accorciatura di febbre non è da potersene fidare. = deriv. da accorciare.
infilzata. palazzeschi, 1-443: -vatti a fidare delle acque chete! -sembrava tanto mite
giovanni da samminiato, ii-345: non ti fidare di lei [della memoria]
celebre gentilezza. = comp. di fidare (v.). affidataménte
montagna non ci si può mai fidare della natura. emanuelli, 1-40:
: di esso l'uomo si può fidare interamente, oltreché ha ancora esso dell'
modi de'nemici non si dee uomo fidare. compagni, 3-4: a lui [
gelli, i-115: io mi voglio fidare delle parole sue, e andare animosamente verso
avea, e... di lui fidare non si potea, che venendo nel
dichiarati e per persone da non potersene fidare, e che ai suoi stati potessero
machiavelli, 359: non si deono fidare gli assediati d'alcuna cosa che veggano fare
che di esso l'uomo si può fidare interamente, oltreché ha ancora esso dell'amaro
. morelli, 232: non ti fidare, se non il meno che puoi,
, genti scellerate e da non se ne fidare. per comporre il color bigio i
anche il torto a non se ne fidare, perché in certi affari io ho la
, 19-70: margutte più non si volle fidare, / e disse: « più
l'altro è gran cosa di potersi fidare, che fortuna tosto non venga.
altra persona del mondo non si voleva fidare, e la detta cameriera, quando il
non gli fidar farina: non ti fidare delle persone sleali. sacchetti, 91-105
: misero me! ché il troppo mio fidare / di quella adamantina mia diffesa /
uomo risoluto, di cui si possan fidare. 11. marin. ant
di poco conto, non ti fidare in quelle gravi. sacchetti,
se ne fidava, ben me ne posso fidare io. machiavelli, 280: annullerò
piovano arlotto, 254: non ti fidare, ma aiutati con di- fenzione giusta
e questo nel neutro valendo 4 non si fidare ', e nel neutro passivo 4
: di nullo tuo vigor non ti fidare, / del suo aiuto [di dio
bernardino da siena, 877: non ti fidare mai in te, ma difidati in
. da dis-con valore intens. e fidare (v). diffidato (part
23: conoscendo ella non si poter fidare de'principi del sangue, i quali
cosa ormai nota che non si può fidare di conservare li imperi dove si perde la
in quel poco che ei si poteva fidare nella parola datagli da motezuma, di
... non le paresse disconveniente fidare a me tutta la parte poetica della raccolta
non si volendo l'uno dell'altro fidare, si trovarono da ogni conclusione lontanissimi.
(comp. da dis-con valore privativo e fidare * dare fiducia ').
che bono aggia o non bono unde fidare. iacopone, 38-13: la speranza enfiammame
gli hai detto niente. non te ne fidare: è doppio come le cipolle.
iacopone, 32-29: si non te voi fidare, sì fai gran sapienza, /
dovila, 125: non si potevano fidare del re, e molto meno di
d'annunzio, iii-2-99: non ti fidare del liberto enorme / che porta in capo
giannotti, 2-1-306: non si potrebbe fidare de'suoi sudditi, perché non gli
: audace e temerario ardisce / fidare a fragil fil d'aerea fune, /
da certaldo, 87: mai non ti fidare in persona che non sia di tua
in sé fede, non si può fidare in altrui. pulci, 18-115: ma
nero. cui mani non fue ardito di fidare i ferri, poi che furono
in vostra intendenza / niente mi posso fidare, / ché molte fiate in perdenza
crediti. = deverb. da fidare. fida2, sf. stor
fidagióne. = deriv. da fidare. fidale, agg. ant
mano. = deriv. da fidare. fidante (part. pres
fidante (part. pres. di fidare), agg. (superi.
a fidanza. = deriv. da fidare, con il suffisso astratto del tipo
fidanzati all'amplesso di pace. fidare (ant. fedare), tr.
a le cui mani non fue ardito di fidare i ferri, poi che furono in
camiciaio e il sarto sono trascinati naturalmente a fidare le loro mercanzie e a pazientare fino
risposero che non volevano ritornare, né fidare più la vita loro alla crudeltà ed
paolo da certaldo, 92: non fidare il tuo avere ne * tuoi fatti
dar giudizio a qual artefice si debba fidare il lavoro. monti, iv-141: vorrei
alzò gli occhi a dio come per fidare a lui la sua querela. faldella,
i deputati... non vogliono fidare il loro segreto telegrafico agli uscieri.
albertano volgar., 84: non ti fidare, non ti manifestare in coloro con
nostre città; e udite come tutte amino fidare le loro origini alla protezione del gran
che gli altri, al quale tu debba fidare la opera tua. 8.
che sono state e sono solite di fidare in padule, continovare [ecc.]
tutto il mio avere, né da fidare. ho da farti una proposta.
prezzo, che gli conveniva star zitto e fidare. -con la particella pronom.
i-594: ah, nullo si può fidare quando li dei son contrari! cammelli,
ma mi intendo che tu ti debba fidare a me d'or innanzi. sbarbaro,
che bono aggia o non bono unde fidare. boccaccio, vii-5: io lo so
guittone, i-16-19: o che folle è fidare e appoggiare in fuggitiva cosa. dante
vita, nel giorno in cui si potrà fidare nuovamente su una civiltà. -con
guardava sfacciata, ginia sapeva di potersi fidare. -per antifrasi (quasi esclusivamente
/ quand'i'mi posso pur su'piei fidare. bartolomeo da s. c.
non si dee troppo nel suo intendimento fidare. cecco d'ascoli, 668: al
boccaccio, i-125: non ti voler fidare solo nella forza della tua giovanezza, ché
bernardino da siena, 877: non ti fidare mai in te, ma difidati in
l'altro è gran cosa di potersi fidare che fortuna tosto non venga. g.
: di chi non si fida non ti fidare. ibidem, 135: di pochi
. ibidem, 135: non ti fidare se puoi fame a meno. e.
era un buon uomo, non ti fidare era meglio di lui '. proverbio usato
= voce dotta, lat. fidare 4 confidare, affidarsi '(da
fidato (part. pass, di fidare), agg. (superi.
e di cui l'uomo si può fidare, dicesi che 'ha il fido '
sin ch'e'poppa vi si può fidare. = deriv. da figlio
de jennaro, 13 7: non te fidare ancora a toa ricchezza, / ché
. guittone, i-16-19: folle è fidare e appoggiare in fuggitiva cosa. fiore
dimin. di forfice. for fidare (for ficare), tr. (
non ho ancora trovata persona de cui fidare me possa e che sia forte de qualche
: di nullo tuo vigor non ti fidare, / del suo aiuto [di dio
guittone, i-16-20: o che folle è fidare e appoggiare in fuggitiva cosa. maestro
xliii-18: perch'io ti voglio al presente fidare / di questo mondo el mio maggior
aver furia, star chiotti, non si fidare. -mancanza di riflessione, precipitazione
. d'annunzio, iii-2-99: non ti fidare del liberto enorme / che porta in
: sta all'erta, non ti fidare; alla larga; dio ce ne liberi
-a gatto che lecca spiedo non gli fidare arrosto: chi ne fa una piccola ne
gatto che lecca spiede, non gli fidare arrosto. -al gatto vecchio dagli topo
gittare; sia prudente e te non fidare, se non se'sicura, altro ch'
g. morelli, 236: non ti fidare mai di niuno a niuno giuoco.
ti possa nuocere, e non te ne fidare punto. bembo, 10-v-300: io
e cionco: non ci si deve fidare delle donne. cecco d'ascoli,
4-35: di nissuno mi ho da fidare nel nuovo e imbarazzoso governo più che di
sospetti e calunnie, gli avvezzerebbe a fidare l'uno nell'altro. 5
comp. da in-con valore intensivo e fidare (v.). infido,
in vostra intendenza / niente mi posso fidare, / ché molte fiate in per-
intristito che l'uomo non si può fidare più di nessuno. tasso, aminta,
mantello del religioso, non te ne fidare. aretino, 1-144: perdono i
da qualcuno che tu te ne possa fidare. b. pino, 4-121: tale
d'annunzio, iii-2-1028: non ti fidare, mamma. non varcare il limite.
, o di cui non si possa fidare, subito gli cacci; e anco se
col mantello del religioso, non te ne fidare. l. giustinian, 1-34:
è tra eguali, ammonendoti a non fidare sull'amicizia... del grand'uomo
6-8: non pensò potersi mai più fidare de'signori di milano: e conobbe
, nontifidare era meglio: v. fidare, n. 12. -il meglio
de jennaro, 137: non te fidare ancora a toa ricchezza, / ché
nel poco, come gli si può fidare il più? v. borghini, 6-iii-322
se sono, non te ne puoi fidare. ariosto, cinque canti, 2-43:
raggiratore. es.: « non ti fidare di quel mestone d'ernesto ».
però punto stabile né da dovermene lungamente fidare. frachetta, 793: dell'istesso moderamento
. baldini, 3-173: mi posso fidare che farai le cose a modino?
cosa ti possa nuocere e non te ne fidare punto. alberti, 404: a
in ni un luogo del mondo si voleva fidare ad esser col monaco se non in
conio': uomo da non se ne fidare, in senso morale e sociale.
abbandonava... « non ti fidare del morbido » diceva subitp, scuotendosi dal
so'morcecata, non so 'n cui me fidare. 5. criticare aspramente,
iacopone, 1-38-28: se non te vói fidare, sì fai gran sapienza, /
martini, xxvi-2-228: costor non si voglìon fidare / né creder che la fante facci
. berchet, 1-51: né ti fidare molto a quelle tradizioni che non escirono
serra, i-90: sapevo di potermi fidare a quella accoglienza netta e precisa e così
10. prov. -male si possono fidare i pulcini del nibbio e le pecore
pecore del lupo', non ci si può fidare di chi è per natura prepotente e
, iv-270: molto male si possono fidare i pulcini del nibbio e le pecore del
g. morelli, 235: non ti fidare di questi, istà loro cogli occhi
un mal traditore da non se ne fidare; però l'onbra sua inporta tanto
continuando, orta boezio che non si debba fidare in le buone cose della fortuna.
: nel tuo proprio parer non ti fidare, / se vuo'campar dagli infiniti
cosa ti possa nuocere e non te ne fidare punto. -dare una mezza parola
700: di codesta parte io mi vo'fidare di te; ma della scienza io
comune di siena... possano fidare tutti quelli che volessero... condurre
giorni in su, quel forestiero sia obbligato fidare dette sue pecore al nostro pasquiere.
che cosa vogliono gli attòniti? non ti fidare, anthos. ci deve essere qualche
mocenigo, lii-6-98: non si può fidare rimperatore degli un- gheri essendo mancatori di
conoscono i buoni; sanno di potersene fidare e li pelano a man salva,
sie presente e del villano non ti fidare. 26. prov.
trovassi persona di cui vi aressi potere fidare, lo parer dell'anima, dotto della
, 4: io non se voi fidare, / ché in questi tempi non si
son veri amici e ce ne possiamo fidare. frachetta, 379: capitano d'
dalla montagna bassa a far ricerca dove fidare le loro bestie, traffico che da'
/ ch'altrove no 'l sapea dove fidare. -costringere a letto (una
mantello del religioso, non te ne fidare. s. bernardino da siena, iii-83
crapula. b. davanzati, ii-123: fidare non se ne poteva, se bene
, xliii-18: io ti voglio al presente fidare / di questo mondo el mio maggior
persona di cui non ci si può fidare. pratolini, 9-1162: è
non la poter far senza aversi a fidare di pollastriere. p. del rosso
e precipitosamente fatta esperienza mi son voluto fidare. trevisan, 8-i-76: se la volontà
morsecata, non so en cui me fidare. guittone, i-13-51: o signori miei
, iii-598: di lui mi posso fidare, di lui non posso prendere gelosia;
de'monaci, 63: non ti fidare nella preterita castità: non puoi essere
degia guardare / né già mai non fidare / a la ciera che fai '
tue mani, ma spero di potermi fidare della tua amicizia, ecc.;
chi ti si proffera, non te ne fidare punto in niuno atto. caro,
ma eziandio del proprio non ci dobbiamo fidare. petrarca, 128- 31:
libri santi] di cui ci si possa fidare, non certo quelli di tanti keyserling
fidasi di quello che non si può fidare, aspecta ch'egli può avere e
alzò gli occhi a dio come per fidare a lui la sua querela.
prezzo che gli conveniva star zitto e fidare; gli conveniva tenervi così, anzi,
, e di lui nessuno non si puote fidare. = nome d'agente da
e ragunatìcce sapeva fare oste da potersene fidare. botta, 4-1025: erano marmaglia
, ix-79: con lui mi potevo fidare perché era della mia stessa razza:
suol dirsi in proverbio non doversi giammai fidare di nemico riconciliato. proverbi toscani, 38
: s'era ridotto a non si fidare di persona veruna. rajberti, 2-17:
con valore intens., e da fidare (v.). rifièdere,
, 899: si dèe... fidare dei trasfuggi valendosi de'lor avisi discretamente
valore intens., in-illativo e da fidare (v.). rinfierire,
terre loro, e non si sarieno potuti fidare de'soldati loro vassalli. magalotti,
persona di cui non ci si può fidare senza rischiare. g. m.
o barattare, se non ti puoi fidare. -evitare di perdere tempo in
cittadini, con chi lui si potessi fidare e consultare le cose occorrenti. sarti,
dicie ha famiglia di cui si può largamente fidare. porcacchi, i-224: ecco.
però, o vedova, non ti fidare in barca rotta, non ti fidare,
ti fidare in barca rotta, non ti fidare, ché se ti fidarai, e'
. grazzini, 457: non ti fidare ed al mio dire attendi, / ché
nulla e ai nessuno ci si può fidare a questo mondo. -con metonimia
iacopone, 32-27: se non te voi fidare, sì fai gran sapienza, /
martini, xxvt-2-228: costor non si voglion fidare, / né creder che la fante
non t'imbrattare di nuovo e non ti fidare di essere bene confessato. pasquinate romane
scarso spazio di tempo, non dovea fidare ne'paesi ch'egli potea guardare temporariamente
dal venditore, che se ne volesse fidare nel compratore. e la decta scelta
mano, e di voi mi potrò fidare. -redimere dal peccato (cristo
sapendo che di me io mi possa fidare. tesauro, 2-ii-70: nelle guerre civili
que'medesimi a'quali necessariamente si dè fidare. d. bartoli, 1-1-29: egli
fiore di virtù, 1-67: non ti fidare d'uomo che ti lodi di quello
]: di chi vuol separare non ti fidare. = voce dotta, lat.
cose di che l'uom si debbe poco fidare. proverbi toscani, 37: i
iacopone, 32-28: si non te voi fidare, sì fai gran sapien
non si sarebbe per l'innanzi potuto fidare. calvino, 13-118: ho molti modi
saper grado che, non potendoci noi fidare sopra gli accidenti della vita umana, abbia
aveva della figlola della quale sapeva si potria fidare etc., et oltre allo essere
, perché, conoscendo ella non si poter fidare de'prìncipi del sangue, i quali
. martello, 1-25: vatti a fidare di questa sorta d'amici, che non
guittone, 169-5: non me posso fidare en mia defenza, / ch'aggio
, 9-219: dome scrittore non mi saprei fidare in nessun caso d'un giudizio che
a gatto che lecca spiede, non gli fidare arrosto. 7. dimin
che nelle congiunture presenti sia poco sicuro il fidare le lettere ai corrieri ordinari e però
fidanzato, ma che ella più che fidare nelle sdolcinature di lui, fidava ne'suoi
così fatto, di chi io mi possa fidare. -bambino petulante, fastidioso.
scarso spazio di tempo, non dovea fidare ne'paesi ch'egli potea guardare temporariamente.
finire co'molto fumo, non te ne fidare e massime quando arai il bagno quasi
tu te inamori; / non te fidare niente / de quisi traditori / falsi
è un mal traditore da non se ne fidare, pero l'onbra sua inporta tanto
; / ma dimmi prima, possomi fidare. ariosto, vi-420: gentiluom, meglio
in vostra intendenza / niente mi posso fidare, / ché molte fiate in perdenza /
: tanto più mi pareva potermi di te fidare in questo, perché per ragione di
tutto il mio avere, né da fidare. 7. ricompensare in modo
? d'annunzio, iii-2-1028: non ti fidare, mamma. non varcare il limite
ammirato, ii-70: non ci dobbiamo fidare di femine vendibili. papini, 27-665
di quel perdono verdemezzo crederono non potersi fidare, navigò per marsiglia. =
l. giustinian, 64: non te fidare amante / de sta crudel zudia.
, soprannaturale. landolfi, 21-67: fidare in una sua ulteriore ed oltretombale comprensione.
che di noi non ci si può fidare e che è cosa da grulli esser così
che gli stati non falliscono vatti a fidare. anche gli stati sovrani possono essere dei
cuore. visto che non ci si può fidare ciecamente neanche della tv? =