sperar m'era cagione / di quella fera alla gaetta pelle / l'ora del
non sentire percossa, siccome la molto grande fera l'abbaiare de'cani guata con poca
. pulci, 4-20: a qualche fera si sono abbattuti, / dove egli aranno
: amore par ch'orgo- glioso mi fera, / tanto abbondosamente mi dà 'n costa
: e1 cervio appresso alla massilia fera / co'piè levati la sua sposa abbraccia
ariosto, 21-66: pigliammo questa abominevol fera, / più crudel di qualunque in selva
tanto / vedi acerbi ingoiar da morte fera. arici, 58: per forza /
giovane. idem, 13-5: ogni fera... / la sua rabbia addolcisce
. idem, 8-6-1141: un'altra fera è là nel freddo clima, /
poliziano, 1-32: quanto è più ardita fera, più s'inselva: / il
per le balze / quella [la fera] l'inferma plebe / agiterà delle
lupo vorace in abito d'agnello, / fera volante e corridore augello. parini,
mi 'informe / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e i
: e mentre la battaglia ardea più fera, / per disusate vie così s'avvolse
rende, / ne lo paese no remane fera, / che non ce corra.
odore, / che non fa d'una fera, / che ha nome la pantera
pietà, per la quale ci sof- fera con non allassata pazienza l'innumerabili peccati che
'l dolere / d'esta sua vita fera, / per buon consiglio « pera *
, / or mansueta, or disdegnosa e fera. idem, i-3-123: e veggio
i-3-123: e veggio andar quella leggiadra fera / non curando di me né di
sprezzarsi, come stolto, / avea di fera più che d'uomo il volto.
., 1-85: ivi ogni fera per amor vaneggia, / l'un ver
1-3: vostr'orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di fin'
traccia / notturno va de l'appiattata fera. alvaro, 9-276: c'erano i
bot. contenente amido (cellula amili fera, tessuto amili fero). =
rubella, / che vedete tenor di fera stella, / temo non morte le mie
ch'a l'usato soggiorno / torni la fera bella e mansueta. 3.
, / così alle orecchie corser della fera / i due campioni. 17.
proboscia. idem, 217: fuggi la fera dispietata infida, / semplicetto animai,
. marino, 217: fuggi la fera dispietata infida, / semplicetto animai, se
si póne, / chiamando amore appetito di fera. donato degli albanzani, 2-117:
póne, / chiamando amore appetito di fera. idem, conv., iv-xxii-io:
più m'informe / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e
collocoe. pulci, 4-76: e quella fera morta / col capo fe'appiccar sopra
ardo. petrarca, 23-151: e quella fera bella e cruda / in una fonte
rugge in ciel la nemea rabida fera, / che il cor sente da febre
involi e scampi, / cerca ogni fera indarno ombre e torrenti. leopardi,
et l'herba, / seguendolo una fera aspra et superba, / mi apparve
: quant'è tal doglia e sì fera portare, / ch'ognun che non è
vede la terra, per la fera, arsiccia, / della qual cosa assai
sordo / è più sorda e più fera e più fugace. tasso, 8-6-1212:
/ or mansueta, or disdegnosa e fera. arrighetto, 225: quando mi
pascesse mai per selva / sì aspra fera, o di notte o di giorno,
lo su'amor son assalito / con sì fera battaglia di sospiri / ch'avanti a
] in aspettando quale / avrà la fera lite avenimento, / e se 'l furore
sassi o in verde ramo / e la fera e l'augello, / del consueto
rende aulente aulore / che non fa una fera / c'ha nome pantera.
, / mi mossi; e quella fera bella e cruda / in una fonte ignuda
involi e scampi, / cerca ogni fera indarno ombre e torrenti; / par che
'l braccio prende / che già la fera punta al petto stende. g. c
che tanto hai da soffrire / da questa fera fugitiva e snella! / miser,
su'amor son assalito / con sì fera battaglia di sospiri. lacopone, 30-58:
, v- 129-2: dispietata morte e fera, / cierto se'da biasmare,
saetta, l'una e l'altra fera / col biforcuto piè trita la terra.
plaustro / che legar vidi alla biforme fera. boccaccio, iv-98: costui non sa
il boachira; / non s'arretra la fera e non paventa / ma valle incontro
tocca, / esser si crede all'empia fera in bocca. bandello, 2-19 (
adietro, e de l'orribil fera / che tossa umane trae d'oscura tomba
malinconico che più a selvaggia e boscaréccia fera assembrava che ad uomo. firenzuola, 432
/ del suo covil si destava ogni fera; / givan seguendo e'bracchi il
, e la tigre e ogn'altra fera brava. firenzuola, 455: nel
augello avido roti; / prema la fera, e il nembo / tratti l'ignota
: e il tuon veniale incontro come fera, / rugghiando orribilmente e senza posa;
, / ch'ognun lo fugge come fera brava. / e'si vedea, dove
, / mi mossi, e quella fera bella e cruda [laura] / in
mia. caro, 12-12: qual massìla fera / ch'allor d'insanguinar gli artigli
greve m'ha porto / cagion dogliosa e fera di dolere, / poiché 'l bene
la trovai ver me crudel e fera. petrarca, 335-6: niente in lei
ed anelanti i cani / che la fera perduta abbian di traccia. bruno, 50
: di ragion om, fatto son fera, / seguitando carcera / dal piager falso
fra lor di loro indegna / la fera crudeltate, / la qual di castitate
20-79: re di murrocco con sua gente fera, / vestiti di catarzo duro
/ la man di mia nemica invid'e fera. boccalini, i-87: i
munizioni, le quali erano tutte alla fera. collodi, 286: un giorno sua
somma, tal ch'era uomo e parea fera. carletti, 21: il
vit'è sì fort'e dura e fera / ch'eo non posso né viver né
ch'om, d'amore a 'nformar fera, / [la donna] più feramente
donzella in mezzo / e cominciomo una fera battaglia. boiardo, canz.,
/... / così la fera mia me non ascolta, guarini, 472
di subita paura / che qualche cruda fera il suo ritorno / non li 'mpedisca
, 135-33: nell'estremo occidente / una fera è soave e queta tanto / che
s'io mi chiami o donna 0 fera. galileo, 367: chiama corpi semplici
non so s'io deggia dir femina o fera. / alcun non è che tesser
la man di mia nemica invid'e fera. boccalini, i-92: sotto colore
madonna placeria: / ciò-è la morte fera, / che non guarda cui fera.
morte fera, / che non guarda cui fera. giacomo da lentini, 11-86:
: ben avev'io ritolte (ahi stella fera!) / dal tempio di ciprigna
, come stolto, / avea di fera più che d'uomo il volto. castiglione
corra il padre ardito, / peggio che fera ed angue, / crudel contro al
canz., 85: gentil mia fera isnella, / agile in vista, candida
/ ogni pesce, ogni augello ed ogni fera. dovila, 1-1-241: con molto
la fera e del cristallo. d. battoli,
core mi conducie, / m'è sì fera, fosse vera, / morte al
, 311-12: or cognosco io che mia fera ventura / vuol che vivendo e lagrimando
contagio. caro, 3-248: quando fera, improvvisa pestilenza / ne
mal vi contenta, / mi'cruda e fera stella, / che faria dunque con
signor mio, / per questa cruda fera e maladetta / che debbe divorar la
, 1-4-66: quella ziraffa, contraffatta fera, / via ne lo porta, correndo
non so s'io deggia dir femina o fera. / alcun non è che tesser
/ com'io da sì lucente e fera stella? guicciardini, 75: consiste adunche
antri foschi / s'erga tempia mia fera. beccuti, ix-548: corallo,
non cordoglia, / ove dole onni fera creatora? giordani, ii 56:
guittone, ii-251: spietata donna e fera, ora te prenda / di me cordoglio
/ po'che fortuna è 'nverso te sì fera ». petrarca, iii-2-113:
ringrazio. aiutivi macone / da questa fera, s'ella è tanto ria *.
, canz., 85: gentil mia fera isnella, / agile in vista,
giunge / la mansueta e leggia- dretta fera, / così nel cor mi punge,
: amore par ch'or- goglioso mi fera, / tanto abbondosamente mi dà 'n costa
/ più m'incalcia, che seguscio la fera, / che 'n piano non la
più m'incalcia, che seguscio la fera, / che 'n piano non la dimette
: e il tuon veniale incontro come fera, / rugghiando orribilmente e senza posa
crucciosa. tasso, 13-i-453: questa fera gentil ch'in sì crucciosa / fronte
la man dentro al cor, sì come fera / nemica di pietà crudelemente. g
veder fra lor di loro indegna / la fera crudeltate, / la qual di castitate
crudo. petrarca, 23-149: e quella fera bella e cruda / in una fonte
signor mio, / per questa cruda fera e maladetta / che debbe divorar la giovinetta
il popol da martore / per questa fera, a cui morte donomo *. boiardo
dispera, / e con un cor di fera / pèrdono suo valor pene e martìri
. canzonette anonime, v-128-4: morte fera e dispietata, / crudele, senza pietanza
abbassate tacque per curare le fosse della fera, sorpresa improvvisamente di notte quella terra
dunqua se voi mi sete / di sì fera parata, / ben è strania
, / esser si crede all'empia fera in bocca. della casa, 728:
9-645: infelice! / perché la fera irritar vuoi più ancora? /..
bene sperar m'era cagione / di quella fera alla gaetta pelle / l'ora del
ch'a dar di piglio / venia più fera che ferino artiglio. galileo, 4-13-332
0. giustinian, ix-204: questa fera gentil, per cui tutt'ardo,
felice, / non devessi talor men fera accorrne. tasso, 4-46: nulla di
fuochi ingegnosi, che all'apparir della fera porgessero al festoso popolo vago oggetto di
, 56-7: dentro dal mio ovil qual fera rugge? storia dei santi barlaam e
su'amor son assalito / con sì fera battaglia di sospiri / ch'avanti a
orrore / del suo covil si destava ogni fera. garzoni, 1-908: dormono poi
dell'altare. petrarca, 323-4: una fera m'apparve da man destra. boccaccio
piano, / dove è la fiera fera di natura, / che facea un crido
., 1-59: dianzi eri di una fera cacciatore; / più bella fera or
una fera cacciatore; / più bella fera or t'ha ne'lacci involto. castiglione
. ariosto, 10-104: se la fera si volta ei muta strada, / et
. giusto de'conti, i-62: o fera stella, che il diaspro induri,
e non guardando a cui / vive com'fera senza uma nità te.
tisbe; stimò colei essere dilacerata dalla fera; compiansela. galileo, 3-4-326: così
'n pianto, / amore meo, la fera dubitanza / che aggio...
: quest'è tal doglia e sì fera portare, / ch'ognun che non è
s'involi e scampi. / cerca ogni fera indarno ombre e torrenti; / par
: amore par ch'orgo- glioso mi fera, / tanto abbondosamente mi dà 'n costa
/ più m'incalcia, che seguscio la fera, / che 'n piano non la
1-191: ma dido paventosa e fatta fera / per l'imprese crudei, volgendo attorno
/ ma non ne tira alcun che fera mai. garzoni, 2-43: questi
animali. marino, 13-5: ogni fera più fera e più rabbiosa / la
marino, 13-5: ogni fera più fera e più rabbiosa / la sua rabbia
: ma per disacerbar l'alpestre e fera / mia sorte, seguirò, non già
non resse. alfieri, 8-343: la fera estate... / il peregrin
misti? bracciolini, 2-23-71: già la fera tenzon cresce, e s'inaspra,
né silvicola, né silvia, né domestica fera. 8. dimin. discolétto
e bacia / quella discreta e ragionevol fera. -ant. grato, riconoscente
aiutare / per suo disdegnare tant'è fera. mazzeo di ricco, 6-14:
allor m'era / sì desdegnosa e fera, / gli sdegni e le fierezze
ed è la sua plagensa forte e fera / di gran guisa, che fra la
infinita fatica, empia mercede, / fera guerra mortai sencia stipendio. bembo,
1-6: vostr'orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di finamanza /
suo parlare / no mi fosse tanto fera, / dicesse alcuna cosa, al meo
alla dannazione. guittone, vii-63: fera no è sì strana, / che non
73: doppo la pugna dispietata e fera / amor m'ha dato pace,
. canzonette anonime, v-128-1: morte fera e dispietata, / crudele, senza
caro, 12-11: qual mas- sìla fera / ch'allor d'insanguinar gli artigli e
fina donna, non mi siate / fera, poi tanta bieltate / 'n voi si
, 56: morte crudel superba invida e fera, / pigra agli afflitti, sorda
. padula, 544: raffaele fera e giovanni noce, giovani intelligenti ed
vit'è sì fort'e dura e fera / ch'eo non posso né viver né
ragione, / e l'altra mi par fera. giuseppe flavio volgar., 1-43
faccia lieta / che umil farebbe ogni fera superba. g. morelli, 419:
tasso, 8-6- 1144: un'altra fera è là nel freddo clima, /.
sperar m'era cagione / di quella fera alla gaetta pelle / l'ora del tempo
gran mostro è la beltà superba e fera. magalotti, 1-409: l'uomo doma
il petto, a cui le membra / fera tabe non doma. cattaneo, ii-2-237
quando ferreo pondo / di vile e fera tirannia le tenne / umil la testa
73: doppo la pugna dispietata e fera / amor m'ha dato pace, /
mare? tasso, 13-i-453: questa fera gentil ch'in sì crucciosa / fronte
pianto, / amore meo, la fera dubitanza / ch'aggio, che la noia
vide et ancor quasi in erba / la fera voglia che per mio mal crebbe,
vita è sì forte e dura e fera, / ch'eo non posso né viver
, / giacea pur dianzi la terribil fera. alfieri, 1-438: ebri di sangue
corpo / in nuova, e vie più fera orrida assai, / egritudine d'animo
ad alber sì, come l'orribil fera / per l'altrui membra avviticchiò le
tocca, / esser si crede all'empia fera in bocca. beccuti, 102:
infinita fatica, empia mercede, / fera guerra mortai sencia stipendio. firenzuola,
che troppo saria enorme, se la fera / nel brutto ventre avesse avuto a
vide et ancor quasi in erba / la fera voglia che per mio mal crebbe.
iii-203: là 've la morte in fera pompa ergea / spietata scena di funesto
foschi j s'erga tempia mia fera. guarini, 202: se pur servo
quand'egli vibra / accesi rai coll'erigonia fera. = deriv. da erigone
petrarca, 304-4: di vaga fera le vestigia sparse / cercai per poggi
ardire. giustinian, ix-204: questa fera gentil, per cui tutt'ardo,
e chi per tramontana, / ogni fera dimestica e silvana. ariosto, 1-36
v-96-2: vostr'argogliosa ciera e la fera sembianza / mi trae di fin amanza e
ha pur tra fratta e fratta / vaga fera talor, col guardo e 'l muso
poco tempo è, in questa gola fera. boccaccio, dee., 7-9 (
et ancor quasi in erba / la fera voglia che per mio mal crebbe,
ogni pesce, ogni augello ed ogni fera. magalotti, 1-239: la mia
, 4-855: devea vita solitaria e fera / menar più tosto, che commetter
so s'io deggia dir femina o fera. / alcun non è che tesser
placeria: / ciò è la morte fera, / che non guarda cui fera.
morte fera, / che non guarda cui fera. rugieri d'amici, 2-12:
che vide: i da donna troppo fera -spero pace. mazzeo di ricco,
che tanto umil fai / ella la chiama fera e disdegnosa. idem, inf.
1-5: vostr'orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di finamanza /
. della casa, 647: [o fera voglia] di che falso piacer circondi
/ saria per molte età ferace e fera. guarini, 58: benché tutto quel
] in liquido fonte, alcuni in fera, / come più aggrada a quella fata
iii-226: rugge in ciel la nemea rabida fera, / che il cor sente da
come non bisogna veltro o rete / a fera, che già sia presa e legata
quando ferreo pondo / di vile e fera tirannia le tenne / umil la testa fra
e poi di tutte elice / una fera, ima donna, un cavaliere. /
lat. furibundus (con l'incrocio di fera 1 fiera '). ferace
terra, / ponsi in seno la fera e il fericida. = voce dotta
= voce dotta, comp. da fera (forma dotta di fiera) e
voce dotta, lat. ferinus, da fera 'fiera, bestia selvaggia ferino2,
] s'assegna, / che piò che fera quasi è feriosa, / te deletta
medicina. = deriv. da fera * fiera 'e ferire * colpire,
placeria, / ciò è la morte fera, / che non guarda cui fera.
morte fera, / che non guarda cui fera. bonagiunta, ii-299: l'amoroso
chi ne l'ala; / ma come fera in s'un sacco di stoppa,
om, d'amore a 'n- formar fera [la donna], / più feramente
lat. tardo fericùla, dimin. di fera 'fiera '. ferùggine,
ferve il mar di novo, e 'n fera vista / gonfia tonde spumanti, e
e 'l tuono, / tal de la fera bocca i negri fiati, / tale
/ antiveduta fiamma, et è men fera. tasso, n-iii-928: mosse [
e 'l tuono, / tal de la fera bocca i negri fiati, / tale
crudelissimo. bracciolini, 1-15-22: ahi fera parca, al ferro tuo crudele / inevitabilmente
belva. guittone, vii-59: fera no è sì strana, / che non
sperar m'era cagione / di quella fera alla gaetta pelle / l'ora del
damma, in daino, o in altra fera alcuna, /... / torcer
guittone, i-14-121: no è già fera crudele tanto c'al suo simile offenda
e chi per tramontana, / ogni fera dimestica e silvana. ariosto, 8-15:
forma. bonarelli, xxx-5-32: questa fera gentile o 'n sua sembianza / la
io vivo, e son fatt'una fera, / membrando il suo bel viso e
che sempre vi difenda / da quella fera orrenda / aspra nimica ria / perfida
gelosia. fiamma, 126: vattene, fera [l'avarizia], ove i
: rugge in ciel la nemea rabida fera, / che il cor sente da febre
16-67: ed ecco urlar la spaventosa fera, / che ha sembianza di scimmia
tetide, che udiva, / a la fera divina / plaudia da la marina.
m'informe / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce,
per aspri luoghi et alti / la fera, che sì ardita in lui si è
78: formata fu questa legiadra fera, / che paro in terra di
péra. ariosto, 158: la vaga fera mia... / più che
antri foschi / s'erga tempia mia fera. o. giustinian, ix-204: questa
o. giustinian, ix-204: questa fera gentil, per cui tutt'ardo, /
. = voce dotta, lat. fera, femm. dell'agg. fetus 4
/ un rozo montanaro in su la fera: / che per la magna copia de
om, d'amore a 'n- formar fera, [la donna] / più
benché allor m'era / sì desdegnosa e fera, / gli sdegni e le fierezze
orso. marino, 13-5: ogni fera più fera e più rabbiosa / la sua
marino, 13-5: ogni fera più fera e più rabbiosa / la sua rabbia
, /... / di sì fera ragione, / e di sì strana
barbare / mansuefece e vinse / l'indole fera, indocile, / e in società
4-904: contra sé fatta ingiuriosa e fera, / il delicato petto e l'auree
/ son tronche, ahi lasso: o fera mano ed armi / crude, e
avara mano / d'esta empia e fera, che la falce orrenda / pure ha
fina donna, non mi siate / fera, poi tanta bieltate / 'n voi si
aiutari / ver suo disdegnari, -tant'è fera. guittone, 114-2: ahi,
di valore al sommo, / perché fera - m'è sì, lasso, vostr'
/ or mansueta, or disdegnosa e fera. marmitta, 75: o bella /
viso appare, / non gir superba e fera: / ch'a queste dolci e
1-6: addio, bella montagna fera donna e non si placa. redi,
1-2: vostr'orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di finamanza /
, quando ferreo pondo / di vile e fera tirannia le tenne / umil la testa
pianto, / amore meo, la fera dubitanza / che aggio,...
et ancor quasi in erba i la fera voglia che per mio mal crebbe, /
luoghi ove la mia e l'altrui fera vanità prendeva diletto in ferire innocenti lepri
ira, ebrezza di possanza / e fera sete di vendetta. pindemonte, 1-91:
? foscolo, 1-3: qual disperazion fera traluce / da'detti tuoi? verga
placeria: / ciò è la morte fera, / che non guarda cui fera.
morte fera, / che non guarda cui fera. monte, ii-378: lo mio
mio cor tempesta ogne stagione / in sì fera fortuna è aportato, / e per
astri. petrarca, 174-1: fera stella, se 'l cielo ha forza in
fu sotto ch'io nacqui, / e fera cuna, dove nato io giacqui,
dove nato io giacqui, / e fera terra, ov'e'piè mossi poi.
rinnovati miei passati affanni, / o fera stella, che il diaspro induri, /
/ dimando, se mostrat'ho doglia fera. g. cavalcanti, iv-73 (
per morte o per prigion crudele e fera. bembo, 1-12: s'accorsero,
, deliberò, fugendo anche lui la fera pestilenzia, sequitare l'amata donna.
petto, a cui le membra / fera tabe non doma. carducci, ii-5-127:
, 73: doppo la pugna dispietata e fera / amor m'ha dato pace,
/ indi mostrommi l'arma sua più fera, / quella onde marte et ercole
iii-203: là 've la morte in fera pompa ergea / spietata scena di funesto
non l'apre. alfieri, 8-73: fera una pioggia raggruppata in gelo / e
vita è sì forte e dura e fera, / ch'eo non posso né viver
caro, 4-854: devea vita solitaria e fera / menar più tosto, che commetter
: stava dunque compositamente questa grandissima fera, cusì nobilmente figmentata, sopra
129-7: la cera sua non parea molto fera, / anz'era umile e piana
: fa'che tu miri ancor ciascuna fera / quel che da l'alvo grave
fenestra, /... / una fera m'apparve da man destra, / con
fianco ampia fenestra. alfieri, 5-203: fera infles- sibil legge l'incapestra, /
serve col fiuto, / caccia la fera, e ne investiga torme. capuana,
vita è sì forte e dura e fera, / ch'eo non posso né viver
un e l'altro fianco / de la fera gentil mordean sì forte, / che
né mar che irato gli alti scogli fera, /... / teme sì
cor tempesta ogne stagione / in sì fera fortuna è aportato. cino, iv-200 (
cor tempesta ogne stagione / in sì fera fortuna è aportato, / e per
perfidia a lamentar mi forza, / fera fallace e vóta di pietade. cornato,
chi mai sempre fui, / o fera aspra, rapace, empia e superba.
francese. ariosto, 26-43: alla fera crudele il più molesto / non sarà
in sponda / l'augel, la fera e l'onda / pur trova pace e
fenestra, /... / una fera m'apparve da man destra, /
fronti morte pur tolse a te, fera e superba. delfino, 1-192: ben
. tardo fericùla, dimin. di fera * fiera 'con caduta della e protonica
vero che viene da dio] come fera in lustra, / tosto che giunto l'
, 39-10: come levrier che la fugace fera / correre intorno ed aggirarsi mira,
/ tarassi, ardente fiamma, orrida fera. d'annunzio, iii- 1-547:
pure al fin si svolge / stanca talor fera da i lacci, e fugge.
quando ferreo pondo / di vile e fera tirannia le tenne / umil la testa
/ ma ella è tanto fuggitiva e fera, / che sempre innanzi a me s'
. di seguir forme / di fuggitiva fera; / altri, con maggior gloria,
tasso, 16-35: il vide (ahi fera vista!) al dolce albergo /
mali / in ogni parte fa tal fera [il cinghiale] in brieve. tassoni
tal mio figlio, e di sì fera vista / le mie luci contamini e
sperar m'era cagione / di quella fera alla gaetta pelle / l'ora del tempo
: 'galardiana', bella pianta corimbi- fera della luigiana. = variante di
non sia contro a me servo sì fera. lorenzo de'medici, i-225:
un e l'altro fianco / de la fera gentil mordean... forte.
grillandette. della casa, 5-i-7: bella fera e gentil mi punse il seno;
/ ghiace svelto da man crudele e fera. allori, i-27: i lunghi assalti
). guittone, i-14-16: da fera a omo non è già che ragione
lunicorno, / e la vertude tarma a fera giostra. antonio da ferrara, 9
. poliziano, 1-737: l'una fera con l'altra si accompagna: / el
, 9-92: un giudeo con sembianze di fera,... con una giubba
si spazia. / posasi in esso come fera in lustra, / tosto che giunto
. lamib. frescobaldi, xlii-1-50; fera scienza al vostro core è giunta,
piano, / dove è la fiera fera di natura. s. degli arienti,
, 1-63: seimila elvezi, audace e fera plebe, / da gli alpini castelli
poco tempo è, in questa gola fera. idem, inf., 26-40:
man del diascol o di qualche fera, / per golar dalla vedova cas
tal manera / che la mia vita fera / li fue, di tal piacere,
caco chiamato, un mostro orrendo / mezzo fera e mezz'uomo, e d'uman
in forma di cilindro. -guaina amili fera: endoderma di fusti e radici le
/ e la vertude l'arma a fera giostra. fiore, 32-2: gelosia andava
ha pur tra fratta e fratta / vaga fera talor, col guardo e 'l muso
mi tien riposto, / e 'n fera segnoria m'ave posto, / per ch'
non sentire percossa; siccome la molto grande fera l'abbaiare de'cani guata con poca
. lemene, xxx-5-219: ma qual fera del mare è più fera? /
ma qual fera del mare è più fera? / è l'uom noi pavé;
ragioni, / e l'altra mi sta fera. chiaro davanzali, xvii-60: so
o in verde ramo / e la fera e l'augello, / del consueto obblio
sua. petrarca, 23-151: quella fera bella e cruda / in una fonte
, tratto da la vaghezza di seguir una fera in un folto bosco, tanto va
non so ch'io deggia dir femina o fera. d. battoli, 1-2-94:
nificare a persona, sarebbe peggio ch'una fera immanissima. boiardo, 3-75: qual
, 311-13: or cognosco io che mia fera ventura / vuol che vivendo e lagrimando
casti, 21-72: e [la terribil fera] furiosa contro lei [la giraffa
ha tolto / a tormentarlo inesorabil, fera. di giacomo, i-678: un merlo
il suo melampo armato / contra la fera impetuoso spinse. tassoni, 5-19: al
, / e per disdegno impetuosa e fera. palmerini, lx-2-144: differivansi le publiche
1-45: né ruge tanto una impiagata fera / quanto facio io. berni,
più strana / e più folle e più fera e più importuna / passione amorosa?
la morte] che sì importuna e fera / chiamata son da voi. campofregoso,
tarda. petrarca, 23-150: quella fera bella e cruda / in una fonte ignuda
spavento piena. tasso, 7-105: fera è la pugna, e quanto più si
colei che le mie rime innaura, / fera, cara, fatai, dolce nemica
coleo / il sonno entrar nell'incantata fera. siri, 1-iv-86: far venire
-condannare. alfieri, 9-30: fera inflessibil legge t'incapestra, / se
: seco tratto in campo avea una fera, / la qual si truova solo in
ombre improvise / contro l'estiva teumesia fera, / e spegner dolce su sete
. rinaldo d'aquino, 118: fera possanza ne l'amor reposa, /
t ausilio, 11: d'ogni fera, che incontro le s'oppone, /
. bracciolini, 2-23-71: già la fera tenzon cresce e s'innaspra, /
pulci, 25-313: hassi un'altra fera è nominata / molto crudel, di bianco
alcune piante del genere indigo fera, che si può scindere in glucosio e
il qual seguirà poi nel tempo della fera, il qual è incerto. magalotti,
, 1-5-64: sopra al scoglio sta una fera ria, / anci un gran mostro
. giusto de'conti, i-62: o fera stella, che il diaspro induri,
cupidigie. capilupi, 2: quella fera crudel... /...
. dottori, 3-124: un cor di fera entro a ferine spoglie / abbia d'
infermitate, affanno, / omo, fera, demonio o cosa quale / tener poreami
feroci. guarini, 169: la fera terribile... tutta / infestava
nuove infettate. caro, 3-244: fera, improvvisa pestilenza /...
'l tuono, / tal de la fera bocca i negri fiati, / tale il
, come piacque a la sua sorte fera, / si diede al letto con mente
più mi 'nforme / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce,
più ch'om, d'amore a 'nformar fera, / più feramente el ten,
. petrarca, 152-4: questa umil fera, un cor di tigre o d'
i-122: mentr'ei sì parla, / fera procella gli dibatte il core, /
. ariosto, 158: la vaga fera mia che pur m'infresca / le
né forma angelica, / ma come fera belica / contra ètti meco. epicuro,
sannazaro, iv-78: dimmi, qual fera è sì di mente umana, / che
goldoni, xii-697: quando giugne la fera all'ovile, / quando inalzasi il mare
non so donde, e s'attraversa / fera serpendo orribile e diversa. / inalza
ii-235: ella è tanto fuggitiva e fera, / che sempre innanzi a me s'
lion minaccia; / quanto è più ardita fera più s'inselva, / e 'l
il ritrovar dove s'appiatta / la fera,... / mentre la neve
animali. imperiali, 4-312: la fera insidiata, odendo / il frequentar di
... a cui le membra / fera tabe non doma; e vitto il
: ah quanto a mirar iulio è fera cosa / romper la via dove più 'l
tratto da la vaghezza di seguir una fera in un folto bosco, tanto va innanzi
che mai non fosse inver di me più fera. a. pucci, cent
morte crudel, superba, invida e fera, / pigra agli afflitti, sorda a
, i-21-153: fra poco la leggiadra fera / chiusa sarà nell'invincibil rete.
vinta / quale sia più indurata e fera voglia, / e più si duol,
duol l'anima invole, / se questa fera donna unqua non vuole / piegar l'
., 1-59: dianzi eri di una fera cacciatore, / più bella fera or
una fera cacciatore, / più bella fera or t'ha ne'lacci involto. ariosto
tossa involte e i teschi ignudi, / fera et orribil vista, sparsi giacer pe'
vigna, 130: ciò è la morte fera, / che non guarda cui fera
fera, / che non guarda cui fera; / per lei podire aucire eo moriria
prole, a cui le membra / fera tabe non doma; e vitto il bosco
24: credendomi per aventura qualche fera, irritavano contra me il cane,
/ e per la pelle dell'irsuta fera / tra i cureti e gli etòli una
ch'io non dubito già, inospite fera, / che non ti penti ancora,
/ per l'alte nevi / ad ogni fera / che mi preceda. =
, 311-13: or cognosco io che mia fera ventura / vuol che vivendo e lagrimando
che in questi paesi si truovi niuna fera la quale lanci spine, né meno
col tuo sangue / campasti noi dalla fera crudele, / dal suo velen come pestifero
cariteo, 123: o troppo fera et impia castitade, / ex- tremo
/ che legar vidi a la biforme fera. g. brancoli [plinio],
o tauri o tigri o barbare leene / fera strage sarà. grossi, ii-218:
/ che legar vidi a la biforme fera. chiabrera, 1-10: o amorosa pace
, 1-59: dianzi eri di una fera cacciatore, / più bella fera or t'
di una fera cacciatore, / più bella fera or t'ha ne'lacci involto;
(106-32): questa mia voglia fera / è tanto forte che spesse fiate /
, 17-115: ella sen va [la fera] notando lenta lenta; / rota
, st., 1-35: la bella fera, come stanca fosse, / più
in pianto / e bramo, per mirar fera che 'l canto / schernisce il mio
vecchia rabbiosa, / e sturbignon te fera in su la testa.
i-353: ben te ravvisa minacciosa e fera, / e pur, quasi li fosse
vuol dir: fra poco la leggiadra fera / chiusa sarà nel- l'invincibil rete
2-29: stava dunque compositamente questa grandissima fera, cusì nobilmente figmentata, sopra la
dama altera / tanti baron avea mutati in fera. pasqualigo, 1-6: una maga
, albor, mar, monte, fera e fiume. -locare la propria
mia donna valente, / ben m'era fera pesanza / (tesser lontan da voi
tasso, 1-3-39: vedi goffredo in fera lutta, e l'orso / che
virtù. anonimo, i-492: morte fera e dispietata, / crudele senza pietanza
-vivere. anonimo, i-492: morte fera e dispietata, / crudele senza pietanza
/ e la vertude l'arma e fera giostra. storia dei santi barlaam e giosafatte
se ben... nel luogo della fera non si spende il danaro in mercanzie
st., 1-33: consiglio a sua fera vendetta / prese amor, che ben
tasso, 9-2-339: quivi sopragiunse la fera a caso priva de'figli, con le
, 13-i-623: questa scolpita in or leggiadra fera, / che ripiegando il collo a
l'intelletto nel vero], come fera in lustra, / tosto che giunto l'
veltri sì veloce unquanco / non corse fera alle montane lustre. tasso, 8-6-494
i-5-112: misero! io son sì come fera in lustra. mamiani, 3-202:
mi 'nforme / a seguir d'una fera, che mi strugge, / la voce
, corrite che 'l serpe o altra fera pessima s'è data tra'vostri pullicini,
, 231-9: o natura, pietosa e fera madre. leonardo, 2-333: delli
chiamato, un mostro orrendo / mezzo fera e mezz'uomo, e d'uman
danno). guittone, 123-2: fera ventura è quella che m'avvene, /
di tal manera / che la mia vita fera / li fue, di tal piacere
labbra il padre stesso / de la fera premea torride mamme. erasmo di valvasone
l foco me manzi, o una fera, o il tempo sepoltura d'ong'uno
lo dolor perdonaise l'offesa de deo fera: / e sì en questa manera
similglianza, / che tanto fora traferocie fera / se l'una al'altra portasse inoranza
: vostr'orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di fin'amanza
sol di mirar quasi già stanco / una fera m'apparve da man destra. boccaccio
barbare / mansuefece e vinse / l'indole fera, indocile, / e in società
/ or mansueta, or disdegnosa e fera. beicari, 6-223: egli era
a l'usato soggiorno / torni la fera bella e mansueta. -letter.
dietaiuti, 289: paremi vedere / fera dismisuranza, / chi buono uso e leanza
asciugandosi la barba col tovagliolo, « fera ordita da un pezzo: c'era
, dà a cambio per la prossima fera di bizenzone scudi mille di marche a
si scrisse. pulci, 4-77: quella fera morta / col capo fe'appiccar sopra
poliziano, st., 1-85: ogni fera per amor vaneggia, / l'un
. caro, 12-9: qual massila fera / ch'allor d'insanguinar gli artigli e
amor, tegnomi matto / assai peggio che fera: / conoscer to valor tant'ò
/ dolene a me di vostra pena fera. petrarca, 55-10: non pur qual
/ il furor pazzo e la discordia fera / e che ne gli occhi orribili
, / scote la spada e la discordia fera / la face accende a l'infernal
ii o anonimo, 451: per la fera membranza / de lo mio gran disio
io vivo, e son fatt'una fera, / membrando il suo bel viso
vendere il danaro assente, ch'è nella fera, ma vi è mentita, come
. canteo, 123: o troppo fera et impia castitade, / extremo e
fiamma amorosa arse, / di vaga fera le vestigia sparse / cercai
, simil se face / a lei di fera donna a meraviglia. galeani, i-182
che il comprare delle merci in una fera e poi venderle in un'altra fera o
fera e poi venderle in un'altra fera o a minuto, ma questo è
87: ordinòro... una fera e mercato libero per dì 15.
lo dolor perdonaise l'offesa de deo fera: / e ssì 'n questa mainera curre
cor pinto / l'aspetto d'una fera che mi spresa; / quanto li
, 21-66: pigliammo questa abo- minevol fera /... / e la serrammo
/ tisifone crudel pallida ruoti / la fera destra e stragi e morti mesce.
sperar pi'era cagione / di quella fera a la gaetta pelle / l'ora del
, st., 1-110: « ogni fera di te meno è crudele, /
/ e tal parola umile e tale fera. proverbia super natura feminarum, xxxv-i-
, 271: sentii venir a me silvaggia fera, / di superbia vestita et molto
dura pietra / odo uscir voce minacciosa e fera / del vostro cor, che gelosia
mondo si mandano danari nel luogo della fera et anco ivi si promettono pagare, talché
strana / e più folle e più fera e più importuna / passione amorosa?
prodigiosamente. pulci, 4-77: questa fera... /... era
di mirar quasi già stanco, / una fera m'apparve da man destra. alberti
a l'amorosa face / con la sua fera, e consolato giace.
tiepid'onde / ristagna in fronte alla sanguigna fera: / disacerba il dolor, l'
, allor ch'io canto, / fera donna che sdegna, infra le fere,
bruni, 562: in umana di fera, ahi, non conversi / donna
per l'alte nevi / ad ogni fera / che mi preceda. monti, 3-32
che comparir non veggia od uomo o fera. tassoni, 2-8: a noi ancora
, / quando i rai del sol la fera, / dentro passa quella spera /
nell'atto 'è un mongibèllo '. fera. martini, 5-220: il crispi
. poliziano, stv 1-85: ogni fera per amor vaneggia, / l'un
far mora: / mira volar la fera di parnaso / che trasse calcitrando d'acqua
. liburnio, 3-49: doglia sì fera e mordace /... ebbe medea
un e l'altro fianco / de la fera gentil mordean sì forte, / che
/ arde il covile e d'altra fera il dente / la morde là nella
di tutti. tasso, 12-62: oh fera pugna, / u'l'arte in
il corso / nel seno all'ocean fera squammosa. carducci, iii-30-272: dante
poi rivisco. anonimo, i-492: morte fera e dispietata, / crudele senza pietanza
135-34: ne l'estremo occidente / una fera è soave e queta tanto / che
/ l'uom di temerità stupida e fera, / sprezzator de'mortali e de la
: né muge per amor più alcuna fera. sannazaro, iv-51: ho veduto la
volteggiare velocemente e con continuità. fera. martini, 4-258: brandito un bastone
? della casa, 5-i-28: la fera mia me non ascolta; / ma fugge
: se da omo om mosse, / fera da fera; e ciel da cui
omo om mosse, / fera da fera; e ciel da cui, / in
, 56-8: dentro dal mio ovil qual fera rugge? / tra la spiga e
ci hai sbattuta sul muso una tanta- fera da far isbadigliare fino la pazienza di un
. dante, xxix-25: così è fera donna in sua bieltate / questa che
, 271: sentii venir a me silvaggia fera / di superbia vestita e monto forte
: qual sì cruda gente, qual sì fera / e barbara città quest'uso
affissi mai teschio né spoglia / di fera belva, or mi concedi ch'io /
doglia / né nul consiglio l'amore mi fera. boccaccio, dee., i-intr
v'aggio inamorato, / ubriando la fera niquitate. -sofferenza, infelicità.
fin viddi quella / del niquitoso amor nemica fera, / maria, leggiadra di colei
giudizio / verso di questa spuria e laida fera. / l'anima, ch'era
duol che ti convien morire / per questa fera donna, che neente / par che
, / che. n ci è alcuna fera. neri de'visdomini, 250:
: l'era / quas'una alpestra fera, / ad altri grave, a me
. bisaccioni, 1-187: ammazzar una fera più noiosa del nemeo o più velenosa
. matteo correggiaio, 19: bramosa fera amor, signor feroce, / cagion
trov'o / norma a salvar dalla vorace fera, / da norando crudele minacciata,
carne e l'alma, / dura né fera, che chiar vi dimostra / mia
la morte] che sì importuna e fera / chiamata son da voi, e sorda
sassi o in vetde ramo / e la fera e l'augello. carducci, iii-1-396
311-14: or cognosco io che mia fera ventura / vuol che vivendo e lagrimando
135-33: ne l'estremo occidente / una fera è soave e queta tanto / che
. /... / centopoppilatti- fera nudrice, / con qual provvida misura,
volare, e il simile d'un'altra fera che i nudritivi alimenti in mezzo le
m'àve miso in oblìo, / in fera vampa di foco m'à stinto.
/ poi che la bella e mansueta fera / mi rode il core, e 'l
mai '/ più sozza o brutta fera; / gioia! guarda, e sta
/ del suo covil si destava ogni fera; / givan seguendo e'bracchi il
faceste per usaggio, / eh 'ogn'altra fera prende per olore. 3.
: ah quanto a mirar iulio è fera cosa! /... / con
infinita fatica, empia mercede, / fera guerra mortai sencia stipendio, / opime
sperar m'era cagione / di quella fera a la gaetta pelle / l'ora del
egitto / palese fé l'aspra sentenza e fera, / per cui senza guardar ordini
vostr'orgo- gliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di fin'a-
mi 'riforme / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e
chiamato, un mostro orrendo / mezzo fera e mezz'uomo. idem, 6-15:
/ del suo covil si destava ogni fera. -in relazione con un compì
foglie di fico. monti, x-1-126: fera menando oscena danza / scorrean di porta
, 56-7: dentro dal mio ovil qual fera rugge? -comportamento improntato a saldi princìpi
annunzio, ii-802: paci fera è l'oliva e tarda e pingue.
, ah non più padre! (ahi fera sorte, / ch'orbo di tanti
fé [massenzio] l'aspra sentenza e fera, / per cui senza guardar ordini
palpizare. baldelli, 3-98: questa fera... praticò per alcun tempo tra
a lei l'azzurro / paludamento ornavano. fera. martini, 1-iv-364: innanzi alle
rende aulente aulori / che non fa una fera, / c'à nome la pantera
e rempie d'aulimento ogn'al- tra fera, / ed ella par che cura non
liguria, / avolto adosso ad una lupa fera, / e mena drietro a sé
ii-62: questa mia mansueta e vaga fera, / che sol co '1 guardo suo
, d'alma e di core, / fera disgiunzion di se me- desmo!
se voi mi sete / di sì fera paruta, / ben è strania partuta /
voi mi sete / di sì fera paruta, / ben è strania partuta /
pascesse mai per selva / sì aspra fera, o di notte o di giorno,
più acerba, / solo seguendo una selvagia fera, / alfin la giunsi là dove
tetto / non fu quant'io, né fera in alcun bosco. delminio, i-118
paura, / e fuggirà corno garzon la fera / da l'ombra lunga e nera
di subita paura / che qualche cruda fera il suo ritorno / non l'
col tuo sangue / campasti noi dalla fera crudele, / dal suo velen come
viene / la simil d'ambo noi fera ventura, / piango solo. lemene,
, / avolto adosso ad una lupa fera, / e mena drietro a sé sì
signor mio, / per questa cruda fera e maladetta / che debbe divorar la giovinetta
guarini, 122: come selvaggia fera, / cacciata da la fame, /
per, con valore rafforz., e fera per fiera1 (v.).
mio pericoloso / e tanto sono in fera fortuna / che s'è in piacere d'
a che cercar lontana / e perigliosa fera, / se l'hai via più d'
/ a divorar vuol dare a questa fera: / la sorte tocca a lei,
cammin riprende / verso ove fu la disconfitta fera, / perché d'ingiusta collora s'
/ ed or questa persegue, or quella fera. salvini, 23-36: alla caccia
/ a colei ch'inerme si mostra fera. mazzei, iii-113: lapo vostro,
la vita sincera, / non come fera covando vii lustro, / non minor
. cavalca, 21-47: rabbia di fera pessima è dilettarsi di spargere sangue e rodere
gonnella del figliuol mio è; la fera pessima mangiò lui; la bestia divorò
col tuo sangue / campasti noi dalla fera crudele, / dal suo velen come
facea templi e strade, / quando fera, improvvisa pestilenza / ne sopravvenne.
: e la sua piagènsa forte e fera / di gran guisa che fra la
piacete. rinaldo d'aquino, 118: fera possanza ne l'amor reposa, /
plaga, / madona, che mi no fera. cavalca, ii-28: perché maria
tu, ma 'l core hai d'una fera, / i tuoi begli occhi ancor
de te, sommo ben, per sì fera, / com'è non ciascun piangitore
le piante. gonzaga, i-52: la fera mia leggiadra e bella /..
rinaldo d aquino, 118: fera possanza ne l'amor reposa /.
., dà a cambio per la prossima fera di bizenzone scudi mille di marche a
, st., 1-35: la bella fera, come stanca fosse, / più
venian lente. petrarca, 174-4: fera stella, se 'l cielo ha forza
sotto ch'io nacqui, / e fera cuna, dove nato io giacqui, /
, dove nato io giacqui, / e fera terra, ov'e'piè mossi poi
a l'usato soggiorno / tomi la fera bella e mansueta, / e là velia
, 56: morte crudel superba invida e fera, / pigra agli afflitti, sorda
della specie più diffusa (manicarla sacci fera) viene impiegato in costruzioni e le
nel cor pinto / l'aspetto d'una fera che mi spresa. serafino aquilano,
pioppo giallo: liriodendro (liriodendron tulipi fera). 5. locuz. -addormentarsi
molto superbo e presuntuoso. fera. martini, i-83: il prati griderà
plaustro / che legar vidi alla biforme fera. boccaccio, vii-139: o luce
: / seimila elvezi, audace e fera plebe, / dagli alpini castelli avea raccolto
bramasti / l'ira temendo di rabbiosa fera, / sorga, sorga un albergo
si compisce a questo modo, che in fera non si fa il pagamento a colui
1-33: ah quanto a mirar iulio è fera cosa / romper la via dove più
. bestiario moralizzato, 1-69: la fera k'à nome mosteto / ane uno
stava... compositamente questa grandissima fera... sopra... uno
voce dotta, lat. scient. pori fera, comp. dal gr. 710-
bestiario moralizzato, 1-73: est una fera di mala natura, / de male
giacomino da verona, xxxv-i-640: ben è fera consa e granda meraveia / k'ella
tempesta ongne stagione, / in sì fera fortuna è aportato! / e', per
, xx-vi-46: -ben sei più d'ogni fera empio e crudele /...
vigna, 130: ciò è la morte fera, / che non guarda cui fera
fera, / che non guarda cui fera; / per lei podire ancire eo morirìa
liii-77: che. n ci è alcuna fera / che, pur servendo lei,
1-17-60: ancor d'ircania a la superba fera / studia a tutto poter sottrarti lunge
precipitava il corso / nel seno airóceàn fera squammosa, / gran spavento dell'onde e
sì la trovai ver'me crudel e fera. dante, inf, 26-70: elli
colpevole o altra volta processato. fera. martini, 1-i-213: son tutti
salute / ri frena cotal fera [l'invidia], / ché non
] il padre stesso / de la fera premea torride mamme. tasso, 7-18:
augello avido roti; / prema la fera, e il nembo / tratti l'ignota
! tasso, 6-75: langue, o fera ed ingrata, il pio tancredi,
per usaggio, / ch'ogn'altra fera prende per olore. novellino, 92
che d'essa ven si prende ogn'altra fera. cino, iii-43-9: così m'
i-xxiv -iii: poc'anzi non prese egli fera entrando in tessaglia sotto color di amicizia
della sua tosserella,... se fera provata e musicata allo specchio.
amador poco accorti, / ad una fera beccaficni in cena: / chi vuol saziar
priso / or non mi fate sì fera prigione / ched io mi trovi a mano
fin riddi quella / del niquitoso amor nemica fera, / maria, leggiadra di colei
v'aggia inamorato, / ubriando la fera mquitate. = v. principio1
tanto hai da soffrire / da questa fera fugitiva e snella! / miser, quanta
infinita fatica, empia mercede, / fera guerra mortai sencia stipendio, / opime
lxxxviii-ii-576: terrenzio tuo tal sentenzia prof fera / sanza comparazion fra cane e lepre
. boccaccio, 1-i-390: a chi prof fera consiglio o aiuto, niuno celi la
1-97-10: non vi paia mia risposta fera: / profetezando [merlino], com'
[merlino], com'e''n agua fera! livio volgar., 6-235:
orlando '. d'annunzio, iv-1-107: fera, insomma, una di quelle donne
le altre arte e discipline, da la fera et agreste vita a la mansueta umanitate
, / ne lo paese no remane fera / ke non ce corra, quando se
l'italia, bisogna disfare le sètte. fera. martini, i-ii- 412:
madamma, corrite che 'l serpe o altra fera pessima s'è data tra
duplicate teste / vedresti pullulare a quella fera. nievo, i-vi-240: ah! mi
. peri, 16-45: fuggi, fera nemica, i miei pungenti / sdegni e
di tal manera / che la mia vita fera / li fue, di tal piacere
che, come piacque a la sua sorte fera, / si diede al letto con
con riverenza che puzzava d'adorazione. fera. martini, i-i- 169:
filii et spiritus san- cti '. fera. martini, i-rv-336: la superficie [
, 1-139: l'arcillo è volatilia più fera / ke de sua qualitade l'omo
, i quali si solevano fare nella fera da pagarsi nello stesso luogo nel tempo
nello stesso luogo nel tempo dell'altra fera, cosa più procurata da'pigliatoli,
. cavalca, 21-47: rabbia di fera pessima è dilettarsi di spargere sangue e
vecchia rabbiosa, / e sturbignon te fera in su la testa. martello, 6
erge, / tirannnic'ombra rabbuffata e fera. fucini, 988: ad uno ad
: / seimila elvizi, audace e fera plebe, / dagli alpini castelli avea raccolto
/... / giunse l'orribil fera, e la superba / testa volgendo
poliziano, st., 1-38: la fera sparve via dalle suo ciglia, /
ciglia, / ma 'l gioven della fera ornai non cura; / anzi ristringe al
piede, / disse con orgogliosa voce e fera: / nessun dio puote in me
, solidificato. alfieri, 8-73: fera una pioggia raggruppata in gelo / e
fa ragione, / perché soverchia vantaggiando fera. onesto da bologna, i-83: l'
, / e l'altra mi par fera. marsilio ficino, 5-20: la
mila uomini che abbiamo in italia. fera. martini, 4-23: timoteo partiva
/ forsi che e'laci de la bella fera / roma avria scossi 0 talentati un
giacomino da verona, xxxv-i-640: ben è fera consa e granda meraveia / k'ella
st., 1-34: consiglio a sua fera vendetta / prese amor, che ben
3-283: mal fida al corso la menalia fera / il ricco onor de la ramosa
1'affrettate or voi) / che la fera cartago aprirà talpi, / grave a
tu n'anderai, canzone ardita e fera, / poiché ti guida amore, /
suo grado, come i militari turchi. fera. martini, 1-ii-499: ordino.
case senza riguardo e senza misericordia? fera. martini, 5-11: quando.
francese che aveva con sé sotto la fera. manzoni, pr. sp.,
aulente aulori / che non fa una fera / c'à nome la pantera, /
. bestiario moralizzato, 1-00: la fera k'à nome mosteto / àne uno corno
poliziano, st., 1-38: la fera sparse via dalle sue ciglia, /
sue ciglia, / ma 'l giovan della fera ornai non cura, / anzi ristringe
/ poi che la bella e mansueta fera / mi rode il core. domemchi [
/ riaperse al pastor, crudele e fera. -con riferimento a una ferita
; né debbo qui ricordar- vela. fera. martini, 1-iii-48: il pastore mi
una torraccia. alamanni, 7-i-83: qual fera cacciata si rimbosca [la ninfa eco
più le persone del suo soggetto'. fera. martini, 1-i-372: telegrafo a roma
, xxxv-i-605: quando è reversaa la fera guardatura, / la soperbia e 'l
in sul terreno stende / la rigogliosa fera. sbarbaro, 1-121: spulezzava ivi presso
denti fur già de la più vasta fera / che ne'gran lidi suoi l'india
/ che comparir non veggia od uomo o fera. g. b. martini,
da star sulle spese a napoli. fera. martini, i-450: di tutto
ohimè ruggendo fugge, / està mia fera leggiadretta e nuova, / che sempre in
cacciatori). benivieni, xxx-10-86: fera che cacciata si rinselve. documenti sul
di subita paura / che qualche cruda fera il suo ritorno / non gl'impedisca o
mio pericoloso / e tanto sono 'in fera fortuna / che, s'è im piaciere
che mi aveano toccato in sorte. fera. martini, 4-19: obbligo suo
-tale soverchianza, / né tant'odiosa e fera disianza, / come speranza -lor è
lui fu stimato di potere assediar la fera ed in breve tempo riportarne l'acquisto.
ahi, deo, corno mi sembra fera cosa / fuggir lo bene e fare al
. rinaldo d aquino, 118: fera possanza ne l'amor reposa, /
vi riprovai, / trovavi assai più fera / che dolze al'amprimera, / piena
altretanto debito che il mercante deve in fera per altri danari presi a cambio altrove
li fui crudera, / salvagia e dura fera / ver gli amorosi dolzi risguardari.
della pubblica vendita delle stampe oscene. fera. martini, 5-129: il danton col
la potenzia sua non resimilia / altra fera k'omo possa pensare. -richiamare
, 166: diremo che i luoghi della fera sono com'un centro nel quale concorrono
1-18-13: esso zanzar non voi con quella fera, / ma fa risposta col brando
lanel di spine, / acciocché qualche fera maladetta / non la guasti col dente
su- ita paura / che qualche cruda fera il suo ritorno / non l'impedisca
fren volgendo a l'una e l'altra fera / sul carro d'oro berecinzia,
vecchio, 2-62: donna pietosa e fera, /... / fia mai
uguccione, xxxv-i-605: quando è reversaa la fera guardatura, / la soperbia e 'l
musicali del trecento, lxxxiv-38: la bisa fera venenosa /... zià fo
, e 'l vede ben questa selvaggia / fera, che 'l cor mi sugge,
che 'l cor mi sugge, / fera che più mi fugge / di dì in
1-33: ah quanto a mirar iulio è fera cosa / romper la via dove più
i-i- 246: la morte è fera e dura e forte, / runpe mure
qualsisia rospàccio. forteguerri, 2-13: la fera intanto per quell'aspro tasto / rabbiosa
augello avido roti; / prema la fera, e il nembo / tratti l'ignota
., per scontrare e combattere con ogni fera crudelissima. -franato. gigli
: cinzia, bella qual dea, fera qual sfinge, / a rozzo pastorei si
: e 'l tuon vernami 'ncontra come fera / ragghiando orribilmente senza posa. carducci
morte / usar suo diritto dispettosa e fera. cesarotti, 1-viii-304: dell'ombre
ohimè ruggendo fugge, / està mia fera leggiadretta e nuova, / che sempre
rivolto / né rugge tanto una impiagata fera / quanto faccio io pensando in qual
1-5-64: sopra al scoglio sta una fera ria, / and un gran mostro
nobili giovani e fecero la caccia di quella fera. forteguerri, 20-51: nobil pianta
il villanel di spine, / acciocché qualche fera maledetta / non la guasti col dente
montagne, né torrenti rai- nosi. fera. martini, 1-i-162: occorrerebbe un ponte
sacri rimproverano ai nostri primi padri. fera. martini, 4-26: fatto sta che
e di pietà che d'amore. fera. martini, 4-44: c'erano il
, 3-414: a me, iniqua et fera, fora omni altra saevitùdine immitissima,
, 20-73: or mentre in guisa tal fera tenzone luigino, lui, lasciava
che sempre el vento non percuota e fera. machiavelli, 1-i-208: la sua parte
di valore al sommo, / perché fera -m'è sì, lasso, vostr'alma
vostro pregio orato sommo / non mi fera -più mai lingua che calma, /
grandezza sommo / sì, ch'a fera - aportar sì grande salma. onesto da
s'eo mi dico di dar morte fera, / gioì straniera non vi paia audire
pochino più in su del facciolati. fera. martini, i-15: tu fai opera
/ intento a far de la trovata fera / non men co 'l dente che co
crisostomo volgar., 3-16: una dona fera e cnidel ten e posseghe gli cor
reti. caro, 12-11: massìla fera /... /...
vallo, / degli augei, de la fera e del cristallo. fantoni, i-4
di vita scemo / da l'empia fera col feroce artiglio! -lasciare un
pier della vigna, 447: sì fera non pensai / che fusse, né sì
, 39-10: come levrier che la fugace fera / correre intorno et aggirarsi mira /
1-1422: non dietro a errante e fugitiva fera / co l'arco in mano e
tu sai che fu giuseppe giusti. fera. martini, 4-187: la mortificazione
. lamb. frescobaldi, 1-98-1: fera scienza al vostro core è giunta, /
la mia schiochecia o la mia stella fera, / o tutti insieme del mio mal
1-158: sorte d'ogni mio ben fera nemica, / scio ben che ridi
è in te..., sì fera / la vergogna e in terribile vicenda
indizi che soggiorno / torni la fera bella e mansueta, / e là velia
mi guardate da'rabbiosi morsi / de tempia fera ch'or m'urta e m'assale
in amoroso foco. tasso, 13-ii-271: fera morte, che roma hai priva e
e '1 vede ben questa selvaggia / fera, che 'l cor mi sugge. nannini
/ dolene a me di vostra pena fera. intelligenza, 99: sed e'temerò
del mondo e i pericoli non sof- fera in pace, ma se ne cruccia e
k'a la potenzia suanon resimilia / altra fera k'omo possa pensare. / el cacia-
festose / voci in seguir la timidetta fera, / cui dritto pigne del latrante gregge
ite, voi che chiudeste / l'orribile fera, a dar l'usato segno /
in ogni capo l'aspra sentenza e fera. m. adriani, 3-3-382: raccontasi
: amore per ch'or- goglioso mi fera, / tanto abbondosamente mi dà 'n costa
/ più m'incalcia che segùscio la fera, / che 'n piano non la
bestiario moralizzato, 1-73: est una fera di mala natura, / de male modo
azione performe, / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e i
il petto, a cui le membra / fera tabe non doma. pascoli, 120
, 1-97-13: com'fa salvag- gia fera, / carlo sparrà, che vèr lui
, a lo ver dire, più che fera. campofregoso, 1-35: non son
li fui crudera, / salvagia e dura fera / ver gli amorosi dolzi riguardari.
271: sentii venir a me silvaggia fera / di superbia vestita e manto forte,
guardi, cor de tigre, / fera silvagia sol apta a far guerra?
de'conti, i-52: selvagia e fera voglia e rio pensiero, /..
sembianti femmi: ond'io son fatto fera, / che lei fuggendo di vergogna suda
orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di fin'amanza /
porge / spavento la sembianza orrida e fera. buonarroti il giovane, i-37:
/ a qualche tigre, a qualche ingorda fera, / ma qual serà che non
oggi n'ha liberati / de la fera terribile che tutta / infestava l'arcadia.
anche in senso spirituale, vagia fera, / alfin la giunsi là, dove
stipati oggetti in gran numero. fera. martini, 1-i-430: in una buca
meco. peri, 8-11: in così fera maestà fa mostra / di sé l'iniquo
serpeggiante / n'apporta vista tenebrosa e fera. opuscoli scelti sulle scienze e sulle
non so donde, e s'attraversa / fera serpendo orribile e diversa. tassoni,
ralizzato, 1-47: est una fera nominata serta, / hane ale
pregio e contento, / guarda che fera seguitata avrai! / che l'orror che
1-97-11: non vi paia mia risposta fera: / profetezando, com'è 'n agua
: / profetezando, com'è 'n agua fera! / tant'à d'isforzo,
i denti, ora un occhio. fera. martini, 1-ii-184: la sifilide imperversa
era divenuta la signora del mondo. fera. martini, i-67: dissi che
, 1-160: sorte d'ogni mio ben fera nemica, / scio ben che ridi
. lamenti storici, ii-226: ogni silvestra fera riposava. g. manfredi, 88
insieme, / perché non manchi da vorace fera / consumata la stime. gemelli careri
cia servo dwa donna fuggitiva, dfuna fera silvestre e d'una tigre? pellico
né silvicola, né silvia, né domestica fera. scroffa, 44: né il
silvicola, né silvia, né domestica fera. = deriv. dal lat
figura, che rimane / vittoriosa e fera / e signoreggia la vertù che vole,
per usaggio, / ch'ogn'altra fera prende per olore: / voi mi prendeste
) 1'esistenza dell'uni fera attorno e dentro a quelle membra geniali,
/ che tutto 'l dì si vegga nuova fera. b. croce, iv-1-30:
più che drago / crude! se mostra fera e venenosa / la donna tua,
v'assale / dolce vendetta agguaglia a fera offesa. / ahi, non è pari
viso divenuto / che piuttosto che uom pareva fera, / né l'averìa alcun riconosciuto
rigido voler d'astuta volpe / un'alma fera disdegnosa atroce / mi prende, mi
ch'a l'usato soggiorno / tomi la fera bella e man 2.
morte, che fai? che fai, fera fortuna, / che non solvete quel
/ passa avante -d'orgoglio ogn'altra fera: / aguila o falcone o cosa altera
nobile natura, / de niuna altra fera à semelianga -contraria simiglianza: dissimiglianza
una similglianza; / che tanto fora traferoce fera, / se l'una a l'
, il pesce il nuoto, / la fera il corso e l'augelletto il volo,
st., 1-29: chi l'adirata fera armato aspetta: / cni si sta
1-20: costui tiene una sua puti- fera d'anni xliv o xlvi in circa,
non ebbe quel tempo un'altra tale. fera. martini, 4-8: veniva spesso
epidemia). caro, 3-242: fera, improvvisa pestilenza / ne sopravvenne; e
, 56: morte crudel superba invida e fera, / pigra agli afflitti, sorda
v'assale / dolce vendetta agguaglia a fera offesa. / ahi, non è pari
, /... / che questa fera, che al fuggir m'avanza, /
àspido sordo / e più sorda e più fera e più fugace, / poi che
che tanto umil fai / ella la chiama fera e disdegnosa. boccaccio, vii-201:
ademar, ch'era da lunge / la fera pugna a riguardar rivolto, /
tempesta ongne stagione, / in sì fera fortuna è aportato! / e', per
cortonesi, xxxv-ii-52: la morte è fera e dura e forte, / rompe
, 15-41: in guisa tal di formidabil fera / nel petto il duro ferro gli
suo valor son assalito / con sì fera battaglia di sospiri / ch'avanti a lei
il cavallo tratto dello armento appena sof- fera il freno, altressì male i. rozzo
in persona, che... se fera portata giù dntto sottoterra.
, 42: ogni gente sia libera e fera / della spada l'iniqua ragion.
/ lieta una ninfa, e via la fera sparve. ariosto, 3-74: né
omè, ch'io men giraggio / qual fera in fame per alpestre selve!
nobile àlbore fa nobile frutto e nobele fera nobile operassione e cosa nobele ciascuna in ispesia
dov'eio spera, / penando, trovo fera / per me pietà e la mercé
, xxxv- ii-52: la morte è fera e dura e forte, / rompe mura
. guittone, iii-3-1: spietata donna e fera, ora te prenda / di me
, 1-14-2: in me prosede sengnoria sì fera, / che non è fera -alcuna
sì fera, / che non è fera -alcuna sì spietata / no 'nd'avesse pietà
, i-78: là 've la morte in fera polpa ergea / spietata scena di funesto
ogni crudeltate. ferino, xvii-189-44: nom fera spie toso / di conoscienza
). anonimo, i-492: morte fera e dispietata, / crudele senza pietanza,
/ quando i rai del sol la fera, / dentro passa quella spera / ch'
più 'l sentir mi coce / questa fera aspra e cruda, / di pietà vota
/... / farsi più fera ognor quanto più bella, / e,
lungo sprezzarsi come stolto / avea di fera più che d'uomo il volto. aretino
/ verso di questa spuria e laida fera. 10. anat. disus.
so donde, e s'attraversa / fera serpendo orribile e diversa. / inalza
-spunto d'avvio a una polemica. fera. martini, i-75: pubblicai l'articolo
1-318: io non dubito già, inospite fera, / che non ti penti ancora
xxxv-i-264: è la sua piagenza forte e fera / di gran guisa che fra la
, st., 1-35: la bella fera, come stanca fosse, / più
verso qualcuno. anonimo, i-499: fera pietanza, che umile esser sole, /
ancidi, / non mi star così fera. boccaccio, 1-1i-38: questo n'è
porta. orlandi, xxix- 2: fera cagion e dura / mi muove, lasso
m'ave miso in oblìo, / in fera vampa di foco m'à stinto.
, ah non più padre! (ahi fera sorte, / ch'orbo di tanti
fin provo nona / con bataia forte e fera. ugurgieri, 342: enea fortemente
il taglio della testa alla strangolazione. fera. martini, 4-101: giovanni carmignani,
la stranianza nostra impiumerà / come la fera - amorosa di tutta la gente.
: s'eo mi dico di dar morte fera, / gioi straniera - non vi
se voi mi séte / di sì fera paruta, / ben è strania partuta /
strana / e più folle e più fera e più importuna / passione amorosa?
anguittara, 8-125: venga prima ogni fera empia e proterva /...
, st., 1-35: la bella fera, come stanca fosse, / più
/ mansuefece e vinse / l'indole fera, indocile, / e in società le
mi 'nforme / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce, e
ammollire / la crudeltà del cor di questa fera. g. stampa, 26:
, mentre ei si favella, / la fera destra in minaccievol atto. / riman
: / l'uom di temerità stupida e fera, / sprezzator de'mortali e de
la stura a fiumi di rettorica volgare. fera. martini, 5-91: veniva tutti
, / e sturbignon te fera in su la testa. = deriv
cosa / maligna, iniqua, impetuosa e fera. foscolo, xvii-305: è sì
monachi, 79: io son fatto fera, / che lei fuggendo di vergogna
, v-140-62: quando è reversaa - la fera guar- daura, / la sopèrbia e
56: morte crudel superba invida e fera, / pigra agli afflitti, sorda a
/ che più non v'è cui fera? / che in tutto il campo sola
/ sviscerato cadavere innocente, / quasi fera sbranarti. marino, 1-14-324: ecco
.. / a cui le membra / fera tabe non doma. carducci, iii-4-77
costumo de vilan. petrarca, 174-7: fera donna... /..
4-308: de la scagliosa, tremolante fera, / tacito, con attenta e lunga
corpo e di fazzone, / di sì fera ragione / e di sì strana taglia
, iii-38 (8): la fera gente de li lungibardi, quasi corno spà
flassa, pruni e spine / una silvaggia fera sì veloce. soderini, i-171:
tai parole: / « ogni fera di te meno è crudele ». tasso
sovvenga. peri, 16-45: fuggi fera nemica i miei pungenti / sdegni,
incerto: forse comp. da tanto e fera, per fiera1 (v.);
più morte. petrarca, 135-32: una fera è soave e queta tanto / che
pulci, 25- 322: una fera tarando è chiamata, / la qual,
. forteguerri, vii-2-13: la fera in tanto per quell'aspro tasto /
et ancor quasi in erba / la fera voglia che per mio mal crebbe, /
più strana / e più folle e più fera e più importuna / passione amorosa?
mentre ci si favella, / la fera destra in minaccievol atto. -favorire
: vostr'orgogliosa riera / e la fera sembranza / mi trae di fìn'amanza /
volto: / seimila elvezi, audace e fera plebe, / da gli alpini castelli
, cvi-662: non son tigro ni fera, / che tu superba e altera /
orrende faccie / di tirannico uccel, di fera e d'uomo. = voce dotta
amore: / chi li concede sì fera balia / che dà e folle a la
odi strepito d'armi, e nella fera / pugna la romba del bronzo tonante.
de'medici, 116: l'una fera con l'altra s'accompagna, / il
, 1-14-4: in me prosede sengnorie sì fera, / che non è fera -alcuna
sì fera, / che non è fera -alcuna sì spietata / no 'nd'avesse pietà
una similglianza; / che tanto fora traferoce fera, / se l'una e l'
core / credendo de ferir silvestre, fera. porcacchi, i-181: cominciarono a lanciargli
anonimo, i-462: o ria ventura e fera, / trami de sto penare!
alfieri, 1-1267: eccoti dunque, / fera morte terribile, che figlia / sei
eseguisce con bara o cassa coperta. fera. martini, 5-217: gran parte della
palescandolo, 166: il traportar danaro da fera a fera non è trafico alcuno percioché
166: il traportar danaro da fera a fera non è trafico alcuno percioché non ci
non ci è traportamento di pecunia da fera a fera com'abbiamo detto, essendo l'
è traportamento di pecunia da fera a fera com'abbiamo detto, essendo l'istesso centro
essendo l'istesso centro ogni luogo di fera, e poiché il cambio non ave altro
cazioni. cambio per la prossima fera di bizenzone o lione. -trattamento
ancora / questa tal condizion traversa e fera / di crudel marte e di venere altera
et perlucida. stava dunque compositamente questa fera, cusì nobilmente sigmentata, sopra la
e quella dolce man, sol ver ne fera, / più degna assai d'or-
, st., 1-35: la bella fera, come stanca fosse, / più
mai non fosse inver di me più fera. lorenzo de'medici, 1-7:
mondo si mandano danari nel luogo della fera et anco ivi si promettono pagare, talché
si deve fare il pranzo domenica. fera. martini, 1-iv-309: la colazione:
, i-89: s'udiro urtarsi in fera giostra i venti. campailla, 8-114:
et io sencia arme, / fiera fera mi festi il primo assalto / da qual
per usaggio, / ch'ogn'altra fera prende per olore. francesco da barberino,
l'usato sog- giom / tomi la fera bella e mansueta. g. morelli,
dietaiuti, 289: e paremi vedere / fera dismisuranza, / chi buono uso e
tratto da la vaghezza di seguir una fera in un folto bosco, tanto va
il calca / senza ritegno, e fera altra se 'n valca. jahier, 63
misero / che più non v'è cui fera? / che in tutto il campo sola
ave miso in oblìo, / in fera vampa di foco m'à stinto. monte
fa ragione, / perché soverchia vantaggiando fera. tesoro versificato, v-564- 77
/ tacito e lieto, aspettando la fera, / e sta in aguato e col
attende al varco / la fuggitiva e timidetta fera. sbarbaro, 1-154: qualcuno ha
de so volere, / non me serebe fera. a. pucci, cent.
/ ogne veduta fuor che de la fera. cino, ìii-68-5: trovandomi di
pece dono. petrarca, 323-4: una fera m'apparve da man destra, /
e l'altro fianco / de la fera gentil mordean sì forte. -con
a l'usato soggiorno / tomi la fera bella e mansueta. bibbia volgar.,
mostran canuto il pel, uccello, e fera / non si vede apparir. galileo
serdini, 1-220: 0 velenosa fera, o crudel vermo, / che i
, a lo ver dire, più che fera. boiardo, 2-3-25: le parole
/ lo v'à mostrato, onde fera ne gite, / né mai udir mercé
. tasso, 12-29: giunse l'orribil fera, e la superba / testa volgendo
: e ch'è grande villia / e fera crudeltà disnaturata, / la qual non
la qual non fu trovata, / in fera alcuna, und'om parlasse mai,
la pudicizia delle più nobili ». fera. martini, 1-iv-153: il z,
, e i teschi ignudi, / fera et orribil vista, sparsi giacer pe'solitari
a l'usato soggiorno / tomi la fera bella e mansueta, / e là v
terino, xvii-189-47: nom fera spietoso / di conoscienza il fiore,
ch'a l'usato soggiorno / tomi la fera bella e mansueta, / e là
fren volgendo a l'una e l'altra fera / sul carro d'oro berecinzia siede
fa ragione, / perché soverchia vantaggiando fera. dante, conv., iv-xxii-io:
vecchia rabbiosa, / e sturbignon te fera in su la testa. cesareo, v-356
l'ardente vorago / scemi, o men fera il ferro, ond'io m'impiago