le guance vermiglie, e de'colori / fea paragone. galileo, 1-1-297: nel
: quando adirato il pluvio giove / fea d'abitanti l'universo muto, /
un incognito affetto, / che mi fea desiare / d'esser sempre presente / a
poliziano, st., 1-9: or fea ronzar per l'aere un lento dardo
usato allegro e lieto, / si fea del pianto nostro altero e bello.
un incognito affetto /... mi fea desiare / d'esser sempre presente /
che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale, /
l'alma, che 'l gran desio fea pronta e leve, / consolai col veder
il petto anelo / udendo le si fea. pascoli, 210: s'inalza [
destriere, e d'un acuto / nitrir fea spesso risuonar le valli. 2
fendea l'aratro duro, / né fea il pastore a i prati anco ritorno
/ la sorella del sole, e fea d'argento / gli arbori ch'a quel
ornai di quel piovoso inverno, / che fea tarmi cessar, lunge non era.
dì egli armeggiava; / tutta la gente fea meravigliare / per la grande allegrezza ch'
del pessimo avvezzo, / ch'ella gli fea venir di giusti ingiusti. bracciolini,
banda / la sorella del sole, e fea d'argento / gli arbori ch'a
con mano / battea le pelli e fea balzarne i venti. marino, 6-185:
5-524: d'ogni nefario fatto si fea beffe. manzoni, pr. sp.
il petto anelo / udendo le si fea: che sempre stringe / all'uomo il
: e l'infelice dido / che già fea dolce con enea dimora, / quanto
un incognito affetto /... mi fea desiare / d'esser sempre presente /
monte d'oro, / che spaventar fea nell'inferno pluto. dizionario militare [1847
/ di là dal colle ancora ci fea da lunge / degli alti gioghi biondeggiar
e 'l suon, che gli altri fea / dentro brillar, fe'in lui contrario
pedemonte, 10-360: presso io mi fea, quando mercurio, il nume /
4-34: audace e baldo / il fea degli anni e dell'amore il caldo.
, di cui l'ala alzata gli fea trinchetto sul capo ventoso a sembianza di nave
era ruggier vicino. tasso, 4-55: fea l'istesso camin l'occhio e 'l
piagne / fra i tronchi un rivo fea dolce lamento. pascoli, 46:
potesse, / attenta carreggiava, e fea con arte / scoppiare in alto della
tenea la casta artemide, / e fea, terror di cervi, / lungi
tenea la casta artemide, / e fea, terror di cervi, / lungi fischiar
disse, / l'empie ceraste, onde fea selva al crine. ciro di pers
mal venduto profanato inchiostro / sprezzar mi fea il cesareo poeta: / tai duo nomi
corso, / scemando la vertù che 'l fea gir presto. boccaccio, dee.
barbierie e le conventicole, e ne fea una raccolta farragginosa, come che fosse di
/ gl'itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo / e gli
nascoso / di là dal colle ancora ei fea da lunge / degli alti gioghi biondeggiar
divo alighier l'ingrata flora / errar fea, per civil rabbia sanguigna, /
nascoso / di là dal colle ancora ei fea da lunge / degli alti gioghi
; / e copia i frutti suoi sempre fea nascere. leone ebreo, 312:
avea trovato / la moglie che gli fea le fusa torte, / e..
e il petto anelo / udendo le si fea: che sempre stringe / all'uomo
/ e copia i frutti suoi sempre fea nascere. ariosto, 6-73: non entra
corso, / scemando la vertù che 'l fea gir presto, / così,
vide il grande guerriero che ferire / fea bisogno la cruda in oriente / e all'
/ cui governava un dio, sopra fea sorse, / e di là costeggiò l'
tralucea sì chiaramente, / che mi fea lieto, e sospirar sovente. capeilano
divo alighier l'ingrata flora / errar fea, per civil rabbia sanguigna, / pel
riveder chi di dolcezza pieno / mi fea dappresso, e qui lontan mi strugge.
poliziano, st., 1-9: or fea ronzar per l'aer un lento dardo
poliziano, st., 1-9: or fea ronzar per j'aer un lento dardo
disio ch'avea di ritrovarti, / mi fea parer la via molto più breve,
al popol folto / de'cittadini, e fea belle le piazze / e le terme
, / un incognito affetto / che li fea desiare / d'esser sempre presente /
/ ch'egli al suo lungo desiar fea scopo. 2. augurare,
, /... / e si fea più gagliardo ogni momento, / tal
guisa saltar di leopardo / or destro fea rotarlo in breve giro. machiavelli,
guazzo, / ch'i diacciuoli mi fea tenere al mento. fagiuoli, 3-3-223:
scacciava al salto, e s'a lui fea ritorno, / correa, lo dibattea
, / correa, lo dibattea, lo fea d'intorno / girar, volar,
e quell'antica forza / che mi fea pronto, e questi capei tingi / nel
/ ei difensor magnanimo: tai prove / fea di valor egli per me, che
in vano / con l'arme di pietà fea sue difese, / drizzò, crudeli
la persona, e tua sventura / non fea l'altezza del tuo sangue ascosa.
l. martini, xxvi-2-230: e fea tal diguazzata della stiena, / che
dilettato orecchio, / cenno ai compagni fea, che ogni legame / fossemi rotto
, / che di beltade amor vi fea dimora. onofri, 11-83: le spiovute
tutte e la gran macchina / che fea dianzi ira a'monti e scorno al
occhi l'importuno velo i che mi fea disperando cangiar pelo. fed. della valle
, ei lo disperde: / ei mi fea grande, ei mi fa nulla.
4-74: il piè volgendo, di partir fea segno / tutta ne gli atti dispettosa
polve / esser vedrai quel che ti fea contento; / che ratto si dilegua
divo alighier l'ingrata flora / errar fea,... / esule egregio,
cui mio padre a tradimento ucciso / fea rintronar di dolorose grida / tutta intorno
scacciava al salto, e s'a lui fea ritorno, / correa, lo di-
correa, lo di- battea, lo fea d'intorno / girar, volar, quasi
menzini, 5-6: se chi un tempo fea da ermafrodito, / or fa da
cui mio padre a tradimento ucciso / fea rintronar di dolorose grida / tutta intorno la
ei te disperde: / ei mi fea grande, ei mi fa nulla.
mio non hai; / quel ch'io fea nell'estrar dal palpitante / cor di
umil sembianza e con divoto affetto / fea dipartenza involontario e mesto, / rispose
gran chiacchiere / adulatorie che ingoiar mi fea. leopardi, 22-101: quando pur
ormai di quel piovoso inverno, / che fea l'arme cessar, lunge non era
, ii-585: ad ogni istante / si fea il rumor più presso. giusti,
fiori. menzini, 5-6: un tempo fea da ermafrodito. batacchi, 3-17:
l'occasion, che l'empio fato / fea lor più destro: e immantenente dienno
; / ma quell'alta bontà che li fea, / li riceva quai sono,
bonarelli, xxx- 5-54: mentre si fea di lor distinta mostra / qui, dove
restio a frangere quel biscotto, che mi fea risovvenir il masticato nella barca di caronte
ornai di quel piovoso inverno, / che fea l'arme cessar, lunge non era
e quell'antica forza / che mi fea pronto, e questi capei tingi / nel
1-112: perché l'altrui viltà le fea sicure, / entraro intente a la commune
'l vento. foscolo, 1-169: fea, terror di cervi, / lungi fischiar
percotea la fluttuante schiuma, / che fea del sangue e de la tabe il lago
menzini, 5-6: se chi un tempo fea da ermafrodito, / or fa da
suol fioriva, / l'aura si fea più pura e più serena, / e
e quell'antica forza / che mi fea pronto,... / e atto
lor dispetto / in sul vergon gli fea balzar di netto. segneri, i-591:
bianco scollino / ad ogni suo respir fea capolino. 3. locuz.
/ e crespe [la luna] fea sembrar di puro argento. dossi, 260
scacciava al salto, e s'a lui fea ritorno, / correa, lo dibattea
/ correa, lo dibattea, lo fea d'intorno / girar, volar, quasi
tralucea sì chiaramente, / che mi fea lieto, e sospirar frequente. ariosto,
avea trovato / la moglie che gli fea le fuse torte. bizzarri, 54:
bando, ed alla strada; e fea / con mille altri amoretti il rubatore.
dopo il sudor di faticose lotte / fea di sue fiondi al vincitor ghirlande. gemelli
la sorella del sole... fea d'argento / gli arbori ch'a quel
innalzarsi, / [la civetta] fea tutti intorno a sé gli augei fermare;
lor dispetto / in sul vergon gli fea balzar di netto. g. m.
al salto, e s'a lui fea ritorno, / correa, lo dibattea,
, / correa, lo dibattea, lo fea d'intorno / girar, volar,
timor, che a goccia a goccia ei fea / scender sull'alma mia. de
qual pel dosso, / non ne fea rovescion giù per la valle / sbalzar
disciorre / cotanto nodo il taglio mestier fea, / che del re frigio il
guazzo, / ch'i diacciuoli mi fea tenere al mento. bembo, 1-87:
, dritto di guerra / tate il fea. -gente di guerra (o
tenea la casta artemide, / e fea, terror di cervi, / lungi fischiar
fuore, / grave era sì ch'io fea minore stima / di chiuder gli occhi
man respinse / il braccio che gli fea catena a 'l petto: /
e a'templi santi il suo sangue fea sacro. -sostant. frachetta
): innanzi agli altri sacripante ardito / fea prove e colpi orribili ed immensi.
11-48: il romano altier, che fea disegno / d'essersi con quel colpo
alcun ritroso e duro / avaro gli si fea di compiacenza, / se resisteva alquanto
il petto anelo / udendo le si fea. moravia, xiii-10: il suo stupore
le pietre più grevi, e le fea volar sibilanti a fender le nubi.
intorno / si sapeva inanellar, / fea più candido, più adorno / il
fosco dell'umida sera, / che incerti fea, perché di lume scemi, /
scordevole e diverso / l'incondito clamor fea di costoro. d. bartoli, 1-5-53
spirito tremante della reai verginella al sentir che fea ben chiaramente delle pietose doglianze di eluviano
tutte; e questo a noi pur fea / lieve la varia, antiqua, infame
: disse il fingardo, allo stroppicciarsi che fea fra le palme della barba ingannoso,
dell'intanato vento / nel cavo fesso fea cupo rimbombo, / e il cor empia
traea all'etemo, / un vii baro fea intoppo all'improvviso; / piglio di
, x-1-131: ratte intorno le si fea lo stuolo / di quell'ombre beate.
di quel piovoso inverno, / che fea l'arme cessar, lunge non era.
umil sembianza e con divoto affetto / fea dipartenza involontario e mesto, / rispose
nostro umano irreparabil pianto / querele io fea. mazzini, 10-362: affranto da dolori
for tralucea sì chiaramente, / che mi fea lieto e sospirar sovente. boccaccio,
allor che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale,
che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale,
vampe / spargea dal naso; e fea sanguigna bava / e le luci parean due
poliziano, st., 1-9: or fea ronzar per l'aere un lento dardo
/ son differenti. anguillara, 1-5: fea guerra il leve al grave, il
pananti, i-37: il teatro si fea di tavernelle, / e della fiera il
. pananti, i-14: ella non fea che trar sospiri: io feci /
che in atto / di sdegnoso dolor gli fea comando / di precider le lunghe al
lon-ormai di quel piovoso inverno, / che fea l'arme cessar, ghisuola assai /
luogo. spica, xxxvi-130: l'acque fea restare intente ad udirlo / e gir
musa in stil leggiadro e grave / fea con maestra man guizzar le corde.
: quel principe invitto, / che fea tremar la terra, / or se ne
del persano / un di quei che fea dar papa leone. g. m.
sostato a cinque miglia da malta, fea gittare i cadaveri, affondar tre galee
poliziano, st., 1-9: or fea ronzar per l'aere un lento dardo
a l'immagin del canto il cor fea specchio, / né ambia, qual oggi
1-128: il mesto aspetto, che fea piena fede / del lacerato
, / grave era sì ch'io fea minore stima / di chiuder gli occhi ove
rannodato col vel rancio e vermiglio, / fea biancheg giar d'incerta luce
: l'angelica chizza /... fea col suo moroso un gran contrasto,
, che negligente stava / al collo, fea veder le mamme un poco, /
6-103: secretari del suo amore antico / fea i muti campi e quel silenzio amico
casta artemide, /... fea, terror di cervi, / lungi fischiar
nillache ed ai nemici / bandir le guerre fea. r. biasutti, iii-373:
giù in sen le fredde acque le fea. foscolo, gr., ii-650:
allor che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale,
gran dalmaggio e il male / che fea la dama per ogni sentiero, / con
: allor che dolce al collo / gli fea legame dell'eburnee braccia, / ei
dell'umida sera, / che incerti fea, perché di lume scemi, / gli
9-55: pur non del tutto vaneggiar mi fea / d'oltremonti l'amor,
gran sciali e di gran festa / fea re alfonso ordinamento. = nome d'
si tingea il pelo e al volto fea restauro. -sulle orme di qualcosa
e con l'orrendo / fiato sembrar fea di cristallo i fiumi. -caratterizzato
/ dei tetri amanti il ciglio ispido fea: / nuda essa e tinta di
tant'arti le [alla donzella] fea si fero assalto / di cratero l'oscena
mattina, / e ritrovàr che vi si fea gran festa: / un palio di
il pane: / alle vecchie io fea ritorno, / e chiedea nuove panzane.
madre intorno, / sol beata la fea. niccolini, i-333: lieto / sarai
di questa vita acerba e dura / ti fea co'vezzi. cesarotti, 1-xiv-76:
che il nume in petto / le fea parlar di troia il dì mortale, /
/ per dir le mie, già fea le paroline. 5. dimin
che non ha impaccio d'osso, / fea dono al can famelico / di qualche
superba febre, / del capo altrui si fea sgabello al soglio / sul patibolo chiuda
madre, oh quante / volte osservar la fea. -impacciato, esitante; timido
, / il ciel più chiaro mi si fea salendo. poliziano, st.,
, son., 79-2: non fea versi mai per aver fama, / ch'
che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale, /
, e te 'l pensiero / madre fea: non piena uscio / la parola;
quando al barbier pugnace / ch'ai rasoio fea 'l pelo crescer sotto / per
mal venduto profanato inchiostro / sprezzar mi fea 'l cesareo poeta: / tai duo nomi
, / se a tanto mal non fea la medicina / col dar sul grifo a
vaghi fiori / il colle e 'l prato fea di pompe adomo.
città... mostra / mi fea da lungi vaga e in un pomposa /
col vel rancio e vermiglio, / fea biancheggiar d'incerta luce i colli /
gran cosa, sè mentre amore lo fea correre per le poste, imbalordito, si
lui mandando qualche precettino, / mansueto si fea come agnellino. pananti, i-5:
. alfieri, 12-40: risuonar ci fea [eschilo] / o scamandri o
conculcava ogni legge più santa e si fea gabbo d'ogni dettame più pio. cesarotti
da principio prefissi a questa scrittura. fea. della valle, 334: alto consiglio
lo faceva sempre eleggere l'onesto. fea. della valle, 242: ahi,
aer conforto / che nel fuoco magior mi fea tremare. bandello, 3-57 (ii-538
oltre il pregar, che l'umidetto fea / tremulo ciglio e il prepotente aspetto.
vi-708: la mia presenziùccia scrocca mi fea vilipendere da chiunque sapea pesar col guardo un
, / scemando la virtù che 'l fea gir presto. -con sineddoche.
e quella antica forza / che mi fea pronto; e questi capei tingi / nel
, e quella antica forza / che mi fea pronto; e questi capei tingi /
beffardo a propalar quanto agli achei / fea più maligno il riso. -intr
. llo intendendo, e li si fea bravante. = voce dotta,
questo vecchio rancio, morto e putrido. fea. della valle, 254:
/ beffardo a propalar quanto agli achei / fea più maligno il riso. misasi,
stesso sentenziava le lite, egli medemo fea castigar i delitti. bernardo, lii-13-362:
calzar, l'unto mantello / onde ti fea sì bello / di vecchi cenci il
col vel rancio e vermiglio, / fea biancheggiar d'incerta luce i colli.
credo resti quella già data da carlo fea, regnante su roma napoleone. e
restauro) / quel che note vi fea più che non sete. 7.
trapelante della lucerna, tutto ciò che si fea, nel re- troscenio. quivi alcuni
il bianco vel lasciava, / due mamme fea veder sode e pienotte / che in
sua grazia fòre, / che lieto mi fea vivere e contento? o dolce aura
pananti, i-37: il teatro si fea di tavamelle, / e della fiera
: mio padre a tradimento ucciso / fea rintronar di dolorose goda / tutta intorno
cascava morto certissimo. ma io subito fea portare un gran boccale di vino eccellentissimo
: il fuoco / scaturir pure io fea, pietra con pietra / ripicchiando.
non vi lasciò mettere il fuoco. fea. della valle, 42: così mi
a quei monti ed a quei liti / fea risonar sospiri, anzi ruggiti. g
risugge / l'ambrosio spirto, 1'fea tesor de'tuoi [detti].
. monti, 5-5: la musica si fea presso alla stanza / ove il nostro
disse il fingardo, allo stroppiciarsi che fea fra le palme della barba ingannoso,
trono / del dittator superbo udir si fea / il forte tullio. goldoni,
passeroni, 3-5: a un pollaio fea la ronda / già da un pezzo sitibonda
poliziano, st., 1-9: or fea ronzar per l'aere un lento
rosicava / che per rimedio alcun non si fea scemo. giuliani, ii-327: se
paio /... / non ne fea rovescion giù per la valle / sbalzar
canteo, 329: l'una specchio si fea de la beltade / de l'altra
., 9-9: ancora la mor- fea, cioè la bianchezza ch'è nel collo
de la terra, / ch'ai cielo fea guerra / col dente rodente; /
era / sanguinata sul sentier; / e fea palpiti il suo cuore, / fea
fea palpiti il suo cuore, / fea sospetti il suo pensier. manzoni, fermo
, / che a tacer forse fea meglio: / io lasciai che qual puledro
tanto solea / che di beltade amor vi fea dimora. nievo, 500: la
dava a ciascun, nel trapassar che fea / sotto quell'asta, un scappellotto a
/ con le labra divote, / fea risuonar il ciel di queste note.
dell'umida sera, / che incerti fea, perché di lume scemi, / gli
ch'ei ne fu, che d'israel fea scempio, / al primo sasso d'
il tintillo dell'aurea sonagliera che gli fea fermaglio alla gola. -ant. incisione
/ fiato sembrar [l'inverno] fea di cristallo i fiumi, / tal che
, e diletto mio, te qualor fea, / veltra gentil, mostrar volea
/ esser madonna scoccalfuso alora / che fea le scimiarìe dalla finestra / che civettando
/ esser madonna scroccalfuso, alora / che fea le scimiarie dalla finestra? / che
scordevole e diverso / l'incondito clamor fea di costoro. scordonare, tr. (
e scossa / d'ogni umano desir, fea degli eterni / benipoi mostra e ricco il
gorgogliar dell'intanato vento / nel cavo fesso fea cupo rimbombo / e il cor empia
. alfieri, 12-40: risuonar ci fea [eschilo] / o scamandri o
l'unto mantello, / onde ti fea sì bello / di vecchi cenci il venditor
e secretari del suo amore antico / fea i muti campi e quel silenzio amico.
conculcava ogni legge più santa e si fea gabbo d'ogni dettame iù pio
le lisentenze. te, egli medemo fea castigar i delitti. tommaseo [
che negligente stava / al collo, fea veder le menne un poco, /
grugnire / da far proprio inorridire / fea quel porco setoluto. -con riferimento
giacente tiranno [il leone] e fea de'miseri / strage impensata, onde il
passeroni, 3-5: a un pollaio fea la ronda, / già da un pezzo
paio /... / non ne fea rovescion giù per la valle / sbalzar
dell'umida sera, / che incerti fea, perché di lume scemi, / gli
con la spada a due man ferendo, fea / smembrati e morti giù da l'
dalla torre / nel misurar ch'io fea / la per metà smorzata / gran lampana
, / dove mista albeggia, / ignota fea di sé mirabil mostra. borgese,
tutte; e questo a noi pur fea / lieve la varia, antiqua, infame
un sommesso / su lunghi stinchi, fea rider la gente. 3.
. poliziano, st., 1-9: fea ronzar per l'aere un lento dardo
goldoni, xiii-704: 1'allor di volontà fea mostra / d'apprendere un mestier dei
63: una terra prosangue un lago fea la sozza vesta. leoni, 373:
monti, x-2-240: questa tarme fatai che fea spumose / del nostro sangue le campagne
e destra, / che del dì non fea mai motto; / e squittìa,
in bando ed alla strada; e fea / con mille altri amoretti il rubatore.
cose d'augurio un mastro fino / e fea lo stre- gonaccio e l'indovino.
o dea, / de'ponti suoi ti fea, / quando ei menava a strugger
subitano teatro a lei d'intorno / fea, recando corone, il popol denso.
foscolo, i-95: venere... fea quell'isole feconde / col suo primo
taciturno aspetto / burro tremar no 'l fea? f. romani, cxxxiii-646: oh
, gettare. fenoglio, 5-i-2183: mario fea era... stato fucilato sulrorlo
tintillo dell'aurea sonagliera, che gli fea fermaglio alla gola. = alter
, 5-6: se chi un tempo fea da ermafrodito, / or fa da ilarione
trapelante della lucerna, tutto ciò che si fea, nel retroscenio. -che s'infiltra
disse. pananti, i-14: élla non fea che trar sospiri: io feci / dei
allegra l'angelica drizza, / che fea col suo moroso un gran contrasto, /
col vel rancio e vermiglio, / fea biancheggiar d'incerta luce i colli.
visconti, i-1-33: la nimica schiera fea tal vampo / ch'ognun di noi a
e lor dispetto / in sul vergon gli fea balzar di netto. olina, 64
porporina eran vergate, / quand'ila fea co'suoi dogliosi accenti / pianger le rupi