di mantenere il tuo pino a studiare faresti meglio a mandarlo a livorno o a
garetti. paolieri, 2-15: meglio faresti ad aggarettare la lepre. = deriv
. viani, 19-283: senza chitarra non faresti un duino. a te, cèo
e fossi in mare, / che non faresti femina che ghilla [= inganna].
se gli apresentavano alla bocca, come faresti voi a tirar giù le sorsate di
per dare a uno povero, tu noi faresti; ma se io ti dico:
: per la città ti si lascia, faresti sì come colui che scorda. spolverini
: avete voglia di brontolare eh? faresti meglio a guardare a codeste bruciate di
lombardia) intitolato il vaglio. mi faresti gran piacere se gli procurassi associati.
oimè, se ora io morissi, come faresti tu? io per me mi curerei
, meretrice. aretino, ii-155: faresti il meglio starti a casa e lasciar
altrui così grave il rasoio, / faresti me'filar a filatoio barbetto o
perché se tu dài loro nel cervello, faresti un mondo d'arrabbiati e di balordi
). leopardi, iii-658: mi faresti il favore di mandare il sig.
al figur. pulci, vi-83: faresti bene alla tornata mia serbarmi quello mazzocchio
« tu, che dici? che cosa faresti? »... « ammazzare
... ». « tu lo faresti? » disse cate. « no
» / mi cominciò, « tu ti faresti quale / fu semelè quando di cener
presente qui orlando, / non mi faresti si gran villania: / tirati ad-
forzarti a fare per cerimonia ciò che non faresti di buon cuore. 7
a fare per cerimonia ciò che non faresti di buon cuore. manzoni, 779:
solitudine. de roberto, 175: -ti faresti monaco? -gli domandò il principe,
guarini, 102: -e come ciò faresti? -agevolmente, / pur che tu
. firenzuola, 109: che diacin faresti tu se tu fussi giovane e gagliardo
mezzo cannone, io credo che tu faresti una buona opera, perché colà si sente
tenete in tanto digiuno, ché ci faresti scandolo. grazzini, 4-225: andianne in
di comparsa. viani, 14-239: la faresti da comparsa in una mascherata? tra
fioca, quando il manto vaca / faresti bene a metterlo in composta. faldella,
basilio sorridendo. « sai mo che faresti bollir la bile ad un santo con questo
vivo chi è morto, / tu faresti so dir manco cotenne. -tagliare a
terra non c'è ghezze: vo'faresti maravigliar ognuno; sanza ché, 'l dormi
la poesia tu staresti fresco; cioè faresti de'crocioni, staresti a denti secchi.
/ ti trovassi or d'amante? che faresti / per mitigar quest'amorosa rabbia?
tu parli di bende, simone, forse faresti meglio a dire « dande ».
che la bissi avesse marito, che faresti? dannato2, sm. chi
da siena, i-59: altrimenti, faresti come colui che sta in sull'uscio
! firenzuola, 109: o che diacin faresti tu, se tu fossi giovane e
adoprasse in vece di messale, gli faresti perder gli occhi. garzoni, 2-41:
/ che per far qui defensa / faresti lor per tuo vizio villani. cavalca
ci tenete più tanto digiuni, ché ci faresti scandolo. ariosto, 20-11: le
/ non ti è, tu mi faresti un gran servigio / a venir meco.
tu facessi anche della semplice 4 coquetterie faresti male. 8. ciò che
. fiore, 14-4: schifo, tu faresti oltraggio / di non far grazia al
metta a far nelle man vostre, perché faresti confusione. ricchi, xxv-1-265: ghiottone
macinghi strozzi, 1-561: dimmi donde faresti pensiero a trargli per rendergli loro.
portare teco fuori della vigna imperciò che faresti contro al dovere. bembo, 1-233:
., 2-5 (163): tu faresti assai maggior cortesia, e tuo dovere
ecco la dottorina che fa l'eco. faresti meglio dunque tu di andare a fare
decto sono fabule, de le quale faresti bene dime tua colpa. castiglione, 396
spirito della mia maddalena, tu ti faresti il segno della croce. fa'tu
, 2-5 (163): tu faresti assai maggior cortesia e tuo dovere, mandare
dolore. comisso, 15-6: trovo che faresti bene a finire i tuoi studi e
, una scarica, e via. -gli faresti assai, con la rivoltella, -
pensieri! comisso, 15-6: trovo che faresti bene a finire i tuoi studi e
e ti indicassi il modo, lo faresti? ». fervorosamente, gianmaria accennò di
fiaschétto, e 'l fardello, tu faresti molto caro. pulci, 18-114: tu
viso altrui così grave il rasoio, / faresti me'filar a filatoio / che rader
un servo, che grida, che finimondi faresti invocando cielo e terra? palazzeschi,
1-365: per così nefando flagizio meri faresti che fussi legato in un asino al roverscio
goldoni, vii-366: qualche volta mi faresti arrabbiare con questa tua flemmaccia maladetta.
le osse per sacre reliquie adorare. -vui faresti papolare assai, come è vostra usanza
un buffon freddo: « non mi faresti ridere, se mi solleticasti ». tasso
adoprasse in vece di messale, gli faresti perder gli occhi. = voce
vostro d'una piccola cosa, ben lo faresti d'una grande. galateo, 181
prime. bocchelli, 1-i-551: che testimonianza faresti tu, che quando c'è stato
diàcciano le parole in bocca, e faresti gelatina in mongibello. = lat
gemebonde. gozzano, 118: mi faresti più felice / d'un'intellettuale gemebonda
avessi saputo rispondere, per avventura non faresti istracciato; la risposta che tu mi dovevi
, / che tu potresti fare? e faresti una / opera santa? ma vedi
e fossi in mare, / che non faresti femina che ghilla. =
rovani, i-941: sentiamo che cosa faresti tu se la cassa pubblica avesse il ghiribizzo
mettendo quei che son piccini, / tu faresti allo stato qualche giarda. pulci,
con quella male avventurata parola, come faresti, dolce pantera, col mio cuore.
136: non hai più giuoco e so faresti a monte. aretino, 1-91:
e segue sconosciuto, oh come / corti faresti i passi e gradiresti / le mie
viso altrui cosi grave il rasoio, / faresti me'filar a filatoio / che rader
comprendere la gravità immensa dell'offesa che faresti a lui. -fermezza (di
, iii-42: -e la notte, che faresti? -dormirei, bello! - con
, che già sono molti. che profitti faresti sotto la mia guida! bontempelli,
agli animi perfetti, donna iniqua, non faresti tanto errore. i. andreini,
a pinca d'oro; / che non faresti un icchese di gatta.
. nelli, ii-74: non vi faresti punto maraviglia..., se voi
arrotati, affilati, troppo taglienti, che faresti tu? - torrèli di mano;
impiccato con le braccia, e non faresti cosa che bene istesse. g.
liberalità. moravia, ix-228: che faresti tu con un serpente velenoso, una
fra giordano, 3-53: non faresti passo sanza perché; nulla cosa faresti
faresti passo sanza perché; nulla cosa faresti improveduta. antonio da ferrara, 30:
da ferrara, 30: tu non faresti le soperchie spese / improvvedute, che
sorte, che non puoi mutare, che faresti, altro che inacerbarla e farla più
di così occulti misteri, qual tu faresti? f. f. frugoni, iii-669
, son., 142-8: ben faresti nel dir esser più parco / quando
far nullo inchino / se non come faresti ad un mastino. cammelli, 168:
1-204: prestagli quella indubitata fede che faresti allo oraculo della mia viva voce. parabosco
di parte in parte, sì come faresti in su lo ingessato proprio. r.
le inghiottiscono. brusoni, 6-305: faresti una pillola d'aloè inargentata, che prima
romei, 155: -poverino, faresti ardito pur di mirarmi? e s'
: va in pace, che tu non faresti una insalata, se tu avessi ben
firenzuola, 654: deh, tu faresti invergiliar pazzilio, volsi dire. o
dì l'ardente lampa, / breve faresti col tuo corso il giorno.
. pataffio, 1: tu mi faresti bocchi e non magazza: / di
superarle [le tentazioni], che non faresti con importuna durezza. 2.
se'? hommi a fuggire? / faresti mai qualche malia lunatica. d'annunzio,
tu sei un malcontento, altrimenti non faresti quella faccia lunga come la quaresima.
, per far qui defensa, / faresti lor per tuo vizo villani. piovano arlotto
pipita un fistolo. -e che cosa / faresti? -che so io? manca?
, affilati, troppo taglienti, che faresti tu? l. carbone, 47:
vogli, perciò che, manifestandolo, ne faresti e della tua e della mia total
armata). pulci, vi-83: faresti bene alla tornata mia serbarmi quello mazzocchio
viani, 19-282: -senza di me non faresti uno [soldo di elemosina].
arrogante lo zoppo. -senza chitarra non faresti un duino. = denom.
. cecchi, 229: voi mi faresti ridere, ed ho male. / addio
a calosso. cassola, 3-22: -insomma faresti bene a pensarci due volte, prima
dissi, alma mia, ch'un dì faresti / trofeo dell'empia micidial tua speme
desse alle mani qualche cosa, mi faresti un grandissimo piacere a procurarmela per danari
fussi so ben io chi, tu non faresti così, monn aschi falpoco.
. 1. nelli, 7-3-1: faresti meglio dunque tu di andare a fare
arte della seta in firenze, 57: faresti uno colore che trarrebbe al mormorino più
trarresti sopra di me, sempre mi faresti favore accettando la mia tratta (la
: disse calandrino: « tu mi faresti dar l'anima al nemico ». firenzuola
, tu abbachi,... tu faresti come i buoi di noferi. ser
. monti, xii-2-x: che stima faresti tu d'un maestro di musica che
far nullo inchino / se non come faresti ad un mastino. paganucci, xxxvi-191
quanto tu occupi col corpo dormendo, faresti già ridotto a buon porto et ubbidito a
: mi fai grande a piacere se lo faresti, o pietro, a nararmi queste
tu statua, policandro, sei, / faresti grave oltraggio a la natura. buonarroti
te, che, potendo, ne faresti mille per me: intendo dare un po'
se io non fossi pacifico, tu mi faresti diventare un aspide. c. arrighi
[s. v.]: tu faresti a cavare il fil del pagliaio si
fioca, quando il manto vacai / faresti bene a metterlo in composta / e
, che tu ciò che tu facessi faresti a forza: ma, se dio mi
non più, ché da dovero mi faresti uscire di pacienza, se tu mi
era esaurita. moravia, 12-350: faresti perder la pazienza a un santo.
amico; come se volesse dire: faresti meglio a venir da milano, ma pazienza
3-90: nacque il proverbio: tu non faresti pepe di luglio. s
uno da poco si dice: tu non faresti epe di luglio. monosini, 411
proverbio sopra gl'infingardi: 'tu non faresti pepe di luglio ', quando le
. fra giordano, 3-53: non faresti passo sanza perché. dante, purg.
un gran numero d'idee che non faresti con dieci periodetti strangolati. carducci,
che poco manco che dell'altre tu mi faresti persona sopra. -in persona
scuoter troppo il pesco, / la via faresti che fece fetonte. aretino, 20-60
. nelli, ii-74: non vi faresti punto maraviglia di quel che ho detto,
i-71: se non fai che dormire, faresti a picca con le materasse.
le pietre. monosini, 89: tu faresti incollerire una pietra. loredano, 179
pigione. alberti, 4-231: come faresti voi? comporresti voi la casa, o
tira indietro, tu... faresti vedere il tuo disgusto per tal voltafaccia,
altri. monti, xii-2-54: mi faresti, dottor frullone, la grazia di
come veggio, noi sai, mi faresti l'altra di darla a tuoi polli?
« una tazzina di brodo non la faresti? » « la volete, ve la
verniciate ad olio e paffute, tanto che faresti forcella delle tue dita alle loro gote
aitre membra metti in pratica, altrementi faresti uso di non appiccare mai le membra bene
abbraccia il nonno. -oh, voi faresti rider le predelle! -sonare le
il mondo. martello, 6-iii-53: che faresti se quella bocca del ver nemica,
. imbriani, 6- 174: meglio faresti puttaneggiando, prostituendoti, alzando le gonne
a prendermi in ca- salmonferrato: mi faresti porre sul passaporto anche gli stati pontifici
, 3-270: « per qualche tempo faresti bene a non venire a casa mia.
tu lo incorniciassi in qualche favola, faresti un romanzo psicologico più vero e più
se tu fussi tutto acciaio, tu non faresti la punta ad un ago da.
costretta! imbriani, 6-174: meglio faresti puttaneggiando, prostituendoti, alzando le gonne
del bianco, lxxxviii-ii-637: ogni cosa faresti pel quatrino, / signor di crasso
ti trovassi or d'amante? che faresti / per mitigar quest'amorosa rabbia?
bestiale disse: « mo che diavol faresti vo'vu'se voi glie fossi su?
uno vano guadagno d'uno fiorino, faresti cento lettere raddoppiate! -che
marinetti, 12-158: tu poi mi faresti anzi un piacere se sviluppassi in un
ti amassi e si struggesse per te, faresti come gli altri uomini, cominciaresti a
trarresti sopra di me, sempre mi faresti favore accettando la mia tratta. carducci
la sera. deledda, v-347: che faresti, vedovo? 'i riammoglieresti
da'biondi capelli, mira chi non faresti innamorare! panzini, iii-19: signorina e
da far oro, ma con essa lo faresti. nomi, 1-62: non potresti
cera simile e riconnetterle da un lato, faresti bene. 2. intr.
non si vuole fare, perche non faresti niente. leonardo, 9-28: il mascio
l. strozzi, 1-179: -voi mi faresti / ridere l'occhio: che cosa
ii-12-97: accennami le riduzioni minime che faresti su i prezzi. io mi adoprerò
:!... gran peccato faresti / se 'l su'presente tu gli ricusassi
tu armeggi..., tu faresti come i buoi di noferi, tu rimarresti
non permanere in male, ché maiavventurato faresti, se tu dessi li tuoi denari
ai vetri della bottega: - me la faresti la barba anche a me?.
pazza e rovinerà questa casa: tu faresti el meglio a ripararci. guicciardini,
mascararti, fanne quello conto che ne faresti essendo tuoi; e rendendogli non gli rimandare
-diceva donata, -che ti rovinano. faresti meglio a metterti a opera nei fossi.
, vi-79: voglio solo aggiungere che faresti bene a far riprodurre anche la fotografia
fianco o ne lo stomaco, sempre ti faresti innanzi col braccio, perché sempre la
nell': altre parti / che me'faresti a. ffarti romita. boccaccio,
vigliacca, secolo briccone, / tu mi faresti dir che cose strane / e mandar
. bembo, 12-77: tu non faresti, e vedil per te stesso, /
piccolomini, 2-12: or tu mi faresti ben ora saltare. e vuoi dir
t'avrei in modo scardassato / che non faresti altrove mai più guerra. f.
. beccuti, i-283: voi mi faresti scavigliar di sella, / cangiare in
disse el grasso: « tu mi faresti rinnegare la fé, che quello schericato
salsa. bembo, 12-77: tu non faresti... / un sco- dellin
economicamente. soffici, vi-99: ci faresti... il piacere prestandoci qualcosa;
'scopare'. imbriani, 6-174: meglio faresti puttaneggian- do, prostituendoti,..
. loredano, 7-31: - tu non faresti da tanto? - anzi da più
sia uscito da me: ché mi faresti danno. 5. dimostrazione concreta di
tue solite salvatichezze. -eh che mi faresti spiritare, ti dico che in casa
indietro ». soffici, vi-99: ci faresti... il piacere prestandoci qualcosa
ghislanzoni, 1-76: sentiamo qual impiego ne faresti. g. bassani, 3-109:
servizióne. forteguerri, vii-3-66: mi faresti un bel servizióne / a non mi
che ti venga un morbo, sfacciataccio, faresti 'l meglio a fare i fatti tuoi
pigliate quella sicurtà che di voi medeximo faresti. -conforto, esempio.
si van pubblicando dalla nostra deputazione, faresti cosa utilissima a noi, che abbiamo
un pugno ti spicìno, per cui faresti bene a chetarti ».
, con occhi vispi: non gli faresti più di ventanni. giuliani, i-260:
felicità mondana fusse stato tuo, non perduto faresti, e di ciò non cessomei,
lxxxiv-155: amando stran d'amor non ti faresti, / sempre amor seguiresti. d
stragghiato! p. fortini, iii-99: faresti el meglio andare a governare il cavallo
288: poi inviluppa, come faresti un zaldone, e falla [la sfoglia
nella camia. finiti gli esami, faresti bene a toglier su il tuo sacco
/ mi cominciò, « tu ti faresti quale / fu semelè quando di cener
, i-61: quanto meglio... faresti a tenertela or bene col tuo signore
5-i-461: quando vai per requisire non faresti lo schizzinoso e il tenero ed il superiore
. d'azeglio, 5-364: tu mi faresti uscir de'termini! ch'elpè pure
tanto soavi parole? sai che mi faresti perdere del tutto la testa? de roberto
io non avessi paura del risentimento che faresti, s'io non rispondessi alla vostra del
per la linea che farebbe l'occhio, faresti ficcare una staggia che fusse una pertica
del caucaso la prima luce veduta, non faresti cotanto nel giudicare ignorante, e nel
piccolomini, 8-127: or tu mi faresti ben or saltare; e vuoi dir
20-201: lamentandosi de la villania che gli faresti, ti metteria in uggia di tutti
di mila lire; vediamo qual uso ne faresti. sinisgalli, 6-138: il processo
sol che faccia / quali per uso faresti, opre famose. -secondo l'
fussi ne'mie'piedi, / tu faresti altro verso (a fé) che ridere
sapesse questo tuo errore, / come faresti, o cara la mia viola?
sono, che tu ciò che tu facessi faresti a forza: ma, se dio
hai più giuoco, e so faresti a monte. caro, ii-93: fece
sessualmente. imbriani, 9-218: meglio faresti puttaneggiando, prostituendoti, alzando le gonne
se invece hai problemi di cellulite, faresti bene a curarla con un ciclo di linfodrenaggio
1-45: da quel momento, non lo faresti fare più a nessuno il tuo buco
e l. ravera, 1-64: mi faresti un casino piacere, i miei non