cel cada e 'l mondo abbia a finire. magalotti, 20-169: mugolando [
/ che e'non potè le parole finire. boiardo, i-4-89: così nel viso
mano, o imprese che non sa poi finire, e neanco formarne nettamente il disegno
bagna. panzini, ii-501: in sul finire di un festino la fredda alba sorprende
sendo stato chiamato / quell'opera a finire, / che scambio d'abbellire, /
di decadenza che ho detto, sul finire dello scorso secolo. salvo poche eccezioni,
19-327: -pensa che noi si può finire sepolti là -il vecchio accennò la distesa
, ma la festa non accenna a finire. idem, 4-232: pronto col cerino
mi hai scritto, che non la so finire ora che t'ho acchiappato. palazzeschi
macchinetta di sottilissimo ingegno, sostituita sul finire del sec. xvii alla miccia ed
, in giro, dove veniva a finire come uno strascico di quel ricco addobbo
ero uomo da per me a saperle finire. = = comp. di adirato
nozze, in casa dei suoi, per finire di affiatarmi con sua madre.
quale, preso l'aire, andò a finire quasi nel buco. papini, 8-77
con l'alito. -fare, finire con l'àlito: eseguire con delicatezza
separare; s'ammezza col non finire... si ammezza un lavoro pure
voleva rifiutare, gli mancavano venti giorni per finire l'ammonizione. idem, 2-29:
como, i-721: e tutto andò a finire nell'immenso tappeto turco ove già
particolarmente ai tempi delle guerre di fiandra nel finire del secolo xvi, e fu di
punto. 19. andare a finire. petrarca, 658: ma così
poco a fagiolo. -andare a finire: concludersi. verga, 4-319:
questo argomento con canali, e andò a finire a pugni. loria, 1-42:
andavano a finire i poveri morti dell'ospedale. moravia,
: vorrete adesso forse sapere come andò a finire questo amore così forte?
in mille pezzi. -al figur.: finire malamente; rovinare. manzini,
anzi l'unico mezzo di farle finire. b. croce, i-2-225 • questione
scuola... e fu sul finire del second'anno che inr. ominr.
quella che è ricordata da dioneo nel finire della giornata quinta, e diffusamente popolare
cecchi, 1-155: potranno andare a finire parroci di pecorai, e diventare bolscevichi e
operare; anzi che se io volsi finire il mio perseo, mi convenne insegnare a
l'affatico si appanna, non mi lascia finire li cinque ultimi libri di tacito.
2-64 (415): attesi a finire il suo gioiello; e portatolo un
dial. interamente. -fare appiètto: finire completamente qualcosa. pascoli, 326
e con gran sollicitudine lavoravo, per finire la mia opera. i. pitti,
di lavoro per i ragazzi sta per finire. quando nelle vetrine dei cartolai ci
g. bentivoglio, 4-1184: doveva appunto finire al lora [il governo
serio, o prima o poi ho dovuto finire per vedermela (scusa il verbo)
la portoghese] quanto mai vaga di finire le sue voci in desinenze tronche e aspre
-arrivare bene [male): finire, riuscire bene o male. —
in simile senso ironico, per finire un discorso e per non le dire più
bere una bottiglia, pur di non finire per disperazione in casa di n.
quale i lettori dovrebbero in onor tuo finire tutti a patire d'asma. =
dal frullare dell'asse terrestre si potrà finire a passeggiare tranquilli come nel foro romano
a compimento; condurre a termine, finire. angiolieri, vii-209 (91-9)
a un cadavere che era andato a finire nel campo di un contadino. calvino
mi avvisano ch'egli è tempo di finire e di fare e di raccontare. manzoni
vostre asserzioni azzardate, ché vo'finire con una frase alla verresca.
fiera, che perciò stava per finire, faceva esalare i forti odori a me
credi che ci voglia un gran talento a finire i quattrini degli altri? nievo,
al suo brusco svegliarsi su 'l finire il secolo decimottavo. balbettato re,
lontano, ove la strada è per finire, pende da un balconcèllo un fanaletto verde
. colletta, i-156: al finire dell'anno 1759... furono reggenti
. il tempo dei padroni stava per finire; però tutti poi avrebbero goduto delle
, iii-363: tornerò a casa a finire di rimettermi, perché è verissimo che la
... aveva, come per finire il discorso, posata già la sua mano
era fatta una ragione di come sarebbe potuta finire sua sorella, con quel cervello balzano
bel pesce rosa piombò nella barca per finire estenuato, fermo, con sbarrati gli
e i suoi armatori, già sul finire del secolo 170, si valessero dei bitumi
... dette vesti bandare e finire con una banda o più, o orli
, 142: « come andò a finire / quando il bandito ebbe la libertà?
, « sì sì », senza lasciar finire il discorso, mostrando col proprio zelo
si beve. come andrà a finire questo baraccone del mondo dove 3
); cominciare a decadere, a finire. foscolo, iv-412: o gloria
si sa dove diavolo gli vada a finire la coda, o la testa. alvaro
. cannone basilisco veniva ancora chiamato sul finire del secolo xvii una sorta d'artiglieria da
magnano, queste cose le facciamo sempre finire a batacchio di campana! -ma insomma
fiera, che io credeva di dover finire per essere inchiodato in un fondo di letto
martire n'andava in fascio, fece finire la disputa. d. bartoli, 25-6
pareva di non essere in grado di finire il viaggio. -battere un colpo
loro tanto bene ch'era sicura di finire col farsene amare. cicognani, 1-195:
dicevo io, che doveva andare a finire così! carducci, iii-10-97: a
debole di spirito che mi rincresca il finire, se ben bisogna, adesso;
costato uno sforzo sovrumano sarebbe andato a finire in una bicchierata? magari volgarissima.
intera partita). -al figur.: finire male, fallire, avere la peggio
di fame in un cantuccio, o finire in bocca ai pescicani. de roberto,
, ma è dispetto che va a finire in una gran risataccia. = deriv
in terza, vanno nell'ultima stretta a finire in una baruffa. giusti, 2-142
2. figur. andar male, finire male. buonarroti il giovane, 9-99
fritte, spinaci e patate, e per finire un budino di cioccolato. piovene,
] si muove per tremuoto, puote finire queste caverne, e aprire quelle: o
suo: voglio vedere come va a finire. pratolini, 2-168: tuttavia la curiosità
-andare, cadere in bocca a qualcuno: finire in suo potere. boccaccio,
baldini, 5-75: dove sono andate a finire le madonne del perugino con quel loro
perturbatore ha durato anche troppo e deve finire, organizzano il boicottaggio. ma guardandole
,... e potranno andare a finire parroci di pecorai, e diventare bolscevichi
la monarchia piemontese... sul finire del secolo scorso non sarebbe probabilmente caduta
voglion valersi della forza ed a questo modo finire il ragio = lat.
che si lasciano sorpassare dall'onda per finire più presto, ai vinti che levano
porcello della vecchia bacucca, sta per finire... è una notizia piacevole per
10 ero uomo da per me a saperle finire. lorenzino, 85: ma dimmi
lì a far la posta per non lasciarla finire di venir su. pascoli, 458
fiacchi che si lasciano sorpassare dall'onda per finire più presto, ai vinti che levano
. -finire brutta: andare a finire male. verga, 3-211: allora
perché i suoi fiori si aprono sul finire dell'inverno e anche sotto alla neve per
a far la posta per non lasciarla finire di venir su. verga, 2-229:
fritte, spinaci e patate, e per finire un budino di cioccolato che aveva già
. buio pesto. chiacchiere a non finire e nessun dato di fatto. 11
mi dicono esser bello, sta per finire, e miracolosamente bene (scrive targioni
rodrigo, che quasi quasi non lasciaron finire al ragazzo il suo racconto. verga
, di porto in porto. potremmo finire d'italianizzarla dicendo 'capotaggio '.
14. rifl. capitare, andare a finire; nascondersi, celarsi. foscolo
-scadere, degenerare; andare a finire, ridursi. sorte / cotal in
-assol. avvilirsi, abbrutirsi, finire nell'abiezione. dante, purg.
, i cocòmeri. -ant. finire; esaurirsi. dante, conv.
mettono le cose, come vanno a finire. berni, 38-57 (iii-264)
sede). -anche di chi va a finire a terra (per avere incespicato o
-andare in cafarnao: farsi inghiottire, finire nella pancia propria o di altri (detto
-figur. calare il sipario: finire, concludere definitivamente (un'esperienza,
calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese l'estrema unzione: il curato
esaurirsi di virtù e di qualità; il finire di una stagione, il declinare del
il calzino: morire. -anche: finire, terminare. salvini, v-437:
, ii-576: la sera, sul finire della festa,... ecco giungere
i poveri tonni che ci vanno a finire in mattanza. 3. ant
invitato per carità a spicciarsi, vorrà finire il suo desinare e lo troverà morto;
mercede. -uscire di cammino: finire di viaggiare, arrivare alla meta.
cellini, 590: ancora abbiamo usato di finire li panni con un ferro sottilissimo,
, pareva di far male a lasciarlo finire in quel modo; senza mai dirgli
fra un mese, oggimai presso a finire, / l'iniquo accusator faccia mentire.
ai tribunali. alfieri, i-46: nel finire dell'anno '62, essendo io
mirabilmente dimostra. pulci, v-26: voglio finire la canzona, che l'ò a
e poi tornava, finché gli amici per finire questa canzona, abbruciarono il corpo;
capaci, le persone oneste non possono finire che così. o in galera, o
capo, metter capo; andare a finire (dopo un più o meno lungo
in un luogo altimprovviso, andarvi a finire inaspettatamente, presentarvisi con poca opportunità (
2. sboccare, sfociare, andare a finire, dare in un luogo. -
-capitar male (una donna): finire col darsi a una vita licenziosa,
capo senza la coda, perocché sanza finire incominciare nuoce. boccaccio, dee.
.. vedete com'è andata a finire!... e bisogna tornare da
estrema necessità. -anche: andare a finire. ariosto, 275: consigliamo e
capo senza la coda, perocché sanza finire incominciare nuoce. -entrare nel capo
giusti, 3-49: tutto andava a finire nello stampare foglietti di sotterfugio, nello
giusti, 3-49: tutto andava a finire nello stampare foglietti di sotterfugio, nello
digli, che se mi vuol finire quell'opera per fame un reliquiere per por
esser quella: e che avesse a finire quella cara canzoncina che comincia: 'oggi
nel seguire carnoso, e di nuovo al finire verso il centro del timpano si rifà
parigi,... va a finire stracciato sui pirenei. giusti, i-375:
girava verso destra e gli andava a finire su uno zigomo. = voce dotta
via la sua donna per farla poi finire, com'è finita, a
fuori. 8. figur. finire male; declinare, perdere forza,
. -cascare in basso: rovinarsi, finire in miseria. dante, par.
voga. 12. andare a finire, trovarsi all'improvviso in un luogo
fidanzarsi e la sera stessa va a finire in un casino! ».
. destinato a cadere, a finire presto. boccaccio, 15-124: la
, i-1371: questo secolo pedante andrà a finire che anche i lattanti in cattedra su
movimento cavalleresco... andava oscuramente a finire nei cavalieri serventi. -fare
condurre a una fine disgraziata, finire male. michelangelo, 81-47:
gino. soffici, ii-361: andò a finire che la mia stanza di giovane
seguire, carnoso, e di nuovo al finire, verso il centro del timpano,
passare di carcere in carcere, e finire per essere strozzato, o perire nei
leone ebreo, 54: quanti hanno cerco finire la sua vita e consumare la persona
impossibile il mai cominciare, e il mai finire alcun moto locale. g. gozzi
pronominale (cèsso). aver fine, finire, terminare (e indica l'arrestarsi
. desistere dal compiere un'azione; finire di piangere, di lamentarsi; smettere di
stacca [la lampada] quasi per finire i chiassi senza che nessuno gli dicesse nulla
e la pace; e si andava a finire nella chiromanzia. = voce dotta
venute / tante farfalle azzurre, sul finire / di quel giugno festoso, al
pronominale). figur. concludere, finire, terminare (un discorso, una
. 27. rifl. andare a finire, sboccare, sfociare. marino,
-e sempre mi pare che stia per finire e io mi trovi chiuso dove non
zannata, e perciò com'una zannata dee finire. fagiuoli, 2-5: si fa
budello sotterraneo. dove sarebbe andato a finire? forse si perdeva in caverne cieche
però piegato e curvo; e va a finire in una punta assai acuta.
loro tanto bene ch'era sicura di finire col farsene amare. 3.
). alfieri, i-46: nel finire dell'anno '62, essendo io passato
e civilino, e poi va a finire a bastonate e a sgraffiotti. panzini,
: intanto i giovani rischiavano chi di finire nella cloaca massima del politicantismo, chi
e'mi par piu: tempo da finire. caro, 16-99: ciò che cuccoveggiava
potuto tornare una mattina alla libreria per finire le collazioni commessemi un pezzo fa.
920: come si potrà mai trattare e finire una questione di fatto, se.
4 tirare il collo ', modo di finire certi animali ragionevoli o no; 4
, iii-426: michelagnolo, che desiderava finire la sepoltura, e parendogli la volta di
bini, ii-202: finalmente la volle finire, e in una sera di state con
è cominciato non vedo le ragioni di non finire. quasimodo, 2-20: e dovremo
un'azione, un'opera); finire; concludere (un periodo di tempo,
il suo termine naturale; terminare, finire, concludersi; attuarsi, completarsi,
, il 6 di marzo, se potrò finire l'opera e concertarla. tommaseo-rigutini,
a termine, recare a compimento; finire, terminare. -anche assol.
). aver termine; andare a finire; pervenire; spegnersi. bonagiunta,
i-1371: questo secolo pedante andrà a finire che anche i lattanti in cattedra su
a fine, a termine: terminare, finire. -condurre a bene: portare a
(43): io attenderò a finire di condurre a virtuoso onore la casa mia
quella premura per la vita che deve finire. v'ha condotto... ribattete
, 36-49: ecco in che vanno a finire le grandezze umane, e dove e
aggroppandosi fan temporale, confluirono su 'l finire del millennio cristiano in una sola e
imbattersi in circostanze sfavorevoli, andare a finire in mezzo ai guai. fagiuoli
, che il mondo non lo lascerai finire, tu? *. bianca tornò
dalla superfìcie conicolare, che va a finire in un punto alla somiglianza della piramide e
dalla superficie conicolare, che va a finire in un punto alla somiglianza della piramide e
. pavese, 6-238: era inutile finire i palchetti se non si sapeva dove
ditte consociate, rappresentanze estere a non finire. 2. sm. chi
cessare di esistere, aver termine, finire; venir meno, deperire, andare
: tutte le cose che hanno a finire non per impeto di violenza ma di
che 'quella tal cosa è degna da finire in un cesso '. tommaseo [
poggio imperiale,... per finire più tosto tal fabbrica. tasso, 16-13
étoile come se la notte non dovesse finire mai più. c. e. gadda
restringersi nei limiti della conscienza religiosa né finire con i soli effetti estrinseci della riforma
rifl. figur. risolversi, andare a finire, concludersi. - anche al figur
cupa. pavese, 6-238: era inutile finire i palchetti se non si sapeva dove
ragazza, dicevamo noialtri, va a finire che si veste da uomo, corre le
4-46: intanto i giovani rischiavano chi di finire nella cloaca massima del politicantismo, chi
. bellini, 403: oggi spero finire di mettere in partitura l'introduzione; ma
): digli, che se mi vuol finire quell'opera per fame un reliquiere per
modo o per un altro ha a finire; però ch'ell'è cosa corruttibile e
contrapposizione a eterno); destinato a finire, a concludere 11 proprio ciclo di
malgrado suo quasi; e pur voleva finire la disputa, e non sapeva spiccicarsene
che io fussi nel grandissimo desiderio di finire quel mio bel vaso cominciato, per
non posson morire, / né unque mai finire. idem, rettor., 48-18
che... durano fatica in finire il nido, le cove, il parto
-cozzare in un paese: andare a finire, imbattervisi. varchi, 18-2-63:
crepare. ma una volta s'ha da finire. manzoni, 231: se
): attendevo con grandissima sollecitudine a finire quell'opera d'oro a papa clemente,
, conservare e crescere, menomare e finire. lorenzo de'medici, 118
ed ora dee fare il ruffiano per finire di intristire, e far criccóne dell'
(376): mi missi intorno a finire quella grande statua del marte, quale
? », il ciantelli gli lascerà finire i crostini e poi 10 pregherà di
! pascoli, 49: tardi, tra finire, andar bel bello / intridere,
quale, se da una parte va a finire quasi la punta di esso, si
cupa, e maria si sentiva finire. chiese l'estrema unzione: il curato
dado, e vedrete dov'andranno a finire quest'imbrogli. -levare il
non sarà meglio, ai mortali, finire così, che non l'antica dannazione
montano, 70: poteva accadere sul finire di una di quelle deambulazioni per firenze
notte calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese l'estrema unzione: il
discovrire / che il maginar vi si possa finire. dante, purg., 17-6
come le piante. -andare a finire, perdersi. manzini, 8-63:
tre trisillabi congiunti insieme che vanno a finire in una sillaba sola. vedete dunque
secolo è oramai decrepito, sta per finire, e le perturbazioni, sì civili che
linguaggio burocratico. -condurre a termine, finire. dante, par., 30-35
. definire (ant. di finire), tr. (definisco, defi
, giungere a un determinato risultato; finire, aver termine.
teolaghi e secondo la verità manifesta, il finire della nostra vita e separarsi l'anima
5. cadere, precipitare, andare a finire, ridursi. -anche al figur.
gestazione nasce un solo piccolo, sul finire della primavera. dante, inf
. 11. ant. finire, portare a termine. busone da
. foscolo, xviii-270: sto per finire le * grazie '; e quando
qui non s'esce. -andare, finire, essere, stare, ritornare, mettere
la carica, o di cosa destinata a finire presto, a scomparire, a decadere
resistenza alla sorte avversa. -anche: finire nella degradazione economica, intellettuale, morale
avversario che la battaglia si possa avaccio finire, e se sarà prolungata,
i-124: era destinato ch'io dovessi finire male, e non me ne lamento.
in balocchi,... debbano finire prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli
e secondo la verità manifesta, il finire della nostra vita e separarsi l'anima
graziosa compagnia, / io voglio mo finire il mio sermone, / seguendo poi con
affinché non si consentisse dal re a finire il concilio senza il dichiaraménto di molti
circa ad anni 700, e allora de'finire e venire meno. non dichiarirò se
un certo punto dove sarebbe andato a finire. -difesa d'ufficio: l'
» », iii-2-238: prima del finire dell'estate, barberina camminava e correva
quella che è ricordata da dioneo nel finire della giornata quinta, e diffusamente popolare
egli [il lupo] non cura di finire i digiuni né la crudele fame per
potenza dei proverbi co — mincia a finire: e sottentrano le triviali, le dilavate
a poco a poco, terminare, finire, mancare. -in partic.: sfumare
: / loco el ben non sa finire, ch'è ettemo el deiettare.
senso di quel viaggio che stava per finire si perfezionò nello smarrimento d'ogni percezione
non mi duole: tutto ha da finire, o perché la nostr'amicizia avrebbe dovuto
scipione figlio di barbato che risale al finire del v secolo di roma. nella
coll'elogio dell'ignoranza, e ho voluto finire col dimostrare come ella trionfi e a
lati ho pieno il foglio, / finire il canto, e riposar mi voglio
interessi e delle influenze va talvolta a finire in mano all'ultimo 'gangster '.
ch'io le vidi ubidire, / finire e cominciare, / morire e 'ngenerare.
altrimenti chi sa dove sarei andato a finire col mio dirizzone filosofico, alquanto strampalato.
3. figur. andare in rovina, finire male, ridursi in stato disastroso,
(prematuro ma il denaro stava per finire), ed essa avrebbe invece, alla
di loro li corrompe e li fa finire. = deriv. da disattemperare.
d'annunzio, iv-2-291: su 'l finire, negli animi una gran gioia bacchica
). aver termine, concludersi, finire. boccalini, iii-59: allora si
una rapidità ammirevole; aveva fretta di finire. loria, 5-125: quella individuale intimità
ad oxford... non si debba finire col restare discosti dalla vita.
argomento con canali, e andò a finire a pugni. svevo, 2-466: -non
dare). ant. andare a finire, cadere in basso; cadere.
, ma... volle nondimeno finire di dare gli ordini che avea principiati
favore. 2. concludere, finire. fra giordano, 2-125: onde
= comp. da dis-con valore intensivo e finire (v.).
tempo. -consumarsi, concludersi, finire. monti, 5-7: giunta la
da un malandrino, e di lì finire nella vita disonesta, che, come ognuno
sopprimerla in un perpetuo sonno per non vederla finire con una decretata e però disonorata morte
per fare. tommaseo, i-373: voleva finire la disputa, e non sapeva spiccicarsene
6. locuz. - chiudere, finire la disputazione: cessare di discutere.
da lei sul punto de lo meo finire; / ch'i'le credo servire,
i vostri fratelli, ogni cosa andrà a finire in termini di tutta pace. foscolo
obelisco di piazza del popolo, e finire, tornando poco distante da quel palazzo
neltinferno. monti, iii-405: trovandomi sul finire della mia versione d'omero io aveva
bartoli, 4-1-88: sarebbe un non mai finire a volerle qui mettere per isteso.
, 433: 'un pranzo non potuto finire 'è senza dubbio uno dei più
nozze, in casa dei suoi, per finire di affiatarmi con sua madre.
nemici. -portare a termine, finire, compiere rapidamente (un periodo di
granarie e terre e vassalli a non finire. landolfi, 3-101: -avete qualcosa di
discovrire / che il maginar vi si possa finire. dante, inf, 5-24:
calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese l'estrema unzione: il
critica moderna, e forse condurrà a finire estenuata la poesia, o per lo
fogazzaro, 7-11: questa necessità di finire, in fondo, è un pregiudizio
: mi dette tutto il tempo di finire, poi s'inchinò con un lieve sorriso
, ii-5-225: tu probabilmente anderesti a finire, come una specie di ri- varol
lunga. 6. concludere, finire. -empierla: finirla. redi,
filosofia critica moderna, e forse condurrà a finire estenuata la poesia, o per lo
esempio galassia nostra patria) 4 per finire alle primarie e alle epiprote * (o
tanta potenza, tanta sapienza, per finire nell'isola deserta con un misero rimpianto
attributo del fenomeno orogenetico, manifestatosi sul finire dell'era paleozoica che portò alla formazione
panorama e di riconoscere i luoghi doveva finire quel pezzo di erta salita senz'ombra
insegnamento, che incominciava dalla grammatica per finire nella giurisprudenza, quale era stato constituito
, e non gli accade mai di finire la donna in pesce. alvaro, 7-164
, risquotere, esigere, confessare e finire ogni quantità di danari. bibbiena,
7. locuz. -cessare, finire di esistere: venir meno, scomparire
sua antica certezza che le cose dovesser finire appunto com'erano finite. vittorini,
essere instabile a perseguitare sempre fu inimico a finire la espettazione. d. bartoli,
voglion dire tali gioie di voci? 4 finire, compiere, perfezionare: compimento,
28 (491): era sul finire [la mortalità], quand'ecco un
un bel pesce rosa piombò nella barca per finire estenuato, fermo, con sbarrati gli
meridionale. alfieri, i-46: nel finire dell'anno '62, essendo io passato
venir meno, cessare di esistere; finire; scomparire (anche nel ricordo).
, 1-200: ecco dove va a finire la misera scienza di coloro che intieramente
che la vita mia / ornai debbia finire / con pianti e con sospire, /
fenomeno che sta per compiersi, per finire; conclusione. -all'estremo, fino nell'
restringersi nei limiti della conscienza religiosa né finire con i soli effetti estrinseci della riforma.
la testa sotto le coperte per lasciarlo finire. di là lo sentivo, fioco
quella tabe o marasmo col quale sogliono finire le loro miserie la maggior parte degli
pronom. cessare, venir meno, finire, non avere più luogo (nel
imposture ereticali i miracoli della chiesa, per finire di evincerli sussistenti. lami, 1-1-104
, agg. latin. che sta per finire (un periodo di tempo).
troppo detrimento della sua famiglia, a finire quelle faccende. rajberti, 2-232: ho
irrisorio. rajberti, 2-248: voglio finire con quattro parole ai tanti miei buoni
vostri fratelli, ogni cosa andrà a finire in termini di tutta pace solo che una
in capo questo universal principio, del finire ogni cosa in nulla. baldini,
: solo all'alba, la paura di finire con un piede di meno fu come
ma la potenza dei proverbi comincia a finire: e sottentrano le triviali, le
l'ho detto che quel figliuolo doveva finire così... si tratta di sottrazione
cassola, 3-50: il falsopiano stava per finire. colle era nascosta dietro il ciglio
v-2-61: a cominciare dalla diplomazia e finire alle guardie di pubblica sicurezza; dalle
15-6: trovo che faresti bene a finire i tuoi studi e farti una posizione rispettabile
15-6: trovo che faresti bene a finire i tuoi studi e farti una posizione rispettabile
simile, e vale più del semplice finire, perché dice l'atto deliberato e non
a tempo, verrà chi gliela farà finire bruscamente, e finirà male egli stesso
in oltre scrittore giudiziosissimo; non la voglio finire con questo lettore e predicante luterano,
si sa tuttavia dove voglia arrivare e come finire. 17. prov. -bello
che martire n'andava in fascio, fece finire la disputa. botta, 5-463:
, per forza, bisogna che vada a finire. -figur. che deriva necessariamente da
e l'altro, che cristofano imparò a finire da stefano, e stefano imparò da
il romanzo sperimentale, che andrà a finire, né favola né scienza. gentile,
della giustizia, mettersi a rischio di finire in prigione per connivenza, per favoreggiamento.
. botta, 5-429: sorse in sul finire dell'autunno del milleottocentoquattro nella egregia città
nelle risaie. cicognani, 6-73: sul finire di quell'inverno, al mutare della
lo sangue fu posto nel santuario per finire la purgazione, porterannogli fuori del santuario
metter manifestamente dalla banda del torto e finire di alienare da sé il restante della
, lacerò la federa, e andò a finire con le labbra tra i fiocchi di
tiravo feliciemente innanzi di. finire di scoprirla, e sempre trovavo ogni cosa
(ant. anche fenice, finice, finire), sf. uccello sacro degli
di un anno, gli mancherà poco a finire la ferma. = deverb.
: né meno è da fuggire che nel finire o fermare la sentenza dei due versi
faccia cadere la voce che dee finire o fermare le sentenze nella prima sede
dallo spazzolare, immediatamente. 39. finire, cessare, esaurirsi, venir meno;
9-66: è il tempo, sul finire della seconda settimana d'ottobre, ch'
capisco... come voi dobbiate finire per trovare brutta e angosciosa questa terra piena
fermo: fermarsi, rimanere immobile; finire, interrompersi. d. bartoli,
3. carcere. -balzar nelle ferrate: finire in prigione. girolamo leopardi,
venire, / per la festa d'angelica finire. lippi, 7-71: bench'ei
, né altro dolore è questa vita finire, che sia al fine di quella
, iii-15-275: l'erudito carlo vi poteva finire d'una temperinata più degnamente forse che
un bacino. -dare, concludere, finire nel fiammingo: imitare lo stile degli
: solo all'alba, la paura di finire con un piede di meno fu come
-figur. capitare, andare a finire, esser ridotto. manzoni, pr
carducci, iii- 7-8: su 'l finire del secolo decimosecondo fu anche in italia
di tal condizione, non si potessi finire; e ch'egli era stata una semplicità
io l'ho detto che quel figliuolo doveva finire così... si tratta di
ch'io le vidi ubidire, / finire e cominciare, / morire e 'ngenerare /
; e questa lite mai non potè finire eziandio la certezza della verità trovata nelle
conchiudere, compiere, dare compimento, finire, ultimare, por fine.
determinato risultato. -anche: andare a finire in un dato modo.
i'veggio traboccare. = variante di finire, con cambio di vocale, propria
. -avere, prendere fine: finire, cessare. folco di calabria,
lo stile. -fare fine: finire, terminare, concludere; smettere,
-volgere al fine: essere sul punto di finire (un'opera, un'azione)
e l'altro, che cristofano imparò a finire da stefano, e stefano imparò da
finibile, agg. che è destinato a finire; ca duco, labile
finiènte (part. pres. di finire), agg. (anche finènte
finènte). che finisce o sta per finire (un periodo di tempo).
dial. leniménto), sm. il finire, il giungere al termine nel tempo
finimento: venir meno, cessare, finire; morire. latini, i-282:
avversario che la battaglia si possa avaccio finire. g. cavalcanti, xxxv- n-513
/ che 'l 'maginar vi si possa finire. cavalca, ii-219: quando viene
, e poi infermando, non può ciò finire. boccaccio, 1-455: con egual
con egual piacere di tutti determinarono di finire il rimanente del cammino senza navigare.
; / e la via non trovava di finire / quella benedettissima sua storia. verga
guittone, i-3-428: cominciare e finire gran cose onore e prode prò'omo
metà, cosimo conobbe che, averlo a finire, vi perdeva drento parecchie migliaia di
casa in piazza, che non la poteva finire per la moltitudine degli architettori. garzoni
. davila, 757: desiderava di finire le fortificazioni innanzi ch'egli arri
, fregiare..., adomare, finire in muro. vasari, iii-15:
altro, che cristo- fano imparò a finire da stefano, e stefano imparò da lui
, / che e'non potè le parole finire. grazzini, 4-55: finiam le
196): quasi quasi non lasciaron finire al ragazzo il suo racconto. bettini,
/ non perch'io creda sua laude finire, / ma ragionar per isfogar la
re. pulci, v-26: voglio finire la canzona, che l'ò a buon
fo risparmio di giorni per arrivare a finire quella lettera che di sopra v'ho
colla logica e col buon senso, finire un racconto comico con un doloroso « ohimè
grossa risata; cominciare colla filosofìa e finire coi poponi ed i cavoli: questo
nobile consiglio di sesto livio salinatore di finire le discordie. capellano volgar.,
non può essere per quel giorno a finire le lor differenze. galileo, 3-4-217
differenze. galileo, 3-4-217: per finire ornai i miei dubbi, m'accade
, donde passano a grado, a finire in festa la giornata. carducci, ii-n-219
moravia, viii-7: ha proposto di finire la serata a casa sua e noi
anni, la sua vita non potté finire con riposo; ma sozzamente toltagli la
per queste ispide e erme / selve finire ornai la stanca vita. campanella,
: si ridusse quella savia principessa a finire i suoi giorni 'n un monastero. pananti
morte, / così sperando i miei danni finire. f. ceffi, ix-20-35
: tra li animi franchi e'bisogna finire il turpe mercato delle menzogne e delle
pensiero dei congiurati;... finire in tutto casa farnese, vergognosa e
muove per lo tre- muoto, puote finire queste caverne, e aprire quelle.
fra gli altri, cui meglio credè finire sue voglie. l. martelli, 1-112
prendere i detti cento fiorini contanti, e finire la rede di bindo per la loro
per nome dell'arte, e finire e cancellare carte e comandamenti. libro
dei peruzzi, 4: feci loro finire fiorini 100 d'oro ch'avea monna tessa
. e nasce perché non hanno dove finire le grasce loro; perché ogni uomo
arricchiti fuor di misura, attesero a finire a'mercanti gli schiavetti che avevano presi,
dislogare, risquotere, e de'riscossi finire. -figur. scontare una pena
v'ha potere di pagare né di finire, cioè alla pena di ninfemo,
altra one- stitade, perocché gli fece finire per libbre sessantamila di parigini, di
non n'ha niente ond'elli possa finire suo debito. -finire il
, 9-11: promettetemi, prima che finire / quest'altro mese prossimo si lassi
, ripetendo ogni tanto: « deve finire, deve finire... »,
tanto: « deve finire, deve finire... », e si coricò
/ ch'io le vidi ubidire, / finire e cominciare, / morire e 'ngenerare
ch'io porto in vista, gli farà finire. cavalca, 19-266: tre spiriti
male vivendo, non meritano di bene finire: e non sono degni di ricevere
4-3-226: sentendosi a poco a poco finire, non per violenza di male,
calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese l'estrema unzione: il
che la vita mia / ornai debbia finire / con pianti e con sospire, /
discorsi... gira gira vanno a finire nel manzoni e nel grossi, come
e pelle come le altre, andrai a finire in un tizio che ti sarà antipatico
quelli che erano scesi a savona per finire neh'ilva rifluiscono alle industrie delle colline.
si espande sul petto e anderebbe a finire non so fin dove, se il proprietario
bene, / deve in pugni terribili finire. manzoni, pr. sp.,
grossa risata; cominciare colla filosofia e finire co'poponi ed i cavoli: questo chiamano
detto, eh?... doveva finire così! jovine, 2-78: le
uomo. madonna mia, dove andremo a finire. -impers. forteguerri,
e niun sa com'ella ha da finire. / s'oggi si ride, si
propizia agli occhi; minacciava di finire in fistola lacrimale. 22.
il romanzo sperimentale, che andrà a finire, né favola né scienza. dossi
da una prep. -in partic. finire di: portare a compimento un'azione,
partendosi gli messi, severo stette a finire di potare la vigna che un poco ve
. pascoli, 412: si vuol finire, prima che si ceni. comisso,
cominciare, / simone, ma ben finire, / a fine bon persevrare. arrighetto
capo sanza la coda, perocché sanza finire incominciare nuoce. milizia, 11
, non sanno donde cominciare né dove finire. -nella conclusione degli scritti epistolari
galileo, 1-1-92: è tempo di finire; gli baciò con ogni umiltà le
simintendi, 3-218: chiamasi morire il finire d'essere quello che era prima.
l'altro mondo. -va a finire che, andrà a finire in: indica
-va a finire che, andrà a finire in: indica tesito che probabilmente avrà
modi la cosa, tutto poi va a finire in cercar gloria e fortuna. giusti
di questo gusto, e tutto andava a finire nello stampare foglietti di sotterfugio, nello
: questa ragazza... va a finire che si veste da uomo, corre
24. locuz. -a non finire: in grandissima quantità, in numero
'e * dilambde 'a non finire, dissepolte dai cimiteri del nord appena
dappertutto a inghiottirci? -non finire mai, non finire più: essere,
? -non finire mai, non finire più: essere, o sembrare,
a sentirli discorrere. -non finire di fare o dire qualcosa: continuare
. -non finirla, non volerla finire: continuare con tenacia, insistere con
descriverci cose sublimi e portentose. -per finire, per finirla: concludendo, tirando
, i-530: ed ecco, per finire, un altro ricordo, più lontano.
= voce dotta, lat. finire 'limitare, delimitare * (da
con senso più generico * terminare, finire, portare a compimento '.
a'cristiani lo cominciare, ma 'l finire. paolo mal cominciò, ma bene
ingenerare. sarpi, i-2-90: nel finire di questa lettera, vorrei intendere il
[questa verità] meglio qui nel finire. 2. morte; annientamento
glie decìa: * pénsate de lo finire! ', / e quello se ne
., 30-9-2: siati a memoria lo finire tuo e lascia di tenere nimistade.
/ da lei sul punto de lo meo finire. bianco da siena, 25:
/ date saranno a voi dopo 'l finire. cammelli, 285: non è sì
/ che col tempo non gionga al suo finire. sarpi, i-2-43: non sono
debole di spirito che mi rincresca 11 finire, se ben bisogna, adesso; ma
, voi, ciò che godete / il finire ha per natura; f..
v-154: il mio terzo volume prima del finire del mese sarà pubblicato. foscolo,
anno scolastico... ha termine col finire del mese. manzoni, pr.
. 4. locuz. -sul finire, in sul finire: in prossimità
. locuz. -sul finire, in sul finire: in prossimità del compimento (di
colomba con grande ingenuità; e sul finire entra in scena il poeta. manzoni,
prolungò però fin nell'autunno. era sul finire, quand'ecco un nuovo flagello.
bisogno per un articolo ch'è sul finire. pea, 7-30: sul finire
finire. pea, 7-30: sul finire della raccolta, una notte, stando in
immaginavo i loro amorosi abbandoni in sul finire del sonno. -nell'ultimo scorcio
un negoziante fiorentino, il quale sul finire del passato secolo volle con sì gran
, che ora è su 'l finire, m'era impossibile movermi. de amicis
, due battaglioni di bersaglieri, sul finire del cinquant'otto. cicognani, 6-
cicognani, 6- 73: sul finire di quell'inverno, al mutare della stagione
finitivo, agg. idoneo, disposto a finire; capace di portare a termine;
, se alcuni non se ne posson finire, sono fuora della sapienzia. d.
'finitura', lavoro che richiedesi per ben finire un'opera... 'l'ultima
nostri. = deriv. da finire. finizióne, sf. tose
v.]: 'finizione', tatto del finire, fine. lo dicono in
). = deriv. da finire. finizzare, tr. filos.
], che vanno di consueto a finire in una fiocca di bastonate!
lacerò la federa, e andò a finire con le labbra tra i fiocchi di
la testa sotto le coperte per lasciarlo finire. di là lo sentivo, fioco
-fare i frutti dopo i fiori: finire un lavoro. 5. agostino volgar
l'affatico m'appanna, non mi lascia finire li ultimi cinque (scomparve dopo il 1918
martire n'andava in fascio, fece finire la disputa. boccalini, iii-119: i
. emilio non lo aveva lasciato finire. era corso su a prendere..
, rinchiuso, appartato, andato a finire, cacciato (una persona, un oggetto
a molte strade. -andare a finire; concludersi, terminare. redi,
i lati ho pieno il foglio, / finire il canto, e riposar mi voglio
all'espugnazione delle città vicine, per finire di impadronirsi di tutto il paese posto
o al fondo: andare in rovina, finire in misero stato. guido da
del sempre durare, e mai non finire? moneti, zzo: ma se tutti
: i denari gli erano venuti a finire quando edison stava per inventare il fonografo
noi altre? -andare alla forca, finire sulla forca: essere condannato all'impiccagione
. vanno poi... a finire, per esempio, sulla forca. e
scipione figlio di barbato che risale al finire del v secolo di roma. landolfi,
chiesa, non sanno donde cominciare né dove finire. pasolini, 1-212: da due
a compimento, mettere in esecuzione, finire (un'iniziativa, un'impresa, un'
un'azione, terminarla, perfezionarla; finire, cessare, giungere alla fine (
ben fornito. -per fornirla: per finire (con riferimento alla conclusione di un
crede di vincere nel suo presunto di finire il libro la prossima estate od autunno
granarie e terre e vassalli a non finire. -marin. qualsiasi apertura,
fa. 4. locuz. finire in fottivènto: finire in vane pretese
4. locuz. finire in fottivènto: finire in vane pretese, finire in fumo
fottivènto: finire in vane pretese, finire in fumo. soldani, 1-30:
fradice. baldini, 3-132: lasciatemi finire come vuole la mia tarlata e fradicia
vede, altro che morte, chi finire / possa l'insopportabil suo martire. fr
erano vicini, comunicavano insensibilmente, ascoltavano finire la loro assidua fraternità si allontanavano per
: quando una donna navajo sta per finire uno di questi tessuti, essa lascia
rimediare. -riuscire a freddura: finire in burletta. de nicola, 357
cel cada e 'l mondo abbia a finire. caro, 7-26: lontano udissi /
te la potevi lasciare. va a finire che prendi fresco. -star fresco
vacanze, che mi lascin tempo a finire certi lavori, che altrimenti mi affogano
..., ormai prossima a finire, friggeva la candela. -crepitare
tu, poeta frollissimo, vicino a finire strozzato / dalla tua vile inerte noia
i frutti e poco può tardar a finire. marnioni, 1-24: con frutto di
-volgere al fine; cessare, finire (la vita); morire (
l'alma impaurita! -andare a finire in un determinato modo, aver buono
della vita che non vuol saperne di finire. -per simil. e al
che fra un mese, oggimai presso a finire, / l'iniquo accusator faccia mentire
azeglio, 2-176: sono nella furia del finire il mio lavoro. -essere
gradatamente assottigliandosi nelle parti, va a finire in punta. carducci, iii-21-216:
poscia riavutosi, ritornare più gagliardo a finire la lasciata fatica. campanella, i-160:
garibaldi, sì che di necessità dovevano finire addosso allo sciame gaietto.
, morire. -al figur.: finire, terminare. carducci, iii-25-221:
riso convulso che le gargarizzava a non finire nella gola. -figur. essere pieno
proverbi toscani, 386: non sarebbe bene finire una volta questo palleggio di sarcasmi e
in bocca di quali gattacci vadano spesso a finire tante canarine graziose, è deplorevole!
fermo e lucia, 621: hanno a finire prima essi che la moria; e
terra che aveva, e quivi volle finire la sua vita per dimostrare la generosità
, guardiamo un po'dove si va a finire. g. bassani, 2-15:
di questa lingua quanto mai vaga di finire le sue voci in desinenze tronche e aspre
alla virtù de'soldati veterani, desideroso di finire onorevolmente la vita, spinse il cavallo
ne gittare da sé alcuna cosa, né finire niuna cosa con pieno giudicio di esaminazione
e fu quegli a cui toccò a finire e gettare il maraviglioso ornamento di bronzo
con una bella curva andavano a finire in un ghiribizzo, innanzi a un
alcune bande, fino che vanno a finire nel capo comorii. citolini, 187:
avrà sicuri vantaggi, comunque vadano a finire le cose. giov. cavalcanti
tale era la fortezza di cavour sul finire del secolo decimosesto quando se la disputarono il
« giovenca »: non vanno entrambi a finire nel medesimo cesso? 3.
che comincia con l'olimpo, va a finire con un assassinio, un giudizio criminale
che col tempo non gionga al suo finire, / e quanto ascende un più,
chiamati per comporre quelle differenze che sogliono finire in duello; 1 quali se non
giustizia: essere arrestato o processato, finire in prigione. ricchi, xxv-1-276:
i-165: la fiera era già sul finire, né ieli spuntava ancora colle bestie,
granarie e terre e vassalli a non finire. = deriv. da grano
. giusto de'conti, i-50: finire io bramo la mia grave vita. paruta
causa per la quale credo sii felicità il finire. galileo, 1-1-65: voglia esser
dicemmo scambievolmente diverse cose che parevano dover finire assai seriamente. botta, 5-397:
cominciare sempre grandemente, eroicamente, per finire grettamente, caricaturalmente, da sovrana sfolgorante
si mise iacopo da sé solo a finire il resto. viani, 13-13: sotto
pugni colla logica e col buon senso, finire un racconto comico con un doloroso «
baviera attendesse a stampare, per così finire tutte le storie sue vendendole ed in grosso
guardiamo un po'dove si va a finire. -in partic.: per dare
cospiratori volgari... vanno a finire ricevitori del dazio consumo; taluno guardia di
ferraglia e di vetri la macchina va a finire contro un muro; e il meccanico
. quando il dolore manca, sta per finire la vita. = voce di origine
tubbia orefice... attendeva a finire quella guarnitura e ornamenti a quel corno di
in guazzi: deludere le aspettative; finire in nulla. c. gozzi,
prefissati; quella che non accenna a finire, di cui non si riesce a intravvedere
e di capitano del comune, a finire questa trista e astiosa guerricciòla con perugia.
un'azione in roma, e andarla a finire nel messico, è un illanguidirla per
). dossi, 212: sul finire della mia tirata, la quale ebbe
mentre s'imbastiva una cosa, faceva finire l'altra. 0. rucellai, 2-2-10-41
, i-91: se ta'rispetti averan da finire, / il caos sol d'ogni
rimpianti. 13. intr. finire male. mazzinx, iv-5-125: un
discovrire / che 'l 'maginar vi si possa finire. dante, purg., 17
; arrestarsi, impegolarsi, andare a finire (con un senso, sempre, di
d'indole tanto differente... deve finire con l'impartirle la fisonomia di uno
amici lui quel senza morte non dover finire estimarono. di costanzo, 1-309:
figur. mettersi nei guai, andare a finire nei pasticci. a. f
... la madre constretta di finire per impendimento la vita per la sozzura
della vita che non vuol saperne di finire. 5. che non è
: io ho un triste presentimento di finire impiccato dai comunisti. pirandello, 7-471
-ant. capitare, andare a finire. chiaro davanzali, xvii-745-13: male
termine; imporre vultima mano: far finire, far cessare; portare a compimento
2. figur. decadere, immiserirsi; finire male. papini, ii-1036: deve
impreparato: improvviso non di rado il loro finire. = comp. da in-
-fare, compiere, eseguire, finire, consumare, condurre a termine un'
mano e poi non ebbe il coraggio di finire l'impresa. -compiere un'azione militare
non era disciolto. -fare, finire l'impresa di una città o di una
carducci, ii-8-62: ho tante spese al finire dell'anno, e son povero e
conculcati impunemente, dove si va a finire, signori miei? nel ludibrio!
, incespicare. -anche: andare a finire contro la scabrosità di una superficie o
incalzati e punzecchiati dai grandi a non lasciar finire un così indovinato trastullo.
incapare), intr. andare a finire, inavvertitamente e inopinatamente, in un
valore illativo, propriamente 'andare a finire come in una cappa '. incappato1
nelle penne di molti, il far finire in 'o 'la prima persona del
6. per estens. andare a finire, ficcarsi, inserirsi, restare preso
o che non si sa come andrà a finire, che è di esito incerto,
che non si può sapere come andrà a finire; imprevedibile, aleatorio, precario.
negativo e da un derivato di cessare 1 finire, terminare '. incessabilézza
processione dei santi era 11 lì per finire, durando da quasi un'ora per
di calendi di febbraio, e finisca e finire debba il sezzaio die del mese di
una turba magna di animali incominciarsi, finire, generarsi, morire, obbedienti tutti al
; i bene incominci chi vuol bene finire. = comp. da in-con valore
. de marchi, ii-102: lasciatemi finire e poi vi toglierò l'incomodo per
santa. rajberti, 2-93: per finire in qualche modo questo schizzo incompletissimo,
(365): al momento di finire una vita divenuta insopportabile, il suo
[ediz. 1827 (365): finire una vita divenuta incomportabile]. fogazzaro
e, cominciando da una tempesta, finire, per esempio, in un incendio o
addosso la paura anche a lui di finire per inconsumo. = comp. da
.). trovarsi, andare a finire, incogliere bene o male. -anche
dallo 4 spionaggio ', e va a finire alla 4 calunnia '.
per noi questo senso di stagione non finire, a non concludere il proprio ciclo di
s'andava, da ultimo, a finire tra i preziosi cimeli di baldassarre pizzicagnolo,
cagione della incredulità degli uomini in sul finire del secolo xvm; è stata quell'incredulità
e una donna non potessero stare insieme senza finire col discorrere della passione! monti,
increscimento, con un sincero abbracciamento possono finire quanto gran rissa tra lor sia stata
che non n'ha niente ond'elli possa finire suo debito. mazzei, 209:
firenze] non ebbe pari, su 'l finire del secolo decimoterzo e nel decimoquarto
. qui il sig. denoyer nel finire il suo abbozzo risponde a questa domanda
b. minerbetti, 4-2-310: attendete a finire le vostre cose, che vi faranno
. 7. figur. andare a finire, cacciarsi. guerrazzi, ii-48:
in un di questi quattro modi può finire in -are, come * amare ',
torrentelli. 4. venire a finire, convergere. erasmo da valvasone,
a guardare, / ché tardi, tra finire, andar bel bello, / intridere
e 'nforzo il canto presso a lo finire / e stando gaio torno dismaruto. testi
i-212: io le vidi ubidire, / finire e cominciare, / morire e 'ngenerare
delle rotaie chissà dove è andato a finire: inghiottito..., forse,
civetta saltare dalla gruccia, slanciarsi per finire a capo all'ingiù. pratolini,
al lume delle stelle e destinata a finire fra chiassi e prepotenze d'ub- briachi
fra un mese, oggimai presso a finire, / l'iniquo accusator faccia mentire
perché sì forte innanzi al giorno / finire io bramo la mia grave vita, /
tu, così dolce notte, non finire più, / non far più che selene
dei, ricamatore, in cambio di finire alcuni abiti per una commedia,..
., 31 (534): sul finire del mese di marzo, cominciarono.
le bandiere ', smettere un'impresa, finire, e familiarmente anche morire.
[s. v.]: non finire insoavemente il periodo. =
(365): al momento di finire una vita divenuta insopportabile, il suo
, iii-19-250: la questione avrebbe potuto finire come dicono, su un altro terreno,
/ o altro mai manicaretto / sul finire del banchetto? tommaseo [s. v
... », ripeteva a non finire. l'antico insulto si era trasformato
, vintabacchi). ant. andare a finire, 4. caducità, vanità
alla decrepità senza veruno intacco, non dovea finire i suoi giorni con poco buon nome
della vita che non vuol saperne di finire. -esprime soddisfazione per un risultato conseguito
tira una linea diritta la quale vada a finire ne i termini di quello sotto l'
levava la mattina di buonissim'ora senza finire il sonno, nelle campagne non ben
in romagna, quest'anno non vuol finire l'intemperie. pirandello, 7-157:
interesse / di una gran lite che volea finire. porzio, 3-11: il re
promesso, / di contar non può finire / che non facci uno interesso.
una mano alle braccia del santo per finire di legarlo, e mancandogli la fune
sempre tondo, / e tondissimo ha a finire. milizia, ii-42: perché intisichirsi
divenuta [la parlatrice] in sul finire quasi l'intuonatrice di un coro,
6. figur. andare a finire, inavvertitamente o inopinatamente, in un
un interrogatorio, lo sa dove va a finire. -e la guardò di nuovo
pascoli, 49: tardi, tra finire, andar bel bello, / intridere,
spicciarmi, senza intrusione nessuna, di finire e stampare tutte le cose mie fatte
particella pronom. portarsi, andare a finire. - anche al figur. d
inveterare / sempre col vizio sua vita finire. segneri, i- 437:
paura e sapevano dove sarebbero andate a finire. 7. per estens.
, svolgersi, procedere, andare a finire; avere esito buono o cattivo.
malora, in rovina; terminare, finire (per lo più nelle locuz.
, tirare a ire: badare a finire, tirar via senza soggezione. -esserci
in cui precipitò la razza latina al finire dell'impero romano. bacchetti, 1-iii-700
, xviii-226: vorrei, e dovrei pur finire questi miei piagnistei; e la ringrazio
ornai da raccoglier le vele, e finire colle debite benedizioni a quelle anime benemerite
196: 4 labente ', prossimo a finire... quelli che dicono 4
.. dicesi coscia, e va a finire alla parte posteriore del ginocchio che si
barone? -morire, terminare, finire la vita di laccio o col laccio
. ogni volta che mi sembrava di finire, una specie di amara e violenta lacerazione
poco propizia agli occhi; minacciava di finire in fìstola lacrimale; ora però sono
principio, di mezzo o nel finire. = voce dotta, gr.
operai che non si decidono mai a finire i lavori, onde la casa era così
ritonda... che vada a finire in giù a guisa di cono rovesciato.
. -disus. che sta per finire (un mese, un anno).
per 'anno, mese che sta per finire ': ma è molto impropriamente usata
languente', scambio che * sta per finire, che è per terminare ',
-volgere al termine, stare per finire (un periodo di tempo).
languire. costo, 1-139: potessi almen finire i col pianto il mio languire.
; e tutti questi in giro andranno a finire al piano della lanterna. pirandello,
ne'letarghi del senso, hai da finire. / tu ch'eterno ti credi,
, rimanere, restare, condursi, finire, scaricare sul lastrico o al lastrico:
: tu, così dolce notte, non finire più, / non far più che
/ non perch'io creda sue laude finire, / ma ragionar per isfogar la
lavorando, e fuggiremo quella cupidità di finire le cose quale ci facci abboracciare il
poliziesca, e soldatesca, che doveva finire nel 1860. papini, ii-685:
il calice e leccarlo e non saper finire di recarselo alle labbra, con una tale
in un cerchio di parole girati per finire e fare perfetto un concetto, benché
« leggo! » quando si vuole finire l'esame delle carte prima di accettare
(376): mi missi intorno a finire quella grande statua del marte, quale
, per dar campo al vaccaro di finire il suo, percioché sapea che ricercava con
regolarmente a spirale, che viene a finire alla circonferenza. il diametro delle lenticolari
., 31 (534): sul finire del mese di marzo, cominciarono.
ne'letarghi del senso, hai da finire. / tu, ch'eterno ti credi
cotesto politico travagliarsi,... sul finire del secolo decimoprimo, apparisce già grammaticalmente
spostato,... destinato a finire come finiscono gli inutili relitti della società
8-29: venne a milano in sul finire del 1863... per vendere
vinti né vincitori, fare patta; finire un affare senza né guadagno né perdita
perché quando uno comincia una volta a finire in prigione, non ci si leva più
, 1-93 (217): attesi a finire il mio libretto [uno ufiziuolo della
valersi della forza ed a questo modo finire il ragionamento, dandoci, come si
serdonati, 12-504: volle più tosto finire la vita con onore che vedere il lignagio
6. far cessare, costringere a finire; far tacere, condurre alla fine
promesso, / di contar non può finire / che non facci uno interesso.
sente ogni giorno, che presso al finire / sé conduce de la mia vita lista
solito dall'osso buco e va a finire agli scaloppini coi funghi. de roberto
-comporre, chetare, decidere, finire, recidere, sciogliere, terminare,
: lìvero e livro). ant. finire, terminare; portare a compimento.
., 31 (534): sul finire del mese di marzo, cominciarono.
4-55: ora l'ultima coppia, che finire / dovea la fiera e perigliosa giostra
saggio se'nato - se ben sai finire / là u''l fallire - e ben
/ e. lloco vollo mia vita finire, / da ke. mme. ss'
: chi sa dove si sarebbe andati a finire, se non capitava in buon punto
buone feste, sapete dove vanno a finire? « in sacculum pertusum », ad
l'olio a la lucerna: / sul finire è sua vecchiezza, / che ormai
qualche giorno. ariosto, 248: lassami finire: io non te posso dire ogni
ferma, che pare non debba mai finire. betocchi, i-79: risalga /
, 4-1: in una fresca mattina sul finire di settembre, sua eccellenza il consigliere
/ non comenciar, che poi lor mal finire. l. dati, xxvi-14:
. -capitare in qualche macchia: finire chissà dove. buonaccorsi, 1-vi-162:
avversario che la battaglia si possa avaccio finire, e se sarà prolungata o
. cecchi, 8-166: non vorrei finire con lo spicciolare in chicchiere gli ori
maestro: terminare l'età scolastica, finire gli studi. c. dati,
muffosa di un magazzino di libreria per finire sui banchi del commercio.
, 571: non potè ancora finire alcuni appartamenti, e massimamente quelli che
non so combinare due pensieri, né finire una riga. nievo, 345
di male: fare una brutta fine, finire tragicamente. saraceni, ii-549:
, da pensare che si avviasse a finire precocemente di etisia. -gracile,
malfinisco, malfinisci). ant. finire male, rovinare spiritualmente e moralmente.
, annunziando che le cose andranno a finire col precipizio. fogazzaro, 5-113: il
in malo modo senza replicar verbo, a finire al mellifluo giovannino, glie la mandarono
tiene di mal umore il pensiero di finire specialmente quei primi discorsi. -mettersi
benché l'età debba aver cooperato molto a finire di farla santa. 2
9. cessare di esistere, finire, giungere al termine; perdere ogni
tanto tempo transcorse. 12. finire a poco a poco, terminare gradata-
potrei soffrirlo, appena / senza di lei finire il mio disegno. -non essere più
la parola 'servo'. chiaves, 134: finire... per quale principio?
medici cavaliere scudi cento di moneta per finire de pagare le spese della muraglia del
, 1-299: assai più ambizioso era finire da prode nelle condizioni di drogo,
/ o altro mai manicaretto / sul finire del banchetto? idem, i-244:
dietro alla scure o alla zappa: finire col perdere tutto, andare incontro a
, un'ora dopo, andò a finire in un privato manicomio, presieduto da
e secondo la verità manifesta, il finire della nostra vita e separarsi l'anima
ben bozzato, e volevo cominciare a finire la testa, che di già gli avevo
avari. -cadere, andare a finire sotto il potere, sotto la dominazione
-venire, cadere, andare a finire in possesso, in proprietà (anche
. stuparich, 1-107: non potè finire, perché gli arrivò sulla guancia un
/ con quel nano di sartore / a finire così lento / il lavoro d'un
quella tabe o marasmo col quale sogliono finire le loro miserie la maggior parte degli
puntigli vanno in sì breve tempo a finire in un marciume. lami, 2-602
carducci, iii-12-108: rotta di nuovo sul finire del 1317 la pace, padova fu
in questo anno mi riesce comporre o finire l'ode alla libertà, l'ode
] la sera di martedì, sul finire del pranzo, alzò gli occhi sulla nuora
tutti i corpi martoriati: - deve finire... deve finire! stuparich,
: - deve finire... deve finire! stuparich, 5-352: la stanchezza
leninistiche. gobetti, i-122: dovremmo finire con l'escludere decisamente nel salve- mini
berrettai, va per s. salvatore a finire nsl campo di s. bartolomeo »
, v-103: la messa sta per finire, quando improvviso un grande urlo e
marmondino, non lasciare un tanto cavaliere finire in prigion, non ti vinca l'amore
per andarsene, dio sa dove, a finire. bersezio, iv-7: la partenza
xiii-82: un mazzetto di consigli, per finire. avvezzati a leggere a voce alta
(139): lasciato che io ebbi finire al papa quella sua smania di parole
, cominciare bene, mediare bene e finire bene. 9. intr.
è già acquisita e rincontro sta per finire, che gli avversari rientrino in possesso del
forma torta, sottili dal cominciamento e nel finire grossi e rotondi. tasso, n-ii-341
bell'agio, piacendoti, le potrai finire. tommaseo [s. v.]
ch'io porto in vista, gli farà finire. caro, 2-813: io stesso
non bisogna dire: aspetta, lasciami finire di fabbricare la casa, di maritar
, conservare e crescere, menomare e finire. storia dei santi barlaam e giosafatte
/ non perch'io creda sua laude finire, / ma ragionar per isfogar la mente
merci cattive, vanno anche d'ordinario a finire in male. metastasio, 1-iv-498:
non... mi pare poter finire senza aver prima dette le maniere colle quali
, 3-50: il falsopiano stava per finire. colle era nascosta dietro il ciglio
in un solo esemplare, andasse a finire, come avviene, in un meschino
apparir questi notaro da'contratti stipulati sul finire del secolo. -per anton.
cola dal timone. -la volete finire colle chiacchiare; stiamo qui a grattarci
2-273: ragazzi meno scruditi tanto da finire alla bella meglio un periodo e da inventare
anno di lavoro per i ragazzi sta per finire,... quando nel silenzio
spagna. carducci, iii-5-426: tra 'l finire del xi e il principio del xn
/ e possi il mio voler a pien finire. = adattamento dal lat. tardo
e non avendo miglior desiderio che di finire la lotta, si acquietarono in un baleno
introdotta dagli spagnuoli in italia in sul finire del sec. xvi; era propria degli
avventurato in quei confini ov'essa par finire. ungaretti, xi- 349:
tanto più lo fa cadere e mal finire. a. manetti, 83: mai
cose che vi sono, vengono a finire di miniare la bellezza di tutto
qualunque parte della natura gli piace, per finire la vita, conciossiacosaché questi sono gli
1808, in una fresca mattina sul finire di settembre, sua eccellenza il consigliere
minuti fogliami di marmo, andava a finire in una grande statua. l. pascoli
baviera attendesse a stampare, per così finire tutte le storie sue, vendendole ed
tu sei proprio il mio uomo. per finire di guarire, un po'di riposo
2. capitare male, andare a finire male, incogliere malamente. libro
ant. capitare male, andare a finire, incogliere male. storia dei
19-342: quando la notte comincia a finire e il dì appare, innanzi che
a penetrare le maglie di ferro per finire il nemico ferito o agonizzante (diffusa dal
la vista dei templi costruiti per non finire, con regola estrema, può darsi che
senza mistura d'alcun dispiacere, dovrebbe finire in un gran dolore, al momento di
, la licenza agli internati che devono finire di scontare una misura di sicurezza detentiva
mito di una verità da insegnare deve finire. come è finito il mito della
scampa, nella merica ritorna listesso per finire; siccome ci vuol la terra intorno alla
pasta, 2-25: esso sangue sul finire talora si scolorisce che appena ritiene alcuna
carducci, iii-12-325: questo genere mancò al finire del quattrocento, al finire della grande
mancò al finire del quattrocento, al finire della grande letteratura originale a cui erasi
senza mistura d'alcun dispiacere, dovrebbe finire in un gran dolore, al momento di
lo dico; il mondo non vuol finire ». saba, 4-46: ancora
più mondo per me. -non finire il mondo: non trovarsi di fronte
ha promesso, / di contar non può finire / che non facci uno interesso:
per intenderci. tu probabilmente andresti a finire, come una specie di rivarol, fra
sino alli mon- taroni, e lì finire la caccia. = voce di
reggere la lente d'ingrandimento e debbo finire in tutti i modi per domattina quella montatura
, rassegne da fare, prefazioni da finire. -andare (o ire,
popolo di firenze a vedere e a finire tutti e'beni della parte guelfa e della
dubbio al mondo l'ottocento nel suo finire vuol pigliar la mano al secento nel
che volge al termine, che sta per finire (il giorno, una stagione,
-che volge al termine; che sta per finire, per esaurirsi (una vicenda,
giungere al termine (la vita); finire, concludersi. petrarca, 331-43:
di notte, per non averle potute finire nel giorno. 'lasciami andare;
.. nel tornare doppo pranzo per finire l'opera che avevo cominciata, trovo
12-62: noi si sapeva che doveva finire così, stretto come era il comandante
nella sua sommità v. a a finire con ineguali divisioni, per modo che apparisce
10. che è destinato a finire, ad avere termine con la morte
quella tabe e marasmo col quale sogliono finire le loro miserie la maggior parte degli
., 31 (543): sul finire del mese di marzo, cominciarono.
praticata la virtù, possa un giorno finire quell'odio... il quale dettò
la mia sorte, come va a finire questa faccenda. lo dice chi è nel
valore aggettivale): destinato a non finire mai. - anche: vivo.
, in altre cose, di doverla finire. p. petrocchi [s. v
, già gravemente ferito, lo volle finire di propria mano o, secondo altri
gli inferse una pugnalata e lo fece finire dai suoi soldati). varchi
lo dico; il mondo non vuol finire. e lei, signora, non hanno
italiani che furono a mosca su '1 finire del secolo decimoquinto. -per estens
morire, / non la vuoi tu mai finire: / te lo leggo in sul
/... / destinato a finire, e quindi, / nella sua leggerezza
di affaccendamento. * darsi moto per finire un lavoro ', per farlo finire.
per finire un lavoro ', per farlo finire. 'i potenti, i ricchi
cimiteri di macchine 'dove vanno a finire... automobili senza ruote, carrozzini
nievo, 2-31: come andrà a finire? napoli non si move; le
almeno, o mare, / per finire questo tormento insopportabile / tutta la tua
acciocché avendo cominciato, e non potendo finire, la gente non princìpi a burlarlo.
mezza la sua biblioteca era andata a finire per pochi soldi su i muricciuoli.
prolungarsi nel tempo (nelle espressioni: finire, far finire la musica; la
(nelle espressioni: finire, far finire la musica; la musica è finita,
nelli, 1-31: ho inteso; per finire le musiche, anderò io da per
mutazioni non dimostri manifestamente che abbia a finire il suo corsol tommaseo [s. v
. moretti, 142: andò a finire che lui sposò un'altra, / ricca
dubbio, e prima o poi doveva finire di nasconderlo. landolfi, 8-2: parla
locuz. fare la natta ai vermini: finire al rogo, essere bruciato vivo,
una turba magna di animali incominciarsi, finire, generarsi, morire, obbedienti tutti
4. locuz. andare naufragante: finire male, andare in rovina.
-sistemarsi alla meno peggio, andare a finire. gadda conti, 2-176: magro
cellini, 2-37 (367): volendo finire di nettare la mia fontana beliò,
si farà pender verso la cannoniera e finire in niente. -esaurirsi con un
/ o spectator, ché noi vogliam finire / questa comedia, e non resta
; e, in vece di poter finire la parola, le veniva un nodo di
, fate il caso che se dovessi finire impiccato, vorrei cavarmi il gusto di
) con le frasche al culo: finire in miseria, in rovina. g
o bastimento per viaggio sarà obbligato di finire il viaggio, sotto pena di pagare
di vivere, nient'altro, la voglio finire. -con uso pleonastico.
era entrata all'anonima prima di finire le normali, e era riuscita a prendere
. ariosto, 20-7: non potei finire il mio viaggio, / che qua
] scritto da mani diverse tra il finire del secolo quattordicesimo e la metà prima
atteso, che ti scampi / dal finire il tuo viaggio, anello d'una /
cecchi, 13-181: palazzeschi va a finire nei raccontini, nelle novellette: bella
. 13. locuz. -andare a finire come le nozze di pulcinella: risolversi
stamattina è venuto giù. siamo sul finire dell'agosto, e cominciano gli scossoni
tal dubbito / e trovollo nel letto da finire, / sì c'allor non pensò
regione del corpo, per lo più per finire un condannato a morte o un ferito
e i mesi / che restano per finire. -con riferimento a uno strumento
la vista dei templi costruiti per non finire, con regola estrema, può darsi
o. si vede che nell'entusiasmo di finire avevano inzuppato troppo il pennello.
una turba magna di animali incominciarsi, finire, generarsi, morire, obbedienti tutti
e vedo d'esser in obbligo di finire. duodo, lii-15-194: non sapendo
di pasticceria che gli antichi servivano al finire della mensa e che inzuppavano nel vino
xii tavole, obbliate quasi sul finire della repubblica, si parlava nei tempi
obolo all'opera della grande rosa da finire, come compenso e riconoscimento degli spropositi
, sendo bene vivuto, disiderava bene finire, nolle stimò, ma volsesi alla
parole, e faceva gli occhi dolci per finire, in mente sua, di sedurre
, fate il caso che se dovessi finire impiccato, vorrei cavarmi il gusto di leggere
toni, sul quale io spero di finire il mio studio nel mese di settembre
difesa, vuoi che giuriamo i finire assieme come due buoni amici i nostri giorni
quella tabe o marasmo col quale sogliono finire le loro miserie la maggior parte degli
olio a la lucerna: / sul finire è sua vecchiezza. -indugiare fino
, ma non so come poi sapesse finire. vettori, 73: l'uliva,
panorama e di riconoscere i luoghi doveva finire quel pezzo di erta salita senz'ombra
chiama. algarotti, 1-x-328: vuol finire la vita fedele all'ombra del suo etelwaldo
omo novo: in roma, sul finire dell'età repubblicana, membro della classe
pitt. movimento artistico internazionale sorto sul finire degli anni cinquanta negli stati uniti (
era il maresciallo wurmser giunto, sul finire di luglio, in tirolo, e tosto
aspettare molto per sapere come andranno a finire tutte le vertenze operaie sorte in questi ultimi
dalla fitta e sostenuta concitazione celebrativa può finire col prodursi l'effetto quasi opprimente d'
ma di tutto ciò che sta per finire presto. non vi confondete; siamo a
>iremo: levarsi di buon'ora per finire il lavoro a buon'ora. la
chetino; ossia non cessare, non finire, non farla finita. -non avere
mazzini, 2-185: noi siamo in sul finire d'un'epoca 'critica', e
carducci, iii-7-289: eccoti su 'l finire del secolo un- decimo risonare colà una
non voler più maritaggi e di lasciarlo finire. buonafede, i-52: que'gran volumini
vedeva una promessa, una speranza di finire un tale martirio. 9.
vedeva una promessa, una speranza di finire un tale martirio. -mettere in
-essere all'orlo', stare per finire (un periodo di tempo).
cui le predette linee proicienti vanno a finire. = deriv. da ortografia
? pascoli, 1-274: mi sedurrebbe finire i miei 'canti 'e un altro libro
..., nobili primari su 'l finire del secolo decimosecondo,...
il mio noce, ti ci vo'finire dai colpi; se t'aggovigliolo, ti
amorosi); che non accenna a finire, che si protrae spiacevolmente (una
vita, rasentavo pacatamente l'idea di finire. -senza fretta. soffici
, ii-168: non possette niccolò capponi finire pacificamente il secondo anno del suo magistrato.
sono pochi canonici seduti nel coro a finire l'ufficio, e sopra il coro e
', fu a roma su 'l finire del 1638. 9. abitante
-cominciare a transigere con la pagliuzza e finire coll'inghiottire la trave', iniziare con
], i-21: tutti hanno da finire la loro vita in un pagode, ch'
il cammino nella boscaglia, sia per finire grossi animali, e portata dai battistrada
bacchetti, 2-xix-115: c'era da finire sulla panca degli imputati. g.
. io ho un triste presentimento di finire impiccato dai comunisti. -fuoco di
245: in polemica col malvasia, sul finire del seicento, volle entrare il fiorentino
il mio noce, ti ci vo'finire dai colpi; se t'aggovigliolo, ti
di tarantella usata nella puglia in sul finire del secolo xv,
leggiero. corte, 60: nel finire vi dovete trovare nel medesimo luogo dove
parata, perche la visita va a finire in qualche alzata d'ingegno.
pari vostra, e se andremo a finire male, tutti diranno che non si
, tutti diranno che non si poteva finire altrimenti. oriani, x-4-144: invece di
per quattro quinti fascista e che mussolini dovrà finire a difendere contro questa maggioranza violenta le
, questo è un parlamento che deve finire. -trattativa condotta in vista di patti
metonimico alla condizione stessa, esaurirsi, finire). patecchio, xxxv-1-563:
xci-iii-112: il modo che proponete per finire di condurla a firenze [la colonna]
inanimati: essere trasportato, andare a finire. muratori, 7-iv-369: son perite
il suo sereno. 36. finire, cessare, non continuare nel tempo;
guglielmo tornò al lavoro. -cessare, finire (un fenomeno, una condizione atmosferica
14-15: gru e paranchi lavoravano per finire il carico; i passeggieri s'imbarcavano
ragionevolmente per sua natura hanno a andare e finire, ma tardano più che non è
e poscia delle danze in su 'l finire / farne dono alle amate. brusoni
in un pasticcio o nei pasticci', finire, per sprovvedutezza o per sfortuna,
, la vita, i delitti, finire, morire sul patibolo: essere giustiziato.
nelle espressioni costare, valere, spendere, finire un patrimonio; un bel, un
poteva certo fare una pattumiera senza subito finire in gattabuia. 3. cumulo
/ accieca tomo e sì lo fa finire, / e vive come pecora nel prato
6. locuz. -azzuffarsi col pecorino: finire in prigione. burchiello, lxxxviii-n-450
« ringraziamo dio, la è ita a finire meglio ch'io non pensava ».
passato. carducci, ii-3-151: son per finire di restituire e illustrare il testo del
quasi giunto al porto / del mio finire sanza alcun conforto, / se già
, 2-273: ragazzi meno scinditi tanto da finire alla bella meglio un periodo e da
cara la pelle, non avrebbe voluto finire appeso a qualche pennone. bernari,
oggi, picchia domani, andò a finire che facemmo una pelle da ippopotami: si
pellicciari, cominciò a farsi nota sul finire del sec. xiv. d'annunzio,
con le budella pendoloni, andò a finire non si sa dove. lupis, 27
. bettinelli, 3-175: tempo è di finire il quadro di questo secolo con pennellate
cara la pelle, non avrebbe voluto finire appeso a qualche pennone.
giovanetto: 'ha trovato un pensierino da finire con garbo il componimentino di compito '
, 2-17: furono ramanzine a non finire, frustate, pensi. 2.
. cecchi, 5-7: anch'io potrei finire come loro, con accanto un pentolino
-andare, condursi, essere, finire, agire, stare, a, in
(con valore intens.) e finire (v. finire1).
governo, un'istituzione), di finire (il mondo). giamboni,
fuoco. -essere in pericolo di finire violentemente (la vita).
o per cause non naturali); finire per morte violenta, essere stroncato da
. 4. giungere al termine, finire, concludersi (la vita, 1'
8. volgere al termine, finire (un periodo di tempo).
spirituale, nella disperazione, nella colpa; finire male, perdersi, fallire.
cominciare. / simone, ma ben finire, / a fin bon perseverare. testi
, uandò lo scacciamento avvenne stava per finire con tre. >eledda, i-1017:
quasi che non abbiamo assai da fare finire di sodisfare a dio per li peccati nostri
buone feste, sapete dove vanno a finire? 'in sacculum pertusum', ad un tavoliere
essa presso il palco, venendo a finire in su una tavola alta al petto di
giù in una prima composizione su 'l finire di quell'autunno, e nel 1842 pubblicato
. 11. locuz. -non finire di piacere: lasciare a desiderare.
, ii-1-177: avverrà più tardi, sul finire di questo primo intermezzo corale, che
condizione di gioia o di benessere, finire male. dante, inf.,
, 1-682: i picchi sul tamburo al finire delle sinfonie. bechi, 2-25:
, e per chiedermi come andrà a finire questo baraccone del mondo. -debolezza
me e per chiedermi come andrà a finire questo baraccone del mondo.
. cagna, 2-28: siamo al finire dell'aprile; il piccirino è dunque
, 14-590: ella si sente / finire, e 'l piè le manca egro e
che questi rumori d'armi siano per finire in nozze. -menare le mani
ad esse; esse pigliare, esse finire i negozi. carteggio degli agenti del
rimanere / non si vergogna e poralla finire. donato degli albanzani, i-705:
e più, veniva alla cima a finire in forma di pigna. cavazzi, 25
ladro! come se non volessero più finire, allungando ogni volta il collo,
l'idea del suicidio. -andare a finire (una somma di denaro).
parallela, ma a piramide, a finire in un punto solo. -con
pitale. -dissolversi dentro un pitale: finire malamente, in modo squallido e ignominioso
: tardare lungamente a venire. -non finire più: parere di non avere più fine
che ha sul piatto. e riuscito a finire in un batter d'occhio la sua
sillaba. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende
(438): tiravo feliciemente innanzi di finire di scoprirla [la statua di perseo
]. -arrivare, capitare, finire in un posto. manzoni, prsp
il gusto di vedere come va a finire, per quello di portare una posizione
a vocale, e alcune possono solamente finire sillaba, cioè essere posposte a vocale
vocale, e altre possono cominciare e finire sillaba, cioè essere antiposte e posposte
adusta dal sole, che tosto è per finire in cenere, con la più che
corso, che già son presso a finire. f. casini, iii-349: il
delle xii tavole, obbliate quasi sul finire della repubblica, si parlava nei tempi
generosità: la quale quando conservano, possono finire infelici, ma finiscono almanco onorati,
le estetiche del post-strutturalismo francese. sul finire degli anni sessanta, ihab hassan e
forse il mio signor papà / dovea finire di cercare un posto. c. e
nel giorno delle battaglie la scienza deve finire per lasciare u posto alla fede. gozzano
potentemente il misero stato della sicilia sul finire del secolo xviii. savinio, 12-19:
e mi disse che me la farebbe finire in una galea; e fu tanto la
chiappato, cacciato in un sacco e di finire in tegame. bocchelli, 2-39: