porta, i-9: incontro ad una fenestra o buco s'accomodi lo specchio che sia
: io avrò sempre in odio la fenestra / onde amor m'aventò già mille
chi è giù? - fatevi a la fenestra. - chi batte? -uno staffiere
aretino, ii-33: mi trarrò da una fenestra, o vero mi segherò le vene
masuccio, 272: esci per questa fenestra, e pònite a sedere a questo
86-2: io avrò sempre in odio la fenestra / onde amor m'awentò già mille
la giovane... ad aprire quella fenestra ne venne, e fattasi fuori lo
arbore, o dal cantoncèllo d'una fenestra, o sta come sculpito al ventre d'
la scala / né a balcon né a fenestra, / ché tropo m'è luitan
apollo orefice, si facevano a la fenestra, a una, a due, a
volgar., i-52: noè aperse la fenestra dell'arca,... e sì
destra / tagliarli tutti, o saltin la fenestra. leonardo, 3-56: piegato le
petrarca, 100-5: e quella [fenestra], dove l'aere freddo suona
sotterraneo. bonfiglioli, i-524: nella fenestra ovale e dutti laberintici si ritrova gran
, / e il fazzoletto suo dalla fenestra / su l'arco mette fuor d'una
, lat. fenestella, dimin. di fenestra 1 finestra '. fenèstra e
voce dotta, deriv. dal lat. fenestra 'apertura '. fenestrazióne,
lat. scient. fenestratió -ónis, da fenestra * apertura '. fenetidina
14-299: stava sopra la porta una fenestra / ch'era ferrata a guisa di
, re de'palestini, per una fenestra, vedde lui giacere con rebecca sua
: standomi un giorno solo a la fenestra, /... / una fera
: mi si fece appresso ne la medesima fenestra del palagio a la quale tutto solitario
intera, /... / o fenestra del ciel lucente altera, / venne
palme il chiuso e 'l cieco, / fenestra aver volea ciascun nel petto. giulio
/ di mio consorte al fianco ampia fenestra. alfieri, 5-203: fera infles-
ferro / fare in tai bestie elette empia fenestra. carducci, 594: spinse ei
foglie, / fanno dolore ed al dolor fenestra. machiavelli, 1-iii-406: o questo
continenzia, che col retenerla aprir la fenestra ad un immondissimo celibato.
destra / tagliarli tutti, o saltin la fenestra. pananti, i-39: ma che
si starà con il bel tapeo alla fenestra. panciatichi, 248: non c'
. # = dal lat. fenestra * buco, apertura * (praticata in
, che il cuore amor sì me fenestra, / che, vago in un pensier
o per dir più il vero, una fenestra, la quale, avenga che del
: standomi un giorno solo a la fenestra, /... / una fera
. foscolo, xviii-75: io meneghino fenestra 4 girovago ', stando oggi in bologna
e che non le faceste vedere per la fenestra. goldoni, vii-43: so ben
dottori, 1-242: chi giù dalla fenestra e dal verone / salta con la guarnacca
persona / per una scala entrò ne la fenestra / che guarda l'orto ove era
/ fare in tai bestie elette empia fenestra. 3. rifl. ant
'l nemico ente si fece uno specchio e fenestra... dalla sostanza della sua
nelle mura della casa si è una fenestra grande inferriata presso a terra. galileo
di qua solamente un'alta e angusta fenestra. casti, 10-19: d'orgoglio il
entrino per una porta, per una fenestra, per un buco o per una fissura
e sospiri sparsero, avendo baldoino a una fenestra preso di notte da lei licenza.
quel del sommo padre, / o fenestra del ciel lucente altera, / venne
serata. / in questa tore fenestra non lustrava, / se no una sopra
: standomi un giorno solo a la fenestra, / onde cose vedea tante e sì
mie dilettissime in cristo; io meneghino fenestra girovago, stando oggi in bologna, né
e con lor si fé fuor de la fenestra, / dicendo a dardinel: ghiotton
: standomi un giorno solo a la fenestra, / onde cose vedea tante e sì
/ stavasi per diporto / a una fenestra un giorno. lambruschini, 4-149: non
86-3: io avrò in odio la fenestra / onde amor m'aventò già mille
, onde li nóce, / quanto quella fenestra a noi feroce. leonardo, 2-101
orare. petrarca, 100-2: quella fenestra ove l'un sol si vede / quando
: non avendo appropriato nome quella rotonda fenestra che soglion sopra la porta principale aver
con altro nome che col generico di fenestra, s'andasse per qualche nome altrove
ii-39 (5): veglando a la fenestra de la dita torre, subitamenti su
attribuito a petrarca, xlvii-254: una fenestra ch'or si chiude or s'apre
caliginosa, e meglio non passando per fenestra di vetro o di panno che trovando
, / fanno dolore e al dolor fenestra. fatti di cesare, 124
non umana. petrarca, 100-2: quella fenestra, ove l'un sol si vede
/ fanno dolore, e al dolor fenestra. idem, purg., 1-103:
pillone... excavato era la fenestra. carteggio inedito di artisti, xci-ii-270:
i stavasi per diporto / a una fenestra un giorno. monti, 2-533:
fece [lo spirito] uno specchio e fenestra... dalla sostanza della sua
alle vage adolescente è consueto, alla fenestra overamente al podio del palacio mio.
: non avendo appropriato nome quella rotonda fenestra che soglion sopra la porta principale aver
alle mie tenebre per alcuni spiracoli di fenestra, ma si dilatavano anco parecchie fiamme
del for- cieri né tornare più alla fenestra. g. gozzi, 1-285: il
di qua solamente un'alta e angusta fenestra o spiraglio. -punto originario di una
appena spunta / ricopra e chiuda tumida fenestra. carducci, iii-3-349: su la
e gli sproni, ascese su la fenestra e, stese quinci e quindi le
caliginosa, e meglio non passando per fenestra di vetro o di panno che trovando
qualòtta ch'eo ti ve$o a la fenestra. lamenti dei secoli xiv e xv,
su qelo muro lò che sé la fenestra qanto co ven lo portego de casa
attribuito a petrarca, xlvii-254: una fenestra ch'or si chiude or s'apre
, / ch'or, su la mia fenestra il voi raccolto, / ti stai
ordinato se statuiva dritto ad una qualche fenestra: corno seria il rete de ferro
e del vetro e coi reflessi della fenestra d'una camera. pacichelli, 1-79
attribuito a petrarca, xlvii-254: una fenestra ch'or si chiude or s'apre
artificiosi, e questo deriva da una fenestra dietro il letto occupata per metà dalla
, s'è finita di metter su la fenestra, che riescie fuori della facciata col
le mie maniche di rosato su la fenestra, sarà segno che 'l capitano si voi
. piccolomini, 10-318: quella rotonda fenestra che soglion sopra la porta principale aver
la scala / né a balcon né a fenestra. folgore da san gimignano, xxxv-ii-416
/ allor cadde ogni port'o ver fenestra, / ogni giust'anima allor si
, i-311: affacciati, sandrino, alla fenestra, / e vedi cosa son quelli
mi si fece appresso ne la medesima fenestra del palagio a la quale tutto solitario e
per 1 ferro operato da serame a la fenestra de l'oratorio demo denari vi.
doveva star frugando, s'affacciò ad una fenestra e mi gittò addosso un gran paiuolo
settore. -anfilenio, 1-159: ricca fenestra e vaga,... /.
quella sua signorile diappresso ne la medesima fenestra del palagio a la quale sinvoltura
qualotta ch'eo ti vego a la fenestra. -di animali: colpire con
con lor si fé fuor de la fenestra / dicendo a dardinei: « ghiotton villano
, essendo guarito et uscendo per una fenestra, sopragionge ove è costei, e
mi si fece appresso ne la medesima fenestra del palagio, a la quale tutto solitario
poc'anzi disserrata egli avea l'ampia fenestra. algarotti, 1-ix-209: siede il
debbe esser, certo, a la fenestra lucia, / che fa lo squartator.
alla monaca di monza, 226: la fenestra so- detta è stata stoppata doppo la
, 49: mi sentirà fare a quella fenestra una orazione supplicativa da stupire.
, io: andava ora a questa fenestra, or a quell'altra, or suso
si starà con il bel tapeo alla fenestra. battista, vi-1-161: quando altri sono
qualotta ch'eo ti vego a la fenestra. 7. costituito da un
cremonesi, 56: item intra meza una fenestra in la dita lozeta e uno traverso
moglie, mi trarrò da una fenestra, o vero mi segherò le vene de
ladri con gli trivelli cercarono di fare una fenestra, per entrarvi, nella bottega di