di quella spuma poi l'erba empia e fella / nacque, ch'oggi aconito il
suo gran danno, / sotto segnoria fella e malvagia. dante, 39-94: sollazzo
m'amorta, / ché bella e fella assai più ch'altra sete. idem,
quella asinità che cinge l'anima vostra fella. alfieri, i-38: un mio
, / per due cagion diventa brutta e fella. po liziano, st
/ e tanto inver me corse irata e fella, / che mi cacciò di sella
estiam più; ma tra la gente fella / mettemi tosto dov'è più calcata
spirando: -ohimè, fortuna fella, - / dicea -che cambio è
d'anni- bale la gente cruda e fella, / che per tutto scorrea dalle
. pindemonte, 224: ahi sorte fella! / subito il duca la congeda
negletti, senza cura, / da la fella paterna aspra natura. = variante
6-95: guarda com'esta fiera è fatta fella / per non esser corretta dagli sproni
negletti, senza cura, / da la fella paterna aspra natura. f.
, / e crucioso dicea: « fortuna fella, / tu me e'nemica
poco davante / come abracciato alla battaglia fella / con aridano, il perfido gigante,
/ guarda come està fiera è fatta fella / per non esser corretta dalli sproni
/ e che l'estingua la calunnia fella / (pur che sia nato di nobil
/ più che furia infemal crudele e fella. v. franco, 295:
: frangonsi i remi; e di fortuna fella / tanto la rabbia impetuosa stringe,
, 1-66: non dico iniqua o fella, / che 'l me'saria di fore
che, s'ella mostra vista e gronda fella, / che non disdica. bonagiunta
2-18-6: solo adunata è quella gente fella / per donar pena e morte a una
e l'altra stagion sempr'è più fella / a queste afflitte ogn'or genti
colpo che le trapassò il cuore, e fella rimanere ismar- rita, che non sapeva
se sferra / sa doreza freda e fella, / ché ogne fico volom- brella
sian contrari, et essa ognior più fella. boccaccio, iv-184: ma pur essa
non estiam più; ma tra la gente fella / met- temi tosto dov'è più
/ e che l'estingua la calunnia fella / (pur che sia nato di nobil
/ ferro recide; e sempre ver me fella / e scarsa man quel sì dolce
, / avegna per pompeo fu falsa e fella. farini, ii-553: le stesse
non le diede beltà natura; adunque / fella scortese in quello scambio e sozza,
cfr. felino *. fella, v. fellah.
* bandito \ fellàh (anche fella), sm. lavoratore della terra
, ingannatrice e traditrice, spietata e fella, d'amore rubella. manzoni,
! da la patria troppo ingrata e fella. pascoli, ii-1197: è la coscienza
, xliii-97: cristo ci guardi da opera fella. pulci, 1-45: se conoscessi
eia sua fede iniqua, ingiusta e fella. ariosto, 4-60: il re,
, / e che l'estingua la calunnia fella / (pur che sia nato di
, 1-1-34: ahi cosa indegna e fella / a voi, signor, ci pare
/ di tradimenti e congiura aspra e fella; / e fama e voce pubblica
arte ignudo / ministri infidi e cupidigia fella. mascheroni, 8-365: è l'innocenza
/ coglier non ti lasciò di colpa fella / il triste frutto detrimento e scorno
inferno, quant'ell'è falsa e fella, / che babilonia magna per nomo sì
, / avegna per pompeo fu falsa e fella. varchi, v-860 (186-8)
, che altra ognor è bugiarda e fella. giraldi cinzio, 7-10 (2086)
lingua mendace e più d'ogn'altra fella, / che sol mal brami e
, certa? / sarà sdegnosa noncurante e fella. petrarca, 289-8: or comincio
accese / temprò con una vista dolce e fella. boccaccio, ii-269: un giorno
ed a fuggir si diè crudele e fella, / e sì veloce, che una
dentro a un piatello. sannazaro, bevanda fella, / schiocchi a non dir che non
, per là sua pietosa e fella. ariosto, 21-47: così la moglie
/ più che furia infemal crudele e fella. firenzuola, 790: né ninfa o
ai pensier nostri sia mai rozza o fella, / né sconcio ventre mai di
: poscia con vista men turbata e fella / cortesemente inverso il re s'è
così non ti dirò più cruda e fella, / né delle fiere o dei marini
, / guarda come està fiera è fatta fella / per non esser corretta da li
figlia bella / la vipera uccidrem crudele e fella. ariosto, 33-84: vider baiardo
/ che s'ella mostra vista e gronda fella, / che non disdica. guittone
: / si pose in vista niquitosa e fella, / e si distese in letto
morte che sempre vive, e notte fella / d'ogni dolor qual nell'orrende grotte
per l'uom deforme sei, stuprata e fella, / ma gli orsi almen t'
del rio sospetto l'ombra iniqua e fella, / che rendea le lor menti oscure
: o albergo di tiranni, o prigion fella, / di plebi oppresse lacerate e
troppo è scura la mia via e fella / a gir, se vostra lumera non
battaglia non fu mai sì dura e fella, / né in alcuna mai tanto sofferto
serve a fè quel alla battaglia fella / con aridano, il perfido gigante,
era, s'ambi feriva, assai men fella / morte, io felice in questa
: fere colui d'aspra percossa e fella. forteguerri, 29-76: quindi a piè
romiti / ancor pel duol di servitù più fella. monti, x-3-428: i
, / e crucioso dicea: -fortuna fella, / tu me e'nemica contra a
le cagioni / s'apparecchiava di sua sorte fella / al paladin. marino, 1-31
troppo m'è al cor noios'e fella. cieco, 1-21: mambrian dimandava:
, s'ambi feriva, assai men fella / morte, io felice in questa nostra
/ ferro recide, e sempre ver me fella / e scarsa man quel -
esta fiera [l'italia] è fatta fella / per non esser corretta da li
15: t'ammolla e no essere sì fella, / e lauda- rasse più
, / più che furia infemal crudele e fella. piccolomini, 200: quanto starebbe
; / solo adunata è quella gente fella / per donar pena e morte a
vaggio / di dare addosso a questa gente fella, / mettergli tutti quanti a gherardello
ix-830: in quello venne la duchessa fella, / piangendo fece croce delle braccia
che, s'ella mostra vista e gronda fella, / che non disdica. proverbia
fe'fornire una bellissima nave, e fella caricare di molta mercatanzia, e guernire di
xiii-29: indi per ricomprar sua gente fella, / racchiude il gran splendor che
/ ben cinque miglia; ma la gente fella, / temendo peggio, si furo
ell'è stella buona, ower s'è fella, / c'inclini al bene o
e la sua fede iniqua, ingiusta e fella. 7. che non spetta
colpo vero / della manaia dispietata e fella. d'annunzio, iv1- 556:
, / scampa da sorte violenta e fella. goldoni, viii-492: vorresti ancora
/ coglier non ti lasciò di colpa fella / il triste frutto detrimento e scorno.
en che mal punto ed en che fella / e crudel parte misi intendimento! a
intestine / a roder debba a questa peste fella [all'invidia], / non
/ ferro recide; e sempre ver me fella / e scarsa man quel sì dolce
: poscia con vista men turbata e fella / cortesemente inverso il re s'è tratto
: o albergo di tiranni, o prigion fella / di plebei oppresse lacerate e smorte
experto / l'influxo ha fatto quella ecclipse fella, / che già vaticinasti in sermo
a suo gran danno / sotto segnoria fella e malvagia. dante, conv.,
ricche cose, / perché pregasser la maiestà fella / dalla maestà del prelato,
che da ^ vostro mal fondato giudicio fella e aspra verso voi istimata sia, nondimeno
dante, lxxx-4: la cornacchia maliziosa e fella / pensò mutar gonnella, / e
bel sol m'ascondi, invida e fella. manfredi, 1-88: e tu pur
poteva esser più ria, malvagia e fella / la sorte mia, ma trista
mammelle e lo mento, / e fella arrostire com'un agnello. tavola ritonda,
o albergo di tiranni, e prigion fella / di plebi oppresse lacerate e smorte,
mammelle e lo mento, / e fella arrostire com'un agnello. giov. cavalcanti
... con lingua vii la plebe fella / suo menzognero ardor spesso disseta.
/ temprò con una vista dolce e fella. a. pucci, 11-86: richiesta
cadente stella, / vista turbata e fella / non la minacci da'celesti campi,
percosse / la donna di percossa in modo fella / che d'ogni senso e di
/ di dare addosso a questa gente fella, /... / e non
/ o dir persecutrice, iniqua e fella. 5. nella fisica aristotelica
dante, lxxx-5: la cornacchia maliziosa e fella / pensò mutar gonnella, / e
1-112: il dito morde niquitosa e fella / e dice: me la pagherai,
, / partisse in vista nequitosa e fella. 4. ant. indolente
no '. carducci, i-4: fella è questa del rinnovamento classico una forte
sua favola era finita, dall'insieme (fella sua prima (e ultima) '
? / sarà sdegnosa o non curante e fella. boccaccio, dee., 4-1
a me paiono come resti di vangelo (fella poesia, sono sconosciuti, noncurati
/ guarda come està fiera è fatta fella / per non esser corretta da li sproni
/ -vattene al campo, e la battaglia fella / nunzia a colui ch'è di
ferro recide; e sempre vèr me fella / e scarsa man quel sì dolce oro
ariosto, 20-132: -ohimè, fortuna fella, - / tdicea) -che cambio
corno facc'eo da voi, piagente fella! / ché, conoscendol, opero
: « or se'giunta, anima fella! ». cino, iii-53-37: altro
/ dentro da bresa con la mente fella. = deriv. da oste2
che matteo / vi misse il braccio e fella ricadere / dov'è la chiara.
/ surse, l'amante scellerata e fella / d'egisto. -che mira a
dante, lxxx-6: la cornacchia maliziosa e fella / pensò mutar gonnella, / e
, xiii-29: per ricomprar sua gente fella, / racchiude il gran splendor che mai
or pia ritorce il fuso ed ora fella. c. i. frugoni, 1-8-144
di vederti bella / ti fa sì fella contra me e te stessa / in cui
/ sì che la turba tormentata e fella / posò dagl'implacabili nemici.
, / guarda come està fiera è fatta fella / per non esser corretta da li
^ reggere italia, ella è cosi fatta fella. = dal longob. *
il vostro ingegno / può prevalersi (fella mia sventura / per accrescer calunnie. g
/ mandato fui dalla prigion mia fella. io. la sbarra della
/ tu chiami giove iniquo e giunon fella, / e far lor sacrificio a
preso per trar da esse il gener (fella poesia, delle quali vuole in questa
amico, per fortuna e buona e fella. f. f. frugoni, v-556
il battesimo ai sette neofiti adulti (fella casa. -per simil.
'riforme. tommaseo, lxxix-iii-480: fella giovinezza di lui [manzoni]..
cose, / perché pregasser la maiestà fella / che al fanciul donasse longa vita
meglio previsto alla conservazione delle leggi e (fella giustizia. randello, 3-62 (ii-573
ne trovano. pallavicino, 1-512: fella [la natura] adoperò che in quasi
più di quel che farebbe una ragna- fella? rapini, 27-633: non si giunge
rete per uccellagione, più piccola (fella ragna. piovano arlotto, 58:
e a lui dietro un'aquilotta / incalzarlo fella fella. carducci, iii-4-134: picchiano
a lui dietro un'aquilotta / incalzarlo fella fella. carducci, iii-4-134: picchiano uccelli
della primissima distinzione siedono a fianco (fella contessa sul canapè. -rientrare, tornare
che troppo m'è al cor noios'e fella. lapo gianni, xxxv-ii-572: mille
2-137: è [l'italia] fatta fella, cioè restia e superba,
tal mercede / a mia dogli'aspra e fella / da voi, madonna; e
ell'è stella buona ower s'è fella, / c'inclini al bene o al
... porta seco il ribrezzo (fella morte. leopardi, v-292: un
corno facc'eo da voi, piagente fella. novellino, xxviii- 839:
l'esortavano di ridursi al governo (fella patria sé altra patria non avere che la
sia originale ogni rimasticatura per via (fella nuova saliva. flaiano, i-74: il
la pianta nella fossa, taglierai (fella radice quello che troverai rio. mascheroni,
or pia ritorce il fuso ed ora fella, / le mastre man fatali, preste
/ di dare addosso a questa gente fella, / mettergli tutti quanti a ghe-
/ e crucioso dicea: « fortuna fella, / tu me e'nemica contra a
la quale ebbe nome rea, e fella rinchiudere in uno munistero della vergine vesta
, 1-84: se vuo'conoscer la persona fella / fa'che le dia alcuna signoria
e per sbramar tua voglia iniqua e fella, / io vò morir; ma
il carrozzaio abbatte con un colpo (fella mano il predellino che scende fino a terra
/ ch'io mi ricordi di tua vita fella / solo per costei che la diana
esser di uso esclusivo del capitano (fella nave o dell'uffiziale dei particolari. f
sono ». bresciani, 6-v-297: fella imbalsamare [la scimmia] e teneala in
, / ah, troppo acerba e fella! ah, reo destino, / non
: trapassato al furor, prendere ei fella / al fin dai servi suoi di lui
alegrare, / tanto m'è dura e fella. anonimo, 3. intr
scurata: / zo fu la genti fella ki intra ti esti siminata.
o scuricèlla / bipenne, tolta en labattaglia fella. capitoli della compagnia dei disciplinatidella madonna di
alla medievale sia segnata dalla riaffermazione (fella vita mondana contro l'oltremondana è un punto
/ guarda come està fiera è fatta fella. lancia, i-747: in mano portino
sospiri / a pregar alma sì selvaggia e fella. g. stampa, 97
sesto / per nuova o buona o fella. bacchelli, 13-672: il modesto,
te se sferra / sa dorezza freda e fella, / ché ogne fico volombrella /
mercede / a mia dogli'aspra e fella / da voi madonna; e pur pian-
e fé la mente inqua acerba e fella / che stette in forse di sgombrar la
alegrare, / tanto m'è dura e fella. anonimo, i-542: quando voi
, / e che l'estingua la calunnia fella /... / l'avrà
guerra 1915-'18, 132: in vai fella i nostri i calibri distrussero i lavori
, 976: natura... / fella scortese in quello scambio e sozza,
matteo / vi misse il braccio e fella ricadere / dov'è la chiara; ma
a suo gran danno / sotto segnoria fella e malvagia. chiaro davanzati, 10-12:
forma ovale rigonfiata da una parte, (fella quale fanno uso cadde giù dal terzo solaio
politica o economica. g. fella [« oggi », 17-iii-1055],
dante, lxxx-8: la cornacchia maliziosa e fella / pensò mutar gonnella, / e
al del, ma sorte acerba e fella / mi spenna sempre a sì bel volo
così non ti dirò più cruda e fella, / né delle fiere o dei marini
6-95: guarda com'esta fiera è fatta fella / per non esser corretta da li
in un paruolo overo in una stagna- fella. inventario di alfonso ii d'este,
/ e che l'estingua la calunnia fella / (pur che sia nato di nobil
canto, / fa divorare a quella bestia fella. cieco, 2-16: quando rinaldo
azione s'appicciò accidentalmente fuoco ad una fella della prima entrata, che fu per
la tavola di s. benedetto fella soffile, soto la qualle sta la mazia
4-83: le sue femine vanno vestite de fella de arbore de la cinta in giù
così mi tiranneggi / con vista dolce e fella. manzoni, pr. sp.
tollerantissimo d'ogni sorta di disagio; (fella persona valente. boterò, 1-144:
, 149: a nuova sceleraggine e più fella / te s'appre- ste là giù
, / avegna per pompeo fu falsa e fella. boccaccio, 1-i-342: oimè,
dorate, si vedevano le tracce (fella festa. -ciò che sussiste di una
del mondo ci astringono alla lettera (fella scrittura santa, né vogliono patire che
201: poteva esser più ria malvagia e fella / la sorte mia, ma trista
a formare il legamento ombelicale medio (fella vescica. r. cocchi,
/ vermiglia fuori, e mesta dentro fella. goldoni, xlii-932: prese ella avea
: ove con lingua vii la plebe fella / suo menzognero ardor spesso disseta.
bella, / ma presto brutta e sanguinosa fella: / sola è mortifera.
l'avvenire è grande. fellah [fella.], sm. invar. in
= voce merid., deriv. da fella 'fetta'; cfr. sicil. feddata,