siete. redi, 16-ii-168: a ferrar domani agosto / io t'invito,
cre scenzio, 1-95: ferrar e sferrar le ciurme, e far ad
. redi, 16ii- 168: a ferrar domani agosto / io t'invito, o
primo giorno d'agosto, e ciò chiamasi ferrar agosto, il qual costume credo che
stare / già sempre. -falla ferrar n'una camera. marino, 6-74-81:
ogni altro... / a ferrar le oche collo incastro, ovvero / nel
, 424: « màncoli... ferrar. màncul: bittone. -mancolo
mesci. redi, 16-ii-168: a ferrar domani agosto / io t'invito,
onori. redi, 16-ii-168: a ferrar domani agosto / io t'invito, o
voce di area emil. (cfr. ferrar, pugneta), deriv. da
raponzolo; cfr. anche venez. e ferrar, ramponzol. rampugnare,
s. v.]: 'riferrare': ferrar di nuovo. = comp. dal
, di area sett. (cfr. ferrar, ruvje 'piselli') di rubiglia (
mille singulti e mille omei, / de ferrar mio perdon, di me pietate.
patria e servar fede / e purgar ferrar suo, morte si diede. bacchelli,
», 25-viii-1944], 1: il ferrar pretendeva che i grossisti...
] il petrarca, 306-112: medusa e ferrar mio m'han fatto un sasso sangue
. bandello, ii-1028: l'esser fabro ferrar solenne e raro / vulcan per mastro
. fona, 4-122: così, lagrimando ferrar mio, già disperato di accerchiare la
la scusa, con la quale voi ferrar vostro scusereste, meriterei io da voi,