stimano. segneri, iv-366: io quando feci da abbaiator tanto ardente, tenni il
. leonardo, 1-35: colla destra mi feci tenebre alle abbassate e chiuse ciglia.
battizzolla. alamanni, 6-18-45: io feci voto / di vestirmi questo abito divoto
impeto ch'è in me abituale, feci un passo verso il frate. papini,
a voi mi rivolsi, né mi feci più vivo con loro. -accettare
visita, ma l'accoglienza fredda che gli feci, m'immagino sia quella che lo
medie. ant. concrezione, raccolta di feci. bicchierai, 85: liberano [
perciò molto acquac- chiata e fiévole, feci cavar il cervello, e campò più di
625: infra molti altri vasi io ne feci dua grandi in forma di uovo,
salamanca spagnuolo, et un altro ne feci al cardinale cibo: tutti a dua ricchissimamente
moravia, xi 398: feci per acchiapparla al polso, ma lei,
, 16-iii-269: adì 12 di marzo feci ammaccare altri nuovi fiori de'giacinti.
l'ebbi addossato alla ringhiera di ferro, feci uno sforzo sovrumano e lo rovesciai nel
cominciai a predicare cristo, e così feci poi in ierusalem e per molte altre
'aderentemente agli ordini superiori, feci quella induzione '. = comp
quell'inverno tutto mi andava bene: feci un affare di rottami di ferro e guadagnai
punta di piedi, senza accender luci, feci per avviarmi verso la mia stanza quando
, vergognoso. fagiuoli, 3-3-365: feci giusto come fa / quel bamboccio,
d'agenzie. d'annunzio, iv-2-378: feci l'usciere..., feci
feci l'usciere..., feci il commesso in un'agenzia di collocamento,
il commesso in un'agenzia di collocamento, feci tutto ciò che mi capitò di fare
oltre misura vendico; ché, se io feci te nella mia corte di notte agghiacciare
aggrandito tutti li fatti miei: e feci murare palagi e case assai, e piantai
lui, l'agguantai al petto e feci per menare. idem, vii-410: subito
bagno tutte queste mie compagne, io feci vista d'andare un poco fuori per far
che dissi, non so più che feci. agonizzai con lei. ojetti, ii-8
auzzato i mia ferruzzi dello ingegnio, feci tanto che io non tanto raggiugnerla, ma
e d'un vocabolario giugnere, come feci al possibile, a comprendere gli ottimi
di muro. frocchia, 632: feci restaurare questa casa, da un architetto di
casa, da un architetto di grido feci costruire le due ali che la fiancheggiano.
le alienazioni e le distribuzioni che io feci ai veterani delle terre sul mincio. leggi
se quella non andassi a salvamento, ne feci rifare un'altra, la quale vi
perché egli anche il domandò, gli feci sopra i venticinque aggiungere cinque altri giùli
e per più fare credente altrui, feci per lei certe cosette per rima. idem
(341): e dalle bande feci certi piacevoli risalti, sotto i quali
contro le pareti del passaggio... feci trascorrere la barca all'aperto.
e altrettanto. boccaccio, i-305: feci sì che io ebbi al mio piacere l'
e per più fare credente altrui, feci per lei certe cosette
ima casa in costruzione che 10 non feci in tempo a veder finita. calvino,
amaramente. tasso, 8-55: io spogliar feci il corpo, e sì men dolse
e andai in ispagna, / e feci l'ambasciata / che mi fue comandata.
gelataio ambulante. moravia, vii-274: mi feci venditore ambulante, andando in giro con
, 20-85: che sebben'io non feci mai il norcino, / nulladimeno lo
idem, 16-iii-269: adì 12 di marzo feci ammaccare altri nuovi fiori de'giacinti.
di acqua fatta freddissima col ghiaccio, feci mettere otto mosche. salvini, 3-102:
fazio, i-23-44: in questo tempo feci il gran navilio: / regulo e manlio
dalla pioggia o dalla rugiada, me li feci asciugare a una fiammata di canapuli.
mezzo al quale, dopo averlo ammonticchiato, feci un vuoto per versarvi dentro l'
bruno, 149: al tirar che feci di costui, cascò come un asino
andare, e per onore di loro, feci che l'abitazioni d'esse sieno della
polvere. redi, 16-iv-267: feci inghiottire un'altra gocciola a un cappone
passato il termine di quaranta giorni lo feci morire, e trovai il vetro intero,
i racconti delle fate... mi feci lecite alcune leggerissime varianti, sia di
di certi signori molto amici miei, e feci alcune di queste anellette. carletti,
potetti tener le risa, e immantinente feci ragione, che, o costui per lo
di bestia grossa. viani, 19-573: feci altresì una bella rosticciana di bistecche,
così annichilito da quel discorso che non feci nulla. moravia, viii- 121:
, iii-175: leggerò l'annotazioni, come feci i versi latini, leggiadrissimi invero e
un'anonima ambascia, cosicché altro non feci che darle un nome -antonietta.
redi, 16-iii-79: la quarta volta ne feci la prova in ori- naletto da stillare
sua disposizione. redi, 16-v-173: feci quella frottola per far ridere il granduca
: di quella geometria, di cui io feci il corso intero... io
, purg., 26-138: io mi feci al mostrato innanzi un poco, /
scoperte furono un nulla appetto a una che feci in quel medesimo tempo, e che
detto che eravate amalato, io vi feci morto, pensando come la vita de'
quel ferro della appiccatura, io gli feci quella ghirlanda di fiori, che si
. allegri, 8: che non feci altro mai fin dalle fasce, /
: di dieci teste di cervo che feci aprire, nove erano verminose.
mio modo,... e lo feci calare a dir tanto, che io
s. illustrissima una lettera, e la feci un giorno fa lasciare in casa sua
e con tanta durezza che ben presto mi feci una riputazione di virtù arcigna.
inf., 29-117: perch'io noi feci dedalo » mi fece / ardere a
son trovato nel brevissimo studio che feci nella lingua svezzese, a raffigurare..
. cellini, 1-11 (43): feci un gran frutto in uno anno che
sabato destinati alla lettura, che io feci le mie prime armi di dicitore.
progetto per armare il paese e me ne feci rilasciare una copia. -per
, 18-549: e di molte vi feci opere d'ingegno, / fibbie ed armille
minor male. moravia, v-97: feci male ancora una volta a mostrarmi arrendevole,
ti se'oltre misura vendico ché se io feci te nella mia corte di notte
uova, che, emesse con le feci, si sviluppano nell'acqua o nella
nel fornello sopra la rena, e ne feci stillar l'acqua, mantenendo il fuoco
vi paressi, nella risposta ch'io feci a'quesiti vostri, che io passassi troppo
asini da soma. alfieri, i-217: feci su questo proposito delle fatiche niente poetiche
sentenza con grande franchezza e risoluzione, gli feci istanza che mi assegnasse qualche ragione del
. /... ch'i'gli feci omaggio, / i'l'ho tenuto
: per confermare il mio asserto, feci qualche nome famoso che ricordavo.
con grande franchezza e risoluzione, gli feci istanza che mi assegnasse qualche ragione del
essere qualcosa in questo mondo ed io feci l'asso. -cadere dal sei
cabrighe. govoni, 2-154: feci la conoscenza della neve / e del
, 16-iv-171: un cane, al quale feci attaccar il morso [della vipera]
ancora venuto a vedermi; verso le nove feci attaccare, impaziente d'attendere più oltre
d'ambra, 4-32: e questo feci, acciò che intendere / potessi voi questo
quelle attrazioni medesime per cui io mi feci un tempo da lei adorare?
5-64: una delle ultime cause che feci quando ero giudice, riguardava l'attribuzione
i-250: la qual cosa io pensando, feci eziandio più audacemente. livio volgar.
: siccome il film mi annoiava, mi feci più ardito e provai a baciarla sul
a te, o figliuolo d'apollo, feci mai con tagliente ferro levare l'aurata
e a un'altra presentazione ch'io ti feci, son quasi due anni, accompagnandola
per indicare distruggere, ardere. « feci un auto da fe delle mie lettere d'
; autoblindata. comisso, 12-66: feci fare una barricata con carri e con
con me. pavese, i-280: feci invano un'altra domanda su quello che avesse
l'avvenimento confermerà quel giudicio ch'io feci il primo giorno che fui imprigionato.
avveramento di questa lungura nel libro che io feci. avverare, tr. (
pallido giacinto. idem, ii-10-246: feci il viaggio assai tranquillo e molto meditativo:
. bagagliuòla. caporali, ii-63: feci due mazzi di tagliuole: / su l'
sala di sopra. carducci, ii-10-16: feci diventar bianco come questo foglio e balbettare
e 'nanzi lui andai, / e feci mio saluto, / e fui ben ricevuto
contra me fiera e superba alquanto, feci una ballatétta ne la quale chiamai questa
. borgese, 6-92: sull'imbrunire feci una lunga passeggiata / sui baluardi della
verruche della pelle, ma non lo feci per il fatuo timore che dalla pelle
tanto cercai che nel giro di pochi anni feci parte di gruppi o cenacoli che a
. idem, ii-16-52: la passata domenica feci, a piedi, s'intende,
/ si dà: per vostra volontà qui feci, / giusta il costume, al
. marino, i-192: mi feci provedere d'un barbassoro che mi riparasse
la acconciai nel mio letto, le feci aprir la vena da un barbiere lì presso
sebenico. panzini, ii-62: gli feci ancora osservare l'effigie dei due santi barbuti
, ii-6-371: nelle baruffe di collegio feci anche l'esperienza che gli altri vanno
la basa del ditto giove, qual feci di bronzo. palladio, 2-14:
del mio stato. goldoni, v-890: feci il corsaro anch'io, girando qua
senza tregua. soffici, ii-386: feci per entrare anch'io nel portone. sennonché
non possa. idem, n-iii-1112: [feci] una torre battuta dal vento e
boiardo, 1-8-41: la carne che feci io, poi posi al foco:
v-135: ecco, beemot, il quale feci teco, il fieno quasi bue mangerà
aria. foscolo, v-134: mi feci dare la chiave della mia stanza; e
. cavalca, 3-55: ben lo feci, ma non fu un gran male.
trovare morendo appresso il suo fratello. io feci per fargli bene, siccome io credo
più gli amo oggi ch'i'non feci mai. ottimo, 1-86: il vero
a te mi volgo (se feci mai perché benignamente / merti d'essere udito
. moravia, vii-5: alla basilica feci il pieno di benzina e poi mi avviai
lorenzo de'medici, ii-165: 10 feci onore e riverenzia al segno, / cavandomi
volte in sì fatta maniera / feci al vecchio la berta ch'ho
ancora io nella propria beva mia, feci una tal risposta a quel capitano,
ombra seguendo. carducci, ii-10-16: feci diventar bianco come questo foglio e balbettare e
bicchiere, /... / così feci cader bene il discorso. carena,
bevve;... così lo feci raffibbiare quattro volte di quei gran bicchieroni.
caro, 15-1-86: per onor mio feci prima ogni diligenza per non litigar seco
ero tanto assorto nel mio lavoro che non feci caso ad un piccolo seppure bizzarro incidente
, 2-77 (436): subito feci aprire le bocche della mia forma e
della mia forma e nel medesimo tempo feci dare alle due spine. palladio,
il primo giorno, ma poi ci feci la bocca e bevevo e cianciavo.
carducci, ii-16-52: la passata domenica feci, a piedi, s'intende,
: / con questa spada un ne feci morire, / e l'altro, un
m'abbagliava amor soavemente / ch'io feci (ed affogai nella bonaccia) / come
e dai discorsi deu'amico, mi feci a un tratto a improvvisargli la epopea delle
lamenti che per servire al tuo sdegno ne feci all'acerbi han partorita la mia ruina
uno bordone d'abete, che ne feci due a la casa di borgo sant'apostolo
testi fiorentini, 242: comperarne da feci e da guido fratelli... un
sua bottega... quivi io feci molte belle operette e guadagnai assai. palladio
portare in franza, / che io non feci giamai più bel bottino. a.
e un stocco ne'fianchi, e la feci pigliare in mano una labarda. tassoni
e spugnosi come ossa stantie. ne feci una bracciatella, poi mi ricalai giù
): quella [arma] che io feci nel sepulcro del mio fratello, era
, et in cambio del giglio gli feci una accetta in mano. 10.
penò parecchi ore a scrivere, 10 feci un gran brano della testa del detto nettuno
bravi. pulci, 13-54: io feci presto mazzo de'miei salci, / ché
, dico che in poco tempo la feci mia difesa tanto, che troppa gente ne
/ più lune già, quand'io feci 'l mal sonno / che del futuro mi
verso un breve che dice: « feci ». tasso, 5-74: d'incerto
: io mi gettai davanti all'aglaura e feci schermo del mio corpo a quel briaco
fussi venuto a buon'ora, come feci io. -disse orlandino: -perché io venga
ii-349: dopo alcune lettere... feci succedere un assai lungo silenzio, dopo
mio baccelliere per i panni, gli feci cenno che mi spiaceva vedere altri sanguinacci,
quando il bucolino diventò una buca, feci subito segno ai miei compagni di scuola
la supplicai di venire, scherzai, feci il buffone. cassola, 2-398: -
de'piedi. moneti, 96: feci una burla ad angel di simone /
mangiato il bubreste; lo che io feci conoscere al maestrato della sanità per falso
: e dettimi alla busca, e feci tanto, / che per valor del-
d'ignoranza. cassola, 2-34: feci di corsa le scale, aprii un
: sempre ti butta in occhio: -io feci, io fui; / ben si
minuto nella cabina discussi via po, feci progetti, respirai l'aria solita.
. cellini. 2-89 (456): feci questi quattro versi, e gli appiccai
/ bravo, e del cacasodo, / feci, amor, a tuo modo.
cacciuòla. pulci, vi-119: io feci un poco di cacciuòla a'sonetti,
: cacciai fuori un pacchetto intero e li feci fumare. 11. sguainare,
di farina fiorita. vallisneri, i-431: feci prendere di poi anche l'altro [
tomba non fosse più lunga di quella che feci nel ventre di mia madre; se
poco di cadenza a il ragionamento, feci reverenzia e partimmi. 11.
gli avea sì fortemente ingombrati, io feci con me stesso un solenne giuramento:
per l'inverno. il primo lavoro che feci fu di rompere una fascina e macinare
schivo. guicciardini, 51: i quali feci ritornare drento quasi per forza, né
da non so che cattiveria tirannica, feci da padrone. chiamai gli intrusi,
cinque bigoncie d'uve tutte nere, le feci bollire in tre caldaiate.
: e sì alto salire / il feci, che tra'caldi ingegni ferve / il
è vero, voi mentite, questo non feci, »... alcuna fiata
di museo. soldati, v-182: quando feci per pagare le cartoline, i francobolli
della guardia nazionale, e una mattina feci la sentinella innanzi la camera dove erano
. velluti, 145: più volte il feci fare camarlingo de'signori della moneta.
656: e fatto questo, gli feci una camicia di terra grossa un dito;
; e secca questa ancora, gli feci un'altra camicia di altrettanta grossezza.
di poi a costantinopoli, io lo feci quando io viddi le cose non sole
francia passai per lo piemonte, non feci questo cammino. g. bentivoglio,
. bentivoglio, 5-i-50: col signor cardinale feci il complimento che bisognava, così vestito
lui. e così promisi, e feci. poi la mattina innanzi la campana
divozione del vero democratico, e mi feci campione della libertà sacrificandole tutto. cattaneo
e non ci aveva colpa nessuna: io feci male a darlene così gran canata.
entrai nella stanza del custode e mi feci a la finestra senza cancelli che guarda
, con la destrezza complice dei cancheri, feci giungere il libro all'alunno esterno.
a voi mi rivolsi, né mi feci più vivo con loro. borgese, 1-207
carletti, 214: di cambaia mi feci mandare, da un mercante di nazione
marino, 194: circa il dormire mi feci acconciare un canile su la schiena di
« fatti mostrare i documenti ». feci per mettere le mani in tasca. quel
ho seminato / tra'canonici, e feci molto male. muratori, 7-v-190: si
. pascoli, 216: con gli anni feci le castagne. alcuna / ce n'
fiorentini, 590: il detto die mi feci capitano per lo detto messer l'abate
., 6-10 (138): gli feci copia... d'alquanti capitoli
. ariosto, 5-71: e gli feci veder quanto importassi / al capo d'
della guardia nazionale, e ima mattina feci la sentinella innanzi la camera dove erano a
. tommaseo, i-337: intesi: mi feci intendere: mi rispettarono: in capo
sbranati cori. baldovini, 3-30: i'feci unguanno di ciliegio un nesto, /
patti tra lui e il sacchi. feci io da notaio, estesi la scrittura di
collodi, 268: il cavallo lo feci con la bocca aperta in atto di
cuoi'di riccio; / e'le feci una mostra di moneta: / quella mi
presi il granchio per il dorso e feci vedere al professore che l'animale, così
azeglio, 1-93: un giorno che mi feci una scalfittura e che piangevo, mi
fornello sopra la rena, e ne feci stillar l'acqua. targioni tozzetti, 123-
gnene facessi di argento; i quali io feci averne capriccio. l. salviati, 19-83
come la protestazion, ch'io feci di sopra, del non dir che la
risate scoppiarono in coro, ed io feci lì pienamente, la figura dello sciocco
un calice ricchissimo; il quale io feci il ditto disegno e modello. era questo
carlini della libbra, io me ne feci beffe: e fattomene dar d'un
alquanto camalaccio, / e confesso che feci un peccatacelo. g. gozzi, 1-205
vitello sciagurato al possibile: del quale feci rompere la quaresima a un cane; che
*. fagiuoli, 3-3-61: ci feci [in venezia] il carnovale; ora
erano legate. et io così feci; di poi le rinvolsi in poca carta
, per meno male, io ti feci ogni carta che tu volesti.
1-9 (39): molto maggior frutto feci dell'arte dell'orefice, perché non
far cerchio; e allora il conto feci / che quei fossero i dami e i
forte; e nel ridere che io feci mi cascò la maschera di su 'l viso
, 169: durante lo spettacolo, feci in teatro una brutta cascata e rimasi
che quando io fonde'l'oro e feci quelle fatiche a scior quelle gioie, vostra
caso. pavese, 7-13: non feci caso a quel che disse perché cercavo con
come m'aveva detto il cardinale, feci di mirabil casse per quei tre vasi
questi libri del cortegiano; il che io feci in pochi giorni, con intenzione di
un fa la ninna, me lo feci venire inanzi, rallegrandomi con le sue
distratta. pavese, 6-214: mi feci sulla porta. non c'era nessuno.
da non so che cattiveria tirannica, feci da padrone. svevo, 3-820: ai
1-83: -io vi dirò perché io la feci [la cedola]. -per cautelarmi
già messo inn ordine la mia basa, feci portare giù le dette figurine. galeazzo
. nievo, 102: io mi feci il segno della santa croce tirandomi nel
buonarroti il giovane, 9-601: né feci alcun mestiero, / e tenni col
in odio ebbi i perigli / né feci alcun mestiero, / e tenni col rispetto
il sangue. alfieri, i-91: feci chiamare il chirurgo perché mi cavasse sangue
tieni tanto a pagare », le feci osservare « puoi benissimo pagare ».
nave di mercatanti passava, e io feci cenno, e fui messo nella nave
collo più di cento volte! troppo feci male a bestemmiarla e troppo è gran peccato
): i quali [vasetti] io feci oltra modo volentieri, per essere sicondo
franco, 1-68: e però non ti feci buona cera. s. degli arienti
sua, e de'cercati doni il feci contento. bembo, 7-2-90: opera così
tolsi le scarpe e le calze e così feci fare anche a rosetta. quindi collocai
bocca nella testa. viani, 4-163: feci con un salto il quinto scalino.
, 1-46 (123): subito feci venire un certo maestro iacomo perugino,
(169): appresso a questa io feci le stampe per li scudi d'oro
noi fosse chetato ogni romore, io feci sì che si ripetesse la esperienza, già
132): giunto che io fui, feci parlare al duca, il quale mi
vo'che quella chiacchiera, / ch'i'feci dir per un conto alla porzia,
qualche minuto nella cabina discussi via po, feci progetti, respirai l'aria solita.
vede. ariosto, 5-20: e gli feci conoscer chiaramente, / come era sì
mio nome, poiché io non gli feci mai... desidero che coloro i
che ho fatto a rispondere; io lo feci a questo fine, di volere,
. cellini, 1-15 (51): feci in questo tempo un chiavacuore di
tolsi / tua madre, i'feci un domasco, e... /
ma le do la mia parola che feci tutto volentieri. 12. duomo
ogni mia ambasciatoria velleità; né mai feci chiesta nessuna di tale impiego. tommaseo
. jmbriani, 3-215: 10 le feci appoggiare il gomito sul mio ginocchio; e
3 (41): fu allora che feci la sfacciata, e che vi pregai
una sola canna. vallisneri, i-431: feci prendere di poi anche l'altro [
forame / più lune già, quand'io feci 'l mal sonno / che del futuro
né orecchio. alfieri, i-209: feci ima scorsa a roma per le poste a
soavissimo ciregio. baldovini, 3-157: i'feci unguanno di ciliegio un nesto, /
fui posto / al cimento; e che feci?... io prima d'
. bartoli, i-438: quali maraviglie non feci, al vederne una torma [di
e più anni poi che io me la feci persino quando io maritai la prima mia
tommaseo, i-353: al suo sorriso feci più volte cipiglio. giusti, 2-81:
marino, i-194: circa il dormire mi feci acconciare un canile su la schiena di
accadere. alfieri, i-212: così feci nella più solenne e irrevocabile maniera,
bassi, e voleva inginocchiarsi. qui feci la seconda predica, dicendogli che noi
di liquido nel retto per asportarne le feci o per immettervi medicamenti da far assorbire
soldi dispesi in uno convito che feci a cognatoma. rustico, vi-1-127 (6-7
l'italia, volendogli far reverenza, feci il simile che s'usa colàe. alberti
, frugandogli per le tasche... feci scattare il grilletto, e n'ebbi
in collo più di cento volte! troppo feci male a bestemmiarla e troppo è gran
che io gli rispondessi, e lo feci col laccio al couo, e per le
il che, messo il collo sotto, feci tanto, che in pochi anni ragunai
messo mano a far questo ditto modello, feci un disegno per il ditto reliquiere da
colpevole; missila ad indugio, e feci loro giurare credenza; e non per malizia
barbara semira, / io che ti feci mai? perché risvegli / quella, al
illustrissima come la protestazion, ch'io feci di sopra,... non fu
/ per bollire il suo vin gli feci comodo. 9. locuz.
e andai in ispagna, / e feci l'ambasciata / che mi fue comandata.
patti che da troppo buon compagno / vi feci. 3. appellativo col quale
lunga e larga competentemente, nella quale vi feci scolpire il suo nome e patria.
. bartoli, i-439: quali maraviglie non feci, al vederne una torma [di
dì pietre cavate, che trovava, feci compigli, e a casa portai..
, i-31: sotto di questo, io feci assai maggior profitto; e per quanto
contro a me fiera e superba alquanto, feci una ballatetta. boccalini, i-84:
degli angioli e della composizione dei cieli feci trattati dotti e vasti; ho tutta
i-2548: ahi lasso! che corrotto / feci, quand'ebi inteso / com'io
abbia mutato di molto il concetto che feci di me stesso. e. cecchi,
... / ma non lo feci, a dirvela in sustanza, / perché
3 (41): fu allora che feci la sfacciata, e che vi pregai
proprio come voleva! ove, se peccato feci mai, ora ne porto condegna penitenzia
, 1-2-365: in quello stesso anno io feci parecchi barili di mosto coll'uve,
9-473: prima di stabilirmi in città, feci per parecchi anni il medico condotto in
de li quali ne la prima cagione feci menzione. idem, purg., 4-29
mantova. grazzini, 3-2-254: s'io feci da dover, padre stradino, /
io confesso che al primo udir che feci questa nuova dottrina, me ne scandalizzai
divulgata. magalotti, 9-2-98: ne feci la confidenza a lui solo, avendolo
quegli. d. battoli, 34-206: feci col diamante un frego in sul vaso
: in pruova di quanto ho detto, feci osservare come i buchi soprastanno sempre al
novellino, 6 (179): mi feci dare loro cento bisanti d'oro,
, iii-x61: al primo leggere che io feci l'articolo della 4 revue 'venne
il male si spiegò infiammatorio; mi feci trarre sangue, e sarei prontamente guarito
i miei quattro tometti, dei quali feci gran festa in me stesso, ma non
riceverla. pavese, 6-2s0: gli feci una scena fredda sui ritardi delle consegne
360-114: e sì alto salire / il feci, che tra'caldi ingegni ferve /
. settembrini, 1-4: una mattina feci la sentinella innanzi la camera dove erano
consolarli. magalotti, 9-2-98: io feci il possibile per racchetarlo, e se
, 103: mi raumiliai tutto, e feci la bocca ridente, e chiesi alla
,... io non ne feci parte alla donna mia, se non se
. bernardino da siena, 94: io feci l'altra volta come voi fate nel
non trovassi altri, ma io mi feci forza e contenni gli occhi, sicché null'
tommaseo [s. v.]: feci a mia moglie il vestito richiesto e
soddisfazione. alfieri, i-212: così feci nella più solenne e irrevocabile maniera,
a. neri, 44: ne feci assai padelle per canne da conteria,
contristato di certo tratto ch'io gli feci. alfieri, i-289: contristati ambedue
fu sì fermato, / certo li feci tutto el convenente: / sì come
, 6-1-140: io, che la feci, or celo / questa viva figura,
soldi dispesi in uno convito che feci a cognatoma. latini, i-1551: e
dee., 6-119: io liberamente gli feci copia delle piagge di monte morello in
lettera venne, e io la vidi e feci copiare, e tennila fino alla venuta
meccanismo attraverso il quale si formano le feci. = voce dotta, comp.
2. zool. masse di feci indurite, incrostate di sali, riscontrabili
. medie. studio dei caratteri delle feci, applicato all'esame della funzione digestiva
sf. chim. porfirina contenuta nelle feci in dosi minime tranne che in condizioni
, sf. medie. arresto delle feci nell'intestino per un periodo superiore a
e d'un vocabolario giugnere, come feci al possibile, a comprendere gli ottimi e
nelli, 12-3-4: oh! i'la feci pur col manico la corbelleria, quando
deliberato di confermar quella deliberazione ch'io feci molt'anni sono, cioè d'aver
dell'uomo, interrogai il sangue, feci della mia voce il cordiale che rinsalda
vi prometto che non la donerò come feci del cammeo. vasari, iii-500: questa
coro. pananti, i-49: 'quid feci? 'io grido; e tutti a
risate scoppiarono in coro, ed io feci lì pienamente la figura dello sciocco.
di grosse spine. papini, 8-39: feci con quelle fronde ima specie di corona
collo più di cento volte! troppo feci male a bestemmiarla. lorenzo de'medici,
. f. doni, 3-11: io feci già sculpire in basso rilievo per alzar
il castello. aretino, iii-6: mi feci beffe che 'l sangue e l'animo
carletti, 211: di cambaia mi feci mandare, da un mercante di nazione
i-2546: ahi lasso! che corrotto / feci, quand'ebi inteso / com'io
. paoletti, 1-1- 284: feci panizzare otto libbre di questa farina d'orzo
, dico che in poco tempo la feci mia difesa tanto, che troppa gente ne
pirandello, 5-472: subito dopo mi feci tagliar la chioma... -corri,
di poi a costantinopoli, io lo feci quando io viddi le cose non sole andate
in torino per semplice studio, lo feci ricopiare col testo accanto, e mi
; e per più fare credente altrui, feci per lei certe cosette per rima.
qua. nievo, 103: -e feci un rapido esame di coscienza dal quale
fare che io costà su ti feci sabre. s. bernardino da siena,
ed aspettassila un cotal poco. il che feci. tasso, 20-61: ei si
nella quiete e libertà della villa, feci assai più lavoro che non avessi fatto
poco avanti il '70 mi ricordo che feci la gita a ronzano in compagnia di
e per più fare credente altrui, feci per lei certe cosette per rima. s
colpevole; missila ad indugio, e feci loro giurare credenza; e non per
. celimi, 1-84 (195): feci chiamare i primi medici di roma,
i-2550: ahi lasso! che corrotto / feci, quand'ebi inteso / com'io
francai cristianità / con miei argomenti che feci allo stuolo / dei paladini di somma
187): appresso a questa io feci le stampe per li scudi d'oro;
croce. nievo, 102: io mi feci il segno della santa croce tirandomi nel
amore ». / sì ch'i'allor feci croce de le braccia, / e
ch'ero, / quando il passaggio feci in terra santa. / oh! mi
le erano legate. ed io così feci; di poi le rinvolsi in poca
ch'è una in tutti, a dio feci olocausto, / qual convenìasi a la
vostra curia, / dove (come già feci) or fo dimora. bicchierai,
e desiato. nievo, 33: feci scattare il grilletto, e n'ebbi un
: in una escursione d'estate, che feci solo sulle alpi, a tremila metri
nella mia vecchiaia quel ch'io non feci mai da giovine. d. bartoli,
parlando al padrone fuori dei denti, feci motto di volermi cambiar di podere; sicché
ciascuno. ariosto, vi-757: io feci por le robe in nave e messimi /
sul tardi a ventidua ore, io lo feci sotterrare con grandissimo onore inella chiesa dei
vero, che per mia promissione mi feci debitore a voi di dovervi scrivere alcuna
una tanto vituperosa vendetta, quale io feci. giraldi cinzio, 3-4 (1923)
carducci, ii-18-140: avrai saputo che sabato feci il mio 4 debutto 'in senato
siccome ultimamente avvenne nella rinunzia che io feci del decanato di brescia. caro, 3-2-
careri, 1-iv-33: il lunedì 22 mi feci tagliare un'altra veste alla cinese,
sopra ad essa ancora di nuovo feci il decifratore e 'l torcimanno. de sanctis
g. bentivoglio, 5-i-54: io feci la mia entrata pubblica il sabbato passato
e senno poco, / perch'io noi feci dedalo, mi fece / ardere a
, per cosi dire, con le feci, una zampetta al primo zero di sessantamila
quale l'organismo provvede all'espulsione delle feci; è provocato dai movimenti peristaltici dell'
. e. gadda, 139: allora feci del mio meglio per esser degno dei
gomene di navi tra certi scogli, poi feci carri di soveri e vi posi delfini
briglia; e dando loro la caccia gli feci cadere nell'imboscata. gemelli careri,
divozione del vero democratico, e mi feci campione della libertà sacrificandole tutto. carducci
in pace; / ma io la feci dritta; / perché questi ominacci son demoni
ma accesi una sigaretta, « sicché » feci « c'è sempre amore pel mondo
credo che sdegnato del rabuffo che io gli feci sopra lo esser bravo, mi dineghi
parlando al padrone fuori dei denti, feci motto di volermi cambiar di podere.
, prima che io partissi del regno, feci depositare sul banco di paolo tolosa.
era filippo strozzi. vasari, iii-754: feci ancora a antonio de'nobili, generale
casette del poggio a caiano, e feci dire la carta nell'arte del canbio della
carducci, iii-7-280: delle quali ricerche feci parte, or sono dieci anni,
imperio. carletti, 9: io mi feci notare e descrivere nel numero degli altri
pur anco un mezzo sorso, / così feci cadere bene il discorso. tommaseo,
uomo di schietto e libero animo, lo feci amorevolmente accorgere di molti errori non pur
tanta fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta / siami
sentenza, ad attendermi all'arrivo ch'io feci alla casa paterna desolata dalla pessima direzione
è quel desso, / quel che non feci mai. dossi, 576:
sopra il ginocchio, e colla destra mi feci tenebra alle abbassate e chiuse ciglia.
1-125 (286): subito mi feci morto resolutissimamente e così cordoglioso corsi divotamente
cellini, 1-22 (62): feci il mio conto delli danari che mi potevano
/ di me, perch'io vi feci il dover vostro. goldoni, vii-504:
. bernardino da siena, 94: io feci l'altra volta come voi fate nel
e leggera a subitamente concedere amore, feci tal dimanda, ma per dichiararvi mio
, e se in qualche modo le feci credere che lo avrei passato a casa,
sabato destinati alla lettura, che io feci le mie prime armi di dicitore,
ballato pel primo con lui. come difatti feci. di giacomo, ii-447: mio
, rovesciato, di feltro grigio. feci per raccoglierlo, ma il cane si avventò
al letto di morte, io gli feci un giuramento che avrei conservato la testa
, dico che in poco tempo la feci mia difesa tanto, che troppa gente ne
, né le taglienti spade com'io feci già; l'agute sanne de'fieri leoni
; però che per molto ristrignere che io feci, per uscire uno granello di panico
corte, specialmente nelle maniche, che feci dilargare. -figur. s
sciocca, noiosa e risibile, che pure feci con molta ostinazione, ed anche con
stesso; sicché... mi feci a diminuir le mie visite.
, per l'acerbità della fame, ne feci speciale sermone. bembo, 1-129:
, ovvero ricevendo la comunione, io feci studiosamente alcuni atti dimostrativi ch'io avessi
scongiuro. velluti, 43: feci sì nello scruttino del 1357 che vi
/ che dal dolce mio bene / feci, sol una spene / è stato infin
e vituperato,... perch'io feci dipartita da te, e tornai niente
le corrozioni. varchi, 24-13: feci in modo per suo bene, ancorché egli
il solo io son che non mi feci male, / e detti come dar sulla
crediate ve voglia aver decto ciò che feci mai, e poi non me vogliate absol-
mente questo pensiero, ed io lo feci in una mia che giorni fa gli
. carducci, iii-24-156: nel '67 feci anche parte del comitato direttivo d'un'asso-
delle già dette sete... feci fare un letto, ciò è le cortine
riposi in pace; / ma io la feci dritta; / perché questi ominacci son
schivo d'intrighi e di raccomandazioni, feci la scelta con tale dirittura, che tutti
da carlona: / un che non feci mai male a persona, / e messi
nel necessario spigne in fuori, e feci voto andar discalza a loreto. bruno,
sf. medie. stasi patologica delle feci nell'intestino retto. = voce dotta
. co- misso, 7-108: mi feci avanti, come fossi il padrone dell'albergo
già morta... la discinsi; feci portare da uno dei nostri dell'acqua
: il cavai discoverto nel tenere, feci sboccato e senza ferri e freno.
pervade come nobile pensiero. -anche delle feci. pietro ispano volgar., 1-16
sedere, /... / così feci cader bene il discorso. / zio
perdonatemi) discortesemente, che io non feci mai simil cose. boccalini, iii-144
primo tuo piacere senza disdire mi ti feci suggetta. giusto de'conti, 1-105
. svevo, 5-298: io mi feci un po'selvaggio anch'io e minacciai di
e de'loro consorti, e quelle feci disfare secondo le leggi. g. villani
me! aretino, 8-354: il feci levar suso pelandomi tutta quanta, con
promettendo loro di ammaestrarli, non li feci più rozzi e stolti di prima,
fu sì fermato, / certo li feci tutto el convenente: / sì come disleale
di modo che non poteva dislegarsi, feci cenno a messer aloise che su salisse.
mi disoblighi d'un voto, il quale feci a san petronio, se egli con
d'orecchi. alfieri, 6-40: feci arrivar l'alta notizia al padre / disorecchiato
lanciarmi qualche sguardo disperato, io non feci un passo alla sua volta, neppur materialmente
e pien di gelosia, / vi feci io mai, noi so: ma a
. e siccome non avevo tale disponibilità feci una combinazione presso il nostro gioielliere, e
a casa mia, nel giorno consecutivo feci tutte le mie disposizioni. leopardi,
volgar., viii-374: io vi feci dispregevoli e umili a tutti li popoli.
di ricordare le promissioni ch'io le feci, e'preghieri, e le lusinghe mie
volgar., i-m: secondo ch'io feci nel libro, il quale io scrissi
forse paia atto di dissoluta ciò che feci,... vel pur dirò.
del viaggiare a così lento passo, feci il gran distacco dal mio bellissimo cavallo
impresa mi disfoglio, / come già feci sopra i primi rivi, / che il
, 8-178: « permetta, signora » feci io alzandomi per aiutarla. con gesto
nei dittici cattolici; e che io feci il « garbuglio » perché li credetti protestanti
, 2-77 (435): io feci pigliare un mezzo pane di stagnio,.
lui di parlarne. loria, 5-223: feci per chiudere la porta, ma n'
il buon di sant'amore, / feci di francia metter in divieto / e sbandir
generale divisionario pino, donde io lo feci trasportare per portarlo alla vettura, che
v'osservarò la promessa ch'io vi feci di mandarvi dell'altre, se voi prima
freddamente il doblone, e più freddamente feci l'imbasciata. berchet, 256: finalmente
/ ch'ho perdizione / poi ch'io feci partenza / da chi mi ten prigione
vicenza; che vale a dire, feci dolcemente 18 miglia. = comp
di lacedemonia, del quale poco dinanzi feci menzione, era usato di dire che
vigna, 128: s'io ver lei feci alcuno torto, / donimi penitenza al
. pascoli, 973: doni ti feci meglio che una fata: / ma non
, il tipografo da tuo padre lo feci per caso, un po'come un doposcuola
di ventiquattro carati. galileo, 1-2-1: feci legare e dorare buona partita de'miei
narrare con esattezza e per ordine ciò che feci a parigi..., occorrerebbe
vasari, iii-711: poco dopo ne feci un'altra [delle sorelle] monaca
in franza, / ché io non feci giamai più bel bottino. bandello,
convenga far di quello che io altra volta feci, e alla fine lasciar te e
me che la tua bocca muta / feci poi con l'audacia dei miei sogni.
lo fiume è mio, e io feci me medesimo. giovanni da samminiato [
/ tanto che al mio paese / feci quindici drammi in men d'un mese
o di velo. pavese, 6-330: feci e rifeci una vetrina, senza scarpe
, né pigliar altra medicina; solo mi feci drizzare la gamba e il braccio,
principessa, idol mio, che mai ti feci? / son reo di qualche fallo
di pescara, alla quale io già feci copia del libro, contra la promessa
non ti dubitare; però ch'io non feci già mai nocumento all'uomo se volesse
, 1-46 (123): subito feci venire un certo maestro iacomo perugino,
rrpamxóc 4 che promuove il passaggio delle feci *. èccrino, agg. anat
. b. croce, ii-14-133: feci la proposta di aggiungere alla veneranda triade
edificai case, piantai vigne, e feci orti e giardini. fra giordano, 2-77
un'effimera, com'io ve ne feci il pronostico? -farmac. rimedio
seguendo voi effusamente il turbato nemico, feci sonare a raccolta, rompere la vostra
palpitava invano. comisso, 7-19: gli feci osservare che non era possibile che una
, desidero riuscirle. tasso, i-12: feci le sue raccomandazioni, com'ella m'
come avrei dovuto e potuto, e come feci poi molti anni dopo ristampando in parigi
proprio da motore da corsa, quindi la feci girare sullo spiazzo e poi infilai velocemente
i consapevoli delle querele che pubblicamente io feci all'esecutore di quel- l'indegna buffoneria
/ che dal dolce mio bene / feci, sol una spene / è stato in
sventura, che conobbi colei dove io feci l'infelice naufragio, e il nome della
, sf. medie. incontinenza delle feci nel bambino che è in età di dominarsi
disceso del sangue del glorioso torquato del quale feci menzione di sopra. boccaccio, dee
carducci, iii-24-33: oh - feci io, e non seppi dire altro;
produsse il 31 ottobre 1881, io feci al pubblico uno sfogo feroce del mio
e larga competentemente, nella quale vi feci scolpire il suo nome e patria, età
faticando intorno al poema di cui vi feci cenno nell'ultima mia. in questo
. metastasio, i-207: ma che feci? agli altari / forse i numi
ero accorto degli errori che dici. feci due correzioni in tutto e frettolosissime. manderò
, / fat'ei saper che 'l feci, perché pensava / già nell'error,
a roma con le monache, non ne feci altro. campania, 16-123: appena
cellini, 2-75 (431): io feci una manica intorno al mio perseo,
spesso si riceve inganno, la mostrai e feci essaminare ad alcuni esperti e valenti riligiosi
vi scrisse chiedendone degli altri, ne feci contare altrettanti con la ferma deliberazione per
secrezioni del tubo digerente; sterco, feci. ccllini, 1-117 (272
la forza dei suoi insegnamenti e quando feci il tuffo nelle letterature moderne la voluttà de'
, col semplice aiuto del talento, feci un esposto felice de'due processi,
non somigliavate affatto al ritratto che vi feci, quello ch'io ancora considero la miglior
a vostra maestade alcuno effetto / io feci mai che le paresse buono, / contenta
capacità di espellere le scorie, le feci. -periodo espulsivo del parto: periodo
mi assegnai una sedia incendiaria, mi feci luogo nel serbatoio dell'essenza,
età novella / alcune cose: i'feci, io dissi, io fui; /
ariosto, 12-44: e s'io noi feci, occorrono alle volte / pensier che
: vissi in una grande città e feci perfino molti viaggi per mare e, un
estrema paura questo giuoco. / pur feci con denar la beffa al fuoco.
c. gozzi, i-280: feci la proposizione a quella signora, che
2. il liberare il corpo dalle feci. bencivenni [crusca]: singhiozzo
. - in senso concreto: escrementi, feci. bencivenni [crusca]: prima
fu compagno dolcissimo ed allegro. ne feci bevere anche a lessona e poi gettai
modo stesso. svevo, 3-627: feci il proposito ferreo di non movermi finché
, 1-80 (187): di nuovo feci le stampe per il giulio, quale
... a presso a questa io feci la stampa per i mezzi giuli,
i mezzi giuli, innella quale io vi feci una testa in faccia di un san
tanta fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta / siami
goffamente. soffici, i-137: io feci quella caduta come un fagotto, tra
della colazione. moravia, i-485: feci il fagottèllo e me ne andai quel giorno
vocaboli. nievo, 311: indi feci sfilare dinanzi alla ragione tutta la piccola
, tutto questo, ch'hai detto, feci in mia fanciullezza. e 'l nostro
ch'ho perdizione / poi ch'io feci partenza / da chi mi ten prigione.
infedeltà coniugale). 'nverso te feci alcun fallo, / chéd i'sì son
. faldella, iii-65: un bel giorno feci un falò di quelle barbe da imperatore
f. d'ambra, 9: feci tanto che in pochi anni ragunai tanto avere
del desinare..., cioè la feci venire io verso le sette; la
o l'amleto. moravia, i-561: feci in tempo a vedere cecina dare uno
sua fanciullezza, e riposossi nelle sue feci, e non è stato trasmesso di
, 2-26: è più dì ch'io feci fantasia / di liberarlo. -fare
da pistoia, iii-76-2: meuzzo, i'feci una vista d'amante / ad una
questo riposo / vorrai negarmi? che mai feci, o dio? pirandello, 7-59
età novella / alcune cose: i'feci, io dissi, io fui; /
lampioni di san francisco. ci andai, feci un mese di fame e, quando
una puntura d'ago, ma non ci feci caso. levi, 2-228: mentre
, non provai nessun rimpianto, non feci, neppure per un momento, paragoni
. cellini, 1-33 (93): feci una tale risposta a quel capitano
voi. -senti, - gli feci, - devi darmi del lei o del
, vi-312: ogni amico dirà: feci amistade. ma elli è amico per
/ mi fece festa, ed io ne feci a lui, / e dopo salutai
tutta la cosa / invi- sibil mi feci in quell'istante. alfieri, 1-875:
della persona. giamboni, 40: feci cantatori e cantatrici, ed ebbi tutti
piacque il primo giorno, ma poi ci feci la bocca e bevevo e cianciavo.
p. della valle, 67: feci il prezzo con il contadino. buonarroti
. pascoli, 718: mamma, io-ti feci piangere; mammina, / io sì
piangere; mammina, / io sì ti feci, io figlio tuo, morire.
dov'io stava, / ond'io mi feci ancor più là sentire. boccaccio,
azeglio, 1-540: io me la feci col cameriere dell'albergo e lo condussi
in pace; / ma io la feci dritta; / perché questi ominacci son demoni
sotto o nei calzoni: imbrattarsi di feci o di orina. -al figur.:
bocca gli usciva solo un soffio lento. feci per allontanarmi. sussultò come preso dal
gli sciacqui. papini, 26-166: feci caricare a bordo copiose provviste, una
qua, ch'io ci fui rinchiusa, feci quasi un fascio de'peccati miei,
a gara col treno, e lo feci in modo così spropositato che quelle strida
. cellini, 3-145: così lo feci [il modello] di gesso, acciocché
che come io t'ho detto, mi feci pescatore, ed arei messomi volentieri a
. f. doni, ii-93: mi feci difinire al maestro del mio fanciullo le
ultimo quarto d'ora che io feci tesoro d'ogni minuto e febbrilmente disegnai,
concimaia. = deriv. da feci. fecale, agg. che
si riferisce, che è proprio delle feci, degli escrementi; di rifiuto. -
, dal mestiere. -composto da feci. montale, 6-274: non una
2. causato dalla ritenzione delle feci. bicchierai, 182: istoria vili
che ha aspetto e caratteristiche propri delle feci. = deriv. da fecale,
', da faex faecis (v. feci). fecciàia, sf. foro
colore sia forma (e si hanno allora feci caprine, a matita, a nastro
sua fanciullezza, e riposossi nelle sue feci. bocchelli, 13- 311:
e di sudore e sangue aggrumato e di feci profuse dai ventri squarciati nella lotta a
un bimbo dalle sue fasce sporche di feci si scioglie muovendo i primi liberi passi
sia sesso, grotte abitate / da feci e fanciulli. -grumi delle feci:
feci e fanciulli. -grumi delle feci: nei lattanti affetti da dispepsia,
peli,, come la carne e le feci. campofregoso, i-72: de l'
, pieni di uova di farfalle e di feci di topo. moravia, iii-440:
disegnato, per così dire, con le feci, una zampetta al primo zero di
soffrire. = deriv. da feci, sul modello di fetido (v.
del fr. ant. feal per feci * fedele '(cfr. fedeltà)
/ di me, se 'nverso te feci alcun fallo, / chéd i'sì son
era di maschio gente fedele é feci tre segni di croce prima di uscire,
a vostra santità la proposta che io feci alla patria mia a nome della felice memoria
: cercarei di abrusciare quante cose io feci mai, serbandomi sol le vostre lettre:
sopra. cellini, 592: così io feci alla sopradetta mia opera, e di
fu sì fermato, / certo li feci tutto el convenente: / sì come disleale
, non dubitare! / ed i'feci per cenni: -a me non pare -
nuova; / e pur iersera lo feci ferrare. soderini, iv-135: dee [
. che d'uno errore ch'i'feci iersera, la gola non ne patisca oggi
: il cavai discoverto nel tenere, feci sboccato e senza ferri e freno, però
1-46 (123): corso in bottega feci un ferrolino d'acciaio finissimo e torto
redattore di un giornale quotidiano, mi feci conoscere come uno dei più fertili imbrattacarte
, 360-113: sì alto salire / il feci, che tra'caldi ingegni ferve /
della elegia] se non che la feci da senno e in tanto fervor di dolore
ii-1-51: la prima cosa che io feci fu di pregarlo fervorosissimamente a venir meco
gozzi, i-24-129: anche il gabban lo feci ora fa l'anno, i poi
festoni 8. giovio, 1-60: gli feci uno scudo, owera brocchiere rotondo col
di sudore e sangue aggrumato e di feci profuse dai yentri squarciati nella lotta a
niello e di traforo, il quale feci mettere a una fetta paonazza; pesò detta
. c. gozzi, i-79: mi feci vestire da ragazza serva dalmatina. i
nei paesi islamici. feziale e feci ale, sm. stor. ognuno dei
la carne, come lo sangue e le feci poste nel mezzo della fiamma. d
maledico la partita, / ch'io feci, oimè, da voi, anima mia
fianco destro alle due compagnie, e feci marciare in mezzo alle file i dannati.
. aretino, iv-1-163: che dispiacere feci io mai a la morte, onde
con un tono di amorosa fievolezza, le feci la storia d'angelica e del mio
figliolina, la quale quel medesimo dì la feci battezzare a s. giovanni. s
stimata vana l'allegoria ch'io ne feci, a la quale posso aggiungere il
bordo il moro e suo figlio, feci cucinare un buon filetto, con l'aggiunta
quelle cose farò a te ch'io non feci anche a'miei nemici. collenuccio,
il gobetti, e una visita che io feci al loro giornale comunistico, 'l'ordine
alle mammelle. giovio, 1-51: gli feci dunque in conformità del suo pensiero,
...; ed 10 ne feci fine loro di libri sedici per ciò ch'
con alquanti frati in sulle sbarre, li feci tutti ritornare indietro a pisa, eccetto
un solo filo fino e forte, non feci che imbrattar carta inutilmente. gobetti,
. finiti che io gli ebbi, gli feci benissimo dorare. caro, 12-ii-270:
libro di commercio dei peruzzi, 4: feci loro finire fiorini 100 d'oro ch'
attraverso il quale l'animale espelle le feci; vive, aderente alle rocce, lungo
veruno, e mondato eziandio delle feci maligne che a mo'di ruggine cre
sperma, ecc.) o di feci dal corpo dell'uomo o degli animali.
, che sentenza ferma non importava lo feci. berni, 148: compongo
, 2-65 (417): io gli feci fare certi piccoli vasetti grandi come un
lamentosa. moravia, xi-201: mi feci a piedi tutta la via appia, tremando
pavese, 7-81: qualche soldo lo feci negoziando la musica. avevo in casa
spartiti e l'armonia, e al mascherino feci presto a metter mano sui cantanti.
quel giorno avevo altro a pensare; e feci anch'io un'iscrizione: una iscrizione
a'miei piaceri; il che io feci e vinsi il pegno. ariosto, cinque
di sostegno. cellini, 589: feci un fondo alla detta opera con un
forame / più lune già, quand'io feci 'l mal sonno / che del futuro
diciotto giostranti. macinghi strozzi, 1-424: feci una gran foresteria; e pare testé
al plur. fòrfici, f òr feci, fòrfice, f òr fece),
maestre; / ma il viso glielo feci d'uomo più che d'angelo.
che non li volevo; quindi accettai, feci un inchino ed uscii.
, apparentemente. bartolini, 4-125: feci male malissimo ad accettare, seppure
mise a capo come segretario, io feci una seratina di pianto. -rifl
: così il primo getto, ch'io feci in detta mia fornacina, venne bene
. tasso, i-113: quando io feci queste ultime parti del mio poema,
). antico serventese, 186: feci fornire / alla bataglia. cornazano,
attribuisci alla terra il dono che ti feci io? 3. astrol. disposizione
fare risposta a tal novella, pure mi feci forza a farti que'parecchi versi:
tanta frequenza che d'un sol cavo feci una giumella, imitai la continuità del
le saporose ghiande. bembo, 9-2-200: feci coglier nel giardino...
cassa de'flauti e libri del franciosino e feci quelle inbasciate che voi m'imponeste.
, i-107: nel secondo soggiorno ch'io feci in londra di circa sette mesi.
i. pitti, 172: io feci domandare... il padiglione, per
). d'azeglio, 1-188: feci in quei tempi anche una commedia,
, il tipografo da tuo padre lo feci per caso, un po'come un doposcuola
2. ant. scherz. feci sciolte, proprie di chi patisce di
1-9 (39): molto maggior frutto feci dell'arte dell'orefice. vasari,
). giamboni, 40: feci vivai, acciò ch'io innaffiassi l'erbe
era successo e quando a sassi gli feci una fuga mi tenne dietro zitto zitto
. e. gadda, 13-256: mi feci comperare da navutti,...
a sto mondo,... allora feci del mio meglio per esser degno dei
cecchi, 19-33: s'io gli feci / mangiar i funghi velenosi, io gli
, 350: oltre alla diligenzia che ne feci io il primo dì, l'ha
della sardegna; e ambe le volte feci ogni mio potere per delinearmi in mente
. pananti, i-261: poetai, feci furore, / ma in tasca sempre
« accensione lirica, radiatori freddi » feci balzando dalla fusioliera su l'erba di cam-
reputazione e per cuocerlo a fatto, lo feci geloso galantemente, facendo egli professione di
uno galeone. carletti, 239: feci pensiero d'imbarcarmi... sopra la
galletti,... morder gli feci da due vipere. pananti, i-142:
. pallottola. settembrini, iv-254: feci le gallozzole di pece che fanno i
d'annunzio, iv-2- 378: feci lo scritturale, feci il galoppino, feci
378: feci lo scritturale, feci il galoppino, feci il suggeritore in
feci lo scritturale, feci il galoppino, feci il suggeritore in una compagnia di operette
suggeritore in una compagnia di operette, feci l'usciere nell'ufficio d'un giornale
danari 4. cellini, 589: io feci un fondo alla detta opera con un
personaggio. carducci, ii-10-16: feci diventar bianco come questo foglio e balbettare
suo amadigi era un ballerino di società io feci una smorfia eloquentissima che significava: -ho
spagnola... -alla festa i'feci una bella figura co'que'forestieri.
, 6-265: quelle fanciulle alle quali feci l'altissimo onore a far sentire il
dissenteria. vallisneri, i-365: feci vedere... il gebel-indì, che
7-44: per un certo tempo, feci la parte del topo, cioè di
, a tutti 'li miei autori 'feci spedire i primissimi esemplari gementi dal torchio
pitti, 1-244: procuratore mio gienerale feci luca mio figliuolo. giov. cavalcanti,
, edificai case, piantai vigne e feci orti e giardini e orna'li di tutte
quadro. de sanctis, ii-1-63: mi feci largo a gomitate, imprecando contro quel
maestre; / ma il viso glielo feci d'uomo più che d'angelo.
(123): corso in bottega feci un ferrolino d'acciaio finissimo e torto;
intenza, / sì ch'io per giemenzia feci quistione. fra giordano, 5-156:
degli angioli e della composizione dei cieli feci trattati dotti e vasti. -per
che ci ha messo in volto: lo feci gittare in iscagliola: vorrei mandarlo a
3-1-64: il primo saggio ch'io feci fu quello di trasferire i nostri animaluzzi dal
serpenti. paoletti, 1-278: ne feci la mia prova con dodici soli grani:
il primo giorno, ma poi ci feci la bocca e bevevo e cianciavo.
bevia aqua, e dubitando che ne mancassa feci metere la gianura sopra el posso
leonardo, 2-621: il secondo dì li feci tagliare due camicie, uno paro di
aretino, 8-98: andando dietro tanto gliene feci [a mio marito] che uscito
il suo corpo. chiesa, 5-116: feci due o tre volte il giro della
7-197: leggergliele tutt'e due, come feci l'ultima volta... che
nella mia vecchiaia quel ch'io non feci mai da giovine. chiabrera, 112:
male. simintendi, 3-160: 10 feci uno monticello di polvere, e domandai di
girigogoli. fanfani, 48: ci feci sopra [la torta] dei girigogoli pur
moravia, viii-68: mi levai, feci il giro del sofà e venni a
con le parole dettate da amore, feci la sposevole giura. 2.
fu al letto di morte, io gli feci un giuramento che avrei conservato la testa
. aretino, iv-1-163: che dispiacere feci io mai a la morte, onde
è peccato. aretino, 8-342: le feci fare mille giuramenti, e di non
. redi, 2-33: gli feci un vestito nuovo di pelo di capra
i-193: imparziale con tutte le lingue feci alla nostra senza equivoco quei giusti e
, nocciole, erbe rare. gliene feci qualcuna. -con valore pleonastico, con
a'miei piaceri; il che io feci e vinsi il pegno. savonarola, 8-i-73
così il nostro gloriaménto, che io feci a tito di voi, si trovò verità
f. doni, 1-8: me ne feci dare un fiasco e gne ne portai
di marmo:... e feci nella testa australe su alto nella volta
: ed io le spalle gobbe / feci finora, e più soffrii che giobbe
ii-519: lì con dieci testimoni alla gola feci tanto di nodo alla pezzuola per rammentarmi
t'aggrada. galileo, 1-1-60: feci chiamare una gondola, la quale con
. pitti, 1-39: io rimasi e feci grande stento per l'essere male governato
-soddisfacente. carducci, ii-1-173: feci la lezioncella sul tema di letteratura italiana
in africa era impossibile trovarne. ne feci uso per parecchi anni, sostituendo un
volgar., 2-87: quello che io feci di torre quelle armi fu a grado
a sceverarlo. alfieri, 1-178: io feci con me stesso un solenne giuramento:
comisso, 12-142: di un granaio feci tre stanze. -il nido sotterraneo
, 2-65 (417): io gli feci fare certi piccoli vasetti grandi come un
il buon di sant'amore, / feci di francia metter in divieto / e
e accarezzati. massaia, iii-75: feci un po'di bilancio. veramente non
- / oh costì sì / mi feci io grasso! / i'vi prometto,
'grattar li fece il ventre'; cioè li feci strofinar lo ventre, strascicandolo..
, avendo povertà delle cose, a niuno feci gravezza del suo. intelligenza, 142
la coda. in simili occorrenze feci più volte esperienza della grazia di s.
purg., 26-138: io mi feci al mostrato innanzi un poco, / e
e rustica partita / che da te feci in faccia scolorita, / de gran necessità
cellini, 607: in firenze poi io feci tutte le monete del duca alexandro,
l'una... di poi gli feci il barile e il grassone. varchi
una pennellata al quadro grottesco che le feci ieri dei nostri politici. cattaneo,
io libero e franco, sì mi feci servo d'ogni uomo, per guadagnare
guardai nel viso a telamon, né feci / motto. manzoni, pr. sp
a farsi fuggitiva. foscolo, xv-53: feci guardare a vista il baldi. verga
ho sempre tenuta in vezzi e non le feci mai pure una guardatura torta? giuglaris
, xiv-86: unitomi alla guardia nazionale feci la spedizione di cento. nievo,
... guasterà il patto ch'io feci e ordinai con loro. idem,
, ragionandone sempre e sempre chiamandolo, feci sì che se ne fecero scommesse circa lo
il cavallo. carducci, ii-19-237: feci voltar le guide ai cavalli. cicognani
la reina d'inghilterra rincresciuta, mi feci venire la gumedra del gran can d'alta-
i trampoli, strilla: - io feci, io fui. = dal
sf. medie. espulsione con le feci di idatidi di echinococco. = voce
comparire inanzi all'idea della bellezza, feci risoluzione di vestirmi con qualche carattere di
/ identitate lor [delle ossa] feci registro. leggi di toscana, 9-57:
tal cosa,... mi feci tenebra alle abbassate e chiuse ciglia. ariosto
e. cecchi, 7-94: non feci allora attenzione, né mi rendo ben
una bella imbasciata. carducci, ii-4-120: feci la tua imbasciata a teza letteralmente:
. -per eufemismo: lordare con le feci. boccaccio, iv-197: queste
di guarentigia. strinati, 11: feci io neri compiere la detta carta, ma
bandello, 1-39 (i-232): feci voto andar discalza a loreto ed offerire
20-115: con un girar di chiappettine lo feci immattire così bestialmente di me che se
-per eufemismo: escrementi, sterco, feci. d. bartoli, 1-1-54:
-per eufemismo: escrementi, sterco, feci. cavalca, 20-31: un altro
: forse ch'i non ne lo feci avertito? aretino, ii-151: uno innamorato
, 1-106 (249): io gli feci intendere che attendessi a 'mparare, e
quelle tre, di che pur dianzi feci menzione; di platone è la prima,
/ rammattonate un buco ch'io vi feci; / e al fischiar, l'udir
: a bordo dei bragozzi... feci giuntare alcune alzane a due ferri impennellati
vita imperiosa, / quasi ch'io feci l'uomo i'me ne pento.
impeto che, inciampando sulla soglia, feci di volo la stanza da desinare.
debitamente. monte, 116-2: io feci impiutamente la 'mbasciata. = comp.
servire. ariosto, 5-71: gli feci veder quanto importassi / al capo d'
al giorno del 20 aprile, mi feci... di ghiaccio. carducci,
di farla. leopardi, iii-452: mi feci animo di rappresentare in quel foglio all'
rovescio si legge 'popule meus quid feci tibi? '. mazzini, 28-133:
madido. baretti, 6-285: gli feci la solita incisioncella nel braccio, alla
. e. gadda, 13-197: lo feci accomodare e gli feci improvvisare un po'
, 13-197: lo feci accomodare e gli feci improvvisare un po'di colazione.
: pietra o zaffino e perla gli feci legare in oro. giordani, i-2-461:
el più che si poteva alla difesa, feci per una grida esenzione del dazio del
sì com'era mia credenza: / però feci par tenza, / non
x-1-1047: colle zannate e gl'incensamenti feci miei tributari principi e ricchi. gobetti,
papini, 27-770: del male che feci debbon rispondere 1 miei devoti e i
protezione. carducci, ii-8-38: io feci male a crearmi una famiglia,.
. che d'uno errore ch'i'feci iersera, la gola non ne patisca oggi
da dosso [la giacca], feci il ganimede tutta l'invernata perché era di
tal impeto che, inciampato alla soglia, feci di volo la stanza da desinare andando
. bar etti, 6-285: gli feci la solita incisioncèlla nel braccio,
mia, dopo la perdita ch'io feci di lei, m'ha fatto sotto abito
carducci, ii-8-101: perdei la pazienza e feci una scena a proposito di una provocazione
riesce a trattenere l'orina o le feci a causa di una disfunzione (lo sfintere
3. medie. emissione involontaria di feci o di urina oppure di altri materiali
di pescara, alla quale io già feci copia del libro [il cortigiano],
ambra, xxv-2-422: nella trappola / feci quel tristo incorrer in quel proprio /
. papini, x-1-519: altro non feci che... decifrare palinsesti e incunabuli
viani, 10-308: io gli feci paleo e lui mi guardò indalocchito come
malattie. chiari, ii-105: li feci rispondere che mi sentivo indisposta. monti
-sospettare. gheri, 13-ii-303: feci pigliare tre di questa terra e'quali
/ misero stato, e di me stesso feci, / sotto coperti e simulati nomi
in prodotti di decomposizione delle proteine (feci, pus); trova impiego come
, 9-818: una certa mattina le feci sapere che non potevo andare all'appuntamento
ad indugio [l'ambasciata] e feci loro giurare credenza, e non per malizia
pei miscredenti. carducci, iii-25-210: feci al pubblico uno sfogo feroce del mio
. nievo, 520: i giri che feci loro fare per quegli inestricabili laberinti di
io ti condussi alla palude infernale e ti feci passare di là nella barca di caronte
cose, che in quella infernalità crudele io feci, farei maravigliare il mondo.
scarpe toccò a me, ed io feci un vero punteggio, una insetatura di suole
, 16-i-53: di tale infestamento io ne feci menzione nelle mie 'esperienze intorno alla
... delle dette gramigne mi feci uno infinto capezzale e sanza dimora il
ramazzini, 303: ieri... feci la prolusione sopra la gran mortalità dei
peso / d'informar sopra ciò, feci capaci, / e se nello informare
. non infornai e sfornai, e feci tutto da me? manzoni, pr.
perduti. nievo, 311: io feci l'indiano e sedetti non senza sospetto che
: arrivai fra dormiglioso e infranto; feci esami. 4. che urta
appellati. norchiati, i-iv-1-108: non feci risposta la settimana passata per essere stato
grado di freddo più intenso, lo che feci mettendovi dentro buona copia di neve,
portò;... scusa, se feci male le tue commissioni, ne sono
inganna, nell'ultimo ragionamento ch'io feci a v. a. s. le
per ingannare la sua sete / le feci un mazzolino di viticci / da una vite
, sat., 2-138: opra feci io che si volesse porre / ne le
di torla a sì grande uom, feci disegno / d'averla per astuzia e per
modo: « non facesti a ragione -lo feci a ragione ». pascoli, i-35
avea,... io giotto ne feci donagione a tomaso per mio dato e
i miei peccati, ch'io ingiustamente feci. s. caterina da siena, iv-12
il giovane, 9-266: i'vi feci un comento, che le fogne /
a mio modo la riposi; e feci del velluto, nel quale era ingoluppata
grado di freddo più intenso, lo che feci mettendovi dentro buona copia di neve,
, di là per inique strade mi feci condurre a worsley-mills. 10.
assol. giamboni, 40: feci orti e giardini, e orna'li di
generazioni d'erbe e di piante, e feci vivai, acciò ch'io innaffiassi l'
. d'annunzio, iv1- 556: feci una visita alla sala d'armi. la
per ristringermi al poeta, / indietro feci, e non innanzi, il passo.
io stava, / ond'io mi feci ancor più là sentire. idem, purg
al ser. mo granduca conforme io feci, ed erano pere fatte da certi innesti
.. porla all'innocenti: il che feci una notte segretamente con certi segnali da
. ricci, ii-304: il catechismo che feci e la dottrina cristiana, che voltai
« l'aspetto all'universo ». feci una rapida inquisizione alla ragazza. jovine
: se ho fatto male, insciente lo feci... * me insciente '
vacante. tarchetti, 6-ii-696: mi feci inscrivere come semplice soldato, ma ciò pure
e sotto insegne dell'istessa morte / feci opre memorabili di vita. martello,
eroiche operazioni. chiari, 1-i-109: feci tutto quello che poteva di peggio insegnarmi
ebbe inservito / e ch'i'gli feci omaggio, / i'l'ho tenuto maggio
toccò a me, ed io feci un vero punteggio, una insetatura di suole
dalla insipidezza de'miei propri componimenti, feci la medesima protesta che se il mio
. l. bellini, 5-2-353: il feci vivo con intabaccarsi e a innamorazzarsi /
con tutti. zucchetti, 346: feci a tutti una solennissima intemerata, sgridandoli
del tempo o per mutazione ch'io feci d'una berettina, mi calò una
potendo io rimanere stabilmente in aden, feci conoscere al ministero ed all'intendente della
fu grande male, dice: i'feci per bene e a buona intenzione. s
io rade volte a quella intenzione la feci. m. villani, 6-59: si
5-3-353: io [dio] il feci vivo [l'uomo]...
g. capponi, 1-i-384: io stesso feci esperimenti cattivi e buoni d'affittare al
arte del dire'del fornari, e feci lezione privata interpretando il canto ix dell'
. beccaria, ii-684: feci capire all'intendente che non conveniva,
; credendoli intesi del fatto, li feci arrestare. chiari, 1-iii-92: dopo pranzo
dita). landino, 294: feci tal gesto qual fa chi ha gran
fosse restituita. alamanno rinuccini, 1-262: feci battezzare detto mio figliuolo nella pieve di
2-2-301: mi ricordo che, quando feci il sonetto, intoppai in questo luogo
dagli intrafunamenti che lo torturavano, lo feci passeggiare sulla piazza. = deriv.
loro seguaci. parabosco, 4-43: feci l'intrata nella camera: nello intrar
che volevi vedere? io solo ne feci un'intruppata: e tutti a gambe
più che dissi, non so più che feci. 4. che non è proprio
di qualcuno. boccaccio, iv-15: feci più volte maravigliare chi mi vide,
e invenzione che io da me stessa feci, né altri mai di questo mi fece
in quello luoco cussi ben indicai, feci la obstetrice cun le mane redur l'osso
terza ragazza mormorò una sconcia invettiva. feci caso che non possedevano più alcun pudore
giuseppe di santa maria, ii-182: feci un'ardente invettiva contro le disunioni e
. dottori, 1-63: oh come feci bene,... / a levar
la mia volontà...; mi feci un mondo tranquillo di quelle insignificanti miserie
soffrendo i danni della condizione che mi feci, intendo goderne almeno i pochi e
-voi siete troppo irregolare, come vi feci noto assai chiaramente. tommaseo [s
parte de li miei inremeabili anni, feci abito alquanto nel celebrato suono de la predicta
e disparve; e per tentar, che feci / le irrequiete palpebre, più nulla
camera legislativa, di quello che io feci con il mio voto ed
,... agli stessi patti che feci per la scala, per la 'norma'
5-2-353: io [dio] il feci vivo [l'uomo]...
pur posso ancor dire: / male non feci io a lei. savinio,
m'appago. guicciardini, 2-10-93: feci allo andare in là il cammino di avignone
si consumare. bocchelli, 2-xxiv-301: feci strangolare in sua presenza le quattro persone
incerte e lacunose. papini, 28-175: feci una confessione che avrebbe dovuto esser generale
laggiù in licenza, / pian piano feci, mamma tua non senta, /
di ciampino, mi voltai e mi feci da parte istintivamente, per non coprire
un'altra stroncatura, come quella che feci di sartre tempo fa. siccome ogni
, 1-49 (129): gli feci fare una bellissima lapida di marmo, inella
tuo amore, / volentier te ne feci un bel presente. trissino, 2-2-219:
, ii-182: come un giorno ti feci del male, lascia che ora possa farti
/ rammattonate un buco ch'io vi feci. c. bartoli, 1-114:
a gran prezzo una miniatura ch'io feci da ragazzo su una lastrina vecchia d'
largo. biringuccio [tommaseo]: feci fare le palle di pietra che erano
per un lavamani. lippi, 4-76: feci come chi s'è rotto il naso
salamanca spagnuolo, et un altro ne feci al cardinale cibo: tutti a dua ricchissimamente
alcuna cosa sanza il tuo fedel consiglio feci: e questo solamente è avvenuto per la
: mansueta uscir de la foresta / feci e lasciare i figli una leena, /
e dieci / ambi nutrir con molto studio feci. forteguerri, 27-20: quivi un
virtù di quel terribil fuoco, io feci pigliare tutti i mia piatti e scodelle
quale pietra o zaffirio e perla gli feci legare in oro. cellini, 1-41 (
[il libro], e io el feci riscrivere a uno buono scrittore; e
cellini, 2-68 (420): feci quattro puttini tondi con quattro mascherine,
b. machiavelli, 140: adì 20 feci tassare le spese legittime: furon soldi
con man leniente / le lacrime ch'io feci a lei versare. de bosis,
firenze (tommaseo]: al fine il feci pascere così lenzato: e questo fu
quello se mangiava per i negri, ne feci taliare un pezzo, del qual ne
quali io aveva presi, e così feci. cacciata della guardia spagnuola da siena
letterùcola. carducci, ii-15-154: le feci mandare una scelta di letterucole moderne fatta
sanitario dotato di strumenti che raccolgono le feci e le urine per calcolare l'entità
la nuda terra, sopra la quale feci porre il mio letticciuolo. baretti, 6-169
, / e 'l nobil mio volume feci degno / di temporale e spiritual lettura.
fatta lettura. giovio, i-232: feci l'officio per messer nestore di farlo
modi accorti e lusinghieri. 'tanto feci e tanto dissi, che a piero finalmente
. comisso, i-179: dal sottoscala feci portare ceste di bottiglie e, non
levità che mi vi condusse; ma il feci per cagioni che riputai gravi. gioberti
fuora, ed essendovi quella che io feci nel vostro consolato, mi è parso
anco stato così precisamente noto quando io feci le mie lezioni,...
carducci, ii-1-173: ieri... feci la lezioncetta sul tema di letteratura italiana
, a tutti 'li miei autori 'feci spedire i primissimi esemplari gementi dal torchio
partimmo. e nell'errar lungo ch'io feci / la poesia libai della marina.
detta liberazione e asolvigione e quetazione li feci per me e per le mie rede
de la tua liberazione, il che subitamente feci. agostini, 1-57: ordineremo.
bisca comentai '. come scolare, feci glose e comenti sopra il libriccin del
(la cui onestà con incredibile fatica feci salva la notte ch'io vi stetti
sf. medie. diarrea caratterizzata da feci liquide e spesse, in cui gli alimenti
tenendo la mia gamba isteccata innel letto, feci lieta cera con esso loro. g
i-2-211: nei lineamenti di logica, feci ancora un passo avanti, e la
pavese, 4-239: non mi tenni e feci 11 suo nome. poi mi morsi
le lisciassi, vi prometto ch'io feci loro un mal piglio. g. gozzi
era listo, / perché tornar li feci al criatore. = var.
della ingenuità mia con la quale vi feci sapere che costei non v'amava.
, così il nostro gloriamento, che io feci a tito di voi, si
queste logoranti attese si ripeterono, io feci le cose sempre più a caso e
, 21-29-61: di pusillanime magnanimo il feci e nelle imprese lungànimo. cassiano volgar
loro case... e quelle feci disfare secondo le leggi. dante, vita
ella non fea che trar sospiri: io feci / dei luccioloni grossi come ceci.
. manzoni, ii-376: ciò che feci per voi, tutto lo feci /
ciò che feci per voi, tutto lo feci / alla luce del sol. cattaneo
spallanzani, 4-v-134: dopo tre mesi feci votare i sei pozzetti ed in ciascheduno
forame / più lune già, quand'io feci 'l mal sonno / che del futuro
nuovo tentativo per levarmi l'acqua, feci fare una lunetta avanzata che feci occupare da
, feci fare una lunetta avanzata che feci occupare da cinquecento uomini, con una
i'trovai niccolozzo, e dalla lunga mi feci tanto ch'io venni a ragionar di
ultimi giorni di pri mavera feci io pure una passeggiata sul lungosènna come
mi pigliava / e con gran pace vi feci orazione. 6. figur. occasione
, i-25: la instanzia che io feci a quello che io dissi in questo proposito
solenne voce della natura? io ti feci nascere perché tu anelando alla tua felicità cospirassi
rendino finiti. galileo, 3-1-442: feci... spianare una faccia di quel
maestro. carducci, iii-30-112: mi feci associare ai f. \ e fui
macca. c. arrighi, 2-51: feci loro segno [ai contadini] che
metastasio, 1i- 51: ma che feci, empi numi? io non macchiai /
/ né mai di fiamma impura / feci pare fumar per vostro scherno.
piccolo tostacaffè. spallanzani, 4-vi-30: feci riscaldar lentamente nella macchinetta da torrefare il
la carta, la quale io gli feci del mio proprio sangue, acciò ch'ella
s'i'ho quel madrigaietto ch'i'feci fare in laude sua. gesualdo, lxx-390
carducci, ii-16-52: la passata domenica feci, a piedi, s'intende,
112-5: co'buon mastri divin ne feci guerra; / perché questo sermone predicaro
siena, 300: o donne, io feci là una predica delle vanità loro,
(347): questo atto alquanto rigoroso feci, perché lui aveva dettomi che non
. bartolini, 18-36: una volta feci piantare un maiolo perché ne crescesse una
, edificai case, piantai vigne e feci orti e giardini. 9.
tregua. caro, 12-iii-141: non vi feci parte de'sonetti de l'aurora,
io il prode, son io / che feci da bargello, / e cacciai poco
le conosco, e confessovi che io feci male. francesco di vannozzo, 1-244
storia genovese [rezasco], 647: feci una pregion che si domanda / la
avendola confortata a starsi nel letto, feci credere al padre che fosse inferma di
: poi non lo vidi più e ne feci una malattia che non so come son
per sposarsi andò a stare a genova ci feci una mezza malattia. -morire
prosaica inopportuna malcommessa allusione a quel che feci io ragazzo in firenze e a'vanti
): in quel tempo io gli feci questo vaso e un altro diverso da questo
erano più miei da un pezzo, e feci a delfina un sacrificio mentale di tutti
: io per grazia d'iddio vi feci conoscere che il non temere, anzi amar
quanto maledico la partita / ch'io feci, oimè, da voi, anima mia
/ giacché con imitare i malestanti / feci il debito mio per farmi onore.
destassi da un mal sogno di sbalzo, feci un movimento brusco. d'annunzio,
, inf., 33-26: io feci 'l mal sonno / che del futuro mi
. f. cavalcanti, 29: questo feci fare perché i macci erano in male
,... vi prometto ch'io feci loro un mal piglio. menzini
, inf., 28-138: io feci il padre e 'l figlio in sé ribelli
: corsi di lancio nel mio studio, feci una manata delle cartelle scritte e andai
in alessandria, e che io ne feci ricevuta, ma che fu nel tempo stesso
pistoia alle 8 e io, non feci poi lezione, perché, non dato l'
: alla partenza poi che io da quella feci,... mi donò questo
femminella farsi mancipio, come io mi feci di costei. galileo, 3-1-125:
mangerino dove lo trovavo, e de'mangiatori feci ripulite numero uno ».
petrocchi [s. v.]: feci una mangiataccia di baccalà.
: -ma se è una manìa! -le feci notare. -se è, come dice
ebbi di cavar la cera, io feci una manica intorno al mio perseo, cioè
adornamento. cellini, 604: io gli feci [al suggello] un manico,
m'avvolsi nelle cause criminali, né mi feci manifattore d'aringhe, ma sibbene aspirai
46): in questo tempo io feci una opera di ariento di basso rilievo
testimonio della ingenuità mia con la quale vi feci sapere che costei non v'amava;
, quando explicava plauto, io vi feci segnare in margine con una mano di
. praga, 4-139: man mano gli feci gustare gli scritti piccanti degli autori più
: mansueta uscir de la foresta / feci e lasciare i figli una leena. firenzuola
riflettere che, dacché vostra moglie mi feci fino al presente, vi ho mantenuto
ma se dice così: « io lo feci a ragione perciò ch'ella uccise il
marchesa di pescara, alla quale io già feci copia del libro [il cortigiano]
in francese e altre lingue. li feci fuori l'indomani giù dal ponte. ma
. gualdo,. xl-189: io mi feci ad esaminare attentamente quel vino, e
mediatore di consenso dell'orsini, sì feci che 'l duca dicesse che galeazzo era
sedentaria e meditativa. carducci, ii-10-246: feci il viaggio assai tranquillo e molto