simil. e al figur. culmine, fastigio; punto massimo (della fortuna,
, altra uno re in suo regale fastigio. bruno, 589: sai bene che
3. figur. eccellenza, fastigio. bonagiunta, ii-316: 'nnamorato son
ritmo di grazia e di forza al fastigio. panzini, ii-85: due colonne di
moltitudine degli scrittori, meno al sommo fastigio di quella [arte] s'accosta,
altro palazzo tutto biancheggiante di statue sul fastigio. biancheggiare, intr. (
della linea terminale, che corona il fastigio di una facciata, di una cupola
lascia mettere e si mette da sé al fastigio dell'ordine sociale e politico quasi tipo
concetto anche perché il suo troppo elevato fastigio (specialmente dopo l'ultimo piano che
archit. disus. coronare con un fastigio (un edificio, una costruzione).
archit. che termina con un fastigio, con un elemento di coronamento;
vegetale); che ha forma di fastigio, di cono allungato verso l'alto
rami di un albero). fastigio, sm. (ant. anche plur
(ant. anche plur. f. fastigio). archit. la parte terminale
le scarpe, le arme, il fastigio, le ali, gli sporti. f
, come uno ne descrive pausania nel fastigio del tempio di giove olimpico. a
fuoco, e terminante in un piccolo fastigio. algarotti, 1-28: dal coperto o
prima volta in roma di avere un fastigio sulla sua casa. arici, i-io
nell'alto alfin si posi / sul fastigio de'templi e delle torri. cattaneo,
i-2-22: la fronte s'inalza col suo fastigio triangolare a 55 metri incirca. carducci
di un monte, ecc. -linea di fastigio: crinale, linea culminante di una
sublimi fastigia. arici, ii-173: dal fastigio del colle indi con vaghi / scompartimenti
faldella, 5-111: il pappagallone dal suo fastigio dimostrava di non accorgersi neppure delle carezze
ebbe / l'umil principio del papal fastigio, / quindi de'regni su le
dell'uomo, per giu- gnere al fastigio della sua perfezione. lanzi, i-137:
, se così può dirsi, al suo fastigio, e non distratto da altre cure
, i-363: ell'era salita a quel fastigio che toglie perfino il sentimento dell'invidia
battaglie civili, è riuscito quassù, nel fastigio della sua storia! e. cecchi
» largito al passaggio pioveva giù dal fastigio di una pellicciosa e margaritante regalità,
una vera dama. assisa in gran fastigio sui merletti, come una avvezza a
mortali si maravigliavano, quello di sì alto fastigio [del titolo d'imperatore] isprezzante
sarebbe mancato il meglio se, arrivato al fastigio, lo zaharoff non si fosse addirittura
pace. = deriv. da fastigio. fasto1, agg. stor
e regressiva sul lat. fastigium 4 fastigio, culmine, vertice '.
e una gradinata e statue e finali sul fastigio. idem, 7-1 io: una
di un monumento, ecc.); fastigio. vasari, iii-455: ebbe per
monumenti, oggetti artistici, ecc.; fastigio, culmine. varchi, 18-3-175
terminano oggetti artistici, ecc.: fastigio, culmine. vasari, i-327:
degli incensi, si addensava il grandiloquente fastigio di roma cattolica. 3.
occhi fino alle antefisse, fino al fastigio ultimo, fino ah'acroterio gigliato e raggiato
di là dalla cinta, rossica il fastigio della porta giudiziaria. 4.
il fregio dieder luogo quasi a un fastigio con altre immagini. nel di sotto
degli incensi, si addensava il grandiloquente fastigio di roma cattolica. = voce dotta
elemento conico o piramidale che corona il fastigio di una facciata, di un tetto
signori, non campanile di chiesa, non fastigio di duomo come in ogni altra città
itinerante aveva poi innalzato il corteo al fastigio del ventisettesimo piano. 3.
fisica intellettuale e morale attività guadagnano il fastigio del loro sviluppo, e maggior pertanto
mole / d'argenteo tetto il gran fastigio acuto, / e sotto a lui,
largito al passaggio, pioveva giù dal fastigio di una pellicciosa e margaritante regalità,
sarebbe mancato il meglio se, arrivato al fastigio, lo zaharoff non si fosse addirittura
solo, s'era innalzato a maggior fastigio, con un gesto destinato a passare alla
se tricuspidale o basilicale dovesse eseguirsi il fastigio della medesima. = deriv. da
signori, non campanile di chiesa, non fastigio di duomo come in ogni altra
è coronato da una sola cuspide (il fastigio di una facciata, di una cupola
/ scarso guadar, altro è '1 nival fastigio / vincer de l'alpe e l'
, che aveva al centro dell'iride il fastigio di una moneta. olà, oilà
i-739: il capitolo si vedeva raggiare col fastigio d'oro in mezzo al mondo pacificato
perla delle professioni, il più alto fastigio sociale. -concetto sublime o che esprime
, 145: sopra la cornice è il fastigio, che noi chiamiamo frontispicio, che
privilegio delle alte posizioni sociali né del fastigio della opulenza. 11. grado
tocchi, / incominciò del capo dal fastigio / a tremar tutto e a batter
privilegio delle alte posizioni sociali, né del fastigio della opulenza. guglielminetti, 1-169:
perla delle professioni, il più alto fastigio sociale. -nell'uso burocratico,
suo mediano stigmate, offerisce regulatamente il fastigio dii frontispicio; proclinando d'indi la
, ed il suo nome si legge sul fastigio delle basiliche, nelle facciate dei palazzi
.. precipita lungo il palo conficcato sul fastigio del collegio romano. 12
fr. colonna, 2-16: nel supremo fastigio dii quale, summa cum diligenzia e
e volubile e innalzarlo a sì alto fastigio cui giammai l'eguale. tapini, 27-
petre ad tanto congesto, cumulo et fastigio?... et sopra quale
: la ruvidità superstite del cordolo in fastigio. fenoglio, 5-ii-568: come sola arma
tre ad tanto congesto, cumulo et fastigio? et cum quale veha, cum
la ru- vidità superstite del cordolo in fastigio. alvaro, 16-312: la cena
viole di sant'anna nelle screpolature del fastigio non anche fiorivano. e. cecchi
ecc. vidità superstite del cordolo in fastigio. sgroppare1 (sgruppare), tr.
non corona il suo edificio dimostrativo col fastigio critico del riconoscimento che qui, o
viole di sant'anna nelle screpolature del fastigio non anche fiorivano. il cielo sopra si
tonalità imperativa. comisso, vii-237: sul fastigio di un palazzo si alza nella pietra
loro angustia, accrescono di sera il fastigio della luce e di giorno lo spessore
sotto la ruvidità superstite del cordolo in fastigio. -guardare di striscio: con la
fr. colonna, 2-46: nel tempiario fastigio... perfecte maiuscu- le attice
che sopra le nuvole in luogo di un fastigio avrei amato meglio un bel terrazzo.
145: sopra la cornice è il fastigio, che noi chiamiano frontispicio, che ha
coronice, sopra ducte al solida del fastigio del trabe inflexo o vero arco.
fr. colonna, 3-29: nel fastigio [dell'obelisco]... promineva
cesariano, 1-178: ma l'attitudine del fastigio del suo solario a la cima siano
poco sotto la ruvidità superstite del cordòlo in fastigio. 2. na rialzo in cemento
13-i-660: l'uomo di stato il cui fastigio è caratterizzato appunto da quella inacquistabile facoltà