sf. letter. possibilità per un fatto o un fenomeno di essere collocato in
e quinto fabio domandatoli s'essi avevan fatto queste querele con publio scipione, risposero
ottenuto il permesso, io gli avrei fatto il panegirico. gramsci, 6-68:
, 1-2-301: io temo non da sì fatto proemio si vegna a un lungo ragionamento
luogo per se stesso ignobile, ma fatto chiaro per l'oratorio di san giovanni,
del suo servitore ho ricevuto l'oratorio fatto da v. " s...
appresso stampata. tasso, ii-381: ho fatto di nuovo un altro dialogo,.
potuto assistere da vicino alla sfuriata che hai fatto davanti al tribunale. ma il negro
vendetta d'un frate che gli avea fatto ingiuria, l'abate filosio si pose in
, in certe orazionette, che aveva fatto in pruova del goffo e dello stolto sotto
: amizocco, essendo rimasto in un fatto d'arme l'amico prigione, per liberarlo
morte di una civiltà: risalire dal fatto singolo, dal sentimento solitario, alla descrizione
. tartara, 2-31: da poi fu fatto il pane in forma di schiacciate
quel tuo corpicello orbicolato / non fusse fatto a cupula et a volta. panciatichi,
in che modo, ditemi, il fatto (per chiamarlo così) che un pianeta
i-623: ne la comune orbitade avea fatto [tolomeo fiscone] cleopatra miserabile e
per non portar visiera, io sono fatto / orbo. barilli, i-125: gli
: eo sono sordo e muto ed orbo fatto / per uno acerbo amore che m'
i-252: io, che finor liberamente ho fatto / cose da orbo in questa parte
-non essere orbo: sapere il fatto proprio, mostrarsi esperto e accorto.
allora ebbe lo anello dell'oro e fu fatto cavaliere e passò per l'orchestra (
navigazione, se il sesto è ben fatto e se ha troppo o poca stella e
nomi, 10-41: molti, i quali fatto hanno il capo a oriuoli / ed
quasi che la paura dell'orco l'abbia fatto affiochire. crusca [s. v
da più parti collegate fra loro, fatto di legno, di ferro o di altro
sé fassi a caso, e, fatto, poi / divien necessitante sforzamento.
, 9-76: sanza giudicio ordinale, di fatto gli facea a'suoi fanti tagliare colle
prima ordinale materia, della quale fu fatto il mondo..., li filosofi
servire per sottolineare sia la realtà di fatto in quanto organizzata in un certo modo,
a cui si conforma la realtà di fatto e che può essere a sua volta concepito
alla gioiosa guardia... e fatto ch'egli ebbe l'ordinamento, cosìe s'
). machiavelli, 1-iii-797: avea fatto un ordine nuovo in francia, di
nell'antico palazzo marchionale, si è fatto piantare un tenda vicino alle nostre,
: pare impossibile che un mio progetto fatto un anno addietro a b. e che
. e che consisteva in ordinare un fatto isolato per impadronirsi d'una cassa governativa
egizi pensarono di fabricare un navilio sì fatto che potesse solo far quel tanto che
detti consoli circa le predette cose sarà fatto, stabilito o ordinato sia come se
, stabilito o ordinato sia come se fatto fussi pe'gli opportuni consoli del popolo e
raccontare ciascuno un sogno ch'esso abbia fatto, ordinando poi che ad ogni sogno
: nell'altro tondo, che è fatto sopra la storia dove i santi dottori ordinano
sacro ordinato. ricordati, i-508: fatto... venire l'uomo di dio
te io ordini alcun gioco / in onor fatto di tua maestade. bandello, 4-10
pellico, 2-52: s'io avessi fatto qualche grande azione in vita mia, crederei
abate gregorio, così ordinante iddio, vedemmo fatto patriarca di teopoli. imitazione di cristo
loro ordinato, quando voleano fare quel fatto, di dire: « metti il
procurare, badare, disporre che un fatto accada, che una situazione si verifichi
è oppresso, ancora che li fusse fatto torto, ne seguita o poco o
nardi, ii-130: la signoria aveva fatto fare la descrizione degli uomini di tutta
96: ora che cosa avrebbe qui fatto un sacerdote ordinario? non si avrebbe egli
. pascoli, ii- 271: fatto ad altro cavaliere il ritratto e veduta in
benignamente ricevuto e magnificamente alzato, fu fatto consolo ordinario. g. villani,
pretesto, secondo la pratica ordinaria, di fatto e di propria autorità si apparta dall'
le questioni, di diritto e di fatto, riguardanti la certa materia del contendere
termini sopranaturali. cesari, 6-79: fatto questo voto, iddio, che
parlare delle piazze, non sono gran fatto ordinate. cesari, 1-2-286: nerone
uomo è condito, cioè ordinato e fatto sotto a dio. boccaccio, viii-
tutto ordinata salute. 9. fatto, costruito in un modo determinato,
che lì troveranno ordinato. -ben fatto, ben costruito (un'opera d'arte
cittadino, il quale alcuna cosa avrà fatto contra gli ordini, lo puniranno con
quel ricapito o instrumento che non è fatto secondo le forme o solennità ordinate.
da trecentosettanta. 15. commissionato, fatto eseguire, comporre o costruire su commissione
una bevanda, ecc.); fatto preparare. ghirardacci, 3-156: lo
gli tornava là. -chiamato, fatto giungere, fatto venire (con partic
. -chiamato, fatto giungere, fatto venire (con partic. riferimento a
è organo della ragione, cioè ordinato e fatto per esprimere e manifestare di fuori il
firenzuola, 642: non sarebbe gran fatto che questa fusse una girandola ordinata da
12-225: sorge e si sviluppa il fatto e il concetto di nazione e di patria
le parole della sua signora mi hanno fatto l'effetto di uno sprazzo di luce,
raggi per tutto il nostro emisperio avevan fatto chiaro. pulci, 5-66: tutta la
ci credono in inferno, si burlasse del fatto nostro. papini, v-823: codesto
. marcello, 39: non sarà mal fatto... se il maestro moderno
accorto per ventura il ciel m'ha fatto / che di mia libertà pazza sacrai
nuovi, d'indiscutibile originalità, che aveva fatto fin da giovinetto in quella scienza -passione
mi disse: « cossa gaio mai fatto col s'à messo a stampar! »
vorrei però che si pensasse che l'ho fatto per originalità, o per piacere a
casa 'arrighetto fu dal re manfredi fatto viceré di sicilia '. deliberazioni del senato
studio delle lingue e de'dialetti, fatto però con più cura che non si
bensì dipende esclusivamente da un rapporto di fatto instauratosi fra tale soggetto e il bene
formativo, avviamento di un fatto, di un'im presa
8. fatto di natura oggettiva (ma può anche
la storia di que sto fatto, ch'è l'origine dell'azione epica
o l'esito; e tutto questo è fatto dalla natura, senza veruno aiuto dell'
sentire all'uscio del suo padrone: aveva fatto bene? [ediz. 1827,
e degli scudi al capo / s'avean fatto origlier. graf, 5-362: ella
ella si stava alla carezza immota, / fatto origlier dell'una e l'altra mano
bell'orina, per indicare che si è fatto tardi). p.
s. v.]: s'è fatto una bell'orina. 2. ant
fornelli. redi, 16-iv-36: ho fatto stillare la vitriuola... in
garzoni, 1-843: l'orinda, fatto d'un seme d'etiopia orinda detto
romanzesco autore del 'telliamed 'ha fatto di bei voli per spiegare l'orittogenia
anni addietro notizie molto istruttive in fatto di orittologia. = voce dotta
, come già il cacciaguerra era stato fatto dottore dalla reale accademia degli studi normanni
, che per tutto oggi si vede fatto di metalli con ruote dentate e con pesi
è quel tanto famoso e nominato oriolo, fatto da lorenzo della volpaia fiorentino. e
a sole, in roma, fu fatto da lucio papirio, cursore al tempio
-avere il capo, il cervello fatto a orinoli: essere privo di giudizio
chi patisce volentieri / ha il cervello fatto a orioli. nomi, 10-41: molti
nomi, 10-41: molti... fatto hanno il capo a oriuoli / ed
? '. imbriani, 6-191: detto fatto, ultimata la confessione e ricevuta l'
oriolétto. \ castriotto, 38: fatto unmxmdo giusto co 'l torno, alquanto
33-65: de l'orizzonte il sol fatto avea rosse / l'estreme parti. tassoni
, 15-i-20: l'uomo solo è stato fatto libero da dio e posto in su
cose. serra, iii-3: mi ha fatto balenare davanti agli occhi l'orizzonte immenso
parti o membra, cioè che egli è fatto di un orizzonte, di una linda
uomo in maschera, grande e ben fatto della persona, ben vestito e col
capo di medusa, / perché m'hai fatto star tanto alla musa / per uno
letto il libro della tua passione e fatto memoria di te e se il peccatore
il ghiaccio] pur da l'orlo fatto cricchi. la spagna, 1-27: fiac-
per posser dargli la pinta dopo el fatto. tasso, 1-3: così a l'
. torini, 281: è gran fatto che, avendo il vigore dell'animo
fiamma, 151: del leon, fatto altier, seguito forma. montale, 3-230
cubiti. pascarella, 2-33: m'hanno fatto vedere una pietra, c'è un
di raggiungerlo. ramusio, iii-172: fatto questo si ritornarono a dietro, per
di [uello che trova, in fatto di sintassi, di locuzioni e di
medesimo. -memoria, ricordo di un fatto storico. aleardi, 1-62: poi
valoroso greco. chiabrera, 1-iv-102: sì fatto esce di tenda e torme affretta /
che tutto il mondo non si accorga del fatto vostro, e per che conto voi
entro, e quello che peggio è, fatto salire in cattedra messer gio. dati
non apparire alcun segno evidente di un fatto. boccaccio, dee., 2-9
algarotti, 1-vi-233: né io potrei gran fatto dissentire da chi esaltasse la version del
altra mano e moderna, era stato fatto dire: * così avvenne ', come
un desiderio, la risoluzione di un fatto positivo, la fine di uno stato
si scrive un'azione è compiuta, un fatto è accaduto, una situazione è definita
grazia. 3. conformato, fatto; modellato. p. petrocchi [
1-i-20: le truppe schierate m'han fatto capire prima che il 'veniero'ormeggiasse
gli ormesini / de'lucchesi l'han fatto parziale. -la classe dei nobili
. milizia, ii-340: il baldinucci ha fatto lunghissime cicalate per insegnare l'arte di
che adesso è morto, mi aveva fatto dono... di una pianta ornamentale
degl'impossibili, sono per se stessi un fatto notevole nelle fasi del dramma. pascoli
gli autori degli altri ordini non hanno fatto per avventura che aggiugnere vezzi ed ornamenti.
non v'ha ostacolo ad accettare il fatto. -carattere di uno scritto,
bella mano, di cui lieto iva fatto pregione, / v'orna la fronte vaga
cui hanno ornato il mio libretto m'hanno fatto arrossire pel povero onor mio e m'
e del consiglio e nobile vini- zian fatto. giorgio dati, 1-223: ornarono similmente
io ho de la scultura, m'ha fatto vedere con le parole in che modo
i quali son forzati vivere sotto così fatto mostro? 9. rendere piacevole
; conferirgli decoro e splendore per il fatto di esservi collocato, di starvi; essere
su 'n un bel letto che vide fatto e apparecchiato molto ornatamente. g.
né gli avea il tempo al volto fatto offesa, / ma come viva ancor s'
parte de'fregi antichi e noi abbiamo fatto sovente nell'opere pubbliche, allora essi
che a quelle, per dovere un sì fatto re ricevere, s'appartiene, venuta
cortesia ond'ella è ornata le ha fatto parer debito un ufficio di graziosa gentilezza
, ii-5-40: il danno che ha fatto la rettorica, con l'idea del parlare
/ di quante lodi amor t'ha fatto degno? 15. ant.
123: di questa pietra bigia è fatto l'ornato esteriore della casa de'giacomini.
: tra le cose che visitai mi ha fatto gran piacere la scuola degli ornati e
... la realtà sanguinosa del fatto da cui nacque 1''egloga '
camera, ma in effetto egli avrebbe fatto parer innocente il peccato e rea la
. idem, inf., 19-112: fatto v'avete dio d'oro e d'
-oro potabile di helvetius: preparato farmaceutico fatto con una sospensione finissima di tale minerale
f. alberti, lxxxviii-1-95: questi ha fatto d'ogni arte professione, / come
debito / del fratello, ma in fatto egli è un dappoco / d'oro in
sono di quelle natie bellezze che hanno fatto oro degli scritti del trecento.
: nel suo silenzio di caprera ha fatto una indigestione di corbellerie di cui si va
. micanzio, 8-xvi-131: s'ha fatto un istromento per far orologi da sole
il 'cappello 'e trarrà dal fatto i consueti oroscopi. 4. locuz
luce favorevole una situazione imbarazzante, un fatto molesto o sgradito (anche nell'espressione
per desiderare d'andare orpellando tutto il fatto, con attribuire la rottura a ogni
: ora [il re] l'ha fatto gentiluomo: vuole nondimeno che lo serva
migliore, più positivo, più utile; fatto apparire in una luce più favorevole;
ben si conosce quando uno esalta un fatto del principe con vera lode e quando
orpellatura il suo modo di scrivere sarebbe fatto a pennello per seguitare le dette vite
orpello. -per metonimia: oggetto fatto con tale lega. -in partic.
far riparo, / ma raccontargli il fatto come sta, / né parlar con orpello
in parole chiare, ho detto loro il fatto mio, dichiarato senza orpelli la mia
della critica ancor dietro alla scorta / fatto mi venne di veder l'orpello,
. questo tal colore è artificiato e fatto d'archimia, ed è propio tosco,
oggetto di stima, di considerazione; fatto segno di onori, di attenzioni
ricordandomi le pene orrende che dio ha fatto venir sopra gl'ingiusti. tasso, 13-2
a disperarmi dello spreco orrendo che avevo fatto della mia vita. comisso, v-76
de'ventiquattro di luglio, avendo i turchi fatto volare le palizate al bonetto della mezza
forti. l. adimari, 1-18: fatto nobil preparamento d'orrendissimo ciliccio e di
dei teatri. ojetti, iii-119: abbiamo fatto una visita al collegio cicognini..
un diuturno esaminamento che 'l reo abbia fatto della sua preterita vita. giannone, 2-i-29
buone lettere coltivando,... fatto ha 'l suo nome orrevole ed immortale.
1-747: al masina, cercando, venne fatto rinvenire il colonnello napoletano morto da lui
belle et orrevoli molto. -ben fatto, costruito a regola d'arte.
la sua concessione dipende esclusivamente dal fatto falsamente affermato nella petizione).
-che annuncia una sventura o un fatto atroce. brusoni, 11:
della legge erano orribili, di così fatto tenore...: sia coperta la
tommaseo, 21-35: ell'a- vrebbe fatto [cartagine] legittimo il monopolio commerciale
carducci, ii-6-206: altre poesie ho fatto, orribili, scandalose.
. 7. atrocità di un fatto, di una pena, di una
bastevoli ad esprimere condegnamente l'orribilità del fatto. oriani, x-15-23: la colpa
concreto: azione nefanda o efferata, fatto atroce, crimine, delitto. masuccio
], iii3- 196: tu hai fatto un'orribilità grande. passi pure che
aurati raggi uscia del gange, / or fatto a tanta strage orrido e scuro /
de le tenebre amiche amor nascoso, / fatto ladro notturno, invola i cori.
iv-94: un'orsa, un tigre han fatto il fier connubbio. tasso, 8-6-423
direzione da seguire (con riferimento al fatto che sin dall'antichità la stella polare
li quali la detta circe di uomini aveva fatto doventare bestie. boccaccio, dee.
che tu (dici) m'hai fatto, passiamo oltre: se ora a te
queste stra nezze m'han fatto / un posatore ed un orso / che
« andiamo in salotto, abbiamo fatto gli orsi abbastanza ». -con
con ortatorie, poi con esecuzioni di fatto costretti i vescovi a ritrattare le loro
: ho edificate case e piantate vigne e fatto ortora et ho innestati albori d'ogni
dovette esistere, come apgunto dimostra il fatto della scissione culturale tra 'riente e
società. zena, 3-13: il fatto è singolare * / ma è verità ortodossa
qualche arguzia sguaiata, si seppe il fatto. = lat. tardo hortulànus
quarta », e credo avevo già fatto orzare più d'un intiero vento,
. orzato, agg. confezionato, fatto con farina d'orzo (il pane
guerra di persia, lii-12-260: aveva fatto ponere nell'esercito tutti orzi, frumenti
asciugò bene, come segue ancora al pane fatto col mescolo della segale e degli altri
giovane, 10-878: quest'orzo non è fatto pe'tuoi denti. salvini, 1-1
, 1-1: « quest'orzo non è fatto pe'tuoi denti »: allude al
: allude al proverbio 'l'orzo non è fatto per li asini '; e cosi
'. -l'orzo non è fatto per gli asini', v. asino,
spassare nel pavimento, esso gli aveva fatto di pezzetti tinti di più colori.
: d'allora in poi non avevo fatto altro che pensarci, in fondo: a
di perverso, di vergognoso in un fatto, in un'azione. pirandello,
: reso ancora più torbido e osceno dal fatto di esser tutto condotto per allusioni.
6. che viene esercitato o fatto valere per dare sfogo, anche con
, 1-219: talvolta le circostanze d'un fatto sono indicate da un solo epiteto,
gusto. idem, 7-7: il fatto... che il testo originario non
bagnato in lete, lo quale ha fatto negli occhi suoi oscuramento, siccome non si
cattive letture! pasolini, 11-13: fatto ignorante dalle lunghe frequentazioni oscurantiste, pratiche
.: s'el signor cristoforo colombo avesse fatto questa impresa già 200 anni, la
, mesto. carducci, ii-6-161: il fatto è che la mia povera mamma è
/ le leggi di natura, / un fatto sol tutti i tuoi pregi oscura.
chiamarsi fatica, e se ciò che ho fatto io per la gloria di frontone potesse
in tutto, disonorata et oscurata a fatto. s. maria maddalena de'pazzi
propri. montale, 4-28: in fatto di oscurismo o ermetismo che dir si
l'inghilterra e gli stati uniti hanno fatto scuola. = deriv. da
incubo che la luce del sole ha fatto scomparire. 7. condizione di
se durano e non sono annichilati a fatto, per forza della vicissitudine delle cose
guido da pisa, 1-155: fu fatto uno mirabile tempio in una valle oscurissima tra
la mano fae. colui che il servigio fatto con oscura fronte avvelena, più che
iii-12-265: pure gli aldi non avean fatto che ricopiare una oscura e ignobile edizione
(1-iv-767): come alquanto fu fatto oscuro, là se n'andò e lietamente
: tutt'a un tratto si era fatto oscuro che non ci si vedeva più neanche
ariosto, 14-63: quel che fosse dipoi fatto all'oscuro / tra doralice e il
ostentata la separazione dei negri. nel fatto, non si riesce né si riescirà mai
/ e dice che l'amor gli ha fatto male. = da un
: marchetto, essendo malato, s'era fatto trasportare all'ospitale. svevo, 6-518
forestieri, viandanti, passeggeri; 11 fatto di essere accolti come ospiti; la situazione
, / poiché di tanto disperar sei fatto / ospite prematuro. -protettore.
virtù, pien d'ogni vizio, / fatto recetto, albergo e tristo ospicio /
messo in sospetto di debolezza virile, avea fatto le prove sur una donzella dell'ospizio
il re era così grigio che sembrava fatto di argilla secca, e che gli avessero
se io avessi avuta autorità, avrei fatto fare vari scavamenti profondi dalle parti,
, di devozione, di rispetto; fatto segno di riverenza e di ossequio, onorato
, al quale, non che sì fatto strapazzo, si sarebbe usato il dovuto
risentiva l'efficacia, passa a negargli di fatto l'eternità e il carattere soprastorico.
temerario. fogazzaro, 11-233: fu fatto entrare dal domestico nello studio con la
capo con distinzione tutta la serie del fatto..., conchiuse il lungo suo
, 12: tarquinio,... fatto delle spoglie d'i nimici in un
un gran fuoco, per osservanza del voto fatto a vulcano, condusse le genti nel
occidente e oriente deve prender nota del fatto che gli stati uniti...
legge e offendesse pure in una cosa è fatto reo. capitoli della compagnia della madonna
13. rilievo dato a un fatto o a una persona; attenzione prestata
ha legato al palo un bianco ha fatto una cosa enorme; se la legatura non
benigna pode- state / amor m'ha fatto per suo voler servo / del tutto,
844: dubita chi tu hai principe fatto, / tu non gli tolga quel che
di osservare quel voto che non ho fatto. -con riferimento a dio.
: « e1 patto che io ho fatto con esso voi quando io vi cavai
non già per osservargli / (che fatto per timor, nullo è il contratto)
/ quel che per forza avrebbe allora fatto. berni, 20-51 (ii-157):
anche observato; superi, osservatìssimo). fatto oggetto di osservazione, di analisi,
giovane, 9-266: - d'un sì fatto frascato si riveste / e poppa e
parteciparle di un lunario... fatto da uno stampatore con tanto strapazzo degli
, secondo il dir che ne han fatto al principio dell'anno gli osservatori del
, iii-127: giurò di coglier in fatto i due amanti e farne crudel vendetta,
dell'osservatore, al suo seggiolino ondeggiante fatto di tre cinghie in croce. marinetti
l'arbitro nelle decisioni su questioni di fatto e gli segnala le eventuali infrazioni dei
amicis, xii-177: per veder meglio il fatto suo, la signora s'era messa
, il mettere nel giusto rilievo un fatto, un fenomeno, una caratteristica;
, dopo il quarantotto, è un fatto nuovo, degno d'alta osservazione.
di v. s. illustrissima m'ha fatto godere delle nuove sue osservazioni colle quali
marinai non vogliono che si parli gran fatto del vento, del cammino che si ha
memoria a modellare una lettura, un fatto, un'impressione, dentro lo stampo
pazzia che, a dichiararla, avrebbe fatto scoppiare chiunque dalle risa, no,
conseguente sterilità nell'arte fossero dovute al fatto che abitavo con mia madre, venne
barilli, i-241: il paesaggio invernale fatto di neve, di cemento e pieno
rettor., 181-15: altressì fue malizioso fatto il qual racconta eurifiles di medea che
: subitamente quando io profetava, fu fatto uno romore e una grande commozione; e
, ma io sapevo che lo avrebbe fatto in attesa di un osso, e con
2-26: « la tua donna t'ha fatto potestà della contrada di cornovaglia ».
stando che già i sudditi ci hanno fatto l'osso per esser vecchie e molt'anni
xii-2-108: lascialo dire. ho già fatto tosso alle contumelie. leopardi, iii-394:
, come mi tocca: ma ci ho fatto tosso più duro d'un marmo.
che era a roma, aveva 'fatto le ossa 'al mestiere. pasolini,
maffei, io: aggiungesi l'avere quivi fatto residenza e lasciatovi le sacre ossa il
: accontentarsi degli avanzi, dopo aver fatto l'abitudine a un trattamento raffinato.
da longiano, iv-221: colui che ha fatto abito a mangiar carne mal si adestrerà
italia e la monarchia. essi hanno fatto le cinque giornate. essi amano anche
a quelle delle ossa; costituito, fatto di ossa o di strutture anatomiche consimili
chi fa questo mestiere / sia ben fatto e ossuto, / gagliardo, atto e
possibilità o rendere alquanto improbabile che un fatto avvenga, che si compia un'azione
un'impresa, al verificarsi di un fatto, al raggiungimento di uno scopo o
malagevole e faticoso il compiersi di un fatto o una situazione o un'azione o
consentiva l'uccisione, anche se di fatto questa era praticata in caso di veri
ragazzi che non ci avevano colpa avrebbero fatto il gran ruzzolone? saremmo stati dati
imperoché si può tradurre e trasportare come han fatto ieronimo, agostino vescovo nebiense, sante
solo per mantenere e difensare terrore che fatto avevano. -turbare, infastidire fortemente
il maggiore di tutti è l'ultimo fatto nella nuova villa, con il suo largo
: io sento che i bartolini hanno fatto incetta di quello paese, e che
carducci, iii-4-260: l'imperator, fatto lo stuolo in como, / move l'
un'ombra dell'arte militare / avevo fatto fronte ai pochi stracci / dell'oste
. fallamonica, 138: signor s'è fatto l'oste del tuo gregge / pascendo
/ che sol di sei guerrieri avea fatto oste. -avversare, insidiare.
che teseo fosse stanco dell'osteggiare che fatto aveva a quelli d'india,..
dei governi europei, la cui politica, fatto divorzio con la chiesa, erasi volta
schiuma, al dolce ostello, / fatto presago del morir [il cane rabbioso]
40-241: o cuore d'antonio, fatto dolce ostello di virtù, ricco albergo di
la via di ferrara con poco di fatto, riguardo alle richieste estendibili, ma
membri, male..,, averebbe fatto demetrio a non trattare prima come i
onorario a'campari, giacché essi hanno fatto il loro dovere coll'esigere la ostensione
bartoletti bolognese..., dopo aver fatto ostensioni di anatomia nell'università, di
2. che può essere mostrato o fatto leggere ad altri, ostensibile (una
della figliuola..., avendogli fatto insieme veder quella lettera ostensiva di ringraziamento
qui acchiuso, rassegnandole di aver tutto fatto ostensivo al signor commissario politico straordinario militare
96: un riccone... aveva fatto portare in italia tanta acqua del lago
all'attenzione o alla considerazione altrui un fatto, una persona, con il fine
ogni maniera le circostanze tutte di questo fatto, ampliando il numero e la qualità
da un corpiciuolo esausto e insieme ben fatto. -allestimento sontuoso. belleeno
ostènto, sm. ant. fatto mirabile, prodigioso o anche miracoloso
ant. sminuire l'importanza di un fatto o di un'azione. frachetta,
avesse, dopo la nostra partita, fatto o detto mio padre. tiepolo
, xcvii-1-345: il fratello è stato fatto professore d'ostetricia a siena. carducci
. che determina il prodursi di un fatto, di un fenomeno. gobetti,
personalità individuale, il determinarsi di un fatto culturale, il prodursi di un'opera
incombenze, in parte oggi passate di fatto al sagrestano, quali custodire l'accesso
vicario di dio e ostiario e cameriero fatto da lui sopra la cura dell'anima vostra
messer giovan antonio mussettola... fatto sapere più volte al signore malatesta che
aspro, il più ostico, il peggio fatto dei fiorentini d'allora e di poi
ostica, ma a sua posta: fatto è. l. salviati, 19-83:
'l sasso / avea lungi da lui fatto cadere, / e l'imbraccia e 'l
uno e l'altro cavallier novello / fatto avea carlo, e aggiunto all'arme
e la repubblica avrebbe di per sé fatto quanto crederebbe necessario per vendicarsi.
alla penna della sconcacata che ha fatto, ostinata a non si voler lasciar racconciare
atteggiamento. mazzini, iv-5-144: aveva fatto proposito di non più scrivervi. il
far apparire diverso (un dato di fatto, un oggetto di indagine).
lunga e ostinata resistenza ch'avete fatto ad oranta. imperiali, 4-84: vince
o di cui si discute o il fatto di cui è questione e insistendo a
per liberarsi del carico di quel brutto fatto, esser tanta la potenza ed autorità del
siracusa, che prendeva il nome dal fatto che gli ateniesi esprimevano il loro voto
, di gloria, con riferimento al fatto che anticamente ne erano fregiati i generali
, la quale da ostro ingrossata avrebbe fatto piova. l. dati, 1-3-3:
flatulenza e dalla perspirazione troncata od ostrutta fatto sopra i nervi e membrane interne. redi
-con riferimento all'uso che veniva fatto di tali recipienti, riempiti d'aria
vii-145: ei m'ha d'uom fatto un otre divenire, / non pien
mele. miccolini [tommaseo]: fatto seco portare il carico d'un otricèllo
a pena ne ricorda a chi l'ha fatto, ma a noi non esce di
passare l'otta, / avea del fatto suo dubbio e paura. belo, 14
a buon'otta voi poteste averle, / fatto l'avremmo senz'altro pensare.
(pare a me ottàngolo) tutto fatto di specchi. s. maffei, 5-5-113
soderini, iii-273: nel mezzo vi sia fatto uno spazio in ottàngolo che risguardi gli
, 3-15: s'entrava in un tempio fatto in ottan- golo. d. bartoli
; voi in luogo di questo avete fatto gli ottanta. foscari, lii-7-65: il
'ottante ': istromento astronomico, fatto di legno o di metallo, per
firenze n'abbiamo per assaggio uno ottàstico fatto nel 1225. = voce dotta
i-218: signore, fatemelo buono! ho fatto quest'ottava per far conoscere ai figliuoli
naturale, dopo il compimento di un fatto, il verificarsi di un evento.
a. verri, 2-ii-74: ho fatto uso con grandissimo profitto della china:
quale cattiveria di un re assoluto avrebbero fatto la metà del male che ha prodotto la
. baretti, 6-177: m'ha fatto sogghignare il vedere sugli scaffali di mafra
come leggierezza e poi con l'assuetudine fatto degenerare in ottenebramento e in ostinazione,
e. cecchi, 8-84: fu un fatto molto importante... quando sulle
per loro consoli, consiglieri e agiunti fatto e messo a partito in tra loro
tutta l'università della detta arte fosse fatto. macinghi strozzi, 37 (87)
altra buona azione, la sai. ho fatto ottenere il posto a quel caro signor
ottennono loro niuno patto ch'a- vessino fatto con loro. -reggere (un
padri e per il favore della plebe, fatto molto grande. ghirardacci, 3-71:
informato di tutto quello che si è fatto. galileo, 1-1-58: il venire a
(1-iv-22): io giudicherei ottimamente fatto che noi... di questa terra
tuo manto opra novella, / stupido fatto, / a un tratto a un
sete di conoscenza ', che hanno fatto il loro tempo. buzzati, 4-441:
. s. illustrissima e reverendissima ha fatto e fa continuamente per benefizio di questa s
. 2. che è stato fatto nell'ottobre; che risale al mese
. leonardo, 2-387: terzetto fatto per li corpi regolari e loro
, di notte, le zanzare avranno fatto l'ottomia poco che uno avesse,
maestro donato ottonaio... ha fatto le cinque lampane. bizoni, 76:
. ottonino, agg. ant. fatto d'ottone. biringuccio, 2-161
-disse giacinta... s'era fatto un capannello di persone: ragazzi col cerchio
vuole che particolarmente vi ringrazi di aver fatto noto il mio nome alla vostra virtuosa
, difficoltà o lentezza nel comprendere un fatto, una situazione, la realtà,
grave, ottuso et in tal figura fatto che ben percuota. murtola, 9-82:
mi scuso * / perch'io son fatto, per seguire amore * / muto,
: essendo ottuso l'angolo z h k fatto dal piano inferiore col raggio della catenaria
: in un altro vaso ovato ha fatto la istoria di giasone, quando acquista il
. per finir l'ovato, avean fatto su le punte sei contraforti di muraglia soda
cellini, i-594: di poi avevo fatto nella grossezza del detto ovato un partimento
quelli che tornavano a roma e nonne avevano fatto già gran cose, ma virtuosamente s'
crescenzi volgar., 6-123: il fomento fatto dell'acqua, ove sarà cotta [
e ove che sia avesse vittoria, fatto grande apparecchiamento n'andò in brettagna.
< jra de'cristiani ed hanne di lui fatto lupo e sonne disviate tutte l'oveglie
cavalcanti] pur tolse all'ovile / fatto covo di lupi e albergo d'ira,
, mortificato anch'egli per l'ovo fatto dal suocero, cercò di persuaderlo che
s'è a poco a poco ingrossato e fatto livido, quasi nero. c.
altrui vaghezza, overo improntitudine, m'ha fatto forza a lasciarli da me partire.
difficoltà; eliminare la possibilità che un fatto avvenga o che si attui un desiderio
buccio ». acciainoli, 1-2-9: avevano fatto proposito d'ovviare alla entrata dello imperadore
. 4. tr. ostacolare un fatto, un evento, un'azione considerati
intollerabile. rosmini, 2-2-16: il fatto ovvio e semplicissimo da cui parto è
. parte della loro difficoltà dipendeva dal fatto che essi camminavano avanti al tempo.
il suo principio, amministra un medicamento fatto di ozimo, vitriol romano, recremento
nudrito di penser dolci soavi, / fatto signor e dio da gente vana. boccaccio
denominiamo... quelle notizie di fatto che vengono snocciolate l'una dopo l'
cecchi, 13-501: perché certi scrittori hanno fatto, d'un lavoro simile, lo
comincino a lavorare sulla distinzione stessa come fatto ultimo e materia principale, e non
. 14. che non è fatto fruttare, che non dà interesse,
metter in disputa se i romani avrebbon fatto o non fatto le cose che fecero quando
se i romani avrebbon fatto o non fatto le cose che fecero quando si fossero riscontrati
si valeva di un aceto ozzimatissimo e fatto a posta. = deriv.
a forma di cono o losanga, fatto di farina, pinoli, noci,
: tu senti che quell'uomo è fatto in modo che i suoi sentimenti te
anche strano lo stabilimento che questi hanno fatto della posta di svezia per via d'un
signorie reverendissime, cosa che mi ha fatto maravigliare se già le non fussino restate
finita la pacchia che il cielo aveva fatto cader loro sul capo così abbondantemente.
pacchiuco ': lavoro disordinato, mal fatto. = voce di area sett
quieta estinto sia / il mal che fatto n'ha nostra pacia. p.
ridotto senza tabacco, me ne ho fatto cedere un paccotto dal dottore de santis.
fatti sua. machiavelli, 1-vii-393: fatto questo si fermò la pace di novembre.
... è stato quello che ha fatto fare la pace civile. bruno,
che indicano rassegnazione di fronte a un fatto a cui non ci si può opporre.
se no, pace, cné ho fatto il dover mio. pavese, 9-40:
150: or via, narrate il fatto, ché più tosto / vo', sentenziando
, / né ben sicura come il fatto segua, / fa volentier quel ch'issabella
che il vecchio paolo scarli aveva proprio fatto fagotto, pace all'anima sua.
i-750: un silenzio di pace s'era fatto e conquistava tutta la via, da
prossimo. giuliani, i-io: avrebbe fatto suonare le campane a doppio perché a
/ al montone, e non ho poi fatto nulla. brusoni, 2-148: stattene
di marcone. grazzini, 9-323: fatto di nuovo una buona paciòzza,.
de marchi, i-454: -non ti sei fatto troppo male? - qualche scalfittura.
aveva solo dovuto servire ed obbedire, fatto a quel modo pachidermico, proboscide,
5-38: se il matrimonio si fosse fatto pubblicamente, pacificamente, col solito proemio
annunzio, v-2-786: ecco che s'è fatto silenzio in noi come in un albero
, 367: madre mia che ho fatto /... soffrire, / pacificata
, iii-1-564: è un terremoto che ha fatto tremare più di una volta la spezieria
., 55-21: tutto altrimenti dee in fatto di pace avere umile advenimento del corpo
signora: « perché? che le hanno fatto di male quei paciocconi? ».
e pieno godimento di diritto e di fatto delle proprie zeta: giulivamente commutata,
: ha tirato alla lepre, ma ha fatto una padella. che padella! viani
, tutti cacciatori fini, non avevano fatto nemmeno una 'padella ', colpi
acquistato e sopra di che s'era fatto assegnamento certo e sicuro. proverbi toscani,
perde quello sopra di che si aveva fatto assegnamento. -la padella dice al paiolo
, 1-332: in queste occupazioni s'era fatto notte e bisognava cercarsi casa, a
: « poi che mio figliuolo ha fatto sì bella nave... io voglio
/ perché hai tu così verso noi fatto? / ecco, dolenti, lo tuo
figliuolo, il perché a noi ha'fatto a tal modo? ecco che tuo padre
recente di essi [modelli] ha fatto professione di modellarsi sul più antico -e questo
i-2-39: padre... ho fatto... di'pur: con giovinetto
ricostituitasi nel 1814, ne provocò di fatto lo scioglimento. -padri dello spirito santo'
, i-152: se li padri venetti aveanno fatto provisione de denari, cognoscevanno il loro
il loro bisogno e se non avessenno fatto le provisione di sopra se atrova- vanno
10-94: abbiamo un giovane che in fatto di esplosivi è un padreterno.
, secondo le usanze sociali, tale fatto instaura rapporti di amicizia quasi parentale e
pare a mille segni incontrastabili che sia fatto non dico il mondo ma certo la terra
la padronanza del passo con l'acquisto fatto di lago scuro da'papalini. bandi
perché la presenza del dolore mi aveva fatto paura; ora riacquistavo, insieme al coraggio
, i-231: è stata roma che ha fatto trionfare la croce, sono stati i
stipulazione dell'istromento, che m'ha fatto immeritatamente padrone dell'oliveto, avvenne addirittura
, bene spesso, dapoi che aranno fatto due o tre battute d'ale, lasciaranno
2-59: il che michelagnolo similmente ha fatto in alcun'altre, come..
può... un terreno esser fatto per accidente e a tempo, e non
'padulino '...: spazzolino fatto con un ciuffo di piante di palude
più grandi pittori... han fatto eccellenti paesaggi senza esser paesisti. tommaseo
, 6-103: non esiste, di fatto, né una popolarità della letteratura artistica né
costituito dagli abitanti di un paese, fatto, approntato per essi, a misura
, 10-161: che figura ci avrebbe fatto tra questi stralunati metafisici il piccolo peppino
di imitare tutte le cose che ha fatto la natura co'colori, perché le
moretti, ii-105: non sapete come sia fatto l'amore per il paese dove si
un certo paese, un paese così fatto. 2. piccolo quadro rappresentante
il domenichino, il mengs ec. han fatto eccellenti 'paesaggi 'senza esser '
san giorgio che ammazza il serpente, fatto con estrema diligenza. 3.
constatato una legge, pàffete! ecco un fatto, una scoperta che la butta giù
di divenire paffuta e naticuta le venne fatto. aretino, 20-338: io salto
e paffuti come il boia quando ha fatto bene il suo ufficio. -essere,
e tutto sulle gale, / per aver fatto di questo [del biasimo] il
negri che mandò, conforme al patto già fatto. -riscatto. boterò,
non lo strangolasse in paga d'essersi fatto tre colline per metterli sulla strada di
dagli indiani per vogare sulle piroghe, fatto come pala, e si adopera..
quello che il venditore concede che venga fatto con versamenti in denaro dilazionati nel tempo
lo sapeste, io pretendo di aver fatto un assai ragionevol pagamento, non dico
pagamento consiste in questo: che io ho fatto vedere che, sebbene io non intendo
mi par che... abbia fatto, poiché dite che si loda di me
soldato descritto nei ruoli, ma di fatto non presente »: varchi, ecc
pananti, ii-311: il giorno è fatto per la gioiosa dottrina del paganesimo,
sec. iv) si deve al fatto che gli abitanti dei villaggi, fedeli
a terra, / ma l'idolatra fatto avrian più tristo. bacchetti, 2-xxi-362
e per li servigi che t'ho fatto pagatomi di tanta ingratitudine. g.
piace di quell'altro ragionamento che avete fatto col clarissimo mocenigo, avendo pagata la
con la vita qualsivoglia resistenza che avessero fatto. sergardi, 37: óra laggiù
ingiuria arrecata; riparare a un torto fatto, scontandone la pena presso la persona
sprezzo che con le tue parole hai fatto de i miei avvertimenti e del mio affetto
così eccellente signora... hollo fatto [il libro] imprimere e publicare tale
fermo e lucia, 259: così va fatto: meglio pagare che riscuotere.
, una fotografia e il pezzo era fatto. intervistatrice professionale, dotata di fiuto e
il pagamento provato che sia si fosse fatto scientemente e non per errore o ignoranza
goldoni, iii-204: caro paggino, avete fatto bene. tenete, compratevi qualche galanteria
di fumo di paglia si vantava aver fatto pruove grande. -uomo di paglia',
... la cosa non ha fatto chiasso; è ancora il caso d'un
boine, iv-119: abbiamo già troppo fatto il pagliaccio e il troviero. piovene
pagliaro di strame che don faustino aveva fatto raccogliere e là sotto ricoverare per pascer
il fattore lo colse uasi sul fatto, un pomeriggio, nel pagliaio. levi
n. 1. 3. carbone fatto a pagliaio: carbone dolce ottenuto dalla
... non arde come quel fatto a pagliaro. garzoni, 1-798: il
carbone] è quello che si dimanda fatto a pagliaio, in luogo piano,
7. agg. ant. fatto di paglia. muovi testi fiorentini,
: / e della paglia m'hai fatto un pagliaio. -finché brucia il pagliaio
degli intestini del vitello di latte fatto cuocere con ci polla,
bandello, 2-25 (i-925): avendo fatto gettar i pagliarecci vecchi a basso nel
caso di falla della carena, viene fatto aderire a essa per mezzo di cime
qualche granello. giuliani, i-105: hanno fatto i paglioli e ammonticato il grano.
loro sciattissima e morta prosa credettero di aver fatto dell'arte. tornasi di lampedusa,
. m. cecchi, 18-36: di fatto come una pagliuzza, un bruscolo /
, questo è il pago dell'aver fatto il fachino tanto tempo per amor tuo
,... siamo disperati col fatto vostro, e non prima avemo pensato
questo effetto dello sverginare le fanciulle, fatto di pietra con la masserizia all'ordine
temperati e caldi, caratterizzati dal fatto di celare l'addome nudo e molle in
dot tore moscati, ha fatto replicate prove su varie teste umane per
bibbia volgar., iv-642: avea fatto fare uno paro di forche, le
di duoi po- stizzi timoni che avevamo fatto essendone mancato il vero governo, ci
gozzi, 1-345: il mantello parve fatto per lui, e ne andò alle
i-340: un gentiluomo giovinotto si aveva fatto fare un vestito di tutta gala e andava
. ariosto, 43- 132: fatto avea farsi alla sua fata intanto / la
di cui i più recenti ornitologi hanno fatto una famiglia. sono uccelli grossi e dal
a combattere dentro ad uno palancato, fatto a modo di steccato, per acquistare
è di lieti giochi e par steccato / fatto per difìnir risse e duelli. giuliani
palata e ba stie avea fatto il duca di qua da chermona. bisaccioni
mucchia del mar di laterina / hanno fatto venir la palatina / al camarlingo dell'
per soddisfar tanto al palato, / ha fatto in quattro dì fillide mia.
le dà la concia di salvatico e, fatto travvestir giacobbe, lo manda al vecchio
ghislanzoni, 10-16: quand'uno ha fatto il palato alle pernici ed al barbèra
al palazzo del re, el quale era fatto come una teza de fieno, coperto
di notaio imperiale (con riferimento al fatto che i notai erano anticamente nominati dai
se seguita narrando quel che eschino ha fatto; e se l'ha fatto,
eschino ha fatto; e se l'ha fatto, perché nella palcata seguente s'induce
giovanni cadde uno palchetto che v'era fatto di costa al coro, che v'erano
o di mattoni o d'altro si fatto, che a piei scalzi li servigiali vi
terra per me sterile, il mondo tutto fatto palco delle mie tragedie.
alcun de'dialoghi del tuo maestro ha fatto montare in palco. -recitare sul
, xxxv-1-879: quest'è l'ordene fatto -del piligrino romeo: / sutilmente è trattu
in europa il suo termine è convenzionalmente fatto coincidere con la glaciazione di wurm,
generale dell'alvernia. -figur. fatto, avvenimento, episodio lontano nel tempo
una notizia, un'informazione, un fatto); dire, dichiarare; raccontare
n'andaro al senato e paleggiaro lo fatto. boccaccio, iv-16: avanti s'apra
quella gente / quel ch'egli ha fatto. davila, 141: accesa la
, e parevano gravitare attorno ad un fatto, che non sapeva risolversi a palesare
a conoscenza di più persone, fatto sapere, rivelato, propalato.
. che rivela un segreto o un fatto altrimenti ignoto, che lo divulga,
3. che riconosce lealmente un fatto. tommaseo, 14-95: morigerato,
famigli. -essere pubblicato, essere fatto conoscere a una vasta cerchia di lettori
abate isaac volgar., 1-101: esserli fatto confusione e obbrobrio in molti modi dalli
portare a conoscenza una notizia o un fatto. monte, 1-88-9: fatt'ài
per le quali facevasi pubblicamente palese per fatto dei francesi il governo papale aver cessato
: e1 giovine, per non essar fatto palese, presto presa la cappa,
viani, 10-93: l'esperienza mi ha fatto palese che i pazzi del sottosuolo battono
capitano vecchio come era corbulone si sarebbe fatto palese l'inganno del barbaro. paruta
castiglion fiorentino, lxxxviii-n-253: io ho fatto il mio nome sintire / all'indo,
successive stazioni. in uno spacco, fatto sulla testa dei paletti, ponesi un pezzuolo
considerazione e giudizio, avendo così bene fatto palificare e fondare la platea di quella
si vide anche il taglio che hanno fatto i veneziani nel po in un luogo
; né il partito laburista ha di fatto scopi di palingenesi sociale. venditti,
1-iii-284: la vita futura non è un fatto cosmico, ma un fatto palingenesiaco,
è un fatto cosmico, ma un fatto palingenesiaco, onde tanto è assurdo di
destra. galateo, 195: tutto lo fatto e lo misterio de la religione sta
? perché è corsa la festa, è fatto lo palio. monosini, 336
là a qualche tempo egli piantò di fatto sul fiume sarno una nuova palizzata.
loro; vince la squadra che ha fatto prigionieri tutti gli avversari. -palla rotonda
. lapo da castiglionchio, 151: fu fatto re [di sicilia]...
palle d'oro; anzi le m'han fatto più danno che non quelle delle colubrine
mano (e il nome deriva dal fatto che su una faccia delle monete fiorentine
doni, 5-53: quando tornano, fatto il mosto, della villa, le
tentativo. bernari, 7-335: hanno fatto tutti palla corta, chiunque ci abbia
. arbasino, 50: forse avrei fatto meglio ad andarmene fuori dalle palle subito
. f. frugoni, ii-122: ha fatto un fallo... sconcio,
sparruccarmi da me prima che mi venisse fatto quell'affronto e di palleggiare io stesso
banditismo alleati hanno avuto molteplici rapporti hanno fatto le elezioni. -scambiare fìtte battute
(disus. paleggiato, pallegiato). fatto saltellare e sollevare ripetutamente con delicatezza e
chiamava pallesca. fedeli, lii-7-336: fatto saputo [cosimo i] con buon consiglio
piagnona viveva di ringhi. 2. fatto coniare dalla signoria dei medici. razzi
con artifici o con accorgimenti opportuni un fatto, la verità, un comportamento, soprattutto
: per paura della rivoluzione si è fatto il possibile insino a qui di palliare
voce dotta, lat. tardo palliare, fatto sul class, pdlliàtus (v.
tante splendide apparenze, il meno si è fatto ed il più resta da fare,
. (pagliato, paliato). fatto apparire diverso, distorto, falsato,
l'importanza o la gravità (un fatto, la verità, un comportamento,
dissimulazione o attenuazione della gravità di un fatto. papini, x-2-408: nonostante le
della gravità o dell'importanza di un fatto, della verità di una situazione,
(ii-118): s'aveva ella fatto certi suffumigii con cornino ed altre cose
/ e mesto il vecchio a sì fatto spettacolo, / dio ve 'l dica.
conte, pallido d'ira, aveva fatto un passo innanzi, ma il mirabelli gli
, vi-591: il cielo s'era fatto cinereo e pallido. moretti, vii-35:
boccaccio, iii-4-19: ben l'avea fatto alquanto palidetto / l'amorosa fatica che
carena, 1-356: 'palloncino': arnese fatto di più fili d'ottone ripiegati in
ne può essere se di noi hanno fatto null'altro che palloncini gonfiati? ferd
62-334: diffidiamo assai della verità del fatto... questa ci pare essere l'
[s. v.]: fatto il viso come un pallone. de sanctis
di vento. bacchetti, 2-xxiv-629: nel fatto le due graziose cugine se la cavarono
mesi prima della visita lui gli aveva fatto... battere sui ginocchi con
6-287: a torino mi succedeva questo fatto, di evitare la gente. tanti pittori
, il cui invoglio leggiero ed impermeabile fatto di carta di buccio giova a fargli innalzare
cammino che la mirabile macchina gli aveva fatto trasvolare senza toccarlo. a. monti
sbarbaro, i-m: san rocco, fatto lieve dalli olivi magri protesi sul pallore
. ordinamenti di giustizia, 2-371: fatto... intra loro diligente scrutinio a
betteioni, iii-300: hanno il naso fatto a pallottola. -bacca, frutto
, 7-108: l'altro vedete c'ha fatto a la guancia / de la sua
la palma? vogliamo aspettare d'aver fatto le pulizie? -domenica delle palme
d'affitto '... aveva fatto furore alla festa di pie- digrotta del
le genti, e voi con sì fatto valore vincerete le guerre dei sensi. parini
e limpidi, solendosi chiamar palmare un fatto notorio e non dubbioso. altri asseriscono
più, e il detto pagamento viene fatto soltanto o spontaneamente, a titolo di
mare, 63: il marinaro che averà fatto patto col patron della nave o altro
presente altresì colui che incautamente si è fatto presso al pali- mento o alle tina
prudente ed almo, / alle stanze onde fatto avea partita / tornossene col naso lungo
dirò che tu dirai ch'egli abbia fatto qualche gran faccenda: parti egli però ch'
carro tirato da quattro palombe bianche, fatto di pasta di marzapane, co '1
notte, che d'uno morto hai fatto uno vivo. bernari, 5-208: non
/ poi che 'l verbo di dio, fatto passibile, / mostra del regno suo
bil quel ch'era invisibile / e palpabile fatto, onde si mostra / più chiaramente
immortale michel angelo buonaruoti, che ha fatto la forma de'panni tenerissima e meravigliosamente
che si attiene o riguarda i dati di fatto; effettivo, concreto. ammirato
che lo spirito esista, che sia un fatto più concreto, più palpabile, più
da certi cotali presupposti che si hanno fatto essi e tengonli per verità palpabili.
xl-66: non mi è mai venuto fatto di ritrovare contraddizioni più palpabili di queste
cui si vede palpabilmente quali progressi abbia fatto fare agli ingegni il ricuperamento d'un
monti, v-387: il toro, fatto mansuetissimo, lasciò avvicinarsi e carezzarsi e
conoscere per esperienza diretta; accertare un fatto, verificare di persona la verità o
nievo, 205: il venchieredo, fatto accortamente palpare a loro riguardo, rispose
benefizio e il nome di chi l'ha fatto. settembrini, 68: siccome la
. guerrazzi, 16-346: mi hai fatto stare palpitante per nide: meglio così.
l'orecchio di lei che si era fatto più roseo, il seno sollevato da un
tu arrivi prima, ma la corsa ha fatto / palpitare la tua gracilità.
paltò è un arbore grande e ben fatto e bene fronzuto et i suoi frutti sono
è il trionfo della tragedia che ha fatto trionfare l'idea del teatro, una tragedia
petrarca, 360-51: cercar m'ha fatto deserti paesi /... / monti
ranza che re carlo uscisse a far fatto d'armi. por cacchi,
apertura ovale, munita di un opercolo fatto di elementi concentrici. le paludine abitano
e roco / d'augel palustre, fatto al suo sparire / notturno corvo in
un innesto. abbelli, i-191: fatto ai raggi del sol maturo alfine, /
da uomo, a larghe tese, fatto con striscioline che si ottengono dalle foglie
sottoveste bianca,... aveva fatto la sua prova in piazza san martino.
funzione di riserva (con riferimento al fatto che su una panchina posta ai bordi
... percotimento della pancia o fatto con la pancia. moravia, i-495:
fagiuoli, v-70: s'i'ho fatto la gita più molesta / vorrei far
camicia e della cravatta; anteriormente è fatto di stoffa identica a quella della giacca
savoia, sopra un certo panco piccolo fatto per lei. citolini, 480: qui
a spese per li archi che ha fatto maestro antonio particini legnaiuolo y 407.
libre 200. vasari, i-658: avendo fatto prima una travata spessa di puntelli e
;... il suo pelame è fatto di crine e di lanugine, ed
voltar disotto, / e brutto è fatto il bello. felice da massa marittima,
si mangia per lo più in quaresima, fatto di bianchissima farina impastata con olio,
1-337: 'pane stantio': quello che, fatto da troppo lungo tempo o male conservato
. -pane di gabella: quello fatto fabbricare dall'autorità, il cui consumo
ed era contrapposto a pane di casa', fatto e cotto privatamente). broggia
de albero, come la palma, fatto in questo modo: pigliano un pezzo de
[gherardini]: il pane siligineo fatto co 'l grano gentile nostrale o siligene ed
il pane confusaneo o di meschiglia è fatto con grano forestiero, il quale contiene
mangiare di quel di legume che s'è fatto per la plebe. -pane d'
n. 1. -pane integrale', fatto con farina non raffinata, quale si
una femmina come colui che non avrà fatto altro che robbar un pane. ercole
di fiore approvo / un bel colombo fatto di cruschello. d'annunzio, iv-1-753
uno poco di crusca calda; e così fatto, la mattina con la crusca si
uno rifà agli altri quello che hanno fatto a lui. d'annunzio, vi-907:
9-67: fazio dette voce fuori d'avere fatto parecchi pani d'argento e di volere
salire l'erta costa di un monte fatto a pan di zucchero. colletta, 2-i-446
zucchero. -zucchero in pane, fatto in pane: pan di zucchero.
guadagnare, n. 11. -avere fatto il pane: non avere più scampo.
/ non occorr'altro, noi abbiam fatto il pane. -avere tre pani
carro col bue zoppo. -essere fatto il pane', essere concluso un affare.
carta, messa mano in pasta, fatto è 'l pane. -essere fuori
i denti di qualcuno: non essere fatto suo, essere al di là delle capacità
: la perfezione di cui s'era fatto il panegirista autorizzava monnier a porle domande
: indaco di cipri... è fatto in panellini piani di sotto e acuti
viva e di mèl parimente, / e fatto panel- lin. ricettario fiorentino, 1-154
scattole, fattone pasta mescolata con spezie o fatto in panellini che messi nell'acqua subito
[plinio], 37-10: come sia fatto il panerò metrodoro non lo dice:
fausto da longiano, iv-88: era fatto divieto che molinaio, sarto, panattiere
, 1-342: 'panettone ': pane grande fatto per lo più con pasta assai lievitata
guerrazzi, 16-7: tanto ti hanno fatto tardare, e la minestra di pasta
dal discorso che dianzi ella mi ha fatto conosco ch'ella ha dato nel paniaccio davvero
se ci si fossero messi n'avrebbero fatto paniccia. -spappolare. viani,
neri come denti titanici, che avrebbero fatto paniccia della sua [dell'asino]
ramusio, 1-6: il pane era fatto di miglio e di panico, schiacciato e
ha per scopo di trasformare qualsiasi disegno fatto colla penna o colla matita in
sulla porta d'una botteguccia mi venne fatto di leggere queste formali parole: «
furore. imbriani, 6-191: detto fatto, ultimata la confessione e ricevuta l'
e. tozzi, iv-386: avrei fatto intenzione di portarle anche un panieretto di
valicato l'ellesponto... o fatto il tombolo e il panierùzzolo come il
/ un grande e grosso e ben fatto panione. firenzuola, 971: spezzinsi.
caro, 15-iii-126: ho già pavidamente fatto incetta / d'un ricco saltambarco da
pan mèscolo), sm. pane fatto di grano e fave o con farina di
2-279: 'panméscolo': quello che è fatto con farina di frumento mescolata con quella di
un pannaccio d'un saccone, che fatto aveva il dì votare. vettori,
, la consistenza di un panno; fatto di panno. -anche: increspato,
quanto di meglio si possa vedere, in fatto di pittura decorativa, in una sala
, ch'io già molti giorni ho fatto fare in firenze. aretino, 20-30
, 6-118: in che modo se'tu fatto cieco? rispose quello: essendo giovanetto
da augusto nella sua descrizione d'italia fatto ricordo nessuno. monosini, 407:
tappeti e panni de raza, e fatto un partimento verso la proda, rechiuso a
sciorre. c. gozzi, 1-242: fatto fardello, con timur e elmaze,
postierra, / come più volte han fatto con inganni. 3. pezza
a disporre le cose sue, fu fatto per comandamento del re nel mezzo de la
(un periodo di tempo, un fatto, una situazione; anche in relazione
dipendere dal variare delle circostanze (un fatto, una situazione). simintendi,
. carducci, ii-10-51: lo ha fatto sostare sul pendio della colpa. tronconi
e sui salici il caratteristico nido, fatto di materiali vegetali agglutinati con la saliva
: quello sferico di grande lunghezza, fatto oscillare in un punto qualsiasi della superficie
strofe di una poesia che non ha fatto a tempo a nascere nella sua ienezza
: il pene intorno all'uretra è fatto d'innumerevoli lamine e cellule della universale
se io avessi avuta autorità, avrei fatto fare vari scavamenti profondi dalle parti, penetrandoci
una notizia, la conoscenza di un fatto). guicciardini, ii-79: né
dottrina; avere piena contezza di un fatto, esserne informato.
se prima da alcuno non ci vien fatto lume, come può l'anima palesare
. giraud, 2-190: accertate del fatto, partimmo da parigi, e qui
del loro re, poiché si era fatto catolico, ché tale lo riputavano senza
làtèbre. foscolo, xi-2-606: sì fatto scrittore non conosce o non vuole penetrare
penetrata ne l'anima, che ha egli fatto ne l'uomo di cotanto intelletto?
casa? 28. scoprire un fatto, una decisione, una disposizione,
penetrare la cagione e giudicare tutto il fatto insieme, e non guardare solamente a
mio padre abbia penetrato niente di questo fatto? cantù, 473: fu vera pietà
, di sensibilità e di penetrativa in fatto d'arte. bacchelli, 2-xxiii-291: era
2-xxv-103: i luoghi d'un gran fatto ci sembrano penetrati della memoria di esso
dico... che, quando così fatto effluvio di corpicelli ignei, il quale
in questo caso una, che avrebbe fatto onore ad un giurisperito. pellico,
9. conoscenza, comprensione di un fatto, di un fenomeno, di una
. signoria... m'hanno fatto certo di due cose, amendue a me
cinque sensi, 1-8: alessandro l'avea fatto suo proposto e maestro, perché aristotile
ingegni, e più nei pubblici posti. fatto più saliente della rinascente prosperità è l'
.. per essere poi di là fatto proseguire per la linea della peninsulare.
si pente del male ch'egli ha fatto. bibbia volgar., ix-179: fu
l'uomo si pente del male che ha fatto e giammai noi voglia fare. beicari
, dannando l'artefice quello che avea fatto. bembo, 1-41: di tutte
azioni mie. e nondimeno, come ho fatto una resoluzione importante, mi accade spesso
e di dolore, / d'aver fatto a colui danno et oltraggio. tasso,
tasso, iii-89: perché se avrete fatto il peccato di lodarmi sovra l'onesto
e di tutto il resto, ho già fatto penitenza, e la faccio ogni giorno
laudato / però che no nd'ò fatto penetenza. detto d'amore,
è peccatore che, dolendosi del mal fatto e tornando a penitenza, debba dubitare
proverbi toscani, 83: chi ha fatto il male faccia la penitenza. ibidem
autorità nella chiesa di dio, fu fatto sommo penitentiere. paruta, 2-2-
/ portando. tornielli, 483: fatto il bel voto con plauso solenne,
: i vizi... avean poi fatto il piede / e già troppo superbi
abba, 1-183: gli anni gli han fatto [a nicola fabrizi] cadere le
: uno omicidio che tu non hai fatto, che non l'hai voluto fare,
volteggiare: allo schiarire dell'alba, fatto penna, trovaron netto il mare.
, 6-ii-361: il conte di guiche, fatto penna, racconciò le sue navi.
penna. sbarbaro, 4-30: una volta fatto correre la penna, avrei potuto
. viani, 14-490: l'avevan fatto tutti morto nell'africa, perché lui
9-26: il poeta [carducci], fatto senatore tanno avanti, trascurò di riportare
, / in detto e 'n fatto ch'io non aggia vènto.
: che la fretta appunto ce l'aveva fatto lasciar nella penna. bacchetti,
vi-84: hanno un pennarolo d'acciaio ben fatto,... dentro al quale
1-176: l'ancudine e martelli / han fatto lega insieme, / e cercan pur
volare i pennati: per indicare un fatto straordinario o un tempo remoto (e ha
stupiscono del mirabil ritratto che n'ha fatto ovidio nel secondo delle metamorfosi. mazza
iii- 301: un pittor ingegnoso è fatto aprile. / ei componendo i fiori
sul 'perché ', ma nel fatto hanno perduto il * come ', quel
un pennello di pelo di martora, fatto a mo'di paletta, posto sopra la
. verga, 8-461: gli avevano fatto comperare... degli unguenti che si
non dovendosi supporre che artifiziosamente sia stato fatto l'acquisto loro per via di puntoni e
varchi, 3-102: chi ha detto o fatto alcuna cosa in quel modo a punto
per chi non ha denti / è fatto a pennello / un re travicello! de
questo principe era giovane, bello, fatto a pennello della persona. -esattamente
spagna, 10-37: in tre giorni fu fatto il castello / ben correntato e molto
, 6-4-130: era sopra un corsier ben fatto e snello / e 'l fa tardo
come un pennello. -essere fatto a pennello: essere una persona per
, / ch'è proprio uno omaccin fatto a pennello. -essere un bel
ii-135: egli mostrò veramente un sì fatto saggio di sé che fece conoscere ch'
. consolato del mare, 63: ha fatto il voto avanti che lui si accordasse
mani il cuor gli trasse, e quel fatto avviluppare in un pennoncello di lancia,
varchi, 18-1-105: il gonfaloniere aveva fatto segretamente intendere a'gonfalonieri
, il cui bel velo / cenere è fatto, ed ella è fatta dea.
testatore intorno alla sua sepoltura; e fatto lo esequio, parve che avesse ale
che avesse ale pennute l'autorità di sì fatto testamento. -avere vali pennute
se era invece una della penombra quel fatto decisivo la poneva in luce sul colpo.
la sopraveste... in sì fatto abito, uno appresso l'altro,
giorno in giorno più penoso, e fatto / stallone ignobil de la razza umana
, 5-143: il biancòn ci aveva fatto una gran risata e spesso, mettendosi
passò sotto silenzio la vera importanza del fatto: il civil pensamento di hasan ad
appena aveva figura d'uomo, tanto era fatto difforme per la magrezza. papi,
di un evento; plausibilità di un fatto. -fuori di ogni pensamento: al di
pensamento sia superfluo, perché facilmente o sarà fatto el papa a tempo, o el
compiaceva assai che il dottore, in fatto di politica e religione, fosse un '
indovinerà. rosmini, 2-2-16: il fatto ovvio e semplicissimo da cui parto è
fare innamorare ma non già come ha'fatto, ma solo volevo che tu amasse una
1 (19): non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini
, subito conosceremo la ragione d'esso fatto. imitazione di cristo, iii-53-5:
due si levarono come se avessero ormai fatto quello che dovevano e si guardarono in
di ceionio commodo, per essere stato fatto in età dispare: disse di volerci
baie; / ca de le tuo parabole fatto n'ò ponti e scale: /
non dubitabilità che qualcosa avvenga o sia fatto o, anche, si determini in
figlia. gozzano, i-762: ho fatto la tua raccomandazione, ti puoi pensare,
conseguenza. parabosco, 4-45: -ho fatto sì che lei ha consentito contentato di
divino giudicio, pensorensi che silvano avesse fatto quello omicidio. lod. buonarroti, 1-i-8
noi i migliori. 'pensa male in fatto di politica '. -modo di
il mondo non avesse pensato che io avessi fatto quella finzione di quel ladro sol per
si cerca, / e tosto verrà fatto a chi ciò pensa / là dove cristo
poi che il re de'romani arà fatto piede in italia, non è da maravigliarsi
quanto è in potere umano è stato fatto. mazzini, 42-39: dàmmi un
anche gina l'aveva capita ch'ero fatto a modo mio, e lasciava che
beuta. benché questo / non è gran fatto, perché e'non è stato /
gano pensa, pensa, gli venne fatto un capolavoro. padula, 255:
resa tremante dal pianto, « che ho fatto tanto per lei ». pavese,
i santi sepolcri a piedi, ha fatto gittare dell'arena a terra lungo la
peccato e confessa che. ll'àe fatto pensatamente, ma sì domanda che. lli
tutte queste circumstanze di essere l'omicidio fatto pensata- mente, ma con via provocata
è così grave come se l'avessi fatto pensatamente e diliberatamente. -con maliziosa astuzia
superi, pensatissimo). che e fatto oggetto o che è frutto di pensiero,
ardigò, vi-131: la continuità di fatto del pensiero non è mai quella astrattissima
, 3-79: ignoro che fine abbiano fatto, dopo la morte del musicista,
: queste immagini non sono appoggiate a fatto o a spe- rienze tali da renderne
: ché se lo corpo gli è fatto ritto, ingonbiscie lo spirito e l'
; considerazione suscitata da un dato di fatto, da un evento esterno; reazione
. lorenzo de'medici, ii-38: gran fatto è dall'opera al pensiero, /
: i baron'de la magna àn fatto impero, / e conquistarlo credono a
luna, app.: fu ancora fatto uno mazzuolo di essi fiori di pensiero
se noi ingravidassimo, come andrebbe il fatto?... -tu cominci a aver
nostro. calvino, 7-34: s'è fatto tardi, i nostri bambini chissà cosa
stato in pensiere a quelli che hanno fatto procaccio delle pre fende e
sarà loro et a noi basterà aver fatto quello che conveniva. -lasciare a
. bonsanti, 5-55: mi ha fatto capire che le nozze di elena gli
v-668: iob dice così: io ho fatto convento colli miei occhi, che non
di lasciare una certa consuetudine e abito fatto. -dare preoccupazione. carducci,
avranno più un pensiero al mondo del fatto mio? -non darsi altro pensiero che
mirò pensieroso all'apparecchio ch'egli avea fatto e sospirò. saba, 9:
: sull'ingresso principale, il vèrgoli aveva fatto alzare, più alto della casa stessa
55 per le donne), di fatto, non viene modificata per i lavoratori
farne pecunia numerata; che ogni contratto fatto nel beneficio si reputa simoniaco. estinguere
publico sia norma d'o- gni lor fatto. rosa, 1-149: mi rallegro con
, durante la loro attività, hanno fatto i previsti versamenti alle apposite organizzazioni previdenziali
mettendosi a riposo (a prescindere dal fatto che percepisca o no un'erogazione periodica
rispose avvedutamente: perché non è questo un fatto in cui si possa errare più d
porte delle case un certo bulle- tino fatto con un pezzo ai carta pecora quadra tagliata
castriotto, 63: questo pentagono intendo sia fatto secondo che mostra le lettera f e
leopardi, iii-330: s'io v'ho fatto sospirare, voi non mi avete fatto
fatto sospirare, voi non mi avete fatto ridere, e dopo la pasqua della vostra
, xxxv-1-274: pentimento non distorna il fatto: / megli'è volontà stringer che languire
di moderazione e di pentimento anche in fatto di questioni letterarie. mazzini, 23-95:
esso allor d'aver temuto, / ma fatto poi lontan ben se n'accorse;
, iii-276: 'pentimento'è qualche cangiamento fatto dal pittore in un quadro del tutto colorito
ricevarete pentimento di ciò che voi m'avete fatto di dannaggio. 5.
penitenza si pente del male ch'egli ha fatto. petrarca, 131-8: e 'l
. anonimo, i-523: s'a fatto valesse lo pentere, / lo mio
dico che follia / me n'à fatto alungare. rinaldo d'aquino, 97:
né dicer pò: -così vorre'aver fatto. dante, inf., 20-120:
, mai di tuo alcuno detto o fatto arai da penterti. aretino, v-1-515:
33-31: si pente ludovicoj d'aver fatto in italia venir carlo. chiabrera,
allora sì pentìo il signore ch'egli avea fatto l'uomo nella terra. rinaldeschi,
fatto l'uomo, cioè mostrò segni come si
si penta di quel ch'egli ha fatto, lo mostra l'ordine invariato che servano
qualcosa: indurlo a rimpiangere di averlo fatto. monte, 1-64-12: no si
egli sperava che presto ne l'avrebbero fatto pentire. loredano, 251: quelli di
/ son nel mi'tempo, o fatto ho cosa vana, / dicovi ch'i'
legge, non sempre si riscontra di fatto e non di rado, quando si riscontra
suo nome in quest'aula l'ha fatto l'altro giorno aldo stefano tisei, un
lo quale calice lo detto imperadore avea fatto fare a la chiesa di santo anastagio
benda in modo che ci veda. e fatto così, colui dà il colpo,
segni argomentiamo che sia vicino qualche gran fatto, se si parla di cose pubbliche;
419: come disse il tinchia: ecco fatto; e dette un calcio alla pentola
un calcio alla pentola. -essere fatto pentola e scodella: essere ormai morto
che pentole e scodelle / ne fie già fatto, o ce- ner sarà almeno.
à 'r su'tèsto ': cioè ogni fatto un giorno o l'altro vien compiuto
nella malta non trottato / l'asino fatto par del pentolaio. lorenzo de'medici,
: in quarto vuol questo giuoco esser fatto, / e sempre mai col pentolin
abitudine di cessare il gioco quando ha fatto un guadagno. -per metonimia: il
accompagnamento dei ss. apostoli può aver fatto sì che tutti tre sieno fatti colla penula
'; ma in verona s'è fatto sdrucciolo, 'alìgeri '. 4
abbiamo ritratto da questo libro ci ha fatto riflettere con rammarico che la nostra letteratura
doni, 5-53: quando tornano, fatto il mosto, della villa, le
contenente una sorta di nappa a cui viene fatto aderire lo zolfo che si fa successivamente
! ghislanzoni, 16-195: un naso fatto a guisa di peperone, che,
de'belli (un fiore rosso, fatto a modo di campanelle), il
senno, s'immaginò un dì d'esser fatto una pepona da chioggia, e con
1-42: lo dolore delle reni è fatto di molti modi: quando è generato per
se la lettera di giuditta m'ha fatto piacere, e se vi sono grato dell'
del padre, gir donde li fu fatto quello insulto. pirandello, 7-234:
: v. perloché. -per sì fatto modo: v. persifattomodo. -per
sappi il vero e per che cagione fu fatto detto fuoco e dove, i capi
: ho avuto pietà de'casi tuoi e fatto per modo che, se non hai
con il sevo nel fondo del piombo fatto a pera,... il quale
: oltra che e'ne trarrebbe sì fatto utile, che né l'uno né l'
parte. ibidem, 143: lavoro fatto di notte, non vai tre pere
, dediti, non appena gli venga fatto, cioè venga fatta a qualcuno, dediti
bonomo, 2-448: questo così fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi
peraltro un ragionamento in proposito l'ho fatto anch'io. = comp.
: ora capisce che io non sono fatto per jacqueline, che io non ho avuto
fu ordinato... che fosse fatto un pulpito, overo, come allora di-
3. dir. raccolto, acquisito, fatto proprio (il frutto o l'utile
vii-131: questo discorso... è fatto dagli uomini provetti solamente, che osservano
non come atto intuitivo ma come 11 fatto stesso di avere intuito (e si può
se ai miei occhi le cose hai fatto belle, / se per esse m'hai
belle, / se per esse m'hai fatto gli occhi e i sensi, /
a essere un perché stagionato e tanto fatto. state a vedere... ch'
), cong. per questo fatto, per questo motivo (per lo
: frutto che non è stato di fatto raccolto o percepito, ma che sarebbe
operazione per la quale un liquido viene fatto passare attraverso uno strato di sostanza solida
140: alcune poche cosette, che al fatto nostro convengono, brievemente percorrerò. foscolo
quanto di cammino che l'ignavo non avrebbe fatto, noi, perché si tratta di
reticolati, ecc.) che viene fatto percorrere per addestramento ai soldati.
. chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o
, 1-35 (98): avendo fatto rovente una tegola..., subito
, con grandissime percosse rompendo il muro fatto di fresco e che ancora per la
ariosto, 31-22: né riposato o fatto altro intermezzo / aveano alle percosse furibonde
., 1002: quand'ella l'ebbe fatto, il diavolo, quasi percosso d'
, i-107: la natura, avendo fatto gli orecchi agli animali, e principalmente
: le palle... sbalzano di fatto molto lontano dal luogo percosso, discostandosi
sacrificio e guasto ogni apparecchio per ciò fatto, fu ammazzato lontano assai dal luogo
egli grave, ottuso et in tal figura fatto che ben percuota. galileo, 4-1-124
altra del fiume a percuotere il bastione fatto in su l'argine alla punta della
contro di loro soffiasse il vento, fatto appiccare il fuoco in certe cassine, gli
al figur. cellini, 670: fatto questo con prestezza... arditamente
si congiunse, e avedutosi poi del fatto, ebbe tanto dolore che percosse tanto il
anima vivente, si come io ho fatto. apocalisse volgar., 1-45:
colletta, 2-ii-285: molto avrei fatto, se la fortuna non mi per
e le speranze d'italia l'hanno fatto col mandarci questi 'aiuti 'dalle
menti degli uomini e percossele di così fatto orrore che eglino, se bene sforzati
percosse. molza, 1-302: anzi fatto dal duol ardito e baldo / ringrazia
uno arco d'una porta ed isso fatto morì. lorenzino, 129: menatemi,
nel troppo amarla, v'arìa forse fatto smarrir la via del cielo o percuotere in
piccolomini, 10-185: miserabil lamento, fatto con percossion di palme di mani o
. savonarola, 10-403: io ho fatto tutto quello che si può per medicarvi
, per le percussioni e reprensioni avete fatto come fecero li scribi e farisei alle
cherubino, 3-136: per lo peccato fatto hai perduta tanta gloria e tanta eccellente
insomma voglio dirti che oggi mi sono fatto i conti in tasca, e sai che
non perdere il suo, pensando aver fatto assai, narrato la cosa ai vicini,
vicini, prete pasquino fu rilevato e fatto medicare e di quello comune cacciato.
e'denari de te compra ch'elli ane fatto. storie pistoiesi, 1-309:
detto, / guadagnar qualche scherzo, è fatto brutto. -non sfruttare una condizione
: levàtevi via presto sì come hanno fatto gli altri, perché questo non è tempo
, la quale da ostro ingrossata avrebbe fatto piova e avrebbe tolto via il lume al
queste impertinenti osservazioni: mi è venuto fatto, mano a mano che rileggendo notavo,
/ -ma di poco. / - fatto sta che hai perso il gioco. g
, / quella che m'ha perduto e fatto misero / e ruinato ed a nulla
i miseri creditori allorché il credito è fatto sul piede della moneta di maggior intrinseco.
cararesi, signori di padova, aveano fatto perdere il ramo destro della brenta che discendeva
all'ammiraglio, o che fosse vero o fatto dir così, si pubblicò che la
« queste sono le cose che hanno fatto perdere la germania e metteranno un giorno
la memoria non si perdesse d'un fatto d'arme sì onorato, fece dipingere
: di niuna morte dicono avere otone fatto tale allegreza: niuna testa sì minuto squadrata
vale nulla di bene che tu abbi mai fatto a salvazione? beicari, 7-88:
che l'imminenza del pericolo non gli avesse fatto perdere affatto la testa. giuliani,
ho scritto fin oggi perché mi hanno fatto perdere davvero il capo. bersezio,
: lina, lina, mi hai fatto perder la testa: e mi è così
impiegato alla ricevitoria del dazio, fu fatto maresciallo e addetto negli uffici del distretto,
pregione,... e questo ha fatto per allegrarsi ch'io perda la vita
che è vedova e che avete fatto pace, la superbia le sarà passata!
il ricordo o la memoria di un fatto. e. cecchi, 5-152
se bene ciò fai, / onne tuo fatto fai; / se no, ciascun
bacco! o che n'hanno a aver fatto? tozzi, vii-441: perdincibacco,
, perdio! il non averlo già fatto è mancanza. mazzini, 69-266: fate
carducci, ii-4- 236: ti se'fatto vivo tu ch'eri a pisa? così
ii-218: il loro genio di rapina ha fatto sì che alcuni infelici isolani nella perdita
tarchetti, 6-ii-342: mi confessò d'aver fatto una grave perdita al giuoco. pecchi
, 629: la perdita che ha fatto tutta la cristianità, l'e. v
'perdita della cosa 'posseduta è un fatto il quale genera diverse conseguenze. la
della proprietà avviene in primo luogo per fatto del proprietario, locché segue in caso
destro, che è quello che ha fatto le tante e tante, siami lecito
di un'operazione militare, di un fatto d'arme o di una guerra (
201: fece in lucania felicemente un fatto d'arme tito sempronio...
arcivescovo motteggiare sopra la perdita che aveva fatto il re catolico d'un regno sì
e in epoca recente alla perdita di fatto, almeno per ora, del sudan
alcuna perdita de'suoi capitani non aveva fatto mai quello che papirio nelle vittorie voleva
tutta l'impresa..., aveva fatto il disegno di penetrare...
che in materia massime di religione avean fatto. brusoni, 4: accelerò questa
carducci, iii-27-267: troppa parte è fatto in questo libro a teoremi troppo incerti
spesso sento, e di me hanno fatto prigioniere del perditore. 5. caterina da
isdegno perdonanza, / tanto m'à fatto morte sovroffesa. testi fiorentini, 88
al paladino / se mai dispetto gli avea fatto on onte. machiavelli, 1-viii-212:
bisticci, 1-i-209: parvegli d'avere fatto uno grande erore, e domandonne infinite volte
-per estens. concedere che un fatto abbia un esito contrario alla propria volontà
a provar loro che parmi d'aver fatto bene a seguire l'opinione del de sade
le nostre iniquità e per con- sequente fatto un perdon generale a tutta l'umana generazione
ribellato, chi è stato vinto e fatto prigioniero in guerra, ecc. latini
.. di costui quello che tu hai fatto nuovamente del nobilissimo e nominatissimo uomo
« io confesso bene ch'io feci questo fatto, ma pre- govi per amore e
hai perdonato alla bacchetta, esso è fatto contumace. g. morelli, 228:
stato a ciascuno che bene gli abbia fatto, e in odio ha avuto chi gli
in odio ha avuto chi gli abbia fatto male. ottimo, ii-396: fu [
, 18-138: -dio! che ho fatto! mi scusi tanto...,
aposto e ricognosce eh. ll'à fatto pensatamente, ma tutta volta domanda perdono
perdono a'delinquenti, avendo anche prima fatto aprir le carceri, per crescere con
è peccatore che, dolendosi del mal fatto e tornando a penitenza, debba dubitare
chiavacuore, un vezzo / sarebbe 'l fatto, o qualcosa di prezzo. salvini
o si prevede che avvenga un determinato fatto (nella locuz. voler sapere il perché
, 29: come tu m'hai fatto e ricomperato dalli dardi del dimonio e porti
se non... disfacendo il fatto. 8. che non è
. potéo. serafino aquilano, 103: fatto m'aveva el ciel tutto nimico;
b. davanzati, i-4: egli fu fatto figliuolo, compagno dell'imperio e del
e quante volte egli credette perdute del fatto suo femmine che l'aveano in odio
se niuna petizione o proposta o altro fatto che si ponesse a consiglio dell'arte
seguirlo. mannelli, 160: voi avete fatto imperadore e signore un vecchio perduto e
! '. altri re dicono in fatto: 'salvo ogni cosa'. proverbi toscani,
me al fine, quando, dopo aver fatto sì lungo e fastidioso peregrinàggio, varcati
. bonaventura volgar., 1-46: è fatto uno di noi e nostro fratello e
de'mondi tolta ogni pruina; / avea fatto al suo nido già ritorno / la
di latine / a'peregrini ingegni ha fatto lume? molza, lxv-6: or ti
attribuito a petrarca, xlvii-198: veggendomi fatto peregrino / da lo stil che cantava
amico. alfieri, 5-16: in così fatto stato locale e politico qual è manifestamente
e perenne a un'ammalata ti avrebbe poi fatto male. pascoli, 408: all'
ma perentoriamente ai vostri argomenti su questo fatto, discutendone un altro, cioè il
m'aiuti di non so che m'ha fatto richiedere per una comparigione del parentorio per
, improcrastinabile. ghislanzoni, 18-122: fatto è che l'urgenza diviene...
la totale e attuale infondatezza del diritto fatto valere dalla controparte in giudizio e a
processo, anche il diritto in esso fatto valere, nell'età intermedia l'inattività
ma lasciava impregiudicato il diritto in esso fatto valere, sicché l'istituto non raggiungeva
entro cui esso doveva essere esercitato o fatto valere. cantini, 1-io-174: per
la peretta per pupetta che non ha fatto la cacchetta. sbarbaro, 1-237: ah