delle lepri, / se non vuoi fare un dì fumo, e baldoria / d'
accomodato pel dì delle feste col servirmene a fare una baldoria per cuocere una frittata alla
ebbe un'idea luminosa che avrebbe dovuto fare la fortuna di un artista, se
femminaccia, s'era messa anche a fare, con quel degno nipote, l'incettatrice
fascismo non c'è più nulla da fare? che è inutile tenere in piedi un'
stupido, basoso... e fare il baseo vuol dire fingere di non
parole e la servitù non avevano potuto fare, lo farebbero i doni. mattioli [
il signor alberto ci favorirà di fare un piccolo banco. g.
: parlava basso e rapido perché voleva fare a te solo il dono di quello che
lo sforzare i più che non possa fare. / ché se per tuo conforto /
di casa la bassa e semplice moda per fare un vestito secondo le misure già prese
i dodici apostoli d'argento ch'egli fece fare, furono sculture molto basse e fatte
ziere di ferro. io l'ho veduto fare a milano, e fannole e'fanciulli
basso e non ha più soldi per fare la livrea nuova. ma è sempre stimato
lasciati alcuni beni, che la ne potesse fare alto e basso come le piaceva.
. nievo, 382: essi possono fare alto e basso come loro aggrada. de
assurdo: il basso, che per fare disperare il tenore pareva nato apposta,
; e in questi si può con ragione fare il piano, i casamenti, le
, come la stessa pittura suol fare, e restrignendo gli angoli, e smorzando
la quale per maggiormente onorarla gli fece fare un tabernacolo di legno per chiuderla con
ovvero lasciasi imbastito così, per poter fare della roba altro uso al bisogno. per
, gli resta ancora una cosa a fare, la più dolce di tutte, cioè
, la più dolce di tutte, cioè fare una buona azione. 3.
144-138: tu lo meriti molto bene a fare sì fatte cattiverie nella mia corte.
riprendere a ciascuno che ciò disidera di fare. leggende di santi, 3-252: nel
impresa; perché, se ei sapessero fare questa cattività con prudenza, sarebbe impossibile
sono che, etiam avendo facilità di fare male, fanno bene, e tutti gli
pavese, 4-247: che cosa si poteva fare per lui? « niente » bisbigliavamo
iv-78: avrei voluto... fare per questo giorno... un pranzo
. guicciardini, 253: a volere fare giudicio tra governo e governo, non
non dubito punto di non avere spazio di fare il più bel tratto che si facesse
sentimento, se ne astengano per non fare, come si dice tra noi, una
cosa ci vuole. non si possono fare cattive figure. bisogna pensarci prima.
a peggiorare ogni dì, non credo potere fare meglio che fare a modo d'altri
, non credo potere fare meglio che fare a modo d'altri, e volessi dio
buzzati, 1-166: cominciava pure a fare freddo. un vento cattivo saliva dal
suo fratello, qualunque causa a ciò fare li movesse, in tutti i modi,
per tutto; e se vagliensteino vorrà fare il bell'umore, saprà ben lui farlo
vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare gli altri, si dice:
nei miei cenci di quel tempo, vorrei fare di me qualcosa di meno peggio
. pass, di capire 4 catturare, fare prigioniero '), che assunse il
al detto palagio a raccomandarlo, e fare scrivere la cattura, come è d'
, e, per mezzo del dottore, fare intendere al podestà ch'era il caso
in cattura. 2. il fare prigioniero in guerra (truppe, navi,
inseguita. catturare, tr. fare prigioniero (un malfattore per consegnarlo all'
.. ». 2. fare prigioniero in guerra. plutarco volgar.
[s. v.]: 4 fare il caudatario', in generale, chi
-esser causa che (di): fare in modo che, determinare il fatto
questa autorità, e'non l'ha a fare senza giusta causa. bruno, 82
393: le ragioni che vi invitano a fare così onorata espedizione sono tanto chiare e
-fare la causa di qualcuno: favorirlo, fare il suo gioco. cuoco,
perché allora tanto valeva ritirarsi a calùmi e fare la concorrenza all'avvocato anacleto mancuso (
solenni cautele che i detti uomini poterono fare, e fecionli popolani e contadini,
cautela, di questi due processi, per fare aizzare il popolo contro a loro.
colui che sapeva avere in breve da fare quel che poi fece, volse servirsi di
e innocente che io le avessi veduto fare. cautèrio (cautèro),
, 5-74: che se avessero a fare un cautero, / il farien n'una
sé e altrui, essendo presuntuosi di fare quello, che non possono e non sanno
, che non possono e non sanno fare. boccaccio, dee., 2-5 (
1-166: non appena gli aveva sentito fare quel nome,... si era
in certi determinati rapporti. -dare, fare cauzione: farsi mallevadore. -cauzione di
loro ufficio giurare di bene e lealmente fare il loro ufficio, e dare idonee
, quanto il papa gli dice voler fare, e in effetto entri come mallevadore
potrà esser presente vi mandi ambasciatori per fare la promessa e dare la cauzione. davila
sarpi, i-192: alla proposta di fare la guerra a'luterani, rispose esser
, e ciascuna fuggendo / andava a fare a sua cava ritorno. crescenzi volgar.
nostre, in una cava che fa fare a san francesco a ripa, ha ritrovato
il dittatore... ordinò di fare una cava che andasse alla rocca dalla
sf. ant. solo nelle locuz. fare giocare a cavalca: gioco infantile consistente
per beneficio di tutti parea loro di fare una lega e una taglia di duemila
,... leggere e scrivere e fare una ragione, che se un mercatante
. machiavelli, 6-7-473: deliberarono di fare questa notte passata una cavalcata, per mostrare
, pervenuto a cavallo; diretto a fare scorrerie a cavallo. a.
gloria. -armare, creare, fare cavaliere: conferire il cavalierato.
villani, 12-90: fecesi il detto tribuno fare cavaliere al sindaco del popolo di roma
potere tener qualche istato, lo fece fare cavaliere. machiavelli, 439: il duca
cavalieri bagnati '. -scherz. fare cavaliere bagnato: sottoporre qualcuno a un
bisognerà che non soltanto v'astegniate dal fare il cicisbeo e il cavalier servente,
-fare da cavaliere, da cavalier servente: fare da accompagnatore per un certo periodo di
, 547: e mi proponi di fare il copista? -gridò il cavaliere. -a
. che possiate stare a esercitare, e fare pienamente e liberamente il detto ufficio del
di tormentargli,... ora col fare mine e trincee, ora col far
in gran copia, e buone, fece fare un condotto simile all'altro. b
si vede sullo schermo una vecchia signora fare una capriola all'indietro -e il fuggi fuggi
buonarroti il giovane, 9-658: e fare srugginir quell'armi vecchie, / ch'appese
secondo il costume che s'indossa nel fare equitazione. calvino, 1-284: era
con agilità; chi si dà da fare con eccessiva premura intorno a qualche importante
4. locuz. essere, fare come le cavallette, peggio delle cavallette
con lor cavallette e sopravventi / fan fare gli altri. 2. marin
. 4. locuz.: fare cavalletta o una cavalletta: beffare,
che egli non aveva inteso mai di fare una cavalletta agli amici e altre cose
poi allo scendere traboccò, in modo che fare un tombolo. 2. elemento
poiché così pistofilo ha concertato di dover fare, intendete? tommaseo, ii-391: sopra
arme ordinaria di fiandra, che poteva fare un numero di duemila cavalli. botta
è in questa isola, la volle fare pigliare, e mandowi due baroni con molte
né dicendo ciò che non si dee fare né quello che non si debbe dire
.: rimproverare aspramente (come potrebbe fare un maestro con uno scolaro).
passarono sanza che quegli vi potessero fare alcuno rimedio. d. bartoli,
per vivere, nei primi anni, dovetti fare i mestieri più vari:..
latino a cavallo: essere costretti a fare qualcosa contro la propria volontà e i
dicendo tra l'altre cose: cosimo vuol fare il latino a cavallo.
discorra, di mangiare. lasciatemi almeno fare come il cavai del ciolle, che
indurre qualcuno con malizia a credere, a fare o a dire qualcosa per la
riceva danno e beffe; indursi a fare, dire, credere cosa impossibile,
disgrazia, in più paesi / ho a fare il cavalocchio, almen vorrei / farvi
; e il medesimo vid'io già fare sopra uno renaio d'arno. grandi,
là, per più faccende ha da fare in quelli paesi. la più importante è
. davila, 1-5-9: essendosi convenuto fare tre tagli nel braccio per trovare la
che conveniva, come sincero scrittore dee fare, alcuni dei contrari alle parti sue
per trarne l'acqua, fu fatta fare una tromba da chi forse credeva, ma
re, senza cavarsi il cappello, né fare atto alcuno di riverenza, e andò
il sindaco pei suoi fini, e fare il gallo in paese. alvaro, 7-72
: crescendo giornalmente più il desiderio di fare a michelagnolo, e lodovico non potendo
che salomone né aristotile non lo potrebbe fare... allora il mugnaio, pensando
accettar gli inviti, a la difficoltà del fare partito. sarpi, 1-8: questo
, di spesa, di necessità: fare in modo che qualcuno non debba subire
a servire i poveri; e non vuol fare instromento a instanza di quegli, né
! ma qui, che cosa posso fare? quando ero lassù, nei peggiori momenti
icché voleva dire. -cavare sangue: fare strage. bocchelli, 12-305:
, per cavarselo dai piedi, avesse voluto fare un'allusione, veramente poco gentile,
..; c'è da fare il cavaticcio per il canneto, da seminar
. neri, 1: quando si vuol fare un cristallo di tutta perfezione e bellezza
di persone perite in quell'acque a fare le cavazioni. lorini, 77:
respirare, l'odorare, e 'l fare per quelle cavernette la purgazione del cerebro
cioè, se vuoi, mi puoi libero fare. -mettere la cavezza al collo
alla gola di qualcuno: costringerlo a fare qualcosa. varchi, 24-10: non
secondo el parer mio, è il fare un circulo con quattro cavicchi di ferro,
2. legno rotondo, appuntito per fare buchi nel terreno, ove piantare o
si allargano i legnoli dei cavi per fare le impiombature. j. tecn.
[in una tavola], puoil fare. crescenzi volgar., 5-18:
: si buttò a corpo perso a fare il procuratore, prendendo a difendere le
cavo di gesso sopra; e volendogli fare il detto cavo, bisogna ugnere con
. vasari, iii-517: gli fece fare un modello d'un crocifisso, che era
o gesso o cera o altra cosa per fare statue o altro lavoro di rilievo.
betto arrighi, non volendo esser fatto fare nella malattia sua,... n'
padron cipolla aveva la superbia di non voler fare il sindaco neanche se l'accoppavano.
, si dice quando si torna a fare una prova che già riuscì male la prima
della morte. giusti, 2-146: vo'fare un lascito / nel testamento / d'
: benché questo cappello ci abbia che fare quanto pilato nel credo 0 quanto i
non si conoscevano, e continuavano a fare i cavoli loro, ognuno per conto
con i ciechi: avere a che fare con persone sciocche. allegri,
palla. falconi, 1-28: per fare cazze per caricare pezzi, se li deve
pugno chiuso. -fare a cazzotti: fare a pugni. -anche al figur
4-95: la prima cazzuola per incominciare a fare il muratore dovette prestarmela mio zio il
, quello ch'egli aves- sono a fare. sassetti, 80: sarebbe tanto a
! non mi dare o non mi fare tante caccabaldole... dicesi ancora '
tose. chi si dà un gran da fare senza combinar nulla. lippi,
visto prima lavorare a servitori, e fare tante carrate di grano, tante di meliga
-cuocere i ceci senza ranno: darsi da fare senza ottenere nessun risultato. buonarroti
-star sul cece e sul galante: fare il bellimbusto. baldovini, 2-82:
, che... egli si voglia fare degno dello inferno? capellano volgar.
..., si misse a fare tumulti in roma contro al senato e contro
accrescimento de lo stato tanto dir e fare, che per mezzo di quello divenisse
più presto a cedere che a volere fare cimento se tu puoi fare o no quello
che a volere fare cimento se tu puoi fare o no quello di che tu minacci
, ma a cui nulla più si poteva fare che cedere. colletta, i-175
balenò 11 sospetto d'avere a che fare con una donna di quelle che si
ceduto ad una cognata per venire a fare da balia in casa della contessa.
mi giova, / se 'l mio ben fare in util d'altri cede? bandello
, al marito tocca ad andarsene, e fare un atto simile al cedo bonis.
da voi in bologna, mi doveva fare venire la ciedola di mia mano io scrissi
1-204: avendo il cedro desiderio di fare bello e grande frutto in nella sommità
frutto, cresciuto, fu cagione di fare declinare la elevata e diritta cima.
il cui mestiere non è certo di fare versi, divenne quasi lirico narrandomi il
odore di limone; usata in farmacia per fare varie acque antisteriche. chiamata anche
vena cefalica. baretti, 2-370: fatevi fare de'buoni salassi dalla vena cefalica nel
o voi pensate, / non posso fare » e finge il schizzinoso. / marfisa
un poco più forte che e'non soleva fare. = deriv. da ceffare
uno sdrucciolo e smucciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. indi, afferratomi
un piglio e con certi ceffi da fare spavento e ribrezzo. nievo, 126:
in modo ostile, con avversione; fare il broncio. firenzuola, 657:
380: non lasciano questi governatori di fare ceffo a chi va notando gli andamenti
cose, che noi non usiamo di fare in celato nelle nostre cellette. cantari
, o tubo binoculo, inventato per fare più accuratamente le osservazioni delle stelle sulle
innocenzo celebrò generale concilio a roma per fare passaggio oltremare al soccorso della terra santa
d. bartoli, 32-155: può fare di manifesto inganno la costrut- tura della
necessaria la celerità del risolversi e del fare. straparola, 8-3: determinai dirvi alquante
dette cose, pregandola che gli piacci fare celeremente quella deliberazione, che giudicherà migliore
di qualche bel colore, però che volea fare una cioppa da barons. lo ritagliatore
mie'cari, elle son cose da fare impazzare, e non fo celia. manzoni
. contro di essi, non poteva fare niente, e gli andava via la
celiare. 2. non celiare: fare sul serio. nievo, 711:
essere stamani in una cella, e voglio fare il pazzo e lo imbriaco.
famiglia, per dio, ha diritto di fare sciopero. b. croce,
è largamente usato dai montanari per fare ciotole, scodelle, cucchiai,
-ficium, deriv. da facère * fare '): come opificio, pastificio,
: chi [si diede] a fare un mistiero, e chi un altro,
... siano tenuti e debbiano fare cena, carità e pasqua, il giovedì
po'scherzato / qui col padre per fare ora di cena. -guadagnarsi la
spia del mio cenino che disegnavo di fare a certi amici questa sera medesima.
2-32: i capitani... feciono fare comandamento a tutti i conestabili delle
spender de'baiocchi a centinaia / per fare alla consorte il trattamento, / lo
lippi, 7-29: cosa, che fare in oggi non si suole, / perché
-forbirsi con i propri cenci: fare da sé, senza chiedere l'
quale è stato versato il ranno per fare il bucato. -anche: residuo di cenere
aveva bello e smollato i panni per fare il bucato e gli aveva già inconciati
voce si chiama per l'arte, il fare una cenerata. soderini, ii-81
spezzasi la scoltura, i maestri da fare i sanitri e la polvere vanno in
di cenere che s'è adoprata per fare il bucato. 2. grosso
2. grosso canovaccio usato nel fare il bucato. tommaseo [s.
col braccio, con il capo, per fare intendere qualche cosa senza parlare. -a
arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno: / per ch'io
in tutte le cose che aveva a fare. savonarola, 5-30: dà loro
dalla povertà del nostro ingegno obbligati a fare. gozzano, 202: ci si
tr. (censisco, censisci). fare il censi mento; inserire
tari all'anno. allora si misero a fare il conto sulle dita di quel che
l'avevano dissuaso a una voce dal fare quel passo compromettente. non già che
dei rinfrescatoi, il quale, nel fare d'una gamba di finocchio e d'un
le quali si suddivisero come sogliono fare le famiglie. = voce dotta
: vuotai la cassetta e cominciai a fare il conto. c'erano centesimi e
alvultimo centesimo: indica estrema meticolosità nel fare i conti, grande scrupolo nel pagare
di principio, solo per non fare armadura. tommaseo [s. v.
quella inpresa che voi avete presa a fare è più difficile e pericolosa che voi
: e ricordatevi che voi avete a fare con uno uomo il quale si difenderebbe
cicatrizzava la carne meglio che non potesser fare dieci medici e cento impiastri. 5
pel consiglio del cento, lo stato usava fare qualche intelligenzia particulare in compagnie di
volgar., i-115: chi elegge di fare li piaceri dello amore, merito riceverà
ruota, un'elica: equilibrare, fare in modo che il mezzo venga a trovarsi
[s. v.]: per fare un divelto, o scasso, tol-
ma, quando fu per aprire bocca e fare all'a bate quel ragionamento
signorie armate col ceppo e mannaia per fare giustizia. ser giovanni, 22: e
nella mia patria vignola io vedea ciò fare in casa mia nella notte precedente al
in fronte, la quale nerone offerse di fare a sue spese. carena, 2-72
-mettere insieme il ceppo e la mannaia: fare un brutto accozzamento di cose.
di segovia: molto pregiata soprattutto per fare candele. giusti, i-391: in
. 9. locuz. -avere, fare il volto di cera: impallidire (
palo, come dicono che si facesse fare ulisse, per istar duro al canto delle
ciò, essi hanno apparecchiato quanto può fare di bisogno ad una bottega di caffè
dire che con sottilissime candeluzze si possa fare così belle e naturali imitazioni. d'annunzio
segue in far buona cera, e fare i pasti golfi, ed io pappo per
gioia e simpatia, - anche: fare accoglienza. abba, 1-120: questi
è sattisfatto, perché abbiamo autorità di così fare, e a voi vale come se
alla cerca: andare in perlustrazione, fare la ronda. dante, par.
giro sul carro, che veniva fatto fare ai condannati (ed era di percorso maggiore
ogni tanto poi [i carabinieri] per fare i zelanti in faccia ai loro superiori
inedite, 1-203: noi vogliamo in prima fare qui la santa quaresima, e visitare
cérchi). adoperarsi, darsi da fare per trovare o ritrovare (una persona,
bene per ordine. 14. fare indagine, inquisizione; chiedere di qualcuno
. -cercare briga: darsi da fare per trovare un'occasione di lite,
di bocca quello freno che lo può fare procedere moderato. -cercare il male a
ower dei fichi in vetta, a fare incette / ghiribizzose. -cercar nodi nel
chi cerca trova: chi si dà da fare per trovare riesce sempre a ottenere ciò
, riposa / della lunga fatica, non fare violenza alla terra. 2.
natura si vendichi con quelli che voglian fare miraculi,... e quelli che
12. stor. giro che si faceva fare al condannato a morte intorno alle mura
dai quali si ricava il legno per fare cerchi. = deriv. da cerchiare
, 7-65: nella legione così è da fare il promovimento, che tutte le compagnie
alloro] a coprire i muri, fare cerchiate a prospetti di verdura, soffrendo bene
a morte: fa'quello che dee fare. crescenzi volgar., 5-12:
di lombardia e guadagnati in roma a fare alcune cose certi danari, i quali
individuo, parve propio si proponesse di fare una singoiar cosa, poiché gli è
che io non me ne metta a fare ciò che promesso l'ho. s.
. -bruciare, bruciarsi le cervella, fare, farsi saltare, sparpagliarsi le cervella
panciatichi, 247: cosa che ha da fare impazzare il povero foppa; perché fu
di giornale italiano a parigi. volevano fare: avevano già tanto danaro da mantenere
a piangere: ella singhiozzava come potrebbe fare una persona. serao, i-858:
14-449: ha continuato... a fare sul suo giornale un'elevata e poetica
caricatura. 2. rifl. fare accertamenti, accertarsi; informarsi con cura
* cesellare in cavo ', è il fare sgusci, sgolature, e altri simili
cesellare in rilievo ', è il fare col cesello bastoncini, perle, orli,
e con il martello, pensando di fare più bello il tuo basso rilievo.
dopo l'ultimo predicozzo, li lasciava fare, vedeva cadere i capelli sotto le
lana mi perseguitò in tutto quanto potè fare il peggio, e con accusarmi alla
con l'ausiliario avere). smettere di fare qualcosa, desistere da un'impresa,
a me il dispiacere di forzarti a fare per cerimonia ciò che non faresti di
vergogna -soggiunse orlando. -che pregare! fare, fare bisogna! -gridò il vecchio
orlando. -che pregare! fare, fare bisogna! -gridò il vecchio conte. carducci
: che cessi iddio che mai io pensi fare ingiuria al signor tuo marito, amandomi
cessa ch'elle non possano chiarissima dimostrazione fare, che di piccolissime e poche cose
che tenere forte questa cessione di non la fare, doverebbe far correre vostre signorie sanza
la palla. 9. locuz. fare il capo come una cesta a qualcuno
attenete altrui nulla; credete voi fare a me come voi faceste alla biliuzza,
torte; ed il simile si potrà fare de'citrioli. forteguerri, 23-31: ei
, che, per non saper che fare, s'innamorano, voglion maritarsi, e
in tutti i tuoi fatti ch'ài a fare con altre genti, d'avere a
con altre genti, d'avere a fare con uomini beneavventurati e che abbiano ventura
. in parte, che avendo voluto fare quello si poteva per la nostra gente,
. guicciardini, 259: bisogna che a fare questo effetto concorrino in uno medesimo,
pecuniarie per queste cause, non si poteva fare senza ricomprar gli uffici venduti da leone
le parole: -e'se gli potrebbe fare qualche giarda e farnelo più savio per
virili che non per questo mancheranno di fare quello che sanza eterna infamia non possono
quello che sanza eterna infamia non possono fare el contrario. -in men di
; / e s'io ci posso fare alcun rimedio. ariosto, 5-82: ognun
, che, e come si avesse a fare ciascuna cosa. tasso, 6-i-22:
sapeva che si dire, né che si fare. marino, vii-395: che giova
32: allora darai molto che fare alla invidia. m. villani,
vasari, iii-141: non avendo più che fare a pisa, si condusse a lucca
gentilezza de'sentimenti. -aver che fare: frequentare, trattare (una persona
il battimano, quando s'ha che fare con dante, a dir vero,
comprendevo sempre meglio con chi avevo che fare. e. cecchi, 6-254: io
parlo di giovani coi quali ebbi che fare, che si dedicavano alla letteratura, alla
, iii-42: -ma se non posso fare a meno! ho bisogno di denari.
a che? (rar. a che fare?): a quale scopo,
bartoli, 1-165: ed a che fare racconterò io più i portici, i
: il dottore... voleva fare le quistioni dell'imità dell'intelli- genzie
tu sei ancora giovane; che, vuoi fare la monaca? de'lanuti, degli aventi
poi l'ho fatto, / pensando fare a te piacere e utile. / -che
cosa (nella locuz. dare, fare non so che cosa per, che
dura e callosa coscienza, che possono fare che male che vogliono sfacciatamente. berni
dichiarative (dopo locuz. come: fare bene, fare male, far
dopo locuz. come: fare bene, fare male, far piacere, ecc
locuzioni come: badare, procurare, fare in modo; chiedere, pregare, esortare
, esortare; impedire, evitare, fare a meno, ecc.): è
che incerto, che sproporzionato assegnamento possa fare sulle proprie forze. goldoni, iii-8
compagni, 1-6: ma o che fare non lo sapessono, o non potessono
festa di pentecoste egli sarebbe andato a fare una campagnata co'suoi parenti. manzoni,
: ma pensa quante cose avresti potuto fare, se non ti fossi chiuso giorno
sull'andare di pindaro, che per fare anche un po'di grecarello intitolai teleutodìa.
fiume che naturalmente scorre in giù, fare al suo principio tornare per quella via
il dolore per sentinella come ora pareva volesse fare la figliuola. -chiudere la
-chiudere la porta ai mali: fare in modo di non soffrirne.
desse le borse per impedire di fare l'elemosina). bencivenni,
potessono trovare, e nuove edificazioni fare. = comp. dal pron.
in tanto, perché aveva molto da fare: dissodava la chiusa, strappava vecchie
fu palese agli ubaldini la cavalcata che fare si doveva. 2. copertamente;
e calcina tanta, che arebbe servito per fare un chiusino da colombi malvolentieri. serdonati
troppo, non c'era niente da fare. che disperazione fu riportar verso il
quelle che chiudono l'irrigazione, o a fare un chiuso dove l'acqua passava.
perché il medico non ci arà che fare ». lorenzino, 89: tu
nostro arcivescovo... quando può fare star a dovere un di questi prepotenti,
.. / usi [una fante] fare amorosa ogni due sere. tommaseo- rigutini
ciaba2, sm. chiacchierone. — fare il ciaba: il saccente.
arte tua di cucire ciabatte e fare calzari. m. franco, 1-55:
ciacco... vale porco, dal fare con grugno ciacche ciacche, in mangiando
invar. tose. chi si dà da fare a chiacchierare a sproposito, senza
pananti, i-375: e malamocco possa fare il ciaccia. = deverb.
e ciacciare, che significano intraprendere a fare checchessia senza considerazione, capacità e sperienza
, e ci crediamo di essere, di fare e di brigare, e invece il
-a). chi si dà da fare in modo inabile e senza ottenere nulla;
ojetti, ii-824: non bisogna fare di questa ciacolante cità veda romana
le cialde: non avere nulla da fare. g. m. cecchi,
ora. e me sono scordato de fare collazione, ch'è peggio: benché madonna
/ e dietro un tarpano / da fare il panforte. collodi, 369: indovinate
ciambelloto '. 2. locuz: fare, prendere la piega il ciambellotto,
inciampichi. 2. locuz. fare un ciampicone: inciampare all'improvviso,
cianca di dietro a una cantonata vogliono fare lo stesso. pasolini, 3-18:
boccalini, i-161: nell'artifizio di saper fare la cianchetta agli emuli loro, per
per tenere a bada, e intanto fare il fatto suo; si vende ciance per
oziosi, e io ho molto che fare; dicono male i ciancioni, e io
cecchi, 1-2-55: eh e'bisognerà ben fare il simile / a questo ciancionaccio.
facendo la veglia come si deve fare. = comp. di ciancioso
s. v.]: linguaggio, fare cianésco. carducci, iii-24-156:
. e intr. (cianfrùglio). fare un lavoro male, in modo confuso
che favellare, ma per non aver che fare. d'annunzio, iii-1-487: che
favellare, ma per non aver che fare. saccenti, 1-2-288: barbion ciangotta
e ci crediamo di essere, di fare e di brigare, e invece il mondo
e non c'è più niente da fare. panzini, iv-134: 4 ciao
favellare, ma per non aver che fare. f. f. frugoni,
dunque vedete che magnifica passeggiata si possa fare per 1000 franchi: c'è da compiacersene
, 16-vii-360: un galantuomo non può fare il maggior dispetto alli malevoli, che
. ciarlatanare » intr. dial. fare il ciarlatano. nomi, 3-8:
di contagione fu mandata al lazzaretto per fare lo spurgo e la contumacia. leopardi,
: io compiango quelli che l'hanno a fare coi ciceroni e coi servitori di piazza
. -ame. ciarpare, intr. fare male molti lavori, abborracciare.
. ant. che si dà da fare confusamente, senza combinare nulla di buono
despregiare / altrui, più ch'altro fare. g. cavalcanti, ii-450: era
, bonagiunta, di noia rimondo / di fare piaciere a li buoni tutti pari,
buoni tutti pari, / e sa'lo fare me'c'ommo si'a esto mondo
aretino, iii-137: imparino l'arte del fare l'amore da voi, imparinla
, iii-499: disegnò per sua santità di fare un ciborio del sagramento, di bronzo
. grazzini, 4-343: s'intende fare delle curatelle e de'colli, cibrei
luogo loro. olina, 57: per fare che le quaglie di dette gabbie stian
cicalecciare, intr. (cicaléccio). fare cicaleccio, chiacchierare in molti.
: ma i'non vo'stare a fare un cicalio; / insomma, son chi
cicatrizzava la carne meglio che non potesser fare dieci medici e cento impiastri; sul
. -voglia di ciccia: desiderio di fare un lauto pasto. nieri, 213
rotoloni menando altre coppie nella rovina a fare un monte di vestiti e di ciccia sudata
che non si ha il coraggio di fare, con l'intento di trarne profitto
: io compiango quelli che l'hanno a fare coi ciceroni e coi servitori di piazza
goffi sali e impertinenze vili, / per fare i perspicaci e i ciceroni; /
« eri ». 2. fare il ciciricì: bisbigliare. = voce
intr. [cicisbèo). disus. fare il cicisbeo, il galante con le
cicisbeatura, sf. disus. il fare il cicisbeo. i. nelli
bisognerà che... v'astegniate dal fare il cicisbeo e il cavalier servente,
: sono il tipo meno adatto a fare il cicisbeo da spiaggia. 3
ciclopea ', per dire 'fare alla palla di imo = voce
e la bellissima ama- rilli / per fare il gioco « de la cieca *.
disputa. 11 meglio che si potesse fare, era di risolverla alla cieca,
cantar di cieco. varchi, v-52: fare un cantar di cieco è fare.
: fare un cantar di cieco è fare... una filastroccola lunga lunga,
incominciò a guardare la niccolosa e a fare i più nuovi atti del mondo, tali
terrebbe? -essere due ciechi a fare alle bastonate: discutere a sproposito di
persona che si fa molto pregare per fare una cosa e che, quando si
uno, che si faccia molto pregare a fare una tal cosa, mostrando non voler
. -mangiare con i ciechi: fare il comodo proprio. boccaccio, dee
cavolo coi ciechi: avere a che fare con persone sciocche, ignoranti. allegri
fagiuoli, 3-5-236: teme ciascun di fare il bravo meco, / per non provar
maladicerei, se senza danno di me fare lo credessi. getti, iv-54: e
co'sassi. fagiuoli, 1-77: lasciate fare a me. orsù io vò a
contrario di ciò che spesso usano di fare cert'uni, che ogni loro bagattella
gli antichi; badiamo ora di non fare a rovescio. nievo, 142:
cielo: per rafforzare il proposito di fare (o di non fare) una data
proposito di fare (o di non fare) una data cosa. fagiuoli,
cielo. -rinnegare il cielo a fare una data cosa: condurla a termine
: il che fu una scala da potere fare salire la sua casa in cielo,
: quella che sei stato obbligato a fare, è la tua casa che ti copre
molce; / con un ciglio che può fare / tigri ed orsi innamorare, /
la prima cosa che si attentava a fare era quella di muovere, in carovana,
, 1-123: né si lascino di fare in più luoghi della coltivazione i suoi
.]: 'ciglionare *. costruire o fare i ci glioni.
qualche voce remota. 7. fare rumori fastidiosi con la bocca. della
, le vendette non si lascieranno a fare a miei figliuoli. varchi, v-52:
ripicco / nato da stimolo / di fare spicco. borgese, 1-349: ucciditi
sorte, tanto piccoline che se ne può fare un boccone dell'ima come si fa
181: neuna persona debbia celendrare né fare celendrare alcuno telo di sendado in del subbio
e coglie tutta la cima de'fiori per fare ima bella ghirlanda. boccaccio, vii-6
eccelle in tutto ciò che intraprende a fare. -cima delle cime: persona di
6. locuz. cimare il panno: fare della maldicenza. angiolieri, 137-5:
e cimbòtto). dial. disus. fare un capitombolo, cadere a capo in
più presto a cedere che a volere fare cimento se tu puoi fare o no
a volere fare cimento se tu puoi fare o no quello di che tu minacci.
bocca in su la bara, vorrà fare / lo spasimato. -fare un
un cimitero, un cimitero d'ossa: fare una grande strage. lippi,
iv-175: al cimurro si rimedia con il fare una coperta al capo del cavallo che
ed è perfettissimo a incarnare, o ver fare incarnazioni di figure in muro e lavorallo
perfettissimo, dice il cennini, a fare incarnazioni di figure in muro e in
gli occhi; / si ha da fare una presa, ma co'fiocchi. prati
indugiatisi senza limite non avendo altro da fare. pratolini, 9-538: ora che
. idem, iii-143: che ha da fare ella in ciò? per essere di
, artefice che bada a dire o a fare, ma non conclude poi nulla,
artefice che bada a dire o a fare, ma non conclude poi nulla. e
(per la coniug.: cfr. fare). disus. ridurre un corpo
cinis ciniris * cenere * e facère * fare '. cinefattóre, sm.
galere; e unicamente occupata a far fare, in alcuni secondi, un certo numero
panzini, iii-542: era questione di fare della cinematografia, che allora non c'
di petrolio, e come avevo visto fare in una cinematografia dai comunardi di parigi,
chiassoni e smanaccioni, non mancavano di fare un simpatico stacco. bocchelli, ii-265
. garzoni, 1-648: c'ha da fare un villan pavano con un scolar di
... è edificare in piano e fare il fosso che cigne la tua città
, e ciò ch'egli cerca di fare a voi, io farei a lui.
nessuno fa, perchè tutti lo sanno fare: correrà fuori tra i primi all'
che favellare, ma per non aver che fare. caro, 12-i-86: riebbesi tutto
di portar le lettere, e di fare i salti e le bagatelle, come
milizia, vii-356: ogni cinquanta pertiche bisogna fare de'pozzetti o bottini di tre piedi
. doni, 3-232: io vidi fare in cipro ima caldaia che v'erano dentro
, / credendomi, sì cinto, fare ammenda: / e certo il creder
né in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri.
un fuscello / di tutti a tre costor fare un fardello, / e vomegli alla
veleno, ché fanno vomitare, sudare e fare le sue cose. l.
, che alle spose novelle s'usava di fare, et era fatta di mezzo rilievo
. bartoli, 1-182: io ho fatto fare o di legno o di ferro una
petto. -stringere la cintura: fare economia. bruno, 3-904: farò
ragione sanza la quale non si potea fare ciò che fece 'l savio uomo.
conv., i- 1-11: intendo fare un generale convivio di ciò ch'i'ho
vocali e di consonanti, a ciò fare acconcie, sono ripiene. bandello,
persona in ciocca. -far ciocca: fare bella figura, ostentare sfarzo, solennità
da padrone *) e ciocciare (« fare il cioccia, ingerirsi che fa l'
alla corte d'amore e a ben fare lo mena, che se li buoni fatti
dire che... è maggiore guadagno fare alcuno valentre di nuovo, che accrescere
2. locuz. dial. fare una figura da cioccolataio'. fare una
. fare una figura da cioccolataio'. fare una brutta figura, una figura molto
1-268: essi hanno apparecchiato quanto può fare di bisogno ad una bottega di caffè
, 4-363: -come ho io ora a fare, fuligno? - fate il ciofo
vino; e vi passerà la voglia di fare un bisticcio. è meglio divertirsi che
. muovere qua e là con abbandono; fare ondeggiare, far penzolare. salvini
di qualche bel colore, però che volea fare una cioppa da barons. ser giovanni
ciaccione borioso. ecco 11 ciotta! fare il ciotta. forse da 'ciò', come
, come dicesi 'essere, fare il sopracciò '. o suono imitativo di
cavalli di schiena ebbero un bel che fare a trascinar sul ciottolato il pesante convoglio.
dell'uomo, si era dato subito a fare 11 morto, raccogliendo le zampe,
ecco che me lo risento, vivo, fare cip-cip qui nello studio. fracchia,
del signore assoluto aveva in fondo il fare vacillante e contrito d'un generale che
-piantare porri e raccogliere cipolle: fare un ottimo guadagno, un ottimo affare
sparsa di macchie (ed è usata per fare colonne, pavimenti, tavoli o altro
, / ch'io ho altro che fare. buonarroti il giovane, 9-324:
violenta ne l'odore, non graziosa per fare ombra. boiardo, 2-2-12:
nella selva. tommaseo, i-474: come fare che il verde cupo de'cipressi che
si trovò che... era necessario fare un debito equivalente alla metà in circa
: qui non si pò né si debe fare campanile, anzi debe stare separato,
se mai vi fosse venuto voglia di fare il cireolatore, ci avreste venduto l'orina
tardità del suo moto poche circulazioni potrà fare in tutto il tempo della vita del mondo
romana saccheggiando e derubando col pretesto di fare proseliti per lo scisma. = voce
circondasse, cosa po tremmo fare? 3. attorniare, far
circondare il proprio lavoro di strane cautele e fare una faccia in piazza e un'altra
la grandezza della città ch'ella volea fare. castiglione, 320: il qual [
della luna, come di necessità convien fare l'uno e l'altro. magalotti
sussistenze / cominciare a vedere, e fare un giro / di fuor dall'altre
vantaggio; e però la tentazione di fare il contrabbando e la facilità di commetterlo cresce
. giusti, 3-111: pensarono fosse meglio fare un giornale di scienze, lettere e
qui, a milano, siamo pregati di fare il giro dei vergognosi per le vie
: cfr. venire). darsi da fare intorno a qualcuno con raggiri e artifici
scopo di ingannarla o per condurla a fare o a concedere qualcosa; raggiro.
,... non possono esse altro fare fuorché un'impressione momentanea sul nostro spirito
ond'ella [pittura] si serve per fare le sue imitazioni, sono circonscriziqne di
, l'elettore non è in grado di fare una buona scelta tra i candidati di
, 2-40: diede opera di volere fare in sulmona gran festa per lo natale,
, iii-1-271: basta un leggiero invito per fare che i circostanti tosto s'invoglino di
modo, di maniera che hanno da fare con lei. tasso, ii-75: resta
perder tempo, che mi rispondiate se fare lo volete o no. v. borghini
che, secondo lui, prende a fare la voce ne'ritorni dell'eco. leopardi
col fine di costringere una persona a fare ciò che non vuole, e anche
istmo di suez, gl'impedisse di fare completa la circumnavigazione. stuparich, i-445
celebrata, quindi i doni che si sogliono fare in questa ricorrenza. ciriòla (
degli uomini privati citerne diligentissimamente sono da fare, che raccolgano tacque piovane che cag-
, per trame l'acqua, fu fatta fare una tromba da chi forse credeva,
fors'anche tali, che nulla avran che fare coll'argomento che si tratta. bar
poco dopo però commisi la leggerezza di fare una citazione latina che alberta dovette correggermi
manda a casa dell'acido citrico per fare le spremute. = voce dotta
ecc. il popolo dice * non fare trullerie, non fare citrullaggini '.
dice * non fare trullerie, non fare citrullaggini '. « = deriv
, v-275: guardate anco se vi riescisse fare impazzare affatto in tutto questo mezzo tempo
] vedere dove fusse miglior sito per fare il castello e cittadella di fiorenza.
. villani, 1-44: catuno intendeva a fare i fatti suoi, dimenticando le cittadine
suon della sua terra, / di fare al cittadin suo quivi festa. g.
in camerata, sopra la quale fece fare uno orrevole e beffo casamento, e
-cittolétto. pulci, x-1006: fece fare le bisciaccole a due suoi cittoletti.
-cìtola, eh? cìtola, che farà fare a mia figliuola de'cìtoli, dolente
tommaseo [s. v.]: fare la parte ciuchina. sostenere le più
le labbra a somiglianza di chi sta per fare atto di disapprovazione ».
due ciuffetti di peli grigi, stava a fare un conto assai difficile. palazzeschi,
, senza preamboli, si mise a fare mosse sguaiate in mezzo all'arena.
, dietro, che ce li teniamo a fare questi ciuffacci? -il giuoco delle
può dirsi entrato in zurlo / di fare in malmantile il dominamini, / e n'
permette il dir, se può vietargli il fare. baretti, 2-353: queste sono
che ei [la marmora] vada a fare il capotamburo, ma egli duro;
. 3. assol. fare il mestiere del cerretano, del ciurmatore
serpe. -ciurmare in panca: fare il ciarlatano in piazza, cercare di
dici di avere, ti basteranno a fare il viaggio. panzini, iv-140:
quasi avesse coscienza e gusto a fare quel primo bagno, il dottore esclamò:
in visita, ricercar le mode e fare mille e cento giovanili smorfie; mi compiaccio
». svevo, 3-614: avevo da fare con una fanciulla delle più semplici e
nel mezzo. -fare civetta, fare, giocare alla civetta: abbassare prontamente
fa. -fare la civetta, fare alla civetta: civettare, amoreggiare;
qual presa gelosia, non vuol più fare a civetta con la terra.
è vedova ed in età ancora da potere fare la civetta, se le venisse sì
di mano. -fare alla civetta, fare civetta: spiare furtivamente e con ansietà
i greci dicono rrapoocotrcxeiv, ciò è fare alla civetta, cavando ora il capo
cercare, con artifici, di persuaderlo a fare qualche cosa. f. d'
capo e del corpo dileggiare, e fare come fa la civetta. ed anco
civettìnare, intr. ant. civettare, fare atti di civetteria.
civéttolo). dial. civettare, fare la civetta. pratesi, 1-100:
più anziano, che si ostina a fare il vagheggino; uomo sciocco e ridicolo
. comisso, 7-64: aveva fatto fare per esperimento di future confezioni, per
adulta, avvisarono [gli architetti] di fare più stabili e durevoli le opere loro
e vivono insieme, è stato necessario fare qualcuno governatore del ben comune.
pavese, 1-10: cosa credi di fare, goffo, con la gente civile
come padre, e come non ricco, fare che io non mi lamenti e mi
nelle deliberazione quotidiane e nel modo del fare le legge, succede la amministrazione della
machiavelli, 578: né ci poteva fare altri rimedi che ammuffirli e pregarli dovessero
per esemplo delli iddii, non si credessono fare peccato veruno? machiavelli, 56:
pane bianchissimo e leggiero quanto si possa fare con altro miglior grano gentile. lastri,
e de roma., xxviii-390: fece fare una altare ad onore de dio iovis
frullava per il capo l'idea di fare il « sacco », vale a dire
, -ficus (da facere * fare '). clarinettista, sm.
un contrabbasso, e vanno popolarmente a fare un'ovazione musicale all'inglese. oriani
quella contrada, chiedeva di occuparsi a fare il maestro della dottrina; di che
, che si può indossare sempre senza fare cattiva figura (un abito, una stoffa
cavaliere capitalmente è punito, perché questo fare comandano le leggi. = voce dotta
-ficàre deriva dal lat. facète * fare '). classificato (part.
altra venire a firenze, e fatto fare pace tra loro, catuno per grazia trasse
, 579: per vincer si vuol fare ogni potenzia, / ma dopo la vittoria
: si buttò a corpo perso a fare il procuratore, prendendo a difendere le liti
anche quando paiono non aver niente a fare col clima, o ne derivano,
dice plinio, gli uomini impreseno a fare li cristeri, perocché elle col becco si
2247: si dirà nell'uso: fare un serviziale; non: fare un clistere
uso: fare un serviziale; non: fare un clistere, ma: darlo.
color clistere. 2. strumento per fare i clisteri. carena, 2-309:
gl'istessi infermi da per loro potranno fare detti medicamenti. = voce
sono grazie, le quali non si possono fare dall'ordinario. -per estens
altre considerazioni parutemi necessarie ad aversi per fare con tutte esse davanti, un intero giudizio
freddo; e il fine suo è il fare che tumido si rappigli e si
non cessa e non cesserà mai di fare alla francia. de sanctis, ii-1-130:
e di processi chimici, vennero a fare vieppiù poderosa questa classe d'industrie.
e coboldi, che si davan da fare, e al gran popolo, che non
(27): a voi convien far fare corde molto più sottili agli archi de'
comunalmente s'usano; e appresso far fare saettamento, le cocche del quale non
, tenersi pronto a dire o a fare qualcosa. fiore, 51-14: quel
battendo il medio nella palma, venga a fare scoppio: tratta la similitudine dal far
: coccare è anche queiratto che suol fare la bertuccia, quando ella spigne u
, richiesta da me si me voleva fare quel piacere, mi rispose: «
trascinato da una cocciutaggine che non ha che fare né con la speranza, né
ecc.; l'endocarpo serve a fare bottoni; l'albume esterno si mangia o
di detta noce, il quale serve a fare diversi bei lavori. pascoli,
e sì l'accarezzava. quando sentiva fare coccodè, apriva gli occhi e diceva
, 84: la mortella s'abbrucia per fare l'anti- spodio de'greci, pigliando
tante forme / che ciascuna, per fare usanza prima, / non posa e non
intr. [còccolo). raro. fare il verso proprio della chioccia; chiocciolare
voi dovevate prima di tutto coccolarla. brisa fare i discorsi della laurea! perché il
intr. [coccovéggia). ant. fare il grido della civetta, imitare
ne rimanessi incenerito. 2. fare la civetta, civettare (una donna)
quali da cocente libidine mossi, volevano fare oltraggio alla casa d'una pudica e onestissima
il sugo del seme. se a ciò fare non s'incide molto per tempo,
con la festevol coda il can volea / fare al padron rappresentanza umile / come qualmente
lunga colla coda; non ne volle fare nulla; ma volle che fusse rasente
usino male li poveri, a farsi fare coda, ed a servigio della loro superbia
tuoi cittadini. ma che io volessi fare come molti fanno, gittarmi sotto questo,
come molti fanno, gittarmi sotto questo, fare coda a quello altro, e servendo
né dicendo ciò che non si dee fare né quello che non si debbe dire,
la coda, mettersi in coda: fare la fila. manzoni, pr.
potersi spogliare davanti a un pittore, bisogna fare la coda ». 13
rondine. soderini, i-527: puossi fare ancora le botti che l'una doga entri
, disse: madonna, a me converrà fare una imagine di stagno, in
de'gambacorti. -bruciare la coda: fare un dispetto, un torto, arrecare
-e coda!: invito scherzoso a fare un'abbondante aggiunta alla cifra di un
. 20. -far coda: fare da conclusione. tommaseo, ii-27
romana. -far di testa coda: fare il contrario, cambiare di colpo atteggiamento
diavolo, alla volpe: darsi da fare inutilmente, senza risultato. buonarroti il
dalla coda: incominciare dalla fine, fare il contrario di quel che si dovrebbe.
sandracca e a tre de'suoi assistenti fare il cuor del leone, e uscire alla
, 16-67: ha mani ed ugne da fare una fossa / di cento braccia in
... cotesto non si può fare,... sempre s'intenderà per
liberarmi dall'infelicità? -se tu puoi fare di non amarti supremamente. -cotesto lo potrò
ultima dimora da cui non è lecito fare san martino o san michele, non
a tavola, in società, saper fare. -per simil. e al
. codicillare2, intr. ant. fare un codicillo; aggiungere un codicillo;
che napoleone non montava se non per fare le sue solenni entrate da vittorioso.
le resistenze e coefficienze, che ponno fare alterare qualche poco la loro verità.
veano pur notarla, o almeno doveano fare avvertiti li studiosi che in oggi chi
, che ha forza di costrignere a fare una cosa. arila, 97: dall'
azione di potestà che obbliga altri a fare o omettere un atto, accennando d'
per conseguente continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da
realizzazioni sociali e industriali (pertanto senza fare ricorso alla guerra: coesistenza pacifica)
molto buona; » per non gli fare lieti, e per render loro, come
o vero forzieri, se gli vuogli fare realmente, ingessali e tienne tutti quelli
orazione nuziale, e cogito come debbo fare: io lo penso, io l'ho
cosa. giamboni, 7-97: fare si dee il campo quadrato, o a
il momento più propizio e opportuno di fare qualcosa. dante, inf.,
levate due, ma sìe! gli potevan fare anche la manferina sulla mira: tirava
baretti, i-207: quanti coglioni nati per fare scarpe che vogliono pur far libri!
. sassetti, 56: vi prego a fare in modo che egli non s'accorga
e come di tale non ne posso fare giudizio alcuno; s'è una coglioneria,
gelli, 6-61: io mi voglio fare un poco più dalla lunga, e ragionarvi
: credo... che sia possibile fare... quanto egli propone,
pubblica opinione. pavese, 4-240: fare gesti inconsulti, assumere un atteggiamento arrischiato.
soderini, i-11: questo quando è il fare della lima e del sole,
2-32: i capitani... feciono fare comandamento a tutti i conestabili delle masnade
: dicon che salamon, quando il fe'fare [l'elmo], / al
. e vi cola ciò che può fare e dire. 6. ant
compatimento la cagione che mi movea a fare simili scenate; che altro non era se
). giamboni, 2-73: fece fare ampolle di vetro colato, dove gli
di acqua cola il ranno adoperato per fare il bucato. trattati antichi, 46
soprattutto nelle terramare in italia, per fare il formaggio. 4. ant.
proprietà privata, per farle raccogliere bisognava fare un altro cavo, e protrarlo sino
intr. lcolazióno). disus. fare colazione. s. degli arienti
vide, ce accolse graziosamente e fecene fare una polli ta e buona collezione.
che il re suo padre volea venire a fare con lui colezione. andrea da barberino
cum li mei compagni menare costei a fare collazione cum voi, e pigliarò modo che
buon'ora. e me sono scordato de fare collazione, ch'è peggio: benché
, ch'era di quaresima, da fare colazione. aretino, ii-no: i nostri
colazione. d'alberti, 217: * fare cole- zione ', talora parcamente mangiare
3-367: venuti al luogo dove avevano a fare colazione, subito pigliò l'acqua alle
due li fa abbracciare / e felli fare insieme colazione / e pane e vino e
aretino, ii-196: verrebbevi mai voglia di fare un poco di colazioncina? fagiuoli,
, poca voglia e pochissima attitudine a fare il giornalista. de sanctis, ii-1-174
non altrimenti traspareva di ciò che sogliono fare le preciosissime cose fuori d'un finissimo
la collata. salvini, 39-iv-109: il fare la suddetta cirimonia dicevasi: dare la
, collegando il volere degli uomini per fare la congiura contro a lui. m.
volgar., 1-5-165: dio volle fare tutti gli uomini d'uno uomo, a
f. villani, 11-79: potessono fare cavalcate dove a loro piacesse, salvo
arme che 'l popolo non tornasse a fare li suoi primi e celati consigli, e
« è proprio questo il momento di fare sogni da collegiale! * borbottò con
2-14: siano tenuti... quivi fare essere tre coppie di frati, se
che a nuove elezioni le urneputazione si deve fare collegialmente, come un atto del primo collegio
lettere particolari privatamente, potessero fare le addomande. di bologna chi lo propose
comunità di s. natoglia, per fare una collegiata. sarpi, i-294
quando l'arciprete gli ordina di fare il panegirico di qualche santo della
fare risposta ad ambasciadori, la quale sia d'
facilverga, 4-72: « volete sempre fare di testa vostra, e non mente
tenore. -muovere la collera: fare adirare, muovere all'ira.
le collette non s'abbiano più a fare. idem, 2-205: 'colletta '
: allorché venivano i messi regi per fare giustizia nelle città o nel contado, uno
il pubblicare una savissima legge proibitiva di fare le popolari collette. foscolo, vii-192
, e fra li spagnoli servono per fare colletti molto leggiadri. leggi di toscana,
la radice. 6. locuz. fare, lasciare il colletto: versare un
appena l'incarico di collettore sindacale. ma fare la capriola, non posso.
). accogliere in una collezione; fare collezione di qualcosa. pascoli, i-35
di documenti d'ogni paese, come suol fare in tutti li studi suoi quella nazione
visse beatamente fino a ventitré anni senza fare o soffrire interrogazioni da chicchessia. i
d'altro empirico / v'abbisogni per fare aprir ben gli occhi, / né
, fuori di casa, e non sapevo fare il nodo della cravatta. quella che
giusti, 2-204: tu se'nato a fare il bracco, / il giannizzero,
ella [la regina] non doveva fare al presente questa dimanda, per non
dati, 3-63: io credo pure di fare allungare il collo a quei della gabella
collo. salvini, v-391: « fare il collo » significa ingannare altrui indi-
. così, per esempio, si dice fare il collo a uno che giuoca,
... è chiaro quello che debbo fare... andare da quel mascalzone
il collo, vosso del collo: fare una caduta mortale. ariosto, 29-56
gallina quando non è più buona di fare le uova, le tirate il collo.
usava di dire: io posso pur fare spiccare a mia posta questo mio couicino così
collusioni che in tal modo si sogliono fare. parini, 992: io non mi
letto superiore delle campagne adiacenti, col fare delle colmate. targioni tozzetti, n-1-53:
l'altre cose egli aveva fama di fare molto bene e'colmi, e le tavole
peggio. aretino, ii-94: bisogna fare e dire il peggio che si può
in colombaia, nella propria colombaia: fare o dire cose che rechino danno a
, 1-125: nasostorto si mise a fare il burattino, con gli occhi stralunati
. 2. pietra usata per fare la calcina (già conosciuta dagli antichi
: dura, spugnosa, usata per fare calcina (cfr. colombina2).
alla calcina, dico che si debbe fare di duro sasso, e bianco tiburtino,
. -tirare ai proprii colombi: fare del male, recare danno a se
408: il che quelli potevano facilmente fare, avendo in uso di mandare ne'paesi
(i-814): l'imperadore promise di fare un fondaco a la nazion genovese in
, ed aventi il doppio oggetto di fare opera di beneficenza, affidando a poveri
mendicanti una terra da coltivare, e di fare opera di pubblica utilità, portando i
sospir mi rimembra) / a lei di fare al bel fianco colonna. antonio da
dalle colonne d'èrcole, e vuol fare il generoso, il liberale ed il prodigo
e il medesimo vid'io già fare sopra uno renaio d'arno. idem,
pucci, cent., 19-70: fecion fare onorevolemente / sopra 'l ponte di londra
la sopra detta risposta si doverà fare in fogli della grandezza più comune e ordinaria
iii-111-9: e però vedemo certo cibo fare li uomini formosi e membruti e bene vivacemente
e bene vivacemente colorati, e certi fare lo contrario di questo. idem, purg
servigio il quale ella pensò niuno dovergliele fare, quantunque egli fosse possibile, acciò
un pittore, essere [impossibile] il fare in tela e a colori un ritratto
bianco e il nero, si possono fare 819 combinazioni. soffici, ii-267:
contro la squadra che « non sa fare ». levi, 1-122: anche
cerco altro che giusto colore di poterlo fare. condivi, 1-36: lo vollero mandare
e, per mezzo del dottore, fare intendere al podestà ch'era il caso
cento colori, e non sapeva che fare, perché barbara lo teneva invischiato come un
lat. -ficium, da facère 'fare ', sul modello di calzaturificio, opificio
disegnata e colorita: ecco quanto vorrei fare. 5. figur. rendere
, 463: tu mi consigli di non fare tempi di mezzo; ma, mio
, 1-17: gli venne voglia di fare un colosso che da lungi apparisse a'
colpa. tuttociò ch'è dato da fare, si è di adottare alcune generali classificazioni
i-90: la guardia del tuo corpo dei fare incontanente, e con temperanza di guardia
ladresche o comunque criminose). - fare un bel colpo: ottenere un successo rapido
ottenere un successo rapido e completo, fare un grosso guadagno con mezzi energici e
momento convien sceglier bene, / e fare il colpo quando viene a tiro.
insomma, a cui fosse riuscito di fare il colpo. pavese, 7-170: giuseppe
sanctis, i-167: egli mira principalmente a fare effetto: vorrebbe che ciascun suo
iniquità può aver bensì delle minacce da fare, de'colpi da dare, ma non
in capo, che non l'avrà potuta fare volendo. monti, i-220: da
'una capata '; e come a fare alle capate col muro, dice il
padre accusò il colpo con dignità senza fare commenti. ma vedevo che mentre annaffiava
dicano poi che anticamente non le sapevano fare. mente per la gola chi 'l
ricchi mercanti usciti di lucca intendeano a fare colta di moneta. magalotti, 1
esattamente. - al figur.: fare un bel colpo. pulci, 7-40
tratto da un folle desio di veder fare due valenti uomini alle coltellate, e andando
e di melanconia serena non li puoi fare che tu. 3. muro divisorio
perché il medico non ci arà che fare. varchi, 18-3-115: vietato l'
legaccio, segno del giro che dovea fare il coltello. il vecchio chirurgo tagliò
-servire, tagliare di coltello: fare da scalco. boccaccio, i-109:
ristoro, vi-5 (154): dea fare come lo bono coltivatore per coltivare e
stata intenzione del suo nobilissimo autore di fare un confronto fra i costumi naturali e
scienze che poco o nulla han che fare colla legale? monti, i-125:
giosafatte, 7: lo re fece fare grande festa, e raunò molti coltivatori e
convenga piantare 0 sementare, quali cose fare vi si convengano per bene assettarlo et
. targioni tozzetti, 12-1-323: nel fare le coltivazioni, non piantano uovoli,
segneri, ii-38: oh che singhiozzi dovrà fare allor egli, per la vergogna di
xxiv-39: tutti finalmente, concordando aversi a fare il gitto per isgravar la nave,
comandamento, ordine (nella locuz. fare comanda: comandare, ordinare).
volentieri offerse i doni per lo tabernacolo fare ad esemplo di quello che a moisè servo
chi sta al servizio d'altrui dee fare le comandamenta. galileo, io77:
.. sono quei due « non fare ad altri ciò che non vorresti per
. boiardo, 2-3-18: segnor, per fare il tuo comandamento / cercato ho di
atto comandante: la decisione presa di fare atto di contrizione (v. comandato,
deciso, al vigore fisico. - fare il comandante: assumere un atteggiamento imperioso
da comodino, capite?... fare comandare per l'ultimo capitolo del libro xii
luoghi un uomo per casa, far fare mostra e simili cose. varchi,
... possa in modo alcuno fare comandare uomini o bestie. 8
. - comandare e far da sé: fare da sé quando i propri ordini non
il mio apatistato, mi è convenuto fare come quell'accortissimo potestà di sini- gaglia
tutto tuo, e ciò ch'io posso fare, / sol che ti piaccia a me
o riposti, per udire la messa e fare gli altri ufizi di pietà comandati dalla
... se tu le lasci fare, crudeli, ambiziose, comandatrici.
, / set te lo plaquesse de fare, / estu meu comandu scultare. dante
iniquità può aver bensì delle minacce da fare, de'colpi da dare, ma
.. la parte mia sarebbe il fare il compare ai mille vocaboli e ai
e dice, se vendetta avete a fare, / che 'l farà di buon cuore
: non è lecito a'religiosi di fare comare, per la dimestichezza che suole quindi
'). 7. giocare, fare alle comari, alle commarelle, fare cómba
, fare alle comari, alle commarelle, fare cómba, sf. geol. valle allungata
né in quattrini / da trinciarle e da fare ite e venite, / dicea novelle
con un fantoccio di cenci. * fare alle comari ', vale 'giuocare al
2-122: un malinconico, / legato al fare / e alla grammatica / della comare
sul materassino di gomma si potevano anche fare quei piccoli movimenti di cui gli arti
combattimento, in uno scontro armato; fare la guerra, guerreggiare.
lo esercizio che ne ha fatto loro fare abito e per la confidenza ch'egli hanno
si può combattere per la libertà e fare all'amore tutto a un tempo.
. 4. ant. tentare di fare una data cosa (con stento,
: darsi d'intorno, darsi da fare. sacchetti, 74-33: s'andava
rimase tutto scornato, e non volea fare oficio, e molti dì combattè il
pronti a riparare i guasti che può fare il toro, le guardie,.
subito un essere condannato a non saper fare nulla di spontaneo, di risoluto; un'
determinazione s'adatta nel quarto combinaménto del fare il giusto e del patire il giusto
. giusti, v-88: le farò fare il cordone quanto prima e vedrò di combinare
cuoco, i-iii: invece di fare l'assemblea, che chiamar si potrebbe
meraviglia, un certo stupore); fare, sistemare alla meno peggio. - anche
agire sventatamente, in modo stravagante, fare imo sproposito (in questo caso spesso con
sempre più varia la combinazione che può fare l'arbitrio. algarotti, 2-1 io:
pratica delle immagini, che si può fare per ozio, per divertimento o per altri
per costruire voi... per lasciarlo fare agli altri, tanto vale.
in quanto poi con mone / non vo'fare a combutta. =
. v.]: « diciamo * fare a combutta 'o 'mettere in
come ricettivo e posto quello del conoscere come fare. quasimodo, 2-49: molti chiedono
; / certo et non sapia commo se fare. guittone, xiv-36: come,
.. e il medesimo vid'io già fare sopra uno renaio d'arno. machiavelli,
, 73: il can volea / fare al padron rappresentanza umile, / come
,... ci sarebbe da fare qualche dolce, amorevole, brevissima osservazione
sovrana di sé, non avendo nulla a fare e niuno cui obbedire, sentiva istintivamente
volere, che i commedianti sappiano fare il commediante, e che vengano
non fanno ridere. perché, a fare la caricatura, bisogna fermare l'immaginazione
che, nel vero, ingegnasi / di fare el me'che sa. garzoni,
comignolo, stata a pena a bastanza a fare i fondamenti. buonarroti il giovane,
/ e mezzo e finimento / sapete ognora fare, / e parole acordare / secondo
croce). -fare la croce, fare il segno di croce, della croce;
: e chi gentil si tene / sanza fare altro bene / se non di quella
i-366: quando mi sento tentato a fare il serio mi fo il segno della
se le può, come si dice, fare una croce, e metterla fra le
filare la seta (anche nella locuz. fare le croci). carena, 1-318
carena, 1-318: 'fare le croci, fare l'incrociatura', è quell'avvolgere che
e buio, e non si può fare (come si dice) a occhi e
le croci. -fare croce, fare segni di croce: non avere da
mondo. -far la croce, fare una croce: tracciare o incidere un
espressiva. -mettersi in croce: fare quello che si vuole, stare tranquillo
usa [il lavorare di filo] in fare crocette e pendenti e scatolini e bottoni
. galigai, 1-14: quando volessi fare crocetta di due rotti, come se
due rotti, come se avessi a fare crocetta di 2 / 3 con 3 /
crocetta. -fare le crocette, fare crocette: non aver da mangiare,
mangiare, digiunare (dall'uso di fare segni di croce sulla bocca, per
. machiavelli, 392: deliberorono fare l'impresa di asia contro e'saracini
e così aveva ordine dal pontefice di fare, pubblicando anco indulgenze, nel modo
, ii-909: [si continuò] a fare questue annue per le crociate..
le volte che nei templi si devono fare, di tante specie possono essere, quante
figliuoli e la moglie a casa a fare dei crocioni e delle 'sequenze santi evangeli
aveva cominciato quindici giorni addietro, potevo fare un crocione a questo mondo, nel
mi renda così malsano, fuorché il fare per civiltà quello che non vorrei
: strappati alcuni accordi, si pose a fare delle scale cromatiche. dalle scale cromatiche
parte del tempo fosse stata impiegata per fare sorgere, avvampare e concludere questioni personali
a mente. 5. locuz. fare la cronaca: parlare di qualche cosa
della cronologìa... si converrebbe fare un trattato da sé. vico,
tempo per lavarmi, per vestirmi, per fare le scale. valli di tempo uguali,
del calcio, eseguire un traversone, fare un passaggio che attraversa il campo nella
e otto sorgi, i quali acconciò per fare una crosta, levando i capi,
crostare, tr. (cròste). fare cuocere un cibo in modo che si
star ritti sulle zampe posteriori e a fare quello che si suol dire «
, con un gelatissimo nevischio, e fare per lo freddo i cittadini ben vestiti andare
corruccio. - essere in cruccio, fare cruccio, prendere cruccio, venire in cruccio
servigi che a quelli d'egitto convenia fare. guittone, xxxii-79: ed entra gli
'n ciera, / né mostrarvi sembianti come fare solea; / ché si faite una
. machiavelli, 587: né era contento fare morire gli uomini, se con qualche
. leopardi, 1005: come suol fare la moltitudine e la crudeltà dei supplizi che
uno de'maggiori disordini che si possa fare in questo medicamento,.,
[accademia] la crudità pedantesca del fare il sopracciò a un grande ingegno.
minerale. magazzini, 55: nel fare gli acquati o acquerelli o mezzi vini,
: che non ha nulla a che fare con essa. magalotti, 20-13:
sangue nei tessuti sui quali si vogliono fare attecchire innesti o in superficie che si
portamento del crumiro; il prestarsi a fare da crumiro. -per estens.:
l. bellini, i-127: che sappia fare e dir tutte le cose / in
con il purismo pedantesco dei cruscanti; fare il cruscante. giusti, i-135
: il tempo si comincia a rabuf- fare / ed ha un pelo al cui detto
spazio. agnesi, 1-2-709: per fare uso delle sopraccennate regole di calcolo integrale
dati, 1 * 393: per fare la duplicazione del cubo, dovea prima
. lorini, n 7: dipoi fare [si dee] con ogni sorte di
fardello delle cose sue, per poter fare un viaggio fino alla cuccagna promessagli dal
, lei mi chiedeva sempre che cosa volevo fare vezzeggiativo che vero diminutivo..
i giovani babbi... incominciavano a fare il chiasso con noi che come cani
intr. (cuccovéggio), ant. fare il verso del cuculo (cfr.
(cuccutnéggio). dial. fare il verso della civetta. soffici
, 19-57: quivi margutte si dava da fare, / dicendo: « l'arte
buona cucina. -far cucina, fare la cucina: cucinare. firenzuola,
2. assol. far da cucina, fare il cuoco. ariosto, sai.
è l'arte tua di cucire ciabatte e fare calzari. aretino, 8-182: io
. silone, 5-94: non so fare nulla. se faccio la calza, sbaglio
floscia o battuta, che serve per fare lavori con l'ago. -macchina
naturalmente nel cucire, c'era da fare una storia d'una certezza e d'
voi. -cucire a refe doppio: fare il doppio gioco, trattare simultaneamente con
alfieri, i-38: se tu mi vuoi fare il componimento, io ti do due
. e intr. (cùcolo). fare il verso del cuculo. -di un
5. locuz. -fare cucù: fare capolino da un nascondiglio (i ragazzi
di passare tanto tanto vicina e di fare cucù con la testa nascosta fra le braccia
. (cuculéggio). ant. fare il verso del cuculo. -al figur.
cuculiare, intr. (cucùlio). fare il verso del cuculo.
1-1-427: eh, questi cuculiacci voglion fare / l'uova pe'nidi d'altri!
. goldoni, vii-1011: si fa fare delle mantiglie, de'mantiglioni, delle cuffie
bellini, v-206: io ho imparato a fare le cuffie ed i cuffini da notte
grand'uomo si doleva di non potersi fare un passo senza timore di urtare qualche
ben di lui, / e per fare a colui / discreder ciò che dice.
po'dello scienziato. -sputare cuiussi: fare il saccente, sputare sentenze, fare
fare il saccente, sputare sentenze, fare sfoggio di paroioni dotti e astrusi.
-al figur. disporsi a culaia, fare culaia: essere molto nuvoloso e minacciare
, senza la quale non si potrebbe fare il vacuo di dentro, dove ha da
io credo ben che amore el fece fare, / come colui che di me si
cadenzato. cullare, tr. fare oscillare delicatamente la culla in senso laterale
di * cima 'non si può fare il verbo, che talora ci serve.
delle persone costumate: * non sa fare un o neanche con un cui di bicchiere
crogiolo si prese. -andare a fare in culo, andare a dar via il
cecchi, 14-5-6: un tratto volli fare un salto, e in quella ho battuto
, 7-86: saprò ben io a costor fare il cui rosso. note al malmantile
al malmantile, 2-609: * a costor fare il cui rosso '. gastigargli.
belle cultivazióne che io penso di fare non più per me, ma per chi
rigida parente che aveva tante cose da fare, prima di andare al culto?
, alli quali si concede la facoltà di fare una presentazione cumulativa solamente, non concedendosi
una legge o dua particulari possino fare frutto [alla riforma dello stato]
dello stato]; ma sarìa necessario fare uno cumulo di ogni cosa, e
modo di cuocer le vene, e fare i metalli, perciò... la
metti su le dette tasche e fawi fare fuoco di sotto, e abbi avertenza a
non era più lui. cominciò a fare degli scherzi prima di asti. ci toccò
al caldo di qualcuno: non poter fare affidamento su una persona. g
assai destre, e che ti sanno fare de'piattellini molto ghiotti cogli erbami acconci
il cuoco, una il goloso: fare i conti senza l'oste. b
: se più persone si mettono a fare la stessa cosa, i risultati che
fallo nero 1 pele di vitello per fare una coverta da libro grande per la botega
prodigo con i danari degli altri, fare il generoso con le ricchezze altrui.
paura o vergogna andiamo all'altare a fare lo sacrificio ed offerta. boiardo,
ad assumere un dato comportamento, a fare una determinata cosa, della facoltà di
e dice, se vendetta avete a fare, / che 'l farà di buon cuore
parla col cuore. -col cuore di fare una cosa: col saldo proponimento di
spezza, che tu vuogli di mano tua fare una testimonianza di come sia questa bisogna
capitano sandracca e a tre de'suoi assistenti fare il cuor del leone, e uscire
-avere il cuore, avere cuore di fare una cosa: essere deciso a farla
lui. -avere in cuore di fare una data cosa: avere il fermo
tormento! -bastare il cuore di fare una data cosa: avere 11 coraggio
il solleone. -dare il cuore a fare una data cosa: scegliere, decidere
, se non che questo accordo si dovesse fare per rimedio comune.
-essere in cuore di far qualcosa: volerla fare. cavalca, 9-31: sappi,
siate stato nel cuore a dirmi di fare una propaggine di ser benedetto forzoni.
. -fare cuor di leone, fare cuor di pietra: sforzarsi di farsi
quel che dio abbia in disegno di fare del p. francesco, io noi so
santità. -il cuore dice di fare una data cosa: sentirsi di farla
-mettere il cuore, porre il cuore a fare una determinata cosa: indirizzare ogni cura
-mettere, porre in cuore di fare una determinata cosa: infondere il coraggio
ispirarla. -mettersi, porsi in cuore di fare una determinata cosa: prendere il proponimento
il padre si pose in cuore pure di fare tornare questo suo figliuolo a cose mondane
in pace, che per cinque anni bisogna fare come se vostro figlio fosse morto,
farsi animo. - prender cuore di fare una cosa: prendere il coraggio di farla
chi perde tempo, piglierà cuore a fare il principe. marini, xxiv-814:
la volontà, il coraggio (di fare una data cosa).
maritata. -sentirsi il cuore di fare una cosa: avere l'animo,
delle continuate orazioni, che si mandaron fare per tutto gandia, il venire in cuore
età e quel tempo; cominciò a fare il capo cricca, macchinando più che altro
che era presente e la speranza di fare uno figliuolo gran maestro, che maculare
maestro, che maculare la conscienzia sua di fare un figliuolo prete per cupidità di roba
giovanni dalle celle, 4-2-12-1: imperocché fare si può che sanza vizio di cupidità
, 1-83: le cupole si possono fare a base circolare, ovale o poligona.
a una cura di famiglia: ben fare, ben vivere, ben vestire e ben
, ben vivere, ben vestire e ben fare cultivare. machiavelli, i-539: ma
, 4-136: è andato a parigi a fare una cura per dimagrire! gli
cocchi, 8-146: ho anco veduto fare colla sola acqua bellissime e felici cure al
. pananti, i-9: crederei poter fare altra figura / che il sagrestano e
abitudine del vedere non gli ha lasciato fare altrimenti. leopardi, 887: egli
a sostentarmi. -badare, fare attenzione, procurare (di far qualcosa
qualche cosa: stare in guardia, fare attenzione; guardarsi. andrea da barberino
o a qualcosa: considerare attentamente, fare bene attenzione, badare. latini
curare. curare, tr. fare oggetto delle proprie cure, badare,
sollecitavano i cittadini che avevano impreso a fare le cappelle. garzoni, 1-96: discacciati
conto; preoccuparsi, darsi pensiero di fare qualcosa. latini, i-2871: vedi
più di dire belle parole che di fare credere. canzonette anonime, v-128-4:
dèi essere blasmata, / non curi di fare fallanza; / ché spint'ài la
momento; e, riprendendo il suo fare cerimonioso tolse commiato. « non z'
7. intr. ant. fare in modo, procurare. bartolomeo da
il curat- tiere sia più benevolo a fare vendere, sì se ne dà 6 grossi
: tancredi... si astenne da fare il cronista e parlò di bellini e
milizia, vii-298: il popolo romano credette fare onore ad augusto col dichiararlo curatore commissario
etade l'uomo non possa certe cose fare sanza curatore di perfetta etade. bandello,
pazze, fra tante savie, io vorrei fare con esso lei come fa la legge
voglia] dire genti che si tramettono di fare mercati di mercanzie o d'altre cose
pericolose, dubbiose evirazioni sono costretti di fare. cornaro, 51: non nego
. nardi, 2-439: così fecero fare una loggia dal tempio di saturno insino al
: hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a dar dispense,
.. è in grado di fare sfoggio, quando capita, d'una perizia
facciamo i nostri magistrati, non si possono fare altrove, se non colà ove
non colà ove sono auguriati e usati di fare. idem [crusca]:
cucina. -che cosa sarà andato a fare in cucina? -curiosità. vuol saper tutto
curiosità affannosa: sopravvivere al crollo, fare in tempo a conoscere il mondo di dopo
fa curiosi di dio; e facci fare suo servigio. bencivenni, 4-71:
cielo aprire e serrare, aveva fatto fare filippo due gran porte,...
. ant. figur. eccitamento a mal fare. b. davanzati, i-192:
. quella parte del compasso che si può fare scorrere lunghesso per segnare un maggiore o
, che non si possono dirizzare a fare bene della intenzione di coloro.
che, secondo lui, prende a fare la voce ne'ritorni dell'eco.
come secche non ancora aperte, a fare odoriferi cuscinetti, arrogendo fra esse muschio
, ma non desidera neppure lui di fare cattivi incontri. -protettore.
otto di pratica, meno diligentemente che fare non si dover- rebbe, si guardano
contea di nizza, si deliberarono di fare uno sforzo contemporaneo contro i luoghi occupati
e quante coserelle / mi tocca a fare, innanzi d'uscir fuora. / cavarsi
due messeri coi quali aveva avuto da fare. d'annunzio, i-429: tu la
ci è data da dio per usarla in fare cose utili et oneste. giamboni,
e gente e fornimenti da guerra per fare passaggio. beicari, 1-133: noi ti
né poca né troppa, / per fare un da dozzina e da derrata. boiardo
, 4-269: tu mi fai pur fare nella mia vecchiaia quel ch'io non
necessaria la repubblica, il popolo doveva fare da sé. carducci, ii-6-289:
folli arditi sono uomini matti e ratti a fare cose che non sono da fare.
a fare cose che non sono da fare. guittone, 3-10: non ricchi già
soavi e leggiadri costumi, / da fare spalancar sei paradisi. poliziano, st.
, che io ho fatto venire da fare il raspato. ariosto, vi-317: non
mia naturale dabbenaggine, e non volessi fare a otta a otta de'contrattempi, con
scusare. -avere la dabbenaggine di fare una determinata cosa: essere tanto ingenuo
grinze. tommaseo, 4-i-350: non so fare complimenti alle signore, e passo daccanto
se dare, / andiamo a laude fare, e canto con onore. / onorai
e mariti del mondo se avessero sempre che fare con anime non isteriche.
. tose. persona che è solita fare moine e smorfiette per attirare l'attenzione
stato dato in guardia, lasciate pure fare a me, che io lo giugnerò
sia, prendersi dadovero la carica di fare il saggiatore degli altrui componimenti. sagredo
con ferri, questa lascerò io a fare al mio signor dio il quale mai
e quando non siano eguali, sogliono fare alcuni effetti ch'ai caso posson ridursi,
capoccia. -giocare ai dadi, fare ai dadi, fare i dadi,
-giocare ai dadi, fare ai dadi, fare i dadi, tirare i dadi:
giocare ai diversi giochi che si possono fare con i dadi. niccolò del rosso
12-18: mentre ester si dà da fare a riporre i giocattoli più fragili, lui
riuscire con il maggior vantaggio possibile (fare diciotto con tre dadi è il massimo
; prendersi, avere completa soddisfazione; fare cosa che vale la spesa, che meriti
i dadi, e ch'e'non poteva fare niente di suo intendimento, lasciò l'
al principio di una cosa, cominciare a fare una cosa. pulci, 18-183
loro..., non potean fare che, nel girare intorno a se stessi
tengo '. daffare [da fare), sm. invar. attività molto
il rimanente, abbiam visto che da fare gli avesse dato la raccolta de'libri e
annotava i numeri, il suo da fare ce l'aveva. de roberto, 18
: aveva adesso un altro gran da fare, poiché cominciavano a venire ambasciate dei
e quel povero veltro ha un bel da fare / a cacciar per la chiesa e
= comp. da da e fare (v.). dafne
ritrattisti ambulanti » ebbero il loro da fare, e furono tra i personaggi più