torino; o almeno, prima di farlo, potrebbe attendere i consigli d'una lunga
giustiziare un soldato del castello che intendeva farlo fuggire. siri, i-102: giunto in
le reliquie di tanto uomo, per non farlo andare confuso fra tanti che in quei
qua, ah certo non mancherà egli di farlo di là. graf, 4-68:
irruzione di vènti gelidi gli impediva di farlo col suo calore. -irradiazione sfolgorante
per quello afare / enfinger de no farlo ad isciente. idem, xxxvi-51: ahi
dotare qualcuno del carisma dell'ispirazione; farlo strumento di rivelazioni soprannaturali.
sdegnata, dubitò eh'essa il ricercasse per farlo poscia castigare del suo non volontario errore
erodiade mi avesse più volte istigato a farlo prendere, io non l'avrei mai
usar ogni severa giustizia contra errico e farlo dechiarar putrido membro di santa chiesa,
i padri, se atti sono a farlo; quando che no, dirizzarli a chi
. col- lenuccio, 105: per farlo instruire di lettere e di costumi,
mandato subito per lo ministro, per farlo dal vescovo de la cità dagli ordeni
gammautte, / o impiastro alcuno, per farlo guarire. / bestemmiava il meschino a
grazia mi son forzato sempre pur di farlo. bocchelli, 2-xix-283: quando la
servire, trattarlo dall'alto in basso; farlo trottare per i propri comodi.
per accalappiare un capo di bestiame e farlo uscire dal branco. lastri, 1-3-96
per accalappiare un capo di bestiame e farlo uscire dal branco. boiardo, 1-239
avuta somma consolazione. e pur credo farlo, benché e'sia in lacci e
figliuol la madre / uccise? e potè farlo? / oh caso miserabile, /
: gli détti la bicicletta contento di farlo contento. la sera, a buio,
schiacciato la l, allorquando non convien farlo: ovvero nell'esprimere la r,
trattare, affrontare a mezza lama: farlo con grande riguardo, con un certo riserbo
genitore, / che se sforzò de farlo a ben montare. storie pistoiesi,
locuz. parlare a lacettate di qualcuno: farlo oggetto di accuse offensive, di insinuazioni
-non entrare direttamente in un discorso, farlo precedere da accenni e allusioni; prenderla
di lato: cambiarlo di posto, farlo scostare. bianco da siena, 169
detto facetamente 'tuba ', per farlo ingozzare a chi l'ha in capo,
[saba] ancora troppo giovane per farlo vivere tra li anacoreti della sua laura
-dare v azzurro al proprio lavoro: farlo appa rire più bello di
suoi lazzetti che finivano sempre col farlo capitombolare sul tappeto. -spreg.
, il quale è il lecchetto per farlo ingozzare, altrimenti non sarebbe entrato il
abbia da legarsi nel matrimonio, egli vuol farlo mediante voi e per vostra mano.
e oro, poi cinque bullette per farlo saldo. a. f. doni,
il mio libro ora che devo attendere a farlo cilindrare, legare, e presentare al
esistere l'ente stesso, e tende a farlo esistere nella maggior sua compiutezza possibile,
età di communicarsi, prese legge di farlo ogni domenica e le feste che fra settimana
o prenderlo per marito, ma di farlo, se la poteva, ammazzare a
per metterlo in ottava rima, per farlo più leggibile con questo lenocinio alle schizzinose,
legittimo se è di nostro diritto il farlo, e se si fa senza offendere
iii-108: in città era lecito il farlo con un legittimo notaio e tre testimoni
se ritenne per trovar causa legitima di farlo. algarotti, 1-ix-81: tra le critiche
il qual nondimeno iddio convertisca, col farlo desistere primamente dalla cattiva volontà e poi
, o, come si dice, farlo passare sotto un ponte di legno.
delle legnate o bastonate a uno, farlo passare (come si dice) sotto
allevano i nuovi rami da legno, di farlo col divisato modo ed arte. crusca
delle legnate o bastonate a uno ', farlo passare (come si dice) sotto
per metterlo in ottava rima, per farlo più leggibile con questo lenocinio alle schizzinose
racconti il popolo, distraendolo, col farlo ridere, da venire alle mani.
ribello / si scuopre, facil fia farlo prigione, / acciò sul letto poi di
2-176: profes- sono al duga di farlo signore di firenze liberamente. pontano,
, licenziarlo. -anche: ucciderlo, farlo fuori. a. f. doni
abbiano un interesse sentito ed immediato a farlo: che si stabilisse che sui 5
balìa, egli è cercato pur troppo per farlo servo, ed è facilmente ridotto a
librari di venezia, che mi promessero farlo venire, non ho mai potuto avere
i frati non mi danno licenza di farlo. gozzano, i-398: in cucina,
che egli avrebbe avute delle difficoltà nel farlo licenziare, riscrisse all'amico che non
alla lettera di vostra signoria reverendissima per farlo di mio pugno; ma non m'
bacchelli, 18-i-568: il pane potete farlo nella misura che basta e non sopravanza:
. guicciardini, 2-1-7: è necessario farlo perpetuo [il principe], ma
, ah certo non mancherà egli di farlo di là. balbo, i-120:
è un crimine, solo che bisogna farlo seguendo, più o meno da vicino
che doveste ringraziar paradisi, ricordatevi di farlo con lettera bene stesa e con dignità
locuz. -liquefare in pianto qualcuno: farlo sciogliere in lacrime. conti, 69
il governo lo aveva liquidato senza nemmeno farlo cavaliere? pirandello, 5-306: il
a piè d'ettore il corpo, e farlo / con liquid'olio ed odo
, con altri miei soci letterari, farlo notificare; e da questo tribunale civile
-fare qualcuno a liste: farlo a pezzi, rovinarlo completamente.
religiosamente [il vostro libro] per farlo leggere a que'giovani ch'io prediligo
. giannone, 2-i-432: volevate farlo passare per testo autentico,.
autentico,... e pretendete farlo ancor oggi dopo tante riprove della vostra
. moravia, iii-68: è impossibile farlo parlare della propria famiglia,...
per compromettere c [ernuschi] e farlo sfrattare di là, se fosse possibile.
e conoscere ed emendare, ove possiam farlo con sicurezza. 9. popol
modellare il 'mosé 'sì da farlo apparire animato più dall'ira che dall'
apparecchiò da'veneti un altro per farlo crepare. = deriv. dal
le lunghe, per lunga: farlo aspettare, tenerlo in sospeso; fargli perdere
far uso di qualche cosa, per farlo durare a lungo. pratesi, 1-275
era servizio di s. m. di farlo ministro 2-44: ah lasso! che poss'
come tu dei, / ché teco a farlo volentier verrei. savonarola, 7-ii-134:
il passo; accoglierlo, lasciarlo o farlo passare. chiaro davanzati, xxvii-53:
sovrabbondanza, quando meglio sarebbegli valso a farlo maschio un solo sorso dell'aspro latte
sarto far mettere prigione, / ovver farlo impiccar. 4. dimin. luteranèllo
bestia da squartare s'offre lui di farlo. macellarésco (region. macellerésco
e conciare e mandare al molino, e farlo macinare, e farne fare farina di
re di francia e, perché possiate farlo senza macula dell'onore vostro, v'assolvo
augusta e imponente, ma troppo rispettabile per farlo entrare nei soggetti profani, o per
, tutto lieve e destro, / di farlo discoprir sempre tentando; / ma sempre
marco lio papa- rella, diceva di farlo per scaramanzia come invece i « mafiosi
nella furberia, mi dà l'animo di farlo stare saldo della pecunia che gli darà
se voi voleste ridere, egli si potrebbe farlo con maggior grazia. alfieri, iii-1-36
lo trovò magno uomo, non volle farlo morire. cavalca, 20-403: l'angiolo
. erasmo da valvasone, 7-206: farlo intende d'alta gloria erede / e render
abboccato, si sa, ma a farlo passare lento lento giù per la gola,
suo amore avere altra malagevolezza che di farlo sapere alla sua innamorata. m. adriani
contendendo il re, che malagevolmente poteva farlo, si contentò che il governo si
tra via, ed era d'uopo farlo piemontese, perché asini e muli potessero
mandò subito [il re] per farlo prendere e malcapitare, s'egli ben
sì malconcio dalla posta che ho dovuto farlo lavare nel frontespizio. -leso
, ma per odio e malvolènzia, per farlo tenere un cattivo. novella della ginevra
, 1-13: un giorno ordinarono di farlo assassinare; poi se ne ritras- sono
popolo. poi per ingegno trovoron modo farlo morire, con una sottile malizia. bartolomeo
o prenderlo per marito, ma di farlo, se lo poteva, ammazzare a
galileo, 4-1-429: forse ho torto a farlo così maliziuto, potendo benissimo egli in
fu quella, spogliare ignudo quel corpo, farlo dagli occhi del popolo quasi malmenare?
di maria teresa il parini non potè farlo per mala disposizione della salute.
malotiche, amici di lorenzo, di farlo disperare, con tutto il dì farli modelli
per le minacce d'agrippina affrettò cagione di farlo uccidere. baldinucci, 9-xv-14: né
francesi su roma, io non poteva farlo per mancanza di tempo.
4-2: pochi sarebber quelli che potrebbero farlo, senza mancare a se stessi o
42-32: vi mancò poco / di non farlo morire in scuro loco. tasso,
fare mancare nulla a qualcuno; non farlo mancare di nulla: fornirgli tutto ciò
mancipio o che qualcuno pensasse lontanamente di farlo. -per estens. con riferimento
di uno ', fame macello, farlo come anche suol dirsi a pezzetti. è
bach al convento. -manco a farlo apposta: a indicare, con evidente
mandando a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare. -rivolgere saluti, complimenti,
in libertà l'uccello da preda; farlo andare alla caccia. crescenzi volgar.
avessero finalmente ottenuto i ministri spagnuoli di farlo richiamare in germania, convenne spedire nuovamente
che dovrebbe farsi, ma non posso farlo. b. croce, iii-22-195: il
un suo giannetto briosissimo, prese a farlo corvettare sopra la piazza sotto i balconi
ii-431: tentò... di farlo con una sgherrata d'un suo figlio mangiafèrro
l'anima a qualcuno: ucciderlo; farlo soffrire intensamente. -anche con valore recipr
di fare un velluto chermisi, per farlo colle maniche grandi, foderato di martore
il padre deva 20 mile dicati per farlo cardinal. -prendere il tempo per
padre, operò in sì fatta maniera per farlo privar di vita, che questi fu
esercitare pubblicamente la maniscalcherìa, non potranno farlo se prima non saranno stati esaminati dai
aretino, 20-264: chiacchiaravano appunto del farlo... quando la manna gli
a convocare i comizi della penisola per farlo a tratta o a mano, quegli
e mettere in prigione con intenzione di farlo morire; ma perché castruccio era molto
un oggetto (per servirsene, per farlo funzionare). compagni, 3-28:
caro, 12-ii-303: e vi prego a farlo [l'invio delle medaglie] indirizzandole
potesse mantenere / l'amico a me senza farlo partire. rosaio della vita, 58
la ironia sopra il prefato cappellano, col farlo musico; ma però nell'esercizio dell'
ringraziar lo vorrei, se degnamente sapessi farlo. g. palmieri, xviii-5-1141:
di marcia forza e qui e quivi farlo sparire. mamiani, 7-306: un popolo
14. locuz. -far marciare qualcuno: farlo rigare diritto; farlo lavorare. -anche
marciare qualcuno: farlo rigare diritto; farlo lavorare. -anche: licenziarlo bruscamente.
v'è criato né diavolo che possa farlo passare per sano. guglielminetti, 2-107:
ed un'ora crudele cominciòe / a farlo tempestoso. s. caterina da siena,
. secchi, 2-37: non mancarà di farlo, fatto ch'arò una marendaròla.
impero plebeo, bliicher cercava napoleone per farlo fucilare. d'annunzio, ii-361:
una marmellata di qualcuno: spiaccicarlo, farlo a pezzi (per lo più come minaccia
. -dare martello a qualcuno: farlo ingelosire; tormentarlo fingendo freddezza in amore
e dalla nave la spinta necessaria per farlo discendere in mare. tali apparecchi si
: la tortura inflitta al cristiano per farlo abiurare o come pena e punizione.
di fare un velluto chermisi, per farlo colle maniche grandi, foderate di martore
-fare sgangherare le mascelle a qualcuno: farlo ridere a crepapelle. lippi, 4-14
della camera e quelle della cucina per farlo sepellire. siri, v-1-545: saziarono
. -trarre di materia qualcuno: farlo uscire di senno, privarlo dell'uso
quando l'estrema esiguità delle dimensioni può farlo considerare praticamente puntiforme; punto geometrico supposto
dell'atto': l'azione corporea adoprata nel farlo, o l'impressione corporea ch'
che il duca avrebbe saputo e potuto farlo felicissimamente, se non l'avesse rimosso
non possa tenere in detto offizio né farlo esercitare ad alcuno che non sia matricolato
con grettezza eccessiva; trattarlo male, farlo soffrire; essergli avverso, sfavorevole,
in matrimonio in sé prefisse / e farlo del mio letto e del mio regno /
della mattinata. 4 questo mi preme farlo di mattinata; poi il resto. sentite
, eccitollo a contendere del regno per farlo morire più maturamente con le armi.
fare a qualcuno un liquido mausoleo: farlo perire nelle onde. battista, vi-4-198
pezzetto di legno (mazzuolo) per farlo rimbalzare il più lontano possibile; lippa
egli attende, al modo usato, a farlo [re carlo] / seguire e'
le due carte che, neanche a farlo apposta, risultano dello stesso colore.
11 mazzo a qualcuno: tenerlo sotto, farlo faticare. panzini, iv-411:
con un mazzuolo, in modo da farlo aderire al tavolo di appoggio prima della
xxvi-44: un'ora crudele cominciòe / a farlo tempestoso / pur per me donar noia
doverne rendere meccanicamente il suono, ma farlo con la propria intelligenza. di breme,
tutti? -o mutargli, se potrà farlo con sicurezza d'esser creduto, o
coi beveroni, col vino medicato, per farlo rimettere dallo spavento, scaldandogli i piedi
mio racconto, nulladimeno questo bastò a farlo montar sulle furie ed a meditare vendetta.
in sospetto che la corte meditasse di farlo di nuovo carcerare. f. m.
la buccia scabra, calamitare e medusare e farlo girare a loro modo, ma in
che aver l'anastasia / volta a farlo girar com'un paleo. marino, 4-231
le mele jracide addosso a qualcuno: farlo oggetto di severa disapprovazione, di derisione
: causarne o affrettarne il decesso, farlo morire. pier della vigna o mostacci
in tondo, in volta qualcuno: farlo andare di qua e di là, farlo
farlo andare di qua e di là, farlo andare in giro, talvolta senza una
certaldo, 380: ti guarda di non farlo [il tuo figliuolo] segatore d'
-óris 'che stimola il bestiame per farlo camminare ', nome d'agente da minare
. v. borghini, i-iv-4-251: farlo senza qualcuna delle occasioni già dette.
ti studi e t'argomenti / di farlo or noto a le celesti menti.
che anche lui era ugualmente contento di farlo. savinio, 171: d'un tratto
-levare, togliere la mente a qualcuno: farlo uscire di senno, farlo impazzire.
qualcuno: farlo uscire di senno, farlo impazzire. dante, xx-20:
di doppie, mi sarebbe egli lecito di farlo senza alcun obbligo di restituzione? delfico
conveniente per me, non ricuserò di farlo. gonfalonieri, conc., ii-122:
a cui michelagnolo porgeva la mano per farlo montare in sul ponte. marino,
a incatenarlo sotto sistemi convenzionali o a farlo errare in traccia di nuove norme per
, di venerazione, di stima; farlo oggetto di conversazione; nominarlo, parlarne
di plebe, crederò sia manco errore farlo di nobili. g. bentivoglio, 5-ii-281
... ch'egli ha lasciato di farlo, acciocché 1 suoi poemi,
per l'autorità del cardinale bessarione posson farlo sicuramente, e alcuni de gli italici
aggiugne- vano..., senza farlo saputo ad alcuno, il mese intercalare,
presente però s'accordano pur essi a farlo passare per l'isola del ferro,
e del male,... per farlo meritare per ubbidienza. boccaccio, dee
soldi in fretta e furia, per farlo prima possibile star zitto. 9
non potessero venir mescolati con artificio per farlo precipitare in qualche disperata risoluzione. pratolini
mescolato o non mescolato con grano, dovrà farlo d'un peso superiore al pane di
quel benedetto cristoforo era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e non
a mese o a viaggio, dee farlo. -a questi mesi: poco tempo
nel metro, su te; ma per farlo ho bisogno... di rivederti
4-40: ancora provegiano i governatori di farlo [un desinare] del mese d'
instanzia più volte m'avete richiesto o il farlo. guarini, 311: o
vogliono fare gli altri, si dice farlo il messere. g. m. cecchi
il neutono... tentò di farlo [il bianco] in più modi,
e farebbe gran senno il gaglioffaccio a farlo, volendo ricuperar quel credito che s'
di fare o di tentare; e per farlo più speditamente ci consigliammo di proporci a
da ciò che è noto, per indi farlo gradatamente passare all'ignoto. rosmini,
governo di plebe, crederò sia manco errore farlo di nobili. rifl.
, si offerì... di farlo ammazzare. -porre una persona di
terribilissima, non c'era modo di farlo stare col capo dentro la carozza.
-mettere a banco: investire del denaro, farlo fruttare. garzoni, 1-550:
qualcun altro: porlo in disaccordo, farlo litigare. artale] male coi parenti
-mettere qualcuno nelle mani dei beccamorti: farlo morire. g. gozzi, i-6-24
aveva speso per tanti anni, a farlo ignaro d'ogni cosa di stato e
la lotta dei mezzadri, e bisogna farlo ora, prima della mietitura. perché
a fargli avere alcun lavoro, se dovesse farlo non che per piccolo prezzo, in
in dono, e per forza, vuol farlo ad ogni modo. biondi, 51
il lessico ed esplorare la sintassi può farlo solq uno di quei gruppi di controllo
al cugino, e gli propose di farlo a mezzo. -con riferimento a
morir satollo. soderini, i-494: volendo farlo [il vino] con le tacchie
nella furbaria, mi dà l'animo di farlo stare saldo della pecunia che gli darà
so: è vero, il desiderio di farlo lungo, m'ha fatto cadere nel
e si chiede virtù più che umana a farlo liquefare, v -rendere migliaccio per
a mano da due uomini che potevano anche farlo immergere quanto era necessario per passare sotto
emigrazione è urgente; ed è necessario farlo militarmente.
medesimo scopo di giovare il cibo e farlo abile a rinnovarci col farlo simile alle parti
il cibo e farlo abile a rinnovarci col farlo simile alle parti rinnovabili. targioni tozzetti
anche te, ma guardati bene dal farlo. pirandello, 8-272: bestemmiava come
era costo al cardinal de'medici a farlo miniare più di duemila scudi. vasari,
muovere / un ministro primario / e farlo fin su correre. balbo, ii-16:
e mandato subito per lo ministro, per farlo dal vescovo de la cità dagli ordeni
minuzzoli; fare minuzzoli di qualcuno: farlo a pezzi, ridurlo a malpartito; percuoterlo
-avere la mira a qualcuno: farlo oggettodei propri pensieri, averlo a cuore.
il contorno de'miei inchiostri ombreggianti a farlo spiccare, se non ad esprimerlo illustre
quel che facevo ma più atterrita di non farlo. -con metonimia. guido
: temeva il giorno, che doveva farlo vedere ai suoi così miserabilmente mutato. fogazzaro
mangia per miseria, suol dire di farlo per sanità, perché tutti i mali
cose che faceva arrigo in inghilterra, per farlo ravvedere, mandò fuori una bolla,
lo faccia; / se poi non vorrà farlo, me lo dica, / onde
lo percosse. e allora cominciarono a farlo per vezzo, quando gli davano un
darebbe l'animo, bisognando, di farlo fuggire [il capitano] con una conocchia
. -cavare di metidio qualcuno: farlo uscir di senno, ubriacarlo.
solo riverniciare i meccanismi del sistema potevano farlo meglio e più facilmente all'ombra del
fino a quando non avrò voglia di farlo. = voce dotta, dall'
, / e 'n sul carro d'astolfo farlo andare / per tutta la città,
carcere a pane e acqua, o dal farlo passeggiare per le piazze con una mitria
la braghetta piena? / volevi forse farlo addirittura di fumo? mmmmmh, non
. patimenti e umiliazioni, bisognerebbe pur farlo per non patir di peggio nell'altra
dello scherno nel deretano di qualcuno: farlo oggetto di beffa e di derisione.
solo quando vi sia causa legittima di farlo. brusoni, 215: esito..
mio racconto, nulladimeno questo bastò a farlo montar sulle furie ed a meditare vendetta.
stato trattato nel giornale basta però a farlo crepare di rabbia. -qualità scadente
4-80: anna si offrì lei di farlo, ma bice si oppose: lo
darti troppo da mangiare: fingendo di farlo per non ti dilettare, e non
tanta quantità, che non si poteva farlo stagnar. 25. ant.
ore, hanno potenzia di tignerlo e farlo iscuro. cellini, e
. vettori, 152: sconforta dal farlo quel che si dice in nome della
: non è minor secreto mollificarlo o farlo dolce [il ferro] e trattabile
'exegi monumentum', non avria potuto farlo con più nobili parole. fogazzaro,
a piè d'ettore il corpo e farlo / con liquid'olio ed odorose stille /
-portare all'altro mondo qualcuno: farlo morire. collodi, 65:
ispacciò il cartesio, né poteva altrimenti farlo nella geometria, i cui avanzamenti egli
un fornaio, per esempio, poteva farlo prendere come falso monetario o spacciatore di
l'involto fino ad appiattirlo, fino a farlo aderire vuoto e floscio sul terreno.
. di spedito che egli era, a farlo impeditissimo per montagna di terreno che egli
dolze genitore / che se sforzò de farlo a ben montare. 5. bonaventura
fumi o le chiare a qualcuno: farlo arrabbiare. de amicis, xiii-247:
faccenda, lo trova più discosto dal farlo che gennaio dalle more. grazzini,
semplicemente, 'ad alcuno 'per farlo stare a segno o in cervello.
spagna e l'altro se si poteva farlo con salvezza di conscienza. -cristiano moresco
ne'viaggi di mare, quando possono farlo, facilmente dal vascello si lanciano in
locuz. dare un morsico a qualcuno: farlo oggetto di ostilità, aggredirlo, offenderlo
-dare uno strappo di morso: farlo agire in bocca al cavallo, tirando
alla morte, in preda a mortequalcuno: farlo morire, ucciderlo. dante, inf
la morte a qualcuno: ucciderlo, farlo morire. giamboni, 10-4: perché
mani di dove un oste non avrebbe potuto farlo uscire; volle provarsi se almeno gli
sul naso a qualcuno: irritarlo, farlo stizzire. grazzmi, 4-437: il
-toccare il moscerino a qualcuno: farlo arrabbiare, irritarlo. castellani,
salutare qualcuno a suono di moschettate: farlo segno a un nutrito fuoco di fucileria
quel che faccio, né tralasciare di farlo. -in partic.: manovra di
inferno si era messo alla prova per farlo prevaricare: ma il reverendo non si
loro mestieri nei giorni festivi, debbano farlo colla maggior ritiratezza possibile e con le
ch'io lo particolarizzassi; e dubito di farlo tanto che 11 corpo riesca troppo mostruoso
moto per finire un lavoro ', per farlo finire. 'i potenti, i
d'usar ogni severa giustizia contra errico e farlo dechiarar putrido membro di santa chiesa,
a me non desse il cuor di farlo o troppo grande sforzo il mi togliesse
fu dopo iddio la prima motura causa a farlo cristiano, ciò furono li versi dell'
esca alla bocca ponendogli non potette mai farlo risentire per entrare ne '1 lago.
le trote), che consiste nel farlo cuocere in padella infarinato e con un
medico', costringerlo ai propri comodi, farlo attendere a lungo. g. m
testa da parecchi giorni, proprio per farlo a suo fratello, scienziato.
8-79: si dedicò, o credette di farlo, agli animali, scrivendo delle favole
: colpire qualcuno con tanta violenza da farlo rimbalzare contro la parete di fronte.
atleta non c'era stato verso di farlo accettare sui mercati delle città.
gli è fantino, gli è capace di farlo. giusti, v-163: credo che
grande diffalta a lasciare però ai non farlo quadro e più discostato dalla chiesa di
; / son poltron, non oso farlo. mazzini, 77-12: la controversia letteraria
o allentare, lo debba fare o farlo fare: così del mainare.
deliberazione che niuna ragione fu sufficiente a farlo mutare. g. bentivoglio, 4-748
e nel giorno che staranno commodi di farlo, con patto espresso e implicito,
poi d'una narranza basta / per farlo risvegliar subito subito. = voce di
suo nascimento, pensa di consolarlo e farlo conoscente di non poter incorrere nel pericolo
naso ad alcuno vale figuratamente dirlo o farlo in sua presenza, senza rispetto,
! moravia, iii-68: è impossibile farlo parlare della propria famiglia, come se
... riuscivano, anche senza farlo apposta, a imprimere, e rinfrescare
natura non lo fa, talché il farlo verrebbe ad esser operazione fuora del corso
vaga; nondimeno così industriosamente non potrà farlo ne tanto bene che poco o molto,
gli occhi addosso al principino, per farlo suo genero: quindi riguardava le cose
e cifere che hanno facultà di poter farlo. idem, 2-76: partendovi poi dal
di esperienza che fermandosi in essa potrebbero farlo naufragare. lettere inedite, ii-171:
4. locuz. neanche a farlo apposta: per indicare un risultato conseguito
g. bassani, 3-133: neanche a farlo apposta, i moralisti come bruno vanno
un battesimo di necessità, non si poteva farlo completo perché non s'era in chiesa
a'più curiosi ed importuni con solamente farlo vedere manoscritto, lo lasciai doppo lungo
turchi nel tempo che si negoziava di farlo dichiarare a favore della lega.
9-311: io corsi al podestà per farlo accorto, / come 'l bargel di suo
quali, in ogni cosa, avrebbero voluto farlo star ne'limiti, cioè ne'loro
, da non dar presa al tempo di farlo vecchio. pavese, 8-36: altro
apparenza de'benefizi, ma gli converrà farlo con l'armi, il nervo delle
ai suo amante / porger li piacque per farlo immortale: / non è l'ambrosia
e conciare e mandare al molino e farlo macinare e farne fare farina. landino
il negozio non vuol baie e bisogna farlo riuscir netto o non ci si mettere.
bucolini et unito e bello, bisogna farlo bollire in nell'acqua con molta cenere
qualcosa: lasciarlo perdere, trascurare di farlo. compagni, 1-24: fu loro
esso timon ci sforzammo di ridurlo e farlo star al suo luogo per forza di
modo de'nocitori mostra un pericolo per farlo cadere in un altro maggiore.
più colte non va esente per questo dal farlo in altre maniere tanto più nocive e
o ragione, il superiore deve farlo sgomberare. carducci, ii-10-74: un
parole nuove, assegnando la necessità di farlo per le cose ritrovate di nuovo. manzoni
, 4-258: per ismaccare don secondo e farlo apparire un cervellaccio e per tentare di
-mordere il nome a qualcuno: farlo oggetto di critiche spietate e ingiuste o
longiano, iv-131: rispose non voler farlo [di pigliar moglie], perché
probabile, iimitata però all'intento di farlo divenire una base d'operazione.
è convenuto con altri miei soci letterari farlo notificare; e da questo tribunale civile
si sono facti intendere, possa commodamente farlo per via di decti tamburi: alli
-fare parere notte a qualcuno: farlo stramazzare privo di sensi, abbatterlo.
alcun ribello / si scuopre, facil sia farlo prigione, / acciò sul letto poi
di moneta / ad un che promettessi farlo papa, / ch'e'non volessi
racconti una novella, e non vogliamo farlo, si suol dire: «
e sottoscritti da chi ha cura di farlo. filze dette 'secretorum 'dell'archivio
pea, 7-136: se è riuscito a farlo con me. a rendermi uno straccio
». -tenere qualcuno in nozze: farlo stare allegro. g. m.
-sfregare la nuca a qualcuno: farlo oggetto di riprensione, di censura,
da sé lo cacciò, minacciandolo di farlo spogliar nudonato e battere duramente. c.
piglia il latte, fa di mestiere farlo nutrire di vena, di orzo.
mi compiacci quanto che tu mostri di farlo volentieri. loredano, 2-116: il
gato, / quant'or più farlo debbo, che sarei, / non lo
io parlo / non di colui che farlo / convien a te come fante obligato.
, il padre generale mai non volle farlo. -essere fuori d'obbligo:
. - che obbiètto avete per non farlo? -il divieto de'miei compagni.
pazzi', fargli perdere la ragione, farlo dare in ismanie, non farlo più
ragione, farlo dare in ismanie, non farlo più connettere. g. m
occorrerà loro di mentire, potranno poi farlo con profitto ed ingannare.
in modo profferse e ingegnavasi di farlo occultamente da eu- rialo. -senza
della repugnanza che certamente vi sentirete a farlo, gettatevi nel commercio degli uomini,.
, malevolenza nei confronti di qualcuno; farlo oggetto di sentimenti di profondo disprezzo o
capo a piè d'ettore il corpo e farlo / con liquid'olio ed odorose stille
l'inferno si era messo alla prova per farlo prevaricare: ma il reverendo non si
loro offerisce, non curandosi molto di farlo palesemente, poiché quasi tutti, in
-per mettere sull'avviso qualcuno, per farlo recedere da determinati atteggiamenti, per avvertire
mio figlio, avevo quasi volontà di non farlo legare; volevo oliarlo e metterlo per
infiammazioni... il modo di farlo è come del rosato e se non
-far tenere l'olio a qualcuno: farlo stare tranquillo, indurlo o convincerlo a
: far tener l'olio a uno o farlo filare o stare al filatoio significa per
stare al filatoio significa per bella paura farlo star cheto. -gettare o perdere
un ecceomo e metterlo all'oliosanto o farlo condurre in prigione.
in firenze qualche giorno oltre lunedì puoi farlo. saba, 152: che resta
col re di francia e perché possiate farlo senza macula dell'onore vostro, v'
il contorno de'miei inchiostri ombreggianti a farlo spiccare, se non ad esprimerlo illustre
; e qui invece mi tocca a farlo in pendenza '. = deriv.
da mangiare e da bere, a farlo medicare, e provedelo di tutte quelle cose
a destra e a sinistra, si può farlo muovere a piacere, fonderlo e
, sotto l'onestà della promessa di farlo. -ant. moralità (con
pretesti e cause in apparenza onestissime da farlo e già pubblicate da lui, tutte pertinenti
effetto della 'seicento 'che incominciava a farlo salire su per la scala della vita
crediamo importi onorare e festeggiare, ché farlo (come si dice) ferialmente sarebbe segno
della repubblica furono forzati... farlo gittar fuore delle finestre su la piazza
d'arricchire e levare in onore per farlo insuperbire... molti ne 'nganna
2-238: uno medesimo effetto, a farlo in pittura operare a un vecchio o
, operò in sì fatta maniera, per farlo privar di vita, che questi fu
letto in molti autori il modo di farlo [il lapis philosophorum] in diverse maniere
fargli perdere coscienza, renderlo stordito, farlo addormentare (anche con riferimento alla sostanza
del novilunio, vorrebbe il nostro oppositore farlo diminuito ed in gran parte ammorzato dal
tempo opportuno ed ha dell'inusitato il farlo in un dato tempo, quel tempo
arbitris ', e mi è riuscito di farlo e lungamente. lucini, 6-tit.
far qualcosa: essere in procinto di farlo. codemo, 319: davvero in
): la donna, disiderosa di farlo più sicuro e parendole ancora ogni ora mille
/ ed un'óra crudele cominciòe / a farlo tempestoso. = lat.
di marmo bianco ben levigato, per farlo stare sommerso. esso si usa per
compiacente ordigno vien fuori, neanche a farlo apposta, lo spiritello d'un 'jazz
che molto gli era tenuta, disse di farlo volentieri e con lui ordino quello che
e mandato subito per lo ministro, per farlo dal vescovo de la cità dagli ordeni
leggi conceduto, non però ho voluto farlo..., più convenevole giudicando fare
o per pioggia o per vento, a farlo andare altrimenti. m. giustinian,
persona la quale, mimando, deve farlo indovinare ad altri. g. bargagli
segreto; detto fra noi, senza farlo sapere ad altri. bibbiena, 2-8
ad altre faccende (o mostrando di farlo). g. forteguerri, 224
un tal mostro, soffersi / organi- farlo pria, se ad sì diversi / affanni
richiami da sottoporre al rettore non potranno farlo che per mezzo di * iscrizioni sulle muraglie
doverne rendere meccanicamente il suono, ma farlo con la propria intelligenza. fu.
senza riserva alcuna per se stesso che il farlo con detta riserva, poiché nel primo
sapeva lei o si divertiva a non farlo sapere. 9. medie.
orpellato qualcuno: tenerlo a bada, farlo stare tranquillo, rabbonirlo. b.
i-456: si compiacque tanto spinello di farlo [lucifero] orribile e contraffatto. dalla
genere umano con intenzione e volontà di farlo infelice. alvaro, 14-117: tra le
-mettere qualcosa in orrore: farlo apparire detestabile. redi, 16-ii-24
provvedimenti aveva speso per tanti anni a farlo ignaro d'ogni cosa di stato e ciecamente
della politica mi ha sempre impedito di farlo. arbasino, 42: una volta fu
, ospitarlo presso una casa privata anziché farlo alloggiare in un albergo. sanudo
lo priega minacciava / perch'ostinato era farlo morire. machiavelli, 362: stettero
per qual si voglia cosa che potesse farlo più glorioso e potente, non avanzasse
di tanto dono quanto era suto il farlo libero. a. f. doni,
della venere de'medici, sperando di farlo ridere, di rompere con lo scherzo
.. per non vituperarsi pensò di farlo assentire a marsia sua figliuola. velluti
preparansi.... i pezzi da farlo [il mosaico] in questa maniera
8oo° c, anche il serpentino dovrebbe farlo. -modello utilizzato per ottenere un oggetto
.. e le fu ricordato istantemente a farlo e trarre il pagamento dal diminuire le
per le strade... per farlo vedere. il mercante creditore, cacciatosi
d'un suo cancelliere e avendo determinato farlo morire, li domandò se sapeva chi
perché nella palcata seguente s'induce eschino a farlo? = deriv. da palco
gli diedi petto e coraggioso ardire / da farlo adesso piucché mai palese. tagliazucchi,
un fratei suo palesemente, deliberò di farlo occultamente. bernardo, lii-13-371: furono
un giovane ramo a un sostegno, per farlo sviluppare nella direzione voluta in modo che
giovane ramo a un sostegno, per farlo sviluppare nella direzione voluta. =
badoer, li-3-152: sebbene si procura farlo [il danno] palliatamente, nondimeno
/ né, perché grave sia, farlo minore. / la terza sia in
deliberò con più sicuro e curto camino farlo a le palustre d'amore volun- tario
declinazioni, / più non si può farlo levare a panca. -non rizzare
medici molto vi conferisce, oltre al farlo più saporito. romoli, lxvi-1-377: è
-far mangiare a qualcuno il pan pentito: farlo pentire amaramente. nomi, 6-40
-mangiare il proprio pane col povero: farlo partecipe del proprio sostentamento caritativamente.
castagno,... raccogliendo per farlo da quegli arbori certe granelle e coccole
nascere del sole perché sia efficace a farlo vittorioso. lomazzi, 4-i-226: aggiunge
1-265: nel tradurre, oltre che al farlo con quella felicità che può veder ciascuno
ripetere a, alluso di pappagallo: farlo in modo esatto e meccanico, valendosi
suo paradiso, pareva ricevesse beneficio nel farlo: quando vedeva che tutti da sé consolati
traffico, del commercio, ecc.; farlo cessare del tutto. pea,
rovinarli, come essi erano paratissimi di farlo, al sicuro al presente non si vedria
qua, ah certo non mancherà egli di farlo di là. alfieri, 7-186:
da legarsi nel matrimonio, egli vuol farlo mediante voi e per vostra mano. piccolomini
malattia sua madre fece una pratica per farlo entrare nel seminario di mon- dovì.
costui aveva facoltà di ucciderlo o di farlo schiavo... il paria è il
che ricusaste [voi ateniesi] di farlo. foscolo, iii-1-195: come a'giorni
, con un'aria cosi parlante di farlo per dispetto che veniva la tentazione a
paiamo di farlo pregati. cebà, ii-32: siccome ancora
affare al cugino e gli propose di farlo a mezzo. -togliere la parola
sul punto, con l'intenzione di farlo. benivieni, xxx-10-82: io ero
sua arrendevolezza, lo sollecitava lui a farlo: negli incontri, la sua faccia
alcuna cosa succedesse, gli prometteva di farlo subito partecipe. g. gozzi,
: poi abbassò la voce, come a farlo partecipe d'un segreto.
la barca con partigianotti grossi, per farlo morire prima, perché morto che è
buona bocca: per conoscere questo bisogna farlo partire e in un subito fermarlo.
però in effetto io non partirei dal farlo [il gonfaloniere] a vita.
maritarsi, mai ha voluto consentire di farlo, essendosi fermata ovvero d'esser moglie
affare al cugino e gli propose di farlo in società. un così bel partito troncò
ci piace, però potrete eseguirlo con farlo intendere a ciascuno che avessi animo di
di qualcuno: fargli mettere giudizio, farlo rinsavire. a. cattaneo, i-314
de'conti, i-95: non poran farlo tutti i rei pensieri, / che
ignote simiglianti cose, tentò di farlo [il bianco] in più
qualche documento e qualche lume non da farlo divenir bravo e valente, che,
passar poi a quelle di raffaello e dicea farlo per disgrossarsi, rispose argutamente un maestro
parere..., non vollero farlo, e dettono, come si dice,
il tempo o, anche, di farlo passare senza annoiarsi eccessivamente, ingannando
si diletta trasformar, / che per farlo più dolente / al passato il fa pensar
anzi si burlano quando veggono cristiani a farlo, e dicono che sono pazzi a
,... il superiore deve farlo sgomberare. [. ediz. 1827 (
329): il superiore ha da farlo passeggiare]. -passeggiare gli orti
[il cavallo] si ferma, farlo rinculare indietro alcuni passetti. pirandello,
1-9: trovò ingegnosamente la maniera di farlo molto meno materiale [il ponte],
zabaglia, 1-9: sarebbe convenuto farlo [il ponte] alla larghezza del
, per questo mio non avrà da farlo. l. pascoli, ii-40: più
è sì grande che, se cesare per farlo uscirà del passo suo, non sarà
pure amareggiato non poco dall'esser costretto di farlo coi vetturini a passo a passo.
non si può fare, / perché da farlo modo alcun non ha. / vien
... che non sa- pria farlo. a. cattaneo, iii-44: un
): quand'è pronto non bisogna farlo aspettare, perché, sebbene sia
graziani, xl-222: abbiamo procurato di farlo [il campo] pastinare minutamente più e
far rubar il castrone al prete e farlo mangiare in un pasto ai buoni compagni.
e sull'eguaglianza a cui ridurlo per farlo star buono. -levare la pastura:
rimedio nessuno non giovava, deliberò farlo condurre in casa di messer paolo
, antidoto proporzionatissimo per guarirlo o almeno farlo non poco migliorare del male dell'ambizione
volle che tenesse in testa per non farlo patire, lo baciò sopra la sommità
. -levare qualcuno da patire: farlo morire, chiamarlo a sé da questo
1-8: è vero che agusto nel farlo a'padri confinare disse de'modi del
la lotta dei mezzadri, e bisogna farlo ora, prima della mietitura. perché
/ il mio cervello, ed operaio farlo / degl'ingordi librai. romagnosi,
duoi suoi amici egli ha già voluto farlo, ancora che quegli uomini da bene
amorosa quando ha la giusta età per farlo, ne è preda, indecorosamente,
anzi si burlano quando veggono cristiani a farlo, e dicono che sono pazzi a
-fare uscire a qualcuno il sangue pazzo: farlo rinsavire con metodi energici. capuana
, / non abbi già difficoltà di farlo / tacer tosto, schiacciandogli il cervello.
strega gli aveva dato un filtro per farlo morire. 3. per estens
/ ché a te, maria, di farlo non lice. foscolo, xvi-481:
, educa, ammaestra, o pretende farlo (anche con connotazione iron. o
passivo / col verbo dietro per farlo elegante. fagiuoli, xiv-52: quando la
pesanti da inorridir l'amore e da farlo scappar lontano un miglio. =
non venga soddisfatto, ha diritto di farlo vendere secondo una particolare procedura e di
al priori de le decte arti e farlo costregnare o de farlo pigliare o pegnoregiare
le decte arti e farlo costregnare o de farlo pigliare o pegnoregiare, sì ch'egli
, / come suol dirsi, senza farlo stridere. = forma iterativa di
i pisani aveano pelo che pensassi ad farlo né a noi era conveniente consentirvi.
il pelo fin sull'ossa a qualcuno: farlo oggetto di aspre maldicenze. n
sì come è tagliargli alcun membro o farlo d'alcuna spezie di morte morire;
el panno per le camice è ordinato di farlo, ché in- sino a ora abbiano
fama non avendone cagione niuna da farlo. caro, 2-1168: tu
sopra un altro legno, e quindi farlo alzare e abbassare a guisa di
doveva esser cagione, non volle mai farlo pubblicare. bruno, 2-46: traditora
troppo prezzo e il troppo penio a farlo e farlo con tristo volto e mormorando.
e il troppo penio a farlo e farlo con tristo volto e mormorando.
villa di sora ho preso ardire di farlo invitare a far domattina penitenza con esso
penitenza qualcuno', indurlo al pentimento, farlo ravvedere. cavalca, ii-127: grande
penitenziò un nostro cittadino, minacciandolo di farlo ardere, come se stato fosse un miscredente
no, se mi scomoda: intendo di farlo. p. petrocchi [s
. -avere pensiero di qualcuno: farlo oggetto di preoccupata considerazione. forteguerri
pentimento. -ritrarre qualcuno a pentimento: farlo pentire. foscolo, vii-4: la
. impiccato. -fare penzolo di qualcuno: farlo impiccare. -fare penzolo: essere impiccato
che il pepe commune, e per farlo più piacevole si pestano le sue guaine
lea per fante; / e prometteva di farlo godere. ariosto, 1-50: pur
conforto, io pure / sarei donna per farlo. tommaseo [s. v
di quello e peravventura alla debita ubbidienza farlo ritornare. marino, i-ded.:
uomini provetti solamente, che osservano di farlo e lo fanno in tempo percettibile.
fuori percorso, con certi scossoni da farlo ribaltare. -biglietto di libero
vero, non fosse stato ritenuto di farlo. lombardelli, 197: né si è
: 'metter le perette a uno ': farlo correre. 10. dimin.
nostra abitazione; ed è bravo a farlo anche senza un solo arnese, riportare rubinetti
e scandalo a scandalo, provocato a farlo da certi ingenui timori del sig. londonio
ha ricordato bene, e'si vuole farlo a ogni modo, accioché non intervenga di
cioè parendo di perlongare più dì e farlo poi subito e tosto, che quanto
l'autorità morale o politica o giuridica per farlo), che si compia una determinata
di smoverlo dal suo perno e di farlo saltar di gangheri per esultar in vederlo
. -consumare qualcosa con parsimonia per farlo durare più a lungo. e
attento e con risposte perplesse ingegnandosi di farlo parlare, primieramente disse: « perché
mandato li suoi galeoni solo essendo necessario farlo in persecuzione di un corsaro famoso,
, e quella persecuzioncella che avrebbe dovuto farlo sorridere gli rigonfiava l'anima d'ira
solitudine, compiacendosi però di dirlo e di farlo sapere. -turbare, cercare di
anche il più pusillanime sarebbe tenuto a farlo senz'altra persuasiva che la rettitudine della
a sua eccellenza, / che fu per farlo quasi che svenire. magalotti, 23-274
e basta che / tu gli prometta di farlo contento, / ché ognun tosto crede
tanto amor di dio e desiderio di farlo altresì conoscere ed amare ad ogni altro che
trattare qualcuno a pesci in faccia: farlo oggetto di parole e atti villani e irriguardosi
.. che se ci sarà niegato di farlo, sarà un vero sperimento che.
, non dava loro l'animo di farlo. 3. in modo infausto
a sua eccellenza, / che fu per farlo quasi che svenire. batacchi, i-151
gli studi e la dura impotenza di farlo faranno raccomandata ai ministri della superiorità la
sua taza e pelatogli la barba per farlo resentire aciò lui andasse in l'orto sin
e tutte le altre carte che potessero farlo riconoscere. -scheggia. brusoni
pezzuoli, di cicalata in cicalata, di farlo riuscire da vero così burlando.
pialletti. soderini, i-494: volendo farlo [il vino], con le
, iv-327: uno campo, a farlo bello, bisogna tre cose: prima,
e la tecnica che bisogna seguire nel farlo. -piano di rilevazione: fase d'
balducci pegolotti, i-212: primieramente per farlo misurare in porto pisano in barche,
discorre, anzi non ha mai smesso di farlo, ma con voce così piatta e
riverire s. m. che onorò di farlo disnare alla sua tavola, due piazze
di vile agli occhi mai, / farlo dovea verso novella sposa. de roberto,
il cilindro di legno non era possibile farlo andar più a dentro un capello. g
bechi, 2-170: quel rompicollo, a farlo apposta, picchia giù quattro spronate e
pelata'che è chiuso, dice, per farlo meglio; ma 'nascarella'cià detto
tanto polso che n'emanò decreto di farlo prigione. idem, ii-186: il conte
e in pera di panni lani. per farlo piccoare, cioè misurare, carati
grida spaventare il comune di firenze e farlo ricomperare a ogni piè sospinto, con
. -porre a piè qualcuno: farlo smontare da cavallo. boccaccio
fra i piedi a qualcuno: urtarlo, farlo inciampare. carletti, 33:
[olao magno], 88: per farlo incrudelire contra di lui, gli rinfacciò
over fatto pregar..., debbano farlo publicar, quando se faranno le election
: riguardarlo [il bestiame] dal farlo pascere in erbe, ove sieno seguiti dei
. idem, 2-78: sarebbe necessario farlo di terra un pieno commesso nel drento
sentì mancare, un urlo così poteva farlo solo la repubblica, venuta su a
veder s'i''l conosco / e per farlo pietoso a questa soma. de iennaro
e, bisognando pigliarne a cambio, farlo con ogni maggiore avantaggio. casalicchio,
capitano e farsi dare lo messo e farlo pengnorare a petizione del creditore, a
condocta. e quando abiate animo di farlo, io sono in seraveza. della casa
, inutilizzarvi gli alberi e le antenne e farlo navigare a dispetto de'venti e del
del capitano e farsi dare lo messo e farlo pengnorare a petizione del creditore, a
,... era padrone di farlo, almeno non aveva come lui la giacca
resistente alla violenza delle inondazioni fosse il farlo tozzo e massiccio, non già svelto
al timone... doveva finalmente farlo rimanere in secco. guerrazzi, 2-183
premere o battere qualcosa in modo da farlo penetrare, da conficcarlo. cellini,
riferimento alla spinta data all'impiccato per farlo rimanere appeso al cappio. varchi,
son constretto, e non posso non farlo, / anco a voi questo libro
. -lasciare qualcuno sui pioli: farlo restare in piedi. de amicis
piolo o come uno zugo a piolo: farlo attendere più del convenevole, oltremodo o
locuz. dare il pisolo a qualcuno: farlo addormentare. p. petrocchi [
falcette da potare non sono bastanti a farlo. cellini, 1-51 (131):
ho paura d'aver commesso uno sproposito a farlo nominar presidente. imbriani, 7-131:
locuz. -ci vuole il pittore, può farlo un pittore, pare fatto da un
se con questi mezzi si arriva a farlo suppurare, si bagnerà con piumaccetti inzuppati
bellico con un dito al pivo per farlo spingere indietro, allargare il culo e
, si sentiva male; e, per farlo piangere, non restava di pizzicarlo,
gli pizzicottava il braccio tanto forte da farlo piangere. soffici, v-6-298: renoir
di un'arte] quel tale disonoratamente farlo pigliare a'famigli degli otto, non
a dargli tanti urti che bastino per farlo rovinare. rajberti, 1-118: pel furto
dare delle legnate o bastonate a uno, farlo passare (come si dice) sotto
da fare uscire altrui de'gangheri, da farlo dubitare in bonissima fede se il giorno
loro: e perché tu possa più liberamente farlo, 10 mi discosterò di qui,
dica bene uno che se fosse governo vorrebbe farlo ristampare e distribuire a sue spese.
maneggiar libri; pretese che, con farlo allevare ignorante, al riconoscersi tale non
, 1-ii-334: non c'era modo di farlo uscire dai suoi monosillabi. era forse
la colpa, / giurò al sommo sir farlo pentire / e che ne senta fin
qualcuno, ridurre qualcuno in polpette: farlo a pezzi, massacrarlo (anche come
sacrosanto. e non saremo in condizioni di farlo se ciascuno non ricordi tenacemente ogni cosa
, non avete voluto nemmeno incomodarvi di farlo: di che non me ne maraviglio,
martini, ii-402: l'uomo a farlo a posta pensa e riflette meno che
ma perché iddio mi spira, perché farlo debbo e perché è bene a farlo,
perché farlo debbo e perché è bene a farlo, mando il libro a voi.
parole e quasi non s'accorgendo di farlo. g. gozzi, i-10-56:
a cui michelagnolo porgeva la mano per farlo montare in sul ponte. zabaglia,
, fi ponte d'oro, per farlo restare soddisfatto. fagiuoli, 1-6-106:
dare delle legnate o bastonate a uno, farlo passare (come si dice) sotto
per la guerra dispopolato e rovinato, a farlo di nuovo riedificare, riabitare e popolare
dargut, i signori genovesi, per farlo popolare e riabitare, vi condussero alcune colonie
libertade e discrectione del populo vicentino de farlo pregione. machiavelli, 575: ruberto
in toscana chi abbia mente e cuore per farlo. p. petrocchi [s
soccorso agli ateniesi, ma era impossibile il farlo prestamente. ariosto, 1-16: perché
, per esser di comune debito il farlo, non mancarò di porgervi al nome
, spinto da la necessità, per farlo qual io posso vi porgo alcune lettre
messo nella pelle camossata per premerlo e farlo uscire per i pori della medesima.
erano ignote simiglianti cose, tentò di farlo [il bianco] in più modi mesticando
voce, il miglior metodo è di farlo esercitare con un solfeggio vocalizzato con le
, accigliarlo, discigliarlo, fornirlo, farlo, portarlo in pugno. -assol
: nella possibilità, nelle condizioni per farlo. lami, 3-402: questi autori
. non mi trovo a portata di farlo. cesarotti, 1-xxxv-158: sono [i
un semplice porticato: e, neanche a farlo apposta, costruito conformemente al più vieto
camera de la zia e, senza farlo passare [l'amante] per la camera
n'è certo ornai, / che per farlo morir sien stati assai. bisaccioni,
a, di qualcosa: dargli fine, farlo terminare. poliziano, st.
326): era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e non
326): era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e non
: [il re] onorò di farlo disnare alla sua tavola, due piazze
il concetto di progresso e cerca di farlo valere in tutti i rami della scienza
un modo veramente efficace, positivo di farlo. carducci, iii-8-101: una prima
elio non fosse stato, era necessario farlo dittatore. idem, i-673: in
, avvisò di riprenderlo forte e di farlo incarcerare acciò che esso solo possedesse la
quando voleva fare bucato, andare a farlo a una loro possessione che si chiama in
, voi fareste una gran cortesia a farlo [il vostro amante] cognoscere a
il possessore dovrà o negoziarne il ritorno o farlo passare per le piazze più comode.
[la sulla], quando possiate farlo dal dissiparsi della guazza insino a sera
immaginar si possa, né credo a farlo a posta se ne potesse comporre una
fosse stratagemma e cosa fatta a posta per farlo disfantare e poi trappolarlo e castigarlo,
, perché il buio pesto impediva di farlo con profitto, attraverso gli umidi camminamenti
mintumo, 450: convien che, per farlo [il poema] perfetto, vi
]: non ci fu potenza di farlo venire.. prov.
vincer la pruova / e non possendo farlo con effetto, / s'io lo fo
sulla quale si appoggia il tonno per farlo scolare durante la lavorazione. = portogli
tanto introdotto che bisognava anzi cercare di farlo leggere utilmente e farlo servire al bene
bisognava anzi cercare di farlo leggere utilmente e farlo servire al bene del governo con dichiararlo
.., in tal caso sia permesso farlo, precedente la liberazione de'signori.
'... composto in latino per farlo comunicabile a'più e per essere precettivo
precinto di fare qualcosa: stare per farlo, essere sul punto di farlo.
stare per farlo, essere sul punto di farlo. piccolomini, 10-211: può ancora
mondo. faldella, ii-2-1: a farlo apposta, lo stesso, stessissimo fazzoletto
, avvisò di riprenderlo forte e di farlo incarcerare acciò che esso solo possedesse la
d'infrenare quell'ardore intempestivo, onde farlo scoppiare in aperto tumulto nel momento che
o massellare il metallo sulrincudine o farlo fondere nelle capacissime fornaci, mestandolo e
, ecc., ma dico che può farlo se non si prefigge di farlo.
può farlo se non si prefigge di farlo. -prevedere, dare per scontato
prezzo d'associazione, si pregano a farlo quanto prima. e conciliatore, i-358
al vero, ma con ingegnarci di farlo valere da per tutto. alfieri, i-32
di farlo governare in un modo che fosse (a
è sì grande che, se cesare per farlo uscirà del passo suo, non sarà
infiammazioni e fa dormire; il modo di farlo è: recipe premitura d'essi compiti
questo o a far quello, a farlo in questo o in quell'altro modo.
gli occhi addosso al principino, per farlo suo genero. mazzini, iv-1-216: oh
d. bartoli, 5-197: nel farlo sempre ha l'occhio in andare dal
luogo da spiccare il salto, per farlo più alto e più lungo. guerrazzi,
dell'umana giustizia. se potran farlo a man salva, ruberanno, commetteranno adulteri
determinarlo per se stesso, sceglierselo o farlo nascere e nutrire in sé (e implica
mandò a preoccupare la strada a fine di farlo prigione nel ritorno. foscolo, vl-489
grandissimo; ma chi ci obbliga a farlo tutto? facciamo quello che si può
tostamente... ti contenevi di farlo e ti morivano le parole in bocca
, da non dar presa al tempo di farlo vecchio. -presentare elementi utili per la
come poi avvenne. -dame indizio, farlo prevedere. d. bartoli, 13-1-9
battona e mi sfogo. purtroppo bisogna farlo in macchina e, per giunta,
le materie scientifiche, a chi riescisse di farlo bene, è occupare un luogo non
sì dolze genitore / che se sforzò de farlo a ben montare. girolamo da
contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo. [ediz. 1827 (299
confessare ciò che color dicevano, per farlo poi appiccar per la gola. sercambi,
. -mandare qualcuno a prete: farlo entrare in seminario, perché abbracci la
situazione presente delle cose non permetteva di farlo, essendo i pretensori per forze formidabili
: ella comprende che io non potrei farlo dormire in casa mia., senza
del sanguigno e pletorico capitalista, per farlo dare in escandescenze ed esorbitanze.
affliggevano, lo tormentavano i suoi padroni per farlo prevaricare, ma, pur sempre costante
poiché nessun'altra donna prezzolata avrebbe potuto farlo con più amore e con più zelo di
nemico pria non conosciuto il capitano deve farlo perlustrare in caso di ritirata. cammerano
alla testa della vituperosa squadriglia spedita a farlo prigione, [cristo] non lo
aveva avuto aviso dalle sue spie che poteva farlo, ò. parrilli, 1-ii-277:
del parini, quando avevo annunziato di farlo io; secondo, di imporre un suo
e ozio e ingegno che bastano a farlo. vasari, iii-88: fu anco particolarmente
la prego che faccia ch'io possa farlo: ma da me non resta, ma
sono, obbligato, / quant'or più farlo debbo, che sarei, / non
. privare il corpo fuori del mondo: farlo morire. iacopone, 12-29:
chi? -da me per non processarlo e farlo spender il cuore e gli occhi e
davanti gli aveva fatto un torto a farlo nascere figlio di padre povero, lo stesso
: agusto il fece tosto consolo per farlo per tal dignità sovrastare a labeone antistio non
fa'delle mele; la non può farlo. perché è questo? perché e'
, fermo di produrlo al popolo per farlo con pubblica giustizia morire. 22
staccarsi, precipitare verso il profano per farlo a pezzi con le loro venti braccia
per arte ni ^ romantica profereva di farlo [un giardino fiorito in gennaio].
): la donna, disiderosa di farlo più sicuro e parendole ancora ogni ora mille
accettar, ch'amor mi stringe a farlo. g. f. loredano, 12-101
e le proferte grandi che si missono a farlo. giov. cavalcanti, 58:
di profiletto il nostro don giovanni per farlo conoscere alquanto da vicino a chi ci legge
è semplificato: interpretrato profondamente, da farlo diventare prototipo, centro di associazioni e
ua eccellenza, / che fu per farlo quasi che svenire; / con
così a la domestica, riserbandomi a farlo più profumatamente quando sarà quel che si
/ e'fé ciò ch'ei potè per farlo andare / in malora; ora vuol
tradotto, ma solo ho progettato di farlo se a de romanis piacesse questa impresa.
, dico tre cose dover concorrer per farlo. musso, ii-309: noi diciamo che
], 22: debbino gli officiali farlo subito gravare [il camarlingo] ed
qualcosa; dichiarare che è suo dovere farlo. castelvetro, 8-1-409: ci possiamo
non ispacciò il cartesio, ne poteva altrimenti farlo nella geometria i cui avanzamenti egli promosse
fa quando può o gli viene occasione di farlo, o con vescovadi, abbazie,
tante mi troverà prontissimo e diligentissimo a farlo. a. chiappini, cxiv-14-25: tengo
d'entrata l'anno, col fine di farlo cardinale. -rifl.
loro il piccolo dèmone isterico e a farlo correre per tutti i loro nervi propagando
comici propinavano acque aromatiche al cieco per farlo rinvenire. -dare da mangiare.
col manico un servizio: / e 'l farlo a lui, s'il creder mio
, se a lei dava l'animo di farlo uscire da quelle mura, egli le
la aggiunta di più regole e amette farlo comodamente, e questa è stata la invenzione
, in quel punto fece proposito di farlo in tutto re di giudea. rappresentazione di
generoso e magnanimo non voleva parere di farlo o per ambizione o per forza; e
esiste! e lei vedrà se saprò farlo rispettare e valere! -la proprietà è
aspetto che co 'l proprio loro, deono farlo non a danno d'alcuno. a
, un programma politico; cercare di farlo approvare o di diffonderlo fra il maggior
: quivi i proscrittori parigini procacciarono di farlo accoppare con bastonate. mazzini, 51-264:
, i-vm-187: la fortuna, per farlo mendace [dante] e per ricoprire con
roberto; ma se si fossero affrettati a farlo spettacolo ai sciagurata ambizione, il poeta
singolare e anco di renderlo consolatissimo e farlo perpetuamente suo, e non mi parrebbe picciol
. -mettere qualcuno in prospetto: farlo conoscere. marco foscarini, lxxx-4-702:
...: è vero che bisogna farlo per l'anima: son prossimo anche
pare di far la prostituta e di farlo fare alla libertà italiana perché se tu
fusse più che protervo o indisciplinabile a farlo prestar l'assenso a tutto il rimanente di
. arrighi, 3-314: tentai di farlo congedare da te. cercai di farti credere
4-71: « è più facile dirlo che farlo », opinò con quella gelida ironia
andossene ad un argentario suo amico per farlo vedere se [lo stagno] fosse del
] di provare l'uomo e di farlo cadere in errore. -sottoporre a
[in rezasco, 883]: debbano farlo pubblicare [il nome di chi avrà
. pirandello, 0-715: dirlo e farlo intendere, non è facile. mi proverò
dagli uomini provetti solamente che osservano di farlo e lo fanno in tempo percettibile.
quel benedetto cristoforo era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e
con la provinone della spexa va a farlo. 13. dir. canon
... saper metterlo in stiva per farlo ben camminare et usare tutte quelle diligenze
impero plebeo, blucher cercava napoleone per farlo fucilare. 2. sm.
inconscia del nostro spirito; ma nel farlo mette in moto quello stesso meccanismo che
guidiccioni, 4-19: io disegno mandare a farlo pigliare lì ove il sta e metterlo
doveva esser cagione, non volle mai farlo pubblicare: onde la pubblicazione nacque poi
riguardante certe mie opere. penso di farlo inserire, e già ne ho i
seguitar, quando senza incomodo vostro potrete farlo. aretino, v1- 461: da
commessi, come 10 prego sinceramente a farlo chiunque leggerà questo libro, ma per
bene che giusta prudenza la vietava di farlo pubblico. carducci, iii-8-162: altri argomenti
quest'istoria, non ho voluto lasciar di farlo, accioché la verità sia da tutti
codesto voto, io non esiterò a farlo; e desidero anzi che me lo
i metodi æl fascismo ma non posson farlo per pudore ideologico. savinio, 22-328
suoi commentatori... non posso farlo senza qualche rossore. b. fioretti
ai danni del cristiano, tentandolo per farlo cadere in peccato. fra giordano,
ad altro che a indurirlo e a farlo più sprezzante e più altiero, più riottoso
quel benedetto cristoforo era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e non
ammonimenti senza avere l'autorità morale per farlo. tommaseo [s. v.
volere la vita e corpo conservare e farlo transire e disolvere da epso li impedimenti che
jroferte grandi che si missono a farlo. boterò, 9-56: la fibertà
animale o, anche, sferzarlo per farlo muovere e camminare. fra giordano,
animale (in partic. bovino) per farlo procedere o, anche, una persona
.]: la mattina, per farlo levare, ci vuole il pungolo. senza
un de'capi dell'a- hetto per farlo agevolmente passare nei due ordini dei ucolim
genericamente, uno scavo, per poi farlo cadere con il togliere i puntelli, o
modo d'una stiaccia; e volevo farlo iscoccare sopra il mio capo; il quale
., e temo di potermi nel farlo pregiudicare in sei modi. -voi siete troppo
generali si presenta qualche buona occasione di farlo con vantaggio, la vengono a perdere
bisognia aprir gli ochi, e sare'buono farlo volgare, acciò che ogn'uomo l'
locuz. far salire ipupi a uno: farlo andare in bestia (ed è di
ad altro motivo. pellico, 2-340: farlo spesso di te coll'abate di breme
senza riserva alcuna per se stesso che il farlo con detta riserva. idem, 1-14-2-30
, il qual ha forza di purgarlo e farlo venir come raffinato nella prima cotta.
venti giorni in circa per purgarlo e farlo smaltire il calcinaccio o descimarlo. valli,
e prezioso / per purgar l'uomo e farlo del ciel degno, / volgi gli
simulava con lui dì tener animo di farlo. della porta, 2-114: non
qualcuno; ottenergli indulgenza e perdono, farlo assolvere; dimostrare la propria innocenza o
dell'acqua pura di fontana, potrà farlo; e non abbia timore delracqua pura per
di ferro, sarebbe gran diffi- cultà farlo che stesse bene in quadro.
, triplicarlo, duplicarlo, s'intende farlo eseguire nello stesso tempo da tre,
quagliétta, per cristo, ho da farlo sprizzare io! 2. al
persone di qualità, arà rispetto a farlo, perché ne'governi liberi l'uno
aveva avuto aviso dalle sue spie che poteva farlo. stratico, 1-i-376: 'quarto
cu ciò ritenuta se non l'aspettar di farlo in presenzia d'uomini che giusti giudici
al di là dei suoi reali meriti; farlo insuperbire, farlo inorgoglire. l
suoi reali meriti; farlo insuperbire, farlo inorgoglire. l. bellini, 6-134
per davvero. e c'è chi sa farlo in firenze tuttavia. 5
che necessariamente bisogna fare, ridurmi a farlo al ottobre. tommaseo, 1-444: tali
divertirsi alle sue uscite bizzarre, per farlo arrabbiare e per rabbonirlo poi con una
poi uso. -convogliare un liquido, farlo colare in un contenitore. g.
lui mercurio e la richeza / per farlo in tutto de miseria scampo. pasquinate
fusse si sentiva male; e per farlo piangere non restava di pizzicarlo, talché
lo ebbe el nostro giuliano frescobaldi a farlo destare, doppo che era raccheto el
-risollevare qualcuno che sta inginocchiato, farlo alzare da tale posizione (anche in segno
muretto, un trapianto, e non possono farlo. -con metonimia: campo,
vostra signoria, e la supplico a farlo suo secretario, rendendomi certo che da altri
ch'io l'ho scritto gli piacesse di farlo pubblico, egli lo rac- corcisca e
sono rami d'arbori e capaci di farlo, s'abbarbicano e radicano nel fondo
ramo de moraro, e rasarlo e farlo buiere cum lo vino bianco. poliziano,
purgarlo [il salnitro] e di farlo venire come raffinato nella prima cotta.
lo spirito legionario, ne approffitarono per farlo apparire al comandante come un perturbatore.
voi nel tradurre, oltre che al farlo con quella felicità che può veder ciascuno che
rendere il terreno atto alla coltivazione, farlo più facile a lavorarsi. lastri,
incominciasse! pirandello, 8-279: a farlo apposta,, c'era una luna che
agnese non suggerì altro nascondiglio migliore che farlo raggricchiare alla meglio in una cassa- panca
far diventare grinzoso un organo vegetale, farlo o vederlo accartocciare. crescenzi volgar.
scandalo. nievo, i-vi-682: a farlo bello [il conto] si richiedevano
a non dissimularlo, a riconoscere di farlo e a porsi un motivo superiore, un
una 'ragione di stato 'nel farlo. -titolo del trattato di giovanni
il paese cogli occhi bassi, quando doveva farlo per ragioni di lavoro. 18
dal padre; e sì ben seppe farlo che crebbe di molto la roba e tenne
-fare una ragione a qualcuno: farlo rinsavire. pavese, 1-140: ho
generalmente, dizioni. e che è farlo ragionevolmente? -ant. in modo
volentieri, ma la essorta spesse volte a farlo, e così si dà ne la
piccolo vascello da avvistamento. non per farlo sparire. pratolini, 8-64: tante immagini
certo non v'è; / ed a farlo vinegia m'insegnò, / vinegia bella
istoria delle città d'italia, e per farlo di già n'ho ramassato la materia
pativa indugio fra 'l dirlo e '1 farlo. ciò era uscirsene a rammezzare la
accade, ma essendogli recentemente accaduto di farlo due o tre volte di seguito, lo
ramo de moraro, e rasarlo e farlo buiere cum lo vino bianco. romoli,
e ganci e rampini al solo scopo di farlo parlare e mangiare regolarmente.
e al rancore; più generoso è farlo scopertamente, e in modo che ognuno sap-
esito e, se è possibile, farlo fallire. 3. che esprime
e non punto rannicchiarsi, / cercherei farlo amico del padrone.
ore, hanno potenzia di tignerlo e farlo iscuro. grazzini, 205: l'
rapastróne ', onde con tal nome può farlo cercare, purché sia di radice nera
mi ci vuol più tempo che a farlo di nuovo. -assol. fare correzioni
ciò che dovrebbe farsi, ma non posso farlo. -rifl. rappattumarsi.
, i cerasici non avrebbon lasciato di farlo rappresentare. -esporre pubblicamente.
il suono poco men che visibile con farlo spec- chiar nell'acqua,..
ramo de moraro, e rasarlo e farlo buiere cum lo vino bianco.
: rassettano, nel modo che posson farlo gl'ignoranti, un membro dislogato o
metterà nel contratto il patto obbligatorio di farlo in tante rate secondo che vi toma più
non seppi interromperlo, e continuai a farlo per un minuto, emettendo anche suoni
alla serie degli 'statuti 'potrebbe farlo con nuova legatura; e chi amasse
di così intera e perfetta forma che farlo meglio non è possibile. daniello,
cogliendo le tenere erbe s'ingegnava di farlo a sé benigno. -sentimento razionale
[lo spirito umano], al farlo onnipotente e quasi iddio, al ra-
-sostant. bresciani, 1-i-44q: sapea farlo con certa grazia di gerghi e grilli
di dio, appropriato a ruomo per farlo razionale, immortale e felice. g
... universalizzare il bene e farlo sinonimo cu ente reale, quando si
per intero se davvero fossero liberi di farlo. calvino, 13-6: non è un
di mediarne il potere, e insomma di farlo governare in un modo che fosse (
un recipe infallibile più del papa per farlo ridere, non riescivano per quanto facessero
pezo grosso fu tirato quando scampavemo per farlo recular, aziò la galia potesse andar
egli intitoli la raccolta. dice esso farlo per redimere la reputazione italiana dalla viltà del
di ceroto umido. non è però inconveniente farlo liquido anco con qualche oglio refrigerante,
a fuggire i re, bastò solo farlo giurare che non consentirebbe mai che a roma
giudicavano che fusse freno e regola a farlo operare bene. piccolomini, 1-241:
non rispondervi mai. io aspettava per farlo di avere rendimento di conto e regolamento di
contentando simplicemente di farlo, gli avereste profferto ducati ioo di
persuasive avessero avuto mai tanta forza di farlo risolvere a far uso delle memorie da
che ne tenevano, sebben promisero di farlo. goldoni, iv-320: voi,
di rendere all'idolo maggiore onore e farlo piu venerabile. -dedicare, offrire
segreto] un certo credito; ma nel farlo valere, e nel farlo rendere con
ma nel farlo valere, e nel farlo rendere con gli altri, non c'era
aveva avuto aviso dalle sue spie che poteva farlo. 27. locuz.
-rendere la morte a qualcuno: ucciderlo, farlo morire. rainardo e lesengrino,
non rispondervi mai. io aspettava per farlo di avere rendimento cu conto e regolamento
sì te agogna / voglio curar o farlo men repente, / perché levar non puossi
. se la benefica natura hà voluto farlo cittadino del mondo, pensate poi in
se medesma cercava tutte vie possibile de farlo con ferro o con veneno morire,
il dare qualcuno per spacciato, il farlo prossimo a morire. muratori, cxiv-4-243
bocchelli, 18-i-568: il pane potete farlo nella misura che basta e non sopravanza
e a vita d'altri, possano farlo. giannone, 95: gli emoli ed
. metastasio, 1-iii-266: per farlo risovvenire della nostra amicizia, son ricorso sino
la sua resistenza, rispose non voler farlo, perché se la pigliava brutta, l'
l'eccellentissimo signor duca di savoia di farlo ammettere nella possessione; cosa che tocca
, i-50: memo- ransì non potè farlo publicare [un editto] conforme all'ordine
-non lasciare passare chi pretende di farlo. romoli, 21: nella casa
facevano di mettergli le mani addosso per farlo sollecitare. -sostant. montale
esaltazione di date azioni) tali da farlo considerare come non estraneo al verificarsi di
: la macerazione, la maniera di farlo [il lino] seccare dopo la macerazione
a te, e tu devi giustamente farlo dipingere come ti sarebbe più caro.
solo quando vi sia causa legittima di farlo, ché altramente sarebbe privar uno del
l'esito e, se è possibile, farlo fallire. c. carrà,
nome che ci si vuole imporre per farlo seguire subito dopo da quello di '
io so bene che non sono tenuto a farlo. carducci, iii-7-257: promettevano che
dalla signora contessa. almeno le riuscisse farlo trasferire nelle retrovie. il suo pensiero
, 2-vn-no: nostro padre è pronto a farlo [l'assegno]...
dalla vettura, bi- nazzi non potè farlo se non con grandi dolori e aiutato da
d'urbino e a berardino, allegando farlo a buono fine. leggenda aurea volgar
per la guerra dispopolato e rovinato, a farlo di nuovo riedificare, riabitare e popolare
voi per cagion del figliuol di dio farlo. ariosto, 3-54: per tal
: feci l'officio per messer nestore di farlo condur qua in como ad una lettura
non valsero farmachi né cibi sostanziosi a farlo rialzare. carducci, ii- 3-387:
ragioni e preghiere per ottenergli perdono e farlo riammettere in casa. bernari, 3-210
sole giù a terra, e il farlo riascendere per lo stesso al sole, potrebbe
ancor una volta a riassorbirlo e a farlo suo. 8. assimilare elementi
ufficio di questo mi- nos, per farlo più chiaro, reassume e dice: «
la memoria dell'antico amore: per farlo riavvampare, catullo afferma di rassegnarsi a
ribadito con un giuramento, lei non doveva farlo. 7. avvalorato, provato
quei dell'aquila altiera, ché bramo farlo cantar di notte a un ribechista sotto
vogliono fare gli altri, si dice farlo il messere, il corrivo, il cordovano
la corda all'orologio: impressione nel farlo di ricaricarmi per la nuova giornata.
un vilan e sì lo tormentava maramenti per farlo recatar. testi non toscani del quattrocento
situazioni a cui è contrario o a farlo sentire in colpa (soprattutto nell'ambito
accrebbe le provisioni publiche de'lettori per farlo più ricco d'uomini scienziati. crudeli
rendere colorito, fare arrossire il volto; farlo con equanime uniformità la schiuma delle onde
'riforma'alla serie degli 'statuti', potrebbe farlo con nuova legatura. 5.
. locuz. -dare riconoscenza di qualcuno: farlo riconoscere (un segno, una caratteristica
di menzogna. desideri, lxii-2-vi-127: farlo parlare così a proposito, sicché mai
, diedergli fortissima battaglia di carne per farlo ricadere e tornare allo stato della prima
tienlo legato se filosofia non l'aiuta a farlo un poco respirare e guardare alla natura
mano a lui, non recusante di farlo, fece sposare la lisa. collenuccio
, che per gelosia pensò subito ai farlo ammazzare. e'si fece venire di segreto
i-138]: che debbo fare? farlo ristampare così com'è, o
riempiermi, ma quelli che non potendo vorrebbono farlo. piovene, 15-120: questa volta
parti aggiunte in un libro soltanto per farlo più consistente; testo o insieme di
un negozio', come di vendita: farlo a giusto partito. 'm'è stato domandato
ideale, ma anzi ne trae alimento per farlo rifiammeggiare in sé più luminoso.
dover procedere a portarlo via e a farlo ricoverare. bardolini, 20-309: poco
. riportare qualcuno a un dato discorso, farlo ritornare a un determinato argomento; ricondurlo
, 244: visto che il cercar di farlo muovere / da quella oppenione era un
facilmente staccar dal terreno al bisogno per farlo portare dalle acque a rifiorire quei primi.
voglio e priegoti che non rifiuti di farlo. codice dei beccai ferraresi, 242:
, riflettendo il conoscimento, conosciamo di farlo, e che cotal assomiglia- mento con
con dichiararsi di voler farlo tener in nome loro al fonte regenerante
volto, e si compiacque / rigido farlo, e pur rigido piacque. marino,
e uella persecuzioncella, che avrebbe dovuto farlo sorri- ere, gli rigonfiava l'anima
si actenda a sgomberare el paese e farlo rigorosissimamente di tucti e luoghi che non
sommamente lodevole perché serve al pittore per farlo rigoroso con se stesso. -coerente
luogo. baldi, 7-170: ho voluto farlo sapere all'e. v., sì
non dandomi fastidio la rigorosa spesa di farlo venir per lo corriere. guglielmini, 2-193
averne una precisa considerazione o aspettativa; farlo oggetto di una determinata disposizione d'animo
mostro loro da una necessità che bisogni farlo. paleario, 42: ad altro non
a fare qualcosa: aver scrupolo di farlo, trattenersi dal farlo. masuccio
aver scrupolo di farlo, trattenersi dal farlo. masuccio, 221: la
parte [dei mercanti], deve farlo anche alla minore, sminuendo in quel caso
piti fu quello che volle tor rispetto di farlo prima intendere al signor, credo sperando
di alienare o sia debitamente autorizzato a farlo. questo rilascio non pregiudica alle ipoteche
maggior parte [dei mercanti], deve farlo anche alla minore. gianni, xvtii-3-1004
quantità eccessiva di sugo, in modo da farlo apparire, a cottura ultimata, come
, vestirlo delle vive carni e qua farlo rilevato, là piano e più là
, non nasconderò al lettore, per farlo ridere, una mia ultima debolezza di
il pieno controllo delle facoltà mentali; farlo rimbambire. lucini, 3-125: venere
l'un l'altro bezzicandosi, continuando di farlo, saran purga in un medesimo cerchio e
da mia parte che si contenti di farlo [il denaro da riscuotere] e di
di tormentarlo con le dita a fine di farlo dilettar col concento, così prese a
fagiuoli [tommaseo]: ho cercato di farlo rimbuir bene. r. m
'rimbussolare': del danaro nelle borse, farlo sentire. 3. intr. far
. lezione nel papa, a fine di farlo più pensare nel fatto dandoli gravezza,
de peroscia bestiame alcuno per ameno de farlo arvenire possa et a luie sia lecieto mandarlo
-rimettere in marcia un veicolo: farlo ripartire, avviarlo di nuovo.
affidargli una decisione o una scelta; farlo mediatore in una controversia. zanobi
tacita obiezzione. -rimetterla in qualcuno: farlo giudice in una controversia. storia
. tenere qualcuno in un dato conto, farlo oggetto di una determinata considerazione; giudicare
ha voluto rimodernare anco il numero e farlo più sonoro e più pieno, guastando quel-
informando delle ragioni che dovevano muovere a farlo, per la regia dignità, la
: lei dal suo passato ritagliava senza farlo apposta talune privilegiate sequenze... ne
carducci, ii-18-130: ho pensato di farlo io [il libro sul petrarca]
una posizione diversa, anche per eliminarlo o farlo scomparire (anche con riferimento alla rimozione
è rinato, né forza umana può farlo retrocedere. -riprendere dopo un'interruzione
iii- 1-49: tutti irritati avriano voluto farlo a pezzi: ma egli senza punto
dal luogo dove ella si trova potrete farlo, perché con la sua pugnalata non può
gli viandanti che si degnino de non farlo capitar male per qualche mal rancontro.
velocemente al luogo da spiccare il salto per farlo più alto e più lungo. manzoni
un altro baldacchino. -con litote: farlo volentieri, senza farsi pregare. socchi
spesso, ogni fiata che si ferma, farlo rinculare indietro alcuni passetti. grillo,
termini famigliali, riuscivano, anche senza farlo apposta, a imprimere e rinfrescare,
grande sia il desiderio ch'io tengo di farlo e quanto io ambisco di andarmi talora
. li awogadori... de farlo publicar... in rengiera la prima
; in qualche misura, oltre a farlo credere, deve essersi progressivamente convinto egli
al medesimo scopo di giovare al cibo e farlo abile a rinnovarci col farlo simile alle
cibo e farlo abile a rinnovarci col farlo simile alle parti rinnovabili e dividerlo in
-restauro, rifacimento o ricostruzione di un farlo di nuovo. d. bartoli, 13-3-9
del monesteri di sancto savinio, di farlo rinovellare. -rimettere in vigore una
del fascismo, mi sono adoperato per farlo rivivere in napoli, rinsaldato nei concetti
termine di alcuni giorni partirsi dalla città possa farlo, si ha assolutamente da rinserrare nelle
saggio che aveva promesso e non potendo farlo davanti a emilia, si rintanava in un
e se fusse più a tempo a farlo. f. galiani, 4-235: quando
, ed elli soff reo tuct per farlo melliore, renunzò de piano e boni
di farlo sacerdote e con il tempo rinunziargli il calonacato
posandolo, gli slacciaron le armi per farlo rinvenire. g. gozzi, i-3-210:
al perché diè giocar altri. -perché il farlo è benefizio della vita, che rinverdisce
dèe unizzarsi per armonizzare, né può farlo altrimenti che rinvertendo verso il suo principio
intendere volerlo trasportare alla prossima cappella per farlo seppellire. -con riferimento alla sacra
riorientare una inclinazione. ma è giusto farlo? = comp. dal pref
i fori della filiera, tornando a farlo ripassare molte e molte volte successivamente per
, ii-431: tentò... di farlo... spau- rare ed obbligarlo
uno. baldini, i-372: prima di farlo riammettere in classe il preside gli fa
spiacevole o un errore; a non farlo più. -conviene, giova ripetere:
progetto, dando loro nuovo impulso; farlo progredire dopo un'interruzione. -anche:
se ripiglio forze, mi converrà pur farlo. leopardi, iii-232: rinfrescando la stagione
il ritenerne anco alquanta basta spesso a farlo andare in quei ripigli, in quelle stentate
e quel converso l'asino sospigne / per farlo drento con la soma entrare. /
nostra abitazione; ed è bravo a farlo anche senza un solo arnese, riportare
duca essere imperiale: iudico sia in proposito farlo in tendere a li patroni
, che lo allunghino in modo da farlo comparire una zucca. 4.
, ecco ch'io m'accingo a farlo loro intendere. 21. marin
riposo di un sentimento in qualcuno: farlo radicare, nel suo animo. pannuccio
o meglio nel muso del cavallo onde farlo allontanare. 2. per estens
tengono riposto [il grano] per farlo più rincarare, e noi contadini ci stiamo
, esso di già si trovava di farlo. -accordarsi, essere d'accordo.
b. tasso, iii-173: non posso farlo [l'invio del poema] prima
riverniciare i meccanismi del sistema, potevano farlo meglio e più facilmente all'ombra del
pancetta. -riversare un debito: farlo gravare su un creditore. dessi,
, e lo ha spiegato in modo da farlo concordare con la sua teoria. c
nella rivolta delle strade mi tolse il farlo in tempo di confidenza. manzoni,
li fé un'agra riprensione minacciandolo di farlo gettar in occa ai boni. p