beffa, abbracciare d'affetto lezioso o fiacco. un bimbo abbràccica la sua mamma
agg. acquattato. -al figur.: fiacco, depresso, avvilito.
: sentirsi privo di slancio, essere fiacco. giusti, i-436: vorrei scrivere
. - al figur.: prostrato, fiacco, sopito. cino, iv-183
ancora il ricordo della vita spenta; fiacco era ancora l'annunzio dell'anno novello.
, 5-614: l'altro [era] fiacco in su'ginocchi e lento, /
ottavo verso... riesce alquanto fiacco e annacquato. idem, 30-2-m: verde
ancora il ricordo della vita spenta; fiacco era ancora l'annunzio dell'anno novello
veggano molte navi, quale con l'albero fiacco e rotto e con le vele raviluppate
, io so che a maro e a fiacco / diè l'invidia talor guerra e
-senza cerere e bacco è amor debole e fiacco. = voce dotta, lat.
.. / aspettando ragion mi struggo e fiacco; / ma pur novo soldan
). stolido, melenso; svogliato, fiacco, stonato. buonarroti il giovane
1-4: egli cominciava a sentirsi talvolta fiacco dopo un violento esercizio, e talvolta le
detto di persona); debole, fiacco (detto del corpo, delle gambe)
di languire e d'esser molle e fiacco). = deriv. dal lat
tanto ch'in pochi dì ne riman fiacco. menzini, 5-2: ma do la
languire, e d'esser molle e fiacco. bietolina, sf. bot.
/ desidera sognare. 5. fiacco, privo di energia, senza entusiasmo.
. che respira a fatica, asmatico; fiacco, tardo; greve; gonfio,
3. figur. pesante, faticoso, fiacco; maldestro, goffamente pomposo.
avere poca forza, essere debole, fiacco. giusti, 3-122: l'alba
fu sventuratamente quel vecchio pagano di orazio fiacco, alla di cui scuola io non appresi
, di stile sciatto, prolisso e fiacco nel contenuto. carducci, i-1362:
riconcessa. 9. figur. fiacco. buonarroti il giovane, i-383:
. ant. e letter. debole, fiacco, snervato, infiacchito; cascante,
di pastorali carmi / e dei mirti di fiacco e anacreonte. -calzare il
apprese / a me la dupbce musa di fiacco, / qui tra le candide gioie
molto lontano, si sentiva un rumore fiacco di cannonate che si impantanavano in
cantando alternativamente il misererei e il suono fiacco di quelle voci, il pallore e la
/ crosciando l'aste e facendo gran fiacco. prati, ii-192: passa / fra
3. figur. uomo vile, fiacco, con scarse attitudini virili.
povera e poca, fuor di roma, fiacco e di valor languido, e questo
v-49: il carnevale qua è stato fiacco: per me sono assai contento, perché
2. figur. senza carattere, fiacco, infrollito, effeminato. f
come tu vedi, alla pioggia mi fiacco *) poteva favorire l'interpretazione adottata
. di poco valore, debole, fiacco. buommattei, iv-216: quand'
imbriani, 2-167: debbo esser pur fiacco e dappoco, se fra tante fronti
pastorali carmi / e dei mirti di fiacco e anacreonte. pascoli, i-876: sono
addosso; -il nome stesso è così fiacco, che non si regge ritto. de
: in sull'ale dei versi un altro fiacco / ne reca in mezzo ai festeggianti
l'infrange, / che s'innalza sul fiacco che piange, / che contrista uno
, 6-151: le satire di fiacco essere di due generi tra loro
intorno a me s'aggira? / fiacco, io ti sento: oh, al
/ crosciando l'aste e facendo gran fiacco. tommaseo [s. v.]
/ a me la duplice musa di fiacco, / qui tra le candide gioie di
pastorali carmi / e dei mirti di fiacco e anacreonte. pananti, i-104: volete
i poveri senza buon custodiménto muoiono a fiacco nelle pestilenze idem [s. v.
come tu vedi, alla pioggia mi fiacco. petrarca, 128-75: latin sangue
verso ei mormora / di maro e fiacco / tra la davidica / nenia ed il
che, essendo per lo peccato rimaso fiacco e debilitato, non può produrre se non
di vigoria, di energia vitale; fiacco, indebolito; che ha diminuite capacità
,... pare / debil e fiacco pel sottil suo stelo. mamiani,
in mano di gente di tardo e fiacco intelletto che le ritorna indietro, ora
stati italiani. -minore, più fiacco. carducci, iii-15-52: carlo de'
il germe del riso] disteso e fiacco, / o mal fermo sul piè,
4-5: tutto vi è umile, fiacco, disadatto, degenere, con una foresteria
in napoli! salvini, 6-145: fiacco, persio, giuvenale e altri..
sottosviluppati. boccaccio, viii-2-29: orazio fiacco fu di nazione assai umile e depressa
savio dunque, ancorché per l'età fiacco si sostiene altre tanto con l'animo,
fisiche, abbattuto (dalla malattia, fiacco). redi, 16-v-75: un
al giudizio di colui che stima esser fiacco artefice il descrittor di vite il quale
, affricano e gracco, lepido e fiacco inimicissimi tomorono in grazia. michelangelo,
massimo contro a suo volere costrinse valerio fiacco d'augurare flamine diale. s.
irritazioni. -ant. tardo, fiacco, inerte. vasari, 1-533
non sempre soccorse nell'altre dal verso fiacco, cadente e quasi prosaico. carducci,
. per estens. sfinito, spossato; fiacco, debole; privo di energia,
bruto, per usar le sue parole, fiacco e dilombato. marino, i-261:
v.]: stile dilombato è più fiacco che snervato. stuparich, 5-85:
2-167: ah! debbo esser pur fiacco e dappoco, se fra tante fronti baldanzose
7. figur. letter. fiacco, svogliato; incapace di alti propositi
ant. rappresentare una figura in modo fiacco, privo di energia. milizia,
(una persona, un animale); fiacco, incerto (un movimento; in
adirato al suo popolo d'ora così fiacco, così tisico, così disfatto.
spettro. 3. figur. fiacco, senza vigore, rotto, slegato,
(una persona); debole, fiacco, incostante, disordinato, rilassato (
de romani essendo dissonante, ineguale, fiacco, e spesso reiterato con l'incerto gridore
figur. togliere vigore, rendere molle, fiacco; consumare, logorare, distruggere.
cose me s'offera la costanza di fulvio fiacco. cennini, 1-70: danne distesamente
: lezioso, frivolo; affettato; fiacco, molle. tommaseo, 3-iii-105:
benigno e dolco, / che lucio fiacco e lucio cornelio / liguri e insubri
dermino. ossian, bench'or sì fiacco, / e sì dolente, di terman
arcuava. pratolini, 2-129: è fiacco d'animo e di corpo. è un
(una persona); debole, fiacco (tanimo, la volontà, una
da me. madama, ho fiacco, che mi pare il vero delitto capitale
così in me la paura d'esser fiacco, che mi pare il vero delitto capitale
èbete, agg. debole, fiacco, languido. gélli, 15-i-625
privo di attitudini virili; molle, fiacco, imbelle; che ha aspetto,
4. figur. debole, fiacco, languido, svenevole (con particolare
molto lontano, si sentiva un rumore fiacco di cannonate che si impantanavano in un terreno
, languente; stanco, affaticato; fiacco, torpido. ariosto, 31-93:
mancare di energia: sentirsi debole, fiacco, spossato. p. verri
viii-2-29: fugli conceduto [ad orazio fiacco] d'essere dell'ordine equestre, il
ha nerbo, debole, sfibrato, fiacco. -gramm.: di genere maschile
/ esposto al vento e dalla pioggia fiacco. -milit. all'erta!
più giovane vollero piuttosto assimigliare a fiacco negli esametri che a virgilio. ammi
-senza nerbo e calore, molle, fiacco (un'opera, uno stile letterario
possiede nella sua naturai lingua; sarà fiacco ed esangue nell'espressione. algarotti,
vivaci di colore. -debole, fiacco (un suono, un rumore).
-senza nerbo, senza forza, fiacco, scolorito (un'opera letteraria,
di emozioni cercate, come l'uomo fiacco cerca la forza nel vino, e
poca efficacia o autorità; debole, fiacco, poco resistente. sannazaro, 12-215
stanco / de la mente il vigor fiacco non era, / ma sotto pelle crespa
un colore); privo di energia, fiacco (un componimento letterario).
. livio volgar., 6-497: fiacco in sul fare del giorno vegnente mandò
nerbo, di vigore; molle, fiacco, smidollato. gioberti, 1-iv-488:
figur.: che rende molle, fiacco, smidollato. gioberti, 1-iv-546
pertinacemente affettuoso. -debole, fiacco, molle. guicciardini, vii-58:
in sull'ale dei versi un altro fiacco / ne reca in mezzo ai festeggiaci
percosse forti / un giovane guerrier sparuto e fiacco / ferri agitando a doppia fune intorti
... e simigliantemente marco fulvio fiacco aveano morti a ferro. cavalca,
spossatezza. " deriv. da fiacco. fiaccagòta, sm. (
superi, fiacchissimaménte). in modo fiacco, con fiacchezza; svogliatamente; senza
saponata. = comp. di fiacco. fiaccaménto, sm. ant.
ant. fiacare), tr. { fiacco, fiacchi). privare d'
come tu vedi, a la pioggia mi fiacco. d. bartoli, 22-224
gli studii in cui mi snaturo, mi fiacco, mi rodo senza sugo.
137-5: aspettando ragion mi struggo e fiacco. -andare in decadenza, in
: io dormo, o meglio mi fiacco le ossa, sopra un misero lettuccio.
borghese. = deriv. da fiacco *. fiaccato (part.
, agg. (per sincope fiacco). indebolito grandemente, spos
esposto a! vento e dalla pioggia fiacco. monti, x-2-19: vii patto il
l'altro. manzoni, 34: questo fiacco pasciuto di scherno, / che la
fiacchézza, sf. l'essere fiacco, debole; man canza
bembo, 1-52: se pure il corpo fiacco e fievole sì come di quello bisognoso
/ tanto ch'in pochi dì ne riman fiacco. giraldi cinzia, 1-2 (1822
per l'ardente arsura, si sentiva fiacco, si ridusse così scalzo e in camiscia
1-4: egli cominciava a sentirsi talvolta fiacco dopo un violento esercizio. alfieri,
da tre giorni, ma mi sento assai fiacco, e la convalescenza di queste malattie
8 di sera quasi e mi sento fiacco dalla fame. moravia, ix-22: mentre
, mi sentii come slegare e diventare fiacco e arrendevole il corpo. -sostant.
forte immerge il pugnale nella gola del fiacco, un mormorio unanime di orrore e di
, che ben pare / debil e fiacco pel sottil suo stelo. 2
riceve, / né si trasfonde, se fiacco ed ignaro / figlio fanno. diodati
che s'addomestica / con colui ch'è fiacco e labile, / sebben forza ha
sono adirato al suo popolo d'ora così fiacco, così tisico, così disfatto.
. gozzano, 889: riudivo il pedagogo fiacco / alternare alla chiosa d'ogni verso
l'impressione di un temperamento un po'fiacco, un po'svogliato. pasolini,
non se ne libera più se è un fiacco: se ne libera a fatica se
4-ii-19: avevano a combattere un nemico fiacco, male ordinato. -che non
, che, essendo per lo peccato rimaso fiacco e debilitato, non può produrre se
non eran più che ricordo cupo e fiacco, macerie arida, sterile.
non è ma sempre vita *. fiacco e debile è questo verso così scritto,
, 5-88: il teatro italiano è fiacco perché si presenta diviso tra una «
oscuro, per voler troppo sfuggire il fiacco e il triviale. 6.
mano di gente, di tardo e fiacco intelletto che le ritorna indietro. muratori,
mare sen va col corso umile e fiacco, / e la felice terra ond'
camminare sull'erba pallida, nel vento fiacco e umido, incontro il cielo pieno di
de romani essendo dissonante, ineguale, fiacco e spesso reiterato con l'incerto gridore
cavarne almeno la pelle, e il rumore fiacco che fece dentro le carni vive il
molto lontano, si sentiva un rumore fiacco di cannonate che si impantanavano in un
dalla parola chiunque], ma lasciandovelo fiacco e senza tempo, dove egli si
è presto: / to'del più fiacco e sdolcinato sidro / le più spesse
pianura poco gagliardo, per non dire fiacco. 13. con uso avverb
l'abate glielo aveva fatto battere più fiacco. pasolini, 1-170: « damme er
formaggiaro... 11 riccetto sfilò fiacco dalla tasca il pezzo di gniviera,
mente idiota / nel stato suo con fiacco tempestivo. frezzi, iii-3-29: quand'è
pregno, / cade da alto e gran fiacco riceve, / sì come noi e
burletta, / gli hanno promesso un fiacco di legnate. 3. locuz
. 3. locuz. -fare fiacco: fare una strage, distruggere,
/ che fe'degli affrican così gran fiacco? burchiello, 129: quando arrabbia [
drago in cipri non fè mai tal fiacco. pulci, 27-11: grandonio col baston
, 27-11: grandonio col baston fa fiacco, / che par quel d'ercul quando
: sentendo ne la terra il crudel fiacco / de loro nimici, e del gran
più furioso, / ne fanno un fiacco una distrazione. soderini, iv-49:
: quando la peste comincia a far gran fiacco di loro [capre], è
/ delle galline poi ne fanno il fiacco. -fare grande rumore, baccano.
del vin giù: poi con suoni farem fiacco. sozzini, 391: quando fu
saria rimasto stupefatto a considerare il gran fiacco che facevano. -fare grande
minaccie; e credendosi di fare grande fiacco nelli umili discepoli del fondatore.
padrone, se costui mi farà un fiacco di questi panni, me ne promettete voi
vigoria, di energia vitale; debole, fiacco, stanco, indebolito, delicato,
, 1-52: se pure il corpo fiacco e fievole sì come di quello bisognoso il
fa'che non sia il tuo braccio / fiacco, né sian di fuga i pensier
insomma. 3. figur. fiacco, debole, senza carattere e volontà
nella mia cultura ancora è rimasto di incerto fiacco bastardo. -venire a finimento:
(sia fisica, sia morale); fiacco; che non muove da ferma determinazione
l'aere. = deriv. da fiacco, per incrocio con rauco, roco.
di emozioni cercate, come l'uomo fiacco cerca la forza nel vino, e
, lat. flaccidus, da flaccus * fiacco '. flaccidume, sm. l'
2. per estens. debole, fiacco, che ha perduto energia, robustezza
floscio, flaccido, cascante; debole, fiacco. movendosi le sezioni coniche,.
magalotti, 19-22: to'del più fiacco e sdolcinato sidro / le più spesse
di emozioni cercate, come l'uomo fiacco cerca la forza nel vino, e
più forte, ma il coloritore più fiacco. rajberti, 2-136: siccome la
forti / un giovane guerrier sparuto e fiacco / ferri agitando a doppia fune intorti
20. non languido né fiacco; ristorato dal riposo, non affaticato
piovene, 5-88: il teatro italiano è fiacco perché si presenta diviso tra una «
4. figur. debole, fiacco, stanco, spossato, privo di
: si trae anche a significare uom fiacco, debole, affaticato o dall'età
cianci allora, allor mi vanti / fiacco e i suoi fiaschi fumanti / di falerno
il fuoco ben nutrito dei francesi, fiacco degli arabi, durò fino alla notte.
pianura poco gagliardo, per non dire fiacco. -che fa buona presa (colla
che son pure, al dire d'orazio fiacco, i due perni...
la storia dell'anima e degli amori di fiacco, ma, ciò che a me
/ come tu vedi, alla pioggia mi fiacco. passavanti, 112: conviene
un fresco, or sen levava un fiacco. bresciani, 1-ii-585: ogni cosa tratta
coltello di piombo. (d'un fiacco nobilmente armato, d'un magnifico sputasentenze
3. figur. che rende fiacco e pigro; che invita al riposo
ignàvus 'pigro, indolente, apatico; fiacco; inoperoso': comp. dalla particella privativa
forze o di vigoria, debole, fiacco, malaticcio (un uomo, la
. imbecillis e imbecillus 4 debole, fiacco '(tanto nel corpo quanto nello spirito
6. figur. privo di forze, fiacco; limitato, scarso; privo di
e i numeri vezzeggia / che solea fiacco usar. carducci, ii-9-74: quel
. tr. letter. render debole, fiacco. landolfi, 2-193: la mano
, 9-55: si sentiva un rumore fiacco di cannonate che si impantanavano in un
, impolmonisci). raro. rendere fiacco, indebolire. genovesi, 1-ii-146:
impulsiva confessione s'era alzato, sebbene fiacco e rotto in tutte le giunture,
, ii-13: io percorreva quei luoghi fiacco fiacco e quasi melenso per i miei
ii-13: io percorreva quei luoghi fiacco fiacco e quasi melenso per i miei incomodi
ant. indebolito, affievolito; debole, fiacco. ristoro, 7-2: vedemo per
. rendere debole, fare diventare più fiacco; privare di forza, di vigore fisico
pronom.). diventare debole, fiacco; perdere energia, vitalità, forza
indebelito). diventare debole, reso fiacco; privato di forza, di vigore fisico
del monte, saliva pur su, io fiacco invece calavo al pendìo. stuparich,
odio. -privo di intima vitalità, fiacco, inefficace; scialbo. de
risolini. 2. scialbo, fiacco, inefficace, inerte (uno stile,
sciocco, stolto, goffo; debole, fiacco. savonarola, i-14: dio.
). letter. rendere debole e fiacco fisicamente e moralmente; svigorire. bartolomeo
ant. infeminito). diventato o reso fiacco e debole fisicamente e moralmente; svigorito
. per estens. ammalato; debole; fiacco, smil'alma dentro inferma, /
2. intr. diventare debole, fiacco. bresciani, 6-viii-69: gli uomini
/ spire sotto un'ignota ira mi fiacco. faldella, 9-370: il dottor iacopo
infiacchi). letter. rendere fiacco, spossare. papini, x-2-47:
. con la particella pronom. diventare fiacco. - anche al figur. bersezio
il terreno. = denom. da fiacco (v.) col pref. in-con
(infiacchisco, infiacchisci). rendere fiacco, debole (una persona, un animale
pronom.). diventare debole, fiacco; perdere energia, forza fisica,
logica. = denom. da fiacco (v.) col pref. in-con
), agg. reso o diventato fiacco, debilitato, svigorito; privo di
fievole, debole; fare diventare più fiacco; privare di forza, di vigore
la particella pronom. diventare debole, fiacco; perdere energia, vitalità, forza
infevelito). divenuto debole, reso fiacco; privato di forza, di vigore
vecchiezza. -avvilito, scoraggiato; fiacco, debole. livio volgar.,
fil tenace. 4. rendere fiacco, indebolire, svigorire; rammollire.
: stavasi a mangiunte a contemplarli ordeonio fiacco legato consolare, senza opporsi agli infuriati.
l'infrange, / che s'innalza sul fiacco che piange, / che contrista uno
/ instabile salute. -debole, fiacco, tardo (un membro, un organo
erano i suoi fatti, quanto più fiacco e risecchito il suo corpo, quanto
cicerone introduce volturcio e i legati, fiacco pretore, per ordine suo, vi rappresenta
tal che basti i al cor più fiacco ed iracondo, ei gode / la sicurezza
= deriv. da un verso di persio fiacco (satire, iii-30): «
, di carattere, di nerbo; fiacco, debole. soffici, v-5-126:
', settatori dell'osiander, di fiacco illirico e di swenk- feld, che
gatto è tenero e istupidito, sempre fiacco e molle, una mollezza data dal
s'addomestica / con colui ch'è fiacco e labile, / sebben forza ha di
. tose. privo di vigore, fiacco. = deriv. probabil.
. pres. di languescère * diventare fiacco, affaticato, languido ': vedi
* miserere '; e il suono fiacco di quelle voci, il pallore e la
; privo di forza, debole, fiacco, deperito, estenuato, sfinito, spos
e poca, fuor di roma, fiacco e di valor languido, e questo poi
dotta, lat. languidus 'debole, fiacco, languente'; cfr. fr.
o làngui). diventar debole, fiacco, spossato, esausto; perder le
lassi. arici, ii-251: forza al fiacco, viatico al lasso / derelitto per
debole, privo di energia, svigorito, fiacco. bencivenni, 4-29: l'umile
porcherie, tenute a mente / spogliando fiacco, persio e giovenale, / latinizzare il
. frugoni, i-2-239: se lidia a fiacco avesse / chiesto i modi latini,
credi, o dea, che potesse / fiacco i versi divini / su la romana
danzi leggier. 27. fiacco, debole, privo di energia (un
un combattimento, una contesa); fiacco, moderato. -anche con uso avverb
lèmme, agg. disus. debole, fiacco; floscio. bresciani, 6-xii-31
con valore attributivo: lento, debole, fiacco, svigorito. svevo, 4-966
con valore attributivo): debole, fiacco; indolente, neghittoso, vile.
2. leggero, debole, fiacco (un corpo, una pressione).
arrendevole, condiscendente. -anche: fiacco, debole, stanco, timido, pauroso
ferro. 13. debole, fiacco, affaticato, esausto (per l'
libertini. boccaccio, viii-2-29: orazio fiacco fu di nazione assai umile e depressa
ma il voi del sacro pindaro, di fiacco / l'arte e, o petrarca
. i. frugoni, i-2-160: fiacco fu raro dono / di quella dotta
, un argomento); debole, fiacco, svigorito (un sentimento); poco
collo), caha costituzione gracile; fiacco, debole, pallido; ratterizzato da
difettoso, scadente; modo di esprimersi fiacco, privo di nerbo. botta,
di cui cantò già il gran marone e fiacco / con la lira d'argento e
/ a me la duplice musa di fiacco, / qui fra le candide gioie di
energia; reso o divenuto debole, fiacco; spossato, svigorito, svilito.
nel magro. 2. fiacco, lento, pigro (un movimento,
di cruschello. burchiello, 25: fiacco magogo e barba di cipolla, /
. lónzo, agg. disus. fiacco, svigorito, snervato; tardo;
. -per estens. che rende fiacco, snervato. l. bellini,
aspra fu lice al misero / fiacco, qual dura cote, / e amò
landino [plinio], 141: fiacco e albinio censori riposero la gravezza,
/ tanto ch'in pochi dì ne riman fiacco; / ma non però ch'orlando
e fonne macco, / sarà pur fiacco; / il fante aralla. francesco di
il verso ei mormora / di maro e fiacco / tra la davidica / nenia ed
è la patta? burchiello, 25: fiacco magogo e barba di cipolla. grazzini
, di grazia formale, misero, fiacco (un'opera d'arte o un
tremante; lento, tardo, debole, fiacco (una persona, un membro,
... fanno di me un fiacco amico. giusti, iii-331: se vedessi
2. ant. debole, fiacco (un suono). delminio,
è perché nella maldicenza sono malpratico e fiacco. giocosa, 122: dipartitosi d'aosta
si sostiene a fatica; debole, fiacco, debilitato. alberti, iii-72
nuovo. -incostante, debole, fiacco. segneri, iv-635: la infedeltà
ii-7: l'esercito di sopra sprezava ordeonio fiacco suo capitano, vecchio, gottoso,
: stavasi a mangiunte a contemplarli ordeonio fiacco legato consolare, senza opporsi agli infuriati
mottavo nella lirica, il quinto orazio fiacco 'maniato 'dell'arcadia, carlo
8. svigorito, languente, fiacco (un sentimento, una condizione spirituale
ogni donna traballa, ogni uomo è fiacco. fagiuoli, 1-1-252: di me non
ii-1-257: il frugoni andava bociando di essere fiacco italico vivo; che sia di orazio
.. preparano un popolo più che mai fiacco, disamorato, meccanico. de marchi
. -alquanto lento, debole, fiacco (il battito del cuore o del
): inetto, da poco, fiacco, poco attivo. galileo, 5-154
giusti, ii-13: io percorreva quei luoghi fiacco fiacco e quasi melenso per i miei
, ii-13: io percorreva quei luoghi fiacco fiacco e quasi melenso per i miei incomodi
, insulso, fatuo, inconsistente, fiacco (un pensiero, un discorso, un
originalità e di valore: generico, fiacco, banale, senza idee e senza cura
membruto e vasto / l'altro, ma fiacco in su'ginocchi e lento. sansovino
qualità scadente; convenzionale, banale, fiacco. l. bellini, i-m:
tribolato. 5. vano, fiacco, debole, impotente, inefficace.
sul volume degli scambi effettuati [mercato fiacco, languido, morto; mercato sostenuto,
vivaci e spiritosi, i quali da fiacco furono appellati mercuriali, onde mercurio era
: costui era uomo letto); fiacco, torpido, tardo. potente fra gli
(un animale); debole, fiacco. redi, 16-vii-49: ai
estens. indebolire, far diventare più fiacco, privare di forza, di vigore fisico
. privo di nerbo, debole, fiacco, svigorito. sanudo, lviii-87:
non eran tanto pericolosi quanto il fatalismo fiacco e l'ottimismo mirabolante di quello spirito pubblico
-non saldamente radicato nell'animo, fiacco, labile (un sentimento).
la moda impone / ch'arbitro o fiacco a un bello spirto ingombri / spesso le
, lento, impacciato nei movimenti; fiacco, incapace di reazione, tardo,
di vigore; privo di energie, fiacco. moretti, iii-561: questa volta
mollacelo1, agg. ant. debole, fiacco (il sapore del vino).
è scarsamente avvincente, che ha andamento fiacco (un intreccio narrativo).
pubblici, tanto da rendere il corpo fiacco, pigro, la personalità effeminata, lo
. -che manca di convinzione, fiacco (il sentimento religioso).
segnasti torme. 48. fiacco, stentato (un concetto, un'immagine
percossa, un urto); debole, fiacco; maneggiato con poca energia (uno
-vento molle', che ha scarsa forza, fiacco. guglielmotti, 549: 'vento molle'
la debita determinazione; in modo fiacco, rinunciatario, che denota scarsa forza
-con gesti o con atteggiamento indolente, fiacco, spossato; con portamento trasandato,
». 2. figur. fiacco, imbelle, ignavo. cicognani,
giorgio dati, 2-1314: caio valerio fiacco... fu molto dedito alla
di vitalità, di forza morale; fiacco, indolente (una persona).
essere una moria: essere inerte, fiacco, senza vitalità. giusti, 4-i-216
-parere la moria: mostrarsi debole e fiacco. g. m. cecchi,
pesante. 16. debole, fiacco, esile, fievole (un suono,
. che manca di forza morale, fiacco, mogio, inetto, pigro.
': figurato d'uomo mogio, fiacco. 2. che non muove
— privo di forza espressiva; fiacco (un artista).. soffici
dolce e remissivo o, anche, fiacco e debole. g. g.
, iv-i- 957: egli, il fiacco, l'oppresso, il titubante, l'
di volontà; debole, rammollito, fiacco. slataper, 2-226: al diavolo
bianco, storto e un sorriso velato, fiacco, triste. -con uso antifrastico
con barba musorna. -debole, fiacco. venuti, lxxxviii-11-735: avendo in
sé muta e restiva. -inespressivo, fiacco, scialbo (un'opera letteraria).
avvede che un tale ordinamento riuscirebbe assai fiacco al paragone di quello che d'uno stato
trattar questioni di metodologia filosofica, essendo fiacco nel nerbo logico. -intima
eloquenza. -per antifrasi: andamento fiacco. b. davanzati, ii-287:
o insufficiente efficacia, poco incisivo, fiacco. monti, x-5-264: l'iliade
la erba de uno anno have el suco fiacco. bottari, 5-198: i colori
plettro eburneo, / che del buon fiacco i numeri / di render s'affannò:
, ii-181: marco plauzio e marco fulvio fiacco consoli, mentre che l'africa appena
ché nella topo / nottivoro, rassembra fiacco solo il sottil dente.
più popolare. borgese, 6-116: fiacco era ancora l'annunzio dell'anno novello.
.. /... / questo fiacco pasciuto di scherno, / che la faccia
suo modello, tutto ciò che di fiacco era nel suo carattere o di biasimevole fu
nutrir l'arroganza loro con il negoziar fiacco e debole. f. f.
caso obliquo non trovasi che in valerio fiacco, silio italico e stazio.
, 36 (624): il suono fiacco di quelle voci, il pallore e
annunzio, iv-1-412: io dissoluto obliquo e fiacco mi compiacevo di riconoscere nel cerchio della
oleose. papi, 4-59: un fiacco / stomaco, benché puri, i pingui
. alla maniera del poeta latino orazio fiacco, con espressione che lo ricorda,
maniera poetica che ricorda quella di orazio fiacco, che ne riecheggia i temi,
è proprio del poeta latino quinto orazio fiacco (venosa, 65 a. c.
. orlicciuzzino. burchiello, 25: fiacco magogo, e barba di cipolla * /
, ne l'ombra, tibullo e fiacco e maro / ornar di sottilissimi comenti
oro, coltello di piombo (d'un fiacco nobilmente armato, d'un magnifico sputasentenze
5. incapace o lento e fiacco nel compiere la propria funzione, intorpidito
tomi di marco visconti: leggiadro ma fiacco e ozioso. 18. meccan
'pagina 'lo abbi a pronunziar fiacco? menzini, 1-3-330: qui in
diedero un suono sordo, un croscio fiacco. comisso, v-42: veniva [il
va lore e importanza, fiacco, di poco conto, insi
/ esposto al vento e dalla pioggia fiacco / si smascella di risa.
caro, / sedevano in panciolle e fiacco e maro. periodici popolari, ii-
: che pancotto!: uomo scipito e fiacco. 4. locuz. -
maligno. 9. piatto, fiacco. soffici, v-1-434: è uno
testa di bellini sul traversone di antognoni è fiacco e parabile. = agg.
, esiguo per quantità; debole, fiacco per intensità. cantoni, 410:
fu messo in uso allora che fulvio fiacco, capitano del romano esercito, era allo
50: riuscì [il congresso scientifico] fiacco e pauroso... pur qualche
giorno, al chiuso, il pedagogo fiacco / m'impose la sciattezza del comento
vivamente pennelleggiate con la penna di valerio fiacco. c. gozzi, 4-325: sapendo
che chiamiamo anima umana, tuttoché sì fiacco e sì facile ad ingannarsi, è
, sembrare una pera cotta: apparire fiacco, debole. -far la pera a
castigato. manzoni, ii-9: questo fiacco pasciuto di scherno, / che la
/ e de tarme mai non si vide fiacco. boccaccio, v-67: egli avea
del suo modello, tutto ciò che di fiacco era nel suo carattere o di biasimevole
troppo pingue. papi, 4-59: un fiacco / stomaco, benché puri, i
tu vedi, a la pioggia mi fiacco. -pioggia di fuoco: precipitazione
fresco: essere spossato, debole, fiacco. pulci, vi-53: sono di
-anche, al figur.: scrittore fiacco, mediocre, di scarsissime capacità.
: essere debolissimo o molto stanco, fiacco. lippi, 10-20: le polizze
5. figur. ant. uomo fiacco, imbelle. grasso, 9:
anima. -con valore aggetti: fiacco, inefficace. serra, ii-325:
ignoranza e delle superstizioni. -essere fiacco, ottuso, neghittoso (l'animo)
si taccia di vigliacco, / bruto fiacco, / ti si taccia di poltrone.
finger cose nuove, come fa valerio fiacco e li greci in descrivere quella di
porcherie, tenute a mente / spogliando fiacco, persio e giovenale, / latinizzare
giorno, al chiuso, il pedagogo fiacco / m'impose la sciattezza d'un commento
principio accostumati essendo di cantar ditirambo sopra fiacco, i poeti dopo, uscendo da
: ne commise l'espugnazione a cornelio fiacco legato e ad iste capitone presidente degli alloggiamenti
che vi par duro, prolisso, fiacco, falso nel pensiero e nell'espressione.
di questo vocabolo filone ebreo, scrivendo contro fiacco governatore dell'egitto, atrocissimo persecutore de'
, 2-988: marco antonio e lucio fiacco, censori, rimossero del senato duronio,
punto finger cose nuove, come fa valerio fiacco e li greci in descrivere quella di
ancora e rimasto di incerto, fiacco, bastardo. -tirato a tutto
: e1 padre suo [di orazio fiacco] fu banditore e libertino e nato
, lii-13-395: perché si trovava molto fiacco e debole dalla guerra passata, però gli
e della natura e della libertà è fiacco, se le stesse radici della vita son
a questi dì in villa per raffermarmi fiacco da quelle febbri, in quali alquanti ai
l'esercito di sopra sprezava ordeo- nio fiacco suo capitano, vecchio, gottoso, leggieri
non sempre soccorse neu'altre dal verso fiacco, cadente e quasi prosaico. c
e di energia, rendere debole e fiacco; infiacchire, svigorire (1 animo,
e i numeri vezzeggia / che solea fiacco usar. cesari, 1-228: egli usa
una burletta / gli hanno promesso un fiacco di legnate. carducci, ii-17-12: il
venosa i voli eccelsi, / pindaro e fiacco a ravvivare intenti. parini, 457
. come attore mi pare un po'fiacco, e... ha sguardi docili
in cospetto di questa idea si sente fiacco, impossente, reo e nulla trova che
ora a dirla in breve, signor fiacco mio, resti ella persuasa insieme con tutti
in cospetto di questa idea si sente fiacco, impossente, reo e nulla trova che
purché riscossa / da stolta gioia e da fiacco dolore. -crescere nel proprio orgoglio
sopra gli ubbidienti suoi popoli, se fiacco non seppe reggere 1 suoi ribellanti pensieri?
d'annunzio, i-142: se ancora a fiacco una stilla di sangue virile / dentro
. b. davanzati, i-102: fiacco si trasferì in tracia e bellamente con
passare una ricotta: essere fisicamente assai fiacco e debole. bandello, 2-28 (
. 3. figur. immiserito, fiacco (un ragionamento). rosmini,
, peccato confessato, ma questo rifrugaménto fiacco ed accanito insieme, non esente da
1-257: il frugoni andava boriando di essere fiacco italico vivo: che sia di orazio
non è verso da dialogo, ma è fiacco e slavato; i suoi colori sono
modesto. b. davanzati, ii-160: fiacco col troppo conceder non fece altro che
pel signor sebastiano che è smagrito e fiacco di forze... io..
erano i suoi fatti, quanto più fiacco e risecchito il suo corpo. de amicis
sbiadito e come selvatico e di profumo fiacco. nulla valgono invece le rose risplendenti
sul volume. / e riudivo il pedagogo fiacco / alternare al commento d'ogni verso
un fresco, or sen levava un fiacco: / qui per pedine serviano i pedoni
pianto m'avea già si rotto e fiacco. m. frescobaldi, 1-6 ^:
poi in passo: un passo sempre più fiacco, un passo sonnec- chiante. cinelli
-rompere le forze: rendere debole, fiacco. carcano, 1-84: la tetra
leopardi, iii-139: tanto ho l'animo fiacco e rotto che non son buono a
dipinto. vasari, ii-461: orlando fiacco... ritrasse il cardinale caraffa
/ ne disgrada il te- ban, fiacco e simonide. tommaseo, lxxix-l-374: ma
che a te, giulio, impavido / fiacco novello, i versi / d'attico
-con litote: essere debole, fiacco. misasi, 4-171: era disfatto
que'freddi petti ed esangui d'un fiacco..., d'un petronio satirico
, 1-363: viddero tiberio dare a pomo fiacco la provincia di siria e a
figur. che non ha forza espressiva; fiacco, vasari, ii-725: il qual
bardelle. 2. figur. fiacco, debole, senza forze. tommaseo
. v.]: 'sborrato': uomo fiacco. fanfani, i- 161: 'sborrato'
figur. privo di forze, debole, fiacco. pataffio, 2: balocco e'
consenso. 6. debole, fiacco. graf 5-887: so di poeti
.); divenire più banale o fiacco (un genere letterario). solaro
, i-174: marco antonio e lucio fiacco censori rimossero dal senato duronio, però ch'
vele, scavezzò arbori e antenne, fiacco la poppa. -in senso generico:
10. reso o divenuto debole, fiacco; diminuito di forza; che è
, dalla sperimentazione. 10. fiacco, deludente (una prova sportiva).
un giorno, al chiuso, il pedagogo fiacco / -malridotto, vecchio, sporco o anche
sue fattezze scolorate. -scipito, fiacco. carducci, iii-14-23: la lingua
b. davanzati, i-102: fiacco si trasferì in tracia e, bellamente
scorrazza così alla brava per quello di fiacco. oriani, scorrazzatóre (scorazzatóre),
proprio e, dissellatolo, in vece del fiacco lo pose. questo, ch'era
celia socievole e la còlta arguzia di fiacco, con minor leggerezza e più fidanza nel
membruto e vasto / l'altro, ma fiacco in su'ginocchi e lento, /
. per estens. povero d'ispirazione; fiacco (un testo); insulso (
tramontar del sole. 3. fiacco, piatto. annotazioni sopra il decameron
, cioè con un fare svogliato e fiacco che dice oziosaggine e noncuranza.
molte navi, quale con l'albero fiacco e rotto... e quale inalcuna
inferno al paradiso. -divenuto fiacco, privo di vitalità (la propria
suo vicino, / per quint'orazio fiacco, che perduto / avea, giocando
porto / e vede me fuggir sì fiacco in scoglio, / e trasportarmi sì ostinati
è sovente l'effetto d'un sentire fiacco e d'un gretto pensare. verga
bisogneria pure considerarvi come un sere molto fiacco e molto dappoco. -con
saliva un fresco, or sen levava un fiacco: / qui per pedine serviano i
, iv-1-412: io dissoluto obliquo e fiacco mi compiacevo di riconoscere nel cerchio della
dico 'basso, quando il di dentro è fiacco, quando la passione diviene vizio ed
ogni vigore di espressione; melenso, fiacco, mollemente sentimentale (un autore, un'
timbro del suono; che produce un suono fiacco, debole (uno strumento musicale)
che sapeva la -che suona in modo fiacco e maldestro. o. vergani [
negozio. -privo di fantasia, fiacco (un testo). ora e
3. privo di carica innovativa; fiacco, povero di ispirazione artistica o di
zane, lii-14-418: è di animo così fiacco e to e chiedete quello che
3. uomo debole, fiacco o anche effeminato. 4. bot
scirocco aveva vigore espressivo; banale, fiacco, insulso (uno scritto, mollato il
non è verso da dialogo, ma è fiacco e slavato. nievo, 1-vi-320:
3. figur. scritto insulso, fiacco, melenso. botta, 7-312:
, mi sentii come slegare e diventare fiacco e arrendevole il mio corpo.
dieci commedie- di scene slegate, di fiacco intreccio. tommaseo, 15-249: traducendo
sloiato, agg. region. fiacco, privo di energia. linati,
-che si esprime con uno stile fiacco e inefficace; privo di inventiva,
occupato tutto, tenendomi sì smemoriato, fiacco, incapace di tutto, fuori che
sfarinato. 2. per estens. fiacco, spossato, prostrato, o reso fiacco
fiacco, spossato, prostrato, o reso fiacco; privo di vigore fisico o intellettuale
il suo giocattolo. 24. rendere fiacco, debole; spossare. comisso,
... le medesime viti il vino fiacco, snervato, languido e smorto producano
, limitata originalità; poco brillante, fiacco (un'opera letteraria, lo stile)
salute e, anche, poco vivace, fiacco, torpido o che tale si finge
di vigore, di vivacità espressiva; fiacco, stentato (un componimento, uno
gli studi in cui mi snaturo, mi fiacco, mi rodo senza sugo. imbriani
snervante e corruttore. 5. fiacco (un componimento poetico). foscolo
. rendere corrotto, debole nella volontà, fiacco spiritualmente, imbelle una persona o un
. 20. figur. diventare fiacco, inetto alle opere e alle fatiche
strali rintuzza, le medesime viti il vino fiacco, snervato, languido e smorto producano
pur vi giunge, vi arrivi tanto fiacco e snervato che sentire appena si faccia.
di atteggiamenti dignitosi o anche eroici; fiacco, infiacchito, svigorito. - per estens
, lo stile); che ha andamento fiacco (il verso, il componimento poetico
fu benigno e dolco / che lucio fiacco e lucio cornelio / liguri e insubri cacciar
parti, ma di un genio così fiacco e sommesso che è nato al servizio
in passo; un passo sempre più fiacco, un passo sonnecchiante. -che
consigliato, era un ragioniere sonnoso, fiacco e incerto. 3. che
veggano molte navi, quale con l'albero fiacco e rotto e con le vele raviluppate
perfetti. -povero di espressività, fiacco, scialbo (una composizione musicale,
foscolo, x v-408: mi sento assai fiacco, e la convalescenza di queste malattie
uomini e tali cose regnava ferdinando iv fiacco d'animo e di mente, inesperto al
: stavasi a mangiunte a contemplarli ordeonio fiacco legato consolare, senza opporsi agli infuriati
mattàus. -privo di energia, fiacco (un gesto). arbasino,
: uesercito di sopra sprezava ordeo- nio fiacco suo capitano, vecchio, gottoso, leggero
: seguendo quel proverbio, che 'l bue fiacco stampa più fortemente il piè in terra
. proverbi toscani, 145: bue fiacco stampa più forte il piè in terra.
, ii-2-231: io sono tanto stancato e fiacco di mente, tanto oppresso da visite
, per la fame, ecc.; fiacco, spossato. monte, 1-v-8
spettacolo); non più vivace, fiacco (un periodo dell'anno per quel che
-che incede lentamente, in modo fiacco (il passo). gozzano,
. locuz. reggersi sugli steccoli: essere fiacco e malfermo, reggersi a stento sulle
privare di energia e di forza; rendere fiacco, indebolire, svigorire. - anche
3. figur. stentato, fiacco, privo di nerbo (un verso)
giamboni, 4-297: caio gracco con fulvio fiacco, istipato dintorno di molta gente,
mai stracchi imitatori. -debole, fiacco (la volontà); eccessivamente arrendevole,
pianto m'avia gà sì rotto e fiacco. simone da cascina, 183: li
stracca della posa. -inaridito, fiacco (l'ispirazione poetica). allegri
. 19. dilungarsi in modo fiacco e ripetitivo, senza autentica ispirazione (
-compiuto trascinando i piedi in modo fiacco e svogliato (il passo, l'
l'impressione di un temperamento un po'fiacco, un po'cibile d'ogni cosa
un poeta. -mollemente rilassato, fiacco (un atteggiamento). arpino,
, peloso come una scimmia, tarchiatamente fiacco. = comp. di tarchiato.
/ parlava in prosa, allora orazio fiacco / scilinguato pareva e tartaglione. giorgini-broglio
fatto l'impressione ai un temperamento un po'fiacco, un po'svogliato. -con
lor mente idiota / nel stato suo con fiacco tempestivo. buonarroti il giovane, 9-663
gatto è tenero e istupidito, sempre fiacco e molle, una mollezza data dal mare
i voli eccelsi, / pindaro, e fiacco a ravvivare intenti. foscolo, vi-277
e vasto / l'altro, ma fiacco in su'ginocchi e lento, / e
5. poco fervido, poco vivo, fiacco (un sentimento, una passione,
l'ala: trascinarsi a fatica, essere fiacco. p. levi,
torpidaménte, aw. in modo fiacco e svogliato; pigramente, con indolenza
caso obliquo non trovasi che in valerio fiacco, silio italico, e stazio.
trascinando 1 piedi faticosamente, in modo fiacco. angioletti, 1-26: nella
., i-209: conciofossecosa che fulvio fiacco, per la malvagitade de'capovani, li
vin giù: / poi con suoni farem fiacco. / bevi tu, e tu
pianto m'avia? à sì rotto e fiacco, / oltre l'umana sorte, /
come in terra. -debole, fiacco (una persona). binduccio dello
privo di energia e di vigore; fiacco, debole. papi, 4-209:
membruto e vasto / l'altro, ma fiacco in su'ginocchi e lento, halli
osca (cfr. epitome di verno fiacco: veia apud oscos dicebatur plaustrum '
, storto e un sorriso velato, fiacco, triste. calvino, 1-51: l'
: povero di energia e vitalità, fiacco, moscio. tornasi di lampedusa,
s. ferrari, 500: s'alza fiacco a la luce annacquaticcia / di un
nardi, 428: l'anno medesimo fulvio fiacco, vicepretore in spagna perché il successore
, i-226: morto... fiacco pomponio, vicepretore di soria, si
landolfi, 9-24: non è troppo fiacco e sopravvivente ossia vivacchiante il mio spirito
, 28-524: il carattere di blum, fiacco e resistente, esangue e tenace,
parevano speciali, l'ambiente era un po'fiacco. = voce fr. (nel
loro, con una mano sul mancorrente, fiacco e concentrato, ad ascoltarli.
peracòtta, sf. chi è pigro, fiacco, incapace di reagire. pratolini,
. figur. che è fuori forma; fiacco, privo di energie (una persona)
scuola, oggi, appare assai più fiacco e svirilizzato, rispetto agli anni dell'