. parini, vii-28: ella femminea gola / ti offerse onde soave / l'
più borghese e nella arrendevolezza la più femminea. moravia, i-626: con quella stessa
ammonendo, supplicando con così aperta, femminea debolezza che i suoi ragazzi rinfocolavano sulla
gli diventa esile, vellutata, quasi femminea: soggezione, amore, paura la filtrano
mollezza, di pavidità, di sensibilità femminea (un atto, un modo di comportarsi
gli diventa esile, vellutata, quasi femminea: soggezione, amore, paura la
illuminò la bocca virile e la bocca femminea ebbe la stessa intensità. manzini,
la forza dell'essere a quella voce femminea. gobetti, i-2io: vivere dunque
me. la ina martedì colla brigata femminea ed io mercoledì colla mascolina ci recammo
voce gli diventa esile, vellutata, quasi femminea: soggezione, amore, paura la
col sole / sovra me stessa e la femminea prole. parini, giorno, ii-311
affiorare in lei quella pigrizia dolce, femminea, che ella conosce e di cui ha
gli altri già avevano la testa modellata femminea o maschile. - figur
fogge disusate. / non per arte femminea, né per vezzo leggiadro, / ma
fosse potuto, cioè senza offenderla nella femminea legge del pudore. 3.
, con rara sollecitudine, delicata e femminea. d'annunzio iv-2-214: aveva un
civile, è l'affetto, non di femminea o accademica tenerezza, ma di virile
1-26: la ina martedì colla brigata femminea ed io mercoledì colla mascolina ci recammo
6-246: la pennellata è carezzevole, femminea: festuca su festuca scipione lavorò a
gli diventa esile, vellutata, quasi femminea: soggezione, amore, paura la filtrano
fronde flessuose al par di sciolta / femminea chioma. prati, ii-153: gli
, 1-492: sublime dea, che con femminea luce / e con pallido fuoco /
, in una nota / che da femminea gola / patetica s'invola. cagna,
: una nota /... da femminea gola / patetica s'invola. giusti
: una calligrafìa piccola tonda e graziosamente femminea. 2. con bei modi,
, sensitivo, umanissimo lume di gentilezza femminea. 2. deliziato. f
lenità tutti quelli che scorgerò onorati della femminea protezione. mamiani, 4-412: la
in della flessibile agilità, sì gracilmente femminea, e sì arbattaglia verso una morte
riflessivi e tutta quella sua fragilità quasi femminea. -caratterizzato da salute malferma,
ina martedì colla bri gata femminea ed io mercoledì colla mascolina ci recammo
con atteggiamento o con gusto e sensibilità femminea; con fare aggraziato, con aspetto
bene riserve e tare, da questa femminea mollizie vapora un'atmosfera di vaghezza morbida
o con aspetto leggiadro e con sensibilità femminea. -anche: in modo effeminato e
un fiore di bellezza e d'eleganza femminea, austero non di meno, che pareva
né amare né tollerare una poesia tutta femminea e nordica. 5. tipico
i. frugoni, i-9-80: quante in femminea gonna / là soffrir l'aspra offesa
suo tumor sostiene / per fecondare la femminea pianta, / poiché pregnante essa il
una piccola bocca, fra prelatizia e femminea. e. cecchi, 5-416:
stridevano i pennoni, / una voce femminea suonò: / -savoia, avanti! -e
fogge disusate. / non per arte femminea, né per vezzo leggiadro, /
, e nella arrendevolezza, la più femminea. a. distaso [in lacerba,
: lentamente, con una leggerezza quasi femminea, le sue mani forti correvano sulle
e. gadda, 17-9: l'immagine femminea di zoraide risfolgorava per meravigliosi romanzi:
j. frugoni, i-9-80: quante in femminea gonna / là soffrir l'aspra offesa
serve! bartolini, 20-107: con femminea gonna. / colui che 'l mondo da
sorrideva con grandi occhi bruni sulla faccia femminea e sibillina. soldati, 2-258:
doversi ostinare contro un così bello slancio di femminea pietà. ghislanzoni, 16-146: dopo
: il vetturale fraternizzava con la canaglia femminea, e poi entrava in un caffè immondo
. era ora ad un punto di femminea sottigliezza, ma duro come ferro.
per lo più, vece molle e femminea. di maggiori dimensioni e di qualità migliore
spoglio / ercole, e veste di femminea gonna / colui che 'l mondo da greve
cristo e chiazze gialla avarìa, l'immagine femminea di zoraide risfolnella bocca. casca in
. butti, 298: la prima apparizione femminea su la soglia della sua anima era
1409: 'sternite': pezzo dell'armatura genitale femminea degli insetti che ha senza dubbio il
detti, / che da gran tempo alla femminea stirpe / in tal guisa favella.
stridevano i pennoni, / una voce femminea suonò. d'annunzio, iv-2-1077: due
tumor sostiene, / per fecondare la femminea pianta, / poiché pregnante essa il
gli diventa esile, vellutata, quasi femminea. 8. che ha un
come cervello, è di costituzione nervosa, femminea, curiosa, chiacchierina, soffiettistica.