in senso concreto: peso del ventre, feci. cammelli, 101: qua non
sinonimo mancante di nome triviale, io vi feci precedere una denominazione specifica mia propria per
s'a vostra maestade alcuno effetto / io feci mai che le paresse buono, /
come sire; / ep- pur ti feci, povera fanciulla, / doni immortali.
. m. palmieri, 2-17-46: io feci ad roma già gran donazione / e
nell'essenziale con quelle ch'io feci su l'echino esculento. tramater [s
, e botte che l'ammazzai: gliele feci assaggiar io le galline.
): io mi ricordo che io feci al fante mio, un sabato dopo nona
-per estens. sterco, escremento, feci. pasquinate romane, 618: chi
15: per sei mesi continui, non feci altro, secondo che m'incontrava ne'
io di potere sbrigarmi a tempo, feci por sulla medesma le mie robe ed attesi
ben spedito. de'mori, 1-123: feci ritorno a brescia ben spedito con due
spedito, ed accordandomi d'andame, feci il sonetto incluso. g. bargagli,
rabbia e così, in breve, gli feci alle guance due enormi palloni di schiuma
della sua fossa, pian piano la feci discendere in sino nel fondo della fornace
, fu un giorno di sperpetue. feci tutta la nottata per partire alle 2
: avevo promesso di riferire soltanto quello che feci. bene: passi questo breve saggio
sparsamente. pindemonte, iii-48: io feci menzione di alcuni componimenti poetici..
gente féi congregazione: / e quei feci venir alla spiegata / per fare il re
le biade tolsi a rea / e feci vano il frutto di ogni spina.
e nell'anche. porcacchi, i-431: feci... vi] spiraculo alcuno
bonaria, 67: questa [carta] feci perché la carta della procura di sopra
io seriamente e in buona fede, mi feci magnetizzare e magnetizzai. oriani, x-17-171
, / e 'l nobil mio volume feci degno / di temporale e spiritual lettura
. baldi, 10-181: talor gli feci aperto / perché sì lunghe il verno abbia
di maganza, / e quando io feci da lui dipartita, / vedi la 'mpronta
[dal libro] per rimettermici, siccome feci il giorno dopo. mazzini, 53-314
dire che l'anno 1412, ch'io feci lo staglio con li danni e interessi
misso uno sopra l'altro, e feci suppa, e tutte cose era in tor
, 2-77 (435): allora io feci pigliare un mezzo pane di stagnio,
quei paraggi avevo una cattiva stampa, feci roteare a più non posso le tre caramelle
baldi, i-156: per te non gli feci io, ma per coloro / che
mano sopra il ginocchio e colla destra mi feci tenebra alle abbassate e chiuse ciglia.
, 2-77 (435): allora io feci pigliare un mezzo pane di stagnio,
, / quando a la stanzia mia feci ritorno. poliziano, 1-711: la sera
, 1-17: di sopra, mi feci la barba in cucina, parlando con michela
pensate in quale stato e quanta strada feci! n. ginzburg, i-44:
sf. patol. eliminazione abbondante delle feci con un eccessivo contenuto di grassi, che
steatorrea secondaria: caratterizzata dalla presenza nelle feci di grassi non digeriti, in conseguenza
la mia gamba isteccata innel letto, feci lieta cera con esso loro. parini,
durante la digestione, che conferisce alle feci il loro colorito caratteristico. piccola
stercolisina, sf. biochim. pigmento delle feci. = comp. da sterco e
ciò visto, lascia immediata feci umane o animali; costituito da materiale fecale
... le campagne insozzate dalle feci degli uomini e degli animali...
quale si trova nello stato normale nelle feci, ed è una trasformazione della 'colesterina'durante
discorso suo che mi supponeva già libero, feci un salto di allegrezza sterminatissima. alvaro
scavo. targioni tozzetti, 12-3-151: feci smuovere certi monticelli di scarico o sterro
tonde, intenerire i sassi, / stillar feci dal ciel puri alimenti.
plastica. pontormo, 80: mercoledì feci quello stinco della coscia grande. r
di cittadini e di forestieri, mi feci accompagnare da due soldati. collodi,
regolari evacuazioni corporee; ritenzione prolungata delle feci nell'intestino (ed è di uso comune
e in quantità molto scarsa (le feci). m. franco, 3-120
5-68: più si convenìa dicer « mal feci », / che, servando,
balia. c. carrà, 630: feci capire a molinari, più coi gesti
petruccelli della gattina, 4-288: io feci, essendo giovane, una storditezza simile alla
, ii-18-104: delle scarpe alpine che mi feci fare gli anni -con meton.
in questa ritirata di redine, io feci strabalzi, stracolli e, come si
per uscir di casa... non feci certo in quel triduo stracavate di moto
in questa ritirata di redine, io feci strabalzi, stracolli e, come si dice
ciii- 105: quello ch'io feci di calegiano el feci solamente perché gente
: quello ch'io feci di calegiano el feci solamente perché gente strania non s'anidasero
censurare. caro, 12-ii-187: io feci quella canzone de'gigli d'oro, ad
mi straportò a fare quel ch'io feci contra di te. magalotti, 28-113:
g. m. cecchi, i-302: feci come quei che, non sappiendo / le
19-94: presenza, nel sottosuolo, delle feci dei palafitticoli, messe in luce da
, 6-ii-181: da quel giorno che feci la conoscenza di quello strenuo amatore, molto
federici, lxii-4-21: nel qual tempo la feci molto stretta nel mangiare.
nievo, 1-23: « via », feci io « non la potrebbe stringermela in
o enfatica. alfieri, i-301: feci la mia ultima strionata, recitando in casa
in casa mia il 'filippo'in cui feci altemativamene le due così diverse parti di
, supplicai, risupplicai; ma non feci profitto veruno, perché con la solita sua
ne aveva una copia recente, che poi feci collazionare da esso sig. salvini con
sassetti, 374: io non feci mai studio nessuno in questa materia.
, determinai di attenermi, come poi feci, a'fondamenti delle sole naturali ragioni.
. g. gnmani, lxxx-3-909: feci dunque in vienna,... il
: liberamente fidandomi di loro, lo'feci col mio sugello sugil- lare la detta
pensato anch'io, ma non mi feci avanti a proporre; primo, perché odio
fluo. -materia superante-, feci. fasciculo di medicina volgare, 30
: lo sono superbo del giudizio che feci de'rari e colti talenti æl mio signor
dall'organismo (con partic. riferimento alle feci, alporina, al catarro, ecc
fisiologiche (un umore corporeo, le feci, il gas intestinale, per lo più
autori. f. argelati, cxiv-3-420: feci lasciar indietro la 'vita', perché deve
misi alquanto in sussiego e me gli feci incontro con gravità manzoni, fermo e
cimbalo poi,... non vi feci quasi nessuno progresso, fuorché di essermi
essendo io dato in uno scoppio, feci svenire accanto a me una dama,
; ma per isventatezza giovenile non lo feci. nievo, 656: io m'immagino
crepapelle. 3. cospicua evacuazione delle feci. bertoldo con bertoldino e cacasenno,
i-13-249: io lo [il caffè] feci a poco a poco / fumar chiuso
pischelli allegramente trovano / tra cave e feci penombre lontane. = nome d'
un taffaruglióne sciuparoba, uno sciacquaintrugli, feci io da cuciniere. = deriv.
/ che que'caporali, ii-63: io feci due mazzi di tagliuole: / su l'
, 1-iv-33: il lunedì 22 mi feci tagliare un'altra veste alla cinese, più
. / non io risposi, e feci il mio dovere. 10.
così risoluta. bilenchi, 14-269: feci tanto che riuscii a scappare di casa.
di più colori. tasso, 11-iii-1112: feci ancora una targa e una scimitarra turchesca
io sapeva, e tanto più gliene feci, quanto egli non mi dava più a
, / e 'l nobil mio volume feci degno / di temporale e spiritual lettura
verghe d'oro e d'ariento, e feci vestire di zibellini. tesauro, 2-272
). stuparich, 5-171: mi feci condurre da un tassametro alla casa dello
poi,... non vi feci quasi nessun progresso, fuorché di essermi sveltita
sentite, le due lezioni ch'io feci ultimamente. pacichelli, 1-638: riparava la
del viaggiare a così lento passo, feci il gran distacco dal mio bellissimo cavallo
/ di far de versi, che non feci mai / in tutt'il tempo della
b. fioretti, i-293: gli feci con questo mio mazzafrusto le tenebre addosso
caracciolo, 188: guarda la esperienzia: feci dio una creatura molto digna e nobile
bestiai resoluzione, per tenerlo alquanto indietro feci segno di mostrargli la bocca del mio
nella chiesa di san giovanni, e così feci. dante,
da piangere lì in presenza sua fu perché feci un gran sforzo; ma non ho
a me tanto forte che certo le feci male. -tenersi al largo,
, mossa..., mi ti feci palese. ser squame sopra a
del moise. algarotti, 1-vii-63: io feci prova a quel tempo d'intagliare o
.. / che fosse quella che pur feci io stesso / nel molle sen d'
evacuare, per lo più con espulsione di feci mucose o sanguinolente. landino
segmenti sono maturi vengono emessi con le feci, liberando le uova che possono essere
diagnosticata dal reperimento di proglottidi nelle feci e per lo più provoca disturbi intestinali,
di vedere un apollo, e gli feci un sonetto. 2. terrazza
cellini, 1-87 (204): mi feci portare in nel palazzo de'medici,
i confini con l'urina e le feci, ne interdicono l'ingresso ai maschi solitari
: ne puoi dimandare al nencioni a cui feci una critica terrorista sopra un suo sonetto
re le gabbie, al suono della campana feci chiamare la gente franca. guglielmotti,
: non capii a che volesse alludere ma feci tesoro di quelle parole. de marchi
alla cappella grande del mezzo dal lato feci due cappelle dal- l'una parte e
di rilievo. pananti, 1-66: feci saltar la testa di pompeo; / e
fare due testali a la capanna che feci a gusscio. 2. testiera
1380 io simone di rinieri de'peruzzi, feci mio testamento in montepulciano, nella sacrestia
mondo patisse tanto tormento e passione come feci io. 2. tristissimo, angoscioso
baretti, 6-265: quelle fanciulle alle quali feci l'altissimo onore a far sentire il
dell'alvo, modificazione dei caratteri delle feci. = voce dotta, comp
, 215: ma poi con gli anni feci tiglia dura, / e il sole
scellerati. daniello, 20: 'tal mi feci io', cioè divenni di timido ch'
, è venuto quel barattiere che io feci condannare perché mi aveva rubato. govoni
è dar morte a quel tiranno. il feci. / e mi chiami assassini se
le cosce con un ginocchio, lo feci tutto risentire. lancellotti, 2-282:
xiii-45: girando per le stanze, feci ai tuoi figlioli molte domande, e
aver una radice nella scoperta ch'io feci giorni sono dell'ingrossamento ormonale della hiandola
anche sostant. vasari, iii-724: feci essa madonna con cristo morto a pié
no di questa fiamma novella, nel decembre feci una scorsa a roma. carducci,
, 5-ii-89 posai il bottiglione e gli feci dare un tonfo. 2.
: nella prima... tavoletta vi feci la dimostrazione di tutte le consonanze,
alla produttività soffici, iv-122: gli feci notare la forma, il colore, la
della cavità addominale facilitando l'espulsione delle feci o, anche, il parto.
orso. c. gozzi, 1-1162: feci un dì motto con piacevolezza, /
monti, 18-549: di molte vi feci opre d'ingegno, / fibbie ed
c. arrighi, 3-77: feci il tosacani, il cavallerizzo, il pestapepe
c. e. gadda, 13-91: feci la strada quasi di corsa, col mio
48: io per grazia d'iddio vi feci conoscere che il non temere, anzi
alta e pensai che potevo dormire. feci un pezzo di tram con la testa appoggiata
. spallanzani, 4-vi-416: io non feci punto le maraviglie se avendo più fiate
-gii al monumento; / allor con'feci -gran lamento! / al partimento -fé trangoscianga
, il transfretar del mare / io feci a casto e virtuoso fine; / altro
élla non fea che trar sospiri: io feci / dei luccioloni grossi come ceci.
ragionandone sempre, e sempre chiamandolo, feci sì che se ne fecero scommesse circa
negri vennero al navilio, e io li feci veder trarre una bombarda, del tuono
borbottare della ricci sulla lettura ch'io feci alla compagnia la sera trascorsa. carducci
. algarotti, 1-ix-178: io mi feci già lecito delle mie riflessioni sopra la
grosse verruche della pelle, ma non lo feci per il fatuo timore che dalla pelle
, 2-54: quante volte in città / feci venire il lividomattino, / passando a ripassando
le frustate del cocchiere, ma non lo feci tanto ero mortificato dal poco cordiale trattamento
vita nuova, 5-4 (20): feci per lei certe cosette per rima,
far io? dovea primieramente, come feci, veder se ne gli ordini miei
nella camera delle due ragazze, il che feci prima che alcuno potesse trattenermi: volevo
andar sotto. gigli, 2-177: come feci entro l'umano velo / del nume
una trattoriuccia quassù... io feci colazione. pea, 7-622: io mangiavo
di non andare più avanti. e pure feci la discesa, più travagliosa della salita
ho avuto burrasca. spallanzani, 4-i-216: feci poi di nuovo il traverso per la
turcimanno nelle mie traversure, rotilde la feci sollecitamente tentar d'illecito amore.
senatori e deputati. tarchetti, 6-i-232: feci allora un piccolo discorso d'occasione che
le zannate e gl'incensamenti feci miei tributari prìncipi e ricchi; coi
erano nel ministerio. tasso, n-iii-1112: feci ancora una targa e una scimitarra turchesca
ornai da le spade e dagli scudi, feci due carri falcati con le parole 'viam
buon dante per un colletto, lo feci di raso pavonazzo, guarnito di trinette d'
di grana fine, della quale poco sopra feci menzione, di grana terrosa come nel
mancante di nome triviale, io vi feci precedere una denominazione specifica mia propria per
: lasciai la stretta di letizia e feci per fare un salto su quell'improvvi-
turrìcolo, sm. zool. cumulo di feci depositato dai lombrichi, costituito da sottili
, che cosa fosse l'ubbriacatura; feci dunque proposta a due altri di chiuderci in
nella chiesa di san giovanni: e così feci, dove furono tutti gli ufici.
non ordinarie. govoni, 2-53: feci di cappello al carro / che traboccava di
. biochim. pigmento biliare presente nelle feci e nelle urine, derivato della bilirubina per
in piccole quantità nelle urine e nelle feci di soggetti normali, la cui molecola
d'annunzio, iv-2- 378: feci lo scritturale, feci il galoppino, feci
378: feci lo scritturale, feci il galoppino, feci il suggeritore in
feci lo scritturale, feci il galoppino, feci il suggeritore in una compagnia d'operette
suggeritore in una compagnia d'operette, feci l'usciere nell'ufficio di un giornale.
aretino, v-1-361: i sonetti ch'io feci per offerire a la eterna memoria del
trovar l'uscita. -evacuazione di feci (anche nella forma uscita del corpo
panigarola, 4-85: a grossa usura feci io riverenza a vostra signoria reverendissima per
dai pascoli. papini, x-1-515: feci, per vivere, tutti i mestieri:
, eliminare umori fisiologici; evacuare le feci. - anche assol. r.
espulsione di umori fisiologici; evacuazione delle feci. guido da pisa, 1-23
medesimo. garetti, 6-285: gli feci la solita incisioncella nel braccio, alla
/ ch'i'ne campai e lu'feci perire. -non valere una rapa
mezzo tondo giusto; e dalle bande feci certi piacevoli risalti, sotto i quali
vero è che nel mezzo di queste mura feci uno vano d'uno braccio e mezzo
essendo a tavola con guido nostro, gli feci la vostra ambasciata tanto adatta e tanto
. croce, iii-26-188: altra volta feci notare a un egregio archeologo, vantante
rosetti, 1-50: sappiate ch'io feci fare una volta una bella lanterna,
, 2-54: quand'io da montalban feci partita, / io fui a parigi,
lume già, quand'io feci 'l mal senno, / che del futuro
ritrovo libero e vendicato dell'offesa che feci il tuo a mio figliuolo, non accade
come tiene la casa venduta, li feci donazione et a dì xim agosto in 1379
andammone a la fonte, et ine el feci iscalsare quel giovane a cierti giovani.
, 2-54: quante volte in città / feci venire il livido mattino, / passando
don cecilio? calvino, 115: feci per sbottare in un'esclamazione clamorosa come:
. -scherz. peso ventrale-, feci. amenta, 191: correndo come
la farina di formento, ma noi feci, rigettando per dubbiosi ed inconcludenti tai tentativi
verdose rive exhaurire,... feci vaso da bevere gratissimo. =
verruche della pelle, ma non lo feci per il fatuo timore che dalla pelle
: quest'anno ero ristretto a strami, feci un po'di verzura a posta per
comparire inanzi all'idea della bellezza, feci risoluzione di vestirmi con qualche carattere di
. -peto vestito: emesso insieme con feci. lippi, 6-107: vuoi forse
giuocatore esimio, e che appunto perciò feci rimpatriare, aveva una madama certa bercicò
potrò più riparare i torti che gli feci » pensa andrea, guardando la città con
io vezzeggiando in qua e in là feci sì ch'ella mi riscontrò e mi
. fenoglio, 1-12: io mi feci sotto allo spigolo di casa, a osservare
notte. quando venimmo qui, io feci patti chiari con tutti: si cachi fi
dolze maria, / a la qual feci e fo questo gran voto, / che
trinato d'oro. redi, 16-iii-269: feci la stessa prova con giacinti bianchi e
paterno, con sue erbe e incanti feci vincitore iasone e rapito el vello con lui
solista. magalotti, 23-203: feci sentire un mio aiutante di camera fiammingo
interni di viscere, per una vendetta che feci. c. gozzi, /
, nell'ultimo viaggio, che io feci pochi anni addietro, dovetti fare uso perché
intestino che provoca perdite di sangue nelle feci. fasciculo di medicina volgare, 7
futuri, dissi tante cose, che lo feci stare tutto sospeso. n. franco,
lea menare la famiglia a firenze, e feci come borsa di barattiere, che non
la peste. giuliani, i-492: la feci visitare a quattro pro mi
. betti, ioi: prima di partire feci visitare il mio passaporto. -frugare,
perché andassi alla loro visitazione, e così feci visitando prima il magnifico acmat, e
gl'inconvenienti delli astii nazionali riscaldati; feci guardare a vista il baldi. carducci,
irene e silvia le persi di vista. feci il mio giro al tirasegno e alle
edificai case, piantai vigne, e feci orti e giardini e oma'li di tutte
d'erbe e di piante, e feci vivai, acciò ch'io inaffiassi l'erbe
arte, vissi d'amore, / non feci mai male ad anima viva.
le diss'io? che non le feci? / fui viva per mangiarmela co'denti
una sigaretta per marcare l'ora e feci il proposito ferreo di sagrificare a te,
farò molto più bella medaglia che io non feci a papa clemente ». sansovino,
: senza impegnarmi in un lungo colloquio feci loro rispondere che voleva parlare io medesimo al
caldo estivo / le notturne del ciel feci volanti / correr sublimi e menar seco un
vigne, 128: s'io ver lei feci alcuno torto, / donimi penitenza al
la mia immagine con uno specchietto, feci un brusco voltafaccia. bonsanti, 4-51
. -in partic.: evacuazione delle feci. tommaseo [s. v
- in partic.: evacuazione delle feci. bemivenni [crusca]: per
1179: colle zannate e gl'incensamenti feci miei tributari prin zannato (
zara meco per una credenza ch'io feci a boneccorso mio, quando feci l'arte
ch'io feci a boneccorso mio, quando feci l'arte per lui.
. c. gozzi, i-79: mi feci vestire da ragazza serva dalmatina. i
, è venuto quel barattiere che io feci condannare perché mi aveva rubato. gadda
pataffio, 5: alzando i mazzi feci zibaldone / alle peggior del sacco,
b. minerbetti, 4-ii-168: io feci lavar quel risalto del zoccolo, dove
abolizione del debito pubblico, contro il quale feci già in un'altra lettera delle osservazioni
vivace. carducci, ii-1-173: birichinescamente feci un salto col quale dalla cattedra fui
cultura. baldini, 7-11: feci a melafumo una domanda birbona: che cosa
figlio di enneenne? », e io feci di sì col capo. 2
flutes lavate. benni, 8-89: mi feci versare un flute di fernet e considerai
assunzione di acqua o alimenti contaminati da feci. l'espresso [15-v-1997]
sf. invar. nel linguaggio infantile, feci. imbriani, 2-122: inzuppava di
dopo qualche settimana di studio assiduo, feci la mia rentrée al circolo, la
alle interrogazioni curiose dei forestieri, non feci preamboli da intervistatore. = nome d'
persona). folgore, 1-18: feci amizia con altri uomini quintaleschi. =
mandavo i soldi, poi tornai e mi feci la sardinara. 2. pizza condita
). garibaldi, i-2-158: io feci schierare la legione in colonna per sezioni
romanticherie venne la guerra, che io feci da soldato di fanteria nella zona più aspra
: fantasticare. gozzano, 3-25: feci viaggio felicissimo e tranquillo ed in quelle sei