tale o tal altra cosa, o farsene bello. quanti scrittori meschini oggi non
1-330: abbranca uno dei soldati per farsene scudo. nievo, 197: lo
osservargli: e questo si facilita col farsene tale abito che s'abbino freschi
a beffo studio prolungano le faccende per farsene una vigna. nievo, 37: correva
lo stendardo: promuovere un'impresa, farsene capo. b. davanzati, i-54
concede ad altro un valore qualunque, senza farsene dare immediatamente il contraccambio, ma stipulando
1-189: appallottolò una vecchia camicia per farsene un guanciale. 2. rifl.
: gli amici della libertà cominciarono a farsene appoggio [di pio ix]; i
tanto arroventato quanto bisogna all'uso da farsene, non lo dirò arroventilo; né
tanto arroventato quanto bisogna all'uso da farsene, non lo dirò arroventilo. idem
pavoneggiarsi nelle loro nuove assise e a farsene argomento di conquista sul cuor delle belle
a una rivista. -anche rifl.: farsene socio. 4. unire,
-alv astratta: distrattamente, senza farsene accorgere. i. nelli,
l'ha veduta, che concetto malvolentieri potre'farsene. idem, 273: un
bastoncino davanti a sé, come per farsene un baluardo. cattaneo, iii-4-7:
meglio tirarlo su per la bottega, e farsene il baston della sua vecchiaia. pratolini
una persona, di una cosa; farsene beffe: e indica dispregio oltre che
pavoneggiarsi nelle loro nuove assise e a farsene argomento di conquista sul cuor delle belle
bene ch'era sicura di finire col farsene amare. cicognani, 1-195: prima di
usurperebbe il portarglieli [i doni] e farsene egli bello senza i padri. paoletti
acqua può unir particella con particella e farsene bollicine qui più e qui men grandi
filosofo, basta esser uomo per non farsene a dubitare? c. dati, i-380
qualcosa; preoccuparsene, darsene pensiero, farsene un problema. sacchetti, 83-34:
e che quegli altri son fantocci da farsene beffe. vallisneri, iii-379: buccia.
o d'un pizzicagnolo ricco che vuol farsene un marito. 3. locuz
indicò come cosa di cui non sapesse che farsene, il gobbo, seduto in un
d'olivo: l'aveva tagliato per farsene, quando / fosse seccato, bastone.
un par di calzonucci corti corti / da farsene i più belli spauracchi. beltramelli,
all'uso della vita dell'uomo per farsene fortissime funi. le frondi simigliano a quelle
le innumerevoli combinazioni che son possibili a farsene, conterranno per avventura gli epigrammi di
uscito questo manoscritto, poiché gli era riuscito farsene un bell'onore. de sanctis,
canzonarlo. -mandare qualcosa in celia: farsene beffe. salvini, viii-151: e'
allargare il credito di dio, farsene tacitamente garanti, diventargli in certo senso soci
bene ch'era sicura di finire col farsene amare. 3. dimin.
figur. prendersi gioco di una persona, farsene beffe. - anche: accoccarla a
scabili non sieno rappresentati, può farsene la stima in de naro
stenti insieme due parti, né può farsene la seconda, che 2. figur.
. nascondere abilmente, fare qualcosa senza farsene accorgere; dissimulare. borgese, 1-177
ha veduta, che concetto malvolentieri potre'farsene. marino, 12-44: tra queste solitudini
. -avere coperchio di qualche cosa: farsene difesa, riparo, nascondiglio. dante
il buon uomo ha la pecca di farsene venire una copia [d'un qualche
par di calzonucci corti corti, / da farsene i più belli spauracchi. serao,
. idem, 35-38: non può farsene di meno ne'liquidi più corpolenti e
il querengo rispose, almen costringete a farsene correo (per usar questo vocabolo de'
il buon uomo ha la pecca di farsene venire una copia [del libro] subito
. -farsi coscienza di una cosa: farsene scrupolo; pentirsene. cavalca,
-prendere coscienza di una cosa: farsene scrupolo, scandalizzarsene. g.
. -recarsi una cosa a coscienza: farsene scrupolo, considerarla una colpa.
ha veduta, che concetto malvolentieri potre'farsene. tasso, 6-30: e veloce
, allargare il credito di dio, farsene tacitamente garanti, diventargli in certo senso
la divina magia di questi pensieri senza farsene ragione nel suo criterio di medico.
: tramare ai danni di qualcuno senza farsene accorgere. segneri, iv-361: artifizio
, consiglierà sempre i governi a non farsene autori con il sistema regolamentario. cesarotti,
, aveva preso al bi- gallo per farsene un garzone. bacchelli, 1-ii-12: tutto
dei psicologisti, e dall'abuso solito a farsene presso i fautori del panteismo germanico.
parti fuoco nella città, e poi farsene signore: e sarebbegli venuto fatto,
idea di accarezzare un essere debole e farsene lo schiavo e il difensore. cicognani,
dispetti; rallegrarsi delle disgrazie altrui, farsene beffe. petrarca, i-1-119: chi
dice altrove berchet stesso, sino a farsene un idolo. soffici, v-1-220:
dirvela, questo è un quadro da farsene qualche conto et ogni giorno più piace
condizioni di una persona al fine di farsene un giudizio. bernari, 5-264
di meditare il dolore, e di farsene una ragione coi mezzi e la forza quotidiana
sottoposti a creare l'equilibrio instabile e farsene dominatore, ma pur la spinge facendo
, e non per lucro, ma per farsene un'idea. -donna uomo,
riunendone o pressandone le foglie per farsene un riparo. = voce dotta
roma non declinò il pericoloso onore di farsene capo. = voce dotta,
il ferro ematitico, e dice farsene colore cardinalesco, cioè pagonazzo, perché
le braccia frondose / che potrebbe farsene. d'annunzio, v-1-171: i fantasmi
in buoni magazzini per vendersi, e farsene esito a'debiti e soliti tempi.
ipse, sì che col genere femminile debba farsene 4 essa ', o col plurale
faccitimuli, alcuni sono da ridersene e farsene beffe. = v. facimolo.
, 15 e 16, non è da farsene maraviglia, perché dovettero fallire tutti coloro
sempre son falsi: né si vorrebbe farsene anche beffe affatto, e dispregiarli del
, 8-49: i proverbi non sono da farsene beffe. galileo, 3-4-173: né
interrogare l'opinione dell'universale, per farsene prò a reggere la cosa pubblica. cicognani
dei parioli. -non farne o non farsene altro di qualcosa: non pensarci,
mettermi. -non sapere che farsene di qualcuno o di qualcosa: non
nostra ammirazione mostrava di non sapere che farsene. pavese, 8-235: delle donne
reca in su 'l saldo, smaccarlo col farsene beffe, e quando egli beffeggia,
, i-84: tanto non sa che farsene il parnaso / d'una campana fessa
di maniera tale che può filarsi e farsene le vesti intere, supera a tutti
raso ed il velluto, / e farsene poi gli abiti e i calcetti / in
nostra ammirazione mostrava di non sapere che farsene. 6. figur. impresso
fra i padri i più melensi popolani e farsene schermo, colà i partiti popolari in
a godere d'un nulla, a farsene uno spettacolo, un privilegio,
altri gli pigliasse il di sopra nel farsene guida, e non sapeva dall'altro
destinati a restare nel cassetto, e farsene il principio, quasi, di una
specialmente dei grani per la frumentazione da farsene al popolo. 2. ant.
uso della vita dell'uomo, per farsene fortissime funi. caro, 5-696: [
cassa, / e quella fune per farsene un laccio / alla gola. a.
gabbo di qualcuno o di qualcosa: farsene beffe, prendersene gioco; infischiarsene,
solvibilità, allargare il credito di dio, farsene tacitamente garanti. baldini, 3-29:
gatto di masino: stare attento senza farsene accorgere. periodici popolari, ii-263:
, come di discorso: e potrebbe farsene un trattatello rettorico, che non sarebbe
giocargli un brutto tiro, ingannarlo, farsene beffe. fiore, 58-6: le
o per gioco qualcuno o qualcosa: farsene beffe, divertirsi alle sue spalle,
gioco di qualcuno o di qualcosa: farsene beffe, burlarsi, divertirsi malignamente alle
scenda, / per porle il giogo e farsene signore. parata, 4-1-171: tutte
tante gioie delle defunte mogli: che doveva farsene? le mandava alla nuova fidanzata,
i ricordi con cui lo raffrontavano per farsene un giudizio. -in relazione con
qualcuno o con qualcosa: aderirvi, farsene fautore. machiavelli, 7: e
. -dare governo a qualcosa: farsene una ragione, rassegnatisi. maratti
. m. adriani, i-40: per farsene grado con menesteo, conducendo teseo sopra
fra i padri i più melensi popolani e farsene schermo, colà i partiti popolari in
di qualcosa: darla per certa, farsene mallevadore, scommetterci su. de roberto
che gli mandasse del drappo nero per farsene un'altra. d'annunzio, iii-x-481:
. -farsi guasto di qualcosa: farsene una preoccupazione esagerata, un motivo di
a lionardo da vinci che ne approfittò per farsene un igrometro. c. ridolfi,
... è pretta crusca da farsene imbratto a'polli. d'annunzio, ii-325
impudenza di caio bebbio tribuno, per farsene scudo contra le leggi e gli oltraggi
ribellione, l'insegna della rivolta: farsene promotore, mettersene a capo.
xiv-273: il pubblico non sa che farsene dei romanzi, vuole l'inchiesta giornalistica ben
di nessunissimo uso, anzi dannose, per farsene uso dagli uomini, anche per medicina
4 inguazzarsi ', inzupparsi di guazza. farsene un mecenate. govoni, 1061: era
corpo ad insignorirsi de l'animo e farsene tiranno. marino, vii- 483
una cosa in un dato modo, farsene una certa opinione. -anche: giudicare
la più bella apologia che mai possa farsene. carducci, iii-6-155: de'due sonetti
cosa: darsene pena, angustiarsene; farsene scrupolo. nievo, 319: non
vita altrui nelle più intime esercitazioni, farsene il critico e l'humorista.
sul fuoco, invelenire il dissidio e farsene un potente alleato. 9.
ne ordinasse al popolo il pagamento da farsene a i leviti. cattaneo, xxxiv-383:
qui cresce ancora, / ma per farsene strame / i muli tuoi: qui la
di qualcosa: attribuirsene il merito, farsene vanto. tommaseo [s. v
, delle sue gioie rallegrarsi, anzi farsene partecipe, della sua luce irradiarsi.
rivedeva tenero, ardente, bramoso di farsene amare come egli l'amava. 26
, o per malignità naturale o per farsene merito, dicano e facciano sapere ch'
donne che si guastan la faccia per farsene una maschera! -strato di materie
altro; cioè da muovere essa vergine a farsene mediatrice. de sanctis, 11-303:
pubblico dileggio, schernirlo, deriderlo, farsene beffe con maligna soddisfazione. allegri
. — menare gabbo di qualcuno: farsene beffe. livio volgar., 2-312
superiore, non è certa- ìnente da farsene maraviglia. -avere, tenere qualcuno
lavorato e lo sparto, essendo manifesto farsene magior consumo da'legni mercantili che non
... f tanto non sa che farsene il parnaso / d'una campana fessa
. con altri fiorini vecchi, e farsene dar l'aggio o miglioramento d'accordo
e sparve taciturna rimuginando, per non farsene sfuggire una, la minuta delle commissioni
burlarsi di qualcuno o di qualcosa, farsene beffe. sigonio, 25: dionisio
un determinato concetto di una persona, farsene una certa idea, valutarla in un
. l. bellini, ii-42: farsene poi gli abiti e i calcetti [
d'acerbe verità sui molti che pretendono farsene educatori, al dì d'oggi, materialisti
me, vedrai che non son cose da farsene maraviglia. nievo, 76: io
suo continuo ricatto verso i governi, a farsene una moneta di minaccia e di scandalo
sensi di 'politeisti 'invece di farsene il punto focale che li coordini e
correre la mormorazione perché non sanno che farsene; si stanno maturando giorni ben
/ mostri di ferro e fuoco / per farsene inghiottire / sulla funesta linea di confine
non s'udia / nel campo saracin farsene motto. tasso, 10-51: se
qui cresce ancora, / ma per farsene strame / i muli tuoi: qui la
a un tratto, e come senza farsene accorgere, il bosco aveva mosso e che
gioia / e nausearla a segno di farsene una noia. muratori, 9-137:
li ricordi [l'avaro] di farsene bene. chiaro davanzati, v-18:
monumentalità rigorosamente allineata o biancheggiante. a farsene insomma una idea troppo freddamente neoclassica.
di finezza secondo gli usi che dee farsene. serve alla depurazione degli sciloppi,
quantunque poi della neve non sapessero che farsene. 2. che minaccia neve
'precisa 'sulla quale appoggiarsi per farsene uno schermo al * niente 'che
gioia / e nausearla a segno di farsene una noia. algarotti, 1-iv-99: credette
sensi di 'politeisti 'invece di farsene il punto focale che li coordini e li
modi, rine. quasi senza farsene accorgere. a. monti,
, per le stime da farsene. f. galiani, 4-298: trovandosi
proscrizzione e con la guerra civile per farsene tiranno, non dimeno parte col fingere di
-rendere buon odore a qualcuno: farsene stimare, apprezzare. gualdo priorato
gli uomini graffiano la tua pelle per farsene ricovero, incidono i tuoi fianchi con
spese, / volle almeno lo zio farsene onore. tommaseo [s. v
di nizza e dell'altre sue terre farsene a poco a poco padrone.
dovrebbero accettare senza riserva il programma e farsene organi in firenze e toscana. leoni
più al fasto e al lusso, da farsene moneta. tommaseo, 5-160: in
[rispose] che non sapeva che farsene e come esitarle per far danari. a
tutti i passi più difficili et in farsene padrona assoluta, e'superò messer giovanni
giuochi pancraziasti di grecia possono colla fantasia farsene il quadro. = voce dotta,
-tagliare il panno sugli altri e farsene un vestito per sé: fare progetti
tagliare il panno su gli altri e farsene un vestito per sé. -approfittare
a un oggetto in movimento, non farsene superare. tarchetti, 6-i-648: trascinato
annunzio, i-84: tanto non sa che farsene il parnaso / d'una campana fessa
, quando cogliendo i fiori per farsene ghirlanda si scorge sopra un nobile peregrino
appartenente alla classe patrizia ed essa volesse farsene patrona, la cosa andrebbe assai bene
: 'patteggiare coll'iniquità 'è un farsene complice e zimbello. -in relaz
gli spostamenti di una persona seguendola senza farsene accorgere. -anche: chi segue con
invecchiano, che muoiono, e soffrirci, farsene pena, temere di offenderli.
che persuasivo... e può farsene il superlativo 'persuadentissimo', che da 'persuasivo'
passeggierò, una riga equivoca, e farsene un pegno d'obbrobrio contro l'uomo
. -vivere a peso di qualcuno: farsene mantenere. periodici popolari, i-191:
puntiglio che per motivi oggettivi); farsene un punto d'onore (anche nella
7-563: si andava in chiesa per farsene merito innanzi al tiranno; ipocriti picchiapetti
3-44: non sono mica piccioli né da farsene beffe questi argomenti, ma il libro
mendicanti che adunano un tesoro miserabile senza farsene null'altro che covarlo nel loro saccone
propria disperazione e non volerne uscire e farsene piedistallo e soprastare di là inerme al
strada c'era un pigia-pigia da non farsene idea. verga [in de roberto
: non è carico a un cavaliere il farsene beffe, perché e'non vi è
nuovi tempi, dacché ricusarono sempre di farsene entrambi volontario lavacro. massaia, iii-12
vecchi sensi di 'politeisti'invece di farsene il punto focale che li coordini e
nostri vecchi sensi di 'politeisti'invece di farsene il punto focale che li coordini e
[lo scienziato] non saprebbe che farsene se non sapesse anche di potere arrivare
neltallevare i pulcini non son cose da farsene beffe. magazzini, 14: si
con sé una persona, accompagnarla o farsene accompagnare; far venire al proprio seguito
facilmente la bella posseditrice, ma di farsene anche un'opinione quanto mai lusinghiera.
, non ne può più. bisogna farsene un altro. -in forma interrogativa
ogni competenza nautica, non sapendo che farsene, coloro cui era affidata la rotta
... ella è pretta crusca da farsene imbratto a'polli. c. bini
] non saprebbe che farsene se non sapesse anche di potere arrivare a
suo splendore procreante e non sa che farsene della vecchiaia. procreaménto, sm
pronomi, vennero a poco a poco a farsene questi articoli e alcune altre particelle.
assumevano le modelle con l'idea di farsene delle amanti. ora io dovevo in ogni
, sì li strighi a uscirne e farsene prosciogliere il più tosto che può.
il capo nella corona d'italia e farsene interamente reina; poi l'una mano distendere
o sui puntigli di qualche cosa: farsene un punto d'onore; dedicarvi- si
rivedeva tenero, ardente, bramoso di farsene amare come egli l'amava.
si raccapezzava. -non farsi 0 farsene né qua né là, né in qua
locuz. -dar la quadra a qualcuno: farsene fe, prenderlo in giro, canzonarlo
2. senza far rumore, senza farsene accorgere. faldella, 5-184: di
di non attirare l'attenzione, senza farsene accorgere, alla chetichella. giovio
, aw. di nascosto; senza farsene accorgere; alla chetichella (per lo più
, delle sue gioie rallegrarsi, anzi farsene partecipe, delle sua luce irradiarsi.
soscriva di sua mano il referto da farsene per i suddetti ministri al magistrato.
. -avere qualcosa per regola: farsene guidare. delfico, i-149: la
religione di qualcosa o di qualcuno: farsene un idolo, un mito.
di riattaccare le antiche relazioni o di farsene delle nuove. -costituire un legame
. dopo la falciatura ributta e può farsene un altro taglio, ma scarso,
mafia a servirsene,... a farsene strumento per i suoi fini, per
suo continuo ricatto verso i governi, a farsene una moneta di minaccia e di scandalo
da una risoluzione fermata e rifermata di farsene una moglie. 4. fissato
punte, se il malato per gratitudine voleva farsene un amico e l'invitava a casa
fare qualcosa: non peritarsene, non farsene un problema. torini, 233:
eseguito. -in partic.: non farsene nulla, non essere concluso (un
-rimanere la cosa morta: non farsene più niente, non parlarsene più.
rimuneratore illuminato [delle lettere] può farsene? foscolo, xvi-140: quel libro viene
qualcosa: trovarlo spiacevole, insopportabile; farsene scrupolo. a. cattaneo, ii-310
letter. meditare assiduamente un argomento; farsene un'idea fissa. l
ma un mobile, quando incomincia a farsene uso. fucini, 54: la comprai
occasione di cento nuovi pensieri da non farsene beffe. nievo, 397: gli è
-avvertire come propria una sofferenza altrui; farsene partecipe. siri, i-215: io
-farsi risa o le risa di qualcuno: farsene beffe, prendersene gioco. attribuito
a sessanta mila e più uomini e farsene beffe. leopardi, iii-209: il consiglio
16. garantire per un'altra persona, farsene mallevadore. statuto del comune di montagutolo
suo sfocato canocchiale non sia arrivato a farsene che un'idea confusa, di corpo triplice
intender se motto si pronunzia / da farsene sollecita denunzia. foscolo, xiv-302:
da legarsi decentemente per la dispensa da farsene alle persone distinte ed alle libbrerie che
il non pensarvi, ma è sacrilegio il farsene beffe. de marchi, ii-409:
reca in su 'l saldo, smaccarlo col farsene beffe; e quando egli beffeggia,
n. 19. -non sapere che farsene di qualcuno o di qualcosa: v
figlia di una prostituta che non sapeva che farsene di te ed è stata ben contenta
-sbruffare il viso a qualcuno: farsene beffe, dileggiarlo. giovio, i-309
di crescere importanza alla società o di farsene scalino per salire in riputazione.
di giusta misura per quel che vuol farsene. = voce attestata nel lat
vi avesse voluto metter le mani per farsene qualche mantello. faldella, i- 3-63
istintivamente verso di lui, quasi a farsene schermo. d'annunzio, iii-i- 616
: non tenere in nessun conto; farsene beffe. leggenda aurea volgar.,
tenere a, in scherno qualcuno: farsene beffe, deriderlo, disprezzarlo. poliziano
hanno illuminata la via a chi volle farsene sacerdote. alvaro, 7-56: l'
il cristianesimo doveva sconvolgere e conquistare e farsene la sede, aveva prima dell'avvento
e delle scorporazioni per tali conti da farsene? 2. distacco di
: ponno quattro persone non temere / di farsene una scuffia et affogare, / purché
capire, non entrarci una sega, farsene una sega, proprie del linguaggio giovanile
morale e l'insegnamento di cristo, farsene discepolo; mettere in pratica i co-
dichiarare esplicitamente qualcosa; prenderne atto, farsene informare. sercambi, 2-i-194: voluto
bisogna. -avanzare una pretesa ^ farsene forte. tortora, i-269: se
ne ordinasse al popolo il pagamento da farsene ai leviti. giannone, ii-24:
suo sfocato canocchiale non sia arrivato a farsene che un'idea confusa.
qua sì fatte robe per mare non può farsene disegno, però che la sicurtà le
assoldati in gran numero dai 'rajah'per farsene una guardia fedele e sicura. corriere
uno spostamento senza fare rumore, senza farsene accorgere. -anche con uso awerb.
-in partic.: lasciarsi sfuggire qualcuno, farsene distaccare durante un inseguimento. fra
soffiare sul fuoco, invelenire il dissidio e farsene un potente alleato. 31
di caio beb- bio tribuno, per farsene scudo contra le leggi e gli oltraggi.
italia... follemente pensarono di farsene signori. boccaccio. dee.,
lasciato, perché non sapeva più che farsene di lui. 4. preparato
. ant. fuggire cercando di non farsene accorgere. garzoni, 8-718: quando
d'italia 'prendere sottogamba una persona', farsene giuoco, trattarla con poco rispetto.
2. figur. di nascosto, senza farsene accorgere. bresciani, 4-ii-243: pervenuti
che questo sentimento non era abbastanza intenso da farsene una leva di sovversione politica.
un par di calzonucci corti corti / da farsene i più belli spauracchi. alvaro,
di qualcosa: metterlo in ridicolo, farsene beffe, disprezzarlo. filenio, 1-274
intender se motto si pronunzia / da farsene sollecita denunzia. galanti, 1-i-291:
le intenzioni in modo dissimulato e senza farsene accorgere. fagiuoli, vl-167:
suo splendore procreante e non sa che farsene della vecchiaia. -somma importanza o
speranza troppo grande che non sapeva che farsene della saggezza amara di una disperazione..
cavalca, 20-377: non è da farsene maraviglia chi pensasse lo sterminato bene ch'
, sì li strighi a uscirne e farsene prosciogliere il più tosto che può.
facoltà del suo animo, e così farsene delizia e spettacolo. rosmini, ix-242:
, e sim., per comprarne o farsene della nuova. anco assoluto a modo
vestito risponde che non più sa che farsene del tabbùtu. sciascia, 11-67: un
. -tagliare il panno sugli altri e farsene un vestito persé. v. panno1,
ricchi gioielli per chi non sa cosa farsene del denaro), / e tempestar di
potuto occupare la tirannide d'italia e farsene principe. guicciardini, 2-1-344: la grandezza
-accomodare la testa a qualcosa: adattarvisi, farsene una ragione. muratori, cxiv-4-228
dolcezza e di una bontà da non farsene un'idea; e in questo tirava
sé incombenze, problemi, guai, farsene carico, farsi coinvolgere in una guerra
cere'e arrotolare le foglie delle piante per farsene una sorta di involti, ove compiono
che paia lor fato, possan farsene essi gli autori. = comp.
propria disperazione e non volerne uscire, e farsene piedistallo, e soprastare di là inerme
casa. -andare orgoglioso di qualcosa, farsene vanto, gloriarsene. poliziano, 1-536
suo sfocato cannocchiale non sia arrivato a farsene che un'idea confusa, di corpo triplice
di solito un pesce pappagallo, per farsene per così dire paravento. 12
i miti non sanno che farsene della verosomiglianza; ma si può supporre
'carrozza di vettura'dicesi di quella destinata a farsene uso per un tempo determinato e per
nessuno era obbligato a sorbirsele, o a farsene la zuppa. = voce di
dipinti per compartimenti, e di cui farsene abiti e fazzoletti. panzini [1905
che lei dell'intappo non sa cosa farsene. = deverb. da intappare.