, / son fatti albergo di selvagge fere, / lasciati in abbandono a gente
pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe / ravviva
/ col rostro il petto il pelican si fere, / va 'l picchio a scosse
ma se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla / toma quel
7-39: e più ch'altrove impetuoso fere / ove più di vital formò natura,
/ fiero pasto agli augelli ed alle fere. leopardi, i-571: longino,
, / rodomonte crudele, uccide o fere. 8. impers. ant
ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato,
che spesso del mio pianger cresci; / fere selvestre, vaghi augelli e pesci /
e 'l vento tace / e le fere e gli augelli il sonno affiena.
col rostro il petto il pelican si fere, / va 'l picchio a scosse e
torme / e '1 covil de le fere. idem, 7-55: non altramente
e le sere / perde, cacciando fere. -giorno. chiabrera, 4-1-434
che in pochi salti raggiungon le fere, / e tigri e cefi e
oscura. idem, 9-68: poi fere albin là 've premier s'apprende /
312-4: né per bei boschi allegre fere e snelle. boccaccio, i-15:
noi tien volto / delia, in cui fere il formator del giorno, / e
, 368: esser devrieno almeno / le fere irragionevoli e gli augelli, / gl'
e selvaggi se sogliono trovare omini come fere. petrarca, 25-13: quanto è spinoso
. latini, i-2098: chi fere bene ardito / può ben esser ferito
, fiera / più che tutte le fere, / albergo gli dineghi nel tuo petto
1-46: tanti cori amor piglia, fere e ancide, / quant'ella o dolce
: allor tra i boschi le correnti fere / fu trovato il pigliar con lacci e
iii-241: giacean negli antri lor le fere in pace, / tacean gli augei
/ steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti, /
, iii-241: giacean negli antri lor le fere in pace, / tacean gli augei
/ col rostro il petto il pelican si fere, / va 'l picchio a scosse
e 'l arco in su e 'n giù fere e cammina. marcello, 87:
/ e con parole assai arrogante e fere / in modo molto stran l'ha
/ ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato
e de gli strali, / seguir le fere fugaci, e le forti / atterrar
. luca pulci, 1-120: certe fere crudeli hanno que'boschi, / che
368: esser devrieno almeno / le fere irragionevoli e gli augelli, / gl'insensati
iii-241: giacean negli antri lor le fere in pace, / tacean gli augei sotto
e colli strali aurati / fan sentire alle fere i crudi omei. idem, st
iii-241: giacean negli antri lor le fere in pace, / tacean gli augei sotto
i vivi / all'etere maligno ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
. narducci, iii-275: sembran fere d'avorio in bosco d'oro / le
d'avorio in bosco d'oro / le fere erranti onde sì ricca siete. fontanella
/ tra voglie o furie infuriate e fere. baretti, i-108: tu se'avvinto
. marino, 5-103: o crude fere, o maledetta caccia, / o
mansuete in su que'campi aprici / le fere più terribili baccando. =
pudico; / la man che me fere non posso vedere: / tal cose patere
o marittime e simili cose marziali e fere. castiglione, 379: apparecchiandosi nova
gentil sovra i bimolli, / che fere e fugge e rapida diletta. marcello,
arietta gentil sovra i bimolli, / che fere e fugge e rapida diletta, /
/ che in pochi salti raggiungon le fere, / e tigri e cefi e bissonti
sotto verde ombra, e le selvagge fere / cercavano l'orror dei folti boschi /
/ là 'v'ode lo braire / fere e va 'l morire. intelligenza, 267
che in pochi salti raggiungon le fere, / e tigri e cefi e bissonti
arietta gentil sovra i bimolli, / che fere e fugge e rapida diletta,
ma come spada, che difende o fere, / s'avien che bene o male
i giorni / da dare assalto alle selvagge fere. campanella, 1095: usano le
mio core giunta: / così mi fere amor, la''vunque passo, / com'
per le selve avvezza / cacciar le fere, adoperar la marra, / arar con
stanca di seguir torme / de le fere fugaci, al fin fermossi. marini
fuman le fontane; / le dimestiche fere e le seivane / giuso hanno poste
/ steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti,
corre fanciullo entro il deserto / di fere albergo; ivi fontane ed erbe / fur
da cespugli e vepri / di mansuete fere adone ha scorto / più d'uno stuol
degni capestri / lor serian distringendo come fere / quale più son crudere, /
valli / castigar l'ozio e seguitar le fere. 9. rifl. ant
stanca di seguir torme / de le fere fugaci, al fin fermossi. giovanetti,
, / c'a la cielata mi fere per costa. chiaro davanzali, ii-338:
quanto è più sicuro / seguir le fere fuggitive in caccia / fra boschi antichi
. bembo, 1-195: con le fere e con gli arbori e con tacque /
massi, e'boschi pieni / di crude fere e di malvagie genti, / vegnon
molla. latini, 2097: chi fere bene ardito / può ben esser ferito,
/ quando lo raggio del sole vi fere / sarai contento di colur vedendo.
mio core giunta: / così mi fere amor, la''vunque passo, / com'
stanca di seguir torme / de le fere fugaci, al fin fermossi. parini,
contenere. latini, i-2099: chi fere bene ardito / può ben esser ferito
cor d'uno disio, / come si fere augello di bolzone. iacopone, 38-27
cantar bellici carmi / sediziose trombe in fere voci. f. f. frugoni,
misero ottegno / fra tutte l'altre fere / con mostruose membra / consigliato discorso
274-7: disleal a me sol, ché fere scorte / vai ricettando, e se'
? marino, 5-102: o crude fere, o maledetta caccia, / o ricetti
o marittime e simili cose marziali e fere; altri paesi, casamenti e scorci
mio core giunta: / così mi fere amor, la''vunque passo, / com'
, / c'a la cielata mi fere per costa. compagni, 1-10:
, quanto è più sicuro / seguir le fere fuggitive in caccia / fra boschi antichi
investigar con traccia accorta / de le fere i covili / l'alta sagacità punto ti
le lepri, i cervi e l'altre fere in caccia, / pe'covili appiattate
spandono / sopra i covili, ove le fere e gli uomini / da la fatica
310: ansanti li vede, quai trepide fere, / irsuti per tema le fulve
, 18-157: o troppo de le fere aspro seguace, / ed ai consigli miei
310: ansanti li vede, quai trepide fere, / irsuti per tema le fulve
degni capestri / lor serian distringendo come fere / quale più son crudere, / dimorar
colli strali aurati / fan sentire alle fere i crudi omei. tasso, 10-6:
da lentini, ii-93: l'amore fere là ove spera / e mandavi lo
lo dardo da sua parte: / fere in tal loco che l'omo non
lento dardo, / dando sovente a fere agro martìro. ariosto, 3-74:
, fiera / più che tutte le fere, / albergo gli dineghi nel tuo petto
310: ansanti li vede, quai trepide fere, / irsuti per tema le fulve
e fatto spelonca di ladroni, gabbia di fere crudeli. imbriani, 3-62: doppiamente
i vivi / all'etere maligno ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
dardo / e con tanta dolcezza / mi fere il cor, che non si può
/ steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti, /
empietà mostrasti, / che arriva e fere, allor che men s'aspetta, /
giacomo da lentini, ii-93: l'amore fere là ove spera / e mandavi lo
mandavi lo dardo da sua parte: / fere in tal loco che l'omo non
non pur de l'uomo e de le fere [il badalischio] è morte,
/ steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti, /
/ repiglia forze, e trando dritto, fere, / e impiaga sempre il cor
disarmò l'anima forte / sol di fere plebee tra volgo indegno. bocchelli, 1-iii-546
: ma sg un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla / toma quel
tal, che vi parla e poi vi fere a segna, / nego, ché
/ disleal a me sol, ché fere scorte / vai ricettando, e se'fatto
, xxx-5-307: son fuggita da le fere, / per fuggirti, o crudo amore
; / né mi vai seguir le fere, / né star chiusa in chiuso orrore
degni capestri / lor serian distringendo come fere / quale più son crudere, /
/ ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato
era in campagna / gran distruttor di fere e gran maestro / d'armar di
terra il foco il pelago, / le fere e l'uom domasti. rosmini,
accora. matraini, ix-511: nemiche fere in essi, empie e rapaci / s'
oppresso. matraini, ix-511: nemiche fere in essi, empie e rapaci, /
/ è domar, combattendo, uomini e fere. parini, giorno, iv-407:
guardo / steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti,
di doppia potenza, / colli qua'fere a dèi ed a mortali. guicciardini,
di tosco, / et altre fere attraversarsi il calle. caro, 2-378:
ceciderit, cubitis alarum et pectore repit fere sicut vespertilio... haec non
xxx-5-213: con me severe, / faci fere, / non di ciel vi dirò
fa l'usato effetto: / nel cor fere il gi gante che l'
, 102: veggio far gioghi all'empie fere al collo / de i rami,
per le piagge, / e le fere selvagge entr'a le mura. boiardo,
. baldi, i-46: tante fere non ha l'ercinia selva, / né
, faggi, orni e ginepri; / fere scaccia con gridi e rozzi accenti /
è pur detto falcone, / fere col petto più che non col becco.
bramo, altro diletto, / che fere e selve; e son contenta e
cose che stanno erte, là o'ella fere colli suoi raggi. pascoli, 40
e facelle / e sentonsi ulular diverse fere, / eh'esser mostrano al suon crudeli
vivi / all'etere maligno ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
dolorosa fada piangono i pesci, le fere e gli uccegli. 2.
col rostro il petto il pellican si fere, / va 'l picchio a scosse e
sangue aspetto, / parte ci aggiunge orride fere e mostri / spaventosi, e gli
dante, 21-2: com più vi fere amor co'suoi vincastri, / più
/ ne gli occhi a i franchi impetuosa fere, / e l'improvvisa violenza arresta
e lasciano i corpi in preda alle fere. m. ricci, ii-315:
pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe / ravviva
* feto '(da un antico * fere 'allattare, generare, creare')
cosa più bella. tasso, 1-8-97: fere colui d'aspra percossa e fella.
col rostro il petto il pellican si fere, / va 'l picchio a scosse e
/ né di mille tuoi colpi un fere il segno. mascardi, 1-375:
aspra pioggia / acuta più che strai mi fere il bianco aspetto di cilestro. boccaccio,
, e più vicino il lito / fere l'euro le vele, e lo conduce
guardo / steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti,
in un raccolga i fochi sparsi. / fere il gran lume con terror le viste
: / ma se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla / torna
cose che stanno erte, là o'ella fere colli suoi raggi. dante, purg
ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato,
10 mio core giunta; / così mi fere amor, lavunque passo, / com'
/ ed assalta in un tratto e fere e fugge. galeazzo di tarsia, ix-650
di doppia potenza, / colli qua'fere a dèi ed a mortali. poliziano,
, / sì come il parpaglion che fere al foco, / veggendo il gran
coloro / che vi condusse empia avarizia, fere, / ne restano sì oppressi,
quando la rosata / luce ne'suoi bicchier fere e risplende. carducci, 709:
sapienzia, ne la quale questo amore fere, ettema è. buti, 2-380:
proverbi toscani, 83: chi di coltello fere, di coltello pere.
e vinca l'uom di ferità le fere. leopardi, 348: tratto di mia
via. alfieri, 57: due fere donne, anzi due furie atroci, /
non una volta, / ché mi fere e trafigge a tutte l'ore.
, quanto è più sicuro / seguir le fere fuggitive in caccia / fra boschi antichi
: il bello iulo / seguia le fere fuggitive in caccia. tansillo, 136:
. tansillo, 136: calan le fere al piano, / poi che nei monti
: ansanti li vede, quai trepide fere, / irsuti per tema le fulve criniere
al suo simile offenda, fór solamente fere che dimorano col- l'omo, come
torma / conversi in fonti, in fere, in legni, in sassi, /
/ l'elefante col cane ed altre fere. parini, giorno, ii-296: cade
pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe / ravviva
/ ma ad insania trarria uomini e fere. landolfi, 3-118: [nel profondo
dir, che fe'di queste / fere rabbiose già sì duro scempio? panigarola,
investigar con traccia accorta / de le fere i covili / l'alta sagacità punto ti
volte. alfieri, 57: due fere donne, anzi due furie atroci, /
sol, fiera / più che tutte le fere, / / cacciator di quei
/ o mondo pazzo, o crude e fere stelle, / o distino aspro e
mai dire, / di cose mescolate tanto fere. 16. spietato, cruento,
: morte, io temo più le tue fere arme. marino, ii-153: fonder
/ né da te spero mai men fere notti. groto, 189: quelle brevi
figlia d'icario, che abitava a fere con lo sposo eumélo. -portare in
, / sicome il parpa- glion che fere al foco, / vegiendo il gran splendor
/ ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato
, quanto è più sicuro / seguir le fere fuggitive in caccia / fra boschi antichi
i laghi. alfieri, 1-723: fere urla io sento e un immenso frastuono
fronda al ciel sereno, / le fere in bosco e ne'frondosi dumi, /
arietta gentil sovra i bimolli, / che fere e fugge e rapida diletta. buonarroti
valli / seguendo in caccia le fuggenti fere, / e la tigre e 'l
quanto è più sicuro / seguir le fere fuggitive in caccia / fra boschi antichi
in un leggiadro e fiero, / o fere attende fuggitive al varco. foscolo,
, o di rado, ei l'uomo fere. goldoni, iii-121: mi fulmini
signori] li vede, quai trepide fere, / irsuti per tema le fulve criniere
questo m'insegnava un tessalo / di fere ad ammansire / i poliedri. bocchelli,
tu salti dal nido: / e le fere si stan ne le lor grotte.
demonio. alfieri, 57: due fere donne, anzi due furie atroci,
] fusse quel carcere suo tra le fere, in quale e'sentiva dintorno furiare la
fatto spelonca di ladroni, gabbia di fere crudeli. d'annunzio, iii-1-1116:
osar costoro / fra le spade interpor fere e pungenti, / con quella securtà
decalogo, v-422-112: chi de a giadi fere, a giadi perisse. m
. grazzini, 571: così piglia, fere, arde ed ancide / gli uomini
iii-241: giacean negli antri lor le fere in pace, / tacean gli augei sotto
, i-77: or li uomini e le fere hanno le urgenti / fatiche e dur
/ e con tanta dolcezza / mi fere il cor, che non si può tenere
pesci all'onde, / serpi e fere alla terra, e giunse loro: /
e fuman le fontane; / le dimestiche fere e le seivane / giuso hanno poste
, che mai non erra, / le fere ancor tra gli stellanti chiostri / calcate
vibra. tasso, 20-46: non fere, non fa schermo e non s'arretra
fallamonica, 81: gli uomini son fatti fere ed orsi, / qual strazia,
, gemme, tesori, uomini e fere, / che l'africa soggetta a lui
i giorni passo / la sparsa delle fere errante greggia. cesarotti, ii-62: smarriti
, ix-38: con tanta dolcezza / mi fere il cor [amore], che
. tansillo, 144: le fere si stan ne le lor grotte. nannini
stanno erte, là o'ella fere colli suoi raggi; e vegonose li sui
/ presa la mazza, a lui fere una tempia. tasso, 11-42: che
guardo / steso nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti /
17-9: darà fanciullo, in varie imagin fere / di guerra, i segni di
/ muove co'veltri a guerreggiar la fere. s. maffei, xxx6- 72
guer reggiar le più superbe fere. — intr. campiglia
vivi / all'etere maligno ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
la 'mbelva. baldi, i-46: tante fere tose. abbellire.
. tansillo, 2-86: calan le fere al piano, / poi che ne'monti
numeri da estrarre a sorte che fere / maggior saette, poscia ch'è trincato
turba sciocca / con tasta bassa impetuosa fere; / e chi nel collo e
: così dunque va il mondo, o fere stelle? / così iustizia il ciel
gran guerra, vincerà; / domerà fere genti; imporrà leggi. tasso, 1-76
31-48: se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla / torna quel
incame. carducci, iii-2-204: questo che fere, il ferro è de la nova
libelli, i versacci, le canta- fere che andarono attorno a quel tempo, servirono
costei negli occhi, onde i cor fere e incende. d'annunzio, i-152:
. grafi, 7-411: così [le fere] sbigottite com'esse corrono, non sì
converrà ch'eo incespi; / così me fere la sua luce adesso, / e
figliuolini spinge a dar nell'armi le fere, che sono per la fierezza e per
forza / ostil, distruggitrice, dentro fere [il mortai] / e di fuor
estremità de'duo squadroni / l'indiche fere gli angoli fan forti. b.
fìgliuolini spinge a dar nell'armi le fere, che sono per la fierezza e per
piccolezze. imperiali, 4-611: di fere alate un cacciator accorto / spia le latebre
asperge, / e strugge uomini e fere. forteguerri, 26-75: il pianto
: così dunque va il mortdo, o fere stelle? / così iustizia il ciel
383: come l'altra stella costei fere, / così la nostra uma- nitade
: allor quando il sol di state fere / le dense nebbie, che gli
d'inneggiare / quel che da lungi fere, apollo. -figur. esaltare
, 1-157: non nutre il terren fere o serpenti / o, se ne nutre
confuso / e di cani e di fere e di persone, / inselvate persone e
i fiori, poi fa fuggir le fere, che sono cose sensate, e finalmente
han pasco né ricetto / insin le fere abbandonano i lochi. a. f.
quella delli uccelli, e a quella delle fere, e pure in campo la
. erasmo da valvasone, 1-20: fere selvagge e cani / e duri cacciator.
e, queste infrante, invittamente il fere / con brando lucidissimo e sonante.
.. /... colui non fere ove è diretta, / ch'egli
gli uomini errando, e si mescean quai fere. carducci, 11-4-226: mi par
. pasqualigo, 2-10: sempre fere lacrimabundo a gli occhi riguardati vi offerite
, / da 'mprigionare augelli e ferir fere. monelli, 1-195: fra il
serpi senza tosco, / l'altre fere ebbeno il cielo adorno, / che state
a chi vi mira / egualmente d'amor fere e difende. -fare di una
questi gli altri e pensar che non fere / di lancia altrui chi chere /
però vorrei ch'andaste a quelle, fere / solo ver me, là ov'elle
: ansanti li vede, quai trepide fere, / irsuti per tema le fulve criniere
ormora. imperiali, 4-611: di fere alate un cacciator accorto / spia le latebre
altro non essere che latibuli de nocente fere. amabile di continenzia, 71:
torme / conversi in fonti, in fere, in legni, in sassi, /
ostacolare. tasso, 20-89: il fere in fronte e nel medesmo segno /
, parassiti di molte coni fere e latifoglie. = voce dotta
né creder può che l'uomo a fere imprese / avezzo sempre, or lento
un lento dardo, / dando sovente a fere agro martiro. alamanni, 7-ii-196:
: ansanti li vede, quai trepide fere, / irsuti per tema le fulve criniere
: alzando il dito / di manaccia lo fere e di ippodromo, profonda e
, 81: come il parpaglion che fere al foco, / veggendo il gran splendor
scherno, / più crudel de le fere, il crudo padre? guerrazzi, 2-206
mondo negli arcioni. tasso, 14-601: fere engerlano il gran nemico in testa,
d'uomini, come gli altri andan di fere, / e porre agguati, e
/ de corduglianza; / che toca e fere zascauna amanza, / ch'ai so
/ ove manco si teme, e fere e punge. carletti, 121: meno
/ e le piante, e le fere, e l'operosa / umana prole un
giacomo da lentini, 44: l'amore fere là ove spera / e mandavi lo
mandavi lo dardo da sua parte; / fere in tal loco che tomo non spera
alzando il dito / di manaccia lo fere e di disprezzo, / e 'l fior
lento dardo, / dando sovente a fere agro martiro. 3. tortura
l'anelar de'mastini, la strage delle fere consigliava a'cacciatori il riposo. p
per li crini, / e qual si fere a morte e qual s'ammazza!
munti, / e celli e pisci con fere, / che regere li mere.
selva antica e folta, / cupo di fere albergo. -proprio di persona depressa
coloro / che vi condusse empia avarizia, fere, / ne restano sì oppressi,
serrato, / che co'dardi qual fere e qual minaccia / e furioso innanzi a
solo i consueti / luoghi dove le fere ad uscir vanno. -mirare all'
vivi / all'etere maligna ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
.. / come 1'incontra, il fere a l'improviso; / quel si
boschi spargendo il suo dolore, de le fere mulceva il duro core. m.
fera donna che sdegna, infra le fere, / la mia cetra, com'
mortalmente piagollo, e quel fellone / non fere, non fa schermo e non s'
, xvii-650-6: l'omo nudo chi 'l fere di coltello, / di piciol colpo
/ porta una freccia che fischiando il fere: / allora gli saltò la mosca al
lasci ed esca / de le selvagge fere. / ecco le ricompense / de l'
amano per le selve / le mostruose fere; aman per tonde / i veloci delfini
, xxxv-11-470: lo trono... fere lo muro / e '1 vento li
per le piagge, / e le fere selvagge entr'a le mura. sacchetti,
quanto è più securo / seguir le fere fugitive in caccia / fra boschi antichi
palescandolo, 167: la distanza delle fere non è atta a fare reale mutazione
averlo altrove, mutati i luoghi delle fere, come si fa adesso, e perciò
ii-12: non guerreggiai con le selvagge fere, / né trassi fuor de tonde il
di me, coll'accen- nar mie fere / non narrabili angosce. sciascia, 4-10
scherno, / più crudel de le fere, il crudo padre? salvini, 48-51
vivono a carico di tutte le cruci- fere, coltivate e spontanee. =
è poi questo comodo ne'luoghi delle fere, eh'essendo quello un centro di
/ bestiamusico, e sassico / le fere al suon dolcipungente armonico. =
intorno il lido, / sol di fere selvaggie orrido nido. marchetti, 5-197:
e da boscaglie, / nidi di fere e d'animai selvaggi. mascheroni, 8-119
. serdini, 1-73: veggio le fere pellegrine e snelle / nell'abito e
e '1 vento tace, / e le fere e gli augelli il sonno affrena,
continui aiuti ella deve por fere al fanciullo, novizio della vita. nievo
non essere che latibuli de nocente fere e cavernicole de noxi animali e
e senza nulla dire, incalza e fere / più presto d'un baleno or questo
31-48: se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla / torna
, ciò pesci che nuotano, ciò fere che discorrono, sono seppellite ne'nostri
. boiardo, canz., 132: fere selvagie e vaghi ocei, che sciolti
uomini grandi. pasqualigo, 2-10: sempre fere lacrima- bundo a gli occhi de'riguardanti
foco, che le indomite e olfabile fere... in me non facesse-
, / qual cón l'ugna le fere. -con uso iperbolico: remoto,
colli strali aurati / fan sentire alle fere i crudi omei. n. franco
solo [il leone] tra le fere è chi usi clemenzia con i supplicanti,
chi vi mira / egualmente d'amor fere ed offende. / ogni occhio, ogni
oriente; / e le piante e le fere e l'operosa / umana prole un
/ che vi condusse empia avarizia, fere, / ne restano sì oppressi che può
tien volto / delia, in cui fere il formator del giorno. caporali,
amano per le selve / le mostruose fere; aman per tonde / i veloci delfini
monosini, 277: de ornine pannoso vel fere nudo dici solet: 'è a
31-48: se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla / torna
e nel gran spazio della fronte il fere. g. gozzi, i-n-28: la
, i-77: or li uomini e le fere hanno le urgenti / fatiche e dur
orrende / selve e tane di fere ebbe ricetto / con la fanciulla. imperiali
parangone de la oscurità de la luce che fere in quella parte del corpo. bruno
/ ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato
sei scorso in ogni varco, / seguendo fere pargolette e snelle. stigliani, 2-437
la folle natura / del parpaglione, che fere lo foco. inghilfredi, 383:
umane forme / miste a forme di fere, e rami altissimi / spuntar talvolta da
ha pasco né ricetto, / insin le fere abbandonano i lochi. castelvetro, 144
guizzano passaggiere / in ercinie natanti orride fere. -che scorre via; mobile
fert novi ', si racchiudono tutte le fere, tutti'i mostri e tutt'i
iacopone, 27-38: la man che me fere non posso vedere: / tal cose
per orrende / selve e tane di fere ebbe ricetto / con la fanciulla,
scórselo. orsini, 68: oltre le fere ingorde et inumane / vi sono i
le pelli o con le spoglie / delle fere coprian l'ignude membra. g.
/ per monti e valli più sassose e fere / con lui se- guia le fuggitive
/ con lui se- guia le fuggitive fere. 10. per simil.
colli strali aurati / fan sentire alle fere i crudi omei. marino, vii-
e degli uomini sovente / dell'indomite fere e de'pennuti / cresce il corpo
veduta! cariteo, 114: le fere or qui nel bosco antiniano, / mentre
ramo. -cui serv'-e', me. fere, / ca perfere dentro al mio
ch'è senza ramo - e non tiene fere. = comp. da per,
andando per quelle strade, folte di fere umane (se non pur d'uomini
cani] seguono la pesta / delle fere e l'odor che adietro resta. marino
s'entra per un buco, / fere il cavallo che ha piagato il dorso
i giardini piantati d'alberi e pieni di fere. gemelli careri, 1-i-303: l'
sul tiranno dei fior corre e lo fere. ghislanzoni, 18-26: d patuffi,
1-43-io: l'omo nudo, chi 'l fere di coltello, / di picciol colpo
vivi / all'etere maligno ed alle fere / i miserandi avanzi che natura / con
baldanza e tanta securtate, / che fere tra 'miei spiriti paurosi, /
attenta adaltrude. cesarotti, i-iv51: fere il suo conallo: ei piomba a basso
per lo stran frastuonio che il cuor li fere / al calcar già le nimeghesi piote
odio, disdegno ed impietate, / fere peggior ch'angui, leoni ed orsi
con aguati / e nella pleura il fere sopramano / coll'asta. d'annunzio,
a guardia siede, / glafira e fere e la pomposa jolco, / chiara per
, / e gira mano e poi fere in travaglia / a tal che de l'
: umane forme / miste a forme di fere e rami altissimi / spuntar talvolta da
tutta sua possa / e con tasta lui fere nel tallone. cesarotti, 1-xvi-1-313:
fronte / io sosterrò le tue percosse fere, / facendo a tucta possa il mio
ha la virtù di far fuggir le fere da chiunque candida la porti addosso e
de l'amate piante, / predatrice di fere ardita e bella. goldoni, xiii-245
; / ma chi 'l prende ove fere, è spesso morte. buonarroti il
, / le groppe del destrier col capo fere: / perde la staffa, et
or fino, / né per campagne fere snelle e preste. chiabrera, 1-i-418:
de'massili, / le più rigide fere e fere e sbrana / ne'ricovrì selvaggi
, / le più rigide fere e fere e sbrana / ne'ricovrì selvaggi e ne'
dante, lxii-3: com più vi fere amor co'suoi vincastri, / più
arco / purgò la terra di tiranni e fere? assarino, 36: purgò
lomazzi, 4-ii-204: il lume che fere nell'acqua, quanto ella è più
/ sbarra: un'orrenda vision lo fere. toso, incontentabile.
poi di sua nova bil- tate / fere saette in disdegnosa quadra, / dice la
, onde talvolta / ai danni delle fere armata vai, / di questi scellerati
faretrato / e per l'etra sonante / fere il quadrello alato. -per estens
. tasso, 16-26: tra le fere spazia e tra le piante, / se
passo queta ». aretino, 14-10: fere, augelli e pesci il cantar noto
6-161: le forme pian con mill'altrepiù fere / in cui verranti i sogni al
spoglie, / di quanti con gli strai fere ed ancide. g. bentivoglio,
crudo / del nemico ribatte e lui fere anco; / ne poi, ciò fatto
piante né vegete né frutti fere,... e verrebbero sempre storte
i-xm (a) -2: de la fere infertà e angoscioza / radicata 'n diverse
le soi rame pur se bate e fere, / tanto qe lo so fruito destruge
di galliche voci esca vestito, / fere le menti d'improvvisa luce.
intento, / con soave velen mi fere amore, / e m'è rapina il
1-43-7: l'omo nudo, chi 'l fere di coltello, / di picciol colpo
feconda pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe /
sul tiranno dei fior corre e lo fere / e gli tragge dal sen l'alma
né li cani pono sequire né le corrente fere né il loro olfato né anche
ha la virtù di far fuggir le fere da chiunque candida, la porti addosso e
furor lasciaro, / dal furor de le fere è forse guasto. ciampoli, 35
da cespugli e vepri / di mansuete fere adone ha scorto / più d'uno
ferro crudo / del nemico ribatte e lui fere anco. bùgnole sale, 2-236:
a diana il core, / siegua le fere e non ricetti amore. baretti,
pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe / ravviva
le pelli o con le spoglie / delle fere coprian l'ignude membra; / ma
pronte / nei venerei diletti e delle fere / ne ^ parti l'alme. leopardi
, giai, guerre, guasti, bestie fere che mangiavan la gente, e a
: l'occhio, che a quanto il fere, s'aombra e ognor ripugna,
anno, e varietà rifiorenti o bi- fere che possono dare due produzioni nell'anno.
nma gli occhi: / cogliam le fere a l'aspettato varco. scroffa, 1-34
ha la virtù di far fuggir le fere da chiunque candida la porti addosso e
prende baldanza e tanta securtate, / che fere tra 'miei spinti paurosi, /
, i-77: or li uomini e le fere hanno le urgenti / fatiche e dur
core alta e solenne / maraviglia lui fere e paurosa / dell'assiduo rinfranto romor
il colpo falle, / trappassa e lui fere al sinistro lato, / sì ch'
coma nella testa porta: / coll'uno fere, conbacte e asale, / l'
e gli s'aventa; / e 'l fere in fronte e nel medesmo segno /
in altra parte, / e tra le fere spazia e tra le piante / se non
mi vivere romito / in mezzo delle fere, / che se pur son crudeli,
lomazzi, 4-ii-204: il lume che fere nell'acqua, quanto ella è più purgata
dardo, / dando sovente a fere agro martiro. chiabrera, ecc
rusata nulla diviene quando lo sole la fere, e lu sua calore la beve
fatte sì per l'antiquitate sì per fere le quale avevano rosicato e fatta drento
col rostro il petto il pelican si fere. goldoni, i-1027: tutti gli animali
armenti ancor garzone / fu sbranator di fere, / or tra squadre guerriere ha
minaccevoli e superbi / vibran, di fere in guisa ancor ch'in gabbia, /
rasata nulla diviene quando lo sole la fere e lu sua calore la beve. petrarca
ascose / ed assalta in un tratto e fere e fugge. -causa o motivo
, se men voi ferir, più fere il core. -capace di infondere
ebbe lo scudo alor che l'empie e fere / del superbo nimico invide schiere /
ha la virtù di far fuggir le fere da chiunque candida la porti addosso e
molto comoda a tutto il trafico facendosi queste fere ogni tre mesi, spartendo l'anno
/ nazioni, e sì indomite e sì fere. tesauro, 2-32: gli omini
onore e ch'io dovessi / sbramar le fere e gli rapaci augelli. 3
garzone / [david] fu sbranator di fere, / or tra squadre guerrere ha
repente da cespugli e vepri / di mansuete fere adone ha scorto / più d'uno
in sì cocenti scalmane la toglie alle fere, non che agli uomini. baruffaldi,
cambi che si facevano e fanno nelle fere per spendere ivi, ma anco nel
sotto verde ombra, e le selvagge fere / cercavano l'orror dei folti boschi /
.. 'l difensor precorre / e 'l fere al fianco; e visto il fianco
strale! magno, 150: ch'ove fere un bel volto / schermo non è
che 'l difensor precorre / e 'l fere al fianco; e visto u fianco infermo
li arboli paiono iscontramento et assalimento di fere. 3. incontro fra persone
degli uomini infidi, esposta alla voracità delle fere ingorde. g. lipsio [in
terrestri o marittime e simili cose marziali e fere; altri, paesi, casamenti e
gli donarono parimente le pelli di esse fere da loro poco avanti scorticate.
liete oggi campagne! o fortunate / fere, a fuggire i vostri danni iscorte.
/ può umanizzar pieghevoli / e le fere più rigide / scrudelizate amarlo, /
su i confin, / annunzian, fere scorte, / la grande ora suprema.
or fino, / né per campagne fere snelle e preste, / né belle donne
vera via, sì che poi tocca e fere / l'invidia gli altri e ognun
scaglia, che via passando poco mi fere ed i panni sdrucisce. nieri,
odon cantar bellici carmi / sediziose trombe in fere voci. sarpi, viii-203: concedendo
/ tal che vi parla e poi vi fere a sengna, / nego, ché
l'arco in le sue mani / e fere, quando scocca, in dritto segno
quanto è più sicuro / seguir le fere fuggitive in caccia / fra boschi antichi
/ ferir le ninfe e seguitar le fere. 5. stare dietro con
inumano che la dolcezza che può le fere mutare della naturai selvaggità loro, te non
son sempre bagnati, / fan delle fere ai can perder la traccia: / salvaticinevi
a qualcosa. guinizelli, xxxv-ii-462: fere lo sol lo fango tutto 'l giorno
dole. bembo, iii-372: due fere in solitaria piaggia / girsen pascendosemplicette e snelle
pronte / nei venerei diletti e delle fere / ne ^ parti l'alme, e
,... poi fa fuggir le fere, che sono cose sensate, e
i vivi / all'etere maligno ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
colli strali aurati / fan sentire alle fere i crudi omei. -farsi sentire
ripensi come quella gente avea poco da fere, e volea divertirsi, e sapea divertirsi
... si racchiudono tutte le fere, tutt'i mostri e tutt'i portenti
ma la man sfallisce, / e fere il suo conallo. -cadere a
. tansillo, 136: calan le fere al piano, / poi che nei monti
g. cavalcanti, 1-xxxi-4: ella mi fere sì, quando la sguardo, /
parte, / così l'amore fere là ove spera / e mandavi lo dardo
è più securo / seguir le fere fugitive in caccia / fra boschi antichi
prende baldanza e tanta securtate che fere tra 'miei spirti paurosi, / e
quie di fuore. petrarca, 301-3: fere selvestre, vaghi augelli e pesci /
vegga battere dalle verghe, sbranar dalle fere,... ismembrar dalle tanaglie
crudeltà, rabbia e furore / quando lo fere con bramoso unglione. g. visconti
, 312-4: per bei boschi allegre fere e snelle. boiardo, 1-15-39: via
natura sua soffrir non puote / il fere, in un momento anco l'atterra.
g. cavalcanti, 1-xxviii-1: pegli occhi fere un spirito sottile, / che fa
lento dardo, / dando sovente a fere agro martiro. ariosto, 5-20:
asta, / che della spada mia fere più lunge: / troppo al mio brando
. aretino, 20-195: doppo a cotali fere, vengano gli spadaccini: quei bravi-in-casa-e-intomo-al-boccale
aspro sentiere / l'abitazion'delle silvestre fere. sparto2, agg. ant
essangue aspetto, / parte ci aggiunge orride fere e mostri / spaventosi e gli fa
, 25-59: perché di lancillotto le fere arme / non mi potean per via corta
e fatto spelonca di ladroni, gabbia di fere crudeli e diverse, bordello di meretrici
/... / così l'amore fere la ove spera. bondie dietaiuti,
: ormondo intanto, a le cui fere mani / era commessa la spietata cura,
. cavalcanti, 1-xxviii-4: pegli occhi fere uno spirito sottile, / che fa 'n
degli animali. aretino, 14-10: fere, augelli e pesci, il cantar noto
/ co la mia responsione - sì me fere duramente. 16. tose.
balze, ignudi sassi, / e di fere e d'orrore / sicuro albergo e
spargendo il suo dolore, / de le fere mulceva il duro core, / facendo
! » direi; / e seguendo altre fere / e la vita passando in festa
amaro 'shocking'! io ubbidii a quelle fere stellanti ciglia, cambiai frettolosamente discorso;
corna nella testa porta: / coll'uno fere, conbacte e asale, / l'
fello: / c'onne parte mi fere e mi resana: / sì son ismarruto
per solitarie selve / sen già le fere snelle, / stridendo in meste e spaventose
mondo asperge / e strugge uomini e fere. allegri, 197: la tiepida febbre
, ii-12: non guerreggiai con le selvagge fere, / né trassi fuor de tonde
o palustri, appartenente alla famiglia croci- fere, diffuse in spagna e nell'asia centrale
anelar de'mastini, la strage delle fere, consigliava a'cacciatori il riposo.
3-92: uomini con instrumento da suscitare le fere. -procurarsi nemici.
: cerca l'odorante cane / le fere ogn'or per naturale istinto / ne'cespugli
e dolce, / arbori, sassi e fere affiena e molce. bontempi, 1-1-47
sguardi tempera / il ciel, le fere e gli uomini. rezzonico, 224:
! boiardo, canz., 132: fere selvagie e vaghi ocei, che sciolti
di dolceza singolare, / la qual fere con diletto / l'uditivo tim- panetto
. morando, 104: mentre le fere venian sbranate da cani, era sbranato
fai- ge gran frementi e pene molto fere. maestro alberto, 68: così i
muraglie uomini con instrumento da suscitare le fere. = deriv. da torre
1-43-8: l'omo nudo, chi 'l fere di coltello, / di picciol colpo
, l'altra si lagna / e fere il ciel di doloroso strido. i.
quanto è più securo / seguir le fere fugitive in caccia / fra boschi antichi
volendo che gli uomini si convertano in fere: ma si trafica l'ingegno e la
volendo che gli uomini si convertano in fere: ma si trafica l'ingegno e la
mi dibatti, / come lo trono che fere lo muro / e 'l vento li
, e'boschi pieni / di crude fere e di malvagie genti, / vegnon,
, / di quanti con gli strai fere ed ancide. g. zane, 153
. dante, xvi-2: com più vi fere amor co'suoi vincastri, / più
una cetra, / che umanar sa le fere. cesarotti, 1-xxi-339: orfeo umano
i vivi / all'etere maligno ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
, i-77: or li uomini e le fere hanno le urgenti / fatiche e dur
a l'ombra / con lupi urlanti e fere altre la prole / s'accogliea degli
ariosto, 16- 84: lo fere a un tempo et urta di traverso,
i vivi / all'etere maligna ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
, e'boschi pieni / di crude fere e di malvagie genti, / vegnon,
come cerca l'odorante cane / le fere ogn'or per naturale istinto / ne'
dante, xvi-1: com più vi fere amor co'suoi vincastri, / più
vischio od amo / sono a ingannar semplici fere intesi, / o focare d'
i vivi / all'etere maligna ed alle fere / i miserandi avanzi che natura /
serrato, / che co'dardi qual fere e qual minaccia, / e fuoroso innanzi
filologi dumasiani, tra athos conte de la fere e un probabile conte di la fare
casti, iv-340: e poiché fra le fere un fanatismo / v'era allor fra due