e divini, e la terra quasi feccia del mondo imperfetta..., ed
tura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata. sassetti,
vile alimento, anzi si dice ch'è feccia delli altri alimenti. idem, 298
lo segno della buona adustione [della feccia del vino], cioè del bene
sangue adusto: alcuna volta dalla nera feccia del sangue: e di qui gli uomini
imbiancarla [la paglia] su la feccia del grano già segato, o vero,
coi guanti. leonardo, 2-469: la feccia dell'agresto destillata, ma prima secca
feroce agricoltura praticata allora dai posteri della feccia di romolo. = voce dotta
alcuni aceto, ad alcuno altro sterco o feccia di vino. castiglione, 1-70:
? tasso, 9-76: o vii feccia del mondo, arabi inetti, / onde
essere alleviati da una sozzura e da una feccia. fioretti, xxi-980 (43)
. ant. che contiene morchia, feccia; intorbidito. = deriv.
pelle tanto dura, quanto dura la feccia del sangue nelle vene, o la flemma
(romani amorca) è la feccia de l'oliva spremuta; deve essere cotta
i tiranni: e dell'oro, vilissima feccia della terra, non si può l'
è presso al profondo ovvero approssimante alla feccia, tosto si rivolge. meditazione sulla
: quegli uomini che si tuffano nella feccia del corpo, meritamente si chiamano aridi
: l'umor verde ne gli animali è feccia, ed escremento nocivo; e però
sentina e come un asilo riceviamo la feccia e la ribalderia del mondo. baldelli
cuoco, 1-108: taluni della più vile feccia del popolo insursero ed attaccarono le autorità
inferiore, e poi succiando attraggono parte della feccia. leonardo, 1-84: e questa
stanco. idem, 33-121: e molta feccia il ventre lor dispensa, / tal
: prima si pongano in macero nella feccia del vino nero, tanto che contragghino quel
tassoni, 6-38: e grida: ah feccia d'uomini codardi, / sì vilmente
. firenzuola, 372: uno della feccia di quei ciurmadori, i quali,
a favellare sì bassamente, come la feccia del popolo minuto. tasso, 5-4-245
grano ovvero miglio, che macerandolo in feccia di buon vino e di cicuta e seccatolo
56): veggiamo... la feccia della nostra città, del nostro sangue
perché l'umore malancolico è posatura e feccia del sangue, intenderemo l'accidioso essere
18-3-53: egli non era però nato dalla feccia del popolazzo di firenze, onde egli
biuta..., nel pistoiese: feccia delle vaccine, che, sciolta in
per fermentazione di sostanze zuccherine; feccia. = voce dialettale, dal
che v'entrarò dentro come gallo in feccia. pulci, vi-100: il fatto
troie. bocchelli, 2-201: questa feccia, questo branco di ladri ingordi, domanda
scienzia; ora se'involta in ogni feccia. tu eri in ogni temperanza;
il viscoso, / ed agl'impuri vasi feccia e brodo? parini, 323:
le commessure del lastrico luccicanti ribollisse la feccia dell'estate. = deriv.
calice fino in fondo, fino alla feccia: patire tutti i dolori e le umiliazioni
fracidume delle parole di un mercantuzzo di feccia d'asino, che venutici di contado
: ora la milizia è diventata una feccia di briaconi, una schiuma di canaglia,
, la ruota suprema / da questa feccia, è forza ne richiami. marino,
56): veggiamo... la feccia della nostra città, del nostro sangue
a vita privata... è la feccia che comanda. 5. disposto spiritualmente
, si conviene cavare intorno e mettervi feccia di vin vecchio, e tagliare il
gulosissimi avari, camalazzi infangati ne la feccia de questo ingannevole mundo, ogne dì
si trovano altrimente che come lordura, feccia, iettarne e carogna. 8.
la lavatura, che erano alquante dramme di feccia, che parve una doccia di mulino
altri vituperi; / tal che vedea la feccia andare agli astri, /..
; così detto, per essere la feccia dell'altro; e si usa nelle
corpo senza alma e vita, ed anche feccia tra le sustanze corporali. chiabrera,
vin santo] con tutta la feccia, anche dentro all'anno si cava perfetto
firenzuola, 372: ad uno della feccia di quei ciurmadori, i quali, fingendo
pignatta alla massara; chi vende allume di feccia per stopini perpetui. tassoni, 1-27
. frugoni, xxiv-1053: pur dalla feccia escono gli ottimati ed i numi terreni
, / dicendo: codardon, feccia di matto, / non ti si tigne
malizia. citolini, 339: la feccia de 'l vino, e 'l tartaro suo
che venere? così spumante per la sua feccia come bacco per la sua purità,
, che contiene / in sé la feccia ed ogni nostro amaro, / mille modi
si trovano altrimente che come lordura, feccia, iettarne e carogna. galileo, 125
si stavan cheti; / perocché certi paladini feccia, / o vogliain dir filosofi discreti
o frustate coto- rere, cavate dalla feccia del puttanesmo, o qualche scar- pinello
. l'aria è posatura, e feccia d'aria, cioè tutto nebbia e caligine
., 4-34: quando il vino dalla feccia si parte, più sottile e più
lat. tardo dèfaecàre 'liberare dalla feccia ', * chiarificare, depurare ':
, depurare ': da faex faecis * feccia '(del vino, dell'olio
dei depositi di mendicità; giacché la feccia più degradata essendovi in maggior numero che
per aver depositata la massima parte della feccia nelle vinacce. pea, 7-127: depositato
non pur anche contrafattore delle e mescolato colla feccia depositata dal vino. con l'
. agostini, 43: bevendo la feccia dell'amaro calice dell'iniquità mie, ogni
. papini, 20-133: e quella feccia non scende nei destri sotterra ma insudicia
. carducci, 713: ecco il feccia ed ecco il truglia, / detti ancor
. sono per corruzione... la feccia della feccia delle generazioni? carducci,
corruzione... la feccia della feccia delle generazioni? carducci, 944: o
è sola difesa la sua propria difformazione nelle feccia. anguillara, 4-318: sotto quei sogni
ii-21: e1 difrige è come una feccia di rame attaccata nel fondo della fornace
garzoni, 1-748: chi vende allume di feccia per stoppini perpetui,...
particelle « atte ad indurre riso » dalla feccia del popolaccio e dagli uomini ignobili;
p. verri, xxiii-190: questa feccia d'italiani che viaggia il mondo, son
e letter. purgare, pulire dalla feccia, dallo sporco. - anche rifl.
comp. da dis-con valore di separazione e feccia (v.). disfemia,
-scherz. ariosto, 33-121: molta feccia il ventre lor dispensa, / tal
comporteremo... che la vilissima feccia del mondo, il rimasuglio di totila,
di ghiaia; travasare lasciando depositare la feccia, decantare.
: ella averebbe a essere anzi la feccia che l'elisire della materia, e
tutto / lavata, e farla di feccia leggiere; / in pochi dì tal vaso
mi pare che voi ci abbiate tenuta entro feccia, ché egli è tutto impiastricciato di
, che non sarà più né pur la feccia del falerno di prima.
. fra giordano, 2-159: feccia è detta quella, che si fa
, un fortore di tartaro e di feccia. c. e. gadda, 7-71
... averebbe a essere anzi la feccia, che l'elisire della materia,
: la malinconia, che non è feccia ma fiore del sangue, che non è
ecclesiastica e civile, e dell'ultima feccia del popolaccio al di qua del tevere.
frescamente in anversa a molti eretici della feccia più vile d'impedire nella pubblica piazza
parte, e fuor de la mortale / feccia ritorna al puro aer sublime. b
arrigo. tasso, 9-76: o vii feccia del si chiama caporado. alfieri, 6-93
ne sparve, e le restò la feccia. marino, 263: non raccontò
d'uno orobo. l'altro è quasi feccia, et è peggiore. c. durante
che non sarà più né pur la feccia del falerno di prima. =
i falli addita, / che nella feccia sua rimasta al fondo / di male
soffra per i miei nemici, la feccia del genere umano, due o tre
, che, tinti il viso di feccia, destavano ora riso, ora spavento
aretino, ii-245: tengo fango e feccia i tuoi anelli ed i tuoi denari.
, pus, suppurazione; impurità, feccia. -al figur.: forza disgregatrice
24-29: tutti a una corsono a quella feccia, e con le mani pigliandola,
; la qual cosa rende poi minor feccia nello vino. crescenzi volgar.,
., 4-34: quando il vino dalla feccia si parte, più sottile e più
fondo de'vasi fia venuta / la feccia del vin bianco interamente, / e
aceto, ad alcuno altro sterco o feccia di vino, o qualunque altra cosa
intonacar di creta molle, intrisa con feccia di sale, le crude uova delle
un legno, e la riduce in feccia; / te preme un sasso, e
spilla il vin rosso per fino alla feccia; ché stare in guardia / senza vin
, in zoccoli che sembrano staccheggiare nella feccia e nel fondime. baldini, i-654
d'intemperie e di fumo e d'ogni feccia e rancidume di raccolta e di concio
le commessure del lastrico luccicanti ribollisse la feccia dell'estate. borsi, 233
i beni del mondo sono un miscuglio di feccia e di vin mero. -impurità
del naso strombettante vi depone / la feccia, poscia allentasi ogn'impaccio / del collo
oro e dell'argento la chiamano i maestri feccia. crescenzi volgar.. 2-6:
, non ben digesto e purgato dalla feccia della terrestrità. leone ebreo, 82
ventoso. equicola, 228: nella feccia della complessione, il sangue si muta in
essa [della salamoia], cioè la feccia imperfetta e non colata. e nondimeno
iv-261: la malinconia, che non è feccia ma fiore del sangue, che non
, dove il freddo e l'oliosa feccia de'gran fiumi sì ben gl'impingua.
a generarsi, diceva egli, dalla feccia di quello. serao, i-1067: sulle
sulle selci disgiunte, cola sempre una feccia di tintura multicolore. govoni, 6-202
/ tutto il loro alimento / dalla feccia del fondo. 3. figur
7-i-145: uscirà tanta puzza, tanta feccia dalla città di roma, che anderà per
, / che poco puro abbia con molta feccia. folengo, ii-102: parlo del
è cotanto imbrodolata europa / in questa feccia, che a nettarne il guazzo / invan
, sepolto da più mesi in tal feccia, mi sentiva pure sì vivamente riscuotere
affondato fino ai capelli nel lereiume, nella feccia. 4. la parte peggiore
della gioventù, e a dio la feccia della vecchiezza. boccaccio, dee.
(56): [veggiamo] la feccia della nostra città, del nostro sangue
e'vinattieri... degnamente tullio chiama feccia delle cittadi. boiardo, 2-22-11:
delle cittadi. boiardo, 2-22-11: la feccia qua del mondo se roversa, /
. ariosto, vi-762: ecco la feccia di quanti si trovano / famigli negligenti
mondo che è giunto a l'ultima feccia d'ogni bruttura. aretino, ii-245
aretino, ii-245: tengo fango e feccia i tuoi anelli ed i tuoi denari.
della casa, 608: sono imbrattate della feccia del volgare popolo. b. davanzali
davanzali, 11 * 97: liete alla feccia, odiose al fiore della città furono
acciocché ognuno / del buono e della feccia / abbia della fortuna. brusoni, 6-325
possono aver cuore d'andare cercando nella feccia del vulgo i loro trattenimenti, d'
, col contraffare nelle loro zecche simile feccia di monete, estrarranno il più
: in quel tumulto v'entrò la feccia di tutti i partiti: giacobini stolti e
, essendo tutto il resto un'egual feccia di spensierati e di furbacchioni. fogazzaro
, ma edith non poteva conoscere quella feccia di linguaggio e non batté ciglio né
vituperio. tutti gli odii ribollono. la feccia torna a galla. e. cecchi
la tutela della secolare integrità, alla feccia navale e portuaria, alle tribù dei
pontano, 1-29: resvegliatevi, pultroni de feccia. tassoni, 6-14: codardon,
. tassoni, 6-14: codardon, feccia di matto, / non ti si tigne
pirandello, 6-73: brutto ingrato! feccia d'uomo! 5. l'
ecc. -bere il calice fino alla feccia: sopportare, soffrire dolori, amarezze
calice dello sapore, e bevestilo insino alla feccia. galliani, 25: mi
bevuto il calice d'umiliazione sino alla feccia? de sanctis, 7-469: una
siamo costretti a bevere il calice fino alla feccia, a scendere fino all'ultima decadenza
vuo'bere la vita / sino alla feccia. pirandello, 6-241: egli era
doveva presto morire... serbargli quella feccia per gli ultimi giorni, da ingoiare
l'aveva già vuotato tutto, fino alla feccia. silone, 4-286: ho già
bevuto il calice del disprezzo fino alla feccia. -amarezza interiore. govoni,
scialbo indomani della festa, / la feccia che si trova in fondo al calice
silone, 5-250: anch'io, nella feccia delle mie afflizioni, mi domandavo:
.. mi ha lasciato tutta la feccia dentro. 6. per lo
mangiari, tanto è più puzzolente la feccia. ottimo, iii-248: « digesto
vivande, quale in nutrimento, quale in feccia. landino, 122:. nel
122:. nel corpo dell'animale la feccia non è altro che la parte corrupta
riversare i vasi: / e molta feccia il ventre lor dispensa. biondo,
disgustano. menzini, 5-197: tanta feccia non han gli scolatoi / d'ogni più
fino all'ultima intreccia / la sua feccia / il ramingo / scarafaggio, / perché
fracidume delle parole d'un mercatantuzzo di feccia d'asino. bandello, 2-27 (i-
favor di prencipi levati dal sucidume e feccia de la stalla, si fanne grandi.
, / che per esser maggior più feccia mena, / bisogna spesso risciacquare il
7. ant. allume di feccia: la feccia del vino, bruciata
. ant. allume di feccia: la feccia del vino, bruciata per ottenere il
mattioli [dioscoride], 712: la feccia del vino è notissima, e noto
, e se ne faccia fallirne di feccia. 8. bot. fumaria
: ruppe la lancia, che parve di feccia, / e tutto si scontorse il
. 9. locuz. -da feccia: di nessun valore, spregevole.
/ aspettan tutte il tuo buffon da feccia / per coronarlo d'una pergamena.
una pergamena. -rivoltarsi sopra la feccia: aggiunger danno al danno.
questa altra commissione 10 rinbolto sopra la feccia, pensate che viso di spiritato e'
10. prov. beva la feccia chi ha bevuto il vino: chi
proverbi toscani, 197: beva la feccia chi ha bevuto 11 vino.
una cannella, è possibile estrarre la feccia. crescenzi volgar., 4-40
per la quale si può trarre la feccia. = deriv. da feccia
feccia. = deriv. da feccia. fecciàio, agg. spina
una botte, serve per estrarre la feccia. - anche sostant. crescenzi
chiaro. = deriv. da feccia. fecciaiólo, sm. operaio
tartarico. = deriv. da feccia. fecciata, sf. ant.
fecciate. = deriv. da feccia. fecciosaménte, avv. sozzamente,
, agg. che ha natura di feccia, che è pieno di feccia; che
di feccia, che è pieno di feccia; che contiene impurità, scorie;
turpe, miserevole; che appartiene alla feccia della società (una persona).
10. triviale, tipico della feccia (il linguaggio, il gergo,
fecciume, sm. quantità di feccia. -al figur.: la parte
del vizio. baruffaldi, 1-68: questa feccia / sempr'ebbe in uso / d'
più basso. = deriv. da feccia, col sufi, collettivo e spreg.
'residuo del vino, sedimento, feccia '(voce di probabile provenienza mediterranea
= deriv. dal lat. faecùla 'feccia '. feculènto (anche /
ecolènto), agg. che contiene feccia in abbondanza; feccioso. -per simil
preme un legno, e la riduce in feccia; / te preme un sasso,
. bocchelli, 6-511: dimise dunque la feccia d'astio che aveva fermentato nella sua
. mucchio di rifiuti; ciarpame, feccia, scarto. -anche al figur.
pasta o, a dir più vero, feccia e scolatura delle ferrigne viscere di mongibello
ognissanti... si rimuova dalla feccia grossa, e'[il vino] farà
che si volgono, dalla sua mala feccia spartiti ed in feccia di buon vino
dalla sua mala feccia spartiti ed in feccia di buon vino rimessi, permanenti staranno
. = lat. flócés * feccia del vino '(termine tecnico):
, non ben digesto e purgato dalla feccia della terrestrità. soderini, iii-353:
dial. fonda echio), sm. feccia; fondiglio, fondata.
lo contiene; posatura, fondiglio; feccia. magazzini, 62: le
, il quale pure si leva dalla sua feccia o deposizione verso la metà di settembre
deposito lasciato da una sostanza liquida; feccia, fondiglio. - anche al figur.
deposito solido lasciato da un liquido, feccia; il residuo di una sostanza contenuta
fondime, sm. letter. fondiglio, feccia. - anche al figur.
megere, in zoccoli che sembrano staccheggiare nella feccia e nel fondime, ruderi di conventi
calice dello sapore e bevestilo insino alla feccia. moneti,
179: nella feccia sua rimasta al fondo / di male in
recipiente. -al plur.: la feccia, il deposito. domenichi [plinio
, il quale pure si leva dalla sua feccia o deposizione verso la metà di settembre
fondume, sm. ant. fondiglio, feccia. a. cattaneo,
, i-123: ogni vino ha la sua feccia, ogni olio, quantunque purgato,
, 3-17: quivi raccolto avean la feccia e 'l lezzo / d'ogni omicida
tolse del sangue sol di coccodrillo, / feccia di terra ed acqua di moria;
fracìdus, deriv. da fràces 1 feccia dell'olio fracidóso, agg. ant
fracidume delle parole di un mercantuzzo di feccia d'asino. -persona fastidiosa,
/ e non vuol rimbottare in sulla feccia. goldoni, iii-29: -caro amico,
guasti / la pastinaca e la salsa di feccia di vino, e di pesci!
, o frustate cotorere, cavate dalla feccia del putta- nesmo, o qualche scarpinello
', * erba acetina ', 'feccia ', * fiele della terra '
alcuna trasmutazion non si faccia intorno alla feccia, che non generi moscioni ovver fungo
, essendo tutto il resto un'egual feccia di spensierati e di furbacchioni. de
non usa mai altra mercanzia che di feccia: elli fa la sua balla,
la gatta, che sempre ricuopre la sua feccia. aretino, 8-9: parea un
1-i-23: abbondando intorno le sguaiataggini della feccia cittadina, maschi e femmine gavazzanti.
iv-261: la malinconia, che non è feccia ma fiore del sangue, che non
a generarsi, diceva egli, dalla feccia di quello. giordani, iii-41:
ha da essere senza lega, senza feccia, senza mistura, purgato, purificato
: vuo'bere la vita / sino alla feccia. per tutto il mio tempo ho
lo fiore della gioventù e a dio la feccia della vecchiezza. alberti, 40:
11-14: alcun mescola nel vin duro feccia di vin maturo e dolce. alcun v'
dal viso di capra sima tinto di feccia. = deriv. da goliardo1.
grepèlla, sf. ant. feccia del vino. ventura rosetti,
, 1-205: [pigliate] grepella over feccia di vino negro mescolate con il
che avete bevuto nel calice sino alla feccia, guardiani laidi e dignitosi d'un passato
/ la pastinaca e la salsa di feccia di vino, e di pesci!
è cotanto imbrodolata europa / in questa feccia, che a nettarne il guazzo / invan
guidoni, poi ch'erano mendici e feccia del volgo. nuovo modo de intendere la
, 4-i-137: tal, che vedea la feccia andare agli astri, /..
il buio. -imbottare sopra la feccia: commettere errore su errore; aggiungere
questo, e più s'imbotterà sopra la feccia. 7. prov. chi
sia piena la mangiatoia / vendon la feccia del calamaio / per imbrattarne l'onore
cantavano le cose tragiche s'imbrattavano di feccia per mostrare la mestezza del canto.
. genov. bratta 1 fango, feccia '. imbrattarèllo, sm. tose
è cotanto imbrodolata europa / in questa feccia, che a nettarne il guazzo /
la purità dell'argento e rimangono una feccia le gemme. goldoni, xiii-475:
guadagno che ci accomuna alla più rozza feccia, può divenire alimento di nobili affetti
de'venti! ariosto, 33-121: molta feccia il ventre loro dispensa, / tal
ranza civile delle opinioni, quanto alla feccia degl'ipocriti e dei ribaldi.
o, per così dire, de la feccia, ma de le più pure e
io sarò tanto imperterrita da rifiutare la feccia di quel calice disonorevole che mi si
24-29: tutti a una corsono a quella feccia, e con le mani pigliandola,
mi pare che voi ci abbiate tenuta entro feccia, ché egli è tutto impiastricciato di
... un uomo plebeio nato nella feccia del popolazzo esser avaro e misero è
: può essere attaccata qualche ruggine, feccia, untume o altra materia impura o
un guazzetto, a la cui dolce feccia / più s'inagrisce in lui bile
della loro anima incancherita vomitano veleno e feccia sulle riputazioni più pure. carducci,
, e sono ciechi e morti nella feccia de'peccati e delle ricchezze. leggenda
e divini, e la terra, quasi feccia del mondo, imperfetta, impura e
4-34: se 'l vino con la feccia lungo tempo dimori, che venente il calore
del bruco incrisalidato, senza evacuare alcuna feccia. incrisalidire, intr. anche
e quali so'attuffati / giù nella feccia con tutta la mente. alberti, 2-80
. tasso, 9-76: o vii feccia del mondo, arabi inetti, / ond'
losissimi avari, carnalazzi infangati ne la feccia de questo ingannevole mundo, ogne di
parte di sotto gittando molto fastidio o feccia stemperata, infardano due genovesi con li
infèccio). ant. sporcare di feccia; imbrattare, bruttare (per lo più
gitta. = denom. da feccia (v.) col pref. in-con
: al pesco infermo metti a'piedi feccia di vin vecchio. crescenzi volgar.,
alfieri, 5-55: così all'infima feccia delle turbe / cadea 'l comando,
de'primi imperadori era roma ripiena della feccia di tutto il mondo. crescenzi volgar
intorbidata la purità dell'idioma latino colla feccia di quello straniero linguaggio. cesarotti,
per pappar grasse larve addormentate / nella feccia del legno. montale, 10-5: pure
la tutela della secolare integrità, alla feccia navale e portuaria, alle tribù dei
intonacar di creta molle, intrisa con feccia di sale, le crude uova delle
intorbidata la purità dell'idioma latino colla feccia di quello straniero linguaggio. carducci, iii-5-282
intenerisco. giannone, 1-ii-418: marino feccia testifica aver egli veduto molti istromenti,
l'anima, e dal loco della feccia, ch'è il sepolcro, mi ha
avvezzi a favellare sì bassamente come la feccia del popolo minuto, e come la
tutto / lavata, e farla di feccia leggiere. -alleggerire, derubare.
quando il vino di bollir cesserà e la feccia al fondo sarà discesa, si rimuova
fondo sarà discesa, si rimuova dalla feccia grossa, e'farà nel verno un
sempre quel tanto, / o d'altra feccia che 'n sé contenessi, / si
7-120: soli gl'italiani imbottano sulla feccia ed ingolf ansi vieppiù in questo lezzo
e malcantone / quivi raccolto avean la feccia e 'l lezzo / d'ogni omicida rio
in vaso, e della sua mala feccia liberarlo. giordani, i-2-437: ha
., 3-29: togli schiuma, cioè feccia d'ariento, memita, cioè cenerognola
coprirla esausto limo. 4. feccia, fondo; deposito. giamboni,
piena la mangiatoia, / vendon la feccia del calamaio / per imbrattarne l'onore
'loppa': scoria, posatura, feccia, la parte impura o eterogenea
. carducci, iii-3-307: ecco il feccia ed ecco il truglia, / detti
.. oncie una di lume di feccia. pasqualigo, 2-57: meschiali poi con
e lustrezza, che darà detta lume di feccia al detto sapone bianco. v.
iii-104: la parte colorante, ossia la feccia o fecula, da alcuni detta
. cardarelli, 871: come la feccia nel vino stagionato o come quel vago e
di batteri del genere acetobacter e dalla feccia del vino, che si trova sul
màgmata). ant. deposito, feccia. landino [plinio], 277-farinosi
che si chiamano diapasmati: perché la feccia dell'unguento si chiama magma. tramater
dume delle parole d'un mercatantuzzo di feccia d'asino! codèmo, 108:
cattivo per prolungata permanenza del vino sulla feccia. segneri, i-586: il vino
si dee in vaso e della sua mala feccia liberarlo. 20. che
piena la mangiatoia, / vendon la feccia del calamaio / per imbrattarne l'onore
mano. papini, x-1-410: la feccia dei sanculotti prendeva la mano alle autorità
il castelvetro si fosse talvolta rimescolato colla feccia del popoluzzo fiorentino, egli non arebbe
possessore? serdonati, 9-2: sottrasse dalla feccia degli uomini abramo... e
perseguitato, schiaffeggiato, sputacchiato anche dalla feccia più schifosa e dalla marmaglia più codarda
fritta composta di renella ed allume di feccia, o tartar bruciato, o
lo dico: si bada a rimbottar sulla feccia; si fa massa sopra massa,
. madre del vino o dell'aceto; feccia. c. ridolfi, ii-297:
verrà la mazzuola e purgherà via la feccia e la vinaccia... 4.
dell'olio è amara, perchè è la feccia grossolana che stringe i meati della lingua
, in zoccoli che sembrano staccheggiate nella feccia e nel fondime. bocchelli, ii-13
, erano melma, erano schiuma, erano feccia. 5. sciatteria squallida e
cotale collirio. togli schiuma, cioè feccia d'ariento, memita, cioè generognola,
, / che per esser maggior più feccia mena, / bisogna spesso risciacquare il fondo
fracidume delle parole di un mercantuzzo di feccia d'asino. vasari, iii-51:
non usa mai altra mercanzia che di feccia. -opera dell'ingegno, componimento letterario
fracidume delle parole d'un mercatantuzzo di feccia d'asino! = deriv. dal
minuto. carducci, iii-3-307: ecco il feccia ed ecco il truglia, / detti
grasse e di merolle e di vendemmia senza feccia. per la pinguitudine e grassezza mostra
sicurtà; per la vendemmia senza feccia, mostra la purità di questo gaudio
punto elli ha fatta una pallottola di feccia e con essa si diletta. -annunciatore
cantavano le cose tragiche s'imbrattavano di feccia per mostrare la mestezza del canto.
carni grasse midoliose, di vino senza feccia. 4. disus. morbido,
diverse vie. giulio strozzi, 17-37: feccia del mondo, baratro e sentina /
che depone tanta scoria... tanta feccia nel cuore! carducci, ii-10-80:
il quale, tingendosi le gote di feccia o di minio, come scrive tibullo descrivendo
i-6-102: noi, povera minutaglia e feccia di popolo, ne andiamo a piè
: il non mondar mai corpo da feccia,... il lasciarsi, a
ed essi e i loro libri dalla feccia della vile adulazione e della sfacciata menzogna
rinunzi amo per la mondatura e la feccia di questa terra. =
di qua giù dipartitesi, hanno nella feccia de'vizi i miseri viventi abbandonati.
ventre crasso, atto a ricevere la feccia. 4. medie. tipo
sostanza medicamentosa o antiparassitaria. -anche: feccia che si deposita nei recipienti che contengono
, 143: la morca è la feccia del l'oli ve spremute, la quale
dell'olio è amara, perché è la feccia grossolana che stringe i meati della lingua
che dà olio ricco di morchia, di feccia (un ulivo). - anche
una notevole quantità di morchia o di feccia, di scorie, di impurità (
, / tanto è morchioso e colla feccia misto; / sciloppo mi par ber,
. quanti mortaghiadi e poi sotterrati nella feccia! sermini, 78: silvestrino divenuto
alcuna trasmutazion non si faccia intorno alla feccia, che non generi moscioni ower fango bianco
fantasia di dante. 5. feccia, fondo, sedimento di acque torbide.
crescenzi volgar., 4-37: se la feccia ovvero un poco di cotal vino di
il nappo / ella finì sino alla feccia, il mondo, / pietoso o stanco
nauseabonde. govoni, 149: la feccia nauseabonda /... resta nei
la tutela della secolare integrità, alla feccia navale e portuaria, alla tribù dei robivecchi
è cotanto imbrodolata europa / in questa feccia che a nettarne il guazzo / invan
allora il mondo tutto nettato da sì rea feccia di gente che, chiusa nel centro
più netta e però non lascia tanta feccia nell'arcobugio come fa l'altra.
o boria o paura è un farsi feccia di volgo. carducci, iii-7-335:
. serdonati, 9-2: sottrasse dalla feccia degli uomini abramo,...
c'ò veduto e pensato tutto è feccia e bruttura, / pensannode l'altura de
. carducci, iii-3-307: ecco il feccia ed ecco il truglia, / detti
è sempre qualche parte che va alla feccia. mattioli [dioscoride], 272:
lor parte occulte ho palesate / alla feccia plebeia scioccamente, / non cal che
e nel primo vaso da lasciare è la feccia, e diligentemente il vaso si racchiuda
e malcantone / quivi raccolto avean la feccia e 'l lezzo / d'ogni omicida
e questo ha da sé sputo e feccia ed orina. boccaccio, viii2- 177
sprezzabili e nati fra la più vii feccia del popolo, pieni di ricchezze di orribile
carne senz'ossa, ber vino senza feccia. -con gli ossi (con
morto esangue / pur non ama agli altari feccia o puzzo di sangue, / ma
io un popolo, non intendo la feccia oziosa e necessitosa di una immensa città:
infine cade nella fossa lui e la feccia. boiardo, 1-5-81: dal fusto
punto elli ha fatta una pallottola di feccia, e con essa si diletta. f
salvini, 26-35: si sorbisce una pannosa feccia / di moribondo aceto? roberti,
sapere che, quando il vino dalla feccia si parte, più sottile e più debole
8-147: tu puoi mondar da tanta / feccia il tuo caro ovil, che
in triplicato panno lino e gettono la feccia e quello che è trascorso fanno passare.
altro da sorbir ci rimane che la feccia del calice. romagnosi, 3-ii-
un altro cane, piglia pece liquida e feccia di ferro spolverizzato e meschiale e ongeli
tutta l'acqua resterà al fondo la feccia, e quella s'addimanda pegola spagna
sembra che a galla / salga una feccia e dalla sua schiuma un veleno s'esali
sporche e disoneste che, non che nella feccia del popolo, ma si sentono (
corpi celesti che le stan sopra e quasi feccia di quelli, non può per la
anima] averebbe a essere anzi la feccia... dissipabile dall'impetuosità e dalla
romani: le colonie purgavano roma dalla feccia ed imbastardivano il coraggio ed i caratteri
. aretino, 20-165: petegole di feccia di birro, che voi siate scopate
tu non dici il vero, petegoluzza di feccia di mulo. = voce di
per pappar grasse larve addormentate / nella feccia del legno, sghignazzando: / 'trentatré!
grasse e di merolle e di vendemmia senza feccia. per la pinguitudine e grassezza mostra
, iii-31: recipe piombàgine, cioè feccia o escremento di piombo, che costoro
landino [plinio], 711: la feccia sua [dell'alabastro] se 'ntende
, il quale, tingendosi le gote di feccia o di minio, come scrive tibullo
nata, si deve credere, dalla feccia della plebe, e come porta la sua
si dice plebe ora s'intende la feccia del popolo della città. baretti, 6-151
i rinchiusi son la plebe e la feccia della pazzia, sono il quarto stato prima
erano melma, erano schiuma, erano feccia. bacchetti, 18-ii-286: non tutte
.. avere levato questo uomo dalla feccia plebeia non negherò. giov. cavalcanti,
: odi grandissima dea, che mi chiama feccia di plebe. carducci, iii-6-236:
soffra per i miei nemici, la feccia del genere umano, due o tre
pontano, 1-29: resvegliateve, pultroni de feccia, e per volere reposarve poi,
andare tutto dì limosinando e conversando colla feccia de'più impuri e scapestrati ragazzi, si
netta, e però non lascia tanta feccia nell'arcobugio come fa l'altra. galileo
sdrucciolò nell'imo / centro e qual feccia si fermò nel fondo. monti,
assai umile, io non son nato della feccia del popolazzo di roma. bibbia volgar
luccio. carducci, iii-3-307: ecco il feccia ed ecco il truglia, / detti
erano melma, erano schiuma, erano feccia. bocchelli, 1-ii-417: il
conosciuto, si ungea la faccia di feccia di vino o di olio o di
saranno sempre dei bottegai. gentaglia. feccia, feccia. né più né meno di
dei bottegai. gentaglia. feccia, feccia. né più né meno di quell'altro
cioè di un rosso cupo a color di feccia di vino, tutto puntecchiato di macchie
nata, si deve credere, dalla feccia della plebe e, come porta la sua
la tutela della secolare integrità, alla feccia navale e portuaria, alle tribù dei
fondo di un recipiente che lo contiene; feccia, fondo, fondiglio.
discosto dalle foci de'fiumi farà manco feccia e posatura che l'altra. soderini
. baldinucci, 128: posatura: feccia e parte più grossa de'liquori rimasi nel
88: pose opera per purgar roma dalla feccia de'donatisti luciferiam ed altri scismatici che
danari, empì il panno di tanta puzzolente feccia che appena se le poteva avicinare.
se annunciato- ri, presentatori e altra feccia del genere parla (e parla orrendamente)
del mondo che è giunto a l'ultima feccia d'ogni bruttura. leti, 5-ii-35
: il governo / tornava alla vii feccia e au'ime turbe, / mentre ognuno
bernardino da siena, 354: perché la feccia è cosa putrida e fetente, voi
le processure del '33 siasi adoperata la feccia dei giudici ed essi siansi
fiorentino, i-i-iv: propolei, cioè feccia d'alveario, cioè cassette di pecchie
presenza e la schifosa familiarità di queba feccia,... ma, per
più vili sieno i propri che usa la feccia del popolo e più nobili que'propri
lor parte occulte ho palesate / alla feccia plebeia scioccamente. parini, i-xi-30:
, 2-2-122: ella è tutta ribaldaglia e feccia d'uomini indegni di fame conto.
pulito dal sasso; gli levano la feccia che ha indosso, la parte più trista
cioè di un rosso cupo a color di feccia di vino, tutto puntecchiato di macchie
la carne e il pan, così la feccia / del vin si dà, c'
pupillarità di carlo il simplice, ultima feccia di quel buon sangue, conoscendosi più bisognosa
fanno, questi metallici, il purgamento o feccia di loro che diciamo: la pietra
di fossati, ché quivi calerà ogni feccia e posatura dell'acqua, a rendere
. massaia, iii-38: quella feccia inoltre e quella vinaccia contenendo ancora
suo ventre e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza di lungi da
individui più corrotti e disonesti, la feccia. panigarola, 2-81: come,
monti, ii-155: si era scelta la feccia, la schiuma, la putredine della
tutta fiata. ariosto, 33-121: molta feccia il ventre lor dispensa, / tal
non è un sacco di puzza, di feccia? dante, par., 27-26
rettorica ammuffita della bocca e la sua feccia scettica, egoista, del cuore. pavese
i mangiari, tanto è più puzzolente la feccia. g. villani, 11-1:
di immer- da-fogli, uomini sepolti nella feccia de'vizi, senza considerare di chi
la maggior parte il puzzore dell'antica feccia e sono m secreto nemici della nobiltà
di qua giù dipartitesi, hanno nella feccia de * vizi i miseri viventi abbandonati.
ve ne cape, basta dir della feccia di quello scorrettissimo popolaccio, la maggior
di dentro e tòr via tutta la feccia...; è necessario che sia
, 4-34: se 'l vino cón la feccia lungo tempo dimori... si
corpi celesti che le stan sopra e quasi feccia di quelli, non può per la
un doglio, le vada nettando la feccia d'intorno, finché resti netto come
2-v-223: quasi tutto ragazzame, tutta quella feccia facinorosa della città. =
di platone manda i suoi raggi sulla feccia di romolo. 15. sguardo particolarmente
allora s'offersero per aprire sfogo alla feccia che s'accumulava in misura della crescente
capace che il foro, assai men feccia / ragunerà di plebe. 2
allevamento in firenze e 'l rammescolamento con la feccia del popolazzo, anzi non reputa queste
intemperie e di fumo e d'ogni feccia e rancidume di raccolta e di concio.
ultimamente nelle loro distillazioni, oltra la feccia che rappresenta la terra, mostrano tre
ràschia2, sf. region. feccia, marmaglia, genta- glia.
bene di dentro e tor via tutta la feccia. m. garzoni, iii-62
speglio, i ratto scioglie; e tra feccia e feccia spande, / per farsi
i ratto scioglie; e tra feccia e feccia spande, / per farsi un po'
di donne / e di sciaurati simili ogni feccia. de luca, 113: un
[i superbi] posti entro la feccia e torti / co'piedi in suso da
povero / cittadin. mala razza! feccia d'uomini! l. strozzi, 1-151
la sortita, per razzar via la feccia di pietro bemardone. = denom.
favor di prencipi levati dal sudiciume e feccia de la stalla, si fanno grandi
16. ant. residuo, deposito, feccia. ottimo, i-130: ora ci
l'autore parla, limo e ogni feccia e residenza. palladio volgar., 1-20
rettorica ammuffita della bocca e la sua feccia scettica, egoista, del cuore.
insieme delle persone peggiori della società; feccia. d'annunzio, iv-2-1219: quei
... in antico ritenevano la feccia e la ribalderia del mondo.
depurato il mosto, non sembrerà d'ogni feccia libero. stoppani, 1-303: la
dabben uomini, e non anzi la feccia e il ributto delle nazioni.
stillatura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata, o valla
questa materia? la scoria o la feccia della sottile: e per essere le sue
sdruscita plebe, / d'una immensa città feccia e rifiuto. g. prati,
rifuggì dai libri italiani come dall'ultima feccia del pensiero; si cercarono e si lessero
insieme, / pien'd'allume di feccia / per rimbiondir la treccia. bronzino,
6. locuz. rimbottare sulla feccia: aggiungere male a male.
/ e non vuol rimbottare in sulla feccia. = comp. dal pref.
né il rimescolamento... colla feccia del popolazzo. guazzo, 1-86:
tira vinto, / e grida: -ah feccia d'uomini codardi, / sì vilmente
1-iv-21): veggiamo... la feccia della nostra città, del nostro sangue
abitanti il rincrescevole puzzo e la pestilente feccia delle lordure, presso ad un numero di
con istudio e scelta dalla più vii feccia del popolazzo e della più gretta e
che da tanta impurità, che tanta feccia che contraggono l'anime in questo mondo
viso del villan risalito e della vii feccia del popolazzo. salvini, v-5-2-1: 'il
. -i-intr. (i-iv-2i): la feccia della nostra città, del nostro sangue
sfilatura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata o valla far
nobele corpo del mondo, quasi come feccia, e per lo mellio abbe lo suo
stilatura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata, o valla
di pochi malvagi, al reggimento della feccia della plebe. frachetta, 108: usasi
si tramuta qui su vasi di buona feccia, talora ritornerà. -accrescersi di
infuocarsi, si consuma e quasi ritorna in feccia. panigarola, 32: tutto ritorna
saranno ciarle. hai ragione che certa feccia va rituffata al fondo; io per
giuglaris, 304: di sì fatta feccia del volgo rarissimi riescono soldati. muratori
è presso al profondo ovvero approssimante alla feccia tosto si rivolge. -mutare atteggiamento
.. bruttura, come quando la feccia secca intorno ad alcuno sasso. g
comporteremo... che la vilissima feccia del mondo, il rimasuglio di totila,
donne fanno con sapone e eume di feccia e liscia chiara over rosata al sole
repubblica di ratone, non rovesciarsi nella feccia di romolo. b. croce, ii-13-98
, ii-405: in seguito si prende la feccia rimasta, che si fa riscaldare,
favor di prencipi levati dal sudiciume e feccia de la stalla, si fanno grandi
ultimamente nelle loro distillazioni, oltra la feccia che rap- presenta la terra, mostrano
i denti pieni di ruggine e di feccia. -persona che corrompe spiritualmente i
. salvini, 39-i1i-73: in questa feccia del mondo ponghiamo sotto agli occhi uno
, 1-iii-3891: 'saccaromiceti': funghi della feccia vinosa: sono i veri fattori della fermentazione
speglio, / ratto scioglie; e tra feccia e feccia spande, / per farsi
/ ratto scioglie; e tra feccia e feccia spande, / per farsi un po'
'fondrium') di buon vino nero ossia feccia, con un chilogrammo di sale,
d'intemperie e di fumo e d'ogni feccia e rancidume di raccolta e di concio
piovene, 15-118: fu la salita della feccia: i bassifondi intolleranti, dogmatici,
che fa mite il valor, muta la feccia. botta, 5-260: fu ridotto
odio. papini, x-1-410: la feccia dei sanculotti prendeva la mano alle autorità
: tutto il pantano, tutta la feccia del sanfedismo fermentò per la nuova crociata
, i-intr. (1-iv-21): la feccia della nostra città, del nostro sangue
si tramuta in su vasi di buona feccia, talora ritornerà. altri, lasciatala
lui che una si sente scoppiare la feccia e slam va a terra che se poi
i barri, i ladri e simil feccia di canaglia hanno comunemente l'origine da
quella parte del corpo, onde esce la feccia, di rogna e di brusore a
vinto / e grida: « ah feccia d'uomini codardi, / sì vilmente
con imbrattarmi le mani del sangue della feccia delle don- nicciuole, io ora ti
non usa mai altra mercanzia che di feccia; elli fa la sua balla e ponsi
. campanella, 4-382: quando la feccia e la schiuma del sangue patisce accensione
pulito dal sasso; gli levano la feccia che ha indosso, la parte più trista
, in considerarsi coperto e carico della feccia più che schifosa di tutti i peccati
erano melma, erano schiuma, erano feccia. buzzati, i-736: il pubblico non
sangue. campanella, 4-382: quando la feccia e la schiuma del sangue patisce accensione
: schiumador dell'onde, schiuma della feccia, tutto fai tuo con la violenza,
. f. frugoni, vi-714: la feccia suola star al fondo, ma teli
suo no lino e gettono la feccia. brasca, 114: maria magdalena,
sacco usato per far colare la feccia delle botti. = comp. dall'
comp. dall'imp. di scolare1 e feccia (v.). scolafritto,
parte dalla state al verno', sono la feccia più spregevole che scoli dal letamaio de'
immondezze. menzini, 5-197: tanta feccia non han gli scolatoi / d'ogni
dove si rauna in gran parte la feccia delle publiche meretrici di napoli.
7. figur. gente spregevole, feccia. catzelu [guevara], ii-196
e gustavono; agli altri davano la feccia amarissima, ché non avevon le stole
: sdruscita plebe, / d'una immensacittà feccia e rifiuto, / per via t'arresta
infuocarsi, si consuma e quasi ritorna in feccia. marchetti, 5-160: mi sovviene
luogo la fede sua, perché con la feccia de'peccati imbrattassimo la sua effigie?
andare tutto dì limosinando e conversando colla feccia de'più impuri e scapestrati ragazzi,
quantose fusse mortale, scacciarlo e mandarlo alla feccia ed alla sentina dello inferno. e
servizio di quello che voi chiamate la feccia del mondo, la sentina di tutte
uscì, e non rimane più che la feccia. calvino, 13-200: accumula [
, a trovarsi nel fondo e nella feccia d'ogni viltà non che bassezza di
dai sedimenti, dai depositi; levare la feccia, in partic. quella depositata in
, e da un denom. da feccia (v.). sfecciatura,
tutto / lavata, e farla di feccia leggiere. soderini, i-527: ancora si
della sfondatura. 2. fondiglio, feccia. p. petrocchi [s.
, armonioso è un sigillo distintivo feccia del popolazzo, esser avaro e misero,
egli rispose che aveva cavato il succo e feccia delle foglie d'uno albero col quale
vivande, quale in nutrimento, quale in feccia 2. che non è o
, con grumbach, con tutta la feccia del socialsciovinismo francese. = comp
infuocarsi, si consuma e quasi ritorna in feccia. algarotti, 1-ii-108: non è
deve avere il suo sole che gli feccia vedere la strada, ha di mira la
senso, / qual può dirsi la feccia ed i sapori / dell'enula campana.
sommarie. papini, x-1-410: la feccia dei sanculotti prendeva la mano alle autorità
ciò c'ò veduto e pensato tutto è feccia e bruttura, / pensanno de l'
sangue. -sorbire la feccia del calice: ridursi a provare dolori
altro da sorbir ci rimane che la feccia del calice ». = da un
, il non mondar mai corpo da feccia, il lasciarsi cader cenciose le vesti
mala villana, bèi la grossa e amara feccia. lancerio, lxvi-1-318: questa tale
, 4-40: più volte per disotto la feccia si tragga, ed in vaso ancora
ché da indi in su è soperchio mettervi feccia di vin vecchio e tagliare il soperchio capella-
c. pafini, 247: tra quella feccia di calvinisti ebbe ardire uno di presentargli
persone abiette, spregevoli, vili; feccia. b. barezzi, 1-315:
non corre, consiglio di forno, feccia del popolo, spacciatura della piazza et asino
, / ratto scioglie; e tra feccia e feccia spande, / per farsi un
ratto scioglie; e tra feccia e feccia spande, / per farsi un po'di
, 143: la morca è la feccia dell'olive spremute: la quale, cotta
odori. giulio strozzi, 17-37: feccia del mondo, baratro e sentina /
n. ginzburg, i-306: la feccia di quel franz non gli andava e aveva
. -che ha sedimentato depositando la feccia (un vino). tommaseo [
12. che ha deposto la feccia (un vino). viani,
, a trovarsi nel fondo e nella feccia d'ogni viltà non che bassezza del
], 143: la morca è la feccia dell'olive spremute. n. franco
lui come un rabiato verro / la spuma feccia di plebe e spuma di canaglia.
purissimo sangue, spurgato da questa sì rea feccia. 3. corretto e riveduto
perseguitato, schiaffeggiato, sputacchiato anche dalla feccia più schifosa e dalla marmaglia più codarda
e questo ha da sé sputo e feccia ed orina. fazio, ii-14-59: vo'
non deve permettersi nemmeno alla più vile feccia del popolo: teatruccoli, istrioni,
porvi la renella, l'allume di feccia, l'allume catina, il tartar brugiato
favor di prencipi levati dal sudiciume e feccia de la stalla, si fanno grandi
donne, / e di sciaurati simili ogni feccia, / ogni sterco: che più
stillatura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata. b. davanzali
stillatura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata. pasquinate romane
alfieri, 5-39: 1 più erano feccia di plebe; ubriachi moltissimi; disordinati
l'ascigano in triplicato pannolino e gettano la feccia, facendo passare quello ch'è stracorso
tutte quelle rasure polverose si convertivano in feccia simile al fango. d. bartoli,
questa sua squisita decantazione, senza più feccia affatto. 9. privo di
denti, pieni di ruggine e i feccia. 27. figur.
tutte quelle rasure polverose si convertivano in feccia simile al fan go.
: togli allume di rocco e di feccia per uguale parte e struggilo nell'acqua tie
la fine sera sperta ed avilita come feccia. poliziano, 1-772: superbia in
a'nostri spiriti somministra materia sana, senza feccia o superfluità 6 rende i medesimi spiriti
, poi ch'erano mendici, e feccia del volgo; nominandoli con par- ticolar
mattioli [dioscoride], 712: la feccia dell'aceto... è a usare
, nendo come condizione che ne feccia parte uno scrittore -e precisamente te [
tartarica gromma se ne spolpi / e la feccia che ingrato odor disfoga / con rotate
che io dica il vero, mi feccia tenagliare in un fondo di torre. atti
, uno scapigliato che frequenta la peggior feccia di firenze. = forma abbrev
iii-83: può essere attaccata qualche ruggine, feccia, untume o altra materia impura o
, non ben digesto e purgato dalla feccia della terrestrità. leonardo, 2-291: la
maggiore, con purina, con la feccia di putto robo lambicata. =
, vino fatto per forza, anzi la feccia del vin torchiato, che sta al
ant. panno usato per tergere la feccia del vino o altre impurità alimentari.
comp. dall'imp. di torcere e feccia (v.); cfr. anche
qualche schiavo cioè, qualche facchino / della feccia del po polo più vile
accorgimenti, numerosi travasi per eliminare la feccia. -travaso di bile-, stasi
tribun della plebe, tuo tribuie, feccia d'uomo... ha messo mano
sm. ant. colorante, ricavato dalla feccia del vino, in uso presso i
e mormoratrici che, nate e uscite dalla feccia e materia più obbrobriosa, s'attaccano
in triplicato panno lino: e gettono la feccia. magri, 167: questo non
dal vaso, in cui restava la feccia, e si portava sulle mense a far
: il governo / tornava alla vii feccia e all'ime turbe, / mentre ognuno
il purga di sotto, traendo seco alla feccia ogni turbolenza. g. manfredi,
rettorica ammuffita della bocca e la sua feccia scettica, egoista, del cuore.
in parigi e in napoli, da simil feccia di popolo sempre si sollevarono i più
, e di merolle e di vendemmia senza feccia;... per la pin-
la sicurtà; per la vendemmia senza feccia, mostra la purità di questo gaudio.
suo ventre, e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza di lungi da
castelvetro si fusse tal volta rimescolato colla feccia del popolazzo fiorentino, egli non arebbe prima
5-232: il governo / tornava alla vii feccia e all'ime turbe, / mentre
la mazzuola, e purgherà via la feccia e la vinaccia. 4.
li aprimmo, li trovammo pieni di feccia e di vinacciuoli. de amicis, xiii-175
vinattieri, i quali degnamente tulio chiama feccia delle citta- di. bartolomeo del corazza
vino. massaia, iii-38: quella feccia inoltre e quella vinaccia, contenendo ancora
vituperio. tutti gli odii ribollono. la feccia toma a galla. -in espressioni
. verb. da volere1. fatta feccia del volgo rarissimi riescono soldati. vico,
si tramuta in su vasi di buona feccia, talora ritornerà. boccone,
lavorativamente o professionalmente inette; gentaglia, feccia. baldasseroni, 100: questo monumento
grosso della popolazione, ma già in poca feccia della zavorra. viani, 19-516:
. zòza, sf. napol. feccia, fango. - per estens.:
allume zuccherino... allume di feccia di vino. paganino bonafè, xxxvii-
qualche volta, moralmente parlando, è la feccia), si sono venuti accomunando alle
. zaguri, cxlviii-ii-237: un péle-méle della feccia coi grandi. 2. avv.
. camorristi, faccendieri, ex detenuti, feccia,
razza di immerdafogli, uomini sepolti nella feccia de'vizi... s'hanno gettato