l'opra che del giorno avanza. finiguerri, 135: io vidi un più
, libro di varia dottrina. finiguerri, 95: e priegovi per dio quando
/ menarlo a machidante al padiglione. finiguerri, 85: lo star matto co'
, difficoltà; peso, ingombro. finiguerri, 13: de dimmi il nome tuo
/ da questo corpo l'alma tapinella! finiguerri, 144: va dove vuoi che
fare ragionamenti sofìstici, cavillare. finiguerri, 20: il mastro bernardin cierusicato;
ch'egli è nato il messia. finiguerri, 71: se ti piace lettor ti
fallo cocere con vino o acqua. finiguerri, 180: il grasso suo non
, non avere più nessuna possibilità. finiguerri, 31: io mi do pacie ch'
beendo una dragma di pidocchi marini. finiguerri, 96: non movea la testa,
inceppare. - anche: inficiare. finiguerri, 81: la nostra barca giva tanto
/ fugivan con dolore e grave lagno. finiguerri, 160: allor si raddoppiò il
sm. ant. laudese. finiguerri, 57: già era pigniculo fatto laldese
, e a lassare il tormentatore. finiguerri, 129: il rider m'avea
libero e legière da ogni infermità. finiguerri, 1: tutto leggier sorridendo a parlare
persona o degli abiti). finiguerri, 145: avea un ciambellotto pien di
si puote isciogliere se non colla morte. finiguerri, in: stando un poco il
per estens. rete da pesca. finiguerri, 171: tu m'hai preso come
lor presto a noia ogni cosa. finiguerri, 102: così parve al canaccio buona
. -consumare, dilapidare. finiguerri, 53: raccomandati a tieri che ti
vorrebbono ogni dì far nuova legge. finiguerri, 49: con lui vidi un ch'
volto di una persona). finiguerri, 15: i'vi vid'un ch'
el coltello ch'i'lo vo'tagliare. finiguerri, 8: evi il pacie leo
padre e diemmi un gran buffetto. finiguerri, 93: egli è qui messer
però era chiamato il conte menno. finiguerri, 5: per povertà egli è canuto
-fare moria: menare strage. finiguerri, 89: dagli licenzia e dì che
. ant. cerchio, girone. finiguerri, 97: egli a me mi disse
di salute, malaticcio, malandato. finiguerri, 42: egli è chiamato mi par
, acquisito (il sapere). finiguerri, 105: questo è quel loco ornai
nostra sembianza via per la dieta. finiguerri, 46: egli è per povertà costui
. -velato, offuscato. finiguerri, 13: i'vi vid'uno con
li falconi pelegrini fanno loro nido. finiguerri, 118: cominciamo a entrare /
lungi) di tale invenzione fu tommaseo finiguerri fiorentino circa l'anno 1450. pindemonte
in un batter d'occhio. finiguerri, 24: e'non si spiccò mai
dubioso, / non ti fermar. finiguerri, 132: quel ch'aspetta il lodo
incirca, che operava in firenze maso finiguerri che ne fu l'inventore. idem
mandami un nastrp da orlar bicchieri. finiguerri, 74: se una età piovesse sempre
non portassono la pena della rebellione. finiguerri, 162: quel che tu di'ch'
piliccione bellissimo di dossi di vaio. finiguerri, 50: giunsevi de'villan tutto
che n'uscirà farina un mondo. finiguerri, 31: io mi do pacie ch'
stupido, sciocco, stolido. finiguerri, 73: perché 'l pel di questo
determina la perdita della posta. finiguerri, 44: di que'del bando meo
-vedere, cogliere con la vista. finiguerri, 35: in questo giunse giovanni mucini
una causa facile, pressoché vinta. finiguerri, 108: il terzio che lo segue
, / recettando zascun con dolze piglio. finiguerri, 09: chi è quell'
-anche nell'espressione testa di popone. finiguerri, 92: egli è qui messer nanni
utile i pratesi vegghino così fare. finiguerri, lxxxviii-i-704: costui ch'è qui da
incirca, che operava in firenze maso finiguerri, che ne fu l'inventore..
. a prestare., ad carta. finiguerri, 51: or ecco venir mari
cantando or una or altra canzonetta. finiguerri, 81: la nostra barca giva tanto
, ciglio. 2 2 finiguerri, 19: io dissi a tieri:
racchetato..., si dormìo. finiguerri, 59: nannuccio setaiuolo..
spese pazze, sperperare, dilapidare. finiguerri, io: chiamar si fa volta d'
quantità non abbondante o appena sufficiente. finiguerri, 37: costoro ànno l'anima loro
ironico, canzonatorio o sarcastico. finiguerri, 147: guarda ben messer lion da
/ non han posato le mortai mine. finiguerri,
, governatore ai una piazzaforte. finiguerri, 26: anche viddi venire alcun ch'
sempre mormorar già non si senti. finiguerri, 116: la lingua di costui ch'
(la fama di qualcuno). finiguerri, 74: se una età piovesse sempre
la veritade entrò nella sua corte. finiguerri, 149: costui si fa chiamar mes-
buchi (un indumento). finiguerri, 145: avea un ciambellotto pien di
questa sua borsa de'fiorini che aveva. finiguerri, 97: egli a me mi
col cuore ho gridato al signore. finiguerri, 116: la lingua di costui
sapore od odore reo) e buona. finiguerri, 83: io a lui:
, tardo (una facoltà). finiguerri, 86: la scimonita e poca providenza
di carattere. - anche sostant. finiguerri, 124: che vuol dir questa tempesta
diè a'sensali e al misuratore. finiguerri, 57: già era pignicullo fatto lal-
insù, rispetto a'soperchi alla ingiù. finiguerri, 21: in questo grasso poggio
che vendicò de'filistei il soverchio. finiguerri, 165: sed e'vedessi fare alcuno
bocca si baciar di buon talento. finiguerri, 86: la scimonita e poca previdenza
qualcuno: dargli il fatto suo. finiguerri, 76: se la fantasia non mi
quale la mente è tratta a dio. finiguerri, 139: la sua loquela vi
ah'improwiso. -sostant. finiguerri, 147: come tordo al varco resta
spezierie alli occidentali conducono e concedono. finiguerri, 45: noi eravamo del poggio
-distintamente, uno per uno. finiguerri, 124: e'mi prese per man
riceva il susomo col capo coperto. finiguerri, 8q: dove sta vi fa
- anche: sfruttatore di prostitute. finiguerri, 27: costui n'à consumati v'
contemporaneamente. - anche sostant. finiguerri, lxxxviii-i-704: quasi non mi sentia per
illecito; profittatore; usuraio. finiguerri, lxxxviii-i-705: mentre ei parlava i'viddi
in un luogo senza essere visto. finiguerri, 59: nannuccio setaiuolo ch'attende a
che surgon fuori di maligna pianta. finiguerri, 147: de apri l'occhio a
: sudiciume, lordura, sporcizia. finiguerri, 46: egli à un mantel bigio
giuridica; professione di giurista. finiguerri, lxxxviii-i-706: e quel che dopo lui
per lo vetriciaio e lung'amo. finiguerri, 92: egli è qui messer nanni