, come adii.
, iii-25-381: questo secolo pedante andrà a finire che anche i lattanti in cattedra su
succiare il calice e leccarlo e non saper finire di recarselo alte labbra. de marchi
pirandello, 8-962: sarebbe andata a finire suora di carità, è vero? cicognani
gareggia e fa sue prove e vuol finire la canzon sua e col cantar forte superar
lavorandoli non furon molto curiosi di farli finire, ma se ne servirono rusticamente: e
or questa negligenza così supina come poteva finire in altro che in una rovina manifesta?
. mazzini, 59-22: già sul finire dell'ultimo secolo, l'imperatore giuseppe
ei [il mondo] non abbia a finire per via di disordine, aggiungo adesso
anche avere ch'egli non abbia a finire per via di totale svanimento. salvini,
delle passioni. 7. passare, finire (un periodo di tempo).
non so combinare due pensieri, né finire una riga. manzoni, pr.
non solo inevitabile, ma regolare che dovessero finire col ficcarsi sotto le ruote. moravia
qualunquefuror sì nero? minima storia va a finire nelle apposite rubriche, ingrandita.
6. locuz. trovarsi al tafferuglio-, finire negl'impicci, nei guai.
pare che questi rumori d'armi siano per finire in nozze. -poesia di argomento
dei vecchi materiali ancora utilizzabili e vanno a finire in una macina a sfera, dove
2. locuz. tarallucci e vino, finire a tarallucci e vino: con riferimento
giorno. -in partic.: sul finire del pomeriggio o in piena notte.
quello che si aebbe fare prima del finire della sessione, io veramente sento venir
tasca: avere un cattivo esito, finire male. crusca, iv impress.
il tavolinante. ma è inutile: devo finire al più presto l'università. =
fenoglio, 5-ii-273: lui non potè finire il latte con l'uovo sbattuto dentro e
bagli a te, quelli che invece di finire a collo, finiscono a traversa;
. conviene tralasciare di scrivergli, volendo finire con una goffa d'annunzio, v-2-679:
cellulari, claviformi, che compaiono sul finire della vegetazione dell'ospite e servono a
iii-15-275: l'erudito carlo vi poteva finire d'una temperinata più degnamente forse che non
senza mistura d'alcun dispiacere, dovrebbe finire in un gran dolore, al momento di
oggi, picchia domani, andò a finire che facemmo una pelle da ippopotami:
c'è la bella tenda bizantina da finire, che la voglio trovare alla finestra di
violenti e rapidi, i quali al loro finire non sono succeduti da una dolce calma
: e teoricamente dovrei avere via libera per finire il 'pasticciaccio'. v strada [
d'amore... eleggevano, sul finire della dovessero stare in viaggio quelle povere
particella pronom. giungere a conclusione, finire, cessare (una vicenda, un evento
ora dicesi l'esito o modo di finire delle malattie febbrili. 39.
e disuniti. -destinato a finire, a concludersi. b. croce
gioia senza dolore. -avere termine-, finire, cessare. dante, par.
-venire a termine, andare a finire. g. m. cecchi,
carducci, iii-27-157: le imposture han da finire: altrimenti verremo a termine da invidiare
terminévole, agg. ant. destinato a finire, a venir meno. -
scampa, nella merica ritorna listesso per finire; siccome ci vuol la terra intorno alla
dal frullare dell'asse terrestre si potrà finire a passeggiare tranquilli come nel fòro romano.
di ernia e non aveva sostituto per finire il campionato. -nel tamburello,
se non poche cose, tanto da finire il mio discorso sulle magagne della letteratura
essa presso il palco, venendo a finire in su una tavola alta al petto
, 157: io vi racconto, per finire, un fatto di cui sono stati
179: sai tu che devi fare? finire la tua dissertazione... e
arpino, 15-189: aveva due negozi da finire, tre appartamenti da tinteggiare, due
-eseguire un lavoro purchessia, badando solo a finire; leggere velocemente un elenco.
/ per uom che tosto quel vogli finire. campofregoso, 1-8: se pur trovo
non le è più tollerabile, deve finire, deve finire; è già finito.
è più tollerabile, deve finire, deve finire; è già finito. 6
le punte d'esse fiamme turbe e finire co'molto fumo, non te ne fidare
uso (una lingua). finire sì in generale u mal delle veglie,
in tornata strasordinaria... per finire e concredere il giorno che s'avessi a
gran mancanza: gli avana son per finire: i cavour qui costano 20 centesimi
ruote o trabaltavano. 2. finire a terra essendo sbalzato da un veicolo.
! stiamo attenti che non si vada a finire in trachea, nelle vie respiratorie »
teatro dal verme di milano rischiò di finire tragicamente per me. infatti..
/ non fare il tralunato, sta per finire uno di questi tessuti, essa lascia nella
quanto più vaglio: / poco manca a finire il mio tramaglio. / - altre
di tutte le cose: ma non vorrei finire con un sarcasmo volgare., in
. che è destinato a passare, a finire, che ha breve durata; effimero
vedesser transire. 4. finire, decadere (un bene o uno stato
: tutto, lo vedete, ha da finire, e lagnarsi di abbandonare qualche anno
. trapassàbile, agg. destinato a finire, effimero, ca duco
era trapassato quetamente. 20. finire, cessare; avere una conclusione, una
mostrando d'aver già finito, o di finire. -mandare a monte un piano
. mazzini, 59-22: già sul finire dell'ultimo secolo, l'imperatore giuseppe
4. venire asportato o sottratto; finire in possesso di estranei (un oggetto
l'abuso anche del tratteggiare e del non finire, dopo il giordano e il solimene
. -non riuscire, fallire, finire male; prendere una piega sfavorevole,
cominciare sempre grandemente, eroicamente, per finire grettamente, caricaturalmente, da sovrana sfolgorante
morì. carducci, iii-14-81: su t finire del tredici si raccolse in ferrara,
e « di- lambde » e non finire. piccola pubblicità [« il messaggero »
dozzine. carducci, ii-6-159: son per finire trentaquattro
la mattina, nel tornare doppo pranzo per finire l'opera che avevo cominciata, trovo
9. locuz. - cessare, finire di tribolare: morire (ed è di
una volta passato, tanto che sul finire di un'intera esistenza per lunga e
. tondelli, 1-132: non vuole finire con un cuciniere condannato a destarsi ogni mattina
iii-12-108: rotta di nuovo su 'l finire del 1317 la pace, padova fu agitata
c. croce, 3-1-62: poiché voglio finire questo mio discorso trinario, facendovi tre
essersi impadronita del commendatore. andò a finire che soffiò il naso: occhi rossi
verso i suoi compagni; « la volete finire? » moravia, vii-311: me
non so perdio! come l'andrà a finire: / di questo trotto, ti
de roveri, che se ne distaccò sul finire del secolo xvii. tommaseo [s
belle étoile'come se la notte non dovesse finire mai più. -con riferimento a
corrispondente del poliziano, poi su 'l finire del secolo decimosesto un andrea legista.
e il germanesimo non gli erano andati a finire nelle calze bianche, suole doppie,
-uomo nuovo: nell'antica roma, sul finire dell'età repubblicana, membro della classe
. 6. che sta per finire o che è appena terminato (un
pignoleria. 29. disus. finire, terminare (un determinato periodo di
-uscire a cazzotti, a duello: finire per affrontarsi in uno scontro fisico.
(trieste). -rovinarsi, finire male, andare in rovina. -essere
-mandare in vacca qualcosa: rovinarlo, farlo finire male. pasolini, 5-20:
venire compiuto (un'azione); finire nel nulla (un proposito).
o situazione poco durevole, destinata a finire presto. f. f. frugoni
, e mi viene a imporre di finire il tutto avanti il primissimo di marzo.
ch'un giorno, la disdetta ha da finire, perocché i tempi variabili sono
avevo gran bisogno, perché desideravo di finire il mio perseo). ghirardacci,
e rendutosi frate francescano, pensava di finire santamente i suoi giorni. -portare
del poeta. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende
buone feste, sapete dove vanno a finire? 'in sacculum pertusum', ad un
-volgere o giungere al termine; cessare, finire (e nella forma negativa assume il
s. tofano, 258: per finire il programma in allegria / dall'estero
l'artista costretto a commerciarsi rischia di finire come le milizie di ventura o i facitori
(438): tiravo feliciemente innanzi di finire di scoprirla,... e'
due donne lottano e lottando vanno a finire sull'orlo della piscina, tra le quinte
che par che in cielo la finire nei guai, cacciarsi in una situazione difficile
; indumenti di cui una parte andava a finire nelle botteghe dei rigattieri, dei vestiaristi
sto bene; e seguito a lavorare per finire lina della via crucis, un'
... », ripeteva a non finire. l'antico insulto si era trasformato
che si lascian sorpassare dall'onda per finire più presto, ai vinti che levano
. 9. locuz. - finire in una suonata di violino-, in un'
14. locuz. -cessare, finire di vivere:, morire (con uso
. viani, 13-347: non potei finire la parola che lui, agile e volastro
ilvolo, chi può sapere dove andrà a finire? -dipartirsi dal corpo (l'
lì dovesse spiccare un volettino per andare a finire sul pianoforte o sulparmadio.
ordinato allogar gli archi di pietre per finire la volta, acciò a san giovanni nel
nell'animo, e questo è il finire avanti ch'io muoia quei xii libri
beato ben seria colui / che di vosco finire avesse in dono / a sì dolce
-zampatina. carducci, iii-25-112: vorrei finire; ma il signor a. f.
ferma, che pare non debba mai finire. 4. figur. ricco
quando il tempo di gioco stava per finire. m. medici, 195: 'zona
ciue: voglia che quella storia stesse per finire, e compassione non so se per
la repubblica [20-i-1989]: sta per finire l'agitazione che ha bloccato il servizio
campagna, praticabile proprio ora, sul finire dell'inverno: il 'biathlon', cioè il
. arbasino, 23-1175: come andrà a finire? con un typical marine,
america e poi in europa, sul finire del secolo scorso: un tipico ballo negro
di fedeltà o di omertà malavitose può finire 'incaprettato'. incardinaménto, sm. radicamento
scandinavo. piovene, 10-42: per finire la sera entriamo nella strada adibita a 'night
stampa [30-x-1991], 2: per finire un ultimo neologismo: il pal- mtop
e lucentini, 11-257: dove va a finire la libertà? anzi, la privacy?
m. praz, 3-382: sarebbe potuta finire padrona di un ranch nel far west
già! se no, dove va a finire la libertà? anzi, la privacy?
zi'nunzia. idem, 10-26: finire male, devi! ottomila lire, vive
, infiltrazioni, yoga e farmaci a non finire, sono la multiforme regola corrente.
: « quelli se non li fate finire voi, mò finiscono, cavalie'! »
quando videotelefoniamo dalla macchina, a non finire contro un muro. = comp.
... gli introiti della zakat possono finire nelle tasche di terroristi.
sangue non gli era niente, andava a finire rischiosamente la vecchiaia in una famiglia di
colore bianco purissimo, perfezionata in inghilterra sul finire del sec. xviii. – anche
si vogliono far prendere in giro e finire ridicolizzati in milioni di case.
ozio, per vedere come andava a finire, perché non ci facevamo mai i cazzi
leggi che gli si aggrappa addosso al finire d'ogni periodo di sessione. chiller
... né credo che abbia a finire, se non nel 'diesilla'.
il tempo [19-vii-2001]: per finire, tradizione sarda etno-folk sulla passerella delle
ho paura addirittura di facchinizzarmi e di finire nelle male parole. = denom
ho paura addirittura di facchinizzarmi e di finire nelle male parole. = denom
su altobelli quale centravanti e monelli potrebbe finire in comproprietà al verona. beccalossi probabilmente
condizionamento delle abitazioni, e va a finire in una sorta di fossa delimitata che,
. eco, 10-19: giunto al finire della mia vita di peccatore, mentre canuto
tessuto a mano in india, indossato sul finire dell'epoca coloniale daisostenitoridellacausadell'indipendenza del paese
per chi vuole rimanere trasgressivo senza però finire in galera. vanity fair [19-x2006]
corriere della sera [11-i-1999]: per finire si sono raggruppati i fondi per società
sapeva e ha pensato bene di non finire il suo romanzo. il foglio [1-iv-2006
stilearchitettonicoecletticochesirifà al barocchetto, in voga sul finire dell'ottocento (anche con riferimento spreg
25-133: si sa dove si va a finire per questa strada: alla pseudo-forza
vengono ragazzi che hanno visto i fratelli finire male per qualche rave di troppo »,
streaker, i corridori svestiti, nata sul finire degli anni '60 e gettonatissima nei
differenza lì! e a me di finire al doppio per le stronzate degli altri mi