in grande secreto che egli aveva fatto un uovo. la quale quella non
. malispini, 55: dopo lui fue fatto per forza papa benedetto decimo, vescovo
, 2-330: decisamente egli non era fatto per la vita movimentata. era fatto
fatto per la vita movimentata. era fatto per la vita abitudinaria e tranquilla.
stamane, durante i quali gli venne fatto di declamare altri centodòdici endecasillabi e trentatre
di tramonto; e il poema era fatto. savinio, 10-66: un vocabolo diviso
e di d'ar- lincourt, ha fatto il suo tempo. carducci, iii-24-281:
accerta 1'esistenza di una situazione di fatto e ne dichiara le conseguenze giuridiche.
la declaratoria senza citazione, quantunque in fatto notorio. botta, 4-566: l'
che da una classe superiore è stato fatto passare a un'altra inferiore; fatto uscire
fatto passare a un'altra inferiore; fatto uscire dalla propria classe; che ha
quindi, per spirito d'avventura o di fatto un tanto declassati;...
e sì si ciela inmantenente che l'àe fatto. plutarco volgar., 211
nemico m'ha perseguitato, / ed hammi fatto in terra declinare, / seguendo el
bontempelli, 8-118: il pilota, fatto il punto, trovò che le bussole
la opinione che del suo secolo nel fatto delle lettere io avea, benché cominciasse
avuta dai colleghi l'assicurazione d'aver fatto quant'era possibile per l'inferma,
conte che vive ancora qui, ha fatto causa per declinare la legittimità di detta
che sarà contento fare quello lui avessi fatto. della casa, 2-3-189: dicano
, quando ebbe conosciuti quelli che aveano fatto questo, gli decollò, e rendè i
, come quel corpo stesso aveva già fatto con le materie sfruttate avanzo, resto.
nivasio dolcemare non solo non s'è fatto prete, ma la sola dea che egli
semplice minaccia, attacco vero o simulato fatto in luogo che possa costringere il nemico
occidentali degli spagnuoli molto eccellentemente hanno fatto conoscer al mondo gli stati dismembrati servir
rimutare e distornare quel che prima ha fatto, ciò non si può però fare
giudei, e molte grandi diversitadi fue fatto loro. libro di sydrac, 507:
la foggia al cappuccio che n'hanno fatto berretta, e imberrettate, come le
parini, 559: affettatissimo uso egli ha fatto poscia di mille vocaboli, de'quali
a chiuder tebe, / sì che dal fatto il dir non sia diverso. petrarca
conti, e che non mi avea mai fatto vedere in chiaro con esattezza quello ch'
. c. bini, 1-28: ha fatto di quando in quando diverse dimande.
di faccende. vico, 83: sì fatto errore potrebbe dirsi divertimento poco meno che
un pericolo, una minaccia, un fatto che si ritiene dannoso per sé o
volgar., 1-240: i patrizii avevano fatto occupare il campidoglio per li loro ospiti
ella diletta ancora. / e poiché fatto ha scuola al diligente / uom della
-e voi avete il merito d'aver fatto sì buona opera. -io ho inteso di
egli soggiunse tranquillamente « se lo ha fatto con altri lo potrà fare anche con me
, e di tutto il rimanente avevano fatto un gran banchetto nel bosco che durò
genti / in popoli distinti, e fatto angusto / all'umana ingordigia 11 mondo
o sia trascorso prima o dopo un fatto determinato. simintendi, 3-38: a
o che sono passati a vie di fatto. pulci, 1-16: volle colla
ensemor convenute, / con le vertute hanno fatto patto / de star enseme, e
i-23: in verità iddio disse: sia fatto lo firmamento nel mezzo dell'acque,
boccalini, ii-211: la lunga sperienza ha fatto conoscere ai prencipi che la gran macchina
gnuolo: / iddio, che ha fatto il mondo e se lo guarda,
un'unica bandiera] espressione d'un fatto vero, grande e utile, e non
pure che 'l detto cavallo, ch'era fatto contra di loro, fosse messo dentro
sì da me stesso diviso, / e fatto singular da l'altra gente; /
. e li condanna più il divieto fatto della lor volontà che non fanno le
boccalini, ii-241: è politico il divieto fatto agl'imperadori ottomani di non potere.
fabbricar moschee, se prima non hanno fatto acquisto di qualche regno. alfieri,
volgar., x-371: divieto certamente è fatto del precedente comandamento, per sua fievolezza
, a voi divinatori, / che questo fatto non fia già coverto. bibbia volgar
. divincolaménto, sm. moto incomposto fatto nel tentativo di sfuggire a una stretta
anche quando lo concede, perché pel fatto stesso che lo concede, lo determina
sempre foste, dolce conserva dee aver fatto la vostra mente. botta, 4-177
per cui dovegnono alcuni megliori, in fatto, che uomini ordinarii. botta,
fu causa un disegno che io avevo fatto, ritratto da un cartone dal divinissimo
saprestemi voi dire a che fine sia fatto un così pomposo apparato? -per conto
veder per certo oscura, / e fatto arebbe alessandro paura. da porto,
dalla milizia se prima io non ho fatto qualche azione degna del mio grado,
ii-1-225: la divisa del governo in fatto d'istruzione era questa: « non
bravo messer lo dottore, / ch'è fatto tutto quanto alla divisa. -in
divisamente di scrivere quanto ho veduto sentito fatto e provato dalla prima infanzia al cominciare
mi son messo questi panni e divisatamente ho fatto vestir niccolò, e m. orazio
niun partito credeva. 5. fatto a grandi liste verticali di colori alternati
coniugi. rovani, ii-798: questo fatto, saputo dai parenti di lei,
a ritroso, / né per division fatto vermiglio. folgore da san gimignano, vi-11-167
dei pupilli. goldoni, vii-1033: hanno fatto le divisioni. ciascheduno conosce il suo
di verità, e il quale ha fatto gli antichi eccellenti inventori. 2
torrentello. 4. tagliato, fatto a pezzi; segato; sfasciato;
, uomini di natura pomposi, non avere fatto alcuna solennità in comune o in diviso
della porta, 2-162: non abbiamo fatto un traghetto nel muro divisorio fra l'
in un momento / fui a tanto splendor fatto captivo. ariosto, 32-38: perché
al nome loro per tutti i secoli fatto sacro, divo e immortale. 6
essere colui che morendo si crede esser fatto iddio, o santo; onde dirassi divo
mie divo / a me s'è fatto. -individuo dotato di qualità non
, in quel lento divoramento di cibo, fatto da mascelle di vecchi, di malati
oblivione. gioberti, 1-iv-305: avrebbe fatto assai meglio a cedere alle lunghe e
quanto poi se ne avanzasse per così fatto spediente. foscolo, xvi-465: passai
debbe amare come sé, egli n'è fatto divoratore e della carne e della sustanzia
adulterio. -per estens. rompere di fatto i vincoli coniugali. bontempelli,
matrimonio. -per estens.: rompere di fatto il vincolo coniugale. seneca volgar
: eran già dicesette anni che aveva fatto divorzio dalla sua moglie, e vivea casto
chiuso / in quelle membra ond'hai fatto divorzo? filicaia, 2-1-45: da
/ la verga tu del disinganno; e fatto / tacque divorzio a un tratto,
sia / così divozionato e spigolistra / fatto da un'ora in qua, che
non si trovò ch'avesse fondamento da trattato fatto
, tecniche e, in genere, ogni fatto culturale prodottosi in una ristretta cerchia di
diventare notorio (una notizia, un fatto, un'opera letteraria). bibbia
. (ant. divolgato). fatto conoscere a tutti, noto largamente (
noto largamente (una notizia, un fatto, un'opinione, una dottrina)
un suo calepino d'indirizzi s'era fatto indicare da un droghiere la casa da
. vai, 19: canto, già fatto musico, / altro che 'l do
duplex *; perché nel tesserlo è fatto di doppia orditura e riempitura. leggi di
semplicemente, doccia): notizia o fatto che spegne gli entusiasmi, annulla progetti
5: congiuge al profondo studio che ha fatto nella materia monetaria anco la dotta curiosità
comprovare con documenti la verità di un fatto, l'esattezza di un'affermazione;
tesi, di un'affermazione, di un fatto, ecc.; procurarsi le prove
idea della cosa in atto piuttosto che in fatto. e. cecchi, 8-168
imponente, l'avremmo pubblicata, avremmo fatto delle conferenze. buzzati, 1-133:
consente di tramandare la memoria di un fatto, provandone l'esattezza e le modalità
occhiata ai manifesti prima di rincasare veniva fatto di pensare: se dunque l'èra
, testimonianza, attestazione, indizio; fatto o oggetto che serve a provare,
vogliono estremi rimedii, forse si sarebbe fatto bene. delfino, 1- 347:
. d'aver dato qualche mal documento in fatto di politica e d'avere sciorinato qualche
, drieto a lui non già gran fatto, / tre, ch'esser debbon dodicentinaia
ragione / dentro a le doghe si era fatto forte. redi, 16-ix-280: una
carretta. -per sineddoche. recipiente fatto con doghe, botte, staio.
di scolo e di scarico di acqua, fatto apposta per asciugare 1 bassi umidi e
con dodici portatori di piazza, e fatto loro prendere dodici gerle,..
città e quivi riposarsi alquanti giorni e, fatto portare i detti barili in dogana,
nella sila, e non, come andrebbe fatto, delle guardie doganali, è tuttodì
nei capo e nella barba pelo alcuno, fatto molto diforme (oltreché più mostruoso lo
pirandello, 7-836: non mi ha fatto dormire tutta la notte, poverino:
uno ritratto della sua madonna laura, fatto da maestro simon da siena, secondo
coll''esame 'si giunge, in fatto di scienze umane, allo scoprimento del
i-71: la buona filosofia ha fatto assai più di 'tutte le inquisi
periodici popolari, ii-226: si è fatto diritto ai protestanti, agli scismatici, agli
ci è sotto inganno; com'hai tu fatto ad aprire il forziere, ch'era
-soave e leve - / dissi -m'ha fatto il parlar dolce e pio. s
1-263: 'carbone dolce', quello che è fatto di quel legno che chiamasi dolce,
che in tempi di ribollimenti politici ha fatto sempre molte vittime, specie fra i
. nitri, 278: mi hanno fatto fallita due o tre poste che mi
, che... l'atterrò a fatto, e passò dolcemente di questa vita
obedire. m. villani, 3-57: fatto questo, il popolo comportò la carestia
al controllo della fattura maliziosa, se è fatto in fretta, si abbandona per istinto
da cortona, 93: che ha esso fatto a quelli giovanecti martiri e a quelle
, 8-10 (333): male hai fatto; mal ti sei portato; male
confuso, la voluttà bendata le aveva fatto visita. -destinato al dolore.
tivamente / perduto 'l senno in così fatto modo, / che avete creduto a
po'enfiata: il dottore m'à fatto una piccola incisione. govoni, 2-63:
e, per un cenno che non sia fatto a lor modo, vogliono penetrar negli
, 549: ci- folino d'argento fatto a dolfino. sassetti, 205: eserciti
. sottofamiglia di formiche, caratterizzata dal fatto di avere il clipeo incuneato fra le
rèmora che stava attaccato come non fosse fatto suo. = deriv. da
a forma di bariletto, caratterizzati dal fatto di avere i muscoli che circondano il
ariosto, cinque canti, 1-29: avea fatto il giuramento / che mai né a
, nulladimeno resta pregiudicato dal dolo e fatto del girante per il consenso o mandato
granulata da brochant. trovasi di fatto in massa compatta granulosa, ora solida,
riferisce, che è proprio della dolomite; fatto di dolomite. fogazzaro,
di quasi tutti i grappoli, ebbe fatto sì grande corpacciata che quasi per lo
questa è la cagione che ci ha fatto smarrire dio per grazia; ècci modo a
, 17-66: al dolore ho l'osso fatto / finalmente! e neppur matto /
me, persona la quale lo aveva fatto altre volte, volesse iniquamente mettermi in
e quasi dolorosa / come se avesse fatto qualche sogno / funesto. soffici,
, tormentoso (un sentimento o un fatto che susciti nello spirito impressioni penose o
: ancidi, ancidi, / avean fatto sembiante il loco al loco / ove si
vecchie custodi possano avere parte dolosa del fatto, esse sono da settantanni al servizio
maraviglio di quella domanda / che voi fatto l'avete, / però che lume siete
/ che disperata certezza / tu hai fatto domande, / proposto accordi e tutto
delle materie meno omicide -la topografia -era fatto a domande e risposte, esattamente come
i-199: nessuno domandaménto prima da valente fatto, può serrare la via al dimando di
vittorini, 2-55: « come hai fatto a riconoscermi? », dissi io.
sposa che me demande, ammire lo gran fatto, / pensando lo baratto c'amor
/ pensando lo baratto c'amor m'ha fatto fare. dante, vita nuova,
; / e domandolla come stessi il fatto, / onde tanta disgrazia a questa avviene
alcuna cosa, né cercare alcuno loro fatto, ma quando per loro medesimi le dicono
lavoro / fammi del tuo valor sì fatto vaso, / come dimandi a dar l'
galilea, e fugli detto come aveva fatto di acqua ottimo vino alle nozze. masuccio
: io, come mi vedete, ho fatto 1 primi teatri del mondo; potete
nessuno doman- damento, prima da vaiente fatto, può serrare la via al
/ che nel suo albergo l'avea fatto onore. d. battoli, 21-298:
ferro ed acciaio, indi il massello / fatto bianco afferrò con le tanaglie; /
vive non ancora domate. -attutito, fatto cessare (la violenza di un male
. oddi, xxi-11-295: vi han fatto collegio otto medici dei primi di firenze
che quel poco... venisse fatto così domesticamente, e con più quiete
delle piante coltivate, caratterizzata soprattutto dal fatto che le funzioni della nutrizione e della
, /... ch'ogni fatto ed ogni cosa spia, /..
, 66: a tutti convenevole onore sia fatto, special- mente a'domestichi della
che a questa è stato posto e fatto familiare e domestico per la frequente esperienza
francese. baldini, 4-52: quel fatto poi d'esser così moretta...
ed immortale, della quale tu mi hai fatto dimestico. savinio, 10-349: «
dell'inviolabilità domiciliare e della legge ha fatto un'astratta nozione « uguale per tutti »
volgar., 1-273: grandi battaglie ho fatto, sono stato dominante a grandi
. manzoni, 780: un fatto ch'egli aveva a combattere, come ancor
dominante e fatale si riconosce: nel fatto che quell'ignoranza, dall'una all'
di fuora virtù, tamen tutto è fatto per pompa e per mostrare essere da
il deperimento della morale sociale conta il fatto di arrivare al denaro con qualunque mezzo
narmi che ella certamente finora non avrà fatto nessuno sforzo per allontanare un poco la
: dante, dominato dall'orrore del fatto e con in capo già abbozzata e
e al tuo amore; e ti ho fatto un grande sacrificio. -che rende
dell'immenso e leggiadro tempio tutto e solo fatto per lei. cicognani, 6-148:
— per indicare il dispiacere per un fatto avvenuto: che peccato, che rabbia
(per indicare la gravità di un fatto). firenzuola, 157: la
nome ben seguitato / e onorato -del fatto, / domenico degno nomato, / a
: costoro si hanno un loro domenedio fatto di feltro, e chiamatilo fattigai, e
. -essere un domeneddio: essere un fatto eccezionale, straordinario, una gran fortuna.
del nostro principe, / egli ha fatto pensier d'esser de'nostri. settata,
comune. giannone, 2-i-316: di fatto le storie c'istruiscono che più nazioni
una città in regno di napoli, hanno fatto risentimento molto gagliardo contro il vescovo.
esercitare il potere statale; posizione di fatto, nell'ambito della società, che
: eglino vedevano consacrato dalla pace il fatto della loro indipendenza dall'imperatore; e
, 43-63: l'om per sé aveva fatto lo tomo, / per sé deveva
quel po'di donamentùccio che ghi arà fatto so'ma'. donante (part.
tardi presso i cristiani, dono votivo fatto agli dei o a qualche santo e
era questo [vaso] un donario fatto a silvano a cui si sacrificava col latte
abbiam preso a parlare, ci ha fatto donativo iddio. s. maffei,
/ dai discendenti lor, gli ha fatto porre / in questi senza fin sublimi onori
3. dir. che ha fatto donazione. botta, 4-380: i
gli fece per fidati messi intendere che fatto gli aveva libera donazione del core e
figli nascituri (ed è caratterizzata dal fatto che si perfeziona senza che sia necessaria
sp., 4 (64): fatto venire un notaro, dettò una donazione
italia e l'onore m'hanno don-chisciottescamente fatto accettare il servizio militare offertomi il dì
l farò conoscere se sono esperto nel fatto de l'armi, e che cose so
, di dondolare), agg. fatto oscillare in qua e in là.
poi che fu la natura e sempre ha fatto delle vibrazioni eguali. segneri, 5-46
forca, tu vuoi il dondolo / del fatto mio; ben mi daresti a credere
era almerico; e si vedea già fatto / de la città, donna del po
chiuder tebe, / sì che dal fatto il dir non sia diverso.
mani della giustizia la sera stessa del fatto, per imprudenza o per delazione,
si faccia un mondo da sé. dopo fatto diresti che è insopportabile; e lo
giogoli pigliar la carrozza, ed io son fatto avaro dalle guerre presenti, e previdente
a pensarci. eppure donnette l'hanno fatto. ci vuole umiltà, non orgoglio
, xvii-286: le donnine piccine m'hanno fatto invaghire spesso, ma non mai impazzire
360-65: per inganni e per forza è fatto donno / sovra miei spirti. sannazaro
che ciò fece, fu manomesso e fatto libero? fu, ma non in
, vadici pur anco questo, e sia fatto. -in dono, per dono:
valore / di donna o di donzella / fatto ha per imparare, insino a quella
questo servizio fattole, ella aveva poi fatto dare un donzello all'arte de'mercatanti
, i-v-ii: dopo che amendue avran fatto il giro del mondo, ritornando d'
più di quello che in verità avrà fatto il sole, secondo le tavole di
. maconi, vi-80: del fatto di misser matteo non dico ora altro
/ e ben lontana, / avrei fatto dei versi deliziosi. = comp
oggi... questa scrittura, ha fatto che io non le abbia dato se
smeraldi, e si attaccano insieme avendo fatto la pietra di due pezzi; et il
. nelli, 17-3-21: gli ho fatto nascere un mondo di difficoltà, che
, letto di fonti / m'ha fatto amor, per la noiosa guerra, /
: * doppietta'... colpo doppio fatto con una doppietta. 3
senatore] sa che il suo nano ha fatto cadere il pomo del bastone su qualche
smeraldi, e si attaccano insieme avendo fatto la pietra di due pezzi. marino,
tutte insieme. guerrazzi, i-148: il fatto sta che le anime male non nascono
l'uno rinfacciando all'altro di aver fatto esasperare l'innocente. 7.
. macinghi strozzi, 1-507: ha fatto doppie pazzie. machiavelli, 222:
sempre brillo della sera avanti, ed ecco fatto che un ciocco ti parve una ventina
fossi dislacciato, il prior di culabria avrebbe fatto 11 corso suo. magalotti, 16-310
bianciardin chi sa quel che s'ha fatto. / e dubitò che non sonassi
con la coperta: trattarsi di un fatto madornale, incredibile. grazzini, 4-378
plutarco volgar., 93: quando fu fatto dì, apparvono subitamente le statue artificiose
rivestito d'oro; fregio, ornamento fatto con l'oro. vita di filippo
il quale si domandò composito, cioè fatto un mescuglio 0 vero una composizione virtuosamente
polpi mascellari terminati da un articolo trasversale fatto a lancia. comisso, 7-243:
. pananti, ii-231: voi siete fatto di sonno; sembrate uno dei sette
terra, chi mai vorrebbe avventurare il fatto suo al rischio dei naufragi e dei fallimenti
comandato e bisognerà vedere cosa ci hanno fatto quelle dormigliose! -lento, debole
che i cavalli gli fosser menati; e fatto montar chichibìo sopra un ronzino, verso
tranquilli. -dormir sopra a un fatto, a un'azione, a una
rajberti, 2-133: il vaticano mi ha fatto bestemmiare; il louvre mi ha fatto
fatto bestemmiare; il louvre mi ha fatto dormire. -levarsi da dormire:
affatto sgozzare quella dormita che nencio aveva fatto con la moglie, stava anziché no
a olmedolo assai stanca, e aveva fatto una sana e bella dormita. 4
va]. bazzero, iv-102: avete fatto una dormitona fino a mezzogiorno, sognando
facendosi uno parlamento ozioso, incontanente è fatto lo svegliamento de'dormitori. diodati [
siccome il suardi volle, così venne fatto; ché l'ortolano distribuì il tabacco tanto
mandata in africa; e così fu fatto, e quel dì si partì il
/ diromperti, be', questo è ben fatto; /... / perché io
udito che un sonetto di bernardo / ha fatto storcer tutto il tuo consiglio. /
, un modello di liquidazione che pareva fatto a suo dosso, non rinunciò a
non meno eccellente di quel che si abbia fatto il tasso. foscolo, xvii-103:
. sassetti, 156: oltre all'aver fatto un parentado onorevolissimo e trattato con genti
titoli di nobiltà che gli era venuto fatto di pescar non so dove. pea
è dotto, / si ritrovò di fatto in su lo smalto / e del petto
manzoni, 214: quando m'avete fatto vedere, non con l'autorità d'assiomi
. -per estens.: istruito, fatto esperto, dotto. giovanni da
proprio un dottorone / in questo mestieraccio così fatto, / e le sa tutte meglio
dissimulato come dottrina, e ammesso nel fatto e presente in tutte le sue applicazioni
quale gesù con una semplice esposizione del fatto « allora » esistente... respinge
che intralciamenti maggiori si riscontrino ancora nel fatto delle paci e delle soddisfazioni, e
giorni, né mai più mi venne fatto di rintracciarlo. = deriv. da
. guarini, 182: dove / il fatto accusa, ogni difesa offende. campanella
era prete, e da cui era stato fatto, e dove; e esso rispuose
saggio et onorato orlando, / è fatto stolto. varchi, v-80: lorenzo de'
merito (o la colpa) di un fatto; riconoscere come autore, promotore,
intorno alla cervogia, ch'è un beveraggio fatto di for- mento, di vena,
, di tutto il bene che mi avete fatto. de sanctis, ii-15-35: se
loro. de roberto, 152: avrebbero fatto un poco di economia per raccogliere
l'hai voluta -disse. -gliel'hai fatto capire. perché non avrebbe dovuto sposarti
(ed esprime la necessarietà di un fatto, come rispondente a una legge interna
colonne, 76: se madonna m'ha fatto sofe- rire /... /
guittone, i-1-209: dovreste aver già fatto il primo piede a la conosciensa del
/ il silatro, sonnifero che ha fatto / tener il fuchsio in ciò per poco
/ ché non dovea riporre a nessun fatto / tra le vere mandragore. tassoni
enunciare come ipotesi possibile o irreale un fatto che si potrebbe legittimamente sperare o pretendere
ricordati veh che per sabbato deve esser fatto! ». cicognani, 9-206: non
, a sottolineare la gravità di un fatto che non si vorrebbe accadesse o fosse
come ragionevole e fondata ipotesi, il fatto indicato dall'infinito). -può anche
a indicare l'assoluta casualità di un fatto. c. e. gadda,
se non che modificazioni della libertà di fatto dell'uomo. foscolo, xiv-394: tu
dovere; hogli scritto che non ha fatto bene, e che ti provvegga di
ritrovatori della pittura, non errerebbe gran fatto, anzi per lui giudicherei che fosse reso
io risposi che, se loro avessimo fatto il dovere a me, io arei detto
e da bene; così, avendo fatto il contrario, dolessinsi di loro e non
chiesto stamattina della vostra salute. ho fatto una scap tragico, mi
qui. questo tristo v'abbia fatto sì gran torto. anzi vi debbo
suo dovere laggiù, come l'aveva fatto a casa sua, e si contentava.
rimandato senza farli male; e ha fatto dovere. voi altressì farete bene a lasciarlo
petto, graffiasi le gote, e fatto quasi pazzo si reputa tristo ed abbandonato
lavoravano a palazzo reale e ci avevano fatto dei restauri delicati. -figur.
, tasti di un pianoforte), fatto con legno d'ebano. pindemonte,
con mezzi ingenti, che superarono di fatto i mezzi di cui disponeva l'avversario
, non si tenne più conto del fatto di cleomene. a. verri, ii-167
altare del signore, il quale avea fatto dinanzi al portico, acciò che ogni
ottuso 'e dal part. pass, fatto, sull'analogia di stupefatto. ebefrenìa
, ii-7-234: sono stanco, rifinito, fatto ebete dal caldo e dagli esami,
: dice le cose che non par suo fatto; / sa greco, sa ebraico
alla testa, il vomito al ventre, fatto ricetto e sentina di tutte le brutture
agg. letter. d'avorio, fatto d'avorio. boccaccio, v-164:
. cicerone volgar., 1-155: gran fatto è nel- l'amistade, che 'l
1-79: tu m'hai di te sì fatto innamorare / per mille alte escellenzie che
dall'altra? pascoli, ii-29: nel fatto la superbia è appetito di perversa eccellenza
non che iddio eccelso abiti in luogo fatto con mano, com'egli mostra per
azimut con un teodolite, provocato dal fatto che la proiezione delle linee di collimazione
reciproca; e, dimostrato il fatto di questa eccentricità, si potè riconoscere
armato de ciò che a tanto eccessivo fatto se rechiedeva, non per un camino
pensato sovra questo suo enorme eccesso che fatto aveva, a la fine si deliberò
a la fine si deliberò manifestar il fatto come stava al marito. tassoni,
immaginarmi alcun caso che possa un così fatto eccesso bastevolmente scusare. bocchelli, 1-i-298
anche legislativa), e consiste nel fatto che tale autorità neltemettere l'atto ha
della pubblica amministrazione, e consiste nel fatto che essa, pur senza violare formalmente
la legge, nell'emettere l'atto ha fatto uso di un suo potere discrezionale per
che sono curioso fino all'eccesso, fatto prendere delle fiaccole, calai, colla guida
sì debiano dare un corbello per lo fatto del comune. plutarco volgar. [tommaseo
egli incolpare il ministero? del non aver fatto non dico abuso, ma nemmeno uso
, che più volte l'aveva fatto echeggiare in questa camera, che l'italia
nessuno questo genere di visite; ha fatto un'eccezione solo per tua sorella.
all'uscio del suo padrone: aveva fatto bene? e fra cristoforo faceva bene
, 17-30: l'istesso lettore s'è fatto cattivo ed insolente: meno le eccezioni
punta al suo detto. aveva mai fatto eccezione ai suoi capricci. = voce dotta
ecceità. di eccezione il giudizio del fatto,... altrettanto poi esige ecchimòma
fatti a le figliuole, che fatto l'aveva pensando di maritarle traumatici
, che morte, che, fatto conto, più di duemila uomini d'ogni
l'opporre alla pretesa dell'attore un fatto che nessuno aveva suggerito loro quelle
31 pzione di ragione overo di fatto opporre. b. cavalcanti,
fonte, / sia per differire il fatto, come sono le eccezioni dilafin dove
gioventù che si risentivano, l'abuso fatto degli eccitanti, lo stesso sforzo sessuale
: il metodico esercizio deltinsegnamento, se fatto su 'l serio, di rado conferirà
chiesa, che sono scesi giuso e hanno fatto tanto e eccitato tanto lo spirito,
lo spirito, che li uomini hanno fatto cose terribile. 5. provocare
produrre, promuovere, fomentare (un fatto, un'azione, un fenomeno fisico,
qualcosa. giannone, 1-i-175: di fatto le nostre anime, sopra le quali
provocato, fomentato, promosso (un fatto, un'azione, un fenomeno, ecc
, 1-i-65: eccitatori e istigatori avevan fatto conto che la città era sguarnita per
e. cecchi, 5-342: il fatto che in prosa poetica siano stati anche
fra giordano, 3-137: questo ha fatto la ecclesa, perocché sono tante le
alla mattina, il suo confessore le aveva fatto ottenere una dispensa ecclesiastica per ragioni di
articoli, ecco- lene un altro già fatto, e sarò pronto a servirla anche
o implicita) serve a sottolineare un fatto, a esprimere con forza una constatazione
ciò che piace al mio signor sia fatto; ecco che di presente vado a
il carattere casuale, imprevisto di un fatto. cavalca, iv-6: essendo tutti
(e particolarmente la locuz. ecco fatto). machiavelli, 700: -andiamo
.. -sia con buona ora. -ecco fatto. grazzini, 4-24: -va',
chiamalo: non tardar più. -ecco fatto. sarpi, vi-2-76: quando averà controversia
nerofumo. due ditate di fosforo. ecco fatto. tanto quest'animale è semplificato,
ecco che quello che divisate venisse interamente fatto, che avremmo noi adoperato? niente.
, lui, questa volta si sarebbe fatto sentire, eccome se si sarebbe fatto sentire
sarebbe fatto sentire, eccome se si sarebbe fatto sentire! = comp. da e
insegnamento degl'idioti abbiamo da vari autori fatto un assortimento di parecchi versi, dirò
cavour, che più volte l'aveva fatto echeggiare in questa camera, che l'
1-238: per tutta la notte avevano fatto echeggiare la città dei loro canti e dei
: la frequente menzione ch'egli ha fatto di me, debbe aver annoiato non pochi
vaso di bronzo o di terra, fatto a foggia di campana, che nella
3. figur. cancellato; fatto decadere, annullato; diminuito di valore
questo, cioè il tifone, è fatto di aria trasparente siccome è la nostra
più vaga e imprecisa) di un fatto, di un avvenimento; risonanza (
: molta della calma antica proveniva dal fatto che dei drammi agitanti la storia quotidiana
storia quotidiana l'eco arrivava quando il fatto era già al suo epilogo.
occasione improvvisa o imprevista, da un fatto, da una sensazione; traccia lasciata da
ii-1-815: il capo di coloro che avevano fatto eco alla mia proposta, e che
51: un errore di pubblica economìa fatto dal governo di firenze nel 1430 compì
porto alla mia futura famiglia mi ha fatto diventar assai amico dell'economia. carducci
sulle trentaduemila lire d'entrata, avea fatto, durante la sua tutela, una economia
si avvera anche per il socialismo il fatto storico che l'elevamento delle singole classi è
per l'uso ridicolo che ne ha fatto. de sanctis, lett. it.
consolato / del dolce fin che spinellone ha fatto, / e tutto collo spirito elevato
201: per la vii plebe è fatto il giuramento, / ma tra li spirti
e questo cuore, che mi hanno fatto soffrire tanti tormenti. [sostituito da
o almeno patria fissa; ma sta di fatto che taluni di essi prendono la cittadinanza
corte. vasari, ii-112: gli fu fatto dal re presenti di cavalli e vesti
335: perch'i'non abbia fatto elezione / di qualche morte almen da
servigio, che toscanamente vale opera o fatto qualunque. = voce dotta,
papini, iv-778: è notevole il fatto che nella prima metà, cioè nell'
a. cesarotti, i-119: di fatto la terminazione vocale fluisce naturalmente dalla corruzione
potrebbe però dire che 4 iutum 'è fatto da 4 iuuatum *, per evitar
o piuttosto caldo che freddo, ha fatto adoprare l'elixir proprietatis, preparato con
maniera. vasari, iii-683: ha fatto con bell'architettura, ordinatogli dal detto
un'educazione sbagliata, di non aver fatto altro che insegnarle delle turpitudini.
sappia che il luogo che ella mi ha fatto dichiarare, è quello appunto che io
« sallotto » con due elle. ciò fatto, s'inserì la penna su un
sassetti, 335: sì che il fatto mio mi pare come di quello indovinello
di quercia, leccio o olivo l'ha fatto ed ordinato [l'uccellare] sopra
natio, che gli astri erranti / fatto solo signor trarrebbe in preda / di diritto
l'adulazione mercenaria di parecchi letterati ha fatto un brutto servizio agli elogi. per
, 33 (564): aveva fatto rider tanto la compagnia, con una specie
, iii-182: l'ambiente si è fatto caldo, e l'aria è satura di
-scoprire un embrice: scoprire un fatto tenuto gelosamente nascosto. firenzuola,
e introducevisi la intellettiva, e è fatto uomo. varchi, v-289: di questo
a la penitenzia del mal fatto et a l'emenda del bene oprare
gravi; e son tali che, fatto lo errore, sono manco emendabili.
per me non glielo posso dire; fatto sta che diana cacciatrice non gli avria desiderati
. alfieri, 1-325: l'oltraggio fatto / con la mia destra a lei,
emendatore delle procedure e delle leggi, venne fatto ancora il fava. = voce
vedi la poca emendazione che tu hai fatto, specialmente in questo tempo del flagello,
davila, 299: avreb- bono facilmente fatto nascere altri emergenti ed altre occasioni di
più giorni, né mai più mi venne fatto di rintracciarlo. pascoli, i-36:
dimeno '. si pervenga a un prato fatto dalla natura sopra un sasso, emibasidì
per partogenesi semicerchio cavato in un quadro e fatto inclinato si vuole che l'abbia trovato
, 1-732: l'emigrazione è un fatto che, come fatto, non è né
emigrazione è un fatto che, come fatto, non è né un bene né
che riguarda la nobiltà, rammentar qui il fatto dell'emigrazione, col quale la parte
portato in milano i testimoni di questo fatto e i consapevoli delle querele che pubblicamente
. idem, par., 1-45: fatto avea di là mane e di qua
raggi per tutto il nostro emisperio avevan fatto chiaro. giusto de'conti, ii-20
che dopo l'ingresso del monasterio avea fatto innanzi la emissione de'voti.
riferisce, che è proprio di emoscopia; fatto per mezzo di emoscopia.
hanno toccato i tempera- menti sensibili e fatto dire del loro autore emozionato che egli
allo sbandare della macchina, si era fatto pallido. pratolini, 2-15: giulio
le vie del signore, e non ho fatto cosa empia al dio mio. petrarca
più lume vostro, / m'ha fatto dipartir dal cieco tempio. ariosto
ben più di castighi, che di fatto non eccedevano la regola e consuetudine e
(plur. -i). filos. fatto acquisito, senza cognizione scientifica.
sistematico) ', relativo a stati di fatto, fattuale (in contrapposizione ad analitico
anche il regresso, perché sta di fatto che si toma a categorie e a
137: se la cavalleria di lisao avesse fatto pur minima resistenza al primo empito de'
. cavalca, 20-31: questo èmpito fatto contra di me fu segno del suo
di vannozzo, 249: « l'è fatto: / una e do e tre
boccaccio... espone 'che mi ha fatto onore 'per 'mi farà '
: * enantiosemìa in linguistica, il fatto che una parola presenti nei suoi svolgimenti storici
di ciascun tetracordo deh'enarmonio un sì fatto spazio? = voce dotta, gr
. m. -ci). pitt. fatto con la tecnica dell'encausto.
parte più interessante dell'italia senza aver fatto un viaggetto fino a napoli. foscolo
più ancora teneva, come niente a fatto il manzoni, alla filosofia, ed
la prudenza di un certo dottore / fatto di pianta in quel vivaio là. de
geme lucia: 4 ah, cos'avete fatto! e in questo luogo! '
iambi e di endecasillabi; narrerò lo fatto in modo che la presente e la futura
im portanza, gravità (di un fatto, di una circostanza). muratori
: voi siete di quelli che misurate il fatto del successo. perché non v'ho
verga, 2-179: gemmati s'era fatto un bell'uomo, dai lineamenti energici
, egli vedendo quell'energumeno s'era fatto in riva al fiume. pea, 1-108
bocchelli, 4-17: son sicuro del fatto mio, proruppe in enfasi e in
: -questo snaturato insolentisce chi gli ha fatto da madre e l'ha tenuto al battesimo
, braccia... che hai fatto? pirandello, 6-547: lo guardai essendo
e questo è quando alcuno detto è fatto di cosa ch'essere non può, siccome
un'ennesima volta che vita poteva aver fatto pieretto prima di venire a torino.
vittorini, 4-230: poi in città ho fatto tre anni l'enologo, cioè
del convento,... se avrà fatto uscire sangue, e la ferita..
del comune; molto violento (un fatto, un fenomeno naturale, un effetto
negli ultimi anni di matrimonio le aveva fatto perdere ogni iniziativa, ogni senso di libertà
abusi. rajberti, 2-129: ho fatto voto che una volta o l'altra.
fossa; la quale, se non avessi fatto la sciocchezza enorme di mettere insieme famiglia
strabiliante, incomprensibile, inspiegabile (un fatto, un evento, una notizia,
vituperio l'uccidessero, li avesser mai fatto sì gran dispregio che a questo aguagliar
spiriti s'imprimeva che il senso di un fatto atroce. carducci, 678: meglio
, iii-1-360: dalla parola tutto era fatto grande. il nemico grandeggiava sotto l'
dissennato, inconcludente; atto inconsiderato; fatto inaudito; eccesso, assurdità.
in fisiologia il deplorare che si è fatto dell'esistenza prosaica della donna. rovani,
: la storia espone ciò che è di fatto: e ciò che è di fatto
fatto: e ciò che è di fatto è determinato con tutte le tali e tali
immaginario, concetto astratto. -anche: fatto, avvenimento, circostanza. sassetti,
enti astratti e quante seconde intenzioni hanno fatto le metafisiche. muratori, 5-i-138: questo
della classe ascidiozoi, caratterizzati dal fatto di avere la gonade impari contenuta nell'ansa
e reca quest'esempio: « sei fatto mortale, acciocché tu non serbi un'ira
tante volte, ma finora ho sempre fatto scarsa attenzione a lui. mi pareva un'
3. figur. importanza (di un fatto, di una circostanza); gravità
: « 'affare di lieve entità. fatto senza entità. cosa di molta entità *
, cesarino derivò la propria confusione dal fatto che, pur nella metamorfosi, le
l'entramento e rubamento per alarico fue fatto. 2. figur. ant
. manzoni, 67: in ogni / fatto di guerra entra fortuna, e sempre
, 248: quel che mi aveva fatto entrare in questa credenza erano state le
entrare nel distinto dettaglio d'un solo fatto di tal sorte in presenza di donne
governo dicono essere stata un donativo d'argento fatto al popolo. -assunzione (in
, 5-ii-139: si trova che avesse fatto fabricare in roma costantino... diverse
. cavalcanti, 327: per questo così fatto mancamento [di cibo] cercava,
entrata la vigna, e riprendonlo del fatto, e brievemente liberarono la vigna dalle
a lui come il giorno che vi aveva fatto entratura. jahier, 158: ora
dissero esser contenti, ma che sarebbe ben fatto che egli avesse portato seco qualche cosa
rispose di sì, ma che non aveva fatto cosa alcuna disonesta. alamanni, 5-1-63
ma si è allungata. quartieri operai hanno fatto corpo con le antiche mura. cassola
: l'entusiasmo della libertà ha sempre fatto fare grandi cose agli uomini: e l'
sé i dolori che costui le aveva fatto patire: i tradimenti, le derisioni,
165: la conchiusione overo epilogo è fatto per replicare le cose in brevità, di
ciante le premesse e le circostanze di fatto) di un atto o negozio giuridico
enunciative: che enunciano semplicemente un fatto come vero o falso (contrapposte alle proposizioni
, 2-87: e poi ch'io ho fatto menzione dell'epicherema, non tacerò in
. letter. trasfigurazione fantastica di un fatto o di un personaggio, che vengono
la invenzione è tenue, né gran fatto dilettevole o curiosa, e la frase riesce
gusto dagli sfregi ricevuti da un autore fatto popolaresco da quelle epidemie di capriccio,
(del cestino) con un coperchio rotondo fatto di scorza di pino silvestre, ossia
il primo è il capo massimo e rotondo fatto d'un'ap- pendice che s'incastra
dalla privazione, lo appoggia anche il fatto che la poesia greca sugli eroi si
papini, 28-195: a me hanno fatto l'onore dì epigra- farmi come cannibale
estinti. carducci, ii-7-120: ho fatto già altre due iscrizioni (così dette
rica e romana, non so quanto in fatto di cose etnische e d'archeologia
essendo certi che ne avrebbe più danno fatto che onore. alfieri, i-175: io
critica che lady astor muove al trattamento fatto ai bambini è questa: che i russi
argomento); narrato compendiosamente (un fatto); descritto concisamente (un oggetto
dal ristretto ed epilogo ch'io n'ho fatto poco fa,... io
164: la conchiusione overo epilogo è fatto per replicare le cose in brevità,
et una memoria dell'altre meraviglie sue ha fatto dio, quando, come a gli
io mi son compiaciuto d'individuare questo fatto episodico, come tratto caratteristico di un
naturali vicende della parola, ne ha fatto violenza, e ne trasse intanto dalla penna
episodio. muratori, 8-i-219: abbiam fatto poco plauso a chi ne'suoi trattati
riuscirebbe d'assai più lungo che non il fatto principale. manzoni, pr. sp
un episodio al giorno. 3. fatto di minore rilievo inserito nell'azione principale
principale ha da essere un legame sì fatto che non si possa togliere una sola figura
principale. carducci, ii-7-188: ho fatto una breve poesia epica sur un episodio
episodiétto. soffici, iii-149: ho fatto posto anche a questo episo- dietto stercorario
bene; ma nel senso di 'fatto, avvenimento della vita 'è ritenuto gallicismo
michelstaedter, 857: aristotele prende il fatto dell'influenzamento e gli attribuisce così come
che è constatazione e si interessa del fatto, e dalla conoscenza filosofica, che
davanzali, 11-590: papa stefano, fatto un sinodo, la dannò, dicendo
a'lettori -che l'autore non può aver fatto che benissimo'? giusti, iii-353:
. b. davanzali, i-109: fatto gli archi in roma, in riva
, 2-36 (i-1025): ho anco fatto veder la « selva », che
mio. con questa sarà quello c'ho fatto per epitaffio del molza. lemenc,
disegni che sul matrimonio con polimnesta hanno fatto erostrato e oleandro. -per simil
stati dati tante volte, che ci hanno fatto diventar cornacchie di torre. c.
in varie parti del corpo, io era fatto lo scherno continuo dei compagni, che
4-61: i maschi, compresi del fatto loro, pure guardandole non si accorgevano di
b. croce, i-4-77: un fatto che sembri meramente cattivo, un'epoca
, non può essere altro che un fatto non istorico, vale a dire non
, uno dei miei corrispondenti mi ha fatto varie rimesse, fra le quali alcune
osterie cominciarono a chiudersi la domenica, un fatto da far epoca nella cronistoria di roma
epici, de quali niuno fu mai fatto in prosa. bettinelli, i-209:
sostanzialmente alla dottrina dei due cicli col fatto mediano del regresso, alterata più o meno
un avvenimento; esposizione esagerata di un fatto. c. e. gadda,
eroici di un popolo. 4. fatto, impresa degna di diventar materia di
in conseguenza di ciò, per questo fatto; perciò. beccaria, ii-429
introduce un'ulteriore circostanza a spiegare un fatto). svevo, 3-598: io
casti, i-2-89: tiensi per fatto indubitato e certo / che venuto quell'
tutta quanta. frisi, xviii-3-362: fatto per gustare le scielte e le piccole
vegga il mondo che ciò si è fatto senza livor, senza eccesso, coffa più
: per imitare ciò che tolomeo aveva fatto per gli altri pianeti, bisognava introdurre
son anch'essi metafore alludenti a qualche fatto militare, per mezzo di atti cavallereschi.
monti, ii-207: sussistendo per ipotesi il fatto di cui siete incolpato, confesserete che
, appassionatamente, alla pittura, aveva fatto la sarta modista, nonché l'equilibrista
equinoziale quel cerchio massimo che vi verrà fatto dal piano del nostro equinoziale terrestre disteso
sua destrezza e per la equità del fatto, benignamente. -disus. giustizia
corrispondentissima proprissima equivalentissima, tuttavia non hai fatto niente se questa parola non è nuova
accorti, / ch'egli hanno equivocato e fatto male, / restan quivi allibiti e
certa che monsignor pasqual in grisoni ha fatto solennissimo giuramento in pubblico che non ci
, perché quello fondamento che voi avete fatto
chimera. baretti, 1-212: hanno fatto un po * troppo consistere la lepidezza
cennini, 34: quando hai fatto così, togli uno poco di biacca
bibbia volgar., vi-518: hoe fatto eradicare li colli delli combattitori e delle
voluto fare, fu dall'imperatore valentiniano fatto morire. vallisneri, iii-54: que'
. soldati, 2-11: che cosa avrebbe fatto? l'avvocato? il medico?
una cosa sola era certa: non avrebbe fatto l'avvocato erariale come papà, e
la pecunia, perch'egli l'aveva fatto chiudere. vosati, iii-604: bellissimo
10-28: è lo scarpello uno strumento fatto con due archi molto piegati, poco di
dell'erba trastulla, / ed hacci fatto grande disonore. buonarroti il giovane,
, che l'imperatore glie n'ha fatto istanza per mezzo dell'imperatrice eleonora. se
stato sempre fuori del sentiero della ragione e fatto, come si suol dire per proverbio
portate bene e su quelle che hanno fatto d'ogni erba un fascio, vostro figlio
-indica un fatto non ancora verificatosi, ma che si
. barilli, 1-69: ci veniva fatto, da ragazzi, di capitare a ridosso
cui il contadino d'ogni paese ha fatto una gran classe a modo suo,
erbario istesso, da quel valent'uomo fatto,... sicuramente riconosciute molte delle
giallo. 2. ant. fatto con erba (vivande, torte, ecc
. erbolàtteo, agg. ant. fatto di erbe e di latte (una
ricco, molto loro devoto, avendo fatto testamento, ed instituito erede un figliuolo
nuovo principe. testi, 1-8: fatto il grande urbano / de le chiavi
fulmine nero. calvino, 2-242: questo fatto che l'erede del titolo baronale di
morale o di tradizioni e ne è fatto, così, intimamente e profondamente partecipe
. villani, 10-33: confessò sé aver fatto il malificio, e la cagione per
i-96: essendo chiamato alla corona e fatto re deliberava al tutto di aver ereditate
: nimicizia presa con baccio valori per aver fatto opera che pagasse scudi mille all'eredità
con miglior forma, che gli altri fatto non avevano. marino, vii-398:
? ariosto, 2-12: fuggendo non avea fatto via molta, / che scontrò
, vi-2-216: molto male averebbono fatto e farebbono con questa dottrina tanti
e nello eremo ch'ei s'era fatto nel cuore. g. gozzi,
gesuito, ventuna eresie di conto fatto, hanno cavato fuori le proposizioni che dan
, / com'altre volte apertamente ha fatto, / che tanti eresiarchi ha già disfatto
, / tratto dal cammin vero, / fatto ha pur dianzi ereticar lutero. gioberti
ma non è improbabile che lo abbia fatto (certo per mera ignoranza) se
nievo, 1-16: quanto bene avrebbe fatto il vangelo dichiarando per generi e specie
debbo darle parte di quel che ho fatto dopo, intorno al particolare del collegio
pubbliche piazze della nuova turchia l'ha fatto certamente non per altro che per rompere
1-44: non si sentono veramente di fatto agire questi muscoli nel tempo dell'erezione,
: quel luogo destinato alla santità e fatto per allevare uomini adorni di grazie e
le colpe]... ti avrebbono fatto precipitar fino in perdizione, egli [
pure vi paressi avessi in questo caso fatto errore, che io non conosca, alluminatemene
altri ambienti non ò, da uomo fatto, mai cercate né mi son capitate.
mantelline della cina (dove anco fu fatto questo), ma di molto maggior ricchezza
lire 15. 2. abito fatto di ermisino. b. de'rossi
hanno avuto qualche virtù eroica e hanno fatto atti simili a li divini e cose grandi
amore mi avrebbe proprio eroificato e fatto capace di tutto e anche d'uccidermi.
impetuosamente. cattaneo, iii-2-177: avevano fatto erumpere improvvisa la romana repubblica. gioberti
: la futilità del motivo che m'aveva fatto erompere in quella frase, era evidente
uno luogo alto tre piedi, fatto di smalto, sicché gli animali nocivi non
meglio è che solo con l'erpice fatto d'alcune spine ovver pruni si cuopra
, che è un quadro di più legni fatto a guisa di graticcio, ma da
diromperti, be', questo è ben fatto /... / perché io son
via o venti contrari v'hanno fatto capitare in queste contrade, non abbiate
lungiato; / sì m'era fatto selvaggio e stranero. / or sento
5-38: speranza m'à nganato / e fatto tanto errare, / com'omo c'
retto. giamboni, 60: il fatto o il detto altrui ricorditi di non
cattaneo, iv-n-112: io ho veramente fatto un'erratacorrige al tuo programma; ma
, i-119: secondo me l'amore fatto libero e legittimo dall'imminenza della morte
tanto erronico, / che t'ha fatto cangiar volto e costume?
o mancamento di giudizio che venisse lor fatto, hanno tempo, conoscendoli da per
con il medesimo pennello che l'aveva fatto. garzoni, 1-953: è escusabile
, 2-55: un poverello ch'abbia fatto a caso / qualche sonetto e gliel
o incompleta rappresentazione di una situazione di fatto (errore di fatto) o di
di una situazione di fatto (errore di fatto) o di diritto (errore di
, perché se un error vi vien fatto, non si pò più correggere, ché
verun modo consentire che rinaldino non abbi fatto errore; ma con altra discrezione si
in gioventù che riserbarsi, come ho fatto io, a tempo, che, non
di 18 o 20 anni, l'abbia fatto di 60; e molto più notabile
spaventava, e questo spavento gli aveva fatto perder qualche tempo a voler persuadere or
, ii-357: il verbo si è fatto a noi una suave scala e tutta amena
a lei s'invola, / e del fatto aver parve erubescenza. -perdere
. b. croce, iii-16-88: aveva fatto [il buonafede] una curiosa contaminazione
occhi a diciframe le abbreviature, avrebbe fatto molto meglio a buttarlo sul fuoco,
fissa sul particolare, sul dato di fatto, di cui indaga ogni elemento,
e biografia, storia come interpretazione del fatto estetico e storia extraestetica, storia ed
nella erudizione e principii delle lettere arebbe fatto profitto grande, se egli non fusse
storia della sua famiglia, s'era fatto un'erudizione assai rara e curiosa dell'
: da un tempo in qua aveva fatto e faceva [il defunto] una bella
eruttamenti in quelle regioni, e ho fatto qualche copia maggiore di flati per bocca
depressione forse de gli altri, esaggerando quel fatto, parla da vantatore, più che
: mi esagerò 11 torto che aveva fatto s. m. al re suo figlio
a quanti esageratori di professione hai fatto prestito grazioso... dell'onda stigia
165: la conchiusione overo epilogo è fatto per replicare le cose in brevità,
giambullari, 44: gli sarebbe venuto fatto di colorire un tanto disegno, se
, 1-202: un dì vogliamo distenderci nel fatto di quegli che rinnegano con il cuore
alcuno; imperocché quei di dentro avevano fatto de'fossi per contromina, acciò esalasse
di spirito, esalati nel troppo lungo soggiorno fatto nel tino. d'annunzio, v-1-399
io vi replichi per ora imperò aver fatto la natura tanti monti che buttan fiamme
ho consigliata [la patria] e fatto quello che s'appartiene a ogni buono cittadino
. leopardi, i-122: come avendo fatto uso di liquori che esaltino le forze
ogni maniera le circostanze tutte di questo fatto, ampliando il numero e la qualità de'
tempi de'tempi? o non hai fatto la guerra dentro gli ospedali? ».
bembo, i-25: essendo io nuovamente fatto certo vostra santità avere alcuna volta pensato
pensò, né in detto né in fatto, se non ad esaltazione del suo signore
tribulazione. lancellotti, 457: il che fatto il fanciullo tantosto c'ebbe detto quelle
attenzione e a far passare ogni altro fatto in secondo piano. è lui il personaggio
razze anglo-sassone e tedesca. fra loro è fatto comune una conversione. b. croce
stesso, per rendersi ragione d'un sol fatto, si trovò ingolfato nell'esame di
via ed ammendare tutto quello che parrà male fatto o dannevole allo stato della repubblica.
opinione e sopra quello che si è fatto e sopra quello che può farsi,
di praticare componimenti... ma è fatto ad essi obbligo di sottoporli all'esame
per dare prova che il rapido esame fatto sulla persona del giovane era di suo
dogmi ma coll'esame si giunge, in fatto di scienze umane, allo scoprimento del
unicamente da un minuto esame di ogni fatto e dall'avere valorizzato ogni circostanza giudicata
6-1-51: interrogato quali domande gli avesser fatto nell'esame, rispose ch'erano state,
leggi per soli due anni, non ho fatto alcun esame, non ho licenza,
patente. gozzano, 29: han fatto l'esame più egregio di tutta la
rubati tre milioni di franchi. gli fu fatto non solo un esame, ma un'
né poteva difendersi; e non venne fatto ai suoi nemici di potere dire ch'egli
giorno per l'esame ». detto fatto, il principe uscì, e andò veramente
egli erano collati e tormentati, non avesse fatto subito intendere fuora quello che in palagio
, per una obbrobriosa ingiustizia che hanno fatto a un mio povero caro bravo e
senza alcun rimedio di salute sì fatto fuoco, si fece ai merli.
noi siamo esaminati intorno ad un beneficio, fatto ad un uomo infermo, per saper
d'israel, che ciò è stato fatto nel nome di iesu cristo il nazareo.
persona che si ritiene informata in qualche fatto o circostanza). valerio massimo volgar
e non in quelle che sono in fatto e presenti. p. verri
se prima non conoscesse la verità del fatto, e però la investiga, e
la sua carta, computato il cammino fatto e quello da farsi,...
era seduto di contro al letto; aveva fatto togliere la ventola dal lume,
persona che si ritiene informata di qualche fatto o circostanza). cavalca, ii-117
, nella cui presenza era stato il fatto, premiò i suoi virtuosi fatti. giov
stesso, per rendersi ragione d'un sol fatto, si trovò ingolfato nell'esame di
dagli esaminatori a ciò deputati maturamente avrebbe fatto pigliar informazione di quanto in quel caso
estimo ordinato per lo duca, e fatto con ordine per uno giudice forestiere per
machiavelli, 12-186: avendo di tutto fatto a plutone conveniente rapporto, fu deliberato
. carletti, 26: doppo aver fatto l'esamine e saputo che venivamo di
proprio sangue / ha sua livida carne fatto nuda, / sudor gelido e sangue mixto
esasperata. -contro chi vi ha fatto da madre e da padre? -che
il tutto a monsignor di capua avendo fatto il medesimo esattissimamente di quant'è succeduto
esattissimo traduttore. 2. fatto, eseguito, calcolato con rigorosa precisione,
sé solo quello di che è stato fatto, a parlare propiamente, non padrone ma
così come niuno giusto priego può esser fatto senza essere esaudito, così quel priego
economia del paese, che cosa ha fatto la classe dirigente? levi, 1-20:
una. la vittoria stessa è un fatto biologico, e il vincitore sta attento a
, o venduta la poltrona che avrebbe fatto comodo a lui. 4
e comandati. caro, 2-867: fatto di mano in man di forza esausto /
pubblico. gioberti, 1-ii-332: avete fatto ultimamente esautorare in lucerna il professore baumann
camina in coloro, li quali per fatto proprio volontario si siano esautorati. gioberti,
di quei begli occhi ai caldi rai fatto esca. savioli, 742: o gallo
parola, li menò un pugno sì fatto, che, urtando in una colonna,
come le piacciono, di quella ha fatto uno escato, come per pigliare i colombi
4-274: aristippo... avea fatto divenir la filosofia uccella trice all'escato
io escluso. alvaro, 5-81: il fatto che non si confessasse, mazioni di
la legge, mentre proibiva che fosse fatto schiavo un battezzato, escludeva che il battesimo
. sarpi, vi-1-73: nello scrutinio fatto per voti secreti si ritrovarono tutti conformi
averlo desiderato e nemmeno esserselo immaginato, fatto pontefice, per un giuoco di accanite concorrenze
5. negazione della realtà di un fatto, della validità di un'ipotesi;
c'è più esclusione. se l'è fatto lei? 7. log.
quello che è stato scritto agitato e fatto nella metà prima di questo secolo,
i dotti più esclusivi del mondo in fatto di lingue. carducci, ii-3-47:
bocchelli, i-iii- 302: in fatto di cucina si poteva dire italiano e regnicolo
: l'unità di luogo è nata dal fatto che la più parte delle tragedie greche
giovanni crisostomo volgar., 46: essere fatto alieno da cristo, escluso da'beni
tutti i diavoli alla mano, essersi fatto il partaggio tra l'uomo e la donna
proposito è di conservarci molto parchi in fatto di crisi di coscienza e di formule
loro; imperciò che è insozzato e fatto immondo di peccato della escomunicazione.
capo; il che nell'uomo non avea fatto. lancellotti, 323: non darammi
in quel ventre / quel potulento / fatto esculento / ben raffinato / cibo
visconti venosta, ii-1-305: s'era fatto intanto un programma di escursioni sui monti
dietro alle sue escursioni politiche, ho fatto in carrozza la bellissima valle di challant
sia per te escusàbile il male che fatto abbiamo. boccaccio, viii-2-93: adunque è
siena, vi-64: quantunque el peccato fatto per ignoranzia sia più leggiero che quel
sia più leggiero che quel ch'è fatto per malizia; nondimeno perché al tutto
: escusandosi del gran lodare che avea fatto, cola parla sempre di lettere e
comportamento, di ciò che si è fatto o si farà; motivo, ragione,
sopra posto. bisticci, 3-236: fatto questo, messer giannozzo compose a sua
re a venezia per escusazióne del medesimo fatto, andava in cospetto del senato discorrendo,
li giuramenti esecrabili che aveva il re fatto alla bolena di sposarla... l'
discorsi preliminari,... in fatto di lingua sono esecrabili. pascoli, i-687
annunzio, iii-1-1210: se il piccolo fatto senza sangue esiste, tutto cade nel
ci auguravano ogni male e ce lo avrebber fatto, dandosene il destro, invece,
e matricola, lo vollero fare esecutare di fatto. fagiuoli, 1-2-50: io poteva
di cosimo i, 460: questo vien fatto dalla nazione spagnola non per altro che
: prese il peso di tutto il fatto, disiderando d'esser fedele ministro, e
e con carezze raccolto, e subito fu fatto esecutore delle sue prime fabbriche innanzi la
sono dagli esecutori della quarantia criminale fu fatto prigione. salvini, v-497: il
da contadino... voi avete fatto diciotto con tre dadi: con questa tutoreria
andò avviso a roma di un editto fatto dalla republica di lucca, la quale ricevendo
dopo tutte le sentenze, non s'è fatto nulla se si è deboli contro potenti
i quali deve eseguirsi la legge, fatto in una maniera conforme all'ordine finale
dieci bolgie. carletti, 115: fatto questo, il giudice, che in quel
gentiluomo ricco, molto loro devoto, avendo fatto testamento, ed instituito erede un figliuolo
è oppresso, ancora che li fusse fatto torto, ne séguita o poco o
contra colui che il malvagio comandamento avea fatto, che ne facesse vendetta, ma
gli mandò ad esecuzione; e ha fatto sì che tu se'mia moglie. ariosto
che a diciotto sono uomini, hanno già fatto il piano della loro vita, han
alla mente di tutti e tre un proposito fatto qualche tempo prima, mai messo in
zetti dei suoi panni moderni e lo ha fatto sedere sopra di una esedra, coll'
degli archivisti. tutto insomma era stato fatto, non restava che ordinare e commentare
. cattaneo, iii-4-250: fu quello il fatto d'armi meglio pensato e più destramente
foscolo, x-546: il dispotismo crescente e fatto furia gigante sotto nerone, preparò roma
., 61-7: quel dì in firenze fatto cavaliere / s'era l'esseguitor dinanzi
la mano aperta. 3. fatto che serve a confermare o a illustrare
gioco, / noi faren di costor sì fatto strazio, / che essempio sarà al
[nel purgatorio] le passioni un fatto estrinseco, elle si riducono ad esempli
volgar., ii-32: se ella avrà fatto adulterio, l'acqua entra in lei
nel tuo circuito, quando io averò fatto in te li giudicii nel furore e
m'avenne, / di ch'io son fatto a molta gente essempio. boccaccio,
e lo porrai sopra la cosa che hai fatto senza lo esempio. ariosto, iv-16
: l'uomo... fu fatto allo esemplo di dio. boccaccio, 21-
papa, ad esempio di quanto aveva fatto il savonarola in firenze, si predicava contro
esempio. -portare una prova di fatto, un paragone, una dimostrazione pratica
: di questo torto... avemo fatto menzione, per dare esempio a quelli
. d. bartoli, 1-2-60: il fatto andrebbe in esempio: e il re
intercalare quando ci disponiamo a citare un fatto che renda più chiaro e convincente il
, con l'esemplar castigo del quale cosi fatto spavento si dava alla nobiltà inquieta,
bartoli, 9-23-245: io non vo'aver fatto altro che pronunziarvi il male avvenire,
: l'unità di luogo è nata dal fatto che la più parte delle tragedie greche
annunzio, iv-2-1143: l'artista aveva fatto di cera due esemplari, essendo l'un
di giuso sensibile... è fatto ad esemplare dello intelligibile. fagiuoli, 3-7-194
esser questo un frammento d'un bicchiere fatto in occasione di nozze, giacché,
s'imprimeva che il senso di un fatto atroce. 3. tipicità.
tratto si scorga il vantaggio che è fatto loro qui dagli altri luoghi. magalotti,
censura familiare? bocchelli, 1-iii-77: fatto sta che per antica e comune tradizione
della liguria, lv-231: da sì fatto avvenimento fino a noi, la sede
ed illegale ogni contratto di grano non fatto su tali mercati, o veramente esentuare i
recato il corpo in parigi, e fatto il reale esequio solennemente nella presenzia de'
alli essequi di molti ch'amirare / han fatto il mondo, sì lor virtù luce
testatore intorno alla sua sepoltura: e fatto lo esequio, parve che avesse ale pennute
avesse ale pennute l'autorità di sì fatto testamento. caporali, i-134: la querela
dopo l'intenso sfruttamento che è stato fatto di questa vena mineraria, scoperta con
'. dal qual participio si è fatto poi l'adiettivo, come * medico,
8-43: in questi ultimi mesi accadde un fatto che mise in subbuglio, in sconforto
l'opere della cavalleria, come avea già fatto, pur si pigliava grandissimo piacer di
è maria vergine. magalotti, 9-2-211: fatto, che... pareva autorizzare
, e sempre usare le battaglie hanno fatto li romani principi. comisso, 12-22:
a dire ope- ramento, e dal fatto pigliò questo nome, acciocché dimenticare non
mal governo facile da potersi acquistare, fatto un buon esercito passò in gallia, e
dei popoli civili; è la cultura come fatto a se stante, come formulario,
il tradurre così per esercizio vada veramente fatto innanzi al comporre. carducci, il-i-n
i quali deve eseguirsi la legge, fatto in una maniera conforme all'ordine finale
e sto per credere / che m'abbia fatto quest'esercizio utile. leopardi, iii-924
plastica. soldati, i-304: aveva fatto fortuna con l'esercizio cinematografico.
sovranità, impedisce con nuova violenza il fatto della sovranità del popolo, mentre già
/ ché non son buono a sì fatto essercizio. g. bentivoglio, 4-115:
finalmente conviene esibire i giudizi definitivi di fatto sullo stato economico, morale e politico
dalla pubblicazione di questa sua opera sarà fatto palese chi ne sia il vero e
diritto a una riscossione, mi venne fatto, porgendogli lettera e minuta, di domandargli
fussi piccola, nientedimeno per non aver fatto questa posata invano, la mando per
goldoni, viii- 435: mi ha fatto mille esibizioni, mille cortesie e politezze.
da contentare perfino uno slavo esigente in fatto di stufe. moravia, iii-326: gli
nuove soluzioni che migliorino lo stato di fatto e che meglio rispondano ai bisogni della
; chiedere come interesse per un prestito fatto. salvini, iv-252: un antico
possibilità (giuridica o di fatto) di esigere un credito di denaro;
si intende de iure overo anche de fatto; e se portando le parole l'esigibilità
se portando le parole l'esigibilità de fatto ancora, per quanto tempo ciò si debba
un sorriso come se fin allora avessero fatto dei discorsi allegri: il brillìo negli
raccontava pure che a suo tempo aveva fatto vita di società, e che ne era
mano, per chiareza di detto rapporto fatto di sopra, di mano dello esimio
1'esistenza è forinola nuova d'un fatto vecchio da quanto la vita e più.
il 'leonardo 'mi aveva rivelato e fatto concepire come fraterna. alvaro, 10-226
b. croce, i-2-51: se un fatto storico si può, in certa guisa
involge niuna impossibilità; dunque iddio di fatto necessariamente esiste. magalotti, 23-74:
accompagna, come: accadere (un fatto); verificarsi (una circostanza);
baldini, i-298: ed eccolo scegliersi un fatto grosso, d'indole quasi popolare,
372: o grillo, come mi hai fatto stare un pezzo esitabundo e dolente?
di parlarne al gran giudice, l'ho fatto senza esitanza e caldamente, invocando l'
mentre riflettevo che, accettando, avrei fatto attendere romualdi oltre il previsto, cominciando
famoso per sua piacevolezza un componimento fatto in biasimo di papa adriano, dove.
ella, dopo lunghe esitazioni, gli avea fatto vedere tutti i ricordi che avea conservato
avuto, provando quello che n'abbia fatto. g. m. cecchi, i-ii-
, cono., i-183: gli fu fatto discendere sino al fondo dell'esofago un
signori, io credo che sia stato ben fatto di esonerare la scienza dalla cura dei
ma io exoptava dilucidarmi del vostro fatto. = voce dotta,
curandosi di ammetter qualche esorbitanza, che in fatto per altri rispetti avesse del difficile.
gli alleati affermarono, che uomini perversi avevan fatto il pensiero di allontanare gli animi dei
: questo è l'esordio del ragionamento fatto da don luciano con quelle voci mie,
permettete ch'io vi sgridi d'avermi fatto un'esortatoria con tutte le formalità rettoriche per
una legge sacra, anzi un beneficio fatto al mio cuore. carducci, iii-7-82:
al matrimonio [il padre] ha fatto agli sposi una esortazione come da molto
desir condotto a porto / avevi, fatto del sacro concilio / il dolce frutto di
-con riferimento a cosa: interessato, fatto a fine di lucro. albertazzi
trionfo della borghesia [nel duecento] aveva fatto sparire stati e caste, e la
straniero, l'industria ed il commercio avendo fatto di essa un paese forte e libero
dio per un essere infinito, ci vien fatto in ogni modo a nostro dispetto l'
culturale per il quale si lotta è un fatto vivente e necessario, la sua espansività
voi è dirizzato lo giudicio, e siete fatto laccio alla speculazione, e come la
nell'universo del cosmo, sorvolando sul fatto che perciò gli occorreva intanto d'esser distrutto
, come a'provenzali e francesi abbiamo fatto: perché a ciascuno son publica- mente
, senza la quale non avrei mai fatto nulla di buono, se pur l'ho
nulla di buono, se pur l'ho fatto. cattaneo, iii1- 412: dalla
genere prossimo né la differenza ultima del fatto ch'egli vuol definire e studiare.
espediente a difendersene, subito che è fatto lo instrumento o la scrittura, farsi
ministri non volevano espedienti, ma di fatto la privazione di quella prerogativa che questo
] ti parlano mai più di questo fatto, io sono un cane...
qual di queste sia vera, il fatto l'indicherà espeditamente, quando la scienzia
3-95: in tal guisa mi venne fatto più presto, che nel primo modo,
, come quel corpo stesso aveva già fatto con le materie sfruttate e decomposte!
rito; che può essere esercitato, fatto valere; a cui si può
. leopardi, iii-261: io ho fatto sempre cattiva esperienza del pubblicare nei giornali
con lui dell'osservazione esperimentale su 'l fatto umano, annunzia finita l'età della
faccia tua da me, e io sono fatto conturbato. castiglione, 79: ho
3. che ha esperienza, che ha fatto esperienza di qualche cosa; pratico,
primo se'stato il trovatore di sì fatto tormento, sarai, dico, il primo
. accertamento deliberato e metodico di un fatto. - anche: il metodo sperimentale.
. redi, 16-iv-233: questo così fatto esperimento mi fa dubitare se il veleno di
civile o penale per accertare se un fatto sia o possa essersi verificato in un determinato
che consiste nel procedere alla riproduzione del fatto stesso nelle vere condizioni in cui si
. / credete a chi n'ha fatto esperimento, / che questo è 'l
mi chelstaedter, 410: fatto sono da me stesso diverso / che
già esperta e stanca di uomo che abbia fatto soffrire molta gente. -sostant
certi eh'ancor non eran di mio fatto experti. dante, conv.,
, 5-44: ciò che tu hai fatto infino a qui mi piace, / ma
firenze a dì 15, e non ha fatto niuna onoranza per ancora. dicesi la
dovessi seguire, e quello medesimo abbiamo fatto a giovanni: e per lo espettàbile
avuto in odio la sua illuminazione ed ha fatto beffe della sua espettazióne. bibbia volgar
inimici che egli aveva avuti lo aveva fatto grandissimo. tasso, n-ii-136: -l'espettazione
per che sì come quasi forestiere sei fatto nella terra, e come lo viandante che
lui l'odio sì smisurato, e fatto re uno giovane di somma espettazione,
boccaccio, egli innanzi di morire aveva fatto ammenda del suo poco riguardo a'costumi
dal peccato; riparazione di un torto fatto a dio mediante il pentimento e opportuni
non riparare, pagare almeno il mal fatto, e rintuzzare il pungolo intollerabile del
, d'un'espiazione per l'oltraggio fatto a dio, il quale oltraggio piglia
che in bocca; né prima così ebbe fatto che io mi sentii dentro accendere d'
: se la marchesana eustochia non avesse fatto gheppio dopo il decimoquinto parto, oh il
troverebbe alfine, meglio che non avesse fatto la greca, il suo esplicamento e
a pieno esplicare il giovamento c'han fatto e fanno i santi alla chiesa?
il suo concetto improvvisamente, come avete fatto voi. parini, 556:
, descrivere (un avvenimento, un fatto, ecc.). ariosto,
una forza, una facoltà, un fatto, una circostanza, ecc.).
in qualunque modo si esplicasse, quale un fatto naturale, inevitabile, un esercizio a
si limita alla mera enunciazione di un fatto (ed è contrapposta alla proposizione normativa
a trafori, e come reticolato, fatto con sottilissime striscioline d'òro o d'
secondo [genere di pane] era fatto di ghiande, il terzo di radici dell'
argento del valore di cinque lire, fatto coniare da filippo ii re di spagna a
deposte dalla femmina in un nido, fatto da foglie unite fra loro da capsule
più muto, il teatro si è fatto spettacolare e filmistico. filmografìa, sf
ritonda, 1-363: cinsesi uno scheggiale fatto di fila d'oro, nel quale avea
biondi capelli, / de'quali ha fatto per me rete amore: / d'un
attirarci la taccia, poscia, di aver fatto agire delle marionette, da chi ne
si cognosce che [il lino] è fatto, quando le sue membrane o fili
alla sua usanza, cioè con filo fatto di nervi secchi di rangiferi, coperto di
amore, ma diventa difficilissimo allorché, fatto colpevole, dovrebbe anche mutarsi di lieto
e perché non sono uomo d'esser fatto far per filo, poche parole e
1-38: -adunque e'sa come andò il fatto di lucrezia? - ogni cosa per
b. croce, iii-26-285: il fatto del cresciuto interesse per la chiesa cattolica
giacobinismo e di quel filogallismo che avevano fatto così cattiva prova negli avvenimenti del 1799
compendio del nostro diacono. se poi abbia fatto una cosa utile alle lettere, conservando
fatalista della tragedia greca, che ha fatto a lungo le spese sia della critica
al perché il filologo pur mi ha fatto armare a furia, e quinci oltra
un filindente / mal ordito, mal fatto e mal tenuto. l. bellini,
la stessa via ch'egli stesso ha fatto e alla sera se ne ritorna per la
giù a dire che il colonnello ha fatto delle difficoltà, so io che bella
sei once d'oglio di lino, fatto senza fuoco, colà dentro lasciato, o
d. bartoli, 30-310: questo fatto... ben è, se non
modi di filosofare volse che fussero a fatto dispreggiate. marino, 365: poco dianzi
carducci, iii-15-347: la scienza del fatto nessuno, salvo forse il guicciardini,
forse il rompere i sepolcri ci ha fatto uomini da bene? ».
ti fa stupore; filosofia, che hai fatto ricca la povertà di epicuro e felice
della filosofia, mentre la filosofia aveva fatto poco men che guastarla. tommaseo,
... è scrutare in piccolo un fatto grande, il processo cioè intimo del
dal puro fenomeno, trasforma questo in fatto (storico) ed è veramente una
) ed è veramente una filosofia del fatto. -filosofia sperimentale: che si fonda
, chi è? sai perché ti ha fatto un tal dono? sai cosa ti
rima di filosofia, / m'ha fatto certo... / ch'eo vorria
mini, che l'un contrario, nel fatto degli elementi, sostiene l'altro.
e. cecchi, 2-23: sta il fatto che uno scrittore non è uno scrittore
7-12: scanne non sapeva, non aveva fatto attenzione. carlino ne fu irritatissimo,
dubito bene che e'non sia stato fatto filosoficare doppo la morte, o che l'
pubblicherà un molto interessante viaggio della siberia fatto da lui con spirito filosofico. pagano
ironia, indulgente, forte e flessibile, fatto per comprendere e per pregiare una natura
ci metta la taglia / per aver fatto un tratto un manichetto / a un filosofimi
sapersi svilluppar da un sofisma a lui fatto da alcuni filosofetti. carducci, ii-6-203
vano, il quale era iscorto, di fatto cognobbe la filosomia e la dottrina
, divulgarsi (una notizia, un fatto culturale, ecc.).
; ma per lo più intendesi di quello fatto con foglio di carta sugante, applicato
tutto questo, dico, chi l'ha fatto, chi l'ha prodotto, chi
, 9-48: un filtro irresistibile / fatto di nebbia pettirossi e foglie morte,
nebbia pettirossi e foglie morte, / fatto di raganelle e di cicale / e fumini
6-2-372: fece intendere avere a venezia fatto certe addizioni e dichiarazioni al lodo dato,
tornare col punto addietro sul punto fatto. = deriv. da *
guidar- done d'alcuno bene ch'abbia fatto o faccia in sua vita, 10
né era impossibile il fatto che egli, come razzo finale
a cui tende l'azione, il fatto, il fenomeno (e può essere
finale ', fregio di lamina dorata, fatto a fiorami o altrimenti, che s'
quasi angosciosamente da giovanni pascoli è nel fatto che il poeta scrisse i * canti
. il finalismo è stato suggerito dal fatto del pensiero dell'uomo, atto a
ma addirittura una verità di ragione e di fatto. = deriv. da finale1-
quantunque fingiamo che mi fosse venuto ben fatto come una perla, sarebbe stato finalmente
all'intendenza di finanza, gli aveva fatto piovere in casa certa carta bollata, per
tommaseo-rigutini, 1745]: il popolo ha fatto sua la voce, e parla anche
vivere. palazzeschi, ii-415: il fatto è commentatissimo, le cause del suicidio
e felice, se della medesima non avesse fatto un pessimo uso. pananti, ii-97
il 'figaro '... han fatto correre parigi. g. capponi,
aver fine, venir meno (un fatto, una circostanza, un sentimento).
. anonimo, ix-978: morte villana, fatto m'hai gran torto! / perch'
. segneri, ii-136: intimò che, fatto isacio prigione, fusse consegnato subito in
dugentisti. pea, 7-85: avete fatto bene a venire, almeno vi pago e
/ del dolce fin che spinellone ha fatto. boiardo, canz., 44-80
paté il tempo breve né la longhezza del fatto; ma questo almeno non ti voglio
. 8. modo con cui un fatto, un'azione, una situazione,
ogne cosa / che tutto l'altro fatto. guittone, i-5-42: troppo fora
nel suo fregio all'intomo: e fatto tutte le dette diligenzie, io mi messi
dinanzi da me libre otto e none avea fatto loro fine, sì ch'a me
, 8-200: il fine non è un fatto, ma un'idea che si realizza
/ a buon fine ha ciò fatto, o re adorno. / sappiate l'
, 31: sempre uno principe così fatto consumerà in simili opere tutte le sue facultà
la piccola, santina, che fine ha fatto? -giungere, venire a fine
fanciulla, che compagnia stanotte t'ha fatto nencio? - bonissima, rispose la
niente. andrea da barberino, 1-247: fatto questo, gli faceva cerchio per trarlo
della dottrina e saratti manifesta; e fatto casto, non la abbandonerai. nella
passar più avanti di quello che si abbia fatto. casti, ii-5-48: al desinar
. guido da pisa, 2-16: fatto che ebbe ilioneo fine al suo parlare,
essendo certi che ne avrebbe più danno fatto che onore, o tanto le tomavam
. così arrivi a chiunque pensa il fatto solamente nel principio. ser giovanni,
, / che il lor dintorno par fatto di vento, / e son di
che nel suo silenzio di caprera ha fatto una indigestione di corbellerie di cui si
hanno avuto le fornaci de'vetri, hanno fatto le finestre di vetro, di occhi
17-12: dentro [la gran porta] fatto v'ha tanta finestra, / che
bonissimo termine, e nella facciata dinanzi fatto parte del primo finestrato. berchet,
-s'asciugava il sudore come se avesse fatto la strada di corsa con le sue gambe
. goldoni, iii-49: mi ha fatto la finezza di chiudermi la finestra in
il medesimo modo di argumentare destruggere a fatto tutte le opinioni del vacuo. mascardi,
. boiardo, 1-13-4: fu il cavai fatto per incantamento, / perché di foco
baretti, 3-238: il lusso in fatto di vetro, come già v'accennai
ariosto, 27-56: mandricardo disse ch'avea fatto / gran battaglia per essa con orlando
al termine, al compimento (un fatto, un lavoro); che sta per
carducci, iii-17-239: ciò che d'un fatto umano, anche fuggente, anche efimero
, saracino, fedele ', male ho fatto a fornirle non seguendo vocale, e
momento che si vestiva, le aveva fatto trovare sulla sua toeletta un bel finimento
l'ultimo finimento a un maestoso tempio, fatto da lui piantare nel più eminente e
finimondo affatto e da dovero, ha fatto testamento, e fa la dipartenza con
finimondo. nievo, 1-266: detto fatto manderei l'anticristo, e fattolo restare da
guerrazzi, iv-91: i pazzi avevano fatto un cerchio intorno al presidente ed alla
-lassatemi / finir la finzion che io ho fatto. -seguita. / -sgombra la dama
critone suoi vicini, che l'avevano fatto loro arbitro, che non può essere
. b. davanzali, i-269: fu fatto renunziare la
quanto al diletto, o quanto al fatto, è obbligato a sì grande usura ch'
letteratura italiana. il bilancio è presto fatto. finito d'annunzio, si sono tentati
poco che la non s'acorga del fatto. alfieri, 1-1219: finisco,
attenzione e a far passare ogni altro fatto in secondo piano. g.
sapeva dove andarmi a raccapezzare il seguito del fatto, finiva col lasciarlo stare. de
. piovene, 3-199: ad ogni fatto del passato, contrapponeva un'interpretazione benevola
. -finirla: far cessare un fatto o una serie di circostanze che si
[all'anima] d'un sì fatto vino, / che 'nebriata sta sempr'assetita
agli altri era mozzo il naso, o fatto qualche sfregio consimile, quando non erano
, a determinare quello che uno abbia fatto. 3. gramm. lettera
, chiamando fornito o finito quel lavoro fatto con estrema delicatezza e diligenza, senza
capo di linea finita, provare che sia fatto il caso con prova concludente e perfetta
: io nel finito anno scolastico ho fatto un corso su lamartine poeta. e
. lettere familiari, 21: ho fatto fare anche la fine a lotto di
nulla una felice imitazione, un plagio fatto con destrezza, e quella finitura * ad
a rapire un boccon buono avria / fatto un salto mortai fin su la luna,
profondo / è di quattro alimenti / fatto ordinatameli. tavola ritonda, 1-129:
svevo, 3-734: dopo di aver fatto un augurio serio e disadorno ad ada
finocchióna, sf. tipico salume toscano fatto di carne di maiale e manzo tritata
, vi so dir io come si sarebbe fatto beffe di chi, per indurre un
non averla udita; / né il fatto, come sta, saper desio: /
! pirandello, iii-182: allora hanno fatto finta... per attirare qua la
atto simulato, mi spiego? - fatto per finta, con l'aiufo degli amici
1-164: fate al prossimo quello che vorreste fatto a voi stesso, e non
100-1: i'fo sì fintamente ogne mio fatto / che proteusso, che già si
, / e impose lui ciò ch'esser fatto o detto / fintamente doveva; e
anche col solo pensiero tradirla, le avrebbe fatto commettere -diceva -un delitto. tutti finti
o scambiato. tasso, 12-635: fatto o finto è quel nome che, non
non avessi pensato che io avessi fatto quella finzione di quel ladro solo per rubare
realtà inesistenti a una data situazione di fatto (o, viceversa, prescindendo da