di coloro, di cui alvaro pelagio favellò con sì grande abbominamento.
. bibbia volgar., i-324: favellò lo signore a moisè dicendo: favella
. fra giordano [crusca]: gli favellò con am- biguezza di parole.
, poi ripresa la sua austera serietà favellò in tal guisa. foscolo, sep.
sull'erba. viani, 19-341: così favellò un marinaro avvinazzato che pareva dormisse piegato
già quella notte, della qual cristo favellò, quando disse: venit nox,
e per le piaze e cerchi ne favellò. marino, 7-72: poiché 'n schiera
sembrava d'aver miglior senso, così favellò sostanzioso. segneri, i-379: i demoni
assisa, /... gli favellò. foscolo, xiv-265: io sono così
: questo è strozzo; / in corpo favellò, non dico in fascia: /
, che più cortesemente d'ogn'altro le favellò e con maniere corrispondenti all'aspetto,
questo è strozzo; / in corpo favellò, non dico in fascia: / quando
la voce. calandra, iii-230: pagano favellò furiosamente, e disse: « ahi
venuto di francia in genova, dove favellò in segreto con alessandro dei medici.
in quella vece dire: 'il tale favellò in bigoncia *. -favellare in
e nel nostro signore iddio, e molto favellò co lui. davila, 164:
). peregrini, xxiv-144: ei favellò principalmente delle [acutezze] seriose,
. cesarotti, ii-52: sì fintamente favellò l'altero / re della neve,
: quante volte l'imperador massimino gli favellò, prima di dannarlo alla morte, lo
. fu eletto da colui che gli favellò e dissegli: tu se'il mio
sottomissione. monti, x-1-288: favellò del crudel porfirione, / alto scotendo
.. con severa voce così gli favellò. - che esprime corruccio, disappunto
, con un risolino... gli favellò. = comp. di loiolesco
consolò loro, e lusingolli e umilmente favellò loro. petrarca, 211-3: voglia mi
oratore della città dei sette colli, favellò dei scipioni, dei camilli, dei cesari
con un manieroso continente... favellò. gualdo priorato, 299: la fama
. c. bini, 1-172: favellò sanamente il missirini della scuola di mutuo
all'imperadore e con arrogante voce si favellò. manzoni, fermo e lucia, 92
nelle regioni eteree sopra il capo nostro favellò dante. di castro, 3-429:
ntenzione ch'egli avea nel suo cuore, favellò dolcemente e piatosamente. beicari, 3-2-44
: ebbe una dolcezza sì amabile che favellò sempre col nettare sulle labbra.
pagana. pindemonte, 2-190: sì favellò telemaco, e aall'alto / del
lancia assalse / minerva, e ontoso favellò: proterva / audacissima dea, perché de'
: compiuto lo tempo del pianto, favellò iosef alla famiglia di faraone e disse:
mura mutarono pensiero, onde l'uno favellò all'altro: « partiamo questo tesoro acciò
di pietra, molto lieto in vista favellò loro. lomazzi, 507: sopra d'
3-ii-26: l'ardore eloquente con che favellò la pulcella reale,... strusse
. a consiglio la sua gente, favellò con parole piene di animosi conforti e
convertire in polvere, e di quella favellò male morendo, per la quale vivendo elio
porfirogènito (= nato nella porpora) favellò e salivo greco per dieci secoli.
mia donna dirizzò lo spiro, / che favellò così com'i'ho detto.
uno suo cavaliere ch'avìa nome curio favellò così a giulio cesare, affermando che l'
: indi a certi dì co'detti berignalli favellò e mai contra loro non pronto;
a seguire gli studi suoi, gli favellò in questa guisa. p. petrocchi
, i-xv-5: così [giove] favellò e rabbrividossi la venerabile giunone dal bovino-sguardo
far conto che, se 'l boccaccio favellò una volta in un modo, nel medesimo
salviati, 9-175: il min turno favellò forse del fine occulto e della 'ntenzion segreta
. domenichi, 5-245: il pescara favellò con tanta gravità e veemenza che fabrizio
: « io non possiedo anella », favellò annetta « ma taglia una ciocca dei
padre in pericolo, sciolse lo scilinguagnolo e favellò. -imparare a pronunciare parole
e, essendo solitariamente con lui, favellò. alfieri, xiv-i- 149:
, iii-287: lo spirito del signore favellò per me. serdini, 1-255:
chiamata adunque a consiglio la sua gente, favellò rellare su lui. il leone si svegliò
i-257: compiuto lo tempo del pianto, favellò iosef alla famiglia di faraone, e
siri, vili-1156: sopra queste materie favellò lungamente a'plenipotenziari svetesi il residente la
trattò della morte di david, e si favellò di quei saggi e giustis- simi ricordi
dore, e con arrogante voce sì favellò. -sputare veleno-, v.