andato a ruba e di cui si dovette fare subito una ristampa, fu il primo
b. pino, 5-33: ora vuoi fare il dotto a squinternare il donato.
: addurre numerose ragioni che impediscono di fare qualcosa. l. veniero, 68
, i-582: chaim s'era deciso a fare il bagno, però anche quando aveva
onore di vittoria cercando, ma del fare alla giustizia costantemente difesa, con retta
di onore che possa... fare un principe. magalotti, 9-1-81: questa
. temanza, 142: piuttosto che fare vilmente cose grette e meschine, ei
alcuna republica che i magistrati si diano a fare sanza prima squittinargli. siri, v-1-397
che per li tempi saranno si faccia fare una cassaforte cum cin que
dello spedale di siena, 121: facciano fare cerna nel detto capitolo entra 'detti
, che era ordinaria, ne fece fare a mano ne'settanta. m. adriani
... e che dipoi si dovesse fare nuovo squittinio. g. morelli,
conveniente che, ora che si ha a fare lo squittino, noi avessimo uno accopiatore
accoppiatori con pienissima autorità, perché vorrei fare lo squittinio stretto. b. segni,
grado a tutti coloro che hanno a fare lo squittino, come ella fu a te
benché rozzo sarebbe caduto in pensiero ai fare una cosa tanto sregolata qual è una
benché rozzo sarebbe caduto in pensiero di fare una cosa tanto sregolata qual è una
menti dei pargoletti. 2. fare di nuovo oggetto di studi, di ricerche
; allora le tre zitellone cominciarono a fare: « sst1.. sst! »
illusi. fosse bastato mostrarsi indignati e fare ssssh. quel mormorio si faceva sempre più
ch'io mi credetti che si potesse fare una torre o altra macchina tale da oppugnare
stabile in tutte le sue parti e fare delle proposte realmente coscienziose e fondate,
stabile, sistema economico stabile-. di non fare quel libro degli stabili del quale sono già
alla duse venissero dati i mezzi per fare quel teatro stabile che è un desiderio
si richiegga almeno altrettanta intelligenza che per fare una comparsa? ghislanzoni, 5-25: imbocchi
si debbino, secondo i nostri stabilimenti, fare prova di nobiltà come debbano farsi per
dal dì dello stabilimento d'essa gabella fare registrare la cedola predicta con tutti gle
i-458: che cosa sei venuto a fare? a regolare la mia pensione al
volgar., 1-441: grandi grazie dovemo fare a'dii che stabilirò questa terra che
: si aderì alla maestà cristianissima col fare il matrimonio che formasse e stabilisse la
ho io... risoluto questa mattina fare una cosa, mostrare apparentemente di non
vasto. goldoni, iii-429: se volete fare la vostra fortuna,... se
vele di strain altra maniera crescere né fare un corpo, se non fossero ferglio.
cendola monacare. -stabilire il punto-, fare il punto. felice da massa marittima
cogitazioni molto sono utili ad aiutare a fare stabilire la mente. 29. confermarsi
e auttorità di instituire e. f- fare le leggie, per la quale o per
. c. bartoli, 1-29-4: nel fare i modegli ti si porgerà occasione
simplicemente e stabilitamente dispone le cose da fare. = comp. di stabilito.
, / non ti colga mai cauto a fare il patto / che, se non
. montale, 3-212: si potrebbe fare... che uno spillo, una
ii-17-304: da te mosse l'idea di fare della signora = voce dotta, lat
a chiamare... dice dovrai fare questo e fare quello, battere i tacchi
.. dice dovrai fare questo e fare quello, battere i tacchi e alzare la
. né direbbesi, quand'altri spende per fare a taluno un vestito: 'me l'
a staccare bestemmie, / non sa fare discorsi. 7. allontanare la
, iii-64: una cosa voi dovete fare, e non mancate, e questa è
che non si spiccasse; / e giurò fare memorando scempio / di chiunque dal legno
, 6-74: mi convenne... fare lo spreco di staccare un altro legno
smisurati. -cominciare a camminare, fare i primi passi (un bambino)
guicciardini, 2-1-263: questo staccarli non può fare effetti buoni; e mi ha detto
un giorno li disse non la volere fare. priuli, li-6-47: sua maestà va
staccasse qualche nave dalla sua flotta per fare, con un mediocre sbarco nelle spiaggie di
sì lieto animo come tu mostri di fare. forteguerri, iv-31: cremete, che
per tutta la fossa senza staccare o fare, come molti praticano, solamente le
stacchéggio, stacchéggi). letter. fare rumore con i tacchi nel camminare.
ciascuno anno una volta,... fare aggiustare ogni staterà de'sottoposti alla detta
un complimentone, ch'e'si poteva fare al cirimonia, tant'era grazioso, e
stadera di dogana': modo singolare di fare una comparazione del più al meno, quando
non troppo abbondante ma in grado di fare qualche telefonata, scrivere qualche lettera, correggere
risultato raggiunto, senza più darsi da fare. g. m. cecchi
qualcuno dette staffe, minacciarlo di fargli fare qualcosa controvoglia e a suo malgrado.
? caspita! quello che vi può fare.. almeno non si dirà che vi
di più utile mi fu consentito di fare nel mondo. -tenere ferma la
-tirare alla staffa: riluttare a fare qualcosa; acconsentire malvolentieri o a forza
biasimare un vizio, un difetto; fare oggetto di espressioni mordaci, di sarcasmo
4. locuz. staffilare il muro: fare qualcosa di totalmente inutile. allegri
plinio], 25-9: se pur vogliamo fare anco la terza specie [del dauco
copioso per tutte le speziarle in uso per fare masticatori e per fare unzioni contra ai
in uso per fare masticatori e per fare unzioni contra ai pidocchi. c. durante
copioso per tutte le speziarie, per fare masticatori, e per far onzione contra
contenevano que'vasi, forse perché nel fare quella misurazione si adoprava qualche bacchetta o
degli oliandoli, 3-159: faccia e fare possa e debbia tutti comandamenti e citagioni e
andare ad alcuno staggimento, o sequestro fare d'alcuno ditenuto ovvero preso. mazzei
, 970: la quale stazina e sequestrazione fare si debbia. libro di gerozzo degli
. il comune di siena gli fece fare la bandiera e li staggioli.
cristianissima avesse commesso a'plenipotenziari suoi di fare instanza per la liberazione de'beni staggiti
, che travagliavano meco, avevamo più che fare a riporre e nascondere i furti che
b. tedaldi, 1-175: chi vuol fare un bel giardino per suo diporto e
questo tempo, perché non si potevano fare queste pietre, se in prima non si
le pietre fussino migliori, e così fare munizione di legne, bisognò che per
tutte queste cose con uomini atti a fare simili cose. sangalletti, 4-ii-331: bisogna
giustiniani, xcii-ii-330: il sapere anche fare elezzione di palamaglio... importa
similemente secondo i tempi e le stagioni poterai fare torte di rape et eziamdio di pera
. « che cosa ci sia venuto a fare? non mi sembra né luogo né
stagionale (per lo più nell'espressione fare la stagione). lineili, 11-40
via, prima del pasticcio, andava a fare la stagione sulla riviera.
e'conti loro e facessi loro ragione con fare li stagli convenienti. cantini, 1-4-8
gli spettacoli delle varie classi statizzate possono fare il paio con gli spettacoli della giustizia
pascoli, 1-541: bisognerebbe a me fare il contratto prima anche del tempo (
conservare il loro officio; e ogni cosa fare la qual sia stato d'essi signori
dicendo che bene vogliono questa trasmutazione potersi fare quando lo basso stato de li antecessori corre
se hai della roba assai, non fare le spese di casa sì grasse, se
avalca, 9-181: altro frutto dèe fare chi è chiamato e posto in istato
caro, 12-i-316: che hanno a fare i frati con dio più che noi altri
el piacesse alla vostra voluntà, vero per fare quelle cose che pertiranno a stato e
secoli è raro assai e malagevole a fare uno stato nuovo. carducci, iii-7-220:
fiat, 72: la fiat continui a fare ai propri dipendenti, per tutta la
ricevitore o procuratore o comessario sopra detti fare due inventari separati, uno dello stato della
cicognani, 13-444: c'è da fare una ricerca alla camera di commercio e
volgarmente le finanze. cavour, v-177: fare una completa esposizione dello stato finanziario del
l'arte poetica senza l'arte del fare i versi, né l'arte del fare
fare i versi, né l'arte del fare i versi senza l'arte poetica possa
-essere, mettersi, trovarsi in stato di fare qualcosa: esserne in grado, averne
], 421: le sentenze possono fare stato nella presente oscurità, perché dove
ridurre, rimettere in o a stato di fare qualcosa: mettere o riportare nella condizione
del piemonte ora s'è messo a fare il gradasso, perché ha trovato il galletto
fu persuaso da fra girolamo savonarola a fare una piramide altissima con quante pitture e
o di metallo o bronzo figure grandi, fare nel principio una statua di terra,
3. locuz. -alzare, fare una statua a qualcuno-, tributargli grandi
mite, d'aspetto statuario. può fare se lo statuario non ha buona cognizione di
arte dello statuare non si può fare se lo statuario non ha buona
o vero offerto del detto ospitale degga fare dimoranza. t. bianchi, 1-iv-334:
in completa immobilità (anche nell'espressione fare le statuine). e. sanguineti
immobile, inattiva (anche nella locuz. fare la statuina). marchesa colombi
sua semplicità composta, modo molteplice a fare le cose [la mente divinai statuisce.
per li statutari che hanno balia potere fare statuti come piace loro. caviceo,
, 1-ii-609: nuovi e vari statuti volle fare a suo modo, e così fé
, 21: non si possa fare alcuna commessione di boci per alcuno oficiale
manzoni, 1-25: noi ci disponiamo a fare il picciolo viaggio in svizzera. ti
eravamo arrivati a varenna, dove si solea fare stazione e refiziarsi d'alcun cibo.
belle. piovene, 8-76: voleva fare la via crucis portando sulle spalle una croce
essere di stazione-, essere di stanza, fare capo a una base navale (una
e stazzonando il vescovo, a voler fare i più disonesti atti che con femmine
stazzoni. grazzini, 493: lascia allor fare a certi lumaconi, / ché chi
2-271: 'steccare'dicono i cuochi a quel fare qua e là nella carne vari fori
scatto; per quanto avesse badato a non fare rumore, il sedile è tornato contro
? buffoncella! / è buona a fare delle stecche false. guerrazzi, i-342:
. - con forza e senza pericolo di fare 'steccaccia'. = dal
guicciardini, 11-212: consigliava di fare uno campo grosso di tucti e steccalare
una gran piazza, dove si doveva fare il detto tomiamento. mannelli, 123:
terra e isteccò il campo suo e fecelo fare con torri di legnami e puosesi a
sente muover parola dello steccatare, cioè fare steccaie nel serchio, per mandarne l'acqua
corago, 87: per questo gioverà il fare lo steccato tra l'istro- menti e
si disfacese per aqua o per altro fare del mulino, lo deto priore lo
farlo star cheto: dicesi alcuna volta fare stare a stecchetto, benché questo significa più
stecchetto, benché questo significa più tosto fare stare a segno. g. m.
stecchiscono le membra, andreina avrebbe voluto fare o ispirareun gesto di tenerezza. 9
, lxvi-2-186: della schiena se ne possono fare brasuole ammaccate con la pianta del coltello
... al doria di condursi a fare cotesta impresa. -stecco d'amore:
frutto. -rimanere uno stecco: fare una figura assai modesta rispetto alle aspettative
. levi, 2-34: si trattava di fare un elementare calcolo stechiometrico. le scienze
o ne'suoi abiti è proprio al fare tedesco... 'agl'italiani difficile sfrancesarsi
a ogni ora tal mestieri cerca di fare, e per più aver suo agio,
di marte, il cui proprio è di fare gli uomini guerrieri. carducci, iii-3-179
avvolgimenti o carichi trifase, che può fare capo a tre o a quattro morsetti.
che se ne va da solo a fare l'eroe, senza pensare che. tomizza
). filarete, 1-ii-656: se fare lo vuoi in otto o in sei o
quarantotti gambini, 4-147: lasciava ario a fare la guardia, ad aiutare i soci
serrare anco il porto di chioza, facendo fare un grosso bastione su la stella appresso
- cercare le stelle di mezzogiorno: fare cosa inutile. verga, 7-783
stella. messisburgo, 7: a fare io piati di stellette... impasta
il cam- priani o anche giotto potessero fare un bel disegno. 5.
1-132: di poi [avrete a che fare] con li stempa- nini e appresso
spregierà, e se elli non ti vedrà fare alcuna cosa stemperatamente, elli ti temerà
2-231: dicoti ch'io non mi voglio fare stendardiere. musso, 193: poi
monteaperto, i-50: come si incominciàro a fare le some e a stendare ef padiglioni
man mano, col rotondo mattarello, a fare la 'sfoglia'della pasta all'uovo.
-stendere la mano a qualcosa, a fare qualcosa: mettervi mano; intraprendere un'
acerbo e fiero. -figur. fare bersaglio di sventure. bibbia volgar.
feste possa o vero debbia lavorare o fare lavorare... salvo che
ove non giunge si stende, / facegliele fare sempli- citate. francesco da barberino,
genere di coleotteri stafilidi, di 10 fare ben stennerire. l. mancinelli, 1-4
della mia vita. -indugiare nel fare qualcosa; impiegarvi più tempo del necessario
5-i-23: orsù, frate, non ci fare più stentare; comincia a cavare fuora
primo, io. -deh non mi fare più stentare! 7. tose
può tagliare; / ma, per fare il tuo peggio, io son contenta,
.. ascoltami un poco e non fare lo stenterello. carducci, ii-1-12: vive
menati a roma per le prigioni e fare stento. lorenzo de'medici, i-191:
iii-47: è uno stento l'avere a fare con simili omini ingordi, memoranti e
, / ed ella il vede e fammi fare istento. laudario di borgo san sepolcro
ant. drastico risparmio (nell'espressione fare gli stentolini). piccolomini, xlv-12
: tre volumetti gli editori non vogliono fare. farmi non abbiano torto. daranno a
due e più mesi sono che doveva fare la 3a ed. di 'lyra'k.
. ascoli, 12: quel suo fare stereotipo... può facilmente intorpidire
s. v.]: 'stergare': fare gli stergai. = denom. da
, 26: il patrone della nave debbe fare scaricar e caricare la robba, se
gozzi, i-11-107: non si occupò a fare acquisto di prudenza per tenerla ristretta alla
pubblicamente che la mandragola ha virtù di fare impregnar le femmine sterili: la qual
-ant. povertà spirituale, incapacità di fare il bene. scala del paradiso,
. sacchetti, x-28-13: promettendoli di fare uno brieve che 'l suo figliuolo serebbe
tiplicare sterminatamente gli dei e col fare del cielo una quasi repubblica e
campagna. soldati, 2-224: per fare una rivoluzione come quella russa, occorrono
s. v.]: 'sternere': fare, mettere l'impatto, far letto
: essendo gli signori bolognesi ubbligati a fare una sterpata,... e poi
, gl'intoppi e le spese nel fare gli sterri. targioni pozzetti, 12-6-204
] per ridurre le strade carreggiabili e per fare gli opportuni sterri e scavi. baldini
manifattura di tabacco... vale fare una mescolanza regolata di più qualità di tabacchi
]: 'quando si hanno molte cose da fare, bisogna sterzarsi, bisogna sapersi sterzare'
distribuire le cose che s'hanno a fare nel modo migliore, attendendo un po'all'
anche sterzatura o dibrucatura, si può fare [ne'boschi] il secondo o terzo
'nazionali', che ora si sono prese a fare dei poeti, leopardi, manzoni o
di istrumento medico usato nelle diagnosi per fare r ascoltazione diretta: inventato dal medico
la serenità del principe nostro ferdinando fece fare una dieta in la quale fi fu per
4-89: ho approfittato... per fare quattro passi sotto i portici di rue
... bastava muovesse le ciglia per fare allibire il mondo tutto dalla paura.
altro genere. 8. locuz. fare o levare le stigmate, alzare le braccia
cielo, mostrando stupore e sgomento; fare le meraviglie, esprimere stupore.
). -in partic.: essere solito fare, procedere abitualmente (con la prop
agli atteggiamenti esteriori, al modo di fare, al tratto peculiare o all'abituale
scusare. machiavelli, 1-i-294: chi vuol fare tutte queste cose conviene che tenga lo
4. locuz. stilettare varia: fare il gesto di dare stilettate, con
a shanghai,... che fare? = calco dell'ingl.
mi pare... il caso di fare il viso d'allarme a un vecchio
, ii-14-249: gli stilistici si mettono a fare un'operazione molto pericolosa, o piuttosto
loro una stilla di umor succoso che possa fare al fuoco una = dal gr
: egli poteva stillarsi... a fare dei commenti umoristici. betti, i-72
io mi stillavo pensando quel che potevo fare per curargli la casa, per contentarlo.
9-3 (1-iv-800): io ti farò fare una certa bevanda stillata molto buona e
quali egli persuade gli architetti a non fare mai gronde o stilicidi ai tetti.
scorze si portano in vari paesi per fare scatole ed altri lavori di stima.
. -fare, prendere stima: fare conto, pensare, credere. sercambi
non lungamente si glorierenno del loro mal fare. rappresentazione di s. maria maddalena
e quella non abbattere, e né fare istima delle cose più che sieno da
istima delle cose più che sieno da fare, imperò che disiderare è bene. lorenzo
che arde in cima, / non ne fare stima. proverbi toscani, 234:
che arde in cima, non ne fare stima. = deverb. da stimare
correre alla morte. e se volessimo fare buona stimagióne degli anni hanno a venire,
grillo, 530: c'è stato che fare a levar da me il titolo di non
, non ardì, avendone giusta occasione, fare una impresa dove ciascuno avesse ammirato l'
10. marin. e aeron. fare la stima della rotta. 11.
che 'l fa deliberare quello che vuole fare, cioè tenerlo aperto e non chiuso.
prima cessavano i suoi pericoli, non fare maggiore stimazione del breve che delle parole
alcuni i quali quasi niente di bene possono fare o dire senza essa. guido da
latini, essendo infiammati con turno di fare guerra alli troiani, stimularono lo re latino
perde lo figlio; / e no me fare più stimoliare, / o cara luce
cosa che io mi sentissi stimolato a fare il tale peccato, fui sì negligente in
per estens. il costringere una persona a fare qualcosa con modi sgarbati e violenti.
b. croce, ii-13-234: il nostro fare e il nostro progredire ha il suo
16-ix-240: la buon cassia comincerà a non fare l'ufi- zio suo, manifestamente,
tudine, e non sa che si fare. fr. colonna, 3-143: ora
che in luogo di essi io mi facessi fare da un sarto uno stincalétto di cartone
: io... vi prometto fare stroppiare, stincare, azzoppare e sfregiare,
, 1-40: che diavolo ho io a fare di questi stincacci così lunghi e di
digiunare in pane e in acqua e fare grande 'stinenzia. palladio volgar. [
stintignare, tr. tose. fare con lentezza o di malavoglia. -in
o esitazione, tergiversare, indugiare a fare qualcosa, a eseguire un ordine, a
lavoro lento, stintignato, tutto un fare e disfare. stintignatóre, sm.
che essi estimarebbe per aggiugnimento di stipa fare le fiamme minori? bandello, 1-8 (
ii-385: « oh, che vuoi fare con cotesto pennato? ». « stipo
noi e devemoti stipendiare e hai da fare a modo tuo, eh? no,
stìpico, agg. ant. restio a fare qualcosa. pasquinate romane, 92
fuggitivi, riconsegnati ai padroni, tornino a fare l'arte che facevano, orcioletto a
: gli stipiti e pilastri così son da fare, di nona, ottava e settima
in egitto di durissima servitù, cioè di fare mattoni, cogliere stipule e cuocere li
: quest'ha promesso solennemente al capitano di fare ne la stipulazione ae lo sposalizio.
un reciproco consenso perfetto di due persone a fare o dare ualche cosa. b
mal modo il prezzo di un'opera fattagli fare apposta, disse esser egli avezzo a
, di tacere ameremo meglio che di fare stiracchiature delle vocali e de'dittonghi. magalotti
capra..., si ha da fare una figura eguale al dato cerchio,
della discussione. -per simil. fare aderire un indumento al corpo. baldini
. -indurre una persona riluttante a fare qualcosa. c. e. gadda
la filosofia, che dimostrazione arei potuto fare nel tempo mio per dare ad intendere d'
, e pigliar moglie, / a fare anche voi stirpe. manfredi, 3-148:
: tu hai cominciato a dire di volermi fare una sola dimanda, ed ora non
. avere atteggiamento puntiglioso, incontentabile; fare il difficile. documenti delle scienze fìsiche
: col troppo stiticare e voler solamente fare una scelta delle cose migliori, sotto
occhio che non avrei potuto sperar di fare? la stiticheria de'miei distrusse ogni
redi, 16-ix-185: se ha mai da fare qualche disordine, non lo faccia mai
commerciale. 5. resistenza a fare concessioni, a concedere riconoscimenti o favori
di introduzione al pu§kin, e ho dovuto fare una tristissima figura e non so come
dote, potrei sanar le mie piaghe e fare un poco più di figura. la
stitico desinare. -che è restio a fare concessioni; che non è pronto a
di san giuliano, non mancherò di fare ogni officio; ma riputerei, che fosse
ve n'avviserò. -recalcitrante a fare qualcosa. calzabigi, 70: se
promis che se costì fossero stitici farebbe fare gran meraviglie, e direbbero: «
e dopo questo il terzo, con fare osservar sempre le medesime stitiche cirimonie.
natura, poeta stitico, e vuoi fare un dramma! foscolo, xi-1-223: que'
a cui non si sa cosa far fare, da dove si spera che verrà fuori
25-viii-1945], 2: si accingeva a fare una buona dormita, sdraiandosi sotto una
8. figur. modo acconcio di fare qualcosa; espediente risolutivo. giovio
la carotai / è trovar buon terreno e fare in modo / ch'altro che foglie
-trovare il modo più idoneo per fare o risolvere qualcosa. f.
ch'io -essere in stivali: fare una vita rozza. vo a cavallo
romanze. mulino a sentirsi fare di que'discorsi lì a voce alta in
de'quali, così crude, fece subitamente fare stivalotti a mezza gamba. -stivalùccio
in detta casa una pelle turchesca per fare uno paro di stivaletti, esso jacomo
ginzburg, i-240: valentino s'era fatto fare un costume da cavallerizzo, con gli
casaregi, 23: non si può fare stivare in verde, cioè far mettere la
, 1-1-21: i pezzi si caricano con fare passare la cuc- chiara e stivatore per
mezzo per aver ragione o per poter fare in un modo piuttosto che in un
tua matta stizzaccia procedente dal non saper fare i conti né procedere da galantuomo.
leopardi, 3-12: intanto cosa direste di fare per accomodarla con gli scolari stizzati?
stizzire di più era la sua smania di fare le cose in pubblico.
dicesse apertamente: « noi non possiamometterci a fare i generali: alla guerra ha da pensarci
! ». nievo, 601: con fare superbo e stizzoso gli domandò che ripetesse
che abitualmente chiede denaro in prestito con fare insistente e insinuante o anche furbesco;
705: 'stochizar': scrocchiare; fare scrocchi o scroccare. stòcco1 (ant
e non già perché mi vada a fare lo stoccofisso, colla sciabola ai fianchi
avversaria. 2. figur. fare oggetto qualcuno di una battuta sarcasticamente allusiva
questa stoccata, ma come ho da fare? r. longhi, 1034: i
. sassetti, 7-494: si veggono fare a tutti i mercanti di questeparti, così
uesto non sarebbe cagione di storio di ben fare per questa suspicione. beicari, 5-41
il nostro figliuol sia / sempre in fare e in dire penitenza, / non dobbiam
: tra le tante cose che si potrebbero fare, se ne sceglie una e si
. pica, 1-92: non si può fare a meno di ammi rare
: amare il male del prossimo e fare il suo, è quella stolidezza che
stolidisce. -privare del senno, fare impazzire (anche in un'espressione proverb
, io non lo so né vorrei saper fare. leopardi, v-16: in buona
dodici la malata... principiò a fare frugoni, v-231: nel piemonte il creatore
piccolezze e viltà e ridicolezze ch'io vedo fare e sento dire. la chiamavano stomacace
, nauseare, suscitare repulsione, fin fare per istomacaggine le pietre saltare del muro e
della casa, 5-iii-293: non sono da fare in presenza degli uomini le cose laide
, 14: spesse volte gli si vuole fare spruzzare nel volto dell'astore dei detto
stomaco; dare allo, dello stomaco; fare stomaco; muovere, far rizzare,
far da sole quel che si deve fare in due gli voltava lo stomaco.
porri la mattina a buon'ora per fare buon stomaco e sguzzarmi l'appetito.
sì lungo viaggio di già m'aveano fatto fare lo stomaco alla tibettana, vale a
. -farsi stomaco: disgustarsi, fare lo schizzinoso. aretino, 20-183:
ella va. -gonfiare, fare gonfiare lo stomaco a qualcuno: provocargli
coniugi: una stonazione che avrebbe bastato per fare spiritare i cani, nonché i cavalli
. formarono un cerchio e cominciarono a fare del palleggio... tra i passaggi
tommaseo [s. v.]: fare stoppa d'uno': ridurlo a mal termine
: -eh, eh, che vuoi tu fare? -diavol è; volete voi ch'
: statuimo et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata,..
ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata,... o vero
, 4: io vidi i pasticcini / fare infra loro una stopposa schiera / e
fanfani, i-178: 'storcignare': fare atti di disapprovazione o di schifiltà,
una volta dietro al ventaglio non senza fare di molti atti e storcimenti.
o di stordigione, che vi potrebe fare per ricoverare? boccaccio, iii-5-72: non
delle machine o d'altro che si potesse fare negtintermedi. 5. comportamento o
: credo... che si possano fare unguenti o bevande le quali siano possenti
amori e grazie ivi adunate udii / fare all'amvo de'compagni fidi / che dal
bracchi, / vorrei dir cose da fare stordire. pananti, i-309: non dicesti
, i-309: non dicesti che volevi fare / una fortuna da stordir? =
nell'ottemperare ai propri compiti o nel fare ciò che viene richiesto, dovuta a
di una ragazza violentata, cosa dovesse fare. = deriv. da stordito
una storditezza la sua: avrebbe dovuto fare le due cose alla volta, partire per
mi consigliarono a star sulle generali e a fare lo stordito. 17. dimin
'novena'del ritorno, e anche mariù voleva fare un po'd'esercizi spirituali! baldini
, ii-16-203: le noie del centenario da fare... la storia patria,
diritto. m. mila, 1-102: fare storia della musica significa, secondo un'
più al plur. e nelle locuz. fare storie, delle storie). commedia
ii-2-614: v'ho detto di non fare storie! monelli, 2-63: la bella
sempre solo e inchiodato nel letto poteva fare qualche storia. 14. affermazione
maravigli forse, ligurio, che bisogni fare tante storie a disporre mogliama. f.
-non esserci storie: non esserci nulla da fare. g. bassani, 4-93:
d'amore; / or non mi fare andar più storiando. monte, 1-12-8:
affine, ma più mite, di fare impazientire indugiando. pratolini, 9-678: glielo
esserci poco da storiare-, esserci poco da fare. -in modo strettamente attinente alla realtà
di s. torpè, 55: feceno fare il tempio di marmo
. storiettina. salvini, 39-iii-200: fare questa cortesia alle genti avvenire vasari
(storìfico, storìfìchi). letter. fare oggetti ambigui. pancrazi, 1-156:
2-312: 2. considerare e fare oggetto di indagine una persola gente è
f. doni, 3-90: si fece fare una vacca di legno e la coperse
s. v.]: 'stomacchiare': fare stornacchi, cioè spur / et ancor
. v. stomacchiare]: 'stornacchiare': fare stomac- chi, cioè spurghi catarrosi.
tutte le precauzioni immaginabili non avrebbero potuto fare che la congiunzione di saturno con giove
. -stornare il latte:, fare in modo che se ne interrompa la
scritturali e ragionieri, dicendo essi 'fare uno storno'e 'stornare una partita'quando in
». 20. desistere dal fare qualcosa; distogliersi da un'attività,
un poco storno. 3. fare a qualcuno la testa storna: stordirlo con
storpiarsi la rima, non avendo che fare nella desinenza. -rendere parzialmente illeggibile
ii-2-57: si dànno un gran da fare per istorpiare queste verità. silone, 15
ricevere e formulare i nostri pensieri non può fare a meno di storpiarli.
di storpiare dalla via della verità chi vuole fare bene. fioretti, 2-4 (13
storpiato così. che ci sta a fare? -sostant. lomazzi,
dell'autoblindo gridano come animali.. bisogna fare qualcosa.. i portelli, dal
sua onnipotenza estesa per infino al poter fare qualche cosa del nulla vi paresse un'
6. locuz. provare a fare camminare gli storpi, voler raddrizzare gli
che fa. -dare, fare storpio a qualcosa: ostacolare un'azione,
nell'inghilterra. -dare, fare storpio o di storpio a qualcuno-, creargli
oggi per certo impedimento non si può fare quella via, ma fassi una grande storta
rabbia quando vedeva il vecchio del muraglione fare flanella. = denom. da storto1
fu manco religioso, o i sacerdoti a fare il male, o il boccaccio a
berlinguer, hanno denunciato le stor- con fare minaccioso. ture dei sistemi dell'est.
ii-18-104: delle scarpe alpine che mi feci fare gli anni -con meton.:
ad alti, sì 'l fa per farti fare maggiore stoscio e per darti maggiore percossa
. vialardi, 1-444: si possono fare queste forme con terra grassa da stoviglie,
palladio volgar., 1-6: fabbri da fare ferramenti e di legname e di stovigli
sono tagliati e stozzati, e servono a fare ogni specie di oggetti, lampade a
strumento ad uso di stozzare, ossia fare il convesso ad un pezzo di metallo.
. figur. gioire, esultare; fare salti di gioia. a. f
sapiente e misericordioso, perché ci fate fare questi strabalzi dal paradiso al purgatorio?
: né ebbe appena baccio finito di fare un così bel lavorio che, rivoltosi alla
ii-381: chissà perché s'era messo a fare questi strabuccare), intr. (
le quali puniscono la strabocchevolézza del mal fare. = deriv. da strabocchevole
di certi stracantoni che si potevano far fare alla stanza. bacchelli, 17-11: una
16-vi-131: quei serviziali... posson fare bene e, quel che importa,
fate, ecc. non hanno punto che fare col principale e straccano. -vincere in
nolle pungano. -per estens. fare a brandelli il cibo, con le mani
7. ant. e letter. fare a pezzi, ridurre in brani, dilaniare
gente per vedere se gli riusciva di fare uno scherzo agli spagnuoli, col supposto
tura o stracciatura, sì ti conviene fare l'ammenda. d. bartoli,
: alcuna volta s'accozzano due bachi a fare un bozzolo solo, e questi si
l'onore di ambedue. -non fare straccio di qualcosa: non curarsene affatto.
. bonghi, 1-i-1-240: può spiacere il fare troppo ligio al momodo imperfetto (un
v.]: 'far lo stracco': fare il non curante, lo svogliato;
gli straccurati delle stesse arti che voglion fare, possano quelle giammai condurre ad alcuna
per le strade etteme, / volando fare al suo loco ritorno. b. corsini
. pratolini, 10-38: dovetti decidermi a fare l'operaia: moglie d'un fresatore
ciascheduna villa; l'offizio loro sia di fare comodare le strade. -commissario
vicari e podestà... devino fare registrare detti comandamenti al libro delle strade
8: questo non sarebbe altro che fare il primo passo senza voler fare i successivi
altro che fare il primo passo senza voler fare i successivi: sarebbe un fermarsi incoerentemente
anche 1 mercanti molto a proposito per fare la guida, battendo essi quasi di continuo
-chiudere la strada a qualcuno: impedirgli di fare qualcosa, di attuare un progetto.
-essere in strada, andare a strada di fare qualcosa: esservi prossimo, essere sul
per procedere, essere il primo a fare una cosa. -fare da premessa,
colla successiva aggiunta d'altro terzetto per fare strada a quell'argomento che non era bene
[s. v.]: per fare un po'di strada nel lavoro, met
, come oggi si suol dire, a fare molta strada. bacchetti, 1-ii-69
avere il pretesto o procacciarsi il mezzo di fare qualcosa. de'mori
risultato pur dopo essersi dato tanto da fare. montanari, 1-75: non s'
bragaccia, 1-457: il medesimo dovrà fare cadendo fra stradaruoli e malandrini, alli
chi lo stradasse un poco, per fare il viaggio con minor disagio e spesa.
s. v.]: 'stradatamente': fare le cose stradatamente; studiare stradatamente;
della società enologica stradellina e gli fece fare la fine medesima del parlamentarismo in italia.
chiedere, anzi a dimandare limosina, e fare il pelamantelli e lo stradiere.
. v. strafalciare]: 'strafalciare': fare checchessia a sbalzi e senza considerazione.
.: cfr. fare1). fare più di quanto sia necessario od opportuno (
vasari, ii-165: quando basta il fare, non si dèe cercare di volere strafare
il volo; lo strafare e non il fare. -indulgere a una recitazione enfatica
fermo e lucia, 31: dio lascia fare ma non strafare. proverbi toscani,
dilicata. 2. tr. fare apparire più attraente e di maggiore pre-
vasari, ii-326: mise infinita diligenza nel fare i panni, le mani e spiccare
. 4. tose. fare oggetto di aspre critiche o di maldicenze.
di roma. firenzuola, carte per fare istrafori. francese lo vestì il maestro /
che mai non cessano sulla terra di fare alta strage di animo. 8
. malagoli, 409: 'stragià': fare strage. riflessivo stragiassi: s'èn-
de luca, 1-232: si riprova di fare li testamenti e gl'istro- menti e
uomini non ha nessun desiderio di fare dei lavori creativi, di dover pensare,
. m. cecchi, 1-1-33: lascia fare a me...: io andrò
vieusseux, cix-i-15: io cerco di fare uno stralcio qualunque del libro 'dell'educazione',
poetica, la freccia d'oro per fare innamorare e di piombo per fare disamorare
oro per fare innamorare e di piombo per fare disamorare, scagliata da cupido o anche
/ quel stralle aurato altro non ha che fare. caro, 4-1: la regina
: corse verso di lui, con un fare ardito e con gli occhi stralunati.
, ma con giambevoli parole dè che fare a trenta di loro li più stra-
. documenti visconti- sforza, ii-456: fare fare uno monte de pietà...
documenti visconti- sforza, ii-456: fare fare uno monte de pietà... per
in partic. nelle espressioni dare o fare stramazzo all'avversario). 8.
: in ogni cosa cne egli ha a fare par sempre ch'e'trafeli e ch'
venti. 3. figur. fare oggetto di aspre critiche. cellini,
3. locuz. -fare a strambelli: fare a pezzi. baretti, i-62:
stramberie un uomo avesse quella di voler fare un testamento che fosse un tomo in
con la sua zazzera la creda di poter fare e dire tutto quello che le salta
vuol correggere del suo 'assenteismo1 mandandolo a fare il contadino travestito, son di fievole
che si segua l'aristotelica filosofia e fare che restino consacrati tanti strambotti contrari alla
con due cupolette ed altri strambotti da fare spiritare i cani. 5.
che lui sia uno che si studia di fare la sua vita a pezzettini, la
). ant. indurre qualcuno a fare qualcosa contro la propria volontà. buonarroti
: non c'era più nulla da fare, erano morti, stramortì.
diametri; ed altre strambala- tezze voleva fare al tempietto ed al coro. carducci,
di lui istranati quanto è possibile potere fare, eccetto che dall'orazione. giov.
tanta virtù, sanza soffiare e sanza fare nessuna stranezza. -ornamento, elemento
329: l inserviente gli ha veduto fare delle stranezze gravissime, gemere, guardar
un suo comportamento); modo di fare brusco, villano, aggressivo. collenuccio
deboli. 8. locuz. fare stranezza da qualcuno: stargli lontano,
è troppo isolato, nascondere gli strangolamenti e fare prospettive vicine e lontane.
: ohimè quando ci penso / non posso fare i spirti ilari e lieti, /
faldella, iii-70: on che gusto fare due stranguglioni in fretta con le dita
perché non vengo a berlino / a fare il buffone con dei cartelli / che oppongono
faba, xxviii-io: no soprosto a prego fare, ch'el parave che l'amore
: soa grande audazia lo mosse de fare miscitare lo fuoco co la paglia e
lo fuoco co la paglia e de fare sedere a. llato la soa figliola ad
. leopardi, iii-738: spero di fare un lavoro interessante assai, tanto agli
un più retto giudizio che non soglion fare coloro a'quali appartiene la faccenda medesima.
de la detta arte, possa questa arte fare sanza alcuno saramento fare o prezzo o
possa questa arte fare sanza alcuno saramento fare o prezzo o aiuto pagare a l'arte
, quanto il modo e la maniera del fare, parendo loro di stranio cne uno
lat. stranitaménte, avv. con fare stranito, assente. fenoglio, 5-i-1201
un cerchio di gente stranita dal suo fare, cominciò a elemosinare pietre per san
prop. soggettiva o complementare diretta: fare strano che; pare strano che;
dati, 3-147: si sforzò di fare capriole, salti e giravolte stranissime. magalotti
dio il fece, poco avea che fare, / ma volle dimostrar lo suo potere
lo suo potere: / sì strana cosa fare ebbe in talento. boiardo, 2-22-28
: le madri fanno la pasta per fare la schiacciata per fare sacrificio alla reina
fanno la pasta per fare la schiacciata per fare sacrificio alla reina del cielo e agli
, cioè che ogni cosa onesta si doveva fare in publico. aretino, iv-6-295:
ch'eo non veggio quello / che fare deggia envèr ragion sì strana. guicciardini,
strana voglia, ché non sapeva né che fare né che mi dire. -estremo
molte volte le troppo ostinate persecuzioni fanno fare di strane risoluzioni agli uomini. forteguerri,
numero determinato, nondimeno, trattandosi di fare nuove leggi o di qualche altro affare straordinario
province. -che è istituito per fare fronte a situazioni di emergenza con poteri
assassini; cento viaggi m'avranno fatto fare questi malfattori! e nessuno paga gli straordinari
. d'annunzio, 8-76: potrei fare lo scrivano in un ufficio di notaio;
esame di idoneità per titoli entra a fare parte dell'organico e assume la qualifica
, continuamente. realtà con cui bisogna pur fare i conti. arbasino, 8-116: pavese
speciale. ungaretti, xi-121: per fare quell'acido gallico, a boschi in-
o diffamatorie o di derisione beffarda; fare oggetto di parole brusche, scortesi;
d'azeglio, 6-52: su questo fare ognuno ne dice una e sento che
12-6-264: per dirigere i lavori e fare da capomaestro, si potrebbero prendere persone
, 7-165: è talvolta meglio di fare scrivere da principianti che dagli uomini più biscottati
a talun da gran soldato / il fare ogni strapazzo all'osteria. l. pascoli
, i-228: io vorrei averla da fare sempre con donne da strapazzo, perché allora
giusti, i-271: questo modo di fare un po'rotto e il linguaggio da
. monti, v1-219: conosco di fare un indiscreto strapazzo della vostra pazienza;
tommaseo, i-422: anche altre volte col fare sbadato e col suo strapensare di versi
tanto grande ch'io aveva mi straportò a fare quel ch'io feci contra di te
.. considerando che non si poteva fare un assortimento di tutte le cose a strappabécco
, delle unghie e simili. per ciò fare il chirurgo si serve di varie specie
andando al bosco per pigliare legne per fare sacrificio alli idii, cavando e strappando mortelle
. svevo, 3-576: rinunziai a fare un'obiezione qualunque pur di strapparlo a quel
vitto. 'povera donna! va a fare i servizi in quella casa; ma non
cuore. -provocare grande pietà, fare compassione. biffi, 3: morì
critico della cultura strappato alla saggistica per fare un romanzo o una commedia.
il passeggio, ma quando si può fare strascicare, lo fa volentieri'. bechi,
una leggie che nesuna fanciulla non potesse fare maniche larghe a nesuna veste più che
, che intendon eglino cotesti giornali di fare? o le grida non hanno effetto sugli
senna, pesca a strascico che si può fare camminando lentissimamente. airone [3-vii-1981]
si strascinano oscuri, e non potendo fare, ruggono vanamente come il leone?
. savonarola, 7-i-66: lascia pur fare, ché loro saranno poi gli strascinati
xxvi-2-169: non si può senza spago fare archetti, / ragne, giachi, lungagnole
del mazza, 28: cosa veramente da fare strasecolare tutto 'l mondo. granucci
. strascicare. strasillogizzare, intr. fare uso di un esagerato numero di sillogismi
altri,... andò a fare quivi sua abitazione. stratto2 (
, nei piaceri dei sensi; fare bisboccia, gozzovigliare. buonarroti il
innamorato, sa come egli ha a fare. stravizzare, intr. ant
f f iomo andiamo a fare uno stravizzo all'oste. guerrazzi, 9-ii-62
il progresso ordinario della civiltà si dèe fare per via di rivoluzioni. quasi che
nella sua corsa. 2. fare cadere o precipitare. lancia, i-250
. pellico, 4-79: questa necessità di fare ciò che non vorrei fare è dessa
necessità di fare ciò che non vorrei fare è dessa uno stravolgimento del mio cervello?
tua stravolgere / ciò che ha a fare o non far t'appiglierai. =
. bini, 89: tutto il tuo fare era una tattica premeditata, un contegno
fr. colonna, 3-396: fare... terrifica laniena et straciaménto foscolo
che non volesse straziarmi o pormi a fare mercatanzia del corpo mio.
straziare. 16. ant. fare a pezzi fogli di carta o libri,
: « segnore, piacciati di non fare fare tale istrazio de mio caro figliuolo »
« segnore, piacciati di non fare fare tale istrazio de mio caro figliuolo ».
andare a battra, con disposizione di fare al re molto male. sanudo, xix-86
i-348: nullo maggiore strazio puote uomo fare della sua donna, ch'egli ha
di ridolfo, / oh lasciate pur fare a me, i'farò / che e'
per tori,... perché facevano fare esercizi da scuola, d'argumenti finti
cn'è una piccola strega, e saprà fare. ghislanzoni, 16-46: fra le
; vederne di tutti i colori, fare le esperienze più terrificanti. monelli,
prima gustare e che sorte di profumi fare, ed altri simili stregamenti bugiardi.
a posta il gioco de'bussolotti, a fare sparir la moneta, a tagliar il
, chiamandola a suo uopo 'stregònia', per fare intendere a chi legge che la sua
adesso a prova conosciamo ordinato non per fare, bensì per reprimere la guerra.
agostini, 25: che potrò mai fare in questo restante di vita, disutile
possono spendere i beni in... fare a ciascuno che chiede per l'amor
rimasi stremi che uficio alcuno non potean fare. erizzo, 243: quel re.
olio. 18. locuz. fare secco a buccia strema: ridurre a pelle
che, per il capodanno, si usa fare a parenti, amici e conoscenti,
di bevere si sogliono dire e dare e fare per principio e segno di buona fortuna
anco 'strepidire', senesi anco 'strepitare': fare strepito. quaglino, 3-190: strepeano /
.. con una po fare rumore muovendosi (una persona).
parole, inveire; trovare da ridire; fare reprimende. buonarroti il giovane,
. beicari, 2-7: tacitamente senza fare alcuno strepito... uscì
occulta potenza quello che s'aobia a fare e senza strepito e tardità di parole
estroverso, impetuoso nel modo di fare e di parlare. daniello, 146
piacevole... non ha potuto fare che tra loro non siano stanze di tardo
tanta attenzione, che troverò il momento di fare una delle più strepitose vendette che sieno
. dovunque sono giunti, hanno saputo fare, rinfrescando con strepitosi episodi di terrore l'
e proprio cantiere di opere fatte e da fare: la più strepitosa raccolta di appunti
lieto di stringerle la mano e di fare la sua conoscenza personale » e qui
[s. v.]: per fare una stretta occorrono otto gabbie da olio
una persona a compiere determinate azioni, a fare precise scelte, a fare rivelazioni,
, a fare precise scelte, a fare rivelazioni, ecc. birago, 405
. -essere, vedersi alle strette di fare qualcosa: esservi costretto, obbligato.
: in tali strette, renzo dovette fare forse dieci giudizi fisionomici, prima di trovar
13-ix-222: sono e grigioni alle strecte di fare la pace col castellano di mus.
traggere il denaro. -scherz. fare piazza pulita di un cibo. c
3-89: sarebbe stato di bisogno fame fare una gran quantità in un tratto e poi
come sta bene a insegnatore di arte fare. razzi, 3-24: io non dubito
ogni dì cotali pensieri e ragionamenti solessi fare. berchet, 400: che strettezza in
strettezze solo perché ha creduto di potere fare a meno della compagnia di dio.
16-ix-40: ma se si ha da fare un decotto curto e stretto, con
157: il meglio che ci sia da fare è quello di stare stretti più che
fiate usar solea, una stretta dimestichezza fare. davila, 748: gli ugonotti
, 334: né possa conciare né fare conciare pelle... a neuno che
ne'casi di conscienzia, come bisogna fare oggi. -che si attiene rigorosamente
/ per impedirmi in quel che son per fare. g. c. croce, 166
il vostro cadavere che egli non voglia fare con voi le ragioni con istretto giudizio
: se in uno caso stretto avessimo a fare espe- rienzia delli animi degli uomini,
desi... e svizzeri volere fare pruova di impedire a'franzesi e passi
te come tra il dire e il fare / ci passa in mezzo un sia pur
recupera centocinquanta biglietti da mille, a fare i conti stretti, che gli mancano
1-49: voglioti mostrare come ci hai a fare poco, ché non ci hai
, ché non ci hai a fare quasi nulla, se non da un lato
duca entrò, e sanza altra violenza fare d'ucisioni e di ruberie ne girono istretti
: non mi era capitato ancora di fare il bagno nelle acque dello stretto, s'
saranno capacissimicome i rotondi, che si posson fare che vi giacciano venti, venticinque et
278: venendo con animo di fare la giornata, si riducono le cose
sì che quasi in strettoie si dovesse fare ritornare nel suo luogo. idem, 178-130
: chi si arrovellava agli strettoi a fare i pani di ciccioli. -figur.
vipera, il primo rimedio si è ai fare uno o due o più strettoli alla
, 831: chiuderle il fiato e fare che gli occhi le scoppino dalla strettura dei
ricciardo da cortona, 16: che dia fare [l'anima] se non senza
e stridevano. -stridere coi denti: fare il rumore e assumere l'espressione di
avanzare pretese eccessive, fuori luogo; fare capricci. pagliaresi, xliii-91: quando
come si dice) e non la fare stridere. lancellotti, 1-197: sforzarsi di
nero e 'l nero per bianco e senza fare strider la gaggia cavar le penne e
era, così cominciò a saltabellare e a fare un nabissare grandissimo su per la piazza
, io sono tutto lacero; volendo fare cacciare fuori questi porci, e'ci si
fucini, 455: il santo tarda a fare il miracolo; allora raddoppiano le strida
e gabbavasi con essi volpicim facciendo loro fare grande strida per l'asprezza de'becchi
diverso me è fallito lo strifo che solemo fare, la morte fa qui rimanere tutto
50: a me par difficile che il fare stupendamente 'strigilato'della veste ai granato
, 3-158]: se pensan di me fare alla palla, / so che non
, il curato può strillare, strepitare, fare il diavolo; è inutile; siete
siamo innocenti, non ci abbiam che fare ». verga, 8-7: don diego
, 254: ton berzaglio, / volevo fare un po'di strempellata. / j'
. - strinare il pelo a qualcosa: fare oggetto di satira. bacchelli,
umidità che si sprigionava dal tesstringhe-, fare grandi sacrifici, ovvero una vita stentata.
sentimentale (e la traccia che neerano a fare, / se volevano mangiare, / stringhe
in una uniforme gallonata d'oro, fare la riverenza in mezzo ai cortigiani? barilli
]: nella stringènza del tempo non potevi fare di più. = deriv
forma, ché ciò e legier cosa a fare a savia nodricie. sercambi, 2-i-101
, / credendo che così s'avesse a fare. montale,
estens. arrestare, gettare in prigione; fare prigioniero. anonimo romano, 1-140:
un poco d'acqua di pigna per fare stringere una piaga tanto larga, da una
erano. -costringere un cavallo a fare una curva o un'evoluzione di raggio
il delicato amante / ridotto è a fare il misero pedante. -reprimere,
m. savonarola, 1-139: debbi fare prima il capo trare al ritondo più che
, 11-230: quello che voi dite fare perché si stringa più potentemente lo inimico,
patto, serrando i tempi e dandosi da fare per concluderlo positivamente; rendere più serrata
quanto vorrete esortarli a perdonare, a fare un benefizio, a sofferire l'ombra di
d'affari colla cina, per poterlo fare, rinnegassero cristo trovandosi laggiù.
qualcuno con la forza o di necessità a fare qualcosa o a tenere un certo comportamento
città -indurre, o spingere a fare qualcosa, a seguire una determinata condotta
stringe e veta / ad ogni tema fare el suo latino, / perché '1 senno
per dare luogo a qualcuno, per fare posto a tavola a un nuovo commensale.
formalmente, con un giuramento, a fare qualcosa, a perseguire un proposito, a
castitade ed a legarsi e stringersi a fare nuova penitenza. muzio, 5-24: la
quelli son passati. -accingersi a fare qualcosa. ser giovanni, 3-5io:
: con grande romore e grida intese a fare le schiere, e con esse si
della pace, senza indugio si strinsero a fare li capitoli de'patti. ariosto,
i fiumi. -compattarsi, indurirsi, fare presa (la terra smossa e lavorata
. moderarsi nelle spese e nei consumi; fare economia; condursi con parsimonia anche eccessiva
sapeva della sua moglie, badando a fare il censore; riprese agramente la popolar
con il volto modesto e severo, né fare a guisa di 6. tose. accalcarsi
spiraglio par d'una badessa. / vò fare una scommessa, / che sempre ch'
aretino, iv-6-18: tre uffizi vengo a fare in queste strisce di versi in un
un passo al termosifone. 26. fare una riverenza, un inchino (e sottolinea
seconda o di terza mattonella, di fare il tiro, se la palla ha
muro umido. -poggiato a fare attrito in terra per frenare un veicolo.
un po'da giocoliere, cioè facendole fare un mezzo giro in aria prima di
attaccano al formaggio quando non hanno potuto fare un buon striscio di pietanze. -per
sportiva o per un atleta, a fare pubblicità a prodotti industriali (e può essere
. -anche in espressioni iperb.: fare a pezzi. castellini, 22:
pane! con quelli zannini comincia a fare 'tri tri', che dà proprio gusto a
. cecchi, 13-396: spadini pareva volesse fare in modo che un rutto fosse dieci
, 3-77: della midolla si può anche fare una specie di latte, grattandola,
quasi, se mai! stesse per fare una gran concessione accettando consigli dell'amico
. moravia, vii-234: non potevo fare a meno di ricordare che quella faccia
eccitò subito giors, che prese a fare ogni specie d'allusione faceta al '
6. locuz. -dare una strizzatina: fare caute pressioni per ottenere informazioni.
da persona vile... faranne fare vendetta per uno suo fante con cosa
pasta di mandorle, per imbianchirle, per fare sparire quelle tracce. tabucchi, ii-113
dirmi costoro: « che hai che fare con noi tu? che è questo tuo
ci gettano in una vasca freddissima a fare il 'plongeon'-indi una buona strofinata di
problema, speculare, arrovellarsi. -anche: fare congetture, avanzare ipotesi artificiose e infondate
volgar., 3-223: quando alcuno vuole fare alcun viaggio o alcuna cosa, vanno
, cava il pronostico del tempo che vorrà fare nei mesi dell'anno venturi.
carena, 2-117: 'strombare': fare una strombatura nella grossezza del muro,
roseo all'apertura, spesso usata per fare cammei. landino [plinio]
in prima: son giuochi che bisogna lasciarli fare a chi vuol gittar l'anima al
occasioni, le relazioni, le opportunità per fare di me un decadente; ma io
risparmiare uomini potenti e influenti invece di fare il pazzo e lo stroncatore. montale
qualcosa stronfiando: proprio oggi viene a fare proposte del genere? -di animali
23-1322: se dopo che t'ho lasciato fare e prendere e lasciare tutto quello che
s'in suo prò egli ha da fare un petto, / col cui lo smezza
, tornava a rimettersele e tornava a fare una faccia più smarrita di prima.
stribbiano la pelle. 16. fare atto di servilismo, assumere atteggiamenti adulatori
passo, i nemici della libertà vanno a fare una bella rittata delle loro maligne speranze
questa camera terrena. io sento la lettiera fare un rimenìo, un tentennare che pare
: 0 siagurato, che ti credi fare? metter carne sencia osse in quella
istruppiarla, come sogliono de'figliuoli altrui fare simili furbi. aretino, vi-394:
all'accademia politica,... fare il giro del mondo... o
possono soffrire. hanno il vizio di fare le scarpe larghe, e non sanno che
annunzio, iv-2-279: che viene a fare, questo stroppiato? bacchelli, 14-329:
di seguito e dopo due parole devo fare una dozzena di pirolè, altrimenti mi
. chincherni, 147: si farà fare una pignatta di creta sottile con la bocca
e si era dato allo strozzinaggio per fare un mestiere più distinto. moravia, xi-469
ha l'animo dello strozzino, lascia fare » era solito dire il padre.
aceto. pigafetta, 4-73: si pò fare anco latte, corno nui facevamo.
tè brancicata, palpata, struccolata senza fare il gran sacramento. 3.
grascia, chi si arrovellava agli strettoi a fare i pani di ciccioli. -sciogliere
, 5-52: balia, non mi fare così struggere a poco a poco, narrami
, 2-86: prima di partire dobbiamo fare una passeggiata fino alla rocca. è
s'è messa allo stomaco, di fare qualche cosa. -deperimento progressivo dell'
di cesare, 98: fortuna ti vuole fare assaggiare come uno dio; ma tuo
: parlandosi di uno che era nel suo fare lento, strullo, goffo,.
voleva tornare con non so che strumenti per fare una diagnosi scientifica. -strumento
colli stro- minti in mani / ad fare lu sacrificiu, / aspectando beneficiu, /
verghe e socreggiate e altri strumenti da fare paura ai servi. lamenti storici, ii-158
. filante, 1-ii-640: chi volesse fare uno corpo quadro è mestiere avere uno
sanza la quale non giusto si può fare uno corpo quadro. fibonacci volgar.,
: quando pianti i tuoi stromenti per fare il rilievo d'un terreno che nessuno prima
. conta soltanto l'uomo, essere e fare. -in partic.: organo
e tutti gli altri spiriti sono strumenti a fare che l'anima sia udita e intesa
e cantando amorosi versi, e insieme fare allegra festa. s. bernardo volgar.
iurò li comandamenti de tode e promise fare annualmente certe bandiere in memoria de fedeltà
strusciarsi negli uffici. -darsi da fare, agitarsi confusamente. tanto, a
perdono... con lui pensava di fare lo struscio della lingua nelle chiese piene
] che la cosa migliore che può fare la società, cosi come è attualmente
-fare lo struzzo o come lo struzzo, fare, praticare o struzióne di papa bonifazio
: aiuta- vangli anco gli stuccatori a fare quegli ornamenti di rilievo che veggiamo nelle
quello studentucolo di mio nipote riuscì di fare per me. alvaro, 5-159: questi
. lo tirò appresso di sé per fare un allievo. bresciani, 6-xiii-360: vo
tr. (stùdio, studi). fare oggetto di applicazione mentale costante e metodica
, cné rade / volte il ben fare senza il suo premio fia. celimi,
a quanto si possa o si debba fare per raggiungere lo scopo prefisso o per
molti altri più moderni, a cercare di fare le loro figure più studiate. bottan
e pratica degli antichi scrittori da poterne fare necessario fondamento alle sue scritture. periodici
l'ingegno, onde trovar la via di fare un piccolo tentativo in amburgo per vedere
stabilito, di quanto si medita di fare (in partic. nell'espressione essere
stesso gli studi, e non si può fare un'opera a sorte sopra studi che
7-i-2: sono obbligato a lasciarvi per fare il ritratto ad una beltà campestre che
. -studio fotografico: locale attrezzato per fare ritratti e servizi fotografici e dotato di
, bensì per astio di non poter fare altrettanto. nievo, 411: pericolo di
ben calcolato; progetto, intenzione di fare qualcosa, di conseguire un risultato.
taluni ricerchino a sommo studio siffatte brighe per fare chiasso. d'annunzio, i-578:
con il proposito, con lo scopo di fare qualcosa, di ottenere un risultato.
conv., iii-xn-3: sì come suole fare lo studio che si mette in acquistare
suares... si era lasciato studiosamente fare prigione. de luca, 1-15-2-310
barbari, erano studiosi di seppellire e di fare le esequie ai loro defunti. assarino
i-9: gli edifici ch'essi usavano di fare, erano le mura di qualche città
mexe,... se debba fare in caxa una stuva di aqua simplice non
di ora. gottifredi, xliv-273: fare acque, stuffe, bagni o siroppi per
anonimo veneziano, lxvi-1-86: se tu voi fare stuffà molto breve, toi vi polastri
dentro c'era sempre qualcuno o a fare sulla stuoia gli inchini dellapreghie- ra,
accoppiamenti... alcun poeta usò fare sull'esempio de'greci, 'curvacigliata'
la chiesa e per lo 'mperadore a fare fornire e apparecchiare lo stuolo del passaggio che
(per la coniug.: cfr. fare). far stupire, colmare di
, 2-34: eccovi presente un'acutezza da fare lacrimare gli occhi, gricciar i capelli
stupire) e facere (v. fare). stupefattivo { stufiefadivo,
tacito, stupefatto e dolente, senza fare una parola se ne tornò a casa piangendo
, avvezzare il vostro corpicino a non fare mai nulla..., e seggendovi
facci il pensiero quella stupefazione che suol fare il profondo sonno. d'annunzio, iv-1-417
arbasino, 169: non si possono fare a 23 anni le stupidaggini che sono
escano, e quando saranno convertiti a fare preda o rivolti per andarsene e gli animi
meglio di voi che venite qui a fare le stupide nei giorni feriali.
eccellenza, dite a questa stupidina di fare attenzione. -vezzegg. stupidèllo.
stupito di vedergli alzare il berretto e fare un mezzo inchino, in aria di grande
, io (188): non potè fare che a lucia non ne rimanesse uno
la pioggia perdura, non resta altro da fare che accoccolarsi, sollecitare uno stato stuporoso
eccesso. 3. rifl. fare violenza a se stessi; uccidersi.
, 1-3-70: penando mille anni a fare una cosa, sturbano et opprimono la
. fece tutti i danni che può fare un'invasione di nemici. si sturbarono
bene amare, / ché storbato m'ha fare -ver lei fallenza. proverbia super natura
tende fare o ha ormai intrapreso; trattenerlo dal compiere
, 1-iii-1390: questo le io potevano fare senza sturbo del concilio. botta, 5-9
arezzo, 92: non te volìa costui fare sturzióne. = var. aferetica
tronconi, 3-195: non sapendo che fare, mi sono messa a sfogliar libri
pulci, 19-89: e'si poteva pur fare altrimenti / che sogghignare e stuzzicarsi i
fiori né frutti. -figur. fare oggetto di indagine o di trattazione;
9. intr. essere sul punto di fare qualcosa. cellini, 2-112 (497
una foggia di vestito, un modo di fare, un gesto, un'espressione un
conc., iii-142: preferiranno di fare il corso del diritto penale in milano
. marino, vii-258: alla qual cosa fare, accioch'ella [lingua] potesse
moravia, 22-308: non vogliamo qui fare la storia del personaggio della gran bretagna
stato o comportamento o che invoglia a fare qualcosa. chiose al 'de consolatione philosophiae'
inimiche stelle, / che il secretano può fare anche il cuoco, / come attissima
o comunque senza poter prendere iniziative e fare scelte secondo il proprio giudizio; dipendente
arti e mestieri, ii-274: per fare il vetro rosso bruno, cupo o
nicola, 216: le vendite si dovranno fare con apprezzo al 5 per %,
donna e non contro il marito, potranno fare eseguire e subastare i beni.
vasari, i-133: sogliono gli scultori nel fare le statue di marmo, nel principio
vasari, i-133: sogliono gli scultori nel fare le statue di marmo, nel principio
venderà panno su el subbio, debbia fare di scorto uno braccio per pezza e
sanno uscirne neppure quando si mettono a fare per conto proprio. a. fabozzi,
intendere ciascuno subducitóre di giovani a male fare. ottimo, iii-395: se non si
gieri. -tr. letter. fare il proprio ingresso in un luogo.
giorno precedente. (v. fare). -apparire dopo altri luoghi.
sotulari per uso de li nostri pedi soleno fare quale diceno vulgarmente pianelle seu suberi.
impresa committente); consiste o nel fare particolari lavorazioni (costituenti una fase limitata
richiamare l'attenzione di qualcuno, per fare segnali). l. giustinian
pezzo... non lo potevo fare l'avvocato, ci sarei riuscito male.
uomini, e sempre trovò subietto da poterlo fare. s. maria maddalena de'pazzi
michelstaedter, 45: non è dare o fare, ma è subire. arbasino,
: non si ammette nessun cittadino a fare il mestiere di calzolaro, di legnaiuolo,
non ha dato un pubblico saggio di saper fare tal mestiere,... onde
alla finestra col fucile, stava per fare un subisso. 3. sfacelo
nozze alla sprovista, non potrebbesi / fare per tanti provision sì sùbita. g.
nel giudicare, nel'di- re o fare qualcosa; che è particolarmente incline a un
. brasca, 128: dispona l'uomo fare el viagio solamente ad intenzione de visitare
più vivi ritratti, che si possano fare della carità cristiana. vita ai cosimo
pochi sono dotati dalla natura a ben fare, moltissimi hanno il bisogno e la facoltà
vincere gli ostacoli stimati invincibili, nel fare sforzi superiori alla ca- pacità comune stà
si curando di quella sublimità del ben fare. -eroicità di
, ii-v-7: io vi priego primieramente fare di tutte le ossegrazione, orazioni, postulazioni
tutte le proiezioni, che si possono fare con lo stesso impeto, quale si acquisterebbe
chiedono alla vita una sola cosa: fare, con il cervello, la minor fatica
cioè a rendere una falsa testimonianza o a fare una falsa perizia, con riferimento a
o di notaio (e cioè a fare un falso atto pubblico). boccaccio
a rendere una falsa testimonianza, a fare una falsa perizia, a pronunciare una
, un perito o un interprete a fare una falsa perizia o una falsa interpretazione,
sacramento dell'eucarestia (come modo di fare la comunione). tron
elle succedevano neh'opera propia, farle fare bene ed a punto. ramusio,
trippa. 2. adatto a fare penitenza, a confezionare indumenti monacali (
netto programma che lasci fuori gli altri a fare nettamente l'opposizione, in modo che
machiavelli, 1-i-131: dipoi si cominciò a fare il principe per successione e non per
maggiore interesse, non sapendo che si fare o dire, si dette egli a fuggire
una fumata di antimonio e solimato nel fare alcune operazioni chimiche. fantoni, 1-127
roseo, v-43: potrebbe il re fare venire qualche buona e bella razza di
.. non lo potrà né lo dovrà fare se prima non sia legitimata la sua
. levi, 5-10: avevo altro da fare: dormire, se i padroni del
alemagna. tenca, 1-70: abbiamo bel fare, ma le tradizioni della lingua illustre
. ar tefice destinato a fare con foratoi, succhi o trivelle più o
grosso, e con gran diligenzia fare il buco. l. bellini, 5-2-90
succhiello grosso, e con gran diligenzia fare il buco. soderini, i-150:
. aretino, 20-214: fatti talora fare dai succhi de la fante un signuzzo
arti e mestieri, i-259: per fare un inchiostro che appaia e che scompaia
-figur. che si dà da fare in modo insistente e fa = deriv
. g. manganelli, 16-45: volle fare letteratura di una materia eternamente incolta:
-per estens. pronto, sollecito a fare qualcosa. boccaccio, 1-11-66: sempre
(succulco, succulchi). ant. fare oggetto di prepotenza, di oppressione o
cassa di francia od alle casse succursali per fare il pagamento all'austria. nievo,
esser letto in questa sucida forma da fare scomparire qualunque composizione angelica non che mia
ne la coclea zoè virga torculare per fare la circunductione con le mane e con le
. disus. chi si dà molto da fare in modo disordinato e confuso, con
1-524: con tanta fretta aveva sudato a fare marciare il suo esercito molte leghe.
5. che si dà molto da fare, che lavora e si impegna con
, 1-23: copertasi la casserola, onde fare che sudi la carne...
moderare l'andatura, se non voleva fare una sudata. -per estens. grande
, e con questo sant'agostino dovrà fare una sudata. = deriv.
]: 'sudatore': chi si dà da fare e suda per poco.
bagnoli, 4-1357: quale suddistinzione si può fare sulla violenza criminale propriamente tale? gobetti
paragio, / ché de piana rascione -porrale fare oltragio. guicciardini, 2-2-17: i
abati e gli maestri facevano e facevano fare alli loro sudditi e discepoli molte ingiurie ed
un dito e mezzo giori dell'universo puossi fare divisioni e suddivisioni. quadro.
volte le persone vogliono esser suddutte a fare uno vizio. alberti, ii-225: e1
ciascuno sviato suducitóre di giovani a male fare. = nome d'agente de sudducere
(per la coniug.: cfr. fare). ant. assuefare, abituare
vi si faclre (v. fare). sudorìparo, agg. anat
elementi, ne la qual si possin fare queste lor transmutazioni. la qual essendo
va'destro, fratello, né voler tu fare il sofficiente, perché le mosche che
a fare ranci, a murare e fare calcina. tassoni, xvi-927: segano il
, se mi tocca il ticchio / di fare anch'io de'versi in icchio e
: qui, dove qualcuno è costretto a fare sconti persino sui ticket-restaurant aziendali per tirare
tiepido., è la medicina da fare vomicare. roseo, v i 20:
sm. temperatura mite (anche nell'espressione fare tiepido). marchetti, 5-66
d'azeglio, 7-i-378: venerdì puoi fare accendere il fuoco nello studio nel dopo
essere tiepidi, e di non siroer fare né male né bene. cesari [imitazione
era sì tiepito che non sapea dire né fare. -tose. pappa tiepida:
. panzini, iv-694: 'tifare': fare del tifo (per lo sport).
23-36: è quasi mattina, può quindi fare uno spun tino, o
(in partic. nella locuz. fare il tifo). fanzini [1935
il calcio e il pugilato. 'tifare': fare il tifo (per lo sport).
of minde. 4. locuz. fare il tifo: corteggiare in modo languido,
)... i milanesi hanno anche fare il tifo. = voce dotta,
primo riteneva che la miglior salda per fare increspare i capelli tifoidi fosse la saliva.
loro strepitosa imparzialità, sentenzia: « fare politica non giova né a scalfari ne al
, i-296: se un vuole fare le figliate [le castagne] si mondano
a pochi centesimi. non voglio aver che fare con quel tignoso. c. e
e quindi già dalla famiglia programmato a fare il timbracarte per tutta la vita.
bratore, ma c'è niente da fare. = nome d'agente da
articulo dello uomo animoso è di non si fare una cosa più terribile che la sia
per le parole di virgilio, qual soglion fare i fioretti. -compiuto,
testi, 3-481: nella calma ciascheduno può fare del timoniere, ma nelle burrasche si
alla timoniera da prevosto pesce che doveva fare le gran trombe der giudizio, a
pianto asperse. 2. preoccupazione di fare o di aver fatto cosa sgradita o
tabella. anonimo veneziano, lxvi-1-73: a fare gellatina de pesse per xii persone,
betti, 179: sai tu che devi fare? finire la tua dissertazione...
, 185: chiunque vuole tignere o fare tignere le... lane, si
si la debba portare la lana che vuole fare tignere, a la bottega de'rettori
l. ghiberti, 9: a fare s'incominciò le statue per ciascheduno e tin-
a che servano: a tingere e fare più resistenti all'umido e all'acqua,
giuliani, i-452: m'ingegnai anco di fare un san michele vestito a angelo,
. cennini, 1-9: e puoi fare le tuo tinte o in rossetta, o
gran diligenzia come io ho imparato a fare le tinte. zonca, 77: stabilito
e la mari, « ma fattela fare tu, la tinta, a me di
tu, la tinta, a me di fare la biondona non mi va più ».
per definire ciò che non si vorrebbe fare, risulta comodo tipicizzare all'estremo una
stati costretti a uscire tutti insieme per fare il giro dei locali tipici insipidi.
i bei tempi lontani? o intendeva fare uno scherzo? ma non era il tipo
cavour, vii-18: avrei qualche osservazione a fare sulla proposta della commissione...
al vieux maitre. / seguitava a fare tip-tap / con le punte delle dita sulla
ira, / si pongon ambo a fare a tira tira. -stare a tira
si poteva ch'io mi adattassi a fare il tiragambe a farmi. = comp
stati i 'riccetti') si sono fatti fare il tiraggio. t, contrazione
navetta. cantù, 3-113: per fare broccati, cioè stoffe a disegni e a
liborio, ma non sapevo ancora bene fare rimanere compatta la goccia di inchiostro nel
aver le coma 1 tiralori / non potrien fare: e l'arte saria vana.
perché sopra a questi s'ha a fare il fondamento, e contro a chi
per loro potenza e superbia cominciarono a fare delle cose sconcie, omicidi, forze
. piovano arlotto, 44: cominciò a fare mille tirannie ed estorsioni a tutto il
. m. barbaro, lii-12-316: fare una scelta di piccoli giovinetti figli di
palazzeschi, 1-612: mi do a fare conti su conti al fine di aumentare
. dati, 3-13: questo fare ad un impiccato, il cui capestro si
dovrà pensare a lavorare. e non a fare il tirapiedi male, subito [
fune / di pace e di ben fare. dante, par., 15-6:
di calamata fece fare tiratoi da tirare panni. statuto dei mercanti
levò il colletto, come se dovesse fare una delle solite faccende.
perverte. fenoglio, 5-ii-132: senza voler fare l'attore digrignò i denti e stirò
per il bene / del partito, per fare soldi, tirare / gente - altrimenti
inanimati); dare lo spunto di fare qualcosa, farne venire voglia; portare
. giuliani, i-453: mi avete a fare una madonna;... fatela
s. v. swgo]: vuol fare il cuoco, e non sa nemmeno
il matrimonio. -tose.: badare a fare qualcosa. f. degli atti
-farsi tirare le orecchie, farsi pregare per fare qualcosa. siri, i-16: questo
-farsi tirare per i capelli: non fare qualcosa se non costretto. verga
. -tirare archi a vuoto-, fare qualcosa inutilmente. buonarroti il giovane,
re. per fare un riscontro nell'archivio, ho dovuto far
alla brava, alla peggio: eseguire, fare, sbrigare in gran fretta, per
nulla. rimproverare (anche con fare scherzoso); criticare. benivieni
-tirare il carro al senno del carradore-, fare come vuole chi comanda, eseguire gli
. -tirare indietro: trattenere dal fare qualcosa, dal conseguire un risultato.
-tirare la carretta, il carro: fare il lavoro più fatico so
lavoro. -tirare la cinghia: fare economia, restringere le proprie esigenze
-tirare la corda a qualcuno: fare il suo gioco, tenergli bordone.
-tirare la somma, le somme, fare il totale; chiudere i conti.
volgo de'medicastri usala poi / in fare, a chi mal'ha, tirare i
-tirare sotto: continuare di lena a fare qualcosa (in partic. a mangiare
tira sotto. -tirare somme, fare conti. bocchelli, 1-ii-144: era
da ortolani, da contadini, a fare all'amore, a tirare su la sottana
su testa. -tirare tardi: fare le ore piccole, in partic. in
stasera, è l'unica cosa seria da fare. -tirare un dado-, intraprendere
, ma convinti che altro non si poteva fare, conchiusero ad aumentare il prezzo del
x-91: qui vedrete allor costui / fare smorfie e scorci, uh uhi! /
più ». -fare a meno di fare qualcosa, rinunciarvi; astenersi. boccaccio
si tirava indietro quando c'era da fare qualcosa. -tirarsi in disparte: appartarsi
seppe [carducci] qual conto dover fare di certi consigli e tirate d'orecchi.
panigarola, 3-i-172: ciascuno ha da fare tanto lunghi i suoi periodi, quanto
/ del difensore un balestron si devi fare? ma fammi il piacere. mangia.
le spese. -essere restio a fare qualcosa; comportarsi con cautela e circospezione
chi vorrà mutare i capi della trama fare una tirella evidente in quel mezzo di color
! '3. locuz. fare a tiritèssi: riversare su altri incombenze
una prova. batacchi, 3-42: fare all'empia regina un brutto tiro /
, uscito dalla fabbrica de'maestri, dèe fare la pratica in una pubblica scuola,
. tisichèllo] -. tisichelli che voglion fare il rodomonte. -tisichétto.
ressponde: « de tisste chose lassa fare a me ». = var.
sm. ant. region. nell'espressione fare ti ti: schernire qualcuno con tono
ii-12-62: ugo foscolo non si contentò di fare de'versi berenicei su la viceregina,
prova di sé... senza fare, che due meschini tentativi indegni di
governo, vorrei, / non sapendo che fare, scrivere i casi miei. fucini
dore di costantinopoli, si trammettea di fare concordia tra loro. sanudo, i-936
a chi lo possiede il diritto a fare uso di una determinata qualifica (anche
e tiranno... sotto titolo di fare giustizia, per essere temuto, e
, 654: li dicti consuli facciano fare titulo intra li omini de la dieta università
, 75: dicie che vole volontiere fare, ma prima vole / el titolo de
1980]: la rai non potrà mai fare la tivù privata, e la tivù
privata non può mettersi in testa di fare la rai. 3. trasmissione
del pomeriggio si tratteneva nei cessi per fare tutta un'allegra imbarcata sulla seicento-extra-lusso-élite-vip.
rev. ma e ill. ma il fare recavare da qualche ferrarese il ticianesco singulare
. pulci, iv-21: né posso fare, quando fai lor chiosa, / cartoccio
buonarroti il giovane, i-551: e questo fare alla mora in terzo chiamavano eglino il
toccato lo libro, lo detto officio fare e portare a buona fede senza fraude
sai parlare, tu. chissà cosa sai fare. zitto. l'amore è bello
altra donna mai. 6. fare fisicamente del male a una persona o a
el tocca? 7 così non soglio fare i piè de'morti ». buonarroti
luoghi. 50. sostare, fare tappa in un luogo (in partic.
giudici, il comandar quello che si debba fare di questo pezzo di carne fracida.
ricordatevi che ci son qua io per fare il sensale... 'gratis et
: ogni quattro giorni al soldato tocchi il fare la guardia. gemelli careri, 2-ii-285
grazie a dio, prima che tocchi di fare il soldato all'altro, che ha
37 faceva l'unica cosa nobile che potesse fare un uomo come lui.
. subord.: toccare a qualcuno fare o di fare o a fare qualcosa:
: toccare a qualcuno fare o di fare o a fare qualcosa: esservi costretto
a qualcuno fare o di fare o a fare qualcosa: esservi costretto, obbligato;
: esservi costretto, obbligato; doverlo fare; non potervisi sottrarre. aretino,
-capitare in sorte qualcosa o di fare qualcosa. relazione dell'impero ottomano,
sul tocco e non tocco, di fare qualcosa: essere sul punto, inluogo in
] fu a tocca e non tocca per fare il medesimo giuoco del tornare a dietro
. 29. -toccare il fuoco: fare qualcosa da cui si riporterà necessariamente un
in mezzo la groppa del cavallo, potendo fare una toccata, che sarà giusto nel
e non fu bene, o violetta, fare una toccatina a questo tuo ganzo?
maniera. magalotti, 9-2-133: fatemi fare un po'di schizzo toccato d'acquarelli
prego la maestà vostra che mi faccia fare un par de toccati, come quello che
, stimolato, indotto a dire o a fare qualcosa. valerio massimo volgar.,
: il detto raunamento non se possa fare se non quando sono sonati i tocchi
il tocco di vespro, dispostomi ai fare una delle più rovinose cose. cantù
40: se la necessità mi stringesse far fare ad uno sbarbato la parte di un
; cenno, accenno. -dare o fare un tocco: parlare brevemente di qualcosa
; conta. -giocare al tocco, fare il tocco o al tocco: fare la
fare il tocco o al tocco: fare la conta. citolini, 482:
. brandello di un corpo umano. - fare, ridurre, tagliare a tocchi o
/ con la ragion, mi farei fare a tocchi. fusinato, ii-7: ritornava
in genere. -spesso nella locuz. fare toeletta o fare la toeletta. i
-spesso nella locuz. fare toeletta o fare la toeletta. i. nelli,
oggi anche visto che s'incornicia a fare molt'uso della polvere di riso nella
tr. (toelètto). letter. fare toelet ta; dedicarsi a
e si lasciava togliere le vesti senza fare un sol gesto volontario, con una
da chi li fa guerra, può fare imprese sanza gravare e'populi; talmente
fiorentina, 1-541: si attenda al fare e'danari, e togansi gli arienti dalle
iii-168: quando questa riforma si potrà fare, in allora noi saremmo fondati in
toglie. nappi, xxxviii-197: che debbon fare al mondo disperato / se non con
, l'occasione, il pretesto di fare qualcosa; far fallire un progetto (o
chiaramente quanto il governo avrebbe intenzione di fare. sinisgalli, 7-36: un verbo
di roma, pensando d'aver a fare un gran beneficio al genere umano con
assurdo. 36. evitare, fare in modo che cessi, venga meno,
fra giordano, 7-6: chi vuole fare tesauro in questo mondo conviene che perda
suo bastiano, e non si sa fare una ragione. pavese, 1-12: bisogna
1-43: questo adunque è lecito di fare all'avola di vedersi innanzi agli occhi l'
mangiari vestiti, ch'io mi sono fatto fare. casalicchio, 184: supplicava il
verreiuna volta con esso teco pur per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene
lasciar andare quell'alessandro povero, e fare la volontà della madre, togliendo bindo
scegliere il momento propizio e opportuno per fare qualcosa; cogliere l'occasione, l'opportunità
. aretino, v-1-193: così doveria fare chi si vale di quel poeta e di
sentire, percepire, avvertire in sé o fare in modo di provare una sensazione fìsica
repubbliche. 105. accettare di fare o di subire qualcosa, benché particolarmente
si tiene molto; adattarsi comunque a fare (per lo più in relazione con una
toscani, xcvi-72: va', brigati di fare bene, / se. ttu
da siena, 2-i-578: chi folle a fare un'arte, si conviene che la
arte, si conviene che la sappi fare per modo che elli non facci danno né
x-250: sentivasi talora sommamente inclinato a fare da cane, e in que'momenti
parola o con un contratto, a fare qualcosa (in partic. a compiere un
dell'abbaco, 2-32: uno togle a fare u'. llavorio in 4 dì e
4 dì e un altro togle a fare quello medesimo lavorio in 5, vo'sapere
celeste,... si offerse di fare esso l'ufficio proposto da giove,
116. cessare, smettere di fare qualcosa.
. -togliere il luogo a qualcuno: fare le veci, adempierele mansioni; sostituire.
baldi, 372: e che hanno da fare i principi de'fanciulli? hanno forse
. -togliere porto: di nave, fare scalo in un porto. r.
favore di qualcuno. -per estens.: fare sacrifici, sopportare privazioni per altri.
e questo si giudica che lo abbia a fare per tener la sublimità vostra..
neuno sottoposto possa né debbia avere a fare o mercatare di cose che appertengono a