aretino, v-1-368: non vi date fastidio, eccellentissimo ingegno, circa le persecuzioni
anche questo è stato per me un fastidio. giuliani, ii-215: a questa
giudizi. -con valore attenuato: dare fastidio, provocare disturbo. nuovi testi
un'apparecchiatura o un veicolo davano qualche fastidio, lo scartavano e ne prelevavano uno nuovo
mordano, le mosche li dian noia e fastidio e i cimici non lo lascino dormire
le presenti piene di lagrime, apportarvi fastidio ». c. campana, ii-304:
il passato non n'è venuto in fastidio. dovila, 616: concluse con esortare
congiunta con diligenzia quale ad noi non dia fastidio o tedio lavorando. sannazaro, iv-101
e che dopo pochi dì verranno in fastidio dilettano altrui, quando vengono molto primaticci
. anche questo è stato per me un fastidio. ghislanzoni, 17-163: -io temo
disapprovazione o anche di insofferenza, di fastidio. calzabigi, 125: s'accendevano
48: penelope, oltre al fastidio de'proci, che così chiamano i
. pirandello, 7-656: non aveva alcun fastidio dalle mosche, che facevano scattare in
» quel 'tesoro 'gli diede fastidio. era così professionale. -gelosia
noi leggiamo imprecando, con fatica e fastidio, senza saltare una riga; ed
misura tale da suscitare noia e fastidio (un discorso, uno scritto, un
e quelle anche assai ben prolisse per aggiugner fastidio a fastidio. siri, 1-iii-398:
assai ben prolisse per aggiugner fastidio a fastidio. siri, 1-iii-398: comparve alli 24
, per lo più suscitando noia e fastidio (sia trattando un determinato tema sia
esser troppo prolissa, non gli generar fastidio. guarini, 2-100: demetrio biasma
tiepidezza di spirito, prolungazion d'opere e fastidio generai d'ogni bene. guido delle
diligentemente disteso e appianato, rimossone ogni fastidio e di cavità e di prominenze e renduta
gli uomini portavano, benché con visibile fastidio, la cravatta, mentre delle due
dava ai greci pochissima paura e minor fastidio. 5. gridato a gran
che il vivere gli fusse venuto in fastidio e che non molto si fusse curato di
: fu detto che pareva che desse fastidio che mauro berti potesse aver parlato
dei venditori... mi dava più fastidio degli altri e stintignava a farmi delle
prorogazione della tregua era già venuto in fastidio alla gente, si fece quel medesimo
, colla freddezza delle esemplificazioni e il fastidio delle prosopopee. monelli, 2- 290
iii-27-278: a ogni ostacolo o impaccio o fastidio che egli [il bismarck] incontrasse
accidia ne conduce l'orrore e lo fastidio di tre ore e conduce la disgrazia
respondi averlo occiso per esser quello in fastidio e per che imbratava futi li panni de
affanno è da afa, vampa, fastidio, tedio, inquietudine, provegnente dall'eccessivo
9-43: oimè, quante volte non in fastidio solamente, ma in vomito fu provocato
. stampa periodica milanese, i-131: fastidio non meno penoso e il provvedimento d'
salva da ogni pericolo, da ogni fastidio, da ogni pettegolezzo. pirandello,
comisso, 17-m: sentivo un grande fastidio per la casa nuova che mi stanava dalla
che ora nessuno legge e sostenendo il fastidio dei molti che non meriterebbero di esser
nella cute quella prurigine svegliano e quel fastidio che senza sopportazion non si nomina e a
, ilarità, apprensione, dolore, fastidio, ecc.) o, anche,
giuocando ne'verdi prati; sarà a voi fastidio domarlo et a lui pena di esser
darebbero al piede, sedendo, qualche fastidio, non si potrebbe né anche con
dissi. -provocare una sensazione di fastidio e anche di dolore per la ruvidezza
pungevano gli occhi e ogni battuta dava fastidio ai suoi orecchi. fenoglio, 188:
non vale, ristucca troppo e viene a fastidio. -intr. bencivenni, 1-183
tempie e massimamente nel muoversi duole con fastidio de la faccia e del capo. erbolario
lontana. il linguaggio liricheggiante ci dà fastidio. i sentimenti, le parole, le
fronte o sulle mani, punzecchiandolo con fastidio. -con riferimento a oggetti appuntiti o
(fòia), sf. afflizione, fastidio, noia. simone fin angiolieri
.. mangiano con pena, purgano con fastidio. allegri, 105: vadane
. s. maffei, 10-iii-58: poco fastidio mi pren derò di chi
, caduco e pieno de fecia e de fastidio; la se- cunda è col corpo
il suo era dolore, non più fastidio e nausea angosciosa: era forza purgatrice e
. non intensissimo ma sufficiente a produrre fastidio (il caldo). pafiini,
.: discorso o comportamento che suscita fastidio, per lo più per motivi morali.
patecchio, xxxv-i-563: enoi e gran fastidio è l'om trop gangador, /
i-i-m: quando tu vedi marcia, fastidio e putredine venire e correre per le
patini, 27-836: tutto mi dava fastidio o mi faceva orrore. la polvere
, la dissonanzia degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e
. -venire in puzza: suscitare fastidio e noia, provocare ribrezzo.
5. riuscire sgradito, spiacevole; provocare fastidio, noia, o suscitare sentimenti di
puzzo a qualcuno di qualcosa: provocargli fastidio, noia; dispiacergli, venirgli in
m'intendo bruttare, avvolgendomi nel puzzolente fastidio delle brutte nefandezze di questi imperadori romani
disprezza gli altri o a cui dà fastidio ogni cosa. tommaseo [s.
non vorrei che alcuno si pigliasse tanto fastidio di voler farmi dire nelle mie opere
sarò mai cardinale, / che nrè in fastidio tesser più auditore? =
suo amico, e dovrà perdonarmi questo fastidio in riguardo dell'amicizia.
senza frutto mio e con moltissimo suo fastidio a ritessere le mie querimonie politiche.
si lamenta, che esprime malcontento o fastidio, talora in modo esagerato o importuno.
con questo?: per esprimere stizza, fastidio o noncuranza nei confronti di un'opposizione
, le abitudini paesane ti davano qualche fastidio. non volevi che la porta di
, diliberò a un tratto liberarsi dal fastidio de'grandi e guadagnarsi il popolo.
fisico o spirituale o per qualche grave fastidio. leandreide, iv-14-19: ero
landò, 1-35: vennermi a fastidio questi tanti scaldabanchi, queste rabule,
, con valore attenuato, disgusto e fastidio); orrido, spaventoso.
o anche, con attenuazione, di fastidio e di imbarazzo). lancia,
. sacchetti, 157: or che fastidio è questo a darmi stimolo / per voler
che tutti gli altri gli dovessero tornare in fastidio. de sanctis, lett. it
1 * orrore o anche soltanto per fastidio). codemo, 186: mia
frase, egli raggrinzava gli occhi con fastidio. -torcere le dita.
palléggio) ant. sollevare da un fastidio, da un impaccio (e anche dal
voce per godersi maliziosamente il sussulto di fastidio. -tenere a freno un animale
rammaricando pose. 2. esprimere fastidio o insofferenza per una situazione, rincrescimento
7. per estens. molestia, fastidio. g. patecchio, v-139-20:
dice proverbialmente di chi fugge fatica o fastidio. nomi, 7-75: così il ranno
, 17-54: non può giammai divenir di fastidio a se stessa una vita occupata nel
, nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammorbi- darlo; e con
la noia del botteghino jesino o il fastidio indefinito della stanca solitudine ti assalgono,
-moltitudine di animali che suscitano ripugnanza o fastidio. landolfi, 20-144: non solo
comunicarlo agli uomini provino un senso di fastidio per il personaggio realista. -con
pavese, 13-326: tutti oggi sentiamo fastidio per la poesia * rarefatta ',
quale finirebbeper soffocarmi nello sdegno e nel fastidio. dannunzio, iv-i-16: ella sarebbe
, oh dio!, / mi reca fastidio / ogni volgare voce! -attirare su
recarla ad effetto. -recare a fastidio: v. fastidio, n. io
-recare a fastidio: v. fastidio, n. io. -recare a
calma. -sottrarre alla noia, al fastidio. giusti, i-28: aspetto i
in miseria e puzzolente sì l'avrai in fastidio imperciò ch'è cosa iscomunicata e da
orsi, cxiv-32-46: a me dà fastidio quella particella 'si 'replicata in
duellamenti, e non potrai reggere ài fastidio di sì gran viltà. -mantenere
iron.: continuare a guardare senza fastidio. carducci, ii-9-304: la pianista
li fiorentini erano note e reiterarle era fastidio, e in questo principio rende l'
diligentemente disteso e appianato, rimossone ogni fastidio e di cavità e di prominenze e
. y. che dà fastidio o molestia; sgradevole. buggerone da
. -anche: suscitare antipatia, dare fastidio (una persona). bacchelli,
canzone... insomma a me dà fastidio quella particella 'si 'replicata in
mi può mi riprieme ed ha 'n fastidio. 7. colpire fatti illeciti
con severità, con timore, con fastidio, con disprezzo, ecc.).
so che io vi verrei troppo a fastidio / e mi bisognerebbe ancora mordere / più
la mutazione di quelle due parole che davano fastidio al revisore. campanella, 986:
, ii-133: al peccatore dà un gran fastidio il credere che ci sia dio,
un po', e riattacca. -non dà fastidio se mi soffermo qui a contemplare il
d'este, 208: né minor fastidio fu di riavere gli oggetti che non erano
osceno. 8. arrecare fastidio o dispiacere, provocare rancore in una
. -con valore attenuato: leggero fastidio fìsico. lippi, 6-14: il
son ributtanti. -che provoca grande fastidio, insofferenza, stizza, irritazione o
del sapore. -dispiacere, dare fastidio (un'opera, lo stile).
andrebbe. 2. noia, fastidio, oppressione. meo de'tolomei,
ricadìo). ant. dare noia, fastidio. allegri, 180: disarma [
braccio, la quale per cinque bocche gittava fastidio e puzza, onde avendorgìi la vergine
o da qualcuno oppure averne dolore, fastidio, molestia. dante, conv.
il tedio, la schifezza e il fastidio che si prova e si riceve nella
piacere, con gioia, oppure con fastidio, con insofferenza. anonimo, i-475
non le ricevere a schifo né con fastidio per tanto che tu le sappi. bembo
. acciò non mi siano più causa di fastidio a ricopiarle. tasso, ii-599:
lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio, e delle variazioni d'esse ricreazione
speroni, 1-1-232: sì per fuggire il fastidio che coi medesimi numeri detti e ridetti
ridurare, tr. sopportare nuovamente un fastidio. foscolo, xvii-44:
, i-m: la sazietà è vicina al fastidio; lo digiuno condisce i cibi;
, tra dieci persone fatti, schifare il fastidio non fu poco. 3
sua teresa. arbasino, 19-25: fastidio e sarcasmo giovanile d'oggi per ogni rievocazione
, ripulsa. buti, 2-421: fastidio è rifiutaménto del bene proprio, appreso
questo volumetto di francia, non dandomi fastidio la rigorosa spesa di farlo venir per
ella... dovrà perdonarmi questo fastidio in riguardo dell'amicizia. -in riguardo
-sensazione di stanchezza, di noia, di fastidio, dovuta alla reiterata ed esasperante insistenza
stato nel suo male più tosto in fastidio grande per la violenza del rimedio che
che può provocare rabbia, risentimento, fastidio. guidiccioni, 4-73: oggi si
diligentemente disteso e appianato, rimossone ogni fastidio e di cavità e di prominenze e
il protrarsi troppo a lungo; dare fastidio, essere di troppo. -anche: scorrere
prolungata imposizione della propria presenza; dare fastidio, suscitare reazioni sgradevoli e, anche
rammarico, disappunto, contrarietà; dare fastidio, annoiare; risultare importuno (anche
della cosa: è rincrescevole e viene in fastidio. -negativo, sfavorevole.
letter. impressione sgradevole, incresciosa; fastidio, avversione; sazietà spiacevole di qualcosa
senso concreto, motivo, causa di fastidio). iacopone, 21-35: si
dieno, a cui non vuole, fastidio e recrissimento. straptarola, 1-6: la
odore è suavissimo senza veruno rincrescimento o fastidio. 4. molestia, maltrattamento
. sono pieni di rincrescimento e di fastidio. -rivolgimento di stomaco.
governa quilli de arceto, me dà qualche fastidio, e di continuo è suso li
non farei che rinfrancescare, forse con fastidio del lettore, se di nuovo le descrivessi
: madama, se qualche volta io do fastidio a vostra serenità con le mie lettere
818: negli uomini si rinnovellò quel fastidio delle cose loro che gli aveva travagliati avanti
la state grate allo stomaco, levano il fastidio e fanno venire voglia da mangiare.
818: negli uomini si rinnovellò quel fastidio delle cose loro che gli aveva travagliati avanti
che le fanno ostacolo e le dànno fastidio, in una o altra delle scuole avversarie
quelle anche assai ben prolisse per aggiugner fastidio a fastidio. e in sul fine
assai ben prolisse per aggiugner fastidio a fastidio. e in sul fine dell'ottavo
in premio di mia fé pianti e fastidio. poerio, 2-170: vile ludibrio e
lavato, si rinvolge nel loto e nel fastidio di prima. 9.
fare per avventura non picciola noia e fastidio alla vostra riottosa fermezza.
anche letterarie) che ingenera sazietà e fastidio. pallavicino, 1-477: nella
non le ricevere a schifo né con fastidio pertanto che tu le sappi [le
e quegli di duo mani con gran fastidio, gli mando a voi per il primo
di ribrezzo, di ripulsione, di fastidio. -in partic.: molesto (un
? 3. con contrarietà o fastidio. -anche: con riluttanza, con
. per estens. contrarietà, avversione o fastidio o difficoltà di compiere un'azione,
7. senso di ribrezzo, di fastidio, di ripulsione fisica o morale avvertito
. causare un sentimento di insofferenza, di fastidio. tarchetti, 6-ii-569: vi saranno
. alvaro, 18-75: era un fastidio simile a quello dei ragazzi figli di
nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammorbidarlo; e con tutto ciò
vostra indisposizione, se voleste pigliarvi il fastidio di chiuder tutte le bocche. foscolo,
capitali. 4. dare ripetutamente fastidio, importunare senza tregua. - anche
mancamento de'grani. -provare fastidio di un sapore. fr. serafini
questo, o mia signora? / chi fastidio mai vi diè »? visconti venosta
ogni confidenza o manifesta sussiego o anche fastidio (l'espressione del volto, lo sguardo
sono di natura più presto da recar fastidio che non vantaggio all'imperadore, o risguar-
lungamente sani e morire senza noia e fastidio, per risoluzione, bisogna che vivano
non dieno, a cui non vuole, fastidio e recrissi- mento; ma a colloro
/ così rispiarmerannosi le mane / dal gran fastidio delle sberrettate. 15.
. 2. evitato (un fastidio, un disagio). muratori,
lo stomaco singularmente e levano via il fastidio e il ristucco. leone ebreo,
. ristuccaménto, sm. noia, fastidio derivanti, in partic., dalla
ostriche] singularmente e levano via il fastidio e il ristucco.
stomaco o che le podagre lor danno fastidio, o che la scia
giuocando ne'verdi prati; sarà a voi fastidio domarlo et a lui pena di esser
m'intendo bruttare, avvolgendomi nel puzzolente fastidio delle brutte nefandezze di questi imperadori romani
milza, e ritornano l'appetito dal fastidio che si sia avuto del cibo.
tommaseo]: sicché ritrarre di lei genererebbe fastidio. 22. intr. con
che io vi scrivessi vi apporterebbe un fastidio insoffribile, onde al vostro piacere anteponendo
, e viene il giorno che il fastidio ti lascia e tu carezzi il vecchio tronco
noi, et a me in grandissimo fastidio, nel quale entrai allora più per comandamento
, nelle spiagge rivendicate (un bel fastidio) dai prìncipi giardinelli. 2
, si rivolge nel loto e nel fastidio di prima. gelli, 17-248: le
o, in senso attenuato, di fastidio, di imbarazzo). campanella,
io non posso più sofferire questo tuo fastidio; dio il ti rdoni;
di angosce o di un moto di fastidio, ai insofferenza per qualcuno. s
, che ad essi molto è di fastidio. dalla croce, iii-53: si veggono
, disgrazia. -in senso attenuato: fastidio, noia, seccatura. bonichi,
la rogna. -liberarsi da un fastidio, da una situazione difficoltosa; togliersi
che miglioreranno. -assumersi un fastidio, una seccatura; sobbarcarsi un compito
una rogna da grattare; assumersi un fastidio, sobbarcarsi un'impresa difficoltosa o sgradita
. -rompere le balle: dare fastidio. calvino, 1-501: ma sacramento
chicchere di qualcuno: importunarlo, dargli fastidio. boine, cxxi-i-120: non ho
moglie rompicoglioni. 2. motivo di fastidio, irritazione, noia. a.
4. figur. molestia, fastidio, seccatura, preoccupazione (anche nelle
. oggetto o strumento o opera che provoca fastidio o noia. - anche con uso
(rompitèste), sm. invar. fastidio, preoccupazione. muratori, cxiv-46-436
(roentgenstratigrafìa), sf. noia o fastidio (la voce, il modo di parlare
che una persona avverte con irritazione e fastidio intorno a sé, alla propria vita
, ricavato con assicelle, rintronato dal fastidio delle rotative, un uomo...
5. che provoca un sentimento di fastidio, di dolore o di disagio,
comp. dall'imp. di rubare e fastidio (v.). rubafavóri,
-per estens. smorfia di disgusto o fastidio. parini, mez. [1765
accenna a sparire. -insofferenza, fastidio per una situazione o per un oggetto
soffogazione di lacrime, / l'atroce fastidio della vita e si contorce. viani
: nel toscano rustico anche piagnisteo, fastidio. 9. attrezzo per la
che io sia stato cagione del suo fastidio. -con valore attenuato: obiezione
g. prati, i-q: nel fastidio acerbo / de'mondani rumor, ben
anzi russava forte, / d'ogni fastidio scarico e leggiero. grazzini, 4-67:
incudine]... non dava fastidio a nessuno, nemmeno alla pronta irascibilità
, cresciuta in angoscia, sacco di fastidio..., ti cognoscerai non
. esclamazione blasfema che esprime stupore, fastidio, disappunto, collera.
occhi certi sguardi che esprimevano diffidenza e fastidio. montano, 240: il signor
non li salta netti, non vi dia fastidio, ma vi basti che capisca quello
inconveniente, a un pericolo, a un fastidio, a una prova, a un
qualcosa brutto, tristo sangue: suscitare fastidio, disgusto o anche dolore. g
lungamente sani e morire senza noia e fastidio, per risoluzione, bisogna che vivano regolarmente
tua sana mente e castità che el fastidio per l'affanno in che ti truovi.
santi giorni per rilevare con un certo fastidio la continuità o il ripetersi costante di
suscitato da qualcosa o, viceversa, il fastidio, il dispiacere, il dolore
e dilettarsi di dio ed avere in fastidio le cose del mondo. passavanti,
non dieno, a cui non vuole, fastidio e recrissimento. pallavicino, 1-298:
papini, 27-836: tutto mi dava fastidio o mi faceva orrore. la polvere,
2. per simil. disgusto, fastidio per il ripetersi troppo a lungo di
i-iii: la sazietà è vicina al fastidio; lo digiuno condisce i cibi.
; riceve ogni bene, sazietà senza fastidio e fame senza pena. 5
4. che induce noia, che genera fastidio, disgusto. bembo, iii-161:
senso di sazietà, di noia, di fastidio recato dalla ripetizione di una stessa figura
soavità de'numeri il tedio e il fastidio della sazievolezza. pallavicino, 1-437: i
. 6. stanco fino al fastidio e al disgusto di compiere un'azione
casuale, sbadato e ne provo un fastidio intollerabile. 2. disus.
6. per estens. vedere approssimarsi con fastidio una situazione tediosa. giusti,
2. che suscita noia o fastidio. boine, iv-192: se ha
che ve lo sapevi prima. è gran fastidio l'avere a sbalordire i balordi.
, la dissonanzia degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella
], 254: l'oca per lo fastidio della lunghissima notte e per lo freddo
dei viaggiatori una tetra ambascia, un fastidio opprimente, un'agra nausea della vita
, ma senza suscitare interesse o provocando fastidio negli ascoltatori. gramsci, 6-297:
d'ottobre riin segno di riprovazione o fastidio. tardata, sbiancata. bernari,
del 'policeman', non gli avrebbe dato fastidio. dannunzio, v-1-975: scamparono, e
, sbuffo emesso per esprimere disappunto o fastidio. fucini, 580: don
condizione, esperienza negativa, che arreca fastidio, disagio, molestia o tormento o che
da una situazione difficoltosa, da un fastidio. serdini, 1-119: or sia
. landò, 1-35: vennermi a fastidio questi tanti scalda banchi, queste rabule
nasconde la sua antipatia e il suo fastidio. troppe monache per il suo gusto;
, paura, viltà o ignavia ogni fastidio, difficoltà o preoccupazione.
: anch'io ho la testa carrica di fastidio grande, però desidero scaricarmela teco,
errico, ii-1-1: è un gran fastidio esser portinaio di parnaso. ogni saltimbanco,
-giramento di scatole: grave molestia, fastidio, seccatura. r.
che sono. -costituire motivo di fastidio, di disappunto o di noia;
. 3. intr. dare molto fastidio. r. de gennaro [«
quali a voi in brevissimi giorni veranno a fastidio. manzoni, pr. sp.
alcuna. castiglione, 4-31: il fastidio è che dui dì sono mi è venuta
non li conto più e mi danno fastidio come schedari della vita. 4
fratello della lesina, poiché senza suo fastidio, non pagando pure un quattrino di
veduti [gli atlanti], dà qualche fastidio il veder gli undici miniati nelle figure
-disgustare, nauseare suscitando un senso di fastidio, di insofferenza, di ripugnanza fìsica o
6. irritarsi, provare insofferenza, fastidio morale o intellettuale o disprezzo, antipatia
repulsione morale, di sdegno, di fastidio, di irritazione, di esasperazione.
manifesta nell'espressione noia, disgusto, fastidio o irritazione. moravia, xi-277:
di repulsione o, anche, di fastidio, di irritazione. cavalca, 18-261
, ai quali il mangiare è venuto in fastidio, che, contuttoché li sieno posti
il tedio, la schifezza e il fastidio che si prova e si riceve nella
abbiam fatto malagevoli tutte le cose per fastidio dell'agevoli e per la nostra segnoria
schifisco, ti schifi-sci). provare fastidio, ripugnanza, disgustarsi; essere stanco
, disprezzo o irritazione, delusione, fastidio per qualcosa o per qualcuno. c
scarso valore, di trascurabile importanza; fastidio, noia, insofferenza per qualcosa di
6. che mostra profonda avversione, fastidio o disinteresse nei confronti di qualcuno o
sdentata e schiva. -che suscita fastidio; molesto, odioso. t.
nei gesti o nella riluttanza ad agire fastidio, disprezzo o noncuranza per chi o
mise la moglie, perché non tieni il fastidio per te? = etimo incerto
giuocando ne'verdi prati; sarà a voi fastidio domarlo et a lui pena di esser
2. figur. sopportare con fastidio e a lungo (ma, proverbi
, li metteva in ordine, col fastidio di certi colori, di certe stoffe,
, agg. che arreca noia, fastidio. montale, 21-47: lettere di
. 2. arrecare noia, fastidio; seccare, importunare (anche nelle
scocciato, nauseato. -che esprime fastidio, annoiata insofferenza. e. cecchi
hanno cominciato con mazzini. -che arreca fastidio a causa del rumore prodotto (un
. scocciatura, sf. motivo di fastidio o disturbo. - in senso concreto
situazione o comportamento che genera molestia, fastidio; seccatura. tenza contro s'
; stiramento inguinale. -al figur.: fastidio, seccatura. p.
. nelli, i-262: mi dà più fastidio il freddo che dovrò patir io quest'
piedi dolci. 2. con fastidio, con disturbo. bigiaretti, 8-247
incomodo o comporta difficoltà, disagio o fastidio (una situazione, un impegno)
uomini. 6. che dà fastidio, all'intemo di una società o di
ti vuol dare almeno il doppio di fastidio. -togliere lo scomodo-, togliere
miseria e puzzolente sì l'avrai in fastidio, imperciò ch'è cosa iscomunicata e da
caldo travaglioso, piogge sconsolate e un fastidio che non lascia vivere altrui.
insoddisfazione o, anche, disagio, fastidio (un atteggiamento, un'espressione mimica
che sì scopertamente non si vedesse quel fastidio che dinanzi tiene, perciò che tal cosa
l'uomo onesto ne prende abominazione e fastidio. b. davanzati, i-260:
ciò che può essere imbarazzante o dare fastidio. a. casotti, 1-3-54:
gadda conti, 1-572: l'unico fastidio erano, la notte, i topi che
cui presenza o frequentazione procura imbarazzo o fastidio. - anche con uso recipr.
9. suscitare in qualcuno dispiacere, fastidio, disappunto, disagio, imbarazzo,
indiavolati, tutto di casa gli fa fastidio, né se gli pò dire parola per
che noi leggiamo imprecando, con fatica e fastidio, senza saltare una riga; ed
due scritture di debitori mi ritrarranno di fastidio. v. gradenigo, lii-5-393:
canto monotono delle cicale senza sopire il mio fastidio, io pensavo agli eventi prossimi,
modi che non ti viene mai in fastidio. s'impieghi / con più lucida fama
affanni? -che denota stizza, fastidio (un atteggiamen- to).
, per un disturbo, per un fastidio arrecato; considerare giustificato per un'assenza
llo pazziar che fai, / che fastidio a li santi / ne verrìa certo oramai
4. figur. seccatura, fastidio, noia causata da una persona insistente
(e la causa stessa di tale fastidio). boccaccio, dee.,
. disus. importunità, noia, fastidio, seccatura. seccagginoso (seccaginóso
il viale dei tigli. sensazione di fastidio. b. cavalcanti, 104
dove mi nomina, mi nomina quasi con fastidio, nominandomi tanto seccamente. g.
4. disus. fastidio, disagio, molestia, seccatura. g
superi, seccantissimo). che suscita fastidio, noia, imbarazzo o irritazione;
et disappunto, dispetto, contrarietà o fastidio per un'incombenza noiosa, per un
e compito. -che suscita noia, fastidio, irritazione (un'opera teatrale)
seccatore. 3. che dà fastidio perché infrange una tradizione consolidata e comunemente
pedantemente, in modo tale da suscitare fastidio e irritazione. b. croce
, contrarietà, disappunto; incomodo, fastidio, preoccupazione, cruccio (anche nell'
particolarmente onerosa o sgradita; briga, fastidio, grattacapo. c. i.
seria. -noia, tedio, fastidio. goldoni, xiii-376: so che
(e il senso di noia, di fastidio che ne deriva). c
l'inerzia devota. 11. fastidio, seccatura. genovesi, 424:
carducci] ce l'aveva secca pel fastidio di immaginare che volessero ridurre l'italia
, all'ombra, / e un fastidio m'ingombra / la mente. pascoli,
madre. -segare i timpani: dare fastidio all'udito. nievo, viii-442:
segreti di santa marta, né pigliarsi fastidio di quello che poco c'importa.
strada non lassare, / spesso allonga fastidio chi vole abre- viare.
ii-119: a me in quel giorno da fastidio saltò la febre terribile e grande,
era un po'appesantita ma nondava ancora sensibile fastidio. 4. che investe in
... magari dànno un po'fastidio? nasconderà la testa in un buco?
induce una sorta di ripulsa fisica; fastidio, disgusto, ribrezzo. -fare senso
indica in che cosa consiste); fastidio fisico, indolenzimento, dolore. una
-non poter sentire qualcuno: provare fastidio e disgusto per i discorsi che fa
abondanza / seco in cor gio- venil fastidio mena, / tutti d'accordo fur di
: la nostra en- richetta ha il fastidio d'una serpigine intorno agli occhi.
esser suo servo sopra gli altri fastidio allo stomaco e uno aggiramento alla testa che
a violare l'inte fino a generare fastidio (la luce). milizia
voce); altisonante fino a dare fastidio (un suono). sanminiatelli,
fabbricato. d'annunzio, i-272: fastidio e vergogna ho dei malsani / artifizi
). ant. liberare da un fastidio, da una preoccupazione. crusca,
.]: 'sfastidiare': tór via il fastidio, la noia, contrario di fastidiare
, agg. ant. che avverte fastidio; nauseato. s. girolamo
, con valore intens., e da fastidio (v.). sfastidire
). ant. liberarsi da un fastidio, da una preoccupazione. cornazano
un bel sollazzo? -quanto suscita fastidio, noia, tedio. leopardi,
, di sconforto o anche solo di fastidio, di irritazione. ra.
o di qualche altro passatempo ristorarmi del fastidio preso, et eccoti alla porta battere
. della valle, 3-202: oltre il fastidio dell'acqua il terreno anche sfonda in
tempi e vi si camina con grandissimo fastidio. fucini, 792: nei luoghi
. -sbarazzare di ciò che dà fastidio o dolore. g. gozzi,
tanto attose, che par pure un fastidio a vederle. piccolomini, xlv-39:
i tegoli e innonda le case con fastidio e danno non piccolo. eco,
sgocciolare, furono per lui un'eternità di fastidio. moravia, ix-254: quelle ore
il cuore. 2. sensazione di fastidio, di insofferenza, di imbarazzo provocata
ritazione, insoddisfazione, antipatia, fastidio o, non ti posso dir
o con la presenza, repulsione, fastidio, irritazione o antipatia; accolto o
2. che arreca disagio, insofferenza, fastidio, disappunto (un'attività, un
da un'incombenza gravosa, da un fastidio. buonaccorsi, 1-vi-110: sarebbe
al stomaco è ria, / genera fastidio e colera rossa, / tól l'appetito
ancor più quando non mi darai il fastidio di leggere simili sguaiataggini letterarie. carducci
sm. sgualcitura. -al figur.: fastidio, noia. carducci, ii-7-311
gli to. la noia, il fastidio, che seguono dopo il compiacimenaugelletti alla
, cioèsignioria, avea orredo, cioè in fastidio, il colmo, cioè l'alto,
inter. esclamazione che esprime noia, fastidio, desiderio di uscire da disagi.
di sofferenza e di godimento, di fastidio e di diletto. fenoglio, 5-iii-83:
di rimprovero) che suscita noia, fastidio, per lo più perché ripetuto monotonamente
, sf. ant. disagio, fastidio. boiardo, cvi-522: la
effetto risveglia lo stomaco e leva il fastidio. preso con l'aceto laserpiziatò o col
numero venti. di vivere. non do fastidio a nessno, non mi curo di nessuno
nel sottoscala, non darà il minimo fastidio a nessuno. -mettere in ordine
baldini, 13-m: a bologna gli dava fastidio lo smanacciare e le urla del pubblico
c'è ancora una cosa che mi dà fastidio più che farmi piacere. se una
fa smorfie di disprezzo o di fastidio. = comp. di smorfioso.
d'una bocca contratta dalla mimica che esprime fastidio, disappunto (e introduce ti, le
per5. fare smorfie in segno di fastidio, di disappunto o ah, fraschetta,
. fare una smorfia di disgusto, di fastidio. giannini-nieri, 57: 'smusare':
smorfia per esprimere avversione, disapprovazione, fastidio. nieri, 3-212: 'sniffare':
in modo da non provocare dolore o fastidio. novellino, xxviii-845: nel mezzo
nel ringraziar chi mia ha tratto di fastidio. de'mori, 1-69: venendo io
sono causa di dolore, angoscia o fastidio. bonagiunta, xxxv-i-267: qual
molestato e 4. tollerato con fastidio, a fatica (una persona) o
incessante del tutto ingenerato. -subire un fastidio, un inconveniente senza protestare. a
addosso un indumento che crea impaccio o fastidio. carducci, ii-8-35: per amore
). gio, di un fastidio. -risultare sciupato (le mani
, a un inconveniente, a un fastidio fisico o a un bisogno dell'animo,
del pare e de la matregna ogni fastidio, / e pur le so sienzie atende
come solleticare-, provocare pochissimo o nessun fastidio o danno. berni, 32-19 (
. -figur. situazione che arreca fastidio. g. m. cecchi
alleviamento di una sofferenza fisica, di un fastidio, di una condizione sgradevole, della
licenza, scrissi al giordani acciò con meno fastidio di vostra signoria me l'impetrasse,
ottimo, i-130: accidia è un fastidio e tedio d'animo; la specie di
. -attenuare il malcontento, il fastidio. mazzini, 69-239: per sopire
monotono delle cicale senza sopire il mio fastidio, io pensavo agli aventi prossimi.
. -che non provoca eccessivo fastidio. l. donati [«
pulce in una calza gli davano un fastidio così soprammano. gioberti, 3-65: tali
. 2. figur. onere, fastidio, dolore che per lo più si aggiunge
soprasoma degli anni non gli dia un fastidio al mondo. -aggiunta a un'
alta. 3. figur. fastidio, problema, incombenza o condizione gravosa
. sopportare a lungo, con pena o fastidio (ma spesso anche con pazienza e
testure, la dissonanzia degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta
, una condizione che procuri dolore 0 fastidio fisico, una situazione esistenziale triste,
la pegola soverchio! -dare fastidio, creare intralcio. lucini, 13-99
: aristotile dice: 'ogni troppo torna in fastidio, e ogni soperchio rompe il coperchio'
un ostacolo ai propri interessi o rechi fastidio. d. bartoli, 2-2-53:
, per esprimerò disinteresse, noncuranza, fastidio. serdonati, 9-242: da aprima
qualcuno una pena, una noia, un fastidio; allontanare i rischi di una malattia
va con chi le pare e non dà fastidio a nessuno. -non essere
come si fa a non prendere in fastidio le caricature di uomini all'antica, gli
spasimevole. 2. che provoca fastidio. aretino, 20-122: dato una
volto reso stupido dallo spauriménto gli desse fastidio. 3. gesto o discorso
. che denota, che esprime irritazione, fastidio (un'occhiata, un gesto,
la noia del botteghino jesino o il fastidio indefinito della stanca solitudine ti assalgono, sentimi
davanzati, ii-172: così spazato tutto il fastidio della città, vi ritornò la sua
da affanni e noie, eliminare un fastidio. buonarroti il giovane, 9-374:
più robusta, se non mi desse fastidio quella voce 'intrise', la quale mi
speziosità di bellezza, anzi piuttosto genererebbe fastidio e tedio negli animi nostri. d.
. sul volto deh'infermo che con gran fastidio scuoteva il capo e spenzolava una mano
vedenlo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio, e delle varia done
la vista, non ci può venir a fastidio. segneri, i-23: avendo un
fame che vede. -seccatura, fastidio. a. cattaneo, i-364:
-dare spesa: essere causa di dispendio o fastidio. forteguerri, vii-5-66: ci stien
-levare la spesa: evitare un fastidio. v. ariosto, 1-iv-783:
4. che arreca disagio, fastidio, disappunto, repulsione o anche sofferenza
disagio, avversione o disapprovazione; dare fastidio, dispiacere. ugieri apugliese,
spiacevolissimo). che suscita antipatia, fastidio o insofferenza per i modi o per il
consulta preventiva. 3. fastidio, repulsione ai sensi. -in senso concreto
nota immutabil fermezza, / atanà è fastidio e spiacimento. pallavicino, 1-99:
insieme tutte le lettere, il che reca fastidio agli ascolta tori. l
. magalotti, 1-13: né da fastidio, in ordine al passaggio di questa
im- podunità dei gelosi che vengano in fastidio fino a lor medesimi, con le
lei. -figur. sensazione di fastidio, di bruciore. verga, i-224
. -con valore attenuato: insoddisfazione, fastidio, disagio. dante, 43-49:
cuore ch'aspramente loungeva, era venuto a fastidio a se medesimo. tasso, 7-10-34:
o, con valore attenuato, di fastidio, di disagio, di insoddisfazione.
. -motivo di preoccupazione, di fastidio, di pena; seccatura.
età. assarino, 2-i-474: dava fastidio il genio del duca, in tante prove
fusti spiuma puzzolente; che se'vaso di fastidio; che sarai esca di vermini.
nave scese, / ove tutto il marin fastidio spoglia. far cessare una disposizione
ma spero presto al ciel verrà in fastidio. caro, 12-iu-223: s'ella sapesse
. giudicato in modo negativo o con fastidio; disprezzato; che è oggetto di
.): che esprime disprezzo o fastidio, sprezzante. brusoni, 248:
, all'ombra, / e un fastidio m'ingombra / la mente, ed uno
. a molti moveva riso, a'più fastidio. altri lo spignevano o calpestavano,
capo per levarsi dal naso un certo fastidio, che non sapeva se gli venisse dal
se il puzzo di sigaro mi dava fastidio. -per estens. arginare la
, riprovevole o che arreca danno o fastidio a qualcuno (per lo più nell'
). cassieri, 1-31: il fastidio è poi crescente per l'uso spurio di
una pioggia di squallidi congiungimenti e un fastidio d'ogni cosa cresceva sopra la terra.
sentimento per lo più di amarezza, fastidio, vergogna). 4. bloccarsi
ettari. ungaretti, xi-125: un fastidio d'impercettibili zanzare: forse per la
intelletto e l'attenzione e generarsi alquanto di fastidio e di tedio, il quale si
uno stante / trovasi pien di gran fastidio e tedio: / la medicina alfin pensa
una conca di piscio e d'altro fastidio tristo a dosso a bindo tenghi in calzorari
[un cittadino] in modo in fastidio a quelli frati i quali vi andavano
-stecco negli occhi: ciò che arreca fastidio, disagio o danno o che impedisce
un persistente e spesso intollerabile motivo di fastidio, di disagio, d'imbarazzo o
suo erede lasciare? -noia, fastidio, disgusto. sacchetti, 101:
stentume, sm. tose. fastidio, seccatura. tocci, 2-53
papini, x-1-743: tutto mi dava fastidio... le campagne insozzate dalle
, suscitando per lo più noia, fastidio, insofferenza, afflizione. c.
della cosa: è rincrescevole e viene in fastidio. cristoforo armeno, 1-305: il
8. figur. tormento, fastidio, noia. vangeli volgar. [
-con valore attenuato: molestia, fastidio. s. degli arienti, 2-417
. persona molesta e petulante, che reca fastidio o che suscita preoccupazioni ad altri.
gl'indiani già cominciassero ad avere in fastidio e in odio tali uomini,..
cortile del tribunale. -che denota fastidio, irritazione, contrarietà (un atteggiamento
manifestando con il comportamento o con parole fastidio, risentimento, collera, acredine.
invano! 2. atteggiamento di fastidio, d'insofferenza. v. zucconi
per simil. e al figur. intenso fastidio, disgusto, re5- 127: si
nella prosperità eri stomacato e nella avversità avevi fastidio. ghirardacci, 3-315: intendendo il
pernici. -senza adirarsi o mostrare fastidio, con tolleranza. guazzo, 1-7
. -con valore attenuato: senso di fastidio, d'irritazione, di avversione.
a me tanto sia nato uno incredibile fastidio verso tutte le femmine, che non posso
noi, per lo contrario, con fastidio e con istomaco e pigro animo, come
di scarso valore e importanza, o fastidio, noia, insofferenza, in quanto è
pesare sullo stomaco a qualcuno: provocare fastidio, insofferenza, insopportazione. ferd.
di giosaffatte parlerà più antipatia, con fastidio. chiaro. cavalca, iii-58
gli restarono sullo stomaco. -provocare fastidio, irritazione; riuscire insopportabile (una
37: noi,... con fastidio e con stomacoso e pigro animo,
con valore attenuato, un senso di fastidio, di irritazione, di insopportabilità, di
morselletti e ricevono le cose masticate con fastidio... non possono mai acquistare.
un'espressione schifata o scontenta; manifestare fastidio o disapprovazione. fanfani, i-178
amati sentiva più forte più acuto il fastidio della professione. baldini, 5-100: mi
, e loro / non tòrrò di fastidio. magalotti, 26-308: wolmar wrangel
ripete, arrecando noia, molestia o fastidio. g. m. cecchi,
hanno raccontato che la luce gli dà fastidio. sono storie. ha già tentato
corso regolare di un'azione, recando fastidio, molestia o danno. dante,
difficoltà che lo danneggino o gli procurino fastidio, molestia. sacchetti, 157:
-essere di storpio a qualcuno: procurargli fastidio. a. f. bertini,
i lamenti. -tediare, procurare fastidio o insofferenza. nappi, xxxviii-214:
. ant. che provoca stanchezza, fastidio o tedio. giovio, ii-99:
difficoltà e provoca stanchezza fisica o anche fastidio e noia. alberti, 11-68:
oltre una situazione negativa o insostenibile; fastidio per pressanti richieste o per una persona
attendeva a recitarla con qualche stracchezza e fastidio del papa, che doveva storcersi e
grande straccio, / perché quell'altro fastidio gli dava. -a stracci:
si vedeva chiaro come orazio, o per fastidio o per istracco, non si curasse
ecc. che provocano orrore, sommo fastidio, avversione. palazzeschi, 9-177:
che rappresenta un vizio o provoca grande fastidio o ripugnanza. tondelli, 151:
cornaro, 47: ogni cosa mi dava fastidio ed era sempre di strana voglia,
24. che suscita fastidio intenso o dolore. beicari, 5-91
-portare qualcuno con sé con malcelato fastidio. faldella, ii-2-234: ora,
, agg. ant. ascoltato con grande fastidio. b. davanzali, i-97
: 'strazio': a roma, seccatura, fastidio, 'uh, che strazio (strazzio
nervoso. -nel gergo giovanile, fastidio per una situazione ritenuta insopportabile, insofferenza
spiacevole, sgradevole; difficoltà; pericolo; fastidio, disagio. sanudo, iii-1565
: lo stridore della sega le dava fastidio, e si affrettò ad andarsene. bianciardi
di rabbia, pena, disappunto, fastidio, disagio, stupore, perplessità,
denti in segno di ira o di fastidio. segneri, ii-94: non
. ercole bentivoglio, 5: che fastidio, che pena era la mia: /
fratello della lesina: poiché senza suo fastidio, non pagando pure un quattrino di
3. figur. ant. noia, fastidio, molestia; incomodo, disagio.
dette malattie [crusca]: sentono un fastidio intorno alla gola, simile ad uno
struga dio, gnatonide brutissimo, / fastidio di compagni e disonore, / et a
: sano che, mangiando e bevendo senza fastidio o pensieri, avrano più pieni gli
cherodi'. 3. figur. fastidio, tribolazione. beolco, 223:
3. stufare, tediare, arrecare fastidio, disgusto, orrore (talora nell'
filosofiche. -che suscita una reazione di fastidio o di insofferenza a causa dell'eccesso
intenso. 2. senso di fastidio e di tedio provocato da un comportamento
suscitare disgusto e nausea o noia e fastidio; con lungaggine monotona, con affettazione
. stufàggine, sf. noia, fastidio. p. e. gherardi
, sbarazzare da quanto causa turbamento, fastidio. sanudo, li-100: io desidererei
demoni]. 5. disturbo, fastidio. mazzei, i-344: caro l'
. 5. che suscita costante fastidio (una sensazione dolorosa). rajberti
. obbligo o impegno gravoso, impaccio, fastidio. dominici, 1-101: avendo provato
i-3-4-49: a me... niun fastidio o difficultà arreca che la materia
, x-132: ma non ci dia fastidio: / lasciamolo sfogare, e far del
15. sopportare con pena e fastidio o anche con rassegnazione una situazione spiacevole
2. evento spiacevole, gravoso; fastidio, seccatura. bellincioni, ii-69:
anche una persona sgradevole con pena o fastidio (ma spesso anche con pazienza e
poco turbamento, se non forse di fastidio, abbiano in ogni buon italiano suscitato certi
. arpino, 15-50: sentì con maggior fastidio la plastica del microfono già sudaticcia nella
medesime cose ci generi una superabbondanza e un fastidio dell'abito che noi abbiamo.
radici. 5. grave fastidio, noia e molestia. -con meton.
. -sentirsi svenire: provare grande fastidio; annoiarsi profondamente. tommaseo [
, cosa che veramente m'ha dato del fastidio. = denom. da
e ad ogni diletto. gia-addirittura, a fastidio per quello che si sta facendo.
: conoscono che sarebbe un tedio e fastidio de'maggiori del mondo il voler tenere
mi viene dalla necessità di sottrarmi al fastidio -che oggi è quasi l'onore -
con altri ignominiosi tafani? 3. fastidio, seccatura. bianciardi, 4-218:
e tangherelle e tanghe- rone, al fastidio e alla riprovazione dei circostanti disturbati.
piegava, sia pure con miagolio di fastidio. -di tanto-, un poco
ottimo, i-130: accidia è un fastidio e tedio d'animo: la specie
paese, johnny pensando con un intermittente fastidio alla sua non più tardevole chiamata al
pigrizia, non divozione, tristizia, fastidio di vita, disperazione. s. agostino
ci vuole un pretesto per togliersi il fastidio dell'attesa in compagnia di un vecchio
pirandello, ii-2-687: -se vi danno fastidio cacciateli via! - non dubiti,
nel taschino-, diventare noioso, suscitare fastidio. fagiuoli, iv-123: or farsi
e nel medesimo significato, ma senza fastidio dell'orecchio. baroni, 1-268:
subentrare un senso di noia, di fastidio. batacchi, 3-135: ma il
tèdia, sf. ant. noia, fastidio. fazio, iv-12-54: passai
noia, arrecare fastidio, in partic. con la prolissità di
. chi provoca noia, chi arreca fastidio. salvini, 22-316: il tediatóre
, che costituisce una seccatura, un fastidio. sconfìtta di monteaperto, xxviii-945:
maniera da arrecare tedio, noia, fastidio, in modo pedante, senza suscitare alcun
tediosissimo). che suscita noia, fastidio o anche insofferenza con il proprio comportamento,
non fa né freddo né caldo che dia fastidio. -calore fisiologico del corpo umano
ho cominciato per tempo a gustare il fastidio della vita. pirandello, 8-577:
altre armi di tempra dolce richiedono continuo fastidio nel tenerle nette. d. bartoli,
le tenebre de gli occhi, il fastidio de cibi, il vomito nello stomaco,
volgar., i-218: essi avevano in fastidio le nozze; e gli altrui figliuoli
tiepidezza di spirito, prolungazion d'opere e fastidio generai d'ogni bene, òttimo,
timo, i-130: accidia è un fastidio e tedio d'animo; la specie di
con queu'altro elimas che diede tanto fastidio a san piolo nella conversione del proconsole,
maffei, 5-5-102: molto meno dee dar fastidio che col tipo stesso si rappresentino dunque
-le dicevo. -togliti perché mi dai fastidio -rispondeva, minacciandomi col mestolo.
o morale, una situazione gravosa o anche fastidio sa, un'offesa,
-che non provoca eccessivo disagio o fastidio. manzoni, pr. sp.
rendere più gravi su i cittadini il fastidio e l'onta di tollerare l'intrusione di
ogni turbidézza, ogni rancore, ogni fastidio dal cuore. caro, 12-ii-88: m'
. 4. sensazione di forte fastidio, di noia. fogazzaro, iv-208
, sm. letter. sensazione di profondo fastidio, di disgusto, di noia.
. orsi, cxiv-32-104: mi dà fastidio il cattivo tempo, stimandolo cagione d'
tormento. 6. noia, fastidio, molestia provocata in partic. da
così coloro fastidiosi, perché ebbero in fastidio ogni uomo, andavano col muso torto
-con valore iperb.: grave disagio o fastidio; molestia, seccatura. g
tracassarìa, sf. disus. seccatura, fastidio. p. verri, 2-i-2-126
2. per esprimere indifferenza, distacco o fastidio. p petrocchi [s. v
i tegoli e innonda le case con fastidio e danno non piccolo. c. boito
altiero animo avendo le minor cose in fastidio, e per le maggior estimando quelle potersi
trattante d'ogni letame, spazzatura e fastidio: e tale uomo, debbe signoreggiare
non so s'io vi darò trattenimento o fastidio, mandandovi (come con questa fo
con una femina sacerdotessa. 2. fastidio, molestia, contrarietà. - anche:
attenuato, di assidua premura, di fastidio. loredano, 2-264: con le
, con valore attenuato, seccatura, fastidio. tecchi, 2-83: adesso incomincia
adesso si aggiungono la dissenteria e il fastidio; mentre si tribola in simili ambasce
, 2-107: tanto le venne finalmente in fastidio la bava, il tossire, e
sbuffo che esprime collera, impazienza, fastidio. dossi, 3-65: « siete
di corsa. emanuelli, i-189: dài fastidio: i tuoi dollari, elisabetta,
stirò la bocca, la inumidì provando fastidio di se stessa. 4. locuz
inter., per indicare un moto di fastidio o di rimprovero. c.
. figur. persona malvista, che suscita fastidio o, anche, disprezzo, repulsione
insofferenza, impa zienza, fastidio fisico 0 psicologico o, anche, stanchezza
uffah), inter. esprime noia, fastidio, insofferenza, o, anche,
ùffete, inter. esprime noia, fastidio, impazienza, insofferenza. moravia
inverno. 4. senso di fastidio, d'insofferenza, di rifiuto e repulsa
uggiolina, sf. vago senso di fastidio, d'inquietudine, cn disagio.
di chi si sente annoiato o reca fastidio ad altri; caratteristica di ciò che
pioppi. 4. che suscita fastidio e insofferenza con il proprio comportamento,
con particella pronom. annoiarsi; provare fastidio, irritazione. guerrazzi, 9-i-173:
con una sfumatura di spregio e di fastidio, quasi che a forza di farsi dar
dalla stagion riscaldata, ingenera tarli o altro fastidio, e corrompe e guasta i legni
, come mi avvisò, pigliarsi questo fastidio, di raccoglier le relazioni del mio viaggio
io so che io vi verrei troppo a fastidio. delfico, ii-440: il nostro
2. che è causa di fastidio, di disagio e anche di insofferenza,
2. figur. irritazione, fastidio. = nome d'azione da urtare
per manifestare la noia, o il fastidio che suscita, per intimargli di andarsene,
nave da'passeggieri, o mercanti per fastidio del mare, o paura di vascelli armati
quelle loro pagine di esaltazione, dà fastidio il vanesio esibizionismo della propria presunta genialità.
. 3. piccola seccatura, fastidio; piccolo dispetto o ulteriore dispetto,
lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio, e delle variazioni d'esse ricreazione
trovare ne'servi, che non abbiano in fastidio quello vassellamento del quale allora lo consolo
, mi resta soltanto una velatura di fastidio e di tedio. pasolini, 9-410
un'offesa, una sofferenza, un fastidio o un danno patito (per lo
specie di orticaria che mi da gran fastidio. moravia, ix-166: il ventre
e particolareggiato, tale da suscitare noia, fastidio (un discorso, un testo,
, non arrabbiano mai, ne sentono fastidio alcuno. -spreg. verminàccio.
di quel cornelio, che m'ha recato fastidio quando lo versiscioltai. =
fuori dal centro gli destano ribrezzo o fastidio. moravia, xi-507: vicolo del
moltissimi velieri. ungaretti, xi-125: un fastidio d'impercettibili zanzare: forse per la
xii-2-161: la lunga pace è venuta in fastidio a tutti e fino i dappochi vorrebbono
? quel marco ora gli dà proprio fastidio; bisogna sbarazzarsi di lui.
stato nel suo male più tosto in fastidio grande per la violenza del rimedio, che
brutte fattezze o la cui vista procura fastidio. - anche: smorfia minacciosa, truce
di vite. -anche: terreno pianun fastidio, una situazione dolorosa, negativa o ripro
espressioni iperb. per indicare disgusto, fastidio, repulsione. bandello, 1-34 (
-anche: disgustarlo, provocargli ripugnanza, fastidio profondo. varthema, 121: lo
3. immagine situazione o persona che suscita fastidio, ribrezzo. p petrocchi [
suscita sdegno, riprovazione, che provoca fastidio, irritazione. papini, 39-83:
9-43: oimè quante volte non in fastidio solamente, ma in vomito fu provocato
. figur. senso di ribrezzo, di fastidio, di repulsione fisica o morale,
figur. che suscita riprovazione, sdegno, fastidio. b. fioretti, 2-5-179:
. liberarsi da una preoccupazione, da un fastidio, da un timore. pirandello
, tanto zotico, che fu un fastidio a rammorbidarlo. stigliani, 1-433: gli
e morto. 7. disturbo, fastidio. - in partic. nell'espressione fare
le macerate e corrotte salse, ha in fastidio le dilatorie cerimonie. = deriv.
il copiacommissioni.. non ti darò più fastidio. ci incontreremo qualche volta se ti
. che provoca disgusto, ripugnanza, fastidio fisico e morale. = nome d'
disgustevolézza, sf. disgusto, ripugnanza, fastidio fisico e morale. = deriv
la repubblica-il venerdì i24-viii-1990]: l'unico fastidio [nei villaggi turistici] può essere
n-vi-1985]: poche cose mi danno più fastidio del prassedismo. benché forse poco conosciuta
smaronaménto), sm. region. grosso fastidio, noia, seccatura. tondelli
efficaci, apparecchi computerizzati per eliminare il fastidio dell'iniezione (wand), strumenti
, le inchieste di rai news 24 danno fastidio, molto fastidio, ma soltanto quando
rai news 24 danno fastidio, molto fastidio, ma soltanto quando raccontano cose non vere
. arciseccantìssimo). che suscita grande fastidio, imbarazzo, irritazione. metastasio,
. figur. provare un profondo disgusto, fastidio, turbamento. guerrazzi, iii-143:
auf), inter. esprime noia, fastidio, impazienza, ecc. g
essere di danno, d'impaccio, di fastidio. c. a. ciampi
liberarsi dal senso di noia e di fastidio; scacciare la noia. casti
sf. invar. letter. ripugnanza, fastidio fisico e morale. m
sconvolgimento. labriola, 1-ii-408: il fastidio di una grande disorientazione nelle abitudini.
ingiuria o per esprimere noia, fastidio, ecc. r. campo,
. r grana2, sf. grave fastidio, seccatura, noia. – piantare una
infado, sm. letter. noia, fastidio, seccatura. manzoni, fermo e
ridiventata librettata. cosa che non dà fastidio a nessuno. ormai si vive della prostituzione
cosa positiva, capisco che possa dare fastidio ma è già un segnale di aver intuito
valore o importanza (anche per esprimere fastidio, irritazione, ecc.).
modesta marcia, in agosto, con più fastidio della guerra. diffidando del rancio,
smòrfio). fare smorfie in segno di fastidio, di disappunto o, anche,
di noia, di oppressione, di fastidio. c. e. gadda