, i-243: fei proponimento / di fare un ardimento, / per gire in sua
che io non me ne metta a fare ciò che promesso l'ho. sacchetti
legnaiuolo, x-998: come non hai a fare nulla meco? sì, ch'io
che cessi iddio che mai io pensi fare ingiuria al signor tuo marito, amandomi
vede, nascosi, che doveva ella fare della verità? caro, 12-i-221:
socrate da principio non ebbe in animo di fare quest'innovazione, né d'insegnar che
modo, e di quali peccati si debba fare. arrighetto, 239: dimmi
, per la quale l'altro debba fare ciò che chere. rustico, vi-1-175 (
, più familiarmente con lui si volesse fare, e mandògli a dire che con quattro
per farla ridere, ancora seguitava di fare quella scornacchiata. d. bartoli,
im porre il silenzio, fare in modo che uno non parli,
: e c'ebbero un bel che fare a chetarmi. verga, 4-114: con
, e di chetare, e fine fare del debito quando il povero noi puote
: silenziosissimo, zitto zitto, senza fare il minimo rumore; molto sommesso.
se ne sta cheta. -non fare opposizione, non contrastare, acquietarsi,
-star di cheto: rassegnarsi, non fare opposizione, non contrastare. pulci
, che sento io, / non convien fare alcuna escu- sazione, / ché 'l
non è la più facile via a fare rovinare una republica dove il popolo abbia
occhi in viso; / né sì amorosi fare li sembianti, / né bocca con
particolari, come avere, esserci, fare a. foscolo, xv-164: giovedì
le sue paghe, e chi per fare la mostra; e così tutta la terra
non stagna fiasca, e chi a fare un mistiero, e chi un altro,
più uomini e donne più tempo per fare chiacchiere. compagnia del mantellaccio, 45
. pananti, i-267: vennero a fare i lor doveri, / e forse per
gente può stare tutto il giorno senza fare nulla, cerca di passare le ore con
che favellare, ma per non aver che fare, dicendo senza sapere che dirsi,
li lasciava dire, e continuava a fare i miei castelli in aria, tormentando con
anche per malignità) cose compromettenti; fare la spia. fogazzaro, 7-248:
alla libreria tutte le sere; a fare la chiacchierata. 2. discorso
. tipo di merletto leggero, per fare bordi, lavorato con la navetta (di
la lingua legata, e per non fare ridere di me, io mi tacevo,
accertarne la presenza. -fare la chiama: fare l'appello. manzoni,
ordinare che i soldati si raccolgano, fare l'adunata delle milizie. -chiamare alle
guerra del quale era stata necessitata di fare la prima adozione. marino, 266:
bel castello... quale fece fare uno re lo quale fu chiamato lo re
sé, di modo che non rimanesse a fare altro se non l'inventario. chiamò
: questa partaccia a me non la doveva fare padron 'ntoni. questo si chiama
far malegrazie, io non so come fare. -badate che non facciano a voi
dichiarare di non aver nulla a che fare, di non volersi occupare più di
a entrare in una discussione; citare, fare intervenire in una conversazione, a proposito
parlare] invita uno o più a fare qualche cosa. chiamato (part.
per prezzo; hanno poi il dovere di fare la spia, di battere i cancelli
tommaseo [s. v.]: fare un chiapparello a uno: farcelo rimanere
.]: di caccia ne ha da fare un buon chiappo (della caccia che
: orsù! perdonategli: che volete fare? in ogni modo, questa chiappola d'
bencivenni [crusca]: per fare la chiarata, sbatti bene le chiare
il medico, partitosi, gli fece fare un poco di chiarea e mandògliele. seneca
tratto negli stromenti e s'incominciò a fare chiaranzane e balletti. buonarroti il giovane
come colle mani, nessuna non arei fare potuto, né a tanta chiarezza di
; e di questo s'offeriano a fare ogni chiarezza. boccaccio, dee.,
tre cose, che io domanderò, voglia fare a chiarezza di me, per certo
ecc.]. 3. fare splendere, illuminare. - al figur.
dare materia a noi descendenti di ben fare. della casa, 2-3-102: siamo
la canaglia /... / del fare a celidora sua cugina, / per
è. pulci, 19-141: può fare iddio tu sia sì sciagiurato? /
. figur. liberarsi da un dubbio; fare in modo di risolverlo. berni
fermare per chiarità il detto suo, se fare si puote. 8. figur
soprattutto però non s'intraprenda mai di fare una qualunque si sia colmata, se
non aviamo un luogo più basso dove fare scolare l'acqua chiarita, dopo che ha
momo a mercurio quel che volesse fare del serpentauro, perché gli parea
poi ch'avuta m'avrà, per fare inganno. b. davanzati, ii-109:
ogni violenza, che se le voglia fare, subito si riconosca, onde chi voglia
più chiaro d'esser ben confessato, puollo fare. boccaccio, dee., 2-5
io compiango quelli che l'hanno a fare coi ciceroni e coi servitori di piazza,
mastro callà, quand'è venuto a fare l'ambasciata in persona. de roberto,
e fussero più scuri degli altri neri per fare che 'l chiaro, mediante quelli,
chiaro. -far vedere in chiaro: fare conoscere chiaramente, senza ambagi.
l'amore della verità, il desiderio di fare un giusto discernimento tra la virtù e
. fucini, 424: mi toccò a fare il sordo tutto il tempo del desinare
straducole abitavano talvolta donne di mal'af- fare, chiasso... venne a significare
pessima reputazione. forteguerri, 6-4: fare il gran signore e lo smargiasso /
1-2-294: ma che avete voi pensato di fare con tanto strepito? vi siete forse
asso, / cominciò la brigata a fare un chiasso / del vostro prelibato musicone.
e imporre ad altri che smettano dal fare o dire cosa dalla quale possono derivare
. chiassino. -fare il chiassino: fare il chiasso, giocare (i bambini)
[il ponte di signa] e fare in vece sua, per comodo del passo
, che alle spose novelle s'usava di fare, et era fatta di mezo
de'mercatanti di calimala siano tenuti di fare giurare ciascuno anno... tutti
.. debbiano e siano tenuti di fare legittimamente sindachi idonei e sofficienti a tutte
assai altri mestieri ti potre'dire, come fare agora o chiavare maglie di coretto:
. l'agora e'coretti non può fare chi perde il vedere in partita. ariosto
cugino. sapete che ho tanto da fare... ». pascoli, 998
di veder l'altre, avendo fatto fare una chiave falsa ad una cassetta dove
1-188: bisogna assai avvertenza, / fare al mezzul dinanzi buona chiave, / che
de marchi, 1-10: quando si vorrà fare detta chiavica, bisognerà gittar l'acqua
sarà meglio; e quando si vorrà fare detta chiavica, bisognerà gittar l'acqua ad
e gli auspicii. -dare, fare cominciamento: dare inizio, dar principio
avea dimostrato, propuosi nell'anime mio fare alla nostra varia e calamitosa materia cominciamento.
roberto, 277: che cosa vuoi fare? -cominciò il duca, senza tanti
, / set te lo plachesse de fare, / estu meu comandu scultare ».
piazze a parlare sanza rispetto, dipoi a fare tumulto. cellini, 1-5 (33
di cantar vespri nel naso, come udiva fare ai coristi della parrocchia. verga,
de roberto, 361: cominciarono a fare un diavolio, gridandole che dovesse cacciare
accenna a voler litigare, a voler fare qualcosa che arrechi molestia. -cominciare
: ma io sto qui a fare il mio dovere come oratore del comitato,
). raro. tenere comizi; fare concioni. pratolini, 10-439: al
, organo della sovranità popolare, per fare leggi o modificarle o rinnovarle, per eleggere
, in quei giorni, aveva da fare: la tredicesima legislatura era stata chiusa,
, a piccole allacciature, a fare delle reti, delle baderne, de'
commedie? vengano qui, se vogliono fare delle commedie... che vengano a
maniera che la donna mai non può fare un passo, che non abbia negli orecchi
-fare, recitare la commedia, fare commedia: simulare sentimenti o sensazioni che
, che io non fili avertito di fare altretanta commedia con madama de tanpes,
recita e per finzione. -poter fare la parte di qualcuno in commedia:
, 9-2-9: questa presa risoluzione di fare un viaggetto in villa del sig. petronio
gli offici che s'è degnata di fare per le cose mie...,
forse poteva crollare. -locuz. fare commendatore: insignire qualcuno di tale onorificenza
alla timoniera da prevosto pesce che doveva fare le gran trombe der giudizio, a soffiallo
che io doveva avere eletti a fare il patricidio, tu il vedi: l'
a confronto, commisurare; bilanciare, fare la proporzione di una cosa con l'
2. esprimere opinioni, giudizi; fare pettegolezzi, considerazioni più o meno favorevoli
scendiamo al più minuto esame che vollero fare i commentatori. 2.
sono stato dubbioso e sospeso se dovevo fare la presente interpretazione e comento de'miei
padre accusò il colpo con dignità senza fare commenti. ma vedevo che mentre annaffiava
più facile da vendere. -al figuri fare oggetto di commercio (un bene che
slataper, 1-69: io avrei dovuto fare il commerciante. mi piacerebbe di più
ogni cosa che egli hanno avuto a fare e trattare collo imperadore, l'hanno
avendo nessuno di loro facultà né di fare bene né di fare male all'altro
loro facultà né di fare bene né di fare male all'altro. tasso, ix-ii-424
divisi in tutt'i punti e non voleano fare aquisti immensi e lontani. svevo,
: quello gentile uom poi ne fece fare una ghirlanda, che dentro v'erano commessi
pietre durissime, o gemme per fare apparire figure, animali, frutti, fiori
, pietre durissime e gioie, per fare apparire figure, animali, frutti, fiori
due ciuffetti di peli grigi, stava a fare un conto assai difficile in piedi innanzi
e far vita seco; il che fare si chiama * commettersi '. e per
cambio, o a cui sia commesso il fare alcuna cosa in vece d'un altro
alcuno, e stimolarlo a dovere dire o fare alcuna ingiuria o villania, dicendogli il
coniugazione: cfr. mettere). fare, compiere (per lo più un'azione
è anche il modo per rischiare di fare cose belle e grandi. 2
.. e quello che sia da fare quando alcuna cosa sarà addivenuta, e
discacciata. = lat. committère 4 fare, compiere, iniziare '(comp.
- rifl: entrare in monastero; fare un vitalizio 3. incaricare;
, 8-382: mi vuol mandare a fare una imbasciata, la quale averebbe messo
fra giordano, 3-3: detene dunque fare assolvere, se ci se'caduto.
glianza del vero, quanto sappia fare la pittura istessa. = deriv
, i-36: ci restava non meno da fare con le due feroci legioni..
quale per lo lungo cammino che a fare avea, fu cara a messer ruggieri.
, cominciai dubitare ch'egli ne volesse fare gran male, e fui per dargli
con qualche signore, e 'mparerei a fare fatti d'arme. g. morelli,
quando gli anziani mandarono per loro per fare la risposta del parlamento, sentendo che
vuoi, padre, che si debba fare di quel santo, intemerato e venerando
.. né con quell'animo che dovrebbe fare un principe che avesse commiserazione delle calamità
, e pregò il marito di lasciarla fare. cassola, 2-512: era arrivato lì
il consiglio nel 1556 che se gli dovesse fare il suo benservito, cioè dargli uno
e vicariato di pescia possano estrarre e fare estrarre erbaggi, ortaggi, frutte e cose
missioni nei negozi, in città: fare acquisti per conto proprio o di altri
, 2-2: al quale scrisse lo volea fare paciaro in toscana contra i discordanti della
bianchi e inalzare i neri, e fare i bianchi nemici della casa di francia e
2-281: aveva mandato il ragazzo a fare una commissione. -le istruzioni che vengono
più che mi dire, né che mi fare. c. gozzi, 4-284
bolognesi. -avere in commissione di fare qualcosa: averne l'incarico.
compito, una trattativa, ordinare di fare determinati atti. lettere e istruzioni agli
, 1-142: acciò che tu possa pienamente fare osservare quanto ti diamo in commessione,
concediamo licenzia e balìa che tu possa fare mozzare mani, piedi, capi,
mani, piedi, capi, e fare impiccare chi ti paresse non osservasse pienamente
. n. 1). -dare, fare commissione: ordinare. capellano volgar.
, / non ti colga mal cauto a fare il patto, / che se non
cosa in rapporto con un'altra; fare in modo che vi sia proporzione fra
che niun'aria a'giorni nostri ha saputo fare altrettanto. g. gozzi, 3-5-253
e mestare il detto vino, farai fare ad un garzon...
t'ha / commosso, a tanto mal fare t'invita! tommaso da faenza,
a'vicini. 10. indursi a fare qualcosa. fiore di virtù, 13
ciascuna delle parti si obbliga a dare o fare una cosa riguardata come equivalente di ciò
compiacergli del canonicato di pisa per poter fare certa commutazione a suo proposito, sia
di convivanti, che escono fuora a fare il pazzo. tom maseo
momento ne sostituisce un altro. - fare, servire da comodino: rendere con eccessiva
, momento opportuno, occasione (di fare una data cosa); agiatezza di
i-193: come fosse possibile una volta fare gli scontenti in quegli eldoradi, sentirsi infelici
quel luogo riposto dove altri si ritira a fare i suoi agi, le sue comodità
quel luogo riposto ove altri si ritira a fare i suoi agi, le sue comodità
comodissimo patrono. disposto, acconcio a fare una data cosa. achiavelli, 7-5-21
. -prendersela comoda: non affannarsi, fare le cose con lentezza. bocchelli
leopardi, iii-13: la scongiuro a fare ogni cosa come e quando le piacerà
-essere in comodo: disposto, pronto a fare una data cosa. monti,
proprio comodo, i propri comodi: fare ciò che più piace (anche con danno
. -fare il comodo degli altri', fare ciò che piace agli altri (anche
sistere in altro che nel fare mio comodo. tommaseo [s. v
pesce di quella grossezza voglia star lì a fare il comodo tuo? verga,
uno, pa drone di fare il proprio comodo? buzzati, 1-81:
almeno per l'ultima mattina voglio fare i miei comodi, non mi corre dietro
vivere nelle grandi città, per fare « il comodo proprio », correre la
4-90: ci perdi di poter fare il tuo comodo e di rubare,
aveva una macchina simile poteva anche fare il suo comodo e guardare le
(femm. -a). chi ama fare i propri comodi, o agire
ai comodi proprii, segnatamente nel fare agiatamente le cose. 4 un comodone che
più fiorita che vossignoria illustrissima possa fare a questa gente, è di cavarli da
grossezza del muro che si vogli fare. giulianelli, 2-109: son questi [
di vostra persona, elli spera di fare prendere a voi drappi di religione,
; e di queste compagnie cuminciaro a fare ferme amicizie. dante, inf.,
così ha voluto lui, dicendo bisognarli fare la compagnia a casa sua.
che, e come si avesse a fare ciascuna cosa, con facultà di poter
a cosimo, disse: io voglio fare meglio che quello che mi domanda;
1-147: emmanuele melisurgo, chiedeva di fare la ferrovia per le puglie, e
, ricordandomi che già l'avea veduta fare compagnia a quella gentilissima, non poteo
congiugne con un altro ad alcuna cosa fare. rustico, vi-1-129 (7-5):
, tiratevi indietro e lasciate questo servigio fare a me, ché io so non meno
anche di questa faccenda se ne può fare a meno. in sostanza sarò costà
/ è un compagnin che per far fare altrui / val'un mondo; egli vo'
persona, un atteggiamento, un modo di fare). s. degli arienti
sembrava nuovo quella sera: anche il fare compagnone di edoardo, che gli permetteva il
il comparatico, si recò a dover fare i suoi piaceri. né incominciarono per
non vede adunque che non si può fare a veruno torto maggiore di quello che
la storia comparata delle letterature romanze per fare un perfetto manuale di storia della letteratura
, i-20 (41): poteremo fare ima similitudine e ima comparazione del corpo
siena, i-52: veruna comparazione si può fare dalla cosa finita alla cosa infinita.
e rettamente giudicato, senza esitar punto fare elezion di consentire al vero. v.
aurora, i-160: simile comparazione dobbiamo fare con dio: egli nulla si cura
, xn-x8i: la mia parte sarebbe il fare il compare ai mille vocaboli e ai
loro, ma non intendo nemmeno di fare il compare alle cricche e ai ripicchi
. disus. distinguersi, farsi notare, fare beila figura, riuscire, avere successo
uomini sia breve, pure a chi sa fare capitale del tempo e non lo consumare
sollecito e risoluto gli comparisce mirabilmente el fare. vasari, i-936: il priore
5-112: discese fin quagiù basso, a fare, in abito e in qualità di
4. locuz. far comparita: fare figura. - anche: parere più
perché sembri più lunga, procurerò di fare i versi più radi che sia possibile,
superar voi medesima. si tratta di fare una comparsa solenne nel monastero e nel
. nievo, 15: voi non volete fare la vostra comparsa sopra un bel cavallo
. che napoleone non montava se non per fare le sue solenni entrate da vittorioso.
seconda cartaginese. -fare comparsa: fare bella figura, comparire bene.
1-876: nel bussolo materiale si soglion fare i compartimenti de'venti in modo che tutti
comuni da riprovarsi... il fare, tra le altre, la facciata
in compassione. -essere una compassione: fare compassione, ispirare pietà (e nel
pananti, i-m: e quando a fare un verso si dispone / il pover'
, dove tu vogli con noi essere a fare alcuna cosa la quale a fare andiamo
a fare alcuna cosa la quale a fare andiamo, egli ci pare essere molto
. pellico, ii-65: presi a fare per due giorni il burbero, immaginando
, un brigadiere gigantesco, che nel fare l'appello si fermò al mio nome
tanto esattamente, che più non potea fare il compasso, da un amico carissimo
che con troppa audacia mi ha voluto fare quell'istesso che già molti anni sono mi
quasi a persona, non che a fare ogni lettera col compasso in mano.
compatimento la cagione che mi movea a fare simili scenate. pananti, i-234: poscia
tomba ove c'era sempre molto da fare. d'annunzio, iv-2-537: la
le quali sono in ciascun mese da fare in villa. p. f. giambullari
allora il medico sa molto che si fare, e compensa una medicina, la quale
testi né di paragrafi, abilitando a fare da giudici competenti le parti, la
e luogo competente, sono licite a fare. ser giovanni, 72: sentendo
persuaso d'avere ragione e gli domanda di fare riconoscere la giustizia, mentre quei più
molte autorità dello stato compete diritto di fare le leggi, o le fatte abrogare.
, 225: mentre che si ebbe a fare guerre pericolose, tutta l'ambizione degli
: eugenia, sebbene non le piacesse fare in pubblico all'amore, gli metteva
dua o tre cardinali, si fece fare una nota, e conoscendogli tutti, e'
compiacergli del canonicato di pisa per poter fare certa commutazione a suo proposito, sia
coniugazione: cfr. piacere). fare piacere, fare cosa gradita ad alcuno
cfr. piacere). fare piacere, fare cosa gradita ad alcuno; soddisfare il
4. tr. e intr. fare piacere; accontentare qualcuno, venendo incontro
. b. croce, i-3-214: fare è compiacersi di quel che si fa nell'
.). avere la compiacenza di fare qualcosa; degnarsi, fare la cortesia
la compiacenza di fare qualcosa; degnarsi, fare la cortesia. ariosto, 37-65
tuo genio, al compiacimento che pruovi in fare a tuo modo. vallisneri, iii-8
dentro la lettera, occorrevano versi da fare morire di colica tutte le nove
/ però vorria conplere, / con dé fare chi sì bene inconenza. ritmo di
corpora de li morti s'usano di fare, mi parea tornare ne la mia camera
non compisce quel ch'egli ha da fare. b. davanzali, i-308: nerone
2. eseguire, mandare a effetto; fare. -anche assol. dante,
, completarsi, terminare, cessare di fare. g. cavalcanti, xxxv-11-544:
: questo anno medesimo si compiè di fare il ponte alla carraia. petrarca,
mesi, volendo una femina di questo piovano fare bucato, s'apprese il fuoco nella
. -suonare compieta innanzi nona: fare qualcosa a sproposito. grazzini,
barberino, 1-41: beltramo, per fare il male a compimento, n'andò suso
go. 50 per ducato; piaciavi fare ordinare abbino compimento. compitalìzio,
. -tirare a compimento: fare in modo che si raggiunga l'effetto
galileo, 1094: e per ciò fare compitamente, ponghiamo la luna in opposizione
. raro. imparare i numeri, a fare il conto. soffici, i-45:
pitagorica. 3. ant. fare il conto, contare, computare.
vi guardano accigliati e vi mandano a fare i vostri troppo lunghi compiti, adirandosi forse
dava la mia imaginazione, che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente. boccaccio
principio della presente opera promisi di dover fare. ser giovanni, 24: « egli
in uno libello ch'io intendo di fare, dio concedente, di volgare eloquenza
sé, di modo che non rimanesse a fare altro se non l'inventario. imbriani
disegnata e colorita: ecco quanto vorrei fare. moravia, xii-159: le dirò subito
connaturale. varchi, 7-43: senza fare menzione degli spiriti innati, o
angolo 'ciò che gli manca per fare 90 gradi. 3. biochim
complemento: avere o dare facoltà di fare qualcosa. caro, 9-2-180: perché
cosi sformatamente grasso, che fu bisogno fare uno scavato nella tavola a cui mangiava
, ché tutte queste cose concorrono a fare il color vario. tasso, n-ii-34:
carezze, che due piedi calzati si posson fare insieme. essi, che non han
disus. atto a compiere, a fare qualche cosa; complementare. albertano volgar
volesse far altro che quel che vuol fare, potrebe far altro che quel che fa
una complicanza inestricabile e che io posso fare il conto di rimanere asmatico per
: spiccava singolarmente la sua fantasia nel fare a mente e con grandissima prestezza intralciatissimi
era ora più complicato, perché bisognava fare pulito sotto le piante prima di abbatterle.
vi voglia un cervello estremamente grande per fare qualche galante complimento. foscolo, v-53
quant'altri paesi! non lascia mai di fare a chi lo trovi a mangiare.
me con pietà, che non so fare complimenti alle signore, e passo daccanto
invito, / per salutar, per fare il complimento, / e poi per ringraziar
tali che, per arrivare a saper fare una riverenza, bisogna andare alla scuola
: ho delle visite di complimento da fare. manzoni, pr. sp.,
volte, anche violenta). - non fare complimenti: comportarsi in modo rigido,
un sofà del salotto e pregato di fare il suo pisolino senza complimenti.
e complisco). ant. fare complimenti, salutare. caro, 2-1-303
, né padronati ai quali compia il fare una grossa spesa. d'alberti, 228
complottare, intr. [complòtto). fare un com plotto, cospirare
e di asinità ancor più, si faceva fare di quando in quando il suo componimento
me, ai passerotti, diedi da fare in iscuola un « componimento * storico.
, / e due ale compónete per fare està salita. ristoro, i-7 (13
di compor veleni,... a fare un'acqua mortifera la condusse. leonardo
tossa e nervi, non altrimenti che sogliono fare le donne un pastone di fermentata pasta
? 4. raro. riunire, fare incontrare persone. parini, giorno,
pareti compongono gli avventori, godo di fare la figura d'angolo. 9
componete il peccatore, che va a fare la confessione. s. bernardo volgar
(322): seco ciò che a fare avesse compose. 20. gramm.
dei comportamenti. contra qualunque volesse fare guerra a'detti comuni. boccaccio,
alla donna com'ella s'avesse a fare ubbidire e comportarsi con simile gente rozza
conclusioni da cose che non hanno che fare con loro; e per lo più servendosi
, 3-30: io avevo cominciato a fare un dioscoride d'uomini, e avevo distinto
, che mi hanno sì lungamente fatto fare il sangue verde. foscolo, xiv-154
, xiv-154: l'autore ha dovuto fare da compositore, da torcoliere, da
guarini, 304: che volete voi fare, a dir a me, che sono
piacere a dio, sì la dee fare non dissolutamente, ma composta- mente.
e purissime. parini, 768: come fare adunque ad ottenere il più forte e
utilmente. il che noi cercheremo di fare con tutta quella precisione che può comportare
. d'annunzio, iv-1-160: intendeva fare una lirica veramente moderna nel contenuto ma vestita
maniera che la donna mai non può fare un passo, che non abbia negli orecchi
rispondergli, ché tal cosa ti potrebbe fare e tal vantaggio che ne saresti contento.
quisti facilmente, che ama fare acquisti. alberti, 318:
le sue paghe, e chi per fare la mostra; e così tutta la terra
sia opera di tucta la casa in fare che poi che vogliono così possano onestamente
gaudio. 7. trattare, fare oggetto di discorso, di rappresentazione artistica
momento; e, riprendendo il suo fare cerimonioso, tolse commiato. g. bassani
concordia del pregio, e andò a fare la detta gabbia. boiardo, canz
così efficace [il cinema] possa fare qualche cosa per la conoscenza dei popoli
comprensivo e non si riferisce a un fare speciale, ma allo stesso passare da un
speciale, ma allo stesso passare da un fare all'altro per sollievo della stanchezza cagionata
compressioni, stiramenti e simili, posson fare. magalotti, 21-30: la cagione immediata
uomini speziali, e però mai no le fare. e se pur ne fossi richesto
8. rifl. disus. fare assegnamento; essere sicuro; fidarsi.
onesto, s'intende: ma nulla possiamo fare senza il consentimento del nonno paterno
intorno al colloquio avesse dichiarato, doversi fare senza veruna conclusione finché non vi concorresse
1-15-1-342: e quando ciò si risolva di fare, si adopera una certa forma,
dunque parecchi volte gli avvenne di prendetegli a fare le penitenze de'falli altrui; con
e le norme del conto che si dee fare di simili instituzioni [le accademie]
cosa con un'altra; calcolare, fare il conto di più cose (per averne
notandolo per quel che non ha possuto fare, metterlo nel medesmo numero della gregaria
', comp. di putire * fare il conto, esaminare, ritenere ',
. il computare, il modo rii fare i conti; computo, calcolo, includere
»). chi è esperto nel fare i conti; chi si occupa di computisteria
so un'acca, m'hanno voluto fare uno dei sindaci, e fortuna per tutti
vigliosa segneri, ii-126: chi può però fare il computo di coloro ch'esse [
: spiccava singolarmente la sua fantasia nel fare a mente e con grandissima prestezza intralciatissimi
. panzini, i-293: cominciarono a fare il còmputo di quello che avrebbe potuto
: invece di commentare, limitiamoci a fare ciascuno mentalmente, il computo degli aggettivi
si disfacese per aqua e per altro fare del mulino, lo deto priore lo die
: ma impertanto neguno omo presuma de fare quelle cose che no dé o per
ca e'son vegnuto per essere comunale e fare e manti- gnere ad omne persona ragione
trastulla. 7. locuz. fare comunale qualcuno: farlo membro di una
sua persona sarebbe la cagione a fare, di vili uomini, gagliardi, e
tecnico comunale, che si diverte a fare plastici e a ricamare progetti sulle ampie
v-462-23: alor doe parti se comenciò a fare, / germi e lambertaci se fe
(27): a voi convien far fare corde molto più sottili agli archi de'
sembravano una fatalità per tutti, come fare il soldato. 2. con
governare le famiglie e le comunanze o di fare somiglianti cose. aretino, 1-2:
di petrolio, e come avevo visto fare in una cinematografìa dai comunardi di parigi
quel rosso *. egli invece lasciava fare e la chiamava bandiera rossa, banderillera
. accomunare, mettere in comune, fare altri partecipe di qualche cosa.
. (47): e ciò potevan fare di leggiere, per ciò che ciascun
è comune defetto delli uomini, non fare conto nella bonaccia della tempesta. michelangelo,
segretario comunale, per chiedergli come dovevano fare per pagare il debito, senza che
villani, 11-50: per la detta guerra fare, si debbia tenere uno capitano di
quanto si comporterà col non piccol da fare che davano alla sua francia i ribelli
10 poi aveva il mio bel che fare nel difendermi contro iì famiglio del piovano
se el non gli [alla patria] fare tu questo bene manca da lei.
da ciò l'incanto di quel suo fare incredibilmente semplice e parlato, e la
pavese, 6-257: propose persino di fare un giro nelle bettole di porta palazzo
città, dicendo: « io voglio fare l'uficio comune, da poiché per gara
calvino, x-216: quando vanno a fare gli straordinari dopo cena, tra uomini
: e così si fece, non per fare frode al commune ma per non pagare
tutte e piui / e ciò vedemo fare a ciascheduno, / che si mette in
non avervi in nessun modo a che fare. -scrivere, rispondere a comune:
dentro [alla città] cominciarono a fare delle cose, vi trovarono da vivere
una lancia, che parea che avesse a fare una sua vendetta, tutta la scalcinò
g. villani, 6-39: cominciaro a fare il palagio il quale è di dietro
sentirà che non ho mai avuto che fare con la giustizia. 9.
somma. aretino, iii-84: spero fare un poco di comunella di ducatuzzi per
filare e a cuocere meglio e masserizia fare. conti di antichi cavalieri, v-489-166
, egli alla guerra, che dovea fare, pose tutto il suo animo. libro
con lacrime ed afanno, non posso però fare che io non communichi con la e
loro la cosa quando tu la vuoi fare, e non prima. ariosto, 13-24
soltanto negli estremi casi è usato di fare. parini, 808: molte idee degli
,... il quale potè fare stampare le sue difese, e corredarle d'
., 1-4-85: non vi dimenticate di fare bene ad altri, e d'essere
delle scritte. 2. locuz. fare il comunista, farsi comunista: professare
partito che ne attua la dottrina; fare atto di adesione al comunismo e al
con un altro ad alcuna cosa fare... amico è quelli che per
, che sento io, / non convien fare alcuna escusazione, / ché 'l cor
murare, come coi morti si usa fare, / una lapide bianca, di marmo
famigliarmente, e volendo pure aver che fare con loro in qualche modo, s'
che si sia cercato o tentato di fare, ancorché) non si sia consumato,
leonardo, 4-1-99: come s'han da fare le conche, ovvero bottini dell'acque
e la concavità loro, vengono a fare il tuono che v'ho detto. tasso
compiutamente in uno libello ch'io intendo di fare, dio concedente, di volgare eloquenza
consentire, permettere, dare facoltà di fare qualcosa (e per lo più è seguito
occupata di nuvolo tetro / che di fare alcun ben non ti concede. boiardo
a l'altro, perché non si deve fare? tasso, 10-44: ma che
, e poi scoprire che tutto puoi fare tranne vivere quel punto. -milit.
volgar., 1-7-117: quello che possono fare li uomini colli colori e colli corpi
in molte maniere cercato come egli potesse fare che la giovane concepisse, e niuna
la facoltà di concepire e quella di fare, sento che vuole essere la mia
avendo conceputo il tradimento ch'egli intendea fare, cominciò segretamente a dare ordine al
bibbia volgar., v-49: chi puote fare la cosa monda, concetta del non
ma che era quello che si doveva fare. -essere in concerto: essere d'
altezza singulare,... fu necessario fare i concerti della musica molto pieni.
., succedono di poi i corifei a fare anch'essi un simile balletto a due
gli officiali de'beni de'ribelli debbono fare incorporare i detti beni;...
di plinio, e anche per fare un poco la nostra corte a plinio
: così il versificatore si diede a fare un'arte sua propria di esprimere il
intenzione, sperare. -fare concetto: fare il proposito, decidere. - anche
a ciò che senton dire o veggion fare / quante smorfie mi fan, dir non
quell'istinto per cui quanto di meglio può fare un individuo e un popolo è di
, si versa via via acqua per fare il ranno, che gocciola nel colatoio »
insalasse, pensò che ciò non si potea fare senza buon costo; e pertanto disse
indurre una persona a favorire, a fare la volontà di altri (con preghiere o
o con preghiere o con danari condurlo a fare tutto quello che altri vuole. palazzeschi
in caso di rifiuto, come suol fare il popolo napoletano con san gennaro.
un'occhiata sapeva dire quanti miria doveva fare una vigna, quanti sacchi quel campo
40: rimisono in loro lo concio fare tra loro e li pistoiesi. 2
satollare. alfieri, i-105: dovei fare allora una trista, ma pur troppo certa
malispini, 113: cominciarono a fare il palagio, ch'è drieto
villani, 6-39: cominciaro a fare il palagio il quale è di dietro alla
. arringare, tenere concione, fare un discorso, parlare in pubblico
mette alle veglie o al ballo a fare con noi il galante, le semplici
egli non presono però cagione di tali cose fare. maestro alberto, 205: che
sbarazzato dalle ricercatezze, entrate subito nelle vostre fare uno grande onore a'fiorentini: domattina darò
per dare loro questo prencipio, e fare loro questo tore conciso, ma non
non potete e ha l'incarico di fare la domanda della dignità ignorare che il nostro
figliuolo di dio in terra discendesse a fare questa concordia. s. agostino volgar.
consistorio uno falso giudice, egli può fare quanto male! diodati [bibbia]
che il malefico condottiero, smanioso di fare una impresa da sé, e confidando.
(e di comune accordo: di fare qualcosa); compiere, mandare a
dicendo che per niente non si dovessi fare tal cosa, perché erano in sul concludere
a capo di ciò che si dovrebbe fare; fare discorsi inutili, che non
capo di ciò che si dovrebbe fare; fare discorsi inutili, che non conducono a
, succedono di poi i corifei a fare anch'essi un simile balletto a due
disorientato l'avversario. a cavilli vogliono fare? e noi ce li mangeremo
la conclusione fu che appena tornato da fare il soldato ho preso moglie.
-fare conclusione: proporsi, decidere di fare una determinata cosa. pulci,
della diceria, la quale si puote fare in tre modi. petrarca,
pur provato questo anno in pisa a fare il buffone in publico, ar- gumentando
termina quel che ha in animo di fare, non si può dire che faccia
fa; e però nell'essenza del fare, è meglio far male, che non
, è meglio far male, che non fare. 9. dimin. e
noi e con noi, accompagnandoci nel fare il bene, quando la nostra volontà
ii-x- 289: essendo concordia di fare le leggi, ma discordia solamente chi
, ma discordia solamente chi le dovesse fare. sarpi, ì-152: congregato il
figliuolo di dio in terra discendesse a fare questa concordia. 8. dir
d'accordo, accordarsi, stabilire di fare una cosa. latini, rettor
concordia del pregio, e andò a fare la detta gabbia. capitoli della compagnia
i due sostituissono, abbiano, di fare quelle cose in piato e fuor di piato
piato,... che potrebbe fare l'università della detta compagnia. lettere
-prendere concordia: stabilire, decidere di fare qualche cosa. malispini, 195:
, in presenza del papa, di fare la detta battaglia. -recare
modo da formare un solo corpo; fare un solo corpo. = » voce
se un suo concorrente non si facea fare ad un maestro il disegno. -chi
d'aver egli tanto ciò che prescriveva a fare, e comprovare coll'esempio suo,
lui si sforzavano. 2. fare affidamento, sperare. firenzuola, 752
di concubina; proprio del modo di fare di una concubina.
poesia consolarsi della violenza ch'egli doveva fare a se stesso, lodando coloro che avea
, avessi sbilanciata la mia economia per fare il generoso, guidato da trasporti della
ed accrescimento de lo stato tanto dir e fare, che per mezzo di quello divenisse
ottimo, ii-15: quelli che ha a fare tale viaggio, con viene
al trenta, e a qualunque usano di fare le donnicciole, non che i brandini
vedi subito un essere condannato a non saper fare nulla di spontaneo, di risoluto;
unguento da cancheri, come usano di fare oggidì, queste semplici femmine che non
, queste semplici femmine che non sanno fare il mestiere. tasso, 10-64:
o alle disgrazie altrui; consentire, fare concessioni. -anche: passare,
lanaria] condisi, e usanla molto per fare starnutare: ma non però si
mi renda così malsano, fuorché il fare per civiltà quello che non vorrei,
condizionato, che questo non si poteva fare per adesso. 9. locuz
suoi. dite se io lo posso fare, poiché mi piace. -..
obligato ancor che tutti li altri a fare per la patria ogni cosa, insino
condizione tutti; che li patroni in fare elezione di chi abbia a provedere alla
a peggiorare ogni dì, non credo potere fare meglio che fare a modo d'altri
, non credo potere fare meglio che fare a modo d'altri, e volessi dio
ti è stato fatto a non ti fare studiare, perché tu hai una indole
suo ragionamento, e disse che volea fare opera che roano facesse quanto si
sentirne mai niente, dicendo non poter fare se non quello che li commandava sua magestà
il dispendio degli acquedotti in arcate per fare passar l'acqua da un monte all'altro
61 o più, non volse fare il contratto di tale condotta per più
all'altro. 17. locuz. fare condotta: avere la forza di fare
fare condotta: avere la forza di fare un lavoro, essere adatto a farlo.
carducci, i-376: che aveva a fare con la età dei condottieri e degli
diverse parti condotte, si studiava di fare grosso traffico. alberti, 160:
condotto; il far camminare, il fare scorrere. - anche al figur.
. l'indurre, il persuadere (a fare qualcosa). giovanni dalle celle,
del re. 8. fare si che basti fino a una certa data
9. muovere, trarre, fare andare, far venire. dante,
. lettere senesi, 32: per fare le dispese di condùciare la ciera e
udendo questo, non sapea che si fare; e stando così come fuor
. 14. figur. muovere, fare andare, far venire (verso un
condusse lei, che per potere più liberamente fare il male, uccise suo marito.
con qualche signore, e 'mparerei a fare fatti d'arme; ma io sono
incitare, stimolare, costringere (a fare una data cosa, ad assumere un
se stesso. 18. figur. fare, eseguire; regolare, dirigere,
ordinare, trattare. -condurre che: fare in modo che. livio volgar.
crescimento, non si conducono altrimenti a fare il bozzolo. p. verri, 1-66
; lasciarsi persuadere, convincere (a fare una data cosa); indursi,
volte si conduce l'uomo a ben fare, a speranza di merito. dante,
1108): la contessa non poteva fare che non s'arrossisse quando sentiva ricordar
come gente rozza e non pratica, fare i fossi sì prossimani a quelli della
mestiere fu ancora, ed è di fare i pubblicani, cioè i conduttori de'
confabulazione, il presidente avrebbe ordinato di fare sgomberare l'aula e di continuare il
; per la coniugazione: cfr. fare; raro il part. pass, confatto
essere adatto, appropriato; convenire; fare al caso (specialmente nelle forme della terza
e s'elli [l'artefice] vole fare la figura del'omo, li pezzoli
. = comp. da con e fare (v.). confarreare e
, rifl. (mi confiderò). fare un patto di alleanza politica; unirsi
da ogni buon confederato si sarebbe dovuto fare. botta, 6-ii-551: dopo molto
fra stati. -fare confederazione: fare un patto di alleanza. donato degli
12 prossimo. conferenze io le lascio fare agli abati e ai professori francesi.
: consigliati, delle cose che tu dei fare, con molti; quello che dipoi
con molti; quello che dipoi vuoi fare conferisci con pochi. ariosto, 46-32
che con troppa audacia mi ha voluto fare quell'istesso che già molti anni sono
, 45: io mi ingegnerò di non fare solecismi né barbarismi; né senza averla
al suo bastone allappante, un certo fare bricconcello di pantaloni di mozzo in franchigia.
e ratificassono il luogo ove si doveano fare le nozze. pulci, 7-82: era
la mattia de'nemici confermato, fece fare grandissimo silenzio. pulci, 4-82:
che conclusione, che epilogo potrà mai fare, che sia bene? rajberti,
tutti gli uomini, o che si debbon fare da tutti gli uomini mentre che il
, ciò che più esattamente si chiamerebbe fare delle confidenze. alvaro, 7-31:
goccia. 15. ant. fare la professione della propria fede. dante
sfabisticci, 3-66: e cominciò a fare una confessione genevorevole a sé, da
dal notaro, e dicendo di ben fare e niente facendo, dispiaceva al notaro in
rilegioso / casto ed amannito di bene fare, i... i e piacemi
firenze ufìciale con altri onorevoli cittadini sopra fare edificare le dette mura, di prima adoperammo
: una nobile donna e signorile volendo fare alcuno confetto o unguento molto necessario e
e prezioso, vedendosi avere bisogno a ciò fare di molti ministri, sollecita le sue
: una nobile donna e signorile volendo fare alcuno confetto o unguento molto necessario e
e prezioso, vedendosi avere bisogno a ciò fare di molti ministri, sollecita le sue
confezionare, tr. (confezióne). fare, eseguire, preparare (riferito soltanto
: ha nella terra molti maestri di fare confezioni, che non fanno niuna altra
niuna altra cosa, e sforzansi di fare buone conserve di zucchero, di mele
confidente, affettuoso, ma non posso fare a meno di dirti che non sempre troverai
fosse dedicata a un mestiere che ha da fare coi segreti del corpo umano: un'
: una delle prime cose che deve fare un buon gendarme, quando arriva in un
1-10: andarono ad aversa confidentemente a fare la reverenza al detto re d'ungheria
questo modo dello aruspicare, che di fare i soldati confidentemente ire alla zuffa.
mi porti, mi fa sforzare a fare ciò che domandi. lorenzo de'medici,
a tutti che se taluno crede di poter fare a confidenza con me, padrone,
, padrone, ma si guardino bene di fare a confidenza col ridolfi, spacciandone e
. nelli, 1-1-1: con me potevate fare a confidenza. goldoni, vii-1112:
che sono il tipo meno adatto a fare il cicisbeo da spiaggia, che sono un
dalla persona con cui si ha a che fare).
confidenzialità, sf. modo di fare confidenziale. - anche al figur.
tacitamente quello che... dovesse fare. segneri, i-82: giornalmente hai
rubelle... e hai da fare quanto puoi per configgerle da te stesso
] si prowidde di recare e di fare recare i beni in cui volle, e
diletta [il tiranno] sempre di fare amazzare, di confinare e far quanto
, 27: comparse qui sabato per fare una rappresentazione per un confinato del paese
algarotti, 1-339: ma qual cosa potranno fare coloro che si danno a poetare in
volentieri,... non lassando di fare qual si voglia buono offizio perché quelle
di scrivermi contro una sporca satiraccia sul fare appunto del vostro 4 bue pedagogo ',
1-2: ordinò [nembrot] di fare la maravigliosa opera della torre di babel
, cioè confondimento della poesia col pratico fare e col pratico-passionale piacere, è la
, 5-4-9: la prima osservazione che dee fare in arrivando alle città più considerabili chi
tutto quello, che si aveva a fare. = voce dotta, lat
sassetti, 246: ebbono comodità di fare il negozio loro o in tutto o
ragione generale della fallibilità umana non basta a fare che sospendano il loro assenso,
, ingegnarsi; sforzarsi alacremente (di fare una cosa). francesco da barberino
incontanente / come conforti di questa ovra fare. boccaccio, dee., 3-9
a gambettare / nell'acqua, lasciai fare, / ché si conforta la sua
-anche al figur. dare conforto di fare una cosa: istigare a farla.
45-25: lo sponitore avea propensato di fare questo libro, ma per negligenzia lo intralasciava
, esortare, incoraggiare, spingere a fare qualcosa. francesco da barberino, iii-357
li capituli; secundo, lo deano fare confessare; tertio, lo deano fare reconciliare
fare confessare; tertio, lo deano fare reconciliare, se avesse odio con qualeche
scritta, e in ultimo ponendosi a fare di suo, rinfreschi di continuo il campo
: modo proverbiale per indicare che il fare paragoni è un modo di giudicare ingiusto
-non esserci confronto, non esserci da fare confronti: non esserci possibilità di paragonare
: e questo matrimonio? si doveva pur fare oggi: ho veduto nel paese una
, 1-2: ordinò [nembrot] di fare la maravi- gliosa opera della torre di
la italica loquela, perché a ciò fare si muovono; e di ciò farò
-essere di confusione a qualcuno: fare in modo che col proprio esempio,
, sm. tendenza o abitudine a fare confusione o a crearne; gran confusione,
un minuzioso museo etnografico, dovendo fare qualche studio. confusionista, sm
ha la tendenza o l'abitudine a fare confusione. = deverb. da
nostra sadisfazione. sarpi, i-89: fece fare una confutazione della scrittura dei protestanti ed
che conclusione, che epilogo potrà mai fare, che stia bene? peregrini, xxiv-186
se ci stava altri sei mesi a fare il soldato, avrebbe liberato suo fratello
municipio e a quest'ora non sa cosa fare e se ne sta sul marciapiede come
oggi è congegnato in modo che nessuno può fare quello che desidererebbe e deve invece fare
fare quello che desidererebbe e deve invece fare quello che gli altri desiderano. pavese
: sono alcuni ch'hanno usato di fare una colla di ritagli di pelli
variolosa. leopardi, iii-802: il fare un lavoro che per la sua perfezione
che fa una congierie di robba, per fare una apparenza e una mostra, non
. croce, ii-8-150: che cosa deve fare il critico e storico della poesia quando
avrebbe trovato il suo angolo solitario per fare all'amore, quella sera.
e conghietturalmente, né ha cercato di fare ad altri tener per certo e sicuro
adriani, 3-1-447: persuase il senato a fare un picciol donativo, e, come
, 2-39: non vedendo di poter fare utile servigio al re, rincrebbe 10
così amore, che mosse quella mano a fare gentile il mio cuore, fa ancora
alla corte d'amore e a ben fare lo mena, che se li buoni fatti
quali sono state da gli uomini trovate per fare congiugnitura e mistura che sia tenace e
dello stesso titolo, a dare o fare varie cose distinte ed indipendenti le une
sia punto esonerato dal dare o dal fare le altre, per le quali si è
figliuolo di dio in terra discendesse a fare questa concordia. idem, par.
io piangea, per lo pianto che vedeano fare a questa; onde f accendo lei
panni ed arme ed altre simili cose fece fare un modello di legno grande quanto il
i-176: il mio desiderio è di fare qualche cosetta che abbia garbo; ma
. baretti, 1-53: che diavolo fare in una congiuntura di tanto momento?
cassola, 2-299: qualche cosa bisogna fare, non vorrai mica abbandonarli, in
. b. doni, 2-133: per fare l'uscita più piacevole e grata,
guicciardini, 100: non si possono fare le congiure sanza compagnia di altri,
de'nobili si congiuraro insieme, di fare vergogna al detto messer bondelmonte, per
mente di solimano sospetto che procurassero di fare congiurar li prencipi cristiani contra lui. marino
a cambiare il governo regio ed a fare una rivoluzione nel regno. panzini, i-486
vece di xo>- \ ià£eiv, fare la serenata. gioberti, 1-iii-339: iddio
. assumere l'aspetto del glutine; fare presa, formare una massa compatta.
oh! che belle risa ho io a fare allora, e quanto congratularmi meco medesimo
ora che avete questa bella casa dovete fare un bel battesimo... con tutti
la non potesse [la plebe] fare alcune ordinanze e congreghe insieme. pallavicino
pecchie non si ragunano per cagione di fare i fiedoni; ma, conciosia cosa
3. rifl. radunarsi, riunirsi, fare una riunione. g. villani,
antica consuetudine soleano grandi congregazioni di ladroni fare, i quali sotto loro capitani conturbavano
vivere, nei primi anni, dovetti fare i mestieri più vari:...
coloro i quali non volevano parere di fare emule e conguagliare insieme queste due case
inteso / tutta la quonia. qui bisogna fare / nuovi disegni, perché i contrabbandi
meglio possino coniare e tradire e ingannare e fare danno. ottimo [inf.,
forma e viene a dire ingannare, fare falso conio, falsa forma; trae il
: vuotai la cassetta e cominciai a fare il conto. c'erano centesimi e doppi
ordinarie a quelle che ci si possono fare. magalotti, iii-181: si troverebbero ben
(30-2): guelfi, per fare scudo de le reni / avete fatti i
lepre o dalla lepre al coniglio: fare a chi ha più paura. stefani
: e trasferendo la medesima regola di fare tali archi, nelle opere di pietra,
disegni, figure, iscrizioni, adoperato per fare monete o medaglie mediante l'impressione in
, e viene a dire ingannare, fare falso conio, falsa forma: trae il
connaturare, tr. (connaturo). fare in modo che una qualità diventi naturale
e che l'arte di lei imitatrice dee fare in ogni cosa di non trasgredire.
volle approfittare di quel lucido intervallo, per fare un altro tentativo. tommaseo [s
astratto. rosmini, xxii-299: talora per fare intendere qual sia questo subietto s'usano
, che te l'ha date a fare? perché non gli cambi i connotati,
che vuoi, padre, che si debba fare di quel santo, intemerato e venerando
qualità (con riferimento all'uso di fare la pergamena con carta vecchia e usata
, 45: io mi ingegnerò di non fare solecismi né barbarismi; né senza
1014: e ciò basta all'effetto di fare che la persona, quantunque ben
frati di monte oliveto, gli fece fare un abate suo conoscente una nostra donna
cordoglienza: / gran canoscènza -lo vi fece fare. novellino, 64 (108)
grandi conoscenze, senza grandi risorse, fare lo sdegnoso,... ecco mi
poltrona, senza la possibilità nemmeno adesso di fare delle conoscenze. 8.
non per far, ma per non fare ho perduto / di veder l'alto sol
., 25 (433): per fare il bene, bisogna conoscerlo; e
guida de'sensi. 4. fare prova, esperienza diretta (in particolare:
e chi avesse voluto conoscere amore, fare lo potea mirando lo tremare de li occhi
mi cognoscessi) la pregavo fussi contenta fare e'piaceri miei. ariosto, 46-39:
, guardi pure se quello ch'egli vuol fare, si muove dalla virtù d'amore
alcun rapporto. -far conoscere qualcuno: fare in modo che ne vengano in luce
vicinità si conoscevano, fu facile a fare questo parentado. marini, xxiv-
sapere con chi si ha a che fare. giusti, iii-165: conosco i
, far conoscere qualcosa ad alcuno: fare in modo che ne acquisti notizia.
-mettere in evidenza le proprie qualità, fare apprezzare i propri meriti. -farsi conoscere
avea dimostrato, propuosi nell'animo mio fare alla nostra varia e calamitosa materia cominciamento
diavol conquidi e dio fai che voi fare. iacopone, 41-43: eo aggio
una passione); commuovere profondamente, fare innamorare, sedurre. giacomo da lentini
per conquistare alcuno bene, non crede fare contra natura. guittone, ii-237:
genitori. 6. figur. fare innamorare, sedurre. boiardo, 1-1-83
li pare / ricco conquisto ed onorato fare, / consumar sé, che men potè
d'avanzo del nuovo conquisto che è per fare la inghilterra. monti, 2-90:
. dolce, xxv-2-226: do- vereste fare una cappella e consacrarla al suo nome.
! 16. ant. ammaliare; fare incantesimi; eseguire un rituale magico.
a tempo, sì che possano / fare il bisogno. cellini, i-65 (
da siena, i-74: questo non potresti fare, se tu non fussi di quelle
consecrazione [del tempio] si sogliono fare, il papa, per mostrare segno
guarirti, 81: mira ciò che sa fare anco ne'petti / più semplici e
l'intelligenza dell'opera sua, a fare i conti con quell'orgoglio, a cui
2-526: oltre alla vergogna di aver dovuto fare una volta in mia vita da casto
, i-508: non si possa loro fare alcuno pagamento, se non fatta la detta
, e'mi par ragionevol cosa dover fare stima di quei piaceri che arrecano diletto
, voglio piuttosto rimaner così, che fare una cosa ove non fosse la sua
essendo la novità grande, niente voleano fare sanza il consentimento de'loro cittadini. g
e volevano obbligare i fiorentini di non potere fare né pace né lega senza loro espresso
savonarola, iii-193: non si può fare officio alcuno nella città senza suo consentimento
, s'intende: ma nulla possiamo fare senza il consentimento del nonno paterno.
lei, che per potere più liberamente fare il male, uccise suo marito. s
, e 'l tornare addietro del ben fare. castiglione, 236: molto maggior
e assol.). permettere, lasciar fare, concedere. - anche al fìgur
dare il proprio assenso; indursi a fare. compagni, 1-8: il vescovo
fardello delle cose sue, per poter fare un viaggio fino alla cuccagna promessagli dal prigione
sopra questi [muscoli] bensì egli dee fare un particolare e fondatissimo studio; di
: la mia povera testa era insofferente di fare in sé conserva di definizioni, digesti
inverno, la conserva di pomidoro da fare, che lei ci aveva un segreto tutto
., quelle veglie dandosi qualcosa da fare col fido pennato, mentre la moglie tesse
letto: su quello che fossero per fare non erano ben chiari. nievo,
un medesimo si appartiene l'uflfizio di fare e di conservare. savonarola, iii-273
: sabile della firmata dichiarazione, doveva quindi fare la natura altro non è che la
(lat. -ficium, da facère 'fare '). conservire, intr.
conv., iii-xii-3: sì come suole fare lo studio che si mette in acquistare
a spesa che vi si fusse potuta fare, tanto la desiderava. 15
in una repubblica, e per questo fare una legge che riguardi assai indietro,
ti prendo in considerazione. -avere, fare considerazione: fare attenzione, badare;
considerazione. -avere, fare considerazione: fare attenzione, badare; osservare, esaminare
è da vedere. a che è mestiere fare considerazione sovra una comparazione che è ne
casigliano ch'io vidi... di fare una fortezza alla bocca di quel mar
peschino '. -fare considerazione: fare commenti, criticare. bruno, 46
al malmantile, 1-103: intraprendere a fare checchessia, senza considerazione, capacità e
di cosa); esortare (a fare o non fare qualche cosa);
); esortare (a fare o non fare qualche cosa); ammonire. -
non si sanno fra loro accordare che fare si deggiano: i più savi, storditi
san miniato, consigliorono quello fusse da fare: o andare a pisa o
seguire, la cosa più opportuna da fare; suggerimento, esortazione, ammonimento (
variati d'animo, e male diposti a fare più oste, renderono savio consiglio
diffinisce, una esaminata ragione d'alcuna cosa fare, o non fare. albertano
alcuna cosa fare, o non fare. albertano volgar., i-41: lo
-avere buono (cattivo) consiglio: fare bene (male), prendere una buona
l'uomo consiglio e dilibera che sia da fare e che noe. boccaccio, dee
peggior consiglio, e che bisognava lasciarla fare a suo grado. carducci, i-486
quali nulla gran cosa né spesa si potea fare: e poi quel che per consiglio
possa gastigarli. guicciardini, 265: el fare delle leggi nuove o correggere le vecchie
alla sua persona, o desiderosi di fare più di quello che dal consiglio reale
13-75: a me pareva, andando, fare oltraggio, / veggendo altrui, non
sedere a consiglio, tenere consiglio, fare consiglio: essere riuniti per deliberare.
vennero infìno ne'servi sanctae mariae a fare consiglio. m. villani,
tua famiglia e'tuoi fatti, non fare di tuo consiglio tuoi parenti né amici
essendo la novità grande, niente voleano fare senza il consentimento de'loro cit
lavoro consisteva in nulla essere, tutto fare. alvaro, 7-95: il problema
tenore dei patti che gli è piaciuto di fare, e non gli altri che sono
16 di ariento fine, e vuole fare moneta o lega di 2 oncie e mezzo
nel trar fuora gli eserciti, nel fare le giornate, ed in ogni azione loro
tutta la nazione, ne feciono poi fare un modello di legno, che è
conforto. - dare, recare, fare consolazione: consolare, confortare.
2-297: io devo andare a fare un'iniezione di canfora a un vecchio signore
li sé trovò tanto che li potesse fare quello ch'era usanza alora,
ut de le predicte isule, per fare male in affrichia ut in buggea, li
quali per temporali fusseno, quinde vendecta fare debbiano sopra loro et sopra li beni loro
mostrare gran fretta, quasi che si dovessero fare cose della massima importanza. grazzini
soddisfatto dell'opera conclusa e si seppe fare la grande arte che ebbe.
, che costoro s'immaginano di poter fare salendo e scendendo di grado in grado
consopita, addormentata e ritardata in ben fare, la quale procede e nasce dall'audacia
e insu- perabil repubblica, che di fare un piccolo e debil corpo da sé
gioberti, 1-iv-46: il redentore non potea fare professione di umiltà, dichiarando di essere
(per la coniugaz.: cfr. fare). abituare, avvezzare.
. consuefacère, comp. di facère 'fare '. consuetaménte, avv. ant
machiavelli, i-528: quando potrei io fare portare a uno di questi soldati che oggi
via regolare, era obbligo vostro di fare ». leopardi, 950: lodava
universale regola è agli consueti, non fare passione gli accidenti. 6.
. guicciardini, 265: e1 fare delle leggi nuove o correggere le vecchie
o di ricerca); compulsare; fare opera di revisione. salvini, 39-ii-104
sì, mi rispose ch'egli aveva a fare un consulto, mostrandomi i danari che
l'arte di raimondo come si debba fare uno instrumento da nodaro? una ricetta da
infermità, e su ciò che restasse a fare, se n'andò. imbriani,
per una medicazione importantissima che mi bisogna fare, come potrebbe veder per un consulto
prendere della sorte, quello che dovesse fare o dire, dubitando qual fosse il
quel tanto, che s'ha da fare. 3. sm. ente
ché, per fuggirla, son renduto a fare / l'arte disgraziata de l'usurare
di arrivare,... col fare opere egregie, col consumare tutta la
(denari, beni, sostanze); fare uso inutile o cattivo (di una
in città. -raro. costringere a fare forti spese. d. bartoli,
. -rifl. essere costretto a fare forti spese. boccaccio, dee.
]; belli, sani e che sapessero fare un mestiere. -consumarsi in lacrime
. 2. ant. terminare di fare una cosa. novellino, 9 (
. svevo, 3-614: avevo da fare con una fanciulla delle più semplici e
furiosi accessi di patriottismo e si crede debito fare una gran consumazione di entusiasmo estetico nazionale
, o vero la perfezione, si debbia fare di noi, o vero in noi
dell'intenzione da parte del colpevole di fare tutto quanto è necessario per commetterlo,
gramsci, 77: credo sia possibile fare un omaggio floreale consuntivo, abbastanza esatto
capo. 2. locuz. fare la conta: tirare a sorte (in
tocca in sorte alcuna cosa: dirai 4 fare al tocco '. cassola, 2-486
. nievo, 1-30: basilio lasciavala fare per ogni conto a modo suo, e
, un giovanotto dal vestito e dal fare contadineschi. 3. del contado,
prima. per me il contadino deve fare il contadino, e il padrone il padrone
compressa che paia un contadinaccio tozzo da fare alle pugna. fagiuoli, 1-3-304:
di contagione fu mandata al lazzaretto per fare lo spurgo, e la contumacia. segneri
sente parlar di dar contante / seguita a fare orecchie di mercante. cattaneo, ii-2-35
! ». pratolini, 2-412: per fare all'ingrosso la sua provvista, egli
operazioni aritmetiche; far di conto; fare il conto. - anche al figur.
march! -venire a una spiegazione, fare i conti con qualcuno. pulci
prima. 13. intr. fare assegnamento (su una persona, su
. m'impedisce di venire costà a fare visita di digestione. io non mi
venirci per vedere cos'era buono a fare quel mascalzone che m'avea sfidato; e
raccontare * (comp. di putire * fare i conti, calcolare ').
contata, sf. il contare, il fare un conto rapidamente, con una certa
quant'altri pensieri, quant'altro da fare mi dà lei adesso? e ho i
istessa raccolta con viene di fare diversi conteggiamenti d'anni, secondo la
speranza. 2. intr. fare i conti, sistemare una partita.
dicevano. 3. intr. fare di conto, contare. -anche al
contéggio, sm. il conteggiare, il fare un conto; conto di dare e
era il sapere quanta forza gli converrebbe fare a se stesso per istaccarsi, diciam così
attive rinnovatrici. l'incapacità quindi a fare il gran passo rinnovatore, dopo
, che s'è pur risoluto di fare nella sua ormai troppo avanzata età quello
età quello che non ebbe mai voglia di fare negli anni suoi giovaneschi e virili.
la poesia non fa e non può fare e non cura di fare, beata di
e non può fare e non cura di fare, beata di se stessa. 3
di diverse parti condotte, si studiava di fare grosso traffico, la qualcosa non seguitò
o recipr.). contrastare, fare ostacolo, opporsi; rifiutarsi, far
: il portinaio, veggendolo, cominciò a fare scherne di lui, e a
4. gareggiare, competere, fare a gara, rivaleggiare. - anche
5. impedire a qualcuno di fare un determinato atto, negargliene la facoltà
*. velluti, 57: contendeva a fare governare il podere loro dal poggio a
aspettavano. -assol. ostacolare, fare impedimento. storie pistoiesi, 2-181
11. recipr. disputarsi una cosa, fare a gara o litigare per averla.
, gravità, atteggiamento, modo di fare, costume. -anche: movenza,
s'incontrino in un punto di consi fare, o comprendere, o contenere angolo
luogo che mi contenesse, pensai di fare un lungo viaggio in francia ed in
d'intorno, e che vorrebbon pur fare il medesimo. parini, xix-36:
, spenta. 9. mantenere, fare in modo che qualcuno o qualcosa si
frenarsi, dominarsi, sforzarsi di non fare una cosa, moderarsi, astenersi (per
ad iesu cristo cridi, / né fare corno superbi / che volu contenere / che
di prato, 17: non permettano di fare alcuna cosa o vero lavorìo,.
evidenza delle cose; come facilissimamente potranno fare. verga, 3-93: luca,
stava né meglio né peggio [a fare il soldato]; faceva il suo dovere
poco non ho, che s'ha da fare? -male, pessimamente contentarsi:
essi, senza molte disdette, di fare ciò che esso volea si contentarono. bandello
ad essequire quanto s'era contentato di fare. straparola, 1-5: la fante
12. locuz. - non contentarsi di fare una cosa: non limitarsi, non
, i-167: egli mira principalmente a fare effetto: vorrebbe che ciascun suo periodo
deponga e'pensieri ambiziosi, potreno sempre fare la pace con lui. caro, 12-i-15
lacrime ed afanno, non posso però fare che io non commu- nichi con la
. -essere contento a o di fare una cosa o che una cosa si
formula di cortesia per pregare qualcuno di fare una determinata cosa). -anche per
, ogni cavillo. -essere contento di fare qualche cosa: prendersi la soddisfazione di
benzo f. guido de ricco di fare istare contenta la moglie di non mai
s'ingegnò... di dovere fare star contento il marito a quello che ella
soddisfazione, di appagamento, di pace; fare in modo di contentare qualcuno.
retta agli altrui consigli, ha voluto fare una cosa e non è riuscito ad attuarla
, 1-45: secondamente domandasti che debbi fare del corpo dato a dio. e prima
, mettere in contento: disprezzare, fare disprezzare. abate isaac volgar.,
sogno di molti poeti; e intendeva fare una lirica veramente moderna nel contenuto,
villani, 1-44: catuno intendeva a fare i fatti suoi, dimenticando le cittadine
contenzione: senza opporre resistenza, senza fare opposizione. novellino, 7 (22
piacevoli e amorosi s'ingegnò d'inducerla a fare senza contenzione i suoi piaceri.
, da non sapere come avessero potuto fare a farceli star dentro. montale,
, perché e'si farà più per lui fare la guerra poi, che prima.
a contemplare. i si non potisti fare tu da l'amor defesa, / co
. intr. ant. opporsi, fare resistenza. avalca, 17-ii-83: contestando
un po'avanti nell'applicazione, finiscono col fare delle verità una cosa contingente e relativa
contingenza; ciò è si potessero egualmente così fare come non fare; e negli uomini
si potessero egualmente così fare come non fare; e negli uomini la libertà; ciò
.. delle quali una fu il fare ognidì nel suo stesso palagio tavola per
giornaliere forme o addizioni che si debbono fare al codice, per comprendere con poche
, non interrompere, seguitare (a fare o a dire), proseguire (
par ini, 640: ci affretteremo di fare ima rapidissima scorsa sopra di esse,
confabulazione, il presidente avrebbe ordinato di fare sgombrare l'aula e di continuare il
rinnovato dal gallarati ve ne darà a fare una sperienza infallibile alla pruova.
indica l'aziode): persistere a fare una data cosa, ad attendere a
le dovesse accadere, sarìa sufficiente a fare che, secondo ragione, la morte
in peccato, e continuando in mal fare, l'uomo si dilunga più da dio
io mi proposi in quel punto di fare costantemente il possibile per meritarmi sempre la
per conseguente continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da amendue
moltiplica. foscolo, v-93: tutti possono fare un atto accidentale di bontà; ma
parti del continuo... può fare un tutto coltaltre quando non si aggiunga
vaga e pigliando piacere del creare e fare continuve vite e forme,...
el corrotto che eo per te deio fare, / piagnenno continovo el botto,
della parlata: altrimenti si rischia di fare una prosa liscia e lustrante, senza
, 1-145: è da sapere come a fare le dette pietre o mattoni, il
senza incomodarsi neppure da casa, potrebbe fare da stimatora. goldoni, iii-43:
il vecchio commesso... stava a fare un conto assai difficile in piedi innanzi
tirò su una presa, seguitando a fare tranquillamente i suoi conti nel taccuino che teneva
salaro soglie'avere per quello cotale esercizio fare del comune della detta compagnia come disciepolo
1-175: si fanno [i forestieri] fare il conto da uno [degli osti
sia con effetto, e che voglia fare il conto di vostre signorie come il suo
noi ci troviamo il nostro conto a fare questo mestiere. 10. stima,
fan delle voglie, come s'usa fare / delle camicie, ch'ogni settimana
almeno avere tanto in mano da poterlo fare all'occasione. c e. gadda,
del fiore, per quello ho da fare per detta nel duomo. carletti, 156
. nievo, 1-30: basilio lasciavala fare per ogni conto a modo suo, e
[ore]... per fare finalmente ima visita intima al nominato filippo
, in un pubblico esercizio: potervi fare acquisti o consumazioni a credito, regolando
supporre, risolversi, proporsi (di fare qualcosa). g. villani,
non far conto, / ma lascia fare al sommo redentore, / che non lascia
. -far conto di qualcuno: fare affidamento sul suo aiuto, sul suo
mila fiorini, che par loro un gran fare a sborsar venticinque coniati, e chi
« questi sono i conti che dovrete fare con me » proseguì la marchesa.
. « poi ci sarebbero quelli da fare con dio ». « come? *
guido non c'era, e bisognava fare i conti con l'altro. -essere
era ficcato nel parentado, e bisognava fare i conti con lui. b. croce
controriforma... intesero la necessità di fare i conti col nuovo principio e,
, al tempo stesso, di farglieli fare con la coscienza morale. pavese, 8-59
sé un superstizioso convincimento di aver da fare i conti con la stessa logica delle cose
-fare i conti senza foste: fare progetti, prendere decisioni, senza valutare
., ma questo è veramente un fare il conto senza l'oste, e bisognerebbe
imbriani, 1-201: cosa vuol dire, fare i conti senza l'oste!
-fare i conti sulla pelle deir orso: fare assegnamento su una cosa non ancora conseguita
. -meritare il conto { di fare qualcosa): essere utile, conveniente
desi are. -sapere, saper fare, jare il conto proprio: essere
quello / è un omaccion che sa fare 'l suo conto. salvini, v-391:
brillanti; ogni volta che sarete per fare una cattiva azione, vi pungerà il
vassalli, sarà più conta a reggimento fare. dante, li-13: s'i'vi
uscir de gli occhi ploia / per prova fare a le parole conte, / non
di quel corpicciuolo ben tornito e gli facevano fare le più gran capriole, i più
monti distinguere nel varano ciò che quel fare aveva di vivo e di maschio, da
2. figur. nascondere abilmente, fare qualcosa senza farsene accorgere; dissimulare.
e la concavità loro, vengono a fare il tuono che v'ho detto; il
un contrabbasso, e vanno popolarmente a fare un'ovazione musicale all'inglese. oriani
tr. (contraccàmbio). dare, fare, rendere in cambio di una cosa
la rivincita, rendere la pariglia, fare rappresaglia, vendicarsi in modo adeguato di
il conto per questo verso, che fare guadagnare quelle provisioni alla casuccia dove si
calvino, 1-204: aveva dovuto imparare a fare il quadruplo del lavoro nello stesso margine
subito remoto il centro della città, per fare contrada ciascuna per sé. 3
mia sorpresa, quando si volle farmi fare la controddanza. memorie per le belle arti
coraggio di contradir liberamente, come siamo per fare, l'opinione d'un uomo illustre
gli dovessero perdonare, non lo vollono fare, e i pisani contradissero, e pregaro
. intr. e rifl. dire o fare cosa che è diversa o contraria a
infrazione. 9. recipr. fare dichiarazioni contraddittorie fra di loro, contrarie
coniugazione: cfr. distinguere). fare che una persona o cosa si distingua
finta. 3. disus. fare oggetto di particolare distinzione; onorare con
senato ed in contradittorio iudicio non ardirà di fare se non le persone di autorità o
il contraddirsi, il dire (o fare) cosa contraria a quella sostenuta (
; e ciò 0 per memoria del fare antico, o perché non paresse che
contraffare (disus. contrafare, contra fare), tr. (per la
. (per la coniugazione: cfr. fare). imitare una persona riproducendone gli
riprodurre) per istinto quel che vedono fare dall'uomo. giamboni, 2-92:
. volentieri contraffà quello che la vede fare all'uomo. vasari, iii-
, comportamenti: tenere il posto, fare le veci di altri (più sinceri,
: chi promette, o giura di fare alcun male, o di non fare certo
di fare alcun male, o di non fare certo bene,... non debbe
contra * contro 'e facète 4 fare '. contraffatto (part. pass
. emanuelli, 1-32: « non fare storie * gli diceva la donna, «
i malfattori avessero avuto modo di far fare chiavi contrafatte e falsi suggelli. garzoni,
[chiaro e scuro] hanno usato di fare nelle facciate de'palazzi e case in
animali (che ripetono ciò che vedono fare dall'uomo). 2.
l'istinto inviterebbe a oziare e lasciar fare agli altri? pirandello, 7-140:
, che canta da contralto, per fare la parte d'isoletta, invece di
io sto informandomi del suo merito per fare un cambio a mio vantaggio. d'annunzio
ant. ordine che impone di fare l'opposto di ciò che in
quelle e rettamente giudicato, senza esitar punto fare elezion di consentire al vero. marino
lo più recipr.). equilibrarsi, fare equilibrio, porsi in equilibrio. -anche
6. locuz. - far contrappeso, fare da contrappeso: tenere in equilibrio,
alterasse..., perché per fare contrapeso alla potenza de'viniziani, formidabile
. rifl. (anche assol). fare affermazioni, esprimere opinioni e punti di
. rifl. porsi contro, resistere; fare impedimento, far ostacolo. leonardo
: pochissimi seppero al pari di lui fare quella giusta dispensazione di lumi dall'una all'
i iambi e'corei son disus. fare, costruire contrappunti; suonare, come il
sette calami dolorosamente contrappunteggiando, per fare il suo canto più alto vi sparge quanta
e cantando forma passaggi e contrapunri di fare stupir la terra e 'l cielo. d
e il freddo non avevano a che fare coi reumatismi. 2. ant.
. pucci, ix-392: tu hai saputo fare, / ch'a'mie comandi non
, acciò il nimico non abbia forse fare scandolo. f. f. frugoni,
moravia, vili-14: adesso, invece di fare quel solito, caro viso lievemente velato
giudicherebbe che abbiamo posto ogni studio a fare ogni cosa contraria a quello che cristo
mangiare cibo umano, non bestiale, e fare atti umani, gli sarebbero difficili per
giudicarono, che quello che a lui fare non si poteva, ma si doveva,
sono stato dubbioso e sospeso se dovevo fare la presente interpretazione e comento de'miei sonetti
in cuore [maddalena] di volere fare contrario a tutte quelle cose, ch'ella
lo podete, si vo piace, fare, / ché sete deo ed omo però
alla genuina testimonianza dei documenti si deva fare. contrastanza, sf. ant.
fronte, resistere, cercar di impedire; fare opposizione, ostacolare. - anche al
travi inclinate del cavalletto. 8. fare riscontro, corrispondersi. baldinucci, 70
m. villani, 1-9: per fare la vendetta ludovico re d'ungheria,
, quest'ha [la boria] fatto fare, / in quel cambio, d'
non si può considerare che avanzo possano fare i mercatanti toscani dal venire i levantini
degli otto soldi non volle saperne di fare le scale... perché aveva contrattato
non annoiarsi a sentirli, va a fare un giro insieme a me!
incapaci di contrattare, e quindi di fare il commercio, sono gli interdetti,
mano dei poveri] è capace di fare in un mese cento e mille contrattazioni,
contrattempismo, sm. raro. il fare le cose a contrattempo, nel momento
mia naturale dabbenaggine, e non volessi fare a otta a otta de'contrattempi con certe
. pellico, ii-65: presi a fare per due giorni il burbero, immaginando
persone si impegnano a dare, a fare o a non fare una determinata cosa;
dare, a fare o a non fare una determinata cosa; lo scritto in
cui ima parte riceve un vantaggio senza fare un corrispondente sacrificio, e l'altra
questo michelagnolo, dicendo che non poteva fare, essendo per contratto obbligato al duca
accordo elessero per ottimo rimedio col conte fare nuovo contratto; per lo quale contratto
o indirettamente per mezzo d'altri facesse fare, ovvero aiutasse o tenesse di mano
la contravvenzione. -contestare una contravvenzione: fare constatare (da parte di un agente
sacerdoti, e nell'altare del cuore fare a dio sagrifizio di laude, e di
stato, cioè da noi contribuenti, per fare il dizionario. ojetti, 1-68:
: i quali [popoli] abbiano a fare guardie e contribuire alle spese del detto
, 35: e a far fare le predette cose vogliamo che siano tenuti
e similmente che 'l detto officiale faccia fare la detta contribuzione. guicciardini, iv-296
, 4-1-377: scorgendo le contribuzioni fattegli fare a forza per la guerra, spendersi da
gli uomini, o che si debbon fare da tutti gli uomini mentre che il mondo
del signore assoluto aveva in fondo il fare vacillante e contrito d'un generale che capitola
che la vostra lettera m'ha fatto fare l'esame di coscienza e anco un tantino
dalle contrabbatterie e dalle sortite che possono fare i difensori. davila, 722:
, 191: in tal caso si possono fare per di dentro le contraccasse con traverse
sì per le controfinali o protoniche è da fare un'importante osservazione. noi vediamo che
a servire i poveri; e non vuol fare instro- mento a instanza di quegli,
buoni e stimabili, sarebbe stato di fare un contromanifesto, e confessare i libri per
di marce e di contrammarce, fa fare a venti, o a venticinque mila
subito li di dentro cominciomo a cavare per fare tre contromine. boterò, 3-89:
oltre, o gli forzavano a fare un riscontro, o contrammina, per
pratica con uno eccellente legnaiuolo e fece fare una statua de la grandezza che ella
: attendeva intra tanto il viceré a fare mine a frusolone, e quegli di dentro
, perché non s'incontrerebbono mai a fare sventar le mine. = deriv
i-iii: usavano [gli antichi] di fare avanti di persuadere la controparte che non era
neppure nei suoi rapporti con me. fare un'altra nota o di semplice citazione o
. guerrazzi, iv-42: smetti da fare il nerone; ad altri grugni,
. -carezzare contropelo, a contropelo: fare carezze passando la mano nel senso contrario
le mine, o pozzi, ed in fare i contrappozzi e fogne, per estrarre
ravvedimento e pentimento, e si mise a fare la contropropaganda; senonché il séguito che
]: alla proposta del monti potevasi fare una controproposta calzante, di correzioni agli sbagli
; ma socrate ha il diritto di fare ima controproposta. = comp.
quattro di loro, non avendo da fare altro, si mettevano in contemplazione dei
gozzi, i-261: alla satira che potrebbe fare il pregiudizio o la malignità sopra una
: son pochi gli attori che sappiano fare la controscena, perché non badano che
venire delle controserenate cogli archibugi, nel fare de'festini da ballo e delle cene
controsservare, tr. (controssèrvo). fare, espri scopo di garantirne
la forma che si desidera, si puoi fare un'intelaiatura, ossia intrecciamento di pali
contrastampare), tr. disus. fare una controstampa, riprodurre, imprimere di
, della qual cosa non si può fare controversia veruna; ma che penasse un buono
calvino, 1-470: si limitò a fare un gesto orizzontale sfiorando il piano del tavolo
, mettere in discussione, in dubbio, fare di qualcosa oggetto di confutazione.
come una torre fortissima, in cui puoi fare che la gloria di cristo non tema
contravviti, e tant'isole filippine da fare storpiar le mani, e controvòglia (
in dispetto suo maggiore, e niegagli di fare l'onore o servigio che per ragione
o servigio che per ragione gli dee fare. dante, purg., 3-136:
c. bartoli, 1-127: potrai fare più e diverse porte, per le
di contagione fu mandata al lazzaretto per fare lo spurgo, e la contumacia.
confidente, affettuoso, ma non posso fare a meno di dirti che non sempre
villani, 1-44: catuno intendeva a fare i fatti suoi, dimenticando le cittadine contenzioni
acordo di puro e di buon animo di fare conpagnia insieme in vignone questo dì lunedì
v-202-113: d'altra parte ti volemo fare asapere d'i convenentri di toscana; che
... fei proponimento / di fare un ardimento, / per gire in sua