a un uomo che somiglia un timoniere fenicio. viani, 14-113: figure tarchiate
, iii-2-305: si avanza il mercante fenicio, asciutto e adusto, audace e scaltro
, dell'america nord-occidentale); cedro fenicio o spagnolo (juniperus oxycedrus, delle
juniperus bermudiana); cedro lido o fenicio (juniperus phoenicea, della regione mediterranea)
l'isole belle annoverate / dall'errante fenicio, / la signoria del mare che fu
, 8) e al daleth dell'alfabeto fenicio. da (unita agli articoli
'derivata dall'* herth 'dell'alfabeto fenicio, samaritano ed ebraico, il quale
tutto procura. metastasio, ii-253: fenicio, oh dio! / non risvegliar ti
nell'isola di calipso, posta nel mar fenicio, ch'era molto più vicino alla
3-141: ercole, o cogliasi il fenicio o l'egizio o il gallico o l'
d'annunzio, iii-2-305: il mercante fenicio, asciutto e adusto, audace e
phenicine (nel 1826). fenicio, agg. (femm. anche fenissa
carattere che distingue l'alfabeto greco dal fenicio. gioberti, i-267: l'idea di
del popolo e monelli dal bruno tipo fenicio. ungaretti, xi-114: hor,.
, tu solo, e quel male fenicio spacciatore d'inganni nel vicolo ronzante, voi
, ii-324: come si sarà detto in fenicio? il nome di malta pare derivi
della fenicia '; anche phoenissus * fenicio, cartaginese '(dal gr.
intorno a un fèretro / vuoi, col fenicio naviga, / approda a cipro,
ebrietà d'una fiera suburbana. -fuoco fenicio, fuoco feniano: soluzione di fosforo
e nelle macchie, detto anche cedro fenicio o cedro spagnolo; le coccole sono
'ginepro rosso '. volgarmente 'cedro fenicio '. dal suo legno si ricava
del popolo e monelli dal bruno tipo fenicio. viani, 4-108: capo tavola
. ling. decima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico, traslitterata comunemente con il
deriv. dalla consonante ydd dell'alfabeto fenicio, che non aveva segni per le vocali
al greco xdp38a, che deriva dal fenicio lamd (analogo all'ebraico lamed)
. lambda, gr. xap-psa, dal fenicio; cfr. ebraico idmedh.
è proprio nulla, che il mio filosofo fenicio spiccerebbe colla stessa facilità che tu inghiotti
antichi moabiti, che presentava affinità col fenicio, con l'arabo e l'aramaico
considerare, siccome dal dogma del dualismo fenicio rimasero in sardegna le ossecrazioni sopra gl'
espressione ginepro ossicédro) ', cedro fenicio, cedro spagnolo. -olio di
due spezie: cedro licio e cedro fenicio. sono differenti nella foglia imperò che
], 103: il [cedro] fenicio non solamente nelle foglie ma in ogni
sorti di cedro: il licio e il fenicio, e sono differenti nella foglia,
picciolo demetrio, suo figlio, a fenicio, il più fedele fra 'suoi vassalli
; ma arcaico è anche l'alfabeto fenicio, e tuttavia, coi debiti adattamenti
da accostare al gr. ipotvij; 'fenicio '. puniènte (pari. pres
= già presente negli alfabeti semitici (fenicio qòph), corrisponde all'ebraico qof
raffigura la testa (donde il nome fenicio della lettera, rosch, che significa
. ungaretti, xi-114: quel male fenicio spacciatore d'in- pieno di rumori,
stabilire con certezza quale sibilante dell'alfabeto fenicio { sin 'dente') ed ebraico {
;, che a sua volta è dal fenicio sàq 'stoffa grossa, sacco'.
alfabeti orientali: il samaritano e il fenicio. tramater [s. v.]
dopo quel tempo e l'affinità che il fenicio ha con la lingua santa, di
valeva uno statere greco o un tetradramma fenicio. bibbia volgar., i-113:
parole. ungaretti, xi-114: quel male fenicio spacciatore d'inganni nel vicolo ronzante.
bresciani, 6-iv-420: egli [il moloc fenicio] è statuato in un visaggio paventoso
1-i-475: sparge nel volgo / che fenicio l'inganna, / che sosterrà veraci i
donzelle tirie / stava la prole del fenicio agenore. g. f. pagnini,
. tùgoc; (a sua volta dal fenicio §ur o sor, propr. 'roccia')
scient.), che è dal fenicio; cfr. fr. tunique (nel
; deriva dalla lettera wdn dell'alfabeto fenicio, così come w, y e v
. c. calzabigi, 1-479: fenicio del demetrio è per l'appunto il leango
varietà di semitico nordoccidentale, affine al fenicio e all'ebraico, documentata da migliaia