fitte cellette esagone (v. favo), costruite dalle api con la cera
ove le api depongono il miele; favo, arnia. crescenzi volgar.,
73: come dell'api è il favo opera e nido, / opra è così
], ii-1-186: la natura depone nel favo un animaletto senza piedi e senza ali
appetibile [la gloria], un favo di mele in una tazza d'oro.
. dal sicil vriscali (da vrisca 4 favo '). brisciaménto, sm
. bugno1, sm. alveare; favo. fiore di virtù [tommaseo]
annibaie avrebbe indugiato perdendo il momento favo revole per marciare su roma
, comp. dal gr. xijptov * favo 'e ócv&og 'fiore '.
di proprietari, di affittaiuoli, destinate a favo rire i progressi dell'agricoltura
; quegli avea già in tasca la sentenza favo revole e queste contendevano sopra
penosa morte / è più che 'l favo, e più che 'l miei soave,
miele odora / forse ne tamia il favo quanto, appena / munto, il
dalla sposa nella 'cantica 'assomigliata al favo distillante. prati, 1-86: cantai
donatogli quando una sampogna, quando un favo di mèle e quando una pelle di
. foscolo, xi-2-566: gl'importa di favo rire quant'è possibile il
e deriv. fao, v. favo. faonaménto, sm. ant.
e faoni. = deriv. da favo * vespaio '. fara, sf
: l'assi del cerro, o di favo, o di farno duran molto
con polipaio avente l'aspetto di un favo per i numerosissimi alveoli contigui e poligonali
dal lat. class, favus 1 favo '. favilla, sf. minuto
fovia * fossa '. favo (ant. fao), sm.
hannomi li nimici circundato come tape lo favo del mele, ma nel nome di dio
marino, 7-154: altra a comporre il favo ed altra schiera [di api]
/ di cinciallegre, e un gran favo di miele. d'annunzio, i-708
miele odora / forse ne tamia il favo quanto, appena / munto, il latte
, 2-102: una volta mi portò un favo di miele fresco che profumò tutta la
favi. monti, x-3-465: il favo che sul vergine / tuo labbric- ciuol
in bocca il fele, a lui di favo / le labra stillan. diodati [
bocca, onde scorrea / d'un cereo favo il ragionar più dolce.
pietro ispano volgar., 3-6: favo è d'umori aguti, o d'
peli. = lat. favus 'favo di miele '(non è voce indoeuropea
favomèle (ant. faumèle, favomèlo, favo mèle), sm. ant.
sm. ant. e letter. favo di miele; il miele stesso.
, che mi spezzi le labbra di favo mele. d'annunzio, v-2-288: o
. favóne1, sm. ant. favo. s. gregorio magno volgar
del mele. = acer, di favo.
favoritrice della compagnia. favo ri?? are, tr. ant
divi. = deriv. da favo. favòso2, v. tigna
: l'assi del cerro, o di favo, o di farno duran molto;
fiedóne), sm. ant. favo di miele. cicerchia, xliii-434:
, sm. ant. e letter. favo di miele. diatessaron volgar.
, sm. ant. e letter. favo di miele. cavalca, 20-59
\ fiavo, sm. ant. favo. crescenzi volgar., 9-99:
flavulus, dimin. di favus * favo ', con metatesi. fìbbia (
si fonda sull'uso di arnie a favo fìsso nelle quali le api costruiscono e fissano
serva di base per la costruzione del favo. -sfoglia di pasta spianata col mattarello
. vittorini, 2-102: mi portò un favo di miele fresco che profumò tutta la
all'azione della forza centrifuga (un favo, per farne scolare il miele).
numero prodigioso di piaghette a foggia di favo, quasi tutte di superficie fungosa. massaia
e la ereditade mia sì come miele e favo di miele. la memoria mia sarà
-l'insieme delle cellette esagonali di un favo. crescenzi volgar., 9-103:
per allettarci, ma che indolcisca favo del commodo, ma 'l feriscono anche col
un'alta concentrazione d'industrie, spesso favo nisti, ecc.;
cocontesa ch'egli inavvedutamente aveva attizzata, favo raggio, rincuorarsi; rinfrancarsi
la ditta menestra sia de riso, favo, menuelli, ovver altre bone vivande.
numero prodigioso di piaghette a foggia di favo, quasi tutte di superficie fungosa,
ricettatore). -per estens.: chi favo risce o tollera azioni moralmente
péxi * miele * e xrjpóf; * favo, cera '. melichino, sm
/ fresco portando alle mie dive un favo, /... / per memoria
/ di cinciallegre, e un gran favo di miele. d'annunzio, iv-1-850
più dolce che miele (o che favo di miele): molto buono,
, dolce alla mia bocca sopra un favo di mele. nievo, 322:
di lui porti del mele / e favo in boca, mostrando tua pace /
benché questi ultimi staranno forse meglio tra i favo losi), i musoli
o esagonali simili a quelle di un favo. -nel linguaggio del cucito, punto
agric. recipiente delle dimensioni di un favo, contenente per lo più miele puro o
. oref. piccolo cesello a forma di favo. carena, 1-118: 'uliva cesello
panna7, sf. ant. favo di miele, fiale. trinci
anche al paraggio / d'ibla il favo vincesse, io non lo voglio. carducci
molto più pedoni. -base di un favo. passero, 5-10: nel formar
numero prodigioso di piaghette a foggia di favo, quasi tutte di superficie fungosa.
sf. ant. e letter. animaletto favo loso, ritenuto un uccellino
, xxxiv-418: pongogli innanzi pesce e favo di mèle e cristo mangia. ariosto
comp. dall'imp. di portare e favo (v.). portaferiti
: le pecchie alior ch'a lavorare il favo / stavano travagliando entro i covili,
oro le doppie che indolciscono il vivere col favo del commodo, ma 'l feriscono anche
negli occhi, piglia vino buono e favo di mele de misura equale e radicine di
di covate / di cinciallegre e un gran favo di miele. einaudi, 2-295:
o dal frane. * hràta * favo di miele ', con allusione alla forma
riserbano in utri, del sapore di favo di mele, chiamata xirquest e xiracast
vi lasciano li buchi come è ad un favo over carase. -sostant.
musso, 11-202- questo è il dolcissimo favo di mele di cui si pasce giovan
bontà quanta / gloria le dièr già favo e 'l padre insieme.
! - stillare copiosamente dal favo (il miele). pascoli,
- le pecchie non ti fabbricano il favo in bocca, mentre l'hai sempre amara
la di cui cera, che nel favo fraposta si vede, è bianca e sottilissima
frutto; scomparto della cella di un favo. redi, 16-viii-72: abbiamo.
o cavernoso a modo di spugna e di favo. g. vialardi, vizio cne
grappoli. -ant. liberare una favo dalle api che lo occupano. stigliani
miele che suggeva da un pezzo di favo greggio. -assimilare il chilo (i
a credere ch'egli volesse ch'in tragica favo la 7ragia cannabina, asiatica
, 88: sì acconciamente sapete tramischiar i favo ri con le minaccie,
travaglia il campo. -costruire il favo, il nido, ecc. d
o allagando il bacino di costruzione per favo rirne la discesa. -in
numerose affezioni localizzate in un punto; favo, antrace. tommaseo [s.
di serpe quanto alle cellette d'un favo votato e disseccato. cassola, 2-317:
di secchezza più elevate delle aree circostanti, favo rendo il prosperare di piante
. zootecn. asportare gli opercoli dal favo per effettuare la smielatura. =
di rio de janeiro, deriv. da favo 'favo'. favolosizzare, tr. rendere
muliebri. è così detta per simiglianza col favo degli alveari. 2.