valenteria; l'avarizia ed il fare quel d'altri per modi illeciti suo,
da damnum 'danno 'e facere 'fare '. dannificativo, agg. disus
* danno 'e facere 'fare '. dannlo (dannivo),
tutto era men male, / che fare un cambio tanto diseguale.
chiuso (il boccaccio ha: « fare come il villan matto, che dopo
estens. pelle conciata di daino per fare abiti o calzature; l'abito stesso fatto
giovanni, 1-46: chi non lo sa fare, / non si faccia blasmare /
del lauto e d'altri instromenti, per fare (come essi credono) prudentissimamente e
termine, tutte si volsero con un fare da schiaffi al disgraziato ballerino facendogli riverenze
suo danza, / temendo di non fare e di non dire / alcuna cosa contro
] e così povero, che fa fare poco concetto del suo principe: mena
danzandole intorno [alla nave] sembravano fare quel gesto che fu mosso da giosuè
. -danzare a proprio senno: fare ciò che si vuole, agire a
danzatori, cantori... corrono a fare cerchio all'uscio di chi è prodigo
so più quale libro) mettermi a fare l'ossessionato danzatore in corda?
quelle stecche che si bevano dappiè nel fare e cerchi. b. davanzali,
/ e zombar sodo, e non fare a misura, / che qui consiste
permettere, ma non mi farà mai fare né ragazzate, né dappocaggini. itnbriani,
, perché la dapoca non era aveza fare tanto viaggio in cinque mesi, et quinci
quelli mendico; però arrisicato: e fare il dappoco, per potere esser temerario a
ciò che capitani d'altra scuola potrebbero fare. carducci, iii-13-179: c'è
germia domandò aiolfo che gli piacesse di fare battezzare lionida, e di torla per
potrò anch'io affibbiarmi la giornea e fare il 'nos quoque 'impac- chiucando
egli è, dappoiché non han che fare né a lui né a noi. de
se alcuno della compagnia vedesse l'altro fare contra questa compagnia, debbialo solamente ai
lento dardo, / dando sovente a fare agro martìro. michelangelo, i-94:
dare, / perch'ebbero en ciò fare / fatica assai, de vostre gran monete
è stato dato in guardia, lasciate pure fare a me, che io lo giugnerò
perdoni, che mi avete dato carico di fare i sonetti sopra il ritratto, che
non terrai opre, ma da'a fare fosse e divelti in cottimo. targioni tozzetti
ne diga grazia de dire e de fare quelle cose, le quae debiano piacere a
ringraziate il cielo che avete a che fare con un galantuomo; e dategliela, che
donato; e dettongli l'esiglio per bene fare, e lo confinorono a barletta nel
(i-11): -che credi fare? -darti molti guai. petrarca, 196-3
, / conobbi quel che dio sapeva fare. gir aldi ginzio, 9-6 (2143
quando tu conforti altrui, di mal fare, e dai mali conforti altrui,
stiamo in questa vita, sempre si dovarebbe fare bene, e dare bono esemplo di
giordano, 2-311: gl'imperadori faceano fare quelle monete grosse, e faceanvi fare dentro
fare quelle monete grosse, e faceanvi fare dentro la immagine sua, e poi
fanno che l'uomo può più agevolmente fare vendette de'nimici. giov. cavalcanti,
, 1-218: non trovò meglio da fare, secondo l'uso, che entrare nella
consecutive, e assume il significato di fare, fare in modo che, offrire
e assume il significato di fare, fare in modo che, offrire il destro
sorella mia carissima, e'ti conviene fare buono animo. s. giovanni crisostomo
: se egli era privato, perché fare uficio pubblico? marino, vii-159: chi
se dare, / andiamo a laude fare, e canto con onore. meo
scienze vane, e io li ho lasciati fare. guicciardini, i-187: era mancata
ma, certo, qualcosa c'era da fare! levi, 1-157: mi raccontò
bere. 56. incominciare a fare una cosa, mettersi a farla con
. verga, i-119: non potè fare a meno di paragonare quel giovinetto ingenuo
altrettanto costà. -dare a fare, indovinare, trovare; invitare (
collo. -darsi addosso: lottare, fare a pugni. nieri, 182:
testa. -dare a traverso: fare naufragio. caro, i-193: la
compiere uno sforzo intenso e prolungato; fare una cosa (o mettersi a farla)
siamo gente che non ha altro da fare che empir di fumo i caffè e dar
: - e chi me lo fa fare, a me, di star a perdere
-dare nel freddo: dare o fare cose senza spirito, senza vivacità,
ond 'l gran puzzo, ch'avea a fare il terreno, dando loro nel naso
ha veduto i putti il carnovale / fare a firenze in una strada a'sassi,
-dar sotto a: mettersi a fare una cosa (per 10 più con
, irrompere, scoppiare; mettersi a fare una cosa all'improvviso, applicarvisi.
4-297: esco di casa con animo di fare una cosa, e al primo do
, n. 5. -darsi da fare: affaccendarsi, dedicarsi a varie attività
, 19-57: quivi margutte si dava da fare, / dicendo: l'arte mia
avere paura, ma bisogna darsi da fare et aiutarsi. d'azeglio, 4-180:
4-180: tutta sollecita si dava da fare per soccorrer il suo liberatore con parole ed
: lucia intanto fingeva di darsi da fare per la casa, colla testa bassa
baldini, 5-54: si dà da fare per liberarle il viso dal velo e
. moravia, xi-58: datti da fare, cerca di distrarti. e magari.
. -darsele: prendersi a botte, fare a pugni, azzuffarsi. francesco da
., 1 (14): che fare? tornare indietro, non era a
valenteria; l'avarizia ed il fare quel d'altri per modi illeciti suo,
il possessore indicherà al trattario a chi dovrà fare il pagamento. alfieri, v-2-684:
tradimento: e da quanto duri, basterà fare il conto. e.
. locuz. — essere in data di fare qualcosa: essere in tempo, essere
abolì la dateria, / lasciò fare un'osteria / di castel sant'angelo.
: anche quella di aver sempre a fare... l'evangelista del bello a
7-125: tu pablo vieni con me a fare il giro? il giro era andare
sono dati a tutte quelle cose che può fare l'uomo in femine, cioè all'
che egli v'ha e di quanto può fare. beicari, 1-40: uomo dato
servir di guida nel giudizio che si debba fare della pena di morte. foscolo,
il diritto, né il bisogno di fare un tal giudizio. 3.
mio amore, or che ti par di fare. 3. ant. fico
], 4-34: che è altro a fare, se non servire continuo alla corruzione
crescenzi volgar., 9-77: conviensi fare il porcile alto dattorno di tre piedi
mai sarà visto [il contadino] fare davanti a estranei una carezza alla moglie
rosso, 1-2-43: noi abbiamo da fare davanzo, e troppa briga sarebbe la
che quella sera non aveva cercato di fare amicizia, ma allora -pensava ginia -vuol
a piangere. machiavelli, 547: per fare ai viniziani più credere che dicessi davvero
della suddetta ordinazione, e ad usare o fare usare ogni possibile diligenza per restar certi
colonia, è il diritto che gode di fare scaricare, pesare, daziare le mercanzie
ufficio daziario ove hanno delle donne per fare certe perquisizioni. tozzi, i-196: quella
10 spiava per capire quel che voleva fare, entrò. -cinta daziaria, barriera
delle tavole, il che si può fare in due maniere: l'ima col
città di bologna né potea né dovea fare di ragione. bibbia volgar.,
, / fecion di ricche vesti presto fare: / mandàrle a berta per trarla di
debbiatura, sf. agric. il fare il debbio; l'operazione di bruciare
6: non si possa... fare debbi, cettine o tagliate per diboscare
. pisacane, iii-99: l'italia deve fare da sé; e tanto più salda
1-186: quivi tanto seppe dire e fare narrando la debilità d'asia e le
buono discorso e non iudizio, fanno fare tanti argumenti e tante ragioni a dimostrare
a il nostro intelletto quello che dobiamo fare e col sostenerci, ogni dì periremmo.
.. che le discordie nostre ci potrebbono fare surgere un tiranno che ci ruinerebbe le
volgar., 1-57: se tu vuoli fare vendecta ricorrine al giudice che 'nd'abia
a quelli che non t'hanno lasciato fare quel che tu dovevi al tempo debito
, e ch'era suo debito il fare così. ariosto 31-15: il buon destrier
solennità, che non sia chi lasci di fare le sue devozioni col riguardo del mio
per debito d'onest'uomo, non potesse fare a meno di rimpiangere segretamente la libertà
di famiglia non era a bastanza volere fare il suo debito, se ella non sapeva
tutti quelli che privi di volontà di fare il debito loro, si danno al tristo
un debito, contrarre un debito, fare un debito: contrarre un'ob- bligazione
97: se cicerone l'avesse voluto fare, e'parea cosa verisimile, perocché cesare
verga, 2-253: bada a non fare debiti, ché si mangiano la casa.
le porrete a mio debito, facendo fare di pugno del detto frigerio un'annotazione di
per quanto io non ci avessi che fare. -uscir di debito: pagare
fanciulle; dico che gli è lecito [fare la mercanzia]. tasso, iii-22
piena e libera podestà a'sopradetti fidecomissarii di fare fine e rifiutascione e patto a'sopradetti
5. locuz. -accendere, fare, porre, tenere qualcuno debitore:
pigion di bottega. -essere debitore di fare qualcosa: avere il dovere di farla
monsignore in quello che séte debitrice di fare? paleotti, l-11-496: ed altrove si
m'è possibile rimediare a questo né fare che la mia salute debolissima non si rovini
franzesi siano debili o vero freddi a fare cosa alcuna contra questa santissima lega.
denti per soffocarlo, e non poteva fare a meno di ridere per non urlare.
favore di qualcuno. -per estens.: fare sacrifici, sopportare privazioni in favore di
dente. ma io vi dico: non fare resistenza al cattivo; anzi, se
i romani però si presero la licenza di fare i modiglioni in piano, senza parlare
di scolpirli nei frontespizi, e di fare il dentello sotto di essi. 3
: come i soldati non avranno che fare, potranno giocare un pezzo. -regge
che de'vostri pensieri voi v'intendete di fare; li miei lasciai io dentro dalla
di questa lingua, che ne volete fare il gonfaloniero, e non ne siete
e neuna cosa che a'suoi possa fare prode è da lasciare ai nemici. fra
(276): priegovi che voi facciate fare un buon fuoco, acciò che,
molto contento: / quando vogliamo questa festa fare? / -l'ultimo dì del mese
arte quando si dimostra che sia da fare sopra la materia del dire e del dittare
ciò viene a dire come si debbia fare lo esordio e la narrazione e l'
che gli diedero la mano raccomandandogli di fare bene e di non ritornare più dentro
, prima o poi non mi facesse fare qualche cretineria, ebbi da un giorno all'
pari e salda la bilancia, / né fare a ch'ell'è dentro e ch'
: avendo lo comune di lucca diliberato fare processione per lucca, acciò che non si
: e pensare che costei col suo fare da gran signora era stata in gioventù
denunzia a viso aperto che, il fare la spia, era anzi dimostrazione di
da vizano che denunzia alcuna non se pò fare né acusa. documenti della milizia italiana
di tralasciarle, il matrimonio si potesse fare, ma in presenzia del parroco e di
degli albanzani, ii-69: gli parve di fare ottimamente di mandargli ambasciadori, i quali
alvaro, 13-20: « che cosa può fare un contadino in città? » disse
l'unico luogo dove un contadino possa fare il contadino con una speranza di successo
', cioè quaranta, ci è da fare assai, l'uomo
in denaro; quando occorre al deponente di fare un pagamento, invece di sborsare materialmente
delle salme; come se, per fare un'ipotesi, dentro ai loculi scavati nelle
cose, e (fissegli che 'l voleva fare re, e sé voleva disporre.
, e quanto per lui si potè fare, anullò e cassò il detto papa,
1-373: u più ch'io possa fare è il mandare a depositar nelle mani
depositare una marca, un marchio: fare registrare presso l'ufficio centrale dei brevetti
b. cavalcanti, 2-304: il fare oltra di questo menzione d'una cosa
depositaria generale, nella quale si dovessero fare tutti alla fine più ingloriosa.
, / sognando negli spazi immaginari / di fare meno ancora di tutto la lingua scritta
dei pupilli, e di quanti avessero a fare depositi e sicurtà per publici contratti.
, 2-304: 'deposito '. il fare oltra di questo menzione d'una cosa
cellini, 4-504: intanto io voglio fare dipignere questo depositino, con due angeletti
). pulci, 25-72: per fare al re marsilio compagnia, / che
nelle cause deprecative,... è fare che l'uditore inclini e porga la
depredare, tr. [deprèdo). fare preda, impa dronirsi con
3. mettere a sacco, fare scorrerie, devastare, razziare (un
: bisognava anche dare uno scandalo, fare parlare le gazzette e deprezzare lo stabile.
passato ed io scioccamente ti ho lasciato fare,... ora la deprezzi
e seducente. 6. figur. fare qualcuno oggetto di biasimo, di denigrazioni
da voi! per ora cerco di fare onore ai suoi libri, ma non
depuramento e perfezione, invece di ciò fare lo isporcano, lo imbrattano, lo prever-
proveda di quando in quando a fare sterminatissime depurazioni, cioè distruzioni di
l'avevi deputata, se tu non vuoi fare disordine. statuti de'cavalieri di s
sbanditi, colui a cui cade di fare la vendetta, il puote uccidere.
a'quali per certi cavalieri deputati a fare la spesa, igualmente si danno le
un deputato giorno, sotto colore di fare la mostra, condurli in sulla maestra
quasi deridendo: -che poss'io fare se i sudditi vostri per essere
molto meno ci ha da deridere e da fare beffe d'altrui. donato degli albanzani
non lasciavano in tutta loro tirannica giurisdizione fare uficio, e alquanti n'aveano fatti
leggerezza di mente, e di lingua in fare beffe d'alcuno atto, o costume
, noi ci sporgevamo dai finestrini a fare sberleffi e gesti di derisione per il
-avere, mettere in deriso: fare qualcuno o qualcosa oggetto di derisione.
una mat tina, con fare derisorio alla sorella che entrava nella sua
malizia; / e'fa dicer e fare ogni sozzura: / e tal fiata
comisso, 5-275: da bambino giuocava a fare l'agricoltore, preparava piccoli campi,
da altre lingue ne pigliano, per fare il loro parlare più riguardevole e più vago
, 255: consideri, come si suol fare per trovare la significazione d'un vocabulo
mala giunta a una mala derrata, fare una mala giunta a una malvagia derrata
io non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta, di che iddio
, e ognuno per quattro lire può fare escomunicare chi gli piace. bandello, 1-50
ebbe pure animo e commodità a volerlo fare. p. della valle, 1-ii-147:
aconcio a giuoco o da giuocare, fare comandamento a quello cotale che vende,
orecchio per cerbottana, come io vidi già fare in una testa di morto a uno
lunga la cena / non restò mai di fare all'altalena. [sostituito da]
di dicembre, che si debbia far fare ima arciscranna... che vi si
non era licito d'entrare nella corte per fare officio: ma di fuori della corte
corpo al desco. -far desco: fare da mangiare. a. f.
-sotto il desco: sotto sotto, senza fare apparire. sacchetti, 152: e'
tanto narrare le mie vicende, quanto fare di me imo studio morale e psicologico
deserto? -fare il deserto, fare un deserto di una contrada, di
usare, tutti li potete distruggere e fare di loro contrada un deserto. giordani
piue intenzando, / di quinta stanza fare. pagliaresi, xliii-72: io ti
/ né dicer posson poi né fare ». = deriv. da
/ è disiare, / già mai non fare / mia diletanza. rinaldo d'aquino
chitar potea voi: e pur vendetta fare vi diziava. a. pucci, 4-274
così grande ed amorevole servigio, di fare sì che non s'oscurerà dimane ch'
se a'suoi compagni desiderabile si volesse fare, incontanente nel primo cospetto quanto tutte
il luogo ove la battaglia si dee fare, se a noi, o vero a'
giuseppe parini, il cui elogio si può fare in una parola: in lui l'
conserverà in me lo proponimento del ben fare. alberti, 22: quanto mi sarebbe
il piacere di vedere i sua sottili rami fare over condurre alla desiderata grandezza e drizzarsi
come ciò sia, che la sapienza possa fare l'uomo beato, non potendo a
per la quale il bene che potrebbe fare non comincia. pigrizia è una cattività d'
avendo designato il re de'lacedemoni di fare uccidere con tradimento il re di corinto
, questi usò l'opera di acaristo in fare uccidere lui. 7.
principale città d'italia non si sarebbe potuto fare: in ogni luogo dove si mangiava
erano semplici, ma deliziosi: per, fare festa al bambino ella aveva tirato fuori
pregato non risponde, / ma, per fare esser ben la voglia acuta, /
che amore fa di voi quel che suol fare d'ogni gentil persona, desidero di
e tu eri tutta occupata a farti fare la corte dal gussalli. 2
/ aggio locato in ciò dir sempre e fare. iacoponc, 50-56: quilli pochi
: non per far, ma per non fare ho perduto / di veder l'alto
aus. avere). cessare di fare alcunché; smettere, interrompere, tralasciare
del contado di pisa, e di fare ogni opera perché tutti i vicini desistessino
opera perché tutti i vicini desistessino da fare favore a'pisani. sarpi, ii-458:
1747: 'desistesi'non insistendo più a fare, a cercare. l'ente libero solo
a desistere dallo sforzo erculeo di voler fare di noi degli esseri felici. in
solare i monasteri, e fare altre infinite operazioni non lecite per
(un luogo, una città); fare strage (di una nazione, di
del berretto. è desolato. come fare ora? nel maneggio porta persino la
dalle celle, 2-55: che potremo noi fare altro, se non di piangere la
atto di chi esorta a non fare, di chi sconsiglia, dissuade.
da des-con valore privativo e pigitare 4 fare penitenza '(cfr. pigitare)
crederà che tu il voglia destare a fare quello soleva, come si desta l'uomo
centinaia d'anni si dura egli a fare qualche cosa onorata, bella, degna de
ai miei padroni il tempo accommodato di fare la lor vendemmia, messisi in arnese di
coll'altre piante, e apparecchiànci a fare molto e santo frutto. petrarca, 28-71
ma venire di largo e palesemente a fare quanto sono tenuti per debito di fratellanza
/ far non si può, ni fare altre diffese / con tra di quel
... quello altro entrò mallevadore di fare comparire costui al dì deliberato. boiardo
per estens. stabilire, decidere (di fare una cosa); prendere una decisione
/ non fusse destinata al tuo ben fare? crescenzi volgar., 12-5:
prima del mio ritorno il papà potrà fare una breve corsa a roma..
faccende in questo mondo si occupano nel fare i conti a domeneddio, e assicurano ch'
le imposte e nel buio cominciavo a fare strani cerimoniali e ad accendere ora lo
, 19-288: volendo dio la predetta romola fare migliore e più perfetta, sì la
1-16: ora si dava un gran da fare saltellando fra l'uno e l'altro
un figlio come me vicino per farti fare le cure a dovere e non lasciarti
e il ripiego escogitato, di far fare a lui il giocoliere di forza e
o di mala destrezza, dicendo di fare apposta il villano! de roberto,
loro una destrezza, che chi la sa fare bene non è vergogna, anzi non
seconda volta, di maniera che chi sa fare il mestiere pare che più tosto sia
nostra lingua fiorentina propria saprebbe troppo ben fare per la sua naturai brevità, destreza
fargli forti a trarre il palo o a fare alle braccia. ariosto, 6-5:
aprire ogni suo disiderio, tanto seppe fare e con atti e con parole,
pasolini, 3-170: chi glielo faceva fare d'essere destro, sinistro, questo
destro, fratello, né voler tu fare il sofficiente, perché le mosche che
esercizio ambitissimo perché ci offriva il destro di fare, insieme, un po'd'altalena
: andando per vergogna al destro per fare suo disagio. filarete, 170: ciascuna
la sapete bene la fine che fanno fare a chi le detiene? alvaro, 14-7
'l franco cuore tuttora si dirizza a fare onore e prodezza e in bene fare diportarsi
a fare onore e prodezza e in bene fare diportarsi, sì come la natura l'
andare io solo? a non saper che fare, né quali cose vedere, né
vera vita di dante, che rimane a fare, è la storia della sua anima
, le sue passioni, è il fare di prospetto un ritratto che gli scrittori
, senza aver determinato quel che dovesse fare. nievo, 1-176: il mugnaio che
possiamo determinata- mente commetterti quello abbia a fare. tasso, 12-583: alcune altre
da la santa chiesa, non ti può fare danno più a crédare el parere dell'
che all'altro, non ti può fare né pèrdare né salvare. 8.
animo determinatissimo a tutto quello che volea fare. boccaccio, iv-107: e se
alla battaglia di senef, determinatissimo a fare il possibile per finirvi quel poco che poteva
, che non fusse lecito ad ognuno fare secondo che gli detta il capriccio, ma
settimana avevo un monte di cose da fare e non ne ho nulla. ora avrei
d'ingrandirsi coltarmi, non già di fare l'industriosa guerra col commercio. lanzi,
21: sì come il non la fare [la quaresima] chi può, commette
amore di possedere, lascia l'uomo di fare, e le dette, e le
in dua anni, se voi lo volete fare in buona ora; se no io
lombardi, che giusto dettaglio egli debbe fare in esso delle varie somme che formano
ragione, la quale invita a ben fare; per essere in noi naturalmente posti
detta e comanda quello che si dee fare e quel che si dee fuggire.
, e di lui scudo / a cartagine fare e a me. foscolo, gr
il dettato che se si mettessero a fare il cappellaio nascerebbero gli uomini senza testa
un fannullone. serra, iii-124: per fare una frase, nessuno osi scrivere se
oh quanti ho visti... / fare una fine dolorosa e ria, /
facilità al medesimo galileo e al torricelli per fare quel più ampio disteso in dialogo,
le figure della dettatura, si potrà fare il favellar più vemente. d. bartoli
, però che troppo avrei / a fare a dirli tutti ed il mio detto /
c'è gran differenza dal dire al fare; è diffìcile mettere in pratica ciò
toscana, s'assume il diritto di fare il ludimagistro addosso altrui e d'insegnare il
non mi aspettavo mai di aver che fare con un testo così vituperosamente deturpato,
dal lat. -ficàre, da facere 4 fare '). deumidificatòre, sm
per 'fare, venire all'atto di fare '; per es.: 'devenire
, dal tema del lat. facère * fare '; cfr. fr. dévitrification
onde il pontefice non potrebbe dinegare di fare il simile, né finalmente deviare dalla
compagnie che vi possono diviare dal bene fare. b. davanzati, i-383:
. la piccola deviazione che si doveva fare dapprima e che rendeva difficile l'uscita
un tre ore. tanto più dovendo fare la deviazione per monteguidi. 2.
cure che passano per femminili, come fare la spesa e accudire ai bambini.
ciel devotamente. baretti, 3-144: fare nondimeno impossibile che da qualche banda non
devoto cuore prieghi... di fare buona fine e che le dia paradiso
. cecchi, 21-3: non vuol'egli fare a guisa / che fanno certi,
che pregano o, come ho visto fare da alcune monache, vi portano il loro
ha a dir paternostri o a fare il migliaccio o la torta al suo divoto
da decori valore intensivo e vóvère * fare un voto, promettere in voto '
, ma spesso anche preti, a fare le missioni e a istruire i fedeli.
i missionari per commuover la gente e fare impressione, ci si mettono con tutti
... or così potreb- bono fare certi che vogliono divozione delle cose; vo-
ove, intra le altre cose a fare, vi erano quantità di perle a doversi
. vasari, i-891: si venne al fare imagini di più perfezione non pure in
verso vui e per mio onore, vogliati fare qualche dimostrazione che li doglia il dispiacere
buona donna di sua madre le aveva fatto fare un cappuccetto rosso. nievo, 1-177
pensando l'anima fervente / niente fare si considerava. capellano volgar., i-95
la camicia. pavese, 1-16: sai fare molte cose, sai cavartela meglio d'
che seguita facendosi dinanzi puote pervenire a fare frode. rustico, vi-1-147 (18-5
trabagli ti, follia lo ti fa fare. testi fiorentini, 88: i romani
451): senza potere alcuna difesa fare o pur dire una parola, passato di
non essendo mai sufficiente il raccolto per fare la giuntura. 15. indica il
9: ogni ora pensa come debbi fare la sezzaia ora che viverai; e
, / pensati che battaglia avranno a fare / que'duo, che insieme agionto aveano
li quali egli ha in sé di fare, come l'artefice lo suo artificio.
se dare, / andiamo a laude fare, e canto con onore. / onorai
(23): e di questo fare diede loro termine dieci dì. s.
si possono muovere né mescolare insieme per fare alcuna generazione. 34. con
dì. -recare a un dì: fare il calcolo delle somme di cui si
voi siete del padre diavolico, e volete fare desideri del padre vostro. ricciardo da
10-33: quello che non ha voluto fare egli farò io; e con le diaboliche
: mio nonno si era messo a fare un diabolico discorso con il galletto.
: le semente di maremma si debbin fare più unitamente che sia possibile; e si
fiamme? -diacere con qualcuno: fare all'amore. p. fortini,
che 'l diaquilonne / è buona cosa a fare i capei biondi. bracciolini, 1-20-44
ottima medicina è rigettare per bocca e fare soluzione di ventre con polvere di turbi
diadema. cennini, 73: se vuoi fare stelle d'oro fino o mettere la
, ma il cuocervi a fuoco e fare che reggano alle percosse dell'acqua e
questo irritando la membrana maggiore, le fa fare l'estramissione all'esofago di certa materia
. cantoni, 574: -dovevate fare il medico... che belle diagnosi
diagnòstichi). neol. medie. fare la diagnosi di una malattia. svevo
, 1-155: certi giorni di poco da fare metteva insieme fascicoli di quella sua scrittura
secondando il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale. cantoni, 680
disputare l'uno contra l'altro, e fare questione e difese. dante, conv
quale fu molto istimata, e faceva fare a'sua scolari molte esercitazioni.
inteneriscano, come diremmo delle marasche per fare la diamarinata. = voce dotta,
cioè spazi fra le colonne si possono fare di un diametro e mezo di colonna,
alla camera, che ci veniva a fare? cicognani, 1-46: -com'è che
diamusco, e quello che non può fare l'utriaca magna lo fa questo antidoto
a cercarla. falconi, 1-2: fare [deve il capitano] che la mattina
in codesto tempo, s'è assunto di fare arte in letteratura. -
eccesso, mancanza di discernimento (nel fare qualche cosa), e, in
meno profonda, per cui questi possono fare de'movimenti in più maniere.
dissi: e che diascane anderemo a fare alla posada con questo nitidissimo lume di luna
. -ficare, da facère * fare '. diasprino, agg.
porfidi e negli altri; e sa fare lo campo verde gottato di bianco, e
adunque in tante poche ore si poteva fare in me un rincollo tale di traspirazione,
ai pianoforti liberi nel sole, 'fare le loro 'scale diatoniche e cromatiche.
, diatriontonpipereoni, ed altri nomi da fare spiritare i cani. tramater [s.
bontà alquanto grossa, che consiste nel non fare il male, e lasciarlo un po'
il male, e lasciarlo un po'fare. rajberti, 2-194: se mai,
non ci siete che voi che sapete fare un caffè buono. dopo che hanno
i-iv2- 184: ma io non posso fare cosa, che io desideri, rispetto
. guastare. de marchi, i-744: fare un deputato non sembrava a mia zia
i raggiri, la guerra che bisognava fare e sostenere, le invidie, le
le apparve un diavoletto in foggia di fare il buffone. b. corsini, 10-7
tempo che mio fratello ci ebbe a che fare, la massoneria all'aperto..
tutto il suo intendimento e diletto è in fare male, e a coloro che lo
.. che... lasci fare a me, a vedere se io posso
per cagione di lui forse è costretta a fare quello che non farebbe. oh che
render ragione di quel ch'io vo fare. diavol ch'ella si spicchi da
s'impara quella grammatica insulsa di nomi da fare impazzire il diavolo. pananti, i-78
perché diavolo il colonnello s'è messo a fare delle invenzioni? tecchi, 9-33:
il maggior usò è nella veterinaria per fare dei setoni. 21. pane del
d'essere stato al diavolo verde a fare neppur lui sa che. -avere
vorrestù mai del figliol di pipino / fare il tuo brando del suo sangue rosso?
la pappa, la panata al diavolo: fare cosa da cui non può derivare alcuna
[s. v.]: * fare la pappa al diavolo ', dicesi
al diavolo ', dicesi in proverbio per fare con non leggiera fatica ciò che poi
altri. -fare il diavolo, fare il diavolo e peggio, fare il
, fare il diavolo e peggio, fare il diavolo a quattro, fare il diavolo
, fare il diavolo a quattro, fare il diavolo e la versiera, fare
fare il diavolo e la versiera, fare il diavolo in montagna: fare fracasso,
, fare il diavolo in montagna: fare fracasso, alzare la voce, divertirsi
, divertirsi rumorosamente; protestare violentemente, fare una scenata, suscitare uno scandalo.
mi son rattemperata, né ho voluto fare né dire cosa alcuna che io non vel
curato può strillare, e strepitare, fare il diavolo; è inutile; siete marito
facevano i loro. -darsi da fare, con tutte le energie, per
agli otto; in somma, a fare il diavolo / e peggio. manzoni,
(397): ci vuol tanto a fare il galantuomo tutta la vita, com'
: si deve squartare, ammazzare, fare il diavolo... oh povero me
erano andati fino a roma, a fare il diavolo ai piedi del santo padre,
-fare il diavolo nel canneto: fare un gran fracasso; far di tutto
non ho tocchi, né so come fare a ripigliare. tommaseo [s. v
la colei; ma che volete voi fare, se il cento paia di diavoli ci
: dominare la situazione, riuscire a fare cosa difficile o quasi impossibile.
cecchi, 29: lascia, lascia fare, / e'gli sarebbe il me'
speranza non ho. che debbo adunque fare? darmi al trecento mila diavoli?
-venire a patti col diavolo, fare patto col diavolo: vedersi costretto,
che si contentino di quel che si può fare: un pollo alla diavola, ima
toscani, 85: il diavolo le insegna fare, ma non le insegna disfare.
il coperchio: è più facile fare il male che evitarne le malefiche conseguenze
: le quali cose io ho veduto fare a certi pittori, anzi impiastratori presuntuosi.
mogli [cafre e ottentotte] vogliono fare delle gran finezze ai loro mariti, lor
; la qual cosa appena si potrà fare, se imprima ottimamente non s'appiana
; dovi si dice ancora 4 dibasso, fare un dibasso '. 2.
dove si dice ancora 4 dibasso, fare un dibasso '. = deverb
sua mano quanto el papa li dice volere fare, e in effetto entri come mallevadore
: sto un po'a vedere che sapeva fare [li serpente]; e nel
a levare li recapiti di trasporto a fare il deposito di quanto importerebbero li diritti
non facciamo menzione al presente per non fare troppo lunga diceria. novellino, 54 (
, implacabile, la quale era, sul fare della famosa clausola di catone il vecchio
quelli coi quali non vorrei aver che fare, non degli amici) se la pigliano
4-3-11: neente giova avere apparato ben fare, se da ciò ti dicessi. bibbia
gentile parlare di tullio, quando voleva fare versi, molto gli dicessava.
: no serave desevele u rasonevele cose fare prego a voi, ca noi somo sci
tito, come un signore che avesse a fare visite da insuperbire; e, solleticando
, i-39: si dànno poscia a fare la conceputa figura, la quale essendo
in purgatorio non n'ebbe che fare, e che non è dicevole, e
: le morti secondo aristotile si potevano fare dicevolmente in palese. diodati [bibbia
di lui creditori sono bensì ammessi a fare istanza a che il loro debitore moroso
dio. leonardo, 2-209: userà'fare quello che tu vói che infra molte
d'alberti]: né ci volle fare altro cartello o lettera dichiaratoria. bontempelli,
venire, sono malati. mi sono fatto fare da tutti e due una dichiarazione scritta
prescrive la forma scritta, le parti possono fare dichiarazioni, istanze o deduzioni orali personalmente
che una delle cagioni che lo muoveva a fare tali cardinali, era perché la chiesa
ecco... ci sarebbe da fare semplicemente... se lei volesse aver
leva de'svizzeri che 11 papa disegnava fare, e aiutasse quella della repubblica,
quella della repubblica, negò il volerlo fare, dicendo che questa era una via di
rilegioso / casto ed amannito di bene fare, /... / e sia
, e si dà un gran da fare a lavorare e a far lavorare. d'
. -tirare, trarre diciotto: fare un buon affare, aver una fortuna
18 è il maggiore che si possa fare con tre dadi. i greci pure in
talora in parlando fuggir quel che può fare apparir la dicitura cultivata più del dovere.
affatto soggettivo, per difendere questo suo fare scrisse il saggio sulla poesia « ingenua
il quale ella, come valente donna dee fare, non solamente amò nella sua felicità
: io poteva per avventura assai onestamente fare qui fine alle parole; ma l'affezione
l'un dieci, che non è il fare una testolina. tasso, 1-4-61:
: s'era provato tante volte a fare un'addizione! il guaio per lui erano
: mangiare. -stare a dieta, fare dieta: mangiar poco o nulla.
bisticci, 3-182: avendosi a fare una dieta nella magna, dove avevano
e non l'avendo possuto impetrare, fece fare dieta a'medici d'arezzo per curarsi
si deliberi quel ch'io ne debba fare. fagiuoli, 1-4-233: voi mancate
govema- mento, e che non potea fare né dire più innanzi o dietro,
da bocca. -essere dietro a fare una cosa: essere intento a farla
che ti poteo alla perfine medea più fare che, gittatosi dietro ogni onore di sua
parenti maschi all'arrembaggio, gli faccio fare dietro fronte con un paio di frontini.
(per la coniugazione: cfr. fare). ant. disfare, distruggere,
= comp. da di-con valore privativo e fare (v.); cfr.
difendea a suo podere, di non lasciare fare giustizia. bibbia volgar., v-679
lo suo insegnamento / mi difende di fare / ogna cosa che sia contra innoranza.
altri nobili ed altri seguaci disposti a mal fare, e ordinò d'uccidere gli consoli
18. esimersi, esentarsi (dal fare qualcosa); fare a meno di
esentarsi (dal fare qualcosa); fare a meno di fare qualcosa; evitare.
qualcosa); fare a meno di fare qualcosa; evitare. chiaro davanzali,
opera, che neuno disperi di potere fare quello che è fatto per altra stagione.
quel mio fio- renzuola primo ebbe a fare gran quistione con questo arsago, dicendogli
. 8. locuz. - fare difensione: opporre resistenza, difendersi;
resistenza, difendersi; presentare reclamo, fare opposizione. giacomino pugliese, ii-130:
115: i sanesi uscirono fuori per fare la difensione; fecero battaglia, dove
1-114: lo incaricavo di andare a fare le iniezioni. che cosa importava se
iacopone, 65-211: si non potisti fare tu da l'amor difesa, /
riparo / far non si può, ni fare altre diffese / contra di quel che
figur.: stare all'erta, fare attenzione. livio volgar., 5-55
sacchetti, 2-72: così seguirono di fare, maravigliandosi il detto del fine di
pref. diè-con valore privativo e facète 'fare '). difettato (part.
del mio sentire, non mi movo per fare me chiaro del mio difetto. dante
aiutare il difetto tuo, che non puoi fare sanz'essi. dante, conv.
mio sentire, non mi movo per fare me chiaro del mio difetto. bambagiuoli
o pure tutto il lor difetto, con fare una dipintura di quegli oggetti, come
difetti, no. questo non può egli fare, che ti possa torre tutti i
difetti che hai, o che ti possa fare salvo di tutti gli impedimenti. francesco
arte. sannazaro, 3-71: diffidandosi di fare venere sì bella, come bisognava,
coprirli d'una luce abbagliante che può fare illusione. pananti, i-319: i
difetto non fu tuo, del non fare risposta alla mia così presto come disideravo.
. mascheroni, 2-245: si potranno fare sottrazioni e somme de'suddetti archi in
338: ciò che lasci, potendolo fare, di tutto se'tenuto a ristituzione al
difetto, e quanti vi accusano di fare, con loro discapito, la buona figura
egli pur con mente difettosa si trovi a fare sufficiente- mente; che di fronte alla
. dati, 3-52: egli si vuol fare acconciare il naso, del quale egli
conosce e vede. e però non può fare opere difette; ma tutto fu somma
'nfermo è si aggravato che non puote fare quello, che fare si dee. e
che non puote fare quello, che fare si dee. e così o non
per ora tutto quello che si può fare di parziale, tutto ciò che è ad
, e l'altrui giudicio alla morte; fare una confessione, quale per un verso
di 50 giorni] conviene il sopraccarico fare ogni sua faccenda, non volendo che la
, coloro che l'ebbono a far fare il puossono musso, che fu grande diffalta
, il gesto che da tempo sogliono fare apertamente tutti? deledda, iii-236:
chi rispondere ad un protesto, chi fare una diffamatoria, chi produrre articoli,
... che sarebbe stato impossibile fare differente da come avevano fatto.
, i-331: allora gracco, per fare alcuna differenza tra la virtù e la viltade
di quell'opera, ella fu data a fare a tiziano vecellio. agostini, 40
martini, 1-145: la materia [per fare i mattoni] si trova di più
e di versificare quanto io so di fare archimia. rosmini, xxii-161: differenza
, differisco il ringraziarvi a quando lo potrò fare a viva voce. periodici popolari,
4. intr. indugiare, esitare a fare qualcosa (ed è seguito da una
-anche sostant., specie nelle locuz. fare il difficile, la difficile: andare
ammirazioni. boine, ii-16: voglion fare il difficile: corron tre giorni quando
è un gran progresso l'imparare a fare difficilmente. -ant. con malanimo
frutto che ne resulta a chi lo sa fare. sarpi, vi-3-196: di concilio
: cominciai un sonetto coll'idea di fare il mio ritratto. la difficoltà d'andare
quattordici versi. pirandello, 7-83: che fare? vedeva la difficoltà dell'impresa e
24-216: il getto non lo veddi fare: ma siasi come si vuole,
dottrina, che non abbiamo difficoltà di fare nostra. -fare fatica.
una persona con ragioni o pretesti dal fare qualcosa, fare difficoltà, suscitare opposizioni
ragioni o pretesti dal fare qualcosa, fare difficoltà, suscitare opposizioni, contrarietà,
per questo si è deliberato per contra de fare guerra a loro in ogni loco.
che tal al giudizio che generalmente si suol fare di quegli oggetti allarmanti. b
ciava... a fare un ceffo molto difformato. carducci, 172
iii- 522: raffaello avrebbe saputo fare de'sotto in su, ma non
in su, ma non volle saper fare difformità, e ornò le volte della
comune, la poesia che avrebbe voluto fare; e che qualche volta gli nasce,
e v'eran scritti i modi / di fare il mago rimaner confuso. ojetti,
difficiatóre e maestro, poi che propone di fare una casa, primieramente et anzi che
degli uomini privati citeme diligentissimamente sono da fare, che raccolgano tacque piovane che caggiono
: e però ordina maestri di difici fare, e ordina di fare stimazioni di tutti
maestri di difici fare, e ordina di fare stimazioni di tutti i difici guasti per
: quando tu conforti altrui di mal fare e dai mali conforti altrui, che faccia
e da'fati essendo impediti, fecero fare un grandissimo difìcio di legname, al
del donativo. 4. mettersi a fare un'azione con decisione, rapidamente,
uno de'maggiori disordini che si possa fare in questo medicamento è...
non lo posso digerire e mi tocca fare come se lo amassi e solo perché
leggiere a digestire; e non volere fare come molti, che a ogni boccone beono
la mia povera testa era insofferente di fare in sé conserva di definizioni, digesti,
: non dei digiunare tanto, e fare tale penitenzia, che tu togli la virtù
. savonarola, 4-22: si vuole fare penitenzia, e digiunare ogni uno pane
uno raccontar volesse, averebbe troppo che fare, e così di leggero non ne
34: quando voi digiunate, non vogliate fare come gl'ipocriti tristi, i quali
= adattamento del fr. déjeuner * fare la prima colazione ', da cui
ai cominciare / ed ancor chi vuol fare / merli o trovar lo fondo a
12. locuz. -essere digiuno a fare qualche cosa: essere lento, indugiare
riconnette al verbo iento e ieiento * fare la prima colazione '. cfr. isidoro
degli sforzi che non avrei mai potuti fare essendo in piena salute. leopardi,
sgradevole mi parve la levataccia che dovetti fare per trovarmi alla pieve all'ora mattutina
'e -ficàre, da facete * fare '. dignitìcato (part. pass
suoi dignitadi, guardare la legge e fare diritto, e che queste cose tutte
[i trionfi] con l'intendimento di fare un'opera, che nel volgare avesse
. cennini, 64: se vuoi fare un vestire in fresco simigliante all'azzurro
altro. intanto parrà che tu abbia a fare il carnasciale, tanta robba ti digrandinerà
. galileo, 3-4-186: che vuol fare il sarsi del moto intorno al sole
meno lungo dalla strada che si deve fare, dal cammino intrapreso. d
che ama le digressioni, che tende a fare digressioni (nel discorso).
in queste cose il torto è di fare il passo più lungo della gamba.
non gli pare che noi abbiamo tanto a fare a digrossare l'ariento, che ci
sbozzare \ 3. figur. fare un primo, complessivo, non approfondito
per avventura ancora sperano, potria loro fare male per l'avvenire, come per
,... il che si poteva fare in uno giorno. sagredo, 1-579
altri; di là si cominciò a fare certi graticci di vinchi e ad intonacargli
abbozzare... è cominciare a fare del proprio,... né le
palo in un sacco. -darsi da fare. g. m. cecchi,
tr. (dilàcero). letter. fare a brani, sbranare, straziare,
. dilacerare, comp. di lacerare * fare a brani '. dilacerato (
-6nis, deriv. da dilacerare * fare a brani '. dilagaménto, sm
per ciasche- dun'arte a loro a fare il saramento. arici, ii-38: tal
a chi sappia leggere, qualcosa del fare e del pensare di quel tempo, senza
dilaniaménto, sm. il dilaniare, il fare a brani. -per lo più al
dilaniare, tr. (dilànio). fare a brani, con avidità e rabbia
, 9-1-140: tu hai fatto male a fare scusa del dilata che t'è convenuto
scusa del dilata che t'è convenuto fare alla spedizione de'miei negozii. filicaia
, 2-269: passerei di buona voglia a fare l'inchiesta, se veramente gli odori
4. aprire, dischiudere; fare più larga una fessura, un passaggio
.. ch'egli, se 'l può fare senza suo discomodo, si dilatasse alquanto
, iv-142: una simile effigie non può fare altro che sorridere sempre, dalla bocca
lunghe sono senz'altro e, nel fare giustizia, la dilatazione, che non
difficile, perocché trova molta amaritudine nel ben fare colui che è usato al contrario.
la loro corruzione, com'elli se ponno fare e desfare. e noi vedemo l'
.); tergiversazione, indugio a fare qualche cosa. livio volgar.
di traverso, il meno che si può fare, a scanso di rimorsi, è
tante piccole dilazioni col pretesto di volerci prima fare una fumatina. 2.
che si degni e voglia sanza più dilazioni fare spacciare i detti nostri mercatanti e cittadini
li miei fanciulli sono dileggiati che vogliono fare bene e sonsi dati a cristo,
2-288: ecco cos'era ridotto a fare lui, il marito, il tutore,
, ma in vero non à potuto fare altro;... però m'à
un suggettino, che si piglia gusto di fare l'innamorato, e non è.
suggettino, che si piglia gusto di fare l'innamorato, e non è.
. allontanare, disperdere, sgombrare, fare scomparire (gradatamente, poco per volta)
più disviati o fuggitivi di firenze sogliono fare, fu a prato. palladio volgar.
il conto che gli uomini saranno per fare de'miei libri e de'miei pensamenti
: pognamo che alcuna persona sogni di fare grande risa, parendole essere dileticata. libro
perché mi diletichi tu? altro si convien fare. e'mi con- vien guerire per
pognamo che alcuna persona sogni di fare grande risa, parendole essere dileticata. di
giogo de'più antichi abbiano libertà di fare i loro dilettamenti, e di uscire
può far la politica da dilettante: fare il professore, fare lo storico e
politica da dilettante: fare il professore, fare lo storico e a tempo perso far
al quinto foglietto e non vorrei poi fare come quei dilettanti di piano a cui,
valerio massimo volgar., i-184: da fare è alcuno loco a li esempli de
. la tragedia fa quel che deve fare ogni poesia: procura piacere, diletta.
età infantile e fanciullesca sta bene a fare e diletta i riguardanti, sarebbe di biasimo
ebbe secondi fini: egli intese di fare un romanzo da dilettare e meravigliare la
par che la fortuna sempre si diletti di fare venire voglia agli uomini di quelle cose
, che t'è fatata, intendi di fare, noi ci deietteremo d'arrecare li
arrecare li sassi con le nostre spalle a fare le vostre mura. boccaccio, dee
sua signoria, prendendo dilectazione grandissima de fare e dire facezie morale, de le
... che io potessi così fare gustare alle carità vostre, come io
, 11-5: più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione
alcuno pensamento o operazione viziosa, che a fare la piccola dimoranza, e più grave
. — unire futile al dilettevole: fare cosa che sia nello stesso tempo piacevole
palladio, 2-15: non ha mancato di fare tutti quegli ornamenti e tutte quelle commodità
potè né l'uno né l'altro fare, siccome divisavano, a piedi da
voi avete, vi piaccia venire a fare collazione tutti insieme nel nostro giardino e
di grande diletto,... fece fare la grande campana di manfredonia, la
di un'azione riprovevole; godere nel fare dispetti; rallegrarsi delle disgrazie altrui,
lo più mente e si studia di fare inganno, e l'ingannatore non cerca
: ci sarebbero tante altre cose da fare a questo mondo e tanto più intelligenti e
tr. (dìlico). dial. fare il solletico. - pronto
degli uomini privati citeme diligentissimamente sono da fare, che raccolgano tacque piovane che caggiono
dicitore certe minute diligenze, come di fare che membro a membro corrisponda, verbo
la bile non rigurgiti. -avere, fare, mettere, usare diligenza (spesso
rafforzativi): adoperarsi, provvedere, fare in modo che; cercare, sforzarsi.
questa fatica e questa diligenza, di fare la pittura di sua mano.
riprendendo la strada, « piacerebbe molto fare un viaggio come si usava una volta con
(dilòco, dilòchi). ant. fare uscire dal proprio posto, spostare
segneri, iv-134: ma non può fare che il piglino [l'abbaglio],
di ciò che può essere una romanza fare un canto, ha diluita la materia
la voce ritrovava ancora l'uscita per fare invettive contro alla crudeltà degli uomini.
cielo elio quale ella significhi e possa fare avenire uno grandissimo e oribile diluvio de
uscito di mente quello che voi diliberaste fare di quello asi- naccio infingardo, ma
loro dimagramento. roberti, iii-126: il fare lo slattamento è recare a un bambino
di pecunia, che non si può fare quello che faremmo se avessimo il modo
uomini che fe- ciono quel che vollero fare, esser impiccati, arsi, attanagliati,
sembra. -strappare, fare a pezzi. viani, 14-92:
nieri, 114: quell'altra non sapeva fare altro che dimenare tosso del mento.
-dimenare la penna: usare la penna, fare tatto di scrivere. giovanni da
terza cosa, che usa la mente a fare il confronto delle grandezze di que'corpi
in dimenticanza di tutti perché non può più fare né bene né male. bocchelli,
, porre in dimenticanza: dimenticare, fare in modo di non ricordare. anonimo
gloriose prodezze. le ha egli anzi da fare; ma non dimenticar giammai il grado
7. non tenere presente, non fare caso a qualcosa, non considerare.
ergasto solo senza alcuna cosa dire o fare, appiè di un albero, dimenticato di
delle impareggiabili opere della gentilità non sapevan fare che figure gotiche senza proporzione, senza
essere in confidenza. -prendere, appiccare, fare dimestichezza: fare amicizia, entrare in
-prendere, appiccare, fare dimestichezza: fare amicizia, entrare in confidenza.
a sedere in grembo. come debbo fare? francesco da barberino, 137: non
avesse deposta ogni maestà pubblica, per fare apparire tanto più verso di loro
di lei, e lo vorrebbe a fare la pasqua. pioverle, 5-306: ho
fece forse quella dimestichezza che era usato di fare. leggende di santi, 3-60:
3-60: pensomi che volesse messer gesù fare ancora dimestichezze a marta. -plur
ciascuno si ravvisino tostamente, come puoi fare tu. lambruschini, 2-241: intendiamo
di prima. leonardo, 7-i-51: non fare come alcuni pittori, i quali,
dimessa, 10 credo che * 1 fare uno anellino come voi vorresti, e'
del mondo, che non gli può fare ispergiurare, e cotali altre cose; ma
livio volgar., 1-84: fece fare grandi cave sotto terra ove l'acqua
deledda, ii-673: tutto egli poteva fare; fuorché umiliarsi o diminuirsi davanti ad
del dolore e questo noi non potevamo fare. 6. rendere meno evidente,
quello che si suole e si conviene fare in simili casi. g. bentivoglio,
7. mus. ant. fare passaggi su uno strumento (cfr.
di potersi confessare, e di potere fare la penitenza ingiunta, e non la
penitenza ingiunta, e non la volesse fare..., ella acquisterebbe novo
qual cosa non mi è parso di fare... perché questa mia interpretazione
cristo. machiavelli, 103: non poteva fare cosa che fussi in diminuzione dello stato
i giornalisti italiani e stranieri, per fare, davanti ad essi, una dichiarazione
i-338: domanderò la dimissione, anderò a fare il con- siglier comunale nel mio paesucolo
mettere a bagno i panni prima di fare il bucato. redi, 16-ii-206:
le quali... sono venute per fare carico di grano. a. pucci,
così dimoiti, e poiché non vogliano fare li grandi, fate voi, piccoli.
assai; sentiamo in noi che potrebbesi fare dimolto; e a talun di
, 11-4: più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione
alcuno pensamento o operazione viziosa, che a fare la piccola dimoranza, e più grave
sua signoria, prendendo dilectazione grandissima de fare e dire facezie morale, de le
. ant. impiegare molto tempo (a fare qualcosa); faticare. livio
ant. sosta. -far dimorato: fare sosta, interrompere. iacopone, 92-39
in cuore di tornare in efeso per non fare dimoro in asia, perocché s'affrettava
affrettava, se possibile gli fosse, di fare la pasqua della pentecoste in gierusalem.
memoria nel tuo cuore; e non fare dimoro di fuori dal raccordamento di lui.
mollare; cessare, smettere (di fare alcunché). a. pucci,
figliuolo... e questi dimostramenti volle fare per levare i nostri intendimenti a fede
che ne facemmo addietro. -non fare, senza fare alcun dimostramento: non
addietro. -non fare, senza fare alcun dimostramento: non scoprirsi, senza
accorgere. boccaccio, iii-5-22: sanza fare alcun dimostramento, / con lui fuor
volgar., v-676: meglio vale a fare un poco la penitenza semplicemente, e
, e sanza grande dimostranza, che fare grandi limosine, e mostrare sue religioni di
giorno spazio, acciò che egli potesse fare seppellire i cavalieri morti. e sotto
nella seconda vigilia della notte, fatti fare per lo campo molti fuochi, chetissimamente
perché vedeano era di bisogno di così fare per non morire. dante, par.
verso, che il suo nipote sa fare la ventura, tuffandosi negli arcani del
dio il fece, poco avea che fare, / ma volle dimostrar lo suo potere
suo potere; / sì strana cosa fare ebbe in talento. bibbia volgar.,
usato anche assolutamente nel senso di 'fare una dimostrazione '(1945). e
. il nostro gesù cristo aveva predetto di fare, il quale con desiderio i discepoli
32. ant. farsi conoscere, fare le presentazioni. cantari cavallereschi, 138
una persona); risaltare, spiccare, fare colpo (una cosa, una figura
che si faccia, quello assolutamente bisogna fare, anche quando ella non si vuole compiacere
con dimostrazione necessaria, ché così convien fare nelle scienze dimostrative. muratori, 8-ii-215
iii-20-341: l'artista non è obbligato a fare dell'opera sua né un apologo né
, illuminare le idee degli altri e fare il buio sulle proprie. -anch'io
buio sulle proprie. -anch'io dovrò fare i miei conti. -ant.
da tutte le dimostrazioni che lo potessino fare sospetto di maggiore inclinazione all'ima parte
senato... non consentì di fare, né con dimostrazioni né con effetti,
ginnasio, che nel liceo non sia necessario fare altre versioni dall'italiano in latino che
, 2-5-159: archimede... nel fare alcuna dimostrazione mattematica sta così fisso che
, e non t'awiluppare e non fare mai dimostrazione di ricchezza. paleotti, l-11-311
urlando e fischiando, per indurlo a fare quel che essi vogliono. bettini, vi-1024
tuttavia il pericolo del figlio, ardirebbe fare in faccia al pubblico queste dimostrazioni.
cessa ch'elle non possano chiarissima dimostrazione fare che di piccolissime e poche cose sia
, perché tutti coloro che non sapevano fare quella dimostrazione riconoscessero che egli era superiore
21: io son fermo di non fare troppe dismostrazioni verso di voi in pubblico
in pubblico. -lamentarsi, protestare, fare rimostranze. aretino, 1-73: mi
resta fornito tutto il carnevale, fa fare dimostrazioni, espugnazioni di città con lumi e
suore. -senza dimostrazione, senza fare dimostrazione: senza farsi accorgere; senza
iii-2-70: aveva acquistato un modo di fare diverso: energico, spiccio, dinamico
, di quelle cose che sono da fare, dinanzi dico; e come a cartagine
quella dell'aver composto e poi che cosa fare. 10. ant. prima
/ e sul dorso femminile, / fare a ruffa e fare a rafia / per
femminile, / fare a ruffa e fare a rafia / per piantare il piede
loro. -fare il dinoccolato: fare il finto tonto. d'alberti,
, pressappoco come i tetrametri trocaici col fare dinoccolato che hanno ne'romanzi spagnuoli.
condurre a fine le sue opere ha da fare per ciascuna figura tonda molti dintorni,
benché 'l sappia, io non lo posso fare. savonarola, iii-38: *
: del macedone a te piacque / fare un dio, dinanzi a cui / paventando
io la aiuterò a scavare dentro per fare suscitare il dio che la ispiri.
nome di dio s'è dato mano a fare le mura a tomo a'siti comperi
con dio. -andare, fare, rimanere, stare, mandare, rimandare
compiutamente in uno libello ch'io intendo di fare, dio concedente, di volgare eloquenzia
tutto deliberato a dio piacendo, di fare almeno una volta riverenza nel loro stato
mercé: v. mercé. -lasciar fare a dio: esprime fiducia nella
più di questo, / e lasciam fare a dio, che farà bene, /
d'avere un beneficio, bisogna prima fare motto al tiranno che al vescovo di
sf. strumento usato in topografia per fare rilevamenti grafici del terreno in aree di
figur. ant. essere dipartente dal fare qualcosa: smettere, cessare.
mare dipartiti dalla spagna, ordinarono di fare tramutamenti insieme delle loro cose. dante
tacita e nuda di parole non arebbe potuto fare tanto, che così subitamente quelli uomini
assai c'è stato, / senza mal fare, mal fa signoraggio. chiaro davanzali
; / fa quii ben che tu può'fare / della tua grande abundanza: /
figur. allontanarsi dall'argomento principale; fare una digressione. boccaccio, viii-1-45:
incantava. 15. smettere di fare qualcosa, desistere; terminare, cessare
io avessi avuto dei figliuoli avrei cercato di fare in modo che m'amassero meno per
penetra al vivo, e sono disposta a fare per voi tutto quello che da me
puntò il mitra e disse che doveva fare una perquisizione e noialtri, che in
andoe in questa foresta e sì fece fare una magione, la più bella che giamai
'dipignere a fresco '. dicesi del fare le pitture sopra muro, stuoia,
romanzo di tristano, xxviii-569: fece fare la nave molto bella e fecela tutta
. fortini, i-442: ho fatto fare tutti e'paramenti de la chiesa di nuovo
e, per mezzo del dottore, fare intendere al podestà ch'era il caso
sempre ha presente. 15. fare apparire, dare a intendere. g
fortini, iii-169: -che cosa sa fare? -malie, incanti, stregonarie, scongiuri
guelfo, per quel modo, lo volevano fare diventare ghibellino. serdonati, 9-175:
. giraldi cinzio, i-141: come solea fare apelle delle sue dipinture, così fece
casa, il patrone che le fa fare, e nella guerra il principe o la
-grattare i piedi alle dipinture: fare il graffignanti, il bacchettone.
nelle scuole alla conquista di un diploma per fare con esso del danaro. cicognani,
tommaseo [s. v.]: fare il diplomatico, nel senso non politico
, 12-11-230: per poter... fare del diploma quell'uso che secondo le
compresi gli errori, come si suole fare dei diplomi. = comp.
il franco cuore tuttora si dirizza a fare onore e prodezza e in bene fare diportarsi
a fare onore e prodezza e in bene fare diportarsi, sì come la natura l'
ai, dumque pentia nul- l'omo fare / en questa bita regnare, / deducere
la vita. -andare a diporto: fare una passeggiata, una gita con l'
crasso per tutto il viaggio non potè fare a meno di vedere ogni cosa di
amore dell'ordine, col sentimento di fare il bene, più che per se
è sull'orizzonte. 3. il fare con minore frequenza un'azione abituale;
cattaneo, iii-4-91: ci parve mestieri fare a buona distanza della città quasi un
che ne'giorni carnevaleschi s'usava di fare, tanto radicata per la sua antichità,
invidia alla gran quantità de'frutti visti fare al noce suo vicino, diliberato fare
fare al noce suo vicino, diliberato fare il simile, si caricò de'sua in
dicono: -in che maniera potremo noi fare sie che lo ree non sapia nostro
, tr. dividere in rami, fare che una pianta si divida e prolunghi in
momento, quando non restava altro da fare che diramare gli inviti, ecco,
e la lunigiana, e tanto dettero da fare ai lucchesi e ai pisani.
quattro. -contrapposto a fare: a esprimere il contrasto fra l'
più agevole a dire, che a fare, l'avere soggiogata e vinta una provincia
dicano: / altro è dire altro è fare. carducci, iii-25-211: tanto è
che altro è il dire altro il fare, che l'uom di lettere non
che si dice. -dire e fare: a indicare intensa attività per raggiungere
: i'seppi tanto tra dicere e fare, / ched i'sali'su l'albor
: ora no ripricchiamo quello si sare'potuto fare, che non si fece: diciamo
opera, che neuno disperi di potere fare quello che è fatto per altra stagione.
l'uno e l'altro non sia da fare. idem, purg.,
, / reguarda bene quelo che voi fare, / e non voler cometer tal erore
prescrivere, consigliare, invitare (a fare una data cosa). dante,
dir delle messe e delle orazioni e fare delle limosine. frezzi, i-8-87: se
costumato a dirmi voi, e nollo debbi fare per più rispetti. pulci, 8-15
. 27. manifestare un'opinione, fare apprezzamenti (positivi o negativi) a
dolce, xxv-2-228: io, non potendo fare altro, gli ho promesso il
/ senti com'elle squillano! oh può fare! / a dir ch'elle sian
: per ora non so s'io potrò fare lezioni, perché, a dirtela,
prove da dirsene. -dal dire al fare: subitamente, senza por tempo in
perché si amalano dal dire al fare. g. m. cecchi, 27
mandarlo via così tra 'l dire e 'l fare, / senza cagione.
: 4 dar che dire alla brigata'è fare o dire cosa, mediante la quale
. -esservi che dire e che fare: esservi molte difficoltà da vincere.
, se vi fu che dire e che fare, nissuno il domandi. -esservi
c'è, che c'è stato: fare senza indugio, fare risolutamente. sacchetti
c'è stato: fare senza indugio, fare risolutamente. sacchetti, 160-79: la
non saper né cosa dire né cosa fare: descrive uno stato di incertezza,
non so che mi dir né che mi fare: / gentil sonetto, col tuo
voglia, che non sapeva né che fare né che mi dire. sassetti, 219
io sapevo che mi dire o mi fare vinto da ima diversa soggezione.
ti dirò: denota l'incapacità di fare intendere ad altri l'impressione prodotta da
; vale a dire: che sa fare le cose con questo garbo.
una ossatura, tu non potrai mai fare figura, o vuoi ignuda 0 vuoi
ben del direnato, / quando in fare alla lotta / mi sforzai. dirèndere
parte secondando il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale. bocchelli, 2-15
: che indica ciò che si deve fare, senza però avere forza vincolante.
perché egli volle crearlo, ed a ciò fare fu solo, siccome prima e direttiva
, 6-ii-200: sarà in nostra balia di fare che l'entratura forestiera non abbia valore
pure n'avessi, mi guarderei dal fare il dottore in cose giudicate buone e dirette
prendeva parte diretta all'azione, questo fare agir nel dramma la moltitudine, era più
, che anche questo gran darsi da fare per scegliere il direttore di coscienza, il
: nelle gite assumeva... il fare paterno, in ufficio l'autorità direttoriale
. intendono ogni cosa che hanno a fare e non errano mai e non hanno
non ho idea di quello che dovremo fare. -direzione generale, direzione centrale:
, prima di chiudersi in direzione, di fare il giro di tutte le classi,
fantasma, senza direzione, senza saper che fare. pirandello, 7-461: immaginò,
di tutti i calcoli che gli fe'fare, figurando le posture, gli aspetti
via chi non ci avesse a che fare. cattaneo, 111-4-51: restò in
furono fuori (che si cominciava a fare dì), uscirono, d'una casa
, 10-288: quando testaregi era condotto a fare scuola a piedi non sapeva distinguere
montata, che ionata si sforzava di fare per passare al campo de'filistei, erano
... io stetti avvertito di fare fuoco alla mia artiglieria innanzi che egli
volgar., 1-452: se tu vuoi fare accoglier biasimo a me, che sono
abbiamo inteso l'on. la farina fare la medesima dichiarazione, e dire che il
già dette sete... feci fare un letto, ciò è le cortine,
gran cosa. che sta'tu dunque a fare, cristiano? va'dritto a quella
1-ii-531: che cosa ci sta a fare suo marito medico, in questo paese
e per tutto; e se vagliensteino vorrà fare il bell'umore, saprà ben lui
. giocosa, 106: allora bisognò fare i conti, e il patrimonio si
l'animo vostro esser diritto a tramendue a fare il passo che vi s'è tocco
altrui quello non hanno saputo né voluto fare eglino, e come de'cento l'
bibbia volgar., v-580: insegnami a fare la volontà tua, per che sei
prende prezzo di coloro che averanno a fare con lui; per che gli adiviene
arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno. passavanti, 150:
impicci noi poveri mondani, vi ritirate a fare una vita beata, e andate in
così perigliosa per la patria, debbono fare un esame di coscienza tanto severo quanto
per diritto sul mezzo, ma di fare per modo che usciali verso l'alto mare
in tale comunità, sono competenti a fare ciò; il diritto posto dallo stato.
che la libertà consista 4 nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri '
la libertà e le leggi cominciarono a fare de'cittadini. cesarotti, i-80: quelli
tutto tempo a ben dire e a ben fare, e a consigliare a diritto coloro
credere di avere) buoni motivi per fare o esigere qualche cosa (in forza di
-chi di diritto: chi può legittimamente fare o pretendere qualche cosa. -con
ciascuno in diritto di seie, di fare bene e leialmente loro officio.
fra giordano, 1-275: non può iddio fare cosa torta, no, tutto è
con veritade posso dire che per dirittura fare e per misericordia avere, tu hai vinti
] lo senato nella diretana spagna per fare drittura a le genti. fioravante,
morto] tutte le diritture che uomo de'fare a corpo di cristiano.
un dirizzone, andare a dirizzone: fare impetuosamente affermazioni poco meditate, imprecise o
porta di mezzo,... e fare due ale di steccato allato della detta
si dirompa, come si accostuma di fare a'cani delle orecchie grandi perché le
, si diruppono quasi tutti a mal fare. guido delle colonne volgar., 6-1
sia, lasciatelo dire, avresti bisogno di fare una campagna nelle indie almeno almeno di
e così minutamente che serve solo a fare un fango insopportabile. foscolo, 1-306
per natura, e già dirotto nel mal fare, agevolmente confessò, oltre alle dimandate
gente dissolutissima, e dirotta a ogni mal fare, sol perché disperata. gioberti,
/ starla tutto derutto a non potenno prò fare. 9. che ostenta loquacità
gli pare che noi abbiamo tanto a fare a digrossare l'ariento, che ci mena
parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in
dell'uomo, come si vede fare a molti. viani, 10-89: quel
ad altri o a sé l'abito di fare o non fare; o scemare
l'abito di fare o non fare; o scemare di molto la frequenza degli
piscine, possa né debbia disaccare né fare disaccare alcuno sacco di lana, se
adatto, non idoneo, incapace a fare qualcosa; che non ha una determinata
, i-117: se il lassi di fare per povertà, diranno che tu sia uno
iii-90: questi addomandarono come si potrebbe fare ch'egli si disadirassono: fu loro
cui aiuto egli riputò disagevole di poter fare gran progressi nella cronologia. guerrazzi,
disagevole; fatica, difficoltà (nel fare o nell'ottenere qualcosa).
spesa le torri, si cominciarono a fare a tutte le porte maestre alcuni puntoni
terra. botta, 6-i-155: nel che fare però essa trovava qualche disagevolezza.
danari o per amistà che si potesse fare endica, molti comperandole a buon'ora e
ministrate,... apertamente a fare sedizione s'apparecchiavano. varchi, 18-1-153
, sonma sapiensia è non dir né fare alcuna cosa, ove non sia primeramente
sent'uomo le piaccia, dire e fare a tutto el suo podere, e che
io (188): non potè fare che a lucia non ne rimanesse uno
1827 (185): non potè fare che a lucia non ne rimanesse una maraviglia
, i-136: vostra signoria ha pur voluto fare a suo modo in sinistrarsi e disagiarsi
loro per disavventura, loro dei bene fare e consogliare e atare. storie pistoiesi,
come s'io non avessi altro che fare. pagano, iii-58: vivendo [l'
le altre tre. -dare, fare disagio: dar noia, arrecare fastidio.
. -fare il suo disagio: fare i propri bisogni corporali. capello,
: andando per vergogna al destro per fare suo disagio. -mettere a disagio
vantaggio. -prendersi il disagio di fare qualcosa: prendersi la briga, preoccuparsi
... suole il più delle volte fare alcuno atto spiacevole. -essere costretto
sempre cercando tutti quei modi che io potevo fare, sebben con molta mia disagiosa ed
intendere che ella morta sia, faccendole fare nobilissima sepoltura e bella, acciò che
disamare non sta a chi lo vuol fare. fogazzaro, 7-187: sentì rimorso
celeste, e impulso soprumano vuoisi a fare un sommo poeta, non studio di autori
, ch'egli non s'ardia a fame fare giustizia. zanobi da strato [s
, co loro consiglio, che si debbia fare limosina per la pasqua del natale proxima
astratte. -disaminare la coscienza: fare l'esame di coscienza. guglielmo
della santa chiesa, tu verrai a fare l'ultima disaminazióne. la coscienza,
che voi siate partito in su 'l fare / il nodo al filo, e'si
successi nella vita pratica, sognava di fare di lui un « artista ».
dal proseguire -perché in fondo non saprei fare meglio negli altri canti. collodi,
s. v.]: disapparatosi senza fare il ringraziamento scappa via.
agg. che non applica la mente nel fare qualcosa; che non presta attenzione;
per disapplicazione, ovvero a intendimento di fare solamente il lor prò,..
disapplicazione a tutto quello che ha da fare. giannone, 1-v-249: la disapplicazione
suoi sonetti, siccome ho cominciato a fare. muratori, 7-iii-286: tengano
da guerra, ch'egli era tenuto a fare secondo il trattato fatto in asti.
...; contuttociò non poteva fare a meno di sentirsi furiosamente innamorato di
affaccendarsi, gli chiesi chi glielo faceva fare. fu sincero: la noia. è
moderni, che sempre s'affaccendano a fare i bravi contro quel disarmato sesso.
una corda falsa, in una corda da fare trista disarmonia colle altre di quel mio
chi vorrebbe sorridere e non riesce che a fare una smorfia, per nascondere la stonatura
3. rivelare alla vista, fare emergere. filicaia, 2-2-210: il
manifestare, palesare, rendere noto, fare conoscere nella sua interezza, nella sua
un lavoro, un'impresa); fare desistere da un proposito, da un'
di tannino contenutavi (e consiste nel fare precipitare il tannino in soluzione con gelatina
per la coniugazione: cfr. fare). fare perdere l'abitudine, disabituare
: cfr. fare). fare perdere l'abitudine, disabituare, disawezzare
, divenire incapace di pensare, di fare qualcosa. tommaseo (s.
agg. che ha perso l'abitudine di fare qualcosa, disabituato, disawezzato.
pollastra / la qual si può ben fare / ch'ella non vuol covare, /
ispasimo della mano, l'esortò a fare alcun voto al b. stanislao. fecelo
dispensario le medicine della tisi, e dover fare un lungo viaggio, dover spendere trentadue
con i quali si poteva alcuno guadagno fare, si trova bene spesso tanto caro costarli
perché disavventuratamente e'non ti menasse a fare alcun male. leggenda aurea volgar.,
fu condotto, che costretto fu di fare patto sozzissimo con li numantini. =
o disavventuratissimo vecchio, così cominciasti a fare. s. caterina da siena
orecchie aveva udita, che poteva altro fare, se non piangere la mia trista
disbranare, tr. letter. fare a brani, sbra nare
« non hai che ima cosa da fare. rifar fortuna ». -per
in difetto, e quanti vi accusano di fare, con loro discapito, la buona
701: a me non fia mai discaro fare piacere a voi, ed a tutti
1-155: certi giorni di poco da fare metteva insieme fascicoli di quella sua scrittura
, 3-71: egli s'imbrogliò nel fare il calcolo delle discendenze; ebbe timore
. 26. locuz. -discendere a fare qualcosa: accettare, acconsentire.
nella causa del re, si potranno fare allora le dimostrazioni che converranno dalla sua
riguardo alla natura dei discipuli per non fare come i mal agricultori, che talor
discepoli, anche falsi, nessuno sa fare a meno. soffrono, i profeti,
discepole del diavolo... a fare « fatture » e a invocare il nemico
[le lodi] con un certo fare autorevole e moderato, come chi ha facoltà
colui gli dice, che era bene fare guardare il sepolcro, acciò che i suoi
di subito. sai che ti convien fare? convienti aspettare tanto che ella schiari.
trattare in modo diverso da altri, fare distinzioni (tenere conto delle particolari qualità
le quali erano comandate, erano da fare sapere agli altri etoli, e..
/ che sempre al mondo vi può fare onore: / or questa è quella che
, e giudichi. -ant. fare da giudice, arbitrare (una gara)
l'amore della verità, il desiderio di fare un giusto discernimento tra la virtù e
quel che non sono stati capaci di fare gli uomini i più matti, i
, 3-650: quando vedevo un ginnasta fare i suoi esercizi troppo in alto,
disamina (nella quale si tende a fare sfoggio di eloquenza e di abilità dialettica
. cennini, 1-89: se vuoi fare un vestire con azzurro biancheggiato, per
altra soavità obliando. 5. fare scaturire. - anche al figur.
poesia pagana. -fendere, tagliare, fare a pezzi. d'annunzio, iii-2-299
si disciolgono a tutti li rei vizi fare e dire. tasso, 2-97: ma
: la fatica che noi siamo forzati di fare incatena l'attenzione, e nello stesso
severa disciplina i soldati suoi per non fare gravare i popoli, da i quali oltramodo
degli avoli nostri, che essi vietassero di fare li sacrificii estranei,...
reverenzia. -dare, darsi, fare la disciplina: fare penitenza percuotendosi con
-dare, darsi, fare la disciplina: fare penitenza percuotendosi con la disciplina.
maddaloni, v-473-2: tucte quelle che voleno fare chesta sancta penetencia et entrare in chesta
con che era usato nella vita sua fare penitenzia. = voce dotta,
scrittori delle varie regioni italiche riuscissero a fare italiana la toscanità nazionale di dante del
-rifl. flagellarsi. -per estens.: fare penitenza.
conoscere e quella che è l'ora del fare. gentile, 3-178: l'amore
intr. (discoléggio). disus. fare il discolo, comportarsi da discolo
: il padre fulgenzio si è risoluto di fare stampare una certa specie d'apologia,
cominciò disconciamente a ridare et lo lasciò fare quel che voleva. casti, ii-6-108
quelle cose, che egli avea volute fare occulte, disconciamente erano avvenute. capellano
carlo per questo, se ha da fare cosa di maggiore momento. =
(per la coniugazione: cfr. fare; manca del part. pass.
per scoraggiarlo, per dissuaderlo (a fare una cosa). latini,
., i-141: mia volontà sarebbe di fare quelle cose che voi proponete, ma
'l cuore contradice e mi disconforta di fare quello di che ho piena voglia. firenzuola
non disconseguire, ciò tu vagli a fare; ciò adunque che tu puoi studia
ciò adunque che tu puoi studia di fare, ed esercitaviti. = comp
di pensieri su ciò che si deve fare; pieno, nella mente, di incertezze
s. petronio, 49: como dé fare la citade or fana e
l'affetto. 2. non fare di seguito, cessare di fare, non
. non fare di seguito, cessare di fare, non proseguire con regolarità un'opera
disus. il non proseguire (a fare qualcosa); il succedersi a intermittenza
disconveniente, come il copernico ha possuto fare. 4. brutto, sconcio
di questo fatto, spero d'avere a fare uscir voglia ad alcuno di molestare (
3. marin. nella locuz. fare discoperta: uscire sul ponte, uscire
dellagiornata). falconi, 1-2: fare che la mattina tutti e'suoi uomini
sua infinita bruttezza. 6. fare sapere, rendere noto; mettere a parte
che la natura avea errato a non fare ne i petti de gli uomini alcune
avverso, o contrario, per mal fare che il veggiate. goldoni, iii-161:
che è atto o capace di fare nuove scoperte scientifiche o geografiche.
con sì immensa lunghezza di cammino da fare? menzini, iii-16: industriosi
: disse che, s'eglino avevano a fare ambasciadore a genova, che togliessino messer
3-16: l'ufficio dei colori è di fare il buon tempo, e d'intonare
non rispettare l'accordo grammaticale; non fare concordare fra di loro gli elementi del
e d'uno italiano, come piacque pur fare a rambaut de vaqueiras e a dante
sta dentro all'orecchio, e non fare da esso osso al senso comune altro transito
pare, con la difficultà di esso, fare ogni sforzo di persuadere e pregare sua
-anche sostant. nella locuz.: fare un gran discorrere: parlare abbondantemente di
-progettare, ideare, proporre di fare una data cosa. bandini,
discorrere tutte quelle offese che gli è necessario fare, e tutte farle a un tratto
lo scala, con quel suo fare a scatti, gli espose brevemente il suo
discurrère 4 correre qua e là, fare incursioni '. discorsista, sm.
genio, costume, modo ordinario di fare della natura. 2. proclive
tessitori di panni o drappi dicesi 'fare un discorso 'ovvero 'uno scorsato '
principio alle mie lezioni, soglio sempre fare ai miei giovani un po'di discorso così
,... basta, che occorre fare adesso tanti discorsi; voi non ne
. machiavelli, 155: chi vuole fare capitare male uno inimico, lo discosti
discostatasi dal sposo e fingendo di voler fare certi suoi servigi, in camera se
cor nostro: la qual cosa non possono fare le bestie. b. ca
del vostro animo a compensi da non fare minor nausea. goldoni, vii-1072:
che altro è il dire altro il fare, che l'uom di lettere non scrive
qualche parte discrepanti dalla autorità sua, a fare pestifere e diaboliche invenzioni sopra la eucarestia
da toccare tincomprensibile, avrebbero finito per fare del mio cervello, già discretamente disordinato
cose segnalate ed ardite che ha da fare, farle con minor compagnia che po
stato impossibile, e diffidandosi di fare venere sì bella, come bisognava, la
pietà; ché queste quattro cose possono fare lasciare la via de la drittura,
legumi per vivere, ma ne potrebbe fare oggetto di commercio. moravia,
giusti limiti; senso di misura nel fare o nel chiedere; moderazione, temperanza
'l gastigamento del corpo, son da fare con discrezione. boccaccio, dee.,
6. arbitrio, libera volontà (nel fare, nel decidere, nel giudicare)
, ingegnosità, bravura; capacità a fare una cosa. leonardo, 2-372:
/ come ben certo so che saprai fare, / io morte non arò né passione
. bembo, 1-82: senza discrezion fare alcuna con diverse appellazioni alle diverse operazion
arbitrariamente da coloro che erano designati a fare il prestito stesso. corrispondenza di una
. baruffaldi, iii-115: dare o fare una cosa a discrezione è quanto dire
per discrezione, troppo ci sarebbe che fare e che dire. muratori, 5-iv-31
abbassata. 2. distinguere, fare una differenza; differenziare. baretti,
, per giustificare se, e per fare suo appello, fece in parigi uno grande
mesi. -essere in discussione, fare una discussione, venire a discussione con