sostantivo. = lat. baiàna fiaba 'fava di baia '; cfr.
! = dal titolo di una fiaba di ch. perrault (1697),
bastardo trova riscatto, ed anche questa sembra fiaba. dessi, 7-90: avevano code
bocche, trasformata già in leggenda, in fiaba, in racconto epico, in mito
accada, insieme alla natura / la nostra fiaba bru- cerà in un lampo. moravia
palazzeschi, 3-293: non era che una fiaba il mondo, una fiaba bellissima creata
che una fiaba il mondo, una fiaba bellissima creata per il fanciullo, e per
, del 1817). ma la fiaba era stata già raccolta dal basile nel suo
decaduti per sempre / i regni della fiaba e della poesia / con le loro
propria nota come il piccolo eroe della fiaba sullo stelo del magico fagiolo! egli
ii-242: dubito forte che questo 'fiaba 'sia voce antichissima nel latino,
qualche verso su l'italia minima, fiaba dei micropati efimeri. d'annunzio,
era rovente, e la mia terza fiaba intitolata: « il re cervo »,
- anche: racconto, novella, fiaba. simintendi, 3-23: fabola di
, e da giudicarsi segno che alla fiaba non sia seguito tempo pieno e fattivo,
pitagora e platone. -novella, fiaba. simintendi, 1-163: alcitoe fue
fari * parlare '(cfr. fiaba e fola). favolàio, sm
, v. figlio. fiaba (ant. fiaba), sf.
. fiaba (ant. fiaba), sf. racconto, storia,
e si creda che io le racconti una fiaba. svevo, 6-74: -non è
2-212: moissi stasera recita in 'turandot', fiaba del gozzi. piovene, 5-302:
un genere trascurato in italia, la fiaba. e molto della fiaba ha per se
, la fiaba. e molto della fiaba ha per se stesso il palazzo sergardi
le bimbe, per i pargoli / dalla fiaba impauriti, / per i nonni fra
miei giocattoli; / come gli altri una fiaba, io la canzone / amavo udire
: che vi voglia raccontare / una fiaba d'oltre mare. moravia, v-296
palazzeschi, 3-293: non era che una fiaba il mondo, una fiaba bellissima creata
che una fiaba il mondo, una fiaba bellissima creata per il fanciullo, e per
accada, insieme alla natura / la nostra fiaba brucerà in un lampo.
5. prov. buon vino, fiaba lunga: chi è preso dai fumi
proverbi toscani, 319: buon vino, fiaba lunga. = dal lat. volg
= dal lat. volg. * fiaba, deriv. per metatesi da f&bla,
descritto nelle fiabe; che ha carattere di fiaba. c. gozzi, i-231
mondo delle fiabe, che tiene della fiaba; magico, incantato, irreale,
e insipidi. = deriv. da fiaba. fiabìstica, sf. l'
sf. dial. ant. filastrocca, fiaba. bandello, 2-17 (i-831
il procedimento che si osserva in fiaba, fionda). fiòtano,
foia. fòla1, sf. fiaba, favola. -anche: narrazione
ii-242: dubito forte che questo * fiaba 'sia voce antichissima nel latino,
schiere nimiche si ingegnavano a deridere la mia fiaba con de'freddi scherzi.
arditi e fantasiosi, coll'aria d'una fiaba perduta. savinio, 1-159: indubbiamente
bimbe, per i pargoli / della fiaba impauriti, /... / cangerò
respighi, la cui musica segue la fiaba con una dolcezza ironica, come la
, insieme alla natura / la nostra fiaba brucerà in un lampo. -ant
. montale, 1-39: la nostra fiaba brucerà in un lampo. cassola,
uomo nuovo. 4. favola, fiaba. lacomo de'tolomei, vii-299 (
e si creda che io le racconti una fiaba. buonafede, 3-136: i suoi
di un pranzo al ristorante savini che una fiaba marinara da veglia di prua fa navigare
una curiosa mescolanza di realismo e di fiaba. -inserzione, interpolazione.
già qualche verso su l'italia minima, fiaba dei micropati efimeri. =
un pranzo al ristorante savini che una fiaba marinara da veglia di prua fa navigare
. moniglia, 1-iii-32: l'è fiaba / ch'io fussi questa notte / con
novella (anche in versi), la fiaba, il poema epico, eroicomico,
, insieme alla natura / la nostra fiaba brucerà in un lampo. -in
- in partic.: favola, fiaba. -per estens.: ciò che
2. racconto fantastico, favola, fiaba. allegri, 159: non sono
una visione come nelle illustrazioni di qualche fiaba. montale, 12-282: si ha la
, 5-1-113: è una bozza e una fiaba solenne, anzi una carota madornale,
». 2. favola, fiaba. passeroni, 2-185: per dar
bimbe, per i pargoli / della fiaba impauriti, /... / can-
. ungaretti, xi-267: narra la fiaba che druonio sta spiando l'arrivo d'
-letter. il pifferaio di hamelin: fiaba di origine tedesca, che narra come
faldella, i-4-204: si vociferò persino la fiaba che il prelodato commendatore fosse scappato in
tendenza a prosaicizzare, a disincantare la fiaba si noteranno poi esempi più completi in
inverosimile, stupendo, paragonabile a una fiaba. pavese, 9-71: gli uomini
accorgervi ch'egli è una bozza e una fiaba solenne. fasinoli, xii-129: mi
assassini, di cui li incolpa la fiaba officiale, ma per recare salute alla
una curiosa mescolanza di realismo e di fiaba. -fedeltà assoluta nella riproduzione plastica
e anticipare, nella narrazione di una fiaba, la successiva trasformazione, per opera
giovane e piccola regina, anche di fiaba; figlia del re. pascoli
/ rengare e spro- licare / qualche fiaba da fargi rire. -sostant.
2. per estens. in una fiaba o in una narrazione di fantasia,
metta alla pari con la stravaganza d'una fiaba. -ant. sequenza di punti
che rimonti le silenziose scale / della sua fiaba. -percorrere controcorrente un fiume o
maggior concorso delle sue orditure colla fiaba dell'4amore alle tre melaranze'. cendo
calvino, 13-175: il mito agisce sulla fiaba come una forza ripetitiva, l'obbliga
, ancora bambino, gli era parsa una fiaba. e. cecchi, 5-101
faldella, i-4-204: si vociferò persino la fiaba che il prelodato commendatore fosse scappato in
starò sveglio purché lei ci racconti la fiaba del mago delle sette teste. ora
, ancora bambino, gli era parsa una fiaba. e. cecchi, 5-101
, insieme alla natura / la nostra fiaba bnicerà in un lampo. -chi
, i-4-204: si vociferò persino la fiaba che il prelodato commendatore fosse scappato in
rappresentato nel 1892, e tratto dalla fiaba schiaccianoci e il re di e.
è ormai solo un fantasma: superstizioni e fiaba. = dall'ar. shfi 'che
meno bene, per qualcuna sconfinando dalla fiaba in altri generi di narrativa orale.
scoppiante dell'ottobre su quelle casette da fiaba è come trovarsi in non so che
notte', e per l'appunto nella fiaba di alì babà e dei quaranta ladroni.
, insieme alla natura / la nostra fiaba brucerà in un lampo. / sgorgo
sirenetta: traduzione italiana del titolo della fiaba 'den lille havfrue'dello scrittore danese hans
statua bronzea raffigurante la protagonista di tale fiaba, opera dello scultore e. ericksen
smontabile. calvino, 13-174: la fiaba si snoda di frase in frase.
. ungaretti, xi-267: narra la fiaba che druonio sta spiando tarrivo d'una
, là una casa / scopre di fiaba, e scava azzurre grotte / d'acque
5-1-113: egli è una bozza e una fiaba solenne... di piantarci e
le bimbe, per i pargoli / della fiaba impauriti, / per i nonni fra
e i modi. -favola, fiaba. fogazzaro, 1-308: luisa toglie
han serbata la tradizione della poesia, della fiaba, della leggenda, della religione,
-fata dai capelli turchini: personaggio della fiaba 'le avventure di pinocchio'di collodi
favoloso, circondare di un'aura da fiaba; idelizzare. calvino, 20-120
di recessione, è calato leggero come una fiaba e amarognolo come un tenero rimprovero
coisson [propp], 1-54: la fiaba e le formazioni postfiabesche. = voce
magari in un cantuccio, vi fiorisca una fiaba. = comp. dall'imp.
comp. dall'imp. di raccontare e fiaba. raccordatura, sf. il
miluda') in realtà non è una fiaba ma il nome di un 'bambi', un
: nella realtà extratemporale e extraspaziale della fiaba i protagonisti vivono a lungo felici e contenti
= voce dotta, comp. da fiaba e dal gr.. l.
gli iacuti, ad esempio, narrano la fiaba di iljà muromez al pari dei loro
in ginocchio, e fabbricandovisi intorno la fiaba – non certamente ingentile – che ci pervenne
della storia ricicla in chiave iper-romantica la fiaba della prostituta redenta. = voce dotta
, 39: la ripresa parodia della fiaba si accompagna a un livello metatestuale di
, per atleti muscolari, per futurologi da fiaba e da tragedia, nonché film per
comp. dall'imp. di raccontare e fiaba. racé / ra'se *
coisson [propp], 1-31: la fiaba quale fenomeno di carattere sovrastrutturale.