vabruti per 'insensato, melenso, fatuo, istupidito '; ché ciò sarebbe
211: rideva sugli acuti d'un riso fatuo e insolente. ojetti, ii-436:
le opinioni il ballo delle notizie è fatuo come il ballo dei moscerini dentro il
pelle, ma non lo feci per il fatuo timore che dalla pelle del rospo trasudi
che si dà bel tempo: fatuo e scioperato; zerbinotto (ma in senso
s'intravedeva il celeste intenso e insieme fatuo degli occhi. piovene, 2-91: io
l'esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di
impastava l'esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di
civettare, amoreggiare; tenere un comportamento fatuo, leggero. redi, 16-viii-258
, i-678: quando uno è stato tanto fatuo da scrivere e da dare a stampare
impastava l'esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di
più inattese e disperate deduzioni, quasi fatuo chiaror di luna, dal fondo buio e
che tanto più qualificato è quanto più fatuo. 2. pensiero, parola
. letter. insipiente, sciocco, fatuo. fil. ugolini, 124:
. e letter. vano, sciocco, fatuo. cavalca, ii-159: molti stolti
con un accento incredibile, docile, fatuo, rapidissimo. -sensibile.
sguardo): sciocco, vano, fatuo, inespressivo. nigra, 58:
curare. fra giordano, 1-60: fatuo per la mente chiamano i santi quegli
onofri, 11-177: o uomo, che fatuo sognasti / per te l'entità d'
l'esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di
palese. - anche: apparente, fatuo, superficiale. zanobi da strata [
dai suoli èvochi fuori / masse di sole fatuo, ove intonare / sai penombre d'
4. figur. infantile, leggero, fatuo (una persona, la sua mente
come l'ar. farfàr * fatuo, ciarliero, spaccone da cui potrebbe
classiche. = comp. di fatuo. fatuità, sf. stupidità;
, fatuità * (cfr. fatuo). fàtuo, agg
. fra giordano, 1-60: fatuo per la mente chiamano i santi quegli
che iddio sia misericordioso; non è però fatuo né stolto. savonarola, 8-i-51:
: teodosio dal capitan de'satelliti riputato fatuo, riconosciuta la sua giustizia, è
al mondo si vuol nascere o re o fatuo: qual più avventurato di me che
quanto al muzzi, egli è il più fatuo pedantuzzo che mai facesse imbratti d'inchiostro
pare il più da bene e il più fatuo fra gli uomini. giusti, iv-21
; e poi, levato di lì, fatuo, frigido -guarda la vita per riderne
conc., 1-275: un qualche elegantissimo fatuo che ti ride al naso vedendoti affrettare
95: persuaso che nella benevolenza del fatuo, c'è qualche cosa di più
uomo parziale. questo è il più fatuo e pazzo peccato e grave, che
spesso le fatue brame / collochi in fatuo sen. de sanctis, iii-154: [
all'angolo di una via, signorile e fatuo, fatuo della sua antica nobiltà mediterranea
una via, signorile e fatuo, fatuo della sua antica nobiltà mediterranea. banti,
con un accento incredibile, docile, fatuo, rapidissimo. levi, 2-204:
: la conversazione ha preso un tono fatuo, quasi avessimo qualcosa d'infuocato sopra
le più inattese e disperate deduzioni, quasi fatuo chiaror di luna, dal fondo buio
basso della porta aveva un improvviso e fatuo fulgore che proveniva dai guizzi della fiamma
durare quasi un giorno, con un movimento fatuo, ma molto disgustoso. bontempelli,
fatua: v. fiamma. -fuoco fatuo: v. fuoco. 5.
] sono scipite, d'un sapore fatuo. dossi, iv-190: avverti ancora
fra noi, rassomigliar potrassi / a fatuo foco, a tremula fa- cella,
-letter. fuoco fatuo. aleardi, vi-536: ardea talora
e faville. -fiamma fatua: fuoco fatuo (cfr. fuoco). -anche
otta le fiammelle apparere. -fuoco fatuo. - anche al figur. aleardi
: il tramontano gelido rapisce / il fatuo scintillio di verdi innati, / e ne
; e poi, levato di lì, fatuo, frigido -guarda la vita per
fuoco e trema. -fuoco fatuo: fiammella azzurrognola, mobile ed evanescente
oggi fra noi, rassomigliar potrassi / a fatuo foco, a tremula facella, /
il sai, nell'ora / che il fatuo foco dentro la valle / la tenue
348: brillava a tratti come un fuoco fatuo di cimitero; e lo sforzo di
sm. invar. giovanotto scioperato e fatuo che ostenta eleganza e ricercatezza affettata nel
carbone. montale, 2-81: un fuoco fatuo impolvera la strada. / il gasista
altro non hai che quel gruito fatuo, / col quale il cibo tu ti
di interesse, insignificante, inconcludente, fatuo; banale, stolto (un'idea,
prati, ii-233: per illepido riso o fatuo pianto / se del mondo de'vivi
, balordaggine; insensato; futile, fatuo, frivolo, vano, meschino,
). divenire sciocco, stupido o fatuo, rincreunire, rimbecillirsi; comportarsi dissennatamente
2. per estens. divenuto sciocco, fatuo o stupido; stordito, intontito.
al muzzi, egli è il più fatuo pedantuzzo che mai facesse imbratti d'inchiostro
l'esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di
deve inquietarsi a mutare stupori dall'abbaglio fatuo che lo circonda e tutte le volte
vuoto. montale, 2-81: un fuoco fatuo impolvera la strada. -far cadere
intempestivo o nocivo il regalo come troppo fatuo o strumento di imbecillità o stimolante viziose
diventare citrullo, sciocco, stolto, fatuo, melenso; incretinirsi. tommaseo
, tr. (infàtuo). rendere fatuo, sciocco, stolto, insensato.
insàio tanto o quanto il suo parlare fatuo. -far diventare saggio (una persona
pirandello, ii-1-335: -appariva incostante, fatuo e... sì, diciamolo,
una persona); privo di personalità, fatuo; melenso. - anche: poco
grossezza e di vul- garità è il fatuo / inteschiarsi nelle cose. = denom
un poco troppo compiaciuto, stucchevole, fatuo, frivolo, e un senso di svenevolezza
fra noi, rassomigliar potrassi / a fatuo foco, a tremola fa- cella.
. per estens. in modo distaccato, fatuo; con leggerezza. carducci,
; che usa belletti; vanitoso, fatuo. s. bernardino da siena
poco, il lume del cielo notturno, fatuo e sottile, come una presenza diafana
magagnano, sm. ant. ornamento fatuo, orpello inutile. s
battista opponeva sempre quel sorriso tra il fatuo e il sarcastico. 4.
4. figur. superficiale, insulso, fatuo, inconsistente, fiacco (un pensiero
. 8. tose. fuoco fatuo. pernii, 1-118: 'tregenda'.
, il lume del cielo notturno, fatuo e sottile come una presenza diafana,
suoi denti d'oro e il suo fatuo sorriso di falso quarantenne,..
e dell'arte e della bellezza nel fatuo estetismo, e della morale nel presuntuoso
2. per anton. giovanotto vanesio e fatuo che veste con eleganza ricercata e frivola
a. botto, 1-1126: il più fatuo fra i citrulli da platea o da
intempestivo e nocivo il regalo come troppo fatuo o strumento di imbecillità o stimolante viziose
quel non so che di vago e di fatuo che sa mettere sì bene in tutti
proposito, secondo l'esempio volgare del fatuo parisiense. 2. filol.
riscontro del pazzerellóne eversore d'estetiche del fatuo innovatore frenetico di... titillamenti
-pazzo alla senese', chi è sommamente fatuo e vanitoso. grazzini, 561
montale, 2-81: un fuoco fatuo impolvera la strada. / il
o un atteggiamento vano, borioso, fatuo. ¥ ¥ n.
mia!. pensiero frivolo, fatuo. barbaro, 5-129: lo
marito. 2. carattere espressivo fatuo e leggero di un'opera musicale.
islanda. -scioccamente frivolo, leggero, fatuo. delfico, iii-587: non è
portaberretta in torto: giovane vanesio e fatuo, di eleganza ostentata; zerbinotto.
proposito, secondo l'esempio volgare del fatuo parisiense, ed anche perché quella buona
senza presa, leggero, luminoso e fatuo. -acume visivo. baldini
-banale (un artificio retorico); fatuo (il tono di voce).
, o quell'angoscia, / o il fatuo rapimento / od un affetto saldo,
104: il tramontano gelido rapisce / il fatuo scintillio cu verdi innati.
, rassegato, un sorriso freddo e fatuo, come di chi si presti a far
e con i bei / denti rideva fatuo bel-ami. -sorpreso nell'atto di
il più da bene e il più fatuo fra gli uomini e il più meschino
agghiacciare. montale, 2-81: un fuoco fatuo impolvera la strada. / il gasista
l'amico natta riposante e un po'fatuo come in mezzo alla città il giardinetto pubblico
. montale, 2-81: un fuoco fatuo impolvera la strada. / il gasista
questi era o stravagante o scemo o fatuo. bresciani, 2-1i-34: questo povero
). disus. mostrarsi o diventare fatuo e dissennato; dedicarsi a occupazioni oziose
di milano. -in modo frivolo e fatuo. lanzi, i-185: in quella
che spesso celano invece il fuoche- rello fatuo di una tranquilla pazzia. -livido
ant. uomo di ricercata eleganza e fatuo, vanitoso, scioperato. n
comportarsi con vanità o leggerezza, con fatuo compiacimento. papini, iv-361: questa
scritto tutto contento. mi pare un fatuo, senza reale pensiero. il mio articolo
il pettine, dando un piccolo e fatuo sfavillio. 4. figur.
trasporta nell'oggetto, per renderlo più fatuo, un verbo che sembra piuttosto appartenere
; tenere apposta un comportamento sciocco, fatuo, svagato. costo, 2-56:
una disposizione d'animo e un atteggiamento fatuo, frivolo, incurante. stuparich,
di determinazione; incostante, volubile, fatuo (una persona, lo spirito);
dietro a ogni fantasia, incostante, fatuo (una persona, per lo più con
15-xii-1997], 29: helguera: fatuo titic-titoc a un ritmo eia moviola. vale
, ma non lo feci per il fatuo timore che dalla pelle del rospo trasudi velenoso
italianuccio antiquato, spiritualistico e un po'fatuo, l'articolista delt « osservatore » intona
: tale, o corte sleal, chi fatuo ed orbo, / a caccia di
. vagheggino, sm. giovane fatuo e vanitoso che corteggia ogni donna;
. volubile, leggero, incostante, fatuo; privo di vigore e di fermezza.
vanarèllo), agg. alquanto vanitoso e fatuo. - anche sostant.
, agg. che si compiace in modo fatuo e vanitoso di qualità in realtà non
. 3. atteggiamento frivolo e fatuo. alfieri, 1-58: ad ogni
), sf. in- var. fatuo compiacimento di sé e delle proprie capacità
in modo alquanto ricercato; vanesio, fatuo (una persona o l'indole,
pelle, ma non lo feci per il fatuo timore che dalla pelle del rospo trasudi
o malamente chiusi, era tutto un fatuo biancheggiare di lenzuola e un occhieggiare di
rosette, chiacchierino. 2. atteggiamento fatuo, leggero. arbasino, 1-82:
. 2. per estens. fatuo ed euforico. = deriv. da
r narciso2, sm. giovanotto vanesio e fatuo che veste con eleganza ricercata e frivola