li abaglia. alamanni, 4-2-119: febo, spogliato allor dai raggi il volto
beffata insegna. chiabrera, 4-1-299: febo, fa tu palese, / e narra
, accannellata, / che gli die'febo apollo. accannellato2, agg. che
strumenti musicali. boccaccio, iv-20: febo vincitore del gran fifone, e accordatore
trovasse sull'orbita solare, potrebbe darsi che febo la incontrasse a mezza strada.
in lui miei sguardi il casto / febo mi diè. arici, 150: affissando
sonno a me ritorni, / prima che febo ornai vicino aggiorni / queste ombre oscure
-giorno. chiabrera, 4-1-434: febo sett'albe ha rimenato appena. -l'
sost. a indicare i cavalli di febo; cfr. papia: « alipedes:
quell'onde, le quali i cavalli di febo, passato il meridiano cerchio, con
17-3: quando prima sentì [febo] la punta d'oro / per quella
egli ha il capo avvolto, / febo a te sol darà di sacro alloro,
bugia, se ancora / bugie da febo, io che ragiono, imparo?
l grand'arno inonda, / arno da febo e dalle muse amato. fed.
marino, 340: gli occhi ha di febo ed ha di febo il volto,
gli occhi ha di febo ed ha di febo il volto, / in amboduo risplende
il farmi un servizio dall'amico, / febo con me rappacificherete. i. nelli
? foscolo, 1-280: amor di febo e de'celesti è deio. tommaseo,
lo quale si chiamò lauro; del quale febo sempre portò ghirlanda e anco se ne
più del nuovo pesce, / sol perché febo agli occhi lor rincresce / gli appongon
né al tropico, né mai, / febo, vi penetrar tuoi chiari rai.
e muto ascendea l'aprico raggio / di febo e l'aurea luna. idem,
: sarei suto invidioso, / avendo febo apertovi i balconi. boiardo, 2-26-41
era alma a dio diletta, a febo cara, / d'onor amica, e
ariete / dopo il natal mio dì febo tornò? idem, xx-11: forse
vantaggio / da noi, t'è febo e 'l suo bel volto noto, /
muto ascendea / l'aprico raggio di febo. prati, viii-245: cristo..
ricovri ermi e secreti; / né febo il crin, se non talor v'asconde
niuno riposo conoscevano, e ben che febo co'suoi cavalli si tuffasse nelle onde
nell'aere. frezzi, i-10-14: febo si rischiara, / perché la nube
, sedendo nel candido tempio di febo, riconosce i doni de'popoli e attali
l'arena attinge. caro, 6-508: febo predisse pure / che te nosco del
, il suo lume minore / fa febo che nel mondo non si veggia. caro
aveva rimossi i notturni fuochi, e febo aveva già rasciutte le brinose erbe.
e il consiglio /... allegràr febo e sofìa. manzoni, 19:
suo d'acuto ingegno / invase auspice febo. verga, i-m: finalmente s'
potrebbe [questa stella] contendere con febo e domandargli il suo carro, per
nelle vostre braccia. pulci, 9-2: febo avea già nell'occeàno il volto /
e al ciel salìa più bella / di febo la sorella. idem, 1-305:
.. con cetra impurissima movete / febo a trescar sul giogo suo bifronte.
di questi [fiumi] rivoltò febo le bocche / contro l'alta
non solamente si perderà il nome di febo, ma che in sua vece le daremo
: non è poco se febo mi concesse / un corpettuccio e un paro
rimossi i notturni fuochi, e febo aveva già rasciutte le brinose erbe, quando
; / di negro quel che sanza febo resta. / ecco il mio sol che
/ per troppa etade, / quasi febo nel mar, tosto cadrà. saba,
marte, e con la cetra involata a febo, con la quale cantando dettasse a'
perché par che all'ocean si cale / febo, e finito è il mio sermon
oltra sen varca. chiabrera, 394: febo per lo ciel batte piroo / con
menzini, i-118: a chi di febo ne'bei studi è caldo / questo in
a soffrir caldo e gelo, / e febo degli armenti a guardia pose. galileo
dì dal caligo partendo, / risplende febo. 'monti, 17-465: così
: sotto i cocenti lampi / di febo s'affatica / il falciator pe'campi;
anguillara, 2-136: dal più supremo ciel febo avea visto / tutti il caldo fuggir
le dimandò per il gran turco; febo volea che fussero paggi di qualche principe
indora; / di negro quel che sanza febo resta. caro, 12-i-154:
ne indormiva la canicola. ma messer febo, a uso de'parti, ne saetta
: sirio. boccaccio, 15-62: febo la caniculare stella lasciata, con più
, / e non la lira splendida di febo. manzoni, pr. sp.
mano io piglio, / e con febo mi consiglio / di trovar più care
, gr., ii-464: cantando febo pieno d'inni un carme / vaticinò,
carne in scatola nel rifugio progettato da febo. -estratto di carne: preparato
le nostre persone. pulci, 1-3: febo il carro temperato mena, / ché
a meta. chiabrera, 78: febo, nell'onde ascoso, / non girava
scudo, nel quale i raggi di febo, e l'animale di quella casa nella
case ciascuno, / n'han sol febo e diana una per uno. marino,
qua parlato o scritto / cose degne di febo. 3. per estens.
: ricondotti i cavalli aveva intanto / febo alla stalla e data lor la biada,
dal marmo la forma di mercurio o di febo o d'altro iddio; la qual
ariete / dopo il natal mio dì febo tornò? alfieri, i-93: in quello
cetre d'oro? carducci, 151: febo / la cetera del duol raffrenatric?
i modi appresi di sue [di febo] corde d'oro. metastasio, 600
visitare ariete / dopo il natal mio dì febo tornò? alfieri, viii-20: in
cianci, / che delle frecce sue febo gl'impiaga, / sol perch'io ricusai
ii-299: sotto i cocenti lampi / di febo s'affatica / il falciator pe'campi
sia dai raggi delli accesi ardiri / di febo che sostenne li martiri / da sua
: dall'ariete ornai prende commiato / febo, e da presso ode mugghiar quel toro
franco, ix-169: e, s'a febo si grata mi tenete / per 10
, 861: già nell'oceano febo declina, / e lidia il candido
non ti piace », mi disse febo nell'orecchio, « c'è posto di
, com'ella ha fatto, sopra febo, cioè il sole, e sopra
da l'altro canto / pallade e febo eran discesi in terra; / e concitando
: quante parole di conforto / gli rivolse febo dicendo che non valeva dolore / quella
i rei? foscolo, 1-340: di febo il favor gli era cortese / della
.. / muti l'usanza da febo conquiso, / levandosi con lui in oriente
in mano io piglio, / e con febo mi consiglio / di trovar più care
questo peccato ch'io ti lasciai, febo indignato con meco m'ha lasciato infermare
sole », l'altra dice che « febo » non ha « cosa più degna
madame fu lì lì per convocare anche febo, poi smise l'idea.
. monti, 21-583: tu, febo, alle selvose / idee pendici pascolavi
e la racchetta il gioco, / febo girar fa la racchetta intorno, / e
, 2 -intr.: aveva già febo le dorate rote nelle salse onde dell'
. magno, ix-219: caro a febo, a le muse, / caro de
giorno. varchi, 22-23: quando febo dal ciel col carro d'oro / muove
132: non voglio, e febo e bacco mi perdoni, / che lor
come velo / allontanano l'impeto di febo. 6. figur. compiere
, levandoci la vista de'luminosi raggi di febo, di mezzogiorno ne minaccia notte:
figur. lippi, 4-5: e febo, ch'è il compar, già colla
, e 'l turcasso ch'egli [febo] hae, tremaro: e la cortina
, non s'apre / questa di febo attonita cortina. / e qui si tacque
fama che dal sacro lauro / di febo e dalle pitie ampie cortine / uscisser
loro dovevano conoscersi con momina, con febo, con mariella e i pittori. torino
i figli di niobe irato estinse / febo, e prende la cetra, /
crini ardenti getta. pulci, 9-2: febo avea già nell'oceàno il volto /
pien di boria il petto; / ma febo ti legnò come un margutte.
oblio, non l'ecatombe / vendica febo re; ma il sacerdote / cui
chiabrera, 453: dalle rive eoe / febo accompagni fino al mar d'atlante,
enea: né le custodi / braccia di febo onde il vedea precinto, / né
le meste rote / da poi che febo instiga, altro che gioco / son
si sono dati che non soleano e febo più chiari n'ha pòrti i raggi
bei colori, / perché sentiva di febo i novi ardori. caro, i-283:
soavi ultime bacche, / aspre more che febo declinante / più non matura.
verno ingela, / e in declino febo già trapela / per la vergine vaga che
me mena allo tuo tempio, o febo, colla sua mano sospeso e sollecito per
sdegno, e l'ira / di febo: e l'occhio, e 'l piè
lume di lanterna, / ancor che febo m'abbia volto il tergo, / se
solchi il nocchier securo, ancor che febo, / o delle nubi il denso vel
've trovollo, di sua man a febo / l'avea dicato. 9
le più basse stelle, / destando febo al mover de l'aurora, / alor
di voi seppi destarme, / né febo i suoi destrier sì lento mosse,
, ch'a'suoi destrieri / il caro febo ha già ristretto il freno. caro
: ecco le suore meste, e febo stanco / versi mi dettan lagrimosi, ond'
, e impone / un'ecatombe a febo. 5. raro. far
il lauro], di sua man a febo / l'avea dicato; e ch'indi
portato a marte il ventesimo giorno / febo, e de l'altro dì l'
termini d'alcide / per attuffar nel mar febo la testa, / quando ella cominciò
non chiuse / i lumi pria che febo i suoi diffuse. gemelli careri, 2-i-391
soglion talor zefiro e clori, / quando febo arde il ciel, starsi a diletto
son capitani... / ambo da febo amati, / che da ognuno di
, / che da ognuno di lor febo è diletto. monti, 9-613: m'
il ciel sospira e plora, / e febo i giorni oscuri e tristi mena
hai la tua sete! / meco non febo, ma dolor dimora, / cui
/ che con tua pena non osasse febo / entrar diretto a saettarti i lumi
quale gli uomeni erano quivi retti e febo dirittamente onorato, ricevette costui nel tempio
fumi e nebbie ed internai vapori / febo s'ascose, e per dirotte cave /
, i-142: non volle mai scrivere febo, filosofo, e tali che dal
servitù. monti, 1-56: l'udì febo, e scese / dalle cime d'
com'un serpente. filicaia, 2-1-132: febo, che al suo crin ghirlanda suole
e bei colori, / perché sentiva di febo i novi ardori. galileo, 1-1-189
c. croce, 2-28: vidi febo e cupido disfidarsi, / e tirar l'
furore [della sibilla] / era da febo raffrenato o spinto, / o dal
ogni invoglio. batacchi, ii-275: febo, già imbietolito, pur d'un crollo
. monti, 15-449: tu, febo arder, l'opra, in che tanto
maschino. michelangelo, i-58: perché febo non torce e non distende / d'intom
giunone in pioggia si distille, / e febo infiammi i velli al suo leone;
gracidano tutti i ranocchi in odio a febo e al santo coro, vedrai una gran
/ nel diurno rotar si volve a febo, / chiaro lampeggia il dì; se
divinar preclaro / col medicar e l'arco febo addita. parata, 4-1-274: così
cumana fu bellissima giovane della quale innamorò febo dio della sapienza, al quale se
manzoni, 17: in cielo / febo sorgendo, di dorate nuvole / a suoi
la mente mia, non mai da febo / delusa, odo pensiero / che voglia
7-14: ottenebrati e spenti / di febo i raggi al misero non sono / in
penne tazze e ghirlande; / lieo, febo, batillo: / son ebro,
salvini, 23-32: il lauricomo febo, e l'ederifero / bacco.
ciel salìa più bella / di febo la sorella. -lettere efesie (
6-323: beccuccio disse che di gente come febo ne aveva conosciuta da soldato: gli
poliziano, 1-800: corpo egrotante a febo aiuto implora. = voce dotta,
, a dir di voi da febo eletto. alamanni, 5-1-115: il misero
che fiammeggiante / verso erigone suo febo declina, / allor che 'l fiore è
si ritornano. epicuro, 86: febo, che per le selve errante armento /
occidente orizonte aveva coperto il carro di febo e le erratice stelle d'ogni parte
, 1-i-89: no, che di febo la soave cetera / non macchia ai faggi
o seghezzi, a te discopre / febo ambo i gioghi. carducci, ii-n-166:
loro data. dottori, 109: di febo / egli è ministro, e tocca
felice, / move destra per lei febo lucente, / della morte e del
d'altra cosa densa / sia. tra febo e febea corpo framesso, / lo
estremo giro / si chiude, contro a febo apre il vessillo. p. f
sparger ardor par che sia stanca, / febo per altre strade / guida i miei
/ dove chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il
salvini, 16-591: e tu, febo, i buoi cornuti / e storti
solchi il nocchier securo, ancor che febo, / o delle nubi il denso vel
famelica. anguillara, 1-118: così febo quella ingorda fame [il pitone]
chiuse / i lumi pria che febo i suoi diffuse. vico, 581:
le ripe. anguillara, 2-50: febo che l'aria già farsi vermiglia /
peneo, della quale primamente s'innamorò febo e andògli dietro assai; ed ella
intende già gli oscuri / oracoli di febo, e de le grotte / le
però dice febea che fu sorella di febo. idem, v-116: sedici volte tonda
febèo, agg. mitol. proprio di febo, che si riferisce a febo,
di febo, che si riferisce a febo, che è attributo di febo, sacro
riferisce a febo, che è attributo di febo, sacro, consacrato a febo.
di febo, sacro, consacrato a febo. -coro febeo, vergini febee:
poseidone. 2. proprio di febo in quanto personificazione del sole, solare
cassola, io7: uop'è che febo / l'opaco tergo de'pianeti allumi,
4. che ha la bellezza di febo, bello di perfezione classica; perfetto
gr. qjoipeloi; * di febo '. fèbo, sm.
dice febea che fu sorella di febo. ariosto, 3-34: terrà costui con
/ dove chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il
io cantando, / non musa o febo, a le mie nove rime;
tesser inni / al barbato figliuol di febo intonso. 2. per simil
facondia un mercurio, in splendore un febo, in fortezza un marte, in
della luce. boccaccio, i-15: febo aveva già rasciutte le brinose erbe.
. frezzi, i-8-130: era già febo sotto l'orizzonte / ben venti gradi
. lorenzo de'medici, i-160: se febo assai più che l'usato chiaro /
i monti, uscia già fuori / febo, qual più lucente in delfo appare.
e i luoghi, ove fuggendo / febo dal nostro ciel l'aurora adduce?
/ che con tua pena non osasse febo / entrar diretto a saettarti i lumi
muto ascendea l'aprico raggio / di febo e l'aurea luna. = voce
ch'ad altri dimandava aita / a febo, onde attendea fidel consiglio, / per
, / dove chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il
le caste dive, / o creda febo a'suoi largo e benigno? tassoni,
attende / l'età del ferro, e febo a tutti è l'oro. della casa
. cassola, 107: uop'è che febo / l'opaco tergo de'pianeti allumi
farò io templi di marmo solido a febo ed a trivia, e ordinaroe dì festevoli
ordinaroe dì festevoli detti dal nome di febo. boccaccio, v-24: i festevoli giorni
giorni. caro, 6-104: a febo / ergerò tempi, e del suo nome
/ l'erbe, le piante e'fior febo a noi vólto. ariosto, 23-129
lorenzo de'medici, i-160: se febo assai più che l'usato chiaro / s'
a costui, e disse: o febo, pogniamo che lo tuo arco ficchi tutte
velo il primo alloro / e restar febo pien d'angoscia e scorno. vasari
s'adempie / la richiesta di febo. foscolo, gr., iii-378:
ceder non può sì di leggieri a febo, / che lo flagella co'suoi
ex tempore, e le foglie / di febo meritò, ma e'tolse moglie,
6-267: il più incredibile di tutti era febo. soltanto l'altro giorno diceva forca
divenne? testi, i-34: o febo, e di devoti / incensi io
d'altra cosa densa / sia tra febo e febea corpo framesso, / lo qual
sapeva buono. michelangelo, i-58: febo non torce e non distende / d'intorn'
: orion freddo col coltel minaccia / febo, se mostra a noi la bella faccia
un baleno. chiabrera, 78: febo, nell'onde ascoso, / non girava
un frontone grecoromano chiudente in bassorilievo un febo auriga che sferza i cavalli. de
colpi ed infiniti / mena il buon febo, e ben mille fucili / mostra aver
seno, or gli occhi asciuga / febo mirando, che in ritorno ha volto
mare. anguillara, 1-148: così febo e la vergine fugace aura fugace / e
parti e i luoghi, ove fuggendo / febo dal nostro ciel l'aurora adduce.
colpi ed infiniti / mena il buon febo, e ben mille fucili / mostra aver
e come il suo furore / era da febo raffrenato o spinto, /..
tansillo, ix-613: canzon, ben verrà febo / a seder sopra il pesce e
e mi do vanto / gareggiar con febo istesso. p. verri, i-168:
de'reggiani il generale, / grande di febo e di bellona amico. g.
-sostant. anguillara, 1-113: riscaldò febo il terreno / ch'avea renduto dianzi
giunto al ginestràio e la porta di febo è aperta. cattaneo, ii-1-121:
: le meste rote / da poi che febo instiga, altro che gioco / son
la gioirete. alamanni, 6-14-139: febo... gli occhi suoi non
sacchetti, vi-70: non so se febo partorì costei / quando da giove fu
giro / si chiude, contro a febo apre il vessillo. -ant.
126: ne lo imperiai palazo par esser febo a lo occidente giuncto. baldi,
cielo. monti, x-3-278: lo san febo e le dive / delle castalie rive
governo, un'improvvisa uccise / di febo apollo mansueta freccia. verga, 3-19
aurora esce dal cielo, / finché febo si tuffi in grembo a teti, /
detta città. boccalini, i-193: noi febo, per la dio grazia imperadore delle
e i luoghi, ove fuggendo / febo dal nostro ciel l'aurora adduce?
serpente). anguillara, 2-268: febo un bastone avea di sua man fatto
suona e che non crea; / perché febo mi disse: io, fidia,
cominciata la battaglia, se il saggio febo non avesse già bagnati nel gurgide, bero
/ e con cetra impurissima movete / febo a trescar sul giogo suo bifronte.
i-137: di sereni lampi / illustrò febo il ciel, temprando il corso /
, e mal contento, / [febo] disse: o figliuol, questo è
, / non vedi, o febo, che 'l gran mondo lustri, /
,... pregate l'illustrissimo signor febo, vostro padre, che domattina imbrigli
, ii-169: non sai, che febo stesso in me s'immia, / in
che udirono la simfonia del plettro di febo, divennero cultissimi nei loro scritti. g
nel volto, / dalle fiamme di febo ripercossa. boccaccio, 1-315: o luna
* monte della grecia sacro a febo e alle muse ', col pref.
'monte della grecia sacro a febo e alle muse ', col pref.
. fantoni, i-156: pietà, febo, pietà del mio periglio, / deh
. poliziano, 1-800: corpo egrotante a febo aiuto implora. serafino aquilano, 304
ascendea l'aprico raggio / di febo. = voce dotta, lat.
sole). chiabrera, 1-i-50: febo s'infiamma, e rimenando il giorno
chiabrera, 1-1-69: ma fin che febo il carro inchini a sera, / la
). marsilio ficino, 4-126: febo... e bacco son sempre
virtù profetica. simintendi, 3-125: febo diede a costui lo 'ndovinamento. landino
o le voci delle indovinatrici cortine di febo, ce l'ha volute racconfermare. m
di stagion cangiando forza, / il biondo febo inegualmente alluma. serao, i-436:
! / ogni raggio, che a febo il crin circonda, / aspra fassi
infirmità fame e dolore / neptuno, febo, cerere e lucina / da me non
fumi e nebbie ed internai vapori / febo s'ascose, e per dirotte cave /
ornai tuo languido quadriga, / già febo al carro aurato i destrier liga, /
gentile. nappi, xxxviii-266: non febo, non le muse a questo canto
. sannazaro, iv-245: quando che febo in ariete alberga, / ogn'altissimo faggio
meta; / non voglio, e febo e bacco mi perdoni, / che lor
che, di nuovo / ricorrendo di febo al santo oraclo, / perdon gli si
più soave infonde, / benigno è febo alla stagione aprica. onufrio, 112:
membri dal solar pianeta tinti: / e febo i pastor tutti avvien che infoschi.
e di silvani / fur compagni di febo. infra le muse / scherzar ne'
'l verno ingela, / e in declino febo già trapela / per la vergine vaga
, 10-59: io n'ho da febo più d'un segno espresso: / ma
libri, il sole classico -apolline / febo -un sorriso innumerevole / diffonde su tacque,
. niccolò da correggio, 1-331: febo di bel color la guanze tinge /
di pers, 171: forse di febo in vece / i divini furori / fia
l'obblio né l'ecatombe / vendica febo re. tommaseo, i-263: è meglio
el quale senti e conosci la podestà di febo. m. palmieri, 2-29-45:
.. tesser inni al barbato figliuol di febo intonso. a. paradisi, xxii-463
c. i. frugoni, i-3-310: febo m'apparve, i biondi / intonsi
. maestro alberto, 21: risplende febo, e di lume adornato / gli
/ candide perle, tra le sacre a febo / dilette foglie, al terso crin
amplessi e la trafitta amante, / febo: però non gli lasciasti inulti. /
impigliare. nanea, 1-10: febo che fugge, se lontan l'invesche /
/ d'onestà se sian preludio, / febo, a te me ne rimetto.
roco, / e quanto più il tuo febo a segni invoco, / men dal
. i. frugoni, i-3-310: febo m'apparve, i biondi / intonsi
come potesti allor, almo figliuolo / febo, mirar sì fiera crudeltate? /
, umil, santa e devota, / febo vedrà quantunque intorno irraggia. varano,
dubita che dapne vorrebbe avere più tosto febo aspettato, poiché con riposato animo conobbe
: le meste rote / da poi che febo instiga, altro che gioco / son
3-34: chiamò con lacrimoso plettro / febo il fìgliuol, ch'avea mal retto il
dicendo che la ragione del loro spazio febo occupava. caviceo, 1-71:
e fa ritorno, / tal che se febo il chiaro viso asconde, / può
ha già mostro. vasari, 4-i-33: febo con i sua lucentissimi raggi, scoprendosi
adorno / ti sacro, o febo, con sommesso suono. sempronio, 58
preclaro / col medicar e l'arco febo addita, / minerva il lanificio e la
e gloriosa fronde, / di cui già febo trionfar solia, / ah, come
, ammirandi tra'beati; / il lauricomo febo e l'ederifero / bacco.
e xvi volgar., xxxvi-255: febo di dafne sua stringendo le membra mutate
alloro). pulci, 9-2: febo avea già nell'occeàno il volto / e
lxv-258: ivi s'udia cantando / febo, scordato del suo lauro verde,
. le dorate rote / dell'almo febo e si lavaro in fondo / delle del
il cranio: / ha la lira di febo un suono estranio, / ch'è
giove mughiar fra l'armento, / io febo drieto a dafne gir piangendo, /
pien di boria il petto; / ma febo ti legnò come un mar- gutte.
corde felice / move destra per lei febo. stigliani, 276: come salì tan-
2-31: già 'l freno a'corsier febo lentava, / fuor delle false uscendo
brusoni, 90: alle galee destiapparve febo ai lidi d'oriente, / abbandonaro i
suona e che non crea; / perché febo mi disse: io, fidia,
vien, beato pean tiziicida, / o febo, licoréo e menfitano, / chiaro
ix-27: il satiro marsia, che con febo / prese lite, non rise,
ritenenti al bellissimo viso l'accese luci di febo, leverò dagli alti rami. ariosto
. lalli, 8-24: era già febo co 'l suo lucernaio / giunto de
, 3-34: chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il
meno intensamente. vasari, 4-i-33: febo con i sua lucentissimi raggi, scoprendosi
). salvini [tramater]: febo, re lungioprante, una parola /
250: sì, sì, viva apollo febo lungioperante patareo delio cinzio: e moia
nelle valigie. cesarotti, 1-xvii-260: febo apollo condusse un'azzurra nube dal cielo al
: tutto focoso vidi seguitare / quivi febo penea graziosa, / e lei con dolci
foscolo, gr., ii-468: cantando febo pieno d'inni un carme, /
, 3-2: non vedi, o febo, che 'l gran mondo lustri, /
. perticari, ii-366: non vide febo, che il suol lustra e gira,
p. fortini, ii-436: quando febo cominciò a mandar fuori li suoi lustrenti
). burchiello, 20: perché febo già volle saettare / la trionfante volta
: né commettiam che l'ore a febo sacre / occupi l'ozio vile e neghittoso
fulgidi freni il gran tesoro / avea già febo nella manca. monti, 1-663:
ardire ad impetrar con importune preghiere da febo il maneggio del suo luminoso carro. baldinucci
solerte impegno. tassoni, 1-1: febo, che mi raggiri entro lo 'ngegno /
re anfiarao... era vates di febo, cioè sacerdote e manifestatóre delle sue
. anonimo fiorentino, iii-20: veggendo febo la sua manza essere trasmutata in allauro
il ruscelli: « delle muse e di febo mariuolo ». e più che di
; al suo sapere, la maschera di febo; al desiderio, quella del foco
di'lodare il mellone avea pensato / quando febo sorrise, e non sia vero,
corvo, per la recante acqua mandato da febo, il quale, per lo soperchio
trionfarete. lupis, 3-124: perché febo incominciava medemamente ad indorar le cime de'
divinar preclaro / col medicar e l'arco febo addita. girolamo soranzo, lii-10-67:
ovidio volgar., 3-2: priego te febo trovatore dell'aiuto medichevole. guido delle
. simintendi, 1-31: io [febo] trovai la medicina, e sono
, ma per esculapio, figliuol di febo, ch'è il sole, intendono la
, / di forma umana allor [febo] mi fe'mutare. volponi, 3-177
plora /... / e febo il carro temperato mena. aretino, v-1-343
usurpa e ingombra. batacchi, ii-194: febo, come spergiuro e menzognero, /
il decoro umano. batacchi, ii-194: febo, come spergiuro e menzognero, /
. boccaccio, iv-66: o luminoso febo, dove sono ora le tue saette
d'onestà se sian preludio, / febo a te me ne rimetto. fagiuoli,
le meste rote / da poi che febo instiga, altro che gioco / son l'
signor veggon le case / meta di febo. -traguardo. tasso,
levandoci la vista de'luminosi raggi di febo, di mezzogiorno ne minaccia la notte
dio in dafne e con l'altro offese febo, forandoli tossa insino alle medolle.
portato a marte il ventesimo giorno / febo. guicciardini, i-5: nel mese
corrivo. moneti, 2: o febo, tu... di bugiardi accenti
, 96: nella sinistra mano [febo] tenea due saette e un arco eccellentemente
iddio subalterno e ministeriale, diverso da febo. 2. strumentale, materiale
s'avvia contro il pelide / e febo apollo ve lo spinge. or noi /
mughiar fra l'armento, / io febo drieto a dafne gir piangendo, / io
, a cui mai sempre spiega / febo in serena fronte i raggi d'oro.
giro / si chiude, contro a febo apre il vessillo: / per varie
loro. g. gozzi, i-26-143: febo apollo che da lontano saetti, a
). boccaccio, iv-176: febo s'innamorò di molte altre che qui
di clizia, la quale 11 detto febo convertì in mirasole. trattato delle mascalcie,
voi! pulci, 9-2: febo avea già nell'occeàno il volto / e
la dotta misura latina / pensava a febo nuovo poema dare. caro, 5-220:
gradualmente. muzio, 5-20: come febo sopra noi ritorna, / toma il
. sannazaro, iv-245: quando che febo in ariete alberga, /...
giorno il giovane mattino, / tornando febo a esser montanino. carducci, iii-6-119
zefiro si sente, / pria che febo al monton riscaldi il corno, /
/ per entro i nembi e all'aureo febo appresso, / e sotto lascia ogni
schiera / di giovinetti snelli, / e febo in mezzo a quelli:
monti, 1-67: le schiere [febo] a ferir prese, vibrando / le
a venere, come l'alloro a febo. b. davanzati, ii-611: facciamo
funesta cometa. forteguerri, 18-84: febo a despina sol di sé fa mostra
di cigni in onde chete / avanti febo suo signor movente, / bianche l'
, 29: l'augel, ch'a febo è grato tanto, / sovra meandro
e muto ascendea l'aprico raggio / di febo e l'aurea luna. idem,
. grazzini, 64: vedi se febo nacchera! / dunque compor volete senz'
infelice oro e salute / pari a febo suo nume? manzoni, 36
no'luce; / pella tua luce febo si conduce: / te nello 'mpirio naturò
sguardi profani. ottimo, ii-203: febo disse: non dire più; dimoranza
negoziosi non è conveniente cosa de aspettare febo in camera. delminio, i-141: issione
un toro, un a te, febo, / sacrificammo; ed a i rabbiosi
; / di negro quel che sanza febo resta. ariosto, 9-2: quel se
, all'apparire avrà la fronte / febo di fosco sparsa e '1 viso tinto
el nembo / de'suoi fulgidi rai febo noi copra. pirandello, 8-886: incen
stendo il plettro, / pieno di febo, in su i facondi nervi. crudeli
face dal nettareo labro / v'infuse e febo i versi e le parole, /
discior nettareo canto / l'almo a febo amico vate. carducci, iii-1-135:
, gentil pastore, / che sei di febo e delle muse onore, / qual
avanti / va dorebo, / caro a febo / per i suoi sì dolci canti
di colei che adora, / prima che febo altrui l'accusi, fuora / sen
infelice oro e salute, / pari a febo suo nume / massaia, vi-157:
levandoci la vista de'luminosi raggi di febo, di mezzo giorno ne minaccia notte.
aurora aveva rimossi i notturni fuochi e febo aveva già risciutte le brinose erbe. ariosto
, i-182: tra 'nugoli si sta febo sepolto / nel bel segno che a
poco, / ché 'l raggio del gran febo in giù riflesso / non riscalda da
obliquo viaggio / a condurne quel di febo s'affretta / che la gran destra eletta
, / la fede olimpo, e febo altro parnaso. sergardi, 1-139:
, / la fede olimpo, e febo altro parnaso / ed altro sol che non
lacrime della figliuola d'iperione bagnati, febo correndo con veloce passo (avanti che
che faif perché ti aggiri, o febo, / a questa reggia innanzi?
faccia oltraggio al giro ardente / di febo e qual sia il vel che '1 volto
massini, iii-276: vibra pur, febo, in lei l'ardente face,
medici, i-152: l'arbor che a febo già cotanto piacque /...
sacchetti, vi-70: non so se febo partorì costei / quando da giove fu
frezzi, iii-4-1: condutti avea già febo li cavalli / alla pastura sotto l'
/ che con tua pena non osasse febo / entrar diretto a saettarti i lumi.
l'alma impetra / amorosa armonia da febo istesso. -tramortito, privo di sensi
] e fermo, a te, febo, de l'ali / l'ordigno appese
ascrei ti volgi all'arte, / febo somigli, e al tuo crin, eh'
pace e de trastullo, / essendo febo non molto divaro / da partenice bella
ròcca ascese / ove in alto sorgea di febo il tempio, / e là dov'
, non s'apre / questa di febo attonita cortina. / e qui si
intende già gli oscuri / oracoli di febo e de le grotte / le risposte fatidiche
/ che con tua pena non osasse febo / entrar diretto a saettarti i lumi.
, nascondere. frezzi, i-10-13: febo si rischiara * / perché la nube
oste. alamanni, 6-14-68: ecco febo arrivar con poca scorta, / che sol
conobbi ricco e bello, / ch'a febo sacro e sacro ancor a marte,
7-14: ottenebrati e spenti / di febo i raggi al misero non sono / in
da prato, lxxxviii-1-538: non prima febo l'ariete copre, / che ovante fia
, gr., 133: da febo / detta è [atlantide] palladio ciel
pagliericcio. batacchi, ii-210: là febo s'incammina ed un pagliaccio / trova
grazzini, 460: qui vorre'io, febo, esserti a grado / acciò mi
. monti, i-311: fogli a febo dicea: son vate anch'io /
dammi in parnaso il posto mio. / febo rispose: al mio cavallo appunto /
il parietico. batacchi, ii-176: febo, imbrogliato e giallo come un etico,
lo studio de'poeti al tempo del detto febo ove era sacrificato come dio della sapienza
facil sorriso e i verdi seggi j a febo sacri sul arrasio monte / par che
f. pona, 4-180: corso febo per nove segni, essendo un giorno
o colpevole. boccaccio, iv-188: febo per correggere la sua pazzia gli fé
il medesimo trismegisto, è chiamato ancora febo, apolline, titane, peane,
allegro peàna alto intonando, / laudi a febo di- cean. carducci, iii-3-248:
stracco, / delle muse e di febo mariuolo, / aver mandato mezzo dante
. sergardi, 1-125: ma, febo, ove mi guidi? il capezzone
o di chi vanto / si diè di febo me'saper suonare, j quando di
l'elmetto e nel scudo dipinto / febo che porta a pentole giacinto. g
/ candide perle tra le sacre a febo / dilette foglie, al terso crin,
serena e preziosa, / qual ha febo di te cosa più degna? montale,
non v'accorgete che intende di quel febo che fa verdeggiare e fiorir gli ingegni?
, gr., ii-473: cantando febo pieno d'inni un carme, /
più del nuovo pesce, / sol perché febo agli occhi lor rincresce / gli appongon
petrarchescamente. mauro, xxvi-1-249: febo non vidi mai, né quella gente
, st., 1-108: diventa febo in tessaglia un pastore: / e 'n
. boccaccio, iii-4-75: o chiaro febo, per cui luminato / è tutto il
poliziano, st., 1-108: diventa febo in tessaglia un pastore: / e
chiabrera, 1-i-52: ornai / sento febo piegarsi a mia preghiera. -arrendersi
: tu... benché sia febo oggi deriso / da lingue di velen gravide
m'hai. / piglia la cetra, febo. bellori, ii-85: egli nell'
ornai tuo languido quadriga: / già febo al carro aurato i destrier liga, /
di stil pindarico. lubrano, 3-104: febo, che spesso inviti eroe sì degno
suona e che non crea; / perché febo mi disse: io, fidia,
al nembo / de'suoi fulgidi rai febo noi copra. monti, 11-33: lubrici
ed io mi discoloro. rappresentazione di febo e di feton, cvi-52: vener madre
un altro d'oro, / che febo fé parer simplice e soro. citolini,
sopra uomini di signoria. reppresentazione di febo e di feton, cvi-71: da
i giumenti e i presti veltri [febo] assalse; / poi le schiere a
santuario. panigarola, lxv-135: febo, un piton novello / là nel
vien, beato pean tiziicida, / o febo, licoréo e menfitano, i.
fama che dal sacro lauro / di febo e delle pitie ampie cortine / uscisser
e 'l salce e tomo / scaccian febo, che il crin talor v'asconde.
/ dove chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il
, gr., ii-466: cantando febo pieno d'inni un carme, / vaticinò
: neptuno al mar tranquilità rechiama, / febo la vita languida ristora, / ceres
bel piè di fico, che [febo] si riserbava per la sua poetàggine.
levata in piedi, per incominciar già febo a delineare e dar segno di voler tuffarsi
i gemelli a tergo / lasciando scalda febo il nostro polo. alamanni, 7-i-107:
te donava quel pomo dorato, / e febo non aria seguito invano / l'amata
d'uopo al cielo. representazione di febo e di feton, cvt-66: quando
, i-182: tra 'nugoli si sta febo sepolto / nel bel segno che a
sollecitudine. della casa, 715: o febo poverello! / qual delle muse fu
ira e sdegno. benivieni, 1-170: febo, recinto di sua luce, /
: come ogni chiarezza in cielo avanza / febo, quando il precorre alba vermiglia.
non prega e torvo anco rimira / febo, che in dono da mercurio tenne /
243: che camilla occidesse consentio / febo al pregator, ma ch'ei facesse
corpo pregno. frezzi, i-1-9: febo il viso chiaro avea nel segno, /
/ d'onestà se sian preludio, / febo, a te me ne rimetto.
presago ardore / qualor ne'labbri miei febo favella. poerio, 3-20: egli le
ferro, a te fu sacro, / febo, padre di luce. vendramin,
, 4-24: tutti i poeti vogliono che febo sia il presidente e 'l principe delle
ed ai giardini. metastasio, 1-ii-755: febo agli oggetti il solito colore / più
trombetti, tutta la corte insomma di febo re e di minerva regina del parnaso
ruscelli: 'delle muse e di febo mariuolo '. = dimin. di
s'accende / di quel fuoco che febo ai suoi comparte. alfieri, 1-785:
principio / di questo mal. rappresentazione di febo e di feton, cvi-55:
a un ambito mitologico. representazione di febo e di feton, cvi-56: o terra
fu della sepoltura di leucotoen produtta da febo. -far derivare. -in partic
morte, perché è l'uccello sacrato a febo, e perciò, pieno di divinazione
profetando or cianci / che dalle frecce sue febo gl'impiaga, / sol perch'io
difesa degli alloggiamenti. pallavicino, 1-17: febo ancora sa prodigare i pitoni, quando
i. frugoni, i-n-181: febo allor ne fece editto / e in par-
freni il gran tesoro / avea già febo nella manca e pronto / moveasi ornai per
serena e preziosa, / qual ha febo di te cosa più degna? g.
e cavalli. batacchi, ii-209: febo intanto contempla lo stabbiolo / ove abitar vulcan
ventitré ore / tu di vago rossor, febo, ti vesti, / piogge e
, lxxxix-i-374: tra gli alunni di febo ed i figli del monte e della selva
: non avea ancor la briglia / febo a cavai suoi posta / quando più
fatto giovenco e chi montone; / febo s'è convertito in pulicane, / venere
fiore che vi si fosse e che febo facesse nascere mai. carrieri, 4-12
il sole, sbalzò dal suo carro febo apollo. tutta cotesta roba non vale la
tu in punto? ». representazione di febo e di feton, cvi- 71
mughiar fra l'armento, / io febo drieto a dafne gir piangendo, / io
statrici di animali mitologici. representazione di febo e di feton, cvi-51: e1
se non col nome del quadrello di febo saettato nell'esser- cito greco. monti
i giumenti e i presti veltri [febo] assalse; / poi le schiere a
cavalli. alticozzi, 2-27: febo col car quadrigato è vicino. /.
, 29: l'augel, ch'a febo è grato tanto, / sovra meandro
è la sibilla, / che quando febo il cor l'ange ed ingombra, /
bracciolini, 1-13-39: inchina / febo le ciglia e 'l fallo suo confessa
delle cose. cambofregoso, i-4: febo i suoi raggi raccoglieva allora / per
. muse padovane, lxv-308: febo già carco di sudori, / a
; abbreviare. boccaccio, 21-8-3: febo, salito già a mezzo il cielo,
. n. agostini, 5-6-76: febo, chinando 'l radiante lume, /
'l carro tratto da gli augei, né febo / la cetera del duol raffrenatrice /
, ispirare. tassoni, 1-1: febo, che mi raggiri entro lo 'ngegno /
/... / fammi a febo, o cappelli, un bel referto.
, vi-425: oh vana arte di febo! oh de'poeti / miserabil destini
suo cocchio alla calata, / rivolgendosi febo all'occidente, / ove rancia ogni nuvola
cui gracidano tutti i ranocchi in odio a febo e al sacro coro, vedrai una
. -piantare raperonzoli nell'orto di febo: dedicarsi alla poesia con scarsi risultati
vento). boccaccio, i-15: febo aveva già rasciutte le brinose erbe,
argoli, 477: qual ha tromba giamai febo et erato, / tebbe infelice et
mandato a chiamar alfesibeo / a cui febo insegnò la medica arte. d
cominciava a dare il dolce canto / e febo rifletteva alcun razzèllo. -razzétto
davante / di cirra il biondo re, febo, il mio nume. redi,
1-88: chirone piagnea e indarno, o febo, domandava lo tuo aiuto, però
/ carro si china a beveria anche febo. -proprio del cerimoniale della corte
quella cetra / con che tu [o febo] dopo i gigantei furori / rendesti
. 9. -rendere la penna a febo: smettere di scrivere. aretino,
vien fantasia di render la penna a febo, considerando a la ignominia in cui la
vacillarne 1 regi chiostri. / lodi e febo dicean con voci strane / che la
riposo. boccaccio, iv-20: quantunque febo, surgente co'chiari raggi di gange
ch'a'suoi destrieri / il caro febo ha già ristretto il freno.
secchi. delta casa, 715: o febo poverello! / qual delle muse fu
dati, laxxviii-i-401: il deo ricciutissimo febo. berni, 32-43 (iii-108):
nettuno al mar tranquilità rechiama; / febo la vita languida ristora. algarotti, i-vii-7
o correggendola e perfezionandola. representazione di febo e di feton, cvi-47: è più
gelo chinati e chiusi, tosto che febo rende suo raggi, si drizzano tutti
i lor natali / posson referire a febo e a giove. rosmini, xxvii-375:
. boccaccio, 21-35-100: ancora che febo avesse tutti e dodici i segnali mostrati
a ronda molle, / mentre che febo a l'animai feroce / che fu spoglia
/ che con tua pena non osasse febo / entrar diretto a saettarti i lumi
g. gozzi, i-23-63: febo verso tumida amaltea / già si ri-
nel prato riguarda dal muschio. representazione di febo e di feton, cvl-53: l'
fiamme. calogrosso, 3: avea già febo il suo ardentissimo e relucente carro per
i-332: se ti rimembra, o febo, il bel giacinto, / che di
sì soave giorno. marmitta, 32: febo... /... fa
ornai palla e sofia / e vada febo a vender semi in banchi, / se
riferimento a divinità pagane. representazione di febo e di feton, cvi-72: tu venere
. oriani, x-5- 232: febo ansava come un mantice, e, malgrado
d * onestà se sian preludio, / febo, a te far promette,
all'o- racolo a'ortigia e a febo, rimisurato el mare un'altra volta
chiabrera, 1-iii-30: sotto aquario sferza / febo le rote luminose ed ecco / pioggia
vento). fantoni, iii-47: febo oltre calpe i suoi destrieri affretta,
, 5-373: l'arciprete, vedendo febo comparirgli innanzi in quel costume burlesco e
, lxxxviii-i-528: nel vago tempo che febo ritorna / col fiero tauro dietro al bel
. sannazaro, iv-245: quando che febo in ariete alberga, / ogn'altissimo faggio
. fr. colonna, 2-45: febo ringibondo, indignatose, lachri- mabonda insequente
obliquo viaggio / a condurne quel dì febo s'affretta / che la gran destra eletta
di lolo / la memoria agli dèi febo talora / dal rubecchio confin del quarto polo
notevolmente. sacchetti, vi-73: febo con ardente ferza / percuote chioma d'
16-43: chi sia pari a voi da febo eletto / per tome un fiato,
oscurata nel volto, / dalle fiamme di febo ripercossa. aretino, 1-73: vaneggiano
fa ritorno, / tal che se febo il chiaro viso asconde, / può formar
a mezzo già deh'immortal carriera / febo se'giunto, e dell'obliquo giro /
velo, che la notte stende, / febo ripiega e seco il dì conduce.
gli orror frondosi / avido si fermò febo talvolta, / e la faretra sciolta /
insien ripieni del furor divino / che febo a noi comparte, all'ardua mèta
, st., 1-108: diventa febo in tessaglia un pastore: / e 'n
dubita che danae vorrebbe avere più tosto febo aspettato, poi che con riposato animo
gli orror frondosi / avido si fermò febo talvolta, / e la faretra sciolta /
posso o rescaldame alquanto. representazione di febo e di feton, cvi-62: che forza
furori da indovinare, riscaldossi dello idio febo. battista, iv-92: femmina è
: o dì, che mal per me febo rischiara, / e qual sarà,
l'abbronza. goldoni, x-1164: ecco febo rischiara il ciel turbato. batacchi,
v franco, 344: rischiarando ognor più febo i rai, / la fiorita stagion
. frezzi, i-10-13: come quando febo si rischiara, / perché la nube
/ di giovinetti snelli, / e febo in mezzo a quelli: / pur che
l'alma impetra / amorosa armonia da febo istesso. foscolo, xiv-271: ho tutta
ah questa tua rispettino / mente di febo piena / gli anni e i pensier contrarii
ritenenti al bellissimo viso l'accese luci di febo, leverò dagli alti rami, porgendole
ira ritenne / quel dì, che febo il volto par coprissi. aretino,
, né il corniccioso, altrimenti santo febo l'aiuti, perché io le vo'
al ciel salìa più bella / di febo la sorella. gozzano, i-168: o
. g. gozzi, i-23-63: febo verso tumida amaltea / già si ritragge
riuscirci altro che danno. representazione di febo e di feton, cvi-68: provedi
caldo ed a la neve. representazione di febo e di feton, cvi-60:
che né magior né tale mai conobbe febo. tesauro, 3-483: parve l'
al tuo gran nume, / o febo, e di devoti / incensi io spargo
/ e, quanto più il tuo febo a segni invoco, / men dal grave
cominciata la battaglia, se il roggio febo non avesse già bagnati nel gurgide ibero
roncinuti denti. idem, 3-19: febo ebbe misericordia di lui [filemo]
tramonto). boccaccio, ii-275: febo era già, co'veloci cavalli, /
s'affatica, / e di quanto seguì febo ringrazio: / ma perché questo fonte
di lolo / la memoria agli dei febo talora / dal rubécchio confin del quarto polo
s'affanm. de'mori, 1-191: febo, frettolosamente uscito da'bassi antipodi,
: in sul mezzo del ciel febo trascorso / volgea le rote luminose, e
: le meste rote / da poi che febo in- stiga, altre che gioco
ne sacro due e due ne rizzo a febo. b. davanzali, i-379:
morte, perché è l'uccello sacrato a febo. baldi, 146: negro è
studio de'poeti al tempo del detto febo ove era sacrificato come dio della sapienza
scetticismo di forma pe 'l quale da febo apolline passavo al 'corpus domini'. aveva
). burchiello, 20: perché febo già volle saettare / la trionfante volta
e maccatelle. tansillo, 7-163: febo i cavalli al giogo accoppia / e saetta
. g. visconti, 2-99: febo, repiglia la faretra e '1 strale
/ da poi ch'ai sagittario / contrario febo ha volto ogni sua lampa, /
rami e 'l salce e tomo / scaccian febo che il crin talor v'asconde.
stanno saldi le corrompono. representazione di febo e di feton, cvi-70: lui comanda
dottissimi, / coron le muse e febo velocissimi, / le grazie, i sali
l'alma impetra / amorosa armonia da febo istesso. algarotti, i-ix-no: i buoni
ovidio volgar., 6-165: o salutevole febo, sii presente, acciò che cuminciate
. n. franco, 7-240: o febo,... sei ancora il
poliziano st., 1-108: diventa febo in tessaglia un pastore: / e
l'oceàn, quando s'invia / febo sanguigno a la sua antiqua via, /
son conzunta al passo? representazione di febo e di feton, cvi-53: febo la
di febo e di feton, cvi-53: febo la giunse: con un modo adorno
o il rancore. representazione di febo e di feton, cvi-53: fa'triegua
o resa dubbiosa la vittoria, se febo apollo non si tosse stizzito contro il
pratesi, 5-373: l'arciprete, vedendo febo comparirgli innanzi in quel costume burlesco e
o opaco. varchi, 22-23: quando febo dal ciel col carro d'oro tenzoni
fosco cielo / suol le nubi scacciar febo ridente. fantoni, ii-132: sopra
grave odore. marino, v-76: febo, medico esperto che ve- dea /
urina, ma per esculpaio figliuolo di febo. = comp. dall'imp.
volto). baldi, 184: febo, tu... le gote /
tutto libero da impacci. representazione di febo e di feton, cvi-61: febo,
di febo e di feton, cvi-61: febo, che te ne vai superbo e
de la vista, il corso / fermerà febo ed allungando il giorno / mi fia
picche dell'armate, / volto a febo, con te vengo in iscena, /
/ dove chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il lume
pregiudizi. foscolo, i-1024: cantando febo pieno d'inni un carme, / vaticinò
/ che con tua pena non osasse febo / entrar diretto a saettarti i lumi.
scoperti avea suoi raggi il fiammeggiante / febo, scherzando colla bella aurora, /
pegaso tai detti ancora porse: / « febo, per questa grazia io mi ti
qualità e compressione motata. representazione di febo e di feton, cvi-61: tu,
tempio, se ti conosce, / febo alza l'arco e scocca dritto al tendine
gravi tormenti amorosi. re-presentazione di febo e di feton, cvi-63: tu sarai
italia. beccuti, i-169: scolorì febo al suo tacer le bionde / chiome e
bel pianeta, / di iuppiter, di febo e di diana / lo scontro tuo
, lxv-258: ivi s'udìa cantando / febo scordato del suo lauro verde / tesser
il campo? / e che sol quando febo occupa i segni / o di libra
il rasoio in soppressa fin che qualche asino febo l'avanzò sì che fu sentenziato che marsia
si ritornò. caporali, i-83: salvollo febo: a lui la gloria tocchi;
di leo, 187: ovunque mostra febo il raggio adorno, / avrete sacri tempi
testa alta. chiabrera, 1-i-155: febo sul carro adorno, / scotendo il freno
ballotte non compongo un serto / fammi a febo, o cappelli, un bel referto
cui prima orasaturno avea signoreggiata, essendo già febo co'suoi cavalli al sedecimo grado del
fiume, / dovechiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il
mughiar fra l'armento, / io febo drieto a dafne gir piangendo, / io
questa pianta [l'alloro] a febo amica, / tardi, ahi ben tardi
evitare intemperanze o ribellioni. representazione di febo e di feton, cvi-71: venere sia
che fai? perché ti aggiri, o febo, / aquesta reggia innanzi? ingiusto anch'
come velo / allontanano l'impeto di febo. -nella 'commedia'dantesca, come
7-16: ottenebrati e spenti / di febo i raggi al misero non sono / in
iii-24-418: non a pena uno strale di febo guizza serenante per l'aria, ecco
. pisani, 210: questa, che febo in dono / mi diè cortese a
il pitale. marino, v-76: febo, medico esperto che vedea / la stitichezza
fussero le porte allor dischiuse / comandò febo; e che venisser prima / i cavalli
disciòr nettare o canto / l'almo a febo amico vate. giuliani, i-359:
arici, iii-424: con gli oracoli suoi febo ne sforza / al tevere tirreno.
affonda, / né vien ch'a febo ogn'or gravosa sfronda / i rai nebbia
sannazaro, iv-245: quando che febo in ariete alberga, / ogn'altissimo
ciel le morti e l'armi, / febo, marte, le muse, il
versi onore, / deh dimmi: febo è sgombrator de'mali? vittorelli, i-146
sibilando. beccuti, i-169: scolorì febo al suo tacer le bionde / chiome e
, o come una sibilla impregnata da febo. g. gozzi, i-19-185: dicon
. conti, 567: o febo, o diana / ne'boschi possente,
che t'avea raggiunto: / e febo ti scampò, quel febo a cui /
: / e febo ti scampò, quel febo a cui / tra il sibilodei dardi alzi
drappi. boccaccio, iv-20: quantunque febo, surgente co'chiari raggidi gange, insino
ora saturno avea signoreggiata, essendo già febo co'suoi cavalli al sedicesimo grado del
onorato giorno, / che latona diè fuor febo e diana, / onde del sole
franzesi, xxvi-2-191: cortese scala, di febo e d'or- fèo / il dolce
el cui splendor discolora e imbruna / febo e diana quando è più sincera. v
quando per diritto fil le linee tira / febo da la metà de l'orizzonte,
colei che adora, / prima che febo altrui l'accusi, fuora / sen va
g. gozzi, 6-107: vedendo febo che l'italiana poesia era a gran
vino / smorzar l'ardenti fiamme di febo lece. catzelu [gueva- ra]
, 29: l'augel, ch'a febo è grato tanto, / sovra meandro
nel mondo greco-romano, tale divinità fu febo apollo). petrarca, 188-1:
mercurio, chiamato ancora con altri nomi febo e sole, nato da giove e
cieco mondo / splendi nel primo ciel, febo secondo! 3. nel linguaggio
d'onestà se sian preludio, / febo, a te me ne rimetto. m
la parte de la rinunzia, messer febo nostro ha l'impresa di fare spedire secondo
di boria il petto; / ma febo ti legnò come un margutte.
né al tropico, né mai, / febo, vi penetrar tuoi chiari 2
perché inanzi noi somerse. representazione di febo e di feton, cvi-54: mostrami,
. burchiello, 20: perché febo già volle saettare / la trionfante volta
si lodava che era migliore sonatore che febo. v. quirini, lii-1-8: ha
ch'ai garrir degli augelletti / apparve febo ai lidi d'oriente, / abbandonare i
de la cetra sonora superbo, / febo, d'amati rami cinto la fronte,
contenete il passo », / febo soggiunge, « e'non è tempo ancora
mattina / mostrando il giorno, e febo sopravvenne. lorenzo de'medici, 11-177:
. il sole, anche personificato come febo o apollo). boccaccio, iii-5-62
6-13: ove in alto sorgea di febo il tempio. g. bentivoglio, 4-1200
scroffa, 1-32: cedea già febo al bel lume sororio, / quando io
tutti quanti morirono. batacchi, ii-176: febo, imbrogliato e giallo come un etico
i-170: il sole classico -apolline / febo -un sorriso innumerevole / diffonde su tacque
9-388: li sa male degli amici di febo, che sì meschinamente stentano, avendo
mercurio li sortio. frezzi, i-1-4: febo il viso chiaro avea nel segno /
la terra, / non vedi, o febo, che 'l gran mondo lustri,
condurre a te la figlia e sacrificar a febo la sacra ecatombe a prò dei danai
gozzi, i-17-73: non sorgerà mai febo / mai non andrà sotterra, /
sottesso l'ombra delle frondi amate / da febo.. ivio volgar., 5-256
l'alloro di predir cose future / da febo ebbe virtù: sotto la testa,
spada d'oro (come epiteto di febo apollo). salvini, 17-ii-239:
luce della cristiana verità. rappresentazione di febo e di feton, cvi-70: lui comanda
fiamme di fuoco. varchi, 22-20: febo dal ciel col carro d'oro /
plebe infelice oro e salute / pari a febo suo nume? periodici popolari, i-159
fetonte, e sparsi / corser di febo i corridor fumanti. -percorso o
. baldi, ii-117: era già febo / a l'occaso vicin di nubi sparso
la vorrei vedere continuo a diportarsi con febo e con le muse per gli spaziosi
molto giovano alla speculazione et all'eloquenza: febo, venere e mercurio. castelvetro,
patirlo: / e se ben fu da febo favorito, / non ebbe forza
un sentimento). representazione di febo e di feton, cvi-64: io non
ladri gesti, / da far star febo e le montagne gire! -speranzàccia
facil sorriso e i verdi seggi / a febo sacri sul parrasio monte / par che
, a cui mai sempre spiega / febo in serena fronte i raggi d'oro.
l'aperto ciel spiega le chiome / febo importuno. cesarotti, 1-vii-287: già l'
fu albergo del nostro disiro. representazione di febo e di feton, cvi-55: se
ovidio volgar., 2-37: lo splendiente febo che 'l bello dì allumina. c
esso splendore. chiabrera, 1-i-60: febo immortai, che splendi / per chioma
, st., 1-108: diventa febo in tessaglia un pastore: / e 'n
colli rugiadose. metastasio, 593: febo col puro raggio / sui monti il gel
. / così cors'io, come febo alle foglie / del verde lauro drieto alla
o di chi vanto / si diè di febo me'saper suonare, / quando di
io ben ti squadro, / di febo no, ma di mercurio. il nume
nel porcile. batacchi, ii-209: febo intanto contempla lo stabbiolo / ove abitar
. campofregoso, iii-25: finito aveva febo allora il giorno / recogliendo suoi raggi
i-184: non avea ancor la origlia / febo a'cavai suoi posta, / quando
). chiabrera, 1-i-155: febo sul carro adorno, / scotendo il freno
il velo che la notte stende / febo ripiega e seco il dì conduce.
in mezzo / venne, et a febo et a le muse il naso / fece
, / sul po la lira gittò febo e 'l plettro. -struggersi di
la terra, / non vedi, o febo, che 'l gran mondo lustri,
ignorante. fagiuoli, xi-30: signor febo mio caro, / direste ben: ma
-con riferimento ad apollo. representazione di febo e di feton, cvi-52: febo v'
di febo e di feton, cvi-52: febo v'andò con l'arco e con
uomini vibrando, / il mortifero strai [febo] spinse. monti, i-501:
quel dì del liquido elemento / trasse febo più bello il crin dorato / e nuova
musici stromenti. battista, vi-3-8: di febo non prezzò gli aurei stormenti. /
marchetti, 5-11: e che sol quando febo occupa i segni / o di libra
ovidio volgar., 6-142: tu, febo, soccorre parimente al poeta e al
dispetto. bembo, iii-598: pon, febo, mano a la tua nobil arte
del monte. fagiuoli, ii-31: ordinò febo che di nuovo in punto / si
del suggel parrebbe tutta. rappresentazione di febo e di feton, cvi-62: avendo in
. martello, i-2-287: nell'oracol di febo nostro sperar si serba, / dopo
che vi si fosse, e che febo facesse nascere mai. papini, x-1-150:
la quale sverginata... dallo iddio febo... andremon riceve. quaedam
illustra apare a l'universo, / e febo qual più pota e destriero sprona.
. / ché non gli spergi, o febo, e non gli annulli? i
non sol pan d'arimanto, / ma febo stesso, e 'n suon più grave
dottori, 136: amore / maggior di febo impon che teco io vegna. g
ardentemente innamorato. batacchi, 3-103: febo appena all'onde er'ito sotto, /
che tu temperi la lira. representazione di febo e di feton, cvi-65: per
l'immortale apollo. arici, ii-74: febo... in dono da mercurio
/ dove chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il
intorno lo splendore in guisa che parea febo armato. dottori, 1-104: risuonar quel
voleasi anche il ritratto / de'viventi a febo cari, / che n'ha molti
. lunge: / tutto or febo in me scende, / che testor farmi
altro agrume. caro, 16-80: febo, com'è che soffri il tetro e
giro / si chiude, contro a febo apre il vessillo; / per varie pietre
musicali del '300, lxxxiv-133: né più febo cantò. quando schernita / da
questo è nome greco, come ancora febo, e da diversi autori è interpretato quanto
signor veggon le case / meta di febo. serao, 5-4: portava al braccio
vespertino umor dal cielo cade, / e febo il carro e la -per estens
: or dolce il cor mi tocca / febo a rinnovellar sua gloria antica;
). caporali, i-83: salvollo febo: a lui la gloria tocchi; /
salvini, 16-552: in sua compagnia febo con chioma / non fondata. mazzini,
non mediocre. panigarola, lxv-135: febo, un piton novello / là nel paese
- / l'amor, che ferì febo di parnaso, / ferito m'ha li
, i-528: rendè la chiara luce di febo i raggi suoi confortando le tramortite erbette
gelo chinati e chiusi, tosto che febo rende suo raggi, si drizzano tutti aperti
transmutato in altra forma, se vorria febo de me vendicare per amar cosa più degna
: neptuno al mar tranquilità rechiama, / febo la vita languida ristora, / ceres
giov. soranzo, 130: riterrà febo i passi / lieto di veder trar la
mondo il manto umido e nero / tutto febo trascorse l'emispe- ro. peregrini,
potrian teco le corde / trattar di febo con maestre dita. settembrini [luciano
mezzo suppina. ma né i trepiedi di febo, né il cornuto amone più vere
, 1-231: io, io, / febo mio, / canterò. / io l'
). burchiello, 20: perché febo già volle saettere / la trionfante volta
credono, percioché sanno danne amata da febo e in lauro convertita, essendo febo
febo e in lauro convertita, essendo febo e il primo autore e fautore de'poeti
scienzia. simintenai, 1-31: io [febo] trovia la medicina e sono detto
nel mare. boccaccio, iv-20: febo surgente co'chiari raggi di gange, insino
levata in piedi, per incominciar già febo a delineare e dar segno di voler
sole). campofregoso, i-4: febo i suoi raggi raccoglieva allora / per
il ciel s'im- bruna / e febo il carro suo tuffa nell'onde. gaudiosi
freddo tume, / muti l'usanza da febo conquiso. = voce dotta,
bella. goldoni, x-1164: ecco febo rischiara il ciel turbato. giuliani, i-504
mughiar fra l'armento, / io, febo drieto a dafne gir piangendo, /
universalmente del mondo. vasari, 4-i-33: febo con i sua lucentissimi raggi..
profezia. caro, 12-649: e febo stesso, allor ch'acceso / era da
448: tu, che, benché sia febo oggi deriso / da lingue di velen
/ campion l'orbita loro intorno a febo. montale, 14-27: fior scarlatto,
. vasari, 4-i-33: sì come febo con i sua lucentissimi raggi, scoprendosi doppo
.. /... / risplende febo. cesareo, 121: mi vernerò la
al ciel salìa più bella / di febo la sorella. 4. astron
in festa a l'olimpica gloria di febo. = voce dotta, lat
; / di negro quel che senza febo resta. 5. il corpo
colore. garofolo, lvi-146: quando febo ad ingombrar ritorna / del celeste monton l'
neptuno chiama, / corpo egrotante a febo aiuto implora, / ceres invoca el bon
bagnini, xxii-1166: al tramontar di febo il ciel brillava / d'un bel
alquante fiate soleno aparere, quando el febo è morto, alcune umidità virolente e fetide
degli padre di coronide, la quale febo vizioe e nacquene esculapio = var
lascia il delfo la vocal cortina / febo che lavi il biondo crin nel xanto,
remote. burchiello, 20: perché febo già volle saettare / la trionfante volta
è pregio / de l'arte alma di febo andar sicura / infra la gente,