abbeverato ieri sera... se il fiasco è ancora intatto? 5.
alla bocca (una botte, un fiasco). tommaseo-rigutini, 1506: abboccare
pulita, un piatto caldo e un fiasco di vino. viani, 14-328: dietro
. moravia, ii-197: riposto il fiasco vuoto, il tortina intonò, e tutti
teneva sospeso tra le gambe piegate un fiasco d'acquerello a cui stava per attaccarsi
che addentate la pagnotta e tracannate il fiasco. negri, 2-910: raccolgo una
volentieri che i loro clientuli votino qualche fiasco di quest'acqua [di nocera] creata
ser giovanni, 32: un fiasco di vino alloppiato da far dormire.
mangiando, quello briccone si scinse uno fiasco di vino, e diede a bere a
borghini, 1-168: si prenda poi un fiasco d'acqua di pozzo chiara, e
sui cadaveri, trincando da un gran fiasco che andava in giro. leopardi, 961
subito arrivato a casa, per un fiasco di vino amarascato, e mandò.
col capecchio. varchi, reggiato con un fiasco di vino. s. agostino volgar.
scroscio di risa, s'attaccò il fiasco alle labbra. [ediz. 1827 (
... si appiccò, il fiasco alle labbra]. d'annunzio, iv-2-926
opportunamente. galileo, 4-3-81: un fiasco di vetro assai capace e col collo
, legato bene stretto nella strozzatura del fiasco. buonarroti il giovane, 9-39:
e delle gimnosperme: a forma di fiasco, nel cui interno si trovano una
che vi piaccia d'arrubi- nargli questo fiasco del vostro buon vin vermiglio; ch'e'
calmato lo scatto, gli arrubinavo dal fiasco il bicchiere. 2. rifl
porta / l'asciolver, col suo fiasco nella sporta. note al malmantile,
il prete mi mandò in dono un gran fiasco di vino nuovo, un assaggio primaticcio
scroscio di risa, s'attaccò il fiasco alle labbra. deledda, ii-216: entrò
senza attendere la risposta, tirò fuori il fiasco e il bicchiere. 2. aspettarsi
abrostoli, a ragione di circa un fiasco per barile. avèstico (ant
ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. arici, 238
. -baciare il barlotto, il fiasco, il boccale: bere vino a
3-78: qualcuno propose di bagnar con un fiasco quel battesimo del fuoco.
frassinella, e met- tolo in un fiasco, e lo fo bollire a bagno marie
o vuoi dire venti fiaschi, che ogni fiasco è dua metadelle. piovano arlotto,
pananti, i-107: vo a bere un fiasco, o alle carte mi batto.
fondo, che s'introduce nella bottiglia o fiasco, per attignere il vino che zampilla
ariosto, 37-64: indi che 'l fiasco in una coppa vòte, / e dia
'l padre canonico non ebbe / quando il fiasco = di etimo incerto. del
favella furbesca. -bere al fiasco, alla brocca: accostando le labbra
: accostando le labbra alla bocca del fiasco, all'orlo della brocca. brancati
, 32: posesi a bocca questo fiasco, e bevve, e poi lo
; però te n'ho portato un fiasco: bei e non dubitare che io te
in poi, mettete sempre l'acqua nel fiasco del vino! ». c.
-bere un bicchiere, una bottiglia, un fiasco, un quarto, un litro,
scappò di bocca che valeva più un fiasco di trebbiano ed un berlingozzo, che
dallo spavento, scaldandogli i piedi col fiasco d'acqua calda, rincalzandogli nella schiena
pulci, vi-54: vorrei mi mandassi un fiasco di vin bianco; ché qui non
col valore di * vaso a collo, fiasco 'poi, al traslato,
son deputato e ho chiuso in dispensa il fiasco e il bicchiere. nievo, 32
. cicognani, i-m: con un fiasco di rosolio, una cesta di limoni e
ogni sorta, qualche biscottino, qualche fiasco di vino dei tuoi poderi. fogazzaro
: bere direttamente dalla bottiglia, dal fiasco. pavese, 5-95: bevevamo alla
invetriata, capace della metà d'un fiasco fiorentino; ma intendiamo ogni sorta di
: « prima di tutto un buon fiasco di vino sincero », disse renzo:
): « prima di tutto un buon fiasco di vino sincero », disse renzo
lavanda, e vi avea posato un fiasco di vino bianco, che pel collo
bottàccio1 (bottazzo), sm. fiasco, bariletto. folgore da san
determinata quantità di vino (generalmente un fiasco per barile) che si dava ai
vorrei che voi credeste che il gran fiasco stamane m'avesse spaventato. lorenzo de'
te consacro / il tino, il fiasco, il botticin, la pevera. lastri
e il vino a un soldo il fiasco, i braccianti, buscata la loro mezz'
, dove ci tocca un galletto e mezzo fiasco di vino a testa. de amicis
vecchia briacona. palazzeschi, i-667: un fiasco d'acqua, e uno di vino
un altro poco, fu fatto venire un fiasco di vino: col quale abbiamo brindato
suo letto è una brocca, tra un fiasco di vino e un paio di scarpe
scherzando con esso, mi riversciò un fiasco di tribiano che me lo aveva dato il
una tavoletta di legno, ed un fiasco ammezzato di vino bono. alvaro, 2-66
libbra e il vino a un soldo il fiasco, i braccianti, buscata la loro
mormorio / che se fosse 'n un fiasco un calabrone. caro, 12-ii-245:
la similitudine di quel chiuso in un fiasco, ancora io pensava che fosse di
, sussurrare. -conoscere il calabrone nel fiasco: sapere bene che cosa si ha
ch'i'non conosca el calabron nel fiasco. b. davanzali, i-255:
profeti per l'aria a recarli il fiasco con la pagnotta. diodati [bibbia]
prima che si lasciasse uscir il buon fiasco di mano, inghiottì tutta la vernaccia
ceri da usarsi nelle feste religiose, un fiasco di vino, ecc.).
, prima che si lasciasse uscir il buon fiasco di mano, inghiottì tutta la vernaccia
, scherzando con esso, mi riversciò un fiasco di tribiano che me lo aveva dato
, 106-7: l'altrier li chiesi un fiasco di raspeo, / che n'ha
... l'anima arrubinata di un fiasco di canina. = anche nel lat
nasconde sotto il tendone. succhia in un fiasco di vino, e risorte fuori arzillo
d'essi [cantori] sono mici del fiasco e del boccale, quanto siano anco
framezzo alle gambe, e invece fece fiasco. imbriani, 2-38: guardie di
dire all'oste di mettere in tavola un fiasco di vino del meglio, e col
la quale dava a divedere che il fiasco del chianti si era mostrato generoso e leale
: « io ho fatto venire un fiasco di vino di villa, andianne a bere
esser buono iddio, se fusse in fiasco; e ancora si leverebbe prima un
e tu non farai portar via il fiasco. panzini, iii-478: sono prosperose figliole
misero a lavorare di mascelle, col fiasco fra le gambe, mentre la paranza
« se e'ne beeva più un fiasco [d'acqua], e'gli era
la quale dava a divedere che il fiasco del chianti si era mostrato generoso e
nasconde sotto il tendone. succhia in un fiasco di vino, e risorte fuori arzillo
bocchelli, i-169: bevve non un fiasco solo questa volta, ma quanto ci volle
restandoci a sedere / per terminare un fiasco di claretto. ojetti, i-308:
, e di altre in forma di fiasco, e bianche, e verdognole, e
, 106-7: l'altrier li chiesi un fiasco di raspeo, / che n'ha
e dicesi collo alla più alta parte del fiasco, o della guastada, o d'
aiutandolo con assai modestia a vuotare qualche fiasco. monti, x-3-43: ella rise
mensa ei siede, / e che col fiasco in man disfida 1 lanzi / non
uno schizzatoio ho per forza fatto passar nel fiasco molta quantità di aria; della
giusti, ii-203: per dimenticare il fiasco fatto con me medesimo, correva a
ojetti, ii-43: violino trasse un fiasco di rosso e poste le redini nelle mani
perché il consorte la misura scemava del fiasco. cassola, 2-438: erano tutti commossi
te consacro / il tino, il fiasco, il botticin, la pevera. algarotti
fece... il carafulla col fiasco d'urina di mula, che fu presa
presa di contrabando in vece d'un fiasco d'olio. magalotti, 13-87: la
: il dottore esaminava contro luce il fiasco del vino che balenava color rubino. manzini
: il valentino, se non era quel fiasco, forse diventava il cesare di un
sui cadaveri, trincando da un gran fiasco che andava in giro. cattaneo,
gridàr. -essere un coperchio di fiasco: essere persona disposta a tutto fare
manica, un orlo, un coperchio di fiasco, una forzaglia, un empiastro,
buonamente io ne bevvi più d'un fiasco: di poi mi copersi e cominciai a
quinta la serbo e, cavata del fiasco, la vuoto in una conca e lassola
. galileo, 4-4-335: in un fiasco si può costipare tant'aria che pesi
che pesi, oltre al peso ordinario del fiasco e dell'aria, quanto un coso
. galileo, 4-4-335: in un fiasco si può costipare tant'aria, che
, quanta più aria si costipasse nel fiasco, tanta più forza avrebbe d'andare
prima che si lasciasse uscir il buon fiasco di mano, inghiottì tutta la vernaccia
, di tasca sua, un altro fiasco, ma gli altri si opposero. «
] non avea altri amici che il fiasco e, quanto a medicina, protestava
: « porta in vece un altro fiasco; perché questo è fesso *. così
di un liquido quando esce da un fiasco, da una bottiglia, ecc.
preferirei un piattino di fagioli toscani al fiasco. 2. figur. ant
filo di pane e si bevvero un fiasco per uomo. carena, 2-254: 'cuffiare
nelle quali la mia protezione non fece fiasco. verga, 1-351: dacché si
, 2-175: 'damigiana', specie di grossissimo fiasco di vetro, a collo breve,
fare una damigiana: fare un gran fiasco; essere vittima di un grave insuccesso.
quarantotti gambini, 4-223: afferrò il fiasco e diede una sorsata. 46.
alla testa. moravia, ii-197: il fiasco fece il giro della barca e anche
esame, decaduta, che ha fatto fiasco e che non trova la sua strada
e sopra vi troneggiava l'amabile sovranità del fiasco. pascoli, 22: da'borghi
designati, il vino rimasto in fondo al fiasco. deledda, i-70: arriva il
io restandoci a sedere / per terminare un fiasco di claretto, / due volte
si alza in piedi, afferra un fiasco e mesce vin nuovo. montale, 3-77
-trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco o nel catino: arrivare a tavola
trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco, secondo, vuol dire arrivare a tavola
ultima prova de'repubblicani ha fatto più fiasco che mai, e la città s'è
, oltre al vino di spagna, un fiasco ancora o due di buona acquavite.
naso fiorito, dava altri baci al fiasco che teneva giorno e notte sotto il letto
una rovina, un fallimento, un fiasco; è cosa che arreca grave incomodo
fu da quel spagnuolo rotto discortesissimamente il fiasco nel volto. = comp.
ei siede, / e che col fiasco in man disfida i lanzi, / non
eseguire il disegno col posa piano e col fiasco su la cassetta de'buccheri? iddio
: quando tutti furono disposti, prese il fiasco e i bicchieri, apprestandosi a mescere
galileo, 4-3-81: ho preso un fiasco di vetro assai capace e col collo strozzato
cuoio legato bene stretto nella strozzatura del fiasco. note al malmantile, 5-38: ditale
cisti... gli fece torre un fiasco convenevole... e lietamente gliele
violar di, lxvi-2-370: ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco,
si cionca con al collo il fiasco, / ben è ragion.
, un masaniello, / bere al fiasco di giuda e perder terre.
giorno andai alla posta due volte, fiasco: dal signor leila, fiasco.
volte, fiasco: dal signor leila, fiasco. ho sospeso sino da oggi l'
/ perch'egli aveva a essere a un fiasco. g. gozzi, 3-3-97:
di che aiuto gli potesse essere il fiasco, in ima tale circostanza, chi
danno. redi, 16-ii-87: un fiasco di vino in sen mi bolle, /
piattini di fagioli, li condì col fiasco, senza esuberanza, e versò agli agenti
, 8-68: nel dire, prende fiasco, bicchiere, versa e porge senza etichetta
, 4 eliminare de roberto, 2-62: fiasco c'era stato, senza dubbio
fredda? meritereste che vi spaccassi questo fiasco sul grugno. pirandello, i-201:
è uno sfacelo, un disastro, un fiasco. cicerone volgar., 1-311:
padre crede / mandarlo, per un fiasco di vin nero, / ci va di
ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. pindemonte, xxii-1093:
vuoi. bracciolini, 1-18-11: col fiasco a due man cala un fendente / sulla
intero, in un sol sorso, un fiasco bebbe. redi, 16-v-246: io
imbrogli, e porta in vece un altro fiasco; perché questo è fesso ».
co- nidioforo, generalmente a forma di fiasco, che porta alle estremità i conidi
sm. concrezione a forma di piccolo fiasco. tramater [s. v
tal nome dalla loro forma a foggia di fiasco. = voce dotta, lat
inferocito giunge di corsa, abbracciando un fiasco e recando in trionfo una fiamminga che squassa
latta, ecc., simile a un fiasco, ma con la pancia schiacciata,
a contenere phialae '(v. fiasco). fiascàio, sm
vetraia. = deriv. da fiasco. fiascheggiare, intr. (fiaschéggio
vasi. = deriv. da fiasco. fiascherina, sf. ant
l'acqua. = deriv. da fiasco. fiaschétta1, sf. piccola fiasca
sera. = deriv. da fiasco, fiaschetta. fiaschettino, sm
centrale). = dimin. di fiasco; il nome deriva dalla forma del nido
deriva dalla forma del nido. fiasco, sm. (plur. -chi)
, 19-76: alli quali bonifazio diede un fiasco di legno pieno di vino, che
alquanti giorni, e sempre di questo fiasco bebbero. g. villani, 7-98
): vi piaccia d'arrubinargli questo fiasco del vostro buon vin vermiglio. s
di frassinella, e mettolo in un fiasco, e lo fo bollire a bagno marie
tassoni, 11-22: fattosi recare un fiasco pieno / di vecchia e dilicata malvagia
ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. settembrini, 1-93
ed io gli ruppi la testa con un fiasco. alvaro, 8-115: fuori,
sibilla / che 'l vino del suo fiasco è peggio ch'acqua. giusti, 4-i-
, un masaniello, / bere al fiasco di giuda, e perder l'erre.
. -anche: il contenuto stesso del fiasco (per lo più vino).
94-6): l'altrier li chiesi un fiasco di raspeo. cavalca, 19-132:
ad uno de'suoi famigliari che per un fiasco andasse del vin di cisti. m
franco, 1-126: comperaci un buon fiasco di trebbiano, / fa con prestezza,
domandò uno staio di farina e un fiasco d'oglio. soderini, 111-545:
, 111-545: se gli dia un fiasco o due di latte puro il giorno,
restandoci a sedere / per terminare un fiasco di claretto. nievo, 37
padre crede / mandarlo, per un fiasco di vin nero, / ci va di
9-327: si fece un brindisi, col fiasco del vino, soltanto la mamma rideva
vuoi dire venti fiaschi, che ogni fiasco è dua metadelle. citolini,
il quarto, la lira, il fiasco, ecc. varchi, 18-2-72: il
del vino è venti fiaschi, e ciascuno fiasco pesa ordinariamente libbre sei. -per
libbre sei. -per antonomasia. fiasco che contiene vino. bellincioni, 249
/ ch'i'non conosca il calabron nel fiasco, / perché non è di maggio
finestra che fa l'amor con un fiasco. adio, marabeo, tu incanti
mezzo giorno. bracciolini, 1-18-8: il fiasco il vo'per me, qui mi
buccia buccia; / perocch'egli studiò col fiasco in mano, / ed era più
ci sbrigò presto a ritornare indietro con fiasco, bicchieri e tovagliuolini. carducci, 11-16-165
mescite, o alla tavola giuocando il fiasco. moravia, ii-197: il fiasco fece
il fiasco. moravia, ii-197: il fiasco fece il giro della barca e anche
cimentalo, / egli è un pezzo di fiasco. 3. figur. grave insuccesso
e io, invece, che credevo fiasco completo: tanto meglio! collodi, 642
potete contare che... il vostro fiasco comincia fin da quel momento a spuntare
ne facciamo nulla. avete visto che fiasco? svevo, 3-614: mi vergogno
a tempo ch'ero avviato ad un fiasco simile. avevo da fare con una fanciulla
soffici, v-1-178: poiché il primo fiasco come scienziato non l'aveva affatto avvilito seguitava
del varietà non poteva non essere un fiasco e mi umiliava l'idea di essere
alla reputazione di cui godevo. il grosso fiasco, comunque, l'avevo combinato in
4. locuz. -a bocca di fiasco: con riferimento a liquidi che sgorgano
che scaturisce, direbbesi, a bocca di fiasco, nel letto di un piccol ruscello
ecc.]. -appiccare il fiasco a qualcuno: ingannarlo, frodarlo.
, 1: egli t'appiccò il fiasco il ciabattiere, / e pranzerebbe volentieri a
molte false ragioni è appiccato loro il fiasco. -attaccare il fiasco: porre un
appiccato loro il fiasco. -attaccare il fiasco: porre un fiasco o una figura
. -attaccare il fiasco: porre un fiasco o una figura di fiasco sulla porta
porre un fiasco o una figura di fiasco sulla porta per indicare la vendita di vino
in cantina, / per rivenderlo altrui il fiasco attacca. note al malmantile, 1-76
segno di ciò sopr'alla porta un fiasco. -capire, dire, scrivere
errori per rigo. -fare fiasco: non riuscire in qualcosa; subire
pasco / l'opere nostre non faranno fiasco. giusti, i-263: io che
debole e meschino riderò d'aver fatto fiasco, come riderei d'esseme uscito a bene
[delle perle] ma vi hanno fatto fiasco, perché non hanno saputo cattivarsi l'
un grande benessere pensando che ho fatto fiasco con ima donna che mi turba come
eccoli già famosi, mentre eneo ha fatto fiasco. -levare il vin dai fiaschi;
». -stare, essere a un fiasco: decidere con altro di mangiare insieme
/ perch'egli aveva a essere a un fiasco. note al malmantile, 11-48:
11-48: quando alcuni voglion bere insieme un fiasco di vino, e pagarne ripartitamente il
, dicono: chi vuol essere a un fiasco? e s'intende: chi vuol
far panieri. -vino a sboccatura di fiasco: il vino che esce per primo
esce per primo quando si stappa un fiasco. cicognani, 2-162: [se
, quello gli era di sboccatura di fiasco servito, a voler trovare un ghiottone
prov. -amor di meretrice e vin di fiasco, la mattina è buono, la
amistà di grande uomo e vino di fiasco, la mattina è buono, e la
altro: « signore, è vino di fiasco, la mattina è buono, e
tiranno è fatto come il vino di fiasco, che la sera è buono e
amor di meretrice, e vin di fiasco, la mattina è buono, e
e la sera è guasto: perché 'l fiasco manomesso svapora, e la meretrice è
20: gusto guasto è come vin da fiasco. -a questo fiasco s'ha
vin da fiasco. -a questo fiasco s'ha a bere: con riferimento
e vegga... a questo fiasco hai a bere, se tu vorrai stare
. fiaschétto. -in partic.: il fiasco di un litro o di tre quarti
(602): trincando da un gran fiasco che andava in giro. [ediz
= dal lat. mediev. fiasco -ònis 'recipiente piuttosto ampio per il
: sarebbe a dire che voi avete fatto fiasco perché siete fichi secchi.
famigliare... tolse un gran fiasco, il quale, come cisti vide,
vialardi, lxvi-2-370: ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco,
così macerare per 8 giorni scuotendo il fiasco tutti i giorni; separato dalle droghe,
: trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco, secondo, vuol dire arrivare a
di che aiuto gli potesse essere il fiasco, in una tale circostanza, chi ha
rose spicciolate con quel fioretto giallo per fiasco di buon aceto. vallisneri, iii-404:
naso fiorito, dava altri baci al fiasco che teneva giorno e notte sotto il letto
* flascon (lat. mediev. fiasco -ónis, nel sec. vi);
nel sec. vi); cfr. fiasco. flacourtiàcee, sf. plur.
ebbe davanti una braciola olezzante e un fiasco di vino robusto, tirò a pulimento
o semivuota. -fare forno: fare fiasco, non riuscire ad attirare il pubblico
francesi chiamano un forno e noi un fiasco. panzini, iv-273: nel gergo teatrale
familiare 'faire four '= far fiasco. cardarelli, 3-84: uno dei maggiori
pulci, v-25: vorrei mi mandassi un fiasco di vin bianco; ché qui non
manica, un orlo, un coperchio di fiasco, una forzaglia, un empiastro o
(604): lo prese [il fiasco] per il collo, gli fece fare
frappa di un albero gli fu tirato un fiasco pieno. montale, 23: l'
di frassinella, e mettolo in un fiasco, e lo fo bollire a bagno marie
mio compagno rugge di rabbia, afferra il fiasco per il collo, lo rotea come
intero, in un sol sorso, un fiasco bebbe. -scintillante, sfavillante (gli
tanto una finestra si apriva e un fiasco oppure una lampadina fulminata volava per l'
. alvaro, 9-407: teneva un fiasco di vino in mano, un fiasco
fiasco di vino in mano, un fiasco nuovo pieno che ella reggeva per la funicella
dito medio e coll'anulario aggavignava un fiasco nel corpo. = deriv. dal
boccone in bocca, / e col fiasco bevendo a garganella. grossi, 295:
a garganella, senza accostare le labbra al fiasco, diventò anche più di cattivo umore
in grata e dolce vena / il fiasco spesso lagrimando geme. targioni tozzetti,
ghiacciato a struggerlo cresce più d'un fiasco. -sostant. plur. ant
: ha il collo lungo come un fiasco,... come una giraffa.
, 1-8: me ne feci dare un fiasco e gne ne portai con dir:
, 1-105: lo capovolge [il fiasco] e ne fa stillare una goccetta di
ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. foscolo, xviii-75:
tavola riservata solo per lui, con un fiasco di vino che consumava interamente.
/ sopra d'un largo e smisurato fiasco. = dal lomb. gogò
, e la dose è di un fiasco per barile. lastri, 1-4-208: quando
], governatelo a ragione d'un fiasco o due per barile con il mosto di
, / che se fosse 'n un fiasco un calabrone. s. maffei,
fece, a un fondo / di fiasco, un nido; ritrovò quel gramo /
grata e dolce vena, / il fiasco spesso lagrimando geme. monti, 9-113:
, che basterebbe otto dì ottimo nel fiasco. nieri, 250: l'altro giorno
tovaglia grossolana sotto il braccio, e un fiasco in mano. svevo, 1-274:
367: ha il collo lungo come un fiasco, come una cicogna come la grue
perché il consorte la misura scemava del fiasco. -di animali. l.
/ tasca, bordon, cappe!, fiasco e schiavina / ed altri guamimenti più
amistà di grande uomo e vino di fiasco, la mattina è buono e la sera
-amor di meretrice e vin di fiasco, la mattina è buono, la
, la sera è guasto: v. fiasco, n. 5. -gusto pazzo
il mietitor, che a un rezzo il fiasco cionca / e terge il crine che
. bernari, 6-136: agitava il fiasco ormai vuoto [lo straniero] fra
idea di ermes torranza', e 4 ii fiasco di maestro chieco '...
vino ch'io attingeva da quel loro fiasco, m'imbalsamava di... voluttà
fece, a un fondo 1 di fiasco, un nido; ritrovò quel gramo /
qua! thovez, 34: un fiasco di chianti ed una servotta da palpeggiare non
i-542: dal modo come imboccano il fiasco piantati sulle due gambe aperte e tracannano
imbrogli, e porta invece un altro fiasco. 3. figur. abborracciamento
spallanzani, 4-iii-541: entro al detto fiasco vi sono pure quattro anguillini capillari trovati
. rivestire, coprire con paglia (un fiasco, un recipiente di vetro o,
rivestito, coperto con paglia (un fiasco, un recipiente di vetro oppure,
mandare a casa due ciambelle e un fiasco di vin bianco per fare un bel desco
: la sua mano larga impalma il fiasco dall'involucro di paglia. 5
, oh gli era buono / quel fiasco sezzo. 2. figur. intromettersi
, i quali all'udire l'improvviso del fiasco di malvagia, senza perder la forma
1-678: poi, s'un tratto el fiasco impugna, / tutto il succia come
34 (604): votatolo [il fiasco], lo prese per il collo,
un vino mal tappato in un brutto fiasco. -diventare astioso; stizzirsi,
, perch'era di verno, con un fiasco pien di vino in mano, stava
finestra che fa l'amor con un fiasco. adio, marabeo, tu incanti la
-cominciare a spillare (una botte, un fiasco); porvi mano, incominciare a
bocchelli, 10-10: nell'incignare il fiasco di quel vino forte ed amaro.
fermo e lucia, 349: sollevò il fiasco, lo inclinò sul bicchiere, lo
onore,... trionfava un bel fiasco toscano. soffici, iv-259: l'
/ ch'i'non conosca el calabron nel fiasco, / perché non è di maggio
infiasco. = denom. da fiasco (v.) col pref. in-con
era infiascato, o si vendeva il fiasco, che per l'ordinario si suol
, e riemputo con tale proporzione un fiasco e ingessato, al sorger della canicola
fisia, cioè d'inguastara o di fiasco. andrea da barberino, i-247:
). gigli, 4-224: un fiasco, una volta inoliato,...
tovaglia inoselata, posta, cum uno fiasco de buon vino bianco la portò a
negativo, cattiva riuscita, fallimento; fiasco. — in senso concreto: impresa
, perché tengono la terza parte d'un fiasco. = denom. da terzino (
poeta stava bene, / bevve un fiasco, giocò tutta la sera, / e
intrugliato. pesci, ii-1-405: un fiasco di vino buonissimo e non intrugliato. dossi
ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. bresciani, 6-vi-95
; invece della bottiglia c'era un fiasco sbilenco nel suo involucro di paglia.
604): se lo passaron [il fiasco] dall'uno all'altro, fino
tasca della bisaccia... il fiasco di terracotta stagnata di caltagirone. -questo
a te consacro / il tino, il fiasco, il botticin, la pevera.
antico vaso greco, a forma di fiasco, adoperato per contenere olio e unguenti
lecito ', vaso fatto a guisa di fiasco. = voce dotta, lat
nostri letteratelli, che voglion bere al fiasco fiorentino, si fa commissione di quest'aria
, l'olio dai fiaschi: v. fiasco, n. 4. -levare
, il quarto, la lira, il fiasco, la metadella. 5. locuz
, il potente signore aveva fatto fiasco. b. croce, ii-4-153:
. antica misura di capacitàdi poco superiore al fiasco fiorentino. lud. guicciardini,
il mezzo quarto, o vuoi dir * fiasco fiorentino '. 2.
sui libri, ricorreva alla ricreazione del fiasco. -nella carica di magistrato.
un paniere, / un arcolaio, un fiasco, un lucerniere. d. bartoli
cantina, / per rivenderlo altrui, il fiasco attacca: / si cala al buon
grande apertura, buco profondo); il fiasco, la fiasca; il pezzo
tromba, pose la bocca a un fiasco e lo tracannò tutto. nomi,
vialardi, lxvi-2-370: ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco,
macerare per 8 giorni, scuotendo il fiasco tutti i giorni; separato dalle droghe
bellini, 121: ben gli stà il fiasco; che tutto ha rubato, e
37-67: di vin dolce di candia un fiasco pieno / trovò da por con quel
. tassoni, 11-22: fattosi recare un fiasco pieno / di vecchia e dilicata malvagia
. cicognani, v-1-429: risale col fiasco: -è appena manomesso: non sono stata
altipiano. cicognani, 2-162: ogni fiasco voleva che lo portasser a lui,
fucini, 297: dato fondo al fiasco, la lite s'era accesa per un
iv-91: sulla tavola era rimasto il fiasco del vino e un piatto di pere
con questo bel brindisi, si mise il fiasco alla bocca. scalvini, 1-51:
iii-150: ho gusto di bere in un fiasco d'acero lavorato al tornio le lagrime
finestra, tanto larga da passarvi un fiasco, il vinaio, aperto lo sportello,
, aperto lo sportello, dà il fiasco del vino al compratore, e il compratore
guerrazzi, 9-ii-170: abbracciatolo [il fiasco] con ambe le mani, bevve com'
per contrapeso delli marsapani, e un fiasco di trebbiano vi darà la vita alla scarparia
misero a lavorare di mascelle, col fiasco fra le gambe. -gridare, sbraitare
. esperienza fallimentare, grave insuccesso, fiasco. e. cecchi, 6-264:
: amicizia di grand'uomo e vino di fiasco, la mattina è buono e la
, ritiratisi in disparte, / un fiasco si bevean di moscadello. = dimin
il pazzariello] con una mazza e un fiasco d'olio, saltando come un nero
dallo spavento, scaldandogli i piedi col fiasco d'acqua calda. -drogato
, 1-28: melarance grosse come uno fiasco o più. gir. priuli, ii-220
paoletti, 1-2-234: mi feci portare un fiasco di quell'umore, e con mia
uno de'suoi famigliari che per un fiasco andasse del vin di cisti, e
cantina, / per rivenderlo altri, il fiasco attacca: / si cala al buon
. -amor di meretrice e vin di fiasco, la mattinaè buono e la sera è
e la sera è guasto: v. fiasco, n. 5. 9.
cristiani; collo lungo come quello di un fiasco, appare sull'oceano i giorni di
merlotto più che merlino: aver fatto fiasco dopo essersi illuso di raggiungere grandi risultati
luoghi e dei tempi, a mezzo fiasco (equivalente a due mezzette) oppure
re. -mettersi il collo del fiasco in gola: bere a garganella da
gola: bere a garganella da un fiasco con incontenibile ingordigia. panzini, ii-427
panzini, ii-427: porta via il fiasco, va in cucina, si mette
cucina, si mette il collo del fiasco in gola, beve metà del vino.
ed è capace della quarta parte di un fiasco fiorentino. manzoni, pr. sp
uno de'suoi famigliari che per un fiasco andasse del vin di cisti e di quello
, pari a 1 / 8 del fiasco (ed equivalente a circa 1 / 4
, 121: ben gli sta il fiasco; che tutto ha rubato e che sino
megalonimo, che v'ho portato questo fiasco del vecchio... e queste tazze
, una sporta di paglia, un fiasco di vinchi, una pentola affumata, un
iii-2-201: v'ho portato questo fiasco del vecchio... e una schiacciatunta
cotta invetriata, capace della metà di un fiasco fiorentino. legge generale dell'abbondanza,
per la monotonia delle immagini, ha fatto fiasco tra i dipendenti che, tra l'
: vino di quel posto. 'un fiasco, un bicchiere di montalcino '.
buone, s'io pongo giù questo fiasco e questa sporta, poltroncello che tu
alcuni piattini di fagioli li condì col fiasco, senza esuberanza, e versò agli
34 (604): votatolo [il fiasco], lo prese per il collo
via, cos'è a pagar questo fiasco? costa più una cassa da morto '
sona a morto ': di botte o fiasco voto. -accadere una disgrazia, capitare
sfracellato. -mettere un moscone nel fiasco a qualcuno -. insinuargli un sospetto
sozzopra e messomi un moscone / nel fiasco e quasi che entrar teco in bestia
^ stimolare. -ronzare il moscone nel fiasco a qualcuno: venirgli un dubbio,
-e'mi ronza un moscone / nel fiasco. 10. prov. algarotti
subito fu giunto a san dinigio e 'l fiasco dell'acqua della fonte empio. nardi
37-67: di vin dolce di candia un fiasco pieno / trovò da por con quel
604): se lo passaron [il fiasco] stretti, per ineguaglianze del terreno
soderini, i-539: il vaso sia fiasco turato con bambagia muschiata. panigarola,
bocca di una bottiglia, di un fiasco. capuana, 14-152: attaccava le
attaccava le labbra al muso stretto del fiasco. - organo infaldatore di
coloro cui non piacciono il * fiasco paesano ed il galletto ', ma *
miglior bianco spilla, / comprand'un fiasco sia di buon magliuolo, / tenuto
/ di vino e d'olio un fiasco o un prosciutto / o d'uova un
ha in cantina / per rivenderlo altrui il fiasco attacca. batacchi, 2-85: se
: « porta... un altro fiasco; perché questo è fesso ».
suppliziatore di ciechi noleggiati aveva davanti un fiasco di vino, un pezzo di cacio
. b. maccari, liii-122: ogni fiasco ha una nota, / e l'
con olio. -aggiungere, in un fiasco o in una damigiana contenenti vino,
-togliere l'olio dai fiaschi: v. fiasco, n. 4. -versare olio
nel qual significato diciamo caricar forza col fiasco. -condurre all'orza'. portare
; bambini nudi con in mano un fiasco impagliato (vengono a comperare vino per
diletto ». tansillo, 1-372: il fiasco, benché sia fuori di legno,
sì fatta sorta di manifattori, un fiasco. montale, 3-37: è l'ultima
. 7. sm. gerg. fiasco. nuovo modo de intendere la lingua
, 356: 'paglioso ': fiasco. nomi, 14-1: or mi rimetto
romore. thovez, 34: un fiasco di chianti ed una servotta da palpeggiare
... col gorgoglio d'un fiasco, pel cui collo angusto si versi l'
beato colui che si ricrea / col fiasco paesano e col galletto! periodici popolari,
. firenzuola, 707: a questo fiasco hai a bere, se tu vorrai
vino un fino '-ovvero 'un fiasco di vino, e tanto pane che turi
vino, e tanto pane che turi un fiasco '. i briaconi poco mangiano -
. -attendi al pappo e va diretto al fiasco: pensa a mangiare e a
attendi al pappo e va diretto al fiasco, / che 'n fine libri avrai zò
di prima passata, e in un fiasco di essa metti libre una di allume di
. traemo d'una botte un buon fiasco di vino, e preso un pane come
paglierino della veste e al rosso del fiasco di vino, al verde delle pere,
pagoneggia. pea, 7-39: un fiasco di vino buono si pavoneggerà sul tavolo.
che io, a torino, feci fiasco completo, e mi ebbi peggio.
un bocal di vino, per un fiasco d'aceto o d'oglio davano un indiano
; e avviatasela inanzi, con un fiasco di corso peloso in mano, portando antonia
: « porta in vece un altro fiasco; perché questo è fesso ». così
, 95: non volle perdere del suo fiasco neanche una goccia. -non colpire
demagoghi ed i giovani, che fan fiasco negli esami liceali, perfidiano neu'ammirare
e fiori di perforata in un fiasco esposto al sole finché si marciscano, si
ricettacolo a forma di globo o di fiasco con apertura superiore, in cui si
erta petrosa con pesolo in mano un fiasco di quel vino, poco ci mancò
pestello mi sembra colosso, / ogni fiasco m'avanza di statura. g.
ne pettinai... tutto un fiasco; venni che non ci vedeva più,
te consacro / il tino, il fiasco, il botticin, la pevera. bresciani
il mio geppino. / - ecco un fiasco di vino, / di quello che
frutta colte allora nell'orto e un fiasco di vino di chio. prati,
. tansillo, 1-372: è nel fiasco gran mal la picciolézza: / fosse
acquerello. pea, 7-39: un fiasco di vino buono si pavoneggerà sul tavolo:
pietra, incantati. -risciacquare il fiasco con le pietre: agire in modo
. pauli, 38-95: 'risciacqua il fiasco colle pietre': fa cosa
di maumetto / con questa lanza e 'l fiasco per elmetto / in franza i'vo
un bamboccetto in fasce, un grosso fiasco di vino. tozzi, vi-557: a
2-130: garibardo si portava dietro il fiasco di vino; lo metteva sempre al fresco
nonno l'arrembò per prendere l'ultimo mezzo fiasco di torbido. govoni, 6-58:
parte scritta dall'autore. 'che fiasco! persino i pistolotti furono fischiati'. moretti
tre pizze di pan bianco, un buon fiasco di vino, un capone cotto.
intratteneva qualche sera un po'di soverchio col fiasco del vino; ma la placida moglie
andare... a sollazzarsi col fiasco. = voce di area centr.
tromba, pose la bocca a un fiasco e lo tracannò tutto. alamanni,
. almeno dieci fettine, con mezzo fiasco di pomino! invece, un quartuccio.
comp. dall'imp. di portare e fiasco (v.). portafiasco
che ha la funzione di contenere il fiasco del vino. = comp. dall'
comp. dall'imp. di portare e fiasco (v.). portafili,
eseguire il disegno col posapiano e col fiasco su la cassetta de'buccheri.
vino. tansillo, 1-372: il fiasco, benché sia fuori di legno, /
pataffio, 1: egli t'appiccò il fiasco il ciabattiere; / e pranzerebbe volentieri
paniere, / un predellino, un fiasco, un lucerniere. buonarroti il giovane
sci- mieggia lo zio, ma farà fiasco. e. cecchi, 6-206: la
casco / e soprattutto abbimi cura al fiasco. buonaccorsi, 168: non
tutto il mondo, per cercarvi quando un fiasco, quando un marito, quando una
forinola nuova: se no, farete fiasco. carducci, iii-6-449: la qualità
miele e, riempiuto con tal proporzione un fiasco e ingessato, al sorger della canicola
la grisi protagonista che ha fatto un sollenne fiasco. stampa periodica milanese, i-124
eseguire il disegno col posapiano e col fiasco su la cassetta de'buccheri? iddio
messo a sedere, / lasciato il fiasco voto sopra il tondo, / voltossi a
granaio. pulcianèlla, sf. fiasco molto panciuto di capa cità
dolce amico. poca cosa: un ^ fiasco o due, anzi due 'pulcia-
? tansillo, 1-371: fu tanto il fiasco quanto le valice / potean caper,
ai moti del quarantotto e facemmo quel fiasco! benedisse re bomba ed il figliuolo
il quarto, la lira, il fiasco, la metadella. libro della compagnia
che in toscana equivaleva a v8 di fiasco o di boccale (pari all'incirca a
dolce amico. poca cosa: un fiasco o due, anzi due 'pulcianelle '
si chiama l'operazione di riempire un fiasco scemo? no? rabboccarlo.
1-iii-166: non v'ho dato / un fiasco rabboccato. rabboccatura, sf. il
un morto! bella felicità dinanzi un buon fiasco! al diavolo i rangoli e i
rannata. gigli, 4-224: un fiasco una volta inoliato..., per
io quando vedo il loro procedere da fiasco, i chiassi, l'insolenze, i
s. v.]: rasciugare un fiasco, una bottiglia. -succhiare
94-6): l'altrier li chiesi un fiasco di raspeo, / ché n'
tutto il mondo, per cercarvi quando un fiasco, quando un marito, quando una
pane, mi ha dato anche un fiasco di vino e una boccia d'olio,
dipoi messo a sedere / lasciato il fiasco voto sopra il tondo / voltossi a dieci
subito arrivato a casa, per un fiasco di vino amarascato, e mandò. calandra
ricasco; / beverò, ma sempre al fiasco. pirandello, 8-369: ogni volta
per le ricordanze, ci mandava sempre un fiasco di vino, e, a volte
once di questo 'catu'bollito in un fiasco d'acqua, dopo il parto,
vostro affanno. -scolare (un fiasco di vino). gemelli careri,
,... avendo adocchiato un fiasco di vino che io portava per mio
.]: dare una riempita a un fiasco scemo, a una botte. voce
e riflessivamente, versandosi da bere dal fiasco. 4. ant. per
perché il consorte la misura scemava del fiasco... in vesti pigiata dessuete,
delle buone, s'io pongo giù questo fiasco e questa sporta, poltroncello che tu
, / quando awien che alla bocca il fiasco accoste. giuliani, 1i-170: si
posta suo speme intro 'n un fiasco / per rinfrescare e mantenere e testi,
nnnovavo l'assalto che un sempre pronto fiasco ogni volta rintuzzava. -con riferimento a
dico che rinvivisce a fargli vedere il fiasco o la beppa! loria [« fronte
, iii-2-36: chi per comperare un fiasco di vino, col saggia e risaggia,
mezzo, in corrispondenza colla troncatura æl fiasco, ossia del cono, esisteva un'apertura
solito un vinello e una risciacquatura di fiasco, o sciapa o inacetita o muffita
, scherzando con esso, mi riversciò un fiasco di tri- biano. 2
sua moglie li rivestiva: v. fiasco, n. 5. = comp
le zanne una pagnotta, / chi 'l fiasco ha seco da cacciar la sete.
colmo di mele roggie scure e un fiasco di vin bianco. 3.
-quando la vesta è rotta al fiasco: quando l'aspetto esteriore è misero
però quando la vesta è rotta al fiasco / di candia o l'ormannoro inganna
giudicare dalle facce ru- iconde e dal fiasco già a mezzo. c. e.
9-10: risento la sete insidiosa e il fiasco di quel generoso e rubicondo che matura
fare a mffa raffa, / spezzò fiasco, boccal, bicchier, caraffa. lififii
vino, se lo versò in un fiasco e, mettendoselo in saccoccia, « oh
simili vecchi ingredienti, c'era da far fiasco. = dimin. di salsa1.
manifestamente dicea e facea per istomar dal fiasco l'occhio della donna: e dal salsicciotto
, e dalla credenza tirò fuori un fiasco e due bicchieri. « alla tua
. dall'imp. di salvare e di fiasco (v.). salvagàbbie
viani, 14-220: se un fiasco schizza rubini, l'altro lampeggia d'
e che abbocca la zinna / del fiasco e della tazza. lalli, 5-27:
o sui libri, ricorreva alla ricreazione del fiasco. pratesi, 5-79: in faccia
, sboccato l'olio via, al fiasco romper il collo, acciò che il
lippi, 7-io: sbocconcellando intanto il fiasco sbocca. note al malmantile, 7-io
7-io: 'sbocca il fiasco': stura il fiasco e, scuotendolo, butta fuora il
: sai come si dice gettar via dal fiasco pieno un poco di vino per purgarlo
almeno a lunghe occhiate quanto inchiostro il fiasco d'uno scrittore può versare alla prima
chiedesse, quello gli era di sboccatura di fiasco servito. 2. disus.
saliscendo: / sbocconcellando intanto, il fiasco sbocca. manzoni, pr. sp
, 5-82: baciando questa bocchina [del fiasco], mi sciaqua 1 denti,
come entrò,... smicciò il fiasco del vino sul comodino, e cominciò
la similitudine di quel chiuso in un fiasco, ancora io pensava che fosse di
la sua destra rugosa e scarnata un fiasco che stava sulla tavola. nievo, 514
vennono con una scatola di galle e col fiasco del vino. sercambi, 2-i-72:
ogni volta che se n'attinghi un fiasco che s'ha a empiere di vino,
le ricordanze, ci mandava sempre un fiasco di vino e, a volte,
, 15: daresti uno schiaffo a un fiasco di greco da tre boccali?
. pascoli, 7-112: invece del fiasco di schiccolato, prendi una bottiglia di
di vino e noi ne diamo un fiasco » « però con lei », disse
può allungare, mentre chi dà un fiasco succede che lo dia già allungato ».
. in bocca, / e col fiasco bevendo a garganella. = comp. dal
lo sciabordare quel vino che resta nel fiasco... non sciabordare l'olio,
mi fu facile scoprire la causa nell'unico fiasco che in mezzo alla fitta tavolata compendiava
, scimieggia lo zio, ma farà fiasco. petruccelli della gattina, 4-255: «
. tose. spezzare il collo di un fiasco. p. petrocchi [s.
. tose. rottura del collo di un fiasco. gliare un mal di petto.
. che ha il collo spèzzato (un fiasco). 2. gramm. asindeto.
tasca della bisaccia... il fiasco di terracotta stagnata di caltagirone. « questo
va giostrando con una mazza e un fiasco d'olio, saltando come un nero
-dare la scossa al barile o al fiasco: fare una gran bevuta.
, piuttosto che al barile, al fiasco o altro simile vaso: afferrarlo per
intera, come un uovo, un fiasco, una pignatta, così che vada
scuffiarono un filo di pane e si bevveroun fiasco per uomo. de sanctis, ii-7-40:
aveva potuto del vino, tolse un gran fiasco. ovidio volgar., 6-371:
-dare da bere a qualcuno col fiasco e con la secgiocavano a zecchinetta;
vedresti: / e'ti dà ber col fiasco e con la secchia.
da semis 'metà') 'quasi'e da fiasco, n. 3 (v.)
, ii-155: se n'empie ancora un fiasco senza veste, sì che vi stieno
[i gelsomini], e si turail fiasco con pece bene, che non vi possa
due nobilissimi cavalieri ferraresi, il gualengo eil fiasco,... in questa nobilissima professione
passavano. thovez, 34: un fiasco di chianti ed una servotta da palpeggiare
togli il cannellino / ch'entra nel fiasco a sesta, / facil sarà che non
castelvetro, 8-2-30: egli [il fiasco] difende bacco dallasete sì come lo scudo
. ibidem, 48: il vin nel fiasco non cava la sete di corpo.
, e da un denom. da fiasco (v.). sfiataménto
subito dopo si è messo a bere dal fiasco, a occhi chiusi, beato.
, sgattaiola fuori un granatiere con un fiasco o una gavetta e, rasentando i
nieri, 3-207: porta un altro fiasco; questo è sgrondato. 2
sibilla / che 'l vino del suo fiasco è peggio ch'acqua / e 'l
castelvetro, 8-2-30: egli [il fiasco] difende bacco dalla sete sì come lo
la prima cosa è da ripor cotesto / fiasco in luogo sicuro. e. cecchi
sigillata la bocca pure con un mezzo fiasco di quel prefato bianco teologale. poerio
. 3. insuccesso professionale; fiasco di uno spettacolo, di un libro
mazzo in mano ch'un turaccio ai fiasco dove fusse stato un buon vino e
. cecchi, 3-1-3: l'altro [fiasco] l'ho soffitto per servirmene ai
quand'hanno [i poveri] un fiasco di buon vin da trarsi / la sete
: il cuore mi dice che farò un fiasco sonorissimo. 12. espresso
casco, / e soprattutto abbimi cura al fiasco. boiardo, 1-9-50: di torniamenti
venisse mercurio in missione da giove, farebbe fiasco ». fenoglio, 5-i-533: la
dopo il cocomero, fu la volta del fiasco di vino tratto dal saro, con
, con solennità, dal sottopoppa. il fiasco fece il giro della barca e anche
piattini di fagioli, li condì col fiasco, senza esuberanza, e versò agli agenti
qualche sera un po'di soverchio col fiasco del vino. -per troppo tempo
spallanzani, 4-iii-541: entro al detto fiasco vi sono pure quattro anguillini capillari trovati nel
2. il privare un oggetto (un fiasco, una sedia) della carena,
della paglia con cui era rivestito (un fiasco, una damigiana). de
, 6-164: « venivo a prendere raltro fiasco », dice pin. « questo
secano la spessezza di un bicchiere di un fiasco o di un globo di lucerna non
miglior bianco spilla, / comprand'un fiasco sia di buon magliuolo, / tenuto
borghini, 3-71: mi ristorò alquanto un fiasco di vino che... maggior vena
27. auda, 261: pigliarò un fiasco di vetro spogliato e vi metterò dentro
, sboccato l'olio via, al fiasco romper il collo, acciò che il vino
1-678: poi, s'un tratto el fiasco impugna, / tutto il succia come
pataffio, 1: egli t'appicco il fiasco il ciabattiere / e pranzerebbe volentieri a
era l'ottava parte d'un fiasco). = comp. dal
...; e dall'altra il fiasco di terracotta stagnata di caltagirone. p
il disegno col posa piano e col fiasco su la cassetta de'buccheri? cattaneo,
'stretta'. 19. ant. fiasco dal collo particolarmente stretto e lungo.
e da spregnare, mi lascia un fiasco d'orina vergine. lucini, 13-26:
di due amici, altro ch'un mezzo fiasco di vino. strigliatóre (tose,
pestando sotto scomparii per thermos, fiasco, bottiglia, stoviglie e tovaglioli e
patologiche. galileo, 4-3-81: un fiasco di vetro assai capace e col collo
cuoio legato bene stretto nella strozzatura del fiasco. magalotti, 20-147: l'imboccatura
galileo, 4-3-81: ho preso un fiasco di vetro assai capace e col collo
cuoio legato bene stretto nella strozzatura del fiasco. chincherni, 147: si farà
acqua. ne succhiò un mezzo fiasco, finì con quella di riaversi e
suppliziatóre di ciechi noleggiati aveva davanti un fiasco di vino, un pezzo di cacio pecorino
erano perché il consorte la misura scemava del fiasco; perché suso e giuso armeggiando la
rivestimento di paglia o giunco (un fiasco). tozzi, v-104:
. tozzi, v-104: un fiasco svestito,... pieno di sublimato
nel muro e per martello gli diedero un fiasco nudo. al primo colpo una svetrinata
dai tamerici. 2. ant. fiasco o borraccia fabbricata con il legno di
come un vino mal tappato in un brutto fiasco. -posto in un recipiente che
bocca di un recipiente (bottiglia, fiasco, ecc.) o a buchi praticati
sovvallo / d'un marzapane e d'un fiasco di greco / non è mai largo
pea, 7-658: non vi porto il fiasco perché avendolo vicino a portata di mano
di vino, che è l'ottavo del fiasco. -a terzeruola (con valore avverb
e in toscana a un ottavo del fiasco. balducci pegolotti, i-210:
misura di vino pari a un terzo del fiasco. -a alfieri, 5-233: anco
cioè fiaschetti che ne vanno tre al fiasco. = deriv. da terzino,
un tempo alla terza parte di un fiasco e attualmente a un terzo di litro
che tiene la terza parte di un fiasco. nievo, 555: non ho
con la sua destra rugosa e scarnata un fiasco che stava sulla tavola, con la
cozzare un tratto e tintinnare, sollevò il fiasco, lo inclinò sul bicchiere, lo
»; e posesi a bocca questo fiasco e bevve, e poi il porse al
via, stava dando un'altra tirata al fiasco. 7. ant. tratto
non esserci e quindi be- vere il fiasco nella sua paglia, o se non era
pena di ricordarlo, in quanto il fiasco fu tondo, pieno, bello, clamoroso
, una galli ina / e un fiasco di vin gli fa tornare. mamiani,
e mezzo, di forma simile al fiasco ma orlata alla base. malagoli
malagoli, 431: 'toscanèlla': fiasco a bocca di bottiglia impagliato con orlo
grossolana sotto il braccio, e un fiasco in mano. pascoli, 495:
lucia, 621: si pose il fiasco a bocca, e tenendolo con ambe le
d'aver buona monizione, tenendo il fiasco pien di polvere: se bene, in
polvere: se bene, in vece del fiasco, giudicherei che fusse megliore una tracolla
quand'hanno [1 poveri] / un fiasco di buon vin da trarsi / la
nel travaso del vino ne versarono qualche fiasco. soldati, 6-73: ne venne fuori
, 1: egli t'appiccò il fiasco il ciabattiere; / e pranzerebbe volentieri a
al compagno: io ti pago quel fiasco, a patto che tu lo beva a
s. v.]: levate il fiasco di sulla tavola, ché se viene
. fico troiano: fico a forma di fiasco, con buccia liscia e giallastra,
mezzo, in corrispondenza colla troncatura del fiasco, ossia del cono, esisteva un'apertura
e sopra vi troneggiava l'amabile sovranità del fiasco, e il nidore dell'arrosto salia
quella porzione che rappresenterebbe il collo del fiasco: è tumulata, assai lunga,
del corpo, alla base del collo del fiasco è tubu- losa, e per il
bocca di un recipiente (bottiglia, fiasco, barile, ecc.) per chiuderlo
per uno turacciolo di cuoio per i fiasco di quarto. cellini, 669: leverai
s. v.]: un fiasco di vino, e tanto pane che
vino, e tanto pane che tun un fiasco ('dicesi da'briaconi, i quali
muratori, 7-ii-273: di sopra un fiasco, da cui escono due rami d'alberi
tansillo, 1-371: fu tanto il fiasco quanto le valice / potean caper, là
, 8-6 (1-iv-706): comperato un fiasco d'una buona vernaccia, se ne
colica vialardi, lxvi-2-370: ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco,
raccolto il vino si pagò un soldo il fiasco, il galli posseditore di molte vigne
tantasei fiaschi di vino a quattro crazie il fiasco. algarotti, 1-viii-162: la maggior
solito un vinello e una risciacquatura di fiasco, o sciapa, o inacetita, o
« prima di tutto, un buon fiasco di vino sincero ». leopardi, iii-340
io mangi e bea / almeno un fiasco, e son poi tutto vostro.
le zanne una pagnotta, / chi 'l fiasco ha seco da cacciar la sete.
che vi piaccia d'arubinargli questo fiasco del vostro buon vin vermiglio, ch'e'
lardi, lxvi-2-370: ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco
e che abbocca la zinna / del fiasco e della tazza. 3.
per farlo zittire, subito gli porgevano il fiasco col collo rotto. pratolini, 3-19
in una gara sportiva, ecc.; fiasco. radiocorriere tv [22-v-1983]:
scott], 25: sturatemi dunque un fiasco del canarie miglior che v'abbiate
sm. invar. gerg. cilecca, fiasco (in partic. nell'espressione fare
gigina s'è accorata molto del mio fiasco. e certo, poveretta, deve tornarle
cameriere della trattoria che levasse l'olio dal fiasco; ma: – 'cosami'quel fiasco
fiasco; ma: – 'cosami'quel fiasco –, e così, 'cosare'un plico
, in partic. televisivo, fare fiasco, subire un pesante insuccesso.
repubblica delle donne [8-vii-1997]: ispirazione fiasco di vino per le 'glacette'da pic
in mano, e con un libatorio fiasco appeso alla cintura. liberaldemocrazìa,