. collodi, 8: -che cosa fate costì per terra? -insegno l'abbaco alle
, 511: si gettò al collo alle fate; e gli abbracciamenti durarono una mezz'
]: ella mi disse: qui fate troia; qui. sia nostro abitatorio.
acqua marina. panzini, iii-83: fate, fate, ragazza mia, ma prima
. panzini, iii-83: fate, fate, ragazza mia, ma prima dei
vestros; dell'opere, quando dice: fate bene a coloro che v'odiano;
1827], 12-note (757): fate che il grano rincari, non si
e buio, e voi le mi fate mescolare, e quasi accatastare tutte insieme
un suo figlio il dare, / fate che non lo mandi all'accattolica.
ii-122: giacché avete un mezzo sicuro, fate andar subito nelle mani del reverendissimo pacchiusa
cittadini tutti uniti. idem, 2-87: fate pace tra voi, acciò che non
nobiltà ed il popolo], e fate l'egualità politica, e tosto avrete
quando agli uomini vi mostrate, / fate d'esser sempre acconce. [sostituito da
vi ritorna a mente, / e fate che 'l nome anco udir mi giove »
. cecchi, 8-5-4: voi mi fate venir l'acqua in bocca. soderini,
pur aquario, / poi che mi fate stare in pianto amaro / sichome 'l pesce
a noce? adagio, biagio: / fate un po'pian, barbier, che
parete e addio. moravia, xi-109: fate che sopravvenga una gallinella di primo pelo
tutto innocenti. collodi, 489: le fate m'insegnarono tutte quelle cose, che
sannazaro, 8-132: o folgori che fate il ciel tremìscere, / venite a
di ieroglifici. lambruschini, 1-180: fate che i vostri cooperatori, insinuando in
quel benvenuto che io ho inteso, fate secondo il costume vostro. della casa,
folengo, i-82: l'infeme / fate non l'affatàr, ché d'af-
. folengo, i-82: l'inferne / fate non l'affatàr, ché d'affatare
l. bellini, 5-3-90: vi fate... afferratori di porti stranieri,
ridir non pòte. idem, 937: fate il sepolcro, e ne 'l sepolcro
: gradisco le scuse che voi mi fate, e per attestarvi un amichevole aggradimento
dante, par., 5-82: non fate com'agnel che lascia il latte /
essere ucciso. viani, 19-293: signore fate che chi nacque agnello non muoia lupo
ritiriamoci da parte, e voi altri fate far ala. f. corsini,
: a casa, a casa; fate luogo al capitano di giustizia » grida lui
stelle al muto albor / snelle vengono le fate / su moventi nubi d'òr.
in casa avete, / servitei bene e fate vo mostrare / le spade lor,
! lombardi, puntate la spada: / fate vostra la vostra contrada, / questa
me la pagate bene, se mi fate fare un buon contratto, ve la vendo
voi per chiedervi alloggio o alimenti, fate finta di soddisfarlo e correte subito a
donne non allattano e'figliuoli. voi fate male, perché voi gli fate allattare a
voi fate male, perché voi gli fate allattare a gente grossa, e diventano
chi iracondo, chi stizzoso, perché gli fate allattare ancora dalle schiave, e quel
sp., 29 (503): fate del bene a quanti più potete,
di non aver riguardo a quello che voi fate, in voi s'allettai, cioè
l'alloggiava. caro, 2-1-16: fate pure, disse, le vostre provvisioni,
spavento. pirandello, iii-253: ah, fate all'amore da allora? è un
: poi che io non posso ferire, fate di mio corpo alcuno vostro riparo,
, se non sentite questo odore, fate bene. — comp. da
. baretti, i-80: e non vi fate più le meraviglie della ricordanza che io
siavi raccomandato el bellinzone, / e fate dulci un po'tanto mio acro,
8-175: io mi ammazzerò se non mi fate vedere quanto son peccatore e colpevole.
ammazza. baretti, i-268: e fate di non ammazzarvi col troppo affaticarvi.
, messer gio. bernardo: non fate che questo passe oltre. f. negri
saluto e 'l gentil sguardo / che fate quando v'encontro m'ancide. francesco
nel voltare in italiano i racconti delle fate... mi feci lecite alcune
taffetà o fluenti come corsetti di fate. -modello, fatto di terra
mele. verga, 4-286: non fate scandali, ch'è peggio. vedete vostra
di alcun gran navilio, e quivi fate d'aver mosche, farfalle e simili
., x-275: qualunque cosa voi fate, operatela con buono animo, sì come
ch'e'non mi vegga con voi; fate / buon animo. redi, 16-v-395
perduto su di me, e mi fate il sacrificio della vostra vita, senza sapere
f. doni, i-63: fate che io vi vegga in viso: per
volte;... e se ben fate l'ultima in forma di parentesi, io
salvini, iii-84: ma'più, vo'fate, suo'pensieri, queste apostrofazioni sono
più. collodi, 482: [le fate] apersero i loro giardini e i
. buonarroti il giovane, 9-20: fate pur che le carte sien ben nette
] apposta, per quel poco grano che fate? 5. locuz. -a bella
? carducci, 171: e voi che fate i be'vocabolisti, / e voi
de terra aquilónis: fuggitevi da'vizi e fate penitenzia. = lat. aquilo
della casa, 2-3-192: non ne fate capitai nessuno di quel che m.
: -che gioco è questo che voi fate, signori? 2. arco
32: signore arciconsolo, non mi fate pagare i cinque soldi perché io sia
forza. baretti, ii-95: se non fate argine per tempo alla dissensione che va
. a riosto, 38-1: e fate anco argumento ch'esser poco / in
: ma state saldi, e non gli fate pressa, / dategli tempo un
e impicca né più né meno come fate qui voi. idem, 221-46: chi
e di arsenico citrino una parte, e fate cuocer tanto, che quando voi mettete
g. a. papini, 146: fate un'arte, ma non quella di michelaccio
certa e distinta. marino, v-20: fate tutto il dì versi ridicoli / snocciolando
ma non l'argomento già, come fate voi, dalla asprezza e scabrosità della sua
cinque lire. magalotti, 9-2-28: fate bene a procurare che non si abolisca
] in casa filippo salviati, e fate sia assegnato alle nostre converse, che sono
loro assemblea fatti recitare i tre viglietti; fate, disse, venir qui i giovani
. pea, 7-133: voi, fate conto di essere l'asso « pigliatutto »
g. m. cecchi, 433: fate buon animo, / voi v'assuefarete
e atropos, le quali seneca chiama fate: e per quelle intende tre ordini
esortazioncella. magalotti, ii-18: voi fate, come gli ere tici
annunzio, ii-749: fanciulli, attenti! fate un bel concerto. / pan vi
/ ser vitei bene e fate vo mostrare / le spade lor, con
molta felicità e molta gioia, voi mi fate, amica, tristemente sorridere. d'
mi scrive qualche volta, come fate voi? si cred'egli ch'io l'
: accetto l'onore che voi mi fate, ammettendomi alla vostra accademia. procurerò
andate con tanta pompa, perché voi fate perdere la fede. mattioli, i-261:
a voi sarà posato,... fate che in alcun modo o cane o
caterina da siena, v-221: non fate come quelli che sono privati della carità
mare amoroso, 86: e se noi fate, io non me ne rimarragio
fatto. piovano arlotto, 200: non fate più contesa, acciò veruno non abbi
? baretti, ii-12: dell'errore che fate di farmi sempre pagare le lettere doppie
589): per i vostri morti, fate la carità d'andare a avvertire il
preziosi, per le vostre, che fate profession di gentiluomo, si avviliscono esi
piazza. piovano arlotto, 220: fate il peggio che voi potete, se fussi
. bernardino da siena, 45: voi fate grandissima festività di questa gloriosa vergine,
. collodi, 490: [le fate] mi avevano dato un cane e un
i piccioni. moravia, xi-109: fate che sopravenga una gallinella di primo pelo
con la generosa offerta che burlescamente mi fate di servirmi come di scudiero, caso
fuor di noi. ma non mi fate comparire un babbuino. avete pur detto
dico: / ragazzi, non mi fate i babbuini. idem, ii-47: e
: « adagio; in fila; cosa fate? » si voltò indispettito; e
a divertirsi senza di voi? se fate questo, vi dico bene che siete uno
v'ho dato del voi! oramai fate di necessità virtù, cioè pighatelo e
per carità, badate a quel che fate; pensate all'anima vostra. tommaseo-rigutini,
.. badate a quel che voi fate, è un avviso che si dà,
baciamani. di giacomo, i-479: così fate, voialtre! - urlò rocco -così
a divertirsi senza di voi? se fate questo, vi dico bene che siete uno
di comando. goldoni, v-582: fate fare a sei granatieri baionetta in canna
ghiacciai. linati, 30-122: -che fate la domenica? -andiamo in baita. le
, e in luogo di frate dicono fate, si dice non solamente balbotire c
, e in luogo di frate dicono fate, si dice non solamente balbotire e
/ dolce dei cuor velen, / fate improvvisa e provvida / dal ciglio un
, iii-83: al nome di robespierre vi fate il segno della croce, e piangete
, 3-2-321: basta ordinare al calzolaio: fate / che mi ballino in piede [
-poiché m'avete fatto sonare, fate che io balli: poiché mi avete
: poiché mi avete fatto spendere, fate che io goda. g. m
voi m'avete fatto sonare, / fate ch'io balli. -suona pure che
a. f. doni, ii-34: fate voi, padri ricchi e che allevate
, nelle mollizie e ne'profumi, fate, di grazia, un'esperienza di vita
via, su quella testa; non fate la bambina; che possiamo andar presto »
questi discorsi]; non insegnateli, come fate, ai bamboli, che non sono
per quel ch'appartiene a voi che vi fate sotto la bandiera d'aristotele, vi
preso. lorenzo de'medici, ii-93: fate tutti i trombetti ragunare / sùbito;
tutti i trombetti ragunare / sùbito; fate il consueto bando: / ché la
bandolo. de sanctis, i-286: voi fate, come gli scolaretti, che credono
, amici / giovani come te; fate gran chiasso / tra voi nel bar che
il campo. parini, 669: fate che un giovine, dopo aver tre
carducci, 171: e voi che fate i be'vocabolisti, / e voi
verga, 3-152: puh! che mi fate stomaco quando mi parlate di quel vecchio
, e in luogo di frate dicono fate, si dice non solamente balbotire o
f. f. frugoni, vii-148: fate più conto de i bassi e de
con cotesto vostro affettare il greco vi fate uccellare in toscana? ognun conosce che
il mare, / e strigie e fate e fantasime vane / batte con serpi vive
quello che era passato fra lei e le fate. nievo, 55: in quanto
. giov. cavalcanti, 375: fate loro sentire la terribilità de'bandi;
ii-352: fammi scrivere... che fate i bauli per venire in toscana.
deh! se vi cal di me, fate che noi ce ne meniamo una colà
quai giovanni con allegro viso disse: -voi fate beffe di me, e io fo
471: signor sagredo, non vi fate beffe di questo avvedimento, che mi par
assai poco begole, poco begole fate. = deverb. da begolare
pensare a quelle / piccole e buone fate / che a sera pendon sulle / tavole
padri. paoletti, 1-2-386: voi vi fate bello con dichiararvi di non volerne far
che voi altri [medici] non fate ben se non / del mal d'altrui
oscura. caro, 15-i-5: se lo fate per vendicarvi del mio non iscrivere,
che la memoria de'benefici ricevuti: però fate più fondamento in su quegli che sono
/ buono appetito, e buon stomaco fate: / quando a dir messa andate,
gli fosse parente. straparola, 1-5: fate che voi siate secreto, mostrandole allegra
stata data a bere, / elle sono fate, ch'han virtù divina. crudeli
benissimo, principessa, tutto quello che fate dalla mattina alla sera. carducci,
forma dissero: -madama, voi fate bene a mantener la ragione de le donne
, iv-1119: orsù, non mi fate montare in bestia. pananti, i-45:
parlate, perché vado in bestia! mi fate rodere dalla rabbia! ». bacchetti
/ diss'ella: / signor, che fate in questa biccicòcca. fagiuoli, 3-4-167
galeazza di levante? / voi che fate di pindo l'amostante, / e
vasari, 3-20: ma perché ci fate voi di qua plutone col cane cerbero
iii-223): parlate onesto, e non fate sì bieco / il giudicio, brigata
nando queste vostre lettere nel modo che voi fate, tirando giù l'una cosa
poi del vostro « suicidio * voi fate birbologamente dire... che il vostro
smessi, quondam giacobini, / voi fate gola. collodi, 607: una
ima bisca. parini, 447: fate che i frutti della poesia / or non
bischénco; maestro antonio, andatevene, fate al mio senno. p. del
del bisognevole. bocchelli, 1-iii-605: fate conto d'esser già sposato al ronco di
onor vi fia fatto, / e fate buono scotto per un tratto. idem,
guastare la vostra riputazione, e vi fate più biasimevole che coloro; perché publicamente
stella sopra la bocca del pozzo, voi fate differenza veruna dall'essere il pozzo più
: brighella! oh oh, quanto mi fate ridere! brighella non è un boccone
postale. goldoni, vi-930: fate il piacer di metter due bollettini al
. lorenzo de'medici, ii-93: fate i graticci, e'ripari ordinate / per
. lorenzo de'medici, ii-93: fate i graticci, e'ripari ordinate /
cui volle assomigliare: « e che fate, o maravigliosi?... state
erudito, artista. carducci, 490: fate più chiasso voi, che i fondatori
, 398: pare a me, non fate stima in una piccola borsetta trovarvi pane
sciogliessi i sacchetti. poliziano, 194: fate pur che 'ntorno a'letti / non
spezie della bottega vostra, quando voi fate pestare il cornino. 5. bernardino
tu oda la parola di dio; fate mandare il bando, che insino che
chiarissimi che vi capitano a bottega. fate come volete, ma io porrò una
che facevan bottino, gridava: « fate le cose da galantuomini! ». nievo
drento, colla sua bracciata. e fate conto che adesso sono a'ferri.
braccio di cotesti veli? se me ne fate buon mercato, io ne piglierò fin
questa briga, conoscendo pur che lo fate per un vostro affezionato e servidore e
. bocchelli, 1-iii-141: non ci fate ridere, padrona, che è passato il
i-56): o paladin, che fate sì 'l trinciante, / venite un poco
): che bravate sono queste che fate? e non mi potete in modo alcuno
, vilissima parte della nostra casa, fate lontani da me questi ornamenti: brieve roba
non è atto per questa briga; fate voi da capo di casa, e son
: e di questo... non fate parola con alcuno, perché adesso non
cavarono i freni ai cavalli: adunque fate ragione, in luogo d'avere spogliate
un contadino che guardavami bruscamente: -che fate voi qui? -sto come vedete,
amor de dio, e non me ne fate più; ché sempre m'è parso
davanzati. carducci, ii-16-128: mi fate una figura così buffa, che l'italia
. lorenzo de'medici, ii-79: fate che presto qui mi vengh'in- nanzi
ignoranza e dell'errore, / voi mi fate pietà, quando aver seggio / fra
come publiche meretrici. guicciardini, io7: fate ogni cosa per parere buoni, ché
: voi non vedete niente, non fate niente, non siete buono a niente!
. buonarroti il giovane, 9-109: e fate pur d'aver sotto 'l buricco,
471: signor sagredo, non vi fate beffe di questo avvedimento, che mi par
caballino, di grazia, non mi fate morir di dolcezza, prima ch'io dichi
parlate più, vi priego, perché mi fate spasimare. — voce dotta,
e uno dì ci sbarcammo. arrivammo, fate conto, a una cacivacca sanza mura
e gentil caffettano. monti, 1-87: fate conto cosa deve comparire un giardino non
ore per vezzo, più che non fate ora, a voi dame, di que'
polli. fagiuoli, 3-2-151: che fate voi di quel cagnùccio inglese, /
che seguitano? moneti, 50: fate che il gioco voi più non alletti,
. galileo, 453: voi mi fate sovvenire di uno che mi voleva vendere
non operare in voi nel considerarle che fate, più che sollevarvi la mente ad
ella [la lingua] dire, che fate voi meco? lasciami in pace,
corte. d. bartoli, 34-222: fate che bolla e ondeggi quanto il più
, se vi cal di me, fate che noi ce ne meniamo una lassù di
petrarca, v-79: non fate con tra 'l vero al core un callo
ix-34: amate li vostri inimici, e fate bene a coloro che vi hanno in
. grazzini, 4-212: voi fate come la pasta del gran calvello,
'mporta questo? voi subito ve la fate ne'calzoni. -in calzoni:
caro, i-198: un gran torto le fate a non renderle il cambio di tanto
13: questo è di questi vostri cambi fate per roma neapoli lione bruggia e altri
neapoli lione bruggia e altri luoghi; fate e'marchi per tre e quattro mesi
indiani e giudei; / e voi che fate i be'vocabolisti, / e voi
: alcuni son tanto fieri, che, fate lor ben se sapete, spendete e
questo spettacolo non si può descrivere. fate conto cosa deve comparire un giardino non
riaccenderla. goldoni, vii- 1013: fate che vi sia il bisogno di carte da
su tacque. panzini, iii-496: le fate, dopo avergli riempito il canestro della
. goldoni, v-382: caporale. fate fare a sei granatieri baionetta in canna
1-61: diciam così: come le canne fate, / quanto più invecchian, più
cristo] a quelli crudi ministri: fate tosto; non dimorate più; aprite
non gl'inten- dete, e fate con essi lecito e illecito quello che vi
intorno, / se vedeste qualcosa; e fate solo / quel ch'io farei per
è l'onore... che voi fate allo sciampagna, facendolo servir di prova
mano: -a chi? / che fate / il bue alla capannùccia? / -mentre
: se li volete rivedere i conti, fate che possa star libero e sicuro,
della regina e le preghiere delle illustri fate non valsero a smuoverla di un capello
sopra tutto secretezza, son qua io. fate capitale di me. di cuore,
. caro, 12-i-48: se lo fate per vendicarvi del mio non iscrivere,
ne tornarono. berni, 127: fate dall'altra banda [del cavallo] traboccano
f. d'ambra, 9: fate voi altri, che questa casa sia spazzata
. monti, i-365: bisognando dunque fate capo da esso, bastando il dirgli che
firenze, 25-105: se bisognasse, fate confortarli e animarli a ciò, sicché
. faldella, 2-227: passeri, che fate capolino con impertinenza di sotto i coppi
. faldella, 2-227: passeri, che fate capolino con impertinenza di sotto i coppi
pericolo ». « bravo! ora mi fate il capomastro! datemi la stanga!
elli fece questo vestire, come voi fate uno capparóne a due aque. pascoli,
è questa, silverio, che voi fate? che caprici vi sono sopragiunti nel
allegano assai mogli, che per esser fate, convertono i mariti in cervi e
vostre cavano le budella del purgatorio a le fate di velluto ed a le ninfe di
! così ho detto ai giurati: fate di me ciò che volete: condannatemi,
. bandello, 1-17 (i-204): fate... così gran carestia di
vedere. firenzuola, 631: voi fate tanta carestia de'fatti nostri, ch'
. castiglione, 365: ma voi fate grandissimo male a mormorar dei religiosi e
, / poi che voi non mi fate se non male. boccaccio, dee.
dotato. ariosto, 462: 0 fate voi ch'oggi si comprino, / o
era sempre la stessa salmodia sonnolenta: fate la carità al povero cieco. brancoli
per carità, badate a quel che fate; pensate all'anima vostra. tommaseo
famiglia!... non mi fate perdere il pane. dossi, 297:
villa, non sappia quello che voi fate. g. a. papini, 213
e il padrone il padrone. mi fate ridere voialtri con la roba! la roba
una grande villania gli disse: -voi non fate dife- renzia al mercoledì santo dal dì
della servitù sua, quanto voi mi fate quesiti in una carta e sola lettera vostra
vi poso mandare, perché no sono anco fate. compagni, 1-17: disse:
]. p. verri, i-284: fate a mio modo, fidatevi, sono
essa apre. giusti, ii-422: fate stampare in un cartellino questi due versi
arsi / que'cosi, me li fate ricucire, / o me li fate,
li fate ricucire, / o me li fate, se non v'è molesto,
uno dì ci sbarcammo. arrivammo, fate conto, a una cacivacca sanza mura
improvviso. verga, 4-96: prima fate lo gnorri, non ci sentite da
questa vostra consuetudine, di cui voi fate tanto caso, a me par molto pericolosa
g. m. cecchi, 65: fate voi, / la non si regge
nel mucchio, di dire « adesso fate voi ». era come un castello
, 9-109: siatemi appresso, / e fate pur d'aver sotto 'l buricco,
a questa causa / il tribolarvi come fate, e 'l piangere? / -serve per
canti carnascialeschi, 1-174: non li fate [i gatti] per nulla mai
buonarroti il giovane, 9-114: or che fate voi qui, che non andate /
a questa causa / il tribolarvi come fate, e 'l piangere? tasso,
per la causa vostra vantaggiosi apparecchi voi fate vedere per la trasparenza di cotal fiamma la
ogni desterità di modestia e di argomenti fate la vostra causa.
, 1-53: il pecora campi scaramucciava col fate ben madonna all'orbo, con ogni
scacciate: / paniccia egli è: che fate, o da fiorenza, / ch'
e di sedar quella tempesta, la qual fate che intorno a lui paia cessata.
8. popol. cavallo delle fate: il grillo. 9. popol
e mettimi in domane; e pure fate vostro conto ch'io sia un uomo
preparate la cazzuola del profumo, e fate che ogni cosa sia pulita e netta.
cosa! giente, di vostra morte fate allegrezza. voi siete simiglianti al ciecero,
, 512: ciascuna di esse fate aveva un cocchio differente...,
d'aranci e d'odorati / cedri fate corona al mar tirreno. tasso, 11-iii-767
fa ceffo, o stessi a disagio, fate vista di non vedere; e fate
fate vista di non vedere; e fate ch'ognuno abbi buona pazienza; ch'
mi faccia buon prò, non mi fate quel brutto ceffo *. -per simil
la cavano de'colatoi da ranno, fate vostro conto, che tutto il paese
/ scudo a lei di vostre vite / fate, o prodi, e non fuggite
: questo è di questi vostri cambi fate per roma neapoli lione bruggia e altri luoghi
neapoli lione bruggia e altri luoghi; fate e'marchi per tre e quattro mesi,
ingegno non mediocre, se pure non vi fate forte della facile sapienza del giorno e
algarotti, 2-428: voi mi fate parlar di certe cose, e
l'aria. goldoni, viì-1013: fate che vi sia il bisogno di carte da
sono state essaudite, e voglio che mi fate porre di cera dinanzi a la imagine
quadri promessi, i quali di grazia, fate che vengano ben coverti di tela cerata
): cercate del nostro convento, fate cercare il padre guardiano, dategli questa
pananti, i-435: formavan [le fate] cerchi con verghe incantate. cattaneo
dama. galileo, 453: voi mi fate sovvenire di uno che mi voleva vendere
[carte da giuoco] che gli fate corteggiar da grandi, oltra ogni vantaggio
482: al dono delle frutta le fate vollero aggiungere quello dei corbelli e delle
io ebbi da voi pochi dì sono e fate che non oltrepassino le quindici e sedici
un cestone. panciatichi, 100: mi fate un capo come un cestone.
gote rosse, che mature me ne fate assaggiare. marino, 314:
,... / non le fate proprio quelle chiacchiere / attorno che avete
tutti i chiaiti, al mio piego fate la soprascritta alla gran duchessa vittoria di
fecce comincerà a bollire in chiaro, fate crescere il fuoco. -essere in
abbondanza, /... / che fate voi di quella che v'avanza?
po'sottile, è un'ingiuria che fate al pubblico e a voi stesso. pavese
cofanetti che che- giamo per questo chiesto fate che sieno bene lavorati di fusta e
. a retino, 2-219: fate onore alla patria senza punto di
don camillo? ehi? che cosa fate? dormite? ». dalla strada
17-116: -volendo che io venga, fate tre volte * chiù '-o cotesto è
che nel latino. menzini, 5-94: fate la chiusa al sonettino arguta. bar
signori, volete voi esser consigliati? fate l'uficio nuovo, ritornate i confinati a
de'gangheri; ciò è, se voi fate queste due cose, potete dire d'
: invece di far tante ciarle, fate presto, andate in municipio. gozzano,
se v'offende il cicalare, / fate, mentre che potete. savonarola, 7-i-261
1-68: chi intende il pigolare che vi fate su, si potrebbe tener da più
era sempre la stessa salmodia sonnolenta: fate la carità al povero cieco. palazzeschi
gote rosse, che mature me ne fate assaggiare. mattioli [dioscoride], i-193
cos'avete, cos'avete? sempre che fate baccano voi due » stridette una novantenne
prender vogliate / per firenze entro quando fate giostra. cantari cavallereschi, 187: quella
mai a capo; la fanciulla ha, fate conto, un quindici anni o sedici
ora a fare, fuligno? - fate il ciofo. = voce toscana,
un tono corrispondente di voce: « fate luogo ». tommaseo, i-359: raro
c'è un magnifico palazzo fabbricato dalle fate: ma è impossibile trovarlo, perché
-e'mi pare piatire alle civili; fate che vi piace. varchi, 18-2-197
n'avea. carducci, 1064: le fate / stavan, occhi fiammanti ne la
marina di drieto. berni, 98: fate a modo de un vostro servidore,
e compila. boccaccio, viii-3-16: queste fate son tre, delle quali la prima
]: nella prima cantica ponemmo tre fate: cloto che tiene la rocca, e
coadiutor di bergamo, o voi non fate il prioli cardinale. s. caterina
si direbbe egli... che voi fate della natura una cochétta? milizia,
disse [bruno]: maestro, fate un poco di lume più qua,
buonarroti il giovane, 9-114: or che fate voi qui, che non andate /
. caterina da siena, i-202: fate che nella cella dell'anima vostra stia sempre
malan che vi colga. non mi fate il dottore, che perderò la pazienza.
degno d'un connestable, si non mel fate degno d'un bidello. tassoni,
quale siete tanto suo amico, che fate parte ancora a me de l'amicizia sua
erano già saliti sui tegoli: non fate, o io non mi partirò di qua
elle la cavano de'colatoi da ranno, fate vostro conto, che tutto il paese
di piazza santa trinità (sdrucciolo come lo fate voi padroni colendissimi degli accenti, ec
sì come giglio; date odore e fate fiondi in grazia e conlaudate in cantico.
. / e quanto al far collegio, fate come / vi piace. bruno,
si fanno intra santi, così ne fate voi, secondo che io ordinai nelle
ordinato alle chiese della galazia, così ancora fate voi. ogni primo giorno della settimana
conservate, estendete la vostra collettività; fate che nessuno vi manchi. pavese,
dall'allegrezza, si gettò al collo alle fate; e gli abbracciamenti durarono una mezz'
vostro stato; / chè 'l dì vi fate di mille colori / innanzi che 'l
s. caterina de'ricci, 448: fate come il buono mercante, che non
fonte caballino, di grazia, non mi fate morir di dolcezza, prima ch'io
si diedero per comari alla principessina tutte le fate che si poterono trovare nel paese.
soli; di grazia, non ne fate il segreto delle comari, non riditelo
dante, par., 5-84: non fate com'agnel che lascia il latte /
in campagna al minimo cenno del pericolo: fate altrettanto costà. collodi, 434:
? lapo gianni, ii-471: ora mi fate vista disdegnosa / e guerra nova in
gli bisbigliò di nuovo: « giudizio; fate a mio modo: andate raccolto e
del fortini. tocci, 1-86: fate conto, o madre, ch'e'ci
comodo, di questa stagione. come fate se piove? 14. -
santo comparatico. aretino, v-1-293: mi fate [richiesta] per c'hio vi
di questo spettacolo non si può-descrivere. fate conto cosa deve comparire un giardino non molto
giorno misurare le operazioni vostre come saggiamente fate, col compasso de la ragione.
[cristo] compendiati nel precetto: fate quel che vorreste a voi fatto. panzini
che vi sia in contrario. che fate? per dio! destatevi, e non
. pellico, ii-63: voi mi fate un brutto complimento;... ho
lasci, nel corridoio? compare, perché fate tanti complimenti? entrate! siete a
, la mette in complimenti, / fate pur conto che non vuol pagare.
885: nominate l'idee come idee (fate altrimenti, se potete), e
. vi ci porta la vita che fate. non per niente l'avvenire è nelle
suo bene. magalotti, 9-1-4: fate comune questo al signor bruto, al
tono giusto. i fanciulli, attenti! fate un bel concerto. bacchetti, i-429
adunque tutti quanti, / cristian, fate concilio sopra a'preti, / salvando
in genova. garzoni, 1-20: deh fate, eterni numi, che i buffoni
di preti e di frati, e questo fate ancora publicamente? ariosto, 20-21:
così ho detto ai giurati: « fate di me ciò che volete: condannatemi,
c. gozzi, 4-71: « fate la cosa appaia un voler vostro; /
la memoria de'benefici ricevuti: però fate più fondamento in su quegli che sono
el piovano arlotto: « perché non fate voi conficcare quello palco del verone?
voi soli; di grazia, non ne fate il segreto delle comari, non riditelo
mondo. pananti, i-63: che mestier fate? per disgrazia mia / mi son
certi che fanno, noi diciamo: fate, fate; che dio vi benedica.
fanno, noi diciamo: fate, fate; che dio vi benedica. crescenzi
g. f. bini, i-260: fate di grazia avere al signor ridolfo pio
in maniche di camicia, e ne fate subito un congresso di pedicuri o di
. gioberti, 1-ii-3: ora fate il vostro conto che il moli- nismo
padre, che sta in ciel, vi fate figli, / se, schiavi a'vizi
rituale magico. ariosto, 462: fate che i baccini s'abbiano / per consacrarli
da ferrara, ix-138: non me fate, per dio, riprensione, / ché
e il padrone il padrone. mi fate ridere voialtri con la roba! la roba
io feci l'altra volta come voi fate nel vostro contado talvolta, sai:
contado talvolta, sai: come voi fate nel paese di sovicille, che vi tagliate
8-5: non si trovan poi sempre le fate, / che vengano a levarti il
diffondere. verga, 3-138: non fate tante spese quando non d sarò più
,... io son contenta; fate come vi piace. pulci, 8-41
cortesia qualche contezza di questo obelisco e fate che io ascolti da la vostra voce
siamo di buon conto; voi che fate professione di uomo religioso, potete insegnarmi
priego, questi discorsi grammaticali; e fate conto, che questo nostro raggionamento sia un
un dialogo. marino, i-no: fate conto che quel folletto che vi va
coceremo. gioberti, 1-i-230: ora fate il vostro conto che altrettanto accada alla
vagheggiatore, come vediamo ne'conti di fate quelle che escono da una melarancia trinciata
., 8 (136): che fate qui, figliuoli? non è qui
ogni desterità di modestia e di argomenti fate la vostra causa. sarpi, i-216:
: quel vasello di sale che mi fate in certa occasione recare al naso, è
morte, / a che della partita / fate, occhi miei, tante querele a
che deve essere dolcissima e nudrita. fate preparare una campana in fa, che
« il terno al lotto? mi fate il contrappelo anche? un povero diavolo che
cagione d'altra apparenza e sol perché fate ombra vi spianta. = comp.
anormali). segneri, ii-150: fate che dopo contumacissime infermità riportiam perfetta salute
da chiostri. caro, 12-i-113: fate voi i miei convenevoli con tutti i
per la causa vostra vantaggiosi apparecchi voi fate vedere per la trasparenza di cotal fiamma
bisbigliò di nuovo: « giudizio; fate a mio modo: andate raccolto e quieto
. fagiuoli, 1-6-318: -troppo onore fate ad un vostro vassallo, o regina de'
: « e voi! come! che fate qui voi? » domandò poscia all'
di tutti i mali; / non vi fate di lei corazza e scudo, /
l'aquile. garzoni, 1-20: deh fate, eterni numi, che i buffoni
dubitanza che vi sia in contrario. che fate? per dio! destatevi, e
sapete cosa vi dico? che mi fate fare uno sproposito! tante volte ve
. giusti, 2-67: non fate broncio / come taluno, / che,
altro corno / del re de'fiumi fate altero e adorno, / spargendo toro
fronte lucida e serena / duce vi fate d'amoroso coro, / e bella è
ai forti achivi, / e acquisto fate d'immortal corona. manzoni, 186
che d'aranci e d'odorati / cedri fate corona al mar tirreno. tasso,
, figli / di monti alpestri, or fate un lieto coro: / voi di
0. rucellai, 4-53: non fate tanto, non ve la pigliate così
per voi sarà tradito; e questo fate in mia ricordanza. passavanli, 88:
usciti altronde. tasso, 1-31: deh fate un corpo sol di membri amici:
corpo sol di membri amici: / fate un capo, che gli altri indrizzi e
sono morti... le lor fate il corredo, / per farle parer belle
se non che l'avarizia vi guasta; fate un bello corredo, e mostrate a'
513: baciata la principessina, [le fate] spie simo piacer di
imponetevi da voi stessi, o fate che vi s'imponga dal confessore, qualche
un tono corrispondente di voce: « fate luogo *. svevo, 3-641: tutti
il ministro. d'annunzio, iv-2-420: fate che i vostri sarcasmi abbiano tal virtù
, 15-iv-34: la pro- fession che fate d'inimico espresso della nazion corsa non
, 11-686: -si può sapere perché mi fate questa corte spietata? -perché vi amo
e dice, che se voi non fate presto, che getterà l'uscio in terra
ma dal balcon socchiuso, / deh! fate meno ardite / l'ore del giorno
amor pacifico', quanto alla vendita, fate come fareste se fosse cosa vostra. so
io vi tolgo, / guido, che fate di me sì vii ladro? a
fu buona cosa. goldoni, iii-18: fate una cosa: parlate col signor conte
pressapoco. sassetti, 170: fate pur conto che e'primi prezzi hanno
, in confronto della figura che mi fate fare! panzini, iii-592: noi
conscienzia. castiglione, 365: ma voi fate grandissimo male a mormorar dei religiosi e
séte uomo de dio e non vi fate coscienzia nominar sì minima quanti tate.
basta così. - o via non la fate più lunga. -come così?
machiavelli, 3-289: - come la fate voi? - così così. bruno
cose nuove. magalotti, i-32: voi fate giusto, com'un avveduto cospiratore nel
volle scrivere gli indirizzi. « che fate? », esclamò uno di loro afferrandogli
d'impazienza o di sdegno. che fate costì? oh voi costì. collodi
conferissi più seco, che voi non fate. cellini, 1-18 (55):
a voi, signori, / e fate motto, voi che siete amanti: /
inchini e di berrette, / che vi fate de'quali e de'cotali, /
dico a voi, signori, / e fate motto, voi, che siete amanti:
lor son costati. berni, 148: fate, parente mio, pur de gli
un po'sottile, è un'ingiuria che fate al pubblico e a voi stesso.
malavoglia, e non vi diranno che fate l'usuraio, se volete riavere il vostro
e matteo e compagni, e così fate. macinghi strozzi, 1-166: ché te
quel che volete nei vostri brindisi, fate dell'eleganza e dell'ironia conviviale,
, voi avete alzato la cresta, e fate molto del grande. g. m
: o donne, non sapete voi come fate quando voi nettate el grano? voi
che portate e la pro- fession che fate, non lasciano che io vi abbia per
braccia, dicendo: « se voi fate remore, noi saremo a pericolo d'
. f. bertini, 4-51: non fate più il cruscaio, perocché si vede
l. bellini, ii-110: e fate sì ch'io poggi tanto in sue
. bertini, 4-119: ora voi che fate il cruscante, il cruschevole,.
l. bellini, 5-245: che fate voi delle vostre tele? voi non ve
. / -e per una culata / fate tanto fracasso? giusti, i-236:
fate; per cui quando la bambina strillava,
tumulo, / e... / fate in verso pindarico / scolpire intorno de'
abbi sospetto. manzoni, 90: fate cor; tremenda / è la prova;
conosciuta indiscreta. quando venite, mi fate grazia; quando non potete, io
vecchi: « vorrei farlo io quello che fate voi, sorella mia! » le
custodi). savonarola, iii-33: fate orazione per tutta la chiesa e spezialmente
a cingersi la spada, / e fate re di tal ch'è da sermone.
là vi è tutto: che cosa fate? panzini, iv-178: 'dadà',
ancor vivrò. tommaseo, i-207: fate la mia sepoltura, larga, alta
ne farà vendetta: / non fate forza s'ella non s'affretta, /
giudizio. tassoni, viii2- 43: fate a mio modo, dannate a serpicella questa
agronomo. non volete saperne, li fate dannare; e finirete, tu pieretto,
tutti i venditori, se penitenzia non fate prima moriate, ven'andrete allo
chi mi paga, e voi mi fate baie come se io fussi un capo
campagna al minimo cenno del pericolo: fate altrettanto costà. -dare a
vo'vedere. nievo, 1-164: fate al prossimo quello che vorreste fatto a voi
piovane. sacchetti, 6-54: fate posare la gabbia da quella finestra.
: zitto, corallina, non mi fate arrossir d'awantaggio. passeroni, i-
. croce, i-1-38: anche le fate e i folletti... debbono avere
. debbono avere verisimiglianza, cioè essere fate e folletti per davvero, intuizioni artistiche
per le fedite. savonarola, iii-73: fate orazione che io possa predicare, che
bellezza, ma alla novità, e voi fate un'opera indegna se lo secondate.
, 6-164: io qui sono, fate conto, decano dei medici; sultimbrunire bevo
di venere il tempio? è delle fate / quello il palagio? un celeste
allo infermo volete porre il serviziale, noi fate star a boccone, cioè col corpo
il bue e'ma- cheroni; / fate sì che non ci abia salamoni / né
insino a terra. monti, ii-441: fate forza alla sua modestia e ottenete che
.. -doh, maestro piero, fate qualche bel partito dinanzi a questi valenti!
far vendetta del corpo felice, / e fate che le vecchie sian difunte, /
cielo. tasso, 1-19-77: deh fate or, prego, ch'il suo onor
diodati [bibbia], 2-63: fate dunque frutti degni della penitenza. 6
andare. tasso, 1-31: deh! fate un corpo sol de'membri amici:
corpo sol de'membri amici: / fate un capo, che gli altri indrizzi
siate tale, abbiate una volontà, fate leggi chiare e stabili che la esprimano
dibattimenti. brancoli. 3-51: « fate così » disse l'ispettore. «
f. galiani, 2-57: -non fate smorfie, / signora bocca-della-verità, / che
gran dio, che così grande lo fate?... ad un fango,
, li corrompete, li demoralizzate, li fate non giudici, ma mezzani di
danari; / le cose che dispiaccion fate che / sempre le dica un altro
nulla. grazzini, 4-384: voi fate di due famiglie una, non vi
s. bernardino da siena, 86: fate che quando ve ne viene niuno alle
elli sónno de'miei, e la pruova fate che sia col barra- gone: al
messo il dente del giudizio, / fate sonare a la ragion l'uffizio.
* ex officio ', come pure fate boriosamente, i nomi dei vostri concittadini al
* ex officio ', come pure fate boriosamente, i nomi dei vostri concittadini
, ii-239: deposito di ètere delle fate per rigenerare i capelli, dar loro il
dalla tenuità trasparente / le nostre vecchie fate morgane film da provincia. montale,
gli uffici,... / fate silenzio, e riverite el desco.
ii-3-298: e tu o il carlino porco fate una descrizioncinétta di esso codice, cioè
di sposarlo. -oh, oh, mi fate rider davvero; questi sono di que'
il camino. bencivenni, 4-95: fate disiderosamente tanto, come potete, che
, 5-11: e sopra a tutto fate in cotal forma, / che non destiate
dove fu distaccato. monti, v-35: fate che quelle lettere vadano al loro destino
di virtù, quanto più lunge / fate voi chiaro il dì, che non aggiorna
? a la madonna. e però voi fate molto bene di nominarla madonna, e
cosa santa. tasso, iii-18: fate le mie divote raccomandazioni al padre abbate
, 7-5 (179): cotesto non fate voi che voi mi mandiate persona a
mondo è accecato sotto il parere: fate del pazzo quanto potete, e sarete savi
dio! generale, -esclamò letizia - fate davvero che cessino... non ci
, / di luce mai non scema / fate apparir sovra il mio vivo bene.
cominciano, che quivi / alberghino le fate e i diavoletti. dossi, 28
, che non temo essor- cismi: fate conto che quel folletto che vi va per
g. m. cecchi, 63: fate pur disegno / che (non rendendo
io feci l'altra volta come voi fate nel vostro contado talvolta, sai; come
vostro contado talvolta, sai; come voi fate nel paese di sovicille, che vi
più disperante. foscolo, xvii-365: non fate mai dichiarazioni immature; se le belle
ognun terrà lo 'nvito; / e così fate per noi la risposta.
i. nelli, iii-402: se lo fate, vi vengo dietro dietro per iscoprirvi
gentile, se dalla fama alla infamia fate differenza, o più l'una che
del nimico. guicciardini, io7: fate ogni cosa per parere buoni, ché serve
, / poi che d'error cotal mi fate giunta; / ché pur convèn per
magno volgar.], 1-19: fate che nella predicazione vostra essi ricevano parole
maganzese. gilio, l-n-30: voi mi fate ricordare con questo dire una cosa che
. p. verri, i-301: se fate dimenticare col vostro contegno la distanza che
diminuita, se bene considerate, gran disonore fate alla divina natura, della quale confessate
giovane, i-554: elle [le fate] in dimoltissime cose sanno fatare. l
poiché non vogliano fare li grandi, fate voi, piccoli. i. pitti,
diafani di velo, / dimora delle fate. c. e. gadda, 2-24
, affrettatevi, figliuoli, e non fate dimoranza neuna in fuggire, acciò che
baldi, 1-338: la conseguenza che fate, è per se stessa manifesta:
avrei creduto dinanzi. cammelli, 324: fate quel che denanti ditto vi ho.
. bibbia volgar., iv-537: fate giustizia dinanzi da dio, credendo che vi
siffatta dipendenza [dal principe], fate che tutti credano alla libertà dei vescovi
minimi lineamenti. algarotti, 2-88: fate di tornare col pensiero nella nostra stanza buia
, ma di fatto da padrona fate voi; mi capite? - a un
7. nelli, i-303: fate bene, non avete a dirazzar dagli
diritte a firenze. dossi, 68: fate invece, per una pietà malintesa,
la via di nostro signore, e fate sue sante diritture. vasari, i-933
il vino, che sia coperta, e fate ch'ella sia sì grande che un
che la festa è fornita; e romoreggiando fate segno d'allegrezza. g. m
/ da sé lungi sgombrar, come voi fate, / chi volesse appressar le verdi
! impietosite il cuore della vostra sposa. fate voi ch'ella discenda dal puntiglio alla
paladino; / però di questo mi fate contento, / d'onde disceso siete e
. c. fioretti, 1-30: fate vergogna al presumer vostro a valervi di
o giudici], e tutte le cose fate con diligenza; però che appo il
, iv-2-865: è orribile quel che fate, isabella: non ha alcuna scusa,
1-98: discorretela come vi pare, e fate pretesti quanti volete, ch'io sempre
quel vostro discorsetto, che sì spesso fate, quando ringraziate messer domenedio di tanti benefici
insulti e le ingiustizie che voi mi fate. p. verri, i-303: anche
conosciuta indiscreta. quando venite, mi fate grazia; quando non potete, io
mano el fren della misura, / fate, signor, che sia del vostro groppo
m. cecchi, 5-11: o fate, com'ho fatto io: disegnate una
questa [impresa] le piace, fate che mandi per m. francesco sal-
'l mando e facciovi una scusa: / fate ragion ch'io sia un vii drappiero
. m. cecchi, 63: fate pur disegno / che (non rendendo a
. bonagiunta, v-354-5: ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì
. lalli, 5-160: a me voi fate questi disfavori / e non volete,
, / ch'ai ben dal mal non fate disferenza! = da differenza,
de roberto, 43: -fate, fate voialtri... -disse il priore
a dire / che voi, che fate e'legni e'sassi vivi, / abbiate
, / et a'disordinaci che voi fate, / guardate pur che non vi
senza errore. monti, iii-206: fate adunque voi coll'ottimo sig. arciprete le
stringano e difficul- tino questo fatto, fate si dispensino e allarghino per forma che
. alfieri, 87: che diavol fate voi, madonna nera; / darmi
scala. -mannaggia a voi! non ci fate disperare. pea, 8-28: sta
vi avevo suggerito, e voi invece non fate che tornar daccapo colle vostre disperazioni e
miserabile disperdimento de'vostri begli onori, fate che la gloriosa emenda di più
conservate, estendete la vostra collettività; fate che nessuno vi manchi. 4.
s. caterina da siena, iv-112: fate che vi disponiate alla confessione e alla
vostri regi, / e sì ne fate ciò che voi volete, / come di
, i-346: operate, e non fate dissertazioni. pananti, ii-27: io non
62-10: chi s'innamora sì come voi fate, / or qua or là,
ne cacciate tutti gli spiriti, e gli fate rendere a l'acqua che distillaste prima
, ne riempite le pagine e ne fate la sostanza del vostro volume. beltramelli,
dicevano: « voi signor sconer, fate molto onore alla vostra ditta ». in
. distinzioncèlla. vallisneri, iii-262: fate che traslatino [i filosofi] in
. bonagiunta, lxiii-76: ismarrire mi fate la mente e lo core, /
cose intorno al giudicio che voi medesimo fate de le vostre stanze, vituperandole come
onorare. levate via i vostri sdegni e fate pace tra voi, acciò che non
nipote, vi ringrazia della doglianza che ne fate meco e con lui nelle vostre lettere
45: doh! cittadini miei, voi fate grandissima festività di questa gloriosa vergine,
avvocata di questa città. doh! fate che ella sia a sua gloria; fatela
modo che non ci sia peccato; fate che voi la facciate con divozione e
. complimenti. monti, i-194: fate per me una visita alla signora contessa
. caterina da siena, iv-306: non fate più resistenzia alle lacrime e a sudori
se dunque 1'elezione spetta alla direzione, fate che borgno scriva e mandi una domanda
. colombini, xxi-116: aitatelo e fate a lui dimestichi portamenti. boccaccio,
che diavolo, volsi dir, che domine fate voi così neghittoso? così addormentato?
: beate luci, or se mi fate guerra / voi, donde può venir sol
, fatte rosse. saccenti, 1-1-90: fate un po'di scrittura, e fraude
messina. cantoni, 525: mi fate ridere, marchese, coi vostri secoli
che doppiare il doloroso stile / mi fate, per dolermi delle nubi, /
numero alcun doppiate i baci / e fate dolci guerre e dolci paci, /
-il malan che vi colga. non mi fate il dottore, che perderò la pazienza
in casa avete, / servitei bene e fate vo mostrare / le spade lor,
di saluto. per es.: 'fate i miei doveri al babbo '. *
dovuta. bembo, 7-1-172: a me fate grazia a darmi, così facendo,
cofanetti che che- giamo per questo chiesto fate che siano bene lavorati di fusta e
buoni erano ancora per me maghi e fate, come da bambina. e i cattivi
drizzata a quel regolo, e fate che le linee vadano parallele. drizzativo
iii-5: orsù dunque, dilettissime figliuole, fate che io non vi senta più dormire
semplice e meglio sarebbe il dire 4 fate ima seconda copia di questo dispaccio '
copia di questo dispaccio 'anziché 4 fate una dupla '. -sf.
guardarci alla eccezione che voi mi fate. sarpi, i-128: parlò anche con
il mondo ab eterno e mi fate il bravo addosso con quel luogo
. bernardino da siena, 997: fate che mai voi non diate contra a la
storici. carducci, iii-24-452: oh fate forca, fate forca allegramente, onorevoli
carducci, iii-24-452: oh fate forca, fate forca allegramente, onorevoli: già di
eccitamento ai coltivatori. foscolo, xviii-140: fate almeno ch'egli non getti il denaro
ancor stupito, / ed ancor vi fate beffe / se vi mostra tutti a
difendete la vostra stoltezza. come poeta fate appunto il paio coll'albero ». «
, che è ciò che voi fate? vittorini, 3-25: si mette a
nel 1586 al plur. elfes 'le fate 'della scozia), dall'ingl.
dei mortali; anche sinonimo di 1 fate '. dall'ingl. il ted.
ripari. petrarca, v-1-81: non fate contra 'l vero al core un callo
5. caterina da siena, iv-9: fate che subito corriate a lui con vera
vostro sudore irriga. afforzatela ancóra; fate ch'emetta radici più robuste, aculei più
. a tener più conto che non fate, d'un testone, quale è il
due aggettivi aggiogati: non vanno: fate un'endiadi di sostantivi: 4 latium
dissimulato. grazzini, 451: non fate enigmi o poesie storpiate, / e
la tromba epica, e invece non fate che gonfiar le guancie. alvaro, 8-208
in lucidi caratteri fiammeggia: / applauso fate, o popoli felici, / ché
tutto quel tratto e quell'altro in cui fate l'epilogo della * bassvilliana '
che parlate per filosofia; / ma fate che v'intendan le persone. tasso,
non vi date un graffio, / fate orazion per l'alta iddea / sepulcro al
istoria o vita o sermon che ci fate della opinion del peretto sia raccorciata.
dell'animo vostro et il buon giudicio che fate di voi medesimo, ringraziando dio di
) e la pelasgica sono differentissime. fate il vostro conto che dall'una all'altra
4-i-264: eroi, eroi, / che fate voi? de sanctis, lett. it
essere l'eroe di qualche racconto di fate. alvaro, 13-174: patrizia fu la
, i-739: per poco non mi fate l'elogio degli sciti e dei geti che
frescobaldi, xlii-1-51: con vana erranza fate voi riparo, / infra gli erranti marinari
veramente suonan le vostre parole, fate due errori troppo smisurati. d'annunzio,
: apparecchiate la via del signore, fate diritte nella solitudine le vie del nostro
, il dì che le pigliate, fate solenne guardia, e troverete in loro utile
popolo dicendo: non isclamate, e non fate udir la vostra voce, e non
berni, 326: non mi fate venir l'acqua alla bocca con ricordarmi
non ti abbandoni. monti, iv-76: fate che la funzione sia eseguita con ogni
benefica, dei tempi nei quali le fate esistevano ancora. gozzano, 6: ma
un diavoletto, che non temo essorcismi: fate conto che quel folletto che vi va
vicina, disse a i circostanti, fate intendere a i gesuiti, che fas-
e l'esplicito. mazzini, i-257: fate ad ogni modo la guerra esplicita,
siate tale, abbiate una volontà, fate leggi chiare e stabili che la esprimano
. c. borromeo, 1-70: non fate che abbia causa il salvatore nostro di
questo trattenimento duri un pezzo, voi fate un passo innanzi colle mani e co'
figliuolo, non sieno segreti, fate v'intendiate con lui. ariosto, 8-18
conservate, estendete la vostra collettività; fate che nessuno vi manchi. b. croce
minimi particolari. magalotti, 24-341: fate pertanto sospendere la parte che risguarda tutta
ragioni acuto. segneri, 11-17: fate piuttosto ch'intensivamente io patisca nel purgatorio
» della compagnia spenta, come voi fate, e l'attribuire la sua estinzione all'
risonando intorno a i vostri colli / fate che il novo plauso al ciel s'estolli
a novantanove giusti. beicari, 5-70: fate esultazione, o tutti voi /
già spente, accese / tornando, fate or che fien quelle e voi, /
di perfezione: amate i nemici vostri, fate bene a quelli che v'hanno in
peccatori, aprite gl'occhi, e fate come fece quel cieco che fu illuminato dal
andate per il mondo universo; e fate trombe delle vostre lingue, esponendo e
atto bestiale, dice: -che diavol fate voi? benvenuto da imola volgar.,
tenere a battesimo il figlio della bettina. fate che la funzione sia eseguita con ogni
con diamanti. straparola, 1-5: fate che voi siate secreto, mostrandole allegra
remissione. d'azeglio, 2-230: fate fagotti, e a rivederci. verga,
di molte falavesche. bersezio, 104: fate inzuppare delle lenzuola nell'acqua e poi
fece innanzi con dir:... fate vendetta signori, di questo caso;
campi in compagnia col popolo fiabesco delle fate e dei folletti. -sostant.
trafitti di gesù, / o falsificatori, fate il minio / che arrossa l'unghie
fanciulline condannate per ora ai racconti delle fate, ai pettegolezzi delle serve e delle
: tenetelo in riga e... fate sapere al vostro senato che farebbe bene
altro non ha. goldoni, viii-371: fate attenzione all'imagine, e ditemi se
, posate. rajberti, 2-44: fate a modo mio: operate a caso,
la cavano de'colatoi da ranno, fate vostro conto, che tutto il paese
e, se vi duole, / fate pur fantasia che v'abbia guasto. galileo
. leopardi, 1- 128: fate risorgere lo spirito patrio con la emancipazione
creature umane diventano silfi, gnomi, fate o cherubini. carducci, iii-11-9: dante
luraschi, lxvi 2-335: fate ima falsa di fegato, distendetene un poco
uovo sbattuto. vialardi, lxvi-2-363: fate una farcia con quattro ettogrammi di
, facciamo [facèmo, famo), fate [facite), fanno; imperf
fa'e fai, fàccia, facciamo, fate, fàcciano. inf. pres.
faccia? -niente; leggerà un libro come fate voi. alfieri, 6-117: e
fa rettamente. lippi, 10-21: fate un po'pian, barbier, che
non pianga il bimbo... fate / piano! piano! piano! piano
? » mia madre gli dice. « fate liberamente se volete mangiarla...
metterà a conto fino le candele. fate voi. redi, 16-ii-84: contro me
studiare, libertà di non studiare. fate voi, ché fate per voi.
di non studiare. fate voi, ché fate per voi. slataper, 2-429:
-dagli in su la testa. -non fate, oimè! non più, state
1-ii-123: deh messer ambrogio, non fate, i'non voglio. 3.
, 310: ma bachi... fate, / ed olio e biade e
apposta, per quel poco grano che fate? idem, i-512: ero un ragazzo
uno scatto, / quanta voi non ne fate in capo all'anno. pea,
i-105: quel mestiere / che voi fate ora, negli anni passati / da
, / co l'amorosa vista che voi fate / allor ch'i'vi rimiro,
, / per firenze entro, quando fate giostra. a. pucci, ix-1004:
): non come tant'altri, fate quello che dico, e non fate quel
fate quello che dico, e non fate quel che fo. deledda, iii-922
in punto tutti vostri arnesi; / fate ogni sforzo: questo è il mio consilio
adunque la giovane, la cui bellezza voi fate cotanta. cammelli, 298: mio
vero non sono quello che voi mi fate, né posso tutto che vi credete.
... se dalla fama alla infamia fate differenza, o più l'una che
questi giovinotti sballate due o tre regole, fate qualche barzelletta, e salute a voi
i vostri nel venir via; non fate complimenti; mangiàtela voi che ne avete
suoi vincastri, / più li vi fate in ubidirlo presto, / ch'altro consiglio
. tasso, 1-31: deh! fate un corpo sol di membri amici. dovila
non vi andasse per la fantasia, fate orecchi di mercatante. buonarroti il giovane,
. grazzini, 4-57: padrone, fate le vista di parlarmi all'orecchio.
il grande. landolfi, 3-90: non fate il bambino, vi dico, altrimenti
, che vi piglia a nerbate se fate di rizzarvi un momento. bilenchi, 69
. vasari, i-477: rispose: fate le scodelle, ché io...
4-217: qualcuno gridava: - fate largo o vi ammazzo. 43
. l. bellini, ii-no: fate sì ch'io poggi tanto in sue /
si raddrizzassero. d'annunzio, i-636: fate che questo sogno / duri ancora.
, 3-397: fatemi intendere come differenza fate tra il mondo e l'universo.
: deh! messer ambrogio, non fate:... e così con questo
... e così con questo non fate,... i'feci e
i-515: « e di cognome come fate? ». « panigatti » rispose rina
minchiate; / chiesi lor: di che fate? / ed esse: dell'onor
onor. -sicuramente, / diss'io, fate di niente. pascoli, 730:
, 554: madonna delle grazie, fate che non succeda una disgrazia!
; dicendo al marchese: signore, fate con dio. lorenzo de'medici, ii-287
-vengo. oh, questa non me la fate certo. giusti, ii-487: da
'mporta questo? voi subito ve la fate ne'calzoni. a. m. ricci
; e sarebbero anche sprecati! non fate per me. baldini, 6-123: ne
pur ridendo, disse: -non fate forza; ché chi hae del grano,
ne portiàno. della robbia, 1-287: fate, luca, ch'io abbia questo
una di quelle che la gente chiama fate. anonimo, ix-938: quando messer tristano
, i-9: queste, ch'or fate, e da li antichi fòro / già
sì brutto com'ora; ma le fate mi guastarono per la via. anguillara,
i santi, i maghi e le fate. lippi, 4-54: scappo di casa
note al malmantile, 1-373: 'fate '... ma dalle nostre
così fatte medicine, ed incantamenti dalle fate si manipolavano, quindi è che coloro
è così, che il dì quinto le fate / loro salma immortai vedean coprirsi /
al muto albor / snelle vengono le fate / su moventi nubi d'or. tarchetti
di quelle dimore favolose, dove le fate attiravano alle loro nozze la gioventù incauta
calidonia, partorì meleagro, le tre fate, cioè cloto, lachesis ed atropos,
. boccaccio, iv-203: queste sono tre fate secondo li poeti c'hanno a disponere
e atropos, le quali seneca chiama fate. 3. ant. indovina
note al malmantile, 1-373: * fate '... sono donne indovine,
« le farò conoscere tutte le belle fate dormienti di questi boschi ».
ritirata e solitaria, come fingevansi le fate. è una fata; pare una fata
pare una fata. si dice ancora fate alle donne che stan ritirate.
5. locuz. -albergo delle fate, casa di fata: albergo,
, nell'albergo dei gnomi e delle fate. -avere della fata: esser
degli uomini. -avere le fate nelle mani: possedere una straordinaria abilità
diavolo di compare zuppiddo ci ha le fate nelle mani! - esclamavano.
su l'ardore. -paese delle fate: luogo delizioso, paese di sogno
cosa nuova che vale, un paese delle fate dove si vive. levi, 1-12
per me come un viaggio nel paese delle fate. -tempo delle fate: età
paese delle fate. -tempo delle fate: età antichissima, favolosa e leggendaria
/ d'una volta, del tempo delle fate. 6. peggior. fatàccia
5. che è proprio, caratteristico delle fate (un modo di vivere);
modo di vivere); che appartiene alle fate (un'isola); magico.
di distruggere il fatale incantesimo ordito dalle fate e che per questo bisognava che egli
= dal nome di morgana, una delle fate che compaiono nelle leggende del ciclo arturiano
pieno di battaglie, di mostri, di fate e di fatature. carducci, iii-6-233
arrivoe. spolverini, xxx- i-m: fate onor a la dea, né vi dispiaccia
l'ammaestrasti. rajberti, 2-58: fate conto che chiunque parli quelle lingue [
o dolce errore, / che mi fate ir cercando piagge e monti! seneca volgar
fatto tuo. caro, 12-i-59: voi fate apunto rare i fatti suoi: occuparsi delle
. berni, 315: basta che vi fate un gran praticone; e dovete già
in punto tutti vostri arnesi; / fate ogni sforzo: questo è il mio consilio
il paragone, a cui sembianti / fate voi stessi, mentre l'ire ascose
di quelle dimore favolose, dove le fate attiravano alle loro nozze la gioventù incauta
voi mutaste voi, e quelle; e fate menare continuo verso dal primo cominciamento del
egli per tutta questa vicinanza, che voi fate favore a panfilo teodosii?
il fatto, e voi conto ne 'l fate. bruno, 3-49: lasciamo dunque
fideicommiso. marignolle, 70: fate fede alla scapigliatura, / ch'io
così, che il dì quinto delle fate / loro salma immortai vedean coprirsi /
si riferisce, che è proprio delle fate e del loro mondo; magico,
) * che concerne il mondo delle fate ', * magico, fiabesco ':
far vendetta del corpo felice, / e fate che le vecchie sian difunte, /
la vostra benedizione, perché, se mi fate la croce voi, son sicuro che
avete, / servitei bene e fate vo mostrare / le spade lor, con
, / de la battaglia al sussurrar che fate, / quasi stridula tromba, il
brignole sale, iii-237: un flagel ne fate [coi fiori], onde ferita
si appartiene all'invito che voi mi fate, di venire a stare in roma
hanno sperimentata propizia. rajberti, 2-131: fate conto che per me una grande esposizione
questo conversar con gli amici che non fate. serao, 1-868: ella si
savonarola, 5-i-36: non dubitate, fate buona vita, fate orazione, abbiate
: non dubitate, fate buona vita, fate orazione, abbiate pazienza, state fermi
spiritualmente. barilli, 3-66: non fate finta di non capire, voi che
voi più prodi e più gagliardi vi fate, vengo in un certo modo a
. m. cecchi, 1-2-428: fate un terraiuolo / di rascia con un
sono, l'avere risposto: « fate quello che noi diciamo e non quello che
. foscolo, xviii-403: non mi fate infelice, e l'amore mio diverrà più
che festa, / che voi gli fate quando egli è a cavallo. g.
un lieto evento. rovani, ii-82 fate che il generai bonaparte tocchi una buona
, figliuoli di sion, rallegratevi e fate festa nel vostro signore iddio. a.
. note al malmantile, 2-865: 'fate festa '. cioè, siete licenziati
/ o voi, ch'ora godete e fate festa / d'avermi tratti gli occhi
fettoline. della porta, 1-219: fate che quel gallo d'india sia più
cui ha parte predominante il meraviglioso (fate, folletti, maghi, streghe,
i campi in compagnia col popolo fiabesco delle fate e dei folletti. emanuelli, i-92
esercito esotico, o dalle case delle fate. vittorini, 5-250: così un
fa venire. baretti, 3-421: fate di persuaderlo a recare quindinnanzi que'fogli
voi la guardate in cagnesco, e le fate un cappello. 4. raro
ad una damina, se svagati vi fate attenti, se turbolenti pacifici, se rozzi
765: non pensate voi che voi fate le fiche a domenedio, che non
: ma voi, ser nanni, fate quel ch'io dico; / non v'
luogo. cammelli, 263: deh fate far, se 'l vi piace, una
in sua mano. romagnosi, 11-209: fate che la divina economia presegga all'
.. alltmpruneta. segneri, iii-1-141: fate che questi [amanti] comincino a
afforzatela ancora [la siepe]; fate ch'emetta radici più robuste, aculei
: orsù dunque, dilettissime figliuole, fate che io non vi senta più dormire,
lettere, benché professore, non ci fate figura nessuna non v'offendono:..
rimarreste offeso a dirvisi che ce la fate. 23. locuz. -dare
passi in arme, e co'piè fate fracasso, / a'rombi figurati, montanini
di volpato e di anderloni. ma fate conto che quelle figurine debbano ingrandirsi fino
debbano ingrandirsi fino al vero: ma fate conto quale soffio di vita debba inspirare
/ d'una volta, del tempo delle fate. sbarbaro, 4-26: la rivedo
. boccaccio, iv-204: queste sono tre fate secondo li poeti c'hanno a disponere
le madri sciocche! / la scuola fate lì di filastrocche, / che c'infilzate
che le mie bellezze avanzavano quelle de le fate, e con quello anima mia,
fastidiosa. giovio, ii-175: perché fate una longa filistrocola delli beneficii ricevuti da
guido da pisa, 1-215: queste tre fate depingeano li antichi: la prima con
boccaccio, iv-204: queste sono tre fate secondo li poeti c'hanno a disponere
calare i filunguelli al paretaio, / fate razza; parlate a cuore aperto,
ve lo reco, / se di paura fate morir l'eco. = variante tose
quando voi sentite che io dico a voi fate un nodo al filo e poi ve
che parlate per filosofia, / ma fate che v'intendan le persone. caro,
quel ch'appartiene a voi che vi fate sotto la bandiera d'aristotele, vi dono
... bagnate con brodo e fate cuocere a fuoco lento. cantoni, 488
psiche esser costei; / perché le fate han centomila fini / per celar le persone
, finitela, finitela; non mi fate morire. settembrini, 1-13: lo
a costui, se non la finisce, fate rispondere dal contadino manetti col randello.
ipocrisia. nievo, 1-164: fate al prossimo quello che vorreste fatto
senza ordine. savonarola, i-13: fate una vera penitenzia e non finta e
orfeo. gioberti, 1-iii-507: voi fate sì che il fiore delle classi colte
: se vi basta fior memoria, / fate almen di rammentar / com'io accorsi
ebbene, dicono loro i preti, fate il fioretto alla madonna di rinunciare al gelato
fiselate il manzo con i detti filetti, fate tostare nel butirro una cipolla tagliata fina
zolle e raccattare le messi voi non fate che una piccola retribuzione dei profitti che
, v-1104: qui a considerar vi fate per poco l'immenso amor dell'uom
imbriacatura; né per la troppa pienezza fate rutti e flati fetenti. banti, 6
poi fiebotomare. dalla croce, i-28: fate elezione della vena da esser flobotornata.
stil dotto e florigero, / stellato il fate ornai becco e montone.
moto). galileo, 3-1-207: fate muover la nave con quanta si voglia
contatemene qualcuno, giuoco che voi mi fate strabiliare. -sì bene; ora ascoltami.
] più grandi una corda, lo'fate far le scarpe a due suola gonfiandole poi
ammassi vegetali, / che un paese di fate, i cui trastulli / d'angioli
-figur. segneri, iii-1-185: fate conto di non volere aspettare da i
fresca, scolate via l'acqua, fate fondere la fontina adagio sul fuoco lento
è diminuita,... gran disonore fate alla divina natura, della quale confessate
bisognava. p. fortini, ii-94: fate ch'io vi truovi a sedere in
giocate alla lontana, / e con lor fate il formicon di sorbo. =
i forestieri giungono a città, voi non fate onore loro? bibbia volgar.,
goldoni, iii-729: -marchese, voi mi fate insuperbire. -marchese, voi mi
antonio - disse geppetto. -che cosa fate costì per terra? -insegno l'abbaco
tosto formicon di sorbo; / poi che fate sì bene il sordo e l'orbo
potete, / e falso testimonio spesso fate. pavese, 6-106: fornicavamo a pagamento
dio. lubrano, 2-471: non mi fate parlar del matrimonio adulterato da risse,
m. cecchi, 7-3-6: non ce fate romor, ch'io vi so dire
pananti, i-351: non gli fate fretta, / bisogna lasciar cuocer
altro, e sarete sicuri e forti; fate cittadi e ville. giamboni, per la
savonarola, 7-i-96: io starò forte: fate che ognuno facci allora forte orazione.
di questa bella ragione, su cui vi fate sì forti. magalotti, 23-226:
: mettete la mano al forte, fate sforzo con ogni sorte di officio, mettete
livio volga /., 2-121: fate mostra di guerra, e avrete pace
fatto peggio a voi che agli altri, fate forza di non pagare. b.
ben chi ne farà vendetta: / non fate forza s'ella non s'affretta,
, pur ridendo, disse: non fate forza; ché chi hae del grano puote
s. caterina da siena, iii-81: fate forza e violenzia a voi medesimo,
, le diss'io, bella, voi fate / natura a sì bell'arte e
in quell'esercito. goldoni, vii-288: fate il vostro dovere, impertinente; /
destino e voi stelle... fate almeno che questa notte compagnia faccia la
verga, ii-174: quella fossetta che fate sulla guancia, ridendo! svevo, 5-326
-messer, parlerem poi; / non fate qui per or questo fracasso; /
a fluttuare fragili parvenze, simili a fate forse, che si trascinavano dietro strascichi
vi piove lo zucchero sulle fragole; fate diciotto con tre dadi, e bollite!
nel voltare in italiano i racconti delle fate m'ingegnai... di serbarmi fede
improvvisi, / assalite, frappate e fate scempio / di tutti, onde ad
stassi. bonagiunta, lxiii-76: ismarrire mi fate la mente e lo core, /
, d'accordo, « vi ci fate le freghe ». -menare,
, che state fresco. / deh non fate per dio questa pazzia, / non
mano el fren della misura, / fate, signor, che sia del vostro
veneranda. nievo, 1-560: voi fate ricaricar la nave di guano sardo;
spogliava. poliziano, 183: vi fate belle di maggio, / venite alla frescura
vorrai, fretta. caro, 4-886: fate vela, sciogliete, ché di nuovo
cazzaruola con un pezzetto di burro, fate rosolare la carne e tiratela a cottura col
l'onor che voi, frigi, vi fate / d'un altro assedio? garzoni
uh, uh; messere, non fate, datemi innanzi venticinque frugate a me
dal sonno sul canapè della sala, fate conto ch'io fossi come in mezzo
4: in cenere e in cilicio fate i frutti degni della penitenzia. marino,
della regola... fugava le fate e i folletti e gli spiriti maligni.
in mano el fren della misura, / fate, signor, che sia del vostro
raggiungo ». / vedea le mille fate nelle grotte / illuminate. a lei faceva
: e per tutto menate smanie, e fate fuoco contro a chi nella morale non
314: apritemi dunque, e non mi fate star qui fuori. p. della
. f. doni, 3-166: mi fate entrare in furia. sergardi,
per iscusare i vostri furti amorosi non fate rea la mia onestà. salvini,
e ponetela in un pignattino vetriato, e fate che sia ogni cosa calda, e
parole bollate. guerrazzi, ii-204: non fate pagare a guardare che cosa ella
. f. bertini, 5-50: o fate gala pur ora delle vostre faconde,
, 40: credete a me, non fate troppo il galletto. -corteggiare.
di'tu da dovero? -da gallióne; fate a mio modo, dico. ruspoli
tacchino. della porta, 1-219: fate che quel gallo d'india sia più
padiglion del figliuol di milone / e vegliantino fate gli togliate / e durlindana, che
a vedere? questa gallozzola... fate conto che, come potrà squittire,
. petruccelli della gattina, 2-156: fate radere fino al sangue questi due galuppi e
: non si trovan poi sempre le fate / che vengano a levarvi il mal da
proprie spese. dossi, 69: fate invece,... che lo stesso
cerniera. compagni, 2-10: fate l'uficio nuovo, ritornate i confinati
gangheri; ciò è, se voi fate queste due cose, potete dire d'abbattere
maggiore quantità. baretti, 1-352: non fate mai a gara con que'poeti greci
'. saccenti, 1-1-4: che fate voi di quella [cortesia], che
.. partorì meleagro, le tre fate, cioè cloto, lachesis ed atropos,
incerto esito. caro, 12-ii-255: fate ogni servizio che potete a le cose
gatta da pettinare. dottori, 1-23: fate vedere a questa gente matta / che
. cecchi, 1-2-416: cari, voi fate gavazzo / di quello che voi aresti
a. f. doni, 4-77: fate vendetta... di questo caso;
: si siete adorna e gente, / fate stordir la gente / quando voi mira
gemelli careri, 2-i-286: quanto gentilmente mi fate avveder degli errori! quanto modestamente mi
zucchero e di cotoni; là voi fate ricaricar la nave di guano sardo;
pericolo stesso. piovene, 3-191: non fate stupidi bei gesti. il mio non
gettare la spina, dixe: -che diavolo fate voi, maestro zoanne? canti carnascialeschi
signor pantalone. foscolo, xviii-140: fate almeno ch'egli non getti il denaro
. bonagiunta, lxiii-76: ismarrire mi fate la mente e 10 core, /
fenomenali ignoranti » disse. « mi fate veramente specie con queste stolte domande ».
il gran- d'onor che voi mi fate? = etimo incerto; cfr.
testi non toscani, 145: fate che abe dite famio questa, di
a cavallo. leopardi, iii-833: fate dire a montaccini che se vuol darsi
del popolo vide qui la dimora delle fate. = voce sarda, deriv.
immaginazione, e popola la terra di fate, di giganti e di streghe.
gilè, * vulgo 'gipponetti; ma fate sempre nero, perché chi li porta
'n un gran ginepraio / entrar mi fate, e temo non mel becchi. siri
bordi di un vasto mistero, vi fate un titillo e un solletico di una mostruosa
o donne, non sapete voi come fate quando voi nettate al grano? voi il
prender vogliate / per firenze entro quando fate giostra. pulci, 9-33: tu ti
di gilè, vulgo gipponetti; ma fate sempre nero, perché chi li porta è
traetemi di pene; / se noi fate, la vita a mort'è gita.
aver le madri sciocche! / la scuola fate lì di filastrocche, / che c'
giudicava a torto. boccaccio, i-99: fate che vi turbiate molto, e,
. m. bracci, 290: che fate... come i giudici da padova
date a costei il fanciullo vivo e noi fate punto morire; essa è la madre
. bibbia volgar., vi-386: fate lo giudicio per il pupillo, e
, / poi che d'error cotal mi fate giunta. cavalca, 21-46: non
figliuoli: a casa, a casa; fate luogo al capitano di giustizia, »
: « non fidate negli stranieri: fate da voi ». deledda, i-254
, ma quando avete risolto, non fate che la ragion vi abbandoni e che
, onorare. cavalca, iii-220: fate che voi siate lucenti nel cospetto degli
. -io dico il testo, voi fate la glosa: lasciare ad altri la
/ io dissi il testo, or fate voi la glosa. 8.
redi, 16-v-334: messere, non fate lo gnorri. baldovini, xxx-n-29:
nievo, 550: se incontraste spiro fate il gnorri sul conto mio. verga,
la pigliate su quel verso? mi fate lo gnorri? svevo, 6-70: fa
ragione. bocchelli, 1-ii-466: se fate un altro atto di questi, vi
compagnia della lesina, ii-78: fate ad ogni modo che sotto ciascuna botte
tutori dell'umanità, o per lo meno fate finta di esserne persuasi: lo che
o voi, ch'ora godete e fate festa / d'avermi tratti gli occhi
quell'apparato. cinelli, 2-41: « fate silenzio! ». ma lui si
74: infelici..., vi fate a credere che una gracchia e un
signor, la data fede: / fate, venendo, questi lidi, or
chiari, / voi somigliar sovente / fate quest'umil villa un oriente. a.
/ de la battaglia ai sussurrar che fate, / quasi stridula tromba, il segno
f. f. frugoni, 3-ii-190: fate pur concetto che, fiancheggiata la detestabile
pidinzuolo, xxi-n- 908: che fate, ser adagio, così solo? /
il pufendorfio. gioberti, 187: fate... il vostro conto che i
, voi avete alzato la cresta e fate molto del grande. tassoni, viii-1-31:
! berni, 35: che fate voi de'paggi che tenete / voi altri
gonfaloniere. g. gozzi, 197: fate ognuna come vi pare, e non
graticci. lorenzo de'medici, ii-93: fate i graticci, e'ripari ordinate /
trissino, xxx-4-61: lelio, non fate a me sì fatta ingiuria; /
. aretino, iii-39: voi mi fate grattar dove non mi rode.
di rimessi e di ritrosi / poi fate la costura, e alle guaine / cucite
giov. cavalcanti, 210: fate che le nostre lance si ficchino per
;... delle coloro interiora fate guaine alle vostre coltella.
di parlar chiaro..., lo fate così infruscatamente, che mal si capisce
saggio costanzo, con leggiadro stile / fate alla morte illustri e chiari inganni, /
f. d'ambra, 28: -oh fate a mio modo. menatemi qui cotesto
ingelosisse. loredano, 152: mi fate, principessa, ingelosire del vostro affetto,
: ingelosita disse a lui: non fate così che peccareste mortalmente. morone,
goffi de gli inghiesuuti; / che fate voi da poi che vi lasciai? vasari
tante acque stillate, / come voi altre fate? = denom. da giallo
: un gran pregiudizio... mi fate... in credendo abbia io
ceffone. pataffio, 1: fate agl'ingoffi, che siete di pari:
colosseo, come un confettino, mi fate dar nelle stelle! capuana, 11-76:
/ su rendetegli l'onore, / fate un serto alle sue chiome. mazzini,
. andreini, 53: signora diotima, fate che gli ingredienti de'miei pensieri siano