cotali campi diventano abbondanti per seminazion di fava o di lino, se alcuna volta fossono
i presidenti] dessero a ciaschedun consigliere una fava denotante l'affirmativa, ed un lupino
crescenzi volgar., 3-8: la fava, secondo palladio, è da sarchiare;
/ del vagliator sussulta della bruna / fava e del cece l'arido legume. manzoni
più comune prendere due piccioni con una fava, cercare di conseguire due vantaggi con
). ant. eleggere. fava, v-63-15; et perciò avemo facto sonare
pietra cristallina, della grandezza d'una fava, dotata di speciali virtù: si
il cristallo, e grandi quanto una fava, le quali dicono che usandole milone
cruda, / faxoi, ayo e alesa fava. 0. rucellai, i-iii- 2-161
oncia di biacca grossa e quanto una fava di lapis amatita, e macina bene
missione diplomatica. g. fava, v-63-2: avegna che usanza recherà de
d'infanzia: conosciuto dall'infanzia. fava, v-58-4: qualora eu ve mandarò le
amicizia; familiarità. fava, v-60-3: no è tesoro ch'eo
pallottola: prendere due piccioni con una fava. g. m. cecchi,
(volgarmente noto con i nomi di fava lupina, fagiuolo della madonna, liburno
, 4-54: perché non ha diletto / fava senz'olio, o con la
le 'nfiature dell'apostema ripercuote [la fava], se nel principio cotta in aceto
volgar., 3-8: masticata la fava e alle tempie apposta, gli umori agli
de l'arcavolo mio nacque / della fava d'orlando furioso. b. davanzali,
se ne fa pezzi grandi quanto una fava e cuocesi in vaso di terra in acqua
abbia pregno / il goffo capo d'àsinesca fava, / che un tal ben chiaro
, che pareva che aspettassero rimbeccata di fava infranta. tasso, 14-57: qual cauta
due co lombi ad una fava. periodici popolari, ii-645: [le
, avv. disus. vicendevolmente. fava, v-63-11: tutte le cose son grande
senso più ristretto: il frutto della fava. -baccèllo greco, baccèllo dolce:
. burchiello, 87: l'ignuda fava di quel gran baccello. idem,
, agg. e sf. varietà di fava da orto con grossi semi.
= lat. baiàna fiaba 'fava di baia '; cfr. aret.
; cfr. aret. bagiana 1 fava fresca sgranata ', milan. basgianna *
fresca sgranata ', milan. basgianna * fava vernina ', sicil. vajana *
cervello? = traslato di baggiana * fava, baccellone '(cfr. baggeo
, / e credei pel migliore dar la fava. / discorrendo tra me dicea pian
agg. dial. particolare qualità di fava e di noce. jahier, 85
ha gli incisivi con il germe di fava (cioè un residuo di dente)
il fior de'galantuomini; -palla o fava bianca: voto sfavorevole. e scoprendolo
giorno, / andar sicura per la fava al forno. note al malmantile, 3-53
del trifoglio: botrytis trifola; della fava: botrytis fabae; della canapa:
vivono nei rami delle leguminose: fava, pisello, lenticchia, cece
in viso pareva una lenticchia, una fava risecchita. 6. foruncoletto.
o ufizio ti voglia favorire, dandoti la fava nera. idem, 18-1-220: molti
cannone. pataffio, 6: con una fava bugia vuo'tu nulla. pulci,
calda: prendere due piccioni con una fava. aretino, 8-187: nascondilo nel
caldo: prendere due piccioni con una fava (cfr. calda, n. 2
trovò alloggio in una stamberga che tan- fava, ancora a quell'opra, di grasso
canchero betta! disse: ell'è una fava. pascoli, 1490: va il
-per simil. e al figur. fava, v-60-10: che la candela facta de
il regaldi ha preso due piccioni a una fava, ha parlato cioè dell'egitto,
, nel genov. carlevà. cfr. fava, v-61-1: « noi qua- resema
nemico annasare. -figur. fava, v-62-12: se tu [carnelvale]
cavaticcio per il canneto, da seminar la fava, da preparar la terra per
. alamanni, 5-1-174: sian la fava pallente, il cece altero /.
/ del vagliator sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume. verga
, al pero, al pisello, alla fava, al lupino, al carrubo,
, appiastro, papavero, lente, fava, pisello, bassilico, cedrangola, che
4 ciborio 'chiamavasi da principio una certa fava di egitto, poi il guscio di
egitto, poi il guscio di essa fava, che serviva di coppa ne'festini
dal gr. xtpópiov 'frutto della fava d'egitto ', da cui, per
. alamanni, 5-1-176: sian la fava pallente, il cece altero, /.
sono il frumento,... la fava, i lupini, i ceci, la
dar di signore a uno cittadinuzzo di fava, sarebbe cosa troppo gretta e meschina.
, come dicevano essi, cioè la fava o 'l suffragio. 3. in
gambo quadrangulo, simile a quello della fava, le foglie come della piantagine.
le mani che colla cocitura d'esta fava. palladio volgar., 4-20:
dioscoride], i-319: chiamasi la fava d'eggitto colocasia, percioché così particolarmente
, ii-94: la colocasia, detta fava egizia, fa intorno al nilo, con
. -pigliare due colombi con una fava: ottenere due risultati favorevoli con un
/ per pigliar due colombi a una fava. g. m. cecchi, 9-1-2
, come si dice, / a una fava due colombi. allegri, 196:
dice, pigliando tre colombi a una fava, ha contentato il mio amico, sodi-
su a sedere, e misa la fava nel bacallo me la avrei spinta nel
de legname comunale a le sue dispese. fava, v-61-18: ma impertanto neguno omo
voglio che facciamo il re de la fava, e che fino a carnasciale duriamo
suoi ramu- scelli a grossezza d'una fava gomma simile al mastice, la qual
gomma simile al mastice grossa quanto una fava. tramater [s. v.]
o di una repubblica medievale. fava, v-61 23: diffido li latrone,
m. cecchi, 255: -oh! fava! io dubito / ben più di
per aver d'intorno quattro copistuzzi di fava, che pigliano le regole dal tuo
pulci, 7-17: il padiglion ciuf- fava / di sopra, e tutte le corde
molte piante (cumaruna, trifoglio, fava tonca, meliloto): si presenta
o rosei; i semi dànno la fava tonca (usata per aromatizzare il tabacco
tanto grido, ne avea più gran fava / che se avesse un cappel da cardinale
che sicuranza ormai nulla non daia. fava, xxviii-14: fazo prego e clamo
anche dell'oggetto). fava, xxviii-16: unde lo mundo, lo
nullo omo ene dignu te mentovare. fava, xxviii-8: em per quello che tu
quindi la sverza, e quinci la fava, o il finocchio,...
sale e vino e orzo e farro e fava. algarotti, 2-57: queste pelliccile
agognare. - anche assol. fava, xxviii-12: ell'è usanza che quelle
dice, ciò che si afferma. fava, xxviii-14: quanto savere scia in voi
, con ossequio, con deferenza. fava, xxvii-7: supplica la mia parvitade a
; deferenza, ossequio, riverenza. fava, xxviii-12: tanto è lo preclare amore
'1 diametro, e 'l centro della fava, / ed una madia cieca,
-piè del diavolo: erba nocca, fava di lupo. 0. targioni
tozzetti, 2-2-497: 4 erba nocca, fava di lupo, piè di diavolo '
pietro ispano volgar., 1-5: fava dibucciata cotta, impiastrata, toglie il
, d'interesse). fava, xxviii-n: no serave desevele u rasonevele
adatto, opportuno. fava, xxviii-n: multe cose ènno quelle che
parti, la causa di qualcuno. fava, xxviii-7: a vui, sì corno
infinita perfezione del creatore). fava, xxviii-n: studia, che neguno defecto
diffida, n. 2). fava, xxviii-15: et imperciò diffido il latrone
equilibrio fisico o psichico). fava, xxviii-16: unde lo mundo, lo
/ ca multu s'emm entremetia. fava, xxviii-12: per lo quale [vostro
, un fenomeno naturale). fava, xxviii-17: andato sono al prato de
dio e al prossimo; carità. fava, xxviii-10: scicomo persona a voi coniuncta
cospetto. - anche al figur. fava, xxviii-17: in presenzia del maestro e
di attaccamento eccezionale, eccessivo. fava, xxviii-7: a vui, sì corno
(e dai semi si ricava la fava tonca, mentre il legno è usato
sua spera / e fande mostramene. fava, xxviii-16: tu [quaresima] è'
; e messelo a partito, non fu fava discordante. leone ebreo, 5:
volgar., 3-8: ancora la fava fessa, e sopra la vena aperta posta
fatti discrepanti dalle parole, prese una fava bianca, e, mostratala a tutti,
fra'vent'anni / l'amore ci fava far delle pazzie. pananti, i-280:
, iii-4-277: pare eziandio che il fava avesse incarico di disporre che in qualche
a usar l'acqua del fior della fava distillata e quella de'fiori del giglio
. 17. locuz. -distinguere la fava dal baccello, compieta da nona,
, /... / distinser la fava dal baccello. = voce dotta
scrupolo, con stretta osservanza. fava, xxviii-16: comandamoti destrectamente ca,
discordia, dissenso; antagonismo. fava, xxviii-16: da te [quaresima]
nelle sue preoccupazioni; condolersi. fava, xxviii-8: fortemente ne dolemo de le
-vostra dominazione: appellativo onorifico. fava, xxviii-13: la quale electione ve represento
/ che tu se'tutto minchia, fava e zugo / d'appiccicarti per dondolo di
disgrazie, a fatti spiacevoli). fava, xxviii-12: per quello ch'ell'è
tentennare; non sapersi decidere. fava, xxviii-17: in presenzia del maestro.
crescenzi volgar., 3-8: la fava in quaranta dì fiorisce e insieme- mente
delle leggi, venne fatto ancora il fava. = voce dotta, lat.
che non faria di morte -naturale. fava, xxviii-7: a vui...
hypericum perforatum), sia l'erba fava, o fava grassa, o erba
, sia l'erba fava, o fava grassa, o erba da calli (
, carnose (che ricordano quelle della fava), fiori bianchi o porporini in
tozzetti, ii-497: 'erba nocca, fava di lupo, piè di diavolo '
e dell'altra spezie, due sorti di fava grassa. a. cocchi, 5-1-201
/ « ben ci faranno ceci fava ervilia! ». / e passa,
nell'opera letteraria, ecc. fava, xxviii-12: per lo quale [vostro
piacer vostro, ché a voi tocca questa fava. botta, 5-202: non valsero
sf. chim. alcaloide contenuto nella fava del calabar: si presenta in cristalli
sf. chim. alcaloide contenuto nella fava del calabar, solido, cristallino, leggermente
voce indigena della guinea che significa 'fava '. esèrtile, agg. zool
che null'altro omo che sia. fava, xxviii-12: per quello ch'ell'è
condizioni dello spirito, ecc. fava, xxviii-11: multe cose ènno quelle che
v'adori -e voi non m'intendate. fava, xxviii-8: tu èi omo digno
situato sui piccioli, o quello della fava, situato sulla stìpole).
. faba, v. fava. fabària, v.
. = deriv. da faba 'fava in senso osceno (secondo la formazione
fàbulo, sm. ant. piccola fava. scroffa, 41: così
. fàbùlus, dimin. di faba * fava '. fabulosaménte, avv.
quindi la sverza, e quinci la fava, o il finocchio. d'annunzio,
. alamanni, 5-1-175: sian la fava pallente, il cece altero, / il
; adulteratore di merci. fava, xxviii-15: imperzò diffido il latrone,
è il mio consilio: / a una fava due colombi presi / saranno. ariosto
crescenzi volgar., 3-8: la fava, secondo palladio, è da sarchiare,
di miglio, di segala, di fava. -gabella della farina: nell'
di favère * favorire '. fava (ant. faba), sf.
si vuole seminare in terra secca: la fava solamente in umida. crescenzi volgar.
. crescenzi volgar., 3-8: la fava... è da sarchiare,
accanto risonavano. -seme o frutto della fava che si può mangiare tanto fresco quanto
mani che con la cocitura d'esta fava. sacchetti, 35-18: disse il
volevano che l'uomo s'astenesse dalla fava, quasi che non il ventre,
qualche osteria, si mangiava formaggio salato e fava fresca, si beveva il buono vino
soderini, ii-94: la colocasia, detta fava egizia, fa intorno al nilo,
e cruda. durante, 2-181: fava d'egitto e colocasia... produce
nell'industria. vallisneri, iii-403: fava di s. ignazio... è
targioni tozzetti, ii-184: * fava di s. ignazio '. si conoscono
da chi fabaria, e da chi fava grassa, e da chi fava inversa;
da chi fava grassa, e da chi fava inversa; nondimeno... il
come il pino, il loto, overo fava greca, la quale in roma per
: giusquiamo. durante, 2-231: fava porcina, perché mangiandone i porci di
iv-22: che tu se'tutto minchia, fava e zugo. aretino, 8-107:
io ci lascio entrare il terzo di una fava, e poi lo pianto, con
de l'arcavolo mio nacque / della fava di orlando furioso. 4.
, e importi il sì, e la fava bianca per lo negativo, e importi
a uno che ha un capo pieno di fava, e non siàno ancora di quaresima
abbia pregno / il goffo capo d'asinesca fava, / che un tal ben chiaro
, non come certi, / più fava che creanza e gentilezza. 6
al mur gitta. -aver gran fava: esser pieno di vanagloria, di
domin'è costui, ch'ha sì gran fava? saccenti, 1-1-2: dicon che
, / e in quel cambio di fava si provvede. pananti, i-312:
tanto grido, ne avea più gran fava / che se avesse un cappel da
cardinale. -dare o rendere la fava: votare. macinghi strozzi, 42
otto che disse, che non renderebbe mai fava a questo partito. giovio, ii-102
, non potendo arrivare a dar la fava mia in sessione. buonarroti il giovane,
si mostra, / e dà la fava, e siede a far ragione. g
se non d'accordo. -di fava: di nessun conto, di nessun valore
del vostro, che certe letteruzze di fava, che sono più tosto scomuniche che
... / qualche capriccio di fava, uh uh ardita, / fanne salsiccia
tristo, profeta salvatico, strologo di fava. gioberti, 1-i-470: voi credete che
disposte ad accogliere favorevolmente qualche volteriuzzo di fava camuffato alla gesuitica? -sentenziare a
camuffato alla gesuitica? -sentenziare a fava cruda: pronunciare un parere sfrontatamente.
rancida e muffata, che sentenziate a fava cruda sopra l'uso delle aspirazioni?
l'uso delle aspirazioni? -è tutto fava, tutt'è fava: è lo stesso
? -è tutto fava, tutt'è fava: è lo stesso, è tut-
quei libri e compresi che tutta era fava. g. m. cecchi, 1-ii-158
-tu vuoi dir la fenice. -tutt'è fava. lippi, 6-93: o laccio
rete abbia quel legno, / è tutta fava. b. corsini, 10-65:
: donne e bestie al fin son tutte fava. -far fave e fagioli: v
n. 13. -farsi beffe della fava: disprezzare una cosa che andrebbe tenuta
di dire: e'si fa beffe della fava. -fava! 0 fava!:
beffe della fava. -fava! 0 fava!: esclamazione di stupore o ira.
ira. grazzini, 4-324: sua fava: tu ne farai più parole di lei
. m. cecchi, 1-1-170: oh fava! curzio, / per la piana
, xxv-11-235: che dici tu, fava? e dove sei, olà? or
betta! disse: ell'è una fava! addio speranze mie, siete finite.
, siete finite. -gettare una fava in bocca al leone: dare poco
che altro non era, che gittare una fava in bocca al leone.
. -non valere o non stimare una fava: non valere o non stimare nulla
or che varrebbono le medicine? una fava. coletta, 3: jà passao
.. / non te stimo più una fava. -pappa le fave, pappa
. -pappa le fave, pappa fava: bietolone, persona insulsa, sciocca
a questi sorbi brodo, a questa pappa fava ed a questo trangugia lasagne. a
pincione. -poter andare per la fava alle tre ore o alla mezzanotte:
4-74: oggimai voi potete andar per la fava alle tre ore. g. m
, 22-12: tu puoi ir per la fava alle tre ore, / senza lanterna
a mezza notte al forno per la fava. -prendere due piccioni con una
. -prendere due piccioni con una fava: conseguire due scopi in una volta
il mio consilio: / a una fava due colombi presi / saranno. caporali,
poeti: / e due colombe ad una fava colse. moneti, 347: in
/ col prender due colombe in una fava. paolieri, 7: pigliavo due piccioni
7: pigliavo due piccioni a una fava: stavo al riparo dalle granate e lavoravo
. -uccellare le fave, la fava: sollecitare un voto a proprio favore
. -mi par che uccelli / la fava. non mi batter più la porta.
di essere uccellati. -viso di fava: sciocco, stupido, stolto.
i-57: « avverti ben, viso di fava, / che s'io t'ammazzo
son pur'io, dicea, viso di fava. 8. dimin. favùccia
= dal lat. faba * fava '(termine indoeuropeo dell'agricoltura).
africa boreale (è detta anche erba fava o favaiola). -ant. anche
. fabicella, dimin. di faba 1 fava '. favàggine, sf.
fabago -inis, deriv. da faba 'fava '. favàio { favaro),
favaro. = deriv. da fava. favaiòla, sf. bot.
ii-403: favagèllo. favaiola. erba fava. = deriv. da fava.
fava. = deriv. da fava. favaie, agg. che si
gamba. = deriv. da fava, nel senso osceno di * pene '
. sedo (ed è detta anche fava grossa; erba di san giovanni).
chiamata da chi fabaria e da chi fava grassa e da chi fava inversa,
e da chi fava grassa e da chi fava inversa, nondimeno per non vi si
thelèphium.... fabaria. fava inversa. off. fava grassa. fava
. fabaria. fava inversa. off. fava grassa. fava inversa. erba s
fava inversa. off. fava grassa. fava inversa. erba s. giovanni.
favarulo, sm. baccello di fava. soderini, iv-20: d'
nozze. = deriv. da fava. favazzo (favàccio), sm
prispolone. = deriv. da fava. favéto, sm. campo
dioscoride], 271: nasce [la fava d'egitto o colocasia] per
2. favino, varietà di fava avente legumi cla- vati con tre o
parte terminale arrotondata a forma di piccola fava che si usa per dare la forma
italia. = dimin. di fava. fàvia, sf. zool
favino, sm. agric. varietà di fava. = dimin. masch.
= dimin. masch. di fava. favismo, sm. medie
aspirazione del polline dei fiori di fava o all'ingestione dei semi, con febbri
allergico. = deriv. da fava. favissa, sf. archeol
giovani orgogliosetti. = deriv. da fava, nel senso di * boria, superbia
aia. 2. stoppia di fava; gambo di fava secca. domenichi
2. stoppia di fava; gambo di fava secca. domenichi [plinio],
3. quantità di calorie fornita dalla fava. targioni tozzetti, 7-ni: la
vana / 'l battaglio par che sia di fava lessa. verga, 2-229: all'
. detta anche celidonia minore, erba fava, favagello. = voce dotta
tacco tifoso, sopra una buccia di fava. = deriv. da fifa1
, 3-8: spargesi il seme [di fava] ne'luoghi freddi in fine di
ottobre quindi la sverza, e quinci la fava, o il finocchio,..
crescenzi volgar., 3-8: quando la fava è in fiore, l'acqua
e questi eron trentacinque / fiorinuzzi di fava. -spreg. fiorinàccio.
leguminose papiglionate tropicali con foglie alterne; fava di calabar. = voce
crescenzi volgar., 12-3: quella fava ch'è di gennaio seminata, in
! il cuore diventava piccino come una fava e tutta la vita si raccoglieva sul
ringrassano con la farina di essa [fava] i buoi quando son magri, per
espressione lat. [faba] frèsa * fava sbucciata, fava tritata '(da
faba] frèsa * fava sbucciata, fava tritata '(da frendère * tritare,
, i-585: àgapi frugalissime a base di fava fresca e di pecorino o di bruciate
caldo... nel terreno gagliardo la fava. soderini, ii- 395:
, 75: passo il gambo ha la fava infino in vetta / e divenuta ogni
tutta la virtù generativa / nel mezzo della fava essersi messa. gemelli careri, 1-v-133
sf. farmac. alcaloide contenuto nella fava di calabar, amminoossido della fiso- stigmina
. 8. veter. germe di fava: cavità che si produce nella superficie
-gettare le fave al muro: cfr. fava, n. 7. -gettare le
non vale un cece, né una fava, / questo varrà men d'una ghiabaldana
una pietra gialla, grande come una fava, e si à una cotale vertù ch'
', 'dente cavallino ', * fava porcina 'ecc. cresce ne'siti
* porco 'e xùafaot; 'fava ': 'fava porcina ');
xùafaot; 'fava ': 'fava porcina '); cfr. fr.
tozzetti, iii-395:. gleditsia spinosa. fava americana. = forma italianizzata del
astenga di gustare e di godere della fava. pallavicino, 7-171: [aveva]
venga quel modo di dire: aver gran fava, cioè gran gonfiatura, albagia,
crescenzi volgar., 3-8: la fava e tutti gli altri legumi, in vasi
gorgoglione simigliante in figura a quello della fava cicerchia ed altri legumi. g. gozzi
del vostro, che certe letteruzze di fava,... con una certa grammaticuzza
: diremo di grani, cuome sono fava, faxuolli, cicere e pizolli, lente
lombarda. loredano, 1-41: la fava è un cibo grosso, umido, nocivo
, 7-3: in questo modo [la fava] non avrà poi infìrmità di gurguglioni
scriver la regola del fame [della fava] un buon tegame, e mandarvela
con grasso di pecora, [la fava] sovviene, se sopra il luogo del
di biacca grossa e men ch'una fava di cinabro. leonardo, 7-i-71: questa
oncia di biacca e quanto una piccola fava di cinabrio macinando e temperando. praga
che non mi vendan per torta la fava, / e m'incartoccin le vecce per
vostro nulla; anzi, gonfi d'asinesca fava, vi siete applicati a disprezzar tutti
plinio], 12-25: la farina di fava..., cotta con lo
3-8: quegli che spessamente la fava usano, indigestione e enfiagione hanno, ancora
reno. = denom. da fava (per la somiglianza del colore degli
degli acini a quello dei semi di fava) col pref. in-con valore illativo
panico o altra biada, l'infranger fava o ceci o altro legume. nannini
maestro maffeo di berto, infrangitore de fava. = nome d'agente da infrangere
vin vermiglio, se la lavatura della fava infranta vi si mischi nel vino.
noci mezzo forate, quando una cocitura di fava infranta. scappi, lxvi-2-59: piglisi
.. il contadino che semina la fava da seppellire come ingrasso di questa sterile
. palladio volgar., 2-9: la fava, se due volte si sarchi,
fico alessandrino / ed innestovvi la romana fava. 7. fig. accogliere
; coito. oddi, xxi-n-374: fava ti ha rimbracciato flamminia, qui in
salvia. burchiello, 49: fava con che l'olio fritto insalvi, /
: io qui come un bellissimo viso di fava me ne sto insolidito in guisa che
rete / e riman preso el colombo alla fava. = denom. da tasca
, 5-30: or quanto è buona la fava menata / ed unta bene, quando
io voglio che facciamo il re de la fava, e che fino a carnasciale duriamo
. allegri, 4-56: la fava,... se ben intonchia qualche
in basso. — popol. fava inversa: fava grassa (v.
— popol. fava inversa: fava grassa (v. anche fava
fava grassa (v. anche fava, n. 1). ventura
mettetelo all'umido et abbiate foglie di fava inversa verde. d'alberti [s.
[s. v.]: 'fava grassa ', da'botanici detta '
detta 'fabaria 'che è la * fava inversa ', officinale...
* porco 'e xóajxoc; 'fava ': * fava porcina '. cfr
e xóajxoc; 'fava ': * fava porcina '. cfr. giusquiamo e
. loredano, 1-42: la fava isterilisce le piante e le galline,
, 2-231: 4 iusquiamo '. fava porcina, perché, mangiandone i porci
'lampasco 'o 'mal della fava ', per combattere la quale usano di
mezz'oncia di biacca, e quanto una fava di lapis amatita. baldinucci, 79
favorevoli; prendere due piccioni con una fava. caporali, i-96: né trovò
l'orzo quando n'ha cinque, la fava ed altri legumi quando sono quattro dita
struttura a quello del pisello e della fava, e perciò state dette piante di
ordinò a molti cuochi che cucinassero grano, fava, cicerchie, fagiuoli, ceci e
una via di scampo. -gettare una fava in bocca al leone: adoperarsi inutilmente
che altro non era che gittare una fava in bocca al leone. -fare
lauro, 30: dassi a la fava luogo grassissimo e letamato d'avantaggio, e
altro del vostro che certe letteruzze di fava, che sono più tosto scomuniche che lettere
con i piedi scalzi andare attorno spargendo fava nera. cesarotti, i-xvii- 172
oricello sono questi: fior di fava, lillaco, viola del pensiero, magenta
dell'avorio mescolata con sale arrostito e fava infranta minutamente, dandola a digiuno,
3-8: con rose mischiata, [la fava cotta] il dolore
10. bot. disus. fava di lupo: erba nocca, pie'
targioni tozzetti, ii-497: 'erba nocca, fava di lupo, piè di diavolo '
quel medesimo male vale il macco della fava ben cotto, come quando si manuca
. con la panata e con la fava infranta, come sarebbe a dire macco
a mestolata / sparger sull'olio la fava menata / con le man leggiadrette al
. con la panata e con la fava infranta, come sarebbe a dire macco.
fiacca. tonata, 2-389: la [fava] bianca poi posta sopra una tavola
comp. dall'imp. di mangiare1 e fava (v.). mangiafèrro,
mercé, favore, grazia. fava, xxviii-14: a tuti li santi e
, marcisce o si secca, come nella fava. = voce dotta, lat.
, metegie sopra di la farina di fava e de cicero rosso cum litargiro e aloe
cadere marcisce o si secca, come nella fava. 10. sm. marciume
/ 'l battaglio par che sia di fava lessa. b. fioretti, 2-3-2:
allegri, 4-58: non vorrebbe la fava esser piccina, / però troppo, né
di san pietro. -masticare la fava: affaticarsi senza scopo né risultato,
ma era a punto un masticar la fava. -masticare la ghianda: nutrirsi
region. mediciniera di spagna: fava purgativa dell'india (iatrophacurcas).
un bell'uccello col dorso color di fava, colla fronte e col ventre turchino
, / geva garbata, a menarmi la fava. malatesti, 51: s'io
, 5-118: oh quanto è buona la fava menata / ed unta bene, quando
fresca, secca e parte infranta e fava menata. groto, 3-52: come un
, 3-8: dal mese di giugno la fava, al menomar della luna) si
9-143: voi con veste intagliate a scacca fava, / dite: a che siete
mestolata, / sparger sull'olio la fava menata / con le man leggiadrette al mondo
5. agric. disus. fava mezzolana: varietà di fava con seme
disus. fava mezzolana: varietà di fava con seme medio. manuzzi [s
si dà per aggiunto ad una specie di fava. 6. locuz. tenere
, / che porta in campo nero fava rossa / e cava il dolce mel delle
, mettendo su quel morso una meza fava sanza guscio. marino, 13-221:
/ che tu se'tutto minchia, fava e sugo / d'appiccarti per dondolo d'
e vino e orzo e farro e fava: / sacro miscuglio, onde i devoti
cruda, / faxoi, aio e alesa fava, / paniza freda e rava.
tosto rispose ed alla spiattellata / il fava, che non c'era alcun mitidio,
] figliano, se orzo arrostito o fava o moco o veccia o rosbiglie si dia
ovvero tre dì s'immolli [la fava], quella che poi nascerà miglior
de lo lacte, pone dentro la fava trita cum chiara de ovo. dalla
un mese. come fu di bruno fava. -momento, -disse vincenzo. -non dipende
. crescenzi volgar., 3-8: la fava cotta e la colatura sua bevuta il
: se ci è alcuna a chi la fava piaccia, / la meglio infranta abbiam
: ha nell'insegna un mortaion da fava / con un grosso pestello e i suoi
, la patata, il sedano, la fava), nelle quali le foglie risultano
nel giocare a mosca cieca o alla fava l'avea non so che di vivace e
nuocer pronte; / ma pico e il fava ruzzolando tuffi / facean che larghi stessero
buoi / e provveda per lor la fava e il napo. b. del bene
facendosi empiastro della scorza di essa [fava] e se gli metteranno alle parti basse
che, sotto figura e color di fava, comprendeva una nuova spezie di torta,
presidenti] dessero a ciaschedun consigliere una fava denotante l'affermativa ed un lupino la negativa
, 142: nenufàr fior di fava tuor se vuole / di spino, di
istituto di francia. -nero della fava o di fava: ilo della fava.
. -nero della fava o di fava: ilo della fava. tesauro,
della fava o di fava: ilo della fava. tesauro, 2-85: ho o
tesauro, 2-85: ho o nero della fava. -figur. nulla, niente.
non ha che fare un nero di fava né con venere né con adone.
sacra ai boschi. rassembrano a quelle della fava d'egitto;... alcune nuo7
diffusa nel nordamerica. -noce pepita: fava di sant'ignazio. tramater [s
s. v.]: 'noce pepite fava di s. ignazio. -noce pesca'
gravissimo il toccare e 'l nominare la fava. lemene, i-23: rossina, che
, i-317: quando chiedevo al barone fava d'ottenermi un udienza dal presidente, egli
, per averne il novero, metteva una fava nera, e per ogni femmina una
nera, e per ogni femmina una fava bianca. fazio, ii-29: questa
, andava contando con alcuni grani di fava, i quali gittava nella scarsella,
tavolaccio piglia in mano da ciascuno una fava, e queste poi si contano e
, le cipolle et omni agrume, la fava et omni legume, lo troppo scrivere
con frondi che si rassembrano a quelle della fava d'egitto:... alcune
giorni nodrir- gli di frumento o di fava. -di animali (anche in
mestolata a mestolata / sparger sull'olio la fava menata / con le man leggiadrette al
. -levare l'olio di su la fava a una donna: sottrarle i favori
non le levasse loglio di su la fava. -mettere olio nella lucerna,
d'oltramarino, / poi di foglie di fava dan colori! giovio, ii-92:
: la dama cui tocca in sorte la fava bianca è la regina della festa;
della festa; il cavaliere cui capita la fava nera... è il re
bruno verdiccio, bianchiccio di sotto, color fava nel collo e nell'estremità della coda
, con fichi secchi e farina di fava ch'aveva più similitudine d'ottone e
per campar suo vita. -essere una fava in bocca all'orso: per indicare
. e proverbialmente: 'è stata una fava in bocca all'orso '.
esse. e di color bruno- fava con macchie nericce di sopra, grigiastre di
, la farina, il pane, la fava, il riso e l'altra vettovaglia.
come qua il cece, la fava e la lente. = dallo
pan di cruschello. -pane di fava: di farina di fave. -al figur
figur. nell'espressione un pane di fava mal levato'. uomo buono a nulla
cosa sì fatta, / cioè un pandi fava mal levato. -pane di legume:
san silvestro. -un pan di fava mal levato: uomo da nulla,
fatta, / cioè un pan di fava mal levato. -un pane e una
: 'pigliar due colombe a una fava, pigliar due tordi a una pania '
cruda, / faxoy, ayo e alesa fava, / paniza freda e rava.
mezz'oncia di biacca e quanto una fava di lapisamatita. guarino guarini, 1-24
cece (v.). pappa fava, v. pappalefave. pappafico (
.). pappalefave (pappa fava, pappa le fave), sm.
che a questo sorbi bruodo a questo pappa fava ed a questo trangugia lasagne. varchi
comp. dall'imp. di pappare e fava (v.). pappamangiamòccoli,
pugniticcio, le pappardelle sarebbono come la fava senza olio. sansovino, 1-16: i
, che portava / ghirlande di foglie di fava. -bosco parrasio: nel linguaggio
una testa di un dalfino grande quant'una fava da partito grossetta. misura,
aloe patico la mon- tansa d'una fava. balducci pegolotti, i-376: aloe sono
voglio che facciamo il re de la fava, e che fino a carnasciale duriamo a
v.]: 'pecuri specie di fava che cresce al brasile: grossa un pollice
le fave purgative] nel mezzo della fava che divide le due metà una pelliccila sottile
: la dama cui tocca in sorte la fava bianca è la regina della festa;
della festa; il cavaliere cui capita la fava nera... è il re
partito, e sempre di una sola fava si perdé. a. allegretti [
mattina per disgrazia che una certa vaneggia di fava gli era stata guastata, per sì
regaldi ha preso due piccioni a una fava, ha parlato cioè dell'egitto, e
se ci è alcuna a chi la fava piaccia, / la meglio infranta abbiam
rema, samacchi, cacca, fava e mocci. lorenzo de'medici, ii-184
il maggio, il pinolo, la fava, lo stendardo, ecc.).
in mezzo l'orto suo piantò la fava. aretino, 20-33: poi che il
. allegri, 4-58: non vorrebbe la fava esser piccina, / però troppo né
. -prendere due piccioni con una fava: v. fava, n
due piccioni con una fava: v. fava, n i. prov.
: la dama cui tocca in sorte la fava bianca è la regina della festa;
festa; il cavaliere cui capita la fava nera... è il re;
. -pigliare due colombi con una fava: v. colombo1, n.
/ e riman preso el colombo alla fava / e non si cava mai fame né
crescenzi volgar., 3-8: la fava in quaranta dì fiorisce e insiememente cresce
per simbolo questo gustoso legume [la fava] stimolatore, in chi se ne cibi
pultis 'polenta di farina di farro o di fava, farinata', da accostare al gr
di saggina cotta o di farina di fava o fava cotta. lomazzi, 4-i-216
saggina cotta o di farina di fava o fava cotta. lomazzi, 4-i-216: chi
. monosini, 380: semina la fava nel polveraccio / e 'l grano nel
289: si semina meglio [la fava] in terreni grassi e umidi che secchi
: vada a riporsi a sua posta la fava, / perché il piantar carote or
pregno / 11 goffo capo d'assinesca fava, / che un tal ben chiaro e
/ da pretaciol si pasca a pan e fava. p. verri, 2-ii-115:
ò prezzato / assai meno che una fava. sanazaro, iv-352: lor vonno prezzar
far scelta di quella semenza di quella fava che nacque prima dall'altra, perché
signore / e dicendo sen va con fava e boria, / facendo il principùccio.
perfetta cicatrice. loredano, 1-42: la fava isterilisce le piante e le galline,
loredano, 1-42: gli antichi dalla fava pronosticavano felicità. giannone, i-195:
enumera e descrive: il ghislardi, ora fava, che prospetta la chiesa della madonna
il pugniticcio, le pappardelle sarebbono come la fava senza olio. romoli, 151:
: dànno una zappata e pongono una fava con un pugnèllo di concio e vanno avanti
vanno avanti; una zappata, una fava, un pugnèllo di concio e avanti.
altrove le pazzie, / che la fava del mauro era coperta / di pulcion negri
], 18- 12: la fava è buona in più modi...
/ chi purga, tigne, chi fava o scarmiglia; / chi pettina o scardassa
quarro di biacca grossa, quanto una fava d'ocria chiara, men che mezza fava
fava d'ocria chiara, men che mezza fava di nero. statuto dell'università e
., 12-1: non vuol [la fava] luogo magro né nebbioso. e
contrade a posta di pochi quattrini di fava. alfieri, xxxix- 254: beati
tesori, e non pochi quattrinucci di fava, gli avea arrecati. pirandello,
, chiù. / -che cenno starno di fava è cotesto? / noi conoscerà mai
oncia di biacca grossa e quanto una fava di lapis amatita, e macina bene
che altro non era che gittare una fava in bocca al leone. capellano volgar
in sabbione e magra terra [la fava] non pervien bene e non frutta bene
e buoi, / provveda per lor la fava e il napo, / se
cruda, / faxoy, ayo e alesa fava, / paniza freda e rava.
. raccontare, sapere la rava e la fava: tutto, nei minimi particolari,
hanno già contata 'la rava e la fava 'su tutto ciò. linati,
, 19-102: sapeva la rava e la fava di tutti i loro proprietari. p
, mi raccontano la rava e la fava. = var., di
giochi (talora nell'espressione re della fava, per indicare chi ha trovato la
, per indicare chi ha trovato la fava nascosta nella sua porzione di torta)
io voglio che facciamo il re de la fava, e che fino a carnasciale duriamo
la dama cui tocca in sorte la fava bianca è la regina della festa; il
festa; il cavaliere cui capita la fava nera... è il re.
lasciò sussistere che il 're della fava '. giorgini-broglio [s. v
: la dama cui tocca in sorte la fava bianca è la regina della festa;
della festa; il cavaliere cui capita la fava nera... è il re
, / rema, samacchi, cacca, fava e mocci. dottori, 1-251:
rendere la civaia... cioè la fava o il suffragio. p. del rosso
rendesse un solo suffragio. -rendere la fava: v. fava, n. 7
. -rendere la fava: v. fava, n. 7. -rendere la
re che ha bassa statura. reuccio della fava: re incapace, stolto o di
volte la paga a quelli reuzzi della fava di que'tempi. la madre è
iii-297: 'ricino maggiore'...: fava purgatrice dell'india occidentale...
. paganino bonafè, xxxvii-178: toli fava e cierri vian- chi, e melega
è una pietra gialla, grande come fava, e si à una cotal vertù eh
vegetabili, come il granturco, la fava, la barbabietola ecc. si può dar
un fico, / più colombe ad una fava / piglierò, come s'usava /
, non so se vada cercando la fava. ohimène, come tutta mi ringalluzzo.
si ringrassano con la farina di essa [fava] i buoi quando son magri per
fosse meglio di seminarvi per qualche anno fava... overamente altre cose che
, / che non vole- van render fava nera, / perché 'l risciacquatoio facea gran
vignali, no: avea poi una fava di un quarto di lunghezza, quale
cappelletto con il quale e'ricopre la fava, quando egli entra in quale potta o
rispetto: i mafiosi. g. fava, io-7 * 7: gente di rispetto
lauro, 36: quattro moggi di fava o sei nel vernato terreno vogliono due
con i piedi scalzi andare attorno spargendo fava nera, rivolgen- dolasi prima per bocca
che pareva che aspettassero l'imbeccata di fava infranta. 3. locuz. -andare
allegri, 4-61: in quanto tempo la fava si crògioli / è diverso parere:
. paganino bonafè, xxxvii-177: toi fava e cierri bianchi e melega, e
colombaccio, non so se vada cercando la fava. ohi- mène, come tutta mi
male tanto gaggio di cavretto quanto è una fava cotto in vino di mirto; item
crescenzi volgar., 3-8: la fava e tutti gli altri legumi, in
qual sarchiagióne non si affligge [la fava], anzi fa prò, e molto
e di queste piante si hanno nella fava, nel formentone o mais, nel
cotte, accompagnate da una certa minestra di fava senza sale e senza olio, che
sono gettati innumerabili della grandezza d'una fava. = voce dotta, lat
se non da un certo monsignor di fava sbaccellata che il praticava. 2
3. region. disus. baccello; fava. poesie musicali del trecento, lxxxiv-312
fiesca! chiappini, 266: 'scafa': fava, baccello.. letter.
men scampà'li crudé'tormenti che li fava, disse ch'elo avea depose tute
3-258: il brav'uomo si scarduf- fava i capelli grigi, se ne tirava una
paolino, més- sessene alquanto suso la fava e appuntò il fiero scatapocchio al culo
. romoli, 39: minestra di fava infranta e schiene di aringhe.
sendo che l'orzo schietto o la fava franta o la cicerchia è di tanta spesa
vin vermiglio, se la lavatura della fava infranta vi si mischi nel vino,
un capitol, messer, non è una fava, / magli è un cotal sciloppo e
mezze forate, quando una cocitura di fava infranta, quando una scodella di cicerchie,
, / geva garbata, a menarmi la fava. 13. prov
tirar lunga al melone, a la fava, a le scondaruole. beolco, 863
ojetti, i-317: quando chiedevo al barone fava d'otte- nermi un'udienza dal presidente
di continuare corbe di frumento e una di fava e più il frumento grosso a studiare
27-34: non so che cosa fava nella seccia non arata. varchi, v-896
pedoni, con vettuaglia de biscuotto e fava, carne secca e vino. pulci,
far scelta di quella semenza di quella fava che nacque prima dell'altra, perché è
cotali campi diventano abbondanti per seminazion di fava o di lino, se alcuna volta
, a 'l melone, a la fava,... a le semole.
fanciullo sono giocare... alla fava, alla semola, alla buschetta.
loredano, 1-42: gli antichi dalla fava pronosticavano felicità: superstizione ereditata dalla simplicità
ro luminoso'. c. fava [« l'espresso », 17-v-1987]
, e da un denom. da fava, n. 4 (v.)
, agg. estratto dal baccello (la fava). citolini, 197:
. citolini, 197: la fava, e grossa e minuta, e bianca
v.]: 'sfavato': della fava cavata dal baccello. = comp
, e da un deriv. da fava (v.). sfavellare
crescenzi volgar., 3-8: quando la fava è in fiore, l'acqua massimamente
sta che il favore gli venisse dalla fava, ea isgrammatichi chi non ci
. allegri, 4-58: questa [fava], vagliata e scossa, /.
rodrigo tra chiunche rendarà o darà la fava sua néra, s'intenda per lo un
corso, / e 'l crescer della fava, ha poco ingegno, / e vada
recipe trementina. acqua de fior di fava. acqua de fior di sambuco.
celidonia, con fichi secchi e farina di fava ch'aveva più similitudine d'ottone e
paganino bonafé, xxxvii-108: la fava si è una certa biava / che
non s'ingrassi il terreno per seminarvi fava, ma che quella meno lo smagra.
come in que'calzonacci / la puzzolente fava se gli smalla. = comp.
, / il vecchio ne staccò quanto una fava. 4. sgattaiolare fuori;
allegri, 61: or questa [fava] a forno soffreddo s'inforni. redi
sognato. loredano, 1-41: la fava è un cibo grosso, umido, nocivo
agosto si coglie barbe... di fava inversa, cioè solatro maggiore. c
campana poca cortesia, di molta fava, / ch'ha il cervel d'oca
allegri, 50: non marcisce [la fava], e però fresca piace, /
senza dolore, di grandezza d'una fava o noce, ora tondo e ora oblungo
l'altro formento stara 16 in circa, fava stara sette,... sorgo
. crescenzi, 3-8-13: ancora la fava lessa... a'podagrici e agli
per aver d'intorno quattro copistuzzi di fava che pigliano le regole dal tuo formulario.
1-36: quanno venne lo tiempo che la fava era verde in erva, onne massero
vanno che nulla perzona montassi in soa fava. questo ianni per contrario mannao lo
che onne chivielti isse a sio campo de fava, aitro non sparagnassi che li fusti
io li farò saccomannare quello spedaluzzo di fava. alfieri, 5-261: ogni pubblica azienda
/ tosto rispose ed alla spiattellata / il fava che non c'era alcun mitidio.
basta che il favore gli venisse dalla fava, ed isgrammatichi poi chi vuole. patrizi
rabbelliti / per pari fior. tale è fava di lupo, / tale il pisello
/ tale il pisello, tal la fava, tale / l'astrogalo, tal l'
, tra la stizzosa fumea, (fava le castagne secche, erano personalmente curati dal
foco? » / « de la fava », rispoxe, « aimè meschina!
vignali, 109: avea poi una fava di un quarto di lunghezza,
/ rema, sarnacchi, cacca, fava e mocci. 4. per
deh, non vi fate beffe della fava, / che di notte vi sta infino
per simbolo questo gustoso legume [la fava], stimolatore, in chi se
quale debbono le loro proprietà venefiche la fava di sant'ignazio, la noce vomica,
la noce vomica { strychnosnux-vomica), la fava di sant'ignazio { strychnos ignatii)
ne'conviti, tocca un grano di fava, alla cui salute poi si beve e
venne ad essere la stringitura de la fava: e di qui dicono essere che 'l
dicono essere che 'l comincio de la fava è sempre un poco più grosso che 'l
la finattola pigli a strugolare / con una fava bugia: vuo'tu nulla?
. loredano, 1-42: gli antichi dalla fava pronosticavano felicità. superstizione ereditata dalla simplicità
del va- gliator sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume.
. romoli, 170: pasticci di fava fresca e torli di uova, formaggio e
fava'. bartolini, 18-27: 1 fava è tenera, dolce, piccola. non
di due acini in ogni teca di fava. 8. dimin. techina
. romoli, 40: tegamini di fava menata, schiene di arringhe, anguillozze
è chiamato fabaria, e da chi fava grassa, e da chi fava inversa,
chi fava grassa, e da chi fava inversa, è simile alla portulaca, tanto
l'angustia de la carne lo fava monto solicito in oracium. guazzo, 1-153
puossi seminare in terra soda, come la fava e poi ararla e solcarla di gennaio
moltitudine de lo lacte pone dentro la fava trita cum chiara de ovo. casti
giù subito, a cogliere la guaiana della fava sporgente dalla siepe. 2
allegri, 4-58: sie [la fava] più tosto che nera, o bianca
), sf. bot. invar. fava tonca: v. fava, n.
. invar. fava tonca: v. fava, n. 1. fondargli i capelli
1-192: che grimaldelluzo / è cotesto di fava, non ch'un uscio / non
; componevansi anticamente di cocco, di fava, di condro, di cacio di mele
a questo sorbi brodo, a questo pappa fava e a questo trangugia lasagne.
grossi insieme. loredano, 1-41: la fava è un cibo grosso, umido,
granelli de orzo e sette grani di fava e sette di frumento e metti ogni cosa
/ del vagliator sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume. settembrini
/ '1 battaglio par che sia di fava lessa. ariosto, ii-72: le si
come l'orzo, miglio, panico, fava, farro, ceci, di varie sorte
che non mi vendan per torta la fava, / e m'incartoccin le vecce per
.. significa propriamente il ventricolo della fava eggizzia. = voce dotta, lat
. paganino bonafè, xxxvii-108: la fava si è una certa biava / che
grano lire 7 e soldi 19, la fava soldi 4, la segala lire 6
da questo animai, viso di fava, / il più sfacciato che si trovi
. ghiardacci, 3-59: nicolò dalla fava eccellentissimo filosofo e medico molto amico de'
bergantini, 257: osservasi / nella fava d'egitto, e nella vite / del
cruda, / faxoy, ayo e alesa fava, / paniza freda e rava.
principio esiste nella noce vomica e nella fava di san- t'ignazio unitamente alla stricnina
, dicitun « pigliar due colombe a una fava. pigliar due tordi a una pania
, con fichi secchi e farina di fava. redi, 16-ii-234: zibibbo. spezie
cruda, / faxoy, ayo e alesa fava, / paniza freda e rava.
, la verga, la mazza, la fava cappona, il batacchio, rocco e
peggior risultato per major. c. fava [« l'unità », 11-i-2002]
amici fauves e cubisti. na fava, sf. in espressioni negative con valore
: i rappresentanti non hanno mai ottenuto una fava, a parte il permesso per il
la bocca secca non sbiascico una bella fava. favaléssa, sm. e f
di area tosc., comp. da fava e lesso. favitta, sf.
valore illativo, e un deriv. da fava, n. 3, col suff
così si prendono due piccioni con una fava: avvocati e immigrati si spartiscono il denaro
luogo un incontro con claudio g. fava, goffredo fofi e gianni da campo,