l'abondanza / seco in cor giovenil fastidio mena. imitazione di cristo, iii-18-1
ora diventar sibile è ricordarle senza grandissimo fastidio. idem, 655: un frate e
2. schivare, evitare (per fastidio, per repu- rimento a tutto quello
. intr. rifuggire con orrore, con fastidio. abborrimento d'ogni cosa forestiera,
capacela (da capo) 4 noia, fastidio di capo '. accapacciato (part
agg. disus. che sente peso, fastidio alla testa. caro, 2-1-37:
vita, cui si lungo tedio / e fastidio insoffribile accompagna, / or io t'
io fussi un diligentissimo anatomista, con fastidio sentirei di esser incol di
portava su, tornò subito indietro pel fastidio che gli dava la natura addomesticata e
dopo l'afa. 2. fastidio, noia; oppressione dell'anima.
affastidisce. = deriv. da fastidio (v.). affastidito (
: un indubbio avanzamento si nota nel fastidio onde si accolgono gli aforismi, un tempo
. rifl. disus. crucciarsi; provare fastidio, disagio. plutarco volgar.
contrariato e il cattivante, che dissimula fastidio e risentimento). carletti,
] alienato e disgustato, con un fastidio, che si traduceva... in
a poco a poco e allignavisi il fastidio. campanella, 5-1100: morbo venereo
ha cagionata coll'indiscreto plico non mi darà fastidio, quando mi voglia promettere di non
alvei, per modo che si tolga ogni fastidio, che 'l tempo del verno contrasse
: in segno di disappunto, di fastidio, di contrarietà, di indifferenza.
io fussi un diligentissimo anatomista, con fastidio sentirei di esser incolpato di poca accuratezza
mala qualità del corpo, e dal fastidio delle molte faccende, e da sì gran
finisce. comincia, allora, il fastidio, l'insofferenza reciproca, la noia.
prima neve. ojetti, ii-228: il fastidio de fumo è il primo annuncio del
b. croce, iii-23-21: l'ovvio fastidio verso cotesti termini di scuola e di
: un indubbio avanzamento si nota nel fastidio onde si accolgono gli aforismi, un tempo
b. croce, iii-23-21: l'ovvio fastidio verso cotesti termini di scuola e di
stare col capo alto, non ti dia fastidio agli occhi. 2. intr
si sa, anche i fratelli possono dar fastidio quando sono troppo appiccicosi. pavese,
sonno apporta / esso [il lume] fastidio. silone, 5-78: il clima
, per non poter tollerare il continuo fastidio del cianciare di sua moglie. n.
seicento. carducci, 3: non sai fastidio ch'ha de le rime / questa
quasi ogni altra persona che sé avendo in fastidio, con isdegno riguardano altrui. ottimo
3. tr. far arrabbiare, dar fastidio; tormentare, angustiare. -arrovellarsi il
aveva navigato anche troppo e gli dava fastidio l'artrite.] ovine, 3-10:
2. figur. che dà fastidio, opprimente. panzini, iii-666:
senso di soffocazione (per noia, fastidio). 3. intr. essere
inclinata... ad avere sempre in fastidio le cose presenti. alamanni, 5-3-46
che la suocera stringe gli occhi dal fastidio. -ant. con altre costruzioni
ri conoscevo tale amara verità, il fastidio e l'avvilimeato che mi venivano da
, ammissione, incertezza, incredulità, fastidio, ma in modo vago, di
-che barba!: a indicare noia, fastidio (per cosa che si rivela lunga
io so bene che questi pochi danno fastidio non picciolo e che sono chiamati antiquarii
della seconda figura... l'ovvio fastidio verso cotesti termini di scuola e di
calvino, 1-497: la luce gli dava fastidio, riaccostò le persiane. spiegava come
per stupore, per ira, per fastidio, per abbaglio, per stanchezza,
non sentite voi, quanta noia e fastidio n'apportino coloro a gli occhi e agli
! a noi le fasce / cinse il fastidio. idem, iii-998: oh povero
con circospezione, senza recar disturbo o fastidio. lippi, 11 -7: bel
; ecc. (in segno di fastidio, dispetto, avversione). lippi
presto anche, stava per venire il fastidio dei « cinquemila pesci *, ossia
capo, è freddo e allo stomaco fa fastidio; che la lingua è di gran
contentezza nelle menti umane, ed uno fastidio delle cose che si posseggono: il
tanto che i maestri ne hanno qualche fastidio. bruno, 3-706: tra noi
connesso un senso di insofferenza, di fastidio). varchi, v-36:
scroto, coglia. -al figur.: fastidio, noia; persona noiosa.
all'ombra, / e un fastidio m'ingombra / la mente, ed uno
(ant. brica), sf. fastidio, preoccupazione; situazione difficile e confusa
. -per simil. ciò che arreca fastidio e dolore: tormento. dante
agitazione. - dare briga: dare fastidio, tormentare. dante, par.
contanti? -dare briga: dare fastidio, importunare; procurare una preoccupazione;
il loro dovere sopportavano... il fastidio del brigantaggio. gobetti, i-145:
che lo stomaco / senta domani / fastidio insolito / di stare in briglia /
. che dà briga, che dà fastidio; molesto.
dall * occhio: liberarsi da un fastidio. -fare di un bruscolo una trave
[o ricchezza] non meno apporti fastidio che giocondità, difformità che bellezza,
-ciò che provoca preoccupazione, difficoltà, fastidio, tristezza. carducci, ii-1-136:
non si truova alcuna cosa di maggior fastidio o di maggior bruttura, come della femmina
-sentirsi torcere le budella: per fastidio, per disgusto. palazzeschi,
.. e a liberarlo da ogni fastidio. alvaro, 9-457: gli abitanti del
prepotenza burbanzosa, le offese e il fastidio delle sue forze militari. levi,
e rubaldi barattieri. e per questo fastidio si può chiamare cacalerìa e non cavallerìa
-tenere un gran cacare: avere fastidio, noia di qualche cosa.
erbe, all'ombra, / e un fastidio m'ingombra / la mente, ed
calendario: avere a noia, in fastidio. appi, 2-72: ed io
è pericolo che la polvere mi dia fastidio. paoletti, 1-1-109: vogliono i contadini
1780) e sicil. camurria, 'fastidio, seccatura '; ma si veda
. arrighetto, 231: vienti fastidio di volgere la terra coll'aspre zappe
qualche cosa, ma mescolata con tanto fastidio, che non gli si può saper grado
); non disturbare, non arrecar fastidio a qualcuno. panzini, ii-690:
togliere il capo: importunare; dar fastidio. -rompersi il capo: lambiccarsi il
sacco. -volgere il capo: dimostrare fastidio, disprezzo nei confronti di una persona
, ognun vede che lo fa con fastidio. -vuotarsi il capo: preoccuparsi
, che è un sapraccapo, un fastidio insopportabile. collodi, 633: eccovi,
mali isterici, capogirlo, coccolina, fastidio, flati, ostruzioni, soffocazioni. collodi
in carbonata, / non si piglia un fastidio di niente. -comprar la carbonata perché
a così fatte ore venir a darvi fastidio e noia; a ciò che se vi
santo se le stimate gli diano fastidio! le nostre stesse facce, in
, cotesto / a me non dà fastidio. - (io gline credo!)
di acciacchi, che è di continuo fastidio a chi le vive vicino.
e rubaldi barattieri. e per questo fastidio si può chiamare cacalerìa e non cavallerìa
e rubaldi barattieri. e per questo fastidio si può chiamare cacalerìa e non cavallerìa
, d'imbarazzo: liberare da un fastidio, un affanno, un impiccio, una
liberarsi da qualche importuno o da qualche fastidio. a. f. bertini,
5. ant. briga, fastidio, impaccio. g. villani,
14-4-2: e'non bisogna darsi tanto fastidio, ma più tosto darsi alla cerca:
alcuno trita, se la mi arrecherà fastidio e difficultà, mi potrebbe ancora arrecare
cerimoniàccia: atto di cortesia che procura fastidio, incomodo. mattio franzesi, xxvi-2-111
è una ce- rimoniaccia, / un fastidio, uno storpio, un disagiarsi / del
. figur. persona noiosa (che dà fastidio perché continuamente afflitta da qualche malanno,
strettezze delle scarpe, e le cesoie il fastidio del pettinare le zazzere. buonarroti il
, all'ombra, / e un fastidio m'ingombra / la mente, ed uno
io mi credea che questo fosse un gran fastidio. oh si, che questa è
patecchio, xxxv-1-563: enoi e gran fastidio è l'om trop cianciador, /
sotto la piccola forma di molestia e fastidio, gli è sacro come un cilizio.
come. 3. figur. fastidio, tormento fisico; tortura morale,
. sacchetti, 157: or che fastidio è questo a darmi stimolo / per
a noi le fasce / cinse il fastidio; a noi presso la culla / immoto
agli: a quella gente gli venne a fastidio d'avere ogni momento quel negozio a
vidde, cominciò a dirmi che più fastidio gli dava il pensare ai poltroni che
celata dalle ambizioni di decoro, al fastidio che genera la brulicante folla sconosciuta:
58: leva'mi alquanto dal civil fastidio, / per ricrear, col contemplar,
isterici, capogirlo, coccolina, fastidio, flati, ostruzioni ».
, che è un sopraccapo, un fastidio insopportabile. nievo, 36: soltanto quand'
. seccar le coglie: dare noia, fastidio. c. gozzi, 4-310:
i coglioni: dare noia, dare fastidio. ariosto, 825: fra l'
liberarsi di un onere, di un fastidio. giusti, iii-174: tu sai
, che è un sopraccapo, un fastidio insopportabile. collodi, 85:
, acciocché per troppo detto non generassi fastidio, né in poco detto intendere non si
dì a venire in tanto fiero odio e fastidio, che non sulo non gli facea
loro addosso cavalcando per la città vituperoso fastidio,... e così senza
assistito dall'alto, tra tedio e fastidio, ai tuoi conati d'abbracci, al
, evitare (una disgrazia, un fastidio a qualcuno). marino, vii-176
. « = deriv. da fastidio. voce registr. dal tramater.
può dir, passata, gli dava fastidio il non saper di certo se lì essa
1-307: ci considerava con l'accento di fastidio consuetudinario del maestro che non sa tenere
contrariare), agg. che mostra fastidio, disappunto; seccato; inquieto,
5. sentimento di dispiacere, di fastidio, di ripugnanza; disappunto.
qualche cibo; nausea, repellenza, fastidio. 2. avv. con
, e di venir a tutti in fastidio. 2. discutere, esaminare.
ti dia noia e ti vegna in fastidio? cattaneo, ii-1-155: nelle importazioni
simo,... con quel fastidio e disdegno con cui si suol par
: aristotile dice: ogni troppo toma in fastidio, e ogni soperchio rompe il coperchio
dentro siete pieni di puzza e di fastidio. 4. ant. oscuramento
come una bambina: / « che fastidio ti dava, poverina? ».
tempo esalta dolorosamente tutti i segni del fastidio, dell'insoddisfazione, e che solo si
-rompere i cordoni: importunare, dar fastidio, seccare. 22. membro
menata iulio, se lei si sentiva qualche fastidio. disse che sì, e che
per una fogna la lavatura di quello fastidio avesse l'uscita, e quasi per ispazio
chi compie un'azione che ci procura fastidio. comisso, 7-33: « dimmi
, continuamente vicino (con senso di fastidio, di assillo). a.
o scrivendo (generalmente in non mancherà fastidio, perché vi sono drento de'fran-posizione più
me? pratolini, 9-78: gli dava fastidio ch'ella dormisse, così serena,
. ant. profonda stizza, grave fastidio; noia, molestia; motivo di fastidio
fastidio; noia, molestia; motivo di fastidio. aretino, 1-4: io stimo
. giulianelli, 1-125: né dia fastidio a qualche criticuzzo l'avere io di
2. tormento, afflizione, preoccupazione, fastidio (e possono essere provocati da pene
a qualcuno: diventargli antipatico, dargli fastidio. giusti, v-30: te lo
sul culo: essere antipatico, procurare fastidio, noia. -tirare indietro il culo
, il fa per dare cuore al suo fastidio. cellini, 1-110 (258)
, gli levai d'addosso il molto fastidio del quale egli era ripieno: e
« ricchezze » della figlia, le diedero fastidio. -per estens.: anche
xv-479: la libererò... dal fastidio di aguzzare gli occhi per leggermi.
altre cose, che davan tutte fastidio: io ho ora solamente d'ago
premura, ad affrettarsi, o esprime fastidio, esasperazione. pirandello, 5-439:
ed esprime per lo più un certo fastidio per una presenza importuna e insistente)
onere; obbligo, cruccio, pena, fastidio. iacopo da leona, vi-1-208 (
abbandono, la sua rusticità, il suo fastidio di tutto il nostro mondo e commercio
un tal quale disgusto, perché sentiva fastidio e duolo del ricatto subito e di
tale è la sua delicatura, anzi fastidio del vestire, che gl'ingegni penetrativi
proprio parma, che pure dà qualche fastidio ai politici. 4. che
9-24: giacché essi non si mettono fastidio della disapprova- zion popolare, giusto sarebbe
5. dispiacere, rincrescimento; fastidio, dispetto. collodi, 352:
, in ultima analisi, disprezzo o fastidio di noi stessi. cassola, 2-299:
devozione a qualcuno: importunarlo, dargli fastidio. verga, 3-191: il povero
pure mi arrendevo, sebbene con ira e fastidio, ché quelle dita diacce e sottili
paragone di quello de'bruti, danno pochissimo fastidio. all'altra.
(3-2): fastel, messer, fastidio de la cazza, / dibassa i
, dicervellata, a ciascheduno nuoci e fai fastidio. sacchetti, 206-171: quando stava
alle orecchie degl'intendenti reca pur gran fastidio l'udir talora che nei pubblici ragionamenti si
si aggiungono queste cose, senza il fastidio di vedercele posar davanti in una forma troppo
uno dei venditori che mi dava più fastidio degli altri e s'intignava a farmi
difetto del dire poco, o per fastidio del dire troppo. landino, 4
onde chi fa queste lunghe orazioni tornano in fastidio. questa diffalta viene dalla carne;
che lo farà dignitosamente, senza dare fastidio a nessuno. g. raimondi, 1-62
di sorte che, senza venir mai a fastidio o pur a saziare, continuamente
che ci dovrebbono dare, ci danno fastidio incredibile. fontanella, iii-357: alzo gli
di sé e dilettevolissime spesse volte essere a fastidio. guicciardini, i-188: sua moglie
in uso sieno le nobili vivande, fastidio fa ogni cosa che sazia. torini
doni, 42: mangiano con più fastidio e nausea che diletto e piacere.
, ai quali il mangiare è venuto in fastidio, che contuttoché li sieno posti innanzi
le solleticava la nuca, le cagionava un fastidio dilettoso. bocchelli, 6-504: capì
che per lo più recano pericolo o fastidio); quantità straordinaria di prodotti dell'
me che ad essi cagionasse il minimo fastidio, tuttavia siccome per le gite da
, 47: ogni cosa mi dava fastidio, ed era sempre di strana voglia,
disagio; privare degli agi, dar fastidio; scomodare. acciaiuoli, 195
, né anche a dare a te fastidio, dopo cena, non avendo potuto prima
è una cerimo- niaccia, / un fastidio, uno storpio, un disagiarsi / del
, di irritazione; condizione morale di fastidio, d'imbarazzo, d'impaccio.
-in senso concreto: persona che dà fastidio, che irrita con il suo comportamento
disagio. -con un senso di fastidio, di noia, con imbarazzo.
, fare disagio: dar noia, arrecare fastidio. pulci, 1-39: orlando picchia
provare un senso di molestia e di fastidio, essere imbarazzato. -anche al figur
provare un senso di noia e di fastidio. bocchelli, 2-138: quando passeggiavano
decenza, mille persone. -senza fastidio, senza pena. gentile, 3-156
. 3. provare un senso di fastidio verso qualcosa che prima procurava diletto o
iettare sensa darsi poco o punto fastidio de'casi nostri, ansi egli piutosto ci
una persona del senso di noia e di fastidio che la pervade. pecchio
liberarsi dal senso di noia e di fastidio; cacciar la noia. monti
te ne vuoi dare il menomissimo fastidio. monti, vi-73: m'è dolce
non gradito; sgradevole; che arreca fastidio, noia. boccaccio, dee.
alla mia natura il pormi in quel fastidio e 'n quella servitù che mi dipingete,
comportarsi con discrezione; che non reca fastidio agli altri con la propria presenza e
amata, accesa di nuovo amore ha fastidio, e è sazia di noi, non
. ant. che suscita disprezzo, fastidio; nauseante. giamboni, 64:
non riesce, tanto che inducono in grandissimo fastidio chi gli vede ed ode.
dispiacere vivamente; dare un senso di fastidio, di insofferenza, di ripugnanza fisica
; stancarsi; prendere disgusto, provare fastidio, ripugnanza, nausea (per cibi,
duri. 2. figur. fastidio profondo (che nasce da stanchezza o
da tutto ciò che procura danno, fastidio, noia, ecc. aretino,
prese a far prove, / che di fastidio ogni altro cor men franco / fora
vi sarebbe superfluità e ridondanza, che fastidio produrrebbe e stanchezza, e dispendio di
far perdere la pazienza, procurare gran fastidio, tormento; irritare (con riferimento
fa disperare, che procura dispiacere, fastidio, difficoltà. v. borghini,
qualcosa: averlo in uggia, provarne fastidio, respingerlo; adirarsi, indignarsi.
proposta, una notizia); provare fastidio, sprezzante disgusto. giamboni, 87
che dispiace, che ispira molestia, fastidio; che reca dolore, che suscita
1-277: per risparmiare anco a me il fastidio di tornare sopra cose tanto dispiacenti,
dare un'impressione di insofferenza, di fastidio, di profondo disagio; irritare,
riesce sgradito; che ispira molestia, fastidio, che suscita scontento. guittone
ottimo, i-130: accidia è un fastidio, è tedio d'animo; le
, pigrizia, non devozione, tristizia, fastidio della vita, disperazione. =
ottimo, i-130: accidia è un fastidio, è tedio d'animo; le
, pigrizia, non devozione, tristizia, fastidio
, le dissonanze degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e
accidia ne conduce l'orrore e lo fastidio di tre ore e conduce la disgrazia
dell'ammonimento noi lungamente distendiamo, a fastidio recheremo lo nostro uditore. a.
più a ciò che procura molestia, fastidio o dolore; perdersi in vani ragionamenti,
sollecitando l'attenzione; dare noia, fastidio, procurare incomodo, causare irritazione,
, preoccupazione; turbamento; paura; fastidio, noia, incomodo; preoccupazione,
azione compiuta con l'intento di dar fastidio. petrarca, app., 3-10
, in modo intermittente, dando fastidio. crusca [s. v
. pananti, ii-206: non v'è fastidio più grande che l'essere interrogati da
l'ho trovata, benché mista a qualche fastidio, nell'usare pienamente e liberamente delle
, gli levai da dosso il molto fastidio del quale egli era ripieno. soderini,
parte, non potei non sentirne qualche fastidio, dubitandomi di molti inconvenienti che in
sapore, e con un poco di fastidio alla testa. 4. superi
perciocché e'mi dà alle volte tanto fastidio, che io vorrei inanzi non so io
i piaceri d'un amore sensuale e il fastidio d'aspettare e il dispetto di
esprime un moto di impazienza o di fastidio. dossi, 152: eppoi!
dissenso, non disgiunto da un certo fastidio, o anche rimprovero.
pur cosa d'odio piena e di fastidio il gir così minute cose con vergogna
: pruovano frequenti eruttazioncelle, con grande fastidio dello stomaco. = voce
battuta [sulla macchina da scrivere] dava fastidio ai suoi orecchi. teneva il
alla mia natura il pormi in quel fastidio e 'n quella servitù, che mi
sm. ant. scomodo, danno, fastidio. macinghi strozzi, 9 (
di budella nel suo operare e fa gran fastidio. = deriv. da escoriare.
tanta bruttezza e immondezza, ma tanto fastidio e nocumento all'uomo. baruffaldi,
: aborrire, schivare, evitare con fastidio, con antipatia. ojetti, ii-550
quelle loro pagine di esaltazione, dà fastidio il vanesio esibizionismo della propria presunta genialità
: cresce all'infinito per il mondo il fastidio dei paurosi, dei fissati, dei
se stesso e dal suo mondo, ha fastidio di sé. migliorini [s
faceva tornare alle righe del libro, un fastidio che non sapeva bene neanche lui.
gli occhi, e sentiva non minor fastidio di quella nazione faccendiera e crudele, che
vedrai: mussolini tanto farà che darà fastidio anche a me. ti manderà in
nulla in questo sonetto mi dovesse dar fastidio, io ci averei voluto un tantino
: quelle stanze gli davano nausea e fastidio, e se non avesse trovato loro
a tali spettacoli, vi provano il fastidio che dànno le cose false e senza più
porte e il frasario cittadino le darebbe fastidio, la farebbe sbadigliare.
mai non potè morire; / tanto fastidio a l'inperator fo dato, / e
-rompere la fantasia: dar noia, dar fastidio, tediare, importunare. bottari
non te ne vuoi dare il menomissimo fastidio. giusti, 2-185: la maldicenza
, paura, imbarazzo, noia, fastidio; lanciare insulti, ingiurie; manifestare
provare) una sensazione di pena o fastidio, come freddo, sete, fame,
a noi le fasce / cinse il fastidio; a noi presso la culla / immoto
). ant. e letter. suscitare fastidio, provocare impressioni sgradevoli, dare un
essere, mostrarsi disdegnoso ': cfr. fastidio. fastidiato (part. pass,
, agg. ant. che prova fastidio, disgusto, stanchezza, nausea morale
agg. letter. che dà fastidio, che provoca impressioni sgradevoli, che
2. letter. che prova fastidio d'ogni cosa, neghittoso, svogliato
ant. e letter. che provoca fastidio, disgusto, ripugnanza, insofferenza morale
. ciò che è causa di fastidio; incomodo, ingombro, intralcio.
martiri. = deriv. da fastidio. fastìdio (ant. e
l'uomo che vengano, per lo fastidio delle cose presenti, sempre sono
tu, donato alberti, che con fastidio facevi vivere i cittadini, dove sono
di questa sua bellezza, che fu un fastidio ad udire. buti, 2-421:
2-421: la displicenzia genera abominazione e fastidio: fastidio è rifiutamento del bene proprio,
la displicenzia genera abominazione e fastidio: fastidio è rifiutamento del bene proprio, appreso
, e molte volte si converte in fastidio e aborrizione. g. m. cecchi
166: mia madre s'era morta pel fastidio della cattura mia. n. villani
. n. villani, i-5-138: il fastidio or si pasce, e non la
le languid'alme / la stanchezza e 'l fastidio, e spander gelo / di foco
a noi le fasce / cinse il fastidio; a noi presso la culla / immoto
gli archi della ziza ho aspirato quel fastidio delle cose umane che faceva prender l'
di originalità, di indipendenza, un fastidio del convenzionale e del retorico. alvaro,
, e serbano verso la cultura il fastidio che provarono verso la scuola. 2
, 12-77: era il loro un grande fastidio, che con maggiore audacia e prosunzione
io non posso più sofferire questo tuo fastidio; dio il ti perdoni; farei
e rubaldi barattieri. e per questo fastidio si può chiamare cacaleria e non cavalleria
. davanzati, ii-172: spazato tutto il fastidio della città, vi ritornò la sua
biade, e ogni anno ricomincia / questo fastidio, o più tosto rovina; /
, ronzoni, zanzare, tignole, fastidio insomma più importuno che velenoso.
. per impedirmi di continuare con quel fastidio, ella mi pose una mano
(3-1): fastel, messer, fastidio de la cazza, / dibassa i
, / tutta d'orgoglio e di fastidio piena, / del cavallier ben degna che
tale è la sua delicatura, anzi fastidio del vestire, che gl'ingegni penetrativi
pure in lui un impaccio, un fastidio, quel che si dice un complesso.
un po'di carcere o d'altro fastidio che possono averti recato? bocchelli, 13-
forestiera, riceva onore, e non fastidio, e per farle cortesia. 4
levar loro [alle pecore] il fastidio, cioè l'abbominazione. vettori, 1-71
sarà ne'cibi quel che caccia via il fastidio e rende più saporito il bere.
42: quanti signori mangiano con più fastidio e nausea che diletto e piacere,
... sono così nauseose che porterebbono fastidio ad uno stomaco di marmo o di
] è suavissimo senza veruno rincrescimento o fastidio, e le sue foglie sono medicinali
non dimostrasti mai in viso d'aver fastidio o pena alcuna amorosa. montecuccoli,
parapetto, poiché l'inimico avrà l'istesso fastidio a cacciarli, ch'essi hanno avuto
iv-60: per risparmiare a me il fastidio d'una lettera e al sig.
-persona che è causa di fastidio, a cui si devono dedicare costanti
marta; la quale aspettandola come un fastidio, correva subito ad aprire: -entri.
con la bava alla bocca: doloroso fastidio di sua madre, che doveva,
non si può contenere, mescolasi in quel fastidio: surgonvi altercazioni, vedesi da lunge
alla mia natura il pormi in quel fastidio e 'n quella servitù che mi dipingete mentre
mangiare in famiglia era per me un fastidio umiliante, quasi un supplizio.
; perciocché e'mi dà alle volte tanto fastidio, che io vorrei inanzi non
i suoi compagni per il travaglio e fastidio del mare si ammalarono. roberti
i fanciulli sono lamentosi per lo fastidio che reca a loro l'apparire di questi
è tale, che senza dargli affanno e fastidio, affievolando la facoltà dell'animo
ticava la nuca, le cagionava un fastidio dilettoso. piran dello,
lunga, e ne provò un fastidio smanioso. chiesa, 5-13: ciascuno ha
dentro siete pieni di puzza e di fastidio. bibbia volgar., viii-137: io
tignuola a te, efraim, e come fastidio alla casa di giuda. paolo da
sia, cioè del fango e del fastidio, ella induce la lussuria, ella genera
alvei, per modo che si tolga ogni fastidio che 'l tempo del verno contrasse,
detto azzurro n'esca fuori, e lo fastidio rimarrà nella pezza. s. degli
caduco e pieno di fecia e de fastidio; la secunda è col corpo immortale,
ponno uscir così perfetti / fuor del fastidio e della porcheria, / prima di
: acciocché non siano oppressale del ragunato fastidio, da'piccioli animali, cioè [
: tommaso corto, nobilissimo, di fastidio. pea, 7-458: il garzone
, come se avesse avuto addosso del fastidio. 10. locuz. - avere
. locuz. - avere, prendere in fastidio: avere, prendere in antipatia,
del segnore; e non ebbe in fastidio cristo cotali parole d'udire. boccaccio,
peccato oltre agli altri e meritamente in fastidio. valerio massimo volgar., i-638
volgar., i-638: avendo in fastidio filippo, prese giove per padre.
terra cognoscenza, / ed avendo in fastidio tutto il mare, / posar se
ingordamente s'empie, tanto più piglia in fastidio quelle cose che egli agogna. b
croce, iii-9-115: ho preso in fastidio da alcun tempo in qua i volumi,
delle scienze ». -dare fastidio: interferire negli affari altrui, importunare
benché la padrona più non le desse fastidio e non la battesse più si stava così
, che promettami non mai / darmi fastidio alcun né alcun disturbo, / e non
di foglia in foglia, onde dà fastidio a quelli che gli sieno piantati
appresso. magalotti, 1-13: né dà fastidio, in or dine al
perciò reso perpetuo, dà vero fastidio. de sanctis, lett. it.
, ma a patto non gli dia molto fastidio e lo lasci attendere alla sua
te i tuoi dolori non danno fastidio, se la pia s'è rifatta completamente
stidio ». -darsi, mettersi fastidio, darsi, prendersi il fastidio di
mettersi fastidio, darsi, prendersi il fastidio di qualcosa: darsi pena, pensiero,
? che pensate? non vi date fastidio; dio ci aiterà, e dio ci
lavorando un picciol campo e non si dando fastidio di cosa alcuna, viveva lietamente e
, 5-iii-244: si era messo tanto fastidio, che a pena lo ho potuto consolare
): di questo non si dia fastidio]. faldella, 4-12: si rivedono
steccionate; non se ne danno più fastidio. -essere, riuscire fastidio o
più fastidio. -essere, riuscire fastidio o di fastidio: provocare noia,
-essere, riuscire fastidio o di fastidio: provocare noia, insofferenza.
narrar qui d'ogni frutto, / fastidio a te, fatica a me seria,
, che a te riuscivano di tanto fastidio..., io quelli ho scherniti
-essere, tornare, venire in fastidio: venire a noia; dispiacere,
e che dopo pochi dì verranno in fastidio, dilettano altrui, quando vengono molto
per lo naso e che vi tornerà in fastidio. s. bernardo volgar.
, 63: le cose transitorie sono in fastidio a colui che ama le cose eterne
2-i-26: mi contento di venirle in fastidio che lasciar di scriverle tutto ciò che
andare dai mariti? si vien loro in fastidio. savinio, 10-62: anghelo aveva
che le donne ormai gli erano venute a fastidio, e non aspirava più se non
alla pace e al riposo. -far fastidio a qualcuno: offendere, urtare,
in uso sieno le nobili vivande, fastidio fa ogni cosa che sazia. esopo
, dicervellata, a ciascheduno nuoci e fai fastidio. libro della cura delle malattie,
il caldo naturale non potesse ismaltire, farebbe fastidio. baretti, 1-156: metri di
: metri di stoffe che fanno veramente fastidio agli orecchi. -pigliare, prendere
agli orecchi. -pigliare, prendere fastidio di qualcosa: sentire, provare noia
una materia, e quindi avendo preso fastidio, abbi nuovo cibo ricreazione, e
sanno di me, ne piglino manco fastidio che sia possibile. monti, i-52:
la tratta, senza che vi prendiate fastidio che questo sia stato raccolto dentro o fuori
di vice-legazione. -recare qualcuno a fastidio: annoiarlo, tediarlo, inasprirlo,
l'ammonimento noi lungamente distendiamo, a fastidio recheremo lo nostro uditore.
se tu poi: / ché molti con fastidio dan 11 denari soi. proverbi toscani
ibidem, 252: l'abbondanza genera fastidio. cicognani, 2-87: è meglio un
meglio un soldo di meno che un fastidio o una pulce di più.
con la presenza, una reazione di fastidio, di irritazione, di insofferenza;
gusta. 4. che prova fastidio, insofferenza, irritabile, impaziente,
prepotente. - anche: che rivela fastidio, che è proprio di persona insofferente
, deriv. da fastidium (v. fastidio). fastidire, tr. [
[fastidisco, fastidisci). suscitare fastidio, irritazione, insofferenza fisica e morale,
. 9. intr. dar fastidio, riuscire fastidioso, molesto, sgradito
voce dotta, lat. fastidite 'provar fastidio, sentir nausea': deriv. da
: deriv. da fastidium (v. fastidio). fastidito (part. pass
fastidire), agg. che prova fastidio, insoddisfazione, irritazione; disgustato,
di qualche altro passatempo, ristorarmi del fastidio, et eccoti alla porta battere uno
2. proprio di chi prova fastidio di ogni cosa; sdegnoso, scontroso
fastidiume. = deriv. da fastidio, col sufi, spreg. e collettivo
sopra una materia, e quindi avendo preso fastidio, abbi nuovo cibo ricreazione, e
,... non t'ha in fastidio e non cerca una esquisita e faticosa
-bel fatto: noia, impiccio, fastidio; stranezza, che la fede cristiana
favoreggiamento, e a liberarlo da ogni fastidio. moravia, i-464: si era reso
vostra fecciosa grammatica, e per lo tanto fastidio che ne date alla gente. peregrini
come per sgretolarne la fermezza; e il fastidio non era lieve. banti, 6-101
a fare per avventura non picciola noia e fastidio alla vostra riottosa fermezza. -severità
il piè di dietro cercando di togliersi il fastidio, con la movenza del levriere che
nesacci, ronzoni, zanzare, tignole, fastidio insomma più importuno che velenoso.
, i-134: quel che dava maggiore fastidio a gemma era certa fervorosa e zelante
sorte che, senza venir mai a fastidio o pur a saziare, continuamente diletti
di un affare; dar noia, dar fastidio. berni, 3-83 (1-86)
tu hai il torto / a dar fastidio a chi non ti molesta. moniglia,
giornate, che ti fanno sentire il fastidio della tua soma mortale e ti fan sospirare
di scontento, di noia, di fastidio. grazzini, 4-321: -questo modo
la sua alloggiatrice, e perché il fastidio che si ha poi che l'hai
, 12-115: quel che dava maggior fastidio a maria luisa era il tono sereno
aver debito al mondo, che troppo gran fastidio arrecava agli orecchi di coloro. bruno
oserebbe ripetere ancora le facili parole del fastidio e dell'irrisione dinanzi al 4 cor-
ho sentito dolor alcuno né un minimo fastidio in questa mia morte. =
occhi in terra defixi dimostrando oramai filtrato fastidio e tedio di guardare la amicabile luce
meglio un soldo di meno che un fastidio o una pulce di più. levi,
tra dieci persone fatti, schifare il fastidio non fu poco. b. cavalcanti,
erbe, all'ombra, / e un fastidio m'ingombra i la mente,
castello / mi dà un po'di fastidio, / per via de la coperta
e perciò reso perpetuo, dà vero fastidio. de sanctis, petr., 88
, la quale per cinque bocche gittava fastidio e puzza. s. bernardino da siena
ut ', e il verbo 'fastidio 'avvizzisce le rose in su le guance
mi pare stretto, e mi dà fastidio fisico, come quando mi metto una
quasi tutti, o almeno mi davano poco fastidio. 4. marin. cavo
suo per nove fori / sparge il fastidio, più che noi immondo. pino
cruciato il sommo pontefice da un certo fastidio interno, che, aggiuntovi le gotte
la diffidenza, il disprezzo, il fastidio, e tutti i guai, che
una specie di condiscendenza forzata, di fastidio nascosto. pavese, 6-314: rise
senza dissimulare nella sua contentezza forzosa il fastidio che provano le donne di essere colte
fotofobìa, sf. medie. sensazione di fastidio alla luce, causata da stati irritativi
ingiurioso); che arreca o provoca fastidio, noia, dolore o vergogna (ed
maffei, 106: ma mi dà gran fastidio / il vederlo vèr me si'freddo
: i fanciulli sono lamentosi per lo fastidio che reca a loro l'apparire di
seccato. -con le fregne: con fastidio. pasolini, 3-255: stava a
amorosa bontà freme anche il lento / fastidio ch'erra nell'usato giorno. bocchelli,
pelati quelli, che dilettandosi di dare fastidio e noia ora a questo ora a
troppo frequente; ché in vero dà fastidio tutto il giorno... star
venuto un frignolo che gli dava fastidio. = etimo incerto.
, di bruciante dolore, di doloroso fastidio; intenso formicolio (del corpo e di
lippi, 1-14: a marte diede gran fastidio; / ma perch'ei non vuol
il piè di dietro cercando di togliersi il fastidio. = iterativo di frugare.
fruscolo dagli occhi: liberarsi da un fastidio. botta, 4-401: pareva anche
il funesto da farsi, e il fastidio vincendo il terrore, si desideravano i monatti
273: le affettazioni poi mediocri fanno fastidio, ma quando son fuor di misura inducono
sacci, ronzoni, zanzare, tignole, fastidio insomma più importuno che velenoso.
nardi, 71: il popolo, per fastidio della viltà e notevoli gagliofferie d'alcuni
. bocchelli, i-i-ii: n'ebbe fastidio, rancore, disperazione: tant'odio
amaritudine; il suo convento non ha fastidio, ma letizia e gaudio.
le languid'alme / la stanchezza e 'l fastidio, e spander gelo / di foco
alcune altre, ne sono in grandissimo fastidio. pallavicino, 10-iii-17: io credo
suoi [uomini], e vedeva con fastidio che qualche volta si accompagnavano a quelli
animo sensazioni spiacevoli (come paura, fastidio, sdegno, disgusto, amarezza,
, acciocché per troppo detto non generassi fastidio, né in poco detto intendere non
nello scrivere] genera oscurezza, la lunghezza fastidio. p. f. giambullari
poco raccomandabili o che suscitano comunque fastidio o disprezzo; tipo di persone spregevoli;
: il cameriere fatto un gesto di fastidio, ridiscese. pirandello, 6-292: a
caldo travaglioso, pioggie sconsolate e un fastidio che non lascia vivere altrui. verga
iii-32-265: confesso che provo un certo fastidio nel vedere i miei modesti pensamenti di
giorno, non gli dava ormai più fastidio. -in età matura.
. figur. grave molestia, turbamento, fastidio. sbarbaro, 1-183: ad una
4. figur. grave molestia, fastidio, grattacapo, seccatura (per lo
mesi a girone per questo oceano con più fastidio che satisfazione. buonarroti il giovane,
, cum quanto cordoglio e affanno e fastidio imo tanto e sì fatto signor di tal
piaceri d'un amore sensuale e il fastidio d'aspettare e il dispetto di non ottenere
agli altri, e meritamente, in fastidio ». gònade, sf. biol
: credo che alla gabriella dessi soprattutto fastidio, con la mia smania di starle
la tonaca gravarle sui fianchi come un fastidio dolce, e la gorgeretta amidata stringerla
e in verità non mi dà gran fastidio il parlarla; ma tu non puoi credere
letizia. g. gozzi, i-22-69: fastidio inerte e squallida gramezza / per tutto
grana2, sf. famil. grave fastidio, seccatura, noia; situazione,
: gratta meno che la chitarra mi dà fastidio. -figur. rompere (il
rogna, una scabbia: liberarsi da un fastidio. -anche: soddisfare un desiderio,
reni a qualcuno: stuzzicarlo, dargli fastidio. giannotti, 2-2-321: ma ecco
piacergli, nulla avrebbe potuto dargli maggior fastidio di questa idea e del turbamento che
grave { un abito): procurare fastidio, disagio. d'annunzio, iii-1-908
lui. -disagio, fatica, fastidio, incomodo, molestia; grave responsabilità
: il un guaio, da un fastidio, da un problema com
caldo travaglioso, pioggie sconsolate e un fastidio che non lascia vivere altrui. n
tempio di artemide gli ispiravano un acuto fastidio. colonne sciocche nelle quali la mole smisurata
venne il siciliano a nina in sommo fastidio, come per lo più veggi amo
soderini, i-588: fa venire a fastidio il bere... il darne a
prima bussola s'illanguidiscono e pigliano in fastidio quella funzione, la canaglia dei fecondatori
mezzo sapore! -come esclamazione di fastidio. -anche: o iddio!
, anche prima di capo- retto, fastidio ed impaccio. -in frasi allocutive
giamboni, 6-206-1: a'litterati è fastidio e rincrescimento a leggere, o udire
turco. -raro. incomodo, fastidio. leopardi, iii-28: saranno a
con la biacca e col rosso che fa fastidio vederle. cavazzi, 203:
), sf. ant. briga, fastidio, preoccupazione. iacopone,
smontato de la rocca tutto imbrodolato di fastidio. nievo, 467: l'erudite declamazioni
tradimenti. -riuscire molesto, dare fastidio. carducci, ii-4-173: pure è
-persona o cosa che reca noia, fastidio, preoccupazione. lippi, 9-68
mescolasse un poco di fastidio. g. gozzi, i-13-196: mentre
: a noi le fasce / cinse il fastidio; a noi presso la culla /
5. difficoltà, disagio; noia, fastidio; molestia; preoccupazione, danno,
o prima o poi susciterà il suo fastidio e la sua collera. cardarelli, 80
, l'uomo a poco a poco senza fastidio s'impadronisce di quella istoria continova e
che procura sofferenza o molestia o fastidio o richiede disciplina; intollerante, insofferente
o da fare impazzare: che reca fastidio o dolore insopportabili. g. gozzi
dell'impazzimento di daniella. 2. fastidio, tribolazione, noia, arrovellamento.
; creare ostacoli, difficoltà; recare fastidio, molestia, danneggiare; fare opposizione
, creare difficoltà; recare danno, fastidio, molestia. fra giordano, 2-12
operazioni dello spirito: recare disagio e fastidio, causare scomodità (nei movimenti del
, disavventura; grana, impiccio, fastidio. a. verri, 2-vi-180:
a star sempre impelagato in questo / fastidio, e darmi schiaffi e contar ore,
ut ', e il verbo * fastidio 'avvizzisce le rose in su le guance
ottimo, i-130: accidia è un fastidio e tedio d'animo; le specie
; arrogante, presuntuoso; che reca fastidio con atti o discorsi importuni (una
.., da l'altro col fastidio e con gli imperversamenti de la gigia;
, tr. [impìccio). dare fastidio, arrecare molestia o disturbo; impacciare
, e io che pieno / di quel fastidio ho il seno, / per una
è di non poca briga e. fastidio a chi ha dell'altre faccende, e
importunare, fr. arrecare noia, fastidio, disturbo con un comportamento molesto o
5. letter. che esprime fastidio o noia. luzi, 2-25:
. -per estens. che arreca fastidio, disturbo, molestia; spiacevole,
impronunziàbile), agg. checon mio sommo fastidio ed indegnazione udiva io stesso è impossibile
trascuratezza. zeno, v-88: soverchio fastidio... sarà per recarle più
seccarsi. -al figur.: provare fastidio, molestia. f. f
ricchezze » della figlia, le diedero fastidio. -ant. affascinante, pieno
maestade perduta. fogazzaro, vi-56: fastidio di certi formalisti farisaici, di certe
intralciare, mettere in difficoltà; recare fastidio, disturbare. a. pucci,
187: si guarda con meraviglia e fastidio chi osa frapporre inciampi, umani e
né sapendo d'altro lato sopportare 11 fastidio della tenerezza, la disperdeva in risate sonore
incòmodo). procurare incomodo; recare fastidio, disagio, molestia; importunare,
. prendersi un incomodo, assumersi un fastidio, darsi pena, disturbarsi (e si
, sf. stato di disagio, fastidio, molestia, imbarazzo; disturbo,
dispendio di tempo o di energie; fastidio, disturbo, seccatura, noia, contrattempo
collo. -ant. sensazione di fastidio, di dolore. bandini, 1-120
. locuz. -essere d'incomodo: dar fastidio; impacciare, ingombrare. caro
alla scuola critica del croce, il fastidio ne cresce tanto che diventa incomportabile a
gran parte, non potei non sentirne qualche fastidio, dubitandomi di molti inconvenienti che in
per il collo. -conseguenza dannosa, fastidio, guaio, seccatura. e.
mista di una gioia che mi dava fastidio. 4. sm.
; dispiacere; pena, noia, fastidio. pier della vigna, o mostacci
increscenza: recare dispiacere, noia, fastidio. giacomo da lentini, 17:
sgradevole; venire a noia, recare fastidio; fare soffrire, causare dolore,
, preoccupazione, noia, stanchezza, fastidio, afflizione. — anche: importare
-trascorso nella noia o nel fastidio, nel disagio (un periodo di
, sf. ant. e letter. fastidio, tedio, noia.
, incresciosissimo). che reca fastidio, noia, disagio, disturbo; che
i lunghi bisbigli nelle sagrestie, mio fastidio e tormento, che i compagni di scuola
presto se 10 beva di mano con fastidio e dispetto. brusoni, 4-i-64:
quella quistione che agl'indifferenti venia in fastidio, e all'italia non facea onore
accidenti, che di rado si pigliava fastidio. = comp. da in-con valore
disturbato; che non riceve turbamento, fastidio, incomodo da qualcosa o da qualcuno
-per estens. sensazione di sordo fastidio. moravia, viii-243: il silenzio
con la parte di sotto gittando molto fastidio o feccia stemperata, infardano due genovesi
infastìdio). ant. venire a fastidio, venire a noia; infastidire.
l'infastidirsi; tedio, noia; fastidio. segneri, iv-312: ma se
(infastidisco, infastidisci). dare fastidio, importunare, molestare, disturbare, tediare
stampar m'infastidì. 2. suscitare fastidio; produrre un sentimento di malessere spirituale
la particella pronom.). provare fastidio, disgusto, ripugnanza; cessare di
infastidire), agg. che prova fastidio; disturbato, molestato; colmo di
. indiscreto e inutile. -che rivela fastidio, scontentezza, irritazione, noia.
, non le dava infatti che pochissimo fastidio. = comp. da in-con
-trice). che reca molestia, fastidio, danno; perturbatore. s
risentimento. -noia, molestia, fastidio. crescenzi volgar., 9-103:
3. che reca molestia, fastidio; sgradito, spiacevole. lamenti storici
ordini di considerazioni si rende sensibile col fastidio che quelle cose disparate, infilate l'
l'affanno del caso di quintilio e 'l fastidio di questo mio mal da gli occhi
gli desse un tristo senso come di fastidio e di stizza. de pisis,
f. frugoni, iv-448: mi dà fastidio..., in questa vostra
, e si proverà, peggio che fastidio, disgusto e nausea. -capelli a
vita cui sì lungo tedio / e fastidio insoffribile accompagna, / or io t'
... ingenera tarli o altro fastidio, e corrompe e guasta i legni.
animo sensazioni spiacevoli (come paura, fastidio, sdegno). -in partic.:
segreti di santa marta, né pigliarsi fastidio di quello che poco c'importa.
: ingombro; intralcio, impedimento, fastidio. fatti di alessandro magno volgar
, che costituisce un peso, un fastidio, un impaccio (una persona).
49: a me... niun fastidio o difficultà arreca che la materia in
. -arrecare danno, molestia, fastidio; impedire. fazio, i-22-8:
s'ingorgia in un suo glorioso / fastidio di tutto, contenta / a'tozzi d'
così malato, il telefono gli dà fastidio, lo innervosisce, e lo usa soltanto
4. senza recare danno, noia, fastidio; senza far male a nessuno;
ant. che reca noia, molestia, fastidio. giacomo da lentini, 14
lui [goldoni], così venne in fastidio altrui, quando le esagerazioni dei grandi
vivuccio gittò una sera una conca di fastidio tristo a dosso a bindo tenghi, funne
chi si lascia abbracciare e vincer da lei fastidio e inquiete di mente, pusillanimità,
da 4 afa ', vampa, fastidio, tedio, inquietudine, provegnente dall'
: s'aggiongeva nell'animo del cardinale il fastidio... che li perturbatori della
8. ant. molestia, fastidio. cavalca, iii-227: egitto.
i viali ed i parterri insabbionati cagionano fastidio. = denom. da sabbione
, 39-iii-48: penelope, oltre al fastidio de'proci,... non sofferse
stato di irritazione, di collera, di fastidio. moravia, ix-41: dopo il
: contro i romanzi moltiplicati sino al fastidio da ispirazioni e reminiscenze feudali o di
cfr. ven. insurimento 'noia, fastidio, rincrescimento '.
quello che, però, mi dava più fastidio era il tono: eccitato, entrante
e mista di una gioia che mi dava fastidio. -figur. incompleto. savinio
. carducci, ii-6-57: oh che fastidio con queste associazioni! con questi interrompimenti
el nostro magnifico zeneral è in gran fastidio, non si vede aver armata da poter
a intepidire, incomincierai a sentire grande fastidio. machiavelli, 531: l'animo a
dei venditori... mi dava più fastidio degli altri e s'intignava a farmi
silenzio, tutto gli riusciva di intollerabile fastidio. pavese, 6-97: pensai molte
di nausea, di repulsione, di fastidio, di ripugnanza. livio volgar.
respingere le reazioni a uno stimolo di fastidio, di nausea, di repulsione,
. -per estens. impaccio, fastidio. g. ferrari, 194:
intralci, difficoltà; recare danno, fastidio, molestia; fare opposizione o resistenza
; creare difficoltà, recare danno, fastidio. tasso, 16-39: vassene
(e talora esprime un senso di fastidio e insofferenza). metastasio, 1-iv-510
in imbarazzo, in difficoltà; recare fastidio, scomodità. -anche: trarre in errore
; contrarietà, contrattempo; preoccupazione, fastidio, disturbo. - anche: ciò
dagli affari, non se ne pigliò soverchio fastidio, e dichiaratolo, alla prima,
2. per estens. che reca fastidio, noia. bacchelli, 2-xix-189:
, in un rapporto amoroso, creando fastidio o preoccupazioni. d'annunzio, iv-1-493
facevano aridi o le davano forse un lieve fastidio, ella ad ogni tratto con la
: non diedi mai a divedere né fastidio né piacere di quella loro invasione, benché
il funesto da farsi, e il fastidio vincendo il terrore, si desideravano
. villani, 1-474: né dee dar fastidio che prima si nomini l'abbordo e
maco e mollificano e riempiono e fanno fastidio. 2. intr. anche
, scacciare (una noia, un fastidio). bracciolini, 2-8-10: l'
raggiunse con la bocca ancora atteggiata al fastidio di quel bacio inzuccherato. -dolce
, 3-1-393: quel che mi dà più fastidio è che, in questa operazione,
, della terra nativa, con un fastidio smodato, irragionato, assurdo e doloroso,
in qualunque età. -non riscattabile da fastidio, uniformità, monotonia, bruttezza.
, e questa tardanza mi ha dato fastidio per l'irresoluzione in che mi teneva
non le spregia, ch'ha in fastidio / il fasto superbioso, e che lo
che causa rabbia, risentimento, sdegno, fastidio, disagio, dispetto; estremamente sgradevole
cose; e li figliuoli, senza fastidio, giocando, si trovano saper tutte
, 318: ringraziandola prima della fatica e fastidio che ha avuto in tener el cavallo
piccola conseguenza, che non mi hanno dato fastidio, né me l'han fatta parer
giovio, i-222: perché io so qual fastidio portino le letre longe a chi tene
, sofferenza; molestia, noia, fastidio. patecchio, xxxv-1-582: se l'
pettinare: accollarsi una noia, un fastidio, una seccatura. c. gozzi
, i-630: coloro cui dà tanto fastidio l'istruzione del popolo, ci vengono a
, 2-v-595: fu invaso da un fastidio lancinante di sé e della vita.
; lasciarsi dominare dalla noia, dal fastidio. fiamma, 1-66: è una
insidie de'mortali? 3. fastidio, noia, molestia. caro,
. 2. senso di disagio; fastidio, cruccio. caro, 12-iii-142:
ho toccato: / che non faccian fastidio, aggiol abbreviato; / finisco esto trattato
4. sazietà, noia, fastidio, insofferenza. 5. maria de'
: i fanciulli sono lamentosi per lo fastidio che reca a loro l'apparire di
alle ginocchia: provare un senso di fastidio, di stanchezza, di impotenza.
, 530: la salamandra essendoli dato fastidio, manda fuori per bocca una sanie lattea
, gli levai da dosso il molto fastidio del quale egli era ripieno. tasso
di capo gli ha dato un po'fastidio. tommaseo [s. v.]
diligenza, quale a noi non dia fastidio o tedio lavorando, e fuggiremo quella
eruzione alla pelle o è pieno di fastidio o altro sudiciume. -di chi è
in casa che andava da sé dal fastidio. linati, 10-93: una luce di
ciccioni stomacosi, che colavan sangue e fastidio. = deriv. dal lat
, 2-52: augusto aggiunse che gli davano fastidio anche quei troppi ebrei che trafficavano per
legate e resolute,... non fastidio, ma diletto grande apporteranno all'udito
e diligenza nostra... tedio e fastidio a'leggitori. b. fioretti,
, scrivo questo discorso: non dia fastidio a v. e. né levi l'
e lambiccata, che dà un senso di fastidio 0 disgusto. e. cecchi
curata e ricercata, fino a provocare fastidio o disgusto; languido, svenevole;
; nausea, ribrezzo, disgusto, fastidio. petrarca, 136-14: già non
689: accioché il lezume non faccia fastidio, sallustio didisio l'empiccava pe'piè di
2. figur. ripugnanza, fastidio, disgusto provocato da perversione morale.
. b. croce, ii-6-282: il fastidio per la rettorica liberalesca e la
aridi o le davano forse un lieve fastidio, ella ad ogni tratto con la punta
: quelle stanze gli davano nausea e fastidio, e se non avesse trovato loro
carina 'di crommelynck] ci dà fastidio. i sentimenti, le parole, le
, non arrabbiano mai né senton alcuno fastidio. soderini, iv-197: un verme
nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammor- bidarlo; e con tutto
: fatto ormai ludibrioso, non si prendeva fastidio né dell'ammalata, né della miseria
turgide nepenti / s'attorce in un fastidio torposo. loria, i-87: entrarono
discorso o rappresentazione che suscita tedio, fastidio, insofferenza, a causa della lunghezza
644): egli, lunge dal darsene fastidio, vi sguazzava sotto]. jahier
giovio, i-222: perché io so qual fastidio portino le letre longe a chi tene
seguire. benci, 1-11: hanno in fastidio le disoneste lusinghe de'sensi. aretino
e di sgomenti, mi diede quasi fastidio. 2. complesso di usanze tradizionali
raccapricciato quanto strenuo, e machiavellianamente feroce fastidio di sé. = comp.
5. figur. oppressione, affanno, fastidio insopportabile; situazione gravemente imbarazzante;
refezione. 12. insofferenza, fastidio. cacciata degli spagnoli, 502:
malagio, sm. letter. disagio, fastidio. -a malagio: in modo disagevole
-ant. malvolentieri, di malavoglia; con fastidio, con insofferenza. sanudo,
a qualcuno: arrecargli grave danno o fastidio. lettera senese, v-203-162: sapi
sconveniente e inopportuno, arrecando disturbo e fastidio. pananti, i-25: a ogni
malevòglie). senso di scontentezza, di fastidio, di insofferenza per cosa che imbarazza
cadente, di quella rosa brancicata gli dava fastidio. 2. disapprovazione, risentimento
luogo verso cui si abbiano motivi di fastidio, risentimento, astio, ostilità.
. che provoca sofferenza fisica, dolore, fastidio, disagio (una malattia, una
-con iperbole: seccatura, noia, fastidio. - anche: impiccio, difficoltà
... / hammi da quel fastidio liberato, / nel quale io mi trovavo
, aveva capito benissimo che mi dava fastidio; ma i maleducati così son fatti
estens. sensazione di inquietudine, di fastidio; turbamento, angoscia; abbattimento morale
ant. e letter. dispiacere, fastidio. -anche: rancore, risentimento.
. ruscelli, 2-493: sapendo il fastidio di molti stomachi fastidiosi e maligni,
nudità emilio ebbe la sorpresa e il fastidio di trovarla somigliante a quella di un
gaiezza malsana. d'annunzio, i-272: fastidio e vergogna ho dei malsani / artifizi
. tollerato a fatica, con fastidio, a stento. papini,
compagni. 2. che reca fastidio, sgradito. rajberti, 5-48:
intenzioni e, anche, scontentezza, fastidio. cavalca, vii-30: mostrare
in ter. per esprimere noia, fastidio, stanchezza (e anche paura,
carducci, iii-23-72: egli non ha fastidio, il tedesco, di cacciare quella mano
il 4 laocoonte ', non ha fastidio di cacciarla entro la putredine brulicante di
, i-67: veggo che vi dànno ancor fastidio quelle rotture dell'orlo [poetico]
et astute femine, già venutoli in fastidio, li cominciorno a fare di gravi e
dànno gran spesa al patrone e gran fastidio e fadiga a gli operanti. cellini
vada il mangiare senza averne più fastidio. -perdere il mangiare: perdere
ch'era nel borgo, per non dar fastidio a quei padri gesuiti, che viveano
incominciato trastullo non ci venisse agevolmente a fastidio innanzi alla sua fine. candido, 156
, i-i-iii: quando tu vedi marcia, fastidio e putredine venire e correre per le
passione, era quella che gli dava maggior fastidio. « e così » domandò con
-figur. provare ripugnanza, disgusto, fastidio, insofferenza. c. dati
poco raccomandabili, che suscitano disprezzo e fastidio, o anche che si comportano in
la carriera. -provare avversione, fastidio, diffidenza. cieco, 36-63:
cava [il legno santo] / di fastidio un che crepi di martello /.
situazione gravosa, penosa, difficile; fastidio, seccatura, incomodo. boccaccio,
3. senso di grande disagio, di fastidio, di irritazione, di preoccupazione;
le bretelle, mascherò un moto di fastidio. 5. far apparire diverso
creatura che al suo fianco dà meno fastidio è un'amica molto elegante la quale
. mattaccino noia, fastidio e molestia recavano, come dal presente
mattanaménto, sm. ant. noia, fastidio, disagio, molestia. alberti
agg. ant. che reca noia e fastidio; antipatico, sgradito.
, odioso, insopportabile, che suscita fastidio, insofferenza. panzini, iv-410:
la varietà d'esse medesime medicasse il fastidio delle genti. l. giustinian,
ella per lo suo uso levi via il fastidio della mente e tanto sia più amata
favola, poiché niuna cosa è di fastidio a'lettori che l'uniformità delle membra
sue. 6. popol. fastidio, seccatura, noia; atto, discorso
: l'importunezza di vuolseo, il fastidio di caterina, lo struggimento d'anna bolena
uomo mentecatto e senza sale il pigliarsi fastidio delle avversità di questo mondo. lancellotti,
qualche cosa, mentre dò loro tanto fastidio. brusoni, 6-10: diceva ben'io
alle città marittime commerciali non recava troppo fastidio la violazion della immunità della loro bandiera
. alle merie!: a indicare fastidio per oggetti divenuti inutili. tommaseo [
e tutto il passato ci sembrerà meschinità e fastidio, e che non merita il prezzo
meschini, ridicoli, amareggiati spesso dal fastidio dei rimorsi. sbarbaro, 2-65: padre
l'esser troppo prolissa, non gli generare fastidio. non vada mescolando nei ragionamenti piacevoli
subito ingiungendo ai ragazzi di non dar fastidio a ser pietro ber- nardone, poiché
gli scritti de'rettorici nostri hanno in fastidio e odio, e ammirano que'di calvo
carducci, iii-23-72: egli non ha fastidio, il tedesco, di cacciare quella
'il 'lacoonte ', non ha fastidio di cacciarla entro la putredine brulicante di
delle navi. pratesi, 328: che fastidio, per esempio, che noia
. moravia, xiii-251: gli dava fastidio di non potere fare a meno, mentre
mettiscandali, gabbaminchioni,... fastidio insomma più importuno che velenoso, gente
e con molti granelletti che non danno fastidio e si mangiano insieme con il midollo
m'intendo bruttare, avvolgendomi nel puzzolente fastidio delle brutte nefandezze di questi imperadori
dalla minacciante alluvione grammaticale, venisse il fastidio delle rifritture dei salviati e buommattei,
altiero minimo avendo le minor cose in fastidio e per le maggiori estimando quelle potersi
può dir, passata, gli dava fastidio il non saper di certo se lì essa
con preghi deboli ragioni, come il fastidio del mare, il quale non poteva
il male del miserere: provocare un fastidio profondo, una sensazione di disgusto e
in miseria e puzzolente sì l'avrai in fastidio. 3. pochezza, limitatezza
: / cosa ch'a marte diede gran fastidio. note al malmantile, 1-28:
io penso / di ripulirvi il capo dal fastidio. pananti, i-90: chi ha
modo!: per esprimere dispetto e fastidio, non volendo rispondere a una domanda.
vital sanitade, ne ho preso quel fastidio che se agravato da cotal male giacessi
-causare una sensazione fìsica di fastidio, di disagio o, anche,
anche con la particella pronom. provare fastidio, disgusto, noia, tedio o,
valore attenuato, di disagio e di fastidio causata da un'alterazione, da un
il cipiglio dell'innominato non gli dava fastidio. [ediz. 1827 (407)
esprimersi, con un'eccessiva insistenza, fastidio, irritazione, insofferenza o, anche
una sensazione fisica di disagio, di fastidio o, anche, di dolore, di
. -che produce dolore o comunque fastidio (l'azione di insetti o di
molesto! -che procura o può procurare fastidio e disagio, danni e rovine (
non mi lascia. -molestia, fastidio. boccaccio, ii-301: manifesto /
sempre contenti. -sensazione fìsica di fastidio. aretino, 13-68: dentro la
facendo loro molto molesto. -dargli fastidio. bibbia volgar. [tommaseo]
! il cuculo! » dissi con fastidio. pavese, 5-107: lassù c'era
né mollezza di troppe vocali, né fastidio di molti monosillabi posti l'un dietro
stomaco e mollificano e riempiono e fanno fastidio e quasi vomito. crescenzi volgar.
, le dissonanze degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella
di noia, di tedio, di fastidio. g. b. doni
suscita una sensazione di noia e di fastidio. svevo, 8-818: si lagna
una sensazione sgradevole di noia, di fastidio (una musica, una voce,
. montandoci al naso, ci danno fastidio. d'annunzio, v-i- 305
sepolto da un pezzo sotto la mora del fastidio. 4. ant.
più travagliosa e morbo che dia più fastidio e addolori maggiormente ognuno quanto il morbo
, della madre gli dava pena e fastidio. ojetti, iii-221: penso alla
-al figur.: piccola molestia, fastidio leggero e frequente. tommaseo
morselletti e ricevono le cose masticate con fastidio e beono in bicchierini a sorsi,
). -anche: che causa grave fastidio spirituale, tedio insostenibile. g.
. -che determina profondo disagio o fastidio, intensa sofferenza fisica o spirituale;
morte: causare o provare noia o fastidio o molestia intollerabili. manzoni,
sarà la loro morte. -provocare fastidio insostenibile. francesco da barberino, i-177
snaturata. 16. che arreca gravissimo fastidio, disagio o tedio insopportabile; estremamente
8-120: sarà una pena, sarà un fastidio; ma poi vedete sciogliersi il mortorio
mosca. 10. assillo, fastidio. capuana, 1-i-382: cacciava via
pizzico di mosca: non procurare alcun fastidio, non recare alcun danno. aretino
i quali montandosi al naso ci fanno fastidio e risentire: onde si dice: e
amore. -situazione che provoca fastidio, che crea difficoltà. fra
venire la mostarda al naso: provare fastidio, sdegno o rabbia; perdere la
lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio e delle variazioni d'esse ricreazione e
, udito l'amaro motteggiare e il fastidio di una parte de'suoi spettatori,
: mi rende certo che non reputerete fastidio il fare un motto con seco in giovamento
non è uno de'miei diletti il dar fastidio altrui. niccolini, 2-2-5: non
piè di dietro cercando di togliersi il fastidio, con la movenza del levriere che si
tuoi; più non si stuzzichi / questo fastidio, che a bastanza ammorbaci. p
; manifestare, emettendo voci incomposte, fastidio, disappunto o stupore o anche turbamento
, spavento, fatica, rassegnazione o fastidio, repulsione, noia, oppure piacere
mugugni e brontolìi malcontento, disappunto, fastidio, risentimento. de amicis, xiii-51
le grinze di galba movevano riso e fastidio. tasso, 14-502: alete è
, che causa rabbia, sdegno, fastidio. leopardi, 749: afferma eh'
muso: manifestare disgusto, ripugnanza o fastidio, disapprovazione; assumere un atteggiamento di
non potevo mostrar altro che il mio fastidio per la letteratura e per la ideologia,
come espressione esclamativa che denota noia, fastidio, impazienza. tommaseo [s
levatevi suso, ché son oggimai in fastidio a ognuno queste vostre napolitanerie. alamanni,
. sacchetti, 157: or che fastidio è questo a darmi stimolo / per
smorfie di chi vuol mostrare sussiego o fastidio. nasétto, sm. naso
naso: fare una smorba quale espressione di fastidio, di noia, di disapprovazione,
qualcuno: dargli noia, molestia, fastidio; arrecargli disappunto, dispiacere; offendere
andarvi a curiosare; recare molestia, fastidio. baldovini, 2-66: ho detto
alfine in nausea, e tornerannovi in fastidio a voi medesimi le vostre spur- cizie
. -con significato attenuato: senso di fastidio, d'irritazione; avversione, noia
. sto. 4. senso di fastidio e di noia provocato dal lubrano,
, riprovazione, disprezzo; che provoca fastidio, irritazione, noia; scostante,
, sdegno, disprezzo, o anche fastidio, tedio; irritare, dispiacere,
. 2. figur. che provoca fastidio; spiacevole, sgradevole. de
di sdegno, di irritazione, di fastidio. da molino, lx-3-65: così
nauseato! -che provoca disgusto, fastidio. piovene, 6-114: il
schiumosa. 2. con grande fastidio, con grande molestia; schifiltosamente.
, sdegno, avversione, o anche fastidio, disagio, molestia; = denom.
4. che prova ripugnanza, fastidio. - anche sostant. carducci
suo. -provocare insofferenza e fastidio, essere insopportabile, annoiare.
genere, in diciottenni ch'ebbi il fastidio necessario de'litigi in prò della mia
nèfa, sf. ant. noia, fastidio (in partic. nella locuz.
accostato ad afa nel significato di 'fastidio '. nefalismo, sm.
dal persistere del cielo nuvoloso (il fastidio, la malinconia). 5.
e turgide nepenti / s'attorce in un fastidio torposo. = voce dotta
alla miccia... anceschi sentiva fastidio delle querimonie neroniane dell'amico.
. sanno che, mangiando e bevendo sanza fastidio o pensieri, avrano più pieni
nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammorbidarlo. -in una raffigurazione
non li salta netti, non vi dia fastidio. monti, 13-701: visto
/ cosa ch'a marte diede gran fastidio. note al malmantile, 1-26: 'uscir
carbonata, / non si piglia un fastidio di niente. goldoni, ii-893: avete
schifata o scontenta; manifestare ripugnanza, fastidio o disapprovazione. carducci, iii-17-400:
attenuato: che provoca sensazioni di fastidio, di irritazione, di insofferenza
il nodo gordiano: come impedimento o fastidio grave, da cui ci si deve
, da un torto ricevuto; molestia, fastidio. - anche: disagio,
di preoccupazione, di affanno, di fastidio. patecchio, xxxv-1-588: canzoneta,
finir cotanto a noglia. -sentirne fastidio (anche in formula di cortesia);
dalle occupazioni solite; procurare impaccio o fastidio; annoiare. leonardo, 2-645:
una difficoltà, un problema, un fastidio, un impedimento o un ostacolo; mettere
disgusto, dispiacere o dolore; dare fastidio; molestare, offendere, vessare.
arrecarsi a noia: provare disgusto, fastidio o anche dolore; aversela a male.
. 7. costituire motivo di fastidio, di disgusto, di insofferenza o
ancor viva. 13. provare fastidio e molestia. andrea da barberino,
fece inappuntabilmente il suo dovere. -provare fastidio, insofferenza o sazietà, noia.
ghislanzoni, 18-126: noiata da quel fastidio, umiliata da quella deformità uscita dalle
presenta il mio ritratto, donatela al fastidio e all'impazienza ch'io provava per
ant. e letter. che provoca fastidio, disgusto, noia; sgradevole,
nòlo, sm. ant. noia, fastidio, disgusto. patecchio, xxxv-1-585:
. in maniera che arreca noia, fastidio, molestia, disagio; in modo irritante
riscontri altrove. -provando noia e fastidio. nievo, 509: -doveva io
2. in senso concreto: noia, fastidio. carducci, ii-15-273: ecco quel
(superi, noiosissimo). che suscita fastidio, irritazione e insofferenza con il proprio
5. che causa noia, fastidio, stanchezza; incapace di suscitare interesse
noiosissimo. -che procura o può procurare fastidio e disagio, o anche danni e
parere noioso: provare un senso di fastidio, di tedio della vita. jahier
). ant. provare disgusto, fastidio o una grave molestia. guittone,
ottimo, i-130: accidia è un fastidio e tedio d'animo: le
devo zione, tristizia, fastidio di vita, disperazione. =
. -liberarsi di ciò che produce fastidio, irritazione. e. cecchi,
fatta in nave da'passeggeri o mercanti per fastidio del mare o paura di vascelli armati
di qualcosa: esserne stufo, provarne fastidio e molestia, non poterne più.
negli occhi di qualcuno: costituire un fastidio, una molestia, una seccatura;
[rosmarino] le creature che sentono fastidio di stomaco o altre infermità occulte.
ancora usciti della gioventù che un espresso fastidio dell'esser loro gli aveva universalmente occupati
con enorme fatica, come soverchiato dal fastidio. pratolini, 10-43: io col
in alcun pregio; provare noia, fastidio, disprezzo per qualcosa. f
; che considera con noia, disprezzo, fastidio. fiore di virtù,
voglia, di mala grazia; con grave fastidio, pena, molestia. cicerone
17. causare una sensazione fisica di fastidio, di disagio, di dolore (
. 7. avversione, malanimo, fastidio. latini, rettor., 196-2
fallaci piacevolezze. -che causa fastidio fisico o sensazioni eccessive e quasi intollerabili
-per estens. che suscita disagio, fastidio psicologico, turbamento; che è causa
, che aveva al centro delriride il fastidio di una moneta. olà, oilà
-avere in oltraggio qualcosa: provarne fastidio. burchiello, 2-29: mostrando aver
o, con valore attenuato, di fastidio, di irritazione, di disappunto; mancanza
ombràggine, sf. letter. senso di fastidio e di tedio, noia, tetraggine
di vizi. 11. indurre fastidio, timore o sospetto, turbare.
{ onbróne), sm. ant. fastidio, preliminare stucchevole e tedioso (nell'
usante (e si contrappone anche all'artegran fastidio e fadiga a gli operanti. magazzini,
provoca una sensazione di noia, di fastidio; che desta scarso interesse; privo di
esserne sazio, averne disgusto, provarne fastidio. n. secchi, 33:
-che prova una sensazione sgradevole di fastidio opprimente. comisso, vi-37: privati
mentire. 7. molestia, fastidio, assillo. ghislanzoni, 14-127:
di disagio, di imbarazzo, di fastidio o, anche, di irritazione.
eternali. -che dà un senso di fastidio, di noia, di angustia mentale
: ci opprimiamo ormai per forza col fastidio infinito di questa immutabile realtà convenuta e
soffrano. 19. procurare fastidio, molestia, noia, crucci (
che lo stomaco / senta domani / fastidio insolito / di stare in briglia / nell'
, 6-87: se ti dà tanto fastidio, ottùrati le orecchie. -non
orecchi di qualcuno', costituire motivo di fastidio, di molestia. tansillo, 1-289
, / tutta d'orgoglio e di fastidio piena. tasso, 8-82: irriverente,
3-397: chi è che ci dava fastidio? se ci avrebbero coperti d'oro per
uso enfatico, per indicare turbamento, fastidio, disgusto. cicognani, v-2-2io
, ai quali il mangiare è venuto in fastidio, che contuttoché li sieno posti innanzi
: sentiva di sé una sorta d'orroroso fastidio che dava un rimorso morto.
una specie di orticaria che mi dà gran fastidio. lucini, 4-34: il tutto
, anche, una sensazione sgradevole di fastidio; ardire, arrischiare; permettersi di
-particolarmente sguaiato, scomposto; che suscita fastidio (una risata, un urlo).
che la brevità genera oscurezza, la longhezza fastidio. piccolomini, 10-160: assegnar nuovi
non l'accompagni * / si converte in fastidio. pacichelli, 1-107: si vive
, di terrore, di orrore o di fastidio, di disagio, quali avere un
che costituisce impedimento o procura preoccupazione, fastidio, irritazione (anche nelle locuz.
nel tempo, che si ripete apportando fastidio. parini, giorno, iv-641:
lungo tempo, che causa molestia, fastidio, dolore. i. andreini,
uscendo fuori ristucca di subito e fa fastidio. = voce dotta, lat
cristo. -che reca disagio, fastidio; opprimente. de marchi, ii-429
. la sua silenziosita ottusa mi recava veramente fastidio. montano, 1-241: fatiche tutte
espressione usata per indi care fastidio, impazienza, rincrescimento o an
tutta morbidezza, moine, maldicenza e fastidio. misasi, 6-ii- 160:
inserito, fino a suscitare noia o fastidio). ristoro, ii-14: questa
stato nel suo male più tosto in fastidio grande per la violenza del rimedio che
9. scherz. che procura fastidio e molestia; maledetto, dannato.
-essere una paglia negli occhi: recare fastidio, noia, danno.
. ruscelli, 2-493: sapendo il fastidio di molti stomachi fastidiosi e maligni
a questi tali di malignare e di dar fastidio e tirar le persone in necessità di
palle!: per indicare noia, fastidio. ar basino, 11-109: -ma
rottura di palle: intensa noia o fastidio. bianciardi, 4-30: vi canterò
-rompere, scocciare le palle: recare fastidio, disturbo, noia.
-la sensazione di pesantezza, di fastidio oculare che precede il sonno.
non l'ho messa perché mi dava fastidio ». pratolini, 4-85: matilde
quando sia vecchio non credo che darà fastidio. -panno mischiato: quello confezionato con
di imbarazzo, di impaccio, di fastidio. e. cecchi, 6-310:
qualche paolo non può essergli di gran fastidio. c. e. gadda, 6-105
uomo, udito l'amaro motteggiare e il fastidio di una parte de'suoi spettatori,
pappolata, mandata fuori a forza dal fastidio delle cose moderne. dossi, 1-i-194
pure se mi ami, che hai fastidio di tutto. = dimin.
diligentemente disteso e appianato, rimossone ogni fastidio e di cavità e di prominenze e renduta
e consigli (talvolta provocando insofferenza e fastidio, con riferimento al personaggio antropomorfico del
giorno in giorno tanto le crebbe il fastidio che, quando udiva picchiare il martello all'
., 9-99: si tolga ogni fastidio, che 'l tempo del verno contrasse
casa vostra, ma che non senza fastidio ancora era sentito ricordare. betussi, xliv-
lettori spirituali, ancora le piacevolezze a fastidio, il medesimo libro che avete in
, sfortuna, miseria, indigenza, fastidio, pena (per lo più nelle espressioni
se il passato non n'è venuto in fastidio. duodo, lii-15-82: dice tre
paternostri a qualcuno: importunarlo, dargli fastidio. p. nelli, 1-2 (
a ritirarsi. -subire incomodo o fastidio. fra cherubino, 3-146: meglio
le patisce. -portare indosso senza avvertire fastidio (un indumento, un abito)
o come causa di sofferenza o di fastidio (una condizione climatica).
bacchelli, 1-ii-120: a voi dà fastidio che asciughino la vailazza, per amore
. llo pazziar che fai, / che fastidio a li santi / ne verria certo
perfetta, un brusio intenso, il fastidio e il dolore della puntura, la
rapai- lina, se ne dava poco fastidio. p. petrocchi [s. v
veronica. -seccatura, molestia, fastidio. giusti, 11-86: povero
] spesso in leggendola mi riempie di fastidio per lo continuo incontro di parole latine
e di seccature. - anche: fastidio, grattacapo. strascino, xxi-n-949:
. 2. figur. senso di fastidio, noia. caporali, i-78:
pelati quelli che, dilettandosi di dare fastidio e noia ora a questo ora a
nella cute quella pnirigine svegliano e quel fastidio che senza sopportazion non si nomina. muratori
. -con valore attenuato: molestia o fastidio lieve, fisico o morale. giacomo
penosamente, irato, incomprensibile. -con fastidio, con disagio; con vivo disappunto.
in modo stentato, faticoso, che rivela fastidio, sofferenza o ne è determinato.
-non poterci pensare: di quanto arreca fastidio, dolore, angoscia, disgusto,
come volgare imprecazione di insofferenza, di fastidio, o anche come intercalare grossolano.
fare una pera 'implica espressione di marcato fastidio e insofferenza come in 'va'a
crucciare, angosciare; provocare pena, fastidio o, anche, imbarazzo. giamboni
imperatore non poco receverebe di tal perdicta fastidio, apparecchiò uno magno et ornatissimo convito
sicinio, 1-8: vi andate pigliando tanto fastidio per ritrovare un figlio,..
io non posso più sofferire questo tuo fastidio: dio il ti perdoni! michelangelo,
ma più presto suol venire in odio e fastidio. guicciardini, 2-2-108: quelle [
: più m'ho sentito pericolato dal fastidio del dormire e del mangiare che per la
. -con valore attenuato: che procura fastidio, che è causa di dispiaceri.
segomo, fece sentire a questi un fastidio nauseoso. 3. che riesce
io ragionando della verità ti sia in fastidio, sarà egli da non tacere.
interesse estetico. -costituire motivo di fastidio, di tedio. bellori, i-51
suo dolore. -molestia, fastidio arrecato a una persona. fanzini,
2. figur. ant. fastidio. guittone, xv-28: amistà li
ne teme! -che dà molto fastidio, di cattivo gusto (uno scherzo
. che provoca noia, tedio o anche fastidio, irritazione, disagio col comportamento,
labbro a momo. 6. fastidio, noia. -essere, tornare a pesanza
, di angoscia; provocare afflizione, fastidio, insoddisfazione, preoccupazione o anche noia
importuno, fastidioso, noioso; dare fastidio, essere di peso a qualcuno (una
spiritualmente o fisicamente spiacevole; disagio, fastidio; traversia, disgrazia, sventura;
seria responsabilità, di impegno, di fastidio per altre persone, dalle quali in
e ladre, / da venire in fastidio a mille rome, / voi, la
svolgendosi secondo meccanismi alterati, crea grande fastidio all'organismo (un processo fisiologico)
-rompere i petronciani a qualcuno: recargli fastidio. borsi, 1-101: non solo
portava su, tornò subito indietro pel fastidio che gli dava la natura addomesticata e
lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio e delle variazioni d'esse ricreazione e
di cui che ne speri altro che fastidio? beltramelli, ii-640: era di quei
/ li quai non hanno le code a fastidio. costo, 1-42: era tanto
piaga!: per esprimere irritazione, fastidio, in partic. nei confronti di
lagna insistentemente e pedantemente, procurando fastidio. baldini, 13-vili: guarda
drizzate lo 'ntelletto, ch'è 'n fastidio / a dir che stia così 'l tempio
offro al pubblico, dee parere un fastidio. e io sento tanto più rossore di
rustico, xxxv-ii-361: fastel, messer fastidio de le cazza, / dibassa i ghebellini
9. assol. provocare disturbo o fastidio. magalotti, 20-126: un ambiente
sofferenza fisica o, almeno, di fastidio). -in partic.: essere
della nostra miseria presente per odio d'ogni fastidio e d'ogni fatica.
., vi-86: picciolo e con fastidio è il tempo della vita nostra. pegolotti
di chi, a pena uscito d'un fastidio, gli sopraggiugne l'altro.
con la propria invadenza, dargli fastidio. nievo, 9-116: d'
: per indicare l'impaccio, il fastidio, l'ostacolo causato, volontariamente o
giustificato il mio naso, che tanto fastidio recato aveva allo stitico fiscale.
lografa? cassola, 4-203: le dava fastidio..., con quei capelli
: non diedi mai a divedere né fastidio né piacere di quella loro invasione,
frutti d'egitto, ed ebbono in fastidio la manna che dio piovea loro dal
scivola! -fare piovere: procurare fastidio per il modo lezioso di parlare,
se proprio non bagnavano cominciavano a dar fastidio. luzi, 3-41: esce sole
2. figur. che provoca fastidio per la prolissità e la monotonia,
pippite leonate per tutta essa che dànno fastidio al masticare. = dallo
una conca di piscio e d'altro fastidio tristo a dosso a bindo tenghi in calzoraria
ciò che causa molestia, disagio, fastidio. esopo volgar., 5-185:
, chenti ebbero i nostri antichi in fastidio. angiolieri, vi-293 (2-1):
figuratamente per grave pensiero, cura, fastidio, affanno di spirito, agitazione. 'co
sono di natura più presto da recar fastidio che non vantaggio all'imperadore, o risguardino
bacchelli, 1-ii-120: a voi dà fastidio che asciughino la vallazza, per amore delle
. -anche in senso attenuato: dare fastidio, solleticare. a. f.
moscherino. -figur. molestia, fastidio. f. f. frugoni,
dell'interlocutore, anche iterato, indica fastidio, disappunto, poca propensione a soddisfare
quelli amici non tomaranno più a darvi fastidio, ché gli ho scossa la
senza mai gemere per nausea o per fastidio. -prodotto scadente, di scarto,
infastidisce... e poi dal fastidio passa alla collera... e poi
: la copia... genera fastidio, perché è di disposizione male ordinata
è molto semplice e positivo per manco fastidio. g. f. morosini, lii-5-322
, evento che produce conseguenze spiacevoli; fastidio, molestia fisica o morale (ed
. posola. -anche al figur.: fastidio, molestia, preoccupazione.
monotono delle cicale senza sopire il mio fastidio, io pensavo agli eventi prossimi,
dell'anima nostra. 4. fastidio, angustia continua e urgente; segreto
stanno in un angolo senza però dar fastidio. -per postiglione: per mezzo
: non essere ingombrante, non dare fastidio. graf, 5-887: la verità
e meritamente, mi venne un subito fastidio di tutte le donne, veggendo una
] e quella del donatore e il fastidio ch'io le reco. de sanctis,