, 332: anche un poco / forse fingevo, e a gioco / m'ammonivi
: rincontrando chi volesse attaccar discorso, fingevo di non intendere il francese. rajberti,
morte. bontempelli, 9-119: quando fingevo per ore e ore distare studiando non
: quell'energia e quella lucidità che fingevo a me stesso di possedere in quel
la foga dell'affetto corrente, e fingevo rivolgermi altrove. carducci, i-616: il
svevo, 3- 704: distrattamente fingevo di mangiare, cercai il sollievo in
farmaceutico. banti, 11-148: io mi fingevo assorto nella lettura di un mio dante
veniva fino in bottega, a cercarmi mi fingevo indaffaratissimo. cassola, 5-16: rosa
allargare i margini dei rischi che mi fingevo. -periodo di tempo in cui si
a rattizzare il fuoco nel caminetto e io fingevo di dormire. 2. figur
fanciullesca, dimostrandomi una simpatia ch'io fingevo e non gli potevo ricambiare. non
, i pianti, le disperazioni che fingevo e le gran capate sode che davo
indiscrete. bernari, 3-51: mi fingevo la spietatezza dello psicoanalista, ma in
canzonavano... per un po'fingevo di non badarci; poi ne pigliavo qualcuno
. banti, 11-148: io mi fingevo assorto nella lettura di un mio dante
procedeva su una sola corsia, ogni tanto fingevo di sbandare per cui il romano non
lettere. bernari, 3-51: mi fingevo la spietatezza dello psicoanalista, ma in realtà
f. mastriani, 1-19: spesso io fingevo di mangiare tutta la mia brio- che
alcolabile. sai che in prima liceo fingevo anch'io di esserlo? una fatica che