fui da prima / nel giorno ch'a ferir mi venne amore; / ch'a
con tempesta, / e corronsi a ferir testa per testa. firenzuola, 154:
discende al fianco, / che senza più ferir morto lasciollo. buonarroti il giovane i-352
costei nevi addensate, / ma per ferir da più lontano un core / rinforza col
, vengono [gli occhi] a ferir la cosa guardata, toccano il core
varchi, v-101: quando il petrarca disse ferir me di saetta,...
s'accorse, / che stavan per ferir quivi su l'ale, / in prova
fiamme con tempesta; / l'un ferir suona a l'altro, e ancor non
alfine ambi ristretti /... a ferir si diero. bec cuti
amore, / non sempre il guardo suo ferir si vante. dottori, 130:
stanno, / quanto son tacque ch'a ferir li vanno. carducci, 644:
al centro / vanno il fonte a ferir per dritta riga. michelini, i-347:
, 594: spinse ei l'antenna del ferir maestra, / e sì ruppe a
parer, non li fu onore / ferir me de saetta in quello stato,
si stendono, vanno diritta- mente a ferir nel centro dell'istesso arco? augustini,
contra ove s'inpstra / la bocca si ferir di bacio ardente. buonarroti il giovane
parer, non li fu onore / ferir me de saetta in quello stato, /
idem, 6-30: corre a ferir il saracin gagliardo / che d'altra parte
poscia altrove, / dove non minacciò, ferir si vede, / or di sé
, 284: ed ecco uno altro ferir sopra lui così fieramente, che fu
pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei, / prendon diporto,
, 3-2-141: alfin, non ausa di ferir palese, / di tradir s'
'l cielo e i venti / al ferir de'baci ardenti. marino, 202:
un po'più sopra, in modo da ferir le genti proprio negli occhi. marotta
più soda; / e sempre che ferir potea d'appresso, / balestrava col
irritato ed inasprito, lo necessitai a ferir quattro volte profondamente il petto d'un
lo scopo fa che il tiro va a ferir giusto: e per tener la mira
fatai l'altera tese; / e sdegnando ferir bersaglio vile, / furon da lei
bloccare i porti, sforzare gli stretti, ferir nel cuore quegli stati che avevano la
/ e con tutte le forze a ferir vassi. tasso, 6-27: ma move
scoppia, / mover ed arrivar, ferir lo stuolo, / aprirlo e penetrar,
om sua lancia aresta / e vengonsi a ferir quei duo campioni. / non fu
punto la bracai saetta, / per ferir tra le cosce citarea. = lat
ha né pur una che invece di ferir me non ricada sopra virgilio ed orazio
. tassoni, 5-4: i mangani al ferir maggior paura / facean da lunge e
un superbo tauro, / uso indarno ferir col corno il vento, / e col
d'epito, esperta gente / nel ferir da vicino. uscia con essa / di
. berchet, 181: ei volea ferir don quadro, / e ferì l'imperator
trovar più care note, / per ferir la giovinetta / d'una dolce canzonetta.
i conigli leoni, / e per ferir sì forte di speroni / tenendo vólti
di venere, / che di ferir non è mai stanco, o sazio /
senza virgole. alfieri, 1-254: ferir, centuplicare i colpi / dobbiam nell'empio
alfieri, xiii-91: icilio, a ferir presto / pria ch'a parlar,
di buon chirurgo / arder mostro e ferir, ma sano e purgo. redi,
, volgesti / e i petti a ferir corri in cui spietato / pietà trovasti,
ha sempre in cocca, / per ferir dame, i dardi ed i quadrelli.
raddoppia a colpi, e a ferir mira / dove s'apre la piastra e
che sopra la faccia propria, senza ferir colpo, s'avesse da perdere quella
'coltel- laccia ', arma da ferir d'appresso, poco dissimile dalla scimitarra,
altro moto che di un guardo lanciato a ferir il cielo per non rimaner ferita dai
infusi, si rendono più atti a ferir gli animi e più potenti a penetrar
sarà sì crudo, / che ti voglia ferir, per non piagarmi, / condonando
colpi raddoppia a colpi, e a ferir mira / dove s'apre la piastra e
l'aspetto / del popolar consesso: al ferir certo, / forse è mestier da
di trovar più care note, / per ferir la giovinetta / d'una dolce canzonetta
/ e mirando or le luci al ferir pronte, / or gli atti onesti or
d'epito, esperta gente / nel ferir da vicino. foscolo, iv-329: sfavami
asia lanciossi / il gran petto a ferir dell'occidente, / al sacro petto,
un po'più sopra, in modo da ferir le genti proprio negli occhi.
a un tronco indura or l'altro a ferir toma. tasso, n-ii-358: la
. tasso, 6-ii-253: ferro in ferir pietoso / d'ambi gli amanti il core
core, / ferro, ch'in ferir fosti emul d'amore; /..
frena e corregge / ch'accenni di ferir, più che non batta.
scogli e nelle torri ci vuole il ferir di ducento e trecento anni dell'acqua
vi-n-155 (21-6): a l'oche ferir per tal fortezza, / che perdan
di cupido, / che solo uson ferir la plebe ignota, / con alte voci
preso il brando, / si tomaro a ferir crudeli e fieri. 4
un po'più sopra, in modo da ferir le genti proprio negli occhi. montale
.. aguzzano i loro dommi a ferir il cielo con le lor cuspidi, come
serena che fra verdi fronde / mormorando a ferir nel volto viemme, / fammi risovenir
oggetti in moto, ed anche di ferir se si può molti sensi ad un tempo
dea che nelle selve / è solita ferir le crude belve. nievo, 45:
secreti silenzi i udì dintorno / e ferir l'aure d'angosciosi accenti / del
/ possente e fiero, e di ferir maestro. lalli, 1-139: gli
parer, non li fu onore / ferir me de saetta in quello stato,
battoli, 9-24-2-88: per battere e ferir col capo le mura di quel rugginoso
campo, or fiacca / sento al ferir la destra. manzoni, 314: vedea
perché, giù diroccando,. a ferir venne / prima nel fondo il ramo saldo
da barberino, iii-408: non temo tuo ferir né bon ti chero, ch'
altrove, / dove non minacciò, ferir si vede; / or di sé discoprire
. beccuti, 4: feroce leon ferir disdegna / cui gli s'inchina umil,
a fuggiasca gente il tergo sdegni / ferir, di sangue or tornerai digiuno.
altro de'baroni / s'andarono a ferir come dragoni. pulci, 21-26: la
durezza delle persecuzioni finalmente s'aguzza per ferir meglio. giordani, vii-83: i
anco non ebe; / ma sì sdegna ferir l'ignobil plebe. buonarroti il giovane
e tu, sorda, il cui ferir pareggia, / qual tronca messe, ogni
santo zelo armato / chi vuole altrui ferir; né 'n alto ascende, / col
ritiri / i raggi suoi né abbia a ferir possanza. segneri, iii-2-178: esserci
volte esperto / il lume, ove a ferir negli occhi venne. parini, v-4
creta / e sul cereo lavoro a ferir venne / l'ardente sferza del vicin pianeta
estreme. tasso, 1-1-43: primo al ferir, ma nel ritrarsi estremo, /
maestro / che lo schermo e 'l ferir lor ricordasse, / e lor pungesse il
dolce le adorande cose / di blasfemo ferir, macchiar di scherno. pirandello, 7-1010
traversano gli ordini, e vengono a ferir nella faccia il nemico già stanco.
frati di cupido, / che solo uson ferir la plebe ignota, / con alte
con forte imaginazion guardando, vengono a ferir la cosa guardata. faldella, 3-178:
: / con tali il va'a ferir fin su 'l mostaccio, / ulula,
da fellone intanto / avea l'asta a ferir librata e pronta. b. davanzali
, / l'un altro ardendo di ferir, lo spazio / fendessero con grandi astri
e da taglienti sassi / i bianchi piè ferir con gran dolore. machiavelli, 758
veltri assalse; / poi le schiere a ferir prese, vibrando / le mortifere punte
a morte. alfieri, 1-254: ferir; centuplicare i colpi / dobbiam nell'empio
a schiere, / e per altri ferir d'acuti strali, / de la battaglia
in vece d'armi in mano, un ferir d'ambe / le parti un porco
lascia oggi il mare / a suo grado ferir cruccioso il lito. i. pitti
ritorna con tempesta / e corronsi a ferir testa per testa. -ant.
/ e li difese; ch'a ferir le piante / se n'andar le saette
, traversano gli ordini, e vengono a ferir nella faccia 11 nemico già stanco.
giogo indegno, / ivi minaccia e di ferir fa segno, / poi sfoga il
anguiuara, 1-143: non si trova ferir più fermo e vero / de l'
nel romor tuono, / fulmini nel ferir le spade sono. testi, ii-40:
. testi, ii-40: non ha il ferir legge o misura, e l'arte
/ gronda il sangue; raddoppia il ferir. carducci, 594: narran le
. / spinse ei l'antenna del ferir maestra, / e sì ruppe a
soderini, i-433: meglio è non ferir la vite che a dove ella ha
37: quando le impressioni vanno a ferir le anime elette, le fanno lungamente risonare
: i lamenti del popolo arrivano a ferir le stelle. moneti, 330
considerati bene questi difetti, vanno a ferir più le circostanze che l'essenza della ratificazione
mio parer, non li fu onore / ferir me de saetta in quello stato,
ed i famosi / alberghi, ove a ferir braccio ha più fermo / amor,
canto è un'arma invisibile, fatta per ferir l'anima, e ferirla d'amore
più vale: / gite tutti a ferir nel toscan coro: / ch'i'serbo
s'accorse, / che 6tavan per ferir quivi su l'ale, / in prova
mia; / come falcon che per ferir discende, / cala e poggia in uno
, 2-76: giù diroccando, a ferir venne / prima nel fondo il ramo saldo
continuando l'agitazione impressale, va a ferir con essa nell'altra corda unisona,
volte esperto / il lume, ove a ferir negli occhi venne. -terminare,
andavan dritto / ne le porte a ferir d'altri stradoni. -con valore
sua guida, 'pur a quel ben ferir '; cioè pur dirissare 10 desiderio
, che si possa trovare, a ferir nella cosa veduta. crescenzio, 1-267:
velletri, che se gli arrese senza ferir colpo. d'annunzio, v-1-598:
ed i famosi / alberghi, ove a ferir braccio ha più fermo / amor,
nel campo, or fiacca / sento al ferir la destra. foscolo, xv-406:
come in duo spegli, / lampeggiando a ferir le luci opposte. / dava costei
nel romor tuono, / fulmini nel ferir le spade sono. beltramelli, iii-25:
quando il tiro va a percuotere e ferir la muraglia in un sol punto,
forti e fieri / questa mano a ferir v'insegni e mostri. dottori,
squadra, / vanno un sferico spazio a ferir tutte. giusti, iii-282:
mura, ferir uomini e palesemente impazzire. aretino,
, 594: spinse ei l'antenna del ferir maestra, / e sì ruppe a
bartoli, 40-ii-99: tra il diritto ferir del sole e il riverberarlo dell'acqua,
tre fiorini / se non a ben ferir per la quintana. 7.
lasciandosi per noi por nella croce, / ferir e flagellar fin nella morte. offici
: crebbe in apamia, avezzo a ferir solo / le folighe del mar,
le stravaganze, intempestivo scroscio prima a ferir l'orecchio proruppe. idem, 3-iii-216
lui sforzato sia / questo legno a ferir in qualche scoglio; / par ben
più forti e fieri / questa mano a ferir v'insegni e mostri. varano,
vi-n-155 (21-5): a l'oche ferir per tal fortezza, / che perdan
orlando abbassa, / e vannosi a ferir con gran furore, / e l'
sia rosa: / da qual parte a ferir andran le some / de la tremante
. tasso, 12-56: sempre al ferir, sempre a la fretta / stimol
a fuggiasca gente il tergo sdegni / ferir, di sangue or tornerai digiuno.
su'piedi eretti / tengon sospese di ferir in atto / le fulminanti destre, e
nel romor tuono, / fulmini nel ferir le spade sono. gabrielli, 34-11:
dati, 3-36: accorgendosi dov'andava a ferir questa prosa, prese fuoco e se
testi, ii-40: non ha il ferir legge o misura, e l'arte /
leschi, / ch'èn sempre nel ferir gagliardi e freschi. -in gallesco
gareggiando i rai dell'oro / dimostran di ferir marmo splendente, / sì che tutto
la lancia a clefi, / vide ferir nella colonna autari. idem, 1081
il generoso orlando, / che non degna ferir gente che dorma. tasso, 2-17
in sulla resta / e varinosi a ferir con gran tempesta. berni, 53-
prima giunta / ambi alla vista si ferir di punta. -fin dalla soglia
d'esecutori della sua vendicatrice giustizia, di ferir quel regno con flagelli da sentirsene i
(21-8): a l'oche ferir per tal fortezza, / che perdan l'
a schiere, / e per altri ferir d'acuti strali, / de la battaglia
oggi il mare / a suo grado ferir cruccioso il lito. -in suo
si parta dalla grappiglia, nessuno cerca di ferir chi n'esce. gioberti, 1-iv-470
tal forza ed ira / corri a ferir la mia gravosa fronte. 6
vi-11-155 (21-6): l'oche ferir per tal fortezza, / che perdan l'
campo, or fiacca / sento al ferir la destra. pindemonte, 181: ma
5-19: vedi, in nessun lato / ferir non mi potresti, per mio iddio
doloroso, / ch'ignora il suo ferir, perché l'è absente, / lei
cupido /... solo usan ferir la plebe ignota. 4.
. chiudere. / se il dubbio nel ferir giovi all'amore. pasolini, 3-281
. tassoni, 5-4: i mangani al ferir maggior paura / facean da lunge e
costumi santi. tasso, 9-19: ferir da questa mia ciascuna spada, / e
piacer tanto m'impetro, / che ferir non mi possa amor terreno. dell'uva
] a svisar monti, / a ferir scogli e ad incendiar foreste. salvini,
.. / e sì ben nel ferir le braccia sbarra, / che ch'il
men l'incolpo / se non mandò a ferir di taglio il colpo.
el dì ch'amor mi assalle / ferir mi può, ma non farmi incostante.
vii core / che la man pronta sul ferir ritenne. guicciardini, 2-4-269: durante
contraria, senza fare alcuna differenza di ferir più questo che quello, a noi parrebbe
donne sbigottite, / che non sanno ferir né fare schermi, / traean supplici
armata è solo, / mal possente a ferir la fresca erbetta. niccolini, ii-489
mia; / come falcon che per ferir discende, / cala e pioggia in uno
l'arme, / pronte sempre al ferir, lontane scacci / non di aurato pallor
dardi, / a svegliar, a ferir mille infingardi. bandini, 2-1-
'n dolga / o non senta il ferir de l'altrui braccia, / se ben
, 16-42: col brando in man a ferir non s'è infinto. b.
lo veggio, e con infinto brando / ferir talora in petto amico i colpi.
invito all'amatore ardente / non può ferir rinfocolata orecchia. infòdera (infòdra
e rabbiosi / e'tigri infuriati a ferir vansi. tasso, 20-90: alcun,
la manea; / e non oso ferir per la chintana. lod. buonarroti,
tronchi degli allori / s'avvezzava a ben ferir, / del ruscello or sulle sponde
arditamente il brando / si tornaro a ferir turbati e fieri. monti, x-5-83
tergo in passando alzò la mano / per ferir lei ne la sua ignuda parte.
canto è un'arma invisibile, fatta per ferir l'anima, e ferirla d'amore
, iii- 1-40: spose udisti / ferir a grida il ciel, ché tare e
invulnerabile come achille, non si potea ferir che nel piede. 7.
bembo, 1-135: se duro destin a ferir viemmi / con più forza talor,
esposti, / da 'mprigionare augelli e ferir fere. monelli, 1-195: fra
scoppia, / movere ed arrivar, ferir lo stuolo, / aprirlo e penetrar,
ostile / più raro e lento al suo ferir diè campo, / tosto ri- munerollo
, ii-4: 'lanciare 'vale altresì ferir colla lancia. -intr.
avventerò da scherzo, / per non ferir troppo altamente il seno. g. gozzi
greci / non fosse alcun che di ferir costui / pria del suo fido avesse il
/ sbatte l'orecchie. e di ferir non lenta / or le spalle, or
osi, / tu che sai tutte del ferir le vie, / tu, ministra
e 'l ferro in alto / levando per ferir gli s'avicina. g.
, 19-68: il mostro intanto, che ferir si sente / ne'bracci e vede
lievemente. caro, 10-529: di ferir lui / non gli successe, ma
frati di cupido, / che solo uson ferir la plebe ignota, / con alte
tenuto: / col brando in man a ferir non s'è infìnto. luca pulci
vittorio mazzetti era commessa, / che per ferir co'dardi entro al bersaglio / non
gel chi vede amore / saettar foco e ferir l'alme a morte, / e
. fr. serafini, proem.: ferir si dee per dritto e per mancino
/ que'che son sempre a ben ferir maneschi, / come leoni. ottimo
alla dignità del papa e di cesare ferir con armi di marra che lascin la macchia
romano legionario, il quale era addestrato a ferir di lontano l'avversario con pallottole di
berchet, 181: ei volea ferir don quadro, / e ferì l'imperator
al mio parer non li fu onore / ferir me de saetta in quello stato,
/ l'un verso l'altro per ferir si lancia. marinella, 47: io
. serafino aquilano, 49: ferir la volse un dì senza aver cura
giogo indegno, / ivi minaccia e di ferir fa segno, / poi sfoga il
altrove, / dove non minacciò, ferir si vede. -assalire l'uomo
mia, / come falcon che per ferir discende, / cala e poggia in uno
pur ora detti. piglia di mira a ferir la tua volontà ch'è la dominante
testi, ii-40: non ha il ferir legge o misura, e l'arte /
scoppia, / movere ed arrivar, ferir lo stuolo, / aprirlo e penetrar,
: non voler con importuna offesa / ferir la pellicina onde s'avvolge / il pianton
lunge il suono / va gli orecchi a ferir. ferd. martini, 4-22:
d'un parlar mordente / rinaldo a ferir venne. biondo, xlv-144: da
che fra verdi fronde / mormorando a ferir nel volto viemme, / fammi riso-
: angue mortale / muove ratto a ferir chi lo calpesta. spolverini, xxx1-
: le schiere [febo] a ferir prese, vibrando / le mortifere punte
fu onore [ad amore] à ferir me de saetta in quello stato, /
manco il pensi, la spada a ferir move. d'annunzio, i-497: a
abbaiare e con rabbioso / dente ferir le genti malaccorte, /...
152: ma non sarà viltà ferir altrui / nascosamente? pallavicino, 1-521
, 1-57: andando il bolzone a ferir tra le natiche dell'uno [cinghiale]
padre uscire il figlio, / e ferir l'un contra l'altro parente / co'
da fellone intanto / avea l'asta a ferir librata e pronta. stuparich, 3-1
denti, / sicché non correre a ferir chi iace. l. bellini, i-144
ombra giammai d'un pensier rio, / ferir potesti? cebà, 1-66: sarà
può dire di saper riparare e di saper ferir e. idem, xcii-n-219:
tu dirai / ch'errasti e di ferir credesti un lupo, / quasi non
dardi, / a svegliar, a ferir mille infingardi. algarotti, i-viii-n: la
in passando alzò la mano / per ferir lei ne la sua ignuda parte; /
pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei, / prendon diporto,
, 1-135: se duro destin a ferir viemmi / con più forza talor, di
fu onore [ad amore] / ferir me de saetta in quello stato, /
. lemene, i-1221: non ti posso ferir, ch'endimione / fatto scudo s'
ch'endimione / fatto scudo s'oppone al ferir mio. -di animali.
mia, / come falcon che per ferir discende, / cala e poggia in
/... / e sempre che ferir potea dappresso, / balestrava col cui
corsini, 9-66: son le donne a ferir pronte e spedite: / non son
: / non son quei della sponda a ferir parchi. menzini, i-60: il
partigianóne, col quale cominciò stranamente a ferir fridiano, ma sempre di piatto.
persone... vogliono che per ferir di punta bisogni firmarsi in prima col
fui da prima / nel giorno ch'a ferir mi venne amore, / ch'a
ii-125: ecco alla terra, / che ferir da improvviso ardor si sente, /
voleva prendere altri dodici. e si obbligava ferir cadauno di loro con li suoi dodici
dura, / con lunghe corna che ferir non sanno. / d'altro l'ha
cani abbaiare e con rabbioso / dente ferir le genti malaccorte / con morso al pari
volte esperto / il lume, ove a ferir negli occhi venne: / resta dai
pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei, / prendon diporto e
tergo in passando alzò la mano / per ferir lei ne la sua ignuda parte.
-in frantumi. boiardo, 1-27-14: ferir l'un l'altro con alto romore,
piagarmi, / perch'ella, nel ferir quel duro core / di viva pietra,
oltra le mura della terra, andando a ferir nell'altro campo. gualdo priorato,
picche i due campioni / pronti a ferir. g. prati, ii-113: dal
guerreggi a suo prò: questi è ferir da lontano, il che non può farsi
/ e cum la mia te posso ferir de sopra e de sota. anonimo
assalse; / poi le schiere a ferir prese, vibrando / le mortifere punte:
frati di cupido, / che solo uson ferir la plebe ignota, / con alte
anco non ebe; / ma si sdegna ferir l'ignobil plebe. tasso, 1-63
lui par cosa poltronesca e vile / ferir un mentre giace smemorato. b. barezzi
. lemene, i-386: per soverchio ferir stanco e sudato / di bel giardin tra
mostra che gli caglia / di tal ferir che non gli sta consorto, /
irresoluto resta / il sacerdote e più ferir non vale; / lascia libero il
e mostra che gli caglia / di tal ferir che non gli sta consorto.
non ho strali, / so nondimen ferir, ma con altr'armi. g.
e li scudi imbracciati / vansi a ferir e cavalier pregiati. cantari cavallereschi,
: mal possente [il puledro] a ferir la fresca emetta, / e da
volte el dì ch'amor mi assalle / ferir mi può, ma non farmi incostante
apollo]; / poi le schiere a ferir prese, vibrando / le mortifere punte
marini, 270: ecco si sente ferir l'orecchio da non so quale strepito
che fra verdi fronde / mormorando a ferir nel volto viemme, / femmi risovenir
... accorgendosi dov'andava a ferir questa prosa, prese fuoco. 6
che le saette non giungano leggiermente a ferir chi fugge, ma lo trapassino;
le regole dette di sopra, cioè ferir con disinvoltura e galanteria e senza affettazione.
, / robusti in pugni et in ferir di mano / e con spesse vittorie in
endecasillabi [di catullo] volavano a ferir questo e quello. i più velenosi toccarono
prima giunta / ambi alla vista si ferir di punta. de luca,
, / cui giungere a ferire / e ferir et occidere è un sol punto.
di buon chirurgo / arder mostro e ferir, ma sano e purgo. graf 5-1081
. bartoli, 2-2-191: tra il diritto ferir del sole e il riverberarlo dell'acqua
dormia soave / giovane illustre, di ferir già stanco. tasso, 3-58: goffredo
] assalse; / poi le schiere a ferir prese, vibrando / le mortifere punte
, v'andrebbono con maggior forza a ferir l'animo e a tingere il volto di
, schifarla il colpo suo e potria ferir lui. n. e l. santa
, / se non a ben ferir per la quintana. fazio, ii-3-76:
alberga la manea; / e non oso ferir per la chintana. p. nelli
dilunghiate da me e mi vegniate a ferir di tutta vostra forza, ed 10 vi
scorgi cani abbaiare e con rabbioso / dente ferir le genti malaccorte. -che
strada / e redopiando lo colpo de ferir è derada. la spagna, 32-39:
: gronda il sangue; raddoppia il ferir. tommaseo, 2-i-153: seguite a far
in atto di rampare, che è ferir con la rampa cioè branca e forse si
'l truovi disdegnoso; / no 'l ferir di rapina, / che sia troppo gravoso
in bella riga steso, / come a ferir costui la lieve palla / va colla
bella riga steso, / come a ferir costui la lieve palla / va colla
è al varco. (va per ferir germondo colla mezza spada).
dava grandemente a temere di non andare a ferir di colpo contra un scoglio o ad
che questo mio tìglio abbi voluto / ferir con l'arco per la mia sentenza.
volte el dì ch'amor mi assalle / ferir mi può, ma non farmi incostante
assai già strage femmo. / dal più ferir si resti. montano, 295:
fido ricetto, /... / ferir potesti? minturno, pref: il
d'agricane, / perché altro da ferir non gli rimane. muzio, 7-182:
di dardi, / a svegliar, a ferir mille infingardi. -spandersi, diffondersi,
a la giarra, / che de ferir mai non si nfrena. 8
in bella riga steso, / come a ferir costui la lieve palla / va colla
, i luttuosi accenti / voi negletti ferir. baldini, 12-12: che gusto
: va [amore] sì chiuso per ferir lo core / che non ne potè
stelle e con le zampe / tenta ferir per rilevarsi il suolo. -
mazzetti era commessa, / che per ferir coy dardi entro al bersaglio / non
/ più raro e lento al suo ferir diè campo, / tosto rimunerollo ei
stelle e con le zampe / tenta ferir per rilevarsi il suolo, / ma invan
pers, 3-304: ella, nel ferir quel duro core / di viva pietra,
cinti di mura, con risalti da ferir di dentro per fianco gli scalatori; e
ripidissimi cinti di mura, con risalti da ferir di dentro per fianco gli scalatori.
. marini, 270: ecco si sente ferir l'orecchio da non so qual strepito
ii-6-38: quando le impressioni vanno a ferir le anime elette, le fanno lungamente risonare
, i-vtii-207: nuche e terghi di ferir già stanco / chiede l'eroe degna vittoria
frati di cupido, / che solo uson ferir la plebe ignota, / con alte
. bartoli, 2-2-191: tra il diritto ferir del sole e il riverberarlo dell'
lotta, / robusti in pugni e in ferir di mano / e con spesse vittorie
rota / e cum la mia te posso ferir de sopra e de sota. di
l'orrendo sentier gli attenti sguardi / ferir d'ullino a un tempo e di malvina
stanco / fug'r non sa, ferir non cura, e solo / pugna col
gran romore. boiardo, 1-27-14: ferir l'un l'altro con alto romore,
muove adagio torme, / scalza per non ferir col piede in cosa / che romoreggi
di cupido, / che solo uson ferir la plebe ignota, / con alte voci
di stimulo sottile, / se 'l ferir ti diletta, / vanne colà dove superba
vedrai più di tua mano questa in ferir maestra, / se por lasci a vulcano
, / e, se men voi ferir, più fere il core.
posta sagitaria la zentille, / per ferir e covrir non son nient ville. vadi
non ho strali, / so nondimen ferir, ma con altr'armi: / armi
uomo, come t'è sofferto l'animo ferir colei che t'avea sanato della ferita
/ ch'era un'alpe volante, a ferir l'etra. -macchina d'assedio simile
della squadra contraria senza fare alcuna differenza di ferir più questo che quello, a noi
9-70: che sorte armi? / da ferir molte, da difesa scarse. tortora
scatizza, / qual ha la voglia di ferir ingorda, / e gli lascia ire
, ritrarsi, / ma incalzar, ma ferir, ma vendicarsi. -sostant
schermo, / lo qual no falsa per ferir de'stocchi, / che tant'è
orribil forza / che natura gli diè, ferir l'elmetto / volle al guerriero:
donne sbigottite, / che non sanno ferir né fare schermi, / traean supplici
che sembianza ha d'armi / trattate per ferir, presso ai palazzi / e vicino
appena il dolce labbro, / mi sentii ferir il petto / dallo strai della beltà
abbaiare, e con rabbioso dente ferir le genti malaccorte / con morso al pari
», stro... ferir si sente / ne'bracci, e vede
incocca, / già lo scocca / per ferir dargo. -per estens. scaricare
'l strai sovente scocca / né cessa di ferir, und'io son tale / che
prudenza vi vaierete di... ferir lui secondo l'occasione che vi darà,
scoppia, / movere ed arrivar, ferir lo stuolo, / aprirlo e penetrar,
l'uccisa amabil coppia, / ondearrivar, ferir lo stuolo, / aprirlo e penetrar fu
, qualunque volta si scoperse, / ferir, se non di piatto, lo sofferse
, / con lunghe corna, che ferir non sanno. /... /
scogli e nelle torri, ci vuole il ferir di ducento e trecento anni dell'acqua
mi mostra, / non oso di ferir timmagin vostra. passeroni, 1-172:
). alamanni, 5-2-617: a ferir vansi [i tori] / con le
: chiude l'uno degli occhi / per ferir francamente / bendestro arciera il destinato segno.
, 1-ii-69: vuo'con egual piacere / ferir le ninfe e seguitar le fere.
pucci, cent., 34-71: a ferir d'ogni parte gente preme, /
cavallo (v.). ferir dalle mie bellezze, e quasi destinasse amore
pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei, / prendon diporto,
incocca, / già lo scocca / per ferir dargo; ahi! ma la man
portò stravolta e mezzo sott'acqua a ferir nella spiaggia. -separato dalle altre
/ indarno tu ti stanchi / per ferir il cor mio. 3.
giogo indegno, / ivi minaccia e di ferir fa segno, / poi sfoga il
.. attaccò luimaliziosamente a solo oggetto di ferir me per isghembo, se così,
sguardi / ben cento cori / meglio ferir. foscolo, v-96: vi sono certi
, e gli diede un coltello attossicato da ferir nicolò. b. croce,
in questo giudizio ebbe cuore di sentirsi ferir rorecchie e di pronunziare egli medesimo sentenziando il
allor ai pace, / ma di ferir chi me'sapea col brando, 7 l'
/ lo qual no falsa per ferir de'stocchi, / che tant'è sodo
, come t'è sofferto l'animo ferir colei che t'avea sanato della ferita della
e da lei prendi / nuovi dardi da ferir. parini, 1-iv-56: le spade
ciel sospingo il guardo / là ve a ferir strai di pensiero è tardo.
. lemene, i-386: per soverchio ferir stanco e sudato, / di bel giardin
sparagni, / anzi ogn'or di ferir divien più vago, / tagliando l'arme
ove dormìa soave / giovane illustre, di ferir già stanco. marino, 1-1-71:
). martello, 6-iii-151: a ferir va il sentiero spartendosi in più vie
spezie intenzionali overo spiritali, che a ferir l'oditiva potenzia spiritalmente vengano, e
in duo spegli, / lampeggiando a ferir le luci opposte. orsi, 21:
la destra, / ch'era a ferir già stanca, o con lo scudo /
ne, col quale cominciò stranamente a ferir fridiano, ma sempre di piatto.
producano spezie intenzionali overo spiritali che a ferir l'oditiva potenzia spiritalmente vengano, e suoni
spezie intenzionali; overo spiritali che a ferir l'oditiva potencia spiritalmente vengano, e
con forte imaginazion guardando, vengono a ferir la cosa guardata, toccano il core
ghe arene / mole alta fin dove ferir può dardo. 8. figur
, / vanno un sferico spazio a ferir tutte / e di se stesse a far
in opere difensive. 3-2-52: di quel ferir grifone ha poca cura, / ché era
colpi a te ritira. / -barbara crudeltà ferir senz'ira, / flagellar senza sdegno
colpo, tanto o quanto / per ferir s'acconciò in quello istallo. pasquinate
osi, / tu che sai tutte del ferir le vie, / tu, ministra di
fu discosto, / e tomonsi a ferir con due stangoni. ritmo nenciale,
grado di tollevidi ch'e'te posso ferir senga stenta. sanudo, viii-260: hanno
di stimulo sottile, / se t ferir ti diletta, / vanne colà dove superba
, andavan dritto / ne le porte a ferir d'altri stradoni. giuglaris, 272
ne, col quale cominciò stranamente a ferir fndiano, ma sempre di piatto.
strano umore, che, 'n vece ai ferir i nemici, volgete l'armi in
e strugge, / né tien biasimo ferir anco chi fugge. giuglaris, 376:
tanto in strillar che con facilità / potrà ferir degli orecchi più chiusi / gl'intormentiti
soggettiva. caro, 10-528: di ferir lui / non gli successe, ma del
a costo di svalutarmi, o di ferir te stesso. -trattare con noncuranza.
mar tirren placido e piano il bel lito ferir tacitamente. marradi, 337: tacitamente
, vii-19-68: il mostro intanto, che ferir si sente / ne'bracci, e
ritorna con tempesta / e corronsi a ferir testa per testa. cantari cavallereschi,
celinda i carmi a ferir l'etra. metastasio, 599: curvo
condir: / che pezo è lengua per ferir. egidio romano volgar., i-2-28
tergo in passando alzò la mano / per ferir lei ne la sua ignuda parte
anima prava, dietro il tergo a ferir chi non ti tocca? carducci, iii-2-8
ritorna con tempesta, / e corronsi a ferir testa per testa. -testa vuol
e scoppia, / movere ed arrivar ferir lo stuolo, / aprirlo e penetrar,
chi torse il naso a questo 'ferir tomeamenti'. nievo, 588: s'anche
certe persone... vogliono che per ferir di punta bisogni firmarsi in prima col
, / con le quai s'arma e ferir non gl'incresce ». landino [
e trapasolli el core / credendo de ferir silvestre, fera. porcacchi, i-181:
cavalleria nemica co'petti de'destrieri senza ferir colpi, non vi lasciar traportare alla
spada me esca de mano / de ferir te tractarò come croio villano. podiani,
sembianza ha d'armi / trattate per ferir, presso ai palazzi, / e vicino
volta del petto: / poi nel ferir al mezzo si ristringe, / acciò ch'
de strada / e redopiando lo colpo de ferir è derada. 13. intr
, / vanno un sferico spazio a ferir tutte / e di sestesse a far croce
farò con mia lancia pungente, / a ferir sopra la gente affocante, / non
. dotti, 1-380: chi tenta ferir le altrui radici / sovente apre le piaghe
schemivanla. edo, 8-71: tu vederai ferir per la rivera / gli uzeli tutti
uomo come t'è sofferto l'animo ferir colei, che t'avea sanato della ferita
doloroso, / ch'ignora il suo ferir, perché l'è absente, / lei
begli occhi il telo / ch'a ferir ogni core amor destina. -vestire
sagitaria la zen- tille, / per ferir e covrir non son nient ville. arici
e donne, / ch'andavan a ferir successi veri, / e ritrovavan gretole,
giogo indegno, / ivi minaccia e di ferir fa segno. magalotti, 4-89:
nelle solinghe arene / mole alta fin dove ferir può dardo; / e colà il
faretra avendo / lungi e da presso di ferir desio / dimostra, e veste di
a chi tocca se, in vece di ferir me, va a ferir altri.
vece di ferir me, va a ferir altri. = dall'ar.
, / o cavriol montivago / già di ferir minaccia. = voce dotta, lat