me stessa, / a la mia feritate: or quel ch'avanza / viver voglio
accolto, / e la natia lor feritate interna. fanzini, iii-87: ii
ii-47: nativa è del leon la feritate. baretti, 2-268: io meno
cessi quel vostro orgoglio / pieno di feritate, / che di servirvi amando,
. / ah sdegno! ah feritate! / occhi, non dirò più,
si rode, / tardi pentito di sua feritate. castiglione, 481: estimano
il sorriso amoroso / or tutto è feritate. 4. violenza cieca (
è rigore, è durezza, è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella
/ non fu virtù di strai, ma feritate / di durissime e spesse lesinate.
, a tonte, / sì la sua feritate oltra lo sprona. marino, 12-73
rode, / tardi pentito di sua feritate. boccaccio, dee., 1-1 (
: è rigore, è durezza, è feritate / questo che 'l cieco volgo
è rigore, è durezza, è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella
non fu virtù di strai, ma feritate / di durissime e spesse lesinate.
è rigore, è durezza, è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella
, / affligge e snerva con sua feritate! giraldi cinzio, iii-10-17: in
si rode, / tardi pentito di sua feritate. machiavelli, 1-i-176: chi lascia