. 6. ant. disposto a fare qualcosa (in relazione con una propr
a fuggire, e più facilità a poterlo fare. -resistenza, vigore vegetativo di
de stilita, desideroso di fare un'estrema penitenza e di patire tutto
interessi; accettare, consentire, lasciar fare, non impedire. masuccio, 317
aspettare, attendere il momento opportuno di fare qualcosa. - anche assol. e con
che v'ebbe fronda e teneri ramoscellisi può fare elemosina, che vaglia a colui che la
nelle locuz. capire roma per toma, fare roma e toma, rome e tome
. del lat facère (v. fare), sul modello di lanificio, opificio
il lievissimo e reiterato rumore che può fare una bocca spirante. = lat
, 6-220: avete ordinato ai muratori di fare il tombino e avete scelto voi il
espressione farsi un tombino). - fare un tombino a qualcuno: metterlo a
: anche tutto ciò che occorre per fare questo giuoco; cioè le palline colla borsa
coperti dalle acque, m'avessero fatto fare qualche bella tombola, lasciandomi cadere con
18-86: 'non ho neppure l'abitudine di fare omaggi di un certo genere a certe
jovine, 2-125: don matteo dovè fare alcune flessioni acrobatiche per non far tombolare
, / viditi uscir del mar per fare un tombolo. caro, i-349: poscia
che era buonissimo nuotatore, prese a fare in su l'acqua di molti giuochi;
, 2-76: che gusto per loro vedere fare alla polenda il tombolo fumante. nieri
« scostati, seduttrice, o mi farai fare un tombolone ». 2
a scuola per mano, aiutarlo a fare il compito. bonsanti, 4-21: si
, 19-75: fecelo all'in- dietro fare un tomo / il più bello che fosse
il corpo sul capo sottosopra, cioè fare un 'tomo', con 1''o'stretto.
a gittarci capovolti dall'olimpo e farci fare un gran tomo in mare.
..! e che sanno ballare e fare tomi. sacchetti, 152-8: elli
volta con essoteco, pur per veder fare il tomo a quei maccheroni, e
e tórmene una satolla. -non fare un tomo sull'erba o sulla paglia di
tomi di scacciar la stanchezza e da fare quello che dovevano fare. pirandello, 7-636
stanchezza e da fare quello che dovevano fare. pirandello, 7-636: bada,
: potrebbe di tutto il teatro italiano fare una scelta graziosissima in quei tomettini.
pezzo di terra di circa tomola 2 per fare tiratoi. galanti, 1-ii-213: per
dette campane; e più il sevo per fare le toniche, il filo del ferro
. non consiste in altro che in fare il maggior bene che si può a'nostri
domenicano e di nazione spagnola, né volle fare scambio tonalismo, sm. mus
libertà! egli se la batte a fare dei bei versi su'begli occhi di
cinquanta barili e far tonate / da fare impavorire anco i nem- brotti?
uno esemplo de'poeti, quando vogliono fare una buccolina, e'parlano pastoralmente, onde
, 1-90: variamente si affaticano a fare un capo di chiodo, a pulirlo,
siena, 233: ogne tondatore debbia fare arrotare le forbici una volta el tanno.
per directo né per oblico, lavorare né fare lavorare alcuna cardatura né tondatura di panno
biringuccio, 2-121: ancora quando vi bisognasse fare la forma d'un tutto rilievo,
tondeggiano. baldi, 6-37: bisogna poi fare in questo [parapetto] il fregio
, 6-274: poi s'andò a fare una passeggiata al lume della luna, che
dirmi, mi domanda come si dèe fare l'arco e che fu la sua origine
; e a che misura si debbono fare che sia più ragionevole che veruno altro
conpagno io- condo / la donazione feze fare palese, / dicando 'inter vivos'la
venendo a vedere / tessere e '1 fare e '1 dir di tutto '1 mondo.
. sabbatini, 53: si sogliono fare le torciere con alcuni tondi, o
. proverbi toscani, iyg: 'al fare in mare, al tondo in terra'.
a dormire e gli venne subito voglia di fare il grazioso, e l'asino di
c'è che una cosa sola che possa fare al caso: la somatose!
tonnina. 4. locuz. fare tonnina o la tonnina di qualcuno: farlo
« questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai ». verga
cicognani, 9-11: le figlie continuavano a fare conti iperbolici con la sarta, con
era ormai più nessuna speranza di poterne fare dei galantuomini, e neppure i mezzi
di questi fondi, ciò che non potrebbe fare, ove le società tontinarie avessero facoltà
tonta. 3. locuz. fare il tonto, fare il finto tonto:
3. locuz. fare il tonto, fare il finto tonto: fingere di non
tonto, domandò: « e per che fare? ». calvino, 2-131: la
capita anche nelle migliori famiglie, di fare una topica, o di dover arrangiare la
m'accomodasse in qualche topinaia / da fare imbrividir un galantuomo. = var
: un giorno o l'altro vi fa fare la morte del topo, per non
in alba. avevo sempre paura di fare la fine del topo. -agg
accetta l'invito a giocare e a fare banco. -per estens.: il gioco
la giustizia poi banco fallito, / con fare al fin con chi si sbriga presto
4. locuz. gonfiare il torace-, fare mostra di sé tronfiatorace (ant.
quella sorte, certo tarei isconsigliato a fare tale spesa. b. davanzali, ii-248
, pinzochere, fanciulle, contadini a fare lo simigliante, con attenzione di tutti
: come se il poeta potesse egli fare il torbo o il sereno intorno a sé
49: vien poi la figura di questo fare; ne la quale sarà il far
faccia a federigo, si diedero a fare i più strani e beffardi atti del mondo
tre buoni omini e'quali saranno aletti per fare acconciare le vie, sieno tenuti e
corrono per le vie del comune, debbiano fare torciare per li torcitoi usati. ser
quanto volete. tommaseo, 15-405: il fare del manzoni è diverso dal fare de'
il fare del manzoni è diverso dal fare de'più, che, togliendo la locuzione
torce: e per questo è utile a fare cardinali e imposte d'usci. leonardo
perciocché non dovea così disonestamente alla scoperta fare che i demoni i torcetti accesi nelle
arienti, 2-95: non so che debia fare, percioché da un lato l'onestate
e1 ladro che va di notte per fare male, el quale vede venire uno lume
anfiteatro. sabbatini, 53: si sogliono fare le torciere con alcuni tondi, o
di gaeta, 259: tirando io a fare e a stabilire non meno un nuovo
, qual è quello del secolo decimosettimo, fare stampare per maggior sollecitudine a due torchi
che già non se ne possono cavare né fare travi né viti da torcoli. garzoni
per la vendemia / non gli potrebbon fare un vero esprimere. cesariano, 1-101:
i-186: gli stampatori trovarono il modo del fare le carte su le stampe di rame
tordi. 4. locuz. fare come il tordaio: affaticarsi a vantaggio
pavese, n-ii-200: si capisce che fare il becero per farlo non è ancora
del signore. -per estens. fare oggetto qualcuno di ripetute e insistenti manifestazioni
schizzi e cartoni, che ne dovrebbe fare per non aver poi da tormentar la pittura
carducci, ii-1-306: che hai che fare con noi tu? che è questo tuo
anche senza lettere de'luoghi anteriori per fare il servizio tra cigliano e vercelli.
tu vedi, che la colomba ama di fare traile pietre i suoi nidi, non
l'unico dissenso in italia è tra il fare e il non fare. 5
italia è tra il fare e il non fare. 5. entro un limite
quale, avvisata fenicia di quanto intendeva fare, metteva ad ordine le cose al
e di ricerche storiche già prese a fare da alcuni soci nei decorsi anni e di
servata, constretti e adirati, apertamente a fare sedizione s'apparecchiavano. parini, 746
i vari stati europei si diano da fare per ottenere dall'america l'aiuto per la
. saraceni, ii-581: promisero essi di fare diligentissima inquisizione, e tutte le robbe
giambullari, 7-7: de, non mi fare andar più trabattendo / de qua in
lo aiuta. 5. darsi da fare, industriarsi. b. giambullari,
acqua, e tutto quello che egli volle fare; e l'uomo, apresso lo
stanno appoggiate, / stracche prima di fare a lor sostegno. carena, 1-21
spiega tanto traboccante, quanto è possibil possa fare amore. anonimo, lx-3-283: traboccante
maggior parte e disposti ad ogni mal fare, per mettere in campagna un esercito di
campo strinsono molto 10 castello, facendo fare castella di legname per combatterli e traboccandogli
dando opera i capitani a. ffar fare difici da traboccare nella terra per rompere
e iaccio in campo. per fermo assedio fare portano ignegm e trabocchetta.
: cansare il trabocco dell'acque, facendo fare assai e buoni acquai per i campi
gli fece tutti afforzare, e fece fare trabucchi e manganelle. leonardo, 2-632
trabuono, si potea per grande eneficio fare perpetua pace. = comp.
: questi deve tracciargli qualche itinerario, fare il calcolo dei chilometri, segnare le
coscienza. 8. locuz. fare tracollare qualcuno dentro alla tomba: farlo
della natura, 1-x-15: così, per fare il tracollo, bisognerà, quando la
. - dare il tracollo alla bilancia: fare propentraconvenévole (tracconvenévole), agg.
arei cura. 3. non fare oggetto la divinità della debita devozione e
regno, cesare figliuol d'alessandro a fare una grande sceleraggine e somma tradigióne condusse
ero fine, intelligente, nata per fare la signora. sarebbe stato un tradimento
vivere alle spalle altrui, farsi mantenere senza fare nulla; non meritare il salario,
. aretino, 20-261: lascia pur fare a chi fece, e dire a chi
. un simil traditoresco lavoro si potrebbe fare per qualsiasi grande pensatore e scrittore e dal
; cioè o per mostrare che si possa fare o per fare colore retorico che si
per mostrare che si possa fare o per fare colore retorico che si chiama traduzione,
fare1). ant e letter. fare più di quanto sia necessario od opportuno,
imprudente ». 2. tr. fare al di sopra di quanto si è detto
della decta lega sia tenuto e debba fare la rassegna di decti uomeni, al decto
non hanno nello specchiare dell'aria a fare lustro parecipante d'azzurro, conciossiaché ogni
mano / a quel re e per fare un po 'l trafela intorno alla regina.
esso. 3. darsi da fare con affannosa sollecitudine; impegnarsi a fondo
i consoli di calimala di richiedere e fare richiedere tutti e ciascuno cittadino di firenze
della persona con la quale dovesse ciò fare. passeroni, 7-104: grossa somma
, poi ci trafficarono 13. darsi da fare; impegnarsi con ogni mezzo per collo
dargli corda, allontanando le taglie; fare chè possa essere maneggiato all'uopo;
si trafica l'ingegno e la robba a fare che il piombo si muti in argento
dell'universo. 9. fare oggetto di calunnia, di maldicenza una persona
, 228: non mancò giammai da fare a chi ben vuol trafficare. =
, nel significato originario di 'darsi da fare, maneggiare'e, in seguito, dal
-ridurre a vile merce di scambio; fare mercimonio di ideali, di valori morali
delle sacre lettere... vuol traffico fare e guadagno. foscolo, xvii-165:
: vorre'pur, giunto ad firenze, fare qualche trafficuzzo. = deverb.
aspettava e subito sanza altro dire o fare bonifazio che dalli per lo petto d'uno
incoercibile e inevitabile. 5. fare innamorare di sé irresistibilmente (con par-
se'causa con le tue traforellerie di fare che io non abbia l'attento mio.
conducono la seta dalla trafusola fino a fare i velluti. 2. locuz
a girare una trafusola: non saper fare alcunché, essere un buono a nulla.
: 6. locuz. - fare di qualcosa una tragedia: attribuirgli un'
, a domani, non ne vorrà fare una tragedia spero, raddrizzi il nodo della
per traghettarlo, sopra le quai fece fare un ponte e passò tutto l'esercito
molti, che stimavano assai arrischiato il fare traghetto tanto grande con sì piccolo bastimento
: sogliono bene spesso il corsali di salè fare in quel sito il loro corso,
nodo tragico, non è cosa possibile a fare senza alle quali, tradotto in greco
di albany su 'l sepolcro che fece fare a vittorio alfieri fece anche campeggiare il
: aveva preferito andarsene. sparire. fare il tragico. -prendere qualcosa, le
avrei a raccontarvi se mi fosse toccato di fare il medico in francese. verga,
procurarono di dare il supremo condimento col fare recitare fultima notte di quello con reale apparato
plinio], 18-7: il modo di fare l'orzata è molto vulgato. nel
ecc. (anche allo scopo di fare rilevamenti topografici) per10 più servendosi di un
e'decti consoli e camarlengo non potessero fare el loro officio pienamente. 6
gli fanno, sappi che le poi fare da oche, d'aeroni berrettini e bianchi
sellare o trainare e recare ogne legniame per fare casa e cappanna in ciascheduno dì.
senna, pesca a strascico che si può fare camminando lentissimamente e leggendo anche il giornale
che nel traino e nella munizione delle artiglierie fare si (fovea. bacchetti, 1-iii-764
, 5-97: -domani c'è da fare quel traino. - ha detto che ci
397 m2. 15. locuz. fare traino-, emettere gemiti, lamentarsi.
parlare intra loro delli fatti che avevano a fare insembla e delraltre loro fraudi dolose e
, 16-v-367: ho tralasciato quasi totalmente di fare il medico, e questo tralasciaménto è
reale tralasciò di radunarsi, come doveva fare il dì 22 di luglio. muratori,
vestire materassi e cuscini, o per fare sacchi. natura e da educazione. guerrazzi
veduti uomini e donne molte volte a fare i più strani vici, a tralunare gli
, iii-1-624: o isacco, / non fare il tralunato, sta per finire uno di
-anche: tutto ciò che serve per fare qualcosa, per ottenere uno scopo (anche
56: a chi per suo ben fare 'l premio spera, / gli puoi del
s'ell'è trama che si possa fare, io mi vi metterò volentieri: che
ho nel capo, et altro aggio che fare. gli ingannati, xxv-1-331: voi
2. ant. darsi da fare, adoperarsi, impegnarsi allo spasimo.
una situazione). cava di fare opera di persuasione,... ma
. con la particella pronom. darsi da fare affannosamente, agitarsi. - anche sostant
funerali di giulio cesare, e il da fare e il trambusto nella regia eran grandi
indirizzo; scrivo e non so come fare a mandarti. 3. per
altre simili bazzicature. -figur. fare oggetto dei propri interessi, trattare un'
con la particella pronom. darsi da fare, per lo più affannosamente. - anche
meno quando s'accorse d'averla a che fare con quattro anziché con due.
quando tu voglia ciò per mio consilio fare, io mi ci trametterò per sì fatto
e gente d'arme, e tramissersi di fare la pace e accordo fra 'gentilomini
tramezzato nelle pratiche. 9. fare una digressione dall'argomento principale di un
.. a bal- luardi si debbe fare il muro con contrafforti non molto grosso;
dentro, tutto rotto e sformato per fare spazio alle nuove scale; le logge alte
tramezzinista, sm. chi è specializzato nel fare tramezzini, panini, tartine.
. che tutti i maestri di pietra possino fare ballatoi a gesso o quadrucci..
quadrucci... et coprire tutti et fare scialbi et tramezzi di mattoni per taglio
, lxvi-1-295: in questa torta si può fare anche due o tre suoli di pome
tramischiataménte, aw. ant. senza fare distinzioni, non seguendo un ordine prestabilito
il sole, non sapevano che si fare. palladio volgar., 10-13: fiorisce
voltò e lo vidi tramortire in viso e fare come un gesto per rifugiarsi in fondo
mi contentava in ogni cosa, mi fece fare un trampolino, e mi comperò corde
; la qual tramuta non si poteva fare senza il partito dei signori e collegi
mare dipartiti della spagna, ordinarono di fare tramutamenti insieme delle loro cose. mazzini
, ut ad altra terra quelle portare fare, la portatura, secondo che usato este
luna è in tauro... non fare neuna medicina a sengnare di braccio e
più simile al 'g \ quanto per fare manco innovazione. stigliani, 36
ragionerei volentieri di quello che fosse da fare, se noi dovessimo trasmutarci di quello
che noi siamo costumati di far sempre in fare grande apparecchiamento di vivande.
sare a grande indignazione senza fare altra risposta. tare, l'essere
venire in cognizione quanto grande si doveria fare un corpo d'una delle soprannotate materie
passioni / abbin tutte valor di poter fare / queste trasmutazioni di voi mortali, /
i-vni-ii: questo non [si] può fare nel dono se 'l dono per
: e1 quale camarlingo sia tenuto di fare essi libri con tutte altre scritture, trasmutazioni
di quella, in cui si ha da fare la trasmutazione. = voce dotta
., 321: queste erano necessarie a fare e che faccio o dico non posso sentire
perdita di sensi (nella locuz. fare trangoscianza). laudario di santa maria
a dire: « capisco perfettamente, lascia fare a me ». e questa,
, di chi sa tutto quel che deve fare. tranquillizzare, tr. rendere
poca attenzione che gli rimaneva libera, a fare una transazione tra le due paure,
ottimo, iii-692: or che dèe dunque fare l'anima, che dal mortai mondo
che impiegavano tempo lungo ed incerte per fare il transito, oppure mandare le lettere
, che in avvenire non si possino fare, né far fare alle mote nuove
avvenire non si possino fare, né far fare alle mote nuove de'carri..
il caldo liberamengli aerei atterrano solo per fare rifornimento, senza te. effettuare scalo
che siamo più certi esser presso a fare il transito nostro che i giovani.
tagliar corto a tutti i preamboli, il fare a meno delle delicate transizioni, il
tommaseo]: come la grue avendo a fare transgruppo petrografie© preciso, e rappresenta quindi
propone questa benedetta transnazionalità venga qui a fare proposte di lavoro. adesso e non
, vi-35: del tessuto dei rapporti logici fare tessuti d'immagini e convertire gli elementi
mediante trivellazione. ruscelli, 4-35: fare una vite trapanata per lungo da un capo
sillabario di tutto quello che si poteva fare. -in espressioni comparai, per indicare
una inerzia indegna. il dovere di fare mi stringe da ogni parte, e io
la sua grande educazione, non può fare a meno di trapelare qualche cosa di
catturare i topi (nell'espressione fare le trapellé). caporali,
forma simile a quella di un tra- fare ammettere, fare accettare, introdurre una
quella di un tra- fare ammettere, fare accettare, introdurre una del giovanissimo yves
. -ci). cri-il semenzaio si vuole fare in terra mezzolana, sicché quello che
fortini, ii-488: quando quelle guardie posano fare una cosa simile, lo'par sacrificare
livio volgar. [tommaseo]: fare perpetua pace e amistà col trapossente popolo
item che nulla persona possa gectare o fare gectare le acque de le tarpete, cioè
col matrimonio. 3. sedurre, fare innamorare, conquistare qualcuno, il suo
che per gli amici a lui era debito fare tutto, ma per ora non essere
, ma per ora non essere possibile fare come vorrebbe. varchi, v-49: a
si chiamano giuntatori, i quali per fare star forte il terzo e il quarto con
che per gli amici a lui era debito fare ogni cosa; ma per ora a
disputa, intromettersi in una controversia; fare opera di mediazione in una contesa.
e trarompeva tra loro, e seppe tanto fare, che fé tornare gli altri imbasciadori
con sforzo, trascinare penosamente arrancando; fare con fatica i passi. petrarca,
qui si consultò quel che fosse da fare. goldoni, xiii-84: sospeso d'alto
dagli metalli uesto mercurio non si può fare medicina, né dello primo, né
: prese il cammino verso malaca per fare vendetta della scelleratezza e della perfidia del re
paci, trarre uomini di pregione, e fare simili cose. donato degli albanzani,
, i-6-78: questo potrai tu ben fare quando gli avrai prima scossi e quasi atterriti
vescovo di valenza...; di fare trarre tutte le sue entrate per via
. anonimo, i-626: chi voi fare -di 'ntaglio cosa nova, / presente
, 1-239: non ho inteso di fare un romanzo, ma di trarre da un
in presenzia di bernabò, se agevolmente fare non si potesse, con severità da ambrogiuolo
volgar., 29: così dovete voi fare el traer di saette. guicciardini,
begli occhi. -per estens. fare una domanda o un'affermazione, anche
m. savonarola, 1-139: debbi fare prima il capo trare al ritondo più
occhi a sé, come sempre suole fare la bellezza. castelvetro, 8-2-203: il
. -trarre fuori dei sensi: fare venire meno, far svenire, mandare
? -trarsi innanzi: offrirsi di fare qualcosa. compiuta donzella, xxxv-i-434:
). bacchetti, 16-11: nel fare stracco e trasandante,... c'
particolare, che non ha virtù di fare piovere, come quello, che dà
comune, la cui virtù si stende a fare piovere. 3. uscire
sapere; non curare, tralasciare di fare qualcosa. b. davanzati, i-252
raggiunto e superato l'età giusta per fare qualcosa (con partic. riferimento a una
22-11: 1 giovani vanno in giro con fare trasan- datello, molle, quasi oppressi
se non quell'una, che io doveva fare in cristo, perché cristo non fantasticamente
proibire alle barche di approdare e di fare operazioni di commercio, tra le quali vi
di zanichelli con tutto il necessario a fare il trasbordo del bagaglio: non era arrivato
arrivato, avrebbe fatto quel che era da fare. comisso, vl-273: la nave
mezzo al porto e un grandemotoscafo venne a fare il servizio di trasbordo. calvino, 10-95
preferibile, più congeniale; decidere di fare qualcosa, di intraprendere un'attività,
che non hanno altra professione che di fare il bene. il termometro politico della lombardia
). soderini, i-469: a fare un buon vino si mette tanta somma
barclaio, nel suo euformione, pretese di fare la scimmia a petronio arbitro; ma
9-2-62: non tutto quello che si vede fare a un uomo grande, richiede una
trascende in quella stessa guisa che suol fare l'ente di cui è passione. b
a provare, come lo potrei agevolmente fare, che l'onorevole deputato manza nel
sul muro stendermi, per non saper che fare. silone, io: la maggior
i loro discepoli imparino... così fare come comandare e così chiudere gli occhi
sta: e dispor guardie, e fare che non entri a dargli il tristo annunzio
per traverso trascorsa, senza aver lasciato di fare qualche fuggitiva osservazioncella dove venivano quegli ardori
, ii-14-00: se ella si compiacesse di fare eseguire il lavoro a un trascrittore diligente
marito. -imperizia, incapacità nel fare qualcosa o nell'oc- cuparsi di un'
i pomeriggi a trascriver musica, a fare le armonizzazioni e le parti dei coretti di
mancanza di cura, di sollecitudine nel fare il proprio dovere o nell'ottemperare ai
alienano gli uomini dal pensiero di ben fare. praga, 4-151: la pentola levato
che i nostri marinai maomettani trascurassero di fare le loro preghiere cinque volte al dì
con l'aiuto vostro in tal guisa fare che nissuno ardirà più così trascuratamente disprezzarla
(per la coniug.: cfr. fare). ant. superare i limiti
comp. dal lat trans 'oltre'e da fare * (v.), probabilmente
, ii-3-385: veggo che t'ho a fare troppe cose: maqualcheduna trasferiscine in pietro dazzi
in trasferta, figurarsi una che dice di fare la modella per fotografie di moda.
si trafica l'ingegno e la robba a fare che il piombo si muti in argento
liberatrice. cicognani, 3-207: aveva da fare più d'un chilometro a piedi.
formare o trasformare, e questo è fare, questo fare sarà facitura; e il
, e questo è fare, questo fare sarà facitura; e il fingitore o formatore
e far qual io mi soglio in vista fare. boccaccio, dee., 2-9
teatro con teatro, saranno obbligati a fare gravissime spese di che le grandezze
e il doti henfshaw vennero in pensiero di fare la trasfusione del sangue da un animale
sarebbe forte da ridere, il voler fare arte del trasgrediménto dell'arte, e che
boccaccio, viii-1-36: mi piace qui di fare alcuna transgres- sione nella quale io questo
oliosi come le mandorle e posson servire a fare orzate. = voce attualmente
... elesse dieci uomini a fare le leggi, li quali traslatarono le leggi
gli ornati e l'altre forme potranno fare il parlare non umile ma sublime. bontempi
sono molto curioso di sapere che vai a fare in firenze di questa stagione. un
sm. che si occupa professionalmente di fare traslochi. = nome d'agente
un altro. -in partic.: fare pervenire un patrimonio, un bene,
per vender i loro beni e fare la transmigracióne. vico, 187: si
non si sa vedere perché non si potesse fare il meno col disporre del solito usofrutto
in quello, il quale ha da fare la frasmessione, concorra l'istessa ragione
trasone. trasonicaménte, aw. con fare da smargiasso; con spavalderia, con
vostre trasordinate volontà che avete usate in fare tanti rimbrottamenti. 2. che
, prende un'aria modesta, un fare imbarazzato, come temesse.. che
, i-181: la trasparenza consiste nel saper fare elezione di vetri che siano lucidi per
per una trasparenza morale, si potevano fare molte osservazioni psicologiche nuove. pirandello,
. tenca, 1-70: abbiamo bel fare, ma le tradizioni della lingua illustre
dimostrava di essere cosa impossibile da potersi fare. vasari, i-96: cavasi alcuna
e fin da capo; il che conviene fare, accioché tumido, che sta rinchiuso
poi digli che mi hai persuaso a fare con lui un aggiustamento, e se
noi ragionammo, questi tasselli si debbono fare quadri et eguali, perché mettendoli dentro alla
contratti simulati... tentassero di fare trasportare i loro beni alle poste di persone
che in inghilterra si ha cominciato a fare tanti panni quanti si fanno ora di continuo
(1631), 631: si fanno fare le bullette di sanità in altro luogo
rimandare qualcosa nel tempo; riservarsi di fare qualcosa in futuro. livio volgar.
l'andarvi non aveva creduto di dover fare; e che vi scrivesse alcuni dialoghi
un canale a passeggio e di non fare una indigestione a colazione. calvino, 1-553
messer bart. amannati vene a pistoia per fare la transportazione del muro della suddetta immagine
sion delle biade e perché si seguiti a fare il trasporto delle vettovaglie, col concedere
è morto. / e non gli possono fare il trasporto. / ma quello che
tra le varie famiglie degli strumenti, faceva fare a l'oboe ciò che di solito
aggiunta, o una trasposizione che vorrei fare per ragioni che ti salteranno all'occhio
molti si muovono spesso de'savi a fare cose da trastulli, per passare tempo;
malinconie, pare che non si disdica fare simili cose, per sollazzare la mente
chiesa. -prendersi, avere, fare trastullo di qualcosa: trovare divertente qualcosa
, 4-72: questo abito già non potrà fare, / che la iniqua fortuna non
alloggiamenti; non usando sua maestà di fare se non una tratta sola al giorno,
si costuma, e non si può fare altramente nelle grosse cavalcate. imbriani,
a cavallo,... deliberato a fare tutto il viaggio in una tratta o
villani, iii-10-23: ma per no. fare più vergogna al valen- tre cavaliere trovandosi
lega,... si debba fare presente gonfaloniere, penonieri e consiglieri, regolatori
favore fu diviso, e vinse il fare gli ambasciadori per tratta, avendo anche
.. dobiati senza alcuna contradicione lassare fare traete fuora del nostro terreno de vino al
ch'ancor piatà troveria modo / di fare il petto adamantino e sodo, / trattabil
le tratte delle monete, che conviene fare tra diverse provincie, e paesi, per
questi dopo molto trattamento ch'era fatto di fare pace trallui e lo 'nperadore federigo,
dietro il veicolo, come si usava fare noi ragazzi, sfidando anche le frustate
di mandarmi la copia. perché vorrei fare il trattamento cinematografico dentro il mese di
al suo venir uel che ha da fare / ed io, tratanto, attento /
: il fine del quale è trattare e fare. trattare dico prudentemente le cose civili
trattare dico prudentemente le cose civili e fare con arte le cose meccaniche. sansovino
armi, la spada, il ferro: fare la materia, una questione, un problema
fiada somo inseme a tractare et a fare le visende de questo comuno. testi fiorentini
cominciossi a tractare se gli era bene fare la 'mpresa afato. tortora, iii-245:
, accettando la promessa, rassicurò di fare ufficio tale per lui appresso il duca e
: questo è quel poco ch'io posso fare per lui; e assicuratelo che all'
, scusandosi al cardinale, e profferendo fare ciò che egli vo- lea. conti
/ e 'n brieve non vedea di poter fare / ciò che 'ntendea con le guardie
dei mercanti di calimala, 2-112: non fare o trattare mercato a lettera, o
tu sei obbligato prestargli', ottenere ribassi, fare opposizioni etc. etc. comisso,
meco per fante. 12. fare oggetto di discussione privata, di conversazione,
debbono essere di ragione, e puossi fare in due modi. fra giordano,
voglion dar opera alla scultura e pittura, fare un'opera, che tratti di tutte
essi trattano; ma che hanno qui che fare i saggiuoli o le vendemmie? baretti
relazioni o rapporti o avendo a che fare con lui. -in partic.:
faremo far loro stimulandogli. 15. fare oggetto una persona di determinate espressioni o
che neuna persona debbia o vero possa fare o adoparare l'arte de la lana
intendendo, il maestro non gli volse fare, ma, sprezzatolo, trattollo da pazzo
di conseguire un obiettivo; darsi da fare, brigare per uno scopo. -
; prendere una decisione; risolversi a fare qualcosa (anche in relazione con una
22. commettere, compiere, fare; condurre a termine. panfilo volgar
, che essendo essi sottilissimi maestri in mal fare, è cosa credibile che le arti
gozzi, i-1-92: siamo quasi sempre per fare alle pugna in difesa delle nostre opinioni
che più importa, più urgente da fare; essere necessario, essere il caso di
; essere necessario, essere il caso di fare qualcosa; bisognare, doversi (per
] di collegarsi coll'inghilterra e di fare con questa un trattato di commercio, purché
, ma debbo trattenerla qui: abbiamo da fare tanti accertamenti. fenoglio, 5-i-660:
, distraendone l'attenzione e impedendole di fare qualcosa. a. brucioli [valdés
trattenuto il re insino a notte per fare uno de'duo mali,...
. con la particella pronom. arrestarsi, fare una sosta nel corso di un trasferimento
divino? 16. astenersi dal fare o dal dire qualcosa; frenare l'
alla sua persona, o desiderosi di fare più di quello che dal consiglio reale
ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in
: la medesima strage degl'ugonotti doveva fare il maresciale strozzi nella roscella, che ne
; invogliato, indotto, convinto a fare qualcosa; ispirato; condotto in un'
: i quali molte volte, tratti dal fare che l'entrate creschino una minima cosa
guicciardini, 2-2-175: mi parrebbe che a fare il gonfaloniere,... messine
a poco; più volte ritornando per fare l'ombre. lomazzi, 4-ii-99: eglino
, come gli era stato consigliato di fare, il segno dei due disegni che vi
si ristrinse co'suoi. e pensò di fare un bel tratto e misesi in fuga per
sarebbe un bel tratto se io lo potessi fare. firenzuola, 513: tutta notte
furiosamente, e gli si venga a fare un tratto d'inimico. d'azeglio,
atteggiamento signorile e distinto; modo di fare piacevole e decoroso. goldoni,
atteggiamento innato e caratteristico; modo di fare che costituisce la diretta e costante manifestazione
mio poco senno, che perde'per fare poste di 300 fiorini o di più
cipe di dio, non lasciava tratto a fare e a dire di tutto ciò che
... porria essere casone di fare perdere qualche bello tracto. machiavelli,
, 1-viii-20: io ho un tratto a fare questa faccenda -condizione di resa.
questi ch'escon or fuori, e per fare anche / voi ridere oggi forse più
non fu netto il tratto che volle fare cecco degli ardalaffi, come furono netti li
lascivie. -dare tratti di corda: fare opera di persuasione. aretino, 20-96
da pallotte ingannata, non areste mai potuto fare. ariosto, 1-2: dirò d'
un tratto, come spero di poter fare. patrizi, 61: vogliangliele noi dare
lasciare tratto: non perdere l'occasione di fare qualcosa. boccaccio, dee.
. -pensare di mal tratto: fare propositi malvagi. latini, i-576:
, innanzi: prendere l'iniziativa, fare la prima mossa. ulloa [zarate
fernando pizzarro, che facesse quel che doveva fare. algarotti, 1-ii-268: ora che
, e'mi par ragionevol cosa dover fare stima di quei piaceri che arrecano diletto e
natura si stillò '1 cervello, / per fare un tratto una donna a suo modo
. traumatizzare, tr. medie. fare oggetto di un trauma fisico o psichico
savio. 12. darsi da fare, adoperarsi con grande impegno e attenzione
atto di femina di contado; né fare, come fanno alcune scimonite, che,
qualche cosa. 9. fare oggetto una persona di un determinato trattamento.
di meve trabagliti, -follia lo ti fa fare. inghi- ifredi, 375: sua
19. avere a che fare, trattare, accompagnarsi con qualcuno.
dimanda. lengueglia, 34: ebbe che fare il travagliato amante er non appalesare quello
, che, per non saper che fare, s'innamorano, voglion maritarsi, e
catene. soderini, i-144: per fare i travamenti delle sale e stanze maggiori della
: « tua ragion travarca / in fare altrui gran torto e hai fallito ».
. 2. per simil. fare circolare il sangue. cesari, 6-335
voltarla [la volta] né legni da fare una travata che fusse sì forte,
edifizio. idem, iii-601: preso a fare quest'opera, vi fece mettere mano
, 135: sapran forse elle solo / fare il ponto spagnolo, / o il
1-i-34: per sostegno del coprimento, fece fare le travature di bronzo che oggi ancora
carichi de travelli e de ferramenti, per fare repari. -travicèlla. fatti
, / farò vedere altrui come dèe fare / chi ne'giudizi suoi travede ed
terra, / et perch'i'vada a fare a'turchi guerra, / padron m'
i pipioni. moscheni, 178: il fare travedere era già arte da bagattelliero,
traverse, ovvero steccate di fabbrica per fare rialzare tacque, e divertirle in servizio
. grazzini, 4-568: fu necessario fare i concerti della musica molto pieni;
12-7-39): alla fossa traversa bisognerebbe fare un ponte di legname, o murato,
per maggiore intelligenza ho creduto a proposito fare. bacchetti, 1-ii-581: un argine
in male operare, e di bene fare non ha podere neiente, sì si
con quelle cose di ch'elli li crede fare bistentare d [i r] acquistare
sata del sahara ho avuto l'impressione di fare qualche cosa di ponte. crescenzi
in sicilia, come molte volte sole fare dicto vento. vespucci, 1-57:
ghirardacci, 3-152: il senato fa fare li traversi di muro nelle fosse della
, dove il detto sepolcro si devea fare, e rispondendo nuovamente e alla traversa spesse
volte, non essere costui uomo da fare il suo lavorìo. gelsi, 61:
nella laringe; risultare indigeribile; non fare prò, non poter essere gustato per circostanze
strada. il conducente si dava da fare, mettendo un traversone al posto del per-
5-159: io vi pregherei / di non fare qui questo dina, 1-146: 'colpo
al personaggio inter tentazione di fare un esercizio sportivo violento, sparando in
il quale serve molto per edificare e fare ancora intagli di diverse ragioni, che
carducci, ii-9-282: hanno un bel fare i nostri cari concittadini: possono travestirsi
o al bar. 2. fare apparire diverso, presentare sotto parvenze opposte
riguarda o ricorda atteggiamenti e modi di fare tipici dei travet (e ha valore
s'era fitta nella testolina l'idea di fare una cosa, non c'era ver
si ridrizzarono su le vie del ben fare. ammirato, 1-i-113: da questa
dall'argomento principale di un discorso; fare una digressione. seneca volgar. [
una tosserella secca, come aveva sentito fare al teatro grande, dalla traviata in
legno della struttura di una nave); fare doppia curvatura. stratico, 1-iii-472
era il tempo ideale per gli alleati per fare un'avanzata rapida e travolgente e arrivare
. idem, 59: valle molto a fare la dieta aqua [ardente] malva-
, le zapespressioni andare in trebbio, fare trebbio, stare a trebbio,
g. bargagli, 118: né conviene fare, come ho veduto fare ad alcuni
né conviene fare, come ho veduto fare ad alcuni, che con tanta severità e
trebbio / a'cristiani diede e di fare concistoro. -per estens. pubblica
.. e tal volta si dice fare la trebellianica, dal senato consulto trebelliano.
.. e tal volta si dice fare la trebellianica, dal senato consulto trebelliano.
; ma siccome questo lavoro si suol fare da donna, così per treccialo intendesi
ruggieri apugliese, xxxv-i-894: so fare trecciuoli e guanti e borse. messer
, specialmente quando vivono solitari, di fare un sacrificio a qualcuno. -donnetta
, sotto legame del suo giuramento, fare richiedere dinanzi a sé et a la sua
indispensabile, e che solamente per quella bisognerebbe fare la rivoluzione. 2.
e plebeo sangue, che io ti vorrei fare esempio a tutti gli altri sciagurati,
la relativa vincita (anche nelle espressioni fare, vincere un tredici).
, pagati a 4 guastatori per ire a fare treggiuoli per tirare le travi per e'
machiavelli, 17-153: furono intenti di fare una tregua a disdire, e dopo
: non è il modo a provvedervi il fare la tregua di cristo, e
me non piace di, tal triega, fare; / e no rifiuto mai chi
, l'azione che si esita a fare o, anche, che ci si pente
e farle far quei cerchi che suol fare quando ella vien percossa d'alcuna cosa
: chi avesse voluto conoscere amore, fare lo potea mirando lo tremare de li occhi
esitare, non avere il coraggio di fare qualcosa. b. davanzati, i-170
campagna, e non sapeva cosa diavolo fare. = comp. di tremendo.
bassani, 5-284: non sapeva cosa altro fare, era chiaro, in che modo
forza è la tua se hai potuto fare quel che hai fatto. soffici, vi-82
trementina. leonardo, 2-46: per fare olio buono a dipignere: una parte d'
: ricordo di quanto pesò la cielata fe'fare dell'orso per antonio nostro...
per far torce; per oro tremolo per fare una capillina. 9. sm
bartoli, 10-231: così ancora ho veduto fare a quel che negli organi chiamano il tremolo
tremorosaménte, avv. ant. con fare, con tono tremebondo; pavidamente.
un tremoto, che quando si mette a fare una cosa, non si stanca mai
letterato. -mettersi in treno di fare qualcosa: prendere la risoluzione, decidere
: prendere la risoluzione, decidere di fare qualcosa, di comportarsi in un dato
volontariamente bandito dal teatro... per fare che gli osservatori osservino che tu sei
un treno, non certo biblico, per fare del vittimismo, da povero, indifeso
un altro paese vuol dire avere a fare un'altra pratica e spendervi questo medesimo tempo
, 1212]: il detto targetto dovrà fare gli inviti de'surrogati e spett.
ventuno è il maggior punto che si possa fare; e nelle altre tre, il
a una situazione svantaggiosa o sgradevole; fare di necessità virtù. monosmi, 411
a far cosa che non si vorrebbe fare. 'le accademie e le conversazioni lo
o anche chi ha fatto trenta può fare trentuno: per affermare l'opportunità di
diavolo, permettendolo iddio, procura di fare l'uomo infermare per farlo diventare impaziente e
popolo, 7 né possendo ciò fare scoperti, e in publico / (per
non sapeva della sua moglie, badando a fare il censore riprese agramente la popolar licenza
, xcii-i-234: mi spiace che non facciano fare al cavallo la mezza volta compita.
balenando per l'acqua. — fare le tresche attorno a qualcuno: girargli attorno
dieci marine venute volta a volta a fare di durazzo il palcoscenico della commedia europea.
rapporti con qualcuno; averci a che fare. - anche sostant. bandello,
maestà a trescar come m'avete veduto fare, con tossa de'morti.
trescone-, comportarsi con subdola astuzia; fare disonestamente e liberamente il proprio interesse.
traendo a se vespina, / vago di fare il tresconcin moresco, / per gettarvisi
. -anche: camminare con cautela, per fare il minor rumore possibile.
'strimpiggire'o 'tri- spiggire'. sgretolare. fare quel piccol romore che si fa in
ottonaio, cxviii-176: e chi sa fare, e dalle in ogni loco, /
la partita deve svolgersi senza parlare o fare cenni, con l'eccezione di alcune
solo il giocatore primo di mano può fare; vince il giocatore (o la coppia
quiete e spensierate, / o di fare a'tresetti o alle minchiate. sergardi,
ottima medicina è rigettare per bocca e fare soluzione di ventre con polvere di tur-
, secondo l'orificio, che vogliono fare nella carne. idem, ii-14: poscia
britanniche. pascarella, 2-283: per fare una triangolazione in tre ingegneri, qui,
15 giorni non furon buoni che a fare tre triangoli... venne dorta-
debbono lavorare a rastiare, incatramare o fare qualche lavoro intorno all'albero stesso.
tribi de'quali si avesse prima a fare il deletto. v. borghini, 4-284
, senza il quale vede che non può fare nessuno bene. 2.
fra quei pennelli e quei colori nel fare, rifare e disfare. impe —
oggi nel regno di napoli si dicon fare il tribolo certe donnicciuole, che sopra 'l
né debba portare a provare, né fare provare alcuna chiave in alcuna toppa;
fusse recata a la bottiga; nè fare, né prestare, né vendare tribolo.
invano appio claudio montò in tribuna per fare non un'arringa, ma una predica teologica
, 2-1-11: non si poteva in roma fare alcuna deliberazione publica contro alla voluntà pure
pistolenza, costrinse la più parte di fare tabernacoli nella piazza. pascoli,
tenace nel cercare indizi, informazioni, fare indagini, ecc. g.
accorgersi che la signora lorenzina, oltreché fare delle moine a meraldy, (indegna tresca
orfeo insegnò cantare ai grilli / per fare innamorare un pizzicagnolo: / e vergilio rubò
d'allegrie, / non s'ha a fare il trimpella e il tentennino.
trina. trinare2, tr. fare, ripetere la stessa cosa tre volte.
169: la fossa della trincea si dovrà fare larga circa sette braccia, tanto in
febbre quintana. 7. locuz. fare trincea a qualcuno: interporre il proprio
difese per la spianata, senza avere a fare le vie a biscia e trincerate.
ponte. 3. locuz. fare trinchetto-, vacillare, traballare, tremare
saluto. -spiccare un salto, fare una capriola (anche cadendo da una
: vuole poi l'illustrissimo impugnatore efficacemente fare apparire ch'io sia falsario, non citando
o più filacce intrecciate, usata per fare legature o strappi. crescenzio
in servitù degli infedeli, aveva da fare, per le continue piraterie d'algari
, 14-279: buona notte. ho da fare. / la tua trinità / di
adriani, ii-334: fece [falereo] fare un decreto al popolo, che alla
intr. (triòcco). tose. fare bisboccia. fanfani, i-187:
alla 'energeia', dal già fatto al fare? 4. per estens. che
età canuta e bianca, / sperando fare a morte illustri inganni, / e
i-9: gli edifici ch'essi usavano di fare, erano le mura di qualche città
una causa; non intendeva certo di fare un tal sagrificio perché trionfassero i ribaldi
soli quindici giorni [michelangelo] fece fare un nuovo modello della fabbrica che riprendeva,
ricorda / che la mammaccia allor si fece fare, / ne triplichi la somma,
tone de'suoi, ch'egli avea fatto fare da un suo compagno a cui avea
intensità. brusoni, 4-i-128: sul fare dell'alba tornarono a battere il forte
. bigiaretti, 11-180: bisognava darsi da fare per uscire non tra gli ultimi.
poi, dovendo in fine della funzione fare la triplice geuflessione, e dare il tripli
capitano, come lo ha esortato a fare il sig. costanzo e non sarebbe venuto
-mettere, mettere su trippa, fare trippa: ingrassare, in partic.
e anche scomposta. - anche: fare baldoria, gozzovigliare. garzoni, 7-438
gliene capitò un quarto che gli permise di fare 'poker'. 2. in una
non fus- se, mai a ciò fare non si condurrebbe. 4.
di'che vedevi, io le venissi a fare dinanzi agli occhi tuoi. guazzo,
e dal tema di facère (v. fare). tristilòquio, sm.
] non volendo per la sua tristizia fare la spesa di un forziere di ferro,
tristizia, chi il ben, che potrebbe fare non incomincia, o lo incominciato non
: sei tu peccatore tristo che vuoi fare il maestro? landolfi, 13-58: mi
e meschino, ma non potevo egualmente fare a meno d'involger- lo in uno
i tristi miei tèmpi mi vietavan di fare. rovani, 3-i-76: non era solo
rubiconda, è sicurissima / la fanciulla di fare un buon acquisto: / s'ella
grazzini, 2-364: gli domando a che fare o con qualeautorità si muovano a chiamare i
cotale alla trista, non lo poteo mai fare andare. -in modo disonesto,
. getti, 7-343: vedesi non fare manco errori a quelle che hanno i
tutti quelli che privi di volontà di fare il debito loro, si dànno al tristo
iv-8-70: l'ammiraglio andasse su per lo fare prendendo trite, e ogni legno di
decorativi. vasari, ii-501: nel fare le due finestre inginocchiate... uscì
e nella corte guardando, videro lo scolare fare su per la neve una carola trita
; quale lui avesse a lavorare e fare artiglierie. = deriv. da
sfregato o leggermente tritato. 'sentivo fare tri tri nell'armadio; ed era un
pane! con quelli zannini comincia a fare 'tri tri', che dà proprio gusto
.. a roma mazzini e soci a fare i triumviri, e a giocare alla
... si buca la terra per fare quei pozzi detti 'artesiani', e che
terreno nel ken- tuchi in america per fare un pozzo artesiano, ne zampillò di
la deturpavano. ùazeglio, 4-iii-507: per fare in cinque parole la storia di tutti
sia, al mio debil modo di fare, il riconoscerle per mie, non ho
proprietà espressi, de'quali si può fare un nobil maneggio, col vestirgli alla
182: senza poesia non potrebbero fare né statue né quadri, se non
andare anche gli operai avran dismesso quel fare rustico e provocatore, le parolacce da
. tro tro sul suo cavalluccio, che fare che abbia dietro gli assassini, in
. -dipodia trocaica, vono per fare la paracentesi. metro trocaico:
. scarlatti, lxxxviii-ii-534: che credi fare, o svergognata troia, / nimica
tre quattrini di panni indosso credete di fare nella metropoli del mondo il borrominello?
una specie di condotto (nelle espressioni fare tromba, soffiare a tromba, sonare la
lontana da questa isola, cominciò a fare tanta acqua, che con due trombe
peto rumoroso (per lo più nelle espressioni fare trombetta del cui, con cui si
tempio di giove, siccome anticamente solevano fare, si adirarono e andaronsene tutti a tivoli
mette un sermoncino di quelli che soleva fare fra modesto. da armati di tromboni come
... era un tromboncino corto e fare da sé, e ruzzola, e scappa
cornetti. grazzini, 4-568: fu necessario fare i concerti della boni.
reti metall. graduate in modo da fare la cernita secondo la grossezza dei frammenti
rabbia fu la revisione che mi convenne fare di tre indici abbondantissimi affine di rettificar
di quattro sillabe, non si può fare il taglio se non in tre luoghi,
! che dici? so quel che debbo fare. ora spetta a me ».
accidenti continovi; ch'amore solamente può fare. morando, 200: troncata si vide
imbriani, 8-72: avrei potuto fare un cibreo di queste e tan- t'
vuole partire dal peccato e di quello fare penitenza per meritare vita eterna, in prima
nén de repuoso, ordenao e fece fare le guardie sollecetamente per tutto quillo exiercito
e rigoroso senso scientifico da mettersi a fare, e per giunta a contraggenio, il
, in quello, che tomo dè fare, essere avigudo, agoè che le visende
ombra di volere operare virtù, dobbiamo fare contra la temperanza; però che ogni
su tornerò adagio, / perché quel fare da camaleonte, / mi riesce di troppo
la frusta lo stimolava a trottare, a fare il cavallo matto. e. sanguineti
ritmi sostenuti; affaccendarsi, darsi da fare. sacchetti, 166-80: gnuna cosa
prendere la signora in carrozza, per fare una trottata sino ad un paesetto vicino.
, se si farà a mano destra bisogna fare che ambo i rapporti...;
. nievo, 58: allora doveva fare con essolui di gran trotto il miglio che
d'ossa e di trottole come li fanciulli fare sogliono. landino, 28: turbo
d'uno pensò che valeva la pena di fare un viaggio apposta in quella città,
niello, il quale io imparai a fare. tasso, n-ii-17: né fra '
giovacchino si trovò ingannato della speranza concetta di fare un moto nel regno d'italia.
una trovata: « barbieri, tu dovresti fare un dramma intitolato 'la morte di dio'
trovatelli. bernari, 4-104: continua a fare il muratore... il mestiere
di cervo volante con belle coma da poterne fare uno spillo, l'altro uno scarabeo
furon da lui pregati che vedessero di fare alcuna composizione in nome suo con quelli
a far nuovi trovati e finzioni per fare mal capitare questo e quello. ochino
adesso queste scene non si potevano più fare... ma quattro chiacchiere in un
regola de'contrari ad ammettere il potersi fare qualche cosa del nulla? 3
regola de'contrari ad ammettere il potersi fare qualche cosa del nulla? truccatóre
trucchiamo, sm. letter. tendenza a fare uso di artifici tecnici o stilistici che
, che è relativo alla tendenza a fare uso di artifici tecnici
o su trucchi... e senza fare altra spiegazione di piu ognun vede che
. fagiuoli, 1-1-358: credevo di fare un buon trucco a pigliar quella vedova
parolette sospiri e gesti come esse sanno fare, truci propositi, fissatisi da ultimo in
ché alcuni sono che desiderano di sempre fare ridare le genti e forzansi più a far
giovani dissoluti, li quali truffandosi cominciare a fare grande dissoluzione di frate ginepro.
giusti, iv-300: intanto eccomi qua a fare il trullo e lo sme- avendo
né a niuno che ti consigli di fare archìma, però che tutti sono arcaderi di
con tanta forza, ch'el fu necessario fare prestissimo calare l'an- tene e di
che sia necessaria un'arma speciale per fare il servizio di truppa di linea a bordo
origine germ.) 'avere fiducia, fare credito', usata nell'accezione di '
arlia, 4-184: 'trustista': cominciato a fare accoglimento alla voce 'trust', ne è
hanno in comune un'esperienza standard: fare subito i conti con la vita, anticipare
, come tanti altri 'truzzetti'non sanno che fare. = etimo incerto. tse-tsè
mandagli minuta della circolare ch'ei dovrebbe fare, scrivi piccolo, ma più chiaro che
deledda, v-974: lei però potrebbe fare un'opera di grande bene, acquistando
composti del lat faclre (v. fare). tuberificazióne, sf.
del lat. faclre (v. fare), sul modello di scatolifìcio.
, o tubo binomio, inventato per fare più accuratamente le osservazioni delle stelle sulle
tema affine a faegre (v. fare). tubifìcio, sm.
del lat. factre (v. fare). tubino1, sm.
anche, tubo di metallo adoperato per fare armature da muratori, in luogo delle solite
martini, i-336: in prima è da fare uno esalatoio dove lo aere putrefatto e
., 269: allora, senza altro fare, da tutta sua altissima statura abdalon
moravia, i-491: « io vado a fare un tuffo », egli annunziò levandosi
s. v.]: invece di fare il bagno, si dà sette o otto
giorno pigliano il volo e vanno a fare un tuffo nel tripudio mondano e nelle
essere risoluto in prò dell'interesse collettivo senza fare il gran salto. in qualche occasione
-dare il tuffo, vultimo tuffo, fare il tuffo: morire annegato. b
xiii-106: ascoltandola, non si poteva fare a meno di supporre che lei,
(per la coniug. cfr.: fare). rendere gonfia, enfiare una
tumere) e facóre (v. fare). tumefatto (part. pass
. tose. nella lo- cuz. fare tumeglihài: andare per le lunghe, tergiversare
sbuffa, / né più stanno qui a fare a tumegliài, / ma menan come
, che sopra il corpo [può fare] l'opra del minuto animaletto a l'
io, d'amore, / a fare ai baci insidioso invito. lengueglia, 1-277
diverse, non melodia, come soglion fare le voci misurate, ma 'facevano un
in quelli dì delle feste si suol fare molti tumulti. liburnio, 2-31: in
: in questi due ultimi essempi: fare che dimostri stormo per tomolto e romore
la neve granne, che non lassava fare vattaglia ordinata... le arme e
, ne rimase così soddisfatto che non potè fare a meno di tumultuare a mensa dicendo
sole crudele. -darsi da fare attivamente, trafficare freneticamente svolgendo un lavoro
loro tumultuorono li svizeri et negorono volere fare più factione, donde il campo per necessitato
machiavelli, 1-ii-448: né dèe fare il capitano altra provvisione agli assalti tumultuari
incerte, né si possono in maniera alcuna fare per le medesime strade, ma bisogna
. bartoli, 1-3-85: non si debbe fare un muro con furiosa prestezza ed ammassarlo
o non puoi, di tante dipinture fare quasi tempio in casa, avendo balia fa'
città debba fuggire come uno scoglio il fare armare gli uomini tumultuosamente; ma debba
domandando in tumultuoso consiglio che fosse da fare... la sua sentenza fu vinta
del livello maggiore delle acque, o il fare un 'tunnel'di strada ferrata. la
1-9: « stefano, corno puoi fare tanta onta a 'tio'nepote? » la
83: scrivimi tosto cosa sei per fare, e poi (senti una prolina nell'
), dimmi cosa ci va a fare tuo marito. -ant. e
: messere, ciò che ti piace puoi fare di quello de'sudditi tuoi sanza colpa
xi-56: c'è ancora molto da fare per rendere chiara in questo paese la
io. locuz. - dire o fare tuoni e fulmini: parlare o agire
tuorlo. serao, i-992: cercando di fare il meno rumore possibile, sbatteva quest'
finti, posato al sommo della testa per fare il toppè. -figur.
p. verri, 2-i-1-309: va a fare il topè a'cardinali, sfogati, ma
, è il luogo dove castruccio tentò di fare una tura, perché tacque dell'arno
la tura che in due ore poteva fare di quel fossato una vera palude.
: credo che vi paresse d'avere a fare un turaccio a un barile. pantera
., 3-70: e'vi ci convien fare più forte turaccio, che quello con
la stretta di letizia e feci per fare un salto su quell'improvvi- sato baldacchino
: la terza [esperienza] si potrebbe fare quando in orcio di rame, di
state, e tagliare selve, e fosse fare, o alcuno luogo turare ove racchiudano
, la prima cosa che gli convien fare, si è di turarlo molto bene intorno
iv-2-676: si offersero... di fare una publica essclusione di venti, e
paratia. vasari, i-345: nel fare questa opra alle già dette donne di
per la turata che egli avea fatto fare, cominciarono a dire col castaido
lobb's e l'ombrello arrotolato va a fare il suo comizio all'inglese per i
turbe al battista, che avessero a fare per isfuggire l'ira di dio? foscolo
... s'accordarono di fargli fare una trista figura. 9. spreg
contro ogni supposizione diversa che altri possa fare, bereccne seguita a ragionare; e ne
. villani, 8-44: mala morte possa fare chi di voi turba la pace.
convocare venti dalle tane, muovere tempeste, fare star fermi i fiumi, fare e
, fare star fermi i fiumi, fare e comporre veleni, comporre fuochi artificiosi
s. magno che voi non possiate fare altro di qui a un anno ».
iv-59: senza cosa alcuna dire o fare, con turbato viso da me si partì
: ora dimandano che il popolo possa fare consoli a sua voglia o de'padri,
si chiamava poggio santa cecilia, per fare guerra a'sanesi, onde grande turbazióne
, peroc- ch'era in parte da fare molta guerra. boccaccio, dee.,
le persone che non hanno niente da fare. 4. sm. tecn
marta, marta, tu se'posta nel fare / e per molte faccende turbolente.
idea della vita turbulente che mi tocca fare, e m'occupa tutti i momenti.
delle caldaie ad alta pressione, per fare un esempio, è assicurato...
arabi. messisburgo, lxvi-i-298: a fare dieci piatti di villanata di nizzole alla
spaventasse l'idea che il grion possa fare da turcimanno. soffici, v-2-591: balbettava
, due volte stato consolo, a fare la tutela del fanciullo. landino, 83
. cavour, vii-322: senza voler loro fare da tutore, perché ho già più
rente e in tessuto elasticizzato, adatto per fare ginnastica o per danzare, -anche:
la republica: per la quale si dè fare uno loco tutissimo e forte, a
: due giorni avanti la incoronazione fece fare dal re sé solo tutore, con titolo
. al massimo; tato a fare penitenzia e aspetta e chiamati tuttavia. sarpi
toscano, come ogni uom dabbene dovrebbe fare,... viene...
loro fusse tolega volont de tuto ben fare. g. cavalcanti, xxxv-ii-555: cantava
ho proprio voluto prendermi nulla per non fare fatica nemmeno a portare un pacchettino con
. del giudice, 2-127: bisogna fare sempre un po'di sconto con rudiger,
desianza, / e de lor segnoria traggeme fare. idem, 25: cusì l'
o tutti gli strumenti debbono entrare, e fare la loro parte. c.
di tutti, bisogna goderla / senza fare nient'altro, guardandosi intorno, / ora
particulare / la lege che. sse deve fare. d. battoli, 45-12:
fallo assai menore offender l'omo e fare vendetta, se sicurtà avesse de non pren
una gran proprietà la sua, di fare / agli stranieri tante onestà; ciò marca
! tutt'altro! solamente, bisogna fare, non dire. e. cecchi,
era per ombra, cominciò presto a fare da sé stesso tuttociò che più gli
tutto e dal part. pres. di fare, sul modello di nullafacente (v
v.). tuttofare (tutto fare), agg. invar. che è
messo in evidenza l'accusa al sociologo di fare della 'tuttologia', rilasciando opinioni su tutto
. senza che nulla valga, senza poter fare nulla. codemo, 255: messa
biringuccio, 2-121: ancora quando vi bisognasse fare la forma d'un tutto rilievo,
che poco o nulla hanno a che fare con il fuoristrada. la stampa [3-v-1991
nessuno 3. locuz. essere, fare, valere, tornare tuttuno-. non rappresentare
cotesti due padri della compagnia si vogliono fare scomunicare dai confratelli, se tengono la tuziore
, del cammino, che si ha a fare; sono pieni di certe loro osservazioni
1-i-465: a te voglion servire / e fare loro penetenga: / sotto la tua
ubbidienza per ritornare in kandarna- ghor per fare una purga maestrale per mano degl'europei.
: se tu vuoi ubbidire, non fare più di quello che ti vien comandato.
vincolare formalmente, impegnare qualcuno a fare qualcosa. - anche assol.
2. per estens. costringere qualcuno a fare qualcosa e a tenere un determinato comportamento
essendogli stato promesso dal padre anfiarao che dovesse fare la vendetta della morte sua sopra erifile
regni più che i suoi uberosi, fare sanza utilità dolere altrui de'beni del
giov. cavalcanti, 338: fece fare cacce, uccellagioni, giostre e di donne
, ii-182: lenisco e trattengo, con fare una graduata peschiera, una gioconda e
: si diedero attorno pe 'l castello a fare per le case requisizione di roba da
sazietà e silenzio. 7. fare oggetto di ironia, di critica pungente o
tanta spesa, quanta ne richiederebbe il fare una simile esperienza, alla quale non
lepre, un solo fagiano: che a fare una strage di uccellini.
de stomegli né ocelli per becare né per fare danno. conto di cordano e di
. bellincioni, ii-146: e non mi fare star come uno ucello / 'n una
fa tutti i fatti che apartengono a fare al manigoldo. gozzano, i-1158: ferire
di non brigarsi di nulla, di non fare né male né bene, trovata dai
vostra era festa, non potetti farvi fare l'uchettone. = dal fr.
il bisogno tuo, perché hanno sempre che fare e sono obbligati a dare tale o
pittore debbe esser vago d'uldire, nel fare dell'opera sua, il giudizio d'
o tu, dove vai? non fare, odi me », gli stima pedanti
agg. letter. che ha a che fare con l'acqua; che è divinità
figuri se avrei accettato questo incarico di fare il pittore ufficiale della ditta, nemmeno
uficiale con altri onorevoli cittadini, sopra fare edificare le mura, di prima adoperammo
dichiamo. savonarola, 5-i-15: bisogna fare orazione per questi officiali della abbondanzia, che
ufficio, di raunare el loro consiglio e fare elegiare el camarlengo e li sindichi a
: quando egli ci ha alcuna cosa a fare ove si convenga mostrare alcuna asprezza,
cui li più grandi signori commettono a fare alcuna cosa. francesco da barberino, iii-304
gli uficiali d'inferno lasciarono stare di fare gli ufici loro e cominciarono ad ascoltare
ma anco è posto perché e'facci fare del bene, potendolo far fare, e
e'facci fare del bene, potendolo far fare, e se voi non fate fare
fare, e se voi non fate fare del bene, potendolo far fare, a
fate fare del bene, potendolo far fare, a la barba vostra. boterò,
sé e negli atti del detto officiale fare scrivere in quale... vuole esser
e due erano andati nel belgio a fare il corso coloniale e s'erano arruolati nella
lo era anche lui, e voleva fare la mia conoscenza. -ufficiale inferiore,
, 2-56: l'ufficiale di picchetto può fare il suo testamento e recitare il deprofundis
voglia sapere, anzi che egli non voglia fare. machiavelli, 1-i-26: se obediscano
= nome d'azione da ufficializzare. fare i conti con il secondo capitolo delle avventure
e di giallo, s'invogliò di fare un'eguale comparsa. carducci, ii9-
mi spogliavo della 'ufficialità'e invitato tutti a fare il comodo loro e non a stare
. compagni, 2-12: io voglio fare l'uficio comune... eleggemo sei
non convengono insieme d'opinione, dovendosi fare elezione... a qualsivoglia ufficio
allo officio dell'anzianatico vo- leano tutto fare né mai voleano consiglio da persona. agostinogiustiniani
né in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri. g
in altrui, s'egli l'ha a fare per ufficio. statuto del capitano del
innanzi. -accomunare, comunare, fare comune, raccomunare l'ufficio: rendere
. -andare, entrare in ufficio, fare, pigliare l'ufficio: entrare in
1-16: quando lo tempo fue di fare gli anziani, lo capitano fece la lezione
casa, non gli dissono quello volessino fare, ma come fu partito, ne feciono
vog- ghion... gridare e fare il saccente, e non sanno leggere e
: per mostrare [il sindaco] di fare uficio, condannò i minori e timpotenti
fu molto contentopensando per tal cosa potere fare soldati e officio di balia in firenze.
officio, desiderando di tornare per fare esperienza della sua dimora fine alla fine
]: se alcuno averà ardire dire o fare ingiuria alli offi- ziali, come vicario
sapendosi veramente che cosa fosse venuto a fare nel mondo. palazzeschi, i-15: in
il contenuto particolare; ciò che spetta fare in dipendenza da tali condizioni o posizioni
loro si con viene di fare prode a tucti, et no nuocere a
principe debbe andare in persona, e fare lui l'offizio del capitano.
usurpando l'uffizio suo: cioè, di fare le vendette e punire gli uomini.
stremi, che uficio alcuno non potean fare. palladio volgar., 1-6:
: non può mai essere obbligato a fare il facchino, né altra cosa, che
appartenente, non sarebbe tenuto a meno a fare per la sua nave. cesari,
volgar., 5-54: l'asino voleva fare quello che è uficio del cagniuolo.
guicciardini, 9-100: voi avete a fare ogni officio possibile per conservare questa amicizia
. fosse molto confortato e riscaldato di fare uffizio contro a coloro che tolsono detto scalizza
, xii-45: mi ha promesso di fare ufficio con l'auditor della camera per v
di cortesia non si dèono volere ostinatamente fare, perché molte volte sono di gravezza a
a pregare e istare il re di fare officio con francia. sarpi, vi-1-32:
: musica... c'insegna a fare voci di canti in cetere, in
del detto monasterio de'monaci va a fare l'officio al detto monasterio delle donne
m. villani, iii-7-20: fatto fare solenne uficio per li morti, e
ad intendere che gli era il meglio fare presente all'imperatore di uno ufiziuolo di
niuna cosa è più atta e utile a fare officiosa, costumata e ubbidiente tutta la
altro male, che il sopradetto, di fare, a chi non contempla, credere
a casa, non sapendo che altro fare di meglio per ingannar l'uggia della via
uggia o sì buona ventura né benefici fare e nella cortesia, che spesse volte
non fosse che a star per serva a fare il mestiere di prima all'osteria c'
quella relativa a figure che si possono fare coincidere con un movimento rigido che si
del suo giudicio, che dèe venire a fare. bibbia volgar., x-352: o
svevo, 6-77: non hai da fare contratti come me, che talvolta ascendono
, perché disperati sono che non possono fare auro. maestro alberto, 58: chiaro
, perché tutti coloro che non sapevano fare quella dimostrazione riconoscessero che egli era superiore
ad uguale. -essere uguale, fare uguale, l'uguale: essere indifferente,
, l'uguale: essere indifferente, fare lo stesso, andare bene ugualmente.
le reti, mi rimarrò per uguanno di fare altra caccia. -nell'espressione ridondante uguanno
, e si è potuto trattenerla dal fare spropositi. ma con costei? uhm
questa oasi di tranquillo benessere, dovendo fare i conti con un sindaco supervotato e
conficcasser la peste e condannasserla a non fare ulteriore saccheggio. morgagni, 101:
, 122: m'occorre di nicistà il fare memoria d'alcu- na cosa molto antica
letterato; fa quel che trova da fare, ed era negli ultimi tempi impiegato in
l'ultima cosa che si ha da fare è il morire... l'ultimo
ricchezze non hanno reda mondana, possendo fare iddio reda, e i santi suoi
quale vendetta in nullo era sofficiente di fare, e nullo era sofficiente a tanta ammenda
. carducci, ii-19-73: devo fare alcune lezioni su la coltura estense,
signore lo puote cavalcare se vuole e fallo fare ciò che vuole. francesco da barberino
7-ii-142: al iresente, volendo dio'fare una grandissima opera, chi sta dalla
. di voler provare per una settimana a fare vita umettante. umettare (
(per la coniug.: cfr. fare). letter. ant. inumidire
e via di notte, e cercar di fare le massime velocità come un bambino viziato
per far bollir la pentola; e per fare / diventar le cose umide, rasciutte
infilato nella galleria, e lo sento fare un verso aspirato come chi si prepara a
la luna sì ha a influire et a fare operazione sopra tutti gli umidi; sì
umido stupendo. voi preparate se si deve fare il pranzo domenica. fera. martini
lat facére (v. fare). umificazióne, sf
mondano, che doveva, che poteva mai fare? gadda conti, 1-40: questa
caterina da siena, 47: così dovete fare voi, cioè essere uniti e innestati
a ribollire nel suo fermento ed a fare il bellumore. = voce dotta
quella guisa che sacrificava talora una verità per fare un epigramma, volendo adoperava il passeroni
prosa. -fare dell'umorismo-, fare dello spirito, scherzare, per lo
molto seria: era il suo modo di fare dell'umorismo. -umorismo nero
paesi, anzi unanimamente negarono di volerlo fare. parini, 956: la quale
moralegiuridico impone a tutti i sozi di fare ogni sforzo per giungere ah'unanimia.
la unanimità di tutta la dieta per fare una legge, e una sola proposizione qualunque
e a volgere le acque e a fare la grande undazióne. 2.
niccolò del rosso, 1-108-4: a fare una donna bella soprano, / sì
feroci superstizioni, aveva il suo da fare. 6. figur. indurre
ne sommipratolini, 10-400: dovrà ancora fare il soldato, benché ci si
, la chiamò nello studio col suo fare più distratto e consueto. le
interiore. verga, 2-174: doveva fare sforzi penosi per dissimulare le unghie d'
volgar., 1-98: l'unguentiere dèe fare gli unguenti di sua vitade
. 3. far risaltare, fare apparire in piena evidenza (e ha
e morrebbe. e che altro poteva fare, in caso di perdita di quell'unico
(597): e che altro potè fare, se non posar sul letto l'
figliuolo cristo nostro signore, non ti fare compagno de'dimoni, e della arsura
qualunque colore, possa o vero debbia fare alcuna comunità o unione o lega o
sente che cosa gli uomini riescono a fare, nell'unione delle forze.
ii-67: sarà: che io ho a fare di tanti nomi? a ricamartene
, accodarsi a un gruppo; associarsi, fare alleanza, le strade del sangue
s'io era corpo, e voluto fare in mio favore. qui non si concepe
inenarrabili, egli quanto aveva giurato di fare, lo fece, e finì col lasciare
farà quel che nessuno fa o vuol fare, ha trovato la sua missione originale:
: universalmente ognuno poi verrà al ben fare e si dilaterà el core ed aprirassi gli
natura fece l'uomo, ella intese fare una università, una communione.
di tutte le rispettive università o governatori fare un'esatta ricerca di tutti i fanciulli
vero concedere, o vero alcuna cosa fare o vero ordinare... per la
al più l'identificazione che si soleva fare del diritto con l'eticità e talvolta
galatina, 242: li bagfivi possano fare comandamento ad omna persona de dieta terra
fatta una, o qualcheduno la vuol fare a lui. moretti, i-239: durava
tempo per dimandar pareri; e poi fare a loro modo, e non venirne
.. e che egli sapeva tante cose fare e dire, che domine pure unquanche
canonico buzzi non aveva niente a che fare con i grandi istituti d'educazione e
, 4-251: voi avete ben altro da fare... e risalite va- gnerianamente
, 13-48: devo andare al wagon-restaurant per fare colazione. = voce fr.
cui una persona autorizza un'altra a fare qualche cosa, la quale altrimenti questa
quale altrimenti questa non avrebbe diritto di fare. = voce ingl., propr
: voglio anche, a costo di farmi fare accuse dai vigliacchetti d'italia, difendere
volar in alto fuori dalle acque, e fare il medesimo alcuni pesci detti xifii.
, dubitando che lo imbasciatore non gli fesse fare un xse in sul volto.
s'usi mai) e che senza quellapotremmo fare facilissimamente. n. dortelata, cxli-439:
]: prese un iakt spargendo di voler fare il viaggio per mare. ibidem (
e del brasile e si nutre di sono fare a meno. pesci, crostacei e
, dei yesmen modestissimi., capaci di fare ansofia jogica. e. de martino
di opinione che per quesranno non si possa fare armata da comparire eccetto se le caravelle
alcuna lana maggiese a velia, né fare comprare, se non si sconzia per gli
zaccari, destinati, ahimè, a fare una fine chissà quanto indegna.
.. mia moglie s'è messa a fare la lavandaia... io faccio
, 17: che ò io a fare de'debiti d'un altro, io e
sottile lazo- letto, mille zacaruze da fare coiasione: che v'era zucarini,
calle che in piano fangoso si possa fare, poco aitandogli la serenità del cielo contro
tenessi il fermo, e che io facessi fare profumi di zaffètica. g. m
. ma... ne ho fatti fare due involti, acciocché divisi sien più
meti specie de sopra, e se voi fare per meno o per più, toi
didamente la zambra e da fare impallidire il lume a petrolio! cicadee,
cesso. -andare a zambra: andare a fare i 3. prov. stibili e
boccaccio, 1-v-ii-485: non poteva ella tanto fare ch'ella mi piacesse, sì ch'
poveri impiegati di posta hanno tanto da fare che non possono star lì a perdere
xii-1-363: io avrò bisogno di filatino per fare un zenzalare... perché qui
questo il suo cavai fellone / giàcominciava a fare la chiaranzana, / ch'ebbe al principio
, in su le zanche, ne facevano fare di quelli che erano alti cinque e
piacentino che gettava in mare i zanfroni per fare de'sguizzi puerili, ed era tanto
, 12: post hec ch'el facia fare uno gabano fine in terra per dormire
i due personaggi shakespeariani hanno comune il fare spensierato e scherzevole. -per estens
egli per carnevale s'è astenuto da fare il zanni pel corso. lalli, 11-65
altro che zance in questa terra, a fare la fica come hai fatto ».
zanzare, intr. ant. fare discorsi oziosi e vani; chiaccherare di
zanzeare, intr. ant. fare bella mostra di sé; pavoneggiarsi vanitosamente
precedenza. spianare la terra, fare solchi, scavare, ecc. dante
conv., i-vin-9: sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o
una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra
zolle grosse della terra, e nel fare il lavoro più minuto. lo chiamano zappetto
rozzamente, con tocco pesante. potè fare a meno nel tempo che si trattenne in
si trattenne in toscana, di non fare delle serie riflessioni sulle scoperte felicissime del galileo
. 8. -zappare la terra: fare il contadino. -zappare la terra sotto
vino. -tempo in cui si deve fare tale lavoro. marchesa colombi, 1-103
le zolle grosse della terra e nel fare il lavoro più minuto. lo chiamano zappetto
andare agli stati uniti, vuol dire fare un viaggio nel futuro;...
poi cantar sesta e nona / o fare longa istoria / e zarlar con gran
/... / si risolse di fare un intermedio. f. f. frugoni
di sembrare così un coso buffo per fare ancora più il dritto. era figlio d'
guinizelli, lxv-4-45: e zò vedemo fare a zascheduno, / che se met'
de zascuna carne. se tu voy fare bona gellatina d'ognia carne. =
). dial. ant. darsi da fare, affaccendarsi. guadagnoli, 1-ii-161
4. locuz. battere in zecca, fare zecca, zecche-, coniare monete.
« tutto quello, che io potrò fare in servizio di lei e di tutta la
dell'anime e fervente consolatore al ben fare. s. caterina da siena,
, perché lo vedeva zeloso al ben fare. s. maria maddalena de'pazzi,
... non anderà a fare sacrificio a dio. alberti, ii-148:
in la zentura, sarà molto meglio di fare che loro faciano reverenzia anche con la
xii-1-363: io avrò bisogno di filatino per fare un zenzalare da mettere sopra il letto
innanzi. 3. locuz. fare zerbo: combattersi. p. de'
alli governatori dei luochi quello che debbono fare in tal casi, costrinse tutti li religiosi
siena, 559: el zero non può fare nulla senza compagnia. se tu poni
]: 'zeteti': magistrati ateniesi incaricati di fare inquisizione del danaro dovuto al pubblico erario
aria, è virtù e legge poetica fare uno zibaldonaccio d'ogni sorta di verso,
2-8: quest'ara l'arte che solevan fare, / mercatanti di zievole e d'
sottoscrivervi il nome suo, vi soleva fare più tosto una zifera, e così
'zimbellatora'. sta sempre alla finestra a fare la zimbellatora. è brava a far la
digiuno, / a quel zinzin di pan fare a miccino. bresciani, 1-i-164:
noia. landolfi, 12-140: volevo fare un zinzino di psicologia adolescenziale. -con
non c'è mestiere più bello che fare lo zio d'america. -zio
. tordo che viene tenuto in gabbia per fare da richiamo con il proprio verso.
, 2-v-28: qui, a lasciarli fare avrebbero impiantata una discussione fra loro due
5-463: « che ci sta a fare quel signore? » sbottò una bambina,
con la particella pronom. tacere, fare silenzio. casti, i-2-298: mi
. villani, iii-9-75: chetamente e sanza fare zitto... uscì di bologna
che essi non portasseron pena del ben fare. = var., di area
: raccomandarono finalmente all'agente loro di fare ogni sforzo per isventare i disegni di
xvii-120-26: or è la stasgione / di fare menzione, / a zò che sia
attivo, ed hammi sempre tenuto a fare il zoccolaio. garzoni, 8-918:
del vicolo. 3. locuz. fare alle zoccolate-, litigare aspramente. machiavelli
zoccolare, intr. { zòccolo). fare rumore camminando con gli zoccoli o,
zoccolo. più di questo non sa fare. papini, 27-793: le faville che
colonnato, con cui non ha niente che fare; errore ricopiato dal bott nell'arsenale
origine got sodo, e non fare a misura, / che qui consiste la
pratolini, 3-200: pare che vogliano fare sul serio e buttar giù la nostra
. -nella locuz. dare di zona: fare qualcosa con impeto ed entusiasmo. -anche
: io m'accorsi che il gran da fare consisteva nel mandare a zonzo il cervello
mendicare; e non sapevano che si fare. fasciculo di medicina volgare, 22:
idem, 2-xxiii-444: questo vezzo di fare rumore sta sviluppando una vena di zoticaggine
ragazzo che fugge di casa per andare a fare il pirata. un basco nero calzato
rinaldesca, e queste sono ottime per fare vino et abbondanti, sì come il marzimino
. soderini, iii-418: si costuma di fare il pane impepato con mescuglio di zuccata
. del lat facere (v. fare); è registr. dal d.
là a'munisteri delle monache e a fare cortei e fare zuccherini e berlingozzi e mille
delle monache e a fare cortei e fare zuccherini e berlingozzi e mille novelle,
sotto un sottile fazoletto mille zacaruze da fare colazione, che v'era zu- carini
dia pace zuccarino mio dolce. rettori, fare dolcetti o caramelle. 63:
caporali, 2-26: ma che ne può fare egli, se il mele, il zuccaro
ma perché pel lungo becco non si può fare un cartoccio così alto, s'usa
ha fatte tante veh! avesse a fare ancora quella di farci tutti arricchire. r
e del 'h', si messe a fare un altro volume, e lo battezzò 'discordia
fastidio. - in partic. nell'espressione fare zuffa: disturbare, infastidire.
lo più con la particella pronom. fare zuffa, azzuffarsi; affrontarsi in duello,
con i medesimi instrumenti se le fa fare diversi rumori e zufolamenti. 2
suffolerò, com'è nostro uso / di fare allor che fori alcun si mette.
si uò bere e zufolare: fare due cose in un tempo. come l'
tra viziosi vilissimi, ai quali par fare assai se possono accusr l'un l'altro
drento entrare: / e'ti bisogna fare, oste, un gran fuoco, /
no. -mettere in zufolo: fare oggetto di scherno. gioberti, 4-2-454
1-ii-141: appena il contrabbasso cominciò a fare zun zun, don peppantonio aperse a un
p. gonnelli, 1-207: 'zoomare': fare una carrellata ottica. pasolini, 4-46
bocca, / col bicchier non sapea fare. = var. dial. di
altri: provvedere alle necessità altrui; fare qualcosa in vece di altri.
la zuppa ai gatti: adoperarsi inutilmente, fare uno sforzo vano, sprecare la propria
. -mancare solo il pane a fare la zuppa: essere del tutto privo
la zuppa coi ciechi: avere a che fare con persone facilmente ingannabili.
3-100: d'uno, che non sappia fare una torta parola, né dir pur
che si dice quando si dice zuppa: fare affermazioni su solido fondamento.
ammorbidirsi nel brodo (il pane); fare zuppa. tommaseo [s. v
un salsicciotto bolognese faccino un brodo da fare una zuppétta da risuscitare un morto.
ecc. (in partic. nell'espressione fare zuppetta). settembrini, i-368:
. tose. voglia di scherzare, di fare chiasso; allegria chiassosa; gioiosa confusione
può dirsi intrato in zurlo 7 di fare in malmantile il dominamini. giusti, ii-384
sempre voglia di giocare, scherzare, fare chiassosa allegria come un bambino o,
andare zuzzurullone-. spassarsela, divagarsi; fare vacanza senza un pensiero al mondo.