degno, ed elli soffreo tucto per farlo mellio re, renunzò de piano e boni
pagare i titoli non è in grado di farlo e ha ottenuto dal loro possessore la
ricovero in caso di bisogno e per farlo un riposto di munizione. ruzzini,
un amico mio: ti riprego a non farlo deviare dall'intento suo, s'egli
altro risultato che d'invipe- rirlo o farlo ridere. -assol. re
un elemento perpendicolare, in modo da farlo combaciare alla perfezione bloccandolo e avvolgendolo
abbin vogliose brame 7 e poi in farlo sempre si reprovino. berni, 38-41
nobile villanamente nel bosco m'indusse a farlo. alfieri, i-23: quella fasciatura.
lavoro di ripulimento della lingua tu devi farlo a poco a poco, tranquillamente,
il bricco del caffè versa: bisogna farlo risaldare. -riparare lo scafo di
uso acciò che poscia possiamo scendere a farlo ripigliar tutte quelle che gli mancano.
che ritrovato l'abbia, / di farlo risanar di quella rabbia. castiglione, 3-i-1-299
vitina e con questa voce sottile vorrò farlo a queste bellissime gentildonne con rischio di
di scarsa considerazione o di oblio; farlo di nuovo oggetto di considerazione, di
, 18-254: un piccolo sforzo potrebbe pur farlo, visto che scrive e riscrive di
... e'bisogna avvertire di farlo ardere tutto egualmente. e si vuole avere
stentare, perché gli è differenza da farlo ardere a farvelo su riseccare. d.
prò della di lui salute, cercava farlo risentire dalla perfidia, toccandogli il cuore,
più parti riserrarlo in mezzo / per farlo rimaner vie più conquiso. -assediare
pena: il cèfalo si riservava di farlo in seguito. -evitare, anche controvoglia
a risico e spese mie, non posso farlo. b. davanzati, ii-431:
l'artista, e se finge di farlo suscita prevalentemente degli effetti risivi.
muratori, 4-111: se arrivava a farlo, chi potea più risparmiarle il titolo
discreta suora e nobile, / come di farlo non avesse il debito. tapini,
volta potuto risponderle come desiderava, voglio farlo adesso, per non defraudarmi di una
l'uomo, è in sua libertà il farlo, e chiamato quello un'altra volta
di francia e di spagna procurerò di farlo con ogni più ristretta brevità. g.
in loro il piccolo demone isterico e a farlo correre per tutti i loro nervi propagando
ispacciò il cartesio, né poteva altrimenti farlo nella geometria i cui avanzamenti egli promosse
stampa periodica milanese, i-465: per farlo ritardare [il pendolo] si fa
, ii-114: recusando il valentino di farlo, il pontefice sdegnato lo fece ritenere
di ciò ritenuta se non l'aspettar di farlo in presenzia d'uomini che giusti giudici
-stimolare lo spirito proprio o altrui per farlo uscire dall'inerzia. poerio,
al marinari,... dèe farlo, né è tenuto dar loro alcuna cosa
o da un modo di vita; farlo recedere da un proposito, da un
e con minacce fusse mezzo opportuno a farlo ritirare da questi nuovi consigli. n.
le signorie vostre erano di animo di farlo, perché... non possono stare
. -ritogliere qualcuno al mondo: farlo morire (dio). pegolotti
per promese e per menage, procurava de farlo retomà'a lo dito errar. bibbia
rimettere in buono stato un animale, farlo ridiventare grasso. giuliani, ii-236:
adulta non è più in grado di farlo. g. petronio [« omnibus
; ritirarlo dal luogo dal combattimento; farlo ripiegare su posizioni più sicure.
. ricondurre qualcuno in un luogo; farlo ritornare nel luogo di provenienza.
compagni, 1-13: un giorno ordinarono di farlo assassinare; poi se ne ritrassono per
al proposito di scrivere; smettere di farlo. mazzei, xxi-242: più volte
nelle secchie il pesto nell'atto di farlo passare nel tino. = var
con paglia di pa- dule, da farlo somigliare a un grosso canapo.
inchiostro, è chiamato un altro notaio a farlo. testamento di lemmo di balduccio,
, era serbato il triste ufficio di farlo seppellire, rogandone l'atto in persona,
, 1-2-48: luigi volle, per farlo cristiano, / che sen facesse solenne ricordo
la plebe d'immondezze e pietre / farlo bersaglio [il mostro], e nella
, romanza, e convinciti che sai farlo. = denom. da romanzo2
se il fatai viaggio / forza è che farlo da me sol mi tocchi, /
no: voglio ammazzarlo, / vò farlo in cento brani. carducci, ii-9-323
loro disegno si rompeva, ordinavano di farlo uccidere. fiore [dante], i-
della realtà. -interrompere il sonno, farlo finire svegliando chi dorme, per lo
signori orsini oggi combattuto assai el duca per farlo rompere con voi. c. bartoli
ed opera ogni giorno qualcosa cosa per farlo ritornare, ma niente giova fin qui
: impedire che raggiunga il bersaglio, farlo andare a vuoto. tesauro, 5-62
ed un rispetto ch'io ho di farlo con sua buona grazia. pirandello, 7-349
che ogni mezzo minuto, nemmeno a farlo apposta, trovava una scusa per mettere
gages tentare di passarlo, non potrà farlo senza rompimento di teste. -male
mano per istacciare l'azzurro del cielo e farlo passare sotto le loro arcate. pratolini
4-278: starà a voi ora il farlo degno [l'amante] della venere vostra
. -spargere qualcosa di rose: farlo apparire piacevole, allettante. tommaseo
di fare un velluto chermisi, per farlo colle maniche grandi, foderate di martore,
baiar quatro tempi del 'zogioso', e farlo strapassao ancora, e anche la 'rosina',
27. rotolare un corpo tondeggiante; farlo cadere verso il basso. i
2-225: comunque seminato, si può farlo [l'appio] divenir crespo, se
rovinosi, / ma non han forza farlo intorbidare. machiavelli, 1-i-99: questi fiumi
panno rozzo da stendergli in terra per farlo sedere. gualdo priorato, 10-ii-81: la
altre simetrie; anzi è impossibile di farlo riuscire bene all'usanza comune di fabbricare
: avvincerlo affettivamente in maniera esclusiva; farlo innamorare profondamente. lapo gianni,
rubarsi il paradiso o 'l cielo'vale farlo suo, acquistarselo senza opere meritorie e
dicesi di chi muore bambino. e per farlo suo con opere meritorie fatte in segreto
. -togliere la ruggine a qualcuno: farlo ravvedere. cavalca, ii-120: or
. i. frugoni, i-15-149: farlo passar per un deucalione, / che
pianto, e fu ben ragione di farlo, poiché dopo la sua morte si vidde
aprire tre porte, né potev'io farlo senza un romore che avrebbe svegliata la
, la cessantemente e continuamente, provandosi di farlo quall'idalia e la dilania fiamma,
. -dare di ruota al rasoio: farlo scorrere prima in un senso, poi
strofinarsi, fregarsi, e tanto intendesi il farlo coll'uso delle mani, quanto colla
dottore un cristiano -la sedia da farlo sedere l'abbiamo. -umile (una
da struzzoli. e, umiliandolo, farlo ruzzolar giù, nel suo mondo quoti15.
-non mettere qualcosa in sacco rotto: non farlo davvero risultare vano, averne il contraccambio
qualcuno: esaurirne le facoltà mentali; farlo uscire di senno. anguillara, xxvt-2-298
, avendo giurato fermamente il signore di farlo tale e questo, secondo l'ordine
sacrando alle muse inclite, voglio / farlo oggi re di bello inno soave, /
lettore, nel punto che si vuol farlo assistere a un'esplosione di fanatismo religioso
genere umano con intenzione e volontà di farlo infelice, anzi eternamente infelice. imbriani
e prezioso / per purgar l'uomo e farlo del ciel degno, / volgi gli
sacrosante delle leggi d'etica, stimano di farlo chetare colle partite della loro bene avvantaggiata
domandate come io mi colleppolo / di farlo venir giù sanza saeppolo. ». a
-fare saetta a qualcuno: farlo stizzire. i. lori, 1-33
posso e quanto so che non vogliate farlo. marino, xv-24: di fiamme tenere
se dubitasse che alcuno fosse mai per farlo buono alle armi. buzzati, i-316:
patire la 'sagratina', così ho pensato di farlo servire al contrabbando. = voce
maggiore o a un sergente consistente nel farlo rimanere rinchiuso in un locale della caserma
, per arte nigromantica pro- fereva di farlo. savonarola, iii-437: fanciulli miei,
l'industria nazionale non trovi il modo di farlo salariare dagli esteri. gorani, 2-i-47
tiene la barra del timone. potrei farlo a occhi chiusi. corriere della sera
universitaria, ma io spero ancora poter farlo acquistare alla comunale. ma non è
: effetto della 'seicento'che incominciava a farlo salire su per la scala della vita.
a provare con quante ragioni potesse di farlo salire. 23. ant.
, volenterosa e volitiva, capace di farlo saltare fuori del letto con quattro strilli.
v.]: 'far saltare taluno': farlo lavorare oltre a quel che vorrebbe,
a quel che vorrebbe, dargli molestia, farlo montare in collera. p. petrocchi
: non lo tenere in ozio, farlo lavorare più che non vorrebbe o potrebbe,
oltraggio a'mariti, si recano a farlo dinanzi a lor occhi. baldi, 7-141
5-117: vedo, chi appena può farlo, volgere altrove risolutamente il capo,
sarebbe certa la perdita, quindi si preferisce farlo sbaragliare affinché le navi fuggendo in direzioni
di gesù cristo [tommaseo]: di farlo porre e condurre salvo e sicuro fuor de'
e proseguiva con alcun salutevol consiglio da farlo ravvedere e distorlo dal professare l'idolatria.
c'era via di mezzo - per farlo uscire, doveva esser rotta daccapo.
in allegrezza e in passatempi continui a farlo confabulare e praticare con persone che gli
nel sangue di qualcuno: ucciderlo o farlo uccidere. d. trevisano, lii-12-114
due uomini, -mescere sangue: farlo scorrere, compiere una che nella francia
tozzi, vti-411: bada di non farlo ammalare, perché tu sei molto sanguigna
spalle e poi menarlo alla stufa e farlo stare in la stufa senza bagnarlo un'
mezzo da conservare sano un campo e farlo vittorioso dei nemici che questo.
che volessi scriverla, vi promisi di farlo. per questo, essendo a cortona
fatta non avrei. esso benignamente dice di farlo, e non che mal grado gli
era notte, mandando innanzi messaggeri per farlo saputo ad antonio. -conosciuto,
prigione inconfesso, senza poter risolvere di farlo continuare al lavoro. 3.
s'i''l conosco / e per farlo pietoso a questa soma. c. betti
e partì di qua con animo i farlo castigare in napoli. = deriv
che il giornalista e m'è vietato farlo ». - recitare in
2. scuotere qualcuno, farlo sobbalzare bruscamente, in partic. durante
qualcuno, fargli fare un balzo, farlo alzare di scatto. aretino
: -vedi, se mi è riuscito di farlo partire? -certo che in questa
mandato in bando; che se potè farlo rinvenire a firenze, fu troppo tardi,
fare e sia di suprema necessità il farlo per surrogare la rettorica nuova, che
più spiattellata adulazione: ché non sanno farlo con arte, non velano le carezze,
una doppia quartana, / spendeva in farlo suo men di tre ore. / se
un mezzo inglese non sarebbe possibile il farlo bere a cotesta tazza, ed io vorrei
sbattimenti, ed hai certo ragion di farlo, non ne sappiendo il perché. f
che non passerebbe più per pisa, e farlo sboccare in stagno. ramusio [annone
di lui calzoni per isbottonar- glieli e farlo urinare pubblicamente. pilati, 1-79: alle
lo sbratto a uno': cacciarlo, farlo uscire del luogo ov'esso abita, colla
si era sbrodolato gilera sarebbe bastata a farlo rinascere. -per simil. far
beveva..., era padrone di farlo, almeno non aveva come lui la
tarete con qualche sbruffaménto di vino per farlo mutar presto. oliva, i-2-279:
in un tratto e in un luogo, farlo in più e 'n parecchie volte
in un tratto e in un luogo, farlo in più e 'n parecchie volte.
e gli perseguitano, pure che possino farlo. danza, lxxiv-1 ^ 3:
i medici alla vita di qualcuno: farlo morire. gelsi, 118: voglio
duchessa potesse a lui servir di scala per farlo arrivar a'suoi disegni. alfieri,
che infimo, uò esser scala per farlo salir a qual si voglia altezza.
, a fare percuotere altrui il piede e farlo cadere e scalfire. m. adriani
. aretino, iv-5-140: lascio il farlo [il ringraziamento] da parte,
disporre in buon ordine il corteo e farlo marciare al passo, come un reggimento.
. baruffaldi, xxx-1-15: tu puoi farlo, o agricoltor, su queste /
in modo da indebolirne le basi, per farlo crollare o, anche, per penetrare
i-iv- 320): non solamente di farlo promise alla contessa, ma infra pochi
indosso tanti corpi di reato politico da farlo impiccare..., ma egli si
da lui mercurio e la richeza / per farlo in tutto de miseria scampo. musso
paura. il dolore del mondo, perché farlo presente? e perché scandagliare gli abissi
rottogli il nappo con che beveva per farlo scandelizzare: « bene hai fatto »
marsciale che aveva commessione del re di farlo per sapere che navi potevano entrarvi.
a scana compagnone, / poi dice di farlo bon prelato. = comp
, i-121: ho provato più volte a farlo parlare su quelli antichi contrasti: fa
viltà e sordidezza e vizio che potesse farlo scapitare di riputazione. gualdo priorato,
con tanto polso che n'emanò decreto di farlo prigione. salvini, 41-156: bella
c'è un altro buon motivo per farlo: si può godere di un'aria condizionata
in luogo di stornarlo, in luogo di farlo scapriccire come dovresti, e gli tieni
faretra o un dardo verso qualcuno: farlo innamorare (con riferimento a cupido che
e numeroso, pure non isdegnarono di farlo, ove uopo il chiedea, smilzo
fare e si tralascia di fare, farlo andare a scomputo dello scarso fatto per
l'orzo con l'acqua calda per farlo crescere un terzo più, a misurare
. allontanare qualcuno dal suo paese, farlo espatriare; esiliarlo, bandirlo. gioberti
a tirarlo su fa 'ciak'e, a farlo scattare a voto, raddoppia, in
del nemico mettendolo fuori uso con il farlo precipitare dall'affusto. -anche: smontare
con l'eccellenza dell'arte, pensò di farlo cadere per altra via. segneri,
scede di, intorno a qualcuno: farlo oggetto di beffe spietate, burlarsi di lui
, dimostrandosi interessato per quanto è possibile farlo a scena muta. -inquadratura cinematografica
impetuosamente al braccio, scoten- dolo per farlo parlare. -calarsi in un pozzo
nella vita e di continuo, per farlo andare in fretta, dando sbrigliate al
per gioco un focherello, e per farlo durare lo stuzzi cano, aggiungono qua
di motteggiare co'religiosi, cominciò a farlo con lui, ma di così mala grazia
/ che certo tiene in mille parti farlo. tasso, 1-42: quindi gente traea
compiuto avrete, convien, che per farlo perfetto vi si ponga lo studio di
modo d'una stiaccia; e volevo farlo iscoccare sopra il mio capo, il quale
strilli, / non abbi già difficoltà di farlo f tacer tosto, schiacciandogli il cervello
volere ch'ei diventassi faccia umana, farlo, di aguzzato ch'egli era, essendo
ci stiaffano sul nostro viso latino per farlo arrossir di vergogna. -presentare senza
,... ma senza decidersi a farlo. -provocare a duello con uno
dell'averla così, solendo il creditore farlo per lo più in mal garbo, e
venuto a tempo, diamogli lo schiamazzo per farlo calar dove voglio. -porre a
e illustra un argomento, contribuendo a farlo conoscere. faldella, 9-213: all'
allietare qualcuno, il suo animo; farlo ritornare di buon umore. chiaro davanzati
da matti a far da briaco e farlo credere così bene a coloro che se n'
atto, schiera i motivi di non farlo per guardarsi dall'ira di dio o dal
non si può fare, / perché da farlo modo alcun non ha. / vien
e tale morto, moria e farlo sciaravellare. = var. di scervellare
sia, e dall'altra si voga per farlo girar e coetaneo di dante disse:
e dall'altra si voga, per farlo girar meglio. in venezia si chiamasiavoga.
odir lo ben e dexprexiano de impredelo ee farlo, illi firano punidi dobiamente: imprimamente delmale
punto di sale. la donna disse di farlo. buonamico lasciò quella pentola nella sua
.. si vuol riseminare, bisogna farlo ritornare [il terreno] sciolto e penetrabile
, affettato e inetto ch'egli è, farlo sciolto, galante, spiritoso ed ottimo
sciolta dacodesto voto, io non esiterò a farlo; e desidero anzi che me lo
lui me cognosce, e mi promisse farlo. a. chiappini, cxiv-14-385: seppi
: « è più facile dirlo che farlo », opinò con quella gelida ironia diplomatica
detto di me, son costretto a farlo tradurre e ripubblicare... in un
fino al binario; è lei a farlo scorrere fino alla gru; è lei a
testa. gobetti, 1-i-582: neanche a farlo apposta tutti i più noiosi scocciatori del
, 507: questi non riuscirono mai a farlo parcon piova di pianto per satisfazione del
birra dalla spuma traboccante, come per farlo tacere. 2. che ha
v.]: 'scollare un vestito': farlo più basso dacollo, sì che del collo
meno allo imperadore il domandò, permettendoli di farlo grand'uomo e di tenerlo sempre presso
servire per isuoi piccoli bisogni e per non farlo scomparire dinanzi a se stesso. imbriani
mo » non vollero saper nulla del farlo scomporre. pascoli, 1-520: il
che di smoverlo dal suo perno e di farlo saltar di gangheri per esultar in
fare e si tralascia di fare, farlo andare a scomputo dello scarso fatto per il
i gesuiti riuscirono a smascherarlo e a farlo dichiarare scomunicato vitando. -per estens.
nella città, dove ci fermammo, per farlo curare. nievo, 525:
me specialmente poiché per me mostri di farlo. -che denota incapacità di distinguere
. neri di donato, 275: per farlo andare podestà a / da ogni
sua vecchiezza che per volontà che avesse di farlo, al quale restò per scontro increville
, 11: quando si riesci a farlo stare sulle gambe, cominciarono a mettergli
e al rancore; più generoso è farlo scopertamente e in modo che ognuno sappia
o massellare il metallo sull'incudine o farlo fondere nelle capacissime fornaci, rimestandolo e
fece soggiorno, / o che sperasse farlo ritornare / o sdegno avesse udirne biasmo
/ e 'n sul carro d'astolfo farlo andare / per tutta la città, come
, come i ladroni, / e farlo tanto a gano scorreggiare / che sia
dovere per ragione, si vuol costringere a farlo per forza. -da scorreggiate:
ca- valleg ^ ieri, raccomandandoci di farlo avvisato di tutto nel piu breve spazio
come un ambiente singolare, e non posso farlo che sulla scorta dei miei ricordi personali
un di loro pergiorno prieghi i compagni di farlo scorto de'falli che in quel dì
mutilato, tagliato o scorzato in modo da farlo perire. bacchetti, 9-28: il
fuori percorso, con certi scossoni da farlo ribaltare. -forte scossa tellurica.
vertigine'. 3. scrollare via qualcosa, farlo cadere di dosso. scotodinià$i, sf
, il prestigio e l'autorevolezza per farlo. dante, par., 19-79
sedere a scranna tre tembre, / per farlo ben destendre, / falò vendemiare / e
comprenderne il significato e da chi non può farlo. yannunzio, iv-1-5: sotto
, se vuole assegnarle la dote, può farlo a suobeneplacito, se no, per l'
che volessi scriverla, vi promisi di farlo. per questo, essendo a cortona
, eccetto per menarlo a mano a farlo scrivere e segnare in fronte col sigillo che
avesse atteso il nostro tempo / per farlo nascer oh! molto di dosso /
ciò mal volentieri faceva, ora di farlo sopra modo le rincresceva. g. gozzi
, fu studio della corte di vienna di farlo tosto transpirare, con tutto che la
-scuotere la penna di mano a qualcuno-, farlo desistere dall'attività letteraria. bandello
.; ma sovre ogne lavanda si è farlo lesguar soto i carbon vivi e farlo
farlo lesguar soto i carbon vivi e farlo boglir in lo fogo ardente. ché no
la scurriaa per tegnir10 in pè e farlo andar in cerco. landino, 154:
ore, hanno potenzia di tignerlo e farlo iscuro. mattioli [dioscoride], 87
è un mestier disagevole, e il farlo allo scuro lo è anche più.
nelle nostre prediche italiane, ma bisogna farlo con molta destrezza per non dare nello
racconti il popolo, distraendolo, col farlo ridere, da venire alle mani.
c omoltraggio a'mariti, si recano a farlo dinanzi a lor occhi. lo trovasse
: esso, preso scusabili ragioni, per farlo conoscente ritardava l'andare. l.
; considerarlo con indulgenza, tanto da farlo apparire meno limitato intellettualmente, meno inetto
morire, per non ti fare contento di farlo acconciare con 21. intr.
-difesa pretestuosa del peccato; tentativo di farlo apparire meno grave o di negarlo.
confronti di qualcuno o di qualcosa; farlo oggetto del proprio disprezzo. cino
fareualche cosa pel povero don ciccone, onde farlo svicolareall'obbligo del domicilio... io
insieme un esercito formato, è necessario farlo di più nazioni: per ovviare a le
sentì poi ch'a star allora talmente da farlo apparire agli interroganti balorseco fur giunte.
gli perdono la mulesca presunzioavevo annunziato di farlo io; secondo, di imporre un suo
scrissi molto in fretta; oggi potrò farlo alquanto più sedatamente. 3.
darne al culto religioso, seguì a farlo con tanta sedatezza e raccoglimento che niun segno
tr. ant. abbattere un edificio, farlo crollare. n. villani, i-3-34
dottore un cristiano -la sedia da farlo sedere l'abbiamo. = probabile forma
845: sediale da messa: diegli poteva farlo! doveva farlo! ma che! oriani
da messa: diegli poteva farlo! doveva farlo! ma che! oriani, x-1-113:
minuta e trita, che non suol farlo, se non ha quiete?
che per il debito ch'io tengo di farlo, essendo suo rettore, acciocché i
di fido, / lor mercé, farlo al suo signor. muratori, 6-310:
... ti guarda di non farlo segatore..., ché noi può
certaldo, 380: ti guarda di non farlo segatore d'assi o menatore di carro
, per quanto prima fosse giovevole il farlo riconoscere del suo fallo. g.
, eccetto per menarlo a mano a farlo scrivere e segnare in fronte col sigillo
fuore, fa'cne tu ti sforzi di farlo tornare...; e se
-far ritornare qualcuno a, al segno: farlo rientrare nei ranghi, all'obbedienza,
matto / che non c'è verso a farlo stare a segno? ». varchi
: far tener l'olio a uno o farlo filare o stare al filatoio significa per
stare al filatoio significa per bella paura farlo star cheto; dicesi alcuna volta fare
fino a un certo segno, e di farlo quasi confidente, quando in fondo tu
penitus inavigabele, parsene espediente... farlo 'immediate'redur in terra a segno di
espansione cia alla scoperta; ma il farlo alla secreta non è pericoloso.
il lessico ed esplorare la sintassi può farlo solo uno di queigruppi di controllo.
/ ma non come vorrei potuto ho farlo. chiesa, 5-148: l'idea di
sembiante, o cercando almeno di non farlo, stava in orecchi, e gli pareva
semis 'metà') 'quasi'e tentato di farlo semestre. acerbo (v.),
a sostenere uno dei pretendenti, può farlo sempre che ne abbia la forza e
, o decretarlo per senatoconsulto, o farlo promulgare per editto dai magistratimaggiori. foscolo,
paese cogli occhi bassi, quando doveva farlo per ragioni di lavoro, ché, se
semplice non trovarsi d'un fiammifero poteva farlo uscir pazzo. 3. predisposizione
dolore. savinio, 344: per farlo tornare in sensi, gli mescè un bicchiere
loro offerisce, non curandosi molto di farlo palesemente, poiché quasi tutti, in
mi avete richiesto. ed eccomi a farlo, con patto nondimeno che voi mi lasciate
-spianare il sentiero a un sentimento: farlo nascere e crescere nell'animo.
. -richiamare qualcuno in sentimento: farlo rinbandi, 107: il bel vecchio
qualcuno il sentimento, i sentimenti: farlo impazzire. d. carafa, 362
gli irrorava le cosce, calda tanto da farlo quasi uscir di sentimento. -violare
fusse effetto del veleno che già cominciava a farlo morire. giuliani, i-41: bel
a ciò che m'eraapparato, propuosi di farlo sentire a molti li quali erano famosi
-far sentire ohimè a qualcuno: farlo lamentare per il dolore. poliziano
strazio senza nome. ti senti di farlo? fenoglio, 5-i-786: se mi lasciate
7-648: bisognavaa ogni costo ringiovanire dio, farlo viaggiare in ferrovia, col progresso,
all'uomo, e, invece di farlo fruttare, lo sotterra. petrarca,
e puogli sovvenire, sia libero a farlo presto; e non ristia pensando:
sposo di leonilda e imperadore, possa farlo onorevolmente seppellire. -conservare in buone
, 12-iii-75: avete fatto benissimo a non farlo rinettare né finire, perché il torso
, potrà, serratolo e sigillato, farlo consegnar a lui, che ritornando lo metterà
manderà, spero, anche tanto da farlo tutto nero. pascoli, 116: la
tenere la bocca serrata a qualcuno: farlo tacere, nare / né per nome
ha in tu abbi la 'ntenzione di farlo come 'l fa la chiesa, e la
del suo nemico, avrebbero cercato di farlo dimenticare a forza di devozione e d'attiva
/ chi di servir s'impegna, dèe farlo ad ogni costo: / dèe meritar
fare elezione di nuovo priorato e di farlo buono e franco e schietto e non
moneta / ad un che romettesi farlo papa, / ch'e'non volessi vederne
gran cura di un tal negozio, farlo svogliatamente e senza attenzione. -reggere
non se ne possono uccider mille. il farlo è una sevizie, ancorché si
non posso, e quand'anco / potessi farlo, non ho gusti folli. foscolo
: scrivono e'dieci che dovevano anche farlo [il castello di gello] sfasciare o
'caffè di vetri'con tal potenza da farlo tremare ai nostri occhi, in uno sfavillìo
che era inutile, poche ore prima, farlo sfiatare. fenoglio, 5-i-935: némega
signori e i signori sieno tenuti di farlo àrdare nel campo di siena. =
et intelligenza che quasi impossibile è a farlo, non che difficile. 4
la carica] per evitare tesser costretto a farlo sforzatamente. muratori, 6-103: all'
delle sudette cose e carte, di non farlo per verun conto legare né dentro né
fa grand'incetta e procaccio, raccogliendo per farlo da quegli arbori certe granelle e coccole
mezza patata da sfregare sul vetro per farlo ritornare limpido. -strofinare un fiammifero
principalmente diretto contro ginguené, avrebbe dovuto farlo accorto, se non avesse avuto la mente
cieli servono? graf 5-1150: volli farlo [fausto] dannar, ma quando
è partito senza darmi unsolo bacio, potendo farlo alla sfuggita, con tutto ch'egli
servendosi di lui per scabello, col farlo curvare mentre montava a cavallo 8
gamba alla sua gamba d'appoggio per farlo cadere. -anche con uso recipr.
cammina o corre, allo scopo di farlo inciampare e cadere. -in partic.
). modana forse non averei tempo di farlo. io mi ci son rischiamazzo sgangherato
della dottrina, quanto era debito il farlo per isgannamento e istituzione del popolo.
pesco, ricongiungerlo con un salcio e farlo calar che non tocchi a un palmo le
aveva già quelle; tentò perciò di farlo con una sgherrata d'un suo figlio
: / smemora e teme deve farlo sgomberare. verga, i-463: allora scoprì
di sgombratrice confusionaria, dove poteva ella farlo, o come? 2.
,... era padrone di farlo, almeno non aveva come lui la
granelli. deledaa, v-412: per farlo star quieto costantina lo incaricò di sgranare i
leggeri: e intanto che voi badate a farlo greco, egli potrebbe divertirsi a sgrecarvi
la normale circolazione sanguigna, e farlo passare in una macchina che svolge le funzioni
a coloro che economicamente sono impotenti a farlo, e vengono appunto ridotti a larvali
di presente, / ch'erode cerca di farlo morire; / sicché fuggi in egitto
sicurarli quelli stati e non avete voluto farlo. idem, 14-ii-308: delle signorie vostre
ora si avrà da mutare, e per farlo si avrà qualche orologio sicuro.
-fare sicuro qualcuno: assicurarlo, farlo certo. burchiello, 2-3: faccioti
né per alcuno scrupolo si trattenga dal farlo. 6. avere una determinata
. -porre silenzio a qualcuno: farlo tacere, zittirlo; rendergli impossibile la
avere un volante vivo dei legumi per farlo disegnare nella stessa tavola del cureulione e
di cortesia e bontà, gli promise farlo volentieri. g. landò, li-8
ser coprire alcuno nostro affetto cerchiamo di farlo. parini, tez.
istoria, non ho voluto lasciar di farlo, accioché la verità sia da tutti
mongomerì di ogni occasione si servivano per farlo alla città diffidente, e...
moneste- ri di sancto savinio, di farlo rinovellare. ricordi di una famiglia senese
l'un l'altro bezzicandosi, continuando di farlo, sa- ran venti. calandra,
i-295: dovrebbe il signor duca di ferrara farlo non solo perché è suo costume di
quel suo cortonese, e si offera farlo comparire costì, quando di lui fussi fatta
dargli il premio delle sue fatiche con farlo dichiarare eretico. duodo, lii- 15-166
far cacare stronzoli sinopi a qualcuno-. farlo soffrire atrocemente, metterlo in grave difficoltà
il terreno alquanto, nondimeno, per farlo più capace, si piantaron anche pali su
-slegare camma dal cuore di qualcuno: farlo morire. g. visconti, 2-147
arrancava a disagio. non riuscì facile farlo / slittare su un pezzo di carta
... per andare avanti bisogna farlo slittare sulle dune. -in senso
parte sembra ci sia un tentativo di farlo slittare alpindietro. -ritardare, venire rinviato
vorace... avremo il vantaggio di farlo smaltire pel grano successivo nel terreno a
a smascherarti, tu sei in dovere di farlo. 8. intr. per
s'era preso per davvero la pena di farlo. 9. privo di forze,
e numeroso, pure non isdegnarono di farlo, ove uopo il chiedea, smilzo ancora
/ ch'a lui sia cara per più farlo amare, /... / così
uomini sola la religione di cristo poteva farlo. -che rivela un'ideazione
ed un'ora crudele cominciòe 7 a farlo tempestoso, / pur per me donar
la induce a scherz.). farlo). viani, 19-282: un vecchio
erba posandolo gli slacciaron le armi per farlo rinvenire. -alleggerire una cavalcatura scendendo
, in luogo dell'agro, ma bisogna farlo senza sale e, perché non si
calvino, 20-27: se decidiamo di farlo, penso che sarà da rivedere un po'
snodava. baldi, 4-1-18: cominciò a farlo dar opera al salvini, 39-v-245
sobrietà de le astinenze, vorrete poi farlo non potendo. l. priuli,
sacrificio, io non volli mai farlo; e per tutto il tempo che durò
termine non averà pagato, debbino gli offiziali farlo subito gravare ed anco, bisognando,
provocare alcuno a simile peccato che non è farlo solamente a satisfazióne di se medesimo.
errar, di far confessione; / farlo per vera carità di dio; / poi
fiavo in culo a quel lattanzio gurini per farlo muovere. tommaseo [s. v
, che soffiando nel fuoco accenderlo e farlo maggiore. leti, 8-ii-396: ne'
53: rimaso solo mio padre, pensai farlo venire in napoli... io
, che faccia qualcosa: consentirgli di farlo impunemente, senza opporsi. fausto aa
in un crogiuolo, opera col fuoco onde farlo arroventare, poi ritiralo dal crogiuolo;
: ma però se trovaste qualche ostacolo nel farlo eseguire o per somsticheria legale..
perché sarebbe stato buono ancora per travagliarsi a farlo e per esser testimone de la fatica
. con tante fogge, inventate a farlo soggiacere al detto classico delfimitatores ignavum pe-
. -rimettere in soglio qualcosa: farlo ritornare in auge- cardarelli, 908:
, 5-3-231: anche giuseppe scaligero, per farlo maestro del sognato suo avo, mirabil
, / le- varlomi dinnanzi, e farlo presto, / ché in casa mia più
fare e'sua frutti velenosi o di farlo seccare. 2. sm.
fu sollicito a tendergli il lacciuolo e farlo cadere. boccaccio, viii-i-ii: sollecitissimo
, con ogne sollicitu- dine se dispuose farlo studiare. aretino, v-1-760: il mio
premura di fare o concludere qualcosa; il farlo al più presto; rapidità di esecuzione
in fondo, l'unica via per farlo risorgere è quella di fargli sentire tutta la
con la madre ed era contenta di farlo nel suo cuore sollevato eppur triste.
di maritarsi, mai ha voluto consentire di farlo, essendosi fermata ovvero d'esser moglie
tasca la ricetta d'un solutivo da farlo correre: lasciatevi servire. batacchi,
i''l conosco, / e per farlo pietoso a questa soma. idem, purg
degli ufficiali di vostra maestà procurai di farlo fondere, ed essendo fuso arrivò alla
, e non gli è piaciuto di farlo. la rimetto ora al corso de la
sonanti doppo di qualcuno: sparlarne, farlo oggetto di aspre critiche. il desnare e
il nome d''idolo', per farlo sonar bene, ma per dire che quello
lasciassero quel mestiere a chi era pagato per farlo. con uno romaiuolo in uno
frollato e fradicio il popolo tanto da farlo restio e ribelle ad ogni pensiero,
signor iddio nel suo cuore raccogliere e farlo albergo e tempio de la sua fede,
3. locuz. -alla soppiatta: senza farlo sapere. nieri, 2-265: stamparmi
, e'detti maestri sieno tenuti di farlo per quindici soldi sei denari la canna di
3-i- 12: stimò richelieu di farlo soprasedere la partenza per valersi dell'opera
-sorbire il cuore di qualcuno-, affascinarlo, farlo innamorare. moscoli, vii-609 (64-2
. bassani, 3-133: neanche a farlo apposta, i moralisti come bruno vanno
tentato rapir rosaura. gli è sortito di farlo. -pervenire a un risultato,
ne sono poi delle gravissime per non farlo in ordine ad altri fatti.
solamente che io sarò in comodo di farlo, non voglio ricevere soscrizioni o anticipazioni
16. distogliere qualcuno da un'impresa; farlo recedere da un proposito. bernardo
propizia. moravia, iii-68: e impossibile farlo parlare della propria famiglia, come se
ne apparecchiò da'veneti un altro per farlo crepare. 6. avere una
e quel converso l'asino sospigne / per farlo drento con la soma entrare. d
, senza farsi scorgere o scoprire o farlo sapere; furtivamente. giusti,
. -far mettere sotterra qualcuno: farlo morire. giusto de'conti, i-85
lo svelto. derlo; farlo morire, portarlo alla morte (anche in
da dio all'uomo e, invece di farlo fruttare, lo seppellisce in un campo
, 1-13: un giorno ordinarono di farlo assassinare; poi se ne ritrassono per
del popolo. poi per ingegno trovoron modo farlo morire con una sottile malizia. a
colla maniera sofistica con cui pretendete di farlo. panzini, 1-670: allora..
e dal viceré satriano, e potevano farlo mettere in prigione. verga, 7-596:
il suo signore ed a sottometterlo e farlo inferiore, non essendo, a quello
sovrabbondanza, quando meglio sarebbegli valso a farlo maschio un solo sorso dell'aspro latte
? basta aumentare artificialmente le spese e farlo costare 130. quel 30 per cento
fece tosto consolo [capitone] per farlo per tal dignità sovrastare a labeone antistio.
denaro racimolato dalla gente minuta promettendo di farlo fruttare più dell'ordinario. bernari,
pagarlo, quanto lui ha penato a farlo ». negro, 4: amichevolmente
quanto in magazzino, gli costa per farlo spaleggiare, ed altre spese minute.
-avere le spalle di qualcuno: farlo fuggire. a. pucci, cent
figlio di nettuno non si disdice il farlo di razza de'pesci i quali hanno
rovesciandolo in terra; lasciarlo fuoriuscire, farlo colare, riversarlo. l. carbone
di necessita spaniarsi di subito, e per farlo ci vuol risoluzione. cicognani, v-2-17
8. versare un liquido, farlo traboccare o uscire fuori, per lo
signioria inn. iscricto, perché a farlo a boca, presente gli uomini,
ramazzerà per levare il sudicio e non per farlo sparire. 8. venire
per svago, per conversare, per farlo uscire da un luogo chiuso. bibbiena
'nonne'che gli spastoiavano le vacche per farlo arrabbiare! 2. sciogliere la
2. sgomentare, turbare qualcuno, farlo cadere in una condizione di profondo smarrimento
ii-431: tentò... di farlo con una sgherrata d'un suo figlio mangiaferro
facendo la spavalda; ma io posso farlo, e voi no. -ombroso
con dirgli che la regina procurerà di farlo ammazzare. successi della guerra fra i
. volgere qua e là lo sguardo; farlo scorrere in un ampio raggio.
sei ore, hanno potenzia di tignerlo e farlo iscuro. castelvetro, 8-1-491: l'
privata, nondimeno il suo modo del farlo è con una certa urbanità. l.
specifici di tutti i professori intelligenti, poteva farlo morire. 13. per simil
poveri genitori avevan perso la speranza di farlo parlare, un giorno, spedito. montano
che egli avrebbe avute delle difficoltà nel farlo licenziare [il libro], riscrisse all'
vita a, di qualcuno: ucciderlo, farlo morire (con riferimento alla morte stessa
delvintelletto, della mente a qualcuno: farlo uscire di senno. aleardi, 1-365
trovavo divertente. mi sono spesa per farlo partire, l'ho aiutato, ma non
spendere qualcosa a nome di qualcuno: farlo passa re per suo.
, e, tenendolo in speranza di farlo luogotenente generale, lo acquietò e unì
iddio, se bene tu fossi per farlo con verità, perché la gente penserebbe che
e metterlo in disperazione, pensando col farlo dipignere che dovesse fare, per non
spesa / della mia vita, son per farlo ancora. -fare, avere magre
tenuto in guardia e spesa, disegnando farlo grande e ricco. -vivere a
; ma se si fossero affrettati a farlo spettacolo di sciagurata ambizione, il poeta avrebbe
vicini al vostro ritorno, spetteremo a farlo in voce, che sarà meglio il raguagliarlo
/ l'amico a. mme senza farlo partire. laudario di santa maria della
materia minuta e trita, che non suol farlo se non ha quiete? massaia,
rimettere a posto. si affrettò a farlo ora: spianò la coperta e ficcò la
che chiamate spianùccio, sul quale montate per farlo pesante abbastanza, e con esso spianate
un giorno, prepararsi lo spicco e farlo, poi viaggiare un altro giorno per
/ en un gran spe'de fer per farlo tosto cosro. g. manfredi
sguardo verso un luogo o una persona; farlo spaziare tutt'intomo. baldi,
la rete di quel discorso, per farlo 'spiegare'. = dal lat. explicàre
magre e sudate di arturo e non potè farlo tra le sue gambe perché lui le
con le mani, in modo da farlo muovere in una data direzione e,
direzione, appuntarlo su un oggetto, farlo arrivare fino a un dato punto (nelle
, un gregge, un armento; farlo procedere, condurlo avanti stimolandolo (anche
. costringere qualcuno a lasciare un luogo; farlo uscire, mandarlo via (anche preceduto
in partic. con l'intenzione di farlo vacillare o cadere o aiutarlo a salire su
. ma la spinta, l'impulso a farlo veramente, l'ebbi soltanto un anno
sciolse. -suscitare un vento; farlo soffiare. frezzi, iii-3-1: il
noi calpestiamo coi piedi », il farlo avanzò la celerità del dirlo, la non
euclide ed aristarco / sarebbe un voler farlo spiritare. pirandello, 8-351: prima d'
quali era provvista, durò gran fatica a farlo rinvenire, ma pure iniziale di parola per
senso, lo scruta e trasforma per farlo suo, e insomma lo spiritualizza.
è un privare della vita un uomo e farlo languido, stupido, morto affatto,
, patimenti e umiliazioni, bisognerebbe pur farlo per non patir di peggio nell'altra
il marcellino e 'l segni non possono farlo spollaiare, che egli vuole intendere il tutto
contrappeso che si attacca al fuso onde farlo girare. 3. archit
42-32: ne mai avuto avea poter di farlo: / e tanto più ch'allor
con cure assidue, come solo sa farlo la gente del nord, disavvezza alla
, sposando quell'acque ad aldimiro e farlo un'altra volta amante di un cadavere,
termini famigliali, riuscivano, anche senza farlo apposta, a imprimere e rinfrescare ogni
, stimolare con gli speroni un cavallo per farlo procedere o accelerare. novellino,
. tozzi, vi-505: né meno a farlo a posta, qualche parola è spropositata
. ci s'incaponisce di solito a farlo durare. jovine, 2-85: il carboncino
(in partic. un bovino) per farlo procedere. - per estens.:
pubblicamente, egli non pure osa di farlo pricolar dalla montagna né di stringergli ai
metà dell'altro: si squagliarà con farlo bollire un poco. casti, 1-10-91:
: il signore comanderà e per- farlo a pezzi, smembrarlo. coterà
bestia da squartare s'offre lui di farlo. 2. straziare violentemente il
persona infliggendogli ferite e tagli profondi; farlo a pezzi, a brandelli. -per
ed anche meno, non è capace di farlo senza neppur pensare di squilibrarsi? tobino
507: questi non riuscirono mai a farlo parlare: i tormenti più squisiti furono adoperati
pane per la vecchiaia, non cercate di farlo con mala arte. 20
luogo di stomerlo, in luogo di farlo scapricciare, come dovresti, e gli
: credo sarebbe meglio pagato, a non farlo stagir per più ora; che facendolo
né meno il caldo lo conturba a farlo riscaldare, ma lentamente et adagio seccandosi,
che sorga o no in condizioni accomodate a farlo ben conoscere e operare, è frutto
? [uantità che non si poteva farlo stagnar con ogni experienzia usse fatto.
una domanda o a una richiesta o farlo in modo non soddisfacente. varchi,
andossone ad un argentario suo amico per farlo vedere se fosse del buono. folgore da
a pagarlo, quanto lui ha penato a farlo ». g. m. cecchi
valenza. -statti \: non farlo, guardatene! settembrini [luciano]
so ch'ei dicon vero: ma come farlo potrebbe uomo ch'è povero d'avere
: far tener l'olio a uno o farlo filare o stare al filatoio significa per
stare al filatoio significa per bella paura farlo star cheto: dicesi alcuna volta fare
9. rendere vano un proposito, farlo fallire. valloncelli s'inseguono scacchi di
mente qualche farfallone così stempiato che per farlo poi uscir fuori vi s'avesse a
con tutti i mezzi il soldato e farlo rimanere allo stendardo. 8.
: luogo destinato a distendervi checchessia per farlo seccare o asciugare. c. e.
gesù. 4. rianimare qualcuno, farlo rinvenire. bonarelli, xxxii-426: odi
donna tanto ingrata / che piacer piglie di farlo istentare. a. f.
ci vuole in questo sterpo, a farlo smuovere; è sempre sodo.
g. bassani, 3-133: neanche a farlo apposta, i moralisti come bruno vanno
della presenza italiana, gli stranieri sembrano farlo apposta a esibire un'alta percentuale di
signor, che per più grato / farlo a te, che di lagrime sei vago
discorre anzi non ha mai smesso di farlo, ma con voce così piatta e
'excepto'vino, che vanno alla stimaria a farlo stimar per li daci. informazione delle
qui sempre è assaissimi navili di vino per farlo stimar a sti- madori publici. cellini
cagioni le quali mi sollecitavano e inducevano a farlo, cioè il luogo, il tempo
vicino all'automobile tutti stiracchiavano palle per farlo cantare. 4. prolungare nel
che no. gliuolo, e tu pensi farlo morire sotto le stirature. mamiani,
quando la finiranno le stitichezze romane di farlo passar pel buratto? algarotti, 1-ix-155
... saper metterlo in stiva per farlo ben caminare. -riempire di
- far restare qualcuno uno stivale-, farlo rimanere di stata ricondotta da alcuni (diez
più laudabile e. ssicura, di farlo, ché io per me nulla ci vego
. -stoppare la bocca a qualcuno-, farlo tacere. de marchi, ii-32:
anche lui non scrive, proponendosi sempre di farlo. 13. assente,
occhio celeste stoviglia di studentessa adolescente. farlo con molta grazia. b. croce,
è stato che quel vecchio pazzo / per farlo passeggiar, ha stracco sé. magalotti
-fare stracci da sarto di qualcuno: farlo a pezzi. n. agostini,
teatro era stracco, e non bastò per farlo risorgere. calvino, 20-518: ho
l'istoria de'loro fatti eroici, potrei farlo de'soli esempi de'ginetti di spagna
. chi da se stesso non sa farlo, strascinato dall'esempio della corrente di
ogni sorte di stratagemmi per soffocarlo e farlo dichiarar colpevole. bruno, 2-35:
instituzio- ne de'figliuoli, o volesser farlo lavoratore di terra o fabbricatore di navi
): quand'è pronto, non bisogna farlo aspettare, perché, sebbene sia della
il cuor generoso dell'infante fu procurare di farlo mettere alle strette, come se il
tornare indietro, per metterlo alle strette e farlo parlar più chiaro. rovani, ii-806
-tose. dare la stretta al pane: farlo cuocere troppo rapidamente, scottandolo all'esterno
stretto della gamba. oddi, 2-42: farlo passare [il cibo] per lo
i. nelli, i-164: bisognerà farlo in poche ore. cervello mio,
pollo, / come suol dirsi, senza farlo stridere. = voce dotta,
con una cintura o un bustino per farlo apparire più snello. -anche rifl.
16-viii-254: preparai un certo beverone per farlo vomitare, ma il buono uomicciattolo strigneva
stringere in verso più cose, e di farlo con una gran disinvoltura e con una
altrettanto imbarazzante che se avesse pensato di farlo con un fratello, toh, con
. -strizzare la milza a qualcuno-, farlo imbestialire. borsi, 1-99: bemia
con ragione, / se date in farlo doppiamente stroppio, / a chi doppie vi
o il raggiungimento di un accordo, farlo fallire; rompere una tregua, un'
: ho confortati questi cita- dini a farlo per manco sturbo loro, e perché la
3. stimolare o eccitare un animale, farlo muovere toccandolo o punzecchiandolo o incitandolo;
mordere. spallanzani, -iii-466: a farlo alzare da terra conveniva stuzzicarlo [il ron-
. assarino, 2-i-81: non dubitò con farlo più che sovente stuzzicare dalle sue truppe
. che convince o mira a farlo usando la dolcezza o la lusinga (un
volta al mese avrebbe udito cose da farlo allibire. deledda, v-958: se lo
degno di gloria e di fama; farlo crescere nella prosperità con opere meritevoli e
in sospetto che la corte meditasse di farlo di nuovo carcerare. casalicchio, 211:
in partic. una caramella, per farlo sciogliere e per assaporarlo. a.
bene intoppo d'un gran temporale a farlo ritirare. -fertilità di un terreno
in partic. una caramella, per farlo sciogliere. ojetti, i-758: mi
attorno, dateli la volta, e nel farlo passare per lo stretto del canale fra
che altro conto se ne tenesse che di farlo scomunicare da frineo successore di folco e
per tal effetto una sumacca, per farlo [il viaggio] con maggior commodità per
raccoglierle, quando egli, che può farlo superiormente, non le dia al pub
: poi apresso rimetterlo a dormire, e farlo giaciere supino. dante, infi,
suo famiglio dalla carcere suppletoria, può farlo col pagare oltre la sua anche la
[s. v.]: per farlo cantare un poco ci vogliono le suppliche
poco ci vogliono le suppliche! per farlo venire al teatro con noi ci son volute
. se avesse saputo in che modo farlo senza ferire la suscettiva ri- serbatezza.
ragionevole sospezzione che il prencipe desideri di farlo ammazzare, deve tanto meno fidarsi di
, ii-448: si poteva... farlo per le efficacissime prove della scrittura e
giulio si sveltì presto; poi a farlo credere un capo ameno, un originale,
carichi da spaccarlo in quattro, da farlo diventar cenere e panni sporchi.
. fenoglio, 5-i-2107: se posso farlo con sufficiente disinvoltura, svio il discorso.
una precisa linea di ricerca, fino a farlo progredire verso la conclusione. cavour
sviluppare vanima dalla vita di qualcuno: farlo morire. gherardi, 2-ii-102: io
dirizzone, non c'era verso di farlo svoltare. brancati, ii-359: la sua
. corte, xcii-i-254: vedrete di farlo stallare o vodare se sarà assai che
e non potreno fare di meno che farlo noi; e però iudicherebbe a proposito fame
-squartare il corpo di una persona, farlo a brani (come forma di supplizio
troncare le parole in bocca a qualcuno; farlo tacere, impedirgli di parlare; togliere
sa come, molto vino, per farlo crescere di quantità e di pregio. pea
-rendere periferico un luogo, farlo decadere come centro geografico e urbanistico,
. alfieri, 12-100: né, a farlo a posta, / altr'uom più a
auree geriteli, si voglia per forza farlo tallir d'inverno. 2.
arristiare accectarlo [l'ufficio] per farlo fare a altri, che io nrar-
questa... -ma ne tampoco potete farlo. -no perché? a. verri,
... io sono disposto a farlo ». belo, xxv-i-iio: io picchiarò
di recluta bisogna chiuderne uno. impossibile farlo stare. se provi a tapparlo con una
la bocca a qualcuno: riuscire a farlo tacere, sia con mezzi fisici, sia
questo un mestier, ch'io sapea farlo. -concezione eretica o blasfema.
. -minacciare militarmente uno stato; farlo oggetto di continue scaramucce e scorrerie.
il denaro posseduto; costringere altri a farlo. giusti, 4-i-124: il toscano
, sulla tavoletta mobile, tentando di farlo sorridere. palazzeschi, 1-55: sopra una
il terreno alquanto, nondimeno, per farlo più capace, si pianta- ron anche
quella o un'altra. e non potresti farlo / neanche te che hai orecchio.
sia stato il computer a impazzire e farlo fesso: la tecnica è dunque maligna come
ornai a capo questa tela / cne farlo tosto, poiché si dèe fare, /
che l'avesse messo ivi a posta per farlo cadere, cominciò a tempestarla con più
fosse ancora trascorso il tempo utile per farlo, gli eredi avranno due mesi per impugnare
fa il suo dovere, e genova deve farlo. genova colle sue tendenze, coll'
capidella lettera di vostra signoria, riserbandomi a farlo con più agio per non tenere il
tortora, i-50: memoransi non potè farlo publicare conforme all'ordine ch'egli teneva
, / al mio signor io vuo'farlo sapere, / accio d'alcun di noi
, non m'adatto bene / a farlo duro, a convertirlo in forte. g
lo consolo almen con un viglietto? / farlo volea; ma il diavolo mandò più
che almeno una sola mi succedesse il farlo. mazzini, 14-166: più volte ho
quasi le pose dell'esametro, seppe farlo nella tenuità sua limitata allungare, allargare
sia stato il computer a impazzire e farlo fesso: la tecnica è dunque maligna come
, mettere, porre termine a qualcosa: farlo cessare. poesie bolognesi, xcv-27:
né di lasciar che altri ardisca di farlo, e di metterla sotto terra così.
, a salivarlo di lisca, e farlo sempre più smorto, che ne è venuta
e i discoscesi dirupati stradelli, bisognò farlo più appiè che a cavallo. 6
la testa a qualcuno: affascinarlo, farlo innamorare. ghislanzoni, 17-73: tua
notturno abituro, e in ogni modo farlo asperrimo, miserrimo, teterrimo, inospite e
la leggiadria,... abbiamo da farlo fanciulletto tettante bello e vago.
voglia di fumare e, timoroso di farlo in presenza dei genitori, andava palpandoattraverso la
tina, assi e altri lavorìi e per farlo lavorare. ottimo, ii-212: fece
fondo di quello, e che perciò bisogni farlo molto forte. c. 1.
-togliere il tinto a qualcuno: farlo impallidire per la paura.
g. bassani, 3-133: neanche a farlo apposta, i moralisti come bruno vanno
: leva la soma e bocca per farlo recere. poi l'asino tira, /
, in qualcosa: essere indotto a farlo controvoglia; esservi coinvolto proprio malgrado,
gran desidero avete di tirarlo innanzi a farlo da qualche cosa. giuliani, i-512:
impertinente, e dirle che non doveva farlo più. fratelli, 5-26: ed ecco
cannone. -far decollare un aereo; farlo puntare in alto durante il volo.
ogni modo a tirar il grano per farlo crescere più presto, si sbarba, invece
sessualmente. tondelli, 44: bisogna farlo fumare un casino per metterlo in tiro
si è appena arrivati. procinto di farlo. sassetti, 259: la
con la frusta o il frustino per farlo ubbidire a un ordine. n.
a cremona. -togliere su qualcuno: farlo oggetto di battute pungenti o di beffe
tortora, i-50: memoransi non potè farlo pubblicare conforme all'ordine ch'egli teneva
una voce crudel che lo minaccia / di farlo giù tornar se non discende. gigantea
un voto scadente; tartassarlo, vessarlo; farlo oggetto di aspri rimproveri. =
il disegno, ton- deggiarlo, e farlo rilevare mediante un sensibile passaggio dai chiari
piedi. -girare qualcosa a tondo: farlo mulinare. forteguerri, 3-45: io
fare tonnina o la tonnina di qualcuno: farlo corre fra la terra e la luna
: -tu lo toccasti nel bel presente per farlo uscire eh? -se ne avvederieno le
'semotis arbitrisi e mi è riuscito di farlo e lungamente. c. arrighi, 2-74
o le braccia o 'l collo torto e farlo sforzato, di sforzo sconvenevole e brutto
del mese di setembre, / per farlo ben destendre, / falò vendemiare / e
strilli, / non abbi già difficoltà di farlo / tacer tosto, schiacciandogli il cervello
: si capisce che fare il becero per farlo non è ancora letteratura, ma,
4-2-125: valse anche non poco a farlo risentire,... la tornata de'
vero, difficile ci fanno apprendere in farlo gii ncomodi cominciati nell'età di un anno
cui si è estratto sangue, per farlo stagnare. fanfani-arlia, 581: 'tornichétto'
, i-142: non mi fu permesso il farlo da una certa torpedine intellettuale.
dato colle dita al fuso, per farlo girare su di sé. = deriv
. locuz. trabalzare in barca qualcuno: farlo infuriare. aretino, 26-15: il
braccio o che lo libera dai sostegni per farlo scendere e consentirne una libera oscillazione.
mia e dar a rosaura la farlo cadere in disgrazia, precipitarlo in una condizio
fare tracollare qualcuno dentro alla tomba: farlo morire. f. f. frugoni
punisce oltraggio e tradigióne, / potendo farlo, lui ne è la cagione. boterò
cosa egli recu- sando, procurò di farlo uccidere e tradirtelo. s. giovanni crisostomo
possessore dovrà o negoziarne il ritorno o farlo passare per le piazze più comode,
, che l'accarezzano / finché per farlo n'han premio e mercede. algarotti,
locuz. trafiggere il cuore di qualcuno: farlo innamorare. -anche con riferimento ad amore
denaro la promessa o il patto di farlo trovare alla designata piazza. 4
ad imboccare i solchi, potrassi allora farlo in tralice, o in diagonale.
. sacchetti, x-78-18: ugolotto disse di farlo e partissi, pensando e ripensando,
ulteriore sviluppo fuor del comune no a farlo diventare un campione della razza. savinio,
libri importanti hanno il lodevole costume di farlo. foscolo, iv-486: tale è il
, un trapianto, e non possono farlo. -in una metafora erotica.
grosso, marinato due ore avanti di farlo cuocere. trapuntatrice, sf. macchina
apparecchio fino al binario; è lei a farlo scorrere fino alla gru; è lei
-tendere un ramo, un tralcio per farlo crescere in una direzione. crescenzi
concretamente un'idea, una rapprequalcuno: farlo sospirare (una passione). sentazione
cuor virtù d'amore / tal, da farlo di sé quasi sgomento.
corpo, ecc. in modo da farlo strisciare, procedere a contatto col suolo
pensare di locarli. e immaginandomi che farlo in questa città sia il meglio per ogni
. cattaneo, ii-117: cominciamo a farlo adesso, con detestare a pie'di cristo
. aretino, iv-6-220: invero dovrebbe farlo, se non per altro, almeno
/ si diletta trasformar, / che per farlo più dolente / al passato il fa
amico, che pensasse il viceré di farlo morire in vista della città per traspaventare
accluso supplico voi e vostro marito di non farlo traspirare anima vivente. mazzini, iv-2-115
come un moltiplicare esso unico aratolo e farlo quasi diventare tanti quanti sono le>arti. cesarotti
accrebbe le previsioni publiche de'lettori, per farlo più ricco d'uomini scienziati. muratori
trasporto e l'imprenditore che assume di farlo eseguire in nome proprio e per conto
confessare ciò che color dicevano, per farlo poi appiccar per la gola. libri criminali
trattai, e dissi / d'immortal farlo. allegri, 210: chiamato bernardin,
stato l'intenzione ch'io avea di farlo con qualche prolissità. varano, 1-373:
tratto, ma per non vituperarsi penso di farlo asentire a marzia sua figliuola. andrea
stato lavorato e per condurlo comodamente e senza farlo patire, gli fecero una travata intorno
l'interpreterebbe a traverso come ordinata a farlo star dove sta. e ciò sarebbe
dove sta. e ciò sarebbe un farlo dar nelle smanie, tanta è l'agitazione
il volo del pipistrello, e cesserà di farlo quando pel turamento vengan tolti essi tremori
procura di fare l'uomo infermare per farlo diventare impaziente e pusillanime e trepido.
nella tresca: ammaliarlo, sedurlo, farlo sentire innamorato (anche con riferimento ad
so, per esser di comune debito il farlo, non mancarò di porgervi al nome
ii-359: ah temerario! adesso vado a farlo in bricioli. 2. dimin
compiuto con particolari accorgimenti in modo da farlo valere come esercizio fisico. l
cinzio, parte per ritrovar modo di farlo (torquato) in roma di nuovo ritornare
suo paradiso, pareva ricevesse beneficio nel farlo: quando vedeva, che tutti da sé
e troverai moti trivellanti del foco a farlo potente alle fusioni colle sue revoluzioni, la
suo trombettare, fosse stato cagione di farlo crescere, risponde: « caro signore,
alla fine di un anno di corso; farlo oggetto di una valutazione pesantemente negativa.
d'albero ritondo e così grosso quanto vogliono farlo; ed è questo tamburo da tutte
che m'era apparuto, propuosi di farlo sentire a molti li quali erano famosi trovatori
truffaldino un oggetto nell'aspetto (per farlo apparire diverso da quello che è,
delle cose assurde, nel pianto, voleva farlo svegliare a colpi di tamburo, più
padre mariani s'adoperasse in vaticano per farlo includere in uno dei primi treni di
un certo viso che non istà bene a farlo vedere, può turarsi e nascondere la
-turare la bocca a qualcuno: riuscire a farlo tacere, sia con mezzi fisici o
a differenza di glianti cose, tentò di farlo [il bianco] in più modi mesticando
dargli a intendere con tanta astuzia di farlo giovane? e traimi di mano a posta
fanno essi, che hanno spirito di farlo? panzini [1905], iv-502:
i motteggi sboccati; era riuscita a farlo discorrer seriamente. bacchetti, 1-i-306: se
singhiozzo, credendo che ciò basti a farlo fermare. 8. locuz.
collo lunghissimo tenuto ripiegato e pronto a farlo scattare per catturare i pesci col becco
, non si era ancora risolto a farlo in maniera ufficiale. -pubblicamente noto
, non lascierebbe fuggir occasione alcuna di farlo. ugonottismo, sm. dottrina religiosa
ogni diligenza e con ogni studio di farlo buon umanista. piovene, 3-57: uno
. segnare qualcuno con l'olio consacrato per farlo sacerdote o re per investitura divina (
muovere / un ministro primario / e farlo fin su correre. metastasio, 1-iv-283:
227: non vi nego di farlo; ma ci vuole / tempo: quando
sua stessa oggettiva intelligibilità, consiste nel farlo giudizio nostro, ossia trovarlo o produrlo
non airùniversitaria, ma io spero ancora poter farlo acquistare alla comunale. ma non è
dualità dèe unizzarsi per armonizzare, né può farlo altrimenti che rinvertendo verso il suo principio
avrei preso a schiaffi luisa che pareva farlo apposta a intontirci col fracasso del telaio
della seconda punta un rovescio, potete farlo; avvertendo di urtarla in fuora, e
altra scossa: ma non sendogli riuscito di farlo aggirare la seconda volta come la prima
verso che è buono lui solo di farlo, come fosse il diavolo a ridere,
-avere in uso di fare qualcosa: farlo abitualmente, molto spesso. f
qualcuno (o anche la possibilità di farlo); rapporto sessuale (anche nell'
-mandare in vacca qualcosa: rovinarlo, farlo finire male. pasolini, 5-20
prigioni; rispose federico che non voleva farlo...: e così vacuo ne
il volto di toni, sì da farlo simile alle sue mani e ai suoi polsi
/ vói morire per farlo sano. forteguerri, 15-70: una spada
lui ricevute, non vuol correr subito a farlo morire; ma dèe far veder la
occasioni. il suo discorso, che poteva farlo sembrare crudele verso se stesso, si
ai potenti; ma questo io non potrò farlo mai, né il padre lo vorrebbe
so vendicare i torti, quando di farlo io dico. piovene, 14-97: il
il movea, / e per non farlo di ciò più dolente / che el si
. -dare vento a qualcosa: farlo muovere, scuoterlo. n.
, i-496: il raspato si conserva con farlo in botticelle piccole... alzate
divenga cristiano: e io sono disposto a farlo, sì veramente che scherzi.
di non avergli nociuto, quando potevo farlo. verdeggiare (ant. verdegiare
buttarci un puoco de olio su e farlo scaldare al fuoco. libro di esperimenti di
morto, i cerusici non avrebbon lasciato di farlo rappresentare. leopardi, i-9: la
verso che è buono lui solo di farlo, come fosse il diavolo a ridere,
; né ci fu mai verso di farlo smontare. metastasio, 1-iv-44: in somma
i rinforzi, ed era facile il farlo. -difendere un territorio da un'
un semplice porticato: e, neanche a farlo apposta, costruito conformemente al più vieto
villanamente nel bosco, m'indusse a farlo. -in modo grossolano, approssimato
ubriachezza, non è in grado di farlo. bibbiena, 2-116: va'in
virtù d'amore / tal, da farlo di sé quasi sgomento. -influsso di
-attendere la fortuna qualcuno al vischio-. farlo cadere in disgrazia. tasso, 1-6-83
, pigliare, prendere al vischio qualcuno, farlo innamorare, renderlo succube per amore.
, gravemente, si usa tanta diligenzia di farlo guarire,... si va,
-rimettere la vita addosso a qualcuno: farlo risuscitare. - al figur.:
una dea scesa dal cielo apposta per farlo felice; poi mi vituperò come abbracciatrice
tratto, ma per non vituperarsi pensò di farlo assentire a marzia sua figliuola. piccolomini
a far quello, che a puri farlo no'l poter movere i meriti ai cotanto
visconti] viziatamente [ai fiorentini] per farlo ritenere per levariosi d'intorno, non
erodiade mi avesse più volte istigato a farlo prendere io non l'avrei mai rinchiuso
bene, e non ci diletta il farlo. chiabrera, 1-i-96: sempre là dove
né con spron potea il circasso / farlo [il cavallo] a voluntà sua
o voltare lo stomaco a qualcuno: farlo vomitare. -anche: disgustarlo, provocargli
, se gli fa la grazia di farlo guarire. 4. per estens
da codesto voto, io non esiterò a farlo. massaia, xi-37: in quell'
zurbaran estremamente 'monumentale'e il desiderio di farlo rientrare negli schemi wòlffliniani del 'malerische', il
in loppe; ma a te s'appartenerà farlo portare in ierusalem. f.
colt, ma non si sentì di farlo. t. scarpa, 4-11: la
le fauci del diavolo, a farlo cader nella trappola, con cui torci
. bernari, 5-14: anzi per farlo zittire, subito gli porgevano il fiasco
-cavare lo zurlo di capo a qualcuno-, farlo stare a dovere, calmarlo, in
punta, la corda, e 'l farlo pirlare e col zurlo e la sferza.
pianoforte a coda... ma come farlo passare dalla porta?..
dice in giro, che gli piace farlo. ma, a me, mi pare
e notte nella stanza in fondo deve farlo con intento polemico. scatarra con impegno.
fornire all'high-tech i cervelli in grado di farlo decollare. la stampa [1-vi-1994]
gusto e alle loro teorie, potranno farlo agevolmente. = voce dotta, comp
vari uditori a un 'pattern'unitario, potrebbe farlo agevolemente. casabella [maggio 1970]
quando fabbricò il caccao a non farlo tutto di sconusco, a quello di caracca
l'economia: ma per riuscire a farlo deve dare spazio al desiderio e all'
. occorre però inserire un sottotappeto per farlo aderire bene al pavimento. = comp
rispetto verso la natura ci impone di farlo il meno possibile, altrimenti il naturale sarà
guerrazzi, ii-117: piaccia alla fortuna non farlo affunghire sotto la religione. =
gioco, prima che sia la dc a farlo. ha già fatto sapere di non
, gente 'sballata', e non potevo farlo senza bucarmi come loro. lettere a
locuz. seccare la buggera a qualcuno: farlo arrabbiare, innervosire. baretti,
cui è stato collocato dell'esplosivo per farlo esplodere per scopi terroristici.
). pepoli, cli-ii-182: vorrei farlo cascare innamorato morto prima di sera,
tempo stesso, / senza mostrar di farlo, un contraltare. idem., iii-18-84
fa, tanto vale cercare almeno di farlo dal volto umano ». ecco allora come
che non solotendonoaproteggerelo 'statusquo'destabilizzato, maper farlo devono disincentivare i cambiamenti e l'integrazione dei
hanno consolidato la fama del gruppo fino a farlo diventare una delle realtà più consolidate della
il suo signore ed a sottometterlo e farlo inferiore, non essendo, a quello
78 giri di musica elettrojazz e cominciamo a farlo a 33 giri. corriere della sera-vivimilano
quote a chiinvece non erastato in grado di farlo). l'espresso [26-xii-2004]
papini, xi-1-1092: ma chi potrà farlo? non certo i tifosi plebei, poco
gli alberi e le antenne, e farlo navigare a dispetto de'venti e del mare
più, ma ho avuto per non farlo ragioni che non posso affidare alla carta.
dei mass media sugli individui incominciarono a farlo secondo i presupposti della differenziazione sociale.
monovocalico è facilissimo; il difficile è farlo. = voce dotta, comp.
meno hanno il decoro di fingere di farlo – intraprendo viaggi attraverso documentari sui vampiri della
che spiegavano la parte agli attori e per farlo s'immedesimavano di volta in volta nei
loro missione. bastafarvedereche si è inparecchi a farlo e che (se il metodo ha
adeguati di ricerca scientifica e di imprenditoria per farlo. rna sementino, agg.