che accostarono ad 'errare '(festo: « aborigines appellati sunt quod errantes
per l'etimo presunto, cfr. festo, 118: « adulter et adul
(da finis 'confine'). cfr. festo, 105: « adfines, in
(forse 'piccolo mercante'). si veda festo, 103: « agina est quo
-inis (cfr. alcione1). festo, 100 (6-7): « alcedo
alba 'altura '). cfr. festo, 96: « album quod
-onis 'discussione, alterco '. cfr. festo, 100: « altereatio:
alternàtio -dnis 4 vicenda, turno cfr. festo, 100: « altematio:
involvunt, circumiectui appellant »; e festo, 125: « ami- culum genus
colui che va dattorno). cfr. festo, 115: « ancillae...
'uomo '). cfr. festo, 118: « a ndron locus domicilii
da varrone e plinio (cfr. festo, 23-31: « apica dicitur ovis quae
imperadore di roma. la quale appellagione festo udendo,... rispuose e dissegli
cavalca, iv-135: la quale appellagione festo udendo, ragionò in disparte co'suoi
ché non uscite a mani festo assalto, / appiattati guerrier, s'io
* bruno scuro, fosco '(festo: « aquilus color est fuscus et subniger
aquila, per la sua veemenza (festo: « aquilo ventus a vehemen- tissimo
bantur fures ab ea clausa »; festo: « arca, in qua quae
1 essere secco '. cfr. festo, 104: « aridum proprie est quod
da armus 1 spalla, scapola'(festo, 96: arma proprie dicuntur ab armis
alta del braccio '(cfr. festo, 23-20: « antiqui umeros cum brachiis
quoque enim dicitur àoirapayo? »; festo, 115: « asparagus herba dieta
'siedo accanto, assisto'). cfr. festo, 102: « adsiduus dicitur qui
un altro etimo, come nello stesso festo, 102: « alii assiduum locupletem,
: illinc enim exemplum sumptum »; e festo, io7 (11-13): «
di uso piuttosto letterario. cfr. festo, 114 (17): « atrox
pattès] 'rappresentare'. cfr. festo, 112 (16): « actus
4 cortile, dimora '. cfr. festo, 120 (21-22): «
* e agire 'condurre cfr. festo, 101 (7-8): « auriga
-icis 'auspice '. cfr. festo, 93 (1): « auspicium
anche la grafia auctumnus. cfr. festo, 120 (21-22): « au-
dal gr. cpdxatva. cfr. festo, 28-6: « ballenae nomen a greco
profondità buia, voragine. cfr. festo, 130: « barathrum graeci appellant
balbetta la lingua greca '. confronta festo, 136: « barbari dicebantur antiquitus omnes
lucano), di origine celtica (festo, 134: « bardus gallice cantor appella
i giochi). cfr. festo, 129: « barrire elephantes dicuntur,
per il n. 3, cfr. festo, 130: « barritus appellatur clamor
. sicil. basilicò). cfr. festo, 130: « basilicum, regale *
tradussero con regulus). cfr. festo, 131: « basiliscus genus serpentis,
rare'). cfr. festo, 133: « benignus proprie dici tur
* carro a quattro ruote'(cfr. festo, 132: « benna lingua gallica
'deposito, custodia'). cfr. festo, 134: « bibliotheca et
agg. bidèntàlis). cfr. festo, 133 (30): « bidental
che ha due denti sviluppati. cfr. festo, 133 (30): «
genere (v.). cfr. festo, 133: « bigenera dicuntur
del gr. siyxcóoooi;. cfr. festo, 135: « bilingues bruttaces
forse di formazione onomatopeica. cfr. festo, 133: « blaterare est stulte
serpente d'acqua dolce. cfr. festo (130-27): « bova serpens est
e insegna del carnefice). cfr. festo (135-32): « boiae,
dal gr. ppaxùov (cfr. festo, 131-29: « bracchium nos, graeci
ex eius scapo minutatim praesicatur »; e festo, 131-29: « brassica a praesecando
. per un etimo popolare, cfr. festo, 333 (253): «
), 4 inerte '. confronta festo, 131 (28): « brutum
fondatore della città). cfr. festo, 151: « cadmea terra quae
da calcide nel- l'eubea, come festo annunzia, non mai, come qualcuno
dotta, lat. camènae. cfr. festo, 145: « camenae musae
di 'grata, graticcio'. cfr. festo, 40: « cancri dicebantur ab antiquis
candéla * candela '. cfr. festo, 149: « candèlabrum dictum quod in
alveo 4 mi apro '. cfr. festo, 157: « chaos appellat
una falsa etimologia antica, cfr. festo, 153: « caprae, dictae
= lat. carina 'carena'. cfr. festo, 151: « carina...
l'intermediario etrusco catmite. cfr. festo, 146: « catamitum prò ganymede dixerunt
a renno celesto, che compie onne festo / che 'l core ha bramato. dante
= dal lat. céna. cfr. festo, 159-47: « cena apud an-
più al plur.). cfr. festo, 148 (39): « caestus
. cèsto1, e la cit. di festo). cestodari, sm.
derivato, come è mani festo, da cherica; la quale, secondo
coum a cavo »; mentre per festo (34-26) si tratta d'una cinghia
. cicindèla 'lucciola '. cfr. festo, 37-17: « cicindela,
gr. xifitiépioi). cfr. festo, 144 (37): « cimmeri
suo antico simbolo cimiteriale, cfr. festo, 169: « cupressi mortuorum domibus
dalla forma imitativa fuete; e già festo (140-34): « cicuma avis noctua
specifica accezione 4 flotta '(cfr. festo, 251-20: vetustius enim fuit multitudinem
verbo clinare 'inclinare '; cfr. festo, 52-9: « clitellae dicuntur non
). si veda, inoltre, festo, 163: 'codeta appellatur ager trans
* pensare '. cfr. festo, 172: « cogitatio dieta velut *
di cognoscire 'conoscere'. cfr. festo, 162: « cognitor est qui litem
'culmine, colmo'. cfr. festo, 48-7: « columnae dictae
, lasciare andare'); cfr. festo, 36-4: « committere proprie est insimul
in una assemblea '. cfr. festo, 34: « contio significat conventum,
giorno per procedere all'accordo'. cfr. festo, 56-28: « condicere est dicendo
4 cugina '); e cfr. festo, 379-6: « sobrinus est,
siderare). cfr. festo, 34: « contemplari dictum est a
, testimonio '). cfr. festo, 50-14: « contestali litem dicuntur
significato di * ornato '. cfr. festo, 169: « comptus,
; volta celeste '. cfr. festo, 51-17: « convexum est ex omni
e vox vocis 'voce'; cfr. festo, 36-28: « convicium...
tempus na- scuntur *; e secondo festo, 57-13: « corda frumenta quae
di probabile origine etnisca. cfr. festo, 36-11: « ab antìquis dice-
'e xuxti; 'fodera'(cfr. festo, 44-21: « cutis graecam habet
querela! cesari, 1-2-152: stato [festo]... in gerusalemme non
del numero romano x. cfr. festo, 62-25: " decumànus appellatur limes
* commettere un delitto'. cfr. festo, 64-17: « delinquere est praetermittere
separazione e supdre (attestato soltanto da festo, 407: « supat, iacit;
da considerare etimologia popolare quella registrata da festo, 60-18: « dorsum dictum quod
: le scoperte di cnosso e di festo: massimo fatto archeologico di questo primo
numero eletto, / per adomar il dì festo et altero, / subito scorse il
la notizia è ricavabile dalla epitome di festo. 2. figur. con riferimento
in possesso di un lascito'. cfr. festo, 88-28: « heres apud antiquos
sannita) per i denti (cfr. festo, 93-23: « irpices genus rastrorum
est exemplum »; e, prima, festo, 72-5: « exemplum est quod
da exemplum 'esempio '. cfr. festo, 72-5: « exemplar ex quo
significa sacerdote ed espurgatóre, come avete in festo pompeo,... chiamò egli
rifacevano ad un etimo etrusco (cfr. festo, 78-3: « falae dictae a
falcis * falce '(cfr. festo, 78-17: « falcones dicuntur quorum digiti
farraggine; poiché sortì tale appellazione, dice festo, quello che da più semi,
est dicitur »; e ancora festo, 78-4: « fastorum libri appellantur in
appellat quoniam nihil ferat *; e festo, 81-26: « felices arbores cato dixit
per un'etimologia congetturale, cfr. festo, 75-20: « feralia, dis manibus
verbo fero 'porto '(cfr. festo, 75-14: « cato eos ferentarios
firo * porto '), cfr. festo, 81-16: « iuppiter dictus
feste, tempo festivo '(di cui festo registra la forma arcaica, che non
in modo precipitoso). cfr. festo, 268-2: « aliud est properare,
eletto, / per adomar il dì festo et altero, / subito scorse il buon
/ sì gran re ne l'altero e festo giorno / così negletta di raccór tu
la materna chiostra / il dì ch'è festo al gran natal di lei / che
carme, ed ogni anno al dì festo e solenne / l'odan suonare al tuo
/ a renno celesto, che compie onne festo / che 'l core ha bramato.
quello che ci rimane dell'opera di festo: 4 de verborum significatione', è un
lessicografi collegavano con fibra. cfr. festo, 80-4: 0 et fibras iocinerum et
di 'fragile '(cfr. festo, 80-9: « frivola sunt proprie vasa
, uomo dissoluto '). cfr. festo, 216; « ganeum, antiqui
coniugaz. * ganniare (cfr. festo, 219: « gannitio, canum querula
empiastro '(galbèo in svetonio). festo registrava la forma calbéos (nell'epitome
per una congettura etimologica, cfr. festo, 84-10: « gemursa: sub
eletto, / per adomar il dì festo et altero, / subito scorse il buon
: dalla glebosa tame era venuto / festo, figliuol del mèone boro.
popolare avallato dagli antichi (già in festo, 88-9), cfr. isidoro,
mediazione etnisca * gruma); cfr. festo, 86-1: « appellatur genus machinulae
tansillo, 1-44: sendo il dì festo a pietra bianca corre, / fugge
più precisarne il senso. cfr. festo, 99-23: « inmusulus, avis
/ a renno celesto, che compie onne festo / che 'l core ha bramato.
serdini, 1-28: era 11 dì festo e d'adornezza pieno / devoto tempio,
intelletto, e fieti mani festo / l'error de'ciechi che si fanno
a renno celesto, che compie onne festo / che 'l core ha bramato.
traduttori o imitatori, prisciano e rufo festo avieno, procedono invocatoriaménte. =
ed eccoci ai piedi della collina di festo: come irta! ma ragazzi, al
dal tema di luère 'lavare cfr. festo (nell'epitome di paolo diacono)
su'canti; / n'attaccherò festo / lei far buona mostranza d'amore.
'regia, regia! c'era festo, / ed io il secreto mio t'
e il maniluce onde spirava questo. festo del futurismo di f. t. marinetti
pien di fila. costo, 1-85: festo menò sì ben delle mascelle e baciò
merenda, nominata antichissimamente da noio e festo, ch'era il cibo doppo mezzo
linguaggio figurato. leopardi, v-837: rufo festo avieno... scrisse ancor egli
voce dotta, lat. tardo metaplasticus (festo), da metaplasmus; voce registr
voce dotta, lat. tardo metonymìa (festo), dal gr. {
catania, visita alle rivelazioni minoiche di festo e di cnosso. 2.
secondo alcuni, il senatore; secondo festo e quintiliano, il mirmilione. pascoli
dante a fe- sto, e da festo a plauto, noi siamo...
? e questo fatto di paolo con festo, agrippa e berenice che mostra? noi
della doppocaggine (se condo festo, 'murcidi 'eran detti dagli antichi
: dove non posso non mi ridere di festo pompeio, che dice, stimano '
nele almen gratitudine. cesari, 1-2-152: festo non potea non conoscere l'innocenza di
validità loro. lanzi, 1-1-121: festo notò tale usanza fra i costumi obliterati
= voce dotta, lat. ocimum (festo) per ocinum, dal gr.
bassani, 23: o altero e festo die! /... / degno
. aldelli, 5-2-108: scrive festo che i crepi, cioè lu- perci
schioccare. baldelli, 5-2-108: scrive festo che i crepi, cioè lu- perci
la descrizione datane dal f rammarico festo doveva trattarsi di una sorta di acile
e senza manico, così detto secondo festo, perché 'praeferre in sacri- ficiis
con un dottore principalissimo, il quale festo soleva avere gran dilettazione del suo procedere,
scrittore di storie o rac- coltore pescennio festo non intitolò egli così l'opera sua.
'l vecchio lasso. cesari, 1-2-152: festo non potea non conoscere l'innocenza di
galeani, i-180: diman, che festo è 'l dì, col crin ripieno /
con le scoperte di cnosso e di festo. -figur. identificazione della radice
2-v-291: visita alle rivelazioni minoiche di festo e di cnosso. 14.
voce dotta, lat. tardo rumare (festo), denom. da ruma (
da runa che in ennio citato da festo era una specie d'arma. gli antichi
dotta, lat. sacrima -orum (in festo), probabil mente connesso
quali sdlipuga (cicerone), solipugna (festo), solifuga (isidoro);
sorte di vivanda che, come scrive festo, è composta di cose di diverse
del bene, è mani festo in prima che non tutti i beni sono
senno. valca, iv-141: festo gridò con grande voce e disse: «
udienza..., per comando di festo, paolo vi fu condotto. c
udienza..., per comando di festo paolo vi fu condotto. fucini,
poiché, secondo l'erudito antico paolo festo, simile alle tabernae, così dette
che pensare del tetrametro iambico conservato da festo alla parola obstinet. montale, 12-522:
non aver mai aperto il libro di festo 'de verborum significatione'per ignorare che '