agghiaccia il canto ellenico / ne l'anima febea! verga, i-58: spirava un'
cornuta si mostrò per tutto il mondo febea. castiglione, 99: in tutta
ammirabile / menzin, che splende per febea ghirlanda. = voce dotta, lat
tiepido sole porgevano lunghe ombre, e febea si mostrava in mezzo al cielo,
e altrettante bicorne ci si mostrò febea. guido delle colonne volgar.,
senza trombetta / levaro il campo alla febea lucerna / andandosi a chiarire alla taverna.
, che meritò d'avere in pindo febea ghirlanda. vico, 85: apprese di
ammirabile / menzin, che splende per febea ghirlanda. -transustanziato. salvini
s'accosta. boccaccio, i-562: febea correa colle sue corna acute lieta alla
cornuta si mostrò per tutto il mondo febea. sannazaro, 10-155: conciosiacosa che
. carducci, 105: e tu, febea / lampade solitaria entro rimmenso / radiante
. carducci, 105: e tu, febea / lampade solitaria entro l'immenso /
densa / sia. tra febo e febea corpo framesso, / lo qual de lo
, cioè del sole; e però dice febea che fu sorella di febo. idem
ed altrettante bicorne, ci si mostrò febea. 2. rappresentazione grafica e
, portavano in vermiglia cintura la inargentata febea con le sue coma. sacchetti,
le muse. -albero febeo, fronda febea: l'alloro. chiabrera,
/ ché io non dispero alfin fronde febea. boccalini, i-137: comandò [apollo
vivere tra i virtuosi prencipi della corte febea. marino, 4-145: s'a
e in ferreo tuono / della cetra febea stemprossi il suono. foscolo, ii-425:
alcun altro che guarda la pia- mura febea di limna, il porto sinuoso di celènderi
/ già si parte da noi la febea luce. ariosto, 188: del figliuol
11 canto ellenico / ne l'anima febea! faldella, 3-253: il poeta
i-64: quest'ultimo sonetto ebbe la sorte febea di piacere all'e. s.
. boccaccio, iv-208: dice febea che fu sorella di febo.
cosa densa / sia tra febo e febea corpo framesso, / lo qual de lo
donatore. boccaccio, iv-53: o febea, mala guiderdona- trice de'ricevuti servigi
tuffati / nella chiara di claro onda febea, / pieni d'una virtù, che
libare a l'aureo / pluto da la febea tazza vorrò. / e non le
lampa celeste, diurna, eterna, febea, maggiore, ecc.). -per
gr., ii-334: non già la febea fulgida lampa, / non la face
(per lo più nelle espressioni lampada febea, grande maggiore, ecc.).
ch'io non dispero al fin fronda febea. manzoni, ii-1-77: noi t'im-
gr., ii-336: non già la febea fulgida lampa, / non la face
gr., ii-338: non già la febea fulgida lampa, / non la face
vederlo. bolognetti, ii-8: la febea sorella / splendea più chiara, ombrata
rinfo- scasi, / certa l'arte febea con la palladia, / che non
passeroni, 7-220: la gentil arte febea / dello spirito al languore, /
gr., ii-337: non già la febea fulgida lampa, / non la face
[la giustizia] è allora come febea, cioè come la luna quando lo suo
ombre, ove rischiaro / con la luce febea miei foschi ammanti, / a nove
. riconoscere. boccaccio, 1-ii-394: febea, che chiara ancor lucea, / co'
una persona. boccaccio, iii-5-35: febea, che chiara ancor lucea, / co'
certi semo? boccaccio, i-129: già febea con iscema riton- dità teneva mezzo il
vista rude. boccaccio, iii-5-35: febea, che chiara ancor lu- cea,
tonda e altrettante bicorne ci si mostrò febea, avanti che la servata immagine in
ond'io credea / l'arte illustrar febea, / intrecciando, / mescolando /
/ la per metà smorzata / gran lampana febea. 2. schermato (una
amore i dardi, / su la febea testudine / canto sol labbra e sguardi.
grondano i mali, / perché cetra febea cielo non suona. = voce dotta
, è chiamata, anco da gl'antichi febea,... noctiluca, errante
/ toglieva il freddo a la bassa febea. giov. cavalcanti, 173: interviene
. crudeli, 2-135: su la febea testudine / canto sol labbra e sguardi
tese fila / de la curva testudine febea / dee celebrarsi, o se le patrie